croce verde 11.7.2007 15:45 Pagina 1 CROCE VERDE LUGANO...sono la solidarietà, lo spirito di...

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ANNUARIO INFORMATIVO DELLA CROCE VERDE LUGANO • anno 1° • maggio 2006 • www.croceverde.ch L’Associazione UNA MISSIONE QUASI CENTENARIA La Stella della Vita IL SIMBOLO INTERNAZIONALE DEL SOCCORSO Il Servizio Formazione LA SUA CAPILLARE UTILITÀ Come è finanziata la sicurezza? UNO SGUARDO SUI COSTI DELL’ENTE Sorgerà a Breganzona la futura sede ATTIVATA ANCHE LA FONDAZIONE CROCE VERDE LUGANO CROCE VERDE LUGANO CROCE VERDE LUGANO news news

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  • ANNUARIO INFORMATIVO DELLA CROCE VERDE LUGANO • anno 1° • maggio 2006 • www.croceverde.ch

    L’AssociazioneUNA MISSIONE QUASI CENTENARIA

    La Stella della VitaIL SIMBOLO INTERNAZIONALE DEL SOCCORSO

    Il Servizio FormazioneLA SUA CAPILLARE UTILITÀ

    Come è finanziata la sicurezza?UNO SGUARDO SUI COSTI DELL’ENTE

    Sorgerà a Breganzona la futura sedeATTIVATA ANCHE LA FONDAZIONE CROCE VERDE LUGANO

    CROCE VERDE LUGANOCROCE VERDE LUGANOnewsnewscroce verde 11.7.2007 15:45 Pagina 1

  • le luci della cittàil vostro fornitore di elettricittà

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    croce verde 26.4.2006 14:59 Pagina 2

  • La CVL rappresenta oggi un esempio con-creto di proficua collaborazione tra entepubblico e privato. Oggi, a quasi 100 annidalla sua fondazione, dopo che lo Stato haufficialmente riconosciuto e attribuito aiComuni la responsabilità del soccorso pre-ospedaliero, la nostra Associazione conti-nua a svolgere la propria missione, non solocome semplice esecutore di un compito pub-blico, ma come partner sensibile e partecipepreoccupato di assicurare alla popolazionedella propria regione un servizio di alta qua-lità a costi sopportabili per tutti.La CVL cerca di coniugare al meglio l’altaprofessionalità oggi richiesta dal Soccorsocon il bisogno altrettanto impellente diumanità, e non da ultimo con la necessitàdi contenere i costi, facendo interagire almeglio il personale professionista altamentecompetente e il volontariato con la suaprofonda vocazione umana e sociale. Oltreal Servizio di Soccorso pre-ospedaliero, laCVL offre alla comunità luganese altri dueimportanti servizi: il Servizio Medico Dentarioe il Servizio della Formazione. Di questo e di altro ancora parleremo nellanostra nuova rivista, che pensiamo di ripro-porre con una ricorrenza annuale. Il nostro obiettivo è quello di farci conoscereattraverso un’informazione che sia traspa-rente e capillare, al fine di costruire unoscambio solidale con le famiglie che nonfarà che portare effetti benefici.

    DDrr.. RRoommaannoo MMaauurriiPresidente Croce Verde Lugano

    Croce Verde Lugano impegna il suotempo senza soluzione di continuitàper offrire il massimo grado di sicu-rezza alla popolazione. A qualunque ora delgiorno e della notte i luganesi sanno dipotere contare sulla Croce Verde per unarisposta sanitaria immediata e competente.L’emergenza deve essere gestita con spiritodi organizzazione e professionalità: sembraun concetto scontato, eppure si è appresosolo di recente l’importanza che ha la qualità,oltre che la tempestività, del soccorso pre-ospedaliero. È oramai provato che solo graziead un’emergenza sanitaria organizzata si puòridurre il tasso di mortalità e di invalidità pertraumi e patologie come l’arresto cardiaco.Anche se tutti a grandi linee sanno cosa faCroce Verde Lugano, ben pochi sono coloroche la conoscono nel dettaglio. Obiettivo diquesta pubblicazione è proprio quello di far“scoprire” certi aspetti meno noti dell’istitu-zione e di permettere nello stesso tempo di“riscoprire” i valori in essa sottintesi, cheoggi più che mai hanno bisogno di essere“rianimati” e vissuti.Vogliamo in altre parole presentare CVLsotto una luce più diretta, e fornire unametaforica lente di ingrandimento per met-terne a fuoco i particolari più significativi. In assoluta trasparenza comunichiamo lostato finanziario dell’ente, i progetti in corsoe quelli futuri. Presentiamo i nostri servizi.Raccontiamo una storia realmente accaduta– e ne potremmo raccontare all’infinito perquante – tante! - sono state le esperienze diemergenza vissute. È con questo spirito, e grazie alla sensibilecollaborazione di alcune aziende luganesi,che esce questa prima pubblicazione chesarà distribuita a 75mila fuochi del nostrocomprensorio.

    EDITORIALE

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    3 Editoriale delPresidente

    4 Una missione quasiCentenaria

    5 “Per chi suona lasirena”

    7 La scena dell’urgenzaLa stella della Vita

    8 Come è finanziatala sicurezza

    9 Il Servizio MedicoDentario

    11 “Riacciuffare l’anima”

    12 Il volontariato

    13 Il Servizio Formazione

    14 La futura sede di CVL

    Impressum:Editore: Croce Verde Lugano, Via delle Scuole 43, 6963 Pregassona • Tel. 091 935 01 11, Fax091 935 01 10 • Donazioni: CCP N. 69-10420-9 • mail:[email protected], >>>>>> wwwwww..ccrroocceevveerrddee..cchh• Concezione e impaginazione grafica, coordinamento redazionale: Mediares, marketing &communication agency, Via dei Circoli, 6965 Cadro • fotografie: Alexandre Zweiger, Archivio CroceVerde Lugano, Real Press (tutte le immagini contenute rappresentano momenti di formazione, ad ecce-zione di pag. 7) • Hanno collaborato a questo numero: Romano Mauri, Carlo Casso, GiuseppeSavary, Barbara Dell’Acqua, Claudio Benvenuti, Ovidio Biffi, Sal Comodo, Enea Fonti, Diana Agostinelli,Marco Sestito • stampa: Tipografia La Buona Stampa SA, Via Fola, 6963 Pregassona • tiratura:80’000 copie, distribuite gratuitamente a tutti i fuochi del Luganese • N. 1, maggio 2006.

