Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

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29 Ottobre 2012 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, AUT. C/RM/59/2011 Periodico informativo della Fillea CGIL di Roma e Lazio anno 13 n. 29

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29Ottobre 2012

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Periodico informativodella Fillea CGIL di Roma e Lazioanno 13 n. 29

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Costruire Roma e Lazioperiodico informativo della Fillea CGIL di Roma e LazioOttobre 2012 - N° 29 - Anno 13Editore: Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - 00185 RomaTel. 06 462066-1 - Fax 06 [email protected]

Direttore Editoriale:Roberto CelliniDirettore Responsabile:Ilaria Bartoli CiancaleoniCoordinamento Redazionale:Elena SchifinoSegreteria di Redazione:Monica Bevilacqua, Giuseppe Giuffrida, Enza MangiaProgetto grafico, impaginazione ed editing: Aton - RomaStampa: LaCromografica - Roma

Hanno collaborato a questo numero:Roberto Cellini, Andrea Camboni, Ciancio Allebande

Iscritto al Tribunale di Romaal n. 239/2009 del 26/06/2009

Fillea CGIL NazionaleVia G. B. Morgagni, 27 - RomaTel. 06 441141 - Fax 06 44235849

Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 [email protected]

La Segreteria:Roberto Cellini - Segretario GeneraleMarco Carletti, Walter Cherubini, Elena Schifino

Segreterie di Roma e Lazio:Roma Nord-Civitavecchia: Vincenzo CariddiRoma Est-Valle Dell’Aniene: Marco AustiniRoma Centro-Ovest-Litoranea: Walter FaddaRoma Sud-Pomezia-Castelli: Gianni Lombardo

Funzionari di Zona:Nika Agim, Rino Aversa, Claudio Broccatelli, Simone Cioncolini, Fabio Damiani, Alioscia De Vecchis, Fabio Ferrari, Daniel Grigoriu, Manuel Luis Ortiz, Sandro Paolucci, Antonio Petrella, Diego Piccoli , Bruno Proietti, Claudio Roggerone, Barbara Zignani.

R.L.S.T.:Antonio Cucculelli, Stefano MontemagnoLatina: Luca Bonetto Frosinone: Alessio FaustiniRieti: Simone Di MarcoViterbo: Enrico Gabrielli

Ufficio Vertenze:Francesca Alberti, Elena Manuela Paraschivoiu, Giulio Testi.

Segretari Comprensori Lazio:Latina: Ezio Giorgi Rieti: Claudio ColtellaViterbo: Massimo Guerrini Frosinone: Benedetto Truppa

VITERBOVia Giuseppe Saragat, 8 - ViterboTel. 0761 270290 - Fax 0761 275210

LATINAVia Solferino, 16 - LatinaTel. 0773 662701 - Fax 0773 664655

FROSINONEVia Mola Vecchia, 2A - FrosinoneTel. 0775 853641 - Fax 0775 852064

RIETIVia Garibaldi, 174 - RietiTel. 0746 270194 - Fax 0746 201923

POMEZIA Via Pietro Maroncelli, 10 - S. Maria Delle Mole (Rm) Tel 06 93546203 - Fax 06 93546203

FILLEA ROMA-LAZIOVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

UFFICIO VERTENZEVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206631/32/25 - Fax 06 46206633

RM1 (Centro)Via Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206634 - Fax 06 47825128

RM2 (Civitavecchia)Via P. Togliatti, 7 - CivitavecchiaTel. 0766 545865 - Fax 0766 545865

RM3 (Nord)Via G.B. La Salle, 3 - RomaTel. 06 66412409 - Fax 06 66412390

RM4 (Est, Tivoli, Monterotondo)Via Padre Lino da Parma, 3 - RomaTel. 06 4111591 - Fax 06 41219484

RM5 (Sud, Eur, Ciampino)Via A. Davila, 37E - RomaTel. 06 7809798 - Fax 06 7883808

