Costruire n° 25 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

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25 Dicembre 2011 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, AUT. C/RM/59/2011 Periodico informativo della Fillea CGIL di Roma e Lazio anno 12 n. 25

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25Dicembre 2011

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Periodico informativodella Fillea CGIL di Roma e Lazioanno 12 n. 25

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Costruire Roma e Lazioperiodico informativo della Fillea CGIL di Roma e LazioDicembre 2011 - N° 25 - Anno 12Editore: Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - 00185 RomaTel. 06 462066-1 - Fax 06 [email protected]

Direttore Editoriale:Roberto CelliniDirettore Responsabile:Ilaria Bartoli CiancaleoniCoordinamento Redazionale:Elena SchifinoSegreteria di Redazione:Monica Bevilacqua, Giuseppe Giuffrida, Enza MangiaProgetto grafico, impaginazione ed editing: Aton - RomaStampa: LaCromografica - Roma

Hanno collaborato a questo numero:Roberto Cellini, Andrea Camboni, Marco Carletti, Ciancio Allebande,Roberto Baldassari

Iscritto al Tribunale di Romaal n. 239/2009 del 26/06/2009

Fillea Cgil NazionaleVia G. B. Morgagni, 27 - RomaTel. 06 441141 - Fax 06 44235849

Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 [email protected]

La Segreteria:Roberto Cellini - Segretario GeneraleMarco Carletti, Walter Cherubini, Elena Schifino

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R.L.S.T.:Antonio Cucculelli, Sandro Paolucci, Stefano MontemagnoLatina: Luca Bonetto Frosinone: Alessio Faustini

Ufficio Vertenze:Francesca Alberti, Elena Manuela Paraschivoiu, Diego Piccoli.

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RIETIVia Garibaldi, 174 - RietiTel. 0746 270194 - Fax 0746 201923

FILLEA ROMA-LAZIOVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

UFFICIO VERTENZEVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206631/2 - Fax 06 46206633

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RM5 (Sud, Eur, Ciampino)Via A. Davila, 37E - RomaTel. 06 7809798 - Fax 06 7883808

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RM7 (Pomezia, Castelli, Colleferro, Subiaco)Via Lamarmora, 32 - PomeziaTel. 06 9107151 - Fax 06 91602818

COORDINAMENTO RESTAURATORIVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

INCAVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 4814703

CAAFVia Poliziano, 34 - RomaTel. 06 4460263/4 - Fax 06 47825024Numero Verde 800 678196

5Editoriale

CON I LAVORATORI, PER L’EqUITà SOCIALE E LO SVILUPPO

di Roberto Cellini

6Lavoro

CONTRATTI DI PRECARIETà A TEMPO INDETERMINATO

di Andrea Camboni

12IL CARTEGGIO OVVERO

L’EPISTOLARIO FUMANTE

14Interviste

14 GIUGNO 2010. LA LETTERA DEGLI ECONOMISTI

a cura Andrea Camboni

17 Notizie

LA DIA DIGITALE

18Economia

DECRETO SALVA ITALIA.TANTO BASTONE, POCA CAROTA

di Monica Travaglini

21Gli speciali

L’ITALIA PRIMA DELLA MANOVRAdi Roberto Baldassari

26Roma Capitale

TANA DELIBERA TUTTIdi Ciancio Allebande

30TABELLE RETRIBUTIVE

I N D I C E

d i c e m b r e 2 0 1 1

Sedi Fillea

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AVREMMO VOLUTO UN TETTO ALLE RETRIBUZIONI PIù ALTE E ALLE PLURALITà DI INCARIChI PUBBLICI E CUMULI TRA STIPENDI E PENSIONI D’ORO. AVREMMO VOLUTO UNA MANOVRA ChE gARANTISSE “RIgORE, EqUITà E SVILUPPO” INVECE RIMANE SOLO IL RIgORE PER I SOLITI NOTI

Le scelte inique delle manovre che si sono succedute, prima politiche, poi tecniche, sono accomunate dalla stessa arbitrarietà nell’applicazione del fattore tempo alle diverse categorie cui si applicano o si dovrebbero applicare le misure di rigore e sacrificio. Sotto l’incalzare di un conto alla rovescia che avrebbe innescato il default, sono stati giustificati interventi definiti tecnici ma che in realtà sono discriminatori nei confronti delle fasce più deboli della società, lavoratori dipendenti e pensionati. “Se avessi avuto più tempo – ripete il premier Mario Monti – almeno sei mesi, per mettere mano anche all’evasione, avrei fatto una cosa più equa’’. Perché – domandiamo allora – il tempo scorre meno velocemente quando in discussione sono le indennità parlamentari, i capitali scu-dati, le giunte e i consigli provinciali?Il termine entro cui vengono riassegnate le funzioni delle province slitta al 31 dicembre 2012 con una dead line fissata al 31 marzo 2013. Per procedere al taglio delle indennità si istituisce la commissione Giovannini con il compito di individuare parametri in sintonia con la media europea. Calcoli che un tecnico, un professore – ma anche uno studente poco brillante – potrebbe risolvere in 5 minuti calcola-trice alla mano. Con il dubbio che il rinvio sui costi della politica diventi permanente.

Avremmo voluto invece una manovra che avesse introdotto forme serie di prelievo sulle grandi ricchezze. Avremmo voluto un tetto alle retribu-zioni più alte e alle pluralità di incarichi pubblici e cumuli tra stipendi e pensioni d’oro. Avremmo voluto una manovra che garantisse “rigore, equità e sviluppo” invece rimane solo il rigore per i soliti noti.Da tutto questo il paradosso di un governo che non paga il prezzo poli-tico delle sue scelte politiche. Perché non sono considerate politiche ma tecniche e dunque ineluttabili.Poi di nuovo l’idea che lo sviluppo passi attraverso il ridimensionamen-to dei diritti sindacali a partire dall’art.18 dello Statuto e la facilità di li-cenziamento riproponendo ricette che hanno prodotto solo lo scontro sociale, senza affrontare il tema delle 52 tipologie contrattuali e del pre-cariato giovanile, banalizzando il tema con lo scontro tra garantiti e non garantiti tra padri e figli.Sul programma delle infrastrutture per ora niente di nuovo se non pro-babili impegni di spesa. Abbiamo per questo deciso, e stavolta unitaria-mente, uno sciopero generale e presidi sotto le sedi istituzionali. Non vogliamo rappresentare l’opposizione politica di questo paese e svolgere ruoli di supplenza, ma ci compete il ruolo di opposizione sociale per tu-telare i diritti dei lavoratori e dei pensionati e lo eserciteremo come sem-pre con grande senso di responsabilità e di misura.Non mi resta che augurarci un buon Natale e un 2012 meno complica-to possibile.

DI ROBERTO CELLINISegretario generale Fillea CgILdi Roma e Lazio

Con i lavoratori, per l’equità sociale e lo sviluppo

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Nel creare le condizioni strutturali favorevoli alla crescita, il governo ave-

va/ha (bisogna capire se il Gover-no Monti sarà vincolato o meno alla lettera d’intenti inviata da Ber-lusconi alla UE) promesso all’Eu-ropa “entro 8 mesi il completa-mento delle riforme del mercato del lavoro, per superarne il duali-smo tra il Nord e il Sud e favorire una maggiore partecipazione”. Per quanto riguarda l’efficientamento del mercato del lavoro, l’esecutivo – nella lettera di intenti inviata il 26 ottobre all’UE – si era/è impe-

gnato ad approvare entro maggio 2012 una riforma della legislazio-ne del lavoro “funzionale alla mag-giore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’im-presa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato”. L’attuale legislazione non preve-de la possibilità di licenziare per ragioni economiche singoli lavo-ratori con contratto a tempo inde-terminato. Il governo Berlusconi non è arri-vato neanche a mangiare il panet-

tone e, per il momento, il nuovo esecutivo tecnico guidato da Mon-ti ha garantito alle parti sociali un confronto sui temi del mercato del lavoro. Un bel passo in avanti (se negli ultimi 3 anni non si fossero fatti chilometri di passi indietro). Anche perché la questione dei li-cenziamenti per motivi economi-ci si sarebbe andata ad aggiungere alle già discusse e approvate mi-sure a sostegno dell’occupazione contenute nel Titolo III del decre-to legge 138/2011, approvato il 16 agosto dopo la lettera inviata dalla Banca Centrale Europea che chie-deva all’Italia il riordino dei con-ti e il pareggio di bilancio entro il 2013.Ma se i conti devono tornare – e in fretta – che senso ha introdur-re con urgenza norme che non producono effetti sui saldi della manovra? L’obiettivo, infatti, non

CONTRATTI DI PRECARIETà A TEMPO INDETERMINATO

I CONTRATTI DI PROSSIMITà DETERMINANO UN ARRETRAMENTO DELLE CONDIZIONI LAVORATIVE. UN TENTATIVO DI ESTENDERE A TUTTI I LAVORATORI IL SENSO DI PRECARIETà E INCERTEZZA

DI ANdREA CAmBONI

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sembra essere il bilancio e nean-che l’apertura del mercato del la-voro a una maggiore competitività come asserito dalle aziende.Al contrario i saldi riguardano il sistema dei diritti compresi nello Statuto dei lavoratori di cui si au-spica – senza neanche troppo na-sconderlo – il progressivo smantel-lamento. Le direttrici di quest’opera di lo-goramento sono principalmente due. La destrutturazione, da una parte, della funzione delle rappre-sentanze sindacali e, dall’altra, del sistema contrattuale.

L’articolo 8 della manovra-bis pre-vede infatti la possibilità di dero-gare sia ai contratti collettivi na-zionali di lavoro che alla legge attraverso i contratti di “prossimi-tà” ovvero le intese attivate a livel-lo aziendale o territoriale. Intese che possono derogare su una con-gerie di materie quali le mansioni

no delle aziende si possano creare condizioni che favoriscano l’affer-mazione di sindacati di comodo, magari non troppo distanti dagli interessi datoriali. È necessario, invece, che le rappresentanze sin-dacali siano quelle aziendali previ-ste dalla legge n. 300 del 1970 e le Rappresentanze Sindacali Uni-tarie introdotte con l’accordo in-terconfederale del 20 dicembre 1993. Ma l’obiettivo di questa norma è propri quello di estendere a tutti il lavoratori, anche quelli che oggi sono tutelati dal contratto a tem-po indeterminato, un senso di in-certezza e di precarietà. Perché a parità di lavoro non corrisponde-ranno più pari condizioni e tratta-mento. Eliminare diritti acquisiti per pa-reggiare i conti con chi quei diritti non li ha. È questo il pareggio di bilancio promesso.

A seguito di un licenziamento senza giusta causa,

un contratto di prossimità

può prevedere non la reintegra nel posto

di lavoro, ma solo un’indennizzo

Visto che i contratti di prossimità

possono intervenire sull’inquadramento

del personale, è possibile la previsione

di un abbassamento della retribuzione

non associato alle competenze

del lavoratore e l’inquadramento del personale, l’orario di lavoro, le modalità di assunzione, di licen-ziamento e il livello di retribuzio-ne (comma 2).Al comma 1, invece, si specifica che le molteplici finalità della nor-ma, esemplificate con il comma 2 (maggiore occupazione, qua-lità dei contratti di lavoro, emer-sione del lavoro irregolare, incre-menti di competitività e di salario, gestione delle crisi aziendali e oc-cupazionali, investimenti e avvio di nuove attività), possono esse-re contenute nei contratti collet-tivi di lavoro sottoscritti, a livello aziendale o territoriale, da asso-ciazioni dei lavoratori comparati-vamente più rappresentative sul piano nazionale ovvero dalle rap-presentanze sindacali operanti in azienda.In sostanza anche un piccolo sin-dacato aziendale non presente sul territorio può avere lo stesso ruolo di una rappresentanza sindacale nazionale. Ben oltre il federalismo dei diritti. Siamo al microcosmo della sopravvivenza. Con il rischio che non specificando quali siano i criteri istitutivi delle rappresen-tanze sindacali operanti all’inter-

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Art. 8Sostegno alla contrattazione collet-tiva di prossimità.

1. I contratti collettivi di lavo-ro sottoscritti a livello azienda-le o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano na-zionale o territoriale ovvero dal-le loro rappresentanze sindacali operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accor-di interconfederali vigenti, com-preso l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011, possono rea-lizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati a condizione di esse-re sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali, fi-nalizzate alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, all’adozione di forme di parte-cipazione dei lavoratori, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di sa-lario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazio-nali, agli investimenti e all’avvio di nuove attività.

