CSS Magazine 2/2013 - Italiano
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Quali sono i lati oscuri del sole?Domanda 16
Si può ridere della cassa unica?Domanda 14
Dossier:
Come divertirsi praticando l’escursionismo? Domanda 05������–13
2 | 2013
Sani e ben assicurati – 30 domande e risposteMAGAZINECSS
Quanto stretta sarà stata la cresta?
Cara lettrice, caro lettore
Papà davanti – con le calze di lana rosse e i knickerbockers – mamma
in mezzo, io in ultimo con i pantaloncini corti. Anche anni dopo,
la traversata della stretta cresta nelle montagne dell’Entlebuch intorno al
1970 è sempre valsa un aneddoto. La cresta diventava sempre più
stretta, il precipizio sempre più profondo – e l’attraversamento, quindi,
sempre più eroico. Le calze rosse degli anni settanta hanno lasciato
il posto ai tessuti high-tech altamente funzionali e i pantaloni knicker-
bockers, nel migliore dei casi, sono solo un vago ricordo. Quello
che però è rimasto, è la fascinazione che l’escursionismo esercita ancora
su molte persone.
Per questo motivo abbiamo raccolto per lei molti aspetti interessanti
intorno a questa tematica. Questi, d’altro canto sono integrati con nume-
rose domande che trattano di salute, politica e prestazioni della CSS.
A questo punto occorre solo preparare lo zaino e godersi il sole estivo il
più a lungo possibile. Sono dell’opinione che, considerando l’inverno
scorso, ce lo siamo davvero meritati.
Roland Hügi
Caporedattore
Chi l’ha fatto?CSS Magazine 2 | 2013Il CSS Magazine è la rivista per i clienti del Gruppo CSS per
gli assicurati di CSS, INTRAS e Arcosana. Il Magazine appare
trimestralmente in lingua tedesca, francese e italiana.
Tiratura complessiva: 880 000 esemplari
Società del Gruppo CSS:
CSS Assicurazione malattie SA, CSS Assicurazione SA,
INTRAS Assicurazione malattie SA, INTRAS Assurances SA
e Arcosana SA.
Editore e indirizzo della redazione:
CSS Assicurazione SA, Tribschenstrasse 21, Casella postale 2568,
6002 Lucerna, Telefono 058 277 11 11, Fax 058 277 12 12,
Redazione: Roland Hügi (caporedattore),
Eveline Franz (redazione fi nale)
Collaborazione permanente: Manuela Specker
Redazione CSS Esclusiva: Diana Bruggmann
Traduzione: Anna Fontanella, Erminia Gagliotta, Florence Barbezat,
Massimo Gobber
Concetto: Infel AG, Zurigo
Grafi ca, produzione: Niki Bossert, Silvia Tschümperlin
Commissione di redazione: Samuel Copt, Roland Gisler, Franziska
Guggisberg, Esther Hashimoto, Helena Mettler, Bruno Schmid
Stampa: swissprinters AG, Zofi ngen
Carta: UPM Star, FSC Mixed Sources
Copyright: la riproduzione di stampa è consentita soltanto
con indicazione della fonte. Solo i testi defi niti comunicazione
uffi ciale hanno carattere vincolante dal punto di vista legale.
Assicurazione
Come contattare la CSS Assicurazione?Per domande relative ai prodotti
I consulenti sono volentieri a vostra disposizione.
Trova Agenzia: www.css.ch/agenzia
Per domande relative a prestazioni e fatture
La Serviceline è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì,
dalle 8 alle 18. 0844 277 277 (tariff a locale rete fi ssa Svizzera),
Per emergenze 24h e consulenza medica
La CSS vi assiste in situazioni di emergenza e in caso di domande
mediche 24 ore su 24, 7 giorni la settimana: +41 (0)58 277 77 77
Per domande per il CSS Magazine
La CSS risponde alle domande generali dei lettori concernenti
le tematiche salute e assicurazione con attitudine pubblicistica,
all’interno del CSS Magazine.
01Domanda
Cosa contiene?
Dossier Escursionismo05 Come rendere perfette le mie escursioni?
06 Quando sarà la notte escursionistica?
07 Quali sono i sentieri più belli in Svizzera?
08 Cosa rende così sano l’escursionismo?
09 Vino in vetta e salame cacciatore?
10 Emergenza in montagna: cosa fare?
11 Quanto è lunga la rete di sentieri?
12 Come si sta su un 4000?
13 Pericoli in agguato sul pascolo alpino?
Alimentazione e movimento04 Lo sport fa bene in estate?
20 Posso perdere peso in punti precisi del corpo?
Salute e prevenzione16 Quali sono i lati oscuri del sole?
22 Come mantengo in forma le dita dei piedi?
29 Cosa fare contro le punture di vespa?
Politica ed economia03 Le opere buone della CSS?
14 Si può ridere della cassa unica?
17 Cosa minaccia il servizio dalla stessa fonte?
21 Ma la vita semplice nella baita è divertente?
24 A cosa mira una nuova associazione?
Prestazioni e off erte01 Come contattare la CSS Assicurazione?
02 C'è una nuova stella nella Svizzera romanda?
15 Copertura ferie con un clic?
18 Quando è utile una seconda opinione?
19 Chi chiama?
23 Posso pernottare presso il medico?
25 Come nasce un nuovo prodotto?
26 Quali sono i partner MTC della CSS?
27 Un'Assicurazione d'economia domestica interessante?
28 Cosa fare, se all'estero la vita è appesa a un fi lo di seta?
30 Lei lo sa?
Illustrazione di copertina: simon+kim
(Retroscena: Swissarena nel Museo Svizzero dei Trasporti)
Ordini gratuitamente
l’opuscolo rifugi CAS
«Höhenfl üge» (Alta quota)
e vinca dei buoni CAS.
Domanda
21
Domanda
10
Domanda
07
Effi cienza e soddisfazione della clientela: questi
sono i motivi che stanno dietro al Centre CSS
Romandie. A fi ne febbraio, circa 500 collaboratori di
49 dipartimenti hanno occupato i loro nuovi posti di
lavoro a Losanna-Vennes – dalla Serviceline all’Ela-
borazione delle fatture e ai Servizi alla clientela, fi no
alla Formazione e all’Aggiornamento professionale,
tutti gli ambiti sono ora raggruppati sotto lo stesso
tetto. Prima, questi dipartimenti erano suddivisi in
undici diverse sedi distribuite in tutta la Svizzera
romanda.
Notevoli miglioramentiConcentrare le forze non ha come unico obiettivo
l’ottimizzazione dei processi e dare un contributo
all’effi cienza del maggiore assicuratore di base svizze-
ro. Si vuole anche ridurre i costi dovuti alle molte sedi
in varie località. Con
un’unica sede, la CSS
realizza un investimento
a lungo termine sicuro e
redditizio. Infi ne, gli assi-
curati potranno giovarsi
di questi notevoli miglio-
ramenti. La CSS si impe-
gna in ogni modo per far
sì che cresca la soddisfa-
zione dei suoi clienti.
02
Circa 500 collaboratori della CSS a fi ne febbraio hanno preso possesso della nuova sede a Losanna-Vennes. Di questo potranno giovarsi anche i clienti. Testo: Carole Sunier
Gli intensi lavori di costruzione del Centro CSS
per la Svizzera romanda, a forma di stella, sono dura-
ti 20 mesi. Dato che la CSS ritiene molto importante
sostenere l’economia della regione, i lavori sono stati
affi dati, per quanto possibile, a imprese della stessa.
C’è una nuova stella nella Svizzera romanda?
Domanda
Le opere buone della CSS?
03
Dal 1987, la Fondazione CSS sostiene progetti
caritatevoli nell’ambito dell’assicurazione malattia
e infortunio. Quest’anno, saranno sostenute
la «Fondation planètes enfants malades» e la
«Fondation Résonnance» con CHF 10 000 ognuna.
La «Fondation Résonnance» vuole portare la musica
in posti dove di solito non c’è come ospedali, case
per anziani o carceri. Inoltre, la fondazione con sede
a Morges possiede delle scuole di musica presso le
quali persone di ogni età hanno la possibilità di pren-
dere lezioni di pianoforte gratuite. Nata nel 2000,
la «Fondation planètes enfants malades» si era posta
l’obiettivo di creare un’atmosfera più adeguata
ai bambini negli ospedali pediatrici, affi nché essi
abbiano meno paura quando devono aff rontare
una degenza ospedaliera, migliorando così la qualità
di vita e il processo di cura dei piccoli pazienti.
Domanda
La nuova sede del Centro CSS Svizzera
romanda convince con le sue strutture chiare
e la sua architettura moderna.
CSSMAGAZINE 2 | 2013
Spossatezza, tremori,
pelle d’oca o nausea
sono i sintomi di
un’ipertermia, che può
portare a un colpo di
calore.
Lo sport fa bene in estate?La luce del sole spinge a praticare attività fi sica all’aperto. Ma se nel fare sport non ci si adegua alla stagione, possono esserci dei rischi.Testo: Karin Albisser
04Anche se la prestazione è ridotta, tuttavia, a causa
del calore il corpo perde più liquidi. Bisogna assolu-
tamente compensare questa perdita di liquidi, e farlo
prima che sopravvenga la sensazione della sete.
I medici sportivi consigliano a chi pratica sport di
bere ogni 15 minuti da 2 a 3 decilitri di acqua, mentre
in inverno bastano da 1 a 2 decilitri. Per compensare
esattamente la perdita di liquidi, ci si può pesare pri-
ma e dopo l’attività sportiva. Si compensa la perdita
di peso, dunque di liquido, bevendo la corrisponden-
te quantità di acqua.