    ©AIL/2006, foto M. Cassina

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  • dell’Associazione, ormai completamentelaicizzata. Gli anni Settanta vedono impor-tanti passi per le attività di soccorso nellaregione del Luganese: con la creazione, nel1974, dell’Ente Regionale Autolettighe (ERA)per garantire il pronto soccorso tramiteautoambulanze nella zona del Malcantone edella Valle del Vedeggio, e con l’introduzione,nel 1975, di un servizio cardiomobile garan-tito da personale ospedaliero a sostegnodell’equipe di soccorritori per pazienticardiopatici o affetti da malattie/infortunidell’apparato respiratorio (o comunque lecui gravi condizioni richiedono un interventopre-ospedaliero avanzato). Nel 1978 è orga-nizzato il primo corso per l’ottenimento delbrevetto tecnico-sanitario di base persoccorritori volontari, seguito, nel 1980,dal primo corso per soccorritori professio-nali, rappresentando così ulteriori passiimportanti per la qualità del soccorso. Nel1987, e dopo aver abitato per decenni nelcentro storico della città, e successivamen-te in alcuni locali del vecchio OspedaleCivico, la Croce Verde Lugano ha finalmentela propria sede. Nel 1988 introduce ilServizio Specialistico d’Urgenza (SSU) coninfermieri anestesisti o di cure intense munitidi veicoli speciali “Rendez-vous”. Ormaianche questo servizio specialistico puòessere garantito autonomamente dal suoorganico. Nel 1994 la Croce Verde Luganosubentra all’ERA, mantenendo però la baseoperativa di Agno quale punto di partenzastrategico per la zona del Malcantone e della

    CCrrooccee VVeerrddee LLuuggaannoo::Una missione quasi Centenaria

    144 TICINO SOCCORSOSe componete il 144 preparatevi a rispondere alle seguenti domande:

    • Dov’è esattamente l’urgenza.• Qual’è il suo numero di telefono.• Quanti sono i pazienti.• Età e sesso del paziente.• Risponde se lei lo chiama?,

    reagisce se lo tocca?• Respira, come respira?

    LLaa ssttoorriiaaLa Croce Verde Lugano nasce nel 1910, suiniziativa di alcuni volontari, a seguito di duegravi disgrazie che mostrano l’inadeguatezzadei mezzi a disposizione e dell’organizzazio-ne del soccorso. Sulle orme delle consorelledel Nord Italia nasce quindi la Croce VerdeLuganese, prima Croce Verde ticinese esvizzera, un’Associazione privata, senza

    scopo di lucro, riconosciuta di pubblica utilità,con lo scopo di portare aiuto ai bisognosi dicure immediate in modo più efficiente, raziona-le ed organizzato. Nel 1915 l’attività sanitariasi estende con la creazione di un repartoodontotecnico e poi, nel 1929, con la clinicadentaria popolare, un servizio di grandevalore per le fasce meno abbienti dellapopolazione per le quali, all’epoca, le curemedico dentarie erano proibitive. Col passaredegli anni i mezzi a disposizione, così come lapreparazione del personale, si perfezionano.Nel 1964 e dopo quarantatre anni di attività,le Suore Misericordine lasciano definitiva-mente la Croce Verde Lugano e con loro sene vanno le uniche figure religiose

    La centrale d’allarme

    A DISTANZA DI QUASI CENTO ANNI CVL CONTINUA A CRESCERE SENZA MAI ABBANDONAREQUEI VALORI UMANITARI CHE DA SEMPRE CARATTERIZZANO IL SUO OPERATO

    IIll ssiisstteemmaa iinnffoorrmmaattiiccoo ppeerrmmeetttteeuunnaa ggeessttiioonnee ssiimmuullttaanneeaa ddeellll’’iinnvviiooddeell vveeiiccoolloo ddii ssooccccoorrssoo ee ddeellllaarraaccccoollttaa ddeellllee iinnffoorrmmaazziioonnii iinneerreennttiill’’iinntteerrvveennttoo..

    Valle del Vedeggio, offrendo, quindi, a tutto ilpersonale professionale e volontario dell’ente,la possibilità di continuare la sua attività inseno alla Croce Verde. Dal 2000 è in corsola progressiva medicalizzazione del Servizioautoambulanze con medici in possesso delcertificato di medico d’urgenza FMH. Oggila Croce Verde Lugano si compone di treservizi: iill SSeerrvviizziioo AAuuttooaammbbuullaannzzee,, iill SSeerrvviizziiooMMeeddiiccoo DDeennttaarriioo ee iill SSeerrvviizziioo FFoorrmmaazziioonnee.

    LLaa mmiissssiioonnee ee ii vvaalloorrii• Garantisce in permanenza e prioritaria-mente nel proprio comprensorio il soccorsoe il trasporto sanitario extra-ospedalierotempestivo, qualificato ed adeguato ad ognipersona che è o si sente minacciata nellapropria salute.• Opera secondo principi riconosciuti dellamedicina d’urgenza contribuendo alla suaevoluzione e nel rispetto delle risorse che glisono affidate.• Valorizza gli aspetti relazionali interni edesterni del servizio e organizza corsi diformazione di primo soccorso.

    I valori che accomunano il “Team” della CVLsono la solidarietà, lo spirito di gruppo, laflessibilità, la coerenza e il rispetto.

    IIll ccoommpprreennssoorriiooIl comprensorio della Croce Verde Lugano sicompone di 68 comuni, per un totale di131’000 abitanti, pari a ca. il 40% dellapopolazione cantonale totale. Il territoriod’intervento si estende per 320 km2, su untotale cantonale di 2’810 km2 ed ha leseguenti caratteristiche: un importanteagglomerato urbano, Lugano, circondato dazone montagnose e da valli che convergonoverso il lago (il villaggio più lontano si trova a21 km dalla città). La possibilità di accederein tempo utile in tutto il territorio è condizionatadal clima, soprattutto per quanto riguarda levalli le quali, in inverno, presentano dellestrade estremamente pericolose.Principalmente, tutta la popolazione del ter-ritorio di intervento, tranne ca. 2000 abitanti,è raggiungibile in meno di 15 minuti.>>>>>> wwwwww..ccrroocceevveerrddee..cchh

    CROCE VERDE LUGANOnews L ’ A s s o c i a z i o n e

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  • Per chi suona la sirena di Ovidio Biffi