2. Le specifiche intese di cui al comma 1 possono riguardare la regolazione delle materie inerenti l’organizzazione del lavoro e della produzione con riferimento: a) agli impianti audiovisivi e alla intro-duzione di nuove tecnologie; b) alle mansioni del lavoratore, alla classificazione e inquadramento del personale; c) ai contratti a termine, ai contratti a ora-rio ridotto, modulato o flessibile, al regime della so-lidarietà negli appalti e ai casi di ricorso alla sommi-nistrazione di lavoro; d) alla disciplina dell’orario di lavoro; e) alle modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coor-dinate e continuative a progetto e le partite IVA, alla trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e alle conseguenze del recesso dal rapporto di lavo-

ro, fatta eccezione per il licenziamen-to discriminatorio, il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio, il licenziamento della la-voratrice dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei perio-di di interdizione al lavoro, nonché fi-no ad un anno di età del bambino, il licenziamento causato dalla doman-da o dalla fruizione del congedo pa-rentale e per la malattia del bambino da parte della lavoratrice o del lavo-ratore ed il licenziamento in caso di adozione o affidamento. 2-bis. Fermo restando il ri-spetto della Costituzione, nonché

i vincoli derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni internazionali sul lavoro, le spe-cifiche intese di cui al comma 1 operano anche in deroga alle disposizioni di legge che disciplinano le materie richiamate dal comma 2 ed alle relative regolamentazioni contenute nei contratti colletti-vi nazionali di lavoro.

3. Le disposizioni contenute in contratti colletti-vi aziendali vigenti, approvati e sottoscritti prima dell’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 tra le parti sociali, sono efficaci nei confronti di tut-to il personale delle unità produttive cui il contratto stesso si riferisce a condizione che sia stato approva-to con votazione a maggioranza dei lavoratori.

3-bis. All’articolo 36, comma 1, del decreto legi-slativo 8 luglio 2003, n. 188, sono apportate le se-guenti modifiche: a) all’alinea, le parole: “e la normativa regolamen-

tare, compatibili con la legislazione comunita-ria, ed applicate” sono sostituite dalle seguenti: “la normativa regolamentare ed i contratti col-lettivi nazionali di settore, compatibili con la legislazione comunitaria, ed applicati”;

b) dopo la lettera b), è inserita la seguente: “b-bis) condizioni di lavoro del personale”.

Legge 14 settembre 2011,

n. 148CONVERSIONE IN LEggE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEggE 13 AgOSTO 2011, N. 138, RECANTE ULTERIORI MISURE URgENTI PER LA STABILIZZAZIONE FINANZIARIA E PER LO SVILUPPO. DELEgA AL gOVERNO PER LA RIORgANIZZAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO DEgLI UFFICI gIUDIZIARI

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TAVOLAROTONDA

Galli. Il provvedimento è teso a favorire lo sviluppo e la diffusione della contrattazione di secondo livello, in coerenza con quanto Confindustria ha concorda-to con le organizzazioni sindacali nell’Accordo inter-confederale del 28 giugno 2011.

Morando. Ma se era opportuno – e forse lo era – of-frire una copertura di legge all’accordo sulla rappre-sentanza e la contrattazione concluso il 28 giugno tra tutte le parti sociali, anche al fine di consentire ad una ben regolata e diffusa con-trattazione di secondo livello di derogare al contratto naziona-le, qual è la ragione che ha mos-so il Governo a scrivere l’artico-lo 8 della manovra, che produce scontro sociale e conflitto anche tra i protagonisti, anzi proprio tra i protagonisti, dell’accordo del 28 giugno?

Camusso. Personalmente riten-go che un intervento per legge rispetto ad un accordo recente-mente raggiunto abbia l’effetto opposto a quel che forse qualcu-no immaginava di ottenere, per cui invece di rappresentare un rafforzamento, mette in discus-sione la costruzione unitaria di quella stagione.

Baretta. Non era stata proprio Confindustria con una frase si-billina a invitare le parti sociali a riflettere sul tema solo quando i tempi saranno maturi e oppor-tuni? Il che induce ad ipotizzare che i tempi maturi e opportuni per una riflessione così compiu-ta potrebbero essere diversi da

quelli della manovra in quanto le modifiche conte-nute dall’articolo 8 non sono immediatamente colle-gate al saldo di bilancio.

Galli. Per quello che ci riguarda, riteniamo neces-sario avviare una riflessione con le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo del 28 giugno – ov-viamente quando il momento sarà propizio – per esa-minare i contenuti del disposto dell’articolo 8, con ri-ferimento alle questioni della rappresentanza e delle

cosiddette intese modificative.

Malavasi. Infatti, il testo dell’ar-ticolo 8, nello specifico, lascia indefinito il profilo delle rap-presentanze datoriali della con-trattazione territoriale. A nostro avviso, è invece necessario preve-dere specificatamente la presen-za tra i firmatari di intese delle organizzazioni datoriali compa-rativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Angeletti. Deve essere corretta in maniera inequivoca la defini-zione dei soggetti che hanno la titolarità a modificare, a deroga-re i contratti nazionali o addirit-tura le leggi dello Stato, che per quanto ci riguarda non possono che essere i soggetti che hanno sottoscritto quei contratti.

Bonanni. Deve essere chiari-to che nei contratti territoriali e aziendali sottoscritti dalle rap-presentanze sindacali operan-ti in azienda, esse siano intese come rappresentanze sindacali aziendali e Rappresentanze Sin-

Derogando ai CCNL, i contratti di prossimità

intervento sulla retribuzione anche

per chi ha un contratto collettivo

di riferimento. Ovvero lo stipendio può essere deciso

dal datore di lavoro. Per tutti

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dacali Unitarie. Se si chiarisce questo aspetto, non ab-biamo alcuna preoccupazione rispetto a quanto pre-visto dalla norma.

Camusso. Ma determinare legislativamente la contrattazione, senza considerare quanto previsto dall’articolo 39 della Costituzione è un arbitrio e non basta far riferimento a degli accordi per sana-re la questione.

Costituzione della Repubblica Italiana. Art. 39

L’organizzazione sindacale è libera.Ai sindacati non può essere imposto altro ob-bligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.È condizione per la registrazione che gli sta-tuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.I sindacati registrati hanno personalità giuri-dica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare con-tratti collettivi di lavoro con efficacia obbliga-toria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

Gasparri. Riteniamo che l’articolo 8…

Finocchiaro. Mi chiedo quale sia il senso politico di questa cosa. Così come mi chiedo perché in una situazione come quella attuale, visto che non porta una lira nelle casse dello Stato, bisogna mantenere una norma che spacca il Paese e porta milioni di per-sone in piazza?

Bricolo. Infatti voi oggi, invece di essere in Parla-mento a discutere della manovra, eravate in piazza con la CGIL per sollevare le piazze. Questo stavate facendo e hanno fatto tutti i leader dei partiti delle opposizioni.

Gasparri. Non voglio fare polemiche: c’e` il…

Lannutti. Noi oggi eravamo in piazza con chi riven-dicava i propri diritti, intaccati da questo articolo 8: lo Statuto dei diritti dei lavoratori che è costato la-crime e sangue a intere generazioni. Noi eravamo in piazza e rivendichiamo i diritti della gente a protesta-re contro una manovra che non colpisce gli evasori, i riciclatori di denaro sporco e i faccendieri che hanno prosperato negli ultimi tre anni.

Malavasi. Invito tutti a fare un passo indietro e ad usare un po’ più di attenzione ai bisogni del Paese piuttosto che a qualche divergenza politica.

Morando. Anche perché la coesione sociale in sostegno alle misure anticrisi è essenziale per la loro riuscita. Quindi il Governo dovrebbe can-cellare il comma 2 dell’articolo 8 che produce conflitto sociale e contraddice l’accordo sulla rappresentanza e la contrattazione concluso nel mese di giugno.

Bonanni. Per me, al contrario, la norma conte-nuta all’articolo 8 è compatibile con gli accordi interconfederali del gennaio 2009 e del giugno 2011, in quanto dà sostegno alla volontà delle parti di rafforzare la contrattazione territoriale e aziendale.

Camusso. Ad ogni modo credo che mai una leg-ge possa decidere che ci siano soggetti diversi dal Parlamento che derogano alla legge e per come è costruita la norma contenuta nella manovra nei

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Dichiarazioni di: • Giampaolo Galli, direttore generale della Confindustria; • Enrico Morando, senatore PD; • Susanna Camusso, segretario generale CGIL; • Pierpaolo Baretta, capogruppo del Pd alla Commissione Bilancio della Camera; • Ivan Malavasi, presidente di Rete Imprese Italia; • Luigi Angeletti, segretario generale UIL; • Raffaele Bonanni, segretario generale CISL; • Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato per il PDL; • Anna Finocchiaro, presidente del gruppo PD al Senato; • Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato; • Elio Lannutti, capogruppo dell’Italia dei Valori

in commissione Finanze al Senato; • Giovanni Pistorio, senatore del gruppo Misto-MPA-AS; • Gilberto Pichetto Fratin, senatore PdL.

Tratte da:• 599° seduta pubblica del Senato di martedì 6 settembre 2011.• Audizioni davanti alla Commissione congiunta (Programmazione economica, bilancio del Senato e Bilancio, tesoro e programmazione della Camera) di giovedì 25 agosto 2011. • Indagine conoscitiva nell’ambito dell’esame dell’atto senato n. 2887 di conversione in legge del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo.

fatti si attribuisce alle parti un potere che non è legittimo es-se abbiano.

Gasparri. Noi riteniamo che l’articolo 8…

Angeletti. Condividiamo l’obiet-tivo di rafforzare l’autonomia e il ruolo – come riportato nello stes-so accordo sottoscritto nel giugno di quest’anno – dei soggetti che quell’accordo hanno sottoscritto e che giustamente devono essere presi in considerazione. Camusso. Anzitutto in ragio-ne del fatto che le parti sociali in due incontri successivi con il Governo hanno chiesto di non intervenire su quella materia e sull’autonomia delle parti con-trattuali.

Morando. Un Governo che chiede responsabilità a tutti, che deve potersi giovare di uno sforzo collettivo, può e deve mostrare responsa-bilità. Sull’articolo 8 il Governo non mostra questa re-

sponsabilità; lo faccia adesso e noi gliene daremo volentieri atto.

Gasparri. La contestata norma sulla contratt…

Pistorio. Forse sarebbe stato an-cor più corretto che il Governo non avesse forzato ulteriormente le relazioni sociali e politiche con misure, come quelle contemplate all’articolo 8, che non produco-no nulla e che spaccano i lavora-tori, in un momento in cui la co-esione nazionale è un patrimonio che dobbiamo ricercare.

Pichetto Fratin. Sì, ma vor-rei ricordare le raccomandazioni dell’Unione europea sull’esame del Documento di economia e fi-nanza dell’Unione, che ponevano il problema della flessibilità del la-voro o del sistema dualistico italia-no come uno degli elementi fonda-

mentali. L’intervento dell’articolo 8 può essere giusto o non giusto, è correggibile e migliorabile, ma questo Pae-se, destra e sinistra, deve cominciare ad affrontarlo.

Poiché i contratti di prossimità possono

stipulare intese sull’orario di lavoro, che fine farà il limite

delle 40 ore settimanali?

I contratti di prossimità derogano anche

alla legge. La legge stabilisce a 6 mesi il periodo di prova.

La legge non lo stabilisce più

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5 agosto 2011. Lettera aperta da parte della Banca centrale europea inviata al governo italiano.

“Caro Primo Ministro, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea il 4 agosto ha discusso la situazione nei mercati dei Titoli di Stato Italiani”.

“C’è anche l’esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli

di negoziazione. L’accordo del 28 giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione”.

“Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l’assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi”.

“Con la migliore considerazione,Mario Draghi, Jean-Claude Trichet”

26 ottobre 2011. Lettera di Berlusconi ai presidenti del Consiglio e della Commissione Europea.

“Caro Herman, caro Josè Manuel, come concordato nel corso del nostro incontro a Bruxelles, Vi invio il documento che descrive la situazione economico-finanziaria italiana e illustra le misure che intendiamo adottare per una finanza pubblica sostenibile e per creare condizioni strutturali favorevoli alla crescita”.

“Entro maggio 2012 l’esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro a. funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza

IL CARTEggIO OVVERO L’EPISTOLARIO FUMANTE

DALLA LETTERA DELLA BCE ALLE PROMESSE DEL gOVERNO BERLUSCONI.ECCO COME VENgONO CALATE DALL’ALTO LE RIFORME DEL MERCATO DEL LAVORO

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dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato”.

“Un forte abbraccio, Silvio”.

4 novembre 2011. Lettera del commissario UE agli Affari Economici, Olli Rehn, al ministro Tremonti (le 39 domande).

“Caro Giulio,Quali misure concrete sta prendendo in considerazione il governo per promuovere l’occupazione dei giovani e l’occupazione femminile? Il governo sta prendendo in considerazione di intervenire nell’ambito degli accordi e dei contratti esistenti o sta programmando di introdurne di nuovi? In questo caso, che tipo di accordi e contratti prevede di introdurre?”.

