CsOggi N.44 - 2012

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AREA URBANA NUOVA SERIE N. 44 - 4 FEBBRAIO 2012 DEI MAGLIARI EDITORIALE PEGGIO A MEZZOEURO IL SABATO È IN EDICOLA INSIEME www.cosenzaoggi.it si legge su internet digitando I GIOVANI L’ANTIPOLITICA DI MONS. NUNNARI LA LETTERA PASTORALE E IL BENE COMUNE a pagina 4 Mentre sul piano locale si è esaurito il dibattito e il confronto aperto da una incauta lettera del sindaco no con l'antipolitica che avrebbe negli ultimi son- "Lor signori" -direbbe Fortebraccio- se la prendo- AL CANADA DALLA TANZANIA IL FINANZIAMENTO AI PARTITI Salvatore Magarò, oggi consigliere regionale e pre- DI MAGARÒ LA TARGA MAFIA E ANTIMAFIA sidente della commissione antimafia, è un politico a pagina 3 a pagina 3 a pagina 3 www.cosenzaoggi.it La notizia è di quelle che fanno rumore, almeno fra gli addetti ai lavori. Nei prossimi giorni dovrebbe TORNA IL PSE a pagina 2 IMPRENDITORI LA LOBBY DEGLI A CATANZARO AMMINISTRATIVE IMPRENDITORI LA LOBBY DEGLI A CATANZARO AMMINISTRATIVE a pagina 2 LE PROVINCE pretende di rappresentarea. Dusseldorf, altra cosa è se le patacche è il parla- tentazione di rifilare patacche ma una cosa è se av- rebbe riduttivo. E' nell'italico dna la tendenza o la durli ad un ambito geografico ben definito ma sa- linghe e mariti. C'è chi i magliari vorrebbe ricon- porta a porta nel nord-Europa imbrogliando casa- ta interpretata dai "magliari", cioè venditori di tap- Per lungo tempo all'estero la nostra immagine è sta- po delle formazioni politiche rappresentate, doven- pure quale è stato il comportamento dei capigrup- parlare. Resta da definire il ruolo che in questa in- caratura sono i nostri rappresentanti del popolo che pre inginocchiato a chi governa, il trucco è appar- sono saltati e, salvo il servizio pubblico che è sem- i pensionati, i lavoratori e le famiglie maggiormen- sata come un sacrificio che li metteva alla pari con la rinuncia a 1.300 euro di aumento sarebbe pas- Michele Traversa da sindaco di Catanzaro. Si è pre- Costituzionale, solidarietà dal basso poca, quasi nul- Riunioni su riunioni, appelli, ricorso alla Corte Non è che si è scritto molto sulle dimissioni di Pensavano che nessuno se ne sarebbe accorto e che te colpite dalla crisi. Per fortuna viviamo una fase dell'informazione in cui alcuni paletti e catenacci so subito evidente. Così, da Bolzano a Canicattì, hanno capito di che di sacrifici, evidentemente, non intendono sentir decente magagna ha avuto Gianfranco Fini che presiede l'assemblea di questi galantuomini, come dosi escludere che si è trattato di una distrazione collettiva. peti e maglieria, per lo più fasulla, che facevano il viene nei vicoli di Napoli o nelle case a schiera di mento che le vuole rifilare al popolo "sovrano" che PIANGONO Wanda Ferro

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Cosenza Oggi N.44 del 04-02-2012

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AREA URBANA

NUOVA SERIE N. 44 - 4 FEBBRAIO 2012

DEI MAGLIARI

EDITORIALE

PEGGIO

A MEZZOEURO

IL SABATOÈ IN EDICOLA

INSIEME

www.cosenzaoggi.itsi legge su internetdigitando

I GIOVANIL’ANTIPOLITICA

DI MONS. NUNNARILA LETTERA PASTORALE

E IL BENE COMUNE

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Mentre sul piano locale si è esaurito il dibattito e ilconfronto aperto da una incauta lettera del sindaco

no con l'antipolitica che avrebbe negli ultimi son-"Lor signori" -direbbe Fortebraccio- se la prendo-