    Allorquando si parla di salute e di come tutti noi crediamo di essere immortali, digodere di una salute di ferro, di aver bisogno, al massimo, di qualche lieve "aggiusta-tina" ogni tanto, in quei momenti ci torna in mente un bellissimo aforisma diGiuseppe Pontiggia: "Credere nella guarigione consente di raggiungerla. Però nonbasta, quando si è ingessati, aderire a un programma di escursioni per riuscire afarle". Oltre a ripeterlo mentalmente, per noi è una specie di amuleto che idealmentesfioriamo quando entriamo in qualche ospedale, quando sentiamo parlare di graviinfortuni o di malattie importanti. Ma soprattutto, quell'aforisma ci torna in mentequando ci capita di sentire la sirena dell'ambulanza, cioè della nostra CroceVerde. È capitato proprio pochi giorni fa, in pieno centro a Lugano. Mentre passeg-giamo, per una nostra particolare sensibilità ai suoni acuti (o forse per un difetto,non lo abbiamo mai appurato), sentiamo la Croce Verde avvicinarsi, oltre a guardarein giro per capire da che parte sta sopraggiungendo, subito portiamo le mani sulleorecchie. Come sempre, per pochi attimi il pensiero percorre i soliti sentieri: chissàdove va? Chissà chi avrà bisogno di aiuto? Chissà se è per un incidente? Poiaccorgendoci di continuare a turarci le orecchie anche se l'ambulanza è ormaipassata, perdurando quel senso di ansia che, crediamo, la maggior parte dei cittadiniprova in questi momenti, ecco altre domande: chissà se un giorno quella sirenasuonerà per noi? Chissà se capiterà anche a noi di sentirla "dentro", come segnaledi qualcuno che arriva a recarci aiuto?Stiamo ricordando, a noi stessi prima ancora che a chi ci legge, che nonostante tutti ideclamati progressi della medicina e delle tecnologie, noi restiamo vulnerabili e conti-nuiamo a dipendere dall'aiuto di chi, soprattutto nelle emergenze, può offrirciprofessionalità, competenza e dedizione. Questo è il caso di chi opera all'internodi una struttura umanitaria come la Croce Verde, a diretto contatto, quindi disponibileal pronto intervento in loco, con la gente, con tutti noi.

    In fondo anche per loro, per i soccorritori della Croce Verde, il suono della sirenaagisce "dentro”, spingendoli a usare i brevi momenti del tragitto per rivedere mental-mente il loro bagaglio professionale, per prepararsi a dare il meglio e affrontare cosìun ulteriore capitolo della loro esperienza di servizio in favore della popolazione. Il sentire "dentro" la sirena segna quindi un sottile ma anche solido legame fra noiche avvertiamo l'operazione in corso e i soccorritori che invece si apprestano aespletare questa operazione, a beneficio di chi in quel momento ha bisogno eattende un aiuto.

    Volendo dare una conclusione a queste semplici riflessioni, possiamo parafrasarel'aforisma citato all'inizio per arrivare a dire questo: pensare che le sirene dellaCroce Verde suonino solo per gli altri non deve far dimenticare tutto quanto simuove e si attiva all'interno di questa istituzione, dai dirigenti alla raccolta di fondi,dal volontariato alla preparazione e alla professionalità in ogni tipo di intervento. Quel segnale serve non solo a portare aiuto a chi è "ingessato" nel dolore o nellamalattia, ma anche a placare l'ansia e dare risposte fattive a chi, sia pure per unmomento, torna a ricordare che è un comune mortale, sempre bisognoso, special-mente in certi frangenti della vita, dell'aiuto che altri possono recargli. E fra questi ci sono anche coloro che arrivano con la sirena che suona

    La qualità nel Servizio AutoambulanzaLa Croce Verde Lugano si preoccupa difornire un servizio che risponda costante-mente ai moderni standard di qualità,attraverso tecniche di management e conlo scopo di assicurare efficacia ed efficienzanella risposta alle esigenze dei suoi pazienti.La gestione della qualità avviene a dueprincipali livelli. Il primo livello, definito ditipo "istituzionale", viene gestito secondo icriteri proposti dall'Inter-Associazione diSalvataggio (IAS) che stabilisce, a livellosvizzero, gli standard per il processo diaccreditamento. Il secondo livello si riferisceal management, seguendo la filosofia dellaqualità totale, o Total Quality Management(TQM), e il modello della European Foun-dation of Quality Management (EFQM). Il Servizio Autoambulanze della Croce VerdeLugano collabora con gli altri enti di soccorsoall'elaborazione di diversi progetti d'interessecomune volti al costante miglioramento dellaqualità del servizio offerto.

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    croce verde 26.4.2006 11:02 Pagina 6

  • Il simbolo internazionale di soccorso (ininglese Star of life) nasce nei primi anni ‘70negli Stati Uniti. Nonostante molti cittadiniabbiano grande familiarità con questo sim-bolo, vedendolo sulle autoambulanze o sulleuniformi del personale di soccorso, pochisanno che esso affonda le sue radici addirit-tura nella mitologia greca.Una leggenda narra di Asclepio, figlio diApollo, il quale si costruì una notevole famaquale dispensatore di cure, tanto da venirein seguito divinizzato: si riteneva infatti chedormendo una notte in uno dei templi a luiconsacrati, il dio apparisse in sogno,dispensando consigli e cure.I Romani ribattezzarono il dio Esculapio e,nel corso di un’epidemia nel 293 a.C., neadottarono il culto. Esculapio era spessorappresentato in piedi, con un largo mantelloe un bastone in mano. All’estremità delbastone, trovava posto un serpente arro-tolato. A questa storia si deve la presenzadel bastone e del serpente all’interno delsimbolo internazionale di soccorso.Il simbolo che noi conosciamo, tuttavia,nacque soltanto all’inizio degli anni ‘70 negliStati Uniti. In quel periodo era infatti in corsouna radicale modifica dei mezzi di soccorsoe le autorità decisero di adottare una crocearancione, la Omaha orange cross, qualenuovo simbolo. Considerata però lasomiglianza del simbolo con quello dellaCroce Rossa, le autorità sanitarie americane

    La Stella della VitaÈ IL SIMBOLO OGGI UTILIZZATO DA TUTTI I MEZZI CIVILI DI SOCCORSO MEDICO

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    dovettero nuovamente modificarlo. Nel1973, Leo Schwartz e Bob Motley pen-sarono di prendere l’emblema dellaAmerican Medical Association, una croceazzurra a sei barre denominata Star of Life,e di fonderla con il Bastone di Esculapiodella mitologia.Schwartz e Motley decisero anche di dare aciascuna delle sei barre della croce un signi-ficato preciso, che rappresentasse la varietappe dei servizi medici di emergenza. Lesei tappe possono essere elencate inquesto modo:• ricezione della chiamata d’emergenza• invio del mezzo• arrivo sul posto• trattamento sulla scena• cure durante il trasporto• trasferimento all’ospedaleCosì nacque il simbolo che ancora oggiconosciamo e vediamo regolarmente.