“Per quanto riguarda le previste “nuove norme di licenziamento per ragioni economiche nei contratti di assunzione a tempo indefinito”, interesserebbero la legge che dispone licenziamenti individuali o collettivi? Quali parti della legge il governo sta pensando di rivedere e correggere, e in quale modo? In quali modi

concreti la nuova legislazione contribuirà ad affrontare la segmentazione del mondo del lavoro tra lavoratori a tempo indefinito protetti e lavoratori precari? E a questo proposito, esistono piani volti a ridurre l’alto numero (46) delle tipologie di contratto di lavoro oggi esistenti?”.

12 novembre 2011. Dossier della Presidenza del Consiglio dei Ministri “La risposta del governo alla crisi. 8 maggio 2008 – 12 novembre 2011”. Risposta alla 39 domande.

“Il governo ha già presentato alle parti sociali il nuovo “Statuto dei Lavori” introducendo l’art. 8 nella manovra di agosto 2011 che consente ai partner sociali a livello di impresa di derogare alcune norme del lavoro, comprese le norme sul licenziamento”.

29 novembre 2011. Rapporto sull’Italia del commis-sario UE agli Affari economici, Olli Rehn (rappor-to “Addressing Italy’s high-debt/low-growth chal-lenge”).

“Eliminare la rigidità” ad esempio sostituendo il reintegro obbligatorio attualmente in vigore per le aziende con più di 15 lavoratori “con il pagamento di un’indennità di liquidazione legata allo stipendio percepito”.

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14 giugNO 2010LA LETTERA DEgLI ECONOMISTILA POLITICA RESTRITTIVA AggRAVA LA CRISI, ALIMENTA LA SPECULAZIONE E PUÒ CONDURRE ALLA DEFLAgRAZIONE DELLA ZONA EURO. SERVE UNA SVOLTA DI POLITICA ECONOMICA PER SCONgIURARE UNA CADUTA ULTERIORE DEI REDDITI E DELL’OCCUPAZIONE.

INTERVISTA AL PROF. GIUSEPPE DI TARANTO

Professor Di Taranto, nell’estate del 2010 scrive-vate le vostre indicazioni indirizzandole al Go-verno, al Parlamento, alle Istituzioni dell’Ue e al

Sistema europeo di banche centrali. È passato quasi un anno e mezzo da quella lettera. Ripercorriamo alcuni passaggi del documento per analizzarne l’attualità.

L’attualità di quelle tesi è dimostrata dai fatti. L’ulti-mo vertice europeo, che ha stabilito la convergenza fiscale e sanzioni automatiche per gli Stati che sfora-no il 3% del rapporto deficit Pil, impone vincoli an-cora più rigidi all’interno della UE. Ciò comporterà maggiore rigore, minore crescita e recessione, come hanno sottolineato Banca d’Italia e Corte dei Conti relativamente al decreto “Salva l’Italia”. È interessan-te ricordare che dall’introduzione dell’euro il potere d’acquisto delle famiglie a reddito fisso in Italia è di-minuito del 40% e il tasso di disoccupazione giovani-le ha raggiunto il 30%. A questo proposito scrivevate: “La preferenza per la cosiddetta “austerità” rappresenta anche e soprattutto l’espressione di interessi sociali consolidati. Vi è infatti chi vede nell’attuale crisi una occasione per accelerare i pro-cessi di smantellamento dello stato sociale, di frammen-tazione del lavoro e di ristrutturazione e centralizzazione dei capitali in Europa. L’idea di fondo è che i capitali che usciranno vincenti dalla crisi potranno rilanciare l’accu-mulazione sfruttando tra l’altro una minor concorrenza sui mercati e un ulteriore indebolimento del lavoro”.Da chi sono rappresentati questi interessi sociali con-solidati? Più che di persone si tratta di enti che godono di par-ticolari prerogative, che si manifestano nel potere di gestire, invece che di subire, il mercato. Questo, infat-ti, dovrebbe essere governato solo dalla competitività e dal principio della libera concorrenza per garantire la migliore redistribuzione delle risorse. Non è così. A fronte della marcata diminuzione del potere d’ac-quisto della famiglie, come ho sottolineato, Banche e Assicurazioni hanno aumentato il prezzo dei servizi e delle tariffe, dall’anno della loro liberalizzazione, 1994, ad oggi, rispettivamente del 109% e del 184% (Rc auto) . A fronte di questa situazione, il governo Monti ha ridotto il numero dei commissari delle Au-thority, cioè degli unici enti che hanno la funzione di controllo del mercato e delle sue distorsioni, delle banche, delle assicurazioni e così via.

A CURA DI ANdREA CAmBONI

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Sembra che la fiducia dei mercati sia più importante della fiducia dei cittadini…La inderogabilità di misu-re che coniughino rigore dei conti pubblici e cresci-ta dell’economia sembra prevalere sulla tutela dei ceti medi a basso reddito e, più in generale, di colo-ro che vivono di lavoro e non di rendita. Non si di-mentichi che i vincoli di fatto imposti dell’Unione monetaria europea pos-sono rispettarsi anche a saldi invariati.

Rigore, crescita. Cosa non è stato fatto per garantire una maggiore equità e co-me di fatto si è proceduto per mortificare ulterior-mente tale criterio?La rinuncia ad un incre-mento progressivo delle aliquote Irpef, che avreb-be certamente introdot-to un criterio di equità, a favore di aumenti del prezzo dei carburati e dell’in-nalzamento dell’IVA, non può non comportare una ulteriore e indiscriminata riduzione del livello di vi-ta. Questa colpisce, in quanto tale, prevalentemente le famiglie a basso reddito, già soggette alla reintro-duzione dell’ICI e/o dell’IMU, imposte che implica-no il potenziale raggiungimento della soglia di po-vertà di 1,6 milioni di nuclei familiari, a causa di un aggravio di spesa intorno ai 2.500 euro. Non a caso, nel 2012, è previsto un aumento della pressione fisca-le dal 42,5% al 45% e un effetto depressivo sull’eco-nomia pari all’ammontare di quasi mezzo punto del Prodotto interno lordo. In termini diversi, i sacrifici non serviranno ad avviare la crescita perché l’effetto della manovra sarà l’aumento della recessione.

Tra il “cigno nero” e il “doppio tuffo” mi sembra di capire che propende per la prima ipotesi. Ma le pre-visioni circa l’evoluzione della crisi globale possono prevedere ancora scenari alternativi e non necessa-

riamente recessivi o di stagnazione?È fondamentale compren-dere che la crescita non di-pende solo dalla pareggio di bilancio e dalla riduzio-ne del debito pubblico ma soprattutto dall’aumen-to del prodotto naziona-le lordo. I due parametri principali di Maastricht sono, appunto, il rispetto del rapporto deficit/Pil al 3% e debito pubblico/Pil al 60%. La politica econo-mica dell’Unione Moneta-ria pone l’attenzione solo sui numeratori di questi rapporti e non sul deno-minatore, cioè sulla cre-scita della ricchezza. Fin-ché non si comprenderà che un aumento del defi-cit – se non indirizzato alla spesa corrente – può per-mettere investimenti pro-duttivi, e quindi sviluppo e occupazione, sarà diffici-le creare nuove condizio-

ni per la ripresa economica di molti Paesi dell’Unione monetaria europea. D’altronde, si chiudono gli occhi davanti alle stesse politiche attuate dalle singole nazioni della UE per uscire dalla crisi, come mostra il livello me-dio del rapporto deficit/pil che ha raggiunto il 6% .

“Affinché una svolta di tale portata possa concretamente svilupparsi, è necessario in primo luogo dare respiro al processo democratico, è necessario cioè disporre di tempo. Ecco perché in via preliminare proponiamo di introdurre immediatamente un argine alla speculazione”.Il processo democratico può essere coniugato con la nomina di un governo tecnico senza il mandato po-polare? La giustificazione addotta è la mancanza di tempo. Ma il tempo è davvero scaduto o ce lo voglio-no far credere?Le forze politiche italiane, sia maggioranza che oppo-sizione, hanno mostrato grande maturità e coesione permettendo la nomina di un governo tecnico. È op-portuno ricordare che negli stati dove maggiore è la

GIUSEPPE DI TARANTOÈ ordinario di Storia economica presso la Facoltà di Economia della Luiss Guido Carli, dove insegna anche Storia della fi-nanza e dei sistemi finanziari. Già componente del Consiglio Superio-re dell’ISTAT, è docente presso la Scuo-la superiore di pubblica amministrazio-ne della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È componente del Consiglio di Amministrazione della Luiss Guido Car-li e dell’Advisory Board di The Journal of European Economic History. Tra le sue pubblicazioni: Italy and the Internatio-nal Monetary Fund. From the Multiple Ex-change-Rate System to Convertibility (“The Journal of European Economic History”, no. 2, 2007), L’Europa tradita. Dall’econo-mia di mercato all’economia del profitto (Ce-dam, 2008), La Cina e l’internalizzazione della globalizzazione (Luiss, 2008), Socieda-de e subdesenvolvimento na obra de Josuè de Castro (Cejup, 1993).

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crisi, per esempio Spagna e Grecia, si è andati verso le elezioni anticipate; in termini diversi, non si sono nominati governi tecnici per gestire l’economia fino alla fine delle rispettive legislature. L’incarico al Prof. Mario Monti era opportuno e necessario per il parti-colare momento storico che l’Italia attraversa. Certa-mente, però, rappresenta una limitazione della sovra-nità popolare perché non espressa. A ciò si aggiunga che l’Unione europea ha già ristretto, con una gover-nance non delegata o deliberata dalle singole azioni alla Merkel e Sarkozy, la sovranità nazionale dei sin-goli paesi, a favore, come dimostra la speculazione, di una sovranazionalità del potere economico.

Ma almeno gli eurobond potrebbero rappresentare un argine alla speculazione? Certamente, anche per le garanzie che offrirebbero a difesa della sostenibilità dell’intero debito pubbli-co della UE. Ma ancora una volta la Germania si è opposta alla loro attuazione. Questa decisione, come ha mostrato il recente vertice di Marsiglia, ha deluso le aspettative dei mercati con la caduta delle borse e l’aumento dello spread tra BTP italiani e BUND te-deschi.Bisogna quindi che la BCE si impegni pienamente ad acquistare i titoli sotto attacco, rinunciando a “steri-lizzare” i suoi interventi.

“Il programma di riacquisto dei bond è temporaneo e del tutto sterilizzato [...] cosa ancora più impor-tante non può essere usato per aggirare il principio fondamentale della disciplina di bilancio.” (Draghi, convegno all’Istituto Montaigne di Parigi, 5 settem-bre 2011).In molti si sono affrettati a dire come Draghi abbia fatto il possibile nella sua nuova veste di presidente della Bce e, in precedenza, di governatore della Ban-ca d’Italia. Tra costoro e chi vorrebbe Draghi incriminato di alto tradimento, qual è la sua posizione?Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha un atteggiamento quanto mai corretto perché super partes. Il vero problema e nello statu-to della Bce, che prevede solo la lotta all’inflazione e nulla per quanto riguarda la crescita e l’occupazio-ne, compiti, invece, previsti dalla Federal Reserve. È interessante ricordare che già nel 1998, anno del-la nascita della Bce, un gruppo di premi Nobel per l’economia chiedeva, con un “Manifesto contro la di-

soccupazione in Europa” di rendere lo statuto della Banca centrale europea simile a quello della Federal Reserve. Restarono del tutto inascoltati e oggi, a di-stanza di molti anni, il dibattito per superare la crisi nella UE si ripropone negli stessi termini.

Nel corso del prossimo anno sono in scadenza titoli per un valore di 360 miliardi. È possibile che l’Italia faccia i conti con l’insolvenza? E nel caso, il Fondo salva Stati che ruolo giocherebbe?Assolutamente no. A fronte di un debito pubblico di circa 1.900 miliardi, la ricchezza privata degli italiani ammonta a 5.343 miliardi e il patrimonio pubblico a 1.800 miliardi. Ciò significa che, nell’eventualità del-la non sostenibilità di parte del debito pubblico, si può fare fronte immediatamente o con le dismissio-ni della ricchezza dello Stato o con un’imposta patri-moniale progressiva, in modo da non punire le classi più deboli. Questa è certamente una condizione di privilegio per l’Italia, che la differenzia sia dalla Gre-cia che da altri Paesi quali la Spagna, l’Irlanda o il Portogallo.

