Crescita e Sviluppo Personale -...

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Crescita e Sviluppo Personale 3° Anno (Third grade) Ufficio Benessere e Prevenzione 19/06/2015 Il 3° Anno di corso in linee generali Pagina 1 Indicazioni per Classificazione/Esempio Pagine 2 - 3 Adattamento/Modifica Bisogni Speciali Pagina 4 Lezioni Pagine 5 - 60 Indicazioni di Valutazione e Valutazione Pagine 61 - 62

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Crescita e Sviluppo Personale 3° Anno (Third grade)

Ufficio Benessere e Prevenzione

19/06/2015

Il 3° Anno di corso in linee generali Pagina 1

Indicazioni per Classificazione/Esempio Pagine 2 - 3

Adattamento/Modifica Bisogni Speciali Pagina 4

Lezioni Pagine 5 - 60

Indicazioni di Valutazione e Valutazione Pagine 61 - 62

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Giugno 2015 Pagina 1

Scuole Pubbliche di Milwaukee

Ufficio Benessere e Prevenzione

Corso per la crescita e lo sviluppo personale

(Human Growth & Development, HGD)

Lezioni del 3°Anno (Third Grade)

LINEE GENERALI

Unità 1 – Relazioni

Lezione 1 - Famiglie, Capacità di Ascolto e Cooperazione

Lezione 2 - Famiglie e Responsabilità

Lezione 3 - Amicizie

Unità 2 – Cultura e Società

Lezione 4 - Rispettare gli altri

Lezione 5 - Influenza dei media

Unità 3 - Competenze Personali

Lezione 6 - Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Lezione 7 - Emozioni

Lezione 8 - Valori

Lezione 9 - Processo Decisionale e Capacità di rifiuto

Unità 4 – Sviluppo Umano

Lezione 10 - Immagine del Corpo

Lezione 11 - Anatomia

Lezione 12 - Privacy Personale

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Scuole Pubbliche di Milwaukee Ufficio Benessere e Prevenzione

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA VALUTAZIONE

Si prega di utilizzare il modulo per la registrazione della

valutazione in allegato e di farne delle copie personali se

necessario.

Ogni classe del Corso per la Crescita e lo Sviluppo Personale

prevede una valutazione preliminare, una a posteriori e due

ulteriori verifiche/questionari che potrebbero essere utilizzati per

le valutazioni formative e sommative.

Il modulo per la registrazione delle valutazioni dovrà essere consegnato al

preside della tua scuola.

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Giugno 2015 Pagina 3

AD= ADVANCED

(AVANZATO): L’alunno

svolge questo compito a un

livello avanzato ed è

significativamente al di

sopra della norma

PR= PROFICIENT

(ESPERTO): L’alunno

svolge questo compito con

sicurezza e in modo coerente

e soddisfa lo standard

BA= BASIC (BASE): L’alunno sta migliorando

questa capacità o

comportamento ma sono

tuttavia al di sotto dello

standard

MI= MINIMAL

(MINIMO): L’alunno sta

cominciando a sviluppare

questa capacità o

comportamento ma sono

tuttavia significativamente al

di sotto dello standard.

3° anno del Corso per la

Crescita e lo Sviluppo

Personale

Nome della Scuola:_________

Nome dell’Insegnante:_______

N. alunni ___________.

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Giugno 2015 Pagina 4

Istruzioni per le Misure Compensative e Modifiche per il 3° e 5° anno

È responsabilità di noi educatori garantire che gli alunni abbiano accesso all’offerta formativa o

alle informazioni presentate ed abbiano anche un modo dimostrarne la loro comprensione.

È importante rendersi conto che quanto segue potrà apparire diverso per alcuni alunni. Le misure compensative per gli alunni con disabilità includono, ma non sono limitate a: Indicazioni: Le misure compensative servono al chiarimento delle indicazioni e sono separate da quelle relative agli elementi esaminativi. (Esempi: Lingua dei segni per le indicazioni, per spiegare o chiarire le indicazioni etc.) Presentazione del Contenuto: Le misure compensative permettono all’alunno di accedere a degli elementi di valutazione in un formato o modalità diversa che può essere di tipo uditivo, multisensoriale, tattile o visivo. (Esempi: Caratteri di stampa grandi, registrazioni audio, Braille ecc.) Risultato: Le misure compensative permettono ad un alunno di rispondere a ogni elemento di esaminazione o di organizzare il lavoro con un dispositivo ausiliare. (Esempio: Un alunno risponde oralmente a un dispositivo Scribe che documenta le risposte dell’alunno - uso di un “graphic organizer” ecc.) Posizione: Le misure compensative permettono a un alunno di essere esaminato in una posizione o in un ambiente diverso rispetto al resto della sua classe. (Esempio: Test individuale, lo studente sta in piedi o si muove durante il test, ecc.) Tempistica/Programmazione: Le misure compensative prolungano il tempo a disposizione per il completamento della prova di valutazione o modificano il modo in cui i tempi sono organizzati. (Esempio: tempo extra, possibilità di svolgere i test in più giorni ecc.) Esempi di aree d’interesse: Metodi possibili per affrontare tali bisogni: Lettura/Scrittura - L'allievo ha

delle difficoltà a leggere le

istruzioni, il contenuto e/o a

completare un'attività.

Fornire una penna Livescribe con indicazioni preregistrate e

frasi delle schede; può essere utilizzata anche per prendere appunti.

Fornire sequenze di lettere/suoni e righe numerate per

agevolare gli studenti che hanno difficoltà nello scrivere le lettere, nel

riconoscere parole e numeri.

Si carica tutto il testo da leggere su di un dispositivo di lettura del testo

(text reader).

Fornire un dispositivo di lettura per agevolare la focalizzazione, la

padronanza lessicale e la comprensione generale.

Si crea/fornisce una scatola su cui sono scritte delle parole generiche o

parole chiavi menzionate durante le spiegazioni; utile per gli alunni che

hanno un limitato vocabolario e una limitata abilità di scrittura.

** Si utilizza uno dei tanti strumenti disponibili su Premier (vedi

documento di competenza su come utilizzare Premier nell’ambito

dell’offerta formativa della Crescita e dello Sviluppo Personale per

ulteriori informazioni e dettagli)

Difficoltà fino-motorie -

L’alunno ha delle difficoltà ad

afferrare la carta, forbici o

strumenti di scrittura quando il

compito richiede il disegno, la

scrittura o la manipolazione della

carta.

Fornire matite con un’impugnatura speciale.

Usare cartoncini laminati.

Forbici Adattate.

Fornire figure d’immagini che rientrano nella categoria da disegnare

(variando in dimensioni, forma e colore). Permettere di tagliarle e

incollarle.

Consentire l'uso di tablet per disegnare con il dito.

Software di Riconoscimento Vocale

Linguaggio/Comunicazione-

l’alunno ha difficoltà a

verbalizzare e/o a esprimere il

suo pensiero.

** Contattare un logopedista per

ulteriori informazioni su questa

Fornire agli alunni dei supporti visivi per incoraggiare la

comunicazione.

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Giugno 2015 Pagina 5

area di bisogno. Si può aver bisogno di un dispositivo di output vocale per facilitare la

comunicazione.

** Nota: Questi sono tutti strumenti di supporto all'apprendimento che potrebbero essere utilizzati con qualsiasi

studente. Se un alunno con una disabilità richiede uno di questi strumenti, lo strumento in questione funge da

tecnologia assistiva. Si può contattare il team di assistenza tecnologica tramite l’indirizzo email

[email protected] se si desiderano maggiori informazioni o si hanno domande riguardanti un’eventuale

necessità di un ausilio tecnologico da parte di un alunno. Il sito web sulle tecnologie assistive è una risorsa

eccellente. Si prega di visitare http://www5.milwaukee.k12.wi.us/dept/at/ o www.mpsmke.com/at per ulteriori

informazioni.

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 1 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Body Boogie” – Famiglie, abilità di ascolto, cooperazione

Giugno 2015 Pagina 6

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 4 - Comunicazione Interpersonale

Gli alunni potranno dimostrare di saper usare le abilità di comunicazione interpersonale per migliorare il

loro benessere fisico e per evitare o ridurre i rischi per la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Standard 5 - Processo Decisionale

Gli studenti dimostreranno la capacità di utilizzare le capacità decisionali per migliorare la salute.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno

capire che una famiglia è composta da due o più persone che si prendono cura l’un l’altro in vari

modi.

parlare dei propri familiari e condividere ciò che rende speciale la loro famiglia

rendersi conto che ogni membro della famiglia ha un ruolo e dei bisogni

Materiali

“Whatis a Family?” (Che cos’è una famiglia?) - canzone

Scheda: Sondaggio sulla Famiglie

Scheda: “Helping Hands” (Dare una mano)

Matita

Carta

Lettura consigliata:Families are Differentdi Nina Pellegrini

Holiday House

ISBN: 0823408876

Settembre 1991

Procedure

1. Leggere “Families are Different”

2. Discutere delle storie e dei rapporti familiari. Invitare gli alunni a iniziare un brainstorming d’idee

sulla domanda: “Che cosa è una famiglia?" Scrivere le parole: "La famiglia è..." e "In una famiglia le

persone... " su due fogli di carta da stampante o due sezioni della lavagna. Dare agli alunni il tempo di

scrivere sotto il titolo e in maniera individuale le proprie idee (e quelle che hanno preso dalla storia).

Riassumere ciò che è stato scritto in modo che tutta la classe lo possa sentire. Se le seguenti

osservazioni non sono state fatte in qualche modo dai bambini, bisogna aggiungerle col procedere

della lezione. Se nessuno dei commenti fa riferimento all'adozione, bisogna assicurarsi di aggiungere

che i rapporti familiari possono essere biologici (se si nasce da una delle persone della casa) e basati

su una scelta che richiede un impegno

a vivere insieme come una famiglia, come quanto avviene in un matrimonio e quando si è adottati.

Quando qualcuno viene adottato o dato in affidamento ad una famiglia, quei genitori s’impegnano ad

amare e a prendersi cura del bambino come quanto succede a due persone che si sposano.

Una famiglia è fatta di due o più persone che vivono insieme, si aiutano e si prendono cura

l’un l’altro.

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 1 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Body Boogie” – Famiglie, abilità di ascolto, cooperazione

Giugno 2015 Pagina 7

Una famiglia è fatta di persone che vivono in luoghi diversi e che si amano.

Una famiglia è fatta di bambini e di adulti che vivono insieme e si vogliono bene.

Una famiglia è fatta di persone che hanno un legame di parentela come quello di fratelli,

sorelle, madri, padri e nonni.

Una famiglia è fatta di persone che vivono insieme e che si prendono cura l’un l'altro, ma non

sono imparentati tra di loro.

I membri di una famiglia si danno sostegno e amore reciproco.

Le famiglie offrono un rifugio, cibo e altre cose.

Le famiglie offrono dei luoghi sicuri dove familiari possono imparare, crescere, svilupparsi e

condividere cose.

I membri di una famiglia hanno una responsabilità verso i membri di altre famiglie.

3. Dare a ogni alunno un “Sondaggio sulla famiglia” e chiedere di completarlo.

4. Far riunire gli alunni e creare un grafico di classe sulla base delle informazioni emerse dai sondaggi.

(Un esempio di grafico è allegato)

5. Dare a ogni alunno una fotocopia di una sua foto scolastica che sarà montata su un cubo di carta

rigida.

6. Poi far posizionare ad ogni alunno il proprio segnalino con la foto sotto il titolo corretto.

7. Incoraggiare gli alunni ad analizzare e discutere di quanto si rileva dal grafico.

Estensioni della lezione

Scheda “Parent Activity” (Attività destinata al Genitore) sul giorno in cui il bambino è entrato in famiglia

(è stato portato a casa) - vedi pagine seguenti. Questa attività è adatta sia per le famiglie biologiche che di

adozione e di affidamento.

Il DVD “That’s a Family” di Groundspark e una parte di “Respect for All Project”.

www.groundspark.org/films/thatfamily/index.html

In questo premiato DVD, dei bambini provenienti da diverse famiglie parlano di ciò che c'è di speciale

nella loro famiglia, ciò che mette alla prova il loro tipo di famiglia e quello che loro vogliono far capire

agli altri bambini sulla loro famiglia. È consigliato per le classi che vanno dalla scuola dell’infanzia alla

quinta elementare ed include una guida per una discussione approfondita.

“What is a Family?” – Canzone

(sulle note di Rock-a-Bye Baby)

Families are big,

And families are small.

Families give love,

And care to us all.

People in families

Work and play, too.

I live in a family,

And so do you!

Families are different.

None are the same.

Some families have

Special names.

Families have ways,

So special and fine.

You love your family.

I sure love mine!

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 1 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Body Boogie” – Famiglie, abilità di ascolto, cooperazione

Giugno 2015 Pagina 8

Sondaggio sulle Famiglie

A scuola, stiamo parlando delle famiglie. Sappiamo che, così come accade per ognuno di noi, ogni famiglia è diversa. Si chiede gentilmente alle famiglie di contribuire alla compilazione di questo modulo. Sarà usato a scuola come aiuto nei progetti di classe. Mi chiamo Voglio bene alla mia famiglia perché Ci sono persone nella mia famiglia. genitori Io ho: sorelle fratelli cugini

nonni zie zii

Io sono: maggiore minore di mezzo

figlio unico Per divertimento, alla mia famiglia piace Insieme ci occupiamo di Una delle nostre regole in famiglia è:

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 1 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Body Boogie” – Famiglie, abilità di ascolto, cooperazione

Giugno 2015 Pagina 9

Caro Genitore,

Le si chiede gentilmente di aiutare il suo bambino a scrivere una storia o a fare un disegno

riguardante il giorno in cui lui o lei è arrivato nella sua famiglia. Se si desidera, per cominciare

la storia si può utilizzare la forma tracciata di "giornale" allegata.

