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90 CASA NATURALE cover story COME NASCE UNA CASA PASSIVA TAPPA DOPO TAPPA, ECCO LE DIFFICOLTÀ CHE SI POSSONO INCONTRARE E RISOLVERE PER ARRIVARE AD UNA EFFICIENTE PASSIVHAUS. A COLLOQUIO CON IL PROGETTISTA DESIN BUSOLIN CHE HA REALIZZATO L’ABITAZIONE PER UNA LETTRICE DI CASA NATURALE

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cover story

cOMe nasceuna CASA PASSIVAtappa dOpO tappa, eccO le difficOltà che si pOssOnO incOntrare e risOlvere per arrivare ad una efficiente passivhaus. a cOllOquiO cOn il prOgettista desin BusOlin che ha realizzatO l’aBitaziOne per una lettrice di casa naturale

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Qualche mese fa abbiamo ricevuto la lettera della signora Chiara Gobbo che ci informava di un work in progress,

una casa Passiva a Gardignano di Scorzè, in provincia di Venezia, suggerendoci di seguirne i lavori. Abbiamo raccolto l’invito e raggiunto il progettista nonché direttore dei Lavori, l’architetto Denis Busolin, esperto CasaClima, per farci raccontare la storia di questo progetto.Com’è nata l’idea di progettare una casa passiva?L’idea di realizzare una casa passiva, come professionista che si propone in un vasto mercato molto concorrenziale, nasce dalla passione personale di poter proporre alla clientela un fabbricato che garantisca un altissimo livello di comfort con un consumo di energia veramente ridotto. Un fabbricato, quindi, che sia proiettato nel futuro delle costruzioni sia per benessere che per costi di gestione e che contemporaneamente contribuisca alla salvaguardia del clima. Una casa passiva, infatti, ha un risparmio superiore al 90% rispetto al consumo medio di un edificio esistente. Le dispersioni termiche di un edificio di questo tipo sono ridotte a tal punto che non si rende necessario un impianto vero e proprio di riscaldamento in quanto gli apporti passivi dati dal sole, dalle persone, dagli elettrodomestici e mediante il recupero dell’aria esausta vanno a coprire quasi totalmente il bisogno termico del fabbricato. Capisce bene che, dal mio punto di vista, un tale edificio rappresenta il futuro delle costruzioni.Quali sono state le difficoltà che ha incontrato?Le difficoltà nella progettazione di un edificio con queste elevate prestazioni riguardano principalmente il lento processo evolutivo di apprendimento che il progettista deve compiere nel corso degli anni per riuscire a realizzare un edificio del genere e, allo stesso tempo, riuscire a comunicare i suoi saperi al cliente finale (e, quindi, convincerlo di passare ad un fabbricato passivo). Il progettista per realizzare una Passivhaus deve essersi formato adeguatamente e tutto questo non può essere fatto in un singolo corso o nella realizzazione di un singolo fabbricato.

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cover story

Il processo evolutivo dell’apprendimento è un processo molto lungo. Non ci si improvvisa progettisti di una casa passiva perché le nozioni da conoscere sono veramente molte. Contemporaneamente

meccanica controllata con il recupero di calore ad alta efficienza. Tutte cose che devono essere pensate e valutate con il cliente in fase di progettazione in quanto tale processo è paradossalmente più lungo della realizzazione stessa.Quanto incide il clima del luogo in cui si progetta?I requisiti di ogni singolo componente varieranno chiaramente in base alle condizioni climatiche locali e in base alla tipologia costruttiva scelta. Logicamente in Italia bisogna tener presente sia della componente legata al freddo dell’inverno, ma anche a quella legata al caldo estivo. Quest’ultimo risulta molto più complicato

L’architetto

Denis Busolin

è nato a

Noale (VE) il

07.07.1975.

Lavora a

Trebaseleghe

(PD).

Laurea in architettura presso lo

IUAV di Venezia nell’anno 2000;

Esame di stato presso lo IUAV

di Venezia;

2004 Fondazione dello studio

Architetto Busolin Denis

2009 Inserimento nell’albo dei

Consulenti Esperti Casaclima

2013 Inserimento nell’albo

Progettisti Certificati

Passivhaus

2007 Primo edificio certificato

CasaClima classe A

2012 Primo edificio certificato

CasaClima classe Gold

2012 Primo edificio certificato

Passivhaus

Si occupa quasi esclusivamente

della progettazione e della

realizzazione di edifici Passivi

ed NZEB.

