CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah'...

16
CROCE VERDE LUGANO news SEMESTRALE INFORMATIVO DELLA CROCE VERDE LUGANO N.25 • novembre 2018 www.croceverde.ch news CROCE VERDE LUGANO Un equilibrio di ruoli COSA COMPORTA ALTERNARE L’ATTIVITÀ TRA OSPEDALE E AMBULANZA? Quel giorno a Lugano, il Papa IL 12 GIUGNO 1984 LA VISITA DI GIOVANNI PAOLO II Consapevoli per l’ultimo dono CREARSI UNA COSCIENZA CRITICA IN TEMA DI DONAZIONE D’ORGANI Dal dentista, con meno paura GLI INTERVENTI SOTTO NARCOSI AL SERVIZIO MEDICO DENTARIO

Transcript of CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah'...

Page 1: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

CROCE VERDE LUGANOnews

SEMESTRALE INFORMATIVO DELLA CROCE VERDE LUGANO N.25 • novembre 2018www.croceverde.ch

news

CROCE VERDE LUGANO

Un equilibrio di ruoliCOSA COMPORTA ALTERNARE L’ATTIVITÀTRA OSPEDALE E AMBULANZA?

Quel giorno a Lugano, il PapaIL 12 GIUGNO 1984 LA VISITA DI GIOVANNI PAOLO II

Consapevoli per l’ultimo dono CREARSI UNA COSCIENZA CRITICAIN TEMA DI DONAZIONE D’ORGANI

Dal dentista, con meno pauraGLI INTERVENTI SOTTO NARCOSI AL SERVIZIO MEDICO DENTARIO

Page 2: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e
Page 3: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Editoriale delPresidente

avv. Ilario Bernasconi

PresidenteCroce Verde Lugano

3

3 EDITORIALE DELPRESIDENTE

4 UN EqUILIBRIODI RUOLI

6 CONSAPEVOLI PER L’ULTIMO DONO

8 DAL DENTISTA, CON MENO PAURA

10 qUEL GIORNO ALUGANO, IL PAPA

12 UNA FIGURA DIRIFERIMENTO

14 LA NOSTRA BRIGATA DI CUCINA

14 UN NUOVO CORSO PER CICLISTI

Sommario

46

8

1012 14

Care lettrici e cari lettori,Il recente caso del farmaco non coperto dalla cassa ma-lati, prescritto a un bambino con una malattia oncolo-gica e che ha destato parecchio clamore, offre l'occasio-ne per ritornare sul tema sempre attuale dei costi dellasalute (o meglio della malattia) e dei rapporti tra i prin-cipali attori del settore. Al di là delle ragioni dell'una e dell'altra parte nel casospecifico, si è assistito di nuovo a un rimpallo di respon-sabilità, al pari di quanto ogni anno avviene con l'an-nuncio dell'aumento dei premi di cassa malattia, difronte al quale ciascuno di noi rimane soltanto diso-rientato e, ciò che è peggio, privo di risposte alle do-mande che contano, volte a comprendere le cause delcostante aumento dei costi della salute. Vero è che la re-altà del sistema è complessa e ciascun attore è in parteresponsabile del problema. Il paziente, indotto persemplice istinto di conservazione e facilità di accessoalle informazioni, ha sempre più la tendenza di diven-tare medico di sé stesso e di presentarsi in ambulatoriocarico di aspettative, con elenco degli esami che preten-de siano esperiti o già con la diagnosi e rimedi da adot-tare. Il medico, preso tra le tensioni delle aspettative del

paziente, qualità delle cure, loro economicità e rapportotra impegno profuso e risultato finanziario, rimane la fi-gura fondamentale che pone la prescrizione medica einfluenza in tal modo il costo della cura. I fornitori difarmaci e prodotti sanitari intervengono nel settore sul-la spinta di importanti interessi economici. Gli assicura-tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-tenimento dei costi, sono anch'essi condizionati damercato e risultati finanziari. Su questo scacchiere vi èpure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e gestisce lapartecipazione pubblica ai costi della salute. La sanitàcostituisce infine uno dei più importanti settori econo-mici del Paese ed è confrontato a importanti ingerenzedi potere, politico e finanziario. È tuttavia proprio perquesta complessità che il dibattito non può avveniresulle barricate o dalle curve degli stadi, ma deve svolger-si in termini pacati e oggettivi, affinché i singoli attoriassumano la propria parte di responsabilità, facendo unpasso indietro rispetto agli interessi personali a favoredi un sistema sanitario solido e forte, che abbia davveroquale scopo quello di fornire a tutti cure di qualità a co-sti sostenibili. CVL ha confermato espressamente que-sto scopo tra i propri obiettivi.

