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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 25/1 POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO INTEGRAZIONI VOLONTARIE UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO “HARDWARE MASHUP”

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/1

POR SARDEGNA 2000-2006

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

INTEGRAZIONI VOLONTARIE

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI

PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

“HARDWARE MASHUP”

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INDICE

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO........................................................................ 3

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ....................................................... 6

3. PARTENARIATO DI PROGETTO ................................................................................................. 9

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto ...................................9

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto ..........................................................12

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................... 15

4.1. Analisi di contesto..............................................................................................15

4.2. Analisi SWOT ....................................................................................................29

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO.......................................................... 35

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi ..................................................................35

5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari ...........41

5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”................................................................45

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO .................................................. 48

6.1. Definizione della strategia..................................................................................48

6.2. Definizione delle operazioni ...............................................................................54

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ...........................................59

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale..................................................................61

6.5. Definizione degli indicatori .................................................................................63

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO .................................................. 65

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni .....................65

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione...................................................................................................68

7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo.......70

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO.......................................................... 71

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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato

“HARDWARE MASHUP”

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

X Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)

Tipologia di Partenariato di

Progetto

Barrare la Casella di Interesse

Industria, Artigianato e Servizi Regionale X

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �

Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �

Rete Ecologica Regionale. Regionale �

Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �

Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �

Inclusione, Sociale Regionale �

Sicurezza e Legalità. Regionale �

Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �

Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �

Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.

Territoriale �

Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �

Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari � Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �

Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �

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C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero

Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 20 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)

Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico 1 Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico) 1 Altro

Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Murru Silvio [email protected] Fois Andrea Artware Sas [email protected] Frongia Mario A.T.S. [email protected] Mura Andrea Dipartimento

Fisica UniCA [email protected]

Multineddu Paolo Vitrociset Spa [email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data 18 dicembre 2006

Luogo Cagliari

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D. Approvazione del Progetto Integrato Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data 18 dicembre 2006

Luogo Dipartimento di Fisica Università di Cagliari

E. Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale

Data

Luogo

F. Presentazione del Progetto Integrato

Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Firma

Murru Silvio

Fois Andrea

Frongia Mario

Mura Andrea

Multineddu Paolo

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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO

Sintesi della Proposta Progettuale (max 2 pagine)

Hardware Mashup

La nuova frontiera dell'integrazione dell'hardware

La rivoluzione di Internet è fondamentalmente passata attraverso i personal computer collegati alla rete e normalmente localizzati in postazioni fisse, sebbene l'affermazione dei computer portatili abbia di poco traslato questa modalità di utilizzo sia lavorativo che ludico del mezzo informatico. Negli ultimi anni lo scenario dei dispositivi hardware è drasticamente mutato. La maggiore integrazione dei microchip sia a livello di unità operative (di calcolo e grafiche) che di memoria RAM e di massa ha consentito di ridurne le dimensioni, mantenendo dei livelli di autonomia energetica che ne consentono l'uso almeno su scala giornaliera. Sono stati inoltre introdotti degli standard hardware che hanno permesso di implementare sistemi operativi open source (linux) che hanno dato accesso a una vasta gamma di programmatori e di poter di intervenire e adattare il comportamento di questi dispositivi hardware/software alle più disparate esigenze (sistemi embedded). Un altro aspetto importante è che per l'assemblaggio di dispositivi più complessi non è necessario produrre hardware ex-novo, ma è sufficiente assemblare componenti esistenti. Il passo successivo è stato quello di poter dotare questi dispositivi di connettività wireless a breve/media e ultimamente anche grande distanza per farli comunicare tra di loro. Quindi, in definitiva, la produzione di dispostivi hardware innovativi si sposta dalla ingegnerizzazione a livello di chip e di “piastra madre” alla integrazione di dispositivi esistenti sia wired/localmente che wireless/delocalizzata. Questo passo decisivo ci pone oggi alle soglie di una nuova rivoluzione che consiste nel far cooperare in maniera coordinata i più disparati dispositivi hardware con un risultato finale che è evidentemente molto di più della somma delle funzionalità delle singole apparecchiature. L'hardware per così dire, si è mosso dalle scrivanie degli uffici, e dalle stanze dell’abitazione, ha preso gambe e ora gira con noi e ci consente una nuova esperienza di interazione nella realtà che ora può assumere dei connotati nuovi, arricchiti dall'interazione supplementare con dispositivi personali che ci diano informazioni anche contestualizzate e geo referenziate (augmeted reality). Abbiamo denominato questa modalità d'interazione e scambio di informazioni alla pari tra dispositivi harware delocalizzati, Hardware Masup, per analogia con un altro fenomeno che sta avendo sul web a livello software. Infatti la nuova rivoluzione del web, che passa sotto il nome di Web 2.0, ha come suo fulcro l'integrazione di applicazioni web-based interattive, proposte da una moltitudine di produttori software, ognuna specializzata in un particolare settore (desktop web-based, gestione mappe geografiche, repository condiviso di foto e video, strumenti di social networking, sistemi interattivi di itinerari turistici, editor di testi e fogli elettronici, blog, wiki...). Questo fenomeno è stato definito Mashup software. All'interno del presente progetto partenariale si intende dare corpo a questa nuova frontiera di integrazione dell'hardware (Hardware Mashup) che prospetta un'integrazione di dispositivi hardware, specializzati ognuno in un particolare compito, che sono in grado di comunicare tra di loro a distanza (corto/medio/lungo raggio), e che possono anche essere geo referenziati tramite sistemi GPS integrati. Il software che li programma e li

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fa comunicare rappresenta il collante della piattaforma hardware ed è dotato di un intelligenza che favorisce le transazioni automatiche machine to machine (es. web services).

Possiamo individuare quattro categorie di dispositivi hardware che sostanziano l'idea di Hardware Mashup:

1. dispositivi mobili di interazione personale abilitati in ricezione/trasmissione 2. dispositivi delocalizzati di interazione con sensori o macchine 3. dispositivi di comunicazione wireless e di interconnessione con la rete fissa 4. dispositivi lato server per la coordinazione delle operazioni

Di seguito elenchiamo per categorie alcuni dispositivi hardware e di comunicazione abilitanti per la su definita piattaforma di Harware Mashup.

1) dispositivi mobili di interazione personale abilitati in ricezione trasmissione:

� cellulari � smarthphone � palmari � navigatori satellitari � consolle portatili

2) dispositivi delocalizzati di interazione con sensori o macchine:

� sensori hardware collegati a reti infrastrutturali (rete idrica, elettrica), caldaie, motori (esempio automobili per monitoraggio risparmio energetico), telecamere (sensibili al movimento/video sorveglianza)...

� display passivi basati su inchiostro elettronico (EPD) � appliance dedicate, basate su software open source (linux), per lo svolgimento di compiti automatici

(es. gestione e delivery guide turistiche localizzate presso i beni culturali)

3) Tecnologie e dispositivi di comunicazione wireless:

� corto raggio (IR, bluetooth, RFID) � medio raggio: wi-fi in tutti gli standard � raggio metropolitano: Wi-MAX � raggio terrestre: gsm/gprs/EDGE/UMTS/ � raggio planetario: gps, gps/galileo (che ricordiamo avrà la precisione al centimetro)

4) hardware lato server:

� piattaforme parallele ad alte prestazione basate su standard condivisi e hardware off the shelves: � parallelizzazione server http � parallelizzazione sistemi database

� sistemi di sviluppo embedded basati su opensource (gumstix)

Per quanto riguarda il punto 2 è di particolare interesse la tecnologia e-paper che potrebbe costituire un comune denominatore di visualizzazione/interazione associato ai dispositivi hardware proposti per il nostro progetto. Questa tecnologia ha infatti tutte le caratteristiche per innovare profondamente diversi aspetti della nostra vita quotidiana e ha tutti i requisiti per la mass adoption:

1. basso costo 2. semplicità di utilizzo 3. consumo di corrente prossimo allo zero 4. utilità in molteplici situazioni

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5. notevole adattabilità strutturale (per flessibilità e dimensioni) 6. vantaggi rapidi e diretti per l'utilizzatore finale

La tecnologia è ormai matura, esistono kit di sviluppo per la prototipazione, e si attende un imminente lancio sotto forma di diversi prodotti per il mercato di massa. Il principale produttore è E-Ink (http://www.eink.com/), che fornisce la tecnologia e-paper "all'ingrosso" ai system integrator (OEM), che vanno a produrre i dispositivi per gli utenti finali. I kit di sviluppo si basano già su un'integrazione con microcomputer modulari basati su linux (Gumstix, http://www.gumstix.com/), fatto che ci consente possibilità di sviluppo immediate e praticamente illimitate. Come dicevamo il software è il collante di questa piattaforma ed è ovviamente di importanza strategica per realizzare l'effetto cooperativo che abbiamo sopramenzionato. Elenchiamo in ordine sparso le varie tecnologie software che realizzano questa armonizzazione: Software abilitanti:

� http server apache � database open source mysql/postgress � web services (soap, xml rpc) � agenti intelligenti � criptografia quantistica � ajax (mapping di componenti software con hardware) � social networking basato su hardware (peering di dispositivi mobili...)

Molte delle succitate tecnologie sono ormai note da tempo, mentre altre si stanno affacciando in questi ultimi mesi e quindi, se adottate con i giusti tempi del mercato e con la sufficiente profondità tecnologica, potrebbero portare a un vantaggio competitivo apprezzabile per le nostre aziende.

Lo scenario che si prospetta a valle di questa nuova concezione dell'integrazione dell'hardware lo possiamo delineare come una serie di livelli interagenti, ognuno con la propria specificità di integrazione.

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3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

Dip. Fisica Università Cagliari Progetto Cripto Creare un laboratorio sulla trasmissione sicura di dati Telecom.

F245

Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

ATI Assistenza Tecnica Sistemi Srl R.A.T. Rete Assistenza Tecnica A62 COMPUTHERM Srl Progettazione e sviluppo di interfacce

utente per applicazioni inerenti automazione industriale, domotica e, più in generale, “controllo intelligente”

A153

VITROCISET Spa Brevetto Nuovo Dispositivo per la comunicazione sicura (Tecnologia Quantistica) su fibra ottica. Realizzazione di un Laboratorio alle dipendenze del Dip di Fisica di Cagliari per il reverse engineering di dispositivi commerciali

B310

Consorzio Autonomica Progettare, Sviluppare e produrre prodotti hardware e software a supporto delle diverse disabilità motorie e sensoriali. Favorire l'utilizzo dello strumento informatico come fattore di inserimento e crescita delle capacità individuali di persone disabili sia in ambito scolastico che lavorativo.

D656

Oligamma IT Srl Sviluppo Software applicativo e potenziamento dell’attività di assistenza tecnica e assemblaggio di personal computer. Sviluppo di software gestionale

D893

Suniplast Srl Produzione di congegni per l’identificazione degli animali, in ottemperanza alle Direttive dell’UE, sia come marchi auricolari, sia come congegni elettronici.

E550

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Chip Elettronica Srl Trasferire agli utenti (Alberghi, terziario, ospedali…), mediante piattaforma software, informazioni e servizi chiari e dettagliati in modalità multilingua, in relazione alle attività presenti nel territorio e connesse ad esse.

E584

Spluga Service Srl Sviluppo tecnologie wireless e diffusione tecnologie fotovoltaiche

F300

Artware Sas Realizzazione di una piattaforma pervasiva basata sul concetto di codice migrante

G11

LOGITEC SERVICE di Sanna R. & C. Snc

Sviluppo di un sistema di provisionig per sistemi web editoriali

G21

Teleco Srl Ricerca e sviluppo di servizi innovativi “convergenti” di tipo interattivo multimediale “on-line”

G24

Inftel Srl Sviluppo piattaforma hardware/software per il telelavoro

G32

Arcocavi Sas di Pinna Gerolamo & C. Produzione di cavi di trasferimento dati per imprese ad alta tecnologia

G71

Interbusiness Italia Srl Sviluppo di un protocollo per la definizione di web services per il turismo

H109

Dal Pont Engineering Srl Costruzione, prototipazione e sperimentazione di una parabola per emetitore di radiazioni UV. Studio e realizzazione di una macchina serigrafia ad alta velocità.

H127

DATCOM S.r.l. Implementazione dei sistemi di sicurezza delle reti informatiche di piccole e medie Aziende e delle Pubblica Amministrazione

H156

AKHELA Srl Sviluppo centraline di controllo per motori ecocompatibili

H305

AP.TEC. di Mario Locci Ditta individuale

Realizzazione di sistema di interfaccia hardware / software interattiva multilingua, per le attività di comunicazione visiva, sonora e tattile ed interconnessione attiva multi-sistemica su piattaforma open source.

H424

Mura Massimiliano Produzione etichette RFID O1074 BIZ MATICA Sardegna Srl Realizzazione un conctact center

operativo che gestisca in modo professionale e innovativo i “guasti” o “l’assistenza”degli operatori in remoto o nell’arco di 24 ore di persone attraverso convenzioni con società locali.

F502

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Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

FilmUP.com Srl Intrattenimento multimediale Via Internet

=

Culmina Srl Erogazione di servizi Web marketing =

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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

Scegliendo un analisi di tipo bottom-up possiamo individuare un primo livello costituito dalla parte terminale di interazione hardware/software sia attiva, tipo cellulari/palmari (ARTWARE), che passiva come dei sensori di rilevamento che siano in grado di percepire il valore di una certa quantità fisica, perdite o consumi di una rete elettrica o idrica (SPLUGA SERVICE) e di una caldaia (COMPUTHERM), che sensori capaci di rilevare guasti in maniera automatica (ATS) o infine centraline che siano in grado di rilevare il grado di efficienza e di consumo di motori (AKHELA). Possiamo anche immaginare dei dispositivi di visualizzazione passivi come l'e-paper per la visualizzazione dello stato dei sistemi hardware ai quali sono connessi o anche per contenere informazioni nel settore turistico/agroalimentare/artigianato, aggiornabili in tempo reale (anche a distanza), multilingue (CHIP ELETTRONICA/AP.TEC.), che possono essere posizionati in maniera molto versatile vista la flessibilità del supporto. Possiamo anche pensare a una serie di dispositivi basati sull'e-paper. Potremmo, con l'aiuto degli ingegneri elettronici, studiare l'integrazione di una tecnologia touch screen e implementare nel Gumstix moduli di lettura RFID, completando il tutto con connettività a breve/medio raggio di tipo bluetooth/wi-fi, eventualmente integrando anche un sistema GPS. Su questa piattaforma completa ed estremamente flessibile, per la quale verrà integrato un framework di content delivery, potremo sviluppare applicativi, per le aziende, la pubblica amministrazione, il mondo dell'istruzione e per i disabili e, utilizzando versioni ridotte, per supermarket (smart pricetag, smart label e smart billboard wireless per esempio), per centri di intrattenimento e turismo (guide interattive geo referenziate). E' molto attuale e di grande interesse anche la possibilità di studiare delle modifiche di dispositivi terminali per dare accesso alle persone disabili, ampliando quindi l'interazione sociale ed evitando che la tecnologia rappresenti un fattore di esclusione (AUTONOMICA). Poi c'e' un secondo livello, di comunicazione wired/wireless, che connette tra di loro questi dispositivi terminali e questi ultimi con il lato server descritto di seguito. Per trasferimenti di grosse moli di dati fatte in sicurezza si privilegerà un collegamento wired ad hoc a fibra ottica (ARCOCAVI) dotando la comunicazioni di protocolli altamente sicuri basati su criptografia quantistica (VITROCISET DIPARTIMENTO DI FISICA/HARDWARE), mentre per le comunicazioni delocalizzate si utilizzeranno le tecnologie wirless (SPLUGA SERVICE E MURA MASSIMILIANO) sia utilizzando infrastrutture TLC esistenti che create ad hoc per particolari contesti. Tale piattaforma verrà comunque potenziata permettendo un'estensione della connettività per servizi a medio/lungo raggio attraverso lo studio e la progettazione di infrastrutture basate su Wi-Fi, HyperLan, Wi-MAX.

Tutte le informazioni che provengono da utenti attivi, da dispositivi/sensori passivi e da sensori attivi/passivi a radiofrequenza RFID (SUNIPLAST E MURA MASSIMILIANO), verranno veicolate attraverso uno stack di comunicazione che unifichi tutto secondo lo standard IP, data/voice/video over IP (Teleco), e verranno intermediate al terzo livello, da un lato server composto da sistemi paralleli ad alte prestazioni (DIPARTIMENTO DI FISICA/SOFTWARE) che gestirà in maniera centralizzata il profiling e l'accounting dell'utenza e dei contenti, la gestione delle emergenze e riparazione di guasti (ATS, SPLUGA SERVICE, COMPUTHERM E OLIGAMMA), con relativa gestione di ticketing tramite un help center ALL IP (INFTEL). Questa piattaforma server, in un ottica machine to machine sarà anche in grado di intermediare offerta turistica/agroalimentare e dell'artigianato in maniera integrata tramite il paradigma dei web services (INTERBUSINESS ITALIA E DIPARTIMENTO DI FISICA-SOFTWARE). Ogni struttura ricettiva, azienda agroalimentare e di artigianato, potrà impostare in maniera semplice e immediata, tramite sistemi editoriali web interattivi (LOGITEC E DIPARTIMENTO DI FISICA-SOFTWARE), gli allotment e i prodotti disponibili, e tramite un protocollo standardizzato e trasparente all'operatore, questa offerta potrà essere riproposta al mercato da qualunque attore sul web che sia in grado di attrarre la domanda (si veda l'esempio di Amazon), con commissioni di intermediazione caratterizzate da percentuali residuali, vista la mole di transazioni che potrebbe essere generata.

Il delivery a la visualizzazione delle informazioni sul lato terminale/mobile è particolarmente critico e non può essere assimilato a quello di un normale PC con monitor e quindi occorrono dei particolari accorgimenti sia sul lato client che sul lato server per un migliore e più efficiente rendering (ARTWARE).