RM6 (Ovest, Litoranea)Via Casana, 207 - OstiaTel. 06 5692943 - Fax 06 5693259

RM7 (Pomezia, Castelli, Colleferro, Subiaco)Via Lamarmora, 32 - PomeziaTel. 06 9107151 - Fax 06 91602818

COORDINAMENTO RESTAURATORIVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

INCAVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 4814703

CAAFVia Poliziano, 34 - RomaTel. 06 4460263/4 - Fax 06 47825024Numero Verde 800 678196

5Editoriale

PER I DISAGI ABITATIVI SERVONO SOLUZIONI PUBBLICHE

di Roberto Cellini

6Inchiesta

L’EMERGENZA CASA È UN MALE COMUNE

di Andrea Camboni

8Inchiesta

URBANISTICAIL NUOVO CEMENTO ARRIVA

IN CITTà di Ciancio Allebande

10Inchiesta

ROMA: LA MAPPA DELL’HOUSING SOCIALE

16 Reportage

CECCHIGNOLA SUD, qUI L’HOUSING NON C’ENTRA

di Andrea Camboni

18 Lavoro

VERTENZA CIACCIA LA FILLEA NEI CANTIERI

METTE IN MOTO I DIRITTI

21Cultura

RUANDA: LA MEMORIA CONDIVISA DI UN PAESE FERITO

22Cultura

LE VOCI DALL’INCONTRO

26Interviste

CGIL: IL LAVORO PER CONDIVIDERE IDENTITà

E CULTURE

29TABELLE RETRIBUTIVE

I N D I C E

o t t o b r e 2 0 1 2

Sedi Fillea

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POTREMMO IPOTIZZARE fINANZIAMENTI STATALI PER LE INfRASTRUTTURE, ANChE IN PRESENZA DEL PATTO DI STABILITà, EROgATI SOLO ALLE CITTà ChE RISPETTANO UNA CERTA qUOTA DI RIqUALIfICAZIONE URBANISTICO-EDILIZIA

Innovare e programmare l’edilizia vuol dire riformare e trasfor-mare una parte importante del paese, con profonde implicazioni anche su altri settori che si possono manifestare solo pianificando una corretta politica di attenzione per il nostro patrimonio abita-tivo che eviti l’estemporaneità di provvedimenti determinati dalle infinite emergenze o da una concezione episodica e provinciale del rapporto con gli investitori privati. Ma il futuro dell’edilizia non è nelle nuove costruzioni, ma nella riqualificazione urbana territoria-le e abitativa. Una prima spinta al rilancio sta per arrivare dall’Europa con l’obbli-go di ristrutturare ogni anno il 3% del patrimonio edilizio pubblico e con il vincolo a riqualificare il 2% dell’intero stock edilizio. Noi po-tremmo ipotizzare finanziamenti statali per le infrastrutture, anche in presenza del patto di stabilità, erogati solo alle città che rispettano una certa quota di riqualificazione urbanistico-edilizia. Anche perché, in uno scenario sempre più dominato dalla rendita “immobiliare pura” dei “fondi” e dalla componente finanziaria, la città reale diventa quasi un pretesto mentre la campagna si è fatta metropo-li senza passare per la città, contribuendo all’espulsione dei cittadini con redditi medio-bassi che sono costretti a cercare casa nell’hinter-land a causa dell’abbandono di una politica di edilizia sociale.