Egregio direttore,

a Gardigiano di Scorzè sto costruendo un edificio bifamiliare interamente in legno che, fin dalla fase progettuale,

sta seguendo l’iter per ottenere la certificazione di Casa Passiva o PassivHaus. I lavori sono iniziati a metà

luglio 2014 e termineranno a breve. Sarà il primo edificio in legno certificato di tutta la provincia di Venezia e

il quinto nella Regione Veneto. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’Architetto Denis Busolin di Trebaseleghe

e hanno collaborato, sia in fase di progettazione che di realizzazione, aziende locali che hanno creduto da subito

a questa tipologia abitativa, investendo tempo, professionalità e soprattutto rimettendosi in gioco in un settore

a loro per la maggiore sconosciuto. Ci farebbe piacere che la vostra rivista di cui sono una affezionata lettrice,

potesse farne un servizio dedicato per far conoscere ancor di più questa nuova concezione di case ecologiche. In

attesa di un cortese riscontro, porgo cordiali saluti. Chiara Gobbo

profilo

lA NoSTrA lETTriCE

il progettista deve comunicare al cliente tali nozioni e convincerlo che la casa passiva non è solamente un fabbricato confortevole ma anche uno dei migliori investimenti che possa fare per sé, per i propri figli e non ultimo per la salvaguardia del pianeta. Inoltre, la progettazione di un edificio passivo dipende da molteplici fattori ed ogni dettaglio deve essere studiato a fondo per capire pregi e difetti. Diventano fondamentali la scelta dei materiali per la costruzione e per la coibentazione termica, la scelta delle finestre e della connessione delle stesse con la muratura prevista, la risoluzione/attenuazione dei ponti termici, la tenuta all’aria e, non ultimo, la ventilazione

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da gestire in quanto esso viene influenzato da molteplici fattori (clima, esposizione dell’edificio, schermature solari previste, scelta dei materiali più o meno performati da un punto di vista estivo). Il clima risulta determinante ed è per questo che, in un edificio passivo, è necessario reperire dati climatici molto accurati compiendo uno sforzo ulteriore nell’analisi dei dati provenienti non solo dalla normativa nazionale, ma interpolando tali dati anche con stazioni meteo locali, dati derivanti da Meteonorm o altro. In questo modo, si ha una visione molto più dettagliata del clima nel quale il fabbricato si inserisce. Ogni luogo risulta diverso rispetto ad un

altro e va studiato attentamente. Inoltre, nella situazione climatica in cui opero (pianura Padano- Veneta), bisogna tenere in considerazione un altro fattore molto difficile da risolvere come la grossa concentrazione di umidità presente sia d’inverno che soprattutto d’estate, che rende il tutto molto più difficile in quanto essa non è facilmente eliminabile.Quanto è stata importante la scelta dei materiali?Ogni cliente ha più o meno una determinata sensibilità nei confronti della natura e dei materiali da impiegare. Una passivhaus si può realizzare con i più svariati sistemi costruttivi ad oggi conosciuti (legno, laterizio, acciaio, miste, ecc.). La cosa fondamentale rimane l’approccio che si deve mantenere nella scelta dei materiali e nella connessione tra di essi specificando sempre che alla fine quello che risulta determinante è un involucro ad altissime prestazioni che garantisca comfort

e bassissimi consumi. Logicamente, se riesco a fare ciò con materiali che non arrechino danno all’ambiente, che sfruttino risorse rinnovabili e replicabili è molto meglio. Ognuno (progettista, cliente finale) nel proprio piccolo può fare delle scelte che possano salvaguardare il pianeta.I tempi sono stati rispettati?Nel mio caso specifico non avevo una tempistica particolare da rispettare se non che la mia clientela doveva vendere la precedente casa in proprietà per poi spostarsi nella nuova. In genere, però, una Passivhaus non presenta tempistiche particolari per la realizzazione anzi, avendo esaminato tutto prima in fase di progettazione con particolari esecutivi dettagliati, la costruzione stessa di una Passivhaus risulta essere più veloce nella realizzazione di un altro fabbricato di tipo tradizionale non avendo tempi morti legati all’improvvisazione cantieristica che si presenta normalmente.

work iN progrESS

elementi della casa passiva

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4 CALDAIE1. EDILKAMIN Maxima 24 è una caldaia a pellet con lunga

autonomia, che alimenta l’impianto di riscaldamento sia a

termosifoni (alta temperatura), sia a pannelli radianti a pavi-

mento (bassa temperatura) e può essere abbinata ai pannelli

solari e/o alla caldaia a gas. www.edilkamin.it

2. JUNKERS Il marchio della Divisione Termotecnica di Bosch,

presenta Cerapurcompact che punta alla massima efficien-

za e al comfort sanitario a 3 stelle (EN 13203): acqua calda

istantanea in qualsiasi momento e una temperatura costante.

