L PPUNTAMENTO IlSalone M ERCATO MOLTO M OBILE - Corriere della Sera: news e … · 2007. 4. 13. ·...

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Il Salone 3 U n sogno che si avvera. L’anno scorso si erano presentati al Salone del mobile con una provo- cazione e tanta voglia di dimostrare chi sono. Dal calcio, passione numero uno degli italiani, avevano preso in prestito praticamente tutto: lo spirito di squadra, il nome (Nazionale italiana del design), la formazione (22 designer fuoriclasse con tanto di ma- glietta azzurra, formazione maschile e femminile, in linea con la «par condicio») e la grinta dei bomber. «Si parla tanto di "made in Italy" e poi le aziende at- tente al design coinvolgono soprattutto professioni- sti stranieri», avevano raccontato i quattro giovani di JoeVelluto, lo studio di Vicenza che aveva lancia- to l’idea. E così si erano uniti. Con una speranza: quella di tornare nel 2007 al Salone presentando i loro prodotti per aziende italiane. Ce l’hanno fatta. Complice «l’allenatore», Cristina Morozzi, e il gruppo Coin che, in fase di rilancio, per integrare la propria proposta casa ha deciso di dar fiducia alla fresca creatività di questa squadra di campioni. «Più che fiducia, l’azienda ci ha dato car- ta bianca — spiega Cristina Morozzi, art director del- la neo collezione Coincasa-design —. Certo, sapeva- no che ci saremmo mossi prestando la massima at- tenzione al profilo del consumatore Coin, ma non è arrivata nessuna indicazione né imposizione su li- nee o modelli». La collezione? «Molto varia, così co- me i materiali utilizzati»: 29 oggetti realizzati da 19 designer, dal grembiule, alla lampada, alla poltrona, con piccole novità d’uso e qualche sorpresa. Come la lampada da terra, con filo lungo e maniglia per spostarla in giro per la casa, oppure il grembiule con le tasche che fanno da guanti da forno o il tavoli- no da aperitivo con ciotole incorporate». E poi anco- ra la lampada vuota-tasche, da tavolo e da comodi- no, il pouf imbottito corredato di elastici portaogget- ti, lo zerbino in cocco con dente ferma porta. La produzione della Nazionale italiana design de- butta al Magna Pars (via Tortona 15) con marchio proprio e logo creati da JoeVelluto. «Si tratta di og- getti compagni nella vita di tutti i giorni, comple- menti per interno ed esterno, prodotti destinati alla tavola e alla cucina che sollecitano desideri e pro- pongono un lusso accessibile». In autunno i negozi Coin accoglieranno i nuovi progetti, firmati dai giovani creativi italiani che han- no imparato a fare squadra per far fronte alle star internazionali solitamente dominatori della scena. Progetti per la vita normale, dotati di qualche astu- zia per renderla più originale. Progetti «per tornare un po’ bambini» che raccontano il nuovo corso del design: più accessibile, votato non a grandi mutazio- ni ma a piccole progressive trasformazioni del quoti- diano. DI ANTONIA JACCHIA T utto è pronto. Si sta per alzare il sipario sull’appunta- mento più atteso al mondo nel settore dell’arredamen- to. Le aziende hanno già definito le strategie per il prossi- mo anno, i punti vendita sono stati riforniti delle novità e gli imprenditori sono in preda a quella sana euforia che ac- compagna l’attesa. Un entusiasmo giustificato se si guarda- no i numeri della 46esimo edizione del Salone del mobile: 2.448 espositori, di cui 613 esteri provenienti da 37 Paesi, che presenteranno i loro articoli su una superficie netta di 205.217 metri quadrati. E secondo Cosmit, la società che organizza l’evento, oltre 220 mila persone visiteranno dal 18 al 23 aprile gli otto complessi del nuovo quartiere Fiera Milano di Rho-Pero che ospiteranno, oltre al Salone inter- nazionale del mobile e del complemento d’arredo, Eurolu- ce (appuntamento biennale alla sua 24esima edizione) e il decimo Salone Satellite dedicato ai giovani designer. LA CRESCITA — Se la kermesse milanese è lo specchio dell’anima del design, l’alone di ottimismo che la circonda rappresenta un’ulteriore conferma che il settore è in piena ripresa. «In Italia si sono registrati due dati molto significa- tivi — afferma Rosario Messina, presidente del Cosmit —: nel 2006 il fatturato del comparto legno-arredamento ha raggiunto i 38.070.000 euro, con una crescita del 3%; per non parlare delle esportazioni, che sono aumentate del 5,8% rispetto al 2005, toccando i 12.653.000 euro». Dati che risultano ancora più incoraggianti se si pensa che oggi l’Ita- lia si limita a esportare in Europa, Giappone e Stati Uniti: «Le nuove frontiere per il nostro mercato sono l’India, il Sud Africa, il Sud America e il colosso Cina — continua Messina —. A nostro favore