Il giorno in cui sono entrato a far parte

della mia famiglia...

Sono entrato in questa famiglia

il_________________________.

(data)

La mia famiglia

comprende:_________________________________

(Lista dei membri della famiglia)

Così sembravo il giorno in cui sono entrato a far

parte di questa famiglia:

Una cosa veramente meravigliosa di questa famiglia è

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 1 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Body Boogie” – Famiglie, abilità di ascolto, cooperazione

Giugno 2015 Pagina 10

Esempio Grafico

Nella mia famiglia io ho:

Fratello/i

Sorella/e

Sono figlio unico

Genitore/i,

Matrigna/Patrigno

Genitori in

affidamento

Nonni

Zie e

Zii

Cugini

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 2 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Helping Hands” - Famiglie e Responsabilità

Giugno 2015 Pagina 11

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 7 - La gestione di Se Stessi

Gli alunni potranno dimostrare la capacità di mettere in pratica dei comportamenti che favoriscono la

salute ed evitano o riducono i rischi per la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Standard 6 - Definizione degli Obiettivi

Gli alunni potranno dimostrare di saper utilizzare le abilità di definizione degli obiettivi per migliorare il

loro benessere fisico.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

capire che una famiglia è composta da due o più persone che si prendono cura l’un l’altro in vari

modi.

parlare dei propri familiari e condividere ciò che rende speciale la loro famiglia

rendersi conto che ogni membro della famiglia ha un ruolo e dei bisogni

dimostrare il loro ruolo nella famiglia completando la scheda "faccende di casa”

parlare di quello che sentono quando sono in grado di dare una mano in casa

Materiali

“Helping Hands” Poesia

Scheda: “Helping Hands” (Dare una mano)

Matita

Carta

Procedure

1. Introduci la lezione con la poesia “Helping Hands”.

2. Spiegare che anche il prendersi cura di se stessi e sbrigare le faccende di casa fanno parte dell’essere

una famiglia.

3. Distribuire un pezzo di cartoncino a ogni alunno.

4. Chiedere agli alunni di piegare la carta in quattro parti.

5. Poi, disegnare una grande forma ovale al centro.

6. Scrivere al centro “In che modo posso essere d’aiuto”.

7. In ognuna delle quattro parti, gli alunni dovranno disegnare o scrivere una frase breve su come

aiutano a casa.

8. Mandare 2 copie della scheda "Prendersi la responsabilità” come compito a casa e chiedere agli

alunni di annotare le loro responsabilità per 2 settimane

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 2 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Helping Hands” - Famiglie e Responsabilità

Giugno 2015 Pagina 12

“Helping Hands”

Helping hands can use a rake,

Hang a picture, bake a cake.

Helping hands are hands that share,

Helping hands are every where.

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 2 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Helping Hands” – Famiglie/Adozioni

Giugno 2015 Pagina 13

“Helping Hands”

Scheda: Prendersi la responsabilità

o Le chiediamo cortesemente di far annotare a suo/a figlio/a quando ha svolto una delle attività

elencate.

o La invitiamo a parlare con suo/a figlio/a e chiedergli/le di svolgere una “nuova” faccenda

domestica che lui o lei attualmente non svolge per "dare una mano".

Settimana n. n.

Attività Giornaliere L M Me G V S D Firma del Genitore L M Me G V S D Firma del Genitore

Lavare i Denti

Fare un bagno o una

doccia

Fare esercizi,

camminare, correre

Ordinare la stanza e i

giocattoli

Vestirsi in maniera

adeguata alle

condizioni climatiche

Alzarsi in tempo

Prepararsi per la scuola

Mangiare dei pasti

equilibrati

Altro:

Altro:

Altro:

“Nuova Faccenda”:

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 3 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Cos’è un amico” - Amicizia

Giugno 2015 Pagina 14

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 4 - Comunicazione Interpersonale

Gli alunni potranno dimostrare di saper usare le abilità di comunicazione interpersonale per migliorare il

loro benessere fisico e per evitare o ridurre i rischi per la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Standard 2 -Analisi delle Influenze

Gli alunni potranno analizzare l'influenza della famiglia, dei coetanei, della cultura, dei media, della tecnologia

e di altri fattori sui comportamenti relativi alla salute.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

discutere delle caratteristiche che ha un buon amico

imparare quali sono le qualità degli amici

discutere di altre culture

Materiali

"Che valore ti dai come amico?"

Tagliare il cartone delle uova in 3 parti. Mettere un’etichetta “M” (Mai), “Q”(Qualche volta) e

“S”(Sempre).

Usare dei piccoli fagioli o altri oggetti per contare

Poesia: “Friends Around the World”

Procedure

1. Discussione/brainstorming d’idee su cos’è un “amico” insieme agli alunni. Scrivere le risposte alla

lavagna.

2. Distribuire le parti del cartone delle uova agli alunni. Se non sono già stati etichettati, chiedere agli

alunni di etichettarli usando le indicazioni di cui sopra.

3. Spiegare agli alunni che l’insegnante leggerà un elenco di domande. Se l’alunno risponderà "mai" a

una domanda, allora dovrà mettere un fagiolo nella coppa “M " e così via per gli altri due modi di

rispondere. Nel caso in cui l’uso di assoluti provochi disagio, allora si possono utilizzare altre

etichette come: raramente, a volte, per lo più, di solito, a volte e quasi mai.

4. Fare una domanda come esempio e poi mettere un fagiolo in uno dei contenitori.

5. Dopo aver posto tutte le domande, chiedere a ogni studente di calcolare o contare il punteggio in

ciascuna categoria.

6. Discutere dei risultati.

7. Se gli alunni conoscono qualcuno proveniente da un posto diverso, chiedere cosa hanno in comune e

cosa hanno di diverso (cultura, vestiti, cibo etc.);

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Titolo dell’Unità: Relazioni Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 3 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Cos’è un amico” - Amicizia

Giugno 2015 Pagina 15

“Amicizia”

Come ti valuti come amico?

Per scoprire che tipo di amico sei per gli altri, segna le risposte che ti descrivono meglio.

Metti una X nella casella Sempre, Qualche volta o Mai Sempre Qualche

volta

Mai

1. Mantengo le mie promesse

2. Faccio in modo che i miei amici sappiano quanto

siano importanti per me.

3. Sono un buon ascoltatore

4. Chiarisco i malintesi.

5. Chiedo scusa quando ho torto.

6. Sto vicino ai miei amici quando attraversano brutti

periodi.

7. Faccio di tutto per aiutare le persone.

8. Faccio in modo che, a scuola, i nuovi alunni si

sentano i benvenuti.

9. Rendo le cose che ho preso in prestito in buone

condizioni.

10. Non parlo male delle persone.

11. Non imbarazzo le persone di fronte agli altri.

12. Sono flessibile e mi piace condividere.

13. Non mi vanto.

14. Non critico le persone.

15. Non prendo in giro gli altri bambini.

*Premier può essere utilizzato per la lettura e per segnare la casella delle risposte. Contattare il

Dipartimento di tecnologie assistive per un assistenza.

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Titolo dell’Unità: Cultura e Società Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 4 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Diversi e Uguali “ - Il rispetto degli altri

Giugno 2015 Pagina 16

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 2 -Analisi delle Influenze

Gli alunni potranno analizzare l'influenza della famiglia, dei coetanei, della cultura, dei media, della tecnologia

e di altri fattori sui comportamenti riguardanti la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti riguardanti lo sviluppo della salute e la prevenzione delle malattie per

migliorare il loro benessere fisico.

Standard 8 - Patrocinio

Gli alunni potranno dimostrare delle capacità in grado di salvaguardare la salute personale, familiare e

della comunità.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

parlare di differenti tipi di cultura

parlare di cosa significa rispettare se stessi e gli altri

fare una lista dei modi in cui possono dimostrare il rispetto per gli altri

imparare a conoscere la diversità culturale degli alunni in classe

Materiali

Scheda della caccia al tesoro

Matite

Lettura consigliata: “I Wish I Could Fly Like a Bird” di Katherine Denison

Wildwood Creative Enterprises

ISBN: 0965435156

Prima edizione, 1 ottobre 1996

Questo libro parla di un uccello che non può volare perché ha una disabilità di apprendimento.

Procedure

1. Dare a ogni alunno una copia della scheda della caccia al tesoro.

2. Far girare gli alunni per la classe per chiedere ai compagni di firmare la scheda se corrispondono alla

categoria.

3. Dare agli alunni 10 minuti per completare l’esercizio (adattare il tempo secondo le necessità).

4. Quando ritornano a essere un grande gruppo, discutere dei risultati. Siamo tutti uguali o tutti diversi?

Che cosa hai imparato da questa caccia al tesoro?

5. Leggere una parte di “I Wish I CouldFly Like a Bird”.

6. Spiegare i tipi di diversità:

a. capacità (alcuni sono veramente bravi nella lettura, altri sono davvero bravi in

matematica, delle persone sanno cantare e altre eccellono nello sport)

b. la diversità culturale - chiedere ai bambini di alcune delle tradizioni nelle loro case

c. abilità/disabilità fisiche- parlare in maniera costruttiva di come le persone con disabilità

fisiche fanno alcune cose in modi diversi se non possono usare le gambe o non possono

sentire o vedere. Prendere qualche esempio dalla comunità.

d. Condurre una discussione sulla diversità e sul rispetto: “Rispettare gli altri significa

trattarli con gentilezza, non parlare quando stanno parlando loro, aspettare il proprio

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Titolo dell’Unità: Cultura e Società Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 4 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Diversi e Uguali “ - Il rispetto degli altri

Giugno 2015 Pagina 17

turno e rispettare il turno degli altri, essere leali con gli altri e

rispondere quando ti parlano. A volte le persone non rispettano le

altre perché sono diversi da loro o non li conoscono. Nell'ultima

lezione, abbiamo parlato di cosa significa essere un buon amico. Il

rispetto fa parte dell'essere un buon amico e di andare d'accordo con gli altri anche se non

sono i nostri “migliori amici". Perché pensate che sia importante avere rispetto per gli

altri? Chi sono alcune delle persone che rispettate? Sapete rispettarvi? Avere rispetto di

sé equivale ad avere un’alta considerazione di se stessi perché si agisce in modo

responsabile. Come abbiamo visto nella nostra indagine, abbiamo tutti delle cose diverse

rispetto ad altri. Questo ci rende unici e speciali. Imparare a conoscere le differenze degli

altri rende la vita emozionante e ci insegna cose nuove".

Estensione della Lezione

Valutazione

1. Distribuire per ogni alunno un pezzo di carta bianca e una matita.

2. Chiedere agli alunni di scrivere nella parte superiore della pagina i nomi di tre persone. Una persona

per ciascuna delle seguenti categorie,

(a) qualcuno della loro età (compagno/a)

(b) un adulto che non è un loro parente (insegnante, guida spirituale, amico di famiglia)

(c) un parente (genitore, fratello, zia, zio, cugino)

3. Sotto il nome di ogni persona, scrivere due cose uniche di quella persona e due modi in cui mostrare

rispetto a quella persona.

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Titolo dell’Unità: Cultura e Società Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 4 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Diverso & Simile” - Differenza Culturale

Giugno 2015 Pagina 18

“Diverso e Simile”

Scheda della Caccia al Tesoro Qualcuno più alto di te...

Qualcuno con lo stesso colore dei tuoi

occhi...

Qualcuno con il colore di capelli diverso dai

tuoi...

Qualcuno con lo stesso colore della tua

pelle...

Qualcuno più basso di te...

Qualcuno con lo stesso tuo numero di

scarpe...

Qualcuno che sappia cantare...

Qualcuno che porta gli occhiali...

Qualcuno che sia bravo nello sport...

____________________________

Quale sport?

__________________________

Qualcuno che abbia un animale domestico

____________________________

Che tipo di animale domestico?

____________________________

Qualcuno che sappia suonare uno

strumento...

____________________________

Che strumento?

____________________________

Qualcuno che ha una caratteristica

personale unica...

____________________________

Quale?

____________________________

Qualcuno che ha la mano grande quanto

la tua...

__________________________

Qualcuno con le lentiggini...

____________________________

Qualcuno con dei gioielli...

____________________________

Di che tipo?

____________________________

Qualcuno con i capelli più corti dei tuoi...

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Titolo dell’Unità: Cultura e Società Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 5 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade) "È vero?" - Le Influenze dei Media

Giugno 2015 Pagina 19

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 2 -Analisi delle Influenze

Gli alunni potranno analizzare l'influenza della famiglia, dei coetanei, della cultura, dei media, della tecnologia

e di altri fattori sui comportamenti riguardanti la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti riguardanti lo sviluppo della salute e la prevenzione delle malattie per

migliorare il loro benessere fisico.

Standard 6 - Definizione degli Obiettivi

Gli alunni potranno dimostrare di saper utilizzare le abilità di definizione degli obiettivi per migliorare il

loro benessere fisico.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

esaminare le famiglie dei programmi televisivi famosi e dei film e valutare se i programmi sono

simili alla loro vita reale.

discutere di come le famiglie, sessi diversi e valori sono ritratti in televisione o nei film

fare una lista dei modi in cui la televisione o i film possono influenzare o no le emozioni riguardanti

l’immagine del loro corpo, autostima e il rispetto

Materiali

Scheda "È vero?" (per l'uso in classe e come un compito a casa)

Risorsa per l’insegnante - Statistiche sulle abitudini televisive dei bambini (vedi il foglio delle

Statistiche "È vero?”)