Questa può ripartire dall’utilizzo delle aree pubbliche dismesse, co-me caserme, aree ferroviarie e perfino aree residue dei vecchi piani di edilizia pubblica. Ma il presupposto indispensabile è il censimento delle proprietà pubbliche, immobili e terreni, e del loro relativo va-lore catastale e commerciale. Inoltre il Comune, facendo ricorso al credito come un qualsiasi operatore economico privato, potrebbe ac-quisire sul mercato le aree prima di pianificarle e poi rivenderle rien-trando nel prezzo di acquisto e incamerando la rendita prodotta dalla “decisione pubblica”. Per quanto riguarda la concorrenza, le proprietà pubbliche da aliena-re potrebbero essere inserite in progetti urbani da realizzare mediante una gara tra operatori non proprietari, i costruttori, chiamati a compe-tere sulle caratteristiche produttive della trasformazione sull’esempio dell’intervento sul complesso edilizio di Via Giustiniano Imperatore. Perché vorremmo un’edilizia e uno sviluppo urbanistico che siano ca-paci di sanare i problemi sociali di una comunità e non che siano cau-sa di esclusione e marginalità. È quindi necessario ritornare al concet-to originale di housing sociale, che nasce dal tentativo di rispondere adeguatamente ad una serie di disagi emergenti, offrendo alloggi e servizi a coloro che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abi-tativo sul mercato. Oggi nel Lazio, molto più semplicemente, si tratta di case vendute a prezzi agevolati ma inavvicinabili per le categorie a reddito fisso o peggio precario.

DI ROBERTO CELLINISegretario generale fillea CgILdi Roma e Lazio

Per i disagi abitativi servono soluzioni pubbliche

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Come ogni anno, il Diparti-mento delle Politiche Abi-tative del Comune di Roma

diffonde il bando per la concessio-ne alle famiglie più svantaggiate di un contributo per l’affitto della ca-sa riferito alla precedente annuali-

tà (articolo 11 della legge naziona-le del 9 dicembre del 1998). Negli anni precedenti il fondo ammonta-va a circa 35 milioni di euro men-tre per il periodo 2011 si parla di uno stanziamento che non supere-rebbe il milione e mezzo di euro,

somma che, tra l’altro, il Comune di Roma avrebbe ricevuto dalla Re-gione Lazio. E così la copertura (fi-nanziaria) sarà sempre troppo cor-ta per tutti quei cittadini che al 30 settembre hanno presentato la do-manda per ricevere il contributo.

L’EMERgENZA ABITATIVA NELLA CAPITALE NON è MOLTO DIVERSA NELLA SUA IPER-RAPPRESENTAZIONE MEDIATICA DALL’EMERgENZA SICUREZZA ChE ATTRAE VOTI DETERMINANDO VITTORIE ELETTORALI DI fORMAZIONI POLITIChE, gIUNTE E AMMINISTRAZIONI LOCALI ChE AgISCONO SEMPRE PIù COME INSIDER TRADER DELLA RES PUBLICA CON L’OBIETTIVO DI CREARE UN MERCATO SENZA REgOLE DEI BENI E DEI SERVIZI DESTINATI ALLA COLLETTIVITà. IL VERO PROBLEMA, DUNqUE, NON è CERTAMENTE L’EMERgENZA ABITATIVA qUANTO LE POLITIChE SBAgLIATE, SE NON CONTROPRODUCENTI, ELABORATE DALLA gIUNTA ALEMANNO SUL TEMA DELLA CASA E BASATE SULLO SCAMBIO TRA CEMENTO E VOTI. UN AffARE PER I COSTRUTTORI PRIVATI. UN DRAMMA, INVECE, PER I NUCLEI fAMILIARI E LE gIOVANI COPPIE A BASSO REDDITO, gLI ANZIANI IN CONDIZIONI SOCIALI O ECONOMIChE SVANTAggIATE, gLI STUDENTI fUORI SEDE, I LAVORATORI STRANIERI, OSSIA PER TUTTE qUELLE fASCE DEBOLI ChE NON SI POSSONO PERMETTERE NEANChE L’IDEA DI AffACCIARSI AL LIBERO MERCATO IMMOBILIARE