gioca l’ottimo rapporto quali- tà-prezzo che ci contraddistingue». Insomma, l’Italia resiste bene alla gran- de competitività internazionale, forte an- che della leadership di cui gode la Setti- mana milanese del design: «Questa città non ha ormai rivali in alcuna parte del mondo — afferma Guido Di Pietro, coun- try manager della Knoll International, una delle più grandi aziende mondiali produttrici di mobili per ufficio e di classi- ci del design —. Il suo segreto sta nella sinergia che si è creata tra tutti i settori del design. I mobili, i complementi per l’ufficio, il bagno, la cucina e la luce sono tutti anelli di uno stesso percorso che ha come matrice comune il design e l’italianità». Dello stesso parere Giovanni Anzani, amministratore de- legato di Poliform, una delle aziende italiane leader del set- tore: «Cosa mi aspetto quest’anno dal Salone? Che riaffer- mi la propria supremazia a livello mondiale, avendo ormai Milano spodestato Colonia. Per un marchio come il no- stro, il cui 50% del fatturato è legato all’esportazione, que- sto evento rappresenta una vetrina unica». LE NOVITÀ — Ma quali sono le novità che si vedranno? «La prima cosa che salterà all’occhio è il ritorno alla funzio- nalità e alla razionalizzazione — precisa Rosario Messina —. Prendiamo i divani, per esempio: fino a qualche anno fa andavano quelli lunghi con le sedute profonde e gli schienali bassi per potersi "stravaccare", ora invece sta tor- nando la seduta scomposta ma classica, lo schienale si è alzato e per chi si vuole sdraiare viene aggiunto al massimo un elemento chaise-longue. È finita anche la moda dei letti bassi in stile orientale». Possiamo dire addio, inoltre, al lus- so sfrenato fine a se stesso che ultimamente aveva sedotto alcune realtà emergenti, come quella russa: «I mercati che crescono del 20% l’anno non comprano più articoli di me- ra ostentazione, l’era dello spreco sta finendo». Quest’anno ci sarà il ritorno di Euroluce, che fa il suo de- butto nell’avveniristico complesso di Massimiliano Fuk- sas, dove lo spazio espositivo dedicato all’appuntamento biennale tocca i 50 mila metri quadrati contro i 29 mila del- la vecchia fiera. «Possiamo contare anche sulla presenza di aziende che prima esponevano in altre manifestazioni spiega Messina —. L’obiettivo di noi imprenditori è quello di creare un’unica, grande fiera della luce: ora ci siamo as- sai vicini, e se continua così nei prossimi due anni potrem- mo aggiungere altri 10 mila metri quadrati di spazio». I GIOVANI — Altro punto di forza della settimana del design è il Salone Satellite, fucina di giovani talenti, che quest’anno festeggia il suo decennale (dal Cargo 5 si acce- de direttamente). In questa edizione, nei 5.200 metri qua- drati a disposizione, si potranno visitare 160 stand che ac- coglieranno le opere di 770 tra designer e studenti laurean- di di 23 scuole internazionali di design: «Dati importanti — conclude il Presidente del Cosmit —. Del resto il nostro fu- turo è nelle loro mani». Il salone sarà aperto al pubblico nella giornata di dome- nica 22 aprile (dalle 9.30 alle 18.30; ingresso 18 e, 30 e tesse- ra coppia, 35,00 e tessera famiglia) DI GAIA GRASSI LE CIFRE 23 La formazione dei 22 designer italiani M ERCATO MOLTO M OBILE 2.448 Un anno fa Arruolati da Coin Sono gli espositori presenti al 46esimo Salone del mobile, 613 dei quali stranieri in arrivo da 37 Paesi. Quest’anno ritorna Euroluce, giunta alla sua 24esima edizione e per la prima volta ospitata negli otto padiglioni del nuovo quartiere Fiera Milano di Rho-Pero. Secondo Cosmit sono attesi oltre 220 mila visitatori Sono le scuole internazionali di design da cui provengono i 770 tra designer e studenti laureandi che prenderanno parte alla decima edizione del Salone Satellite, la vetrina dedicata alle nuove proposte. La kermesse dei giovani progettisti si articola in 160 stand, collocati su una superficie di circa 5.200 metri quadrati Sono i punti percentuali di crescita registrati l’anno scorso rispetto al 2005 nel fatturato italiano per quanto riguarda il comparto legno-arredamento, che nel 2006 ha raggiunto i 38.070.000 euro. Le esportazioni sono invece aumentate del 5,8% rispetto al 2005, toccando i 12.653.000 euro In Fiera previsti 220 mila visitatori. Crescono fatturati, esportazioni e creatività italiani. In attesa di conquistare India e Cina Raggio di azione Le esportazioni superano i 12 milioni di euro ma vendiamo quasi tutto solo in Europa, Giappone e Usa. Tendenze, basta schienali bassi e letti orientali L’ A PPUNTAMENTO NAZIONALE DEL DESIGN: I VENTIDUE PROGETTISTI HANNO TROVATO LAVORO 8 Mode e Modi Mercoledì 18 Aprile 2007 Corriere della Sera