Procedure

1. Chiedere agli alunni di pensare a dei programmi televisivi che mostrano delle famiglie che

interagiscono. Chiedere alla classe di elencare da tre a cinque famiglie televisive più famose.

2. Scrivere i nomi di questi spettacoli televisivi sulla lavagna.

3. Chiedere agli alunni di scegliere due degli spettacoli per completare le prime due colonne della

scheda “È vero?”. Gli alunni non dovranno consegnare queste schede poiché saranno utilizzate solo

per un dibattito. (Questa lezione può essere fatta in un giorno, se gli alunni possono completare la

scheda in base a quello che ricordano del programma, In caso contrario, chiedere agli alunni di

scegliere un programma, di guardarlo durante la settimana e completare la scheda).

4. Iniziare la discussione con alcune delle statistiche prese dalla scheda delle Statistiche

5. Dividere la classe in piccoli gruppi di discussione. (Provare a dividere i gruppi in base al programma

che hanno scelto di esaminare). Invitare un alunno a fungere da “registratore" (per annotare le

risposte) del gruppo e un altro alunno da "giornalista” (per dire alla classe quello che ha detto il suo

gruppo). Ogni gruppo deve rispondere alle seguenti domande uno alla volta guidato dall’insegnante.

Tutte le risposte saranno annotate e riportate alla classe dopo che gli insegnanti avranno fatto tutte e

cinque domande.

a. I programmi televisivi sono collegati alla vita reale? Fare un esempio.

b. Cosa rende questo spettacolo d’intrattenimento? (divertente da guardare)

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Titolo dell’Unità: Cultura e Società Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 5 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade) "È vero?" - Le Influenze dei Media

Giugno 2015 Pagina 20

c. Nella nostra ultima lezione (lezione n.4) abbiamo parlato di rispetto. Questo programma

mostra del rispetto? (verso i familiari, le diverse culture, le femmine e i maschi)

d. Questo programma ti fa sentire bene verso te stesso? (nei panni di un bambino, di un/a

ragazzo/a e di una persona di una cultura specifica)

e. Pensi che questo spettacolo incoraggi i bambini a fare delle cose buone o cattive?

6. Riunire di nuovo gli alunni in un grande gruppo e fare in modo che i "giornalisti" dicano alla classe

quali sono le loro risposte.

7. Per finire chiedere agli alunni riuniti in un grande gruppo: a. Quali sono le domande da porsi su di un programma televisivo in modo da poterne

controllare la sua influenza? (È reale? Che ne penso? Che cosa significa per me? Questo

spettacolo mi spinge a seguire le regole della mia famiglia? Si comportano in maniera

responsabile le persone di questo programma televisivo?)

b. Con chi puoi parlare quando hai domande su un programma televisivo?

c. In che modo i ragazzi della tua età possono aiutarti a riflettere su questo? In che modo gli

adulti possono aiutarti a riflettere su questo?

d. In che modo puoi guardare e cambiare i programmi che guardi al fine di limitare

l’influenza che esercitano su di te?

8. Compito a casa: Assegnare agli alunni il compito di guardare, con un familiare adulto, un 3°

programma televisivo durante la settimana. Completare la terza colonna della scheda e riportala in classe.

Estensione della Lezione

Chiedere agli alunni di intervistarsi l'un l'altro a riguardo delle loro abitudini televisive e riflessioni.

Utilizzare il materiale dell’intervista per creare:

Un articolo di giornale

Notizie televisive che possono essere recitate davanti alla classe.

Gli alunni possono creare un sondaggio e le relative le statistiche della loro classe.

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Titolo dell’Unità: Cultura e Società Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 5 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

"È vero?" - L’Influenza dei Media

Giugno 2015 Pagina 21

"È vero? " - Scheda

Tre famiglie televisive preferite Famiglia Televisiva 1: Famiglia Televisiva 2: Famiglia Televisiva 3:

Chi vive insieme in questa famiglia?

In che tipo di casa vivono le famiglie

televisive? (appartamento, casa?)

Come sembrano le mamme e cosa

fanno?

Come sembrano i papà e cosa fanno?

I ragazzi e le ragazze si comportano

come te e i tuoi amici?

Quali sono le cose su cui le famiglie non

vanno d'accordo?

Nomina tre valori che ritraggono le

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Titolo dell’Unità: Cultura e Società Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 5 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

"È vero?" - L’Influenza dei Media

Giugno 2015 Pagina 22

Famiglie televisive

La tua Vita Reale

Chi sono i membri della tua

famiglia? (Chi vive con te?)

In che tipo di casa vivi?

Gli adulti nella tua vita sembrano

o si comportano come gli adulti in

tv?

Quali sono le cose su cui la tua

famiglia non va d’accordo?

Nomina tre valori che sono

importanti per te.

Quale delle famiglie televisive è

più vicino alla tua vita reale?

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 23

Risorse dell’insegnante -Statistiche

Ora i Bambini conducono dei sondaggi annuali sull’opinione dei giovani di età tra i 10 e i 17 anni per

quanto riguarda il loro rapporto con i media e il modo in cui credono che incidano sulla loro vita. Il

seguente sondaggio interroga i bambini sui valori mostrati nei media che usano.

I bambini sono ampiamente esposti ai media.

Il 58% dei bambini guarda 2 - 4 o più ore di televisione al giorno

Il 55% dei bambini di solito guarda la televisione da solo o con gli amici, ma non con la sua

famiglia.

Il 44% dei bambini guarda qualcosa di diverso quando è solo rispetto a quello che guarda con i

genitori (il 25% sceglie MTV)

I bambini credono che i ragazzi della loro età siano influenzati dai media d’intrattenimento.

Il 66% dei bambini sostiene che i suoi coetanei siano influenzati da ciò che vedono in TV

Il 65% dei bambini dice che spettacoli come I Simpson e Married ... With Children incoraggiano i

bambini a mancare di rispetto ai loro genitori.

Il 62% di bambini afferma che il sesso negli spettacoli televisivi e nei film spinge i ragazzi a fare

sesso quando sono troppo giovani.

I ragazzi sono tendenzialmente d'accordo sul fatto che i bambini della loro età siano influenzati

dai media...

concordano con un margine che va dal 76% al 22%

La stragrande maggioranza dei bambini ritiene che la televisione dovrebbe aiutare ad insegnare ai

bambini a distinguere tra il bene dal male.

Anche se il 73% dei bambini pensa che la televisione è per lo più d’intrattenimento, l’82% dice

che i programmi televisivi dovrebbero aiutare ad insegnare ai bambini a distinguere tra il bene dal

male

Il 77% dei bambini dice che c'è troppo sesso prima del matrimonio in televisione

http://www.childrennow.org/index.html

Guardare la televisione aumenta un comportamento aggressivo.

I bambini imitano quello che vedono.

I bambini di età inferiore ai 5 anni non riescono a separare i fatti dalla fantasia.

Il 66% degli americani consuma la cena mentre guarda la televisione.

Quando i bambini fanno shopping con un genitore, in media, richiedono un oggetto tramite il nome

della sua marca dalle 13 alle 18 volte.

In media i bambini guardano 27 ore di televisione a settimana.

Gli americani trascorrono 231 miliardi di ore all'anno insieme a guardare la televisione.

L'adulto medio, all'età di 65 anni, avrà trascorso 9 anni a guardare la televisione.

Un bambino al sesto anno di scuola ha visto 8.000 omicidi e 100.000 atti di violenza.

Il 60% delle informazioni che ricevono i bambini vengono dalla TV.

I pubblicitari spendono 125 miliardi di dollari all'anno per convincerci a comprare

i loro prodotti.

L'adulto medio, già alle 9 del mattino, ha assistito dai 50 ai 100 annunci pubblicitari.

I bambini influenzano le decisioni di 250 miliardi di dollari di acquisti l’anno.

Fonte: The TV Project - http://www.tvp.org/index.html

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 24

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 4 - Comunicazione Interpersonale

Gli alunni potranno dimostrare di saper usare le abilità di comunicazione interpersonale per migliorare il loro

benessere fisico e per evitare o ridurre i rischi per la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Standard 7 - La gestione di Se Stessi

Gli alunni potranno dimostrare la capacità di praticare comportamenti favorevoli alla salute ed evitare o

ridurre i rischi per la salute.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno

Identificare i comportamenti di bullismo

Sapere cosa fare quando sono vittime di bullismo o quando assistono ad episodi di bullismo

Esercitarsi a usare delle affermazioni in prima persona quando sono vittima di bullismo

Conoscere il ruolo che i presenti svolgono nel contribuire a fermare il bullismo.

Materiali

“Basta al bullismo?” Scheda

Risorse dell’insegnante - “Comunicazioni interpersonali"

Procedure

1. Discussione sul Bullismo

Scrivere questa definizione sulla lavagna:

"Il bullismo è ingiusto e unilaterale. Succede quando qualcuno continua a far male, spaventare,

minacciare o lasciare qualcuno in disparte di proposito" (Questa definizione viene dal Committee

for Children)

Spiegare agli alunni che questa definizione significa che la persona che fa il bullo

lo fa spesso. Non succede solo una volta.

si comporta così di proposito al fine di far stare male qualcuno.

fa il bullo con gli altri per acquisire potere.

continuerà a farlo fino a quando qualcuno non gli dirà di smettere.

I comportamenti considerati bullismo sono:

dare soprannomi

dire cose cattive di qualcun altro con lo scopo di far sentire male l’altra persona (parlare sia in

faccia o all’insaputa della persona)

non permettere ad altri bambini di giocare con qualcuno

colpire

fare delle minacce

prendere delle cose da qualcuno e non renderle più

Domandare:

a. Avete visto qualcuno essere vittima di bullismo?

b. Come vi siete sentiti?

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 25

c. Cosa c’è male di male nel bullismo?

2. Si può fermare il bullismo se si comunicano i propri pensieri, sentimenti e bisogni.

a. Spiegare che quando sono vittime di bullismo o vedono qualcuno essere vittima di

bullismo devono fare qualcosa altrimenti questi episodi continueranno a risuccedere.

b. I passaggi per fermare il bullismo:

i. Andare via

ii. Se continua, parlare con fermezza

iii. Se continua, chiedere aiuto a un adulto

c. Continuare a parlare con fermezza

i. Usare affermazioni in prima persona: “I sento che_____ quando tu ______ e

voglio che tu la smetta. Se decidi di non smetterla, allora chiederò aiuto a un

adulto per risolvere la situazione.

ii. Se il bullo vi chiama spioni o con un altro nome, bisogna dire semplicemente:

“dipende solo da te se un adulto verrà coinvolto per far cessare questo tuo

comportamento".

3. Gli alunni sono incoraggiati a parlare con un adulto se l’atteggiamento di bullismo continua o se

assistono ad episodi di bullismo.

Domandare:

a. Cosa potrebbe succedere se non lo dite ad un adulto?

b. Quali sono gli adulti a cui potete parlarne e chiedere aiuto?

c. A chi potete dirlo a casa?

d. Cosa gli direste?

4. Esercitatevi a usare le affermazioni in prima persona e a decidere di coinvolgere un adulto

utilizzando la scheda “Basta al bullismo?”. Assegnare ogni situazione ad un gruppo di alunni.

Chiedere al gruppo di decidere come reciteranno la scena per la classe. Chiedere agli alunni di

usare affermazioni in prima persona nella loro scenetta. Andare privatamente da un gruppo e

chiedere loro di fare finta di allontanarsi dal bullo e a un altro gruppo chiedere al bullo di

continuare a fare il prepotente anche dopo le affermazioni in prima persona in modo da dare una

dimostrazione di come si possa chiedere e ottenere l’aiuto da un adulto. Scrivere l’inizio e la fine

di un’affermazione in prima persona sulla lavagna come guida alla preparazione delle scenette.

5. Ogni gruppo esibisce la scenetta. Quando ogni gruppo finisce, chiedere alla classe di

commentare:

a. Il bullo ha smesso di comportarsi così?

b. Che cosa ha fatto o detto la persona vittima di bullismo di efficace per fermare il bullo?

Quando tutti hanno finito, discutere di come le parole possono essere più potenti delle azioni

violente. La violenza porta spesso a più violenza (verbale o azioni). Andare via e chiedere a

qualcuno di smetterla può essere sufficiente. Chiedere l’aiuto a un adulto non equivale a essere

spioni. I bulli scelgono di mettersi nei guai quando continuano a comportarsi da tali.

6. Avvicinare gli studenti e raccontare una storia personale su come l'uso delle affermazioni in

prima persona possano essere utili nelle relazioni e in altre situazioni diverse da quelle di

bullismo. (Gli esempi possono includere: dire a qualcuno che non si vuole fare qualcosa di

malsano, dire a un amico che il suo comportamento ferisce i tuoi sentimenti, chiedere a qualcuno

di fare ciò che aveva promesso etc.)

Estensione della lezione: Quella che segue è una lezione offerta dal “Children’s Health Education

Center”. Chiamare (414) 390-2166 per organizzare una gita di classe

Comunicazione: Anno 3° e 4°: quando gli alunni lavorano insieme verso un obiettivo comune apprendono

diversi stili di comunicazione. È enfatizzata l’importanza dell’ascolto attivo e la soluzione dei conflitti.

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 26

Questo programma viene facilitato, in parte, dagli educatori del Teen Health Crew (Team di educazione

alla salute per adolescenti) del “Children’s Health Education Center”, se disponibili.