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Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Priorità Attribuita

all’Impegno Specifico

F245 Dip. Fisica Università Cagliari

Fornisce Competenze di base; knowhow tecnologico; accesso a laboratori e strumentazione di punta

Indispensabile

A62 ATI Assistenza Tecnica Sistemi Srl

Sviluppo di un prodotto hardware per la segnalazione semiautomatica di guasti e/o anomalie sulle apparecchiature oggetto di assistenza. Sviluppo di un software per la gestione integrata tecnico/informativa/amministrativa degli interventi. Integrazione organizzativa della rete di assistenza sia al suo interno che con soggetti utenti/fornitori

Indispensabile

A153 COMPUTHERM Srl

Ricerca e Sviluppo di apparecchiature di regolazione e controllo di centrali termiche, in un’ottica di ottimizzazione dei consumi e con benefiche ricadute in campo ambientale.

Indispensabile

B310 VITROCISET Spa

Supporto per le pratiche di brevetto. Man Power specializzato in elettronica e software (applicativo, embedded, firmware)

Indispensabile

D656 Consorzio Autonomica

Ricerca e studio soluzioni personalizzate. Testing prodotti

Indispensabile

D893 Oligamma IT Srl

Sviluppo Software applicativo e potenziamento dell’attività di assistenza tecnica e assemblaggio di personal computer. Sviluppo di software gestionale

Indispensabile

E550 Suniplast Srl

Produzione di congegni per l’identificazione degli animali, in ottemperanza alle Direttive dell’UE, sia come marchi auricolari, sia come congegni elettronici.

Indispensabile

E584 Chip Elettronica Srl

- Sviluppo tecnologico e promozione del sistema informatico altamente innovativo, che garantisca servizi ed informazioni che semplifichino sempre di più i rapporti tra i diversi attori. - Azione di formazione di giovani laureati / neolaureati per la parte di sviluppo del sistema Transle@tor.

Indispensabile

F300 Spluga Service Srl

Sviluppo tecnologie wireless e diffusione tecnologie fotovoltaiche. Esperienza acquisita dei titolari nel settore, personale specializzato e disponibile alla formazione

Indispensabile

G11 Artware Sas

Realizzazione di una piattaforma pervasiva basata sul concetto di codice migrante

Indispensabile

G21 LOGITEC SERVICE di Sanna R. & C. Snc

-esperienza nell'erogazione di servizi web based interattivi e loro personalizzazione -esperienza nella formazione su sistema e-learnig

Indispensabile

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G24 Teleco Srl

Ricerca e sviluppo di servizi innovativi “convergenti” di tipo interattivo multimediale “on-line”.

Indispensabile

G32 Inftel Srl

Esperienza specifica nell'integrazione hardware Indispensabile

G71 Arcocavi Sas di Pinna Gerolamo & C.

Produzione sul territorio sardo di cavi di trasmissione dati

Indispensabile

H109 Interbusiness Italia Srl

Conoscenza delle probelmatiche transazionali del turismo on line

Indispensabile

H127 Dal Pont Engineering Srl

Costruzione, prototipazione e sperimentazione di una parabola per emetitore di radiazioni UV. Studio e realizzazione di una macchina serigrafia ad alta velocità.

Indispensabile

H156 DATCOM S.r.l.

Implementazione dei sistemi di sicurezza delle reti informatiche di piccole e medie Aziende e delle Pubblica Amministrazione

Indispensabile

H305 Akhela Srl

Ricerca di Base e Precompetitiva. Alta Formazione. Indispensabile

H424 AP.TEC. di Mario Locci Ditta individuale

- Formazione altamente specialistica di tecnici elettronici per la produzione di interfacce hardware / software. - Acquisizione di strumenti, certificazioni e software di sviluppo custom.

Indispensabile

O1074 Mura Massimiliano

Esperienza nella produzione di etichette per l'identificazione

Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico

Obbligo fondamentale di procedere alla puntuale e corretta attuazione del Protocollo d’Intesa, nel rispetto delle regole e degli strumenti previsti dall’Avviso pubblico e da tutti gli atti in esso richiamati, nonché dalla normativa comunitaria, nazionale, regionale operante nell’ambito di riferimento della progettazione integrata

Indispensabile

Impegno a rispettare l’Accordo di Cooperazione sottoscritto Indispensabile

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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo

Cagliari ospita il 45% delle unità produttrici di ICT della Sardegna, con un indice di specializzazione nel settore dei servizi informatici, immobiliari e professionali, pari a 1,32 (dati ISTAT ’01). Gli indici di specializzazione esprimono il rapporto tra la quota dei lavoratori nel settore e il territorio considerato, e gli addetti totali dello stesso settore a livello nazionale. Indicano un certo livello quando sono superiori all’unità: a titolo di paragone, la Regione Lombardia ha un indice di specializzazione ICT superiore a 26. Si contano 1.108 unità di produzione locale nel settore ICT cagliaritano, che comprende sia aziende manifatturiere che di servizi. L’informatica è predominante due terzi delle unità locali che producono beni e servizi IT ed un terzo offre beni e servizi per le telecomunicazioni. I servizi più diffusi nel cagliaritano sono le elaborazioni elettroniche di dati, la produzione di programmi e applicazioni informatiche (le software house, contano circa 1200 addetti), e i servizi in ambiente web. Il comparto dei servizi informatici ha conosciuto tassi di crescita superiori al 6% per tutto il decennio 1991-2001. Nel complesso, 5.451 lavoratori sono impiegati nel settore ICT di Cagliari, e un ulteriore migliaio di persone lavora nei call center, che sebbene non facciano statisticamente parte della filiera ICT, sono generalmente considerati tra le industrie sorte con le nuove tecnologie. Nei 10 anni tra il 1991 e il 2001, il nascente comparto ICT di Cagliari ha dunque creato più impiego dei settori “tradizionali” degli alberghi e ristoranti (=5.376 occupati nel 2001). La più grande azienda ICT operante in Sardegna è Tiscali, con 900 addetti. Da un’indagine condotta dal CRENOS su undici aziende locali operanti nel settore ICT, scelte tra le più veterane, le più grandi e innovative del settore, emerge un ruolo importante riconosciuto a Tiscali da tutte nella diffusione delle tecnologie internet tra il pubblico e le aziende in Sardegna, anche grazie alle innovative offerte a prezzo zero. Dall’indagine emerge anche che il clima di collaborazione che regnava tra i neo menager negli anni ’90 è presto evaporato. Le piccole imprese locali non hanno saputo adeguarsi agli standard internazionali, anche se le imprese più grosse hanno intrapreso percorsi totalmente indipendenti. Le competenze tecniche disponibili nel cagliaritano, attualmente non mostrano più i requisiti di eccellenza (anche internazionale) che le contraddistinguevano nei primi anni ’90 e, almeno in linea generale, non sono nemmeno molto più economiche di quelle disponibili altrove. I vantaggi di costo sono oggi nella forza lavoro meno specializzata, come testimonia il fiorire dei call center, dove gli imprenditori hanno larghissimi margini di scelta nella selezione del personale in cerca di lavoro. A Cagliari restano dunque alcune imprese grandi e dinamiche, ed una manciata di manager e competenze di nicchia di grande livello. Ma affinché ci sia un salto di qualità, occorre che queste competenze, siano esse tecniche o manageriali, possano cooperare proficuamente per fare squadra e raggiungere insieme obiettivi comuni: dalla formazione alla ricerca, alla capacita di esportare. La diffusione dell’Information Communication Technology (ICT) non è il punto di forza dell’Italia, che mostra rispetto agli altri paesi industriali una posizione non favorevole, sia sotto il profilo delle dotazioni di infrastrutture informatiche, sia sotto il profilo delle nuove tecnologie. La composizione del mercato ICT in Italia vede una netta prevalenza del comparto TLC rispetto a quello IT, con il settore della telefonia mobile che rappresenta da solo circa 1/4 della spesa totale.

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Per quanto concerne la Sardegna, si nota nel periodo 1998-2002 una crescita importante del comparto servizi privati diversi dal commercio, una quasi contemporanea diminuzione del peso dell’industria e dell’agricoltura, e, fattore di non poco conto, la crescita delle qualifiche professionali più elevate. Ciò non toglie, che la Sardegna, in linea con la maggior parte delle regioni meridionali, mostri un “terziario avanzato” poco rappresentato, che si aggiunge ad una dotazione infrastrutturale assai inadeguata. Una condizione che sicuramente non favorisce lo sviluppo, anche se grazie all’attività dei centri di ricerca isolani (vedi CRS4 e Polaris), sono emerse delle realtà ICT molto interessanti e abbastanza importanti: Tiscali, Energit, Atlantis, Akhela, Axis, ecc… Per verificare se esista un effetto “capoluogo” su Cagliari, che ospita uno dei più grossi ISP nazionali, il CRENOS ha svolto un’analisi, impostata in più fasi, mirata a valutare gli investimenti ICT effettuati dalle imprese nei Sistemi Locali del Lavoro (SLL) di Cagliari e Sassari, e il loro impatto sull’uso di internet da parte delle stesse aziende. Il primo passo della ricerca è stato l’analisi dei dati di bilancio contenuti nella banca dati “aida.bvdep.com”, considerando tre variabili per gli anni 2001- 2004: • Diritti di Brevetto industriale: la voce include software applicativi acquisiti a tempo indeterminato e personalizzati per l'uso esclusivo della società, unitamente agli investimenti effettuati per lo sviluppo della rete e per la predisposizione dei siti tecnici. • Concessioni e licenze: la voce include gli investimenti in software e licenze d’uso, con le relative spese di implementazione. Include inoltre investimenti per l’acquisto di capacità trasmissiva su base pluriennale, effettuati tramite l’acquisto di diritti all’utilizzo (concessione - Indefeasible right of use o IRU ). Include anche licenze d'uso e di software destinati a migliorare la qualità dei servizi offerti e a supportare la crescita del traffico internet. • Immobilizzazioni immateriali: flusso totale dato dalla somma di (a) differenza da un anno all’altro del valore degli investimenti nelle diverse sottocategorie e (b) ammortamenti in immobilizzazioni materiali nell’anno in oggetto. Questo dato è raccolto per gli anni 2002, 2003, 2004.

I risultati, illustrati nelle tabelle 3 - 4 - 5, mostrano una netta prevalenza dei valori degli investimenti nel SLL di Cagliari rispetto a quello di Sassari in tutti e quattro gli anni, mentre la percentuale di imprese che investono è molto simile nei due gruppi o addirittura maggiore per il SLL di Sassari per la variabile concessioni. La differenze di volume di investimento tra i due centri si evidenza ulteriormente quando guardiamo ai flussi totali di immobilizzazioni immateriali: Sassari spende circa il 3% di Cagliari – percentuale che sale al 9% se Tiscali viene esclusa dal gruppo di imprese cagliaritane. La seconda fase della ricerca, mirata a studiare quanto di tali investimenti si concretizzino in tecnologie Web, prende in considerazione solo quel campione di imprese che hanno effettivamente investito in almeno una delle variabili analizzate, per almeno uno degli anni considerati. Si è quindi proceduto a rilevare:

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• quante imprese dei due SLL hanno un sito proprio; • quale uso viene fatto del proprio sito; • quali imprese sono presenti in un sito altrui; • quali non hanno alcun sito. In particolare si è cercato di capire se il sito è la struttura principale attraverso cui le stesse aziende si presentano ai propri clienti e ai propri fornitori, quali servizi vengono offerti in rete, ecc…. I due gruppi di aziende ottenuti sono stati classificati per classe dimensionale d’impresa, e per attività economica secondo le categorie Ateco. La presenza delle imprese in rete è stata rilevata mediante motori di ricerca e le seguenti banche dati: • www.paginegialle.it; • www.casic.it (Consorzio Industriale di Cagliari) • www.ossind.it (Osservatorio Industriale della Sardegna); • www.domini.it

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Dalle tabelle 6 e 7, considerando i due SLL principali, emerge come a Cagliari, 97 imprese su 306, ossia il 31,7%, sono presenti in rete attraverso un proprio sito internet. Sassari invece, su 102 imprese del campione, conta 32 aziende (il 31,4%) con un proprio sito. Si può notare che i valori percentuali dei due SLL sono molto simili. Sempre dalla Tabella 7, si nota come per Cagliari la percentuale di imprese presenti in rete attraverso altro sito sia superiore al dato di Sassari (41,2% contro il 33,3%), mentre le imprese senza nessun sito sono il 23,8% a Cagliari e il 32,4% a Sassari. La gran parte delle imprese presenti in rete con proprio sito offrono soprattutto servizi di informazione on-line: informazioni sugli impianti, sull’assistenza ai clienti, sui propri partner, sui propri progetti e lavori eseguiti. Tra gli altri servizi offerti in rete sono incluse l’analisi dei prodotti e dei servizi offerti dall’impresa, anche attraverso la predisposizione dei cataloghi online, nonché la richiesta di preventivi, prenotazioni e interventi, offerti per lo più dalle concessionarie di automobili. Sono meno frequenti i servizi di certificazione di qualità e la descrizione delle fasi di lavorazione dei prodotti. Interessante è anche il dato relativo alla diffusione dell’e-commerce, che vede, per Cagliari, il 10,3% delle imprese con proprio sito che propongono transazioni di commercio elettronico, mentre a Sassari il valore si ferma al 6,3%.

La distribuzione delle imprese per classe dimensionale mostra che le imprese che hanno un proprio sito internet si concentrano principalmente nella classe dimensionale 20-49 addetti, a Cagliari per il 29% delle

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aziende con sito e a Sassari con una percentuale nettamente superiore: il 42,9%. Vengono di seguito, per Cagliari, la classe dimensionale 50-99 addetti, con un 14,9% e quella 10-15 addetti con il 13,1%. Sassari, vede invece, come seconda classe dimensionale più numerosa, quella 50-99 addetti, con un 17,1%. Va notato inoltre che a Cagliari il 100% delle imprese con oltre 1000 addetti ha un sito internet. La tendenza è la stessa che si riscontra a livello nazionale, dove al crescere della dimensione dell’impresa, cresce la percentuale delle imprese con sito e che offrono servizi in rete. I due SLL di Cagliari e Sassari mostrano entrambi la predominanza del settore commercio fra le imprese con sito. Sassari ha una concentrazione decisamente superiore, ma Cagliari presenta valori percentuali più equilibrati fra i comparti e vede un maggior peso del settore ICT rispetto a Sassari (9,3% di Cagliari contro il 5,7% di Sassari).

Le moderne produzioni sono sempre più caratterizzate dall’impiego delle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT), conseguenza del rapido sviluppo tecnologico delle imprese e dalla diffusione della conoscenza. Il crescente uso delle ICT, coniato con il termine “new economy” per enfatizzare un tipo di crescita senza inflazione, ha assunto un ruolo determinante nella interpretazione dei notevoli miglioramenti produttivi registrati. Nonostante il consenso non appaia unanime, dall’inizio degli anni Novanta, diversi studi a livello microeconomico trovano evidenza che le ICT svolgono un ruolo importante sulla produttività delle imprese. L’uso delle ICT consente notevoli benefici in termini di costo e tempo che abbracciano l’organizzazione delle imprese, le routines, la circolazione delle informazioni e la qualità/varietà dell’output. Le opportunità di comunicazione e di cooperazione sono divenute più agevoli, così come quelle legate all’allargamento dell’area di interesse operativo e la devoluzione o integrazione delle funzioni aziendali sia tra imprese sia nell’impresa individuale. L’efficienza delle nuove tecnologie è strettamente dipendente dai miglioramenti organizzativi per cui assumono particolare importanza le capacità manageriali e dei lavoratori in genere. Le ICT rappresentano solo una parte di una complessa struttura su cui ciascuna singola componente dell’intero processo produttivo si poggia e interagisce attraverso una serie di relazioni articolate e piramidali. Non può esistere la punta senza aver prima generato opportunamente la base. Le ICT rappresentano una categoria speciale di “miglioramento tecnologico incorporato” che non necessariamente si riflette in un aumento della dotazione del capitale fisico. Non appena esse sono introdotte in un settore, generano esternalità positive, favoriscono la diffusione della conoscenza, migliorando la frontiera produttiva, generando “miglioramento tecnologico scorporato” che si diffonde tra settori e produzioni. Nello spiegare la produttività le ICT rappresentano solo una piccola componente di un complesso set di casualità (abilità, infrastrutture, organizzazione, diffusione, adozione ecc.) che abbracciano sia aspetti tangibili sia intangibili. Se tale cluster di complementi non si integrano e si evolvono insieme, molti dei potenziali benefici legati alle ICT rischiano di disperdersi e queste si trasformano in costi aggiuntivi piuttosto