Quando si fa sport in estate bisogna prestare
molta attenzione a eventuali segnali di allarme del
corpo. Spossatezza, tremori, pelle d’oca o nausea
sono i sintomi di un’ipertermia, che
può portare a un colpo di calore
che può essere fatale. Chi reagisce
puntualmente a questi segnali può
spesso evitare il peggio, rinfrescandosi
e assumendo liquidi. Vertigini, sensa-
zione di stordimento e off uscamento
sono i sintomi del passaggio dall’iper-
termia al colpo di calore. In questo caso è necessaria
la presenza di un medico, eventualmente persino il
trattamento nel reparto di cure intensive.
I migliori tipi di sport per l’estateCi sono sport particolarmente adatti all’estate. Nuo-
tando, il corpo si raff redda automaticamente. Anche
con le escursioni il rischio è minore, visto che in mon-
tagna la temperatura è perlopiù minore. Negli sport
come il ciclismo o il pattinaggio inline, l’aria rinfresca.
Quel che invero è necessario e sano, può fi nir male:
chi nel praticare sport chiede troppo al suo fi sico,
provoca conseguenze gravi, sino a un colpo di calo-
re che può risultare fatale. Nelle giornate calde, per-
ciò, si dovrebbe fare sport solo prima delle 11 o dopo
le 18. In queste ore, le temperature e i valori di ozono
non sono ancora, rispettivamente non sono più
troppo alti. Però, anche al mattino e alla sera si deve
adeguare le proprie attività alla stagione, affi nché lo
sport rimanga un sano divertimento. Ciò signifi ca:
ridurre la prestazione, bere di più, non dimenticare
la protezione solare.
Il corpo ha bisogno di più acquaBisogna ridurre l’intensità dell’allenamento, poiché
con le alte temperature il corpo è già impegnato
nello sforzo di raff reddarsi. La cosa migliore è alle-
narsi con il cardiofrequenzimetro per cercare di ave-
re le medesime pulsazioni che si hanno in inverno.
Domanda
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
Camminare regolarmente a ritmo sostenuto o fare
jogging (ad esempio tre volte la settimana durante
20 minuti) vi consente di avere la necessaria forma
fi sica. Inoltre, affi nché l’escursione sia un diverti-
mento e non un calvario, possono essere utili gli
esercizi di equilibrio (ad es. pulire i denti stando in
piedi su una sola gamba) e quelli di forza (ad es. le
fl essioni sulle gambe). In generale vale la regola se-
condo la quale il percorso, l’intensità e la durata di
un’escursione dovrebbero sempre essere adeguate
alle condizioni fi siche.
Come rendere perfette le mie escursioni?L’escursionismo è divertente e sano. Bisogna però considerare vari aspetti.Testo: Karin Albisser
05Domanda
Dossier Escursionismo
Quale scarpa da escursionismo calzo?Se le scarpe non sono quelle giuste, l'escursione non
è piacevole. La scarpa giusta nel posto giusto aiuta
inoltre a evitare lesioni. L’acquisto deve perciò essere
fatto con cura, preferibilmente di pomeriggio. Le dita
dei piedi non devono toccare davanti (provando le
scarpe, camminate «in discesa»!). Inoltre la forma
dovrebbe aderire bene al tallone e al metatarso, sen-
za però premere. Le altre caratteristiche importanti
della scarpa sono la suola ammortizzante e anti-
sdrucciolo e la tomaia in materiale idrorepellente e
traspirante. Il modo ideale per provare le scarpe è
con gli stessi calzettoni che si indosseranno in
seguito per le escursioni. Quelli di lana sono più
adatti di quelli di cotone.
Devo camminare con i bastoni?I bastoni non servono solo come so-
stegno nei punti diffi cili. Essi facilitano
l’ascesa e sgravano, soprattutto nella
discesa, la schiena e le articolazioni
delle ginocchia e delle anche. Il movi-
mento aggiuntivo delle braccia attiva,
allena e raff orza la muscolatura del
tronco e distribuisce lo sforzo su tutto
il corpo. In breve: i bastoni sono i
compagni ideali dell’escursionista.
Qual è lo zaino migliore?È piacevole solo uno zaino comodo.
Per questo si devono provare vari mo-
delli. Per le escursioni di un giorno è
suffi ciente un volume da 25 a 30 litri.
Un'attenzione particolare si deve riser-
vare allo schienale, che deve assolutamente corri-
spondere alle proprie dimensioni del corpo. Una
cintura sui fi anchi, ben assestata e comoda, ed even-
tualmente una cintura pettorale aiutano a distribuire
Quando si va a fare
un’escursione, la farmacia
di primo soccorso fa
parte dell’equipaggiamen-
to di base. Gli assicurati
della CSS ottengono la far-
macia portatile «First
Aid Kit Family» al prezzo
speciale di 45 anziché
65 franchi. Essa contiene
tutto ciò che occorre
in caso di urgenza: dalle
forbici al materiale per
fasciare, fi no alla coperta
di salvataggio.
www.css.ch /esclusiva
Affi nché il piacere escursionistico
sia perfetto, occorre
avere l’attrezzatura adeguata.
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
Quando sarà la notte escur-sionistica?
06
Nella notte (di luna piena) fra sabato 22
a domenica 23 giugno avrà luogo
per l’ottava volta la notte escursionistica
svizzera. È stata istituita nel 2006
dall’associazione mantello Sentieri Svizzeri.
Da allora, nella notte escursionistica,
vengono off erte in tutta la Svizzera
numerose escursioni notturne suggesti-
ve e piene di fantasia. La manifesta-
zione comporta un concorso con il quale
si possono vincere premi interessanti.
www.nuitrando.ch
Domanda
meglio il peso dello zaino. Per questo andrebbe pro-
vato anche con del peso. A seconda dell’impiego,
sono appropriati anche sistemi di fi ssaggio per il ca-
sco, i bastoni o i ramponi. E chi ha già fatto escursio-
ni sotto la pioggia sa che il contenuto bagnato dello
zaino può rovinare il piacere dell’escursione. Per
questo è bene avere una copertura per la pioggia.
Cosa mettere nello zaino?Uno zaino ben preparato contribuisce notevolmente
alla buona riuscita della giornata d’escursione. Be-
vande a suffi cienza e alimenti ricchi di carboidrati
(vedi domanda 09) danno energia; un copricapo e la
crema solare proteggono da indesiderate scottature
solari. Soprattutto se l’escursione è in montagna,
nello zaino devono esserci assolutamente ve-
stiti di ricambio e una mantella impermeabile
in caso di pioggia. Per procedere sempre
sul percorso giusto è consigliabile avere le cartine
corrette (preferibilmente in scala 1 : 25 000), come
pure, eventualmente, un GPS e un altimetro.
© s
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07Domanda
Quali sono i sentieri più belli in Svizzera?Testo: Roland Hügi, produttore: Peter Halter, fabbricato in plastilina
Dossier Escursionismo
1
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
1 Mulattiera Leventina-PiottinoQuesta via storica risalente al XVI°
secolo è stata risanata e oggi è
un sentiero escursionistico aff ascinan-
te, attraverso la storia e la natura.
2 Altopiano Greina Vrin / LumneziaSituato tra i Grigioni e il Ticino, l’altopia-
no protetto della Greina e rimasto
fi no ad oggi un gioiello (quasi) inconta-
minato.
3 Alpstein, AppenzelloImponenti formazioni rocciose, valli
profonde, mistici laghetti di montagna:
l’Alpstein fa parte delle zone escursio-
nistiche più suggestive (e impegnative!)
della Svizzera.
4 Sentieri degli antichi canali nella zona di NendazCirca 100 chilometri di sentieri escur-
sionistici si snodano nella solatia
zona di Nendaz, lungo gli storici canali
idrici.
5 Praticello del RütliQui è nata la Svizzera. Un motivo più
che suffi ciente per calcare con i propri
piedi, almeno una volta nella vita, il
Praticello del Rütli sul Lago dei Quattro
Cantoni.
6 Sentiero del castagno CaslanoLungo il pendio sul quale svettano
antichi castagni, le tavole informative
spiegano la lavorazione e lo sfrut-
tamento del legno di castagno, come
pure delle castagne e dei prodotti
derivati.
7 Biosfera UNESCO dell’EntlebuchNella riserva della biosfera ci sono
notevoli bellezze naturali: torbiere
vastissime, rilievi scoscesi, torrenti
selvaggi e idilliaci prati alpini.
8 Lago di Klöntal, GlaronaFormatosi in seguito a una frana di
circa 10 000 anni fa e in seguito sbar-
rato, il lago di Klöntal è da molti
ritenuto il lago più bello della Svizzera.
Troverete indicazioni dettagliate in merito a questi sentieri e numerosi altri consigli nel sito www.myswitzerland.com/it
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
CSSMAGAZINE 2 | 2013
Dossier Escursionismo
Camminare, procedere a passo cadenzato, marciare –
cos’è realmente l’escursionismo? I medici sportivi de-
fi niscono l’escursionismo spesso in base alla velocità
minima. I ricercatori del tempo libero, invece, parla-
no piuttosto di passeggiate di lunga durata e su ampie
distanze. Altri, invece, defi niscono a loro volta l’escur-
sionismo in base all'attrezzatura apposita o alla pro-
grammazione degli itinerari. Non importa quale defi ni-
zione si usi, una cosa è chiara: fare escursioni è sano.