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 27

Adesso Basta al Bullismo!

Sam continua a prendersi gioco di Malika perché lei non ha fatto bene l’ultimo test di spelling.

Malika lavora sodo a scuola e di solito ottiene ottimi voti. Sam si comporta così quando prende

l’autobus a scuola per andare a casa.

Quattro persone sono nello stesso gruppo di lettura. L'insegnante dice di leggere a turno. Chiede

al bambino che sta leggendo di invitarne un altro a leggere al termine del suo turno. Tre degli

alunni, di proposito, non invitano il quarto alunno (Shawn) a continuare la lettura. Questa

situazione va avanti per tre giorni. Shawn è arrabbiato e si sente totalmente tagliato fuori.

Tre ragazzi più grandi pensano che sia divertente sottrarre la palla da basket a Carlos nel parco

giochi. Questa cosa rattrista Carlos.

Sheena e Maria chiamano Amy ogni giorno di fila, per una settimana, dopo la scuola per dirle

cose cattive. Amy ha paura di andare a scuola.

Marcus piangeva a scuola la settimana scorsa. Parlava con il consulente scolastico. Jake continua

a chiedergli perché lui è un tale piagnucolone. Marcus non vuole raccontare a Jake cosa è

successo ed è imbarazzato dal fatto che lui continua a chiamarlo così davanti agli altri bambini.

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Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 28

Caro Genitore o Tutore,

la classe terza sta imparando a utilizzare delle parole efficaci in grado di fermare il

bullismo, senza peggiorarne la violenza. Ci siamo esercitati a dire alla gente cosa

pensiamo, sentiamo e quello di cui abbiamo bisogno dall'altra persona. Ci siamo

anche esercitati a chiedere aiuto a un adulto quando le nostre parole non

funzionano a fermare il bullismo.

Per iniziare una conversazione riguardante la nostra lezione con il suo bambino, si

potrebbe chiedere:

1. Perché il raccontare degli episodi di bullismo a un adulto non è equivale ad

essere spioni. (risposta: il bullismo è un comportamento offensivo che si

verifica più di una volta e di proposito. La persona che lo dice a un adulto sta

chiedendo aiuto. Il bullo ha la possibilità di cessare questo comportamento.

Si è spioni quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato e l'altra persona intende

metterla nei guai).

2. Che cosa si può dire inizialmente al bullo per fermare il suo comportamento

prima di coinvolgere un adulto? (Risposta: dire al bullo che si desidera che

smetta di comportarsi così e che solo in tal caso non verrà coinvolto un

adulto.)

Ringraziamo sentitamente per l’aiuto e sostegno verso il lavoro che stiamo facendo

a scuola!

Cordiali saluti,

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 29

Risorse dell’insegnante - Comunicazioni Interpersonali

Per comunicazioni interpersonali s’intende “l’abilita di raccontare le proprie idee ed esigenze in maniera

appropriata”. Un alunno dimostra una corretta applicazione di quest’abilità, quando presenta bene

entrambi i lati di un problema, mostrando come entrambe le parti si sentono ed interagiscono, mostrando

rispetto, usando un linguaggio appropriato, senza “screditare", e senza usare strategie come messaggi

formulati in prima persona “I-message” e tecniche di rifiuto. Alcuni esempi di attività che aiutano a

costruire quest’abilità includono i giochi di ruolo, il dialogo e spettacoli dei burattini. (da: Assessing

Health Literacy: A Guide to Portfolios).

Informazioni Introduttive alla Comunicazione Interpersonale La maggior parte delle persone vuole essere compresa e accettata più di ogni altra cosa al mondo.

Comprendere questo è il primo passo verso una buona comunicazione. Una buona comunicazione ha due

componenti fondamentali:

Ascolto e comprensione dei pensieri e sentimenti di altre persone: Invece di mostrare di

preoccuparsi solo di trasmettere i propri sentimenti e insistere sul fatto che altre persone

concordano con noi, bisogna incoraggiare gli altri a esprimere ciò che pensano e sentono. Bisogna

ascoltare e cercare di capire.

Esprimere i propri pensieri e sentimenti in maniera aperta e diretta: Se si ascolta solo ciò pensano

o sentono gli altri e non si esprimono i propri pensieri o sentimenti, si finisce per sentirsi

imbrogliati o “addossati delle colpe”.

Per una comunicazione efficace, bisogna esercitarsi a utilizzare queste capacità di comunicazione

interpersonale.

Le affermazioni in prima persona consentono di esprimere ciò che si sente e ciò che si vuole

con grande chiarezza. A volte la gente usa affermazioni in seconda persona, come “Tu non

chiami mai quando sei in ritardo”. Questo tipo di affermazione può far arrabbiare e mettere

immediatamente in difensiva l’altra persona. Quando si utilizzano le affermazioni in prima

persona come “Io ho davvero bisogno di sapere quando arriverai qui, così da potermi

organizzare" si esprimono le proprie personali preoccupazioni.

Un tono di voce rispettoso fa capire agli altri che li si prende sul serio e che ci si aspetta di

ricevere la stessa serietà da parte loro. Inoltre, le persone con delle buone capacità

comunicazionali sono assertive senza essere aggressive o manipolatrici.

Il contatto visivo è fondamentale per una buona comunicazione. Ad esempio, come ti sentiresti

se la persona con cui tu stai parlando continuasse a guardarsi intorno, nel corridoio o fuori dalla

finestra?

Un linguaggio del corpo adeguato favorisce la conversazione. Annuire con la testa, sorridere,

ridere, usare parole come “uh-uhm" e “sì " e fare domande a tempo opportuno assicura la persona

che la si sta realmente ascoltando.

La chiarezza e l’organizzazione delle idee aiutano a descrivere accuratamente e onestamente i

propri sentimenti, favoriscono le conversazioni e la presa di decisioni. Un buon comunicatore è

anche molto specifico. Ad esempio, un buon comunicatore direbbe "Ho bisogno di usare il

computer dalle 7 alle 9” invece di "Ho bisogno del computer stasera”.

Affermazioni in prima persona/Capacità Assertive

Stili comunicativi

Senza adeguate capacità di comunicazione, gli adolescenti potrebbero non essere in grado di trasmettere i

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 30

loro sentimenti. Questa mancanza di comunicazione può aumentare lo stress e contribuire a una bassa

autostima.

Esistono tre stili comunicativi:

passivo

assertivo

aggressivo

Una comunicazione passiva comporta l'incapacità o la non volontà di esprimere pensieri e sentimenti. Le

persone passive fanno cose che non vogliono fare o trovano una scusa anziché dire come si sentono.

Un comportamento assertivo implica il sostegno delle proprie idee. Le persone assertive dicono quello

che pensano e difendono le proprie convinzioni senza ferire gli altri.

Lo stile di comunicazione aggressivo include una reazione eccessiva, la tendenza ad incolpare e a

criticare. Le persone aggressive cercano di ottenere quello che vogliono attraverso il bullismo,

intimidazione o anche violenza fisica. Loro non considerano o non vogliono considerare i diritti degli

altri.

Tipi di Messaggi Ci sono due tipi di messaggi che accompagnano ogni stile di comunicazione: verbale e non verbale.

Segni, simboli, postura, movimenti del corpo, vestiti, espressioni facciali e gesti sono esempi di messaggi

non verbali. I messaggi non verbali rafforzano ciò che il parlante dice. Ad esempio, i comunicatori passivi

spesso assumono una postura curvata ed evitano di guardare negli occhi. Le persone assertive presentano

una postura eretta e un contatto visivo diretto. Una postura che sporge in avanti, puntare il dito e mandare

sguardi cattivi sono segnali non verbali di comunicazione aggressiva.

I messaggi verbali di ogni stile di comunicazione sono molto diversi. Le persone passive spesso fanno

delle domande ad altre persone volte a determinare cosa vogliono gli altri o dicono “non mi importa”. I

comunicatori assertivi utilizzano i messaggi in prima persona per dire quello che vogliono o quello di cui

hanno bisogno. Usano le capacità di rifiuto per dire di no pur mantenendo delle relazioni importanti. Le

persone aggressive usano spesso affermazioni in seconda persona per biasimare o criticare.

Gli elementi della Comunicazione Assertiva Gli elementi dei messaggi verbali di una comunicazione assertiva includono messaggi in prima persona e

il saper dir di no. I messaggi formulati in prima persona affermano ciò che l’emittente pensa, sente,

necessita, vuole o ciò in cui crede. Questi messaggi cominciano con la parola IO.

Esempi di messaggi formulati in prima persona:

Io voglio vedere Star Wars.

Io sono arrabbiato per via della partita.

Ci sono molte strategie di rifiuto, tra cui:

Dire la parola “NO” fermamente.

Ripetere “NO” (se necessario).

Far sapere all'altra persona che si intende rimanere amici.

Esempi di rifiuto:

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 31

No, non posso dormire da te venerdì, ma vorrei farlo in un’altra occasione.

No, grazie. Sono allergico agli arachidi. I biscotti sembrano davvero deliziosi e mi dispiace non

poterne prenderne uno.

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 32

Capacità Assertive

Qual è la differenza tra l’assertività (confronto) e l’aggressività? Essere assertivi o confrontarsi significa prendere l'iniziativa o fare dei primi passi per affrontare un

problema in maniera costruttiva e protettiva nei propri confronti. L'assertività attacca il problema, non la

persona.

L’aggressività attacca l'altra persona anziché il problema. È un desiderio distruttivo di dominare un'altra

persona o di forzare un’opinione o punto di vista su di un'altra persona e causa l’inizio di scontri o litigi.

Quando si devono utilizzare le capacità di assertive? Queste capacità possono essere utilizzate quando il comportamento di un’altra persona non è accettabile

oppure quando non è appropriato “ascoltare e acconsentire" in maniera continuata. Spesso le persone

evitano di confrontarsi con le altre persone a riguardo del loro comportamento, perché non vogliono

compromettere il rapporto. Tuttavia, evitare i problemi può causare l’inizio di malumori e può provocare

una lite o la fine del rapporto. L’uso di messaggi formulati in prima persona, per essere assertivi, è

costruttivo piuttosto che distruttivo. Aiuta le persone ad affrontare i problemi comportamentali in modo

tale da consentire all'altra persona di accettare di cambiare il suo comportamento senza danneggiare il

rapporto.

Come utilizzo questa capacità? L'obiettivo è quello di far cambiare il comportamento delle altre persone senza farle sentire inferiori o

stare male nei vostri confronti. Ti piace la persona - è un suo comportamento particolare che non ti piace.

Il tuo scopo è quello di affrontare il problema, non di “rimproverare" la persona.

L’importanza dei messaggi formulati in prima persona (I-message) I messaggi formulati in prima persona sono fatti per affrontare i problemi. Lo scopo dei messaggi

formulati in prima persona è quello di esprimere i tuoi bisogni. Esprime l’atteggiamento: "Io non ho

intenzione di rinunciare alle mie esigenze e sono disposto ad aiutarti per fare in modo che anche le tue

esigenze siano soddisfatte", creando una situazione vantaggiosa per entrambi.

I messaggi formulati in prima persona tentano di affrontare la situazione problematica parlandone in

termini di ciò che ci sta accadendo - io ho un problema. Un messaggio formulato in prima persona è

disarmante. È difficile che qualcuno dica qualcosa di cattivo in risposta ad una messaggio formulato bene

in prima persona. D'altra parte, un messaggio formulato con il "tu" incolpa gli altri e li mette sulla

difensiva e li induce a vendicarsi per essere pari.

Passaggi per l’uso dei Messaggi formulati in Prima Persona (I-Message) Ci sono tre parti che formulano un “I-message” anche se a volte non vengono utilizzati tutte e tre.

Una descrizione del comportamento. Cosa fa l’altra persona da crearti un problema? Stai descrivendo

qualcosa all'altra persona senza incolparla di niente. I messaggi formulati in prima persona riferiscono

agli altri che il loro comportamento sta interferendo con qualcosa di cui tu hai bisogno (e non solo

qualcosa che desideri). Dai all'altra persona una chiara idea di ciò che ha fatto senza incolparla o farla

sentire ulteriormente in colpa.

Una descrizione della sensazione che questo comportamento ti causa. In che modo il comportamento

dell'altra persona t’influenza?

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Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 33

Una descrizione degli effetti causati dal comportamento. Che problema concreto ti sta causando il

comportamento? Se riesci a far notare agli altri in che modo il loro comportamento t’influenza, a quel

punto loro saranno più propensi a modificare il loro atteggiamento.

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Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 34

Esempi:

L’insegnante all’alunno:

“You” Message (Messaggi formulati con la seconda persona “Tu”): Hai appena lasciato tracce

di fango su tutto il pavimento dell'aula! Non t’importa degli altri!

I-Message (Messaggi formulati in prima persona “Io”): Quando vedo tracce di fango nella nostra

aula pulita, mi sento frustrato, perché dobbiamo lavorare ancora di più per mantenere la nostra

classe pulita. Per favore, prendete dei tovaglioli di carte e pulite il fango.

Descrizione del

Comportamento Descrizione del Sensazione Descrizione degli Effetti

Qual è il comportamento

che ti da fastidio?

Che sensazione ti dà questo

comportamento?

In che modo questo

comportamento influisce su di

te?

Tracce di fango sul

pavimento pulito Frustrazione

Più cose da fare in una

giornata indaffarata

Un amico all’altro:

“You” Message (Messaggi formulati con la seconda persona “Tu”): Tu non ti curi di nessuno

tranne che del tuo grasso ego!