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che in miglioramenti di performance. Si stima che per ogni dollaro in ICT, una impresa rappresentativa debba affrontare circa 9-10 dollari in altre dotazioni complementari per rendere efficiente tali tecnologie. Inoltre le ICT generano un processo di skill-based technical change e implica una sostituzione del capitale umano non qualificato. L’uso delle ICT richiede abilità lavorative così come le richiedono i cambiamenti organizzativi. E’ perciò facile immaginare che le imprese che adottano alti livelli di ICT siano dotate di lavoratori altamente qualificati e di strutture complementari efficienti e per questo è facile che rivelino produttività maggiori. L’importanza delle ICT nelle pratiche produttive riflette un decremento senza precedenti dei prezzi relativi dei computers. Si stima che i prezzi aggiustati per la qualità di computer hardware sono diminuiti di circa il 28% nel periodo 1995-99. Molte delle cause da attribuire alla caduta repentina dei prezzi risiedono nei notevoli progressi compiuti sui microchips, cavi in fibra ottica, satelliti, chips di memoria, semiconduttori e processori. Questo favorisce il miglioramento relativo del rapporto prezzo/performance dei beni ICT e stimola il processo di sostituzione nei confronti degli inputs tradizionali e fattore lavoro. La diffusione delle ICT è stata particolarmente pronunciata nell’ultimo decennio. Alla fine degli anni Novanta esse rappresentavano circa un quarto dell’investimento nominale totale negli USA e negli stessi, nel periodo 1970-90, un dollaro-costante di investimento in computer ha mostrato una crescita di circa il 18% rispetto al 3,3% registrato nei fattori produttivi più tradizionali. Le imprese hanno intrapreso un rapida introduzione delle ICT nei processi produttivi con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la performance. Questa situazione ha sollevato quello che nella letteratura è conosciuto come il ‘information technology paradox’ secondo cui troppo invevestimento nelle ICT porta a diminuzioni di produttività, risultando in un generale sovrainvestimento in questo tipo di capitale. L’impatto delle ICT sulla produttività dei fattori e il loro contributo sulla crescita dell’output è positivo e rilevante. Ma nel il paese si caratterizza per una forte e persistente asimmetria tra Nord e Sud, che vede il Sud considerevolmente meno impegnato in investimento nelle ICT e caratterizzato da una struttura produttiva notevolmente arretrata rispetto al resto del paese. Molti degli indicatori economici confermano una forte disparità regionale in Italia. La stessa dinamica si riscontra nell’ambito dell’adozione delle ICT. Un’indagine svolta dalla Banca d’Italia sugli investimenti nel settore industriale rivela che il Sud è arretrato in relazione a quasi tutti gli indicatori ICT: investimenti, personal computer e connessioni a internet. Esiste perciò una differenza sostanziale tra adozione delle ICT e produttività di queste tra le imprese e tale differenza assume carattere fortemente regionale. Nel Nord del paese, la parte notoriamente più efficiente, la produttività delle ICT e il loro contributo alla crescita appaiono consistentemente più importanti rispetto al resto del paese, dove il contributo appare addirittura negativo. Da questo punto di vista il Sud sembra scontare le proprie debolezze strutturali e grado di arretratezza. Tale risultato, per quanto poco sorprendente a livello generale, merita una ulteriore analisi. In particolare ci chiediamo cosa accade quando investighiamo la produttività delle ICT, sulla base della diversificazione territoriale, alla luce però di alcune caratteristiche individuali delle imprese. Infatti, raggruppando le imprese in accordo al modo in cui combinano investimento in ICT e capitale umano, il quadro si modifica notevolmente. In questo caso, emerge che, a prescindere dalla localizzazione geografica, le imprese che mostrano combinazioni “migliori” sono quelle che ottengono performance più elevate. Alla luce della localizzazione territoriale, il risultato appare particolarmente interessante. Sono infatti le imprese del Sud, quando opportunamente equipaggiate, a mostrare una produttività maggiore non solo rispetto alla media del gruppo ma anche a quelle con le stesse caratteristiche del Nord. Contrariamente al risultato generale, emerge che per le imprese che integrano le ICT con appropriato capitale umano le nuove tecnologie appaiono una buona scelta di investimento. Quando questo non accade, come per la maggior parte delle imprese del campione, investire in ITC è addirittura controproducente. Il Sud del paese appare piuttosto arretrato anche in relazione alla specializzazione settoriale. Il settore tradizionale, prevalente in questa area, è notoriamente a bassa intensità tecnologica e di conoscenza, con un stock di capitale sia fisico sia umano, meno integrabile con le ICT. La polarizzazione delle ICT nella parte strutturalmente più avanzata del paese rafforza e accelera il dualismo economico che è già persistente.

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B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo In termini generali, si può affermare che il sistema produttivo pubblico e privato appare caratterizzato da un profondo processo di cambiamento, probabilmente anche accelerato dalla globalizzazione dei mercati a cui le medesime PMI si rivolgono. Sono 4 le variabili essenziali che caratterizzano le “nuove vie dello sviluppo”:

� la conoscenza; � le esternalità di rete; � il tempo; � la flessibilità.

La conoscenza rappresenta la risorsa per eccellenza, capace peraltro di rigenerarsi e autoaccrescersi se utilizzata in modo efficiente e soprattutto efficace. Da sottolineare che la produzione della conoscenza non soffre problemi di location e trasporti fisici. La esternalità di rete è direttamente collegata alla capacità dei soggetti (imprese) di operare e cooperare in rete. L’accesso alle reti sociali ed economiche, sostiene Jeremy Rifkin nella sua opera L'era dell'accesso, diviene la nuova discriminante essenziale del grado di benessere attuale e futuro. La rete infatti, ha ampliato enormemente il mercato, moltiplicando dunque le opportunità di sviluppo. Il tempo rappresenta il nuovo parametro essenziale di misurazione dell’efficienza gestionale. Di fatto, le economie di scala sono state sostituite dalle economie della velocità, il ciclo di vita di un prodotto si è enormemente accorciato: nel settore informatico, ogni 12-14 mesi la capacità di elaborazione di un microchip raddoppia, mentre il prezzo scende o resta stabile. La velocità dell’innovazione, d’altra parte, impone strutture flessibili. La velocità del cambiamento non ammette la sclerosi delle strutture aziendali (pubbliche e private). Si tratta di un cambiamento necessario e profondo nella cultura che caratterizza i modelli più diffusi di organizzazione aziendale. In questo scenario l’ICT, in particolare l’Information Technology, appare essere uno strumento essenziale per lo sviluppo e ancor prima la sopravvivenza delle imprese. Nella realtà sarda le imprese tenderanno a dover beneficiare delle nuove tecnologie per accrescere la loro efficienza, qualunque sia il loro settore di produzione. In linea generale, infatti, andrà sempre più invertendosi la tendenza secondo cui le imprese che operano in un mercato poco sviluppato operano in condizioni di maggiore incertezza e sono quindi costrette ad acquisire e organizzare una quantità maggiore di informazioni (con evidenti maggiori costi) rispetto ad altre che operano in un mercato evoluto. Pertanto, sebbene un notevole numero di PMI tardi nel specializzarsi e riorganizzarsi con massicce autoiniezioni di ICT, in realtà questa sembra essere la strada segnata per chi vorrà oltre che svilupparsi anche solo sopravvivere. In altri termini, il sistema produttivo sardo dovrebbe essere alla vigilia di una nuova fase di informatizzazione dei processi, probabilmente molto più impattante per i processi produttivi e gestionali in generale che meramente amministrativi. Entrando più specificamente nel merito dei dati emersi dall’analisi di settore, si può affermare che un primo aspetto fondamentale riguarda il fatto che l’adozione di tecnologie informatiche nelle aziende è un passaggio imprescindibile per poter implementare la produttività e quindi la competitività nei mercati sempre più globalizzati. L’Italia e ancor più la Sardegna, che scontano un ritardo in tal senso rispetto allo scenario internazionale, rappresentano certamente un mercato interessante. La difficoltà principale nel cogliere tale opportunità, che rappresenta anche la causa del ritardo, è di tipo “culturale” e riguarda in particolare le resistenze a implementare nelle aziende, spesso organizzate in modo non strutturato anche per le loro ridotte dimensioni, modelli organizzativi nuovi e più aperti all’innovazione di processo, oltre che di prodotto.

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Tuttavia, ci sono già segnali importanti di cambiamento che riguardano nello specifico la progressiva integrazione delle tecnologie informative (hardware e software) dovuta alla integrazione tra le attività aziendali: produzione, gestione finanziaria, commercializzazione, innovazione ecc. Ciò che richiede, d’altra parte, anche un grado maggiore di apertura all’esterno delle strutture materiali aziendali per la necessità di disporre di informazioni costantemente aggiornate. In altri termini, l’introduzione di information technologies è spinta dalla necessità di controllare e contenere i costi, migliorare al tempo stesso la gestione aziendale e aumentare l’efficienza e la flessibilità necessarie ad attuare le strategie organizzative e commerciali. La difficoltà culturale di cui si è trattato in precedenza, pertanto, troverà certamente in tale spinta una fonte di contenimento e progressiva risoluzione: il punto nodale, ai fini dello sviluppo o della marginalizzazione delle imprese, è il tempo di adattamento alle nuove necessità di organizzazione all’interno delle aziende di sistemi informativi e gestionali hardware e software innovativi e innanzitutto integrati. A tal fine, appare importate sottolineare che la dimensione delle imprese, piccole o anche micro non è sinonimo automatico di semplicità o destrutturazione organizzativa o ancora flessibilità totale. Infatti, come l’organizzazione di una piccola realtà aziendale può essere resa anche particolarmente complessa dalla tipologia di business e in particolare dai seguenti fattori:

� il settore di appartenenza; � il tipo di attività svolta e quindi la tipologia di offerta; � il numero e la localizzazione delle unità produttive; � i mercati di sbocco, che possono essere anche di nicchia, il numero e la tipologia di clienti; � i mercati di approvvigionamento, il numero e la tipologia di fornitori.

La combinazione di questi fattori determina i processi di business che una azienda deve gestire per essere competitiva. Si capisce quanto questi aspetti siano importanti in un mercato regionale come quello della Sardegna, dove il 96,2% delle imprese ha meno di 10 addetti e il 59,8% ha solo 1 addetto. A proposito di modelli aziendali, l’analisi del mercato (domanda e offerta) dei prodotti e servizi IT in Sardegna porta a evidenziare che normalmente le imprese che operano nell’Isola non hanno al loro interno risorse umane sufficienti né (tanto meno) dedicate ai sistemi informativi (information technologies) e per questo la progettazione e l’implementazione di un tale sistema è affidato a consulenti esterni che operano sul territorio. Tornando sulle motivazioni della spinta alla innovazione organizzativa di cui si è trattato in precedenza, dall’analisi effettuata emerge che l’IT sarà sempre più impiegato per consentire di:

� comunicare e scambiare informazioni attraverso processi integrati e standardizzati, nonché ricevere dai fornitori prodotti e servizi che rispondano a specifiche tecniche o di qualità predefinite;

� operare in modo sempre più stretto con i partner, per rendere progressivamente più efficiente la catena del valore e ridurre inefficienze e tempi di risposta al mercato e ai clienti, conoscendo meglio questi ultimi e cogliendone le preferenze e gli approcci di acquisto, al fine di soddisfarne le esigenze.

Il tutto in vista del soddisfacimento di cinque esigenze precise e quantificabili delle PMI e conseguentemente del perseguimento di loro altrettanto precisi obiettivi di business:

� incrementare il business; � migliorare la produttività; � ridurre i costi; � proteggere i dati e la proprietà intellettuale; � accedere agli strumenti di credito e ai finanziamenti in tempi rapidi, mediante una base dati

costantemente aggiornata da un efficiente controllori gestione.

Una volta definiti in modo sufficiente i campi di ricerca con riferimento ad un sistema di prodotto, questo primo step di analisi potrà essere sviluppato mediante la realizzazione di una indagine diretta e la definizione del piano di marketing (quest’ultimo con la indicazione degli obiettivi di vendita, degli obiettivi e delle strategie di marketing, con la scelta delle leve operative del marketing mix).

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C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo Programmare in termini efficaci nel rispetto anche delle differenze di genere richiede una conoscenza approfondita del territorio su cui la programmazione deve incidere consentendo una conoscenza dei potenziali destinatari degli interventi. In tal senso non si può prescindere dall’effettuare un’analisi della popolazione maschile e femminile del territorio di riferimento, che interessi i diversi ambiti del vivere quotidiano, finalizzata ad evidenziare eventuali gender gap. La realtà delle donne in Sardegna, in questi ultimi venti anni, appare sensibilmente cambiata: esse hanno acquisito maggiore consapevolezza della loro dignità e delle loro capacità, non solamente nella sfera privata ma anche e soprattutto nella vita pubblica e istituzionale, hanno conquistato nuovi spazi nel mondo del lavoro, anche in professioni fino ad oggi quasi prevalentemente maschili, hanno acquisito livelli di istruzione sempre più elevati, sorpassando la componente maschile nel raggiungimento dei titoli di studio e di migliori rendimenti scolastici, in tempi più brevi, anche nelle facoltà in cui fino a pochi anni fa le donne erano sotto rappresentate. A fronte di questa mutata realtà, permane una disparità per ciò che riguarda la presenza delle donne nei luoghi decisionali, nelle carriere direttive e nelle possibilità di accesso ai ruoli dirigenziali, una ripartizione diseguale del lavoro di cura, che rende tuttora faticosa per le donne la conciliazione della vita familiare con la vita professionale, soprattutto in presenza di una significativa percentuale di popolazione anziana, unita alla accresciuta permanenza dei giovani in famiglia. Se poi prendiamo in esame i tassi di nuzialità, di fecondità e la propensione al matrimonio, si rileva, nell’ultimo ventennio, l’impressionante velocità della transizione da un modello fortemente ancorato alla tradizione a comportamenti più innovativi, rispetto anche ad altre regioni caratterizzate da condizioni sociali similari. Si potrebbe dire che la realtà delle donne sarde, per certi aspetti, si discosta sensibilmente da quella configurata nelle altre regioni meridionali. Le età delle nozze sono andate infatti crescendo, così come sono aumentate le proporzioni di coloro che rinunciano al matrimonio. A fronte della impossibilità a trovare una occupazione stabile, prevale la scelta di rinviare le prime nozze se non si hanno le risorse necessarie per formare una famiglia. Inoltre, il calo delle nascite in Sardegna, negli ultimi 10-15 anni ha assunto un ritmo che non si può non definire precipitoso, con un tasso di fecondità stimato dell’1,5% figli contro l’1,47% della media nazionale e dell’1,93% di quella meridionale. Non solo quindi si mettono al mondo meno figli, ma viene sensibilmente ritardata l’età della procreazione. Tutto ciò ha portato ad un cambiamento nella struttura familiare: una nuova fisionomia della famiglia, che vede, sempre più spesso, un nucleo fatto di figli che hanno più madri e più padri, famiglie mono-genitoriali, dove la madre è capofamiglia con figli a carico, e spesso a rischio di povertà e di esclusione sociale. In Sardegna, la metà della popolazione in età lavorativa, dai 15 ai 70 anni, è femminile, ma la quota di donne che partecipa al mercato del lavoro rappresenta appena un terzo del volume complessivo dei lavoratori. La problematicità del lavoro femminile non riguarda solo la Sardegna, ma, in misura diversa, la totalità del Paese. Pur tuttavia, sul versante dell’occupazione femminile l’Italia non presenta un panorama uniforme perché il divario Nord-Sud è profondo. La Sardegna presenta alcune specificità: in primo luogo il trend delle dinamiche lavorative femminili ha seguito un percorso solo in parte assimilabile a quanto accaduto in altre realtà del territorio nazionale e, in secondo luogo, i dati sardi non sono omologabili né per tendenza né, parzialmente, per struttura al Mezzogiorno. Dai dati censuari appare come in Sardegna la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, almeno nella sua forma esplicita, sia poco significativa sino agli anni 70. In modo simile ai livelli di scolarità, il decennio 61/71 segna una svolta, determinandosi una repentina e progressiva accelerazione, di molto superiore a quella nazionale. L’incidenza della presenza femminile nel mercato del lavoro, come occupata e in cerca di occupazione, sul totale della popolazione femminile, è più che raddoppiata nel ventennio 61/81 (21,4%) e triplicata nel trentennio 61/91 (27,1%). Dal 1961 al 1981 i tassi di occupazione e i tassi di attività femminili presentavano valori molto vicini. Le donne che intendevano lavorare erano una quota molto limitata in Sardegna, ma per esse la ricerca di lavoro si traduceva nel lavorare, così come accadeva nel resto del Paese. Dagli anni Ottanta emergono i segni della crisi: la forbice tra cercare lavoro e lavorare espressa dai valori dei due tassi si apre creando un divario sempre crescente. La discrasia tra i tassi di attività femminili e tassi di occupazione continua ad aumentare: le donne vogliono lavorare per il mercato e si attrezzano per questo, anche se lavorare talvolta è solo la ricerca di un lavoro o una situazione di precariato o in nero. Il mercato stenta ad assorbire questo aumento di offerta di forza lavoro femminile. Anche gli anni 90 evidenziano il permanere di questa tendenza. Dal 1986 al 1997 la partecipazione femminile al mercato del lavoro registra un incremento anche se lieve: aumentano forza lavoro e occupazione, benché in modo differente nelle diverse realtà del Paese. Nel 1997 il tasso di occupazione femminile è pari al 33,4% in Italia, in Sardegna al 23,7%. Nel 1997, secondo i dati ISTAT, la struttura dell’occupazione per settore di attività economica mostra che l’occupazione femminile si concentra nel terziario, nelle attività di servizio e nel commercio (88,9%). La Sardegna, infatti, ha conosciuto un processo di industrializzazione tardivo e accidentato che ha visto l’assorbimento di quote insignificanti di

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forza lavoro femminile (6,3%) ed inoltre l’ingresso femminile nel mercato del lavoro ha coinciso col momento dell’espansione dei servizi. Molto bassa rimane la percentuale delle donne occupate in agricoltura (4,8%). Per quanto riguarda la struttura dell’occupazione sotto il profilo dell’autonomia/dipendenza circa il 70% in complesso si concentra nel lavoro dipendente; lo scarto tra i dati della componente femminile e della componente maschile è del 15,9% a vantaggio del sesso femminile. Il lavoro femminile alle dipendenze nel terziario significa soprattutto Pubblica Amministrazione: il 57,6% del lavoro dipendente è infatti in Sardegna svolto dalle donne presso le istituzioni e il 42,4 presso le imprese; gli uomini, invece, lavorano relativamente meno nelle istituzioni a vantaggio del mondo imprenditoriale, il 27,3% contro il 72,7%. Per converso il lavoro autonomo, che rappresenta una quota pari al 30% del volume occupativo nel suo complesso, vede una partecipazione femminile contenuta; in Sardegna esso è pari al 24,5%, cifra simile a quella del sud e sensibilmente inferiore a quella del Centro Nord. In misura ancora inferiore le donne partecipano all’attività imprenditoriale o svolgono libere professioni (16,3%) mentre sono maggiormente rappresentate fra i soci di cooperative o coadiuvanti (40,6%). La struttura del lavoro imprenditoriale femminile per settore di attività mette ancora una volta in evidenza il peso specifico del terziario che in Sardegna raggiunge livelli molto elevati che non trovano riscontro altrove (82,6%). Sintetizzando, i punti di forza di ottica di genere sono costituiti dai sempre più alti livelli di scolarità delle donne e il massiccio ingresso delle stesse in facoltà fino a poco tempo fa di esclusiva predominanza maschile. Tra i punti di debolezza si riscontrano la debole dotazione di strutture e servizi che consentano alle donne e agli uomini di conciliare la vita familiare con la vita professionale e le limitate risorse economiche e capacità. Relativamente alle opportunità, vanno considerate l’aumentata propensione delle donne al lavoro autonomo, anche nella forma delle piccole imprese, ditte individuali o società di persone, non solo nei settori più tipicamente femminili, il progressivo mutamento culturale delle giovani generazioni rispetto ai ruoli genitoriali e alla partecipazione all’organizzazione familiare e la diffusione delle nuove tecnologie nella scuola dell’obbligo. Tra i rischi invece si riscontrano la difficoltà di accesso al credito, che è un rischio generale, ma per le donne è maggiormente sentito.

