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CROCE VERDE LUGANO news SEMESTRALE INFORMATIVO DELLA CROCE VERDE LUGANO N.21 • novembre 2016 www.croceverde.ch news CROCE VERDE LUGANO Foto: Rescue Media Una giornata particolare L’ECCEZIONALE NEVICATA DEL 5 MARZO E UN INTERVENTO FUORI DAL COMUNE Un cuore fragile IL PROVVIDENZIALE MASSAGGIO CARDIACO DI ELEONORA SALVA LA VITA AL PAPÀ Infortuni ai denti COME COMPORTARSI IN OCCASIONE DI LESIONE GRAVE A UN DENTE Care Team Ticino UN GRUPPO DI PERSONE CHE SI ATTIVA IN CASO DI EVENTI TRAUMATICI Una giornata particolare L’ECCEZIONALE NEVICATA DEL 5 MARZO E UN INTERVENTO FUORI DAL COMUNE Un cuore fragile IL PROVVIDENZIALE MASSAGGIO CARDIACO DI ELEONORA SALVA LA VITA AL PAPÀ Infortuni ai denti COME COMPORTARSI IN OCCASIONE DI LESIONE GRAVE A UN DENTE Care Team Ticino UN GRUPPO DI PERSONE CHE SI ATTIVA IN CASO DI EVENTI TRAUMATICI

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SEMESTRALE INFORMATIVO DELLA CROCE VERDE LUGANO N.21 • novembre 2016 www.croceverde.ch

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Una giornata particolareL’ECCEZIONALE NEVICATA DEL 5 MARZO

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Un cuore fragileIL PROVVIDENZIALE MASSAGGIO CARDIACO

DI ELEONORA SALVA LA VITA AL PAPÀ

Infortuni ai denti COME COMPORTARSI IN OCCASIONE

DI LESIONE GRAVE A UN DENTE

Care Team TicinoUN GRUPPO DI PERSONE CHE SI ATTIVA

IN CASO DI EVENTI TRAUMATICI

Una giornata particolareL’ECCEZIONALE NEVICATA DEL 5 MARZO

E UN INTERVENTO FUORI DAL COMUNE

Un cuore fragileIL PROVVIDENZIALE MASSAGGIO CARDIACO

DI ELEONORA SALVA LA VITA AL PAPÀ

Infortuni ai denti COME COMPORTARSI IN OCCASIONE

DI LESIONE GRAVE A UN DENTE

Care Team TicinoUN GRUPPO DI PERSONE CHE SI ATTIVA

IN CASO DI EVENTI TRAUMATICI

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ANALISI DELL’ACQUA POTABILE LUGANO-CASSARATE

Qualità “Classe OMS”: 2015 – EccellentePotabilità: 2015 – Nessun avviso di non potabilitàProvenienza: acqua di lago preparata, acqua di falda,acqua sorgivaDurezza: dolce – mediamente dura, 12 - 17 °frCaratteristiche chimiche: poco aggressiva – equilibrataTrattamento: filtrazione a sabbia, deacidificazione con dolomia, disinfezione con ozono, disinfezione con raggi ultraviolettiMineralizzazione: debolmente mineralizzata, 165 - 206 mg/lSali minerali e oligoelementi:Bicarbonati 115 - 182 mg/lCalcio 29.6 - 48.9 mg/lMagnesio 9.2 - 13.7 mg/lSodio 0.6 - 9.2 mg/lPotassio 0.4 - 2.7 mg/lCloruro 0.5 - 11.2 mg/lSolfato 11.3 - 31.4 mg/l

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L’ACQUA DEL

RUBINETTO:PIÙ CHE

POTABILE, BUONA!

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Impressum:Editore: Croce Verde LuganoVia alla Bozzoreda 466963 Lugano-Pregassona Tel. 091 935 01 11Donazioni: CCP N. 69-10420-9mail:[email protected] grafica, coordinamento redazionale:Mediares, marketing & communication agency6913 Lugano-CarabbiaFotografie: archivio CVL, RescueMedia, FotoliaHanno collaborato a questonumero: Ilario Bernasconi,Alessandro Motti, ClaudioColosimo, Daniel Pasquali, PatrikConte, Massimo Binsacca, SalComodo, Stampa: TBS La Buona Stampa6963 PregassonaPrestampa: Graficomp6963 PregassonaTiratura: 83’000 copiedistribuite gratuitamente a tutti ifuochi del Luganese

N. 21, novembre 2016

Editoriale delPresidente

Avv. Ilario Bernasconi

PresidenteCroce Verde Lugano

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3 EDITORIALE DELPRESIDENTE

4 UNA GIORNATAPARTICOLARE

6 UN CUORE FRAGILE

8 INFORTUNI AI DENTI

10 UN SORRISOSODDISFATTO

12 CARE TEAMTICINO

14 LUGANO CITTàIN SALUTE

14 NUOVO SITOWEB PER CVL

Sommario

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Gentili lettrici, cari lettori,è con onore e con un velo di emozione che scrivo que-sto editoriale in veste di Presidente di Croce Verde Lu-gano. Ho accettato questo nuovo incarico con entusia-smo dopo dodici anni di attività in seno al Comitatodell'Ente, durante i quali ho potuto conoscere e apprez-zare Croce Verde Lugano sia per l'importante attivitàche svolge sia per l'organizzazione che la contraddistin-gue e le persone che vi lavorano. Ho sempre considera-to un grande privilegio poter mettermi a disposizione afavore dell’Ente e di tutta la popolazione del Luganesee sono contento di poterlo fare anche in questo mionuovo ruolo. Fra i vari programmi che desidero con-cretizzare nel corso del mio mandato, ve ne sono alcuniche mi stanno particolarmente a cuore. Ad esempio,l'attività del soccorritore professionale dovrebbe essereresa più attrattiva per le giovani leve, con sbocchi lavo-rativi legati non soltanto al soccorso d’urgenza. Su unaltro fronte, è importante favorire l'uniformità delletecniche di intervento pre-ospedaliero a livello canto-nale e con esse i sistemi di monitoraggio e misurazionedella qualità delle prestazioni erogate ai nostri pazienti.

