Costruire n° 24 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

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24 Ottobre 2011 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% DCB ROMA Periodico informativo della Fillea CGIL di Roma e Lazio anno 12 n. 24

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24Ottobre 2011

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Periodico informativodella Fillea CGIL di Roma e Lazioanno 12 n. 24

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La Cassa Edile di Roma e Provincia è attiva da 50 anni come organismo gestito pariteticamente dai rap-presentanti dei datori di lavoro (ACER) e dai sindacati di categoria dei lavoratori edili (Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL). Attualmente riunisce oltre 11.000 imprese, assiste con prestazioni mutualistiche e as-sistenziali 60.000 lavoratori e i loro familiari e dal 1970 eroga annualmente delle borse di studio a so-stegno della specializzazione dei lavoratori.

Via Pordenone, 30 - 00182 RomaTelefono: 06 70.60.41Web: www.cassaedileroma.itE-mail: [email protected]

Assistenze ordinarie> Ferie e gratifica natalizia> Integrazione all’indennità di malattia> Integrazione all’indennità d’infortunio

o malattia professionale> Anzianità professionale edile

Assistenze straordinarie> Eteroprotesi (protesi dentarie, apparecchi ortodontici,

cure dentarie)> Eteroprotesi (protesi ortopediche, supporti acustici,

occhiali)> Riabilitazione e spese extraospedaliere> Donazione sangue

> Donazione midollo osseo> Cure termali idropiniche> Assistenza ai familiari portatori di handicap> Malattie professionali> Assistenza per i casi di alcolismo, sieropositività (HIV),

tossicodipendenza> Assistenza allo studio> Borse di studio> Premio ai giovani> Assegno e permesso funerario> Sussidi casa e sussidi lavoratori stranieri> Assicurazione infortuni, malattie, interventi chirurgici> Decesso del lavoratore per cause di malattia> Soggiorni> Periodo di maternità

06.70604400INFORMAZIONI IMPRESE

800-010969INFORMAZIONI OPERAI

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La Cassa Edile di Roma e Provincia è attiva da 50 anni come organismo gestito pariteticamente dai rap-presentanti dei datori di lavoro (ACER) e dai sindacati di categoria dei lavoratori edili (Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL). Attualmente riunisce oltre 11.000 imprese, assiste con prestazioni mutualistiche e as-sistenziali 60.000 lavoratori e i loro familiari e dal 1970 eroga annualmente delle borse di studio a so-stegno della specializzazione dei lavoratori.

Via Pordenone, 30 - 00182 RomaTelefono: 06 70.60.41Web: www.cassaedileroma.itE-mail: [email protected]

Assistenze ordinarie> Ferie e gratifica natalizia> Integrazione all’indennità di malattia> Integrazione all’indennità d’infortunio

o malattia professionale> Anzianità professionale edile

Assistenze straordinarie> Eteroprotesi (protesi dentarie, apparecchi ortodontici,

cure dentarie)> Eteroprotesi (protesi ortopediche, supporti acustici,

occhiali)> Riabilitazione e spese extraospedaliere> Donazione sangue

> Donazione midollo osseo> Cure termali idropiniche> Assistenza ai familiari portatori di handicap> Malattie professionali> Assistenza per i casi di alcolismo, sieropositività (HIV),

tossicodipendenza> Assistenza allo studio> Borse di studio> Premio ai giovani> Assegno e permesso funerario> Sussidi casa e sussidi lavoratori stranieri> Assicurazione infortuni, malattie, interventi chirurgici> Decesso del lavoratore per cause di malattia> Soggiorni> Periodo di maternità

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Costruire Roma e Lazioperiodico informativo della Fillea CGIL di Roma e LazioOttobre 2011 - N° 24 - Anno 12Editore: Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - 00185 RomaTel. 06 462066-1 - Fax 06 [email protected]

Direttore Editoriale:Roberto CelliniDirettore Responsabile:Ilaria Bartoli CiancaleoniCoordinamento Redazionale:Elena SchifinoSegreteria di Redazione:Monica Bevilacqua, Giuseppe Giuffrida, Enza MangiaProgetto grafico, impaginazione ed editing: Aton - RomaStampa: LaCromografica - Roma

Hanno collaborato a questo numero:Roberto Cellini, Andrea Camboni

Iscritto al Tribunale di Romaal n. 239/2009 del 26/06/2009

Fillea Cgil NazionaleVia G. B. Morgagni, 27 - RomaTel. 06 441141 - Fax 06 44235849

Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 [email protected]

La Segreteria:Roberto Cellini - Segretario GeneraleMarco Carletti, Walter Cherubini, Elena Schifino

Segreterie di Roma e Lazio:RM1 Centro - RM5 Sud: Domenico PetrocchiRM2 Civitavecchia - RM3 Nord: Vincenzo CariddiRM4 Est: Marco Austini RM6 Litoranea: Walter FaddaRM7 Pomezia: Gianni Lombardo

Funzionari di Zona:Nika Agim, Rino Aversa, Claudio Broccatelli, Douglas Caddia, Simone Cioncolini, Fabio Damiani, Alioscia De Vecchis, Fabio Ferrari, Daniel Grigoriu, Manuel Luis Ortiz, Antonio Petrella, Bruno Proietti, Claudio Roggerone, Giulio Testi, Luca Tremaliti, Barbara Zignani.

R.L.S.T.:Antonio Cucculelli, Sandro Paolucci, Stefano MontemagnoLatina: Luca Bonetto Frosinone: Alessio Faustini

Ufficio Vertenze:Francesca Alberti, Elena Manuela Paraschivoiu, Diego Piccoli.

Segretari Comprensori Lazio:Latina: Ezio Giorgi Rieti: Claudio ColtellaViterbo: Massimo Guerrini Frosinone: Benedetto Truppa

VITERBOVia Giuseppe Saragat, 8 - ViterboTel. 0761 270290 - Fax 0761 275210

LATINAVia Solferino, 16 - LatinaTel. 0773 662701 - Fax 0773 664655

FROSINONEVia Mola Vecchia, 2A - FrosinoneTel. 0775 853641 - Fax 0775 852064

RIETIVia Garibaldi, 174 - RietiTel. 0746 270194 - Fax 0746 201923

FILLEA ROMA-LAZIOVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

UFFICIO VERTENZEVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206631/2 - Fax 06 46206633

RM1 (Centro)Via Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206634 - Fax 06 47825128

RM2 (Civitavecchia)Via P. Togliatti, 7 - CivitavecchiaTel. 0766 545865 - Fax 0766 545865

RM3 (Nord)Via G.B. La Salle, 3 - RomaTel. 06 66412409 - Fax 06 66412390

RM4 (Est, Tivoli, Monterotondo)Via Padre Lino da Parma, 3 - RomaTel. 06 4111591 - Fax 06 41219484

RM5 (Sud, Eur, Ciampino)Via A. Davila, 37E - RomaTel. 06 7809798 - Fax 06 7883808

RM6 (Ovest, Litoranea)Via Casana, 207 - OstiaTel. 06 5692943 - Fax 06 5693259

RM7 (Pomezia, Castelli, Colleferro, Subiaco)Via Lamarmora, 32 - PomeziaTel. 06 9107151 - Fax 06 91602818

COORDINAMENTO RESTAURATORIVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

INCAVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 4814703

CAAFVia Poliziano, 34 - RomaTel. 06 4460263/4 - Fax 06 47825024Numero Verde 800 678196

5Editoriale

NON CI LASCERETE APPESI

di Roberto Cellini

6Lavoro

LA CRISI NEL SETTORE EDILE

qUANDO IL LAVORO

MOBILITA L’UOMO

11Economia

LA CRISI IMMOBILIARE

15Cultura

ABUSIVISMO O CONDONO

di Ciancio Allebande

18 Normative

LA SCIA.

SI APPLICA O NON SI APPLICA

ALLA MATERIA EDILIZIA?

di Andrea Camboni

20 RESISTENZE.

FACCIAMO LA FESTA AL 25 APRILE

22TABELLE RETRIBUTIVE

I N D I C E

o t t o b r e 2 0 1 1

Sedi Fillea

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ABBIAMO ChIESTO AL SINDACO DI ROMA CAPITALE, GIANNI ALEMANNO, E AL PRESIDENTE DELLA PROvINCIA, NICOLA ZINGARETTI, LA COSTITuZIONE DI uN TAvOLO PERMANENTE ChE PROMuOvA INIZIATIvE PER IL PIENO uTILIZZO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI DA PARTE DI TuTTI I LAvORATORI DEL SETTORE

L’11 novembre 2011, le posizioni dell’Acer sul welfare di settore inte-grativo, ovvero sulle forme di sostegno al reddito dei lavoratori edili che la cassa edile eroga attraverso prestazioni sociali e sanitarie, hanno determi-nato la rottura del negoziato che da circa un anno impegnava sindacati e costruttori in un confronto nel merito della piattaforma rivendicativa del contratto integrativo territoriale e che non aveva ancora affrontato i temi degli aumenti salariali e delle varie indennità contrattuali.Nell’improvvisa interruzione delle trattative – apparentemente immotiva-ta – si intravede la volontà dei costruttori di smantellare il sistema bilaterale che opera su formazione, sicurezza e salario differito.Una nuova minaccia che graverebbe per intero sui lavoratori del settore edile che si va ad aggiungere alle già dure condizioni che vivono a causa della crisi economica.Per questo abbiamo chiesto al sindaco di roma capitale, Gianni Aleman-no, e al presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, la costituzione di un tavolo permanente che promuova iniziative per il pieno utilizzo de-gli ammortizzatori sociali da parte di tutti i lavoratori del settore. chiede-remo, inoltre, l’avvio delle numerose opere immediatamente cantiera-bili che darebbero una scossa alla stagnazione che sta vivendo il mercato dell’edilizia nella capitale. Occorre mettere mano ai fondi di roma capi-tale e usare i 34,7 miliardi di euro per far ripartire i lavori del Mausoleo e

di Piazza Augusto Imperatore, i cantieri di via Tiburtina, di via Gabina, ecc. Ma anche ai 38,6 miliardi di fondo statali e ai 6,4 miliardi di cofinanziamen-to regionale per il Piano casa 1. Senza dimenticare i 2 miliardi di euro an-cora non attivati per i Piani di Zona 2004, i 35 miliardi di fondi cIPe per la messa in sicurezza delle scuole e il bando campidoglio 2, un project finan-cing da 200 milioni di euro per la costruzione nel quartiere Ostiense del maxiedificio che dovrebbe ospitare uffici comunali e assessorati sparsi per il centro storico. Un altro bando annunciato ma ritirato nel giro di un mese riguarda la realizzazione di oltre 500 impianti fotovoltaici sui tetti degli edifi-ci scolastici di proprietà di roma capitale. È necessario, poi, avviare i lavori della metro B rebibbia - casal Monastero e della tratta T3 della metro c, fer-ma a colosseo, con oltre due miliardi di investimento, per la quale è in corso l’esame di un project financing. 2 miliardi e 700 milioni da reperire anche per l’affidamento dei lavori della metro D, senza un soldo di finanziamento pubblico. Ma non vogliamo viaggiare su un binario morto. O meglio, prose-guire sulle rotaie di una crisi che porta alla disoccupazione, al lavoro nero e irregolare, al superamento dei diritti e delle tutele, alla chiusura o alla liqui-dazione delle imprese del nostro territorio. Per queste ragioni la Fillea cGIL unitamente alle altre sigle sindacali avvierà una straordinaria attività di infor-mazione a stretto contatto degli iscritti, dei lavoratori, delle forze politiche più sensibili con l’opinione pubblica e le forze culturali della città.Il primo appuntamento è il 23 novembre a piazza SS. Apostoli con un pre-sidio di denuncia e proposte.