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D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

Negli ultimi anni anche nel mondo imprenditoriale si sta ormai affermando la consapevolezza dell’importanza di una corretta gestione ambientale.

La sensibilità alle problematiche ambientali da parte delle imprese si manifesta attraverso la definizione ed il controllo dell’impatto ambientale causato dallo svolgimento dell’attività produttiva.

Il conseguimento di obiettivi di eco-efficienza ed eco-efficacia consente non solo di migliorare le performance aziendali in materia di ambiente ma anche di ottenere importanti risultati economici in termini di maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse impiegate e conseguentemente riduzione dei costi e aumento della qualità. Le società coinvolte nel presente Progetto integrato si orientano verso un concetto di “qualità del prodotto/servizio” che non si limita solamente al mero rispetto delle norme vigenti, viste in passato come “ostacoli” alla produzione medesima, ma che considerano la problematica ambientale anche come elemento di successo competitivo, indispensabile a garantire la qualità dei prodotti e dei servizi offerti. L'enorme sviluppo industriale verificatosi nell'ultimo secolo ha apportato un netto miglioramento della qualità della vita ma, in contropartita, ha reso evidente la necessità di salvaguardare l'ambiente. Di fronte alla crescente richiesta da parte della collettività di maggior attenzione verso l'ambiente, l'autorità pubblica ha risposto con una copiosa produzione legislativa che ha posto di fatto una serie di vincoli sempre più pesanti all'attività industriale. Ciò comporta un impegno tecnico, organizzativo e finanziario che può incidere sostanzialmente sui costi. D'altra parte una corretta gestione ambientale può portare benefici economici indiretti e diretti. Tra i primi possiamo senz'altro ravvisare i seguenti: • riduzione dei rischi di sanzioni amministrative e penali; • riduzione degli incidenti ambientali e le conseguenti perdite economiche e di immagine; • miglioramento dell'immagine e dei rapporti con la comunità e con le autorità, dimostrando l'impegno in materia ambientale; • mantenere la situazione sotto controllo. Le imprese che prestano maggiore attenzione alle problematiche aziendali (ad esempio con l'adozione di un Sistema di Gestione Ambientale) possono conseguire i seguenti vantaggi economici diretti dovuti a: • minori costi per materie prime ed energia; • minori costi e tasse per smaltimento ed emissioni; • maggiori opportunità di mercato; • agevolazioni nell'accesso ai finanziamenti pubblici; • minori costi assicurativi • gestione più razionale delle problematiche ambientali; • migliore valutazione dell'azienda in caso di cessione. Da quanto esposto emerge come l’impresa moderna dovrà orientarsi verso un concetto di “qualità ambientale” che non si limita solamente al mero rispetto delle norme vigenti, viste in passato come “ostacoli” alla produzione medesima, ma che considera la problematica ambientale anche come elemento di successo competitivo nonché di distinzione rispetto alle politiche della concorrenza, diventando un fattore su cui puntare sia nei confronti della clientela (sempre più sensibile a queste tematiche) sia per individuare nuove nicchie di mercato e quindi nuove possibilità di sviluppo. Le attività svolte dalle imprese partecipanti al presente Progetto Integrato di Sviluppo, non comportano particolari problematiche legate alla sostenibilità ambientale, ovvero non siamo in presenza di attività impattanti.

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E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo Le operazioni proposte nel presente progetto risultano correlate con:

• POR Sardegna 2000-2006, Misura 3.13, che prevede il potenziamento di centri di eccellenza e di competenza tecnologica, il rafforzamento delle reti scientifiche pubbliche e private, nonché di distretti tecnologici e diffusione di attrezzature tecniche, reti e servizi connessi alla società dell’informazione. In particolare, in coerenza con la SRI, si prevede di creare o potenziare i “laboratori di filiera” nei settori della bioinformatica, delle ICT, della farmacologia, dell’energia, dell’ambiente e dei materiali. Tali laboratori potranno essere integrati e/o rimodulati a seguito della eventuale revisione della SRI.

• POR Sardegna 2000-2006, Misura 3.16, che promuove formazione specialistica, con interventi di qualificazione di figure innovative nell’area delle ICT, in cui confluiscono i settori tecnologici dell’Elettronica, dell’Informatica e delle Telecomunicazioni. Per l’acquisizione di competenze nell’ambito di tali profili professionali è previsto il sostegno alla mobilità formativa, con borse di studio, presso Università, istituzioni e organismi altamente qualificati, operanti in Italia e all’estero, che hanno attivato master e corsi di perfezionamento nei settori di riferimento

• POR Sardegna 2000-2006 Misura 3.18 Formazione specifica sull’ICT, la formazione permanente e la formazione a distanza che fanno uso dell’ICT o possono vertere sull’ICT stesso. Iniziative formative “a contenuto ICT” per il mondo delle imprese che devono essere indirizzate, ogni qualvolta sia possibile e opportuno, in modo che contemplino, oltre agli aspetti strumentali (alfabetizzazione informatica, conoscenza di applicativi specifici, ecc.):

- la conoscenza e comprensione delle problematiche più ampie dell’innovazione digitale nelle imprese e delle relative opportunità di sviluppo economico e produttivo; - la conoscenza e promozione dei benefici dei nuovi servizi di e-government rivolti al settore imprenditoriale.

• POR Sardegna 2000-2006 Azione 6.4 a Tecnocom - Formazione specifica sull’ICT, la formazione permanente e la formazione a distanza che fanno uso dell’ICT o possono vertere sull’ICT stesso.

• POR Sardegna 2000-2006 Azione 6.4 c Tecnimpresa - Iniziative formative “a contenuto ICT” per il mondo delle imprese che devono essere indirizzate, ogni qualvolta sia possibile e opportuno, in modo che contemplino, oltre agli aspetti strumentali (alfabetizzazione informatica, conoscenza di applicativi specifici, ecc.): � la conoscenza e comprensione delle problematiche più ampie dell’innovazione digitale nelle imprese e delle relative opportunità di sviluppo economico e produttivo; � la conoscenza e promozione dei benefici dei nuovi servizi di e-government rivolti al settore imprenditoriale.

Le imprese coinvolte nel partenariato che attualmente hanno progetti in corso sono le seguenti: LOGITEC Service Snc - G21 Attualmente risulta in corso di realizzazione un progetto di videosorveglianza finanziato con la misura POR 3.13 bando 2004, AKHELA Srl - H305 Nel periodo 2001 – 2004 l’azienda è stata impegnata nella realizzazione di alcuni importati investimenti nell’ambito del Contratto di Programma (“Saras III”) stipulato tra Saras Spa e controllate e il Ministero delle Attività Produttive il 10/06/2002. Detto investimento ha generato investimenti agevolati ai sensi della disciplina 488 per Euro 3.382.000,00. L’occupazione generata dal Contratto di Programma è relativa a 12 nuovi occupati espressi in termini di ULA. Investimenti Programmati E’ in fase di avvio il progetto FiliDiEra. Esso verrà realizzato nell’ambito della Misura PIA INNOVAZIONE II ed è finanziato dal Ministero delle Attività Produttive. Il progetto avrà una durata complessiva di 18 mesi e terminerà il 31/12/2007. Esso prevede investimenti per Euro 1.713.160,00. E’ in fase di formalizzazione la convenzione tra la RAS e Akhela relativa al progetto Diagdis finanziato nell’ambito della misura 3.13 del POR Sardegna

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F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

I soggetti coinvolti nell’attuazione del presente Progetto Integrato di Sviluppo sono l’Università di Cagliari e 20 imprese del settore ICT prevalentemente localizzate a Cagliari, la maggior parte delle quali attive già da diversi anni, e con una significativa esperienza nel settore, altre si sono affacciate nel settore di riferimento da pochi anni, ma dispongono di risorse umane (soci e dipendenti) in grado di garantire performances interessanti.

Le imprese coinvolte nel progetto sono di diverse dimensioni. Il fatturato oscilla tra gli oltre 200 milioni di euro per la Vitrociset a poco più di 20.000 euro per imprese che si sono recentemente costituite, mentre l’occupazione oscilla tra le oltre 1500 unità e un dipendente.

Il 65% sono inattive o hanno meno di 5 dipendenti, il 15% ha dai 5 ai 20 dipendenti, il 10% da 20 a 100 dipendenti, una delle imprese coinvolte (5%) ha più di 100 dipendenti e 1 più di 1500.

Il 35% sono inattive o hanno un fatturato al di sotto di 100.000 euro, il 25% hanno un fatturato tra i 100.000 e i 500.000 euro, il 15% dai 500.000 a 1.000.000 di euro, il 5% da 1.000.000 ai 10.000.000, il 5% oltre 100.000.000 di euro.

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Analisi SWOT

Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT

PUNTI DI FORZA

- Punto di forza A.1 Possibilità di crescita del mercato regionale e nazionale; - Punto di forza A.2 La tecnologia che avanza offre opportunità alle imprese che vogliono scommettere

nel settore - Punto di forza A.3 Alti margini di crescita del mercato con scarsa presenza di competitor locali nel

mercato regionale della produzione di ausili informatici e tecnologici per persone con diverse disabilità; - Punto di forza A.4 La criptografia è una tecnologia innovativa a livello mondiale; Ambito B - Punto di forza B.1 La tendenza del mercato “mobile” riflette le nuove linee di evoluzione, facendo

convergere le esigenze su strumenti portatili e dotati delle funzioni necessarie. Il continuo progresso tecnologico dello standard mondiale arricchisce e favorisce l’implementazione di questi strumenti secondo canoni quali:

- dispositivi mobili sempre più flessibili e potenti; - maggiore multicanalità, mobilità e personalizzazione (GSM, GPRS, UMTS, EDGE, browser

standard, architetture basate su IP, Web services); - interfacce utenti e architetture applicative uniformate secondo i comuni standard tecnologici.

- Punto di forza B.2 Presenza di tecnologie e prodotti informatici di nuova generazione; - Punto di forza B.3 La criptografia non richiede installazioni impegnative, si possono riutilizzare le fibbre

ottiche presenti

− Punto di forza E.1 Da molti anni oramai si sta cercando di trasformare la Sardegna in un polo tecnologico grazie alla presenza sul territorio di imprese specializzate nella produzione di prodotti e servizi connessi alla Information Technology. A tali imprese si affiancano numerosi centri di ricerca e di

Ambito A

Ambito C

− Punto di forza C.1 Lo sviluppo di queste nuove tecnologie, che hanno tutti i requisiti per essere delle “applicazioni di massa”, potrà innovare profondamente diversi aspetti della nostra vita quotidiana, arrecando quantificabili vantaggi in termini di: − basso costo; − semplicità di utilizzo; − bassi consumi; − utilità in molteplici situazioni.

− Punto di forza C.2 L’universo femminile ha notevoli potenzialità in ambito comunicativo e relazionale verso il pubblico

Ambito D

− Punto di forza D.1 La ricerca e la sperimentazione di soluzioni volte migliorare l’efficienza dei sistemi di regolazione e controllo può comportare un’ottimizzazione dei consumi energetici, con benefiche ricadute anche sul piano ambientale.

− Punto di forza D.2 Orientamento all’utilizzo di sistemi ad energia rinnovabile (dove possibile) atto a promuovere tecnologie a basso impatto ambientale;

Ambito E

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studio e dalle facoltà universitarie che garantiscono alle imprese di poter contare sul territorio sulla presenza di adeguate professionalità e di centri di ricerca per sviluppare ulteriormente i prodotti ed i servizi che rendono.

Ambito F

− Punto di forza F.1 La possibilità di interagire con gli altri operatori del settore (siano essi soggetti pubblici o privati) rappresenta un’interessante occasione di confronto e di scambio delle conoscenze e abilità specifiche, utili e necessarie a garantire un rapido sviluppo delle tecnologie: condizione essenziale della crescita economica della regione.

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PUNTI DI DEBOLEZZA Ambito A � Punto di debolezza A.1 Nel contesto di riferimento, il sistema imprenditoriale locale è caratterizzato da

una non sufficiente presenza di imprese, la cui caratteristica comune è la bassa propensione all’innovazione, sia di processo che di prodotto. L’innovazione resta una prerogativa dei grandi colossi industriali o di specifici comparti.

� Punto di debolezza A.2 Alta esposizione finanziaria relativa allo start-up del processo di ricerca e sviluppo del sistema.

� Punto di debolezza A.3 Gli operatori del settore percepiscono un scarsa cultura orientata al sostegno dello sviluppo di nuove tecnologie

� Punto di debolezza A. 4 Scarsa cultura orientata al sostegno, attraverso specifici prodotti hardware e software, per favorire l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità;

� Punto di debolezza A.5 Alto costo dei prototipi di produzione straniera

− Punto di debolezza B.1 Difficoltà di approvvigionamento di materie prime . − Punto di debolezza B.2

Vincoli di trasporto, dovuti agli elevati costi di movimentazione per destinazioni nazionali ed internazionali dei prodotti, oltre che per allungamento dei tempi di spedizione

− Punto di debolezza B.3 Nei sistemi di telecontrollo delle centrali termiche e degli impianti tecnologici in genere, l’incidenza dei costi di installazione è molto elevata rispetto al valore delle apparecchiature installate. L’esigenza di visualizzare, controllare e interagire con sistemi di controllo tecnologico applicati ad impianti sempre più di “massa”, rende ormai obsoleta la classica visione del telecontrollo industriale gestito attraverso stazioni ingombranti e statiche, quali i PC.

− Punto di debolezza B.4 Gli elementi critici dell’Azienda sono da ricercarsi soprattutto nella scarsa visibilità e nella mancanza di una capillare rete di distribuzione.

− Punto di debolezza B.5 Le grandi case costruttrici (nazionali e multinazionali), seppur con il congenito ritardo dovuto alla viscosità delle maggiori dimensioni, sono ormai affermate sul mercato ed hanno una capacità di penetrazione commerciale tale da conquistare grosse fette di mercato.

− Punto di debolezza B.6 Un ulteriore elemento di debolezza, consiste nella difficoltà a finanziare con mezzi propri le attività di R&S, che richiedono ingenti investimenti di capitali.

− Punto di debolezza B.7 Scarsità di risorse finanziarie per investimenti in ricerca e sviluppo e in attività di promozione e commercializzazione

− Punto di debolezza B.8 Difficoltà a instaurare nuovi rapporti di partnership

− Punto di debolezza B.9 Per molte imprese del settore la mancanza di una vera divisione commerciale penalizza la ricerca di nuovi utenti

− Punto di debolezza B. 10 Reti di collegamento infrastrutturali non idonee al tipo di applicazione; − Punto di debolezza B.11 Obsolescenza dei prodotti di base per lo sviluppo del sistema − Punto di debolezza B.12

Difficoltà a reperire personale competente da integrare nelle diverse fasi di ricerca e progetto − Punto di debolezza B. 13 Indadeguatezza dei laboratori di anali e ricerca

Ambito D

- Punto di debolezza D.1 Copertura limitata dal collegamento a larga banda di alcune aree rurali del territorio;

- Punto di debolezza D.2. Costi ancora elevati degli apparati per la produzione di energia rinnovabile; - Punto di debolezza D.3 Basso rendimento delle celle fotovoltaiche

Ambito B

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OPPORTUNITA’

Ambito A

− Opportunità A.1 Il rafforzamento delle conoscenze e la diffusione delle tecnologie a livello regionale può rivelarsi una delle strategie più efficaci per il conseguimento della crescita economica.

� Opportunità A.2 Il settore può avere un’ampia ricaduta occupazionale diretta ed indiretta su scala regionale e non;

− Opportunità A.3 Estensione dei servizi a vantaggio di soggetti a forte disagio sociale − Opportunità A.4

Trasferimento delle migliori tecnologie in molteplici ambiti ( es. turistico, alberghiero, ospedaliero, strutture pubbliche, ecc….);

- Opportunità A.5 Il mercato offre opportunità per creare un’ampissima serie di servizi ad altissimo valore aggiunto, indipendentemente dalle infrastrutture di delivery degli operatori di TLC mobili;

Ambito B

− Opportunità B.1 Nel contesto di riferimento, molte tecnologie sono ormai state sviluppate, mentre altre si stanno affacciando. Se adottate con i giusti tempi del mercato e con le giuste competenze tecnologiche, le nuove tecnologie possono portare ad un apprezzabile vantaggio competitivo.