“L’esperienza storica insegna che per contrastare efficace-mente la deflazione bisogna imporre un pavimento al tra-collo del monte salari, tramite un rafforzamento dei con-tratti nazionali, minimi salariali, vincoli ai licenziamenti e nuove norme generali a tutela del lavoro e dei processi di sindacalizzazione. Soprattutto nella fase attuale, pensa-re di affidare il processo di distruzione e di creazione dei posti di lavoro alle sole forze del mercato è analiticamente privo di senso, oltre che politicamente irresponsabile”.Articolo 8 della manovra-bis. Come si spiega dal pun-to di visto economico una norma che non incide sui saldi di bilancio? L’articolo 8 è ormai superato. Il problema non è in-cidere sui saldi di bilancio, ma tutelare la classe lavo-ratrice che sta già dando tanto sia in termini di non adeguamento dei salari all’inflazione, sia in termi-ni di tassazione soprattutto indiretta, come mostra il aumento dell’Iva e l’incremento del prezzo dei carburanti. Negli ultimi due decenni, cioè nell’età della globalizzazione, il numero dei lavoratori nel mondo è aumentato di circa 800 milioni, a causa dell’ingresso nel mercato di Cina, India e di altri Pa-esi emergenti, mentre la partecipazione del lavoro al reddito è diminuita di circa dieci punti, a favo-re di rendita e profitto. Questo dato, penso, che si commenti da solo.

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Il 22 novembre, l’assessore ai Servizi tecnologici e Reti in-formatiche di Roma Capita-

le, Enrico Cavallari, ha illustrato il nuovo servizio di presentazione online della Denuncia di Inizio At-tività (DIA), nato in collaborazio-ne con l’Ordine degli architetti di Roma.La digitalizzazione della docu-mentazione (oltre settemila fa-

scicoli depositati ogni anno negli uffici capitolini) porterà per cia-scuna pratica un risparmio di cir-ca mille euro tra copie del pro-getto e relativo fascicolo. Inoltre, permetterà di riassorbire le 40mila richieste di informazio-ni e modulistica, per la consegna o l’integrazione della documen-tazione edilizia, effettuate agli sportelli.

LA DiA DigiTALe

Tuttavia, inizialmente, il procedi-mento amministrativo della DIA in edilizia, potrà usufruire sia della “vecchia” procedura carta-cea sia della nuova versione digi-tale, con un servizio online atti-vo per tutto il territorio di Roma Capitale.Durante la procedura telemati-ca il professionista accede al por-tale di Roma Capitale nell’ap-posita sezione e si connette alla piattaforma messa a disposizio-ne dall’Ordine degli architetti di Roma e Provincia: riconosciu-to come professionista abilita-to, viene guidato nella stesura di tutti gli atti necessari previsti dai regolamenti nazionali e di Ro-ma Capitale. Ultimata la predi-sposizione della documentazio-ne, il professionista la sigla con la firma digitale (previa dotazio-ne del dispositivo) e, tramite la PEC (Posta elettronica certifica-ta), la invia agli uffici competen-ti all’indirizzo: [email protected]. A fronte della istanza acquisita via PEC dagli uffici competenti, il si-stema invia al professionista una email certificata che riporta l’og-getto e il numero di protocollo della DIA, l’ufficio destinatario-competente, il responsabile del procedimento. La email costituisce la ricevuta di avvenuta presentazione della se-gnalazione di inizio attività. La documentazione viene poi ac-quisita automaticamente dal siste-ma di Gestione Elettronica Docu-mentale capitolino (GED) mentre il personale preposto inizia ad ope-rare tramite le apposite procedure informatizzate collaborando digi-talmente con i Municipi, se inte-ressati dallo svolgimento dell’iter amministrativo”.

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TANTO bAsTONe, pOcA cAROTA

La Camera ha approvato il decreto legge “Salva-Italia” che ora passa al vaglio del

Senato per il via libera definitivo previsto per il 23 dicembre. In ar-rivo dal 2012 modifiche sia per il diritto che per la misura delle pre-stazioni pensionistiche, l’ennesi-ma riforma delle pensioni, le stes-se operazioni e rimedi di sempre, mentre da un governo di tecnici altamente specializzati ci si aspet-tava un’analisi strutturale dei reali problemi del paese ed il rimedio giusto: colpire chi più ha e meno contribuisce.I destinatari delle nuove norme in materia previdenziale sono tut-

ti coloro che non hanno ancora maturato i requisiti previsti per il diritto al pensionamento al 31 di-cembre 2011, con l’eccezione di:

tutti coloro che hanno matura-to il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2011;

le lavoratrici che accedono in via sperimentale prevista ai sensi dell’art. 1 comma 9 della legge n. 243/2004, dal 2008 al 2015, conseguendo la pensio-ne con almeno 35 anni di con-tributi e 57 anni di età se dipen-denti e 58 se autonome;

nel limite di 50.000 unità, an-che se perfezionano il diritto a

pensione successivamente al 31 dicembre 2011, lavoratori che alla data del 31 ottobre 2011 si trovino ad essere: collocati in mobilità ordinaria e matura-no diritto durante la fruizione dell’indennità stessa; colloca-ti in mobilità lunga; lavoratori titolari di prestazione straordi-narie; autorizzati ai versamenti volontari; dipendenti pubblici in esonero.

Le principali modifiche riguardano sia il diritto che la misura delle pre-stazioni e sostanzialmente sono:

la quota di pensione relativa

all’anzianità contributiva matu-rata dopo il 1 gennaio 2012 sa-rà calcolata con il sistema con-tributivo:– vengono elevati i requisiti

anagrafici e contributivi del-la pensione di vecchiaia;

– viene elevato il requisito contributivo per accedere alla pensione anticipata (ex anzianità) e introdotta una penalizzazione se il pensio-namento avviene prima di una stabilita età;

– vengono abolite le pensioni di anzianità con le quote;

– vengono abolite le “finestre” per accedere alla pensione.

Una manovra insostenibile ed incoerente con le promesse di equità, rigore e crescita

IL DECRETO SALVA-ITALIA NON SALVA I PENSIONATI ITALIANI.ECCO COME CAMBIANO LE PRESTAZIONI PENSIONISTIChE CON LA MANOVRA DEL gOVERNO MONTI

DI MONICA TRAVAGLINI INCA CgIL MARINO

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PENSIONE DI VECCHIAIA - LAVORATRICI DEL SETTORE PRIVATO

Dipendenti Autonome e Gestione Separata

PeriodoAumentosperanza di vita(mesi)

Nuova età(anni e mesi)

Età con aumento(anni e mesi)

Nuova età(anni e mesi)

Età con aumento(anni e mesi)

Dal 01-01-2012 al 31-12-2012 -- 62 62 63 + 6 63 + 6

Dal 01-01-2013 al 1-12-2013 3 62 62 + 3 63 + 6 63 + 9

Dal 01-01-2014 al 31-12-2015 -- 63 + 6 63 + 9 64 + 6 64 + 9

Dal 01-01-2016 al 31-12-2017 4 65 65 + 7 65 + 6 66 + 1

Dal 01-01-2018 -- 66 66 + 7 66 66 + 7

PENSIONE DI VECCHIAIA - SETTORE PUBBLICO E LAVORATORI SETTORE PRIVATO

Periodo Aumento speranza di vita(mesi)

Nuova età(anni e mesi)

Età con aumento(anni e mesi)

Dal 01-01-2012 al 31-12-2012 -- 66 66

Dal 01-01-2013 al 1-12-2013 3 66 66 + 3

Dal 01-01-2014 al 31-12-2015 -- 66 66 + 3

Dal 01-01-2016 al 31-12-2017 4 66 65 + 7

Dal 01-01-2018 -- 66 66 + 7

PENSIONE ANTICIPATA

Anno Aumento speranza di vita (mesi)

Uomini(anni e mesi)

Donne(anni e mesi)

Età anagrafica(anni e mesi)

2012 -- 42 + 1 41 + 1 622013 3 42 + 5 41 + 5 62 + 32014 -- 42 + 6 41 + 6 62 + 32015 -- 42 + 6 41 + 6 62 + 32016 4 42 + 10 41 + 10 62 + 72017 -- 42 + 10 41 + 10 62 + 72018 -- 42 + 10 41 + 10 62 + 7

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I nuovi requisiti per la pensione di vecchiaiaViene confermato per tutti il mec-canismo di adeguamento dell’età pensionabile previsto dalla legge 122/2010 in relazione all’aumen-to della speranza di vita dal 2015,Per le lavoratrici dipendenti del settore privato l’età anagrafica per il diritto a pensione dal 1 genna-io 2012 è fissata a 62 anni e incre-menterà progressivamente di 18 mesi ogni 2 anni fino a raggiunge-re 66 anni nel 2018. Mentre per le lavoratrici autonome o iscritte alla gestione separata, l’età anagrafica richiesta dal 2012 per accedere al-la pensione di vecchiaia è di 63 an-ni e 6 mesi, aumentati di un anno dal 2014 e di un anno dal 2016, fino a raggiungere 66 e 6 mesi nel 2018.

Per tutti i lavoratori del settore pubblico e tutti i lavoratori del set-tore privato l’età per il pensiona-mento di vecchiaia viene fissata dal 01 gennaio 2012 a 66 anni.

I nuovi requisiti per la pensione anticipata (ex anzianità)Dal 01 gennaio 2012 si accede al-la pensione anticipata con un’an-zianità contributiva di 42 anni e 1 mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne, aumentando di un mese dal 2013 e di un mese dal 2014 incrementati dall’aumen-to della speranza di vita.Il diritto alla pensione anticipa-ta di ottiene indipendentemente dall’età, ma è prevista una pena-lizzazione dell’1% per ogni anni mancante al requisito minimo di

età fissato per il 2012 a 62 anni, calcolata in proporzione per le frazioni di un anno.

Palese, evidente, scontato che le modifiche apportate al sistema pensionistico da questo decre-to siano penalizzanti, inadeguate e assolutamente ingiuste. Esausti-ve e chiare le parole del segretario della Fillea CGIL Walter Schiavella quando afferma che: “Una mano-vra insostenibile ed incoerente con le promesse di equità, rigore e cre-scita. Per gli operai edili, poi, siamo di fronte all’accanimento terapeu-tico… insopportabile l’innalza-mento dei limiti per l’accesso alle pensioni di anzianità per un setto-re segnato da grande discontinu-ità lavorativa e conseguente ridu-zione dei montanti di calcolo delle pensioni, oltre che da una evidente gravosità del lavoro che rende com-plesso immaginare permanenze al lavoro, per quanto volontarie, fino a 67 anni. Insomma, qui si rischia di mandare i lavoratori sulle impal-cature con la badante!”.

In fase di conversione del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolida-

mento dei conti pubblici, gli emendamenti parlamentari hanno mi-tigato alcuni effetti distorsivi derivanti dall’innalzamento dei requisi-ti per il diritto al pensionamento che, altrimenti, sarebbe slittato di cinque-sei anni, per esempio nel caso di lavoratori nati nel 1952 e di lavoratrici del 1955. Nel passagio parlamentare è stato quindi intro-dotto l’articolo 15-bis per i lavoratori dipendenti del settore privato le cui pensioni sono liquidate a carico dell’assicurazione generale obbli-gatoria e delle forme sostitutive della medesima.

I lavoratori con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 e che quindi con il vecchio sistema avrebbe-ro maturato i requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012 possono conseguire il trattamento della pensione anticipata al compimento di un’età anagrafica non inferiore a 64 anni.

Le lavoratrici possono conseguire il trattamento di vecchiaia con un’età anagrafica non inferiore a 64 anni qualora maturino entro il 31 dicembre 2012 un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e alla medesima data conseguano un’età anagrafica di almeno 60 anni.

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L’iTALiA pRimA DeLLA mANOVRAL’OPERAZIONE POLITICA DEL PRESIDENTE NAPOLITANO ChE hA PORTATO MARIO MONTI A PALAZZO ChIGI, I PRIMI PASSI DEL GOVERNO TECNICO E LE NuOVE MISuREPER AFFRONTARE LA CRISI. ECCO COSA NE PENSANO GLI ITALIANI

di Roberto Baldassari

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Il Presidente della Repubblica Al quinto anno di mandato (dopo l’insediamento av-venuto nel maggio del 2006), il Presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano è più forte che mai, confermandosi la figura politica in cui gli italiani ri-pongono maggior fiducia: quasi nove italiani su die-ci gradiscono l’operato del Presidente, apprezzando-ne soprattutto il ruolo di custode della Costituzione e “garante delle regole”.Il trend temporale del gradimento da parte dei cit-tadini è implacabile: dopo un primo anno di man-dato su livelli buoni ma non eccezionali (fra il 65 e il 70%), a causa delle resistenze da parte di una fetta dell’elettorato di Centro Destra a considerar-lo realmente super partes e non espressione di una

precisa parte politica, nel corso del suo secondo mandato, Napolitano ha saputo conquistare buo-na parte di questi elettori grazie al modo in cui ha gestito la caduta del Governo Prodi e la successiva campagna elettorale e più recentemente la caduta del Governo Berlusconi e l’avvio del Governo tec-nico Monti. La fiducia degli italiani nei confronti del Presidente della Repubblica sembra essere in questo momento inattaccabile. La vera forza del Presidente Napolita-no è quella di essere percepito dai cittadini come il “Presidente di tutti”, percezione confermata dalla tra-sversalità del suo gradimento, elevato fra tutti gli ita-liani: uomini e donne, giovani e meno giovani, al di là dell’appartenenza politica.