AL CANADADALLA TANZANIA

IL FINANZIAMENTO AI PARTITI

Salvatore Magarò, oggi consigliere regionale e pre-

DI MAGARÒLA TARGA

MAFIA E ANTIMAFIA

sidente della commissione antimafia, è un politico

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www.cosenzaoggi.it

La notizia è di quelle che fanno rumore, almeno fragli addetti ai lavori. Nei prossimi giorni dovrebbe

TORNA IL PSE

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IMPRENDITORILA LOBBY DEGLI

A CATANZAROAMMINISTRATIVE

IMPRENDITORILA LOBBY DEGLI

A CATANZAROAMMINISTRATIVE

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LE PROVINCE

PALAZZO DEI BRUZI

pretende di rappresentarea.

Dusseldorf, altra cosa è se le patacche è il parla-

tentazione di rifilare patacche ma una cosa è se av-rebbe riduttivo. E' nell'italico dna la tendenza o ladurli ad un ambito geografico ben definito ma sa-linghe e mariti. C'è chi i magliari vorrebbe ricon-porta a porta nel nord-Europa imbrogliando casa-

ta interpretata dai "magliari", cioè venditori di tap-Per lungo tempo all'estero la nostra immagine è sta-

po delle formazioni politiche rappresentate, doven-pure quale è stato il comportamento dei capigrup-

parlare. Resta da definire il ruolo che in questa in-

caratura sono i nostri rappresentanti del popolo che

pre inginocchiato a chi governa, il trucco è appar-sono saltati e, salvo il servizio pubblico che è sem-

i pensionati, i lavoratori e le famiglie maggiormen-sata come un sacrificio che li metteva alla pari conla rinuncia a 1.300 euro di aumento sarebbe pas-

Michele Traversa da sindaco di Catanzaro. Si è pre-Costituzionale, solidarietà dal basso poca, quasi nul-Riunioni su riunioni, appelli, ricorso alla Corte Non è che si è scritto molto sulle dimissioni di

Pensavano che nessuno se ne sarebbe accorto e che

te colpite dalla crisi. Per fortuna viviamo una fasedell'informazione in cui alcuni paletti e catenacci

so subito evidente. Così, da Bolzano a Canicattì, hanno capito di che

di sacrifici, evidentemente, non intendono sentir

decente magagna ha avuto Gianfranco Fini chepresiede l'assemblea di questi galantuomini, come

dosi escludere che si è trattato di una distrazionecollettiva.

peti e maglieria, per lo più fasulla, che facevano il

viene nei vicoli di Napoli o nelle case a schiera di

mento che le vuole rifilare al popolo "sovrano" che

PIANGONO

Wanda Ferro

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n. 44 - 4 febbraio 20122

dallapprriimmaa

La satira e il ridicolo, insieme o separata-

regionale senza attendere l'esito delle vicen-

lità e pervasività dell'organizzazione mafio-ben altre considerazioni circa la penetrabi-

non ha valutato bene a quanti ingressi isti-

forza è la duttilità. Per quanto è dato sape-

e sicura nel "listino" che lo porterà lieve-

superato agevolmente la mattanza giustizia-

Cecchino Principe, patriarca di Rende, por-

derà. Si sente appagato di quanto ha politi-eletto. Ha già annunciato che non si ricandi-

e conventi, ha sempre saputo conciliare fer-

di lungo corso. Proveniente dalle ACLI,amico del clero e frequentatore di sagrestie

vore cattolico e appartenenza socialista. Oggi sta con Scopelliti, nella cui lista è stato

camente costruito e vissuto, che non è poco.E' stato soprattutto l' apprezzato, attivo efantasioso sindaco di Castiglione cosentinodi cui resta dominus per i consensi di cuigode. Politicamente lo ha valorizzato

tandolo alla presidenza della Provincia. ConGiacomo Mancini, sindaco di Cosenza, ha