Impressum:Editore: Croce Verde LuganoVia alla Bozzoreda 466963 Lugano-Pregassona Tel. 091 935 01 11Donazioni: CCP N. 69-10420-9mail:[email protected] grafica, coordinamento redazionale:www.mediares.chFotografie: archivio CVL, J. M.Feinen, Keystone, Ente OspedalieroCantonale, Fotolia, SwisstransplantHanno collaborato a questonumero: Ilario Bernasconi, PaoloZiella, Massimilano Palma, NathalieGeiser, Milena Albani, DanielaCristina, Andreina Bocchi, SalComodoStampa: TBS, PregassonaPrestampa: Graficomp,PregassonaTiratura: 83’000 copie

N. 25, novembre 2018

Seguici su

Page 4: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Un equilibrio di ruoliCosa comporta alternare l’attivitàlavorativa tra ospedale e ambulanza?quali le principali differenze?

durante i quali ho conseguito la specializzazione.Inoltre, ho svolto anche dodici anni di volontariatonel mondo preospedaliero: un’esperienza intensa eimpegnativa, una vera e propria sfida che ha coin-volto non solo l’aspetto medico, ma anche quellopsicologico e umano.

Da qualche mese, grazie alla nuova collabora-zione tra ORL e CVL, vivo professionalmente idue servizi. Si tratta di due mondi che pur per-seguendo lo stesso obiettivo, la salute del pa-ziente, sono profondamente diversi.Il settore ospedaliero dedica al paziente un accom-pagnamento strutturato e definito, dove si concate-nano molte figure professionali che partecipano at-tivamente alle cure. Le giornate sono scandite damomenti prestabiliti che possono variare secondole priorità del paziente, ma che sono inderogabili.Nell’ambito preospedaliero le giornate di lavoro so-no volubili. Nel momento in cui si varca la sogliadella sede operativa, non si sa come sarà la giornata,quali pazienti dovremo soccorrere e quanti inter-venti affrontare. La gestione dello stress rimanepiuttosto lineare in ambito ospedaliero, mentrenell’extra muros risulta incostante. In ospedale lapresa a carico del paziente si svolge in un periodopiù lungo, è maggiore il tempo per instaurare unrapporto di fiducia e conoscere il paziente.

«Fra gli aspetti che differenziano il modo di operareintra ed extra ospedaliero ve ne sono due fortemen-te caratterizzanti: la gestione del tempo e le condi-zioni ambientali» commenta la mia collega, d.rssaMilena Albani, anch’essa nel duplice ruolo profes-sionale, intra ed extra ospedaliero. «Quando siamochiamati a intervenire a bordo di un’ambulanza,spesso non conosciamo la storia clinica del pazien-te. Dobbiamo capire il più rapidamente possibilequali sono le cause del malessere o dei sintomi, persomministrare subito la terapia più idonea e stabi-lizzare la situazione. E questo è importante ancheper poter identificare immediatamente la strutturasanitaria più adatta per curare quella determinata

Nathalie Geiser

Infermiera in cure intenseEnte OspedalieroCantonale

4

Ho sempre considerato una grande oppor-tunità di crescita professionale e persona-le la possibilità di poter lavorare contem-

poraneamente in un servizio di soccorso preospe-daliero e in una struttura sanitaria come l’OspedaleRegionale di Lugano (ORL). Dopo aver completato l’iter formativo di infermie-ra di base, ho maturato un’esperienza di tre annipresso un reparto di medicina interna. A questi so-no seguiti sei anni di servizio in medicina intensiva,

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2018 news

Foto

© E

nte

Osp

edal

iero

Can

tona

le

Page 5: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

5

ben definiti, ma nello stesso tempo ci si aiuta a vi-cenda e ci si confronta. È un lavoro sinergico che civede interagire costantemente l’uno con l’altro, inuno stato di continua emergenza. Proprio per que-sto, non ci si tira mai indietro se c’è bisogno di dareuna mano al compagno di squadra.»

Le differenze che stanno alla base delle due profes-sioni mi hanno portata a volerle seguire parallela-mente. La possibilità di approfondire i casi com-plessi presenti nel reparto di terapia intensiva grazieanche alla strumentazione specifica presente è perme molto stimolante. Spesso i pazienti all’internodelle cure intense presentano problematiche su piùfronti che si concatenano e che li rendono estrema-mente fragili. La ricerca e la prevenzione delle com-plicazioni potenziali richiedono conoscenze speci-fiche e un accurato monitoraggio e permettono unareazione tempestiva in caso di peggioramento delquadro clinico.

Questo era quello che sognavo di fare da tempo: al-ternare la mia attività tra due contesti sanitari similima nello stesso tempo molto diversi e che mi arric-chiscono e completano ogni giorno.

patologia. In ambito ospedaliero invece il tempoper effettuare la diagnosi è maggiore e le condizionioperative sono più favorevoli. È quindi possibile fa-re un’analisi più approfondita per capire quali sianole cause del malessere del paziente e per impostareuna terapia a lungo termine, anche in vista di even-tuali complicazioni.»Profondamente diverso è anche l’approccio al pa-ziente nei due contesti: come soccorritrice, spesso,si entra nella sfera più intima del paziente cheimprovvisamente vede irrompere degli estraneial proprio domicilio in un momento vulnerabi-le e inatteso. Nel contesto ospedaliero avvieneinvece più delicatamente. Si possono soddisfa-re i bisogni personali rispettandone i tempi e siha la possibilità di adottare qualche accorgi-mento maggiore. Il tempo nell’extra muros èspesso l’aspetto prioritario su cui si basa tutto l’in-tervento, è la sfida del soccorritore che deve assiste-re il malato nel miglior modo possibile e con tutte leprecauzioni del caso, ma sempre con uno sguardovolto al tempo che scorre.