DI ROBERTO CELLINISegretario Generale Fillea CGILdi Roma e Lazio

Crisi delle costruzioni: non ci lascerete appesi

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CIG: quando lavorare è un’impresa3 miliardi e 300 milioni di ore di cassa Integrazione. Una cifra im-pressionante che da ottobre 2008 a ottobre 2011 ha coinvolto me-diamente 500mila lavoratori in-cidendo sul loro reddito per 11,4 miliardi, circa 22mila euro in me-no nel salario di ogni singolo la-voratore.Dall’inizio dell’anno le ore di cas-sa Integrazione sono 812.394.364

per un -20,86% sui primi dieci me-si del 2010. Il calo delle ore di cassa Integra-zione registrato ad ottobre sul me-se di settembre (-3,97%) sconta, in realtà, l’incremento di richieste di ore di cassa Integrazione (+50%) rilevate a settembre rispetto al me-se di agosto.Mentre si registra una diminuzio-ne della cassa integrazione ordina-ria (-14,50% di ottobre su settem-bre) e della cassa integrazione in

deroga (-8,86% di ottobre su set-tembre), aumenta la cassa integra-zione straordinaria a ottobre su settembre del +6,78% per un tota-le di 35.990.495 ore. Si conferma, invece, l’aumento del numero delle aziende che fanno ricorso ai decreti di cassa Integra-zione straordinaria, pari al +3,5% da inizio anno sui primi dieci mesi del 2010. Da inizio anno a ottobre i decreti sono stati 5.670 e investo-no 8.861 unità aziendali territoria-

LA CRISI NEL SETTORE EDILEqUANDO IL LAVORO MOBILITA L’UOMO“LA CRISI STA DETERMINANDO DISOCCuPAZIONE E LA DISOCCuPAZIONE PRODuCE LAvORO NERO E IRREGOLARE, MANCANZA DI DIRITTI E TuTELE, NuOvE E vECChIE MODALITà DI SFRuTTAMENTO E PRODuCE ANChE LA ChIuSuRA O MESSA IN LIquIDAZIONE DELL’IMPRESA MEDIA ROMANA vERA E SANA A SCAPITO DI IMPRESE PIRATA”

[FENEAL, FILCA, FILLEA]

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Decreti di Cassa Integrazione straordinaria (Lazio)

Periodo N° decreti % su stesso periodo 2010 Unità aziendali territoriali

Gennaio-luglio 2011 4.363 6,21% 5.526

Gennaio-ottobre 2011 5.670 3,5% 8.861

li (+17,32%, sempre sui primi die-ci mesi del 2010).In Italia, nei primi nove mesi del 2011 è stato registrato un decre-mento della cassa Integrazione to-tale pari al 20,9% (da 925,7 a 732,1 milioni) rispetto al 2010. rispetto allo stesso periodo dello scorso an-no è stato rilevato un calo:

della cIG ordinaria. Si osserva un calo delle ore totali (-39,4%), di quelle autorizzate nell’Indu-stria (-46,4%) e di quelle auto-rizzate nell’edilizia (-9,5%);

della cIG straordinaria. Dimi-nuzione del 13,4% in totale (da 364,1 a 315,1 milioni), del

16,8% nell’Industria, mentre aumenta del 143,9% nell’edili-zia e del 25,8% nel commercio;

della cIG guadagni in deroga. calo del 12,5% (da 285,9 a 250 milioni).

Nel Lazio, in controtendenza con il dato nazionale, si osserva un in-cremento della cIG totale (+1,3%, da 49,1 a 49,8 milioni).Tra agosto e settembre 2011 si è registrato un incremento di 13mila unità lavorative poste in cassa integrazione. Infatti le ore autorizzate sono passate dalle 3.739.788 di agosto alle 6.000.582 di settembre.

2.657 ricorsi per crisi aziendale (-10,05%)

274 domande di ricorso al fallimento (+56,57%)

164 ricorsi al concordato preventivo (+33,33%)

899 contratti di solidarietà (+64,05%)

Da una proiezione della Federlazio, solo a Roma nel settore edile, sono a rischio 3.000 posti di lavoro

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I lavoratori in cassa ordinaria erano 786 ad agosto. Sono diventati 5.709 a settembre

I lavoratori in cassa in deroga erano 11.863 ad agosto. Sono diventati 11.038 a settembre

I lavoratori in cassa straordinaria erano 9.350 ad agosto. Sono diventati 18.551 a settembre

CIGO CIGS CIGO+CGIS +in deroga Mobilità Fallimento Licenziati Totale

lavoratoriRoma Ovest 505 170 51 96 54 876Roma Nord-Civitavecchia 332 332

Roma Centro-Sud 52 65 180 40 122 459

Roma Est 240 586 286 1.112

Fonte: FILLEA CGIL di Roma e Lazio.

CIG (ore) % CIG (ore) EDILIZIA

Agosto 2011 Settembre 2011 Agosto 2011 Settembre 2011

Frosinone 559.877 1.080.158 +92,9% 56.560 121.248 Latina 210.514 366.368 +74% Azzeramento della cassa integrazioneRieti 94.038 71.170 -24,3% Valori invariatiRoma 2.695.129 4.262.199 +58,1%Viterbo 180.230 220.687 +22,4% 11.316 47.042

Periodo Ditte totali % Operai totali % Ore

ordinarie %

Ottobre 2008-luglio 2009 10.745 60.537 45.913.423Ottobre 2009-luglio 2010 10.290 -4,2% 56.961 -5,9% 44.080.032 -4,0%Ottobre 2010-luglio 2011 9.763 -9,1% 50.415 -16,7% 41. 082.682 -10,5%

Fonte: Cassa Edile di Roma e Provincia

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Nuove coStRuzIoNI cRollo a Roma e PRovINcIa.IN FleSSIoNe aNche Il SettoRe Del RecuPeRo

C rollo delle nuove costruzioni a Roma e Provincia (-23%). Peg-

gio nel Lazio, dove la flessione sfiora il 30%. In termini assoluti si è passa-ti dai 4,5 miliardi di euro del 2008 a 3,2 nel 2011. La CNA di Roma ha ri-elaborato i dati del CRESME relati-vi al periodo 2008-2011 nel settore dell’edilizia e delle nuove costruzioni che vedono da un lato, in forte fles-sione, il settore dell’edilizia e dall’altro le ristrutturazio-ni, che hanno trainato l’intero settore. Bene è infatti an-data nello stesso periodo per la ricchezza accumulata alla voce ristrutturazioni, per ordinaria e straordinaria manutenzione: in questo caso il valore è in crescita del 5% a Roma e provincia e del 3% a livello regionale. Se-

condo la CNA di Roma, si è passati dai 7,7 miliardi di eu-ro del 2008 a 8,1 miliardi del 2011. Nel complesso l’edi-lizia romana ha prodotto 11,4 miliardi di euro (il 76% del valore regionale), di cui 8,9 per investimenti (nuove costruzioni e manutenzione straordinaria) e 2,4 per ma-nutenzioni ordinarie.

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Dopo circa un anno in cui organizza-

zioni sindacali di setto-re e ACER si sono con-frontate nel merito della piattaforma rivendica-tiva del contratto inte-grativo territoriale, che sarebbe dovuto partire dal 1° luglio e presen-tata dai sindacati a di-cembre del 2010, l’11 novembre sera si è ar-rivati ad una rottura del confronto sui temi de-licati del welfare di set-tore integrativo, che si concretizza in forme di sostegno al reddito dei lavoratori edili attraver-so le prestazioni socia-li e sanitarie della Cassa Edile. Una rottura improvvi-sa ed inattesa arrivata dopo un negoziato che malgrado alcune asprezze aveva fatto passi in avanti e di avvicinamento delle distanze di partenza. Una rottura dovuta ad un irrigidimento da parte dei costruttori, che attraverso l’utilizzo della crisi che inve-ste il settore delle costruzioni, evidenzia una malcelata volontà di revisione dell’impianto bilaterale che inte-ressa formazione, sicurezza e salario differito. Una crisi evidente, ma affrontata con senso di responsa-bilità prima dai sindacati di categoria nazionali attraver-so la rivisitazione delle modalità salariali e poi da quelli confederali attraverso nuovi modelli contrattuali. Ci piace ricordare il valore straordinario di coesione sociale della contrattazione collettiva oggi più di ieri e il ruolo attivo dell’associazionismo nelle fasi di cri-si occupazionali o della chiusura di imprese e ci piace

ricordarlo prima di tut-to a Roma, dove la con-trattazione in edilizia ha spesso determinato o influenzato le scelte urbanistiche di questa città, così come il prota-gonismo e la determi-nazione delle organiz-zazioni sindacali e dei costruttori romani, che attraverso la sperimen-tazione di istituti con-trattuali, hanno orien-tato il legislatore nella produzione di nuove normative.La crisi sta determi-nando disoccupazio-ne e la disoccupazione produce lavoro nero e irregolare, mancanza di diritti e tutele, nuo-ve e vecchie modalità di sfruttamento e pro-duce anche la chiusu-

ra o messa in liquidazione dell’impresa media romana vera e sana a scapito di imprese pirata con funzione di lavanderia in un settore dove il riciclaggio e le infiltra-zioni criminali hanno raggiunto livelli di guardia – con-cludono i sindacati –. A noi piace volare alto e affron-tare la contrattazione in tutti i suoi molteplici lati e fare sintesi delle reciproche convenienze senza penalizza-zioni per nessuno. Per questo, a partire dai prossimi giorni, ci confronte-remo con i nostri iscritti e tutti i lavoratori attraverso una straordinaria campagna assembleare nei cantieri romani ed insieme ai lavoratori edili sensibilizzeremo opinione pubblica e forze politiche, usando tutti i mez-zi di comunicazione utili e tutte le occasioni per spie-gare le nostre ragioni.