lista che ha distrutto il PSI di Craxi. Legatosi politicamente a Giacomo Mancinijunior se ne avvantaggia nelle regionali del2005, occupando una posizione privilegiata

mente in consiglio regionale. Il suo punto di

re, non ha nemici. I contesti conflittuali nonlo attirano, meglio ruoli di servizio e dimediazione. La trovata della targa antimafiada apporre all'ingresso di municipi, entipubblici, istituzioni è sua. Lui pensava, con la targa, di lasciare unsegno personale nell'azione di contrastoalla mafia ma, vittima di autosuggestione,

tuzionali si poteva apporre, senza incorrerein sarcasmi, la targa che recita:"Qui la mafianon entra". Quello che esce ogni giornodalle procure dei tribunali calabresi porta a

sa. Magarò, poi, ha avuto l'infelice idea diandarla a mettere all'ingresso del consiglio

de giudiziarie che hanno colpito in pieno lamassima istituzione calabrese. Inevitabili isarcasmi che sono venuti da più direzioni.

mente, colpiscono indiscriminatamente.

DI MAGARÒLA TARGAMAFIA E ANTIMAFIA

candidato di coloro che hanno costretto Miche Traversa alle dimissioni.

dato a sindaco e sembra che abbia già avuto il via libera da Scopelliti, coor-prima che prenda forma nel cielo. Oggi Abramo si ripropone come candi-nente e troppo sicuro di sé. Vendeva fumo e i calabresi il fumo lo annusanobasso. Ha fatto una campagna berlusconiana da imprenditore ricco, suppo-

toria politica con la candidatura alla presidenza della giunta regionale, soc-sistibile ascesa politica non ha incontrato ostacoli, coronando la sua traiet-è stato già sindaco di Catanzaro con votazioni plebiscitarie. Nella sua irre-

di Traversa.

varia natura quando bisogna risolvere un problema di quotidiana afflizio-visiva RAI, come ci si deve muovere, fra INPS, ASP, ospedali, enti pubblici dicialmente debole e bisognoso. Lui stesso ha spiegato, in una inchiesta tele-luzione ai tanti problemi quotidiani del cittadino comune, soprattutto se so-mente, estroverso e creativo, è abilissimo nel dare una risposta ed una so-Tallini, consigliere regionale nonché ragazzo di bottega cresciuto politica-se. La scelta, a quanto pare, si è ridotta fra Mimmo Tallini e Sergio Abramo.cordi che si vanno tessendo nei salotti dell'imprenditoria dorata catanzare-semblee dei partiti e di chi li rappresenta, altra cosa sono le intese e gli ac-tori è tutt'altro che fuori dai giochi. Una cosa sono le chiacchiere e le as-Nel centrodestra la scelta è più complessa perché la lobby degli imprendi-

Scalzo, paradossalmente, che se perde la battaglia per sindaco vince co-

zione a Traversa. Si è battuto con passione, non ha vinto ma ha dimostratobattesimo di candidato a sindaco l'ha già ricevuto proprio in contrapposi-

Uscito lui di scena, sono iniziati i giochi per la successione. A sinistra i gio-

ferto che ha accompagnato le sue dimis-Apprezzabile, in fondo, il silenzio sof-

miliardarie e che Michele Traversa non

pri rappresentanti, a tutti i livelli, li eleg-ne. Hanno i soldi, non v'è dubbio, e i pro-

non di grande talento. Abili nel creare plusvalenze, molto modesti e limita-

quelle poche famiglie che, da sempre, orientano i consensi e decidono i ri-

lettere anonime fatte circolare ad arte per creare cortine fumogene, dob-

gnazione politica alla Calabria saudita, abbiamo scritto che Traversa è con-Nel nostro piccolo di "Cosenza Oggi", foglio di sopravvivenza e non rasse-to, si è fatto riferimento a pressioni alle quali Traversa si è voluto sottrarre.