«Nel soccorso preospedaliero, inoltre, ci si deveconfrontare con delle situazioni ambientali che si ri-velano ogni volta diverse», aggiunge la d.rssa Alba-ni. «Capita infatti di intervenire a domicilio, perstrada, in montagna, sul posto di lavoro, a volte an-che in condizioni atmosferiche avverse. A questoaspetto si aggiunge l’incertezza. Dall’anziana cadutanel bagno di casa, al signore che fa fatica a respirare,fino a chi è vittima di un incidente… non si sa maiin che stato si troverà il paziente e quali “barriere”fisiche si incontreranno una volta giunti sul luogodell’evento. E poi, da un momento all’altro, puòcambiare tutto. Magari siamo in sede e riusciamo aritagliarci qualche minuto di tranquillità per fare duechiacchiere e bere un caffè, e un minuto dopo citroviamo in ambulanza, a sirene spiegate, per soc-correre un paziente grave. In ospedale il lavoro èpiù lineare, si lavora sì in team ma ognuno ha il suoruolo. In ambito extra ospedaliero di solito operia-mo in piccole équipe dove ognuno ha i suoi compiti

Dal 2012, Croce VerdeLugano collabora conl’Ospedale Regionale diLugano nell’ambito di unprogetto che vede medicispecializzati nella medi-cina d’urgenza alternarela loro attività nel conte-sto ospedaliero dellaregione e sulle ambulan-ze di Croce VerdeLugano. Il progetto, direcente esteso ancheall’attività di alcuniinfermieri specializzati,porta ad accumulare uninteressante bagaglio diesperienze e ad affinarele competenze nel dupli-ce ambito ospedaliero edextraospedaliero.

Foto

© J

ean-

Mic

hel F

eine

n

Page 6: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Per non prendere decisioni affrettate o perevitare di non decidere affatto, è fondamen-tale accostarsi a questo argomento con una

serena consapevolezza. Cosa significa donare gli organi? Possono farlotutti? Quali passi bisogna compiere? E comeconvincere chi ci è vicino a rispettare fino infondo una volontà che si sente profondamentenostra, ma che forse non è completamente con-divisa dai nostri cari?

Secondo dati recenti dell’Ufficio federale della sa-nità pubblica (UFSP), solo il 20% della popolazio-ne svizzera ha manifestato il suo chiaro consensoalla donazione dei propri organi ed è quindi inpossesso della tessera di donatore. Tuttavia questatessera, che dovrebbe rappresentare l’elementodeterminante per autorizzare l’espianto, si riveladecisiva solo nel 5% dei casi di donazione, sempli-cemente perché il più delle volte non è reperibile.Nel restante 95% dei casi, sono i congiunti a dareil benestare, basandosi sulla presunta volontà delpaziente deceduto. Alla luce di questo, l’Ufficio federale di sanità pub-blica e Swisstransplant si stanno facendo promoto-ri di una serie di iniziative per sensibilizzare mag-giormente i cittadini, perché una decisione presaconsapevolmente oggi, può contribuire a salvareuna vita domani.

Donare organi in Svizzera

In Svizzera, i centri attivi nel trapianto degli organisono sei, localizzati rispettivamente a Ginevra, Lo-sanna, Berna, Zurigo, Basilea e San Gallo. Le procedure relative alla donazione sono coordi-nate da Swisstransplant. La Fondazione opera suincarico dell’UFSP ed è responsabile dell’assegna-zione degli organi in tutta la Svizzera secondo leleggi vigenti, oltre che della gestione della lista d’at-tesa dei pazienti riceventi. La sua attività si svolge instretta collaborazione con le organizzazioni d’attri-buzione all’estero. Inoltre Swisstransplant redige re-

golarmente le statistiche relative al numero di dona-tori e a quello dei trapianti effettuati, oltre che suitempi d’attesa dei diversi organi.

In ogni Cantone sono attivi dei coordinatori al do-no d’organi, disponibili 24 ore su 24 in ogni mo-mento dell’anno e che agiscono in base a precisiprotocolli. Questi protocolli sono redatti da Swis-stransplant e dal PLDO (Programma Latino Dona-zione Organi) per il Canton Ticino, un’organizza-zione che permette ai coordinatori di essere costan-temente informati su tutte le nuove direttive chevengono emanate periodicamente. I coordinatoridevono altresì mantenersi aggiornati attraverso unaformazione periodica e sono chiamati a promuove-re azioni volte a sensibilizzare la popolazione sul-l’importanza della donazione.La Svizzera è globalmente agli ultimi posti nella do-nazione di organi in Europa e, a fronte di un’elevatarichiesta, non corrisponde un’adeguata disponibilitàdi organi. Purtroppo questa situazione, in taluni ca-si, può anche portare al decesso del paziente in listad’attesa, se non è stato possibile trovare l’organocompatibile in tempo. In alcuni Paesi la donazione di organi è notevol-mente più alta e permette di salvare più pazienti.