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INteRRotte le tRattatIve PeR Il RINNovo

Del coNtRatto INtegRatIvola nota delle segreterie

territoriali Feneal, Filca, Fillea del 14 novembre 2011

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La crisi edilizia, che già og-gi ha portato a massicci li-cenziamenti e che minac-

cia d’assumere presto dimensioni ancora più preoccupanti, ha infat-ti la sua origine non in una restri-zione dell’offerta, ma in un repen-tino declino della domanda.

Nel secondo trimestre 2011, l’Agenzia del Territorio ha regi-strato una flessione delle com-pravendite su tutte le macroaree geografiche. La contrazione dei volumi di abitazioni scambiati è più elevata a Nord (-30%) ed è circa al 26% nel Centro e nel Sud, rispetto allo stesso trimestre del 2004.

Altri fattori concorrono certamen-te a rendere più grave il fenome-no: la progressiva diminuzione, negli ultimi tre o quattro anni, de-gli interventi dello Stato e dei co-muni, sia nel campo edilizio che in quello dei lavori pubblici; la disor-ganizzazione amministrativa che in vari modi contribuisce a ritarda-re le poche iniziative esistenti.

In Italia c’è un potenziale di circa un milione 126mila ettari di suolo già pianificati sul piano re-sidenziale e urbanistico. questa quantità corrisponde a circa 60-70mila nuovi alloggi che restano sul piano della previsione.

Lo Stato è obbligato dagli articoli 822 e seguenti del Codice civile a effettuare la manutenzio-ne del proprio patrimonio dema-niale. In realtà, in una relazione del ministero dell’Economia e delle Finanze i dati relativi al pa-trimonio dello Stato hanno regi-strato un decremento di valore di oltre il 17%.

La causa fondamentale è l’indo-lenza del mercato: in Italia si co-struisce oggi un quarto di meno di quanto non si costruisse un anno fa perché il numero delle persone disposte ad acquistare e ad affitta-re palazzi ed appartamenti è an-dato dall’inizio del 1946 regolar-mente diminuendo.

Nel secondo trimestre 2011, le transazioni immobiliari sono state 349.870, con un calo del

5,6% rispetto all’anno prima. Un calo più acuto in confronto al tri-mestre precedente, quando era stato del 3,6%. Rispetto all’omo-logo trimestre del 2006, anno nel quale si registrò il picco massimo delle compravendite (circa 845mi-la), i volumi di scambio nel trime-stre in esame risultano in perdita del 29,7%.

Tra il 2000 e il 2006, durante l’espansione del settore immobi-

la cRISI ImmoBIlIaRe“SE IL MURATORE SCENDE IN PIAZZA”, DI ANTONIO GAMBINO, L’ESPRESSO,14 FEBBRAIO 1965.UN’ANALISI E UN CONFRONTO TRA LA CRISI DEL 1965 E qUELLA CHE STIAMO VIVENDO OGGI , TRA LA FINE DEL SESTO E L’INIZIO DEL SETTIMO CICLO DELL’EDILIZIA

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liare, il numero di nuove abitazio-ni immesse sul mercato era cre-sciuto a un ritmo medio annuo del 7,7%. L’inversione di tenden-za ha avuto inizio nel 2007 e si è fatta più acuta nel 2008, anche in virtù del posticipo della conclu-sione dei lavori da parte dei co-struttori che volevano alleggerire gli oneri di natura amministrativa e finanziaria derivati dalla dilata-zione dei tempi di vendita, all’in-terno di uno scenario di crisi della domanda.

L’improvviso crollo della doman-da nel settore edilizio privato vie-ne collegato a tre cause: la stretta creditizia decisa dal governo e dal-la Banca d’Italia alla fine del 1963, l’aumento dei prezzi di vendita degli appartamenti, l’atmosfera di sfiducia e di timore diffusasi in Ita-lia negli ultimi due anni.

L’indice sul clima di fiducia delle imprese di costruzione a lu-glio 2011 (pari a 66,5 su base 100) è diminuito del 10% rispetto a lu-glio 2010.

Negli ultimi mesi del 2009 il flusso di nuove sofferenze in rap-porto alle consistenze del totale dei prestiti alle famiglie e alle im-prese di costruzioni ha raggiunto i valori più elevati dall’inizio del decennio.

Non appena il quadro finan-ziario internazionale si è modifi-cato, determinando una maggiore ritrosia delle banche a concedere credito, il mercato immobiliare ha visto ridursi notevolmente le ca-pacità espansive che aveva mani-festato. Una fascia notevole della popolazione che aveva avuto ac-cesso al mercato grazie al massic-cio ricorso al credito bancario è stata, di fatto, esclusa dal settore immobiliare.

Una delle tesi sostenute dagli im-prenditori edili è che il declino delle vendite è strettamente colle-gato con la riduzione della quan-tità dei mutui concessi dalle ban-che.

Dai dati ricavati dall’INPS sul-la cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, si ritrovano le ragioni delle difficoltà che i 4 mi-lioni e oltre di mutuatari oggi in-contrano per far fronte al mutuo e che i 4 milioni di famiglie in loca-zione incontrano per far fronte al canone di locazione, che spesso è diventato insostenibile.

Peraltro, un peggioramento del ciclo immobiliare, data la ri-luttanza delle famiglie a cedere la proprietà delle case, viene rias-sorbito soprattutto attraverso un calo delle compravendite e degli investimenti in nuove costruzio-ni, piuttosto che dei corsi immo-biliari.

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Il fatto però che il mercato del-le vendite non abbia mostrato nessun vero segnale di ripresa durante l’autunno e l’inverno, quando le banche avevano or-mai abbandonato la cautela dei sei mesi precedenti e avevano ri-cominciato a concedere mutui ad un ritmo almeno pari a quello del 1963, prova che la stretta cre-ditizia non ha avuto un’influenza determinante.

Nel corso del 2008, sul merca-to di Roma, i prezzi continuano a crescere seppure a fronte di un ul-teriore innalzamento dell’indice di illiquidità. Solo nel 2009 si evi-denzia un limitato aggiustamen-to, accompagnato da un residuo aumento dell’illiquidità. La fase di aggiustamento sembra avere termine nel 2010, quando a fron-te di prezzi sostanzialmente inva-riati si registra un significativo in-cremento del grado di liquidità.

L’origine della crisi complessiva della domanda va ricercata nello straordinario aumento dei prezzi che, dal 1950 in poi, ha avuto un andamento costante registrando un aumento del 12-15% all’anno.

Al di là delle differenze ter-ritoriali, è evidente si ponga un problema di generale sostenibi-lità degli attuali valori di merca-to. Un’attenta analisi delle dispo-nibilità reddituali delle famiglie e dell’onerosità e accessibilità del mercato creditizio, in relazione ai prezzi delle abitazioni, restituisce un’immagine nient’affatto tran-quillizzante.

Per analizzare questo aumento dei prezzi ci si deve fermare ad esami-nare i seguenti punti.

I costi di costruzioneSi può calcolare che negli ulti-mi tre anni i costi di produzione siano complessivamente cresciu-ti d’un 30-40%. Questa cifra s’è totalmente riversata sui prezzi di vendita

La struttura industriale delle impreseLa mancanza d’una struttura in-dustriale da parte della maggio-ranza delle imprese ha fatto sì che esse fossero incapaci di compensa-re con una maggioranza produtti-va l’aumento dei costi.

che ritirano il prodotto finito (l’ac-ciaio) è rimasto lo stesso in ter-mini di ammontare massimo. Di conseguenza le imprese potran-no ritirare sempre meno materia-le poiché le compagnia di assicu-razione non concederanno il fido, essendosi nel frattempo esaurito dall’aumento dei prezzi.

I costi delle areeI costruttori pensano che il costo dell’area non incida su quello to-tale per più del 15per cento. Uno studio fatto due anni fa dall’Istitu-to nazionale di architettura valuta la situazione in maniera molto dif-ferente. esso sostiene che nel 1962 il prezzo dell’area incideva sulle case di lusso da un minimo del 19 a un massimo del 41 per cento, e per le case di tipo popolare da un minimo del 15 per cento a un mas-simo del 49.Per quanto riguarda la capitale, uno studio predisposto dal cnel rivela un aspetto particolarmen-te interessante: la progressiva di-minuzione del profitto industriale in favore della rendita fondiaria. L’industria edilizia diventa in tal modo un’appendice, un’attività secondaria; la vera fonte di guada-gno si ha attraverso la realizzazio-ne del plusvalore dei terreni.

Per andare incontro alle esi-genze medie delle famiglie ita-liane, l’edilizia popolare a basso costo deve partire dall’abbatti-mento del costo dei suoli. I comu-ni dovrebbero quindi dotarsi di un demanio di aree a basso prez-zo e a costo zero.