ferito dissertare sulle ragioni personali, di salute o meno, sull'opzione infavore del seggio parlamentare e soltanto su qualche giornale, non allinea-

siderato politico troppo lucido e quotato per uscire di scena con motivazionicosì modeste per convenienze così irrilevanti. C'è, ci deve essere dell'altro e, non volendo prendere in considerazione le

biamo limitarci a considerazioni e valutazioni politiche. Chi è dentro i palazzi del potere di Catanzaro conosce bene l'influenza di

sultati. Sono prevalentemente imprenditori di successo, non v'è dubbio, ma

ti nel creare posti di lavoro. Si alimen-tano prevalentemente di spesa pubblicache trasformano in ricchezza privata masenza creare corrispondente occupazio-

gono direttamente. Non è mistero aCatanzaro in quota a chi vanno ascritti isingoli consiglieri comunali e i conti e leappartenenze tornano quando bisognaprendere delicate decisioni. Diciamo che in quel di Germaneto si vo-leva fare un'operazione di plusvalenze

ha inteso avallarle.

sioni. Il che non vuol dire che un giornonon ci dica la verità.

chi pare siano stati chiusi sulla candidatura di Salvatore Scalzo, il quale il

che ai feudatari del PD, grandi o piccoli, un'alternativa c'è. E' un candidato

munque quella del rinnovamento possibile della rappresentanza politica,soprattutto nel PD.

ne. Lo danno come l'uomo elettoralmente forte che può prendere il posto

Abramo, espressione di un gruppo imprenditoriale affermato e dominante,

combendo a Loiero. Poteva farcela ma lo hanno fregato le vertigini che dà il consenso quandonon si ha alle spalle una sufficiente esperienza e maturazione politica dal

dinatore del PDL in Calabria. Ma a Catanzaro, con malizia, dicono che è il

Scopelliti lo sa ma fa finta di non saperlo. Gli hanno assicurato che vince.

DEGLI IMPRENDITORILA LOBBY

AMMINISTRATIVE A CATANZARO

lo spread, il rischio di default e il rischio di disso-consenso elettorale. Ci voleva la Grecia, la Merkel,

L'impietoso giudizio di inutilità brucia ma va detto

avesse le palle. Se è vero, non ha problemi. Può ar-Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che si diceva

chiera per il bar sotto casa. Ci sarà pure una ragio-

Sia come sia i miliardi di euro che girano come in-

dente a quelle dei consiglieri, assessori e presiden-nità di consigliere provinciale, assessore e presi-stengono-è piccola cosa se si paragonano le inden-mento provinciale della "casta"nazionale, ma-so-Certo c'è la spesa della rappresentanza politica, seg-

eliminandole, non si risparmia nulla perché le spe-

consiglieri provinciali ma si può concedere che qual-

petenze parte alla regione e parte ai comuni. Loro

scopre che l'elenco è lungo, quasi una sovrapposi-

la, le Province scoprono e dicono a se stesse di es-sere necessarie e imprescindibili. Non si era mai sa-puto di che cosa si occupassero in concreto. Oggi si

zione al governo regionale. L'ipotesi che si fa è di chiuderle e passare le com-

insistono nel dire che senza le Province è a rischiola tenuta amministrativa del Paese e, sempre a direloro, la stessa convivenza democratica. Non è datosapere chi si può dolere di non poter più eleggere i

che supporter ci sia fra le tante rendite di posizioneche le Province alimentano. Loro sostengono che,

se si trasferirebbero a regione e comuni.

ti regionali.

dennità sono 11, pari a 22 mila miliardi di vecchielire. Non sono bruscolini ma il problema anche qui,come per i parlamentari e consiglieri regionali, nonè quanto prendono ma quanto rendono, ovvero qualè il loro contributo alla soluzione dei problemi edalla realizzazione del bene comune. Il resto è chiac-

ne se dal basso nessuno, a parte clientes, portabor-se, turibolari e cortigiani, si è alzato a difendere ilruolo delle Province. Loro piangono, in compagniao isolatamente, perché vengono considerate inutili.La più disperata sembra essere la presidente della

rivare dove vuole con la gente che gira nei partiti.Basta far prevalere la competenza e il merito.