L’EMERGENZA CASA È UN MALE COMUNE

DI ANdREA CAmBONI

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Dall’affitto all’acquisto. L’opera-zione di dismissione delle abita-zioni di edilizia residenziale pub-blica era stata avviata nel 2006 dalla Giunta di centrosinistra con l’obiettivo di reperire risorse per una nuova politica abitativa. Nel 2008 vengono individuati 7.410 alloggi potenzialmente alienabili del valore totale di 450 milioni di euro. Sono state inviate 4.097 let-tere a cui solamente 2.692 inqui-lini hanno risposto positivamente versando una caparra di 2.000 eu-ro per l’impegno di acquisto, con un incasso di 5.384.000 euro. A questo punto il sindaco Aleman-no promette di effettuare 2.692 rogiti entro il 2012. Dopo tre anni dall’approvazione del piano vendi-ta, il 30 giugno del 2011 sono sta-ti fatti i primi 6 rogiti. Oggi siamo fermi a 500 rogiti (per un incasso di 20 milioni di euro) e dunque, molti cittadini che hanno versa-to la caparra nelle casse comuna-li non sono ancora stati chiamati per il rogito. E quando saranno chiamati, le banche non concede-ranno certo le stesse condizioni di mutuo che avrebbero offerto tre anni prima. Un ritardo giustifica-to dall’entrata in vigore del Dlgs 78/2010 che, imponendo la cer-tificazione di conformità catasta-le allo stato dei luoghi a firma di un tecnico abilitato, ha aggrava-to nei tempi la finalizzazione dei rogiti degli immobili di proprie-tà di Roma Capitale. Nel frattem-po, però, mentre si cerca ancora di piazzare 4.718 alloggi di Erp, l’Assemblea capitolina ha appro-vato il 23 luglio scorso la delibera n. 25/2012 “Aggiornamento del preventivo di spesa compreso nel-la relazione finanziaria al secon-do piano P.E.E.P. - Individuazione delle aree disponibili da destinare

all’edilizia residenziale pubblica”, al netto delle truffe. Come è acca-duto, ad esempio per la realizza-zione di circa 2.000 alloggi inse-riti nei P.d.Z. Pisana-Vignaccia, Ponte Galeria Spinaceto 2. Qui il Comune ha concesso a Coopera-tive e Consorzi terreni comunali a titolo gratuito (aree 167/62) e finanziamenti regionali, a fondo perduto o con restituzione tren-tennale, a copertura dei piani di costruzione per una percen-tuale che andava dal 60 al 100% dell’opera. La finalità, quella di affrontare il disagio abitativo, era nobile. Peccato che questi terre-ni pubblici e questi finanziamen-ti sono finiti nelle disponibilità di

Comune stesso sono sempre i cit-tadini a rimetterci. Infatti, capita anche che il Comune di Roma, sempre con il nobile intento di realizzare alloggi economici e po-polari espropri al gruppo Monte-dison 27 ettari nella zona di Dra-goncello senza tuttavia pagare per quei terreni espropriati. Era il 1984. Oggi il Comune ha perso la causa con i proprietari dei ter-reni e, dovendo pagare, ha chie-sto a chi anni e anni fa acquistò quegli appartamenti somme che vanno dai 5 ai 14.000 euro a in-quilino. Un dramma/farsa che – spiega il senatore dell’IDV Ste-fano Pedica annunciando la pre-sentazione di un esposto alla Pro-

false cooperative che, a fronte di alcuni miglioramenti dichiarati dalle cooperative stesse nel com-pletamento dell’opera, affitta-no gli alloggi a canoni addirittu-ra più alti del libero mercato. Ma che le truffe arrivino dalle coope-rative, dai costruttori privati o dal

cura – interessa altri 10 quartieri e almeno 30.000 cittadini. “Il fat-to ancora più grave – conclude il senatore IDV – è che nessun sin-daco che si è succeduto dal 1984 ha mai voluto risolvere il caso; spero quindi lo risolva la magi-stratura”.