Come funziona la lista d’attesa?

I pazienti bisognosi di trapianto vengono inseriti inuna lista d’attesa coordinata da Swisstransplant. Ta-le lista viene gestita da un medico responsabile, chestabilisce la priorità degli interventi in base allo sta-to di salute del paziente ed alla compatibilità dell’or-gano tra donatore e ricevente. Un paziente può ri-sultare primo nella lista, ma la mancata compatibili-tà con l’organo donato, per via del gruppo sangui-gno oppure per la dimensione non adatta al fisicodel ricevente, lo fa arretrare di una posizione nellalista, a favore di pazienti più idonei.

Dallo scorso mese di ottobre è stato istituito unregistro nazionale che permette di iscriversi

Consapevoli per l’ultimo donoLa donazione d’organi è un tema cheimplica attente riflessioni, per potersicreare una propria coscienza critica.

6 CROCE VERDE LUGANOnovembre 2018 news

Croce Verde Lugano,nell’ambito della dona-zione d’organi, puòassumere i compitiseguenti: accompagnal’équipe medica dall’ae-roporto di Agno (oMalpensa) all’OspedaleCivico per effettuarel’espianto dell’organo,per poi riportarla inaeroporto (spesso è lastessa équipe che fal’espianto e successiva-mente il trapianto); tra-sporta unicamente l’or-gano pronto per il tra-pianto oltre Gottardo,oppure accompagna ilpaziente a cui deveessere effettuato un tra-pianto nel centro medicosvizzero di competenza.

Andreina Bocchi

Infermiera in cure intenseCoordinatrice localedonazione organi

Page 7: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

dichiarando la propria volontà di donare gliorgani. In questo modo, si potrà tracciare inmaniera univoca il desiderio e le decisionidei potenziali donatori.Dopo aver deciso, in piena consapevolezza, divoler diventare donatore d’organo, è importantecomunicarlo in modo chiaro ai familiari e allepersone a noi più prossime, in modo tale che ladecisione possa essere rispettata fino in fondo.

La situazione in Ticino

Nel Canton Ticino sono attivi 4 coordinatori aldono d’organi che si occupano di accompagnareil donatore in tutto l’iter procedurale, offrendocontemporaneamente un adeguato sostegno aifamiliari.

Nel momento in cui viene ipotizzato il soprag-giungere della morte cerebrale del possibile do-natore, i medici effettuano un test per conferma-re la diagnosi, che certifica la perdita irreversibiledelle funzioni cerebrali, e che equivale legalmen-te alla morte, benché il cuore continui a battere.Nel caso di conferma, il coordinatore prende su-bito contatto con i familiari del paziente in mortecerebrale. Il coordinatore deve comunicare que-sta notizia ai parenti e, con molta cautela, presen-

tare quali sono le possibili procedure. Una possi-bilità è la donazione d’organi, l’altra è l’arrestodei supporti e l’accompagnamento del pazientefino all’arresto cardiaco. La comunicazione av-viene in maniera assolutamente neutrale, senzaspingere i parenti a prendere una decisione piut-tosto che un’altra. Il tempo di attesa della rispo-sta è molto importante: un paio d’ore al massi-mo. In caso di consenso all’espianto, il pazienteviene portato in sala operatoria dopo ca. 24 ore.Più l’attesa viene protratta, più l’attesa della fami-glia diventa difficile e maggiori sono le possibilitàche l’organo si danneggi, risultando quindi inuti-lizzabile.L’operazione viene effettuata dall’équipe di unodei sei centri di trapianto attivi in Svizzera o dalteam chirurgico di Lugano (per il Canton Tici-no), che provvede poi a inviare l’organo (o gli or-gani) alla struttura di riferimento.

Il nostro Cantone promuove la donazione fin dal1980 e risulta fra i più attivi e generosi. Duranteil 2018, nel nostro territorio sono già stati effet-tuati 8 espianti.

Per approfondimenti www.swisstransplant.org,per compilare una tessera donatore: www.vivere-condividere.ch.

7

I professionisti coinvoltinel progetto donazioned’organi in Ticino sono:le coordinatrici AndreinaBocchi, Eva Ghanfili,Valentina Silvagni edElena Zanelli ed il Prof.Dr med. Paolo Merlani,Primario del Servizio dimedicina intensivadell’Ospedale Regionaledi Lugano, responsabilePLDO per il Ticino emembro del consiglio difondazione diSwisstransplant.

Page 8: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Dal dentista, con meno paura Grazie alla collaborazione con HospitaSuisse, al Servizio Medico Dentariosono possibili interventi sotto narcosi.

