Croce Verde Notizie

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Trimestrale d'informazione della Croce Verde Torino e Sezioni Tassa riscossa Torino - Ferrovia Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 filiale di Torino Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3604 del 30/12/85 Direzione Redazione: Viao Dorè, 4 - 10121 Torino Tel. 011.5621606 - Fax 011.5621806 www.croceverde.org - [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA Sicurezza sul lavoro I volontari diventano "autonomi" Tazebao Spazio ai Lettori Anno XXIV - Numero 3/2009 Avviso per i signori portalettere: in caso di mancato recapito inviare al CMP Torino Nord per la restituzione al mittente presso pagamento resi I I n n f f l l u u e e n n z z a a e e p p s s i i c c o o s s i i Come evitare i falsi allarmismi

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n°3 - 2009

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Trimestraled'informazione

della Croce VerdeTorino e Sezioni

Tassa riscossaTorino - Ferrovia

Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/clegge 662/96 filiale di Torino

Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3604del 30/12/85

Direzione Redazione: Viao Dorè, 4 - 10121 TorinoTel. 011.5621606 - Fax 011.5621806

www.croceverde.org - [email protected]

DISTRIBUZIONE GRATUITA

Sicurezza sul lavoroI volontari diventano "autonomi"

TazebaoSpazio ai Lettori

Anno XXIV - Numero 3/2009

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Come evitare i falsi allarmismi

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Influenza A-H1N1La principale vittima è il PIL?......... Pag. 4

Influenza A-H1N1Districarsi tra i vaccini.................. Pag. 7

News dall'Ente......................... Pag. 8

Sicurezza sul lavoroI volontari diventano "autonomi"... Pag. 12

Una Manovra per la VitaUna domenica piena di vita........... Pag. 14

TazebaoUna pagina per voi...................... Pag. 15

Sommario

Trimestrale d'informazione della Croce Verde Torino

Direzione editoriale e redazioneVia Dorè 4 – 10121 TorinoTel. 011.562.16.06Fax 011.562.18.06www.croceverde.orgEmail: [email protected]

Direttore responsabile:Patrizio Abrate

Vice direttore:Roberto Tofful

Comitato di redazione:Giulio AiraghiVincenzo FavaleLuisella MomoMarino ProperziManuela Segre

Grafica e impaginazione:Rosanna D'Arpa

Hanno collaborato a questo numero:Marco GalleaArnaldo Massavelli

Stampa:Tipografia LITHO ART NEWVia Guido Reni 1010136 TorinoTel. 011.329.90.47

Ipse dixit.."Il mondo manca di qualcosa che somigli

al coraggio:

non c'è quell'incoscienza che ha sempre

sostenuto gli artisti,

c'è una ritirata"

Paolo Conte, cantautore

"A volte il successo è assurdo.

Non è mica normale che qualcuno che

incontri per strada

ti chieda di tenere in braccio suo figlio"

Vittoria Puccini, attrice

"Certo, il Palermo può vincere lo scudetto.

Ma ci vorrebbe Padre Pio in porta e Gesù

come centravanti"

Fabrizio Miccoli, calciatore

2Associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

AVVISO AI LETTORIIl Suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico della nostra rivista. Nel rispetto della legge per la tutela dei dati personali (privacy) comunichiamo che tale archivio è gestito dalla Croce Verde Torino. I suoi dati non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Lei potrà richiedere in qualsiasi momento la cancellazione dei suoi dati scrivendo alla redazione del giornale

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Questa organizzazione ha permesso all’Ente di crescere nei decenni e di salvaguardare l’entusiasmo dei nostri militi. Nel corso degli anni si sono formate delle vere e proprie famiglie con le loro particolarità, un carattere distintivo ed una storia che alimenta il senso di appartenenza dei loro appartenenti.

È tempo di aggiungere un’altra squadra, come fu per la squadra del sabato sorta in un’epoca successiva alla costituzione. In realtà questa squadra esiste già, è la squadra diurna ma essa, a causa dei sempre maggiori servizi richiesti di giorno e dalla scomparsa del servizio civile, ha bisogno di crescere.

C’è bisogno di tutti noi, non basterà la campagna pubblicitaria che sta per partire in questi giorni, per garantirne lo sviluppo, bisogna che ciascun milite, ciascun socio contribuisca alla ricerca di volontari attraverso la più efficace delle pubblicità, per noi: il passaparola.

Il volontariato diurno è già una realtà ma ha bisogno di aumentare i propri volontari e sono molte le categorie di persone che hanno possibilità di prestare la propria opera durante il giorno: penso ai tantissimi pensionati, penso a molti giovani studenti, addirittura, alle casalinghe. Essere volontari del diurno non significa soltanto salire in ambulanza; sono molte le attività che si possono svolgere: trasporti per disabili, lavori di segreteria, assistenza agli anziani, manutenzione dei veicoli e tanti altri ancora.

Per questo numero di Croce Verde Notizie abbiamo pensato di approfondire un argomento di grande attualità, l'influenza A; con l’autorevole aiuto del nostro direttore sanitario Marco Gallea, abbiamo cercato di dare risposta alle principali domande che ci vengono in mente. Speriamo di essere riusciti, almeno in parte, nell’intento.

Roberto Tofful ci informa, invece, sulle novità che riguardano la sicurezza sul lavoro dei volontari e sulle nuove prescrizioni del recente decreto legge in materia. Infine, sempre Roberto, ci relaziona sulla bella giornata di ottobre che ci ha visto protagonisti in piazza Castello per la Giornata antisoffoco.

Infine, mi preme lanciare un piccolo appello a coloro che sono interessati a scrivere o collaborare con noi del giornale. Il comitato di redazione è aperto a tutti coloro che hanno una o più idee per migliorare Croce Verde Notizie oppure che vogliono, più semplicemente, aiutarci a raccogliere e pubblicare le tante informazioni che riceviamo. Anche questo è volontariato.

Buona lettura a tutti

Pochi ricordano che, dalla sua origine, il servizio dei volontari della Croce Verde, si è sempre articolato sulla rotazione di nove squadre. Possiamo dire che ciascuna delle nostre squadre ha una storia lunga di, oltre, 100 anni.