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Costruttori, palazzinari, spe-culatori. Siete tutti invita-ti all’ultimo banchetto del

sindaco Alemanno. La torta da spartirsi è Roma o quello che è ri-masto del suo territorio. Il campanello pavloviano è scatta-to 15 ottobre 2008 quando la Giun-ta Comunale ha approvato, con la delibera n. 315, un Invito Pubblico per l’individuazione di nuovi Am-biti di riserva a trasformabilità vin-colata, finalizzati al reperimento di aree per l’attuazione del Piano Comunale di housing sociale. Una scusa per compensare i costrutto-

ri rimasti con la bocca all’asciutto per le mancate edificazioni in aree della città sottoposte a tutela. Ma anche un modo per promettere fa-vori ai grandi immobiliaristi, visto l’approssimarsi della scadenza del mandato. Perché è di favori che si tratta, dato che le compensazioni non avvengono a parità di cubatu-ra ma di valore immobiliare, quin-di regalando più metri cubi di ce-mento di quanto i vincoli avevano precedentemente tutelato.Non a caso, nella campagna elet-torale di 4 anni fa, Alemanno po-se come punto cardine della sua piattaforma una modifica consi-stente al Piano regolatore appe-na approvato. Non digeriva la co-siddetta variante delle Certezze del 1997, poi approvata definitiva-mente nel 2007, che stabiliva l’in-varianza dell’Agro Romano rispet-to ad ogni evoluzione del Piano Regolatore.

URBANISTICAIL NUOVO CEMENTO ARRIVA IN CITTà

UNA CITTà COSTRETTA A SVILUPPARSI SOLAMENTE LUNgO DIRETTIVE fINANZIARIE E SPECULATIVE ChE NON PERMETTONO UNA CRESCITA URBANA NEL PIENO RISPETTO DEL TERRITORIO, NELLA PIù TOTALE NEgAZIONE DELLA SOSTENIBILITà IN TERMINI AMBIENTALI, DI MOBILITà E DI qUALITà DEL VIVERE

DI CIANCIO ALLEBANdE

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Agro Romano, Servizi privati, Ver-de privato attrezzato, Servizi pub-blici di livello urbano, Verde pub-blico e servizi pubblici di livello locale, Infrastrutture tecnologiche. Secondo il bando di housing socia-le le aree oggetto delle proposte dovevano ricadere in queste com-ponenti del PRG approvato. Sul-le 334 proposte pervenute, le 160 ritenute compatibili con i requisi-ti del bando andrebbero a occupa-re il 3,7% del territorio vincolato della Capitale e l’1,8% del tota-le della superficie comunale con 22.919.891 metri cubi di nuovo ce-mento (circa 200mila nuove stanze in 135 zone) e il consumo di 2380 ettari di suolo agricolo. Il tutto già approvato con determinazione di-rigenziale in attesa che il provvedi-mento arrivi in Giunta.Il sospetto di uno scambio tra ce-mento e voti prende forza dal fatto che, a conti fatti, il nuovo costrui-to ammesso dal bando eccede sen-sibilmente il fabbisogno abitativo, stabilito in 27.500 alloggi nel 2009 da un’indagine preliminare del CRESME – raddoppia nel 2012 raggiungendo i 66.198 alloggi.Senza considerare che la distan-za massima da strutture di mobili-tà pubblica viene stabilita in 2 chi-lometri e mezzo rispetto non solo alle stazioni esistenti, ma anche a quelle previste, mentre il NPRG parla di 500 m. Con tutte le con-seguenze per la mobilità dei citta-dini e la vivibilità dei quartieri. In effetti, quali siano i vantaggi per i cittadini è difficile da stabilire, vi-sto che il 7 luglio 2012, con la de-liberazione n. 184, la Giunta Ca-pitolina compie un’altro piccolo capolavoro. Prima della delibera n. 184, il Piano Casa del Comune di Roma consentiva il cambio di destinazione verso usi residenzia-

li, in deroga al PRG, a fronte della corresponsione di un contributo straordinario e di una quota parte dell’edificabilità – pari al 40% per l’invito zone ed al 30% per l’invito fabbricati – da riservare ad allog-gi in housing sociale in locazione per 25 anni, ad un canone mensi-le di 6 euro/mq di superficie com-plessiva.Con la nuova delibera i propo-nenti che hanno risposto agli in-viti “zone” e “fabbricati” possono richiedere l’esenzione dall’obbli-go di realizzare gli alloggi in hou-