Tutto questo a beneficio dei pazienti stessi, ma anchequale contributo per un miglior riconoscimento dellanostra attività nell’ambito della rete sanitaria e nei con-fronti dei nostri finanziatori. Il tutto sotto l’egida dellaFederazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanza,senza però perdere le specificità territoriali e di vicinan-za alla nostra popolazione, che rimangono di fonda-mentale importanza. Da ultimo, la realizzazione dellanuova sede, tenuto conto della situazione di emergenzalogistica in cui ci troviamo da anni e delle necessità disviluppo che si possono prospettare per i nostri servizi(ambulanza e medico dentario). L’auspicio è di riuscirea garantire un servizio ogni giorno più professionale edefficiente, pur mantenendo gli storici ideali di solidarie-tà di Croce Verde e di vicinanza al territorio e alla suapopolazione. Non è possibile farlo senza l’aiuto di unadirigenza e di quadri particolarmente motivati, ma so-prattutto senza l’impegno della risorsa primaria e fon-damentale di tutta l’associazione ossia di tutti i nostricollaboratori, dai soccorritori, medici e volontari, ai me-dici dentisti e loro assistenti, al personale della logistica,a quello dell'amministrazione e di segretariato.

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Sembrava una nevicata come tante altre che sivedono ogni inverno qui in Ticino. Ancheperché quest’anno di neve se n’è vista poca e

quindi, appena alzato, ho anche un po’ sorriso perlo stupore. E invece, nella missione di quel 5 marzo, ho avutoben poche occasioni per sorridere…Le previsioni del tempo ci avevano già messo in al-lerta nei giorni precedenti. Si attendeva una copiosanevicata e così avevamo equipaggiato le ambulanzecon le catene. Del resto, siamo ben organizzati peraffrontare non solo le emergenze mediche, ma an-che quelle metereologiche. Due dei nostri veicoli disoccorso, di dimensioni più ridotte, hanno infatti latrazione anteriore, per offrire una buona perfor-mance in caso di condizioni avverse. Ed era proprio su una di queste autoambulanze chemi trovavo il 5 marzo. Ricordo che ero di turno pertutta la giornata. Insieme a me c’erano Dario e An-tonio e stavamo terminando un intervento con ri-covero in ospedale: una caduta dovuta alla neve,normale amministrazione. Ecco che alle 13.15, mentre ci trovavamo anco-ra in ospedale, arriva la chiamata della CentraleTicino Soccorso 144. Si tratta di un interventoall’Alpe di Rompiago, in Capriasca. Il paziente,un uomo di 64 anni, accusa forti dolori addo-minali, al di sopra dell’ombelico. Non si sa an-cora esattamente di quale patologia si tratti, dal mo-mento che tali sintomi sono inerenti a una casisticamolto ampia. Tuttavia, quello che generalmenterappresenta un intervento “di routine”, viene subi-to considerato “problematico”. Il perché è prestodetto: l’Alpe di Rompiago, solitamente raggiungibi-le con l’auto, si trova completamente isolata a causadella neve, a 1’274 m/sm, e la stessa REGA nonpuò volare per la scarsa visibilità.Ha inizio così una lunga, interminabile missioneche coinvolgerà nel corso delle ore seguenti una ve-ra e propria task force di soccorso specializzata negliinterventi in luoghi “difficili”. Ecco come è andata.Oltre ad essere soccorritore specialista, sono mem-

bro insieme a Dario dell’UIT-S (Unità di Interven-to Tecnico-Sanitario). È per questo che veniamoattivati noi insieme ad Antonio, soccorritore vo-lontario che, come detto, in quel momento è in ser-vizio nella nostra équipe. Senza perdere un istante,ci dirigiamo verso la caserma dei Pompieri dellaCapriasca. A causa dell’abbondante nevicata cherende difficile la percorrenza delle strade, arrivia-mo a destinazione dopo quasi mezz’ora. Restiamoin attesa anche del gruppo UIT (Unità di Interven-to Tecnico) dei Pompieri di Lugano, anche lorospecializzati in interventi in ambienti particolar-mente ostili e impervi. Nel frattempo mi metto incontatto telefonico con Omar Della Chiesa, deiPompieri di Lugano, responsabile di picchetto diquella giornata, e iniziamo a delineare una possibilestrategia di intervento. I pompieri della Capriascapropongono di utilizzare un piccolo veicolo 4X4,simile a un quadma cabinato. Insieme a un pompie-re tento un avvicinamento, ma riusciamo a rag-giungere solo una zona vicino l’acquedotto di Bo-gno. Provo anche con una motoslitta, ma la neve ètroppo alta: ormai ha raggiunto gli 80 cm.Arriva Omar, dei Pompieri di Lugano, che porta leciaspole. Nel frattempo la Centrale contatta ancheil SAS - Soccorso Alpino Svizzero, che organizzal’avvicinamento al paziente con pelli di foca, sci ebarella.Omar ed io ci incamminiamo con le ciaspole e conlo zaino medicamenti in spalla, nel quale ho lasciatosolo lo stretto necessario. Durante la marcia abbia-mo dei contatti telefonici con il paziente e lo rag-giungiamo alle 17.15, dopo circa 3 ore di faticosa edestenuante salita. Nel frattempo il nostro medico d’urgenza in servi-zio quel giorno, dr. Luca Martinolli, contatta telefo-nicamente il paziente, cercando di capire un po’meglio il problema. L’uomo dice che dal mattinopresto avverte un forte dolore a livello addominale,cosa di cui non aveva mai sofferto prima, insieme auna sensazione generale di malessere accompagna-to da brividi.Dall’anamnesi risulta cardiopatico e iperteso, quindi

Una giornata particolareL’eccezionale nevicata del 5 marzoha trasformato un intervento ordinario in una missione fuori dal comune.