− Opportunità B.2 Lo sviluppo del settore consente di creare servizi atti al miglioramento e valorizzazione della ricchezza ed integrazione linguistica nel territorio

Ambito D

− Opportunità D.1 Grande interesse a livello nazionale e comunitario sulla riduzione delle emissioni inquinanti

Ambito E

− Opportunità E.1 Si può collaborare con imprese che sviluppano nuovi prodotti e servizi in linea con le nuove tecnologie dell’Infomation Tecnology, per creare una vera e propria filiera di settore che possa partire dalla produzione dell’Hardware necessario per arrivare alle piattaforme software dedicate.

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RISCHI Ambito A

− Rischio A.1 Nel campo della comunicazione sicura in Italia si rischia di dipendere dai produttori esteri − Rischio A.2

“Invecchiamento” dei processi produttivi, rendendoli poco efficienti e non in linea con gli standard produttivi delle imprese concorrenti. Questo processo, se continua a protrarsi, potrà solo determinare un rallentamento dell’economia.

− Rischio A.3 Scarsa propensione degli operatori turistici alle transazioni on-line − Rischio A.4 Scarsa propensione alla collaborazione; − Rischio A 5 Obsolescenza degli strumenti informatici Ambito B

− Rischi B.5 Scarso accesso infrastrutturale alle reti a larga banda − Rischi B.6

La mancanza di competenze a livello nazionale e regionale introduce la possibilità reale che il ricorso a tecnologie di cui non si conosce il funzionamento si trasformi in una sciavitù dell’informazione.

Ambito E

− A livello mondiale la ricerca industriale è attiva in diversi paesi. Il numero di produttori crescerà nei prossimi anni, facendo aumentare le difficoltà per i late camers

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Punti di Forza Punti di Debolezza Ambito A − Punto di Forza A.1 Ambito B − Punto di Forza B.1 Ambito C − Punto di Forza C.1 Ambito D − Punto di Forza D.1 Ambito E − Punto di Forza E.1 Ambito F − Punto di Forza F.1

Ambito A − Punto di Debolezza A.1 Ambito B − Punto di Debolezza B.1 Ambito C − Punto di Debolezza C.1 Ambito D − Punto di Debolezza D.1 Ambito E − Punto di Debolezza E.1 Ambito F Punto di Debolezza F.1

Opportunità Rischi Ambito A − Opportunità A.1 Ambito B − Opportunità B.1 Ambito C − Opportunità C.1 Ambito D − Opportunità D.1 Ambito E − Opportunità E.1 Ambito F Opportunità F.1

Ambito A − Rischio A.1 Ambito B − Rischio B.1 Ambito C − Rischio C.1 Ambito D − Rischio D.1 Ambito E − Rischio E.1 Ambito F Rischio F.1

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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi

Problema Generale

Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2

Problema 1 I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi non conoscono le opportunità che il settore offre

Problema 1.1 Difficoltà per le imprese ICT nella fase di lancio/promozione del prodotto/servizio Problema 1.2 Difficoltà per la commercializzazione del prodotto/servizio Problema 1.3 Gli operatori turistici ignorano le potenzialità del turismo on-line Problema 1.4 Limitata conoscenza e diffusione delle tecnologie fotovoltaiche Problema 1.5 Limitata conoscenza e diffusione delle soluzioni wireless

Problema 2 Limitata diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale - innovazione - internazionalizzazione

Problema 2.1 Inadeguatezza e insufficienza degli ausili informatici per disabili

Problema 3 Difficoltà a sviluppare i propri progetti perché eccessivamente costosi soprattutto nella fase di start-up

Problema 3.1 Le imprese ICT trovano difficoltà ad allestire un laboratorio per lo sviluppo dei nuovi prodotti Problema 3.2 Poca esperienza industriale Problema 3.3 Le imprese ICT non investono in R&D

Problema 4 Il settore ICT trova difficoltà a reperire personale adeguatamente qualificato

Problema Generale Le imprese e la Pubblica Amministrazione non applicano le opportunità date dal settore ICT

Problema 5 Le imprese del settore non collaborano

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Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema). Problema Generale Le imprese e la Pubblica Amministrazione non applicano le opportunità date dal settore ICT L’articolazione dell’area d’affari del comparto IT appare il frutto di una evoluzione delle organizzazioni, con particolare riferimento alla funzione della comunicazione. In merito a tale evoluzione, infatti, si può affermare che nelle organizzazioni anche non eccessivamente complesse si sta passando dall’uso della sola documentazione su carta (comunque ancora fondamentale nelle comunicazioni) alla gestione sempre più digitale della comunicazione prima della certificazione finale (quest’ultima effettuata anche su carta). Internamente alle strutture amministrative e commerciali delle aziende, con riferimento a processi decisionali sempre più integrati rispetto agli ambiti produttivi, sono utilizzati assai più che in passato sistemi informatici gestionali complessi, in grado di fornire un ausilio specifico ai processi decisionali per quanto riguarda le funzioni della produzione, della commercializzazione, dell’amministrazione e della contabilità, sino a quella finanziaria delle aziende. In generale, la progressiva riduzione dei costi delle tecnologie e la crescente competitività all'interno dei mercati stanno determinando un cambiamento del ruolo dell'Information Technology anche a servizio del management asset. Da risorsa finalizzata a ottenere vantaggi competitivi in termini di operatività, costi, tempi e qualità la IT si é trasformata in risorsa destinata a supportare le attività basilari dell'azienda, sino a diventare un fattore determinante per il successo dell'impresa sul mercato. In questo senso e per questo motivo, si rendono sempre più necessari anche interventi formativi, tendenzialmente specialistici, con i quali favorire una sostanziale acquisizione delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione da parte di tutti gli addetti che operano in azienda. Questo nuovo scenario caratterizzato da profonde trasformazioni che spingono gli operatori a ripensare al modello di business adottato (basti pensare ad esempio ai cambiamenti prodotti da Internet), influenza pesantemente gli orientamenti delle imprese nei loro investimenti in informatica, soprattutto software. È quindi necessario per le imprese utenti poter disporre di infrastrutture e di architetture applicative flessibili, integrabili ed evolvibili per operare in un ambiente dinamico sia sotto il profilo tecnologico che di business. I principali fattori che indirizzano l'adozione di tecnologie informatiche sono rappresentate da:

� la globalizzazione dell'economia; � la ridefinizione dello scenario competitivo; � i cambiamenti nelle strutture e strategie aziendali; � la diffusione di Internet e le ricadute dell’accelerazione della velocità di comunicazione da

e verso l’azienda. Di fatto si può affermare che le PMI in Italia e ancor più in Sardegna scontano un ritardo rispetto alla concorrenza europea e non solo in termini di investimenti in information tecnology a servizio del sistema produttivo, commerciale e amministrativo aziendale. Esiste un deficit strategico: molte imprese in Sardegna non fanno uso dell’IT per recuperare competitività, primo fra tutti l’impiego degli strumenti utili al recupero di un livello organizzativo caratterizzato da un certo grado di efficienza. Quello che si sta già oggi avviando è un processo (necessario e necessitato dai processi di globalizzazione e ridefinizione dello scenario competitivo sopra accennati) che implica il passaggio dall’innovazione di prodotto (anche mirata ad esaltare l’identità) alla innovazione dei processi, con il progressivo miglioramento dei processi di integrazione tra le attività aziendali, la definizione di un data base aggiornato effettivamente utile al decision making aziendale, alla riduzione dei costi e al miglioramento della qualità ed efficacia della comunicazione tanto interna quanto soprattutto esterna.

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La PA, per quanto riguarda la spesa per investimenti in information tecnology, nel 2004 si è caratterizzata per il processo di sviluppo piuttosto lento. Lo confermano i risultati dell’indagine Assinform sullo stato dell’ICT in generale nella pubblica amministrazione locale, effettuata coinvolgendo un campione significativo di enti locali: Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni di ogni dimensione. Anche se non mancano casi di eccellenza, appare piuttosto lento soprattutto il processo di crescita della PA locale (Regioni ed Enti Locali) nell’utilizzo dell’ICT per incrementare l’efficienza e migliorare i servizi. Per la PA locale italiana l’indagine ha messo in rilievo la dimensione ancora limitata della spesa informatica e per le telecomunicazioni. Si tratta di valori che gli analisti hanno definito modesti in rapporto ai fabbisogni. Problema 1 I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi non conoscono le opportunità che il settore offre Molte imprese in Sardegna non fanno uso dell’IT per recuperare competitività, primo fra tutti l’impiego degli strumenti utili per il recupero di un livello organizzativo caratterizzato da un certo grado di efficienza. Quello che si sta oggi avviando è un processo (necessario e necessitato dai processi di globalizzazione e ridefinizione dello scenario competitivo) che implica il passaggio dall’innovazione di prodotto (anche mirata ad esaltare l’identità) alla innovazione dei processi, con il progressivo miglioramento dei processi di integrazione tra le attività aziendali, la definzione di un data base aggiornato effettivamente utile al decision making aziendale, alla riduzione dei costi e al miglioramento della qualità ed efficacia della comunicazione tanto interna quanto soprattutto esterna. Problema 1.1 Difficoltà per le imprese ICT nella fase di lancio/promozione del prodotto/servizio Le imprese del settore operanti in Sardegna, che per la quasi totalità hanno dimensioni di piccola o micro impresa, non dispongono di risorse finanziarie da investire in attività di promozione e commercializzazione. Di conseguenza, è difficile che si conoscano le grandi potenzialità di cui esse dispongono, rappresentate principalmente da risorse umane competenti, e che renderebbero tali imprese altamente competitive, in un mercato dove le distanze, e l’insularità perdono rilevanza. Problema 1.2 Difficoltà per la commercializzazione del prodotto/servizio Molte imprese, pur avendo delle grosse potenzialità hanno una scarsa visibilità e non dispongono di una capillare rete di distribuzione. Inoltre quelle di piccole o piccolissime dimensioni, non dispongono nella propria organizzazione aziendale di una vera e propria divisione commerciale. Problema 1.3 Gli operatori turistici ignorano le potenzialità del turismo on-line Molte imprese del settore ricorrono esclusivamente alle forme tradizionali di commercializzazione dei propri servizi. Problema 1.4 Limitata conoscenza e diffusione delle tecnologie fotovoltaiche

In un’ora, il Sole irradia sulla Terra tanta energia quanta l’umanità ne consuma in un anno. Sulle sole terre emerse, in un anno, esso ne irradia per 3.500 volte i consumi energetici annui dell’umanità.

Sull’Italia, ne irradia ogni anno una quantità tale da poter coprire almeno 5 volte il fabbisogno elettrico nazionale, occupando con generatori fotovoltaici anche solo i tetti degli edifici già esistenti. Senza contare il forte contributo in termini di energia che potrebbe venire anche dagli impianti eliotermici (collettori solari per acqua calda).

In Europa, l’Italia è la grande potenza economica meno autosufficiente per l’energia. Essa importa oltre i quattro quinti del suo fabbisogno, sotto forma di petrolio, metano, carbone, elettricità. Un handicap per la competitività del paese e una remora alla sua autonomia in politica estera.

Malgrado questo, l’Italia è uno dei paesi progrediti che meno utilizzano l’energia solare per produrre calore o elettricità. Nell’eliotermico è battuta perfino da due paesi piccoli, ma diversissimi fra loro, la Grecia e l’Austria, per 200 a 5 (mq di collettori solari ogni 1000 abitanti). Nel fotovoltaico (in seguito, FV)

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è surclassata anche da paesi molto meno soleggiati, come la Germania, la Svizzera, l’Olanda, il Giappone, ed è perfino superata da paesi nordici come la Finlandia e la Norvegia. Se si riflette su tale assurda situazione in base al criterio del “cui prodest”, già di primo acchito sorgono sospetti inquietanti, e tanto più alla luce di quanto esporrò in seguito.

Secondo proiezioni di fonte qualificata, il costo dei materiali FV è destinato a dimezzarsi entro i prossimi dieci anni (in passato, del resto, si è sempre dimezzato ogni circa dieci anni). Previsione che tuttavia è probabilmente troppo prudente, tenuto conto che la “conversione fotovoltaica” è un fenomeno elettronico e che nel settore elettronico il crescere dei volumi di produzione ha sempre determinato riduzioni di costi tanto veloci – e perfino esponenziali - da mettere in crisi le stesse aziende produttrici (si pensi ai calcolatori e ai telefoni cellulari).

Gli operatori stranieri del settore considerano il mercato FV italiano potenzialmente ottimo, ma oggi quasi inesistente; perciò in sostanza non ancora interessante per le loro vendite e meno che mai per i loro acquisti di materiali o tecnologie.

Con le tecnologie esistenti i costi degli apparati per la produzione di energia rinnovabile risultano ancora molto elevati, e le celle fotovoltaiche che attualmente si installano hanno ancora un basso rendimento.

Secondo l’IEA – International Energy Agency - la potenza fotovoltaica installata a fine 2003 nei 20 paesi più progrediti (esclusi quindi quelli meno progrediti o del Terzo Mondo, dove pure il Fv è presente e contribuisce a migliorarvi le condizioni di vita) ammontava a 1.809 MWp. Nella stessa statistica l’Italia - quinta o sesta potenza industriale del mondo - compariva con … 26 MWp. Questo anche perché essa è in ritardo di almeno 15 anni nella ricerca sulle tecnologie solari e nella loro diffusione.

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Problema 1.5 Limitata conoscenza e diffusione delle soluzioni wireless La tecnologia Wi-Fi (Wireless Fidelity) permette alle aziende di effettuare connessioni Internet senza l'aiuto dei cavi di rete e scambiare informazioni riservate ad elevata velocità collegando tra loro i diversi computer e telefoni aziendali. Un tipo di collegamento basato sul sistema “ wireless” (senza fili) può portare nuovi benefici alle PMI come maggiore produttività, accesso alla rete da qualsiasi posto, riduzione dei costi. I principali vantaggi della tecnologia WIFI sono: ●Fornire mobilità ai PC portatili dell’azienda; ●Ampia gamma di terminali utilizzabili come Notebook, telefoni Wi Fi, PDA; ●Disporre di una LAN anche in luoghi problematici; ●Fornire accesso a rete pubbliche in spazi privati o pubblici dell’azienda; ●Creare alternative rispetto al cablaggio tradizionale; ●Collegamento LAN di edifici vicini. Tutti questi vantaggi aumentano la produttività, ma grande importanza della scheda Wi-Fi sta nel fatto che il servizio è praticamente gratuito, e nonostante le grandi compagnie telefoniche abbiano investito ingenti somme di denaro per altre tecnologie (Umts in primis); la tecnologia Wi-Fi sfruttando una frequenza libera, non necessita di licenze statali. Grazie alla diffusione degli Hot-Spot, le cosiddette 'antenne pubbliche', oggi non solo è possibile collegarsi in completa mobilità all’interno dell’azienda ma effettuare una connessione Internet o una telefonata anche all'aperto (spazi pubblici, parchi, piazze). Uno degli aspetti più importanti da valutare per un'azienda nell’eventuale implementazione della tecnologia WIFI è l’aspetto della sicurezza in quanto è necessario assicurarsi contro eventuali accessi non autorizzati che potrebbero mettere a serio rischio la generale sicurezza dell’infrastruttura di rete. La diffusione di tali tecnologie risulta in molte parti d’Italia ancora molto limitata. Problema 2 Limitata diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale - innovazione - internazionalizzazione

Nel contesto di riferimento, il sistema imprenditoriale locale è caratterizzato da una non sufficiente presenza di imprese, la cui caratteristica comune è la bassa propensione all’innovazione, sia di processo che di prodotto. L’innovazione resta una prerogativa dei grandi colossi industriali o di specifici comparti Problema 2.1 Inadeguatezza e insufficienza degli ausili informatici per disabili Nel territorio regionale si registra una scarsa cultura orientata al sostegno delle persone con disabilità, e la presenza negli ambienti di lavoro e nei vari contesti sociali, di ausili informatici (specifici prodotti hardware e software) che favoriscano l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, rimane a tutt’oggi molto limitata. Problema 3.1 Le imprese ICT trovano difficoltà ad allestire un laboratorio per lo sviluppo dei nuovi prodotti L’allestimento di laboratori, spesso necessari per le imprese che intendono sprerimentare e sviluppare nuovi prodotti, richiede investimenti di ingenti capitali che, se riferiti alle imprese considerate, (per la quasi totalità di piccole e piccolissime dimensioni), rappresentano spese difficilmente affrontabili. Inoltre i laboratori di ricerca e analisi che già esistono risultano spesso inadeguati alle ricerche che si vorrebbero fare. Problema 3.2 Poca esperienza industriale Gli operatori del settore percepiscono una scarsa cultura orientata al sostegno dello sviluppo di nuove tecnologie e i prodotti di base per lo sviluppo del sistema risultano spesso obsoleti.