che risale a molti decenni fa. Ugo La Malfa morì dimalumore perché non era riuscito ad eliminarle. Ipartiti hanno sempre nicchiato, sapendo che sonocentri di potere e di clientela utili per convogliare

luzione dell'economia nazionale per arrivare allaloro abolizione. Meglio tardi che mai.a

LE PROVINCEPIANGONO

Wanda Ferro

Sergio Abramo

Salvatore Magarò

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nel PSE di Strasburgo il riferimento più alto, sia pure in una logica di alleanze a sinistra ri-

politico di prospettiva e di superamento localistico della "migliore Cosenza di sempre", ri-cedere quote di sovranità per accelerare il processo di integrazione politica dopo gli attac-

A tredici anni da quella esperienza, i socialisti che governarono Cosenza con Mancini, si fan-

Ambrogio, Franco Carnevale. Alla presidenza era candidato il compianto Antonio Acri. A tes-

Cosenza i candidati erano, per il PSE, Giacomo Mancini senior, Giacomo Mancini jr, Enzo

dero vita al PSE e, nel manifesto elettorale, ai piedi della "Quercia", simbolo dei DS, fu in-corpo soltanto ad un'alleanza politica con obiettivi elettorali. I socialisti con Mancini die-

ruolo politico ma tenuti a debita distanza da Palazzo dei Bruzi. Si presentava ora l'occasio-

calabrese e cosentina. Bisogna dire ritorno perché il PSE, come formazione politica nata dal-trovare ufficializzazione il ritorno del PSE (Partito Socialista Europeo) sulla scena politica

le macerie socialiste, viene costituito a Cosenza dal vecchio leader socialista Giacomo Mancinie da quel pacchetto di mischia che, insieme a lui, aveva conquistato il comune di Cosenza,mettendo ai margini la partitocrazia della politica politicante. L'occasione veniva offerta dalrinnovo del consiglio provinciale. Erano tempi in cui la leadership indiscussa di GiacomoMancini aveva creato non pochi mugugni nei Democratici di Sinistra-oggi PD-rispettati nel

ne per rinsaldare i rapporti sul piano politico ma fu messo in chiaro, sin dai primi incontri,che i socialisti non rinunciavano alla propria identità e, conseguentemente, si poteva dare

serito il simbolo della rosa socialista con la scritta PSE. Correva l'anno 1999. Nei collegi di

Paolini, Luigi Ladaga, Antonlivio Perfetti mentre, per i DS, erano Carlo Guccione, Michele

sere la tela dell'alleanza politica furono il vecchio leone socialista e Mario Oliverio, attualepresidente della Provincia e, da sempre, interlocutore privilegiato di Mancini.

no promotori di una iniziativa proiettata a rendere il PSE protagonista di una nuova stagio-ne politica, alla luce di quel contesto europeo che vede sempre più gli Stati nazionali dell'UE

chi subiti dall'euro sui mercati mondiali. A gestire l'operazione politica è Enzo Paolini, già braccio destro di Giacomo Mancini, oggicapogruppo di opposizione in consiglio comunale il quale, dovendo dare, alla coalizioneche ha sostenuto la sua candidatura a sindaco nell'ultima campagna elettorale, un percorso

lancia il PSE come aggregazione possibile di forze di provenienze diverse ma che vedono

spetto al contesto nazionale. Il primo passaggio dovrebbe essere, a giorni, la costituzionein consiglio comunale del Gruppo PSE, primo nucleo di rappresentanza politica che verràofferto come modello a chi, a tutte le latitudini calabresi, vorrà aderire all'iniziativa.