All’odontoiatra spesso si presentano situa-zioni e pazienti difficili, poiché la compo-nente emotiva e ansiosa può rendere parti-

colarmente difficoltoso il trattamento di alcunisoggetti. Per vincere e controllare questi fenomenidi avversione verso il dentista si è rivelato molto ef-ficace l’utilizzo della sedazione cosciente, praticaoggi ampiamente utilizzata e molto apprezzata per-ché efficace e sicura anche in ambito ambulatoriale.Ecco quindi un grande aiuto per i pazienti odonto-fobici, per i quali andare dal dentista è sinonimo disofferenza e in alcuni casi di terrore vero e proprio.Il soggetto sperimenta un’intensa paura, fino ad ar-rivare a veri e propri attacchi di panico, nei con-fronti del dentista e di tutto ciò che richiama lo stu-dio del professionista (il rumore del trapano,l’ago…). A volte il paziente prova da solo a metterein atto una serie di strategie finalizzate a esercitare

una forma di controllo sulla paura che prova: in re-altà è proprio questo controllo che gli fa perdere…il controllo e che contribuisce ad amplificare lesensazioni connesse all’ansia e alla paura di provaredolore.Il compito del servizio di anestesia spazia dauna moderata sedazione associata all’anestesialocale ad un’anestesia generale, in base al livel-lo di ansietà, al dolore proprio della procedura,alla durata dell’intervento.Gli obiettivi sono la totale sicurezza del paziente, lariduzione dell’ansia e del dolore associati alla proce-dura, la riduzione dei movimenti involontari, l’otte-nimento del miglior risultato e il rapido ritorno allenormali condizioni di salute.Durante la sedazione si somministrano uno o piùmedicamenti in grado di ridurre la consapevolezzadel paziente per ciò che lo circonda.Con l’ansiolisi il paziente risponde ai comandi ver-bali anche in presenza di una riduzione delle fun-zioni cognitive; con una sedazione moderata si hauna riduzione dello stato di coscienza col manteni-mento di una respirazione adeguata e autonoma.Con una sedazione profonda il paziente non è facil-mente risvegliabile e può essere necessaria un’assi-stenza per mantenere una respirazione adeguata.Le indicazioni più comuni sono le cure odontoiatri-che ai bambini, gli interventi che possono esserestressanti come l’estrazione dei denti del giudizio, laposa d’impianti dentali o più semplicemente una se-duta d’igiene.Essere sedato in regime ambulatoriale permet-te al paziente di essere curato nello studio chefrequenta solitamente e di cui conosce il perso-nale senza doversi sottoporre alle trafile, buro-cratiche e non, necessarie per l’accesso a unservizio ambulatoriale in ambito ospedaliero esoprattutto di poter rientrare a domicilio rapi-damente non essendo necessario trascorrereun periodo di osservazione post intervento.È sufficiente compilare con il medico dentista unabreve anamnesi così che l’anestesista sia al correntedello stato di salute del paziente.

8

Dr.ssa Daniela Cristina

Medico anestesistaHospita SuisseAnesthesia Care

Dal 2017 Croce VerdeLugano collabora conHospita SuisseAnesthesia Care, il servi-zio di anestesia delleCliniche Ars Medica e S. Anna. Il team è com-posto da medici specia-lizzati in anestesia e ingrado di trattare in modosicuro ed efficace anchesoggetti affetti da parti-colari patologie. Loscambio di competenzeprofessionali porta imedici di Hospita Suissea coprire, in alcuniperiodi, i turni del servi-zio d’urgenza in ambu-lanza.

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2018 news

Page 9: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Farm. Dipl. Fed. Romano DaldiniVia Ceresio 43 • 6963 PregassonaTel. 091 942 68 21 • Fax 091 940 45 46e-mail: [email protected]

Via Pian Scairolo 36 - CP 268 - 6915 Pambio -NorancoT. 091 985 69 69 - F. 091 985 69 68 - www.garagegardel.ch

Page 10: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Un evento straordinario come la visita di pa-pa Giovanni Paolo II, avvenuta nel 1984,ha richiesto un dispiego di forze mediche e

di sicurezza di ampia portata. Le fasi organizzativesono descritte da un autentico pioniere della sicu-rezza sanitaria in Ticino, Mike Donada, che è statoper oltre trent’anni il responsabile di questo servi-zio presso l’Ospedale Regionale di Lugano.

Un’adeguata copertura sanitaria durante le manife-stazioni, siano esse di carattere sportivo, ricreativo oculturale, rappresenta una premessa fondamentaleper garantire il sereno svolgimento dell’evento. Ad oggi, per effettuare un’analisi del rischiosanitario e in seguito pianificare l’impiego agaranzia della sicurezza sanitaria di parteci-panti e organizzatori, viene utilizzato comestrumento l’algoritmo di Maurer e l’algoritmodell’Interassociazione Svizzera di Salvataggio.Questi determinano il livello di rischio dellamanifestazione, nelle sue fasi tra potenziali epossibili pericoli.Dall’analisi del rischio viene poiprodotto un “Concetto di Sicurezza Sanitaria” che

rappresenta la base per la pianificazione e la gestio-ne dell’evento.Abbiamo incontrato Mike Donada, che dal 1969 al2002 è stato il responsabile della sicurezza sanitariadell’Ospedale Regionale di Lugano e che, nel 1984,ha organizzato e gestito la sicurezza sanitaria in occa-sione della visita di papa Giovanni Paolo II a Lugano.