Patrik Conte

Infermiere specialistaVice capo servizioCroce Verde Lugano

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2016 news

Per portare aiuto in am-bienti particolari, quandonon è possibile utilizzarei normali presidi in dota-zione, Croce Verde Luga-no fa intervenire la suaUnità di Intervento Tecni-co Sanitario (UIT-S). Tale unità è composta dauna dozzina di soccorri-tori formati per affronta-re le situazioni logistica-mente più difficili. Nei primi quindici anni diattività, il team dell’UIT-S si è occupato in pienaautonomia dell’interagestione tecnica, logisti-ca e sanitaria dell’inter-vento. Nel 2005 è nata l'UITPompieri Lugano, a cuisono stati affidati tutti gliaspetti tecnici.La formazione base (80ore) e la formazione con-tinua (circa 30 ore) vienesvolta in piena sinergiatra i due gruppi. In questo modo si puntaa ottimizzare il lavoro disquadra dei due team,elemento imprescindibileper il buon esito dellemissioni di soccorso, chesono circa una trentinaall’anno.

Foto a lato, da sinistra:Amos Brenn, intervenutocome membro volontariodel SAS, ma solitamenteè soccorritore professio-nale in Croce Verde Lu-gano; Nicola Antonini,volontario del SAS.

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I membri della colonna di soccorso si rivelanoa questo punto molto creativi e dopo alcunitentativi riescono a fissare un paio di sci sottola barella, legandoli con corde, per farla scivo-lare sulla neve. Il paziente viene letteralmentechiuso in un sacco, testa compresa.La discesa dura quasi tre ore. Durante il tragittotengo sotto controllo le condizioni del paziente econtinuo a praticare la terapia, per gestire dolori enausea.Finalmente, alle 20.45 arriviamo a valle, sopra Bi-dogno, dove ci attende l’ambulanza con a bordoDario e Antonio. Rivalutiamo le condizioni del pa-ziente sull’ambulanza, come da protocollo, e loconsegnamo in ospedale alle 21.26. Abbiamo sapu-to in seguito che l’uomo era affetto da un calcolopre-renale e che se non fosse stato trattato adegua-tamente avrebbe potuto andare incontro a gravicomplicazioni.

Concludo, per dovere di cronaca, con una piccolaprecisazione. Solitamente per questo tipo di inter-venti viene mobilitato il SAS, dal momento che lecompetenze di un servizio di soccorso pre-ospeda-liero come Croce Verde Lugano si limitano a 10 mi-nuti dal raggiungimento del sentiero, di un bosco,piuttosto che un dirupo. Nel nostro caso, però, eraimportante garantire la presenza di un soccorritoresanitario: i membri del SAS sono infatti volontarispecializzati in alpinismo che, non avendo specifi-che competenze mediche, possono solo trasportareun paziente ma non “trattarlo”.

già con fattori di rischio che fanno accendere qual-che campanello d’allarme. Non ha accesso a medi-camenti. Racconta di aver provato a scendere a vallecon la propria vettura, ma non è riuscito a causadella neve.Al di là della sofferenza è anche un po’ imbarazzato,perché si rende conto di cosa ha mobilitato. Al tele-fono dice che si sente un po’ meglio e che farà inmodo di scendere da solo all’indomani, ma a quelpunto è già tutto attivato…Una volta raggiunto il paziente gli somministrodegli antidolorifici in vena e farmaci contro lanausea. A questo punto ci chiediamo: comefacciamo a trasportarlo? Inizia a far buio. Con-tattiamo di nuovo la REGA, ma la risposta èsempre negativa: a causa della visibilità ridottagli elicotteri di soccorso non riescono a volare.Siccome le previsioni del tempo non promettononulla di buono anche per il giorno dopo, decidiamodi portare a valle il paziente nello stesso modo incui siamo venuti.Partiamo con il paziente in barella alle 18.15, insie-me ai soccorritori del SAS. Fra questi c’è ancheAmos, che quel giorno ha partecipato come mem-bro volontario della colonna di soccorso, ma chesolitamente è soccorritore professionale in CroceVerde. Per illuminare il sentiero utilizziamo le pilefrontali sul casco. Molti soccorritori ci precedonoper battere il terreno, rendendolo così più praticabi-le per la barella. Purtroppo però, a causa della nevefresca, si sprofonda continuamente e a un certopunto non si riesce più ad andare avanti. Che fare?

L’eccezionalità di questointervento ha avuto riper-cussioni anche sugli in-genti costi generati dallamobilitazione dei vari en-ti presenti (Pompieri del-la Capriasca e di Lugano,Soccorso Alpino Svizze-ro). Croce Verde Lugano,da parte sua, ha emessouna fattura di fr. 5'350.--,secondo il tariffario. Il costo comprende le 7.5h di intervento e la tariffabase. Solo la metà diquesto importo è statopreso a carico della LA-Mal (Legge federale assi-curazione malattie) e ilpaziente non era in pos-sesso un’assicurazionecomplementare. Grazie al proprio statutodi donatore, al paziente èstata condonata la partenon coperta dalla LAMaldi fr. 2'675.--. La condi-zione di donatore è inte-sa per coloro che versa-no un importo annuo difr. 40.-- (singolo) o fr. 70.--(famiglie). Per ulteriori informazioniconsultare il sitowww.croceverde.ch, oppure telefonare al n. 091 935 01 11, int. 4.