Per quanto riguarda i priva-ti che vogliono costruire con la finanza di progetto o con i dirit-ti edificatori sussistono grandi

Le imprese del settore risul-tano esposte al livello dei prez-zi internazionali. Ad esempio, per quanto riguarda le impre-se che producono acciaio. Infat-ti il rottame, la materia prima, ha un prezzo internazionale che cre-sce anche perché segue una lun-ga trafila che da Rotterdam passa per la Turchia. La crisi aveva ridot-to di due terzi il prezzo del rotta-me per risalire nel 2010 ai livelli elevati del maggio-giugno 2008. Il fido assicurativo delle imprese

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ostacoli. Bisogna dire, infatti, che i comuni in difficoltà economica, per pareggiare i servizi erogati e il Patto di Stabilità, hanno acqui-stato le aree modificandone la destinazione urbanistica e riven-dendo sul mercato. questo non consente una costruzione a bas-so prezzo.

Le conseguenze di questo stato di cose sono state molte. S’è visto co-me esso abbia contribuito a ritar-dare il processo d’industrializza-zione edilizia. c’è stata una fase, durata per buona parte del ’62 e del ’63, in cui i prezzi di vendita

degli appartamenti hanno perso ogni carattere obiettivo. L’inda-gine più interessante riguarda le variazioni avvenute nel mercato milanese dei fabbricati di buona costruzione tra la metà di settem-bre del ’62 e l’agosto ’63. Si trat-ta di solito di edifici già terminati o in fase d’avanzata costruzione: l’aumento del costo del lavoro e del materiale ha quindi un’in-fluenza minima.Facendo una media tra edifici di ti-po e di zone diverse, si ha nel giro d’un anno un aumento dei prez-zi di speculazione pura che oscilla tra il 20 e il 25 per cento.

Anche la costituzione di fon-di volti a incrementare il numero di alloggi accessibili alle famiglie in difficoltà si scontra con il limite del rendimento minimo richiesto dagli investitori. Un rendimento minimo che rischia di essere su-periore rispetto ai canoni acces-sibili auspicati. Una riflessione che si va affermando nel dibatti-to spiega che i comuni dovrebbe-ro mettere a disposizione gratui-tamente le aree e rinunciare agli oneri di urbanizzazione.

Le vendite hanno continuato so-stenute per tutto il 1963.Si trattava di una situazione evi-dentemente anormale. e infatti, improvvisamente, il meccanismo si è bloccato. Gli imprenditori che avevano programmato la loro at-tività contando su una continua-zione del boom, vengono colti di contropiede. Dati i tempi tecnici esistenti nell’edilizia, la loro pro-duzione seguita così ad aumen-tare (nel ’64 s’è costruito il 7 per cento più che nel ’63), proprio nel momento in cui la domanda ten-de a crollare.

Gli ultimi dati dell’osserva-torio ANCE indicano una forte riduzione degli investimenti an-che nella produzione della nuo-va edilizia abitativa. Tutti gli in-vestimenti odierni sono infatti il frutto degli effetti di trasci-namento di investimenti attiva-ti negli anni passati. Per creare una nuova realizzazione di edi-lizia abitativa occorrono circa 18-24 mesi. I livelli di produzio-ne attuali, dunque, sono quel-li avviati nei 18-24 mesi prece-denti. Il problema è che queste attività si vanno chiudendo pro-gressivamente.

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Tra i trasferimenti di compe-tenze operate a metà 2008 dalla neoeletta Giunta Ale-

manno ci sono anche quelli relativi alla U.O. Decoro Urbano e Antiabu-sivismo edilizio. In base alla diretti-va della Giunta comunale dell’11 luglio 2008 (riorganizzazione del-la Macrostruttura comunale) e alla Deliberazione della Giunta comu-nale n. 300 del 24 settembre (mo-difica e integrazione al regolamen-to dell’Ordinamento degli Uffici e Servizi) le competenze dell’Ufficio Antiabusivismo edilizio sono state trasferite nell’ambito del Diparti-mento IX. Dal 2003 al 2008, l’ufficio antia-busivismo edilizio aveva effettua-to 320 interventi di demolizio-

ne abbattendo complessivamente 550.000 metri cubi di volumetria abusiva mentre sono stati oltre

1200 i sequestri di manufatti abu-sivi eseguiti con la collaborazione delle forze di polizia giudiziaria.

Solamente nel 2007 – si legge nella relazione al rendiconto 2008 del comune di roma – l’Ufficio An-tiabusivismo edilizio ha effettuato 40 sequestri di manufatti abusivi oltre a 49 interventi di demolizio-ne/ripristino dello stato dei luo-ghi abusivamente modificati, per un totale 25.264 mc di volumetria abusiva abbattuta. Il sindaco Alemanno aveva assicu-rato, tuttavia, che “la lotta all’abu-sivismo edilizio continuerà con più determinazione di quanto sinora sia stato fatto” mentre l’assesso-re all’Urbanistica, Marco corsini, aveva garantito che la lotta all’abu-sivismo a roma non si sarebbe fermata. Anzi, attraverso l’istitu-zione di un ufficio di coordina-

Tra il 2004 e il 2009, il 30% (14.330) degli

abusi edilizi si è verificato nel Comune

di Roma e il 22% sulle coste laziali

aBuSIvISmo

DI CIaNCIO aLLEBaNdE

“BERLuSCONI A NAPOLI PATETICAMENTE hA ANNuNCIATO ChE NON REPRIMERà GLI ABuSI EDILIZI. A ROMA NON SI ANNuNCIA, MA LO SI FA DI NASCOSTO CON uN COMuNE ChE DA uNA PARTE FA LA MOSSA DI CONTRASTARE LE DELIRANTI TENTAZIONI LEGhISTE DI SPOSTARE I MINISTERI ALTROvE, MA DALL’ALTRA, INvECE DI DIFENDERE ROMA, TOLLERA E A vOLTE PROBABILMENTE PRATICA DELLE OFFESE E DELLE FERITE ChE LA CAPITALE NON MERITA”.

[WALTER vERINI, DEPuTATO PD]

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mento operativo per la repressio-ne dell’abusivismo edilizio con un organico adeguato, per numero e qualità di tecnici e impiegati e ri-sorse raddoppiate, la lotta all’abu-sivismo si sarebbe rafforzata.certamente la soppressione del si-stema foto aereo, contestuale allo smantellamento dell’Ufficio An-tiabusivismo edilizio (facente ca-po direttamente al Gabinetto del Sindaco), non ha contribuito al rafforzamento della lotta all’abu-sivismo edilizio nella città di ro-ma. Allo stesso modo, le risorse

aggiuntive promesse sono rima-ste una promessa. Un milione e 600mila euro sono gli ultimi fondi stanziati, risalenti al bilancio pre-ventivo del 2008. esauriti i fondi, non ci sono stati nuovi impegni di spesa da parte di Alemanno.Si tratta di coerenza. Visto che ne-gli uffici comunali giacciono circa 12mila domande di condono re-spinte. 12mila situazioni di abusi-vismo, quindi, che avrebbero do-vuto essere demolite. Secondo i dati riportati da Legambiente nel dossier 2011 sul Piano casa della regione Lazio, si tratta di 11.775 istanze di condono per le quali il comune di roma avrebbe dovu-to emettere atti di reiezione, ossia l’atto che precede la demolizione.e invece della demolizione, dall’edi-zione 2011 del Piano casa, arriva il

via libera indiscriminato all’edilizia illegale. L’articolo 1, comma a), del-le modifiche alla Legge regionale 21/2009 stabilisce infatti che “i sog-getti che hanno presentato istanze per la concessione in sanatoria, an-cora pendenti, ai sensi dei 3 con-doni edilizi, possono presentare al comune anche un’attestazione del tecnico abilitato dell’avvenuta for-mazione del silenzio-assenso”.I comuni, entro trenta giorni dal ricevimento di tale attestazio-

ne, devono verificare “la veridici-tà di quanto affermato nell’auto-certificazione, e in assenza di altri provvedimenti del comune, il ti-tolo abilitativo in sanatoria si ritie-ne formato”. 30 giorni di tempo quando mancano da espletare an-cora 130mila pratiche relative al I condono, 25mila relative al II con-dono e 57.240 relative al III con-dono. Gli abusi edilizi sono i presuppo-sti per la realizzazione dei con-doni, che rendono legale ciò che nasce come illegale. Una logica perversa che emerge anche nella relazione sull’attività dell’asses-sorato alle Politiche del Territo-

rio e dell’Urbanistica presenta-ta nel luglio 2011. Nel paragrafo dedicato alla relazione sullo sta-to dell’abusivismo della regione Lazio, la revisione della Legge re-gionale sul Piano casa è presenta-ta come l’avvio tangibile dell’im-pegno programmatico assunto “per rendere effettivo l’incremen-to della qualità della vita dei citta-dini, coniugando lo sviluppo eco-nomico con i valori ambientali e sociali” del Lazio.Nella stessa relazione, dopotutto, si chiarisce come “i fenomeni del-

la produzione edilizia illegale rap-presentano un elemento signifi-cativo e in alcune aree del nostro territorio anche preoccupante, nella trasformazione dei territo-ri e delle città”. In generale, dun-que, il fenomeno dell’abusivismo edilizio non è preoccupante. Tutto ciò è significativo. ed è si-gnificativo che tra le modifiche apportate dal nuovo Piano casa sia finito anche l’articolo 29 della Legge regionale 11 agosto 2008, n. 15 (Vigilanza sull’attività urba-nistico-edilizia).L’art. 29 si occupa del Fondo re-gionale di rotazione, istituito per-ché i comuni possano ottenere anticipazioni senza interessi per sostenere i costi di demolizione.Ora il Fondo regionale di rotazio-ne per le spese di demolizione e

Solo nel 2009 sono stati commessi

6.200 abusi, di cui il 16% a Roma

Nel Lazio, ci sono stati 41mila abusi edilizi negli ultimi 5 anni, una media

di 6,3 al giorno

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ripristino diventa con il nuovo Pia-no casa: Fondo regionale di rota-zione per le spese connesse alle at-tività di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio. Il termi-ne “demolizione” sparisce.Ma la vera demolizione degli scopi del Fondo avviene invece con l’in-serimento di una nuova finalità per l’utilizzo del Fondo di rotazio-ne, che può concedere ai comuni anticipazioni sui costi relativi “alle spese afferenti alla predisposizio-ne degli strumenti urbanistici rela-tivi ai nuclei edilizi abusivi”. Dun-que, studi, ricerche, consulenze, conferenze. e quando in fine c’è qualche struttura da demolire i soldi sono finiti.