    Avvicinare il mondo dell’urgenza sanitariaextraospedaliera con l’occhio di donna,di studiosa, di professionista è un oriz-zonte sicuramenteavvincente. C’ètutto un percorsoda scoprire, damonitorare, dafar comprendere:tanto agli addettiai lavori cheall’opinione pub-blica. Questo ilsenso del libro diBarbaraDell’Acqua, “Lascena dell’urgenza”, edizioni Alice, 2004.“… L’urgenza sanitaria è, infatti, ancheuno spazio (e un tempo), sociocultural-mente costruito, uno spazio che, modellato,contribuisce a rafforzare il significato diquanto sta succedendo in quel luogo (ein quel momento). Il modellaggio dellospazio e la sua trasformazione in “scenadell’urgenza” contribuiscono in diversimodi alla definizione di una situazionecome situazione di soccorso extraospe-daliero d’urgenza e alla costruzione del-l’urgenza sanitaria stessa. All’arrivo deisoccorritori sul luogo dell’intervento, siassiste contemporaneamente a due pro-cessi: avvicinamento e presa di contattocol paziente e adattamento dello spazioalle operazioni di soccorso, spostandotutto ciò che può impedire l’avvicina-mento al paziente, delimitando la zonaper controllare le entrate e le uscite eassicurando così uno spazio di lavoroprotetto. L’immagine comune (e moltodiffusa dai media) delle situazioni diurgenza è quella di una situazione dicaos: persone, gesti, movimenti sembranoincrociarsi, sovrapporsi e l’intervento paresvolgersi nel caos mentre il paziente,vittima, subisce questa “isteria collettiva”.Contrariamente a questa immagine,l’universo produttivo del soccorso èmolto strutturato e fa riferimento a uncanovaccio d’azione prestabilito chedefinisce i modi di entrare in contatto, leparole da dire (e da non dire), i ruoli, leresponsabilità da prendere e da distribuire,le priorità d’azione, i movimenti, le posi-zioni, ed è soprattutto nelle situazioni piùestreme che la standardizzazione e l’arti-colazione tra tutti questi elementi sonopiù forti….”

    “La scena dell’urgenza”

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  • Croce Verde Lugano è un’Associa-zione privata senza fini di lucro chesi è sviluppata negli anni come unavera e propria azienda produttrice di unbene irrinunciabile per la popolazione luga-nese: la sicurezza. Il Servizio autoambulanzene è l’esempio più significativo: la sua qualitàe la sua efficacia sono il risultato della capacitàdi rispondere ad una chiamata di soccorso intempi brevissimi, e di far arrivare subito alpaziente personale medico e paramedico 24ore su 24.Il malore improvviso o l’infortunio sono eventinon pianificabili. Si manifestano senza alcunpreavviso, spesso simultaneamente, insituazioni e località diverse. Il costo del ser-

    vizio di soccorso pre-ospedaliero non si creaperciò al momento del suo utilizzo da partedel paziente malato o infortunato, ma nascedalla necessità di assicurare a tutta la popo-lazione un’adeguata capacità d’intervento, chesi concretizza nella presenza continua di unnumero sufficiente di equipaggi e mezzi disoccorso, attivabili senza la minima perdita ditempo. Nel 2005 i costi sostenuti dalla CVLper garantire il Servizio Autoambulanze sonoammontati a 6,5 milioni di franchi. La veraforza del Servizio risiede nel personale, i cuicosti costituiscono ben l’84% di tutta laspesa. I costi per le strutture tecniche e logi-

    stiche rappresentano il 14% e il rimanente2% è imputabile alle spese amministrative egenerali. L’impegno finanziario necessarioper assicurare l’intervento di 1 sola autoam-bulanza, con a bordo 2 soccorritori profes-sionali, 24 ore al giorno nell’arco di un anno,ammonta a 1 milione di franchi. La CVL assi-cura oggi la mobilizzazione immediata di 5autoambulanze nella fascia diurna e di 3nella fascia notturna. A oltre 1 milione difranchi ammonta pure il costo per garantirela presenza del medico d’urgenza e deisoccorritori-infermieri specialisti.Nel 2005 i costi sono stati coperti nellamisura del 70% mediante la fatturazionedegli interventi di soccorso e trasporto.

    L’equivalente del 4% è stato coperto graziealla capacità di autofinanziamento dell’Asso-ciazione con esecuzione di attività collateraliremunerate, quali la formazione al pubblicoe alle aziende, picchetti sanitari in caso dimanifestazioni, trasporti di reperti istologici,ecc. Le donazioni e i contributi privati hannopermesso di coprire il 2% dell’intero fabbiso-gno finanziario. I comuni del Luganese, convenzionati con laCVL, coprono il 24% dei costi. Da diversianni un importante apporto finanziario delCantone è venuto meno, e attualmente silimita ad un parziale sostegno all’acquisto

    dei mezzi di soccorso e alla formazione deivolontari. Se da una parte i costi per gli inter-venti di infortunistica e per i trasferimentiintra-ospedalieri sono totalmente copertidalle Assicurazioni Infortuni e dagli istitutiospedalieri, ben diversa è la situazione degliinterventi che cadono sotto il regime dellaLegge federale sull’Assicurazione Malattia(LAMal).Non tutti sanno che la LAMal “relega” il soc-corso pre-ospedaliero al rango di servizioaccessorio e, nell’ambito della copertura dibase obbligatoria, indennizza agli assicuratisolo la metà dei costi. È triste constatarecome il legislatore non abbia saputo o volutocogliere il legame diretto tra la fase pre-

    ospedaliera e quella ospedaliera. I servizi diautoambulanza non competono ad aziendedi trasporto come la legge sembrerebbeconsiderare, bensì sono servizi sanitari conun alto grado di competenza professionaledove l’aspetto “trasporto” è solo secondario.Questa, a nostro modo di vedere, preoccu-pante lacuna della LAMal causa al pazienteche non può permettersi coperture assicu-rative complementari la necessità di pagaredi tasca propria la metà dei costi d’interventodell’autoambulanza (in aggiunta al paga-mento della franchigia, delle cure ambulato-riali,..), rischiando di compromettere

    Come è finanziata la sicurezza?IN ASSOLUTA TRASPARENZA, CVL RENDE CONTO DELLE ENTRATE E DELLE USCITE DEL SUO BILANCIO. NEL 2005 SI SONO SPESI PER IL SERVIZIO AUTOAMBULANZE 6,5 MILIONI DI FRANCHI: L’84% È ANDATO AL PERSONALE, IL VERO “MOTORE” DELL’ASSOCIAZIONE.