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Il Salone

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U n sogno che si avvera. L’anno scorso si eranopresentati al Salone del mobile con una provo-

cazione e tanta voglia di dimostrare chi sono. Dalcalcio, passione numero uno degli italiani, avevanopreso in prestito praticamente tutto: lo spirito disquadra, il nome (Nazionale italiana del design), laformazione (22 designer fuoriclasse con tanto di ma-glietta azzurra, formazione maschile e femminile, inlinea con la «par condicio») e la grinta dei bomber.«Si parla tanto di "made in Italy" e poi le aziende at-tente al design coinvolgono soprattutto professioni-sti stranieri», avevano raccontato i quattro giovanidi JoeVelluto, lo studio di Vicenza che aveva lancia-to l’idea. E così si erano uniti. Con una speranza:quella di tornare nel 2007 al Salone presentando iloro prodotti per aziende italiane.

Ce l’hanno fatta. Complice «l’allenatore», CristinaMorozzi, e il gruppo Coin che, in fase di rilancio, perintegrare la propria proposta casa ha deciso di darfiducia alla fresca creatività di questa squadra dicampioni. «Più che fiducia, l’azienda ci ha dato car-ta bianca — spiega Cristina Morozzi, art director del-la neo collezione Coincasa-design —. Certo, sapeva-no che ci saremmo mossi prestando la massima at-tenzione al profilo del consumatore Coin, ma non èarrivata nessuna indicazione né imposizione su li-nee o modelli». La collezione? «Molto varia, così co-me i materiali utilizzati»: 29 oggetti realizzati da 19designer, dal grembiule, alla lampada, alla poltrona,con piccole novità d’uso e qualche sorpresa. Comela lampada da terra, con filo lungo e maniglia perspostarla in giro per la casa, oppure il grembiulecon le tasche che fanno da guanti da forno o il tavoli-no da aperitivo con ciotole incorporate». E poi anco-ra la lampada vuota-tasche, da tavolo e da comodi-no, il pouf imbottito corredato di elastici portaogget-ti, lo zerbino in cocco con dente ferma porta.