Un ultimo dato per chiudere l’ar-gomento. Ancora la Legge regio-nale 11 agosto 2008, n. 15, preve-

de, con l’art. 27, che il responsabile della struttura comunale compe-tente faccia pervenire entro il 31 dicembre di ogni anno una rela-zione sull’attività di vigilanza esple-tata indicando le demolizioni effet-tuate e quelle per le quali ancora non si sia provveduto. Ma alla re-gione arrivano sempre meno rela-zioni annuali. È lo stesso assessora-to all’Urbanistica a fornire i dati di questo trend negativo nella succi-tata relazione del luglio 2011: su un totale di 396 comuni, compre-si i 19 municipi di roma, sono sta-te inviate alla regione 325 relazioni annuali relative al 2008, 243 relati-ve al 2009 e 106 relazioni annuali per quanto riguarda il 2010.

7 ottobre 2011

“Il condono non è mai sta-to materia di discussione nei nostri incontri. È una notizia priva di fondamento”[Franco Frattini,

ministro degli esteri]

7 ottobre 2011

“Sarebbe sbagliato esclu-dere a priori delle misure, le valuteremo. ritengo sia sba-gliato lanciarla come certez-za così come sarebbe sbaglia-to escludere ogni misura con altrettanta certezza”

[raffaele Fitto, ministro per i rapporti con le regioni]

8 ottobre 2011

“Per abbattere il nostro debito, se serve, si può met-tere mano anche al condo-no edilizio e fiscale. Non credo che l’etica si misuri su questo ma sulla capacità

di trovare risorse per la cre-scita”[Fabrizio cicchitto, capogruppo

alla camera del PDL]

9 ottobre 2011

“Se il decreto per lo svi-luppo sarà impostato su una simile logica condonistica, piuttosto che sulle riforme strutturali, indicate anche dal-la Bce e più volte da Bankita-lia, il provvedimento non avrà futuro e dimostrerà l’impo-tenza del governo ad affron-tare la decadenza italiana, con tutte le conseguenze”

[raffaele Lauro, senatore PDL, membro della commissione

Affari costituzionali]

9 ottobre 2011

“Non ho capito perché il condono”[Umberto Bossi, ministro per le

riforme e il Federalismo]

11 ottobre 2011

“Bisogna discutere di condono senza pregiudi-ziali etiche, ma facendo soltanto valutazioni su van-taggi-svantaggi. So che su quello fiscale si accentra-no i no, mentre sugli al-tri, quello edilizio e quello contributivo è più facile di-scutere” [Ignazio La russa,

ministro della Difesa]

28 ottobre 2011

“Il condono edilizio, quello fiscale e quello tom-bale delle cartelle esattoria-li equitalia sono condoni strutturali ormai necessari e urgenti e, a onor del vero, sono milioni gli italiani che ce li chiedono” [Domenico Scilipoti, segretario

politico del Movimento di responsabilità Nazionale]

Nella regione il fenomeno

dell’abusivismo è gravissimo al punto che

nei 378 comuni della regione dal 2004 al 2007 sono stati

perpetrati circa 30mila abusi edilizi, pari a una

media giornaliera di quasi 20 abusi.

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Pagina 18Costruire • Ottobre 2011•

La Segnalazione certifica-ta di Inizio Attività (ScIA) è stata introdotta dall’arti-

colo 49 comma 4-bis della legge 122/2010 che ha modificato l’arti-colo 19 della legge 241/1990.Una norma che in molti – proba-bilmente coloro che vogliono una semplificazione senza regole – hanno interpretato come applica-bile anche alla materia edilizia in sostituzione della Denuncia di Ini-zio Attività (DIA).Tuttavia, nel nuovo articolo 19 della legge 241/1990, così come modificato dalla legge 122/2010, la ScIA non è ricollegabile o ap-plicabile alla materia edilizia né interviene a modificare il Decre-to del Presidente della repubblica

la ScIaSi applica o non si applica alla materia edililizia?

in quanto le modifiche intervenu-te con l’articolo 49 hanno per og-getto principalmente la disciplina della concorrenza.Anche perché per dare impul-so alla semplificazione e alla libe-ralizzazione di interventi edilizi è intervenuto il decreto incentivi (decreto legge 25 marzo 2010, n. 40) modificando il Testo unico in materia edilizia, che ha ampliato e riscritto l’articolo 6 (attività edili-zia libera) del DPr 380/2001. Ma a formalizzare l’applicabili-tà della ScIA alla materia edilizia interviene la nota della Presiden-za del consiglio dei Ministri (mi-nistro per la Semplificazione nor-mativa, prot. MSN 0001340-P) del 16 settembre 2010, richiamando il

La Denuncia di Inizio Attività (DIA) è prevista

dagli articoli 22 e 23 del Decreto

del Presidente della Repubblica

6 giugno 2001, n. 380, Testo unico delle disposizioni legislative

e regolamentari in materia edilizia (G.u. n. 245 del 20

ottobre 2001 - S.O. n. 239)

DI aNdREa CamBONI

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Pagina 19Costruire • Ottobre 2011•

decreto legislativo 26 marzo 2010 n. 59, che recepiva la “Direttiva Servizi” del Parlamento europeo e del consiglio. Tale direttiva, mo-dificando l’articolo 19 della legge 241/1990 introduceva la DIA “ad effetto immediato”, istituto rispet-to al quale la “ScIA si pone in li-nea di assoluta continuità”.

In primo luogo in virtù dell’ar-gomento letterale poiché ai sen-si del comma 4-ter dell’articolo 49 della legge n. 122 del 2010, le espressioni “Segnalazione certi-ficata di Inizio Attività” e “ScIA” sostituiscono, rispettivamente, quelle di “Dichiarazione di Ini-zio Attività” e “DIA”, “ovunque ricorrano anche come parte di un’espressione più ampia”, sia nelle normative statali che in quelle regionali.

L’articolo 3 della legge n. 80/2005 ha

modificato l’articolo 19 della legge n. 241/1990

derubricando la Denuncia di Inizio

Attività a “Dichiarazione di Inizio Attività” ed eliminando dal comma 1

dell’articolo 19 l’esclusione

dell’applicazione alla materia edilizia

La SCIA consente di iniziare l’attività immediatamente e senza necessità

di attendere la scadenza di alcun termine.

La precedente disciplina, contenuta nell’articolo 19 della

legge 241/1990, prevedeva al contrario i decorso del termine di trenta giorni prima

di poter avviare l’attività oggetto della DIA

e legittimava l’esercizio di poteri inibitori da parte

dell’amministrazione entro ulteriori 30 giorni

dalla comunicazione di avvio dell’attività

In secondo luogo, poiché nel vigente articolo 19 non compa-re la clausola che indica la DIA edilizia tra quelle oggetto di espressa esclusione dall’ambito applicativo della disposizione.

In terzo luogo, perché secondo i lavori preparatori della legge di conversione del d.l. 78/2010: “la norma ha anche un profilo abrogativo della normativa sta-tale difforme, per cui si deve intendere che ad essa va ricon-dotta anche la denuncia di ini-zio attività edilizia (articoli 22 e 23 del DPr 380/2001)”.

Invece, secondo una relazione presentata nell’ottobre 2010 dal consigliere della regione Lazio, Bonelli (Verdi), la sostituzione au-tomatica della ScIA con la DIA (comma 4-ter dell’articolo 49 del-la legge n. 122 del 2010) non si ap-plica alla materia edilizia regolata dal DPr 380/2001:

In primo luogo perché secon-do l’articolo 12 delle Disposi-zioni preliminari al codice civile “nell’applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla inten-zione del legislatore”. Pertanto la ScIA sostituisce la “Dichiarazio-ne di Inizio Attività” prevista dalla legge 241/1990 ma non sostitui-sce la “Denuncia di Inizio Attività” disciplinata dal DPr 380/2001.

Inoltre, prosegue la relazione, a questa fattispecie si applica il criterio interpretativo secondo cui la norma posteriore gene-rale non abroga la norma ante-riore speciale.

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ReSISteNzeFacciamo la festa al 25aPRIle

A l comma 24 dopo le pa-role: «nonché le celebra-zioni nazionali e le festivi-

tà dei Santi Patroni» sono inserite le seguenti: «ad esclusione del 25 aprile, festa della liberazione, del 1° maggio, festa del lavoro, e del 2 giugno, festa nazionale della Re-pubblica».Questo è un emendamento del Partito Democratico approvato in commissione Bilancio del Senato il 3 settembre 2011. È l’emenda-mento che ha salvato le feste del 1° maggio, del 25 aprile e del 2 giugno dall’accorpamento alla do-menica previsto dalla manovra del 13 agosto 2011.Infatti, recita il comma novellato:«A decorrere dall’anno 2012 con de-creto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, da ema-nare entro il 30 novembre dell’anno precedente, sono stabilite annual-mente le date in cui ricorrono le fe-

stività introdotte con legge dello Sta-to non conseguente ad accordi con la Santa Sede, nonché le celebrazio-ni nazionali e le festività dei Santi Patroni (ad esclusione del 25 aprile, festa della liberazione, del 1° mag-gio, festa del lavoro, e del 2 giugno, festa nazionale della Repubblica) in modo tale che, sulla base della più diffusa prassi europea, le stesse ca-dano il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva ovvero coincidano con tale domenica».

[Art. 1 comma 24 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138,

Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria

e per lo sviluppo]

Ma la maggioranza non ci sta e ri-propone come ogni anno il tiro incrociato contro quelle celebra-zioni che rivendicano la validità della costituzione Italiana nella sua integrità. Non si tratta di sim-

boli. Perché attaccando queste ce-lebrazioni è evidente la volontà di minare i diritti inviolabili che esse rappresentano.Il valore della resistenza come partecipazione, il valore del lavo-ro come emancipazione, il valo-re della repubblica come società fondata sulla meritocrazia.Infatti il 14 settembre 2011, Fabio Garagnani (PDL) presenta l’or-dine del giorno 9/4612/134 che impegna il governo “ad adottare ulteriori iniziative normative vol-te ad includere nuovamente il 25 aprile tra le festività su cui può in-tervenire il decreto del Presidente del consiglio dei ministri citato in premessa e ad escludere viceversa dall’applicazione del decreto le fe-stività dei Santi Patroni”.Perché secondo Garagnani “la ve-ra data istitutiva della democrazia italiana che unifica di fatto il no-stro popolo è il 18 aprile 1948”.