Sfuggire alla quotidianitàScrutare l'orizzonte con lo sguardo, respirare a pieni
polmoni l'aria fresca e lasciarsi riscaldare dal tepore
del sole. Questo fa bene: è comprovato scientifi ca-
mente che osservare dei bei paesaggi abbassa il bat-
tito cardiaco e la pressione sanguigna, e aiuta a rilas-
sarsi. Molte persone si recano nella natura per
godersela in tutta calma. Spesso un’escursione è an-
che una fuga verso la libertà, lontani dal traffi co, da
opprimenti isolati urbani o anche da un ambiente
lavorativo che opprime.
Sport ideale per la saluteAnche l’escursionismo segue la tendenza odierna
secondo la quale l’attività sportiva sempre più spesso
è legata alla salute che all'aspetto agonistico. In ef-
fetti, l’escursionismo è uno sport ideale per la salute.
Rappresenta per il fi sico un onere leggero, lo sforzo
è concentrato nella parte mediana del corpo, i mu-
scoli vengono raff orzati dal movimento e il metabo-
lismo viene attivato. Il sociologo della natura e delle
escursioni tedesco Rainer Brämer lo descrive anche
come «gradevole sport naturale». Il procedere in
tranquillità si rivela come trend oppo-
sto alla frenetica vita odierna, che si
può defi nire anche come «coraggio
nel muoversi lentamente». Ma ci si
deve guardar bene dal classifi care
l’escursionismo come attività del tem-
po libero per persone di una certa età. A seconda
della velocità e dell’intensità, si brucia la stessa quan-
tità di calorie come durante il jogging.
Insieme per i sentieriNove su dieci persone fanno escursionismo in com-
pagnia. L'esperto di escursioni Rainer Brämer è con-
vinto che non vi sia un'altra forma dello stare insieme
che permetta di allacciare in un tempo così breve
contatti profondi e amicizie. Un motivo può essere il
fatto che durante le passeggiate non ci si senta
costretti a dover comunicare per forza. È possibile
iniziare un discorso per poi lasciarlo cadere, senza
costrizioni di sorta.
Cosa rende così sano l’escursionismo?L’escursionismo è uno sport che coniuga al meglio l’attività fi sica e il piacere. Il trend di fare movimento all’aria aperta è sempre attuale e circa un quarto della popolazione elvetica si dedica alle escursioni.Testo: Karin Albisser
08Domanda
Camminare nella
natura rappresenta
per il corpo una
dolce sollecitazione.
L’escursionismo in quanto sport ideale per la salute si rivela
essere un trend opposto alla frenetica vita odierna. © G
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Le bevande isotoniche
non sono però stret-
tamente necessarie per
restare effi cienti.
Emergenza in montagna: cosa fare?
10
In caso di infortunio in montagna si deve
restare calmi e organizzare i soccorsi.
La Rega è raggiungibile da tutte le reti
svizzere di telefono mobile, senza
preselezione, con il numero 1414. La cen-
trale d’intervento organizza l’ulteriore
procedimento e il mezzo di salvataggio
idoneo. A tale scopo si deve rispon-
dere alle seguenti domande: cosa è acca-
duto, quando e dove? Quante persone
sono ferite e qual è il genere delle lesioni?
Com’è il tempo nella zona in cui si è
verifi cato l’infortunio? Ci sono ostacoli
come cavi e condutture? C’è bisogno
di un verricello di salvataggio oppure
l’elicottero può atterrare?
Domanda
Il panino imbottito è apprezzato da sempre e pratico
da portare con sé. Il pane integrale fornisce energia
più a lungo e in modo più affi dabile che il pane bian-
co. La carne secca, il prosciutto, il formaggio fresco,
i cetrioli sottaceto e la mostarda sono meno grassi
del salame, della mortadella e della maionese. In al-
ternativa ai panini imbottiti, messe in recipienti con
coperchio sicuro, vanno bene anche le insalate di
pasta, di riso o di patate. Per avere un
apporto costante di energia, e a volte
anche per la motivazione, è opportuno
sgranocchiare qualcosa ogni due o tre
ore. La frutta secca, le noci, i cracker
integrali, ma anche la frutta fresca (ben
imballata) sono spuntini intermedi ideali. Le barrette
di cereali sono pratiche, ma di regola contengono
molto zucchero. Per i romantici del fuoco da bivac-
co la scelta si estende al classico cervelat (non la-
Vino in vetta e salame cacciatore?
09Domanda
sciare che la salsiccia carbonizzi sul fuoco!). Si pos-
sono però anche preparare a casa cibi più sani da
grigliare, ad esempio pannocchie di granoturco o
patate, che possono essere cotti nella brace avvolti
in carta di alluminio.
Non aspettare la seteChi vuole restare effi ciente per tutto il giorno durante
un’escursione deve inoltre provvedere a un apporto
suffi ciente di liquidi, e ciò prima che la sete si faccia
sentire. Si raccomandano almeno 2 o 3 decilitri ogni
mezz’ora, da 2 a 3 litri al giorno. Vanno bene l’acqua,
il tè poco zuccherato e i succhi di frutta molto diluiti
oppure, se si vuole, le bevande isotoniche. Queste
non sono però strettamente necessarie per restare ef-
fi cienti. La bottiglia di vino in montagna non dà al cor-
po il liquido del quale necessita, riduce l’effi cienza e
aumenta il rischio di infortunio durante la discesa.
La Rega è allar-
mata tramite
il numero 1414.
Praticando l’escursionismo si bruciano da 1000 a 1500 calorie in più che stando seduti in uffi cio. Ma a volte il buon pranzo al sacco fatto di sal-sicce, salametti e chips è pesante da digerire, oppure non fornisce energia per un tempo suffi -cientemente lungo. Le provviste devono perciò essere scelte con maggior giudizio. Testo: Franziska Guggisberg
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a, si
mo
n+
kim
CSSMAGAZINE 2 | 2013
La Svizzera è un paese di escursionismo.
Sia in montagna che in pianura,
essa è attraversata da una densa rete di
sentieri. Secondo l’associazione man-
tello nazionale Sentieri Svizzeri sono
a disposizione in totale 64 784 chilome-
tri di sentieri (compreso il Prin-
cipato del Liechtenstein), un terzo di
questi sono sentieri di montagna.
Il Cantone Grigioni, che ha la superfi cie
più grande, ha anche la rete di sen-
tieri escursionistici più lunga, con quasi
11 000 chilometri. All’ultimo posto è
il Canton Ginevra con 341 chilometri.
www.randonner.ch
Dossier Escursionismo
Quanto è lunga la rete di sentieri?
11Domanda
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
30 centimetri. Ecco quanto è stretta
la cresta poco prima della cima del
Breithorn (4164 metri). A sinistra e a
destra un baratro. La guida incoraggia
ancora una volta la sua cordata, e poi
ci si avventura su per l’angusta cresta.
Per Doris Fankhauser Vogel (45) è la
prima escursione su un ghiacciaio. «In
quel momento ho avuto
un timore oltre ogni im-
maginazione», dice. Ma
non c’è modo di tornare
indietro. Sa che deve
concentrarsi su ogni pas-
so, e così ce la farà. In
questo attimo non per-
cepisce più l’ambiente
circostante. Sempre un
piede davanti all’altro. E
poi è fatta: la cordata
raggiunge la fi ne della
cresta. «Per me è stata un’esperienza
formativa. Provavo sollievo, ero felice e
fi era.»
All’inizio dell’escursione, il piccolo
gruppo si è esercitato nell’avanzare in
cordata con ramponi e piccozza. «Ini-
zialmente è qualcosa di speciale. Si
deve avere fi ducia nel fatto che i ram-
poni diano l’appiglio», spiega Doris
Fankhauser. E ci vuole anche fi ducia
nel gruppo. «Sebbene non conoscessi
la maggior parte degli altri, ci siamo
avvicinati molto rapidamente gli uni
agli altri. Un’esperienza di questo tipo
crea una sorta di fusione.»
«La vita è così degna di essere vissuta»Gli ultimi metri prima della cima sono
molto ripidi. Per escursionisti allenati,
con la giusta attrezzatura e una buona
guida, questo non è un problema. Do-
ris Fankhauser si gode il tour con tutti
suoi sensi. «La vista che spazia sui
monti e le valli è gigantesca, la chiara e
fredda aria odora di neve e un meravi-
glioso silenzio domina.» Si sente solo il
brontolio del ghiacciaio. Non rimane
molto tempo per godersi l’esperienza
della cima, perché il Breithorn è uno
dei «quattromila» relativamente facili
da scalare. Perciò, molte cordate giun-
gono alla sua cima. Tuttavia, i momen-
ti trascorsi a 4164 metri rimangono
indimenticabili. Lo sguardo sulle pos-
senti cime tutt’intorno desta contem-
poraneamente un senso d’umiltà ma
anche di gioia. «Il mondo è così bello e
la vita così degna di essere vissuta», af-
ferma Doris Fankhauser. «Questa gioia
l’ho portata con me nella vita di tutti i
giorni.»
«Vi è un certo potenziale di dipendenza»E così non è rimasta a un unico 4000.
Poco tempo dopo, Doris Fankhauser
ha scalato lo Strahlhorn (4190 metri).