La produzione della Nazionale italiana design de-butta al Magna Pars (via Tortona 15) con marchioproprio e logo creati da JoeVelluto. «Si tratta di og-getti compagni nella vita di tutti i giorni, comple-menti per interno ed esterno, prodotti destinati allatavola e alla cucina che sollecitano desideri e pro-pongono un lusso accessibile».

In autunno i negozi Coin accoglieranno i nuoviprogetti, firmati dai giovani creativi italiani che han-no imparato a fare squadra per far fronte alle starinternazionali solitamente dominatori della scena.Progetti per la vita normale, dotati di qualche astu-zia per renderla più originale. Progetti «per tornareun po’ bambini» che raccontano il nuovo corso deldesign: più accessibile, votato non a grandi mutazio-ni ma a piccole progressive trasformazioni del quoti-diano.

D I A N T O N I A J A C C H I A

T utto è pronto. Si sta per alzare il sipario sull’appunta-mento più atteso al mondo nel settore dell’arredamen-

to. Le aziende hanno già definito le strategie per il prossi-mo anno, i punti vendita sono stati riforniti delle novità egli imprenditori sono in preda a quella sana euforia che ac-compagna l’attesa. Un entusiasmo giustificato se si guarda-no i numeri della 46esimo edizione del Salone del mobile:2.448 espositori, di cui 613 esteri provenienti da 37 Paesi,che presenteranno i loro articoli su una superficie netta di205.217 metri quadrati. E secondo Cosmit, la società cheorganizza l’evento, oltre 220 mila persone visiteranno dal18 al 23 aprile gli otto complessi del nuovo quartiere FieraMilano di Rho-Pero che ospiteranno, oltre al Salone inter-nazionale del mobile e del complemento d’arredo, Eurolu-ce (appuntamento biennale alla sua 24esima edizione) e ildecimo Salone Satellite dedicato ai giovani designer.

LA CRESCITA — Se la kermesse milanese è lo specchiodell’anima del design, l’alone di ottimismo che la circondarappresenta un’ulteriore conferma che il settore è in pienaripresa. «In Italia si sono registrati due dati molto significa-tivi — afferma Rosario Messina, presidente del Cosmit —:nel 2006 il fatturato del comparto legno-arredamento haraggiunto i 38.070.000 euro, con una crescita del 3%; pernon parlare delle esportazioni, che sono aumentate del5,8% rispetto al 2005, toccando i 12.653.000 euro». Dati cherisultano ancora più incoraggianti se si pensa che oggi l’Ita-lia si limita a esportare in Europa, Giappone e Stati Uniti:«Le nuove frontiere per il nostro mercato sono l’India, ilSud Africa, il Sud America e il colosso Cina — continuaMessina —. A nostro favore gioca l’ottimo rapporto quali-tà-prezzo che ci contraddistingue».

Insomma, l’Italia resiste bene alla gran-de competitività internazionale, forte an-che della leadership di cui gode la Setti-mana milanese del design: «Questa cittànon ha ormai rivali in alcuna parte delmondo — afferma Guido Di Pietro, coun-try manager della Knoll International,una delle più grandi aziende mondialiproduttrici di mobili per ufficio e di classi-ci del design —. Il suo segreto sta nellasinergia che si è creata tra tutti i settoridel design. I mobili, i complementi perl’ufficio, il bagno, la cucina e la luce sono tutti anelli di unostesso percorso che ha come matrice comune il design el’italianità».

Dello stesso parere Giovanni Anzani, amministratore de-legato di Poliform, una delle aziende italiane leader del set-tore: «Cosa mi aspetto quest’anno dal Salone? Che riaffer-mi la propria supremazia a livello mondiale, avendo ormaiMilano spodestato Colonia. Per un marchio come il no-stro, il cui 50% del fatturato è legato all’esportazione, que-sto evento rappresenta una vetrina unica».