Page 21: Costruire n° 24 - Periodico informativo della  Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 21Costruire • Ottobre 2011•

CENTRO PER LA FORMAZIONEDELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DI ROMA E PROVINCIA

Ministero del Lavoro e della Previdenza SocialeDirezione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione

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CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI

ENTE REGIONALE PER LA FORMAZIONEE L’ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE NELL’EDILIZIA

Formedil Lazio

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL LAVORO E FORMAZIONEUNIONE EUROPEA

Fondo Sociale Europeo

Per informazioni e iscrizioni:POMEZIA - Via Monte Cervino, 8 - Tel. 06.919622.26/27/28/30 - Fax 06.91962229

ROMA - Via Filippo Fiorentini, 7 - Tel. 06.4065541 - 06.4064897- 06.4063824 - Fax 06.4064833

Sito Internet: www.cefme.it E-mail: [email protected]

Non richiestoPomezia

FORMAZIONE “16 ORE”

16 ore di formazione obbligatoriaper i lavoratori di primo ingresso

nel settore edile

16 Lavoratori di primo ingressonel settore edile

01/01/2009

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari A partire da

RIVOLTI AI DIPENDENTI DI IMPRESA

Roma/Pomezia Formazione per Apprendisti 120 Non richiesto Occupate/i con contrattodi Apprendistato Profess.

Pomezia Percorso di Abilitazione Macchine Lavori Edili e Stradali

16 Non richiesto Occupate/i

Pomezia Patentino OperatoriMacchine Complesse

40 Non richiesto Occupate/i con minimo3 anni di esperienza

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari Scadenza

POLITICHE ATTIVE IN FAVORE DI PERCETTORI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

Roma/Pomezia Non richiestoDa 50a 450

Lavoratori in mobilità/Cassa Integrazione

30/06/2012

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari Scadenza

• Bonifica Amianto Coordinatore/Lavoratore• Posatore Ceramico e Stuccatore• Installatore Manutentore Impianti Solari• Paghe e Contributi • Tecnico Esperto in Impianti Solari• Disegnatore CAD• Autocad 2D e 3D• Operatore Impiantista Termoidraulico• Tecniche di Installazione di Impianti Solari Termici/Fotovoltaici• Operatore Edile per il Risparmio Energetico• Installatore Manutentore Impianti Elettrici• Tecnico Esperto in Impianti Solari/Bioedilizia• Conduttore di Macchine da Cantiere Complesse

Page 22: Costruire n° 24 - Periodico informativo della  Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 22Costruire • Ottobre 2011•

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.R. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

Retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.538,71 533,82 371,29 10,33 2.454,15 6° ex Imp. 1ª 1.384,83 529,63 339,22 10,33 2.264,01 5° ex Imp. 2ª 1.154,02 523,35 285,52 10,33 1.973,22 4° ex Imp. 3° Liv. 1.077,11 521,25 261,95 10,33 1.870,64 4° ex Op. 3° Liv. 6,23 3,01 1,58 0,06 10,88 14,69 15,77 0,54 2,01 0,73 14,16 3° ex Imp. 3° 1.000,16 519,16 242,20 10,33 1.771,84 3° ex Op. Specializ. 5,78 3,00 1,46 0,06 10,30 13,91 14,94 0,51 1,91 0,73 13,45 2° ex Imp. 4° 900,15 516,43 218,80 10,33 1.645,71 2° ex Op. Qualificato 5,20 2,99 1,32 0,06 9,57 12,92 13,87 0,47 1,77 0,73 12,54 1° ex Imp. 1° Impiego 769,36 512,87 188,20 10,33 1.480,76 1° ex Op. Comune 4,45 2,96 1,14 0,06 8,61 11,63 12,49 0,43 1,59 0,73 11,36 Guard. Senza Alloggio 4,0025 2,470 1,0231 0,05 7,55 10,19 10,94 0,37 1,40 0,73 10,05 Guard. Con Alloggio 3,5578 2,470 0,9128 0,04 6,98 9,42 10,12 0,35 1,29 0,73 9,35

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.R. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

Retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

8° 1.967,99 546,12 469,57 10,33 2.994,01 7° Imp. Extra 1.653,10 537,48 403,73 10,33 2.604,64 6° ex Imp. 1ª 1.416,94 530,98 346,86 10,33 2.305,11 5° ex Imp. 2ª 1.204,42 525,21 296,82 10,33 2.036,78 5° ex Operai 3° gruppo 6,96 3,04 1,74 0,06 11,80 15,93 17,11 0,58 2,18 0,73 15,29 4° ex Imp. 3° gruppo 1.077,31 521,70 262,18 10,33 1.871,52 4° ex Operai 3° gruppo 6,23 3,02 1,57 0,06 10,87 14,68 15,77 0,54 2,01 0,73 14,15 3° ex Imp. 3ª cat. 1.002,15 519,54 242,64 10,33 1.774,66 10,26 3° ex 1° Op. Specializzato 5,79 3,00 1,47 0,06 10,33 13,94 14,97 0,51 1,91 0,73 13,48 2° ex Imp. 4ª cat. 899,80 516,63 218,74 10,33 1.645,50 9,51 2° ex Op. Qualificato 5,20 2,99 1,33 0,06 9,58 12,93 13,89 0,47 1,77 0,73 12,55 1° ex Op. Comune 4,55 2,97 1,20 0,06 8,78 11,85 12,73 0,43 1,62 0,73 11,57

Dall’1/07/2006 l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli addetti al CALCESTRUZZO è passata € 0,79 l’ora, per gli operai di cantiere a € 0,50 incrementata di 0,06 dal gennaio 2008; per gli impiegati a € 4,00 al giorno incrementata di 0,48 dal gennaio 2008. L’INDENNITÀ di TRASPORTI è stata elevata a € 0,17 l’ora, per gli impiegati a € 1,36 al giorno. Per la rete EXTRAURBANA è stato rimborsato il costo dell’abbonamento sino alla cifra massima di € 47,00; in caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese è stato rimborsato un terzo dei € 47,00 per ogni decade di lavoro. Il VESTIARIO era composto da un paio di scarpe antinfortunistiche e da due tute l’anno. Dall’1/1/98 la CASSA EDILE ha erogato in caso di infortunio una prestazione assistenziale straordinaria di £. 40.000 - € 20,66 da corrispondere per ogni giorno dei primi tre coincidenti con le giornate lavorative, e di £. 70.000 - € 36,15 per ogni giorno dei primi tre in caso di brevi malattie da usufruire per un massimo di due volte l’anno. Dal mese di gennaio 2011 l’E.E.T. viene inglobato nel premio di produzione e nella i.t.s.

A decorrere dal 1° giugno 2006: L’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA è pari a € 0,56 per ogni ora ordinaria effettivamente prestata, e quindi con un limite giornaliero di € 4,48 valevole sia per gli operai che per gli impiegati; L’INDENNITÀ DI TRA-SPORTO rimane fissata in € 0,17 l’ora e quindi con un limite giornaliero di € 1,36 valevole sia per gli operai che per gli impiegati. INOLTRE, nel caso di utilizzo di trasporto EXTRAURBANO viene corrisposto un concorso spese pari al costo dell’abbo-namento di € 44,00 mensili; nel caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese, l’Impresa rimborsa al lavoratore un terzo dei € 47,00 per ogni decade di lavoro. VESTIARIO: un paio di scarpe antinfortunistiche e due tute l’anno. Con il rinnovo dell’Integrativo provinciale sono state concordate le seguenti indennità di disagio: 8% della paga oraria per il personale che si rende reperibile, il 5% per l’uso del martello elettrico, il 15% per gli addetti alla sabbiatura, ed il 10% per chi utilizza l’idropulitrice. A TUTTO IL PERSONALE in forza, è stata erogata una tantum del seguente importo: 8° Liv. € 184,71 - 7° Liv. € 155,16 - 6° Liv. € 132,99 - 5° Liv. € 113,04 - 4° Liv. € 100,85 - 3° Liv. € 93,83 - 2° Liv. € 84,23 - 1° Liv. € 73,89.

EDILIZIA INDUSTRIA

EDILIZIA COOPERATIVE

gennaio 2011

gennaio 2011

Page 23: Costruire n° 24 - Periodico informativo della  Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 23Costruire • Ottobre 2011•

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.R. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

Retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.593,72 534,28 376,57 10,33 2.514,90 6° ex Imp. 1ª 1.394,10 529,11 340,11 10,33 2.273,65 5° ex Imp. 2ª 1.161,54 522,91 286,23 10,33 1.981,01 4° ex Imp. 3° Liv. 1.075,94 520,12 261,86 10,33 1.868,25 3° ex Imp. 3° 1.006,23 517,85 242,75 10,33 1.777,16 2° ex Imp. 4° 889,41 515,27 217,80 10,33 1.632,81 1° ex Imp. 777,31 512,58 189,09 10,33 1.489,31 4° ex Op. 3° Liv. 6,22 3,01 1,58 0,06 10,87 14,67 15,76 0,54 2,01 0,72 14,143° ex Op. Specializ. 5,82 2,99 1,47 0,06 10,34 13,95 14,99 0,51 1,91 0,72 13,482° ex Op. Qualificato 5,14 2,98 1,32 0,06 9,50 12,83 13,78 0,47 1,76 0,72 12,451° ex Op. Comune 4,49 2,96 1,15 0,06 8,66 11,70 12,56 0,43 1,60 0,72 11,41Guard. Senza All. 4,044 2,464 1,04 0,05 7,60 10,26 11,02 0,38 1,41 0,72 10,10Guard. Con All. 3,594 2,464 0,92 0,04 7,02 9,48 10,18 0,35 1,30 0,72 9,38

Si è rinnovato in data 25/05/2007 il Contratto Integrativo Provinciale il quale prevede:dall’1/05/2007 che l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai è passata a € 0,55 l’ora, per gli Impiegati, alla stessa data, l’indennità di mensa è passata a € 4,40 al giorno, per qli operai addetti al calcestruzzo l’indennità sostitutiva è stata fissata in € 0,79 orarie.L’INDENNITÀ di TRASPORTI con la stessa decorrenza è passata a € 0,17 l’ora per gli Operai e a € 1,36 al giorno per gli Impiegati. Il trasporto extraurbano sarà rimborsato fino ad un massimo di € 47,00 al mese sia per gli operai che per gli im-piegati. Prossimo aumento giugno 2012. Da gennaio 2011 l’E.E.T. è stato inglobato nel Premio di produzione e nella i.t.s.