IL TREND DELLA FIDUCIA NEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANOTrend settimanali = Valori percentuali

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Pagina 23Costruire • Dicembre 2011•

Monti e il Governo tecnicoProprio mentre completiamo questo articolo il Go-verno Monti si confronta con il Parlamento per l’ap-provazione della così detta manovra “Salva Italia”. Appena nominato Senatore a vita la fiducia degli ita-liani in Mario Monti si attestava intorno al 50%: un dato molto alto considerando il livello generale di sfiducia che aleggia sul nostro Paese. E poi Monti in

quel momento non era molto conosciuto dalla gran-de maggioranza della popolazione. Con il passare dei giorni la fiducia nel Presidente e nel suo Esecu-tivo tende a salire fino a toccare i 73 punti percen-tuali il 18 novembre 2011. Con l’avvicinamento del-la manovra e le prime indiscrezioni sulle misure da adottare il trend registra un forte decremento ( -5% il 28 novembre).

IL TREND DELLA FIDUCIA NEL GOVERNO MONTITrend settimanali = Valori percentuali

IL TREND DELLA FIDUCIA IN MARIO MONTI

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Ipotesi del gradimento delle misure economiche Le notizie che trapelano riguardo alle misure proposte per la manovra “Salva Italia” preoccupano l’opinione pubblica italiana che si segmenta molto tra favorevoli e contrari nel giudizio complessivo: 42% approvano con-tro 45% che non approvano (sensibile anche il 13% che dichiara di non essere informato o di non avere

ancora un’opinione stabile). Tra le misure quella mag-giormente “digerita” sembra essere l’ipotesi della rein-troduzione della patrimoniale (favorevoli 54%), segui-ta dall’estensione a tutti del sistema contributivo per il calcolo della pensione (favorevoli 47%) e dalla nuo-va imposta sulla prima casa con revisione delle rendite catastali (favorevoli 32%). In ultima posizione l’ipotesi dell’aumento dell’IVA con solo il 22% di consensi.

APPROVA NEL COMPLESSO LE NUOVE MISURE ECONOMICHE CHE STA DECIDENDO IL GOVERNO MONTI?

IL GOVERNO STA STUDIANDO UNA SERIE DI NUOVE MISURE ECONOMICHE PER AFFRONTARE LA CRISI. qUANTO è D’ACCORDO SU OGNUNA DI qUESTE POSSIBILI MISURE?

Non è informato/Senza opinione13%

Non approva45%

Approva42%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

54% 42% 4%

47% 44% 9%

32% 64% 4%

31% 62% 7%

28% 70% 2%

27% 67% 6%

22% 73% 5%

Introduzione di un’imposta patrimoniale

Senza opinione

Estensione a tutti del sistema contributivo per il calcolo della pensione

Nuova imposta sulla prima casa con revisione delle rendite catastali

Aumento dell’IVA agevolata dal 10% al 11%

Aumento dell’età pensionabile

Blocco dell’adeuamento delle pensioni all’in�azione

Aumento dell’IVA dal 21% al 22%

Non d’accordo (Poco+Per nulla)D’accordo (Molto+Abbastanza)

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Nota metodologicaIl sondaggio qui presentato è stato eseguito da Istitu-to Piepoli dal giorno 28 al giorno 29 novembre 2011 con metodologia C.A.T.I., su un campione di 500 ca-si rappresentativo della popolazione italiana maggio-

renne, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana. Il documento della ricerca è pubblicato sul sito www.agcom.it e/o www.sondaggipoliticoelettorali.it.

Roberto BaldassariVicepresidente dell’Istituto Piepoli S.p.A. di cui dirige la Se-

de di Roma, il Dipartimento Innovazione e Conoscenza, il

Marketing e le Missioni di Ricerca all’Estero è Dottore di

Ricerca in Scienze del testo. (Letteratura, Cultura Visuale e

Comunicazione; Università degli studi di Siena) e dal 2005

Ricercatore dell’Osservatorio Permanente Europeo sulla

Lettura. Dal 2008 insegna Scrittura, Abilità linguistico-co-

municative, Scrittura e Metodologie e tecniche della ricer-

ca socio-culturale all’Università degli studi RomaTre. Negli

ultimi anni ha pubblicato Il titolo perfetto (ScriptaWeb, Na-

poli 2011), Il Mercato del Libro (ScriptaWeb, Napoli 2009)

e Titolo, testi e comunicazione (FrancoAngeli 2008); curato

con Nicola Piepoli: Dizionario creativo (ScriptaWeb, Napo-

li 2011), Roma09. L’impatto socio-economico dei mondiali

di nuoto (FrancoAngeli 2008); Mobilità nel Lazio. Rappor-

to 2008; Regione Lazio: i servizi per il cittadino. Rapporto

2009; 65+ Analisi sulla condizione di vita dopo i 65 anni;

Turismo: Impatto economico-occupazionale su Roma e Pro-

vincia (Aton Edizioni, Roma 2008; 2009) e le edizioni 2008,

2009, 2010 e 2011 dell’annuario L’opinione degli italiani

(FrancoAngeli 2007; 2009; 2010; 2011) e commentato per

Rai, Mediaset e Sky i principali mutamenti dei comporta-

menti sociali degli italiani.

CAMPIONE

Sesso %uomo 48%

Donna 52%

GRG - Area geografica %Nord Ovest 26%

Nord Est 19%

Centro 19%

Sud e Isole 36%

Età (anni) %18-24 10%

25-34 19%

35-44 19%

45-54 16%

55-64 14%

65 e oltre 22%

Ampiezza Centri %Fino a 10.000 abitanti 33%

Da 10.000 a 30.000 abitanti 22%

Da 30.000 a 100.000 abitanti 20%

Oltre 100.000 abitanti 25%

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Pagina 26Costruire • Dicembre 2011•

Tana delibera tuttiPER COMBATTERE LA CRISI BISOgNA ESSERE COSTRUTTIVI?VIA LIBERA AL CEMENTO PER UNA TRASFORMAZIONE URBANISTICA ChE gRAVERà SUL TERRITORIO DELLA CITTà E SULLE TASChE DEI SUOI CITTADINI

Il primo passo è stata l’approva-zione della proposta di delibe-ra 116 del 22 novembre 2011

riguardante ‘Le misure anticrisi in materia di attuazione dell’edifica-zione privata – Regime transitorio’. L’Assemblea capitolina, con un col-po di spugna bipartisan, attua una modifica della convenzione tipo per i programmi urbanistici eliminando le certezze relative al completamen-to delle urbanizzazioni primarie e secondarie.In pratica, la convenzione, approvata nel 2009, viene sospesa per i prossimi 24 mesi così da consentire ai costrut-tori di derogare agli standard urbani-stici e ai servizi per i cittadini.Fino a ieri, dunque, la costruzione privata era vincolata alla realizzazio-ne delle opere di urbanizzazione. Ma questa regola – è la giustificazione addotta – impediva l’accesso al cre-dito delle imprese che potevano ot-tenere i finanziamenti dalle banche per le opere di urbanizzazione sola-mente presentandosi allo sportello con un permesso di costruire. La delibera 116/2011 stabilisce, in-vece, che i permessi di costruire per l’edilizia privata saranno rilasciati progressivamente: il 40% al termine dello svolgimento delle procedure di affidamento delle opere di urbaniz-zazione primaria. Un altro 40% al-la realizzazione di almeno il 40% di opere di urbanizzazione primaria e

all’appaltato delle opere di urbaniz-zazione secondaria. Il restante 20% alla realizzazione del restante 60% di opere di urbanizzazione primaria.Garanzie per le banche, garanzie per i costruttori. L’ACER chiede e il sindaco Alemanno regala.Un regalo a quei costruttori che per uscire dalla crisi del settore edile nel-la Capitale puntano sull’aumento delle cubature dimenticando i pro-positi di sviluppo incentrati sull’inno-vazione, sul recupero dell’esistente e sul cambio di destinazione d’uso.E le garanzie per i cittadini sulla qua-lità di vita? Lo sviluppo urbano non si declina più secondo gli schemi dell’interesse pubblico e della pia-nificazione ma secondo logiche spe-culative e contrattazione con il pri-vato. Allo stesso modo, per quanto riguarda l’ordine dei lavori dell’As-semblea capitolina le delibere rela-tive ai privati sono state inserite pri-ma di quelle a rilevanza pubblica.Il passo successivo, infatti, è sta-to quello di mettere all’ordine del giorno dell’Assemblea capitolina 35 delibere in materia urbanistica che, se approvate, regaleranno mi-gliaia di metri cubi ai costruttori pri-vati con il rischio di innescare una nuova cementificazione della città. Dai 200mila metri cubi, con palaz-zine nell’area dell’ex Velodromo al-la possibilità di edificare senza un piano particolareggiato, nelle aree

che dovrebbero essere destinate a verde e servizi, dall’equiparazione degli asili privati a quelli pubblici, permettendo ai primi di derogare al Piano Regolatore alle compen-sazione edificatorie in cubature re-sidenziali come i 50.263 metri cubi edificabili all’Ostiense per la società Nuova Florit.Ecco alcune delle delibere poste all’ordine dei lavori dell’Assemblea capitolina.

Proposta n. 1/2011. Program-ma di recupero urbano - art. 11 leg-ge n. 493/1993 - ambito Magliana. Intervento privato n. 16. Approva-zione delle modifiche al perimetro.Previsti una nuova costruzione di due edifici residenziali su Viale Pro-spero Colonna e la realizzazione di un complesso edilizio formato da edifici residenziali ed edifici terzia-ri presso Via Cruciani Alibrandi ol-tre alla ristrutturazione e all’am-pliamento di un edificio non residenziale a Via dei Grottoni.Si tratta, tra l’altro, di un ambito ur-banistico geologicamente instabile come risulta dalle indagini condot-te dal Comune di Roma, dalla Pro-vincia di Roma e dall’Università de-gli Studi “Roma Tre”.

Proposta n. 99/2011. Approva-zione ai fini delle deroghe alle N.TA del P.R.G. del progetto per la rea-lizzazione del nuovo asilo nido del-la Società Autostrade - proprietà At-lantia S.pA.In sostanza equipara gli asili priva-ti a quelli pubblici, permettendo ai primi di andare in deroga al Piano Regolatore.Su 19.144 domande per l’asilo nido presentate nel Comune di Roma so-lamente 10.824 sono state accolte. Il Comune di Roma ha preannun-ciato un piano asili nido da com-

DI CIANCIO ALLEBANdE

Page 27: Costruire n° 25 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

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pletarsi entro il 2012 che aumen-terebbe la disponibilità di alcune centinaia di posti a fronte dei quasi 10.000 bambini fuori dalle gradua-torie. D’altronde, 500 euro al mese per la retta di un asilo privato sono nella disponibilità di tutti i romani.

Proposta n. 61/2011. Program-ma d’interventi per la trasforma-zione dell’area dell’ex Velodromo Olimpico, in variante al P.R.G.Prevista la realizzazione di circa 200mila mc di palazzine nell’area dell’ex Velodromo che – secondo l’amministratore delegato di Eur spa, Riccardo Mancini – potrebbe porta-re nelle cassa di Eur spa tra i 350 e 400 milioni di euro. Mancini assicura tuttavia che rispetto al vecchio pro-getto della Città dell’Acqua (80% di costruito e 20% di verde pubblico), le percentuali si sono invertite.

Proposta n. 91/2011. Assegna-zione in diritto di proprietà, a favo-re della Soc. Nuova Florit r.i., sul comparto C8 di E.RP. del Piano di Assetto Ostiense.Prevista la realizzazione di una cuba-tura residenziale pari a 58.337 mc. di cui 50.263 Residenziali e 8.074 non residenziali quale compensazione edificatoria ex art. 3, punto 21, del-le N.TA del Piano delle Certezze ov-vero l’art. che sancisce il diritto alla compensazione edificatoria qualora insorgano motivazioni di natura ur-banistica che modifichino le certez-ze edificatorie preesistenti.