Inoltre, lo scambiatore primario in alluminio-silicio garanti-

sce rendimenti fino al 109% (al 30% della potenza nominale a

40/30 °C). www.bosch.it

3. bEREttA Exclusive Hybrid è il nuovo sistema ibrido che combi-

na i vantaggi di una pompa di calore con una caldaia murale a con-

densazione. Il sistema è progettato per ottimizzare prestazioni ed

efficienza energetica garantendo il massimo comfort domestico in

ogni situazione climatica. L’unità soddisfa i requisiti della direttiva

Erp 2015. www.berettaboilers.com

4. PARADIGMA Le caldaie a pellet Paradigma sono la sintesi

perfetta tra ecologia e tecnologia. L’interfaccia Touch con di-

splay grafico da 4.7” illuminato con simboli e resistente alle

alte temperature permette una gestione intuitiva dell’impian-

to garantendo il massimo controllo in ogni momento.

www.paradigmaitalia.it

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5. HOVAL La caldaia Hoval BioLyt garantisce una potenza

ottimizzata, con un rendimento fino al 98%. L’efficienza

viene ulteriormente migliorata se la caldaia viene combi-

nata a un impianto ad energia solare. Inoltre, utilizzando

un combustibile rinnovabile come il pellet, rispetta anche i

più restrittivi obblighi normativi. Hoval Biolyt: per riscalda-

re in modo più ecologico, sfruttando le energie rinnovabili.

www.hoval.it

6. PASQUALICCHIO La Cantinola SV3 è la caldaia con l’ani-

mo della termostufa. Sotto la pannellatura che copre tutta

la struttura, infatti, si cela il corpo caldaia della termostufa.

www.ctpasqualicchio.it

7. GRUPPO bIASI Evodens HT rappresenta la nuova caldaia

a condensazione Savio premiscelata. è dotata di un’estetica

innovativa e una nuova interfaccia immediata e semplice da

utilizzare, è dotata di nuove funzioni che la rendono parte

integrante di un sistema e che ne agevolano l’installazione

e la manutenzione. www.gruppobiasi.it

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ISOLAMENTO1.COLORIfICIO SAN MARCO E’ la prima azienda italiana ad ottenere la certificazione EPD (Dichia-

razione Ambientale di Prodotto) per i sistemi a cappotto. L’azienda veneta propone cinque diverse

soluzioni d’isolamento termico a cappotto www.sanmarcogroup.it

2. tOP HAUS TecTem Insulation Board Indoor grazie alla possibilità di regolare l’umidità (assorbe

la condensa, rilasciandola in un momento successivo) ed al valore pH =10, è un pannello isolante

minerale è idoneo alla prevenzione della muffa, garantendo al contempo un perfetto isolamento.

www.tophaus.com

3. NAtURALIA bAU Il pannello Pavaroom in fibra di legno è leggero, stabile e isolante. Grazie

allo strato funzionale bianco a base di cellulosa non è più necessario montare un’ulteriore barriera

all’aria, l’ambiente appare luminoso già subito dopo il montaggio. Si può utilizzare in tutta la casa.

www.naturalia-bau.it

4. RÖfIX Minopor è un sistema di isolamento termico base idrati di silicato di calcio è massiccio,

completamente minerale, non infiammabile, con strato di intonaco. www.roefix.it

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elementi della casa passiva

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POMPE DI CALORE1. RObUR Gahp-A Indoor è una pompa di calore ad

assorbimento a metano ed energia rinnovabile aeroter-

mica per riscaldare e produrre acqua calda sanitaria ad

alta efficienza. Ottimizzata per gli interventi di riqualifi-

cazione energetica anche in impianti ad alta temperatura

con radiatori è la soluzione ideale per il riscaldamento

residenziale monofamiliare o centralizzato in alternativa

alla caldaia con solare termico. www.robur.it

2. JUNKERS La pompa di calore Supraeco W di Junkers

ad alta efficienza, grazie al serbatoio a carica stratificata

da 270 litri e un controllo elettronico avanzato, consente

una produzione di acqua calda sanitaria ecologica, eco-

nomica ed efficiente. www.bosch.it

3. CLIMAVENEtA Climaveneta, azienda leader nella cli-

matizzazione di grandi edifici in tutto il mondo, presenta

una gamma completa di pompe di calore per la casa in

grado di garantire il clima ottimale in ogni stagione, la

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casa naturale 97

produzione di acqua calda sanitaria

senza emissioni di CO2 in ambiente

ed un reale dimezzamento dei costi

di esercizio annuali. Le pompe di

calore Prana, grazie alle evolute scelte

costruttive che le caratterizzano, sono

studiate proprio per trarre dalle fonti

gratuite l’energia necessaria al riscal-

damento, assicurando, anche in climi

particolarmente rigidi, un’efficienza

e una sostenibilità impensabili per i

tradizionali sistemi a caldaia. www.

climaveneta.com

4.RDZ Le pompe di calore aria/acqua UMHPI Plus sono unità

monoblocco, reversibili, ad alta efficienza dotate di compres-

sore, ventilatore e circolatore a gestione DC Inverter. Quattro

i modelli disponibili. www.rdz.it

5. ERREttIESSE Compact P rappresenta la soluzione impian-

tistica ideale per edifici NZEB (Near Zero Energy Building).