«Come si può facilmente immaginare, l’organizza-zione della sicurezza sanitaria a supporto della visitadel Santo Padre a Lugano ha richiesto un notevoleimpiego di forze da parte di tutti i partner del soc-corso. L’arrivo del Papa era in realtà previsto nel1981 ma poi, a causa dell’attentato da lui subito inPiazza San Pietro, è stato posticipato al 12 giugno1984. L’intera preparazione è durata circa un annoe mezzo ed io mi sono occupato di tutta la parteamministrativa e logistica con la collaborazione dicirca 350 persone (di cui una trentina dei serviziambulanza del Cantone, affiancati per la restanteparte da Samaritani e militari). Le ambulanze adi-bite al picchetto sono state complessivamente12, di cui una riservata al Papa. Abbiamo inol-tre destinato il nono piano dell’Ospedale Civi-co per ogni necessità sanitaria del Santo Padree del suo seguito. Per poter garantire un inter-vento adeguato in caso di emergenza, abbiamodovuto richiedere la sua cartella sanitaria, conrelativa anamnesi. L’esercito ha posizionato alcu-ne zone di pronto soccorso all’esterno dello stadiodi Cornaredo, dove era prevista la celebrazione del-la Messa alle ore 11:00.Ho anche incontrato brevemente il Papa allo stadio:mi è stato presentato dal capo-sicurezza generaleIvan Bernasconi, allora comandante della PoliziaCantonale, e come si usa da buon cattolico, ho ba-ciato il suo anello, inginocchiandomi. Poco prima che iniziasse la celebrazione, siamo pu-re stati allertati per un sospetto attentato: una per-sona era partita da Pregassona con un fucile d’assal-to. Tuttavia si è trattato di un falso allarme: era sem-plicemente un cittadino che stava andando allostand di tiro per esercitarsi».

10

Quel giorno a Lugano, il Papa Mike Donada è stato il responsabiledella sicurezza sanitaria, in occasionedella visita del Santo Padre, nel 1984.

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2018 news

KEYS

TONE

Massimiliano Palma

Responsabile sicurezzasanitaria manifestazionied eventi

Page 11: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

11

Dal punto di vista tecnico, com’è stato organiz-zato l’evento?«Ci siamo basati sulle informazioni fornite dall’ad-detto alla sicurezza personale del Papa. A quel tem-po non c’erano i cellulari, ma comunicavano condelle grosse radio militari. In ogni settore dello sta-dio era presente un Samaritano con una barella chiu-sa. Nel caso in cui un cittadino si fosse sentito malenel settore di sua competenza, il Samaritano avrebbedovuto alzare una bandiera della Croce Rossa: veni-va così raggiunto da altri due Samaritani con un’altrabarella per il trasporto del paziente. Nonostante lenostre raccomandazioni di portare un cappellino edi bere acqua, si sono verificati diversi malori causatidalla calura, soprattutto da parte di persone anziane.Quella mattina il nostro servizio di supporto sanita-rio ha avuto inizio alle 4:00 con un rapporto di tuttii capi-intervento nell’Aula Magna dell’Ospedale Ci-vico. Al temine dell’incontro ho dato il via alle fasioperative. Il Papa è arrivato all’aeroporto di Agno al-le 09:30. Per ragioni di sicurezza strategica, l’andatu-ra del corteo di accompagnamento fino allo stadionon doveva essere né troppo lenta né troppo veloce,per evitare che altre auto potessero introdursi. Ildott. Tanzi, medico responsabile adibito esclusiva-mente al Papa, ed io, viaggiavamo sull’ultima auto. Un elicottero dell’Esercito svizzero messo a dispo-sizione alla polizia cantonale (con a bordo SilvanoStern), controllava tutti i percorsi del Papa dal cielo.Terminata la Santa Messa ci siamo diretti in Catte-drale e, appena giunti, un agente addetto alla sicu-

rezza, si è accasciato a terra. Lo abbiamo portatosubito in sacrestia per sottoporlo a un controllomedico. Per fortuna, niente di grave: per via del-l’emozione legata all’evento, l’agente non aveva fat-to colazione e non aveva mangiato nulla. E sotto ilsole, con il casco… è comprensibile il suo manca-mento. Può sembrare strano, ma tra gli aspetti im-pegnativi dell’intero iter organizzativo va annovera-ta anche la difficile reperibilità delle fascette della“Croce Rossa” da mettere al braccio dei Samaritani.Già a quell’epoca, infatti, per motivi di sicurezza siera molto restrittivi sulle modalità di consegna alpersonale volontario di questo contrassegno identi-ficativo dall’alto valore simbolico».

E per quanto riguarda il supporto organizzati-vo allestito in ospedale?«In linea con il Piano di messa in allarme dei serviziospedalieri (MASO), abbiamo previsto di spostarele operazioni di triage all’ingresso principale del-l’ospedale, per consentire al Pronto Soccorso di po-ter continuare ad offrire un supporto adeguato aicittadini in caso di emergenza medica. Presso l’Ospedale Civico era presente un elicotte-ro della Rega, pronto ad intervenire per ogni eve-nienza sanitaria legata alla visita del Papa. Durantetutta la durata dell’evento i piloti non hanno maiabbandonato il loro velivolo, perché in caso di ar-rivo di un altro elicottero diretto all’Ospedale, do-vevano essere pronti ad alzarsi in volo per consen-tirne l’atterraggio».