Proposta n. 162/2010. Appro-vazione del Programma di Trasfor-mazione Urbanistica “PISANA – via degli ESTENSI”, per la rilocalizza-zione dei diritti edificatori derivan-ti dalla transazione “EGENCO” dell’Area Deposito Magliana - Pon-tina Intermetro, e dalla compensa-

zione edificatoria dell’ex compren-sorio F” Monte Arsiccio, nonché la rilocalizzazione dei diritti edificato-ri dell’ex Fosso della Valchetta. Nella seduta del 14 febbraio 2011, il Consiglio del municipio Roma XVI ha “parere negativo all’attuazione dell’intervento riportato nella pro-posta di delibera 162 in quanto: non affronta i nodi relativi alla via-bilità, che devono essere indicati a carico dell’operatore utilizzando sia gli oneri ordinari sia quelli straor-dinari oltre agli oneri di costruzio-ne”, configurandosi, invece, come un Programma prevalentemente residenziale. Le compensazioni ri-localizzate dalla 162/2010 rappre-sentano il 60% della superficie uti-le lorda ammissibile (27.353 mq) all’interno del Programma. I 16.413 mc sono ripartiti in 582 mc per l’ex comprensorio F2 Monte Arsiccio, 11.026,24 mc a disposizione per la transazione Valchetta e 4.803,56 per la transazione Pontina Intermetro.

Proposta n. 92/2011. Contro-deduzioni alle osservazioni perve-nute a seguito della pubblicazione urbanistica della delibera di C.C: n. 318/2005. Attuazione alla Soc. Valore Reale S.G.R. di S.U.L. ag-giuntiva in compensazione edifi-catoria nell’ambito del Program-ma di Trasformazione Urbanistica “Tor Tre Teste”.Saranno edificate in un’area atti-gua al parco 4 palazzine di 6 piani l’una, disposte a formare un qua-drato al centro del quale verrà eret-ta una torre di 8 piani per comples-sivi 137.000 mc di cemento, oltre un centro commerciale di 15.000 mq. Il cantiere si trova a circa 70 m dal li-mite di vincolo dell’acquedotto.

Proposta n. 146/2010. “Pro-gramma di Interventi della Nuova

Fiera di Roma” lungo la direttrice Roma-Aeroporto di Fiumicino in lo-calità Ponte Galeria. Approvazione variante tecnica alle opere di urbaniz-zazione. Accettazione di nuove aree destinate a viabilità pubblica e verde pubblico e retrocessione di aree co-munali da destinare a lotti fondiari.

Proposta n. 53/2011. Autoriz-zazione all’alienazione del diritto di cubatura in capo a Roma Capitale di cui all’art. 7, comma 3 della Con-venzione relativa all’ATO I 10 Riser-va Verde.

Proposta n. 73/2011. “Stralcio Attuativo del Piano di Assetto per la Riqualificazione dell’Area della Sta-zione Ostiense”.

Proposta n. 74/2011. Diversa dislocazione di una parte delle aree pubbliche ricadenti all’interno di un lotto edificabile ubicato nel Pia-no Particolareggiato di esecuzione della zona Casalotti-Mazzalupo.

Proposta n. 86/2011. Ricono-scimento del computo dei diritti edificatori relativamente alla com-pensazione edificatoria della zona “Monte Arsiccio” attraverso la rilo-calizzazione delle volumetrie in lo-calità “Pietralata”.

Proposta n. 94/2011. Adegua-mento funzionale della zonizzazio-ne e per l’attuazione dei compren-sori “8M” e “10M” ubicati nel Piano Particolareggiato di esecuzione del-la zona Casalotti-Mazzalupo.

Proposta n. 49/2011. Program-ma di recupero urbano ambito Cor-viale - intervento privato n. 12.

Proposta n. 106/2011. Appro-vazione P.Z. n 850 ter (Monte Stal-

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lonara). Variante ex art. 8 legge 18 aprile 1962 n. 167, come integrato dall’art. 34 legge 22 ottobre 1971 n. 865. (Municipio XV).

Proposta n. 120/2010. “Recupe-ro urbanistico ed edilizio di un com-pendio immobiliare dell’Ambito di Valorizzazione 818- Via Ettore Rolli”.

Proposta n. 46/2011. Approva-zione del progetto definitivo relativo alla ristrutturazione e all’ampliamen-to dell’impianto Isportivo comunale di Via del Pergolato n. 73, in conces-sione alla A.S.D. Quarticciolo S.r.l.

Proposta n. 74/2010. “Pro-gramma di delocalizzazione delle attività incompatibili site nel Par-co Regionale dell’Appia Antica fi-nalizzato alla acquisizione da par-te dell’Amministrazione Comunale delle aree di elevato valore paesag-gistico ed archeologico su cui sorgo-no. Variante di PRG”.

Proposta n. 51/2011. Inizio lavori da parte della “Impresa Co-struzioni Ulisse Navarra I.C.U.N. S.p.A.”, fruente di contributo pub-blico per la realizzazione, in diritto di superfice, di un intervento di edi-lizia agevolata, pari a mc. reso 6.845, insistente sul Piano di Zona 848 Col-le Fiorito bis.

Proposta n. 5412011. Adozio-ne del Piano di Recupero del com-plesso edilizio delimitato da via del Corso, via della Vite, via del Gambe-ro e via delle Convertite.

Proposta n. 107/2010. Ap-provazione della Variante al Pia-no di Assetto Generale (PAG.) per lo sviluppo territoriale ed edilizio dell’Università degli Studi “La Sa-pienza” nel Comune di Roma.

Proposta n. 13/2011. Deroga alle N.TA del P.R.G. per l’amplia-mento dell’immobile di Via Lucre-zia Romana nn. 41/47, di proprietà della 8CC Solutions S.pA, e realiz-zazione del Parco Archeologico Lu-crezia Romana con riqualificazione dell’area contigua.

Proposta n. 98/2011. Com-prensorio convenzionato F2 Trion-fale - Autorizzazione al trasferimen-to di mc 877 al comparto Z1 previa modifica del Planovolumetrico alle-gato H di convenzione.

Proposta n. 110/2011. Adozio-ne variante agli artt. 13,52 e 53 del-le NTA del PRG vigente, approvato con deliberazione di Consiglio Co-munale n. 18 del 12.02.2008.

Proposta n. 17/2011. Com-prensorio convenzionato in zona E1 Castel Porziano Sud. Approvazione di modifiche relative alle opere di urbanizzazione, ai comparti fondia-ri Z32A, Z2 e Z33 e all’area a Servizi S1 (Municipio XII).

Proposta n. 48/2011. Piano di lottizzazione urbanistica per l’urba-nizzazione delle aree ubicate in lo-calità Castel di Guido.

Proposta n. 52/2011. Rimodu-lazione del programma di riqualifi-cazione urbana “Esquilino”.

Proposta n. 72/2011. Adozione della Variante parziale al PRG relativa all’ “Ambito di Trasformazione Ordi-naria Integrato n. 14 e aree adiacenti in località Casal Lumbroso”.

Proposta n. 85/2011. Approva-zione, in variante al PRG, del Pro-gramma di Trasformazione Urba-nistica denominato “Vigna Murata”

per la rilocalizzazione dei diritti edi-ficatori derivanti dalla compensa-zione edificatoria dell’ex compren-sorio ex E1 TorMarancia, dell’ex comprensorio F2 Monte Arsiccio e la transazione Egenco Pontina In-termetro.

Proposta n. 163/2010. Appro-vazione in variante al PRG, del Pro-gramma di Trasformazione Urbani-stica denominato “Spinaceto” per la rilocalizzazione dei diritti edifi-catori derivanti dalla Transazione Compensativa “Egenco/Parsitalia” dell’Area Deposito Magliana, com-pensazione edificatoria dell’ex com-prensorio E1 TorMarancia, nonché per la rilocalizzazione dei diritti edi-ficatori dell’ex Fosso della Valchetta (Torrino Nord).

Proposta n. 93/2011. Appro-vazione del Programma di trasfor-mazione Urbanistica “Via Longoni” per la compensazione edificato-ria dell’ex comprensorio G4 Sette-bagni, attraverso la rilocalizzazione dei diritti edificatori nelle aree costi-tuenti il Programma di Trasforma-zione “Via Longoni”.

Proposta n. 130/2010. Modi-fica della deliberazione relativa al piano “Cittadella della Piccola e Me-dia Impresa” nel comprensorio già Nuova Fiorentini”.

Proposta n. 59/2011. Adozio-ne di varianti di PRG ai Piani di Zo-na: Settecamini Casal Bianco; Tor-raccia; Via di Tor Cervara; Casale Nei; Casale Rosso; Cesano; Ponte di Nona; Rocca Fiorita; Lunghezza; Castel Verde;Romanina; Acilia Sali-ne; Malafede; Muratella; Massimi-na, Borghesiania Pantano; Osteria del Curato 2; Monte Stallonara; Via Ponderano; Cerquetta.

Page 29: Costruire n° 25 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 29Costruire • Dicembre 2011•

CENTRO PER LA FORMAZIONEDELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DI ROMA E PROVINCIA

Ministero del Lavoro e della Previdenza SocialeDirezione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione

DIPARTIMENTO SOCIALEDIREZIONE REGIONALEFORMAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO

CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI

ENTE REGIONALE PER LA FORMAZIONEE L’ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE NELL’EDILIZIA

Formedil Lazio

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL LAVORO E FORMAZIONEUNIONE EUROPEA

Fondo Sociale Europeo

Per informazioni e iscrizioni:POMEZIA - Via Monte Cervino, 8 - Tel. 06.919622.26/27/28/30 - Fax 06.91962229

ROMA - Via Filippo Fiorentini, 7 - Tel. 06.4065541 - 06.4064897- 06.4063824 - Fax 06.4064833

Sito Internet: www.cefme.it E-mail: [email protected]

Non richiestoPomezia

FORMAZIONE “16 ORE”

16 ore di formazione obbligatoriaper i lavoratori di primo ingresso

nel settore edile

16 Lavoratori di primo ingressonel settore edile

01/01/2009

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari A partire da

RIVOLTI AI DIPENDENTI DI IMPRESA

Roma/Pomezia Formazione per Apprendisti 120 Non richiesto Occupate/i con contrattodi Apprendistato Profess.

Pomezia Percorso di Abilitazione Macchine Lavori Edili e Stradali

16 Non richiesto Occupate/i

Pomezia Patentino OperatoriMacchine Complesse

40 Non richiesto Occupate/i con minimo3 anni di esperienza

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari Scadenza

POLITICHE ATTIVE IN FAVORE DI PERCETTORI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

Roma/Pomezia Non richiestoDa 50a 450

Lavoratori in mobilità/Cassa Integrazione

30/06/2012

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari Scadenza

• Bonifica Amianto Coordinatore/Lavoratore• Posatore Ceramico e Stuccatore• Installatore Manutentore Impianti Solari• Paghe e Contributi • Tecnico Esperto in Impianti Solari• Disegnatore CAD• Autocad 2D e 3D• Operatore Impiantista Termoidraulico• Tecniche di Installazione di Impianti Solari Termici/Fotovoltaici• Operatore Edile per il Risparmio Energetico• Installatore Manutentore Impianti Elettrici• Tecnico Esperto in Impianti Solari/Bioedilizia• Conduttore di Macchine da Cantiere Complesse

Page 30: Costruire n° 25 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 30Costruire • Dicembre 2011•

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.538,71 533,82 371,29 10,33 2.454,15 6° ex Imp. 1ª 1.384,83 529,63 339,22 10,33 2.264,01 5° ex Imp. 2ª 1.154,02 523,35 285,52 10,33 1.973,22 4° ex Imp. 3° Liv. 1.077,11 521,25 261,95 10,33 1.870,64 4° ex Op. 3° Liv. 6,23 3,01 1,58 0,06 10,88 14,69 15,77 0,54 2,01 0,73 14,16 3° ex Imp. 3° 1.000,16 519,16 242,20 10,33 1.771,84 3° ex Op. Specializ. 5,78 3,00 1,46 0,06 10,30 13,91 14,94 0,51 1,91 0,73 13,45 2° ex Imp. 4° 900,15 516,43 218,80 10,33 1.645,71 2° ex Op. Qualificato 5,20 2,99 1,32 0,06 9,57 12,92 13,87 0,47 1,77 0,73 12,54 1° ex Imp. 1° Impiego 769,36 512,87 188,20 10,33 1.480,76 1° ex Op. Comune 4,45 2,96 1,14 0,06 8,61 11,63 12,49 0,43 1,59 0,73 11,36 Guard. Senza Alloggio 4,0025 2,470 1,0231 0,05 7,55 10,19 10,94 0,37 1,40 0,73 10,05 Guard. Con Alloggio 3,5578 2,470 0,9128 0,04 6,98 9,42 10,12 0,35 1,29 0,73 9,35