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  • seriamente la sua situazione finanziaria.La CVL, impotente nei confronti della volontàdel legislatore, si interroga dunque su qualipossano essere le vie da percorrere pergarantire un sano equilibrio tra la qualità delservizio offerto e la possibilità di finanziarsia costi sostenibili. La CVL offre oggi allapopolazione luganese un elevato grado disicurezza. Tale risultato è stato raggiuntograzie ad un importante impegno collettivo.La necessaria professionalizzazione delsoccorso è avvenuta mantenendo e poten-ziando contemporaneamente il volontariato.La presenza del volontariato, al di là dellapropria valenza sociale, permette a tutt’oggiun contenimento dei costi valutabile in alme-no 800mila franchi.Per abbassare ulteriormente i costi, sidovrebbe ridurre il grado di prontezza degliequipaggi rinunciando in maniera significativaal grado di sicurezza del servizio. Ma è laprontezza la vera ragione di esistenza delservizio stesso. ll momento economico èdifficile per tutti. Non è pertanto proponibilené un aumento delle tariffe, che andrebberoa penalizzare ulteriormente i pazienti in diffi-coltà finanziarie, né un’ulteriore partecipazionedegli enti pubblici, ai quali competerebbe perlegge il compito di garantire il servizio disoccorso sanitario.

    LLaa ssffiiddaaOgni anno la Croce Verde di Lugano soccorree trasporta circa 7mila persone, pari a 1 per-sona su 20, per una media di 20 interventi algiorno. La probabilità di essere soccorso daun’ambulanza è del 5%, cioè una personasu 20 richiede l’intervento dell’ambulanzauna volta all’anno (a titolo di paragone taleprobabilità è circa 40 volte superiore a quelladi dover far capo al soccorso sanitario conelicottero).Ogni intervento di soccorso costa oggimediamente poco meno di 1’000 franchi.L’assicurazione malattia di base ne copresolo la metà: la partecipazione individuale altrasporto può costare dunque alcune centi-naia di franchi. Per contro, se idealmente ogni personaresidente nel comprensorio del Luganesecontribuisse al finanziamento della prontezzadel servizio con 1 franco alla settimana (solo50 franchi all’anno) la Croce Verde sarebbein grado di assicurare il proprio soccorsogratuitamente.>>>>>> wwwwww..ccrroocceevveerrddee..cchh

    CCaarrlloo CCaassssooDirettore

    Croce Verde Lugano

    Il Servizio Medico-Dentario conserva il carattere “popolare” delle sue originiIL FONDAMENTO ETICO CONTINUA A CARATTERIZZARE LE ATTIVITÀ DEI COLLABORATORI, ANCHE OGGI.

    Nel mese di marzo del 1915 nasce, per volontà del Dottor Federico Fisch già volon-tario dell’Associazione, il reparto odontotecnico della Croce Verde. In una realtà conun numero esiguo di medici dentisti - a Lugano se ne potevano contare cinque - econ una popolazione composta prevalentemente da persone di reddito modesto,l’iniziativa personale del medico viene accolta con grande favore. Come già in altri

    settori nel nostroCantone, anche inquesto ambito èstato un privato cit-tadino a fare da pio-niere, a intervenire làdove il sostegnopubblico-istituzionaleancora mancava,per le ragioni piùdiverse. Il repartoinizialmente praticainterventi ambulato-riali solo per le clas-si meno abbienti eda titolo completa-mente gratuito. Macon il tempo ilnumero dei serviziofferti cresce, edalla fine degli anni’20 quello che eraun semplice “repar-to” diventa una verae propria “clinica”,

    ed assume lo statuto di Clinica Dentaria Popolare. L’ampliamento dei servizi prestatidall’ente, la professionalità dei medici-dentisti che vi operano, la maggiore atten-zione verso l’igiene dentaria da parte della popolazione attraggono fasce semprepiù ampie di utenza. A tutt’oggi, il Servizio Medico Dentario (SMD) della CroceVerde può definirsi “popolare” non tanto perché si rivolge ad un determinato tipo dipazienti, ma perché tale è lo spirito con cui opera e che lo ha sempre contraddistin-to: essere vicino alla gente in senso lato, cioè a tutti i cittadini senza distinzionealcuna. Ad accomunare i collaboratori del SMD sono infatti i valori della solidarietà,della competenza, della coerenza, del rispetto e dello spirito di gruppo. Il SMD offrea tutta la popolazione, e in particolare alle fasce con basso reddito economico e aiportatori di handicap, un servizio in grado di prestare cure medico-dentarie qualifica-te ed adeguate ai bisogni. Il SMD si attiva immediatamente in caso di dolori improv-visi, fratture ed emorragie dentarie. Su appuntamento effettua interventi di odontoia-tria conservativa (cura della carie), endodonzia (cura canalare), protesi amovibili(totali e parziali), protesifisse (corone e ponti), chi-rurgia orale (estrazioni,piccola chirurgia) e igienedentaria. Non solo: il SMDè pronto ad assicurare unintervento anche al di fuoridegli orari lavorativi e adapplicare tariffe di favoredove sussiste la necessità.Si attiva inoltre nel pro-muovere la profilassi oralesecondo gli standard uffi-ciali riconosciuti dallamedicina dentaria.>>>>>> wwwwww..ccrroocceevveerrddee..cchh

    croce verde 11.7.2007 15:47 Pagina 9

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    croce verde 11.7.2007 15:47 Pagina 10

  • LLaa mmiissssiioonneeIl Servizio Formazione della Croce VerdeLugano assicura ai collaboratori dell’Asso-ciazione la trasmissione delle conoscenze ecompetenze professionali, personali e rela-zionali, in base ai bisogni specifici dell’aziendae dei collaboratori stessi, nel rispetto dellenormative interne ed esterne, delle risorsedisponibili e conformemente allo stato del-l’arte della medicina d’urgenza e delle direttivee dei principi pedagogici di riferimento.Inoltre, promuove e divulga nella popolazione,nelle aziende e presso i partner del soccorso,la formazione sanitaria allo scopo di aumen-tare l’efficacia delle misure di pronto soccor-so rafforzando il primo anello della “Catena disalvataggio” e ridurre la probabilità di minac-cia della salute dovuta a comportamenti eabitudini di vita ad alto rischio per la salute.Le tipologie di corsi sono mirate e con loscopo di garantire la qualità del soccorsoalternandosi in un corso di base primo soc-corso, in un corso sanitario ad hoc, nellaformazione permanente, nell’istruzione dirianimazione cardio-polmonare e di defibril-lazione precoce seguendo una metodologiadidattica che offre esposti teorici, presenta-zioni con supporti multimediali ed esercitazionipratiche e simulazioni. Inoltre, i nostri collabo-ratori si offrono anche in qualità di consulentiin ambito sanitario ed all’interno di un serviziodi allestimento di farmacie.