Mike Donada è stato, dal1969 al 1990, Capo Ser-vizio Pazienti all’Ospeda-le Civico di Lugano (de-dicandosi al 30% alla si-curezza ospedaliera). Dal1990 al 2002, Responsa-bile della sicurezza sani-taria dell’Ospedale Re-gionale di Lugano. Tra iprimi in Ticino a proporreconcetti di sicurezza sa-nitaria e applicare il Pro-tocollo MASO (Messa inAllarme Servizio Ospeda-liero).

KEYS

TONE

Page 12: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Il Capo Intervento regionale (CIR)La figura di riferimento per organizzarel’operatività della giornata e in caso dieventi cosiddetti straordinari.

Tra le molteplici figure professionali che ope-rano nel mondo del soccorso preospedalie-ro troviamo quella del Capo Intervento Re-

gionale (CIR), che si occupa di due aspetti principali:funge da persona di riferimento per tutti glioperatori interni ed esterni per l’organizzazioneoperativa della giornata e rappresenta la primafigura operativa attivata nel caso in cui gli equi-paggi si trovano confrontati con interventi fuoridall’ordinario o particolarmente complessi.

All’interno di tutti gli enti di soccorso preospedalie-ro vengono selezionati alcuni collaboratori che,grazie a esperienza, competenze e caratteristiche,compongono il team dei Capi Intervento e assicu-rano una reperibilità h24. Sino ad oggi la formazio-ne specifica di queste persone competeva indivi-dualmente ad ogni servizio, per cui ogni direzioneoperativa identificava le formazioni più idonee e letempistiche per formare un CIR.

Nel corso del 2017 la Commissione dei Diretto-ri Operativi Cantonali ha espresso la necessitàe la volontà comune di creare una formazionecantonale per i CIR che fosse completa e quali-ficante e soprattutto che andasse a completareil bagaglio di competenze delle persone che ri-coprono già questa funzione.Nasce così nel 2018 la prima formazione cantonaleper capi intervento regionale della durata di 3 gior-ni. Gli argomenti trattati spaziano dalla capacità diorganizzare e gestire le attività quotidiane di un ser-vizio, alla collaborazione con i principali partner (inparticolare viene offerto un interessante contributodalla Sezione Reati contro l’integrità delle persone,sezione specialistica della Polizia Giudiziaria) perpoi passare ad approfondimenti giuridici e conclu-dere con analisi di situazioni legate agli interventi dimaxi emergenza. Alla formazione abbiamo potutoinvitare dei professori dell’Università della SvizzeraItaliana per elementi legati al problem solving nonchéesperti nella gestione dei disastri. In quest’ultimocaso i partecipanti hanno l’opportunità, attraversola diretta testimonianza dei soccorritori intervenuti,di confrontarsi con la gestione di una reale quantodrammatica macro emergenza avvenuta nella vicinapenisola a seguito del deragliamento di un treno. Lararità, quanto le loro dimensioni, devono essere af-frontati con serietà e preparazione per poter offrirealla nostra popolazione la nostra competenza anchenegli scenari peggiori. I tre giorni che vedono coin-volti i CIR sono estremamente ricchi di contenuti edi testimonianze, soprattutto esterne, il che rendedinamica e completa l’offerta formativa.Nonostante l’interessante e variegato programmateniamo a sottolineare che il corso non è pensato“solo” per essere fonte di contenuti ma vuole esse-re anche una piattaforma di interscambio tra figuresimili operanti in servizi e contesti molto differentitra loro. La condivisione delle esperienze e la messain comune delle difficoltà riscontrate sono sicura-mente elementi che contribuiscono all’affermazio-ne delle persone che svolgono questo delicato mafondamentale ruolo.

1212 CROCE VERDE LUGANOnovembre 2018 news

Paolo Ziella

Capo servizioCroce Verde Lugano

Foto

© J

ean-

Mic

hel F

eine

n

Page 13: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Per voi sul posto.

Il vostro specialista

Massimo Gasperi Sagl

artigiano falegname

Via Monte Lema 8

CH-6986 Miglieglia

T +41(0)91 609 20 64

M +41(0)79 444 26 86

[email protected]

In materia di assicurazioni, non sempre si sa qual è la scelta giusta: difficile orientarsi tra le infinite proposte.Assicurazioni Pagnamenta SA è una società indipendente che analizza le esigenze dei propri Clienti – enti pubblici,aziende o privati - e si impegna a trovare le condizioni più convenienti a parità di prestazioni. AssicurazioniPagnamenta SA valuta le offerte delle migliori compagnie di assicurazione e vi garantisce la soluzione migliore.

Assicurazioni Pagnamenta SA collabora con 32 compagnie assicurative e con il mercato assicurativo dei Lloyd’s diLondra.