AIUTIAMO IL DIURNO A CRESCEREEditoriale di Patrizio Abrate

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Stamane, andando con la famiglia a fare la spesa mi sono imbattuto, all’ingresso dell’ipermercato, in una catasta di Amuchina ben esposta e di vari altri prodotti per l'igiene. Siamo ormai vittime di una sorta di psicosi collettiva generata dalla paura verso quanto leggiamo, talvolta troppo superficialmente, sui giornali riguardo la pandemia influenzale in atto. Gli stessi organi di stampa riferiscono che molti prodotti quali le mascherine, gli integratori vitaminici e, soprattutto, gli antivirali sono spesso esauriti. Un’amica farmacista mi ha confessato che nel mese di ottobre la sua farmacia ha registrato i più alti incassi della sua storia.

Evidentemente, a nulla sono valsi i tanti appelli di autorevoli scienziati, degli organismi internazionali e di ministri della sanità per ridimensionare l’allarme.

Di fronte ai rischi per la propria salute tutti hanno un atteggiamento di giustificata cautela verso le notizie che ricevono. Anche se siamo bombardati dalle informazioni sulla prevenzione, le cure ed i rischi, il nostro istinto di protezione ci porta a guardare queste ultime in maniera critica ed a valutarne attentamente l'affidabilità. Insomma, vige il famoso detto “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.

Tuttavia, è accertato che il virus, nella sua attuale struttura cellulare, non può creare complicazioni elevate alla salute di un individuo sano: la mortalità

registrata, ad oggi, è dello 0,003% ovvero più bassa di quella rilevata per l'influenza stagionale (0,2%). Esiste un rischio legato alla possibilità che il virus si modifichi e diventi più aggressivo ma, per ora, esso non ha mostrato segnali in questo senso.

Ciò che differenzia il virus A-H1N1 dagli altri virus influenzali è la maggiore capacità di trasmettersi e propagarsi. Questo potrebbe spiegare la particolare attenzione che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e tutti i governi del mondo stanno prestando a questa forma influenzale. Infatti, se

consideriamo il fenomeno sotto l'aspetto delle ricadute economiche e

sociali, il virus potrebbe provocare effetti molto importanti e pericolosi non tanto per la potenziale mortalità quanto per il fenomeno di aggravamento delle condizioni economiche, già fortemente debilitate dalla crisi in atto, di tutte le nazioni. La pandemia rischia, in sostanza, di rimandare il tanto atteso momento della ripresa economica.

Cerchiamo di capire il perché. In Italia, si stima che agli oltre 4 milioni di persone che ogni anno contraggono l'influenza stagionale,

Influenza A-H1N1

La principale vittima è il PIL?Che cos'è l'influenza "suina" e quali rischi corriamo

a cura di Patrizio ABRATE e Marco GALLEA

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Il virus non comporta rischi gravi per un soggetto sano

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se ne aggiungeranno altri 7 milioni che staranno a casa per l'influenza A. In totale si parla di almeno 11 milioni di persone che mancheranno dal lavoro per un periodo compreso tra 3 e 7 giorni. Il risultato sono parecchi milioni di giornate lavorate in meno ed la conseguente riduzione dell’efficienza produttiva delle aziende e, più in generale degli stati, in un quadro di crisi economica. È come se ad un cassintegrato fosse tolto un mese di paga. Questo dato rischia di tradursi in una caduta importante del PIL nazionale. I più pessimisti arrivano a prevedere che l'influenza potrebbe ritardare di altri due anni la ripresa economica. Alcuni analisti inglesi hanno addirittura indicato nel 5% il probabile, ulteriore, calo del PIL in Gran Bretagna.

Vi è poi il rischio sociale legato alla possibile paralisi dei servizi pubblici essenziali. In tal senso il governo italiano ha già predisposto la distribuzione dei vaccini agli operatori di polizia, della sanità e degli altri servizi essenziali. Nella seconda fase, a partire dal 15 novembre, è prevista, invece, la consegna dei vaccini anche agli operatori del trasporto sanitario tra i quali vi sono i militi ed i dipendenti della Croce Verde.

Dunque, il consiglio è quello di non allarmarsi ma di continuare ad informarsi sulla prevenzione e l'eventuale cura. A tal proposito abbiamo cercato di rispondere ad alcune domande che potranno darci un quadro più completo.

Cosa dobbiamo sapere sull'influenza A

CHE COS’E’ L’INFLUENZA SUINA?

La nuova influenza A/H1N1 è una infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell’influenza. È detta anche “suina” perché in principio il virus è stato la causa di una malattia

respiratoria dei maiali; successivamente si è adattato all'uomo ed è diventato trasmissibile da persona a persona. L'influenza suina non viene trasmessa attraverso il cibo e non esiste alcun rischio d'infezione attraverso il consumo di carne suina cotta o di prodotti a base di carne suina.

QUALI SONO I SINTOMI?

Dal punto di vista dei sintomi, l’influenza A è uguale alla classica influenza stagionale. Si presenta infatti con una triade di sintomi: febbre alta (38° e oltre) di brusca insorgenza, dolori muscolari e sintomi respiratori (mal di gola, tosse, naso che cola). All'inizio si accompagna spesso a mal di testa, debolezza, talora nausea o vomito. Nei bambini la sindrome influenzale si associa frequentemente a congiuntivite, laringite, bronchite e febbre elevata

QUALI SONO LE DIFFERENZE CON L’INFLUENZA STAGIONALE?

La vera differenza con l’influenza classica è rappresentata dal fatto che l'influenza A si diffonde più rapidamente dell’influenza stagionale e quindi colpisce un maggior numero di individui perché, trattandosi di un nuovo virus, molte persone non hanno ancora gli anticorpi per difendersi. Se associamo gli effetti sociali di questa malattia a quelli dell’influenza stagionale, scopriamo che abbiamo a che fare con una vera e propria emergenza sociale più che medica.

Le conseguenze sull'economia rischiano di essere gravi

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COME SI TRASMETTE?