n. 44 - 4 febbraio 2012 3

dallapprriimmaa

CCii vvoolleevvaa llaa pprrootteessttaa ddeeggllii aauuttoottrraassppoorrttaattoorrii,, iill bbllooccccoo ddeellllee aauuttoossttrraaddee,, lloo ssvvuuoottaammeennttoo ddeellllee ppoommppee ddii bbeennzziinnaa,, ppeerr ssccoo--pprriirree iinn CCaallaabbrriiaa cchhee ddii ddoommeenniiccaa nnoonn ssii vviiaaggggiiaa.. LLoorr ssiiggnnoorrii--ii ggoovveerrnnaannttii rreeggiioonnaallii--hhaannnnoo ddeecciissoo cchhee llaa ddoommeenniiccaabbiissooggnnaa ssttaarree aa ccaassaa.. SSee uunnoo ssee lloo ppuuòò ppeerrmmeetttteerree,, pprreennddee llaa pprroopprriiaa aauuttoo ee,, aa pprroopprriiee ssppeessee,, vvaa ddoovvee ggllii ppaarree.. QQuueessttaa ssiicchhee èè lliibbeerrttàà.. 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PERCHÉ NO DI DOMENICA?TRASPORTO PUBBLICO

TORNA IL PSE

-come si intende raccordare la possibilità degli esercizi commerciali di svol-

SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE:

- che,di conseguenza, non esiste,anche sotto il profilo del turismo interno,la

- che il piano trasporti deve garantire i collegamenti su tutto il territorio

Premesso :- che il diritto alla mobilità dei cittadini non è soggetto ad alcuna limitazio-ne-

regionale-- che le concessionarie del trasporto su gomma sono assoggettate al controlloispettivo degli organi preposti circa la reale effettuazione delle corse program-mate-- che la domenica e i giorni festivi non si effettuano collegamenti su gommafra Cosenza e la sua provincia-- che,di fatto,viene preclusa ai cittadini la possibilità,nell'unico giorno nonlavorativo della settimana,di raggiungere Cosenza dove, per altro,negli ospe-dali non sono pochi i degenti provenienti da comuni della provincia-

possibilità di raggiungere Cosenza e,quindi,Camigliatello a costi accessibilialle famiglie-- che l'unica mobilità consentita è quella dell'auto privata-- che il prezzo dei carburanti rende oltremodo oneroso per i bilanci familiarimuoversi di domenica con la propria auto-- che nella domenica segnata dalla mancanza di carburanti i cittadini nonhanno trovato alternativa nel trasporto pubblico-

-a quali criteri di sana e corretta amministrazione risponde l'assenza di tra-sporto pubblico su gomma nei giorni non lavorativi--come si intende valorizzare il ruolo della città-capoluogo,dove esistono ilMAB,il Duomo,il Castello,il Centro Storico ecc. ecc.nonchè un'offerta di mani-festazioni artistiche e culturali,se al grande pubblico della provincia è preclu-sa,se non a costi alti,la possibilità di raggiungere Cosenza-

gere attività anche di domenica con l'impedimento dei cittadini della provin-cia di raggiungere Cosenza--se,infine, la inaccettabile limitazione del diritto alla mobilità nei giorni nonlavorativi non richiede,quale Sindaco della città capoluogo, una SUA iniziati-va ufficiale nei confronti del governo regionale che,nella migliore delle ipote-si,tollera l'abuso.

La migliore Cosenza di sempre

INTERROGAZIONE

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genio, da segnalare a Giorgio Napoletano ora che de-

re lo si deve soltanto alla sua bravura. Tanto bravo, che,cupato di compravendite immobiliari e, quindi, l'affa-

stabile poco distante da Fontana di Trevi, guadagnan-

Poi c'è un altro galantuomo, senatore del PDL, che nel-

sospettava, chi non poteva "non sapere", fatidica espres-

non di edilizia popolare. Lui, il prenditore, ha ammesso

dei rimborsi elettorali, acquistando case e ville a pro-

vantaggio di Roberto Maroni che della Tanzania ha ap-ladrona". Tira aria di forconi anche in Padania a tutto