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6 CROCE VERDE LUGANOnovembre 2016 news

Èla mattina del 3 aprile 2016. In casa di Eleo-nora ci si sta preparando per accompagnareall’estero il papà Luigi, di 67 anni. L’atmo-

sfera è quella di tutti i giorni: si fa colazione, il solitoviavai da una stanza all’altra, ci si veste; rituali quo-tidiani che stanno per essere interrotti.Ad un tratto si sente un tonfo: Luigi è cadutoin bagno. Eleonora accorre subito insieme asua mamma. Suo marito, nel frattempo, chia-ma Ticino Soccorso 144. Le informazioni chevengono forn i teall’operatrice dellaCentrale sono pre-cise: Luigi è un pa-ziente cardiopaticoche è stato sottopo-sto 37 anni fa a uninter vento per lasostituzione dellavalvola aortica. Daallora non ha piùavuto alcun tipo diproblema. Effettuaregolari controll iper monitorare lacoagulazione delsangue e assume imedicamenti pre-scritti. Al momentodel collasso, nessu-no dei suoi familiariera presente, quindi non è possibile descrivere conesattezza cosa sia successo. In quell’istante Luigi èprivo di coscienza e ha il respiro molto debole. Mala situazione improvvisamente si complica: Luigismette di respirare. L’operatrice segue in manieraprecisa il protocollo adottato in Centrale per la ge-stione degli arresti cardiaci. Si accerta che il pazien-te sia a terra e che non abbia nessun cuscino sottola testa. Senza perdere un istante, dice che è neces-sario praticare un massaggio cardiaco e fornisce leistruzioni per effettuarlo in modo corretto. Eleonora è lì, pronta.

Appoggia il palmo di una mano al centro del to-race del padre e, sovrapponendo l’altra mano,inizia ad imprimere una serie continua di 2compressioni al secondo, a una profondità dicirca 5 centimetri. L’operatrice tiene costantemen-te sotto controllo la frequenza del massaggio. Pochi,fondamentali gesti. L’assistenza telefonica terminacon la presa a carico del paziente da parte dei soc-corritori e del medico che giungono sul posto. Nellascheda del paziente viene annotato che gli astanti

stavano praticandoun efficace massag-gio cardio-polmo-nare seguendo leistruzioni della Cen-trale. Continuano lemanovre salvavita: ilteam di soccorso diCVL riesce a stabi-lizzare le condizionidel paziente, cheviene poi ricoveratoal Cardiocentro. In seguito ad appro-fonditi controlli, imedici informano ifamiliari che le spe-ranze di vita di Luigiin quel momentosono molto basse,ma dopo una setti-

mana in coma farmacologico, Luigi si sveglia. Vienequindi trasferito all’Ospedale di Varese, dove gli vie-ne impiantato un defibrillatore e un pacemaker. Ora Luigi sta bene e ha ripreso la vita di prima. Imedici riferiscono che il massaggio di Eleonora alcuore del papà gli ha salvato la vita.Dopo questa esperienza, Eleonora ha deciso difrequentare un corso di rianimazione cardio-polmonare presso Croce Verde, per esercitare eimparare ancora meglio quei pochi e semplicigesti che sono riusciti a ridare speranza e un’al-tra vita al papà Luigi.

Il cuore fragile del papà di EleonoraIl cuore di Luigi si ferma. Il provvidenziale massaggio cardiacodella figlia riesce a salvargli la vita.

Alessandro Motti

Direttore sanitarioCroce Verde Lugano

In Ticino ogni anno si ve-rificano circa 300 arresticardiaci improvvisi (ACI).Ad ogni minuto di ritardonella defibrillazione, laprobabilità di successodi una rianimazione si ri-duce del 7-10%. Un grande contributo permigliorare la sopravvi-venza e la qualità di vitadel paziente colpito daACI è dato dalla possibi-lità di mettere in attoquanto prima le misuresalvavita. L’arresto del cuore ne-cessita di un interventoimmediato da parte dellepersone presenti, al finedi garantire un minimo diafflusso di sangue almuscolo cardiaco e alcervello. La difficoltànella presa a carico diquesta malattia è dovutaal fatto che i differentielementi terapeutici de-vono essere eseguiti inmaniera coordinata emolto rapida; se nonvengono gestiti in ma-niera corretta, nessunastruttura sanitaria saràin grado di recuperare iltempo perso nelle cru-ciali fasi iniziali. Un’ambulanza giunge sulpaziente colpito da arre-sto cardiaco improvvisomediamente in 9 minuti. Gli operatori della Cen-trale Ticino Soccorso 144possono chiedere allepersone presenti di met-tere in atto le prime ma-novre salvavita sul pa-ziente, come successo inquesto caso.

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Infortuni ai dentiUn intervento tempestivo e correttopermette di salvare un dente, anchese è stato leso gravemente.

Dr. Claudio Colosimo

Capo servizioServizio Medico DentarioCroce Verde Lugano

Gli infortuni ai denti avvengono prevalen-temente tra le pareti domestiche, nel tem-po libero o durante un’attività sportiva e a