sing sociale, a fronte del pagamen-to di un contributo straordinario, da utilizzare per il finanziamento di alloggi di edilizia sovvenzionata, infrastrutture e opere pubbliche.Lo sbilanciamento in favore dei privati sembra evidente, così come evidente risulta essere l’espansio-ne urbanistica senza direttive pre-cise che non siano determinate in base alle offerte della proprietà fondiaria. Se il presidente dell’ANCE, Paolo Bozzetti, assicura che la bolla immo-biliare non c’è e non ci sarà mai (Af-fari e Finanza del 1° ottobre 2012), il modus operandi dell’Amministra-zione capitolina sembra invece ten-dere ad aumentare a dismisura il valore dei terreni agricoli trasfor-mandoli in edificabili così da essere un grimaldello per il sistema banca-rio che, con tali garanzie, potrà ero-gare altri prestiti ai costruttori. In un momento in cui le difficoltà abi-tative non derivano da una carenza dal lato dell’offerta ma dall’impos-sibilità per i cittadini di avvicinarsi al mercato immobiliare, costruire nuovi alloggi non rappresenta una soluzione per i molti ma un assist millimetrico per i soliti pochi. E la bolla bolle.

Ogni anno nella Capitale vengono cementificati

oltre 300 ettari di terreno; ormai è stato utilizzato

più del 60% del territorio urbano

Nei prossimi anni a Roma

sono in programma 90 milioni di metri cubi di nuove edificazioni,

a fronte di circa 250mila case sfitte

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Il Municipio XVIII con 2,4 milioni di metri cubi su 170 ettari tra Selva Candida e Villa Santa.

Nel Municipio XIX, sono previsti cir-ca 5 milioni di metri cubi e un peso insediativo di circa 43mila nuovi re-sidenti. In particolare, sono interes-sate le aree a ridosso del raccordo anulare nelle zone di Ottavia e Pal-marola, La Storta, Tagliatella e vici-no all’Olgiata. Senza contare che il prolungamento della Metro A da Battistini a Torrevecchia potrebbe comportare l’individuazione di nuo-ve aree di valorizzazione immobilia-re. Due, come da progetto, sembra già ci siano e contano 208mila metri cubi di cemento. Ma forse non ba-steranno a coprire i 376 milioni di euro che l’Amministrazione capito-lina dovrà chiedere ai privati per co-struire i due chilometri del prolun-gamento.

Nel Municipio XX i metri cubi di nuovo costruito sarebbero 5 milio-ni su un’area di 358 ettari tra Cesa-no e Prima Porta fino ad arrivare a Formello.

Nel Municipio IV sono nove le aree interessate dal progetto di housing sociale capitolino.Più di 113 ettari che saranno in-teressati da 770mila metri cubi di nuovo cemento e ulteriori 6.400 re-sidenti. Si parla di quasi venti ettari nel tanto promesso Parco delle Sa-bine per costruire 151 nuovi allog-gi, di 337mila metri cubi a Fidene, del raddoppio dei residenti di Cin-

Legenda

Perimetro delle proposte:

ammissibili (el. 3) ammissibili con deroga per

distanza (el. 2.1) ammissibili con deroga per

estensione (el. 2.2) perimetro dell’area dichiara-

ta di notevole interesse pub-blico (D.lgs 42/04 art. 136) - ambito meridionale dell’Agro Romano compreso fra le vie Laurentina e Ardeatina

Roma: la mappa dell’housing sociale

quina, dei 288mila metri cubi che a Casal Boccone andrebbero a inva-dere 80 ettari di “paesaggio agrario di rilevante valore”. Lo dice il PTPR. Ma gli interventi edificatori nel ter-ritorio del IV Municipio non si ri-feriscono esclusivamente al bando dell’housing. Ci sono un milione di metri cubi che pendono sulla Cen-tralità di Bufalotta, ai quali potreb-bero aggiungersi 2 milioni di metri cubi tirati fuori dal portafogli del sindaco come moneta di scambio per i costruttori interessati al pro-lungamento della Metro B.