Il prossimo obiettivo è già fi ssato: i
4206 metri dell’Alphubel E poi? «Chis-
sà», dice, «vi è un certo potenziale di
dipendenza»
Come si sta su un 4000?La prima volta rimane indimenticabile: i momenti di terrore e di gioia di un’escursione sul ghiacciaio. Testo: Silvia Weigel
12Domanda
Chi si interessa alle
escursioni sui ghiacciai
può iscriversi presso
una delle molte scuole
di alpinismo in tutta
la Svizzera a un corso o
a un’escursione per
principianti. Una pano-
ramica sulle scuole si
può trovare in Internet:
www.bergsportschulen.ch
Puro sentimento di feli-
cità: Doris Fank-
hauser Vogel sulla cima
del Breithorn a
4164 metri di altezza.
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Domanda
13Pericoli in agguato sul pascolo alpino?Sempre più spesso le vie degli escursionisti e delle vacche madri o dei cani da guardia del gregge si incrociano. Affi nché essi non si ostacolino a vicenda, occorre rispettare alcune regole. Testo: Silvia Weigel
È facile spaventarsi se durante un’escursione ci ve-
diamo correre un gregge di mucche contro o un
cane da guardia del pascolo difende il suo territorio
abbaiando. Chi si attiene ad alcune regole, può però
evitare sin dall’inizio che si vengano a creare delle
situazioni pericolose.
∞ Restare sui sentieri.
∞ Tenere i cani al guinzaglio.
∞ Passare accanto ai greggi in modo tranquillo e te-
nendo una distanza di almeno 20 fi no a 50 metri .
∞ Tenere i bastoncini bassi e tranquilli, non spaven-
tare gli animali, evitare il contatto visivo e in nes-
sun caso accarezzare i vitelli.
∞ Quando le mucche si spostano in direzione degli
escursionisti, questi devono rimanere calmi, non
mostrare la schiena agli animali e lasciare lenta-
mente il pascolo.
Se ci sono dei cani da guardia del gregge in azione,
occorre tenere conto di alcuni aspetti supplementa-
ri. Gli escursionisti possono informarsi precedente-
mente in Internet su quali pascoli vengono utilizzati
dei cani da guardia del gregge: www.herdenschutz-
schweiz.ch/faq-was-tun/um-zu-wissen-wo-es-
schutzhunde-hat
∞ Abbaiando i cani difendono il loro gregge. Gli
escursionisti dovrebbero allora rimanere tranquil-
li e non fare dei movimenti bruschi.
∞ Cani di terzi non devono in nessun caso disturba-
re il gregge. Se i cani si avvicinano l’uno all’altro, è
consigliabile che l’escursionista sciolga il suo
cane, affi nché i cani possano regolare tra di loro il
loro rapporto.
∞ I ciclisti e gli sportivi dovrebbero passare accanto
al gregge lentamente.
∞ Non cercare di accarezzare i cani da guardia del
gregge, dar loro da mangiare o giocare con loro.
Essere
umano e
animale
uniti in
armonia.
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Dossier Escursionismo
Domanda
14Si può ridere della cassa unica?Un tema serio aff rontato in modo spiritoso: il libro «Cassa unica a senso unico» analizza la tema-tica del monopolio sulla cassa malati e nel farlo porta alla luce elementi bizzarri, discutibili e spesso anche assurdi.Testo: Silvia Weigel
Per quanto il tema sia serio, la politica sanitaria può
anche divertire: questo è quanto desidera palesare il
nuovo libro di Konstantin Beck, Capo Matematica e
Statistica della CSS. Sulla scorta di numerosi aned-
doti, fatti e cifre, «Cassa unica a senso unico»
(«Sackgasse Einheitskasse») mostra in modo facil-
mente comprensibile e talora molto divertente
come un monopolio di stato sulle as-
sicurazioni non sia per nulla una pa-
nacea che porta a un abbassamento
dei premi. Nel farlo, ribatte ad alcuni
argomenti di chi è a favore dell'intro-
duzione della cassa unica. Per esem-
pio, a quello riguardante i presunti
costi amministrativi elevati degli assi-
curatori malattie: la statistica dell’Uffi -
cio federale della sanità pubblica
(UFSP) mostra che i costi amministra-
tivi sono addirittura scesi in percentuale rispetto al
volume dei premi. Nel 1996 questa percentuale am-
montava all’8.2 percento, nel 2010 era di solo il
5.5 percento – il 94.5 percento del volume dei pre-
mi viene dunque utilizzato per coprire i costi delle
prestazioni.
Meno – o forse di più?E cosa accadrebbe se vi fosse un premio uniforme a
livello cantonale, come vuole l'iniziativa? L’idea può
anche sembrare buona. Tuttavia, con un premio
cantonale unico, sarebbero eliminate le regioni di
premio oggi esistenti all'interno dei Cantoni. Per il
Canton Zurigo, ad esempio, signifi cherebbe che la
popolazione della campagna (che ha premi minori
in quanto usufruisce di meno presta-
zioni) subirebbe un aumento dei pre-
mi. Circa il 56 percento degli assicura-
ti zurighesi (756 000 persone) si
troverebbe quindi a pagare premi non
minori, bensì maggiori.
Il libro «Cassa unica a
senso unico» oppugna con
spirito gli argomenti a
favore del monopolio di
stato sulle assicurazioni.
Il libro di Konstantin Beck,
«Sackgasse Einheits-
kasse», è uscito per la
Orell Füssli Verlag.
Nel giro di sette settima-
ne ne sono state ven-
dute 6500 copie, e presto
sarà tradotto anche
in italiano e in francese.
Copertura ferie con un clic?
15
Le ferie si avvicinano. Sul sito web della CSS può
essere stipulata fi no a poco tempo prima della
partenza un’Assicurazione per viaggi e vacanze
individuale a seconda delle proprie esigenze:
richiedere un’off erta, adeguare la copertura assi-
curativa, ottenere il contratto, pagare e il
viaggio ha inizio.
www.css.ch/viaggi
Domanda
© B
en
z
CSSMAGAZINE 2 | 2013
16Domanda
Circa 37 000 donne e uomini si ammalano ogni anno di una forma di cancro. Una delle forme più frequenti di cancro è il tumore nero della pelle. Un’aff ezione che nella maggior parte dei casi si poteva evitare. Testo: Helen Ganguillet, foto: simon+kim
Chi non ama i radiosi giorni d’estate in
montagna, in piscina o al mare? Così
come sono belle le ore passate al sole,
tanto preoccupante è il risvolto della
medaglia. Oltre 2000 persone all’an-
no, infatti, si ammalano di tumore nero
della pelle (melanoma). Con questo
dato, il melanoma fa
parte delle forme più
frequenti di cancro in
Svizzera e ogni anno
causa la morte di circa
290 persone. Il tumore
nero delle pelle può ma-
nifestarsi già in soggetti
giovani. Al momento
della diagnosi, quasi un
terzo dei pazienti è in età
inferiore ai 50 anni. Con
queste cifre la Svizzera
fa purtroppo parte dei
10 paesi con maggiore
diff usione del cancro
della pelle. Nel 30 per
cento dei casi il melano-
ma si sviluppa su mac-
chie pigmentarie già esistenti (ad
esempio voglie); nel resto dei casi su
cute precedentemente non macchia-
ta. Se il melanoma viene individuato
tempestivamente e non aff onda anco-
ra più di un millimetro nella pelle, le
probabilità di guarigione si situano al
90 per cento. Ai fi ni della diagnosi il
dermatologo analizza un campione
del tessuto.
Come si crea il cancro alla pelle?Con una superfi cie di cir-
ca due metri quadrati, la
pelle è il nostro organo
più grande. La maggior
parte delle volte, il can-
cro alla pelle si svilup-
pa quando ci si espone
regolarmente all’irra-
diazione UV intensa. In
particolare l’esposizio-
ne prolungata al sole
causa prima o poi danni
alla pelle. Se quando ci si
espone in modo intenso ai rag-
gi solari si oltrepassa il tempo di au-
toprotezione, la pelle sviluppa una rea-
zione infi ammatoria, la cosiddetta
scottatura solare. Questa guarisce in
breve tempo. Ma la radiazione UV cau-
sa comunque a ogni scottatura solare
danni nel nucleo delle cellule del patri-
monio ereditario (DNA). Fino a un certo
punto, l’organismo è in grado di ripara-
re questi danni del DNA. Restano però
singole cellule danneggiate e con
ognuna di loro cresce la probabilità
che anni dopo esse si tramutino in cel-
lule cancerogene, originando il cancro
della pelle. Questo signifi ca che la pelle
non perdona e non dimentica nessuna
scottatura solare. Dalle ricerche attuali
risulta che, oltre al troppo sole, anche
l’esposizione nel solarium può essere
cancerogena.
Quali sono i lati oscuri del sole?
Opuscolo Prote-zione solareLa CSS ha pubblicato un
nuovo opuscolo dal
tema protezione solare.
Esso spiega i fattori
di rischio che possono
provocare il cancro
della pelle e contiene
un’istruzione per
l’autoesame. Infi ne, dà
numerosi consigli
per la giusta protezione
solare. L’opuscolo può
essere scaricato come
fi le PDF www.css.ch /
librettodellasalute.
