Cronisti in classe 21 02 2013

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•• 9 CAMPIONATO GIORNALISMO GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013 Malasanità, perchè c’è ancora nel 2013? Inunanno,lapercentualedicasièparial6%.«Servirebbepiùpersonale» IL FENOMENO della malasanità in Italia è molto diffu- so. Ci fa rimanere sempre sconcer- tati. Possono essere causati da va- rie distrazioni ed errori del perso- nalemedico(comeperesempiolo scambio di medicinali) o carenze nelleprestazioni dei servizi sanita- ri. La percentuale dei casi di malasanità all’anno è pari a circa il 6%. Secondo una ricerca, le re- gioni d’Italia in cui si registra la più alta percentuale di casi sono Calabria e Sicilia. Forse se ci fosse la possibilità di assumere più me- dici e infermieri, probabilmente ci sarebbe più organizzazione e controllo all’interno degli edifici sanitari. RIPORTARE tutti i casi di malasanità di un solo anno, sareb- be faticoso e inutile. Per ogni caso viene aperta un’inchiesta dove vengono effettuate delle indagini, manonsempresiriesceadarriva- re alla soluzione e soprattutto, non sempre, si scopre quello che ci si spetta. Ciò che è stato tolto ai familiari delle vittime, sicuramen- te non tornerà. I danni gravi, pro- babilmente, non potranno essere risolti. Ma forse chi ha sbagliato è giusto che debba pagare. Tutti gli avvenimenti non sono da sottova- lutare e dimenticare, perchè ci de- vono far riflettere sul mondo che ci circonda, che andrebbe miglio- rato. NELLA SOCIETÀ di oggi, mo- derna e avanzata, non si dovrebbe più sentire parlare di queste trage- die. Dopotutto, durante questi an- ni, ci sono state nuove scoperte e si stanno progettando nuove tec- nologiche importanti per la vita dell’uomo. Quindi, è assurdo che nel ventunesimo secolo si muoia ancora di parto o per un semplice malore. NON bisogna però nemmeno puntare solo il dito e criticare. Giudicare solo ed esclusivamente i casi di malasanità. E’importante ricordare che ci sono anche tantis- simi bravi medici e collaboratori che salvano moltissime vite ogni giorno, nelle corsie di centinaia di ospedali d’Italia. Sono persone che ogni giorno studiano e si im- pegnano per la ricerca. Per scopri- re le giuste cure per combattere gravi malattie, come ad esempio il cancro, che colpisce ogni gior- nopersonetutteleetàenonostan- tetutto.Forsequestesonosolopa- role di due giovani ragazze che hanno ancora un briciolo di spe- ranza e di fiducia sul mondo, su- gli adulti, ma anche su noi stessi che un giorno prenderemo parte della società da adulti, consapevo- li di ciò che è stato, per poter mi- gliorare il mondo e fare in modo che certi fenomeni non si ripeti- no più. Iris Dhuli Chiara Rosa Taranto III E IL MILAN dopo le cessioni dei due campioni, Zla- tan Ibrahimovic e Thiago Silva, nel mercato estivo, ha deciso di rilanciarsi puntando sui giovani e di la- sciar perdere i giocatori con prezzi esagerati. Per questo è avvenuto uno sfoltimento della rosa dovu- to anche alla partenza di molte bandiere calcistiche che hanno appeso gli scarpini al chiodo o hanno la- sciato Milano. Iniziato malamente il campionato, il Milan ha avuto la fortuna di scoprire un grande e giovane talento calcistico: El Shaaraway che l’anno precedente non aveva avuto molto spazio per farsi notare. Più volte, l’allenatore Allegri è stato messo in discussione per i cattivi e non soddisfacenti risul- tati, ma è riuscito a cavarsela trovando l’equilibrio con la nuova rosa e scoprendo molti talenti come De Sciglio, Niang. Il nuovo anno però per la squa- dra sembra iniziato positivamente, nonostante ab- bia ricevuto una sconfitta da parte della Juventus avendo comunque giocato una buona partita. Allegri può ritenersi soddisfatto dei ragazzi. Ma la sua posizione rimane in dubbio, a detta del presiden- te che ha dichiarato che il suo futuro dipenderà tut- to dai suoi risultati. La tifoseria vorrebbe ottenere punti e un posto ambito in classifica, che richiedo- no grandi investimenti sul mercato, ma c’è anche chi preferisce risultati minori ottenuti attraverso giovani talenti. Andrea Cereda e Andrea Vagnini III C SPORT L’ALLENATORE ALLEGRI HA SCOPERTO NUOVI TALENTI: DE SCIGLIO, NIANG E EL SHARAARAWY Igiovani talentidellasquadra del Milan Le regioni dove ci sono più casi di malasanità sono la Sicilia e la Calabria LA STORIADI EZIO GIORGETTI SOLIDARIETÀ.Unaparo- la che in questi tempi si sente pronunciare di frequente, ma che pochi la praticano. In Ita- liacisonoperòalcuneistituzio- ni che fanno veramente solida- rietà tutti i giorni, in silenzio, senza pubblicità. Tra queste la comunità Papa Giovanni XXIII,fondata a Rimini da don Oreste Benzi, che aiuta i più bisognosi e cerca di dare a tutti la possibilità di rifarsi una vita dignitosa. Pensiamo poi agli ordini religiosi, che man- danoilorosacerdotiosuoretra igliultimi.El’ArmadeiCara- binieri che quotidianamente, nell’adempimento del proprio dovere, cerca sempre di aiutare i più deboli, gli indifesi. Pro- prio sotto l’Arma si ritrova poi il personale in congedo, riunito nell’associazione Nazionale Carabinieri che vanta anche nuclei organizzati di Protezio- ne Civile. Un grandissimo esempio di solidarietà è stata Madre Teresa di Calcutta. Mi- nuscola fisicamente, ma gran- dissima a livello morale, che si è dedicata anima e corpo ai bambini abbandonati, ai mala- ti terminali, ai negletti. Il segre- to perchè la maggior parte del- le persone sappia mettere in pratica la solidarietà, è inculca- re valori ed ideali nei ragazzi fin dalla più giovane età. Que- sto compito spetta alla scuola e soprattutto alle famiglie: apri- re il cuore dei giovani, futuri uomini che formeranno la so- cietà, per essere disponibili e pronti verso il prossimo. Lucia Senatore IIB Scuola Panzini — Bellaria RIFLESSIONI Solidarietà, anchei giovani devonofarla Una foto del giocatore rossonero El Shaaraway SABATO 26 gennaio, nell’atrio della scuola è stata allestita una piccola mostra su Ezio Giorgetti. Una ragazza ci ha spiegato la sto- ria di quest’uomo che, insieme al marescial- lo dei carabinieri Osman Carugno, ha ri- schiato la sua vita per salvare degli scono- sciuti. Nato nel 1912, è stato un albergatore bellariese, che aiutò 38 ebrei a nascondersi dai tedeschi ospitandoli nella sua pensione, l’hotel Savoia. Giorgetti ricevette dalla co- munità ebraica di Roma un attestato di me- rito. Il 17 giugno 1964 fu invitato a Gerusa- lemme per ricevere l’onorificenza ‘Giusto fra le Nazioni’, primo di tutti gli italiani. Andrea Ferrari III A