LE NOVITÀ — Ma quali sono le novità che si vedranno?«La prima cosa che salterà all’occhio è il ritorno alla funzio-nalità e alla razionalizzazione — precisa Rosario Messina—. Prendiamo i divani, per esempio: fino a qualche annofa andavano quelli lunghi con le sedute profonde e glischienali bassi per potersi "stravaccare", ora invece sta tor-nando la seduta scomposta ma classica, lo schienale si èalzato e per chi si vuole sdraiare viene aggiunto al massimoun elemento chaise-longue. È finita anche la moda dei lettibassi in stile orientale». Possiamo dire addio, inoltre, al lus-so sfrenato fine a se stesso che ultimamente aveva sedottoalcune realtà emergenti, come quella russa: «I mercati checrescono del 20% l’anno non comprano più articoli di me-

ra ostentazione, l’era dello spreco sta finendo».Quest’anno ci sarà il ritorno di Euroluce, che fa il suo de-

butto nell’avveniristico complesso di Massimiliano Fuk-sas, dove lo spazio espositivo dedicato all’appuntamentobiennale tocca i 50 mila metri quadrati contro i 29 mila del-la vecchia fiera. «Possiamo contare anche sulla presenza diaziende che prima esponevano in altre manifestazioni —spiega Messina —. L’obiettivo di noi imprenditori è quellodi creare un’unica, grande fiera della luce: ora ci siamo as-sai vicini, e se continua così nei prossimi due anni potrem-mo aggiungere altri 10 mila metri quadrati di spazio».

I GIOVANI — Altro punto di forza della settimana deldesign è il Salone Satellite, fucina di giovani talenti, chequest’anno festeggia il suo decennale (dal Cargo 5 si acce-de direttamente). In questa edizione, nei 5.200 metri qua-drati a disposizione, si potranno visitare 160 stand che ac-coglieranno le opere di 770 tra designer e studenti laurean-di di 23 scuole internazionali di design: «Dati importanti —conclude il Presidente del Cosmit —. Del resto il nostro fu-turo è nelle loro mani».

Il salone sarà aperto al pubblico nella giornata di dome-nica 22 aprile (dalle 9.30 alle 18.30; ingresso 18 e, 30 e tesse-ra coppia, 35,00 e tessera famiglia)

D I G A I A G R A S S I

L E C I F R E

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La formazione dei 22 designer italiani

MERCATO MOLTO MOBILE

2.448

Un anno fa

Arruolati da Coin

Sono gli espositori presenti al46esimo Salone del mobile,613 dei quali stranieri in arrivoda 37 Paesi. Quest’annoritorna Euroluce, giunta allasua 24esima edizione e per laprima volta ospitata negli ottopadiglioni del nuovo quartiereFiera Milano di Rho-Pero.Secondo Cosmit sono attesioltre 220 mila visitatori

Sono le scuole internazionalidi design da cui provengonoi 770 tra designer e studentilaureandi che prenderannoparte alla decima edizionedel Salone Satellite, lavetrina dedicata alle nuoveproposte. La kermesse deigiovani progettisti si articolain 160 stand, collocatisu una superficie di circa5.200 metri quadrati

Sono i punti percentualidi crescita registrati l’annoscorso rispetto al 2005nel fatturato italiano perquanto riguarda il compartolegno-arredamento,che nel 2006 ha raggiuntoi 38.070.000 euro.Le esportazioni sonoinvece aumentate del 5,8%rispetto al 2005, toccandoi 12.653.000 euro

In Fiera previsti 220 mila visitatori. Cresconofatturati, esportazioni e creatività italiani.

In attesa di conquistare India e Cina

Raggio di azione

Le esportazioni superano i 12 milioni di euro ma

vendiamo quasi tutto solo in Europa, Giappone e

Usa. Tendenze, basta schienali bassi e letti orientali

L ’ A P P U N T A M E N T O

NAZIONALE DEL DESIGN:I VENTIDUE PROGETTISTIHANNO TROVATO LAVORO

8 Mode e Modi Mercoledì 18 Aprile 2007 Corriere della Sera