I-Message (Messaggi formulati in prima persona “Io”): Mi sento male quando mi chiami solo se

nessuno dei tuoi altri amici è disponibile e vuoi che ti venga a trovare. Mi sento tagliato fuori.

Descrizione del

Comportamento Descrizione del Sensazione Descrizione degli Effetti

Qual è il comportamento

che ti da fastidio?

Che sensazione ti dà questo

comportamento?

In che modo questo

comportamento influisce su di

te?

Tu mi chiami solo quando

non hai nessuno può venirti a

trovare.

Ti senti ferito Ti senti tagliato fuori

Lo studente all’insegnante:

“You” Message (Messaggi formulati con la seconda persona “Tu”): "Sei così ingiusto! Fai

leggere sempre lei per prima! "

I-Message (Messaggi formulati in prima persona “Io”): "Quando non vengo chiamato a leggere

mi sento frustrato e non mi viene voglia d’impegnarmi molto”.

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Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 35

Descrizione del

Comportamento Descrizione del Sensazione Descrizione degli Effetti

Qual è il comportamento

che ti da fastidio?

Che sensazione ti dà questo

comportamento?

In che modo questo

comportamento influisce su di

te?

L’insegnante sceglie qualcun

altro più di quanto scelga te. Frustrazione e rabbia

Mi fa passare la voglia

d’impegnarmi.

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Lezione Numero: 6 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Per favore Smettila!” – Comunicazione e Risoluzione dei Conflitti

Giugno 2015 Pagina 36

Suggerimenti per una formulazione di messaggi efficaci in prima persona.

Sii specifico nel descrivere il comportamento problematico

Guarda negli occhi

Usa un tono rispettoso di voce e non un tono aggressivo o conflittuale

Sii consapevole di ciò che il linguaggio del tuo corpo sta dicendo e fai in modo che

rafforzi ciò che dicono le tue parole.

Quando un messaggio formulato in prima persona (I-Message) non funziona Se un messaggio formulato in prima persona non funziona, potrebbe essere un messaggio scadente. Sì, le

parole possono essere OK, ma il tono può essere pieno di colpa, di rabbia o di mancanza di rispetto. Fai

attenzione al messaggio non verbale. La tua faccia è rossa, i tuoi occhi spalancati e stai urlando con tutta

la tua voce? O sei indifferente, calmo e composto?

C'è poco da guadagnare tramite la comunicazione di un messaggio pieno di rabbia. Prova a fermarti e a

riflettere del perché sei così arrabbiato. Probabilmente troverai altri sentimenti nascosti sotto la rabbia: la

frustrazione, l'imbarazzo, il rifiuto, la paura, dolore e solitudine.

A volte, un messaggio formulato in prima persona potrebbe non funzionare se l'altra persona ha un forte

bisogno di continuare a comportarsi in tal modo. Se l'altra persona è arrabbiata e fuori controllo - cambia

metodo. Prova con l'ascolto attivo, cambia ambiente o lascialo/la sfogarsi.

I messaggi formulati in prima persona potrebbero anche non funzionare se l'altra persona pensa che

“l’effetto” di cui parlate non sia un problema reale. Questa è una collisione di valori, che si verifica spesso

nelle famiglie.

Se c'è un conflitto di bisogni, un messaggio formulato in prima persona non sarà sufficiente. Avrai

bisogno di rinunciare al messaggio in prima persona e risolvere il conflitto con altre tecniche.

Risorsa: http://www.healthteacher.com/teachersupports/skills4.asp

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 7 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Mi Sento Stupido” – Emozioni

Giugno 2015 Pagina 37

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 7 - La gestione di Se Stessi

Gli alunni potranno dimostrare la capacità di mettere in pratica dei comportamenti che favoriscono la salute ed

evitano o riducono i rischi della salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il proprio benessere fisico.

Standard 4 - Comunicazione Interpersonale

Gli alunni potranno dimostrare di saper usare le abilità di comunicazione interpersonale per migliorare il loro

benessere fisico e per evitare o ridurre i rischi per la salute.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

nominare delle emozioni differenti

dire modi appropriati per affrontare le emozioni

parlare della differenza tra emozione e comportamento

Materiali

"Cinque passaggi per calmarsi" - Scheda

“Feelings Feud" Gioco da tavolo (fatto prima della lezione)

5 cartelloni.

10 pezzi rettangolari di cartoncino con del nastro adesivo in alto per nascondere le risposte

Pennarello indelebile

3 carte con su una “X” - da ritagliare e da incollare sul cartoncino

2 campanelle (una per squadra)

Lettera al genitore

Procedure

1. PREPARAZIONE: Creare dei tabelloni per il gioco “Feelings Feud”. Usare ciascuno dei pezzi di

cartoncino per scriverci le domande. Il cartellone dovrebbe essere simile a questo:

Nomina le prime 9 cose che fanno arrabbiare i bambini:

1. Essere presi in giro 6. Non essere considerati affidabili

2. Essere colpiti, presi a calci, subire

sgambetti, essere spinti etc.

7. Perdere

3. Essere incolpati per qualcosa che non si

è fatto

8. Essere trattati ingiustamente

4. Essere mentiti 9. Fratello/Sorella

5. Ricevere un “no”/Non ottenere quello

che si vuole

Tagliare dei pezzi rettangolari di cartoncino per coprire le risposte. Mettere un adesivo sulla parte

superiore del cartoncino da riutilizzare per gli altri tabelloni. (Vedi foglio successivo per gli altri 4

tabelloni dei gioco). Si consiglia di coprire la domanda (“nomina i primi...) fino a quando si avrà

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Lezione Numero: 7 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Mi Sento Stupido” – Emozioni

Giugno 2015 Pagina 38

letto la domanda ad alta voce.

2. Preparazione di tre carte con su delle grandi “X”: tagliare e creare delle carte, disegnare una "X" e

incollarla sul cartoncino.

3. Dare agli alunni la scheda sui “5 passaggi per calmarsi”. Esaminare la scheda e discuterne. Mandare

la scheda a casa insieme alla lettera per il genitore.

4. Giocare a "Feelings Feud" - Questo gioco ha lo scopo di rafforzare gli elementi insegnati in classe (5

passi per calmarsi) e di fornire uno spunto per la discussione. Le domande sui risultati del sondaggio

si trovano sotto ogni “tabellone del gioco”. Fare in modo di dedicare del tempo, dopo ogni domanda

del gioco, alle domande sui risultati del sondaggio.

5. Prima che inizi il gioco, spiegare agli alunni che le risposte alle domande provengono dai sondaggi

degli alunni della classe quinta. "...Le risposte sul cartellone potrebbero essere differenti da quelle che

darebbero loro. Si giocherà la partita secondo le regole di "Family Feud" e si dedicherà del tempo

dopo ogni domanda all’ascolto di cosa ne pensano i bambini di ciascuna domanda. “Prenderò in

considerazione i vostri pensieri e le vostre risposte quando aggiornerò il gioco da tavola per l’anno

prossimo”.

6. Dividere la classe in due squadre. Si farà avanti un giocatore per ogni squadra. L’insegnante legge la

prima domanda. Se il giocatore conosce la risposta, lui/lei suonerà il campanello per la sua squadra. Il

primo giocatore che suona il campanello ha la possibilità di rispondere. Se la sua risposta è giusta,

allora verrà svelata sul tabellone. Se non è la soluzione numero 1, l'altro giocatore ha la possibilità di

indovinare la risposta più in alto alla lista sul tabellone. Qualunque sia la squadra la cui risposta è più

in alto nella lista, quella avrà la possibilità di giocare il turno. Gli alunni di quella squadra, a turno,

proveranno ad indovinare fino a quando non avranno rivelato tutte le risposte oppure avranno

ottenuto 3 "X". Una "X" viene consegnata alla squadra ogni volta che gli alunni danno una risposta

che non si trova sul tabellone. Se la squadra ottiene tre "X" prima che il tabellone venga sgombrato,

allora toccherà all’altra squadra indovinare. Se gli alunni danno una risposta che è sul tabellone,

vincono la partita.

7. Dopo ogni round, fare delle domande sui risultati del sondaggio che si trovano sotto ogni tabellone

del gioco.

8. Inviare la lettera al genitore e la scheda con i Passaggi per Calmarsi.

(Vedi le pagine seguenti)

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 7 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Mi Sento Stupido” – Emozioni

Giugno 2015 Pagina 39

Gioco da tavolo “Feelings Feud” e le Domande sui Risultati del Sondaggio:

Domande sui risultati del sondaggio:

1. Queste risposte sono state date dagli alunni della classe quinta che è stata intervistata per un

sondaggio sulla classifica delle risposte più comuni. Molte di queste risposte sono negative.

Secondo voi qual è il motivo per cui molti di noi pensano per prima a emozioni negative?

2. Ogni squadra riesce a nominare 5 emozioni positive in un minuto?.

Nomina le prime 9 cose che fanno arrabbiare

i bambini:

1. Essere presi in giro 6. Non essere considerati affidabili

2. Essere colpiti, presi a calci, subire sgambetti,

essere spinti ecc.

7. Perdere

3. Essere incolpati per qualcosa che non hanno

fatto

8. Essere trattati ingiustamente

4. Essere mentiti 9. Fratello/Sorella

5. Ricevere un “no”/Non ottenere quello che

vogliono

Domande sui risultati del sondaggio:

1. Quali sono le cose positive che ti aiutano a calmarti?

2. Ci sono cose che puoi fare per cercare di evitare di essere in una situazione in cui potresti

arrabbiarti?

Nomina le prime 9 cose che qualcuno

potrebbe fare in caso si sentisse frustrato o

arrabbiato.

1. Parlare con qualcuno 6. Non parlare a nessuno

2. Lanciare qualcosa 7. Piangere

3. Bestemmiare 8. Respirare profondamente

4. Litigare 9. Mangiare

5. Fare esercizio fisico

Domande sui risultati del sondaggio:

Nomina 9 emozioni principali:

1. Contentezza (Felicità) 6. Paura

2. Ira (Rabbia) 7. Imbarazzo

3. Tristezza (Solitudine) 8. Gelosia

4. Preoccupazione (Stress) 9. Frustrazione

5. Vergogna (Senso di Colpa)

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Anno: 3° (Third Grade)

“Mi Sento Stupido” – Emozioni

Giugno 2015 Pagina 40

1. Che differenza c’è tra emozione e comportamento?

2. È sbagliato avere dei sentimenti "cattivi"?

3. In quali modi si può affrontare la frustrazione?

Nomina le prime 8 cose che fanno

preoccupare i bambini:

Aggiungere due risposte che riguardano la tua

classe o usare solo 8 risposte.

1. I Test/Scuola 6. Droghe

2. Amici (essere accettati) 7. Trasferimenti

3. Problemi di famiglia 8. Violenza

4. Morte

5. Cosa succederà in futuro

Domande sui risultati del sondaggio:

1. Cosa puoi fare quando sei preoccupato?

2. Nomina delle persone di cui ti puoi fidare e con cui parlare.

I 5 modi principali per calmarti:

1. Riconoscere i tuoi sentimenti

2. Fai tre respiri profondi e lenti

3. Conta piano fino a cinque

4. Dì a te stesso: “Calmati”.

5. Parla con un adulto

Domande sui risultati del sondaggio:

1. Che cosa ti impedisce di usare delle tecniche per calmarti?

2. Cosa potrebbe aiutarti ad usare queste tecniche per calmarti?

3. Perché è importante non lasciare che la tua rabbia sia fuori controllo?

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“Mi Sento Stupido” – Emozioni

Giugno 2015 Pagina 41

Passaggi per calmarsi

n.2 Fai tre respiri profondi e

lenti.

n.3 Conta piano

fino a cinque.

n.5 Parlane con un adulto.

n.1 Identifica i tuoi sentimenti.

n.4 Dì a te stesso: “Calmati”.

Calmati

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Lezione Numero: 7 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Mi Sento Stupido” – Emozioni

Giugno 2015 Pagina 42

Caro Genitore o Tutore,

stiamo imparando a calmare noi stessi quando i nostri sentimenti sono forti e il

nostro comportamento potrebbe creare dei problemi. Si invita il genitore a dare uno

sguardo ai cinque passaggi per calmarsi. Può decidere insieme al suo bambino

quale potrebbe essere un buon posto in casa sua dove appendere il foglio come

promemoria.

Si prenda del tempo per condividere una storia con il suo bambino che parla di un

episodio in cui ha cercato un modo per calmarsi e di un altro episodio in cui non

l’ha fatto. Cosa successe? Come potrebbero questi passaggi aiutare la sua vita

familiare a casa?

Ringraziamo per l'interesse verso quello che stiamo apprendendo nella classe terza!

Cordiali saluti,

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Lezione Numero: 8 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“La Bella e la Bestia” – Valori

Giugno 2015 Pagina 43

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 2 -Analisi delle Influenze

Gli alunni potranno analizzare l'influenza della famiglia, dei coetanei, della cultura, dei media, della tecnologia

e di altri fattori sui comportamenti relativi alla salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Standard 5 - Processo Decisionale

Gli studenti dimostreranno la capacità di utilizzare le capacità decisionali per migliorare la salute.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

nominare dei valori che compongono un buon carattere

spiegare perché hanno bisogno di un buon carattere

imparare le differenze tra una decisione responsabile e una decisione sbagliata

esercitarsi ad applicare dei valori riscrivendo la storia di “Jack e la pianta di fagioli”

Materiali

Elenco dei valori (fare un poster o scrivere sulla lavagna prima della lezione)

La storia di "La Bella e la Bestia" (leggere il libro o utilizzare la sinossi di seguito).