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Problema 3.3 Le imprese ICT non investono in R&D I progetti di ricerca e sviluppo richiedono, soprattutto nella fase di start-up ingenti investimenti di capitali, che non tutte le imprese sono in grado di affrontare e spesso risulta difficile reperire personale competente. Problema 4 Il settore ICT trova difficoltà a reperire personale adeguatamente qualificato Da un’indagine condotta dall’Osservatorio Industriale della Sardegna sulle imprese ICT, è emerso che, dall’esame dei requisiti minimi richiesti dalle imprese in fase di assunzione di nuovo personale, precisando se è necessaria o meno una esperienza lavorativa precendente. Per il 40% delle imprese contattate, al momento di scegliere un nuovo dirigente, per il 18% è necessaria almeno la laurea di 4 anni. Un quarto delle imprese, formato soprattutto dal gruppo che domanda la laurea, richiede esperienza professionale precedente nello stesso settore. Il diploma e l’esperienza precedente sono requisiti necessari per chi aspira ad una posizione di impiegato amministrativo o tecnico secondo il 58% delle imprese intervistate. Problema 5 Le imprese del settore non collaborano In Sardegna le imprese ICT, ed in particolare IT, fanno registrare una presenza proporzionalmente maggiore rispetto a quanto accade in altre regioni meridionali. Dal punto di vista della tipologia delle imprese, emerge che le aziende sarde sono piuttosto piccole e in molti casi sono microimprese. Delle imprese sarde operanti nel settore, il 69,4% sono imprese informatiche in senso stretto, oltre allo 0,2% di imprese che noleggiano macchine per ufficio informatiche ed elettroniche. Tali imprese hanno in media rispettivamente 2,92 e 2,40 addetti, quindi si tratta di microimprese. Va anche sottolineato che queste sono imprese diffuse, anche capillarmente, sul territorio regionale. Sono mediamente specializzate e tendono a non fare rete tra di loro La maggior parte delle imprese avverte difficoltà nell’instaurare rapporti di collaborazione con gli altri operatori del settore.

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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

Obiettivo Generale

Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni

Obiettivo Operativo 1.1 Le imprese ICT lanciano/promuovono/vendono i prodotti/servizi

Tutte

Obiettivo Operativo 1.2 Le imprese ICT vendono il prodotto/servizio

Tutte

Obiettivo Operativo 1.3 Gli operatori turistici conoscono le potenzialità del turismo on-line

H109

Obiettivo Operativo 1.4 Conoscenza e diffusione delle tecnologie fotovoltaiche

F300

Obiettivo Specifico 1 I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi sono a conoscenza delle opportunità che il settore offre

Obiettivo Operativo 1.5 Conoscenza e diffusione delle soluzioni wireless

F300

Obiettivo Operativo 2.1 Adeguatezza e sufficienza degli ausili informatici per disabili

D656

Obiettivo Specifico 2 Diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale

- innovazione - internazionalizzazione

Obiettivo Operativo 2.2 Diffusione degli ausili informatici per imprese, P.A., privati cittadini

H424 A62 E584 G32 H156 H424

Obiettivo Generale Le imprese e la Pubblica Amministrazione applicano le opportunità date dal settore ICT

Obiettivo Specifico 3 Le imprese ICT dispongono di risorse per sviluppare i propri progetti

Obiettivo Operativo 3.1 Le imprese ICT dispongono di laboratori per lo sviluppo dei nuovi prodotti

B310

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Obiettivo Operativo 3.2 Esperienza industriale

H127 H305 G71 G11 G21 B310

Obiettivo Operativo 3.3 Le imprese ICT investono in R&D

A153 F245 A153 G24

Obiettivo Specifico 4 Il settore ICT dispone di personale adeguatamente qualificato

B310 F245 E584 H424

Obiettivo Specifico 5 Le imprese del settore collaborano

Tutte

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A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).

Obiettivo Generale Le imprese e la Pubblica Amministrazione applicano le opportunità date dal settore ICT L’obiettivo generale è rappresentato da una maggiore diffusione delle tecnologie ICT si nelle realtà imprenditoriali che nella pubblica amministrazione. In termini generali si può infatti affermare che il sistema produttivo pubblico e privato appare caratterizzato da un profondo processo di cambiamento, probabilmente anche accelerato dalla globalizzazione dei mercati a cui le medesime imprese si rivolgono. Sono quattro le variabili essenziali che caratterizzano le “nuove vie dello sviluppo”:

- La conoscenza; - Le esternalità di rete; - Il tempo; - La flessibilità.

La conoscenza rappresenta la risorsa per eccellenza, capace peraltro di rigenerarsi e autoaccrescersi se utilizzata in modo efficiente e soprattutto efficace. Da sottolineare che la produzione della conoscenza non soffre di problemi di localizzazione e trasporti fisici. La esternalità di rete è direttamente collegata alla capacità dei soggetti (imprese) di operare e cooperare in rete. L’accesso alle reti sociali ed economiche, rappresenta la nuova discriminante essenziale del grado di benessere attuale e futuro. La rete infatti, ha ampliato enormemente il mercato, moltiplicando dunque le opportunità di sviluppo. Il tempo rappresenta il nuovo parametro essenziale di misurazione dell’efficienza gestionale. Di fatto, le economie di scala sono state sostituite dalle economie della velocità, il ciclo di vita del prodotto si è enormemente accorciato: nel settore informatico, ogni 12-14 mesi la capacità di elaborazione di un microchip raddoppia, mentre il prezzo scende o resta stabile. La velocità dell’innovazione, d’altra parte, impone strutture flessibili. La velocità del cambiamento non ammette la sclerosi delle strutture aziendali (pubbliche e private). Si tratta di un cambiamento necessario e profondo nella cultura che caratterizza i modelli più diffusi di organizzazione aziendale. In questo scenario l’ICT, in particolare l’Information Tecnology appare essere uno strumento essenziale per lo sviluppo e ancor prima la sopravvivenza delle imprese. Nella realtà sarda le imprese tenderanno a dover beneficiare delle nuove tecnologie per accrescere la loro efficienza, qualunque sia il loro settore di produzione. In linea generale, infatti, andrà sempre più invertendosi la tendenza secondo cui le imprese che operano in un mercato poco sviluppato operano in condizioni di maggiore incertezza e sono quindi costrette ad acquisire e organizzare una quantità maggiore di informazioni (con evidenti maggiori costi) rispetto ad altre che operano in un mercato evoluto. Pertanto, sebbene un notevole numero di PMI tardi nello specializzarsi e riorganizzarsi con massicce autoiniezioni di ICT, in realtà questa sembra essere la strada segnata per chi vorrà oltre che svilupparsi anche solo sopravvivere. L’adozione di tecnologie informatiche nelle aziende è un passaggio imprescindibile per poter implementare la produttività e quindi la competitività nei mercati sempre più globalizzati. Obiettivo Specifico 1 I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi sono a conoscenza delle opportunità che il settore offre Le imprese coinvolte nel progetto intendono promuovere attività che possano migliorare la commercializzazione dei propri prodotti/servizi. Per i qruppi di attività per i quali sia possibile avviare una politica commerciale comune si intende collaborare per promuovere e pubblicizzare insieme i propri prodotti/servizi. Si intende trasferire le migliori tecnologie in molteplici ambiti (turistico, sportivo, artigianale, produzioni tipiche locali, agroalimentare, scuole e pubblica amministrazione in genere).

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Obiettivo Operativo 1.1 Le imprese ICT lanciano/promuovono/vendono i prodotti/servizi Operazioni Tutte Obiettivo Operativo 1.2 Le imprese ICT vendono il prodotto/servizio Operazioni Tutte Obiettivo Operativo 1.3 Gli operatori turistici conoscono le potenzialità del turismo on-line Si intende proporre un software lato server per la definizione dei servizi standard di pubblicazione delle informazioni, con la parte di back office per l’inserimento dei dati da parte dell’imprenditore (listini, offerte, disponibilità di camere). Questo sistema potrebbe integrarsi con la pubblicazione delle stesse informazioni sul sito proprie dell’attività alberghiera (listini, offerte ecc..). Operazioni H109 Sviluppo di un protocollo per la definizione di web services per il turismo Obiettivo Operativo 1.4 Conoscenza e diffusione delle tecnologie fotovoltaiche Si intende diffondere l’utilizzo delle tecnologie fotovoltaiche per la produzione di energia con lo scopo di ridurre in maniera drastica l'emissione di anidride carbonica nell'ambiente a mezzo dell'applicazione di tetti fotovoltaici nelle abitazioni private e nei principali edifici pubblici quali scuole, edifici comunale, musei e strutture sportive ecc… Operazioni F300 Interventi per favorire lo sviluppo e l'utilizzo delle tecnologie fotovoltaiche Obiettivo Operativo 1.5 Conoscenza e diffusione delle soluzioni wireless Coinvolgere il maggior numero di amministrazioni comunali affinché si dotino delle infrastrutture necessarie per diffondere la tecnologia wireless.

Operazioni F300 Interventi per sviluppare la tecnologia wireless Obiettivo Specifico 2 Diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale - innovazione - internazionalizzazione

Obiettivo Operativo 2.1 Adeguatezza e sufficienza degli ausili informatici per disabili Si intende progettare, adattare e costruire materiale personalizzato, ovvero ausili rivolti alle diverse e specifiche disabilità. Realizzazione di ausili hardware, di prodotti ludico – didattici integrati, di tecnologie al servizio della disabilità. Erogazione di servizi di consulenza per la ideazione di ausili specifici rivolti alle diverse abilità. Avvio di un polo informatico, con l’obiettivo di produrre e fornire servizi di consulenza su software, prodotti multimediali e strumentazioni hardware. Costruire una esposizione permanente di materiali e sussidi informatici ludico-didattici , tiflotecnici e tiflodidattici e la loro catalogazione informatica per la attivazione di un servizio di e-commerce. Attivazione di uno sportello Informahandicap con lo scopo di realizzare iniziative di orientamento, informazione e documentazione relativi alle risorse ed agli interventi sul territorio rivolti all’handicap. Promozione e organizzazione di specifici percorsi di apprendimento sull’utilizzo di materiale e sussidi didattici specifici, nonché sulla conoscenza e adattamento di materiale tiflodidattico.

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Operazioni D656 Progettare, Sviluppare e produrre prodotti hardware e software a supporto delle diverse disabilità motorie e sensoriali. Favorire l'utilizzo dello strumento informatico come fattore di inserimento e crescita delle capacità individuali di persone disabili sia in ambito scolastico che lavorativo Obiettivo Operativo 2.2 Diffusione degli ausili informatici per imprese, P.A., privati cittadini L’ICT e in particolare l’Information Tecnology, è uno strumento essenziale per lo sviluppo e ancor prima per la sopravvivenza delle imprese. Nella realtà sarda le imprese tenderanno a dover beneficiare delle nuove tecnologie per accrescere la loro efficienza, qualunque sia il loro settore di produzione. In linea generale andrà sempre più invertendosi la tendenza secondo cui le imprese che operano in un mercato poco sviluppato operano in condizioni di maggiore incertezza e sono quindi costrette ad acquisire e organizzare una quantità maggiore di informazioni (con evidenti maggiori costi) rispetto ad altre che operano in un mercato evoluto. Pertanto, sebbene un notevole numero di PMI tardi nello specializzarsi e riorganizzarsi con massicce autoiniezioni di ICT, in realtà questa sembra essere la strada segnata per chi vorrà oltre che svilupparsi anche sopravvivere . Attualmente ci troviamo quindi alla vigilia di una nuova fase di informatizzazione sia delle imprese che della pubblica amministrazione e dei privati cittadini. Si tratta di una grossa opportunità che le imprese operanti nel settore non possono lasciarsi sfuggire.

Operazioni H424 Realizzazione di sistema di interfaccia hardware / software interattiva multilingua, per le attività di comunicazione visiva, sonora e tattile ed interconnessione attiva multi-sistemica su piattaforma open source. A62 Realizzazione di una rete integrata di centri specializzati nella fornitura di servizi di assistenza e manutenzione attraverso la creazione di una piattaforma hardware, software e organizzativa che consenta agli utenti di accedere a tali servizi in modo agevole, funzionale ed efficace E584 Trasferire agli utenti, mediante piattaforma software, informazioni e servizi chiari e dettagliati in modalità multilingua, in relazione alle attività presenti nel territorio e connesse ad esse. G32 Sviluppa di una piattaforma hardware software per il telelavoro H156 Implementazione dei sistemi di sicurezza delle reti informatiche di piccole e medie Aziende e della Pubblica Amministrazione H424 Acquisizione di strumenti, certificazioni e software di sviluppo custom.

Obiettivo Specifico 3 Le imprese ICT dispongono di risorse per sviluppare i propri progetti La realizzazione delle singole iniziative che rientrano nel presente progetto integrato consentirà alle imprese di dotarsi degli strumenti necessari per potersi proporre in un mercato fortemente competitivo. Ci stiamo infatti riferendo a un settore in cui l’innovatività derivante da una continua attività di ricerca e sviluppo rappresentano elemento essenziale sia per sopravvivere che per guadagnare significative posizioni di mercato. Obiettivo Operativo 3.1 Le imprese ICT dispongono di laboratori per lo sviluppo dei nuovi prodotti Predisposizione di un laboratorio per la ricerca, definizione e test di nuovi materiali alternativi a quelli brevettati e presenti sul mercato per fornire sistemi integrati di comunicazione sicura. Operazioni B310 Realizzazione di un Laboratorio per il reverse engineering di dispositivi commerciali

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Obiettivo Operativo 3.2 Esperienza industriale Progettare, sperimentare, prototipizzare e realizzare nuovi prodotti/servizi che avranno sicuro successo nel mercato delle nuove tecnologie , quali:

• una parabola per emetitore di radiazioni UV; • una macchina serigrafica ad alta velocità; • centraline di controllo per motori ecocompatibili; • una piattaforma pervasiva basata sul concetto di codice migrante; • un sistema di previsioning per sistemi web editoriali; • un nuovo dispositivo per la comunicazione sicura su fibra ottica.

Operazioni H127 Costruzione, prototipazione e sperimentazione di una parabola per emetitore di radiazioni UV. Studio e realizzazione di una macchina serigrafia ad alta velocità. H305 Sviluppo centraline di controllo per motori ecocompatibili G71 Aprire un impianto industriale all'avanguardia per la produzione di cavi G11 Realizzazione di una piattaforma pervasiva basata sul concetto di codice migrante G21 Sviluppo di un sistema di provisionig per sistemi web editoriali B310 Brevetto Nuovo Dispositivo per la comunicazione sicura (Tecnologia Quantistica) su fibra ottica. Obiettivo Operativo 3.3 Le imprese ICT investono in R&D Il progetto integrato Hardware Mashup prevede diverse iniziative di R&S finalizzate alla sperimentazione e realizzazione di nuovi prodotti/servizi rivolti a diverse categorie di fruitori (privati cittadini, imprese, PA, persone disabili…). Le principali attività sono rappresentate da:

• progettazione e sviluppo di interfaccie utente per applicazioni inerenti l’automazione industriale, la domotica, il “controllo intelligente”;

• progettazione e sviluppo di apparecchiature di regolazione e controllo di centrali termiche, in un ottica di ottimizzazione dei consumi e di tutela dell’ambiente;

• progettazione e sviluppo di sistemi di trasmissione sicura dei dati, • progettazione e sviluppo di servizi innovati “convergenti” di tipo interattivo multimediale “on-line”

Operazioni A153 Progettazione e sviluppo di interfacce utente per applicazioni inerenti automazione industriale, domotica e, più in generale, “controllo intelligente”. R&D di apparecchiature di regolazione e controllo di centrali termiche, in un’ottica di ottimizzazione dei consumi e con benefiche ricadute in campo ambientale F245 Creare un laboratorio sulla trasmissione sicura di dati telecom G24 Ricerca e sviluppo di servizi innovativi “convergenti” di tipo interattivo multimediale “on-line” Obiettivo Specifico 4 Il settore ICT dispone di personale adeguatamente qualificato Attraverso attività di formazione di base e specifica e attraverso le competenze acquisibili nel corso delle attività di ricerca e sviluppo, le imprese disporranno di personale altamente qualificato, formato in azienda o selezionato sulla base di rigidi criteri. Operazioni B310Realizzazione di un Laboratorio per il reverse engineering di dispositivi commerciali F245 Accesso a laboratori e strumentazione di punta E584 Azione di formazione di giovani laureati / neolaureati per la parte di sviluppo del sistema Transle@tor. H424 Formazione altamente specialistica di tecnici elettronici per la produzione di interfacce hardware / software. Obiettivo Specifico 5 Le imprese del settore collaborano La partecipazione al progetto integrato rappresenta uno degli strumenti in grado di garantire alle imprese coinvolte diverse possibilità di collaborazione in varie forme e sotto diversi aspetti. Le imprese usufruiranno di numerosi vantaggi nell’organizzare attività comuni quali: formazione del personale, pubblicità e promozione ecc.… Operazioni Tutte

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5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la

Predisposizione dei Progetti Integrati”

Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici

(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)

Obiettivi Specifici

(Albero degli Obiettivi) Note

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Migliorare i servizi resi ai cittadini e alle imprese da parte della P.A.