    PPeerrcchhéé ddiivvuullggaarree llaa ffoorrmmaazziioonnee ssaanniittaarriiaaOgnuno di noi può salvare una vita! Recareaiuto in maniera tempestiva è importante. Bastipensare che ogni 1-2 ore in Svizzera avviene unACR (arresto cardio-circolatorio) extraospeda-liero. La fibrillazione ventricolare è la causaprincipale (80-85%) di morte improvvisa, ed inquesto caso la defibrillazione precoce aumentain modo considerevole le probabilità di soprav-vivenza. Occorre pertanto diminuire l’intervallotra la comparsa dell’ACR e l’arrivo del soccorsopreospedaliero. Circa 250 casi all’anno in Ticinoe, purtroppo, solo nel 20% dei casi qualcuno siè adoperato in maniera idonea e concreta primadell’arrivo dell’autoambulanza. Perché nonaumentare questa percentuale?

    CCoorrssii aallllaa ppooppoollaazziioonnee ee aallllee aazziieennddeeLo scopo dei corsi alla popolazione ed alleaziende è quello di divulgare le conoscenzedelle misure di pronto soccorso a tutti ipotenziali soccorritori (e a tutta la popolazione)per rafforzare i primi due anelli della “Catenadel salvataggio” e rendere così produttivi iprimi minuti di un evento. La Croce VerdeLugano si è attivata per assicurare un note-vole livello di qualità nell’ambito del soccorsopreospedaliero anche se la performancedella Croce Verde è tuttavia penalizzata dalleproblematiche “territoriali” (caratteristichemorfologiche-geografiche). Offrendo corsi diformazione destinati alla popolazione e alleaziende tenuti da personale con una forma-zione didattica specifica, corredata da unapluriennale esperienza nella pratica di soc-corso, la Croce Verde Lugano vuole rag-giungere l’obiettivo di assicurare le misure dipronto soccorso dal momento dell’eventoall’arrivo del soccorso professionale. Questicorsi vogliono rivolgersi ad un pubblicomirato quali collaboratori aziendali, squadredi soccorso aziendali, scuole, società spor-tive e popolazione in generale, permettendoloro quindi di raggiungere rilevanti obiettivi:valutare situazioni e riconoscere rischi, effet-tuare correttamente una chiamata di allar-me, eseguire una valutazione sull’equilibriovitale del paziente (secondo ABC), eseguireuna valutazione clinica del paziente, applica-re le misure per salvare la vita, applicare itrattamenti di base ed eseguire BLS / AED.>>>>>> wwwwww..ccrroocceevveerrddee..cchh

    OLTRE AD ASSICURARE AI PROPRI COLLABORATORI UN’ADEGUATA PREPARAZIONE, CVL OFFRE CORSI DI FORMAZIONE DESTINATI ALLA POPOLAZIONE E ALLE AZIENDE.

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    CROCE VERDE LUGANOnews

    LLaa ccaappiillllaarree uuttiilliittàà ddeellServizio Formazione

    La Fondazione Ticino CuoreCreata su iniziativa della FederazioneCantonale Ticinese ServiziAutoambulanza (FCTSA) e delCardiocentro Ticino (CCT), ha qualescopo principale l’aumento dellasopravvivenza in caso di arresto cardiacoimprovviso. In particolare si vuole assicu-rare che al cittadino colpito da arrestocardiaco venga somministrata una defi-brillazione entro un tempo massimo dicinque minuti e creare le basi per la rea-lizzazione di una rete capillare di defibril-latori distribuiti sul territorio cantonale,coordinata e gestita da Ticino Soccorso144. Per poter finalizzare gli stessi,Ticinocuore sostiene e promuove leseguenti attività: • Formare un numero sempre crescentedi persone alle tecniche di rianimazione(BLS) e defibrillazione (AED).• Equipaggiare di apparecchi defibrilla-tori automatici i partner istituzionalidell’urgenza, le imprese private, leassociazioni, le società e le singolepersone adeguatamente formate edisponibili (first responder).• Creare una rete di defibrillatori distri-buiti sul territorio cantonale, coordinatae gestita da Ticino Soccorso 144.• Promuovere iniziative pubbliche oprivate che possano contribuire al rag-giungimento degli obiettivi e degli scopidella Fondazione.• Valutare l’impatto delle azioni intrapreseattraverso lo svolgimento di ricerchespecifiche.I partner ufficiali della Fondazione, oltrealla FCTSA e al CCT sono il Dipartimentodella sanità e della socialità, l’EnteOspedaliero Cantonale e altri finanziatoriprivati. Quali partner tecnici si avvaledella preziosa collaborazione diSwisscom Mobile e di Telecom Security.>>>>>> wwwwww..ttiicciinnooccuuoorree..cchh

    croce verde 11.7.2007 15:47 Pagina 11

  • compressioni toraciche (con il “massaggiocardiaco”) per far circolare il sangue delpaziente. In questo sforzo viene guidato altelefono dall’operatrice del 144. Nel frattemposopraggiungono anche una soccorritricevolontaria della CVL ed un’infermiera che sitrovavano per caso nel negozio. Continuanoin tre il BLS, combinando compressionitoraciche con insufflazioni d’aria nei polmoni(la “respirazione artificiale”) e così mantengonouna circolazione del sangue ossigenato, sep-pure ridotta, per i due organi più importantiin questo momento: il cervello e il cuore. Poco dopo giunge l’equipe dell’autoambu-lanza. I soccorritori professionali riprendonoil BLS dai presenti, attaccano il pazienteall’apparecchio monitore/defibrillatore econstatano un disturbo del ritmo elettricograve, una fibrillazione ventricolare cheimpedisce al cuore di svolgere la sua attivitàregolarmente. Con scariche elettriche con-trollate “defibrillano” il cuore del paziente,correggendo così il disturbo elettrico, e inseguito somministrano i medicamenti adatti.Il cuore del paziente riprende a lavorare.L’equipe del SSU giunta sul posto assicurale vie aeree del paziente e gli inietta unamedicina che riesce a sciogliere il tromboche aveva causato l’infarto. La diagnosi èchiara: infarto del miocardio acuto (IMA),provocato da un grumo di sangue cheostruiva un’arteria coronaria del cuore inter-rompendo l’apporto di sangue e quindi diossigeno al muscolo del cuore stesso.Il paziente viene in seguito trasportato al