Procedure

1. Fare una elenco dei valori insieme alla classe. Si possono scrivere alla lavagna o creare un poster da

appendere al muro.

Lista dei valori: Premura, Correttezza, Onestà, Responsabilità, Salute, Gentilezza,

Condivisione, Coraggio, Rispetto, Educazione Civica, Amicizia, Indipendenza, Sicurezza,

Cortesia.

2. Discutere dei valori insieme alla classe.

3. Permettere alla classe di aggiungere altri valori alla lista.

4. Condurre una discussione usando le seguenti domande:

o A chi importa di questi valori?

o In che situazioni vengono utilizzati questi valori dalle persone?

o Dove avete appreso questi valori?

o Cosa potrebbe succedere se non avessimo questi valori in classe?

5. Chiedere agli alunni di pensare ai valori più importanti per loro.

6. Leggere la storia di "La Bella e la Bestia" oppure usare la sinossi qui sotto per raccontare la storia a

parole proprie.

"La Bella e la Bestia"

Un ricco mercante viveva in una città con le sue tre figlie, di cui la più giovane si chiamava Belle.

Il mercante perse tutto il suo patrimonio. Dopo alcuni anni, gli arrivò voce che una delle navi commerciali

inviate era approdata nel porto, perciò egli tornò in città per scoprire se la nave contenesse qualcosa con

del valore monetario. Prima di partire, chiese alle sue figlie se desiderassero qualche regalo al suo ritorno.

Le sue due figlie maggiori chiesero gioielli e abiti, pensando che la loro ricchezza fosse ritornata mentre

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Lezione Numero: 8 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“La Bella e la Bestia” – Valori

Giugno 2015 Pagina 44

Belle si accontentò della promessa di una rosa. Il mercante scoprì che il carico della sua nave era stato

sequestrato per pagare i suoi debiti, lasciandolo senza denaro con cui comprare dei regali alle sue figlie.

Durante il ritorno verso casa, si perse in una foresta. In cerca di un rifugio, entrò in un castello.

Egli trovò all’interno del castello delle tavole imbandite con cibi e bevande che sembravano fossero stati

lasciati proprio per lui dal proprietario del castello. Il commerciante accettò questo dono e stava per

andarsene via quando vide un giardino di rose e ricordò la promessa fatta a Belle. Dopo aver raccolto la

rosa più bella che aveva trovato, il commerciante si trovò di fronte un orribile 'Bestia', che gli disse che

per aver preso il suo bene più prezioso dopo aver accettato la sua ospitalità, sarebbe dovuto rimanere suo

prigioniero per sempre. Il mercante supplicò di essere liberato, spiegando che egli aveva scelto la rosa

solo per fare un regalo alla figlia minore. La Bestia acconsentì a lasciarlo andare solo a patto che il

mercante avesse mandato sua figlia a vivere nel castello al posto suo.

Il mercante ne fu turbato, ma accettò questa condizione. Al suo arrivo a casa, egli cercò di

nascondere il segreto a Belle, ma lei riuscì a scoprirlo e di sua volontà andò al castello della Bestia. La

Bestia la ricevette con garbo e la trattò come sua ospite. Egli le diede degli abbigliamenti sontuosi e del

cibo e fece delle lunghe conversazioni con lei.

Alla fine, Belle iniziò a sentire la nostalgia di casa e chiese alla Bestia di permetterle di andare a

trovare la sua famiglia. Lui acconsentì a patto che lei ritornasse esattamente dopo una settimana. Belle

accettò e si mise in viaggio verso casa. Le sue sorelle maggiori furono sorprese di trovarla ben nutrita e

vestita con fronzoli. Divennero gelose e avendo sentito che sarebbe dovuta ritornare dalla Bestia in un

determinato giorno, la pregarono di rimanere un altro giorno e si misero della cipolla negli occhi per far

sembrare che stessero piangendo. Belle si commosse e acconsentì a restare.

Quando Belle ritornò al castello della Bestia era tardi, lo trovò morente nel suo giardino di rose

con un cuore spezzato. Belle pianse su di lui dichiarando il suo amore e quando le sue lacrime lo

colpirono la bestia si trasformò in un bel principe. Il Principe disse a Belle che molto tempo fa una fata lo

aveva trasformato in una bestia orrenda dopo che lui si era rifiutato di farla entrare nel castello per

proteggersi dalla pioggia. Solo tramite il vero amore, nonostante la sua bruttezza, lui avrebbe potuto

spezzare l’incantesimo.

1. Chiedere agli alunni:

Che cosa hanno fatto i personaggi di male (padre - prese il cibo e la rosa e promise che Belle

avrebbe preso il suo posto; Sorelle - scelsero dei vestiti costosi e chiesero a Belle di rimanere;

Bestia - minacciò di imprigionarlo)?

Che cosa possiamo fare quando commettiamo degli errori?

Quali valori ha dimostrato di avere Jack? (Ha cercato di essere responsabile per la sua

famiglia fornendo del cibo; Coraggio di fronte al pericolo, Indipendenza)

2. Chiedere agli alunni di riscrivere la storia di "La Bella e la Bestia" e di incorporare almeno

quattro valori.

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 9 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Processi decisionali e Capacità di Rifiuto”

Giugno 2015 Pagina 45

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 5 - Processo Decisionale

Gli studenti dimostreranno la capacità di utilizzare le capacità decisionali per migliorare la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

elencare sei domande da porsi prima di prendere una decisione

spiegare la differenza tra una decisione responsabile e una decisione sbagliata

mostrare come usare le abilità di resistenza

Materiali

Una Copia di "HealthyDecisionMakingQuestions” (Domande da porsi per prendere delle decisioni

giuste)e di “Modi per Dire di No" e lettera al genitore per ogni alunno.

Procedure

2. Introdurre la lezione ripassando il modello del processo decisionale che viene utilizzato in tutto il

Corso per la Crescita e lo Sviluppo Personale dalla scuola materna al High School.

Spiegare la situazione che richiede una decisione.

Fare una lista di Scelte possibili.

Tenere conto delle conseguenze.

È sicuro?

È legale?

È rispettoso nei propri confronti e in quelli degli altri?

Segue le regole che mi hanno dato i miei genitori?

È salutare?

In che modo avrà effetto sul mio futuro?

Scegliere l'opzione migliore e decidere.

Pensa a come si è evoluta la situazione. Qualcosa può essere cambiato? Ora? La prossima

volta?

3. Distribuire la scheda, parlare delle domande relative al processo decisionale e ai modi per dire no.

Fare completare gli esempi della scheda agli alunni.

4. Utilizzare i seguenti scenari per far esercitare gli alunni a porsi delle domande per prendere delle

decisioni giuste e per praticare i modi di dire no. Per ogni scenario; (1) leggere la situazione, (2)

fare in modo che gli alunni rispondano a ciascuna delle sei domande, (3) chiedere agli alunni di

consigliare delle azioni da intraprendere (parlare della differenza tra una decisione responsabile e

una decisione sbagliata. Una decisione responsabile è una in cui si risponde "sì" a tutte le sei

domande). (4) Risposta del Gruppo: l’intero gruppo dice di "no".

a. Stai tornando a casa a piedi da scuola con un tuo amico. Il tuo amico trova un

pacchetto spiegazzato di sigarette con due sigarette dentro. Lui/lei suggerisce di

andare a casa e provarne a fumare una.

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 9 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Processi decisionali e Capacità di Rifiuto”

Giugno 2015 Pagina 46

Stai tornando a casa a piedi da

scuola con un tuo amico. Il tuo

amico trova un pacchetto

spiegazzato di sigarette con

due sigarette dentro. Lui/lei

suggerisce di andare a casa e

provarne a fumare una.

b. Un dei tuoi amici ha avuto una situazione familiare difficile la scorsa notte. Non ha

potuto completare i compiti per oggi. Ti chiede se può copiare i compiti a casa.

c. Tu e un amico vedete le vostre caramelle preferite nel reparto di caramelle del

negozio all'angolo. Non avete i soldi ma desiderate tanto quelle caramelle...

5. Distribuire la lettera al genitore o inviarla tramite la cartellina delle comunicazioni settimanali.

Scenario A.

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 9 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Processi decisionali e Capacità di Rifiuto”

Giugno 2015 Pagina 47

Uno dei tuoi amici ha avuto una

situazione familiare difficile la

scorsa notte. Non ha potuto

completare i compiti per oggi.

Ti chiede se può copiare i

compiti a casa.

Scenario B.

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 9 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Processi decisionali e Capacità di Rifiuto”

Giugno 2015 Pagina 48

Tu e un amico vedete le vostre

caramelle preferite nel

reparto di caramelle del

negozio all'angolo. Non avete i

soldi ma le desiderate davvero

tanto...

Scenario C

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 9 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Processi decisionali e Capacità di Rifiuto”

Giugno 2015 Pagina 49

“Domande sul Processo Decisionale”

È salutare?

Segue le regole e leggi?

È sicuro?

Mostra rispetto verso me stesso e gli altri?

Segue le regole che mi hanno dato i miei genitori?

Mostra un buon carattere?

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 9 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Processi decisionali e Capacità di Rifiuto”

Giugno 2015 Pagina 50

“Processo Decisionale - Modi per Dire di No”

Per ciascuno dei "modi per dire di no", leggere la situazione e fare un esempio di come si può usare

questa tecnica.

Esempio: Modi per dire di no: Evitare

Situazione: C'è sempre un gruppo di ragazzi che fuma in un determinato angolo del

tuo percorso da scuola verso casa.

Esempio: Percorri un isolato a nord o a sud per evitare quell'angolo.

Modi per dire di No:

1. Evita (Cerca di stare lontano dalle situazioni difficili)

Situazione: C'è un gruppo di ragazzi che utilizza un linguaggio sporco e racconta barzellette che ti

fanno sentire a disagio.

Esempio:

2. Dì di no (Guarda la persona negli occhi e utilizza una voce ferma)

Situazione: Un amico t’invita ad andare verso sua casa dopo la scuola. Non ci sarà un adulto in casa e

nella tua famiglia c'è la regola che puoi solo andare nelle case dove c'è la supervisione di un adulto.

Esempio:

3. Rispondi con una scusa

Situazione: I tuoi amici hanno deciso di prendersela con il/la nuovo/a ragazzo/a a scuola. Vogliono

diffondere un pettegolezzo cattivo su di lui/lei.

Esempio:

4. L’unione fa la forza (Stai con degli amici che dicono di no)

Situazione: Uno dei tuoi amici ha portato un evidenziatore a scuola e vuole che tu faccia da guardia

alla porta della stanza cosicché lui/lei possa fare dei graffiti sul muro.

Esempio:

5. Vai via

Situazione: Il tuo amico ti sfida a rubare delle caramelle dal negozio.

Esempio:

6. Cambia argomento (Proponi un'idea diversa su qualcosa da fare)

Situazione: Stai dormendo a casa di qualcuno e uno degli ospiti ha portato un video che i tuoi genitori

non ti consente di guardare a casa.

Esempio:

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Titolo dell’Unità: Abilità Personali Scuole pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 9 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Processi decisionali e Capacità di Rifiuto”

Giugno 2015 Pagina 51

Cari Genitori o Tutore,

Questa settimana abbiamo imparato come prendere delle decisioni. Abbiamo

riesaminato un modello di processo decisionale che è stato introdotto nella scuola

materna e sarà utilizzato durante tutta l’istruzione del bambino nelle scuole

pubbliche di Milwaukee. I passaggi relativi al processo decisionale del modello

sono:

1. Spiegare la situazione che richiede una decisione.

2. Fare una lista di Scelte possibili.

3. Tenere conto delle conseguenze.

a. È sicuro?

b. È legale?

c. È rispettoso nei propri confronti e in quello degli altri?

d. Segue le regole che mi hanno dato i miei genitori?

e. È salutare?

f. In che modo avrà effetto sul mio futuro?

4. Scegliere l'opzione migliore e decidere.

5. Pensare a come si è evoluta la situazione. Qualcosa può essere cambiato?

Ora? La prossima volta?

Molte volte la migliore decisione necessita la capacità di dire "no" a qualcuno. Ci

siamo esercitati a dire "no" nei seguenti modi:

o Evitare (Cercare di stare lontano dalle situazioni difficili)

o Dire di no (Guardare la persona negli occhi e utilizzare una voce ferma)

o Rispondere con una scusa

o L’unione fa la forza (Stare con degli amici che dicono di no)

o Andare via

o Cambiare argomento (Proporre un'idea diversa su qualcosa da fare)

È nostro desiderio aiutare i genitori ad insegnare a prendere delle sane decisioni a

casa. Non esitate a contattarci in qualsiasi momento.

Cordiali saluti,

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 10 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Io sono Cool” - Immagine del Corpo

Giugno 2015 Pagina 52

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 4 - Comunicazione Interpersonale

Gli alunni potranno dimostrare di saper usare le abilità di comunicazione interpersonale per migliorare il loro

benessere fisico e per evitare o ridurre i rischi per la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

comprendere le influenze che i media hanno nel definire gli standard della società su chi si

considera di successo e cos’è desiderabile

comprendere la transitorietà e la superficialità delle immagini e dei messaggi multimediali

riguardanti chi è cool (mitico)e che cos’è cool

capire come loro stessi siano influenzati da queste immagini e dai messaggi dei media

nominare delle cose che li rendono cool

Materiali

2 scatole di Smarties

“Che cos’è cool?” – Scheda

“Che cosa c’è di cool in me?” – Scheda

Risorse dell’insegnate - Analisi delle influenze Interne ed Esterne

Procedure

1. Chiedere ai bambini qual è il termine più recente che si avvicina alla parola ‘cool’ (mitico) e che

potrebbe essere usata per cose come vestiti o giocattoli. Scrivere i loro suggerimenti alla lavagna. Poi,

chiedere agli alunni di identificare delle caratteristiche che rendono una persona “cool”.