CSSMAGAZINE 2 | 2013
Come posso proteggermi?Le misure per protegger-
si dal sole sono sem-
plici, ma per otte-
nere una «sana
a b b r o n z a t u r a »
vengono trascurate
con troppa negli-
genza. Ecco i con-
sigli più importanti:
Ombra: la pos-
sibilità più semplice,
quella di non esporsi
all’irradiazione solare, è
anche la migliore. Questo
vale soprattutto per il lasso
di tempo tra le ore 11 e le
ore 15, quando l’irradiazio-
ne solare è più intensa;
Abbigliamento: tra le mi-
sure effi caci ci sono anche l'abbiglia-
mento adatto e un copricapo. I vestiti
ampi e scuri in tessuto a trama densa
sono migliori di quelli stretti, fi ni e che
lasciano passare la luce. Per i bambini
e le persone dalla pelle chiara si racco-
manda un abbigliamento speciale di
protezione contro i raggi UV;
Protezione per gli occhi: oltre alla
pelle, vanno protetti anche gli occhi. In
eff etti, essi reagiscono in modo molto
sensibile all’irradiazione UV. Possono
verifi carsi infi ammazioni e aumenta il
rischio di cataratta. Possibilmente, gli
occhiali da sole dovrebbero coprire
tutto l’occhio e off rire una protezione
del 100 per cento contro i raggi UV
(osservare il relativo marchio CE);
Crema solare: se l’esposizione al
sole è inevitabile, oppure è auspicata, è
doveroso applicare sulla pelle una
buona crema solare. Il tempo in cui
una persona può esporsi al sole senza
protezione dipende dal tipo di pelle e
in casi estremi può essere solo di pochi
minuti. La crema solare aiuta a prolun-
gare questo eff etto protettivo. Se, ad
esempio, una persona ha un tempo di
autoprotezione di 10 minuti e applica
una crema con il fattore di protezione
20, sulla pelle giunge ancora solo 1/20
dell’irradiazione. In proporzione, si
prolunga il tempo d’esposizione possi-
bile. Ma attenzione: una volta trascor-
so questo tempo, nell’esempio prece-
dente 200 minuti, non serve a nulla
applicare nuovamente la crema. A
questo punto bisogna mettersi all’om-
bra o indossare di nuovo i vestiti.
Nel sito web della Lega svizzera
contro il cancro troverete numerose in-
formazioni utili sul cancro della pelle.
www.legacancro.ch
Che cos’è il cancro?Cancro è un termine generale con
cui si defi niscono diverse malattie
con caratteristiche comuni:
• cellule all'origine normali iniziano
a moltiplicarsi in modo incon-
trollato, trasformandosi in cellule
tumorali;
• le cellule tumorali infi ltrano il
tessuto sano e lo danneggiano;
• le cellule tumorali possono
abbandonare il loro luogo d'origine
e insediarsi in altre parti del corpo
(metastasi).
Il tumore danneggia o distrugge l’or-
gano dal quale si è formato.
Le cellule cancerogene che si diff on-
dono nell’organismo e che forma-
no delle metastasi, con il passare del
tempo danneggiano le strutture
e le funzioni vitali. L’essere umano
colpito si ammala e può morire.
Fonte: Lega svizzera contro il cancro
Tumore nero della pelleCasi nuovi 2005 al 2009
1 0 – 49 anni (2904)
2 50 – 69 anni (3824)
3 70�+ (3574)
Fonte: NICER
CSSMAGAZINE 2 | 2013
Domanda
17Cosa minaccia il servizio dalla stessa fonte?La separazione dell’assicurazione di base da quelle complementari, come desiderato dal Consiglio federale, comporterebbe degli svantaggi. In parti-colare, il servizio dalla stessa fonte non sarebbe più possibile.Testo: Roland Hügi
Chi vuole oggi stipulare, oltre all’assicurazione di
base, anche un’assicurazione complementare, può
farlo semplicemente presso lo stesso off erente.
Oltre l’80 per cento degli assicurati con coperture
complementari fanno uso di questa possibilità e
apprezzano il servizio dalla stessa fonte. Ma nell’ambito
di una controproposta indiretta all’iniziativa per una
cassa unica, si vuole eliminare questa semplice possibi-
lità. La controproposta del Consiglio federale, presen-
tata nel febbraio 2013, intende infatti separare rigo-
rosamente dal punto di vista organizzativo e
giuridico l’assicurazione di base dall’assicurazione
complementare. Con questo si vorrebbe ottenere, tra
l’altro, più trasparenza e maggiore protezione dei dati.
Costi più elevatiQuesto postulato ignora il fatto che una tale separa-
zione (ad esempio in ambito contabile o nello scam-
bio dei dati) esiste già oggi presso la maggior parte
degli assicuratori malattia. La separazione creerebbe
inoltre oneri amministrativi più elevati, il che in ulti-
ma analisi si ripercuoterebbe negativamente sui pre-
mi. Infi ne, si renderebbe impossibile per gli assicura-
ti benefi ciare del servizio per l’assicurazione di base
e per l’assicurazione complementare dalla stessa
fonte. Essi dovrebbero in futuro stipulare una polizza
presso due compagnie d’assicurazione. Con questo
verrebbero a cadere tutte le sinergie esistenti nel si-
stema attuale per quanto riguarda l’amministrazione
e il servizio alla clientela.
Domanda
Una piccola sconnessione nel campo da calcio ed
ecco che accade: il piede rimane bloccato, il ginoc-
chio si gira e il legamento crociato anteriore si lacera.
In Svizzera si registrano ogni anno circa 10 000 infor-
tuni del legamento crociato anteriore. In molti casi
essi generano un intervento, sebbene un trattamento
conservativo mediante fi sioterapia porti a risultati pa-
ragonabili. I vantaggi e gli svantaggi di entrambi i me-
todi devono perciò essere esaminati con cura e nel
caso vi siano dubbi è sensato ricorrere a una seconda
opinione. A questa conclusione è giunto un rapporto
18
Una seconda opinione medica può essere d’aiuto nel decidere a favore o contro un’operazione e nel risparmiare eventuali costi. Per esempio in caso di una rottura del legamento crociato anteriore. Testo: Roland Hügi
del comitato specialistico
indipendente Swiss Me-
dical Board. Fra le asso-
ciazioni che lo sostengo-
no, vi è anche la Federazione
dei Medici Svizzeri (FMH).
Seconda opinione gratuitaLa seconda opinione medica può aiutare nel decidere
a favore o contro un’operazione e nel risparmiare
eventuali costi. Questa prestazione di servizio è gra-
tuitamente a disposizione degli assicurati di base CSS.
È suffi ciente mettere a disposizione del medico che
dà la seconda opinione la documentazione necessa-
ria e gli esami radiologici. La valutazione medica spet-
ta a un medico neutrale e aiuta il paziente a valutare
se vi siano alternative a un intervento chirurgico.
www.css.ch/it/secondopinion (0844 277 277)
Quando è utile una seconda opinione?
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
Anche la CSS punta sui
call center. Questi sono
selezionati in modo
serio.
Come riconoscere le telefonate poco serie?Anche la CSS collabora con call center selezionati.
Questi concordano ad esempio appuntamenti per
consulenze o raccolgono dati sulla soddisfazione
della clientela che aiutano la CSS a migliorare ulte-
riormente la qualità del suo servizio. Durante queste
telefonate, le aziende incaricate dalla CSS non pon-
gono domande relative a dati di tecnica assicurativa
risp. a dati rilevanti. Domande sul numero di assicu-
rato, l’ultima degenza ospedaliera o i costi delle pre-
stazioni non devono perciò essere rese note ad
esterni.
Come possono i clienti difendersi da queste «pecore nere» presenti in questo contesto?In caso di dubbio, mai rendere noti al telefono dati
personali o dati dettagliati concernenti le proprie as-
sicurazioni.
• Annotarsi tutti i dati importanti riguardo al call-
agent, alla ditta�/�istituzione, al contenuto del col-
loquio e al numero di telefono usato.
• Non farsi costringere a fi ssare colloqui o appunta-
menti per consulenze.
• In caso vi siano domande o incertezze, i collabo-
ratori CSS dell’agenzia di competenza (www.css.
ch�/�agenzia) o della Serviceline (0844 277 277) sa-
ranno lieti di poter fornire maggiori informazioni.
Un cuscinetto di grasso sulla pancia, un
paio di centimetri in più sui fi anchi.
Sarebbe bello se si potesse smaltire il
grasso di troppo in certe zone del
corpo. Ma il corpo umano non si lascia
abbindolare. Ha un sistema metabolico
complessivo e cerca le riserve da smalti-
re ovunque ce ne sono; prima nel viso,
poi nel torso e alla fi ne là dove di regola
ce ne sono di più: nel tronco, sulle
natiche e sulle cosce. Chi pratica
dunque l’allenamento per la forza non
smaltisce i depositi di grasso corporeo
in modo mirato. Ma l’allenamento
regolare genera comunque muscoli più
sodi e quindi un maggior consumo di
energia. Anche in questo modo, i chili
di troppo spariscono poco a poco.
20Domanda
Posso perdere peso in punti precisi del corpo?
L’esercizio fi sico
fa bene – ma dimagrire a
zone non è possibile.
Chi chiama?Sempre più spesso clienti insicuri comunicano di aver ricevuto telefonate da parte di call center. Agenti poco seri aff ermano per esempio di chiamare a nome della CSS. Testo: Silvia Weigel
19Domanda
Dicono delle falsità, ad esempio aff ermano che il
competente consulente di vendita della CSS non ha
tempo per contattare gli assicurati. Queste pratiche
sono perlopiù illegali, dato che possono contravve-
nire alla Legge federale contro la concorrenza sleale.
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
Ma la vita sem-plice nella baita è divertente?Nel buff et della stazione di Olten è stato fondato 150 anni fa il Club Alpino Svizzero. Il vice amministratore Pit Meyer ci dice perché le fun-zioni del CAS sono più importanti che mai.Intervista: Roland Hügi, foto: Marco Sieber
Signor Meyer, dove si sente più a suo agio, in uffi cio
o in montagna?