La trasmissione del virus avviene principalmente attraverso le goccioline di saliva emesse durante i colpi di tosse, gli starnuti e i contatti ravvicinati, ma anche attraverso il contatto con le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Vie di contagio possono essere il bacio, le carezze, bere dallo stesso bicchiere, fumare la stessa sigaretta o semplicemente stare a distanza ravvicinata con una persona infetta. I posti dove è più facile restare contagiati sono i luoghi affollati, non solo al chiuso (cinema, autobus, metropolitane, discoteche, bar) ma anche all’aperto (grandi manifestazioni sportive e di piazza, concerti). Il contagio, favorito dal clima freddo e dall’umidità, può avvenire dal giorno precedente all’insorgere dei sintomi e per i quattro giorni successivi.

QUALI RISCHI SI CORRONO?

L’influenza A può presentarsi in forma lieve o più grave, ma la gravità non è certo la caratteristica di questa malattia. La mortalità stimata sarà, al massimo, identica a quella dell’influenza classica stagionale: le complicanze sono più frequenti in individui già affetti da malattie croniche o gravi: malattie polmonari o cardiache, diabete, deficit del sistema immunitario, ecc...

COSA DOBBIAMO FARE SE I SINTOMI SI PRESENTANO?

Se si contrae la malattia, è sufficiente seguire i consigli terapeutici generali: riposo a casa fino a 24-48 ore dalla scomparsa della febbre, assunzione di liquidi (acqua, tè, succhi di frutta), evitare contatti con altre persone, farmaci antipiretici per abbassare la febbre (paracetamolo), analgesici o antinfiammatori per calmare i dolori, eventualmente sedativi della tosse. Se i sintomi sono particolarmente intensi, se la malattia si protrae oltre i 3-4 giorni oppure se la persona è affetta da altre malattie importanti (cardiache, respiratorie, renali) è bene consultare il medico di famiglia, anziché recarsi di propria iniziativa al pronto soccorso. L’impiego di farmaci antivirali può essere indicato, ma solo su prescrizione e sotto controllo medico, in individui a

rischio (bambini sotto i due anni, anziani sopra i 65 anni, persone affette da diabete, malattie croniche respiratorie, cardiovascolari, epatiche, ematologiche, neurologiche o neuromuscolari), in soggetti immunodepressi, nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei soggetti asmatici in terapia e nelle persone obese. Gli antibiotici trovano impiego unicamente in caso di complicazioni (ad es. bronchite o polmonite) e solo dopo la prescrizione di un medico.

COSA FARE PER PREVENIRE IL CONTAGIO?

Le principali norme di prevenzione sono quelle generiche ma si sono rivelate essere le più efficaci: lavarsi frequentemente le mani, soprattutto dopo avere tossito, starnutito o frequentato luoghi pubblici (utili ed efficaci sono i detergenti per le mani a base di alcol), eliminare i fazzoletti di carta dopo aver tossito o dopo essersi soffiati il naso, evitare di portare le mani a contatto con occhi naso e bocca, usare asciugamani e stoviglie personali, evitare contatti ravvicinati (baci o carezze), coprirsi con un fazzoletto naso e bocca quando si starnutisce, rimanere a casa se malati evitando di viaggiare, di recarsi al lavoro o a scuola, allo scopo di limitare i contatti possibilmente infettanti con altre persone e ridurre il rischio di infezioni da parte di altri microbi, aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna o si dorme.

IL VIRUS SU INTERNET:

http://www.epicentro.iss.it per seguire la diffusione dell’influenza

http://ecdc.europa.eu sito del Comitato di Controllo dell'Unione Europea

http://www.who.int sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

http://www.fermailvirus.it sito creato dal Ministero della Salute con utili consigli sulla prevenzione

L'influenza A si diffonde più rapidamente di quella stagionale

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Il vaccino contro il virus dell’influenza A è da fare o no? E questo vaccino è compatibile o no con il vaccino per l’influenza stagionale?

La domanda ci perseguita, ma le risposte non ci danno certezze: c’è chi sostiene che sia meglio farlo e chi, invece, ritiene che questo virus sia paragonabile alle solite influenze stagionali. C’è troppa confusione e troppe poche notizie certe.

In Italia, il Ministero della Salute, in accordo con le indicazioni dell'OMS, ha già fissato le norme principali per l’esecuzione della campagna vaccinale gratuita che riguarderà circa il 40% della popolazione e prevede in una prima fase la vaccinazione di soggetti a rischio perché affetti da patologie croniche gravi, del personale sanitario, del personale che garantisce gli aspetti di sicurezza del Paese (vigili del fuoco, polizia, ecc.) e del personale che garantisce la continuità dei servizi cosiddetti essenziali (acqua, energia, rifiuti). Sarà poi la volta dei soggetti affetti da malattie respiratorie fra i 2 e i 65 anni ed infine i vaccini saranno riservati alla popolazione sana fra i 2 e i 27 anni, cioè a quella fascia d'età che, dai dati sull'andamento mondiale della malattia da aprile ad oggi, risulta essere la più colpita dall'infezione.

“Ma i medici si vaccinano?” Dalle notizie che sentiamo si direbbe che non tutti siano favorevoli. Lo scetticismo di alcuni dottori nasce dal carattere sperimentale del vaccino e dai possibili rischi. Rischi che la stessa OMS non ha escluso, affermando che “nella loro produzione sono coinvolte nuove tecnologie che non sono state ancora valutate estensivamente per la loro sicurezza in certi gruppi della popolazione”. In Francia, un terzo del personale ospedaliero ha scelto di non vaccinarsi, nel timore di effetti collaterali ancora più importanti dell’influenza stessa. Un medico su tre, dunque, preferisce rischiare di ammalarsi piuttosto che assumere misure preventive definite incerte. A preoccupare i camici bianchi il fatto che le nuove tecniche usate per fabbricare i vaccini avrebbero bisogno di un più attento controllo.