Un’unica macchina è in grado di soddisfare i fabbisogni di

riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda

sanitaria e ventilazione con filtrazione dell’aria, il tutto con

un ingombro in pianta di 90x60 cm. www.erretiesse.it

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RISCALDAMENTO RADIANTE1. LOEX La particolarità di Loex home X17 è l’ancoraggio costituito da una rete me-

tallica che, assieme alle clips di fissaggio, garantisce la corretta e vincolata posa delle

tubazioni. La rete è dotata di piedino rialzato che solleva la tubazione rispetto all’iso-

lamento, evitando i punti di contatto. In questo modo la tubazione viene completa-

mente avvolta dal massetto per una maggiore superficie di scambio. www.loex.it

2. RDZ Fiber 18 si compone di supporti base costituiti da pannelli in gessofibra, del-

lo spessore di 18 mm, opportunamente fresati per l’alloggiamento delle tubazioni

realizzate in polibutilene, di diametro 12x1,3 mm, dotate di barriera antiossigeno.

www.rdz.it

3. EUROtHERM Leonardo è il sistema radiante a soffitto sempre più usato per il raf-

frescamento estivo. E’ costituito da pannelli in cartongesso modulari con tubazione

già inserita, disponibili in diverse dimensioni per adattarsi alla geometria del locale

da riscaldare/raffrescare: 1.200 x 2.000 x 50 mm (divisibile in due pannelli da 120 x

1.000 x 50 mm) e 600 x 2.000 x 50 mm. www.eurotherm.info

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elementi della casa passiva

98 casa naturale

VENTILAZIONE MECCANICA1. ALDES Il sistema Bahia Compact è equipaggiato con le nuove

bocchette Bahia Curve. Il motoventilatore non subisce cambiamenti,

solamente la forma delle bocchette cambierà in un piacevole nuovo

design rotondo ed esteticamente discreto. Invariate sono efficienza

energetica ed alte prestazioni. www.aldes.it

2. bUDERUS L’unità di ventilazione meccanica controllata Logavent

HRV, da 220 e 400 m3/h, dalle dimensioni estremamente compatte

aumenta il comfort abitativo assicurando uno scambio continuo e bi-

lanciato dell’aria, filtrando pollini e polveri. www.bosch.it

3. ZEHENDER Le unità di recupero di calore Zehnder ComfoAir 350

sono state sviluppate per l’impiego in abitazioni a uno o due piani,

anche se possono essere utilizzate a servizio di edifici più piccoli. Il con-

trollo antigelo è integrato e programmato con software e può essere

completato con l’integrazione di un preriscaldatore o con l’impiego di

uno scambiatore termico con recupero di umidità. Grazie ai silenziosi

motori EC, a risparmio energetico, ComfoAir 350 è in grado di recupe-

rare più del 90% del calore dall’aria di ripresa. www.zehnder.it

4. CLIVEt ElfoFresh2 è l’innovativo sistema di rinnovo e purificazione

aria per applicazioni residenziali in grado di recuperare l’energia posse-

duta dall’aria espulsa in maniera molto più efficiente rispetto ai sistemi

tradizionali, che utilizzano recuperatori di calore statici o rotativi, e di

garantire la miglior qualità dell’aria interna - fondamentale per il be-

nessere delle persone - grazie ai filtri elettrostatici. www.clivet.com

5. VORtICE I Vort HRI DH sono apparecchi per la ventilazione cen-

tralizzata comprensivi di circuito frigorifero a espansione diretta e di

recuperatore di calore ad alta efficienza, specificamente studiati per

garantire il rinnovo e la deumidificazione dell’aria nelle abitazioni

dotate di raffrescamento radiante. La funzione di deumidificazione

viene realizzata sfruttando direttamente l’acqua dell’impianto ra-

diante (temperatura 15°C). www.vortice.ita

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Forma e Funzionefuse insiemeestetica soFisticata e alte prestazioni green. anche lo scaldasalviette può Fare la sua parte nel regno della sostenibilità ambientale. ecco un modello che risponde a queste esigenze abitative ed ambientali

Chi arreda una casa o un appartamento non pensa solo alla funzionalità, ma anche al proprio gusto. Il calore può anche essere una questione strettamente persona-le, come dimostrano i corpi scaldanti per ambienti di Zehnder, con una grande scelta di forme, colori, dimen-sioni e funzioni.

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