PIT MEYER: Sinceramente, al mio uffi cio nel centro
della città di Berna, preferisco la natura e le monta-
gne. Ma nel Club Alpino Svizzero CAS abbiamo una
notevole varietà di collaboratori e quasi tutti hanno
qualche riferimento con il mondo alpino. Dunque,
esso è in qualche modo sempre oggetto di conver-
sazione. Abbiamo perciò, per così dire, le montagne
sempre in casa. E se la nostalgia dovesse proprio es-
sere troppo grande, da qui abbiamo la vista su Eiger,
Mönch e Jungfrau.
Non si può non chiedere a un rappresentante del
Club Alpino quale sia il suo hobby. Suppongo che
lei passi ogni fi ne settimana nella natura, possibil-
mente sulle vette.
Ci sono persone che non appena c’è un raggio di
sole sentono il bisogno di andare in montagna e in
questo sono poi inarrestabili. Io non sono così estre-
mo. Come ex nuotatore da competizione mi sento a
mio agio, per così dire, sia in orizzontale, ossia
nell’acqua, che in verticale, vale a dire in montagna.
Qui faccio escursioni sugli sci oppure, di tanto in
tanto, un’escursione in altitudine. Ritrovarsi lontano
dalla confusione e dal rumore, lontani dalle strade
troppo battute, è una sensazione incredibilmente
bella. Ma trovo divertente anche la vita semplice in
una baita, insieme alla mia famiglia.
C’è una montagna che preferisce?
Molte sezioni del CAS portano il nome di una mon-
tagna, ad esempio Pilatus, Säntis, Monte Rosa; è si-
curamente possibile che si tratti delle montagne
preferite dei soci. La mia montagna preferita è il Cor-
no Bianco in Vallese. È alta 4505 metri e ha un aspet-
to semplicemente imponente, che io ammiro piena-
mente ogni volta che trascorro le vacanze in Vallese.
Prima o poi la incontrerò da vicino. Questa è una
cosa tipica di molti appassionati: spesso la montagna
preferita non è quella sulla quale si è già stati spesso,
bensì quella sulla quale si vorrebbe prima o poi salire.
Cosa pensate lei e i collaboratori
del CAS sulla questione della
sicurezza nelle attività in monta-
gna? Avete tutti un comportamen-
to esemplare?
Chi si occupa tutti i giorni dell’argo-
mento montagna ha sicuramente
un altro atteggiamento in merito
alla questione della sicurezza. Ho
imparato una cosa 15 anni fa, quan-
do sono giunto al CAS come
inesperto alpinista: la morte è in
qualche modo sempre presente in
numerose discussioni. Per questo
gli alpinisti seri, e tra questi conto
me stesso e i miei collaboratori,
fanno tutto il necessario per garan-
tire la massima sicurezza possibile.
Questa è sicuramente una caratteri-
stica di noi «montanari». Purtroppo
la tecnica moderna fa sì che alcuni
appassionati della montagna tralascino una prepara-
zione seria. Invece di occuparsi seriamente delle car-
te, si carica il percorso sul GPS e se si verifi cano situa-
zioni estreme si può sempre ricorrere alla Rega.
Questa è un’evoluzione della quale mi rammarico.
In che misura è preoccupato per il nostro territorio
alpino?
Come associazione che si impegna per l’impiego, ma
anche per la protezione del nostro territorio alpino, ci
troviamo ovviamente sempre in una situazione confl it-
tuale. Da una parte, ci impegniamo affi nché gli appas-
21Domanda
sionati della montagna possano muoversi liberamente nel
Pit Meyer Pit Meyer (45) è vice am-
ministratore e responsabile
del marketing presso il
Club Alpino Svizzero CAS.
Presso la sua sede centrale
di Berna, esso dà lavoro
a circa 40 persone. Il CAS
si fonda sulle 112 sezioni
presenti in tutta la Svizzera,
alle quali sono iscritti in
totale circa 140 000 asso-
ciati. Il Club Alpino
Svizzero CAS ha stipulato
per i suoi associati un
contratto di assicurazione
collettiva presso la CSS
Assicurazione.
www.sac-cas.ch
Una volta e oggi:
il Trifthütte 1907…
…�����e il rifugio Monte Rosa
all’imbrunire.
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
«Qualche volta mi spaventa l’ignoranza degli escursionisti rispetto alla nostra natura.»Pit Meyer, vice amministratore CAS
CSSMAGAZINE 2 | 2013
nostro territorio alpino. D’altro lato, vogliamo che il terri-
torio alpino ancora intatto resti possibilmente tale an-
che in futuro o che si trovino quanto meno compro-
messi sensati. Il CAS fa uso del diritto di
ricorso delle organizzazioni per inter-
venire quando questo è necessario. Un
buon esempio è il grande progetto di
Sami Sawiris ad Andermatt. Grazie alla
possibilità di essere interpellato, il CAS
ha ottenuto che la zona sciistica fosse
pianifi cata in modo più contenuto e più
compatibile con la natura.
Come vengono sensibilizzati gli
associati in merito a questa tematica?
Le tematiche della sostenibilità e della
protezione dell’ambiente sono una
parte fi ssa delle pubblicazioni del CAS.
Ovviamente, speriamo di aver sensibi-
lizzato nel frattempo i nostri 140 000
associati, ad esempio a utilizzare i tra-
sporti pubblici per recarsi in montagna
in luogo delle automobili private. Nei
nostri numerosi libri esortiamo i lettori
a rifl ettere sul fatto che nella natura
noi siamo ospiti e che dobbiamo com-
portarci di conseguenza. Per questo a
volte mi spaventa l’incuria degli escur-
sionisti. Ricordo una promozione di pulizia della se-
zione CAS di Neuchâtel per la capanna Bertol. La
quantità di rifi uti raccolti in quell’occasione era pre-
occupante. Questo esempio mostra che i nostri ap-
pelli al buon senso non saranno mai troppi.
Chi sentiva la sigla CAS 50 anni fa pensava inevitabil-
mente a coperte di ruvida lana in oscure capanne
alpine e a molto lavoro di volontariato. Oggi, dopo
150 anni di esistenza, il Club Alpino è un’associazio-
ne organizzata al meglio, con capanne talora
modernissime. Con questo il CAS non ha perso un
po’ della sua anima?
Lei pensa alla capanna del Monte Rosa aperta nel
2009, commentata a larghi titoli dalla stampa e non
soltanto in Svizzera. Essa ha sostituto la vecchia baita
le cui origini risalivano al 1894. Per quanto riguarda la
capanna del Monte Rosa abbiamo eff ettivamente a
che fare con l’alta tecnologia. A prima vista questo
può anche sembrare esagerato e lussuoso, ma in ef-
fetti è veramente una realizzazione esemplare per
quanto riguarda la sostenibilità in montagna. Se
citando la parola «anima», lei intende le capanne
semplici, senza troppo comfort, posso tranquillizzar-
la: ci sono ancora, addirittura fi no al più semplice dei
bivacchi. E anche il lavoro di volontariato è, come 150
anni fa, il motore delle oltre 100 sezioni dal CAS in
tutta la Svizzera.
Nel 2013 il CAS festeggia i suoi 150 anni d’esistenza. Per questa ricorrenza le sezioni
terranno fino a ottobre 150 manifestazioni. Inoltre, lo scorso 19 aprile è stata inaugurata
nel Museo Alpino di Berna l'esposizione «Helvetia Club». Per questa occasione il museo si
è trasformato in una capanna CAS ricca di storia. Nel soggiorno, nei magazzini e nei
dormitori si raccontano le sensazioni in vetta alle montagne e le discese a valle, storie di
cameratismo e di conflitti, di questioni femminili e di ambiente.
…����� � �e la moderna
architettura del rifugio
Monte Rosa.
Una camerata di altri
tempi���� � � �…
Come mantengo in forma le dita dei piedi?
22Domanda
In Svizzera ne soff re una persona su cinque, ma il
cosiddetto alluce valgo si può senz’altro evitare. Vale
la pena di prevenire il danno, perché una volta
iniziata la deformazione dell’alluce ne conseguono
spesso atroci dolori. L’alluce dovrebbe sempre
avere spazio a suffi cienza, per questo sono sconsi-
gliate le scarpe a punta o troppo strette. Anche i
tacchi alti possono favorire la deformazione perché
aumentano la pressione sulle ossa delle dita dei
piedi. Lo stesso vale per il sovrappeso. Per raff orzare
preventivamente la muscolatura in questione, si
raccomanda di praticare la ginnastica dei piedi. Ad
esempio: divaricare le dita dei piedi o alzare oggetti
con le stesse. È opportuno anche camminare a
piedi nudi su suolo morbido, come pure alternare la
camminata sulle punte o sui talloni. Questo alle-
namento è però sensato solo per prevenire. Se la
deformazione si è già verifi cata, la ginnastica
dei piedi può addirittura peggiorare la situazione.
CCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSMMMMMMMMMMAMAMAMAAAMAMAMAMMMAMAMAMMMMAAAMMMAAMMMAAAMMMAAAAMMAAMMAAMMMAMMMMMMAMMMMAMMMMMMMAMMMMMMMAAMMMMMMMMMMMMMMAMMMMMMM GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINENENENENENENNNEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEENEEEEEEENENEEEEENNEEEEENNEEENEEEEENEEEEE 22222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222 ||||||||||||||||||| 20120120201201202020120120120100011011012011111011101101201201020101011201201001110111120012011110101111101110120101111111201111110110110102 33333333333333333333333333333333333333333
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Troppo ammalati per le proprie quattro mura ma non
abbastanza ammalati per l’ospedale: Questi casi av-
vengono regolarmente. Colpite sono soprattutto le
persone più anziane - p.es. se sono disidratate o se
necessitano per questo motivo delle infusioni. Un
soggiorno ospedaliero in questi casi non è per forza
necessario, ma i pazienti non possono neanche ri-
manere a casa. Si viene a creare un’emergenza a
lungo termine che spesso può solo essere risolta
tramite un caro soggiorno ospedaliero. Adesso, la
rete di medici ginevrina «Réseau des Soins Delta» of-
fre nella sua «Cité Générations», in collaborazione
con la CSS Assicurazione, un’alternativa: un tratta-
mento stazionario nello studio medico. A questo
scopo, la rete di medici a Ginevra possiede una spe-
cie di «mini-clinica» con 14 letti ospedalieri total-
mente attrezzati. Almeno un medico, come pure
personale paramedico a suffi cienza, garantiscono
l’assistenza 24 ore su 24. Il medico curante si accerta
se l’off erta è adatta per il paziente. Egli può comun-
que solo dare un consiglio, poiché la partecipazione
al progetto pilota è volontaria: il paziente decide.
Oltre ai circa 52 000 clienti della Rete di medici,
possono far uso della nuova off erta anche tutti gli
altri assicurati CSS della regione. Il progetto pilota
dura ancora fi no ad aprile 2014. In seguito saranno
valutati l’utilità per i pazienti e i costi. L’obiettivo è
che i costi di trattamento siano decisamente più
bassi che quelli medi in caso di un soggiorno ospe-
daliero. Questo diventa anche possibile tra l’altro
grazie all’infrastruttura adeguata alle necessità. Al
contrario di un grande ospedale, nella «clinica in
miniatura» non vi è né un’accoglienza per emergen-
ze, né delle sale operatorie o una stazione intensiva.
Inoltre, il «Réseau Delta» può utilizzare le sinergie
poiché nello stesso stabile vi è un Servizio d’emer-
genza del medico di famiglia del quartiere, nonché
la Spitex, uno studio di radiologia e la farmacia
«Deltapharm».
Domanda
Un progetto pilota della rete di medici ginevrina «Réseau de Soins Delta» off re un’alternativa al soggiorno ospe-daliero: i pazienti pernottano nello studio medico. Testo: Silvia Weigel
Posso pernot-tare presso il medico?
23
A cosa mira una nuova associazione?
24
La CSS ha fondato assieme a Helsana e Sanitas
l’associazione «curafutura – gli assicuratori malattie
innovativi». Con la nuova associazione , i membri
fondatori si assumono la loro responsabilità politico-
sociale e vogliono impegnarsi a favore degli assi-
curati nel dibattito che verte sull’assetto del sistema
sanitario in Svizzera. Curafutura vuole soluzioni
che permettano un abbassamento dei costi, ma che in
egual misura sappiano essere adeguate alle esigenze
dei pazienti. Il presidente della nuova associazione è il
medico e Consigliere nazionale ticinese del PLR Dott.
Ignazio Cassis. Per potersi concentrare sul lavoro
associativo di curafutura a partire dal 2014, la CSS
uscirà alla fi ne dell’anno dall’associazione Santésuisse.
www.curafutura.ch
Domanda
Nei locali piacevolmente arredati vi sono anche a disposizione dei letti.
© f
oto
lia
CSSMAGAZINE 2 | 2013
Come nasce un nuovo prodotto?
Volker Schmidt*, a inizio
giugno la CSS ha lanciato la
sua nuova Assicurazione
d’economia domestica (vedi
domanda 27). Come ci si deve
immaginare lo sviluppo di un
nuovo prodotto assicurativo?
VOLKER SCHMIDT: Lo sviluppo
di un nuovo prodotto è un lun-
go processo. Al centro si trova-
no sempre – secondo la nostra
promessa del marchio «sempre personale» – le esi-
genze delle nostre clienti e dei nostri clienti. Le osser-
vazioni del mercato, le richieste dei clienti o gli input
dalla nostra Vendita aiutano a riconoscere queste esi-
genze, ad analizzare in modo critico i prodotti assicu-
rativi esistenti ed eventualmente a sviluppare delle
nuove soluzioni adattate.
Quanto tempo trascorre in generale tra l’idea e il
lancio della stessa?
A seconda del prodotto, il lancio di un’idea fi no alla sua
introduzione può durare da sei fi no a dodici mesi.
Durante questo periodo si ottimizzano tutte le strutture
e tutti i procedimenti interni, per poter off rire sin
dall’inizio un servizio alla clientela perfetto.
Da cosa dipende alla fi ne il successo in un mercato
aspramente conteso?
Il rapporto tra la CSS e i suoi assicurati è fondato in pri-
mo luogo sulla fi ducia: Noi assicuriamo un rischio e il
cliente può fi darsi che in caso di sinistro noi paghiamo.
Noi gli diamo quindi sicurezza. È solo grazie a questa
base di fi ducia che la CSS negli ultimi 112 anni si è potu-
ta evolvere come maggiore assicuratore malattie sviz-
zero. Anche nell’ambito del prodotto assicurativo appe-
na lanciato i nostri assicurati potranno avere questa
fi ducia. In altre parole, qui si tratta di affi darci a livello
tecnico assicurativo i loro beni personali. È chiaro che
nell’assicurazione anche il prezzo ricopra sempre un
ruolo – che nota bene nel nostro nuovo prodotto è
molto interessante. Ma a cosa mi serve l’assicuratore
meno caro, se in caso di sinistro non posso fi darmi di
lui?
*Volker Schmidt (40) dirige la divisione del
Gruppo Tecnica assicurativa e Informatica presso
la CSS Assicurazione.
25Domanda
La medicina tradizionale cinese (MTC) considera il
corpo come un’entità unitaria, dove tutte le parti del
corpo, organi e sistemi organici sono legati tra di
loro tramite dei canali energetici. Un essere umano è
considerato sano quando tutti i suoi fl ussi energetici
sono in armonia e in equilibrio tra di loro. Nella me-
dicina tradizionale cinese, le malattie e i loro sintomi
sono descritti come dei disturbi del fl usso energetico
nel corpo.
Diversi metodi di trattamentoLa medicina cinese conosce diversi metodi di tratta-
mento, come per esempio l’agopuntura e la coppet-
tazione per eliminare questi squilibri nel fl usso ener-
getico.
Oltre a ChinaMed fanno parte dei partner CSS in
materia di medicina cinese anche i centri MediQi e
Sinomedica.
Per domande relative all’estensione delle presta-
zioni per i singoli prodotti assicurativi è a disposizio-
ne la Serviceline della CSS al numero 0844 277 277.
www.sinomedica.ch
Quali sono i partner MTC della CSS?La medicina tradizionale cinese (MTC) esiste da migliaia di anni ed è un valido complemento alla medicina classica. Per questo la CSS ha convenuto una collaborazione di partenariato con 3 off erenti di medicina cinese.Testo: Barbara Müller Konrad
26Domanda
Le erbe hanno un
ruolo fondamentale
nella medicina
cinese.
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
Questa assicurazione riguarda tutti. Che si tratti di
scasso, incendio o danni per colpa propria: soltanto
con un’Assicurazione d’economia domestica (mobilia
domestica, responsabilità civile privata e stabili) si pos-
sono evitare sorprese fi nanziarie indesiderate. A chi
cerca un prodotto assicurativo che non convinca sol-
tanto dal punto di vista delle prestazioni erogate, ben-
sì anche da quello dei premi bassi, consigliamo di dare
Prestazioni e premi molto interessanti che non lasciano indiff erenti. Così si può riassumere la nuova Assicurazione d’economia domestica della CSS. Gli assicurati CSS hanno ulteriori vantaggi. Testo: Andy Odermatt
27Domanda
Un’Assicurazione d’economia dome-stica interessante?
uno sguardo alla nuova Assicurazione d’economia
domestica della CSS, lanciata a giugno di quest’anno.
Ribassi generosiIl nuovo prodotto comprende oltre all’Assicurazione
di responsabilità civile privata e all’Assicurazione della
mobilia domestica, adesso anche l’Assicurazione sta-
bili e può essere assemblata in modo individuale. I
premi già molto interessanti diventano ancor più inte-
ressanti grazie ai diversi ribassi. Per esempio gli assi-
curati CSS ottengono un ribasso del 10 percento e i
giovani fi no al compimento del 25° anno d’età un ul-
teriore 10 percento. Ma ciò non basta: chi stipula una
polizza a lungo termine benefi cia di un ribasso per
durata del contratto di fi no al 5 percento e gli assicu-
rati che non usufruiscono della loro assicurazione per
un periodo prolungato, ottengono fi no al 30 percento
di ribasso per mancanza di sinistri.
I due esempi dimostrano: pagare meno non è
quasi possibile – e in più con prestazioni che non la-
sciano a desiderare. Quindi visitare già oggi il sito web
della CSS, calcolare i premi, richiedere un’off erta sen-
za impegno e a breve iniziare a risparmiare sui premi.
www.css.ch / domestica
Esempi di premiAssicurazione di responsabilità civile privata
Somma assicurativa CHF 5 milioni CHF 110.25
dedotto:
Ribasso per clienti CSS 10 % CHF 11.05
Ribasso giovani 10 % (fi no al 25° anno d’età) CHF 9.90
Ribasso durata contrattuale 5 % (5 anni di durata) CHF 4.45
Premio annuo* CHF 84.85
Assicurazione della mobilia domestica
Danni da incendio, eventi naturali, furto e acqua CHF 325.70
(Somma assicurativa CHF 150 000)
Rottura di vetri
• vetrate di mobili (CHF 2000) CHF 30.00
• Furto all’esterno (CHF 2000) CHF 58.00
dedotto:
Ribasso per clienti CSS 10 % CHF 41.35
Ribasso giovani 10 % (fi no al 25° anno d’età) CHF 37.25
Ribasso durata contrattuale 5 % (5 anni di durata) CHF 16.75
Ribasso per mancanza di sinistri 30 % CHF 95.50
Premio annuo* CHF 222.85
*escl. tassa di bollo federale
Premio annuo* CHF 84.85
Premio annuo* CHF 222.85
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
«È quasi un miracolo
che io viva ancora», dice
Rolf Thiel (84) di Vevey.