EDILIZIA ARTIGIANA gennaio 2011

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.R. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

Retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.547,96 535,12 373,02 10,33 2.466,43 6° ex Imp. 1ª 1.393,16 530,79 340,79 10,33 2.275,07 5° ex Imp. 2ª 1.160,98 524,31 286,84 10,33 1.982,46 4° ex Imp. 3° Liv. 1.083,57 522,15 263,17 10,33 1.879,22 4° ex Op. 3° Liv. 6,26 3,02 1,59 0,06 10,93 14,76 15,85 0,54 2,02 0,73 14,233° ex Imp. 3° 1.006,18 520,00 243,33 10,33 1.779,84 3° ex Op. Specializ. 5,82 3,01 1,47 0,06 10,36 13,98 15,02 0,51 1,92 0,73 13,512° ex Imp. 4° 905,56 517,16 219,81 10,33 1.652,86 2° ex Op. Qualificato 5,23 2,99 1,34 0,06 9,62 12,99 13,96 0,48 1,78 0,73 12,611° ex Imp. 1° Impiego 773,99 513,46 189,08 10,33 1.486,86 1° ex Op. Comune 4,47 2,97 1,15 0,06 8,65 11,68 12,55 0,43 1,60 0,73 11,41Guard. Senza All. 4,03 2,37 1,04 0,05 7,49 10,11 10,86 0,37 1,39 0,73 9,97Guard. Con All. 3,58 1,97 0,92 0,05 6,52 8,81 9,46 0,32 1,21 0,73 8,78

A decorrere dall’1/10/2006, la quota oraria dell’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai dipendenti delle Imprese del settore del calcestruzzo è fissata a € 0,79; per gli operai di cantiere passa a € 0,50 (tali indennità sono state in-crementate da ulteriori € 0,06 dal gennaio 2008) per ogni ora di lavoro ordinario prestata, per gli Impiegati di € 4,00 al giorno (incrementato da altro 0,48 dal gennaio 2008). INDENNITÀ di TRASPORTI: rimborso della tessera urbana ed ex-traurbana (il rimborso avviene a presentazione della tessera); qualora il lavoratore si rechi sul posto di lavoro con i propri mezzi, allo stesso viene riconosciuta l’indennità sostitutiva pari a € 0,17 per ogni ora ordinaria prestata. VESTIARIO: un paio di scarpe e due tute l’anno. ATTENZIONE: l’incremento previsto dell’indennità di mensa a decorrere dal gennaio 2008, con ulteriore accordo del 30/10/2007 è stato anticipato al 1° ottobre 2007. Da tale data pertanto l’indennità di mensa per gli operai è passata a € 0,56 orarie, per gli impiegati a € 4,48 giornaliere mentre per gli addetti al calcestruzzo a € 0,85 orarie.Da gennaio 2011 l’E.E.T. viene inglobato al premio di produzione e nella i.t.s.

EDILIZIA CONFAPI gennaio 2011

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Pagina 24Costruire • Ottobre 2011•

Categorie Paga base Contingenza Premio produzione

Accordo 02/12/90

E.D.R. Totale mensile Paga oraria 3% cavatori A.p.a.

A = Imp. Super 1.491,85 531,34 117,95 6,45 10,33 2.157,92 12,40 0,372 13,01 A = Ex Imp. 1ª 1.372,42 528,18 111,18 6,46 10,33 2.028,57 11,66 0,350 11,97 B = Ex Imp. 2ª Int. 1ª 1.118,84 521,47 96,84 5,42 10,33 1.752,90 10,07 0,302 9,80 B = Operai Mode-Scul 1.118,84 521,47 96,84 5,42 10,33 1.752,90 10,07 0,302 9,80 CS 1.074,32 520,13 96,84 5,42 10,33 1.707,04 9,81 0,294 9,45 C = Ex Imp. 3ª Int. 2ª 1.014,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.638,42 9,42 0,282 8,82 C = Ex Operai Super 1.014,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.638,42 9,42 0,282 8,82 D = Ex Imp. 3ª Operai 1ª 957,75 516,76 86,74 4,65 10,30 1.576,20 9,06 0,272 8,31 E = Ex Imp. 4ª Operai 2ª 882,90 514,81 82,50 4,39 10,33 1.494,93 8,59 0,258 7,69 F = Ex Operai 3ª 747,20 512,38 77,09 4,23 10,33 1.351,23 7,77 0,233 6,65

N.B. Il rinnovo del CCNL del 17/04/2008 ha previsto incrementi della paga base alle seguenti decorrenze: aprile 2008, aprile 2009 e settembre 2009 (a Villalba di Guidonia, per accordo intervenuto localmente il secondo incremento è stato corrisposto anche esso con decorrenza aprile 2008). Nella paga base del livello F è stato inserito l’importo di € 7,75 al mese quale superminimo di categoria come dal precedente contratto.INOLTRE, CON LE IMPRESE SITE IN VILLALBA DI GUIDONIA IN DATA 17/06/96 È STATO SOTTOSCRITTO UN ACCORDO INTERAZIENDALE, IL QUALE CON IL MESE DI NOVEMBRE 1996: HA ISTITUITO IL TICKET RESTAURANT DI £ 9.850 (€ 5,09) CIA-SCUNO CON INCREMENTO ANNUALE DI £ 500 (€ 0,26). DALL’1/01/1997 DETTO ISTITUTO HA SOSTITUITO LA PRECEDENTE CONTRATTAZIONE. VESTIARIO: 2 PAIA DI SCARPE, 2 TUTE L’ANNO E UNA GIACCA A VENTO. IL PREMIO DI RISULTATO PUÒ ESSERE CONCORDATO AZIENDALMENTE E NON PUÒ ECCEDERE LE £ 230.000 (€ 118,78) L’ ANNO.Il citato rinnovo contrattuale del 17/04/2008 prevedeva l’erogazione di una TANTUM di € 150,00 in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio 2008 - 31 marzo 2008; detto importo è stato erogato con la busta paga del mese di aprile 2008.INOLTRE, gli Aumenti Periodici di Anzianità sono stati incrementati dal 1° gennaio 2009 di € 0,25 cadauno.Il premio di produzione è stato incrementato dei seguenti importi: as € 14,00, a € 12,88, b € 10,50, cs € 10,08, c € 9,94, d € 8,96, e € 8,26, f € 7,30; da aprile 2009 è passato a 15,20 - 13,98 - 11,40 - 10,94 - 10,44 - 9,73 - 8,97 - 7,60.Art. 24 elemento di garanzia retributiva: dall’1/01/2011 ai lavoratori assunti a tempo indeterminato da aziende prive di contrattazione di 2° livello e che nell’anno precedente non abbiano percepito altri trattamenti economici individuali o collettivi sarà corrisposto al 1° gennaio di ogni anno un importo pari a € 150,00 lordi. Una cifra inferiore sino a concorrenza se avessero percepito altro trattamento economico di analoga natura non è utile per il calcolo del t.f.r.

LAPIDEI INDUSTRIA settembre 2011

Vecchio inquadramento - Livelli Nuove categorie dall’1/05/2007

Paga base Contingenza E.D.R. Totale mensile Paga oraria

AS AD3 1.584,31 531,30 10,33 2.125,94 12,22 A) Ex Imp. 1ª categ. AD2 1.473,78 528,03 10,33 2.012,14 11,56

AD1 1.363,24 528,03 10,33 1.901,60 10,93 AC4 1.252,72 528,03 10,33 1.791,08 10,29 B) Ex Imp. 2ª categ. Int. 1ª categ. - Nuovo L. Op. AC3 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63 B) AC2 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63

AC1 1.046,39 522,49 10,33 1.579,21 9,08 B) AS3 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63

AS2 1.031,64 522,46 10,33 1.564,43 8,99 C) Ex Imp. 3ª categ. Operai 1ª categ. Int. 2ª categ. AS1 987,43 518,30 10,33 1.516,06 8,71

AE3 932,17 518,30 10,33 1.460,80 8,40 D) Ex Imp. 4ª categ. Operai 2ª categ. AE2 876,90 515,30 10,33 1.402,53 8,06 E) Ex Operai 3ª categ. AE1 736,89 512,79 10,33 1.260,01 7,24

N.B. Il 19/07/2010 si è rinnovato il CCNL: prevede incrementi della paga base a giugno 2010, a marzo 2011 e a settembre 2012.Inoltre prevede che a tutti i lavoratori dipendenti di imprese in cui non è stato contrattato aziendalmente un PREMIO DI RISULTATO venga corrisposto un importo perequativo mensile lordo di € 8,00.

LEGNO CONFAPI marzo 2011

Page 25: Costruire n° 24 - Periodico informativo della  Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 25Costruire • Ottobre 2011•

Livelli Nuove categorie Paga base contingenza E.D.R.

Indennità di funzione

Premio prod. + di 50 dip.

Premio prod. 13%

1° totale mensile 2° totale oltre 50 dip.