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

8° 1.967,99 546,12 469,57 10,33 2.994,01 7° Imp. Extra 1.653,10 537,48 403,73 10,33 2.604,64 6° ex Imp. 1ª 1.416,94 530,98 346,86 10,33 2.305,11 5° ex Imp. 2ª 1.204,42 525,21 296,82 10,33 2.036,78 5° ex Operai 3° gruppo 6,96 3,04 1,74 0,06 11,80 15,93 17,11 0,58 2,18 0,73 15,29 4° ex Imp. 3° gruppo 1.077,31 521,70 262,18 10,33 1.871,52 4° ex Operai 3° gruppo 6,23 3,02 1,57 0,06 10,87 14,68 15,77 0,54 2,01 0,73 14,15 3° ex Imp. 3ª cat. 1.002,15 519,54 242,64 10,33 1.774,66 10,26 3° ex 1° Op. Specializzato 5,79 3,00 1,47 0,06 10,33 13,94 14,97 0,51 1,91 0,73 13,48 2° ex Imp. 4ª cat. 899,80 516,63 218,74 10,33 1.645,50 9,51 2° ex Op. Qualificato 5,20 2,99 1,33 0,06 9,58 12,93 13,89 0,47 1,77 0,73 12,55 1° ex Op. Comune 4,55 2,97 1,20 0,06 8,78 11,85 12,73 0,43 1,62 0,73 11,57

Dall’1/07/2006 l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli addetti al CALCESTRUZZO è passata € 0,79 l’ora, per gli operai di cantiere a € 0,50 incrementata di 0,06 dal gennaio 2008; per gli impiegati a € 4,00 al giorno incrementata di 0,48 dal gennaio 2008. L’INDENNITÀ di TRASPORTI è stata elevata a € 0,17 l’ora, per gli impiegati a € 1,36 al giorno. Per la rete EXTRAURBANA è stato rimborsato il costo dell’abbonamento sino alla cifra massima di € 47,00; in caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese è stato rimborsato un terzo dei € 47,00 per ogni decade di lavoro. Il VESTIARIO era composto da un paio di scarpe antinfortunistiche e da due tute l’anno. Dall’1/1/98 la CASSA EDILE ha erogato in caso di infortunio una prestazione assistenziale straordinaria di £. 40.000 - € 20,66 da corrispondere per ogni giorno dei primi tre coincidenti con le giornate lavorative, e di £. 70.000 - € 36,15 per ogni giorno dei primi tre in caso di brevi malattie da usufruire per un massimo di due volte l’anno. Dal mese di gennaio 2011 l’E.E.T. viene inglobato nel premio di produzione e nella i.t.s.

A decorrere dal 1° giugno 2006: L’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA è pari a € 0,56 per ogni ora ordinaria effettivamente prestata, e quindi con un limite giornaliero di € 4,48 valevole sia per gli operai che per gli impiegati; L’INDENNITÀ DI TRA-SPORTO rimane fissata in € 0,17 l’ora e quindi con un limite giornaliero di € 1,36 valevole sia per gli operai che per gli impiegati. INOLTRE, nel caso di utilizzo di trasporto EXTRAURBANO viene corrisposto un concorso spese pari al costo dell’abbo-namento di € 44,00 mensili; nel caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese, l’Impresa rimborsa al lavoratore un terzo dei € 47,00 per ogni decade di lavoro. VESTIARIO: un paio di scarpe antinfortunistiche e due tute l’anno. Con il rinnovo dell’Integrativo provinciale sono state concordate le seguenti indennità di disagio: 8% della paga oraria per il personale che si rende reperibile, il 5% per l’uso del martello elettrico, il 15% per gli addetti alla sabbiatura, ed il 10% per chi utilizza l’idropulitrice. A TUTTO IL PERSONALE in forza, è stata erogata una tantum del seguente importo: 8° Liv. € 184,71 - 7° Liv. € 155,16 - 6° Liv. € 132,99 - 5° Liv. € 113,04 - 4° Liv. € 100,85 - 3° Liv. € 93,83 - 2° Liv. € 84,23 - 1° Liv. € 73,89.

EDILIZIA INDUSTRIA

EDILIZIA COOPERATIVE

gennaio 2011

gennaio 2011

Page 31: Costruire n° 25 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 31Costruire • Dicembre 2011•

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.593,72 534,28 376,57 10,33 2.514,90 6° ex Imp. 1ª 1.394,10 529,11 340,11 10,33 2.273,65 5° ex Imp. 2ª 1.161,54 522,91 286,23 10,33 1.981,01 4° ex Imp. 3° Liv. 1.075,94 520,12 261,86 10,33 1.868,25 3° ex Imp. 3° 1.006,23 517,85 242,75 10,33 1.777,16 2° ex Imp. 4° 889,41 515,27 217,80 10,33 1.632,81 1° ex Imp. 777,31 512,58 189,09 10,33 1.489,31 4° ex Op. 3° Liv. 6,22 3,01 1,58 0,06 10,87 14,67 15,76 0,54 2,01 0,72 14,143° ex Op. Specializ. 5,82 2,99 1,47 0,06 10,34 13,95 14,99 0,51 1,91 0,72 13,482° ex Op. Qualificato 5,14 2,98 1,32 0,06 9,50 12,83 13,78 0,47 1,76 0,72 12,451° ex Op. Comune 4,49 2,96 1,15 0,06 8,66 11,70 12,56 0,43 1,60 0,72 11,41Guard. Senza All. 4,044 2,464 1,04 0,05 7,60 10,26 11,02 0,38 1,41 0,72 10,10Guard. Con All. 3,594 2,464 0,92 0,04 7,02 9,48 10,18 0,35 1,30 0,72 9,38

Si è rinnovato in data 25/05/2007 il Contratto Integrativo Provinciale il quale prevede:dall’1/05/2007 che l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai è passata a € 0,55 l’ora, per gli Impiegati, alla stessa data, l’indennità di mensa è passata a € 4,40 al giorno, per qli operai addetti al calcestruzzo l’indennità sostitutiva è stata fissata in € 0,79 orarie.L’INDENNITÀ di TRASPORTI con la stessa decorrenza è passata a € 0,17 l’ora per gli Operai e a € 1,36 al giorno per gli Impiegati. Il trasporto extraurbano sarà rimborsato fino ad un massimo di € 47,00 al mese sia per gli operai che per gli im-piegati. Prossimo aumento giugno 2012. Da gennaio 2011 l’E.E.T. è stato inglobato nel Premio di produzione e nella i.t.s.

EDILIZIA ARTIGIANA gennaio 2011

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.547,96 535,12 373,02 10,33 2.466,43 6° ex Imp. 1ª 1.393,16 530,79 340,79 10,33 2.275,07 5° ex Imp. 2ª 1.160,98 524,31 286,84 10,33 1.982,46 4° ex Imp. 3° Liv. 1.083,57 522,15 263,17 10,33 1.879,22 4° ex Op. 3° Liv. 6,26 3,02 1,59 0,06 10,93 14,76 15,85 0,54 2,02 0,73 14,233° ex Imp. 3° 1.006,18 520,00 243,33 10,33 1.779,84 3° ex Op. Specializ. 5,82 3,01 1,47 0,06 10,36 13,98 15,02 0,51 1,92 0,73 13,512° ex Imp. 4° 905,56 517,16 219,81 10,33 1.652,86 2° ex Op. Qualificato 5,23 2,99 1,34 0,06 9,62 12,99 13,96 0,48 1,78 0,73 12,611° ex Imp. 1° Impiego 773,99 513,46 189,08 10,33 1.486,86 1° ex Op. Comune 4,47 2,97 1,15 0,06 8,65 11,68 12,55 0,43 1,60 0,73 11,41Guard. Senza All. 4,03 2,37 1,04 0,05 7,49 10,11 10,86 0,37 1,39 0,73 9,97Guard. Con All. 3,58 1,97 0,92 0,05 6,52 8,81 9,46 0,32 1,21 0,73 8,78

A decorrere dall’1/10/2006, la quota oraria dell’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai dipendenti delle Imprese del settore del calcestruzzo è fissata a € 0,79; per gli operai di cantiere passa a € 0,50 (tali indennità sono state in-crementate da ulteriori € 0,06 dal gennaio 2008) per ogni ora di lavoro ordinario prestata, per gli Impiegati di € 4,00 al giorno (incrementato da altro 0,48 dal gennaio 2008). INDENNITÀ di TRASPORTI: rimborso della tessera urbana ed ex-traurbana (il rimborso avviene a presentazione della tessera); qualora il lavoratore si rechi sul posto di lavoro con i propri mezzi, allo stesso viene riconosciuta l’indennità sostitutiva pari a € 0,17 per ogni ora ordinaria prestata. VESTIARIO: un paio di scarpe e due tute l’anno. ATTENZIONE: l’incremento previsto dell’indennità di mensa a decorrere dal gennaio 2008, con ulteriore accordo del 30/10/2007 è stato anticipato al 1° ottobre 2007. Da tale data pertanto l’indennità di mensa per gli operai è passata a € 0,56 orarie, per gli impiegati a € 4,48 giornaliere mentre per gli addetti al calcestruzzo a € 0,85 orarie.Da gennaio 2011 l’E.E.T. viene inglobato al premio di produzione e nella i.t.s.

EDILIZIA CONFAPI gennaio 2011

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Pagina 32Costruire • Dicembre 2011•

Categorie Paga base Contingenza Premio produzione

Accordo 02/12/90

E.D.r. Totale mensile Paga oraria 3% cavatori A.p.a.

A = Imp. Super 1.491,85 531,34 117,95 6,45 10,33 2.157,92 12,40 0,372 13,01 A = Ex Imp. 1ª 1.372,42 528,18 111,18 6,46 10,33 2.028,57 11,66 0,350 11,97 B = Ex Imp. 2ª Int. 1ª 1.118,84 521,47 96,84 5,42 10,33 1.752,90 10,07 0,302 9,80 B = Operai Mode-Scul 1.118,84 521,47 96,84 5,42 10,33 1.752,90 10,07 0,302 9,80 CS 1.074,32 520,13 96,84 5,42 10,33 1.707,04 9,81 0,294 9,45 C = Ex Imp. 3ª Int. 2ª 1.014,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.638,42 9,42 0,282 8,82 C = Ex Operai Super 1.014,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.638,42 9,42 0,282 8,82 D = Ex Imp. 3ª Operai 1ª 957,75 516,76 86,74 4,65 10,30 1.576,20 9,06 0,272 8,31 E = Ex Imp. 4ª Operai 2ª 882,90 514,81 82,50 4,39 10,33 1.494,93 8,59 0,258 7,69 F = Ex Operai 3ª 747,20 512,38 77,09 4,23 10,33 1.351,23 7,77 0,233 6,65

N.B. Il rinnovo del CCNL del 17/04/2008 ha previsto incrementi della paga base alle seguenti decorrenze: aprile 2008, aprile 2009 e settembre 2009 (a Villalba di Guidonia, per accordo intervenuto localmente il secondo incremento è stato corrisposto anche esso con decorrenza aprile 2008). Nella paga base del livello F è stato inserito l’importo di € 7,75 al mese quale superminimo di categoria come dal precedente contratto.INOLTRE, CON LE IMPRESE SITE IN VILLALBA DI GUIDONIA IN DATA 17/06/96 È STATO SOTTOSCRITTO UN ACCORDO INTERAZIENDALE, IL QUALE CON IL MESE DI NOVEMBRE 1996: HA ISTITUITO IL TICKET RESTAURANT DI £ 9.850 (€ 5,09) CIA-SCUNO CON INCREMENTO ANNUALE DI £ 500 (€ 0,26). DALL’1/01/1997 DETTO ISTITUTO HA SOSTITUITO LA PRECEDENTE CONTRATTAZIONE. VESTIARIO: 2 PAIA DI SCARPE, 2 TUTE L’ANNO E UNA GIACCA A VENTO. IL PREMIO DI RISULTATO PUÒ ESSERE CONCORDATO AZIENDALMENTE E NON PUÒ ECCEDERE LE £ 230.000 (€ 118,78) L’ ANNO.Il citato rinnovo contrattuale del 17/04/2008 prevedeva l’erogazione di una TANTUM di € 150,00 in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio 2008 - 31 marzo 2008; detto importo è stato erogato con la busta paga del mese di aprile 2008.INOLTRE, gli Aumenti Periodici di Anzianità sono stati incrementati dal 1° gennaio 2009 di € 0,25 cadauno.Il premio di produzione è stato incrementato dei seguenti importi: as € 14,00, a € 12,88, b € 10,50, cs € 10,08, c € 9,94, d € 8,96, e € 8,26, f € 7,30; da aprile 2009 è passato a 15,20 - 13,98 - 11,40 - 10,94 - 10,44 - 9,73 - 8,97 - 7,60.Art. 24 elemento di garanzia retributiva: dall’1/01/2011 ai lavoratori assunti a tempo indeterminato da aziende prive di contrattazione di 2° livello e che nell’anno precedente non abbiano percepito altri trattamenti economici individuali o collettivi sarà corrisposto al 1° gennaio di ogni anno un importo pari a € 150,00 lordi. Una cifra inferiore sino a concorrenza se avessero percepito altro trattamento economico di analoga natura non è utile per il calcolo del t.f.r.