rimanerne vittima sono spesso i bambini e i giovani.In seguito a una caduta o a un urto il dente può frat-turarsi e vacillare, fino a spostarsi o a uscire comple-tamente dal suo alveolo.Se si interviene tempestivamente e in modocorretto si può riuscire a salvare persino i dentigravemente lesi, evitando così danni perma-nenti. In caso contrario un infortunio ai dentidurante l’infanzia può avere conseguenze gra-vi, a volte per tutta la vita.Anche i denti da latte devono essere immediata-mente curati: non è infatti escluso che, nell’infortu-nio, non si siano danneggiati quelli permanenti nonancora spuntati. È quindi importante che i genitori,i nonni e in generale i responsabili di asili, scuole ecentri sportivi sappiano come comportarsi di fron-te a un evento di questo tipo.Come in tutte le emergenze sanitarie, occorre agireprontamente, mantenendo però la dovuta calma.L’importante è non perdere tempo: prima ci si recadal proprio medico dentista, maggiori saranno leprobabilità di successo. Qui di seguito indichiamo i passi da seguire in baseal tipo di trauma subìto.Per prima cosa, in caso di emorragia è necessariocomprimere la ferita con una garza o un fazzolettodi stoffa e applicare esternamente degli impacchi dighiaccio.Se il dente vacilla o è spostato: lasciatelo nellaposizione in cui si trova e andate immediatamentedal dentista o nella clinica dentaria più vicina. I den-ti vacillanti, spostati o spinti nell’osso vengono ri-messi al loro posto e fissati con una ferula.Se il dente è fratturato: conservate nell’acqua ilpezzo che si è staccato e andate immediatamentedal dentista o nella clinica dentaria più vicina. Nel li-mite del possibile, i pezzi di denti che si sono stac-cati vengono incollati nuovamente al dente. Se il dente è uscito dall’alveolo: non va né pulitoné afferrato dalla parte della radice, bensì conserva-

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to in un liquido. Idealmente andrebbe messo in un“dentosafe”, ossia l’apposito contenitore che, graziealla presenza di una speciale soluzione, consente diconservare nel modo più idoneo i denti lussati o iframmenti di denti (si può reperire in farmacia onegli studi dentistici). In mancanza di questo, pone-te il dente in un po’ di latte freddo. Ricordiamo cheil dente fuori dall’osso rimane in vita per 24 ore se èconservato in un contenitore “dentosafe”, ma soprav-vive solo per poco tempo se viene posto nel lattefreddo. È quindi necessario andare immediatamen-te da uno specialista che, con un’adeguata terapia,provvederà a ricollocarlo al suo posto.In caso di infortunio a un dente si rivela di fon-damentale importanza un’anamnesi attenta.Per questo motivo, il paziente o i suoi genitoridevono essere preparati a descrivere accurata-mente il meccanismo causa-effetto del trauma. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale dellaSanità) i traumi sia in dentezione decidua (da latte)che permanente si dividono in due classi:

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2016 news

Negli ultimi anni sonoaumentati, negli individuiin età evolutiva, gli even-ti traumatici che interes-sano il distretto oro-fac-ciale, comprese le arcatedentarie.L’arrivo al pronto soccor-so di un paziente che ab-bia subito un trauma diquesto tipo è pertantofrequente e di tale porta-ta da richiedere una cor-retta presa a carico.Durante la prima visita,viene riservata una parti-colare attenzione all’ap-proccio psicologico delpaziente traumatizzatoche, spesso, risulta par-ticolarmente provato an-che dal punto di vistaemotivo a causa dell’an-sia e della paura del-l’evento acuto che ha de-terminato l’infortunio.In ogni caso, è sempreopportuno prendere con-tatto con le strutture me-diche e andare immedia-tamente da un dentista opresso la clinica dentariapiù vicina.Il Servizio Medico Denta-rio di Croce Verde Luga-no è strutturato per svol-gere l’attività di curad’urgenza in caso ditraumi dentali, anche aldi fuori dei consueti oraridi lavoro.

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• traumi dei tessuti duri,• traumi di sostegno.Nel primo caso, si distingue in:• infrazione della corona dentaria, vale a dire lafrattura incompleta dello smalto senza perdita dellasostanza dentaria. Anche se questi traumi possonosembrare insignificanti, vanno seguiti con controlliperiodici trimestrali della vitalità pulpare, soprattut-to se sono interessati i denti da latte. Vi è infatti pe-ricolo di lesioni e necrosi a distanza, con ascessi esuccessivi danni ai denti permanenti sottostanti informazione.• frattura della corona dentale non complicata,limitata allo smalto e alla dentina, senza esposizionedella polpa. Se è minima, il dentista può levigarecon dischetti abrasivi, mentre se è estesa si può pro-cedere alla detersione dei tuboli dentinali e alla rico-struzione del dente con materiali compositi.• frattura della corona dentale complicata, cheinteressa lo smalto e la dentina con esposizione pul-pare (nervo). Il dentista esegue una radiografia perescludere le fratture radicolari e preferibilmente ri-muove il tessuto pulpare (nervo), con medicazionecanalare.• fratture radicolari. In questi casi il dente vienegeneralmente estratto per evitare successive infe-zioni e complicazioni.I traumi dei tessuti di sostegno, invece, si distin-guono in: • lussazioni estrusive, vale a dire la dislocazionedel dente dall’alveolo verso l’esterno. Se il pazienteè ancora lontano dalla permuta dei denti e non so-no trascorse più di 24 ore dal trauma, è possibile ri-

posizionare il dente lussato nel suo alveolo, fissan-dolo a quelli attigui.• lussazioni intrusive, ossia la dislocazione deldente verso l’interno dell’alveolo. Nella maggiorparte dei casi si attende la rieruzione spontanea deldente che può iniziare dopo pochi giorni e comple-tarsi in poche settimane.• avulsione (perdita) del dente. Se è da latte, ildente non viene reimpiantato e il bambino ne rima-ne senza, in attesa di quello definitivo. Se invece èpermanente e, come detto in precedenza, vieneconservato per breve tempo nella soluzione fisiolo-gica di un contenitore “dentosafe” o nel latte, si puòprocedere a impiantarlo nell’alveolo, fissandolo aglialtri denti. In caso di traumi facciali con fratture os-see e alveolari e perdita di denti viene richiesto l’in-tervento del chirurgo maxillo-facciale per le terapiedel caso.