    crolla a terra privo di sensi. Che spaventoper sua moglie! ma anche per il personaledell’emporio, che dopo aver sentito il tonfo

    accorre immediatamente e chiama lacentrale d’allarme sanitario 144 di TicinoSoccorso.L’operatrice identifica con poche domandemirate l’ACR, invia subito la più vicina auto-ambulanza e contemporaneamente il veico-lo del soccorso specialistico urgente (SSU),con a bordo un soccorritore- infermiere spe-cialista e un medico. Nel frattempo un collaboratore Coop inizia lemanovre di rianimazione di base (BLS) con

    “Riacciuffare l’anima”RI-ANIMARE UN PAZIENTE. RIDARE OSSIGENO AL SUO CERVELLO SIGNIFICA RIACCIUFFARE L’ANIMA E RENDERLA AL PAZIENTE: IL NOSTRO COMPITO PIÙ NOBILE E NELLO STESSO TEMPO PIÙ ARDUO.

    “Riacciuffami l’anima”: questo è il titolo che ilregista Andrea Canetta della RTSI ha volutodare al suo documentario sulla Croce Verde

    Lugano (CVL), trasmesso nelle scorse setti-mane. Riacciuffare l’anima è il nostro compitopiù nobile e nello stesso tempo uno dei piùardui. Circa cento volte all’anno riceviamochiamate per pazienti colpiti da arresto car-dio-respiratorio (ACR) dove è necessariopraticare la rianimazione cardio-polmonare(RCP). Fermi il cuore e i polmoni, al cervello,sede biologica dell’anima, non arriva più ossi-geno. Nell’arco di pochi secondi si passaalla perdita di conoscenza profonda - ilcoma - e dopo pochi minuti i danni provo-cati al cervello dalla mancanza di ossigenopossono diventare irreversibili.La nostra rianimazione diventa così unacorsa contro il tempo. Il cervello è l’organopiù sensibile alla mancanza d’ossigeno: perfarlo arrivare di nuovo occorre intervenirecon una rianimazione cerebro-cardio-pol-monare (RCCP). Non sempre ci riusciamo.Ma a volte può anche finire bene ciò che ècominciato male.E’ questo il caso di un paziente ottantenne,apparentemente in forma, che un mattinodurante la spesa al supermercato Coop

    CROCE VERDE LUGANOnews L a r i a n i m a z i o n e

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  • Pronto Soccorso dell’ospedale Civico diLugano, dove gli viene confermata la diagnosi,e successivamente al Cardiocentro Ticino.Qui viene effettuata quella che noi in gergochiamiamo PTCA: in pratica, l’introduzionedi un sondino con un palloncino per riaprirela coronaria ostruita e per posarci uno“stent”, un tubicino a rete che la mantieneaperta.Il decorso immediato è favorevole: il cuoredel paziente riprende a lavorare normalmente.Il giorno dopo il paziente comincia a sve-gliarsi progressivamente dal suo coma erecupera completamente tutte le funzionicerebrali. Questa volta noi siamo davveroriusciti a “riacciuffare l’anima”.Chi siamo noi? Siamo tutti quelli che hannocontribuito a rianimare il paziente: il perso-nale della Coop, l’operatrice della centrale

    144 , la soccorritrice volontaria e l’infermierapresenti già casualmente sul posto, gliequipaggi della Croce Verde Lugano, ilpersonale del Pronto Soccorso del Civico edel Cardiocentro.Tutti assieme abbiamo formato quella che èconosciuta come la “Catena di salvataggio”.Tutti gli anelli di questa catena sono impor-tanti: ogni catena è forte come il suo anellopiù debole. In questo caso tutti gli anellihanno funzionato al meglio. Il risultato è ilpaziente rianimato che è potuto tornare acasa e riprendersi la sua vita. Per poter vincere la corsa contro il tempo, incasi come questo è importante essere pre-parati bene. È importante la formazione:il personale Coop segue regolarmente deicorsi di rianimazione (organizzati anche dalnostro ente di soccorso).

    È importante la professionalità: la centraled’allarme sanitario deve poter identificarerapidamente il problema ed assistere al tele-fono i presenti, per guidarli nelle manovre dirianimazione basilari che permettono di gua-dagnare tempo prezioso.È importante la tempestività: le equipe delleautoambulanze devono essere pronte inqualsiasi momento a correre immediata-mente sul luogo dell’urgenza con compe-tenza e attrezzature efficienti. Il lavoro vacompletato poi presso un ospedale ade-guato, per intervenire senza indugio sucasi di estrema urgenza.

    Guadagnare tempo in casi come questovuole dire davvero, e letteralmente, guada-gnare cervello.. “time is brain”! Ri-animarevuole dire riacciuffare l’anima e restituirla alpaziente, che così potrà tornare a vivere pienamente la sua vita.

    DDootttt.. GGiiuusseeppppee SSaavvaarryyDirettore Medico

    Croce Verde Lugano

    L’importanza del volontariatoFONDAMENTALE RISORSA UMANITARIA, OGNI ANNO VENGONO FORMATI 25 NUOVI SOCCORRITORI VOLONTARI