Tanzania, al riparo da ogni indiscrezione, è quella Lega

Tanzania, dove i controlli e la trasparenza non sono

le vittime e qui il dramma diventa farsa, come il man-l'antipolitica galoppante, provano a vestire i panni del-Ciononostante i nostri politici, sotto le bordate del-

del cinismo sempre più ricorrente di anteporre il pro-ne a confondere sempre più la politica con gli affari,soluta assenza del senso dello Stato, della propensio-l'altro, della corruttibilità sempre più diffusa, dell'as-sinvoltura con cui passano da uno schieramento al-tanto della bassa qualità culturale e politica, della di-cisi, di oltre il 40 per cento. E invece non si tratta sol-daggi una proiezione elettorale, fra astensioni e inde-

prio tornaconto al bene comune.

cato aumento fatto passare per un taglio all'indennitàparlamentare.

Gli ultimi episodi di così commendevoli personaggi so-no il trasferimento del finanziamento pubblico dei par-titi, sotto forma di rimborsi elettorali, addirittura in

quelli che i normali cittadini subiscono da Equitalia eFiamme Gialle. E a portare milionate di euro in

di Umberto Bossi che ha fatto proseliti al grido di "Roma

preso dai giornali. L'altro trasferimento di milionate di euro riguarda iltesoriere dell'ex-Margherita, oggi senatore del PD, giàespulso dal gruppo, che ha pensato bene di trasferirea società e soggetti a lui riconducibili oltre 13 milioni

prio nome senza dimenticarsi della moglie canadeseal cui nome è stata accatastata in Canada una "casetta"

subito quello che Rutelli insieme ad altri consideranoe chiamano un furto ma, più i giorni passano, più lamatassa si va imbrogliando perché c'è chi sapeva, chi

sione che evoca scenari limacciosi e oscuri.

la stessa giornata ha comprato e venduto, a Roma, uno

dovi 18 milioni di euro. Lui dice che si è sempre oc-

a quanto pare, i primi 5 milioni al suo venditore li haversati dopo avere incassato dal suo compratore. Un

ve nominare un senatore a vita per meriti scientifici,culturali o per aver servito, con alto senso dello Stato,la Repubblica. Un genio, non v'è dubbio.

n. 44 - 4 febbraio 20124

L’ANTIPOLITICA, I GIOVANILA LETTERA PASTORALE DI MONS. NUNNARI

i giovani e la buona politica si preparano a presentare il con-

me plasticamente rileva monsignor Nunnari. Mentre la mala-vani non resteranno a lungo "mendicanti del loro futuro", co-ricambio generazionale, ha fatto finta di non capire. Ma i gio-

la politica degli appalti e della spesa pubblica, la politica del-

tuali tutt'al più morali. La politica dal linguaggio astruso e in-gata e ridotta a implicazioni e sollecitazioni religiose, spiri-pelle di Palazzo Campanella, la lettera pastorale è stata pie-

Come si fa a non condividere le considerazioni del nostro ve-

ceto politico dominante il problema dell'avvicendamento ge-gio nella lettera pastorale che pone, senza mezzi termini, aldalla quantità di finanziamenti pubblici...". Ma c'è un passag-

cambiamento del modo di pensare e di vivere la politica... pas-

Monsignor Nunnari, dopo aver citato Max Weber e richiama-

sto il monito di monsignor Nunnari-col clientelismo e l'assi-quisizione del consenso. E il consenso non si acquisisce-que-cessi di costruzione delle sue forme e delle modalità di ac-

Monsignor Nunnari ricorda che la democrazia "non è un pro-

convenienze, affari, clientele nel cinico obiettivo del torna-

o non, a impegnarsi in politica. E le motivazioni fondanti so-

storale" è che bisogna riconquistare fiducia nella politica ri-fronti delle istituzioni che esso rappresenta. La risposta "pa-fronti dell'operato del ceto politico e, di conseguenza, nei con-intendendosi con ciò la caduta di fiducia del cittadino nei con-