Nel caso dei lavoratori dipendenti, i costi sono a ca-rico dell’assicurazione aziendale o di quella per gliinfortuni non professionali. In assenza di un’attivitàlucrativa (come nel caso di bambini, giovani e pen-sionati), le spese sono a carico della cassa malatipresso la quale si era assicurati al momento dell’in-fortunio. Tutti gli infortuni ai denti vanno comun-que immediatamente segnalati all’assicuratore di ri-ferimento. In sintonia con lo spirito sociale che dasempre lo contraddistingue, l’SMD può applicareuno sconto del 30% alle persone con reddito an-nuale imponibile inferiore a Fr. 18’000.-- o, in casoabbiano famiglia a carico, con reddito inferiore a Fr.24’000.--.

Il Servizio Medico Denta-rio (SMD) di Croce Verdeè un’istituzione storica:nel 2015 ha celebrato ilsuo primo Centenario. Il Servizio è divenuto, nelcorso degli anni, un au-tentico punto di riferi-mento della popolazioneluganese in materia dicure dentarie. Il suo team è compostoda 4 medici dentisti, 2igieniste dentali, 4 assi-stenti dentali, due ap-prendiste e una ricezio-nista. Il Servizio è a disposizio-ne dei cittadini su ap-puntamento, o in caso diurgenza tutti i giorni dal-le 08.00 alle 17.00 (gio-vedì e venerdì dalle08.00 alle 18.30). Oppure contattando laCentrale Ticino Soccorsoal n. 091 800 18 28 neigiorni festivi dalle 18.00alle 21.00 e nei giorni fe-riali dalle 19.00 alle21.00.

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Un sorriso soddisfattoIl Servizio Medico Dentario ha condottoun’indagine per valutare il livello disoddisfazione dei propri pazienti.

Daniel Pasquali

ResponsabileQualità Ricerca e SicurezzaCroce Verde Lugano

Il Servizio Medico Dentario (SMD) di Croce Ver-de Lugano, alla fine del 2015 ha rielaborato eproposto ai propri pazienti un questionario re-

datto nel 2003 nell’ambito di un’analoga inchiesta.L’obiettivo è stato quello di ottenere delle risposte ilpiù possibile omogenee rispetto alla precedente inda-gine, per avere la possibilità di confrontare i dati e di“captare”, dove possibile, il mutamento dei bisognidei propri pazienti nel corso del tempo. Prima di pro-cedere con l’analisi dei risultati, è utile fare una piccolaparentesi per comprendere meglio il contesto psico-logico in cui viene svolta un’indagine di questo gene-re. Vi è una sostanziale differenza tra il giudizioespresso nei confronti di un prodotto, rispetto a quel-lo che interessa un servizio. Nel caso di un bene, in-fatti, vi sono dei fattori oggettivi (colore, dimensione,peso, materiale…) che sono più difficilmente identifi-cabili in un servizio. Mentre quest’ultimo è caratteriz-zato da tre elementi: il confronto, la soggettività e leemozioni. Le aspettative del paziente di uno studiodentistico sono fortemente legate non tanto a fattori“tecnici” (valutazione del tipo di terapia) quanto piut-tosto a ciò che lui percepisce nei confronti della cura.

Il fattore soggettivo gioca quindi un ruolo di primariaimportanza. Dal momento che il paziente non ha ge-neralmente le conoscenze per dare un giudizio dalpunto di vista clinico, focalizza la sua opinione su“come la cura è stata fatta” (cortesia, tempi, struttu-ra…). Nell’erogazione di un servizio, infine, entranoin gioco le emozioni sia del curante che del paziente:ciò condiziona la percezione della prestazione da par-te di entrambi, influenzando il rapporto di fiducia tramedico e paziente.Tra novembre 2015 e febbraio 2016, il SMD hainviato un formulario-intervista a tutti i suoi1146 pazienti che in quel periodo avevano con-cluso la cura (interventi d’urgenza e non, insie-me alle sedute di igiene dentale). Le domandeerano formulate in modo da cogliere il livello di sod-disfazione del paziente nei confronti del servizio daun punto di vista di affidabilità, logistica, tipo distruttura, comunicazione e rapporto qualità/prezzo.Al questionario ha risposto il 38% dei pazienti.Di questi, l’83% giudica da ottimo a eccellente ilservizio offerto. È inoltre interessante eviden-ziare che, rispetto allo studio del 2003, vi è unnumero maggiore di pazienti che sono rimastifedeli al servizio (il 13% si avvale delle sue pre-stazioni per un periodo compreso fra i 2 e i 5 an-ni). L’indagine ha inoltre permesso di focalizzarel’attenzione su quelli che sono i fattori potenzialmen-te utili a un’ulteriore ottimizzazione del servizio. Traquesti segnaliamo la richiesta di maggiore privacy allaricezione (20% degli intervistati), la necessità di piùparcheggi (29%), la riduzione dei tempi di attesa del-le urgenze (10%). Pertanto, si è dato il via a una seriedi interventi per incrementare ulteriormente il livellodi soddisfazione dei pazienti. Nella primavera 2016CVL ha modificato la sala d’attesa e la zona segreta-riato, e sono previste ulteriori modifiche strutturali eorganizzative seguendo il motto “Fare di più non si-gnifica fare meglio” (www.choosingwiselyitaly.org).In futuro l’intenzione è di rendere permanente laprocedura di valutazione della soddisfazione attra-verso i canali tradizionali e il web. Il rapporto com-pleto è consultabile su www.croceverde.ch.

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2016 news

15.6% Buono

54% Ottimo

29.3% Eccellente

I a

O

3 T

0.7% Sufficiente0.5% Insufficiente

B

63.2% Inferiore a 15. min.

4.5% Oltre 30 min.