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Concorso Cronisti in Classe _ Resto del Carlino

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••9CAMPIONATOGIORNALISMOGIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013

Malasanità, perchè c’è ancora nel 2013?In un anno, la percentuale di casi è pari al 6%. «Servirebbe più personale»

IL FENOMENO dellamalasanità in Italia è molto diffu-so. Ci fa rimanere sempre sconcer-tati. Possono essere causati da va-rie distrazioni ed errori del perso-nale medico (come per esempio loscambio di medicinali) o carenzenelle prestazioni dei servizi sanita-ri. La percentuale dei casi dimalasanità all’anno è pari a circail 6%. Secondo una ricerca, le re-gioni d’Italia in cui si registra lapiù alta percentuale di casi sonoCalabria e Sicilia. Forse se ci fossela possibilità di assumere più me-dici e infermieri, probabilmenteci sarebbe più organizzazione econtrollo all’interno degli edificisanitari.

RIPORTARE tutti i casi dimalasanità di un solo anno, sareb-be faticoso e inutile. Per ogni casoviene aperta un’inchiesta dovevengono effettuate delle indagini,ma non sempre si riesce ad arriva-re alla soluzione e soprattutto,non sempre, si scopre quello checi si spetta. Ciò che è stato tolto aifamiliari delle vittime, sicuramen-

te non tornerà. I danni gravi, pro-babilmente, non potranno essererisolti. Ma forse chi ha sbagliato ègiusto che debba pagare. Tutti gliavvenimenti non sono da sottova-lutare e dimenticare, perchè ci de-vono far riflettere sul mondo checi circonda, che andrebbe miglio-rato.

NELLA SOCIETÀ di oggi, mo-derna e avanzata, non si dovrebbepiù sentire parlare di queste trage-die. Dopotutto, durante questi an-ni, ci sono state nuove scoperte esi stanno progettando nuove tec-nologiche importanti per la vitadell’uomo. Quindi, è assurdo chenel ventunesimo secolo si muoia

ancora di parto o per un semplicemalore.

NON bisogna però nemmenopuntare solo il dito e criticare.Giudicare solo ed esclusivamentei casi di malasanità. E’importantericordare che ci sono anche tantis-simi bravi medici e collaboratoriche salvano moltissime vite ognigiorno, nelle corsie di centinaiadi ospedali d’Italia. Sono personeche ogni giorno studiano e si im-pegnano per la ricerca. Per scopri-re le giuste cure per combatteregravi malattie, come ad esempioil cancro, che colpisce ogni gior-no persone tutte le età e nonostan-te tutto. Forse queste sono solo pa-role di due giovani ragazze chehanno ancora un briciolo di spe-ranza e di fiducia sul mondo, su-gli adulti, ma anche su noi stessiche un giorno prenderemo partedella società da adulti, consapevo-li di ciò che è stato, per poter mi-gliorare il mondo e fare in modoche certi fenomeni non si ripeti-no più.