E in Italia? I medici della regione Veneto hanno preso una decisione: il 60% di essi (circa 6.600 professionisti) ammettono di non volersi vaccinare, preoccupati dalle frequenti indicazioni discordanti e dal non chiaro rapporto rischio/beneficio; perché si dovrebbe consigliare a un paziente un vaccino non ancora completamente testato e che dovrebbe proteggere da una patologia dieci volte meno virulenta dell’influenza stagionale? Non se ne conoscono gli effetti collaterali, non si hanno

garanzie e tutto ciò lascia spazio ad ogni ipotesi. Anche a quella di un siero prodotto per speculazione economica.

Tirando le somme, che cosa può fare il singolo? Non c’è una certezza e questa, ahimè, è l’unica certezza. E allora prevale il consiglio del buon senso: dato che la decisione della vaccinazione è un compromesso tra le probabilità di malattia e quella di effetti collaterali da vaccino (che anche se in percentuale bassa esistono sempre), occorre fare un bilancio del rapporto rischio/beneficio riferito a noi stessi, aiutati da chi dovrebbe conoscere bene la nostra condizione di salute e le nostre condizioni di vita: il medico di famiglia.

Riguardo la contemporanea vaccinazione anti-influenza A e anti-influenza stagionale, anche qui poche certezze e molte correnti di pensiero differenti. Chi le dichiara incompatibili, chi le ammette possibili purché non si utilizzi lo stesso braccio e intervallando almeno un mese tra un vaccino e l’altro. Anche in questo caso, l’unica persona in grado di aiutarci per il “nostro” rischio/beneficio è il “nostro” medico di famiglia.

Inluenza A-H1N1

Districarsi tra i vacciniCosa possiamo fare per non ammalarci: due vaccini, quale scegliere?

IL VACCINO VIAGGIA VIA SMS

Nei giorni scorsi i nostri Militi hanno ricevuto un messaggio dalla Direzione dei Servizi che chiedeva l'eventuale disponibilità alla vaccinazione gratuita contro l'influenza A.

I Volontari dovevano rispondere al messaggio dando il loro eventuale consenso alla vaccinazione.

Un plauso a coloro che hanno ideato questa nuova forma di comunicazione, in verità già usata per alcune, recenti, necessità di servizio. Da ora, con una spesa esigua ed in pochi minuti, si potrà contattare l'intero Corpo Militi per le necessità di servizio.

Così, più nessuno potrà dire: "io non lo sapevo"

Il medico di famiglia è il nostro migliore consigliere

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Domenica 1° novembre alle ore 8,45 presso la nostra sede il Vice-Presidente Mario Moiso, in rappresentanza dell’Avvocato Paolo Emilio Ferreri all’estero per impegni professionali, una rappresentanza di Militi, di Consiglieri e di Dame Patronesse hanno ricordato, anche con una breve preghiera, le persone che nel corso di quest’anno ci hanno lasciato. Al Cimitero Monumentale, sotto la guida del Milite Beppe Arduino, sono state collocate le quattro corone dedicate ai nostri morti.

Una sosta, in particolare raccoglimento, davanti al nostro cippo recentemente restaurato.

Un ricordo affettuoso e partecipe è stato riservato a Padre Ruggero nella cappella dei Frati Minori, a Vassili Bonucci e Matilde Maniotti che ora riposano al Tempio Crematorio.

Il 20 settembre è mancato Antonio (Nini) Biancotto nostro socio dal 1975 al 2005. Ha collaborato con tutti i responsabili dell'autoparco, da Morello a Graglia, mettendo a disposizione la Sua competenza professionale.

Riportiamo il testo della commovente lettera che il nostro presidente ha inviato ai famigliari di Nini

Chi, come chi scrive, ha partecipato alla vita della “nostra” Croce Verde, non può non ricordare, con emozione e rimpianto, l’attività operosa di Antonio Biancotto, a fianco del cav. Morello, per gli autisti e per il parco macchine. Erano tempi duri, ben diversi da quelli attuali: negli anni 1975 e seguenti le autoambulanze erano poche: quindici o sedici, vecchie e malandate. Solo l’opera attenta di Biancotto consentiva la sostituzione dei pezzi e, via via, la sostituzione degli automezzi e l’aumento del loro numero con sacrifici personali e artifici oggi neppure immaginabili.La stessa preparazione del personale era problema grave che occupava, e preoccupava, il Consiglio Direttivo cui riferiva il cav. Morello: “Mi dice Biancotto…”.La storia dell’Associazione non può tradire la memoria di chi con il suo operato, silente e modesto, l’ha scritta e Biancotto è l’autore, con il cav. Morello, della storia dell’autoparco della Croce Verde degli anni settanta e ottanta.Oggi, in morte di Biancotto, il gagliardetto della Croce Verde si abbruna e si china davanti al feretro del suo collaboratore, ricordandolo anche a chi non lo ha conosciuto ma che oggi beneficierà ancora del suo operato. Grazie Biancotto per quanto hai fatto per tutti noi!

Paolo Emilio Ferreri

Il giorno del ricordo

NEWS dall'Ente

Nini ci ha lasciato

Era “parcheggiata” presso il “campo volo” in pessime condizioni. Ora, dopo essere stata completamente rimessa a nuovo, l’ambulanza FIAT 850, degli anni 70, è entrata a far parte del nostro parco "auto storiche" assieme al 238 FIAT.

Nuova auto storica

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NEWS dall'Ente

IN BREVE

Martedì 13 ottobre 2009, nel Salone delle Feste del Circolo degli Ufficiali, oltre 130 invitati hanno assistito alla conferenza della Dottoressa Anna Curir dell’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese. Su un megaschermo sono state proiettate bellissime diapositive di stelle, pianeti, galassie nonché un videoclip originale della Nasa, il tutto sulla colonna sonora di musiche “celestiali” composte da Vincenzo Galilei, Giovanni Keplero, Bach e Louis Verne. La Dottoressa Curir ha poi risposto ai numerosi quesiti del pubblico attento ed interessato. Non è mancata la domanda sul fatidico 21.12.2012, data prevista per la fine del mondo, ma siamo stati tutti rassicurati perché, allo stadio attuale delle conoscenze, non corriamo proprio alcun pericolo. A corollario di questa conferenza, venerdì 23 ottobre circa metà dei partecipanti alla serata precedente sono saliti all’Osservatorio per concludere, sotto la guida del Dottor Walter Ferreri, questa esperienza alla scoperta dello spazio e dell’universo con l’osservazione diretta, grazie ad un potente telescopio, degli “oggetti stellari” da una delle cupole. La notte, limpida e bellissima, ha consentito di ammirare la luna ormai al tramonto, Giove, le Pleiadi ed altre luminosissime stelle.