32.3% Tra 15 e 30 min.

0 S

Valutazione generale del servizio

Nel 2014, il Journal ofAmerican Dental Asso-ciation ha pubblicato i ri-sultati di uno studio voltoa valutare il livello disoddisfazione dei pa-zienti degli studi denti-stici negli USA. Dall’indagine, condottasu un campione di 5315pazienti di 197 studi, so-no emersi pareri positivida parte dell’89% degliintervistati. L’articolo ha messo in ri-salto l’importanza di ef-fettuare regolarmentequeste indagini conl’obiettivo di offrire unservizio più vicino allereali esigenze dei pazien-ti. In Ticino, il ServizioMedico Dentario di CVL èuno dei primi studi denti-stici ad effettuare questogenere di indagini.

Tempi di attesa appuntamento

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Massimo Binsacca

CoordinatoreCare Team Ticino

Un evento traumatico lascia tracce indelebilinella vita di un essere umano. Toccato di-rettamente o indirettamente ognuno reagi-

sce in modo differente. Provando emozioni talvoltasconosciute. Tornare alla quotidianità è spesso dif-ficile. Per rispondere alle necessità della popolazio-ne - sotto l’egida del Dipartimento delle istituzionie in collaborazione con il Dipartimento della sanitàe della socialità - dal 2015 è operativo il Care TeamTicino (CTTi), una squadra di persone formatenegli interventi psicosociali d’urgenza, che haper scopo di evitare, o almeno ridurre, danniulteriori alla psiche delle vittime con la conse-guenza di limitare i problemi legati alla presa acarico medica e sociale in caso di disturbi per-sistenti.L’obiettivo è di intervenire rapidamente a favoredelle persone coinvolte in un evento traumatico perristabilire il benessere psicologico e ripristinare ilfunzionamento sociale della comunità che lo ha vis-suto. Questo permette di aiutare le vittime a conte-stualizzare quanto successo ed evitare che le situa-zioni di disagio si trascinino nel tempo e che gene-rino, oltre a tanta sofferenza, anche costi importantiper la società.Un compito delicato e apprezzato che si costruiscesu una solida preparazione, sul coordinamento e suun chiaro inquadramento legislativo e istituzionale.Sin dall’inizio, nel 2015, viene garantito il supporto7 giorni su 7, 24 ore su 24, in tutto il Ticino e dal2016 anche in Mesolcina e Calanca.

I vantaggi sono numerosi. Gli interventi vengonoottimizzati tramite una mappatura delle risorse, evi-tando sovrapposizioni, scaricando nel contempo glienti di primo intervento (polizia, ambulanza e pom-pieri) dai compiti di assistenza psicologica. Un intervento dura in media dalle 6 alle 8 ore. In al-cuni casi particolarmente gravi, come è stato lo

scorso anno quello della bambina rinvenuta senzavita nell'auto in un campeggio di Muzzano, anchealcuni giorni. In passato era il personale degli enti aluci blu, in particolare i servizi autoambulanze, cherimanevano più a lungo accanto alle persone trau-matizzate, mentre oggi possono concentrarsi suquelle che sono le loro mansioni specifiche. Al no-stro arrivo ci focalizziamo sulle persone che neces-sitano del nostro supporto. Questo incide forte-mente sull'elaborazione dell'evento e permette di li-mitare il cronicizzarsi di sintomi del disturbo dastress post traumatico.

Al momento dell’attivazione, su chiamata deglienti a luci blu (in particolare polizia e ambu-lanza) e con il supporto della Centrale Ticinosoccorso 144, chi è di picchetto nella coordina-zione cerca di definire immediatamente il tipodi intervento, capire chi sono le persone coin-volte, quanti soccorritori - i cosiddetti car e g i -ver s - inviare sul posto e se è necessaria la pre-senza di uno psicologo d'urgenza.

Le vittime sono quindi assistite, con discrezione,dai care givers. Di principio sono militi della prote-zione civile, professionisti e non, delle sei Organiz-zazioni regionali presenti sul territorio cantonale,che hanno svolto una formazione supplementarenell’aiuto psicologico d'urgenza e hanno accettatovolontariamente di far parte di questa organizza-zione. Si è deciso di impiegare prevalentementemiliti della protezione civile, a cui vengono ricono-sciute le indennità giornaliere di perdita di guada-gno, ma fin dall'inizio ci siamo accorti che manca-va la componente femminile. Ci siamo subito atti-vati e oggi il gruppo è composto da una cinquanti-na di volontari di età compresa tra i 25 e i 60 annidi entrambi i sessi. In genere ogni picchetto è sem-pre formato da una donna e da un uomo. I profili personali dei care givers sono diversi così dapoter rispecchiare al meglio la popolazione ed en-trare in sintonia con le persone che siamo chiamatia sostenere. In caso di necessità, entro 90 minuti

12 CROCE VERDE LUGANOnovembre 2016 news

Care Team TicinoIn caso di eventi traumatici, operativoun gruppo di persone formate negliinterventi psicosociali d’urgenza.

L’OBIETTIVO È DI INTERVENIRE SUBITO A FAVOREDELLE PERSONE COINVOLTE IN UN EVENTO TRAUMA-TICO PER RISTABILIRE IL BENESSERE PSICOLOGICO.