1ª paga oraria 2ª paga oraria

7) Imp. Super AD3 2.089,37 25,82 1,21 11,25 2.126,44 2.127,65 12,2209 12,2279 AD2 2.054,59 1,21 11,25 2.065,84 2.067,05 11,8726 11,8796

AD1 1.977,15 1,21 11,25 1.988,40 1.989,61 11,4276 11,4345 6) Ex Imp. 1ª categ. AC5 1.901,74 1,21 11,25 1.912,99 1.914,20 10,9942 11,0011

AC4 1.788,45 1,21 11,25 1.799,70 1.800,91 10,3431 10,3501 5) Ex Imp. 2ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.675,11 0,96 8,70 1.683,81 1.684,77 9,6771 9,6826

AS3 1.618,97 0,96 8,70 1.627,67 1.628,63 9,3544 9,3599 5) Ex Inter. 1ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.675,11 0,96 8,47 1.683,58 1.684,54 9,6757 9,6813

AS3 1.618,97 0,96 8,47 1.627,44 1.628,40 9,3531 9,3586 4) Ex Imp. 3ª categ. Op. Super AS2 - AC1 1.560,59 0,83 6,73 1.567,32 1.568,15 9,0076 9,0124 3) Ex Inter. 2ª categ. AE4 - AS1 1.515,55 0,83 6,65 1.522,20 1.523,03 8,7483 8,7530 3) Ex Oper. 1ª categ. AE4 - AS1 1.515,55 0,83 6,39 1.521,94 1.522,77 8,7468 8,7516 AE3 1.459,02 0,83 6,39 1.465,41 1.466,24 8,4219 8,4267 2) Ex Imp. 4ª categ. AE2 1.402,01 0,78 6,26 1.408,27 1.409,05 8,0935 8,0980 2) Ex Operai 2ª categ. AE2 1.402,01 0,78 6,34 1.408,35 1.409,13 8,0940 8,0984 1) Ex Operai 3ª categ. AE1 1.259,56 0,75 5,54 1.265,10 1.265,85 7,2707 7,2750

CCNL del 28/05/2008: l’importo degli aumenti periodici aumenta del 10% a decorrere dal gennaio 2009; alla nascita di un figlio è concesso un giorno di permesso retribuito.CCNL del 12/05/2010: dal 1° di aprile 2010 (oltre a quanto sopra stabilito), vengono erogati € 8,00 al mese a titolo di “ELEMENTO DI GARANZIA RETRIBUTIVA”.

LEGNO INDUSTRIA gennaio 2011

Categorie Paga base

Conting.za E.D.R. Totale mese

Paga oraria

Laterizi 6,50% Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Premio produzione laterizi 6,50%

Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Categoria

A) Imp. Super 3.186.268 1.035.589 20.000 4.241.857 24.378,49 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 A SUPER1.645,57 534,84 10,33 2.190,74 12,59 47,25 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 47,24 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25

A) Ex Imp. 2.610.828 1.022.367 20.000 3.653.195 20.995,37 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 A 1ª cat. 1.348,38 528,01 10,33 1.886,72 10,84 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 B) Ex Imp. 2.186.956 1.009.562 20.000 3.216.518 18.485,73 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B 2ª cat. 1.129,45 521,40 10,33 1.661,18 9,55 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 B) Parte 2.186.920 1.009.562 20.000 3.216.482 18.485,53 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B Op. ex C 1.129,45 521,40 10,33 1.661,18 9,55 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 C) Super 2.068.014 1.002.184 20.000 3.090.198 17.759,76 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 C SUPER 1.068,04 517,58 10,33 1.595,95 9,17 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 C) Ex Imp. 1.967.696 1.002.053 20.000 2.989.749 17.182,46 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C 3ª cat. 1.016,23 517,52 10,33 1.544,08 8,87 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 C) Ex Op. 1.967.696 1.002.053 20.000 2.989.749 17.182,46 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C C Super 1.016,23 517,52 10,33 1.544,08 8,87 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 D) Ex Op. 1ª 1.830.821 999.090 20.000 2.849.911 16.378,80 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 D Imp. 3ª cat. 945,54 515,99 10,33 1.471,86 8,46 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 E) Ex Imp. 1.696.386 995.328 20.000 2.711.714 15.584,56 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 4ª cat. 876,11 514,04 10,33 1.400,48 8,05 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 E) Ex Op. 1.696.386 995.328 20.000 2.711.714 15.584,56 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 2ª cat. 876,11 514,04 10,33 1.400,48 8,05 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 F) Ex Op. 1.451.951 990.868 20.000 2.462.819 14.154,13 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 F 3ª cat. 749,87 511,74 10,33 1.271,94 7,31 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12

UNA TANTUM: con il rinnovo del CCNL del 26/05/2008 le imprese devono erogare l’importo di € 225,00, divisibili in quote mensili in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio - 31 maggio 2008.MATERNITÀ: 100% della retribuzione.

MANUFATTI CEMENTO INDUSTRIA settembre 2011

Page 26: Costruire n° 24 - Periodico informativo della  Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 26Costruire • Ottobre 2011•

Operai Paga base Ind. conting. Ind. territ. settore E.D.R. Totale4° Livello O4 6,23 3,01 1,48 0,06 10,78Op. Spec. O3 5,78 3,00 1,38 0,06 10,22Op. Qual. O2 5,20 2,99 1,25 0,06 9,50Op. Com. O1 4,45 2,96 1,07 0,06 8,54

Impiegati Stipendio base Ind. conting. Premio produzione E.D.R. Totale7° Livello 1.538,71 533,82 371,40 10,33 2.454,266° Livello 1.384,83 529,63 339,59 10,33 2.264,385° Livello 1.154,02 523,35 282,30 10,33 1.970,004° Livello 1.077,11 521,25 256,21 10,33 1.864,903° Livello 1.000,16 519,16 236,06 10,33 1.765,712° Livello 900,15 516,43 212,41 10,33 1.639,321° Livello 769,36 512,87 182,50 10,33 1.475,06

N.B. Indennità di mensa: operai € 0,46/h, fino ad un massimo di 8 ore giornaliere; impiegati € 3,68 al giorno.Indennità di trasporto: operai € 0,13/h per 8 ore, oppure abbonamento mezzo pubblico; impiegati € 1,03 al giorno, oppure abbonamento mezzo pubblico.Indennità di alta montagna: per quote superiori a 1.000 m € 3,32 al giorno; per quote superiori a 1.200 m € 3,87 al giorno.La maggiorazione per ferie e gratifica natalizia è 18,50% da calcolarsi su paga base + contingenza + ind. di settore + E.D.R.+ E.E.T.

RIETI - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Livelli Paga base Cont/za ITS PR.P/NE E.D.R Totale Permessi 4,95% Cassa Edile 14,2%Imp. 7 1.538,71 533,82 375,78 10,33 2.458,64Imp. 6 1.384,83 529,63 343,71 10,33 2.268,50Imp. 5 1.154,02 523,35 285,66 10,33 1.937,36Imp. 4 1.077,11 521,25 259,32 10,33 1.868,01Imp. 3 1.000,16 519,16 238,93 10,33 1.768,58Imp. 2 900,15 516,43 215,58 10,33 1.642,49Imp. 1 769,36 512,87 185,33 10,33 1.477,89Op. 4 6,23 3,01 1,49 0,06 10,79 0,53 1,53Op. 3 5,78 3,00 1,39 0,06 10,23 0,51 1,45Op. 2 5,20 2,99 1,26 0,06 9,51 0,47 1,35Op. 1 4,45 2,96 1,08 0,06 € 0,42 1,21

N.B. Indennità di mensa dal 1° giugno 2008.Operai; € 0,55 orarie; impiegati: € 4,40 giornaliere.

VITERBO - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Page 27: Costruire n° 24 - Periodico informativo della  Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina IIICostruire • Ottobre 2011•

Livelli Paga Base Contingenza Premio prod. I.T.S.

Elemento Economico Territoriale

E.D.R. Totale mensile Paga oraria Straordinario al 35%

Permessi 4,95% in busta

Cassa Edile 4,30% in busta

Cassa Edile 14,20% accantonata

7° - Imp. 1° Super 1.538,71 533,82 287,48 83,81 10,33 2.454,156° - Imp. 1ª 1.384,83 529, 63 256,02 75,42 10,33 2.256,235° - Imp. 2ª 1.154,02 523,35 212,59 62,85 10,33 1.963,144° - Imp. 4° Liv. 1.077,11 521,25 191,22 58,66 10,33 1.858,574° - Op. 4° Liv. 6,22 3,01 1,10 0,34 0,06 10,73 14,49 0,53 0,46 1,523° - Imp. 3ª 1.000,16 519,15 175,63 54,47 10,33 1.759,743° - Op. Specializ. 5,78 3,00 1,03 0,31 0,06 10,1754 10,18 13,74 0,50 0,44 1,442° - Imp. 4ª 900,15 516,43 158,26 49,02 10,33 1.634,192° - Op. Qualificato 5,20 2,99 0,92 0,28 0,06 9,45 12,76 0,47 0,41 1,341° - Imp. 1° Impiego 769,36 512,87 136,01 41,90 10,33 1.470,471° - Op. Comune 4,45 2,96 0,81 0,25 0,06 8,5271 8,53 11,51 0,42 0,37 1,21

N.B. Mensa: Il valore è di € 0,55 per ora di presenza sul cantiere.Trasporto: rimborso pari al costo dell’abbonamento da casa al cantiere.Trasferta: il limite territoriale oltre il quale spetta la trasferta è fissato in 45 km dal comune di assunzione.

FROSINONE - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Livello Paga base Contingenza I.T.S. E.D.R. Totale Oraria 18,50% 4,95% Str. 35%Operaio 4° Livello 1.077,11 521,25 258,45 10,33 1.867,14 10,79 2,00 0,53 3,78Oraria 6,23 3,01 1,49 0,06Operaio Spec. 1.000,16 519,16 236,90 10,33 1.766,55 10,21 1,89 0,51 3,573° Livello oraria 5,78 3,00 1,37 0,06Operaio Qualificato 900,15 516,43 213,73 10,33 1.640,64 9,48 1,75 0,47 3,322° Livello oraria 5,20 2,99 1,24 0,06Operaio Comune 769,36 512,87 186,09 10,33 1.478,65 8,55 1,58 0,42 2,991° Livello oraria 4,45 2,96 1,08 0,06Mensa 0,54 €/hTrasporto Mensilizzazione abbonamento mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

Livello Paga base Contingenza Premio prod. E.D.R. Totale7° Livello 1.538,71 533,82 371,3 10,3 2.454,206° Livello 1.384,83 529,63 339,2 10,3 2.264,035° Livello 1.154,02 523,35 282,3 10,3 1.970,044° Livello 1.077,11 521,25 258,45 10,3 1.867,14Ex 3° Livello 1.000,16 519,16 236,90 10,33 1.766,55Ex 2° Livello 900,15 516,43 213,73 10,33 1.640,64Ex 1° Livello 769,36 512,87 186,09 10,33 1.478,65Mensa 4, 48 €/GTrasporto Mensilizzazione abbonamento mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

LATINA - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

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