    L’essenza primaria della Croce Verde Lugano è, senza alcun dubbio, il volontariato. Esso è da sempre la sua energia vitale. Quindi, nonsarebbe proponibile accantonarlo, anche se questo fattore, durante gli anni Novanta, sulla spinta della professionalizzazione, avrebbepotuto essere preso in considerazione. La dirigenza della CVL ha sempre fortemente voluto tenersi stretta questa importante risorsa e la

    motivazione non era solo di carattere finanziario; perché perdere quell’idealismo umani-tario che ciascun operatore trasforma in missione concreta a favore dell’intera comunità?L’interesse nei confronti di questo impegno sociale da parte della comunità luganese èmolto vivo e la sua importanza, inoltre, è sancita sia nella nuova legge cantonale sulleautoambulanze, sia nel nuovo statuto della Croce Verde Lugano. Dopo aver seguitouna formazione di base riconosciuta dalla Federazione Cantonale Ticinese ServiziAutoambulanza, dal Dipartimento della sanità e della socialità e dall’InterassociazioneSvizzera di Salvataggio, il soccorritore volontario (SV) è una persona che svolge il suooperato non retribuito: assolve essenzialmente un ruolo di assistente del soccorritoreprofessionale diplomato, del soccorritore diplomato specialista o del medico d’urgenza.Egli valuta un paziente secondo un protocollo prestabilito, ventila un paziente che nonrespira, pratica la rianimazione cardio-polmonare, defibrilla, assiste nelle manovred’intubazione, prepara il materiale per posare vie venose, prepara i medicamenti per il soccorritore professionale, rileva i parametri vitali (misurazione PA, monitorizzazione),

    collabora nell’esecuzione delle tecniche di soccorso (stabilizzazioni, fissazioni…), conosce e utilizza tutto ilmateriale tecnico-sanitario in dotazione sui veicoli, i sistemi di radio-comunicazione ed i sistemi di localiz-zazione del luogo d’intervento (GPS, cartine topografiche…). Inoltre, cura gli aspetti relazionali interni edesterni al servizio, è attento alle necessità dei pazienti, dei parenti, dei colleghi e dei partner del soccorso. Il volontariato per CVL è importante, anzi, importantissimo. Contribuire in questo ambito vuol dire arricchirsia livello umano, vuol dire imparare a salvare una vita. Per candidarsi in qualità di soccorritori volontari occorreavere un’età compresa tra i 18 anni (compiuti) e i 60 anni, un diploma professionale o un certificato di capa-cità e godere di una buona salute psicofisica.>>>>>> wwwwww..ccrroocceevveerrddee..cchh

    croce verde 11.7.2007 15:47 Pagina 13

  • Per le attività di Croce Verde Luganoagisce anche la Fondazione che entrain gioco nei momenti chiave dellastoria di CVL, quando vi è la necessità direperire sussidi straordinari per la realizza-zione o l’acquisto di beni di una certaimportanza. La Fondazione, presiedutadall’Avv. Gianni Bolzani e composta dall’Avv. Pierpaolo Calderari, Giudice AgneseBalestra Bianchi, Renato Carulli, GiacomoMorellini, Giorgio Bucher e Dott. RomanoMauri, ha manifestato la volontà di attivarsi,da qui ai prossimi anni, per cercare fondi perla realizzazione della nuova sede di CVL aBreganzona. L’esigenza di trasferirsi in una nuova area eracominciata a emergere nel 2000, quandol’incremento delle attività sul territorio stavaevidenziando una progressiva riduzionedegli spazi di Pregassona.Rispetto al 1985, anno in cui CVL avevadeciso di stabilirsi a Pregassona, nel 2000 lestatistiche dicevano che i numeri erano rad-doppiati: dai 41 Comuni serviti nel 1985 siera passati a 89 e i 79mila abitanti dellapopolazione residente erano diventati 129mila. Le missioni erano cresciute in manieraproporzionale: dai 3736 interventi con 7autoambulanze si era arrivati a 6548 con 8autoambulanze e due automediche. Queinumeri erano destinati ancora ad aumentare:attualmente, si effettuano circa 7300 missioniall’anno su una popolazione che ha oltre-passato le 131’000 unità.

    SSoorrggeerràà aa BBrreeggaannzzoonnaa la futura sede di CVL

    IL TERRENO È GIÀ STATO ACQUISTATO, ADESSO C’È DA PROVVEDERE ALLA COSTRUZIONE DELL’EDIFICIO. PER QUESTO SI STA ATTIVANDO ANCHE LA FONDAZIONE CROCE VERDE LUGANO

    CROCE VERDE LUGANOnews L a n u o v a s e d e

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    Cifre alla mano, Croce Verde cominciavaallora a mettere nero su bianco anche lenuove esigenze pratico-operative sorte conl’incremento del lavoro. Serviva più spazioper tutto: erano necessari uffici per i Quadri,il personale operativo e amministrativo. Sisentiva l’opportunità di avere un magazzinoper stoccare il materiale tecnico-sanitario, idocumenti di archivio e le scorte di abbiglia-mento e biancheria. Mancavano posteggicoperti per i veicoli e il materiale DIM(Dispositivo Incidente Maggiore).La necessità di adeguarsi alle nuove normedi legge imponeva anche la realizzazione diun sistema di sicurezza di accesso e di unimpianto antincendio, e suggeriva parimentila realizzazione di un impianto di climatizza-zione e il risanamento di alcune strutture. CVL non perdeva tempo e valutava comeprima ipotesi quella di ampliare la sede diPregassona in altezza, in quanto le dimen-

    sioni del terreno non offrivano nessunapossibilità di allargamento in superficie.Dallo studio di fattibilità risultava subito chiaroche i metri quadrati ricavabili in più sarebberostati solo 130, a fronte di una spesa pari a1,3 mio di franchi. Era evidente che l’am-pliamento prospettato avrebbe risolto ilproblema della sede solo a medio termine econ un rapporto costo-risultati decisamentesvantaggioso. Per questo motivo, i passisuccessivi venivano tutti dedicati alla ricercadi un terreno più esteso e idoneo. La scelta è ricaduta infine sulla zona delle “5 Vie” a Breganzona, acquistata nel 2002. La zona si presenta interessante non soloperché molto estesa, con una superficie paria 3347 mq, ma anche perché strategica,con una posizione più centrale rispetto alcomprensorio di competenza. Da Bregan-zona è più semplice arrivare in Capriasca enella Val Colla, nella Valle del Vedeggio, inautostrada e nel centro e nella zona sud dellacittà di Lugano. La posizione migliore per-metterà anche di rinunciare al posto operativodi Agno (con costi logistici di ca. fr. 50’000.-all’anno), sostituendolo con la presenza gior-naliera di un equipaggio direttamente nellaregione. Adesso però servono i finanziamentiper la realizzazione dell’edificio, e CVL haintenzione di attivarsi, con il preziososostegno della Fondazione, per reperire ifinanziamenti necessari: l’intensificarsi dellemissioni rende infatti sempre più impellente lanecessità di avere in tempi brevi una strutturaadeguata in misura proporzionale. >>>>>> wwwwww..ccrroocceevveerrddee..cchh

    croce verde 11.7.2007 15:47 Pagina 14

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    croce verde 11.7.2007 15:48 Pagina 16