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale - innovazione - internazionalizzazione

coerente

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Promuovere l’adozione dell’ICT a livello aziendale e familiare e lo sviluppo di prodotti e di servizi pubblici e privati nel settore

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Le imprese ICT dispongono di risorse per sviluppare i propri progetti

coerente

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Promuovere presso le imprese la conoscenza e l’applicazione delle opportunità che le ICT offrono

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi sono a conoscenza delle opportunità che il settore offre

coerente

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Ricorso da parte della popolazione, alle nuove tecnologie, fonte importante di inclusione sociale, particolarmente riferita all’età e al genere

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi sono a conoscenza delle opportunità che il settore offre

coerente

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Diffondere le competenze in materia di gestione e tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale - innovazione - internazionalizzazione

coerente

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Promuovere l’acquisizione e l’aggiornamento di competenze nell’ICT e sviluppare azioni di sensibilizzazione e alfabetizzazione e inoltre lo sviluppo di servizi a supporto di tali processi

Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici Il settore ICT dispone di personale adeguatamente qualificato

coerente

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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Definizione della strategia

Obiettivo Specifico N° 1 – Titolo

I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi sono a conoscenza delle opportunità che il settore offre

Punto di Forza N° A.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) Possibilità di crescita del mercato regionale e nazionale L’esperienza sarda si è contraddistinta nel panorama nazionale per aver avviato iniziative innovative che hanno anticipato i tempi, segnando un passaggio netto dall’economia tradizionale alla nuova economia basata sulla conoscenza e l’innovazione. Senza dimenticare il ruolo svolto in tal senso dai centri pubblici di ricerca, le iniziative pionieristiche di Video On Line e Tiscali hanno proiettato la Sardegna nella nuova era gettando le basi per lo sviluppo del comparto. Anche per quanto riguarda l’industria delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), la Sardegna ha avuto un vantaggio di first mover sulle altre regioni d’Italia, grazie a un tessuto produttivo consolidato che presenta punte di eccellenza ed anche una dimensione internazionale (seppur limitata al comparto dei servizi ISP). Il peso attualmente assunto nell’Isola dall’industria ICT (quasi 9.500 addetti nel 2001) evidenzia l’importanza del settore. Nel decennio 1981-1991 il settore ICT è cresciuto in Sardegna di circa 12 volte nel comparto IT e 18 volte nelle TLC, con una variazione del numero di aziende ICT pari al 1.240% a fronte di un dato italiano del 473%. Ma oggi l’Isola è sovente agli ultimi posti per alcuni importanti indicatori: tra il 2001 e il 2002 il numero netto di nuove imprese IT è cresciuto meno in Sardegna (7,8%) che nel Mezzogiorno (8,3%); allo stesso tempo in tutto il Sud la domanda è calata più velocemente della media nazionale: il mercato IT del Mezzogiorno ha perso il 4,1% rispetto all’anno precedente, mentre la Sardegna ha registrato una flessione del 5,3%. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Per lo sviluppo di prodotti e servizi pubblici e privati nel settore è indispensabile qualificare la domanda e garantire l’utilizzazione delle tecnologie disponibili. Esempi di interventi che possano garantire tali interventi sono rappresentati da: lo sviluppo di piattaforme e-business, ovvero iniziative integrate per la definizione e realizzazione di nuovi servizi per le imprese. Importante anche Lo sviluppo della connettività e dei collegamenti in rete tra imprese, in particolare le PMI. Gli interventi da avviare mirano a migliorare i servizi di sostegno all’innovazione forniti alle PMI con lo scopo preciso di incentivare i trasferimenti tecnologici tra istituti di ricerca e imprese. Operazioni (titolo) A62; F245; G11 Punto di Forza N° B.2 – Titolo Descrizione (max 5 righe) Presenza di tecnologie e prodotti informatici di nuova generazione Le imprese partecipanti al parternariato hanno la possibilità di ricorrere a tecnologie avanzate e all’utilizzo di prodotti informatici di nuova generazione che garantiranno numerosi vantaggi per le diverse categorie di utenza. Le moderne produzioni sono sempre più caratterizzate dall’impiego delle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT), conseguenza del rapido sviluppo tecnologico delle imprese e dalla diffusione della conoscenza. Il crescente uso delle ICT, coniato con il termine “new economy” per enfatizzare un tipo di crescita senza inflazione, ha assunto un ruolo determinante nella interpretazione dei notevoli miglioramenti produttivi registrati. Nonostante il consenso non appaia unanime, dall’inizio degli anni Novanta, diversi studi a livello microeconomico trovano evidenza che le ICT svolgono un ruolo importante sulla produttività delle imprese. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Promuovere la diffusione e l’uso efficace dell’ICT, favorire l’accesso in rete a tutti, singoli individui (normodotati e diversamente abili), organizzazioni pubbliche e private. Diffusione delle competenze in materia di gestione e di tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Operazioni (titolo) H424; D626; A62

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Punto di Forza N° C.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) − Lo sviluppo di queste nuove tecnologie, che hanno tutti i requisiti per essere delle “applicazioni di

massa”, potrà innovare profondamente diversi aspetti della nostra vita quotidiana, arrecando quantificabili vantaggi in termini di: − basso costo; − semplicità di utilizzo; − bassi consumi; − utilità in molteplici situazioni.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Promuovere la diffusione e l’uso efficace dell’ICT, favorire l’accesso in rete a tutti, singoli individui (normodotati e diversamente abili), organizzazioni pubbliche e private. Diffusione delle competenze in materia di gestione e di tecnologie della comunicazione e dell’informazione Operazioni (titolo) H424; D626; A62; A153; D893; E584; G11; G24; G71; H156; F502 Opportunità N° A.1 - Titolo Descrizione (max 5 righe) Il rafforzamento delle conoscenze e la diffusione delle tecnologie a livello regionale può rivelarsi una delle strategie più efficaci per il conseguimento della crescita economica. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Le imprese possono ricorrere ai servizi ICT per promuovere e commercializzare i propri prodotti, e per organizzare al meglio gli aspetti legati alla gestione dei processi produttivi. Operazioni (titolo) H109; B310; D656; D893; G32; H156; H424; F502 Opportunità N° A.5 - Titolo Il mercato offre opportunità per creare un’ampissima serie di servizi ad altissimo valore aggiunto, indipendentemente dalle infrastrutture di delivery degli operatori di TLC mobili; Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Creare un’ampissima serie di servizi ad altissimo valore aggiunto Operazioni (titolo) A153; B310; D656; D893; E550; E584; F300; G11; G21; G24; H109; H156; H424; F502

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Obiettivo Specifico N° 2 – Titolo Diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale - innovazione - internazionalizzazione

Punto di Forza N° A.2 – Titolo Descrizione (max 5 righe) La tecnologia che avanza offre opportunità alle imprese che vogliono scommettere nel settore Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Veloce raggiungimento di ampie basi utenti indipendentemente dalla tecnologia adottata Operazioni (titolo) B310; D656; E584; G11; G21; G24; G32; H156; H424; O1074; Punto di Forza N°A.3 – Titolo Descrizione (max 5 righe) Alti margini di crescita del mercato con scarsa presenza di competitor locali nel mercato regionale della produzione di ausili informatici e tecnologici per persone con diverse disabilità Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Estensione dei servizi a vantaggio di soggetti a forte disagio sociale, facilitare operazioni verso le categorie socialmente disagiate Operazioni (titolo) D656 Punto di Forza N°A.4 – Titolo Descrizione (max 5 righe) La criptografia è una tecnologia innovativa a livello mondiale Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Creare un laboratorio all’avanguardia per il test di dispositivi innovativi allo scopo di creare una nuova filiera produttiva, con significativo abbattimento dei costi di produzione dei dispositivi. L’operazione consentirà di fare l’ingresso nel mercato mondiale dei dispositivi e sistemi per le comunicazioni. Si tratta di interventi ad altissimo valore aggiunto ma di impatto ambientale basso o nullo. In seguito all’avvio del laboratorio di ricerca e brevettato il prodotto, si può avviare l’attività produttiva di assemblaggio dei dispositivi per ottenere i sistemi quantistici commerciali. Operazioni (titolo) B310, F245 Punto di Forza N° B.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) - La tendenza del mercato “mobile” riflette le nuove linee di evoluzione, facendo convergere le esigenze

su strumenti portatili e dotati delle funzioni necessarie. Il continuo progresso tecnologico dello standard mondiale arricchisce e favorisce l’implementazione di questi strumenti secondo canoni quali:

- dispositivi mobili sempre più flessibili e potenti; - maggiore multicanalità, mobilità e personalizzazione (GSM, GPRS, UMTS, EDGE, browser

standard, architetture basate su IP, Web services); - interfacce utenti e architetture applicative uniformate secondo i comuni standard tecnologici

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Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Progettare e sviluppare interfacce utente per applicazioni inerenti l’automazione industriale, la domotica e, più in generale, il “controllo intelligente” . Diffondere la tecnologia wireless Operazioni (titolo) A153; F300 Punto di Forza N°E.1. – Titolo Descrizione (max 5 righe) Da molti anni oramai si sta cercando di trasformare la Sardegna in un polo tecnologico grazie alla presenza sul territorio di imprese specializzate nella produzione di prodotti e servizi connessi alla Information Technology. A tali imprese si affiancano numerosi centri di ricerca e di studio e dalle facoltà universitarie che garantiscono alle imprese di poter contare sul territorio sulla presenza di adeguate professionalità e di centri di ricerca per sviluppare ulteriormente i prodotti ed i servizi che rendono Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Pensare allo sviluppo delle attività del settore, in una logica di sistema e di realizzazione di economie di scala. Creare una filiera di settore che possa partire dalla produzione hardware per arrivare alle piattaforme software dedicate. Operazioni (titolo) H424 Opportunità N° A.4 - Titolo Descrizione (max 5 righe) Trasferimento delle migliori tecnologie in molteplici ambiti (es. turistico, alberghiero, ospedaliero, strutture pubbliche, ecc….); Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Sviluppo tecnologico di automazione in ambito ICT verso strutture pubbliche e private. Realizzazione di sistema di interfaccia hardware/software interattiva multilingue, per attività di comunicazione visiva, sonora e tattile ed interconnessione attiva multisistemica su piattaforma open source Operazioni (titolo) H424 Opportunità N° B.1. - Titolo Descrizione (max 5 righe)

Se adottate con i giusti tempi del mercato e con le giuste competenze tecnologiche, le nuove tecnologie possono portare ad un apprezzabile vantaggio competitivo Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Ricerca e sviluppo di apparecchiature legate inerenti l’automazione industriale, la domotica, e più in generale il “controllo intelligente”, il tutto in un’ottica di ottimizzazione dei consumi e con benefiche ricadute in campo ambientale Operazioni (titolo) A153 Opportunità N° B.2 - Titolo Descrizione (max 5 righe) Lo sviluppo del settore consente di creare servizi atti al miglioramento e valorizzazione della ricchezza ed integrazione linguistica nel territorio Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Sviluppare tecnologie e promuovere un sistema informatico altamente innovativo, che garantisca servizi ed informazioni che semplifichino sempre di più i rapporti tra i diversi attori. Trasferire agli utenti, mediante piattaforma software, informazioni e servizi chiari e dettagliati in modalità multilingua, in relazione alle attività presenti nel territorio e connesse con esse Operazioni (titolo) E584

Nel contesto di riferimento, molte tecnologie sono ormai state sviluppate, mentre altre si stanno affacciando.

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Obiettivo Specifico 3 Le imprese ICT dispongono di risorse per sviluppare i propri progetti Punto di Forza N°D.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) La ricerca e la sperimentazione di soluzioni volte a migliorare l’efficienza dei sistemi di regolazione e controllo può comportare un’ottimizzazione dei consumi energetici, con benefiche ricadute anche sul piano ambientale Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Progettazione e produzione di sistemi di regolazione e controllo destinati alla gestione di reti tecnologiche, impianti industriali, territorio e ambiente Operazioni (titolo) A153 Punto di Forza N°E.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) Da molti anni oramai si sta cercando di trasformare la Sardegna in un polo tecnologico grazie alla presenza sul territorio di imprese specializzate nella produzione di prodotti e servizi connessi alla Information Technology. A tali imprese si affiancano numerosi centri di ricerca e di studio e dalle facoltà universitarie che garantiscono alle imprese di poter contare sul territorio sulla presenza di adeguate professionalità e di centri di ricerca per sviluppare ulteriormente i prodotti ed i servizi che rendono Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Realizzare una rete integrata di centri specializzati nella fornitura di servizi di assistenza e manutenzione attraverso la creazione di una piattaforma hardware, software e organizzativa che consenta agli utenti di accedere a tali servizi in modo agevole, funzionale ed efficace Operazioni (titolo) A62 Obiettivo Specifico 4 Il settore ICT dispone di personale adeguatamente qualificato Punto di Forza N° A.2 – Titolo Descrizione (max 5 righe) La tecnologia che avanza offre opportunità alle imprese che vogliono scommettere nel settore Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Sviluppo tecnologico e promozione del sistema informatico altamente innovativo, che garantisca servizi ed informazioni che semplifichino sempre di più i rapporti tra i diversi attori. Operazioni (titolo) E584 Punto di Forza N° E.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) Da molti anni oramai si sta cercando di trasformare la Sardegna in un polo tecnologico grazie alla presenza sul territorio di imprese specializzate nella produzione di prodotti e servizi connessi alla Information Technology. A tali imprese si affiancano numerosi centri di ricerca e di studio e dalle facoltà universitarie che garantiscono alle imprese di poter contare sul territorio sulla presenza di adeguate professionalità e di centri di ricerca per sviluppare ulteriormente i prodotti ed i servizi che rendono Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Promuovere attività di ricerca e sviluppo in una logica di integrazione tra i centri di ricerca universitari e imprese disposte ad investire in R&S (progetto Cripto, brevetto nuovo dispositivo per la comunicazione sicura). Operazioni (titolo) F245; B310; G11; G21; G24; G32; H109 Punto di Forza N°F.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) La possibilità di interagire con gli altri operatori del settore (siano essi soggetti pubblici o privati) rappresenta un’interessante occasione di confronto e di scambio delle conoscenze e abilità specifiche, utili e necessarie a garantire un rapido sviluppo delle tecnologie: condizione essenziale della crescita economica della regione Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Le imprese coinvolte nel progetto integrato hardware intendono operare in una logica di sistema al fine di

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creare sinergie, migliorare le proprie performances individuali grazie anche ad un proficuo scambio di esperienze, conoscenze e abilità specifiche e alla realizzazione di economie di scala.. in particolare tali obiettivi possono essere realizzati prevedendo attività di formazioni che coinvolgano dipendenti e collaboratori delle diverse imprese coinvolte. Operazioni (titolo)

Tutte le operazioni, in particolare: B310; F245; E584; H424 che intendono investire in laboratori di ricerca e in attività di formazione. Opportunità N°A.2 – Titolo Descrizione (max 5 righe) Il settore può avere un’ampia ricaduta occupazionale diretta ed indiretta su scala regionale e non; Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Il settore ICT è tra i settori che maggiormente offrono opportunità di lavoro, con particolare riferimento ai giovani. Operazioni (titolo) TUTTE Obiettivo Specifico 5 Le imprese del settore collaborano Punto di Forza N°F.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) La possibilità di interagire con gli altri operatori del settore (siano essi soggetti pubblici o privati) rappresenta un’interessante occasione di confronto e di scambio delle conoscenze e abilità specifiche, utili e necessarie a garantire un rapido sviluppo delle tecnologie: condizione essenziale della crescita economica della regione Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Le imprese coinvolte nel progetto integrato hardware intendono operare in una logica di sistema al fine di creare sinergie, migliorare le proprie performances individuali grazie anche ad un proficuo scambio di esperienze, conoscenze e abilità specifiche. In particolare tali obiettivi possono essere realizzati prevedendo attività di formazioni che coinvolgano dipendenti e collaboratori delle diverse imprese coinvolte. Operazioni (titolo) TUTTE Opportunità N° E.1 – Titolo Descrizione (max 5 righe) Si può collaborare con imprese che sviluppano nuovi prodotti e servizi in linea con le nuove tecnologie dell’Infomation Tecnology, per creare una vera e propria filiera di settore che possa partire dalla produzione dell’Hardware necessario per arrivare alle piattaforme software dedicate Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Le imprese partecipanti al parternariato prendono coscienza e applicano i vantaggi derivanti dall’operare in una logica di filiera, e acquisiscono maggiore potere contrattuale Operazioni (titolo) TUTTE

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6.2. Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.

Obiettivo Operativo

Anagrafica Operazione Classificazione

Operazione

N° Titolo Soggetto

Proponente Titolo

Codice Operazione

Proposta

Puntuale / Sistema

Tipologia

Rilevanza Operazione

1.1

Promozione imprese ICT

Tutte Tutte Tutte Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

1.2

Vendita prodotti ICT

Tutte Tutte Tutte

Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

1.3

Gli operatori turistici conoscono le potenzialità del turismo on-line

INTERBUSINESS ITALIA SRL

Sviluppo di un protocollo per la definizione di web services per il turismo

H109 Sistema Aiuti alle imprese

indispensabile

1.4

Conoscenza e diffusione delle tecnologie fotovoltaiche

Spluga Service Srl

Interventi per favorirelo sviluppo e l’utilizzo delle tecnologie fotovoltaiche

F300 Sistema Aiuti alle imprese

indispensabile

1.5

Conoscenza e diffusione delle soluzioni wireless

Spluga Service Srl

Interventi per sviluppare la tecnologia wireless

F300 Sistema Aiuti alle imprese

indispensabile

2.1

Adeguatezza e sufficienza degli ausili informatici per disabili

Autonomica

2.1 Progettare,

Sviluppare e

produrre prodotti

hardware e

software a

supporto delle

diverse disabilità

motorie e

sensoriali.

Favorire l'utilizzo

dello strumento

informatico come

D656 Sistema Aiuti alle imprese

indispensabile

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fattore di

inserimento e

crescita delle

capacità individuali

di persone disabili

sia in ambito

scolastico che

lavorativo

AP.TEC. di Locci Mario

2.2Realizzazione di

sistema di

interfaccia

hardware /

software interattiva

multilingua, per le

attività di

comunicazione

visiva, sonora e

tattile ed

interconnessione

attiva multi-

sistemica su

piattaforma open

source.

H424 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

ATS Srl

2.2 Realizzazione

di una rete

integrata di centri

specializzati nella

fornitura di servizi

di assistenza e

manutenzione

attraverso la

creazione di una

piattaforma

hardware, software

e organizzativa che

consenta agli utenti

di accedere a tali

servizi in modo

agevole, funzionale

ed efficace

A62 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

2.2

Diffusione degli ausili informativi per imprese, P.A., privati cittadini

CHIP elettronica Srl

2.2 Trasferire agli

utenti , mediante

piattaforma

software ,

informazioni e

servizi chiari e

dettagliati in

modalità

multilingua, in

relazione alle

attività presenti nel

territorio e

connesse ad esse.

E584 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

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Inftel Srl

2.2 Sviluppo di una

piattaforma

hardware software

per il telelavoro

G32 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

DATCOM Srl

2.2

Implementazione

dei sistemi di

sicurezza delle reti

informatiche di

piccole e medie

Aziende e della

Pubblica

Amministrazione

H156 Sistema Aiuti alle imprese

AP.TEC. di Mario Locci

2.2

- Acquisizione di

strumenti,

certificazioni e

software di

sviluppo custom.