È qualcosa di esterno - il loro aspetto o il loro modo di vestire o qualcosa d’interno - il loro modo di

agire? La classe intera deve creare un elenco di caratteristiche che definiscono il termine “cool”

(mitico) assicurandosi di includere tratti di personalità come l’essere indipendente, avere forza di

carattere, essere un buon amico, insieme con dei tratti esterni più evidenti come “vestire all’ultima

moda" o “vestire bene."

2. Rafforzare l'idea che la tendenza è quella di pensare che sia cool qualcosa di esterno, quando invece

le cose più cool vengono dall’interno.

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 10 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Io sono Cool” - Immagine del Corpo

Giugno 2015 Pagina 53

3. Chiedere agli alunni di pensare ai loro amici

Chiedere agli alunni di scrivere una descrizione dei loro amici più cool, senza fare nomi,

spiegando ciò che li rende tali.

Ricordare agli alunni che stanno cercando di descrivere una “miticità interna" e non solo

un’apparenza.

Far condividere agli alunni ciò che hanno scritto con il resto della classe.

1. Spiegare agli alunni che ci possono essere due tipi diversi di persone cool - quelle che sono tali,

perché sono famose o creano tendenza e quelle che sono cool per la maniera in cui si comportano.

2. Dire: "La verità è che pochissime persone sembrano come quelle che vedete nella media. In effetti,

alcune delle persone che vediamo nei media, nella vita reale sono differenti dalle immagini presentate

dai media, perché le loro fotografie sono ritoccate per farle sembrare più attraenti oppure sono

realizzate con tanto trucco e illuminazione speciale. Ci sono anche dei programmi computerizzati che

usano le foto delle persone e ne allungano le gambe e snelliscono il fisico! Eppure, pur sapendo

questo, molti di noi sono ancora influenzati dalle immagini che vedono sulle riviste e in televisione.

Statisticamente, le persone che vediamo nei media rappresentano solo il 5 per cento della

popolazione. Ciò significa che al 95 per cento di noi viene chiesto di sembrare allo stesso modo di

una piccola percentuale di persone”.

3. Per rendere l’idea di quanto spiegato, prendere due scatole di Smarties e togliere tutti gli Smarties blu.

a) Contare 95 Smarties e aggiungere 5 di quelli blu.

b) Spiegare che i 95 Smarties sono delle persone normali e che i 5 Smarties blu sono i tipi di

persone a cui dovremmo assomigliare secondo i media.

c) Chiedere agli alunni: Cosa c'è di sbagliato in questo quadro? È possibile che gli altri colori

diventino blu? (Si potrebbe spiegare che i colori che sono più vicini al blu, come il viola,

potrebbero essere in grado di diventare blu; cosa succede invece per i colori gialli e rossi? È

impossibile che diventino blu com’è impossibile per molti di noi conformarsi agli standard di

bellezza e miticità che vediamo nei media).

d) Come si sentiranno gli Smarties che non saranno in grado di essere all’altezza dell'immagine

dettata dai media?

4. Quanto è importante la “coolness” (miticità) per le persone che cercano di vendere le cose? Le

aziende che vogliono attirare i bambini e gli adolescenti faranno lavorare delle persone per capire che

cosa è cool. Osserveranno i bambini e vedranno chi e che cosa è cool. Fanno anche cose come

utilizzare Internet per far sì che i bambini compilino dei sondaggi online. (Lo fanno anche sugli adulti

quando gli chiedono di iscriversi per ottenere le carte sconto dei negozi di alimentari. Osservano

quello che la gente compra per vedere quali sono le cose più popolari e creano i coupon proprio per

quella persona in modo che ne acquisti di più).

5. Distribuire la scheda "Che cos’è cool?" agli alunni e chiedere di completarla. Una volta che hanno

completato i questionari, esaminare le loro risposte e prendere nota dei risultati della classe.

6. Secondo gli alunni, chi ha una maggiore influenza sulla loro percezione di coolness (miticità)?

Stesso Giorno o Secondo Giorno 7. Ieri abbiamo parlato di coolness (miticità) interna ed esterna. Tendiamo a pensare che sia mitico

qualcosa di esterno, quando invece le cose più mitiche vengono da dentro.

8. Voi siete cool! Oggi daremo uno sguardo a ciò che vi rende cool. Distribuire la scheda “Che cosa c’è

di cool in me?” e farla completare agli alunni.

9. Invitare gli alunni a condividere qualcosa di cool di loro stessi.

Risorsa: http://www.media-awareness.ca/english

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 10 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Io sono Cool” - Immagine del Corpo

Giugno 2015 Pagina 54

“Che cos’è cool?” – Scheda

In che modo la tua opinione su cos’è cool trova una riscontro con gli altri alunni? Rispondi alle seguenti domande per scoprirlo! 1. Pensi che sia importante avere degli abiti e accessori cool? Fai un cerchio intorno

alla risposta giusta.

Molto importante Abbastanza importante Non importante 2. Pensaci bene. Quale dei gruppi menzionati hamaggiore influenza su ciò che

consideri cool? Perché?

i tuoi amici i bambini che conosci che sono un po’ più grandi di te i bambini che tutti riconoscono le celebrità

3. Fai il nome di cinque marchi che ti vengono in mente per articoli di abbigliamento, alimentari, sportivi e giochi. (Non pensarci su, scrivi solo i primi nomi che ti vengono in mente!)

1

2

3

4

5

4. Nomina cinque persone che tu pensi siano cool 1

2

3

4

5

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 10 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Io sono Cool” - Immagine del Corpo

Giugno 2015 Pagina 55

“Che cosa c’è di cool in me?” – Scheda

Disegna un’immagine di te stesso. Scrivi alcune parole che raccontano ciò che c’è di cool in te. Puoi usare parole tue o scegliere le parole all'interno della pagina.

Che cosa c’è di cool in me...

Indipendenza Un buon amico

Carattere forte

Atletico

Garbato

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 10 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Io sono Cool” - Immagine del Corpo

Giugno 2015 Pagina 56

Risorse dell’Insegnante

Analisi delle Influenze Interne ed Esterne

Analizzare le influenze "significa sapere ciò che ci influenza e in che modo siamo influenzati quando si

fanno certe scelte relative alla salute". Un alunno dimostra la giusta applicazione di quest’abilità quando

riesce a constatare come delle scelte relative alla salute possano essere influenzate in vari modi, tra cui dai

sentimenti interiori e fattori esterni e tiene conto del motivo per cui ciò avviene. Alcuni esempi di attività

che aiutano a costruire quest’abilità includono la rielaborazione di una pubblicità, creazione di una

scenetta sull’influenza sociale, riscrittura di un racconto che aiuta a spiegare le influenze. (da:

AssessingHealthLiteracy: A Guide to Portfolios).

Influenze sulle Decisioni

La categoria delle competenze di Analisi delle Influenze Interne ed Esterne aiuta a sviluppare la capacità

degli alunni di analizzare l'influenza di elementi interni ed esterni sul comportamento salutare. Purtroppo,

molti giovani non riconoscono il ruolo che i fattori interni ed esterni giocano nelle loro decisioni sulla

loro salute personale, familiare e della comunità. Queste decisioni hanno maggiori probabilità di tradursi

in comportamenti a rischio. Gli alunni devono imparare a riconoscere la complessità di queste influenze

ed essere in grado di determinare in che modo questi fattori possono influenzare positivamente o

negativamente le decisioni sulla salute.

Esistono due tipi principali d’influenze: interne ed esterne.

1. Influenze Interne:

a. conoscenze/informazioni sui fatti/quello che si sa

b. curiosità

c. interessi, ciò che piace/ciò che non piace

d. desiderio (di sentirsi accettati, amati, potenti, competenti ecc.).

e. paure

2. Influenze Esterne:

a. media/pubblicità

b. restrizioni legali (limite di velocità, leggi sull’età per bere alcolici, patente di guida,

divieto di fumare)

c. ambiente/posizione

d. cultura

e. genitori/famiglia/parenti

f. compagni/amici/altri adolescenti

g. modelli al di fuori della famiglia (celebrità, atleti, cantanti, leader)

Alfabetizzazione Mediatica L'alfabetizzazione mediatica è definita come "la capacità di accedere, analizzare, valutare e comunicare le

informazioni in una varietà di formati, tra cui di stampa e non....È una capacità di informazione e

comunicazione espansa che è sensibile alla natura mutevole delle informazioni nella nostra società. Si

rivolge alle competenze che devono essere insegnate agli alunni a scuola; alle competenze che i cittadini

devono avere quando recepiscono le informazioni nelle loro case e salotti; alle abilità che i lavoratori

devono avere mentre ci avviciniamo al 21° secolo e alle sfide di un'economia globale". (Appalachian

State University definizione.)

Risorsa: http://www.healthteacher.com/teachersupports/skills3.asp

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 11 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo Meraviglioso” - Anatomia

Giugno 2015 Pagina 57

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie

per migliorare il loro benessere fisico.

Focus Secondario

Standard 4 - Comunicazione Interpersonale

Gli alunni potranno dimostrare di saper usare le abilità di comunicazione interpersonale per migliorare il loro

benessere fisico e per evitare o ridurre i rischi per la salute.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

ripassare ogni parte del corpo e la sua specifica funzione. Le parti del corpo saranno: la testa, gli

occhi, la bocca, le orecchie, il naso, il collo, le spalle, le braccia, i gomiti, il torace, la schiena, le

gambe, le ginocchia, i piedi, le caviglie e le dita dei piedi.

rivedere le parti riproduttive del corpo e i termini medici usati per queste parti del corpo.

Nel processo di creazione di questo programma sono stati consultati insegnanti, genitori, dirigenti

scolastici e leader religiosi per avere le loro opinioni su quando i diversi aspetti della Crescita e lo

Sviluppo Personale dovrebbero essere insegnati. C’è stato un accordo generale sul fatto che i

termini medici relativi alle parti del corpo dovevano essere utilizzati in ambito scolastico già a

partire dalla scuola materna. Questa è una lezione eccellente da fare, possibilmente, in

collaborazione con l'infermiera della scuola. L'uso dei grafici è facoltativo e a discrezione del

giudizio professionale dell’insegnante in base alla cultura della scuola e delle singole classi.

Se non si ha esperienza nell’insegnamento dell’educazione sessuale, esercitarsi dicendo ad alta voce i

termini relativi ai genitali fino a quando si reputa di sentirsi a proprio agio ad usarli con i bambini. Se i

bambini iniziano a ridacchiare, si potrebbe dire: "Va bene ridacchiare. Ma è necessario usare le parole

giuste - pene, vulva, mammella, e natiche - perché tutte le parti del corpo sono importanti. Quando se ne

parla correttamente e senza problemi, impariamo il significato, la funzione e il valore del nostro corpo.

Stiamo specificamente discutendo solo dell'anatomia esterna e questo è il motivo per cui si utilizza vulva

e non vagina.

Materiali

Prepara un disegno tracciando i contorni di un corpo

Lucidi per la lavagna luminosa con le parti del corpo

Lucidi a colore di singole parti del corpo. (Opzionale - non inclusa in questo programma)

Lavagna luminosa

Se la lavagna luminosa non è disponibile, l'attività può essere fatta con la sagoma del corpo o con il

“body kit“ in feltro di Carson Dellosa.

Carta bianca

Pastelli a cera

Lettera al genitore da usare se sono comprese parti di anatomia privata in una sessione

Metodo (Mettere tutti i termini gergali e le immagini delle parti del corpo sulla lavagna. Far discutere gli

alunni su come li chiamano).

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 11 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo Meraviglioso” - Anatomia

Giugno 2015 Pagina 58

1. Iniziare questa attività con "In questa stanza, inizieremo ad utilizzare le parole mediche per il nostro

corpo. Giochiamo a “Simon Says” e controlliamo alcuni dei nomi usati per le nostre parti del corpo”.

2. Giocare a 'Simon Says' per verificare la comprensione degli alunni dei nomi delle parti comuni

(non riproduttive) del corpo. Lo stesso giorno o in un altro giorno, giocare a “Simon Says” per

rivedere la funzione delle parti del corpo. Esempio: toccare la parte del corpo con cui: annusi,

mangi, ascolti, accavalli le gambe, cammini, pompi il sangue, che porta ossigeno e che libera il

biossido di carbonio, con cui mescoli il tuo cibo etc.

3. Per quanto riguarda gli organi riproduttivi, l’insegnante spiegherà le funzioni dei seguenti organi:

Vulva - dalla vulva esce il bambino quando nasce

Testicoli - nei testicoli si producono le cellule (spermatozoi) che creano un bambino

Pene - dal pene esce l'urina e lo sperma

4. Usare la lavagna luminosa per ripassare le parti del corpo. L’insegnante dovrà posizionare delle

etichette vicino alle parti del corpo. (Esempio: Dire: "Questo è il gomito. Metterò la parola gomito

dove si trova il gomito nel corpo"). Chiedere agli alunni di indicare la parte del corpo in questione.

Fargli dire loro il nome della parte del corpo e passargli l'etichetta da posizionare accanto all’area

interessata.

5. Terminare questa lezione sottolineando quanto sia incredibile il corpo umano. Il nostro corpo è

speciale e può fare grandi cose.