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Legenda

Perimetro delle proposte:

ammissibili (el. 3) ammissibili con deroga per

distanza (el. 2.1) ammissibili con deroga per

estensione (el. 2.2) perimetro dell’area dichiara-

ta di notevole interesse pub-blico (D.lgs 42/04 art. 136) - ambito meridionale dell’Agro Romano compreso fra le vie Laurentina e Ardeatina

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Nel Municipio V, tra Casal Mo-nastero e Case Rosse, il bando di housing sociale ha previsto 1,1 mi-lioni di metri cubi.

Nel Municipio VI il piano partico-lareggiato Casilino va ad insiste-re all’interno di un territorio che è già il più densamente abitato di Roma (16mila abitanti per chilo-metro quadrato). C’era così poco spazio per nuove edificazioni che il precedente piano venne accan-tonato per le troppe criticità indi-viduate. Il Piano Particolareggia-to del Comprensorio Direzionale Orientale Casilino venne appro-

di edificabilità nel Comprensorio Casilino passa da 0,5 a 1,3. Ovve-ro qualcosa come altri 10.000 re-sidenti e circa 3.000 appartamen-ti tra via dell’Acqua Bullicante, via Tor de’ Schiavi, via dei Gordiani e via Teano. In totale, 2 milioni di metri cubi di cemento scaricati su 143 ettari di Agro Romano, con un consumo di suolo pari al 37%.

Nel Municipio VII le tre aree in-teressate dal bando per l’housing sociale sono estese per quasi 32 et-tari e sarebbero cementificate con più di 306.000 metri cubi di nuo-vo costruito per oltre 2.300 nuovi residenti che andrebbero a pesare sul comprensorio. Le tre aree in-teressate dal bando sono di 17,6 più 10,7 e 3,6 ettari circa, per una superficie totale di 31,9 ettari, ca-pace di sviluppare 306.534 metri quadri, per 2.385 nuovi residenti.

Il Municipio VIII partecipa al ban-do con altri 2,7 milioni di metri cubi su 214 ettari tra Castelverde e San Vittorino fino a cementificare Roma con Monte Compatri, pas-sando per Corcolle

Nel Municipio X, il Comune di Roma ha ammesso sette propo-ste di intervento per nuovi ambi-ti di riserva, 4 a Tor Vergata, 2 a Villa Senni, una a Osteria del Cu-rato per una superficie totale pari a poco più di 56 ha, una volume-tria complessiva di 597.920 metri cubi e 1.766 nuovi alloggi previsti. Ma intanto sono previste altre ur-banizzazioni di tipo residenziale e commerciale derivanti dal com-pletamento delle zone O, dalle 167, dai programmi integrati, dai nuovi piani e dalle centralità, co-me quella della Romanina, previ-sti dal Piano Regolatore.

vato il 21 ottobre 2002 (D.C. 148) ma non fu mai inoltrato alla Re-gione Lazio per l’approvazione. Con un indice di edificabilità pari a 0,5 il vecchio piano viene dun-que messo in un cassetto. 7 anni dopo, gli assessorati all’Urbani-stica e ai Lavori Pubblici danno mandato agli uffici del XVI e del VI Dipartimento del Comune di Roma di predisporre una variante al nuovo piano. La storia è sempre la stessa. In virtù di un contenzio-so con il Comune di Roma, il Con-sorzio Centro Direzionale Casilino in ordine al Comprensorio Dire-zionale Orientale Casilino (messo nel cassetto) ha proposto “la ces-sione volontaria gratuita di aree e la rinuncia al contenzioso a fronte della possibilità di realizzare in re-gime comprensoriale un comples-so polifunzionale di attività, attrez-zature e residenze, in parte rivolto al sociale”. Ed ecco che l’indice

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Nel Municipio XI il cemento river-sato sul territorio toccherà 1,1 mi-lioni di metri cubi.