H424 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

3.1

Le imprese ICT dispongono di laboratori per lo sviluppo dei nuovi prodotti

Vitrociset Spa

3.1 Realizzazione

di un Laboratorio

per il reverse

engineering di

dispositivi

commerciali

B310 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

Dal Pont Engineerig Srl

3.2 Costruzione, prototipazione e sperimentazione di una parabola per emetitore di radiazioni UV. Studio e realizzazione di una macchina serigrafia ad alta velocità.

H127 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

AKHELA S.r.l.

3.2 Sviluppo

centraline di

controllo per motori

ecocompatibili

H305 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

Arcocavi S.a.s. di Pinna Gerolamo & C.

3.2 aprire un

impianto industriale

all'avanguardia per

la produzione di

cavi

G71 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

3.2

Esperienza industriale

Artware S.a.s. di Andrea Fois & C.

3.2 Realizzazione

di una piattaforma

pervasiva basata

sul concetto di

codice migrante

G11 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

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Logitec Service di Sanna R. & C. Snc

3.2 Sviluppo di un

sistema di

provisionig per

sistemi web

editoriali

G21 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

Vitrociset Spa

3.2 Brevetto Nuovo

Dispositivo per la

comunicazione

sicura (Tecnologia

Quantistica) su

fibra ottica.

B310 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

COMPUTHERM Srl

3.3 Progettazione e

sviluppo di

interfacce utente

per applicazioni

inerenti

automazione

industriale,

demotica e, più in

generale, “controllo

intelligente”

A153 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

Dipartimento di Fisica Università di Cagliari

3.3 Creare un

laboratorio sulla

trasmissione sicura

di dati telecom

F245 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

COMPUTHERM Srl

3.3 R&D di

apparecchiature di

regolazione e

controllo di centrali

termiche, in

un’ottica di

ottimizzazione dei

consumi e con

benefiche ricadute

in campo

ambientale

A153 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile 3.3

Le imprese ICT investono in R&D

Teleco Srl

3.3 Ricerca e

sviluppo di servizi

innovativi

“convergenti” di

tipo interattivo

multimediale “on-

line”

G24 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

Vitrociset Spa

4 Realizzazione di

un Laboratorio per

il reverse

engineering di

dispositivi

commerciali

B310 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile 4

Il settore ICT dispone di personale adeguatamente qualificato

Dipartimento di Fisica Università di

4 Accesso a

laboratori e

strumentazione di

F245 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

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Cagliari punta

Chip elettronica Srl

4. Azione di

formazione di

giovani laureati /

neolaureati per la

parte di sviluppo

del sistema

Transle@tor.

E584 Sistema

Aiuti alle imprese

Indispensabile

AP. TEC. Di Mario Locci

4 Formazione

altamente

specialistica di

tecnici elettronici

per la produzione

di interfacce

hardware /

software.

H424 Sistema Aiuti alle imprese

Indispensabile

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6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Note (max 2 pagine)

TUTTE Il settore di riferimento delle imprese partecipanti al partenariato HARDWARE è tra quelli che

favoriscono maggiormente l’attuazione del principio delle pari opportunità. In primo luogo nessuna delle

attività svolte dalle singole imprese rappresenta un ostacolo per l’accesso delle donne al mercato del lavoro,

ma anzi rappresentano le attività dove maggiormente si possono promuovere iniziative in grado di

consentire l’assunzione di personale femminile. Molte delle attività svolte dalle imprese coinvolte si prestano

ad una flessibilità di orario e ad una autonomia nello svolgimento delle mansioni assegnate. In questo modo

si può garantire la conciliazione degli impregni familiari con il lavoro. Molte imprese del parternariato

Hardware già occupano personale femminile, e tutte intendono collaborare per facilitare l’accesso delle

donne al lavoro e migliorarne le competenze. L’obiettivo che ci si pone come parternariato per attuare il

principio delle pari opportunità e infatti, non solo quello di garantire maggiore occupazione femminile, ma

anche e soprattutto di occupare donne in mansioni di livello medio alto e di garantire loro, attraverso attività

di orientamento, formazione di base e specifica, avanzamenti di carriera.

Codice Operazione Contesto di Vita

Accesso al Mercato

del Lavoro

Situazione Occupazionale

Partecipazione alla Creazione di

Attività Socio-Economiche

D656 X X E584 X A153 X X G32 X X A62 X B310 X D893 X E550 X F245 X F300 X G11 X G21 X G24 X G71 X H109 X H127 X H156 X H305 X H424 X 01074 X

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D656 La progettazione e sviluppo di prodotti hardware/software a supporto delle diverse disabilità motorie e

sensoriali, mira a favorire l’inserimento e la crescita delle capacità individuali di persone disabili sia in ambito

scolastico che lavorativo. Trattandosi di un importante sostegno alle famiglie con persone disabili,

l’intervento consente di migliorare le condizioni di vita e rispondere meglio ai bisogni delle donne,

considerato che è sulle donne che spesso ricade la responsabilità di cura e assistenza all’interno delle

famiglie delle persone diversamente abili.

E584 L’intervento prevede lo sviluppo tecnologico di un sistema informatico che garantisce servizi ed

informazioni che semplifichino sempre di più i rapporti tra i diversi attori, oltre che una specifica attività di

formazione per il sistema transle@tor. Ciò consentirà di migliorare le competenze in previsione di un

aumento di occupabilità, ovvero favorirà l’accesso delle donne al mercato del lavoro.

A153 La progettazione e lo sviluppo di interfacce utente per applicazioni inerenti automazione industriale,

domotica e “controllo intelligente”, consente di migliorare le condizioni di vita per rispondere meglio ai bisogni

delle donne.

G32 Lo sviluppo di una piattaforma hardware/software per il telelavoro consente il miglioramento della

situazione lavorativa delle donna sul posto di lavoro, oltre che un miglioramento dell’accessibilità al mercato

del lavoro.

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Analisi della sostenibilità ambientale

Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Obiettivi ambientali

Codice Operazione A B C D E

F300 X H305 X

Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico o sociale

Obiettivi ambientali

Codice Operazione A B C D E

A62 X A153 X X B310 X

D656 X

D893 X

E550 X

E584 X

F300 X

G11 X

G21 X

G24 X

G32 X

Note (max 2 pagine).

F300 L’intervento mira a favorire l’utilizzo delle tecnologie fotovoltaiche H305 L’intervento prevede la progettazione e lo sviluppo di una centralina di controllo per motori eco-compatibili in grado di ridurre le emissioni inquinanti.

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G71 X

H109 X

H127 X

H156 X

H305 X

H424 X

01074 X

Note (max 2 pagine).

Tutte le imprese che hanno presentato manifestazione di interesse si impegnano a eliminare, ridurre o

contenere gli impatti generati, direttamente o indirettamente.

A153 L’intervento prevede la ricerca e sviluppo di apparecchiature di regolazione e controllo di centrali

termiche, in un’ottica di ottimizzazione dei consumi e con benefiche ricadute in campo ambientale

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6.4. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili

Obiettivo Generale

Obiettivi Specifici Obiettivi Operativi

Obiettivo Operativo 1.2

Le imprese ICT vendono il prodotto/servizio

Entro l’anno a regime aumento del volume delle vendite del 20/30%

Obiettivo Operativo 1.1

Le imprese ICT lanciano/promuovono/vendono i prodotti/servizi

Entro l’anno a regime aumento del volume delle vendite del 20/30%

Obiettivo Operativo 1.3

Gli operatori turistici conoscono le potenzialità del turismo on-line

Entro l’anno a regime aumento del 20/30% deg

Obiettivo Operativo 1.4

Conoscenza e diffusione delle tecnologie fotovoltaiche

Entro l’anno a regime aumento delle vendite degli operatori del settore del 20/30%

Obiettivo Specifico 1

I potenziali fruitori dei prodotti/ servizi sono a conoscenza delle opportunità che il settore offre

Obiettivo Operativo 1.5

Conoscenza e diffusione delle soluzioni wireless

Entro l’anno a regime aumento delle vendite degli operatori del settore del 20/30%

Obiettivo Operativo 2.2

Adeguatezza e sufficienza degli ausili informatici per disabili

L’offerta di ausili informatici per disabili entro l’anno a regime aumenta del 20/3

Obiettivo Specifico 2

Diffusione dei servizi innovativi:

- miglioramento gestionale

- innovazione

- internazionalizzazione

Obiettivo Operativo 2.3

Diffusione degli ausili informatici per imprese, P.A., privati cittadini

Aumento del fatturato delle imprese del settore di ICT del 20/30%

Obiettivo Generale

Le imprese e la Pubblica Amministrazione applicano le opportunità date dal settore ICT

Obiettivo Specifico 3

Le imprese ICT dispongono di Obiettivo Operativo 3.1

Le imprese ICT dispongono di

Aumento volume investimenti in delle ICT 20/30%

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laboratori per lo sviluppo dei nuovi prodotti

Obiettivo Operativo 3.2

Esperienza industriale

Aumento volume investimenti in R&D delle imprese ICT 20/30%

Aumento occupazione 10/20%

risorse per sviluppare i propri progetti

Obiettivo Operativo 3.3

Le imprese ICT investono in R&D

Aumento volume investimenti in R&D delle ICT 20/30%

Obiettivo Specifico 4

Il settore ICT dispone di personale adeguatamente qualificato

Aumento del reddito medio dei dipendenti imprese ICT 10/20%Aumento occupazione 10/20%

Obiettivo Specifico 5

Le imprese del settore ICT collaborano

Entro l’anno a regime risulta rispettato l’accordo di programma e gli impegni assunti nel partenariato di progetto

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7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

Codice Operazione Tipologia di Operazione

Stato della Progettazione Note

H305 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

H424 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

G71 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

G11 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

D656 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

A62 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

E584 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

A153 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

H127 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

H156 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

F245 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

G32 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

H109 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

G21 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

O1074 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

D893 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

F300 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

E550 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

G24 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

B310 Aiuti alle imprese Studio di fattibilità Progettazione preliminare

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Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione

Adempimento Soggetto Responsabile

Stato Adempimento

Data di Conclusione

Prevista

H305 = = = = H424 = = = = G71 = = = = G11 = = = = D656 = = = = A62 = = = = E584 = = = = A153 = = = = H127 = = = =

H156 Concessione edilizia

Comune Da avviare aprile 2007

F245 = = = = G32 = = = = H109 = = = = G21 = = = = O1074 = = = = D893 = = = =

F300 Concessione edilizia Comune Da avviare aprile 2007

E550 Concessione edilizia Comune Da richiedere aprile 2007

G24 = = = = B310 = = = =

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Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione Progettazione

Selezione Soggetto Attuatore

Realizzazione Collaudo

H305 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 H424 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 G71 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 G11 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 D656 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 A62 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 E584 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 A153 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 H127 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 H156 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 F245 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 G32 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 H109 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 G21 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 O1074 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 D893 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 F300 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 E550 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 G24 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08 B310 Gen 07 lug 07 Lug 07 set 07 set 07 / set 08 Dic 08

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7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione

dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.

Le iniziative coinvolte nel presente progetto integrato sono localizzate prevalentemente a Cagliari e

Hinterland (Cagliari, Quartu Sant’Elena e Selargius). Le altre sono localizzate a Suni, Nuoro, Uta, Villaputzu,

Vallermosa.

La maggior parte di questi comuni dispongono di uno SUAP, per alcuni il servizio viene svolto in forma

associata da un’aggregazione di comuni. Lo sportello si occupa dell’intera pratica autorizzatoria delle

imprese che intendono investire nel luogo e modificare l’investimento già realizzato. Il servizio in genere è

organizzato con uno sportello di front–office in grado di accogliere l’imprenditore e di aiutarlo a istruire la

pratica e di inoltrarla per il suo processamento.

Per il momento nel territorio di riferimento non risultano attivati servizi a scala intercomunale riconducibili alle

specifiche esigenze delle imprese coinvolte nel presente progetto integrato.

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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).

La strategia regionale per potenziare e rendere maggiormente competitive le imprese del settore ICT è attuata prioritariamente attraverso la realizzazione del Distretto Tecnologico Sardinia ICT. Il Distretto Sardinia ICT è incentrato attorno al nucleo di competenze scientifiche, tecnologiche, manageriali e imprenditoriali che, a partire dai primi anni ’90, si è sviluppato nel campo dell’ Information Technologies, delle Telecomunicazioni e di Internet. La creazione del Distretto ha l’obiettivo di focalizzare le competenze di punta presenti soprattutto nell’area cagliaritana nei settori della ricerca avanzata, dello sviluppo e della produzione sull’informatica, le telecomunicazioni ed i sistemi multimediali in un sistema integrato a supporto di uno sviluppo innovativo e competitivo del territorio di riferimento. Il Distretto Sardinia ICT rientra nella tipologia dei distretti “emergenti o potenziali”. Si tratta di quei contesti territoriali caratterizzati dalla presenza degli elementi costitutivi dei distretti (centri di ricerca pubblici o privati, imprese high tech, elevato tasso di natalità e di crescita delle imprese, risorse umane qualificate, disponibilità di strumenti finanziari adatti ad iniziative ad alto contenuto di innovazione) ma da una mancata integrazione tra questi. Il Distretto è concepito come un sistema territoriale nel quale - la prossimità fisica tra i diversi attori economici e scientifici, - la facile circolazione delle informazioni e gli scambi di esperienze e conoscenze, - le comuni radici ed i comuni interessi economici e culturali possono favorire rapidi processi di crescita, anche per imitazione, e fecondi rapporti di collaborazione e sinergia tra le imprese e tra queste ed il mondo della ricerca. L’implementazione del Distretto dovrà partire da alcune opzioni strategiche: - Il Distretto è costituito dall’insieme dei Centri di Ricerca e dalle Imprese innovative che operano in Sardegna nel settore dell’ICT. - Il Distretto dovrà avere un preciso riferimento al sistema territoriale, inteso come asse locale Cagliari-Sa Illetta-Pula, valorizzando le opportunità e le potenzialità offerte dalla presenza dell’Università e di micro e piccole imprese, di Tiscali e delle sue potenzialità tecnologiche, insediative e commerciali e di Polaris a partire dalle sue capacità di ricerca e innovazione. - Il Distretto dovrà comprendere tutte le attività tipiche di una filiera tecnologica e cioè la ricerca di base, la ricerca industriale, lo sviluppo e la produzione. - Si dovranno identificare, nel quadro vastissimo delle tecnologie e campi di applicazione delle ICT, filoni o approcci ad alto potenziale di crescita nell'ambito dei quali esista la possibilità di selezionare alcuni campi ben delimitati ove sia possibile aspirare all'eccellenza (con attività state-of-the-art di ricerca applicata, e conseguente potenziale ricaduta in termini di business opportunities). - Il Distretto dovrà rapportarsi in via più generale alle caratteristiche del tessuto imprenditoriale, istituzionale e della ricerca esistente sul territorio, perseguendo attività di ricerca applicata, disseminazione/trasferimento di tecnologie e conoscenze che possano beneficiare in modo diretto una quota consistente degli operatori presenti, favorendone la crescita competitiva e generando concrete opportunità di sviluppo.

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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Accordo di Cooperazione N° 1 – Titolo Accordo di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato denominato “Hardware Mashup”

Oggetto dell’accordo sottoscritto. Attuazione progetto integrato

Soggetti sottoscrittori dell’accordo. I soggetti che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo.

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accodo.

Data di sottoscrizione dell’accordo. 18 dicembre 2006

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8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Totali 30.192.754 13.097.614,3

Codice Operazione

Tipologia Titolo Operazione Costo Totale Contributo richiesto

H305 Aiuti alle imprese Akhela Srl 6.640.000,00 2.836.500,00 (42,72%)

H424 Aiuti alle imprese AP TEC 650.000,00 292.500,00 (45%)

G71 Aiuti alle imprese Arcocavi 1.566.074,00 706.983,30 (45,14%)

G11 Aiuti alle imprese Artware 631.000,00 375.400,00 (59,49%)

D656 Aiuti alle imprese Consorzio

autonomica 357.000,00 196.350,00 (55,00%)

A62 Aiuti alle imprese ATI Assistenza Tecnica Srl 290.000,00 131.500,00

(42.24%)

E584 Aiuti alle imprese Chip elettronica 1.097.500,00 578.250,00 52,69%

A153 Aiuti alle imprese Computherm 177.300,00 124.110 (70%)

H127 Aiuti alle imprese Dal Pont 707.500,00 438.750,00 (62,01%)

H156 Aiuti alle imprese Datcom srl 1.005.000,00 452.750,00 (45.05%)

F245 Aiuti alle imprese Università

G32 Aiuti alle imprese

Inftel 1.205.000,00 633.700,00 (52,59%)

H109 Aiuti alle imprese Interbusiness Srl 1.155.000,00 611.200,00

(52,92%)

G21 Aiuti alle imprese Logitec 631.000,00 375.400,00 (59,49%)

O1074 Aiuti alle imprese Mura Massimiliano 3.180.000,00 1.431.000,00 (45%)

D893 Aiuti alle imprese Oligamma Srl 245.000,00 110.250 (45%)

F300 Aiuti alle imprese

Spluga service 344.380,00 154.971,00 (45%)

E550 Aiuti alle imprese Suniplast 800.000,00 360.000,00 (45%)

G24 Aiuti alle imprese Teleco 5.583.000,00 1.363.500,00 (24,42%)

B310 Aiuti alle imprese Vitrociset 780.000,00 408.000,00 (52,31%)

F502 Aiuti alle imprese BIZ MATICA

Sardegna Srl 3.368.000,00 1.516.000,00 (45,03)