Anno internazionale...dell'astronomia

Nei mesi scorsi alcune ormai "storiche" ambulanze sono state dismesse dal nostro parco veicoli. Queste ultime sono state donate dalla Croce Verde Torino ad alcune associazioni che operano all’estero, per continuare la loro missione.

Rispettivamente sono state donate:

• la 148 partita per il Guatemala presso il “Progetto Volontari e Salute” di Kebemer

• la 155 partita per l'Etiopia presso l’”Istituto Internazionale di Scienze Mediche, Antropologiche e Sociali” di Makalla.

• la 189 partita per l'Ungheria presso l’associazione assistenziale “Luce dei miei occhi” di Pecs (richiesta del Console Ungherese in Italia).

le "vecchie" ambulanze...continuano a vivere

UNA POLIZZA PER LE FIGLIE DI EMILIO RAGUSALa Croce Verde ha stipulato due polizze di 4.000 euro che hanno come beneficiarie le figlie Federica e Francesca di Emilio Ragusa che, al diciottesimo anno d’età, potranno disporre delle somme investite. I fondi sono stati reperiti integrando la somma che era stata raccolta in sua memoria dal corpo Militi.

ABRUZZOContinua la nostra presenza settimanale presso i campi che sono ancora operativi in Abruzzo. Al momento siamo alla conclusione dell'operazione con lo smantellamento dei campi. Sino ad oggi sono stati impegnati 101 militi che hanno coperto 115 turni settimanali presso i campi di Barisciano, Acquasanta, Collebringioni e la Centrale Operativa Anpas.

NUOVA AMBULANZA PER VENARIA223 è il numero assegnato alla nuova ambulanza che è stata donata alla sezione di Venaria dalla Presidente della Pro Loco locale.

BASKET A TORINODurante tutte le gare interne del campionato di basket della Libertas Moncalieri (serie B femminile) e Cus Torino (serie C1 maschile) saremo presenti con un’ambulanza per prestare il servizio di assistenza sanitaria in collaborazione con la nostra consorella, la Croce Verde Vinovo.

UN LIBRO...VICINO A NOINell’ambito dell’iniziativa “OTTOBRE 2009, PIOVONO LIBRI: a Torino si legge in tram e in biblioteca”, Adriano Cai, nostro dipendente, lunedì 12 ottobre ha presentato, di fronte ad un pubblico che ha riempito il tram dedicato all’iniziativa, il Suo libro “Autista barelliere (ma che mestiere è?)” Edizioni Lina Brun”.

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NEWS dall'Ente

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Il nuovo organigramma

L’organigramma riporta il risultato delle elezioni

che si sono svolte nei mesi scorsi per il rinnovo

delle cariche dei vari responsabili di squadra e

sezione decadute a maggio 2009.

Queste cariche hanno una durata triennale e

restano in carica sino al 2012.

Le cifre inserite tra parentesi corrispondono al

numero di volontari attivi al 1/11/09 (dati rilevati

dalla “Anagrafica volontari”).

Sabato 24 ottobe 2009, in Via Doré 4 alla presenza dei vertici della Croce Verde e di alcuni rappresentanti delle autorità cittadine, sono state benedette sette ambulanze e due auto di servizio.

Don Gabriele. giovane padre cappuccino che ha evocato commosso il suo indimenticato e indimenticabile predecessore Padre Ruggero Cipolla, padrini e madrine, militi e dame si sono uniti nella preghiera comune che vuole essere sempre di buon auspicio per lo svolgimento dell’assistenza alle persone sofferenti.

E’ tradizione che le nuove ambulanze vengano benedette insieme una volta all’anno anche se

sono già entrate in servizio. Alcuni secondi di sirene spiegate e claxon hanno rumorosamente e gioiosamente chiuso la cerimonia inaugurale.

Ecco i nostri benefattori:

FIAT AUTO SPA

IVANA PELLISSETTI

PIETRINA FADELLA RAMELLO

FONDAZIONE "SPECCHIO DEI TEMPI"

ASSOC. "AMITIE' SANS FRONTIERES"

MARILENA VANARA

RENATA RIVA

ASSOC. "IL SENTIERO DEI FRANCHI"

Benedizione delle ambulanze

della Direzione dei ServiziL’organigramma riporta il risultato delle elezioni, all'interno delle squadre, che si sono svolte nei mesi scorsi per il rinnovo delle cariche dei vari responsabili di squadra e sezione decadute a maggio 2009.

Queste cariche hanno una durata

triennale e restano in carica sino al 2012.

La scelta dei responsabili è stata,

quest'anno, condivisa ed approvata

dalla Direzione dei Servizi

che ha provveduto,

in sede di Consiglio

Direttivo, alla loro

investitura ufficiale.

Con l'occasione,

diciamo anche, che tali

responsabili sono già

invitati ad assistere alle

sedute consiliari dell'Ente

pur nella veste di uditori,

non avendo il diritto di

voto.

Sono anche stati

confermati i due vice

direttori, Enzo Sciortino e

Luca Rittatore.

Le cifre inserite tra

parentesi corrispondonoal numero di volontari

attivi al 1/11/09

(dati rilevati dalla

“Anagrafica volontari”).

BUON LAVORO!

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NEWS dall'Ente

FIORI SIMBOLO DELLA VITAEntrano a far parte degli eventi umani e accompagnano l’esistenza con bellezza.Vistosa esplorazione di colori e di profumi magia che orienta l’immaginazione e influenza i comportamenti.Esprimono con finezza e sentimento l’attenzione ai nostri simili e aiutano davvero a superareciò che sembra insormontabile.