Come ogni anno, anche
lo scorso tardo autunno
egli stava trascorrendo le
vacanze in Egitto con sua
moglie. Ma questa volta
tutto è andato diversa-
mente. Quando ha volu-
to ammirare il sorgere del
sole dal balcone della loro camera
d’albergo, un dolore pungente lo ha
colpito nella regione addominale.
Cosa fare, se all'estero la vita è appesa a un fi lo di seta?Per i due assicurati CSS Rolf e Ute Thiel le vacanze in Egitto si sono trasformate in un incubo. Il fatto che Rolf Thiel viva ancora è quasi un miracolo.Testo e foto: Manuela Specker
28
«È stato come se qualcuno mi avesse
dato una coltellata», si ricorda. Con
grande diffi coltà si è trascinato nella
stanza. Sua moglie, svegliata da que-
sto imprevisto, una situazione di vita o
di morte, ha allarmato subito il medi-
co d'emergenza e il direttore d'al-
bergo.
Ore di grande incertezzaLa vita di Rolf Thiel era appesa a un fi lo
di seta – egli avrebbe potuto morire in
ogni momento per emorragia interna.
Poiché, come risultò in un secondo
momento, egli ha soff erto di una
lacerazione della parete aortica dila-
tata. Tuttavia, fi no al momento della
diagnosi e del trattamento, che infi ne è
avvenuto in una clinica privata a
Losanna, trascorsero delle ore di gran-
de paura. Un brutto momento per sua
moglie Ute: «In questa situazione sono
stata molto contenta di aver potuto
contattare il cardiologo di mio marito
e di aver ricevuto sostegno da parte
di Medgate». Medgate è il Centro
Svizzero di Telemedicina, che garanti-
sce consulenza medica 24 ore su 24
e che può essere utilizzato gratuita-
mente dagli assicurati CSS.
Quattro ore nell’ambulanzaRolf Thiel è stato trasportato a
El Gouna, a quattro ore di distanza. Il
responsabile del reparto di chirurgia ha
capito presto che non avrebbe potuto
fare niente – l’ospedale non era
attrezzato per un caso del genere. La
sua cautela, il rapido scambio di dati
con la Svizzera e il rimpatrio con la
Rega hanno salvato la vita a Rolf Thiel.
Anche sua moglie Ute ha giocato un
ruolo centrale: lei ha subito avuto a
portata di mano il numero di telefono
per le emergenze e non ha più lasciato
suo marito per un solo momento.
I costi per misure salvavita possono
diventare presto enormi. La coppia è
stata quindi molto contenta di essere
ben assicurata. Entrambi hanno un’as-
sicurazione complementare presso la
CSS con copertura per rimpatrio, e
avevano stipulato il libretto ETI della
TCS. Medgate ha garantito per i costi
di guarigione sul posto e ha organizza-
to il rimpatrio in Svizzera.
Rolf Thiel nel frattempo si è ripreso
molto bene dall’operazione. «Mi sento
come rinato.» Adesso apprezza ancora
più consapevolmente le passeggiate
con sua moglie Ute sulla riva del Lago
Lemano a Vevey.
Domanda
Il numero di telefono
+41 058 277 77 77 per
«Emergenze & Con-
sulenza medica 24 ore
su 24» del Centro
Svizzero di Telemedicina
Medgate è a disposi-
zione gratuitamente di
tutti gli assicurati CSS.
www.css.ch /carecenter
Assaporano oggi la vita
ancora più intensamente:
Ute e Rolf Thiel.
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1
32
4
Cosa fare contro le punture di vespa?Il lato buono: di regola le singole punture di vespa sono innocue. Il lato cattivo: sono ugualmente dolorose. Ma l’automedicazione è semplice. Testo: Ute Hopp
29Domanda
Prima si sente il ronzio, dopo arriva la puntura. È do-
lorosa ma nella maggior parte dei casi possiamo al-
leviare il dolore da soli. Dopo una puntura di ape o di
vespa è utile contro il dolore tamponare il punto con
ovatta imbevuta di aceto o porvi sopra una fetta di
cipolla fresca. È opportuno anche porre sulla puntu-
ra una compressa applicata immediatamente con
acetato d’alluminio oppure un cubetto di ghiaccio.
Pratica da portare in viaggio oppure sulla spiaggia è
la penna con ammoniaca che si può acquistare in
farmacia o in drogheria, con la quale si tampona
ripetutamente il punto arrossato.
Quando c’è bisogno del medicoMa attenzione: sul collo, sulle labbra o in bocca, le
punture possono causare forti gonfi ori acuti delle
mucose della gola e della laringe e, nel peggiore
dei casi, portare al soff ocamento. In questi casi si
deve chiamare un medico. Fino
all’arrivo del medico è consiglia-
bile succhiare cubetti di ghiac-
cio. Anche in caso di punture
vicino agli occhi ci si deve sem-
pre rivolgere a un medico. E per
le persone allergiche può diventare pericolosa anche
una sola puntura. Se vengono punte, devono subito
assumere i medicamenti d’emergenza e chiamare
eventualmente il medico di pronto soccorso.
Sopravvissute a 2000 puntureIl veleno di api e vespe diventa pericoloso per un
adulto sano a partire da cento punture, per i bambini
a partire da 50 punture. Dalle 500 punture circa c’è il
pericolo di morte per gli adulti. Ma sono già stati
descritti casi isolati nei quali persone che avevano
ricevuto circa 2000 punture di api sono sopravvis-
sute.
Le punture di vespa
in bocca, al collo o
alle labbra possono
essere fatali.
2 Alimentazione:
le vespe adulte si nutro-
no essenzialmente di
sostanze dolci, come il
nettare e i frutti maturi.
Le larve vengono nutrite
con proteine animali.
1 Antenne:
le vespe si orientano con
l’odorato. Per questo
le loro antenne non sono
soltanto l’organo del
tatto, ma anche quello
dell’olfatto.
4 Pungiglione:
il pungiglione è munito
di vari uncini e può
pungere più volte. Il cosid-
detto «odore della paura»
liberato in situazioni
critiche attira le vespe.
Fonte: Wikipedia
3 Vita:
caratteristica della vespa
comune la sua vita snella
tra la parte toracica e
l’addome. Il modo di dire
«vitino da vespa» ha
dunque la sua fondatezza.
© iS
tockp
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CSSMAGAZINE 2 | 2013
Per partecipare all’estrazione
Scriva la soluzione su di una cartolina
postale e la invii al seguente indirizzo:
CSS Assicurazione, cruciverba,
CSS Magazine, Tribschenstrasse 21,
Casella postale, 6002 Lucerna
Oppure invii un’e-mail a:
Il vincitore o la vincitrice sarà estrat-
to/a. Le vie legali sono escluse.
Termine d’invio è il
7 luglio 2013.
Soluzione del cruciverba 1/13
Congratulazioni alla vincitrice
Elisabeth Studer-Wilhelm, 4663 Aarburg
Lei lo sa?Metta alla prova le sue conoscenze con il nostro cruciverba e vinca un soggiorno nel Designhotel Nira Alpina a Surlej.
Soluzione:
30Domanda
Relax nella località engadinese Surlej, ai
piedi del Corvatsch: in palio 3 pernotta-
menti per 2 persone in un «garden-ro-
om», con ricca colazione a buff et nel
ristorante «Stars». Nel Designhotel Nira
Alpina è a sua disposizione una moder-
na area spa e wellness di 1000m2. Pre-
notabile su richiesta e secondo la di-
sponibilità.
Inoltre, gli assicurati e le assicurate
CSS benefi ciano di un ribasso del 10 %
sul prezzo giornaliero se prenotano per
almeno 2 notti. Prenotabile per la sta-
gione estiva 2013 e la stagione inverna-
le 2013��/��14, su richiesta e secondo la
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«Esperienze uniche nelle capanne»Le capanne CAS oggigiorno non sono più
riservate solo agli agili alpinisti. Anche le fami-
glie con piccoli «stambecchi» al seguito sono
benvenute e trattate al meglio nelle capanne
da noi selezionate nell’opuscolo «Alta quota»
(disponibile in tedesco o francese).
Affinché la gita diventi un’avventura per tutta la famiglia, occorre
pianificarla accuratamente. L’opuscolo «Alta quota» offre supporto in
questo. L’opuscolo pubblicato dalla CSS Assicurazione e il Club Alpino
Svizzero CAS presenta 37 rifugi CAS in tutta la Svizzera adatti alle
famiglie. Oltre a preziosi consigli per la pianificazione e la realizzazione
di un’escursione con bambini, l’opuscolo contiene anche importanti
informazioni sulla sicurezza. Nella selezione delle capanne si è prestato
attenzione a che i loro sentieri siano facilmente percorribili e i loro
dintorni sicuri per i bambini.
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