L'uomo di Chiesa è ben consapevole della dimensione e del-

cardine dalle quali discendono i moniti e le raccomandazio-

Nunnari attribuisce a Giovanni Paolo II, e cioè che "la cliente-

il cattolico impegnato in politica ha qualcosa in più, nella pro-

re priorità assoluta, costi quello che costi. Una sorta di pri-laico può avere passaggi intermedi, per il cattolico deve ave-

analisi e le indicazioni della lettera pastora-

sere il Comune se non vuole essere "una fab-duta del consiglio comunale a ciò che deve es-

Si potrebbe partire dalle riflessioni di monsi-

litici di ogni schieramento, credenti e non cre-

dato le sue riflessioni ed esortazioni ad una

ca, che vuol dire anche sana e corretta amministrazione e, so-Insomma, semplificando, la "malapolitica" e la buona politi-

sibile, l'interesse del singolo anteposto al bene comune, l'af-referenzialità, linguaggio astruso e volutamente incompren-telismo, familismo, carrierismo, superbia dei potenti, auto-ne nazionale, dalla quale si può partire per parlare di clien-presa dalla stampa di Torino e da altri organi di informazio-Comune non è una fabbrica di clientele, c'è un'altra lettera, ri-Occhiuto, con la quale avverte la necessità di precisare che il

farismo, la trasparenza dei comportamenti e delle decisioni.

prattutto, la politica come valore. Il monito,fermo e convinto, sulle distorsioni della poli-tica viene dal vescovo di Cosenza che ha affi-

lettera pastorale indirizzata "agli uomini po-

denti".

gnor Salvatore Nunnari per dedicare una se-

brica di clientele", sviluppando in positivo le

le. Parlo da "laico adulto", nel senso che nonho pregiudiziali aprioristiche da far valere neiconfronti di una riflessione che, pur valida percredenti e non credenti, è rivolta soprattuttoai politici che si dichiarano cattolici. Monsignor Nunnari alla base di ogni valuta-zione pone il valore della verità che, se per il

mato morale che qui si assume soltanto per evidenziare che

pria coscienza e nel proprio agire, cui obbedire senza com-promessi di comodo. Muovendo da queste premesse, si potrebbe partire da una de-finizione, riportata nella lettera pastorale, che monsignor

la è una struttura di peccato". Naturalmente la riflessione di monsignor Nunnari spazia a360 gradi sulla politica così come viene vissuta nella praticaquotidiana e nel vissuto collettivo, muovendo da definizioni

ni.

la pervasività che va assumendo il fenomeno dell'antipolitica,

scoprendo le motivazioni che portano un cittadino, cattolico

no la ricerca e la costruzione del bene comune, quale che siail livello istituzionale nel cui ambito si opera, assumendo ilprincipio che la politica è servizio verso la persona e, quindi,verso la collettività e non postazione di potere per realizzare

conto personale.

dotto spontaneo della natura" e, quindi, richiede continui pro-

stenzialismo, due piaghe storiche del Mezzogiorno che l'epi-scopato meridionale già nel 1948 metteva in evidenza in unproprio documento.

to l'etica della responsabilità soprattutto in politica, si diceconvinto che "il cambiamento passi soprattutto attraverso un

si cioè attraverso una rivoluzione culturale, prima ancora che

nerazionale, cioè il diritto dei giovani a potersi occupare, conruoli di responsabilità, del proprio futuro. "E chi -si chiedemonsignor Nunnari- meglio dei giovani sa rischiare e giocar-

si il futuro con la sana inquietudine e la sete di verità che licontraddistingue?"

scovo? Eppure nelle felpate stanze del potere politico, ai varilivelli, a cominciare dalle stanze insonorizzate e rivestite in

comprensibile ai più, la politica degli affari e delle carriere,

le clientele e del familismo amorale si è chiamata fuori e, sul

politica affonda nella palude dei suoi vizi e dei suoi privilegi,

to per salvare il Paese e la democrazia.

E IL BENE COMUNE

dallapprriimmaa

AL CANADADALLA TANZANIA

IL FINANZIAMENTO AI PARTITI

Umberto Bossi, Luigi Lusi e Conti

dallapprriimmaa

Enzo Paolini e mons. Salvatore Nunnari

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