LA COSTRUZIONE DELLA VITAL’avvicendamento delle generazioni è assecondato in silenzio dalla maternità alta e solenne.La nuova vita che si fa strada nel corpo della Donna trasforma il suo universo di pensieri e di ricordi.E’ una presenza pura che si sente, si assapora. Associa nel corpo femminile pazienza e coraggioda luce alle attese.E’ la costruzione della vita.

L'angolo di Giulio AiraghiCuriosità e altro

IN BREVE

Il 6 ottobre è mancata Susanna Costello, sorella della dipendente Tiziana Costello.L’8 ottobre è mancato il fratello di Piero Audisio, milite della squadra del sabato di Torino.Il 20 ottobre è mancato il nonno di Alberto Racca, milite della quinta squadra della sezione di San Mauro.Il 23 ottobre è mancata Bertina, la nonna di Maurizio Valentini milite della 1° squadra di Torino.Il 9 novembre è mancato il papà di Giorgio Lina, milite della squadra diurna della sezione di San Mauro.

Alle famiglie il nostro più sincero cordoglio.

Il 18 agosto Francesco Critelli, milite della sezione di San Mauro (squadra del mercoledì) è diventato nonno di Luca e Matteo.Il 25 settembre è nata Elena figlia di Giorgio Lina, milite della sezione di San Mauro (squadra del giovedì).Il 27 settembre è diventato nonno di Stefano, Maurizio Valentini milite della 1° Squadra di Torino.Il 27 settembre è nata Alessia figlia di Marika Pardini e Bellini Dario, militi della sezione di San Mauro (squadra diurna).Il 16 novembre Andrea Bergallo, milite della 3° sq. si è laureato in infermieristica.

A tutti, i nostri più sentiti auguri.

Le nostre ricorrenzeAuguri a ...

I nostri lutti

RACCOLTA FONDILe Dame Patronesse hanno partecipato alla 76° edizione di "Mercanti per un giorno", che ha avuto luogo nei locali del Lingotto Fiere, durante tutta la giornata di domenica 15 novembre 2009. Sono stati messi in vendita oggetti nuovi ed usati offerti da amici e simpatizzanti.

CERCHIAMO NUOVI LETTORILa tiratura media dei primi due numeri del giornale, nella nuova veste, è stata di 5.100 copie. E’ intenzione della redazione aumentarne la diffusione. Vi preghiamo di segnalarci nuovi indirizzi di persone o enti che sono interessati a riceverlo.

RETTIFICAIl Milite Mario Giulio Bosio ci chiede di pubblicare questa rettifica:

“La scomparsa Pierina Leone è stata una delle prime militesse della sezione, e non, come erroneamente pubblicato, la fondatrice della Sezione. Il vero fondatore della sezione è stato Guido Rumiano”.

DEMATTEIS NUOVOVICE PRESIDENTE ANPASIl nostro consigliere Luciano Dematteis è stato nominato, il 4 novembre, nuovo vice presidente di ANPAS Nazionale. L'importante carica viene dopo il generoso impegno che Dematteis ha dimostrato nel coordinare gli interventi di ANPAS in Abruzzo. Congratulazioni Luciano!

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Le discussioni sulla sicurezza sono sempre state, in passato, tra le più accese nelle diverse assemblee associative. Esisteva un vuoto normativo per il volontariato, che non era compreso tra i soggetti che dovevano applicare la legge 626 e tutto era lasciato alla volontà dei singoli. La Croce Verde era già un passo avanti rispetto alle altre associazioni, poiché la cultura legislativa sulla sicurezza era già applicata nei confronti dei dipendenti.La legge è stata aggiornata in molte parti con un nuovo decreto (81/2008) che ha introdotto anche un'importante novità: l’estensione dei vari obblighi in tema di sicurezza ai volontari che venivano, quindi, equiparati ai lavoratori dipendenti. Una soluzione apparentemente semplice ma che obbligava le organizzazioni di volontariato a diventare delle “aziende” nell’ambito della sicurezza con tutti gli adempimenti burocratici organizzativi ed a subirne i relativi costi.Dopo circa un anno ed innumerevoli proteste, annunci e smentite, è stato emesso un decreto integrativo (106/2009 del 5 agosto 2009) che non ha eliminato l’obbligo degli adempimenti ma ha cambiato lo status dei volontari equiparandoli ai lavoratori autonomi.Un provvedimento che, sicuramente, alleggerisce di molto tutta la parte burocratica amministrativa ma che cambia il protagonista della vicenda. In pratica la maggior parte degli obblighi previsti dall’art. 21 ricade direttamente sulle spalle dei volontari stessi.Le associazioni di volontariato hanno il solo obbligo di fornire al volontario informazioni dettagliate sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui è chiamato ad

operare e sulle misure di prevenzione ed emergenza da adottare in relazione alla propria attività. Se i volontari operano nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro (es. Ospedali) devono ricevere

dallo stesso tutte le informazioni necessarie. I volontari dunque dovranno dotarsi di

“dispositivi di protezione individuale” (DPI), utilizzarli conformemente

alla disposizione e saranno passibili di sanzioni se non ne sono in possesso e non li utilizzano.L’esperienza maturata dalla Croce Verde ha già individuato tali dispositivi:� Indumenti di protezione (divise)� Scarpe antinfortunistiche

� Guanti e mascherine� Occhiali

� Caschetto

La legge include altri due provvedimenti dalla difficile

interpretazione:� I volontari hanno facoltà di beneficiare, in modo

autonomo, di sorveglianza sanitaria;� Le modalità d’attuazione della tutela previste possono essere individuate con accordi tra il volontario e l’associazione d’appartenenza.

Quando s’introducono termini come “hanno la facoltà di..” e “possono essere individuati”, normalmente, la disposizione correlata non produce gli effetti voluti.E’ solo il lavoro comune dei militi, indipendentemente dal loro ruolo, che renderà questa grossa novità utile a tutti, indipendentemente da normative e sanzioni.Porre fine alla situazione grottesca nella quale operatori di uno stesso ente (dipendenti e volontari), nello svolgimento della medesima mansione, abbiano la facoltà di utilizzare metodi diversi, in un campo importante quale la sicurezza, è in ogni caso un grosso passo avanti.