Assicurazioni Pagnamenta SA Via Greina 2, 6900 Lugano tel. 091 967 49 [email protected] www.a-pagna.ch

Quale sarà la scelta giusta?

assicurazionipagnamenta

broker autorizzato dai Lloyd’s di Londra

Page 14: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Un nuovo corso di primo soccorso, per ciclistiLa bicicletta è uno dei mezzi prediletti da chi amaspostarsi all’insegna del benessere: è economica,non inquina e permette di mantenersi in forma.Viene utilizzata, in versione classica o elettrica, perandare al lavoro, a scuola, per fare acquisti o per

concedersi dei momenti di salutare relax pedalandoin mezzo al verde. E, sulla spinta di una sempremaggior disponibilità di piste ciclabili, si prevede unprogressivo aumento degli utenti di questo mezzo.Ecco quindi che Croce Verde Lugano, promuoveil corso Rescue Bike, per consentire di affron-tare in modo adeguato le situazioni d’urgenzamedica in cui si può trovare un ciclista.Durante il corso, il partecipante apprende come al-larmare i soccorsi, impara ad effettuare le correttemanovre di assistenza evitando ulteriori rischi al-l’infortunato, oltre a riconoscere precocemente lesituazione di arresto cardiaco. Il percorso formativoè rivolto a guide, istruttori, monitori a contatto conil mondo del ciclismo e in generale a tutti i ciclistiappassionati. Al termine, il partecipante ottiene lacertificazione Rescue Bike/MISV e la certificazioneBLS/DAE SRC, che permette di accedere alla reteFirst Responder cantonale promossa dalla Fonda-zione Ticino Cuore, finalizzata all'intervento preco-ce in caso di arresto cardiaco. Il progetto è sostenuto dall’Associazione Elisae promosso da Ticino Cycling. Iscrizioni su www.croceverde.ch.

ultime&brevi

14

Il positivo inserimentolavorativo di personediversamente abili daparte della FondazioneDiamante è il naturalecoronamento dellacostante opera di forma-zione e training di tutticoloro che trovanoimpiego presso le diver-se strutture partner. Sonooltre 350 le persone atti-ve nelle strutture dellaFondazione Diamante,che comprendono 18laboratori, 4 foyer e 5negozi, distribuiti sul ter-ritorio ticinese.

Foto, da sin.: Gabriela,(sostituta cuoca), Lisa,Fabia e Manuel (aiuto cuci-na e addetti al servizio),Roberta (cuoca), Joshua(stagiarie), Stefano eFlorence (aiuto cucina eaddetti al servizio).

Tre stelle, alla nostra brigata di cucina!Dallo scorso anno, Croce Verde si avvale della col-laborazione del servizio catering della FondazioneDiamante, una realtà che da oltre 25 anni promuovel’inserimento lavorativo di persone con handicap.

Grazie alla sua consolidata attività, la Fonda-zione è in grado di realizzare dei menu che ga-rantiscono un apporto nutrizionale equilibrato,in linea dunque con la tipologia di lavoro cheviene svolta dal personale di Croce Verde.I pasti vengono serviti nel locale ristoro a Pregasso-na e può beneficiarne tutto il personale, incluso ilteam amministrativo e il Servizio Medico Dentario.

Questa esperienza si è rilevata molto positiva. Si èinfatti creato un bellissimo clima grazie all’armo-niosa integrazione del personale della Fondazionecon quello di CVL, con grande e reciproca soddi-sfazione di tutti.

Croce Verde Lugano ringrazia la propria brigata dicucina per il loro impegno quotidiano, che contri-buisce a rendere piacevolmente sereno e distensivoil momento dei pasti.

BIKECorso di

primo soccorso

per ciclisti

RESCUE

@ @@ @@7,;:)@@1?"46?@<

CROCE VERDE LUGANOnovembre 2018 news

Page 15: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

Sicurezza e autonomia a casa propria

Telesoccorso della Svizzera Italianac/o Associazione Ticinese Terza EtàPiazza Nosetto 4Casella postale 10416501 BellinzonaTel. 091 850 05 50/53

[email protected] www.atte.ch

- ANNUALE: CHF 1’290.- (INVECE DI CHF 1’390.-) CON MASSAGGIO DA 25’ IN OMAGGIO- 6 MESI: CHF 690.- (INVECE DI CHF 790.-)

FIT-CENTER SPLASH E SPA TAMAROVia Campagnole 1CH-6802 Rivera - Monteceneri+41 91 936 22 [email protected] // fit-center.ch

VUOI CAMBIARE MUSICA?PROMOZIONE ABBONAMENTI 2018-2019

// ACCESSO TUTTO COMPRESO SPLASH + SPA + FIT-CENTER 365 GIORNI ALL’ANNO

PROMOZIONE VALIDA FINO AL 31.12.2018

1 26.01.2018 15:43:57

Page 16: CROCE VERDE LUGANO news · tori malattia, sebbene con ruolo contrapposto di con-te n im o dcs, ah' z m ercato isul f nz .S q h vè pure l'ente pubblico, che pianifica la sanità e

The classic in a new light USM Haller svela la sua rivoluzionaria illuminazione integrata: senza cavi, regolabile, ad efficienza energetica.Un’autentica innovazione – lasciati ispirare!

Dick & Figli SA, Via G. Buffi 10, 6900 LuganoTelefono 091 910 41 00, Telefax 091 910 41 [email protected], www.dickfigli.ch