Iris DhuliChiara Rosa Taranto III E

IL MILAN dopo le cessioni dei due campioni, Zla-tan Ibrahimovic e Thiago Silva, nel mercato estivo,ha deciso di rilanciarsi puntando sui giovani e di la-sciar perdere i giocatori con prezzi esagerati. Perquesto è avvenuto uno sfoltimento della rosa dovu-to anche alla partenza di molte bandiere calcisticheche hanno appeso gli scarpini al chiodo o hanno la-sciato Milano. Iniziato malamente il campionato, ilMilan ha avuto la fortuna di scoprire un grande egiovane talento calcistico: El Shaaraway che l’annoprecedente non aveva avuto molto spazio per farsinotare. Più volte, l’allenatore Allegri è stato messoin discussione per i cattivi e non soddisfacenti risul-tati, ma è riuscito a cavarsela trovando l’equilibrio

con la nuova rosa e scoprendo molti talenti comeDe Sciglio, Niang. Il nuovo anno però per la squa-dra sembra iniziato positivamente, nonostante ab-bia ricevuto una sconfitta da parte della Juventusavendo comunque giocato una buona partita.Allegri può ritenersi soddisfatto dei ragazzi. Ma lasua posizione rimane in dubbio, a detta del presiden-te che ha dichiarato che il suo futuro dipenderà tut-to dai suoi risultati. La tifoseria vorrebbe ottenerepunti e un posto ambito in classifica, che richiedo-no grandi investimenti sul mercato, ma c’è anchechi preferisce risultati minori ottenuti attraversogiovani talenti.

Andrea Cereda e Andrea VagniniIII C

SPORT L’ALLENATORE ALLEGRI HA SCOPERTO NUOVI TALENTI: DE SCIGLIO, NIANG E EL SHARAARAWY

I giovani talenti della squadra del Milan

Le regioni dove ci sono più casi di malasanità sono la Sicilia e la Calabria

LA STORIA DI EZIO GIORGETTI

SOLIDARIETÀ. Una paro-la che in questi tempi si sentepronunciare di frequente, mache pochi la praticano. In Ita-lia ci sono però alcune istituzio-ni che fanno veramente solida-rietà tutti i giorni, in silenzio,senza pubblicità. Tra queste lacomunità Papa GiovanniXXIII,fondata a Rimini dadon Oreste Benzi, che aiuta ipiù bisognosi e cerca di dare atutti la possibilità di rifarsi unavita dignitosa. Pensiamo poiagli ordini religiosi, che man-dano i loro sacerdoti o suore trai gli ultimi. E l’Arma dei Cara-binieri che quotidianamente,nell’adempimento del propriodovere, cerca sempre di aiutarei più deboli, gli indifesi. Pro-prio sotto l’Arma si ritrova poiil personale in congedo, riunitonell’associazione NazionaleCarabinieri che vanta anchenuclei organizzati di Protezio-ne Civile. Un grandissimoesempio di solidarietà è stataMadre Teresa di Calcutta. Mi-nuscola fisicamente, ma gran-dissima a livello morale, che siè dedicata anima e corpo aibambini abbandonati, ai mala-ti terminali, ai negletti. Il segre-to perchè la maggior parte del-le persone sappia mettere inpratica la solidarietà, è inculca-re valori ed ideali nei ragazzifin dalla più giovane età. Que-sto compito spetta alla scuola esoprattutto alle famiglie: apri-re il cuore dei giovani, futuriuomini che formeranno la so-cietà, per essere disponibili epronti verso il prossimo.

Lucia SenatoreII B

Scuola Panzini — Bellaria

RIFLESSIONI

Solidarietà,anche i giovanidevono farla

Una foto del giocatorerossonero El Shaaraway

SABATO 26 gennaio, nell’atrio della scuolaè stata allestita una piccola mostra su EzioGiorgetti. Una ragazza ci ha spiegato la sto-ria di quest’uomo che, insieme al marescial-lo dei carabinieri Osman Carugno, ha ri-

schiato la sua vita per salvare degli scono-sciuti. Nato nel 1912, è stato un albergatorebellariese, che aiutò 38 ebrei a nascondersidai tedeschi ospitandoli nella sua pensione,l’hotel Savoia. Giorgetti ricevette dalla co-

munità ebraica di Roma un attestato di me-rito. Il 17 giugno 1964 fu invitato a Gerusa-lemme per ricevere l’onorificenza ‘Giustofra le Nazioni’, primo di tutti gli italiani.

Andrea Ferrari III A