LAPIDEI INDUSTRIA settembre 2011

Vecchio inquadramento - Livelli Nuove categorie dall’1/05/2007

Paga base Contingenza E.D.r. Totale mensile Paga oraria

AS AD3 1.584,31 531,30 10,33 2.125,94 12,22 A) Ex Imp. 1ª categ. AD2 1.473,78 528,03 10,33 2.012,14 11,56

AD1 1.363,24 528,03 10,33 1.901,60 10,93 AC4 1.252,72 528,03 10,33 1.791,08 10,29 B) Ex Imp. 2ª categ. Int. 1ª categ. - Nuovo L. Op. AC3 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63 B) AC2 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63

AC1 1.046,39 522,49 10,33 1.579,21 9,08 B) AS3 1.142,18 522,49 10,33 1.675,00 9,63

AS2 1.031,64 522,46 10,33 1.564,43 8,99 C) Ex Imp. 3ª categ. Operai 1ª categ. Int. 2ª categ. AS1 987,43 518,30 10,33 1.516,06 8,71

AE3 932,17 518,30 10,33 1.460,80 8,40 D) Ex Imp. 4ª categ. Operai 2ª categ. AE2 876,90 515,30 10,33 1.402,53 8,06 E) Ex Operai 3ª categ. AE1 736,89 512,79 10,33 1.260,01 7,24

N.B. Il 19/07/2010 si è rinnovato il CCNL: prevede incrementi della paga base a giugno 2010, a marzo 2011 e a settembre 2012.Inoltre prevede che a tutti i lavoratori dipendenti di imprese in cui non è stato contrattato aziendalmente un PREMIO DI RISULTATO venga corrisposto un importo perequativo mensile lordo di € 8,00.

LEGNO CONFAPI marzo 2011

Page 33: Costruire n° 25 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 33Costruire • Dicembre 2011•

Livelli Nuove categorie Paga base contingenza E.D.r.

Indennità di funzione

Premio prod. + di 50 dip.

Premio prod. 13%

1° totale mensile 2° totale oltre 50 dip.

1ª paga oraria 2ª paga oraria

7) Imp. Super AD3 2.089,37 25,82 1,21 11,25 2.126,44 2.127,65 12,2209 12,2279 AD2 2.054,59 1,21 11,25 2.065,84 2.067,05 11,8726 11,8796

AD1 1.977,15 1,21 11,25 1.988,40 1.989,61 11,4276 11,4345 6) Ex Imp. 1ª categ. AC5 1.901,74 1,21 11,25 1.912,99 1.914,20 10,9942 11,0011

AC4 1.788,45 1,21 11,25 1.799,70 1.800,91 10,3431 10,3501 5) Ex Imp. 2ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.675,11 0,96 8,70 1.683,81 1.684,77 9,6771 9,6826

AS3 1.618,97 0,96 8,70 1.627,67 1.628,63 9,3544 9,3599 5) Ex Inter. 1ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.675,11 0,96 8,47 1.683,58 1.684,54 9,6757 9,6813

AS3 1.618,97 0,96 8,47 1.627,44 1.628,40 9,3531 9,3586 4) Ex Imp. 3ª categ. Op. Super AS2 - AC1 1.560,59 0,83 6,73 1.567,32 1.568,15 9,0076 9,0124 3) Ex Inter. 2ª categ. AE4 - AS1 1.515,55 0,83 6,65 1.522,20 1.523,03 8,7483 8,7530 3) Ex Oper. 1ª categ. AE4 - AS1 1.515,55 0,83 6,39 1.521,94 1.522,77 8,7468 8,7516 AE3 1.459,02 0,83 6,39 1.465,41 1.466,24 8,4219 8,4267 2) Ex Imp. 4ª categ. AE2 1.402,01 0,78 6,26 1.408,27 1.409,05 8,0935 8,0980 2) Ex Operai 2ª categ. AE2 1.402,01 0,78 6,34 1.408,35 1.409,13 8,0940 8,0984 1) Ex Operai 3ª categ. AE1 1.259,56 0,75 5,54 1.265,10 1.265,85 7,2707 7,2750

CCNL del 28/05/2008: l’importo degli aumenti periodici aumenta del 10% a decorrere dal gennaio 2009; alla nascita di un figlio è concesso un giorno di permesso retribuito.CCNL del 12/05/2010: dal 1° di aprile 2010 (oltre a quanto sopra stabilito), vengono erogati € 8,00 al mese a titolo di “ELEMENTO DI GARANZIA RETRIBUTIVA”.

LEGNO INDUSTRIA gennaio 2011

Categorie Paga base

Conting.za E.D.r. Totale mese

Paga oraria

Laterizi 6,50% Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Premio produzione laterizi 6,50%

Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Categoria

A) Imp. Super 3.186.268 1.035.589 20.000 4.241.857 24.378,49 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 A SUPER1.645,57 534,84 10,33 2.190,74 12,59 47,25 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 47,24 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25

A) Ex Imp. 2.610.828 1.022.367 20.000 3.653.195 20.995,37 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 A 1ª cat. 1.348,38 528,01 10,33 1.886,72 10,84 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 B) Ex Imp. 2.186.956 1.009.562 20.000 3.216.518 18.485,73 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B 2ª cat. 1.129,45 521,40 10,33 1.661,18 9,55 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 B) Parte 2.186.920 1.009.562 20.000 3.216.482 18.485,53 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B Op. ex C 1.129,45 521,40 10,33 1.661,18 9,55 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 C) Super 2.068.014 1.002.184 20.000 3.090.198 17.759,76 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 C SUPER 1.068,04 517,58 10,33 1.595,95 9,17 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 C) Ex Imp. 1.967.696 1.002.053 20.000 2.989.749 17.182,46 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C 3ª cat. 1.016,23 517,52 10,33 1.544,08 8,87 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 C) Ex Op. 1.967.696 1.002.053 20.000 2.989.749 17.182,46 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C C Super 1.016,23 517,52 10,33 1.544,08 8,87 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 D) Ex Op. 1ª 1.830.821 999.090 20.000 2.849.911 16.378,80 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 D Imp. 3ª cat. 945,54 515,99 10,33 1.471,86 8,46 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 E) Ex Imp. 1.696.386 995.328 20.000 2.711.714 15.584,56 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 4ª cat. 876,11 514,04 10,33 1.400,48 8,05 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 E) Ex Op. 1.696.386 995.328 20.000 2.711.714 15.584,56 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 2ª cat. 876,11 514,04 10,33 1.400,48 8,05 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 F) Ex Op. 1.451.951 990.868 20.000 2.462.819 14.154,13 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 F 3ª cat. 749,87 511,74 10,33 1.271,94 7,31 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12

UNA TANTUM: con il rinnovo del CCNL del 26/05/2008 le imprese devono erogare l’importo di € 225,00, divisibili in quote mensili in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio - 31 maggio 2008.MATERNITÀ: 100% della retribuzione.

MANUFATTI CEMENTO INDUSTRIA settembre 2011

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Pagina 34Costruire • Dicembre 2011•

Operai Paga base Ind. conting. Ind. territ. settore E.D.r. Totale4° Livello O4 6,23 3,01 1,48 0,06 10,78Op. Spec. O3 5,78 3,00 1,38 0,06 10,22Op. Qual. O2 5,20 2,99 1,25 0,06 9,50Op. Com. O1 4,45 2,96 1,07 0,06 8,54

Impiegati Stipendio base Ind. conting. Premio produzione E.D.r. Totale7° Livello 1.538,71 533,82 371,40 10,33 2.454,266° Livello 1.384,83 529,63 339,59 10,33 2.264,385° Livello 1.154,02 523,35 282,30 10,33 1.970,004° Livello 1.077,11 521,25 256,21 10,33 1.864,903° Livello 1.000,16 519,16 236,06 10,33 1.765,712° Livello 900,15 516,43 212,41 10,33 1.639,321° Livello 769,36 512,87 182,50 10,33 1.475,06

N.B. Indennità di mensa: operai € 0,46/h, fino ad un massimo di 8 ore giornaliere; impiegati € 3,68 al giorno.Indennità di trasporto: operai € 0,13/h per 8 ore, oppure abbonamento mezzo pubblico; impiegati € 1,03 al giorno, oppure abbonamento mezzo pubblico.Indennità di alta montagna: per quote superiori a 1.000 m € 3,32 al giorno; per quote superiori a 1.200 m € 3,87 al giorno.La maggiorazione per ferie e gratifica natalizia è 18,50% da calcolarsi su paga base + contingenza + ind. di settore + E.D.R.+ E.E.T.

RIETI - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Livelli Paga base Cont/za ITS Pr.P/NE E.D.r Totale Permessi 4,95% Cassa Edile 14,2%Imp. 7 1.538,71 533,82 375,78 10,33 2.458,64Imp. 6 1.384,83 529,63 343,71 10,33 2.268,50Imp. 5 1.154,02 523,35 285,66 10,33 1.937,36Imp. 4 1.077,11 521,25 259,32 10,33 1.868,01Imp. 3 1.000,16 519,16 238,93 10,33 1.768,58Imp. 2 900,15 516,43 215,58 10,33 1.642,49Imp. 1 769,36 512,87 185,33 10,33 1.477,89Op. 4 6,23 3,01 1,49 0,06 10,79 0,53 1,53Op. 3 5,78 3,00 1,39 0,06 10,23 0,51 1,45Op. 2 5,20 2,99 1,26 0,06 9,51 0,47 1,35Op. 1 4,45 2,96 1,08 0,06 € 0,42 1,21

N.B. Indennità di mensa dal 1° giugno 2008.Operai; € 0,55 orarie; impiegati: € 4,40 giornaliere.

VITERBO - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Page 35: Costruire n° 25 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Livelli Paga Base Contingenza Premio prod. I.T.S.

Elemento Economico Territoriale

E.D.r. Totale mensile Paga oraria Straordinario al 35%

Permessi 4,95% in busta

Cassa Edile 4,30% in busta

Cassa Edile 14,20% accantonata

7° - Imp. 1° Super 1.538,71 533,82 287,48 83,81 10,33 2.454,156° - Imp. 1ª 1.384,83 529, 63 256,02 75,42 10,33 2.256,235° - Imp. 2ª 1.154,02 523,35 212,59 62,85 10,33 1.963,144° - Imp. 4° Liv. 1.077,11 521,25 191,22 58,66 10,33 1.858,574° - Op. 4° Liv. 6,22 3,01 1,10 0,34 0,06 10,73 14,49 0,53 0,46 1,523° - Imp. 3ª 1.000,16 519,15 175,63 54,47 10,33 1.759,743° - Op. Specializ. 5,78 3,00 1,03 0,31 0,06 10,1754 10,18 13,74 0,50 0,44 1,442° - Imp. 4ª 900,15 516,43 158,26 49,02 10,33 1.634,192° - Op. Qualificato 5,20 2,99 0,92 0,28 0,06 9,45 12,76 0,47 0,41 1,341° - Imp. 1° Impiego 769,36 512,87 136,01 41,90 10,33 1.470,471° - Op. Comune 4,45 2,96 0,81 0,25 0,06 8,5271 8,53 11,51 0,42 0,37 1,21

N.B. Mensa: Il valore è di € 0,55 per ora di presenza sul cantiere.Trasporto: rimborso pari al costo dell’abbonamento da casa al cantiere.Trasferta: il limite territoriale oltre il quale spetta la trasferta è fissato in 45 km dal comune di assunzione.

FROSINONE - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

Livello Paga base Contingenza I.T.S. E.D.r. Totale Oraria 18,50% 4,95% Str. 35%Operaio 4° Livello 1.077,11 521,25 258,45 10,33 1.867,14 10,79 2,00 0,53 3,78Oraria 6,23 3,01 1,49 0,06Operaio Spec. 1.000,16 519,16 236,90 10,33 1.766,55 10,21 1,89 0,51 3,573° Livello oraria 5,78 3,00 1,37 0,06Operaio Qualificato 900,15 516,43 213,73 10,33 1.640,64 9,48 1,75 0,47 3,322° Livello oraria 5,20 2,99 1,24 0,06Operaio Comune 769,36 512,87 186,09 10,33 1.478,65 8,55 1,58 0,42 2,991° Livello oraria 4,45 2,96 1,08 0,06Mensa 0,54 €/hTrasporto Mensilizzazione abbonamento mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

Livello Paga base Contingenza Premio prod. E.D.r. Totale7° Livello 1.538,71 533,82 371,3 10,3 2.454,206° Livello 1.384,83 529,63 339,2 10,3 2.264,035° Livello 1.154,02 523,35 282,3 10,3 1.970,044° Livello 1.077,11 521,25 258,45 10,3 1.867,14Ex 3° Livello 1.000,16 519,16 236,90 10,33 1.766,55Ex 2° Livello 900,15 516,43 213,73 10,33 1.640,64Ex 1° Livello 769,36 512,87 186,09 10,33 1.478,65Mensa 4, 48 €/GTrasporto Mensilizzazione abbonamento mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

LATINA - EDILIZIA INDUSTRIA 1° gennaio 2011

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