Sicurezza sul lavoro in Croce Verde

I volontari diventano "autonomi"Operativa la nuova legge sulla sicurezza per i volontari

La Croce Verde, in virtù delle decisioni deliberate nel Consiglio

Direttivo di settembre 2009 che ha recepito la normativa, si

sta organizzando affinché gli obblighi normativi non ricadano

sulle spalle dei volontari. Nelle prossime settimane verranno

individuate tutte le modalità operative per dotare i volontari

dei Dispositivi di Protezione Individuale, in accordo con i

rappresentanti militi, i responsabili e i delegati di squadra.

Sul sito della Croce Verde è inoltre disponibile il documento

informativo relativo ai “rischi nell’attività di soccorritore”.

La valutazione dei rischi viene già trattata durante i corsi di

formazione mentre per coloro che sono già militi saranno

organizzate delle specifiche attività formative presso l'Ente.

a cura di Roberto TOFFUL

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Articolo 12 bisNei confronti dei volontari di cui alla legge 1°

agosto 1991, n. 266, e dei volontari che

effettuano servizio civile si applicano le

disposizioni relative ai lavoratori autonomi di

cui all’articolo 21.

Con accordi tra il volontario e l’associazione di

volontariato o l’ente di servizio civile di cui

fanno parte, possono essere individuate le

modalità d’attuazione della tutela di cui al

precedente periodo.

Ove il volontario…..omissis”.

Articolo 21

Comma 1. I componenti dell’impresa familiare di cui

all’articolo 230-bis del Codice Civile, i lavoratori

autonomi che compiono opere o servizi ai sensi

dell’articolo 2222 del Codice Civile … omissis

..devono:

a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle

disposizioni di cui al titolo III;

(Arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a

600 euro i componenti dell’impresa familiare di cui

all’articolo 230 bis del codice civile, per i lavoratori

autonomi…omissis).

b) munirsi di dispositivi di protezione individuale ed

utilizzarli conformemente alle disposizioni di cui al

titolo III;

(Arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a

600 euro i componenti dell’impresa familiare di cui

all’articolo 230 bis del codice civile, per i lavoratori

autonomi…omissis.).

c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento

corredata di fotografia, contenente le proprie

generalità, qualora effettuino la loro prestazione in

un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in

regime di appalto o subappalto. (Obbligo non

previsto per i volontari.)

omissis.

Ma questi scarponcini?

Con la nuova normativa diventa obbligatorio anche per i volontari indossare adeguate scarpe anti-infortunistiche, che ogni volontario dovrebbe acquistare autonomamente.

Ma, il Consiglio Direttivo della Croce Verde ha recentemente deciso che sarà l'Ente a farsi carico della fornitura degli scarponcini ai Militi.

Qualcuno dirà: era ora!

I riferimenti normativi

Per chi volesse maggiori informazioni, questi sono i

documenti di riferimenti, scaricabili anche dal sito

www.anpas.piemonte.it ( Sezione Leggi e decreti –

Lavoro) :

- Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n°81 – Testo Unico sulla

salute e sicurezza del lavoro

- Decreto Legislativo 2 agosto 2009, n°106 – Disposizioni

integrative

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Una Manovra per la Vita in piazza Castello

Una domenica piena di vitaGrande successo di pubblico per il consueto appuntamento autunnale

I bambini di tenera età sono portati, dalla loro curiosità, ad esplorare continuamente l’ambiente che li circonda portando oggetti di qualsiasi tipo alla bocca e per la conformazione dei loro denti ad ingerire cibo non masticato. Questi comportamenti, quando sfuggono alle attenzioni degli adulti, possono portare ad un principio di soffocamento.

Secondo i dati ufficiali ISTAT, ogni anno, da 30 a 40 bambini da zero a quattro anni muoiono per soffocamento causato da inalazione di cibo o di un “corpo estraneo”.

La SIMEUP (Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica) è da tempo impegnata in una campagna di formazione alle famiglie su quest’argomento, con manifestazioni nelle piazze di 22 città per insegnare una semplice manovra “salvavita”, che può essere facilmente imparata e praticata da persone non esperte.

In questi casi è “importante intervenire nei primi minuti poiché aspettare l’intervento di un’ambulanza o correre al pronto soccorso può risultare inutile” dice Antonio Urbino Primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale Infantile Regina Margherita e responsabile della Formazione SIMEUP.

La manifestazione Torinese si è svolta domenica 11 ottobre in Piazza Castello, organizzata in collaborazione con la Croce Verde che da sempre è particolarmente sensibile alla salute dei bambini.

Erano presenti quattro gazebo in cui, istruttori della Croce Verde e di vari ospedali torinesi, hanno spiegato ad un numeroso pubblico, con l’ausilio di manichini, le manovre che servono alla disostruzione delle vie aeree ed i comportamenti che si devono

tenere: stare calmi, intervenire subito e non aspettare l’ambulanza, non correre alla disperata al pronto soccorso.

Genitori e nonni hanno assistito a tante dimostrazioni. L’impressione generale era positiva sulla facilità della manovra, ma anche preoccupata di non far male ai bambini di fronte ai decisi colpi che gli istruttori davano ai manichini.

I bambini hanno preso la cosa come un gioco, grazie anche alla nostra ambulanza “sforna palloncini”.

E’ emersa anche la disinformazione sull’argomento in quanto buona parte delle persone intervenute non era a conoscenza della manovra. Risulta poco credibile che in un percorso di nove mesi di gravidanza, la futura mamma non possa trovare il tempo di essere informata sul rischio e sulla soluzione. Ma se, come probabile, quest’informazione non esiste o si trova con difficoltà la cosa diventa credibile.

a cura di Roberto Tofful

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IL MILITE DIMENTICATOdi Carlo Scienza

Vorrei raccontarvi quella che diventò un’allegra storiella, che senza dubbio coloro che facevano parte della seconda squadra negli anni 80 si ricordano. All’epoca si faceva servizio in camice bianco e sui Fiat 238.

