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SCUOLA 21 classe 2^ OPA
STORIA/GEOGRAFIA
LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI,
PRODUTTORI E CONSUMATORI.
Tra i maggiori detentori di risorse minerarie figurano i quattro più vasti paesi del
mondo:
Russia
Canada
Cina
Stati Uniti
seguiti da: Australia, Sudafrica e Brasile. Alcuni detentori sono anche potenze
economiche di primo piano, altri sono ancora in via di sviluppo.
Ciò spiega perché la geografia dei detentori delle riserve minerarie non coincide
sempre con quella dei produttori e dei consumatori.
Chi possiede giacimenti estrae il minerale grezzo, ma non sempre lo lavora per
ricavarne il minerale raffinato; quindi il detentore non necessariamente coincide
col produttore, né questi coincide sempre col consumatore finale.
GRAVE SQUILIBRIO NEL CONSUMO DELLE RISORSE
I paesi ad alto sviluppo economico assorbono tre quarti delle ricchezze minerarie del
pianeta, pur avendo un quarto della popolazione.
La non coincidenza tra detentori e consumatori ha segnato l’intera storia dell’umanità:
le risorse minerarie, fin dai tempi delle più antiche civiltà, sono sempre state oggetto
di contese.
LA GEOGRAFIA DELLE FONTI DI ENERGIA
NON RINNOVABILI
La distribuzione delle fonti energetiche non rinnovabili è disomogenea; la maggior
parte di esse, infatti, è concentrata in alcune aree.
Il PETROLIO viene estratto soprattutto in tre zone:
Medio Oriente
Asia centro-siberiana
America anglosassone.
I maggiori produttori di greggio sono, infatti, l’Arabia Saudita, la Russia e gli
Stati Uniti (insieme concorrono per circa il 30% all’offerta mondiale complessiva).
Altri importanti produttori sono Kazakistan, Cina, Libia, Nigeria, Messico,
Venezuela, Norvegia e Regno Unito.
Non dissimile è la situazione per quanto riguarda la produzione di GAS NATURALE: i
maggiori produttori sono i paesi della Csi e gli Stati Uniti (insieme estraggono più
della metà del totale mondiale). Tra gli altri, Canada, Paesi Bassi, Regno Unito,
Indonesia e Algeria registrano le produzioni più significative.
Cina, Stati Uniti, India e Russia sono, nell’ordine, i maggiori produttori di
CARBONE.
LO SQUILIBRIO TRA PRODUZIONE E CONSUMI
Tra il Nord e il Sud del mondo esiste un forte divario anche per quanto riguarda il
consumo di energia: i paesi ad avanzato sviluppo sociale consumano i sette ottavi
dell’energia prodotta ogni anno, anche se le loro popolazioni rappresentano appena un
quarto di quella mondiale. Questo forte squilibrio è alla base dei flussi commerciali
internazionali delle risorse energetiche, che dai paesi produttori del Sud del mondo
alimentano i consumi di molti paesi ricchi. Ciò avviene in misura diversa, perché assai
differente è il grado di dipendenza che ogni paese ha verso le varie fonti e le aree di
approvvigionamento.
LA DIPENDENZA ENERGETICA
Il consumo energetico dipende in primo luogo dalla quantità e dal tipo di risorse
disponibili.
In Italia, ad esempio, il rapporto tra energia consumata ed energia prodotta
presenta un valore assai elevato. Il nostro paese riesce infatti a soddisfare
autonomamente il proprio fabbisogno energetico solo per un quinto; i quattro quinti di
energia mancanti li importiamo da:
LIBIA (un terzo del petrolio)
ARABIA SAUDITA, IRAN e RUSSIA ( 15 % ciascuno)
YEMEN, ALGERIA ED EGITTO (il resto)
ALGERIA, RUSSIA E PAESI BASSI (principali fornitori di gas).
LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI
Il sole, il vento, l’energia geotermica, la forza dell’acqua e del mare costituiscono le
principali fonti di energia rinnovabili. Nonostante presentino alcuni limiti, queste fonti
sono considerate alternative rispetto ai combustibili fossili, perché sono più
compatibili con gli equilibri ecologici.
L’energia solare
La vita sulla Terra dipende dal flusso di energia irradiato giornalmente dal Sole:
riuscire a catturarne anche solo una piccola parte, a costi competitivi,
significherebbe disporre di energia pulita e rinnovabile in quantità potenzialmente
illimitata.
Tuttavia, solo le regioni poste tra i 45° circa di latitudine nord e sud si prestano
allo sfruttamento di questa fonte: si tratta di zone in prevalenza desertiche che
offrono vasti spazi agli impianti di pannelli fotovoltaici.
L’energia eolica e quella geotermica
Anche i venti sono un serbatoio potenzialmente illimitato di energia pulita.
Tuttavia, le centrali eoliche non possono essere localizzate nelle regioni dove i
venti soffiano meno di cento giorni l’anno e a velocità inferiori a 4 m al secondo.
Bisogna poi disporre di vaste aree a bassa densità abitativa; quelle realmente
disponibili, invece, raramente coincidono con quelle ottimali dal punto di vista
tecnico.
Più semplice, invece, lo sfruttamento dell’energia geotermica: nel mondo
funzionano circa 150 impianti capaci di produrre energia elettrica sfruttando il
calore del sottosuolo che arriva in superficie. Nonostante alcuni limiti,
assicurano energia rinnovabile e pulita.
L’energia idroelettrica
Molto diversa è la situazione relativa allo sfruttamento dell’energia fornita
dalle acque. Nel mondo risultano attive oltre 36000 dighe finalizzate alla
produzione di energia idroelettrica; una fonte ritenuta ottimale in quanto
inesauribile e pulita.
A livello sperimentale, invece, si studia la possibilità di sfruttare il movimento
delle maree o la differenza di temperatura tra le acque profonde e superficiali.