6. Chiedere agli alunni di parlare di alcune delle cose che fanno (come andare in bicicletta, correre,

saltare, leggere etc.)"

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 11 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo Meraviglioso” - Anatomia

Giugno 2015 Pagina 59

“Il mio Corpo Meraviglioso"

Cartoncini con i nomi delle parti del corpo

Testa Occhi

Bocca Naso

Orecchie Collo

Spalle Braccia

Gomiti Petto

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 11 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo Meraviglioso” - Anatomia

Giugno 2015 Pagina 60

Schiena Gambe

Ginocchia Piedi

Caviglie Dita dei

piedi

Mano Dita della

mano

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 11 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo Meraviglioso” - Anatomia

Giugno 2015 Pagina 61

Ombelico Natiche

Pene Vulva

Cuore Polmoni

Cervello Stomaco

Testicoli Seni

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Titolo dell’Unità: Sviluppo Personale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 11 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo Meraviglioso” - Anatomia

Giugno 2015 Pagina 62

Caro Genitore o Tutore,

il corso del 3° anno comprende una lezione sul nostro corpo. La lezione è

incentrata su tutte le nostre parti del corpo. Come parte della lezione s’introducono

i termini medici corretti per le parti intime del nostro corpo. Lo scopo della lezione

è di:

1) far sapere ai bambini che ci aspettiamo l’uso di parole appropriate quando ci

si riferisce a tutte le parti del corpo

2) promuovere il rispetto per i nostri corpi in classe

Nel processo di creazione di questo corso, i membri della comunità sono stati

intervistati per avere le loro opinioni su quando i diversi aspetti della Crescita e lo

Sviluppo Personale dovrebbero essere insegnati. Le persone intervistate

includevano insegnanti, genitori, dirigenti scolastici e leader religiosi. C’è stato un

consenso generale sul fatto che i termini medici relativi alle parti del corpo

dovevano essere utilizzati in ambito scolastico in tutte le classi.

Secondo la nostra esperienza, i bambini non si trovano a disagio durante questa

lezione che aiuta a stabilire dei sani principi di rispetto. Siete invitati a chiamare,

venire a scuola per discutere di quest’argomento o di unirvi a noi in classe il

_________ (data) in caso vi siano delle preoccupazioni.

Nelle famiglie potrebbero essere usati termini non medici per le parti del corpo

private. Chieda a Suo/a figlio/a quali sono i termini che usa l'insegnante per

specifiche parti del corpo. Questo aiuterà il bambino a condividere le aspettative

della scuola.

Cordiali saluti,

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Titolo dell’Unità: Educazione Sessuale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 12 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo è privato” – Privacy del Corpo

Giugno 2015 Pagina 63

Standard Formativi Nazionali in Materia di Salute

Focus primario

Standard 4 - Comunicazione Interpersonale

Gli alunni potranno dimostrare di saper usare le abilità di comunicazione interpersonale per migliorare

il loro benessere fisico e per evitare o ridurre i rischi per la salute.

Focus Secondario

Standard 1 - Concetti Fondamentali

Gli alunni apprenderanno i concetti relativi alla promozione della salute e alla prevenzione delle

malattie per migliorare il loro benessere fisico.

Standard 8 - Patrocinio

Gli alunni potranno dimostrare le capacità per salvaguardare la salute personale, familiare e della

comunità.

Cosa devi sapere

Gli alunni dovranno:

imparare a mantenere il loro corpo sano

esplorare il concetto di privacy del corpo

individuare tre adulti di fiducia con cui parlare nel caso in cui qualcosa non vada bene

Materiali

Disegno approssimativo del corpo o il kit del corpo umano in feltro di Carson Dellosa.

Lettura consigliata: My Body is Private di Linda WalvoordGirard Albert Whitman & Co;

ISBN: 0807553190;

Ristampa Settembre 1992

Una conversazione tra una madre e sua figlia. Tutte le questioni importanti non

vengono discusse in maniera spaventosa ma in modo serio e non sono forniti troppi

dettagli su ciò che può accadere durante un abuso sessuale.

Lettura consigliata: Your Body Belongs to Youdi Cornelia Spelman,

Albert Whitman & Co

ISBN: 0807594741

Settembre 1997

In un linguaggio semplice e rassicurante, la terapeuta Cornelia Spelman spiega che il

bambino ha un corpo che gli appartiene; che va bene se i bambini rifiutano un abbraccio

amichevole o un bacio, anche se viene da qualcuno che amano e che "anche se in questo

momento non si vuole un abbraccio o un bacio, si può restare amici”. Una nota di

prefazione aiuta i genitori a parlare con i figli a riguardo dei contatti genuini e quelli

considerati abuso. A colori.

Lettura consigliata: Poster NO, GO, TELL (ingrandire la pagina seguente e incollarla su

cartoncino)

Procedure

Prima della lezione:

1. Inviare una lettera ai genitori in cui si chiede il loro contributo per l’insegnamento, anche a

casa, dei suggerimenti relativi alla sicurezza e per informarli della regola “NO, GO, TELL”.

2. Introdurre il concetto tramite la lettura di una storia come My Body Is Private o Your Body

Belongs to you.

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Titolo dell’Unità: Educazione Sessuale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 12 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo è privato” – Privacy del Corpo

Giugno 2015 Pagina 64

3. Dire: "Il corpo di ogni persona appartiene alla persona (fare riferimento alla lezione n.10 dove

sono state introdotte le parti intime). Questo significa che il tuo corpo è privato e che,

tendenzialmente, tu puoi decidere chi può toccarlo.

4. Spiegare ai bambini i momenti in cui le persone possono toccare i loro genitali - visita da un

medico, quando un genitore aiuta i bambini a lavarsi etc.

5. La maggior parte degli adulti non farebbe mai del male o abuserebbe di un bambino. Ma

alcuni adulti lo farebbero. Se vi è capitato di essere stati toccati in un posto privato senza un

buon motivo (non durante una visita medica o mentre si pulisce quell’area) raccontate quello

che è accaduto a un adulto di fiducia.

6. 6. Se qualcuno ti tocca e dice: "Questo è il nostro segreto, non dirlo a nessuno”. Stanno

cercando di tenersi fuori dai guai. Tu non ti metterai nei guai - non è colpa tua quello che

qualcun altro fa. Dillo a un adulto

7. Insegnare agli alunni la regola "No, Go, Tell" (si veda il poster):

Se qualcuno ti tocca in una maniera che non ti piace. Dì di NO. Ricorda che nessuno ha il

diritto di toccare le tue parti intime o vicino a quelle parti se questo ti mette a disagio o se

non c'è una buona ragione per farlo. Se qualcuno di età maggiore alla tua o più forte di te ti

fa male fisicamente, che cosa devi dire? NO!

Quando sei in queste situazioni, GO (vai via)! Ascolta quello che ti dicono i tuoi sentimenti.

Tu sai quali sono le carezze amorevoli. Un contatto che ti fa sentire arrabbiato o impaurito è

negativo. Che cosa dovresti fare? (GO) -Scappare via

(Tell) - Riferirlo sempre ad un adulto di cui ti fidi. Non avere paura. Non aspettare. (Tell)

Riferiscilo anche se la persona che ha abusato di te è un membro della tua famiglia.

Riferiscilo a una persona di fiducia per ottenere l'aiuto necessario. Continua a raccontarlo

fino a quando qualcuno ti aiuta.

8. Chiedere agli alunni di pensare a tre adulti a cui poter parlare dei propri sentimenti o di

qualcuno che li ha toccati in maniera spiacevole o che li ha messi a disagio. Invitare gli alunni

a condividere con gli altri alcuni dei loro adulti “fidati”.

9. Leggere alcune delle seguenti situazioni agli alunni. Chiedere loro di dire che cosa farebbero

in ognuna delle seguenti situazioni.

Uno degli amici di un tuo genitore vuole sempre che tu ti sieda sulle sue ginocchia. Ti

stringe troppo stretto e non ti piace. (NO, GO, TELL)

Tuo nonno viene a casa tua e ti legge i libri. Ti chiede di sederti sulle sue ginocchia per

leggere. Ti senti coccolato e voluto bene quando leggi con il nonno. (contatto OK)

L’amica di tua sorella maggiore ha iniziato a farti da baby sitter. Quando è il momento di

prepararsi per andare a letto lei cerca di vederti nudo. (NO, GO, TELL)

Stai facendo un bagno e un genitore ti aiuta a lavare le parti intime.

(contatto OK)

Stai camminando verso scuola e qualcuno che non conosci accosta la sua auto a te e ti

chiede indicazioni. (NO, GO, TELL)

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Titolo dell’Unità: Educazione Sessuale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 12 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo è privato” – Privacy del Corpo

Giugno 2015 Pagina 65

Regola: NO, GO, TELL

1. Dì di NO!

2. Vai via!

3. Dillo a un adulto di fiducia.

NO!

Dottore Genitore Insegnante

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Titolo dell’Unità: Educazione Sessuale Scuole Pubbliche di Milwaukee

Lezione Numero: 12 Crescita e Sviluppo Personale

Anno: 3° (Third Grade)

“Il mio Corpo è privato” – Privacy del Corpo

Giugno 2015 Pagina 66

Cari Genitori o Tutori,

la nostra classe ha discusso di “contatti positivi" e “contatti negativi". Abbiamo parlato

delle carezze amorevoli dei familiari e amici. Nel caso lo desideraste, potreste

incoraggiarli ad approfondire con voi l’argomento dei contatti amorevoli che ricevono

dalla famiglia e dagli amici. (Abbracci, baci, darsi il cinque, tenersi per mano, qualcuno

che accarezza la testa o la schiena quando non ci si sente bene etc.)

Parlate con il vostro bambino e insieme pensate a cosa dovrebbe fare in caso si perdesse o

se un estraneo gli si avvicinasse. Scrivete i vostri suggerimenti e metteteli come

promemoria in un posto dove siete in grado di vederli. Revisione.

Abbiamo anche discusso della privacy del corpo e cosa devono fare i bambini quando

qualcuno li tocca in maniera spiacevole. Abbiamo parlato della regola “NO, GO, TELL” a

scuola. Gli alunni hanno imparato che se qualcuno li tocca in una maniera che li mette a

disagio dovrebbero:

DIRE DI NO. Nessuno ha il diritto di toccare le tue parti intime o vicino alle parti

intime se questo ti mette a disagio o se non c'è una buona ragione per farlo (come la

visita di un medico o un genitore che aiuta a pulire la parte delicata). Che cosa devi

dire, se qualcuno, più vecchio o più forte di te ti fa male fisicamente? NO

Quando sei in queste situazioni, GO (vai via)! Ascolta quello che ti dicono i tuoi

sentimenti. Tu sai quali sono le carezze amorevoli. Un contatto che ti fa sentire

arrabbiato o impaurito è un contatto negativo. Che cosa dovresti fare? (GO) Andare

via

(TELL) Riferirlo sempre ad un adulto di cui ti fidi. Non avere paura. Non aspettare.

(Tell) Riferiscilo anche se la persona che ha abusato di te è un membro della tua

famiglia. Riferiscilo a una persona di fiducia per ottenere l'aiuto necessario.

Continua a raccontarlo fino a quando ottieni aiuto.

Si prega di rileggere e mettere in pratica queste regole fino a quando si è certi che il

bambino sappia che cosa fare in una situazione di abuso.

Grazie per il vostro sostegno.

Cordiali saluti,

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Valutazioni Scuole pubbliche di Milwaukee Crescita e Sviluppo Personale

Giugno 2015 Pagina 67

Riferimenti Valutativi

Le valutazioni dovrebbero essere utilizzate per aiutare gli insegnanti a capire

il livello di apprendimento degli argomenti da parte degli alunni. Le pagine

che seguono riguardano le valutazioni da utilizzare nel Corso per la Crescita

e lo Sviluppo Personale. Le prime valutazioni sono valutazioni a priori e a

posteriori. Questo foglio deve essere dato a ogni alunno. Le valutazioni a

priori e a posteriori potrebbero essere utilizzate da un insegnante come una

parte degli obiettivi di apprendimento degli alunni. Viene anche richiesto di

effettuare più di due valutazioni nel Corso per la Crescita e lo Sviluppo

Personale. Tali valutazioni supplementari possono essere utilizzate come

valutazioni formative o sommative.

Gli insegnanti che hanno preparato le valutazioni hanno indicato le attività

del corso che potrebbero essere utilizzate per valutare per gli alunni.

Di seguito sono elencate le valutazioni:

Valutazioni Priori e a Posteriori del 3° anno del Corso per la Crescita e

lo Sviluppo Personale

Valutazioni delle Unità

3° Anno - Lezione 2: Scheda “Helping Hands”

3° Anno - Lezione 3: Scheda sull’Amicizia

3° Anno - Lezione 5: Scheda "È vero?”

3° Anno - Lezione 10: Scheda Cos’è Cool?

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Valutazioni Scuole pubbliche di Milwaukee Crescita e Sviluppo Personale

Giugno 2015 Pagina 68

Nome__________________________________________

Crescita e Sviluppo Personale

_____ Prima del test _____ Dopo il Test

1. Tutto quello che vedi in TV o su internet è reale? Spiega la tua risposta.

2. Devi sempre seguire quello che fanno i tuoi amici? Spiega la tua risposta.

3. È più importante sembrare belli esternamente o essere gentili con gli altri?

Spiega la tua risposta.

4. Va bene se tuo cugino ti tocca nelle parti coperte dal costume da bagno?

Spiega la tua risposta.

5. È importante essere gentili con gli altri in classe? Spiega la tua risposta.