È inverno, domenica pomeriggio. Ci chiamano per un servizio. Si sale a bordo l’autista e due barellieri. A sirene spiegate si arriva dove ci avevano chiamato. Una strada senza uscita stretta e corta. Si parcheggia allora l’ambulanza sul marciapiede vicino al muro. Dalle finestre al piano rialzato alcune persone, richiamate dai rumori guardano la scena. Scarichiamo la barella e andiamo a

prendere un anziano che aveva avuto un malore in abitazione. Portato giù, lo mettiamo sulla barella, tutto questo sotto gli occhi dei condomini della casa.

A questo punto, si carica la barella, un milite si affretta a salire vicino al malato. Io chiudo la porta posteriore e arretro aspettando che l’ambulanza arretri quel tanto da permettermi di entrare dal portellone di fianco. L’autista, nel frattempo, salito a bordo accende il motore e parte in retromarcia verso la via principale e di qui a sirene spiegate verso l’ospedale.

Io nel frattempo rimasi a terra sotto le finestre del piano rialzato da dove le persone che erano affacciate si dicevano: “Avete visto ne hanno dimenticato uno”. Sentendo queste parole mi rivolsi a loro

“Ma signori. Era un’urgenza, non potevano certo perdere tempo nelle manovre per farmi salire. Ora stanno andando al pronto soccorso e poi tornano a prendermi”.

Con non curanza e sempre col camice bianco, lentamente mi avviai verso l’angolo che dava sulla via principale. Di qui raggiunsi di corsa un bar e da qui telefonai in sede: “Se avete notizie dalla 29 dite loro che io sono qui al bar Tal dei Tali che li aspetto”.

Nel frattempo l’ambulanza aveva raggiunto il pronto soccorso e l’autista credeva che fossi dietro, mentre il barelliere credeva che fossi davanti. Di Carlo non si avevano tracce. Dalla sede arrivò la comunicazione che io li aspettavo al bar; prendemmo insieme un caffè, poi ritornammo in sede fra le risate di tutti i colleghi della seconda.

L’ABRUZZO DALLA SCRIVANIAdi Massimiliano Manzini

Oggi guardavo le foto pubblicate sul sito dell’A.N.P.AS. del campo di Acquasanta ed ho sentito un po’ di rimorso per non essere andato anch’io fino all’Aquila per dare una mano a chi ne aveva e ne ha ancora bisogno. Poi mi sono detto che anche il lavoro fatto a Firenze presso l’A.N.P.AS. nazionale è servito e serve ancora a far sì che quel campo funzioni al meglio.

Eh sì, perché non tutti sanno che dietro al funzionamento dei campi all’Aquila gestiti da A.N.P.AS. c’è il lavoro che si svolge alla Sala Operativa Nazionale (SON), che è sicuramente meno faticoso e meno disagevole di quello svolto dei colleghi che vanno nei campi, ma che comunque non è una gita.

Il lavoro della SON consiste nel raccogliere le richieste che arrivano dai campi e cercare di dare loro una risposta ricercando particolari professionalità o mezzi.

Il compito più impegnativo è però quello di formare i contingenti che andranno a dare i cambi settimanali ai campi.

Normalmente la settimana prima partono dalla SON verso tutte le Sale Operative Regionali le richieste di uomini e mezzi per la settimana successiva.

Il lunedì si incomincia con il contattare i vari referenti regionali per avere la conferma quantomeno del numero dei volontari che verranno inviati con la preghiera di inoltrare al più presto le schede con i vari nominativi.

Il mercoledì, ultimo giorno utile per l’invio dei dati, nella migliore delle ipotesi al massimo un paio di Regioni hanno ottemperato alla richiesta; allora si prende il telefono e si cominciano a stressare, nel vero senso della parola, i referenti fino a quando, presi per sfinimento, si decidono a mandare le schede.

Ma ormai si è fatto tardi, normalmente le 21 o 22 di sera e quindi si decide di incominciare la stesura del contingente il giorno dopo, così si dà modo ai ritardatari di inviare le loro schede.

Finalmente si ha un numero di adesioni che permette di coprire le varie caselle del contingente dando la priorità a quelle che sono le necessità più impellenti, sia chiaro che tutti siamo importanti ma capirete che senza il cuoco o l’addetto alla segreteria vi sono problemi diretti nella gestione del campo. Alla fine ti rendi conto che ti manca l’idraulico o un’ambulanza. Allora ti attacchi al telefono e cerchi disperatamente ciò che manca.

Naturalmente nel frattempo ti dicono che un volontario non può più partire per varie ragioni, che quel gruppo vuole stare tutto

assieme se possibile e quindi devi cercare di accontentare tutti. Capita anche che partano più volontari di quelli richiesti e nella maggior parte dei casi sono sempre ben accetti così coprono i buchi.

Ma alla fine il venerdì sera si è sempre riusciti a far partire il contingente al completo.

Questo lavoro diventa in alcuni momenti snervante e stressante ma è bellissimo.

In SON si è in due e nella maggior parte dei casi con colleghi che arrivano da altre Regioni e da altre realtà. Ma lo scambio di esperienze e di idee è sempre positivo oltre che essere piacevole.

Bisogna anche dire che il personale dell'A.N.P.AS. Nazionale è fantastico e molto collaborativo. Un ringraziamento particolare va alla Benedetta, che lo è di nome e di fatto, e al Moni, altra presenza fondamentale e costante, Responsabile Operativo che tutti i giorni passa dalla SOR, ti aggiorna sulle varie situazioni e ti impartisce, discretamente, le sue disposizioni. Eppoi come avremmo fatto senza la schiacciata e la panzanella della Benedetta.

Presso la SON oltre a me si sono alternati altri 4 colleghi e tutti sono rientrati con un grosso bagaglio di esperienze e con la consapevolezza di essere un piccolo ingranaggio che serve al buon funzionamento di tutta la macchina.

TAZEBAOLa rubrica per dare voce alle tante anime della Croce Verde

Se volete scrivere a Tazebao inviate una mail a: [email protected] oppure via posta a: Croce Verde Notizie/Tazebao - via T. Dorè 4 - 10121 Torino

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