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Gli eventi critici sono di-versi fra loro: possonoessere delle catastrofinaturali, degli atti di vio-lenza, dei suicidi, degliincidenti o anche degliinfortuni, e non implica-no necessariamente lamorte di qualcuno, an-che se statisticamente ilCare Team Ticino è inter-venuto, per il 90% deicasi, quando c’è stato undecesso. Nel 2015 il CTTi è inter-venuto 48 volte mentre,fino alla fine di agosto diquest’anno, in 38 casi. Il triste primato degli in-terventi è in caso di inci-denti stradali e suicidi.Altri interventi sono statirealizzati, per esempio,per decessi in monta-gna, nel tempo libero, incasa, sul lavoro o in luo-go pubblico. A volte i care givers af-fiancano le autorità neldelicato compito di co-municare ai congiunti lamorte di un proprio caro.Prima di intervenire vie-ne chiesto sempre ilconsenso alle personecoinvolte se vogliono es-sere assistite; poi cimettiamo al lavoro stan-do accanto alle vittime,nella maggior parte deicasi soprattutto dei fa-miliari, ma anche allepersone che magari han-no causato l'eventotraumatico – per esem-pio in caso di incidente -o a chi ha assistito all'evento in prima persona.

13

dalla chiamata del 144, due care givers di picchettodevono potersi presentare sul luogo dell'interven-to. Durante il trasferimento vengono informatisulla situazione. Una volta arrivati, verificano le ul-time informazioni e prendono a carico le personecoinvolte. Il loro compito è quello di ascoltare e assecon-dare i bisogni primari dei presenti che trovanonei car e g i vers un unico interlocutore di riferi-mento; procede per esempio a raccogliere e ve-rificare le informazioni sulle condizioni di salu-te della vittima. Oppure ascolta e aiuta chi ècoinvolto a comprendere quanto accaduto. Inaltri casi si occupa di proteggerne la sfera pri-vata da possibili interferenze esterne.

Per i care givers si tratta di un impegno emotivamenteforte che richiede un'ottima stabilità e una buona

preparazione. La nostra azione dev'essere repentinae può durare parecchie ore. Al termine di un intervento è fondamentale capirese il soccorritore è pronto per ripartire. Questo percostruire il know how necessario e migliorare l'ope-ratività del gruppo. Dal profilo umano è faticoso,ma questo ci permette di imparare molto, di capirecosa funziona e cosa va migliorato.

Le esperienze che facciamo direttamente a contattocon le persone ci permettono di migliorare e tra-smettere sempre nuove competenze nell'ambitodella formazione. Un aspetto importante e che im-pegna molto il CTTi anche nella formazione a favo-re di enti esterni. Un continuo aggiornamento dicompetenze ed esperienze, per poter intervenire inmodo rapido e capillare prendendosi cura degli altriquando il peggio purtroppo diventa realtà.

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Nuova grafica per il sito di Croce Verde Lugano

Minimalista, d’impatto, funzionale. Un sito comple-tamente rinnovato per essere ancora più vicino aicittadini. Progettato e sviluppato secondo i piùrecenti criteri di “r esponsi ve web desi gn”, il nuo-vo sito adatta la visualizzazione e la disposizio-ne delle diverse pagine anche a tablet, smar-tphone, laptop, ecc. Oltre alle accurate presentazioni dei due serviziprincipali di Croce Verde Lugano - autoambulanzae medico dentario - in particolare evidenza una se-zione dedicata alla Formazione che permette di co-noscere i diversi percorsi formativi promossi perio-dicamente da CVL per la popolazione e le aziendedel territorio.Coloro che desiderano supportare in modo concre-to l’Ente in qualità di sostenitore con una donazio-ne spontanea (anche online), possono trovare tuttele informazioni dettagliate nella pagina “Donatori”.Mentre nella sezione “Cenni storici” è presente unaricca galleria fotografica che fa rivivere i momentipiù significativi della sua ultra centenaria storia. Da segnalare, infine, le sezioni che accolgono gli ar-chivi del semestrale CVL News, con tutti i numericonsultabili e scaricabili online, insieme ai rapportidi attività dell’Ente e alla rassegna stampa.

ultime&brevi

Una città sicura e in buona saluteLa Città di Lugano promuove la sicurezza e la pro-tezione della salute dei propri collaboratori e dellapopolazione attraverso un sistema di gestione inte-grato. La formazione rientra in uno specifico capi-tolo della prevenzione strutturata e rappresenta unatematica rilevante. Nell’ambito delle malattie cardiovascolari inparticolare, il Servizio sicurezza e salute ha svi-luppato un concetto di protezione che prevedel’istruzione regolare di circa 350 collaboratoridell’Amministrazione comunale sulla rianima-zione di base (BLS) e sull’utilizzo dei defibril-latori semi automatici (DAE). La formazioneviene svolta da Croce Verde Lugano con una ca-denza biennale e permette di acquisire le nozioni dibase e le capacità necessarie a soccorrere una perso-na colpita da arresto cardio-circolatorio improvvisoe di sostenere le funzioni vitali fino all’arrivo deisoccorsi. Il concetto di protezione sviluppato nell’ambi-to delle malattie cardiovascolari comprendeanche un’attività di sensibilizzazione sui rischie sulle misure di prevenzione rivolta alla popo-lazione, che sarà implementata nei prossimi mesi,organizzando serate informative in collaborazionecon Fondazione Ticino Cuore, Cardiocentro Ticinoe con Croce Verde di Lugano.

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2016 news

Lugano è stato il primoComune svizzero a dotar-si di una stazione di defi-brillazione e attualmentedispone di una rete di de-fibrillatori pubblici estesasu tutto il territorio. La mappa di localizzazio-ne degli stessi viene re-golarmente aggiornata eriadattata ai nuovi conte-sti territoriali. Attraverso il loro posizio-namento strategico edefficiente, unito al dispo-sitivo di First Responderdi Fondazione TicinoCuore, al quale hannoaderito anche Polizia eCorpo Civici Pompieridella Città di Lugano, lapopolazione ha una vali-da opportunità per incre-mentare la possibilità disopravvivenza delle per-sone colpite da arrestocardio-circolatorio.

Foto: la colonnina con defibrillatore pubblico inPiazza Manzoni a Lugano.

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