Nel Municipio XII, sono dodici le aree interessate dal nuovo bando di housing sociale, ritrovandosi com-plessivamente con 1,2 milioni di metri cubi tra la Tenuta della Cec-chignola, Colle della Strega, Spina-ceto e il Divino Amore. Dai 3.000 residenti in più nei pressi della Zo-na O di Selcetta-Trigoria ai 344.000 metri cubi di cemento in un’area agricola di 35 ettari a Tor Pagnot-ta. Ma non c’è solo housing nel Municipio XII. Nel territorio sono previste le trasformazioni urbanisti-che negli ATO Cecchignola Ovest (347.068 metri cubi), Colle delle Gensole (226.780 metri cubi), Spi-naceto2 e il Programma di Riqualifi-cazione Urbana Laurentino (88.000 metri cubi). Se non bastasse, accan-to all’ATO Colle delle Gensole, so-no previsti, su un’area agricola di 16 ettari, altri 155.000 metri cubi di nuovo costruito mentre due nuovi ambiti di riserva porteranno a Col-le della Strega 186.416 metri cubi su 19 ettari di terreni agricoli.

Nel Municipio XIII, per la ex bor-gata abusiva Longarina, il piano regolatore aveva previsto un ridot-to carico di cemento per motivi ur-banistici. Ora però agli 8.000 me-tri cubi del PRG, il nuovo bando ne aggiunge 451.000.

Per il Municipio XV i progetti ap-provati in deroga al Piano Rego-latore sono 19 e porteranno circa 2,7 milioni di metri cubi di cemen-to a ridosso di aree di pregio am-bientale come la Valle dei Casali o la Tenuta dei Massimi. Le previsio-ni parlano di 8.000 nuove case e 25.000 residenti in più.

FUORI PORTA

Ardea. L’accordo di programma SECR “Convenzione Puccini” in-tende valorizzare il territorio con 90.000 metri cubi di cemento.

Fiumicino. Da 1.300 ettari di suo-lo agricolo nasceranno deposi-ti, parcheggi, hotel, negozi, uffici e piste in uno scenario molto più lungo dei cinque anni previsti dal contratto di programma per il rad-doppio dell’aeroporto.

Paliano. Approvata la variante al Piano Regolatore Generale del Co-mune di Paliano per la lottizzazio-ne di 250.000 metri cubi in 3 aree agricole, vincolate sotto il profilo idrogeologico e paesaggistico, per la realizzazione di cubature turisti-co-ricettive.

Colleferro. C’è un piano del Co-mune per trasformare il Castello in un hotel e cementificare la col-lina, una delle ultime aree verdi della zona.

Legenda

Perimetro delle proposte:

ammissibili (el. 3) ammissibili con deroga per

distanza (el. 2.1) ammissibili con deroga per

estensione (el. 2.2) perimetro dell’area dichiara-

ta di notevole interesse pub-blico (D.lgs 42/04 art. 136) - ambito meridionale dell’Agro Romano compreso fra le vie Laurentina e Ardeatina

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CECCHIGNOLA SUD, qUI L’HOUSING NON C’ENTRA

gNEL MUNICIPIO XII, LA COMMISSIONE TECNICA hA DATO PARERE DI IDONEITà ALLA COSTRUZIONE DI TRE IMMOBILI NEL PARCO DELLA CECChIgNOLA PER UN TOTALE DI 180.000 METRI CUBI PALAZZI E 1.600 RESIDENTIChE SI ANDRANNO A SOMMARE AgLI OLTRE 4.000 NUOVI ABITANTI PREVISTI DALLE CONVENZIONI STIPULATE TRA IL 2010 E IL 2011

“A ffermare che il Co-mune di Roma ha già deciso la ‘cementifi-

cazione’ è una grossa bugia. Quelli pubblicati dal sito di Roma Capita-le sono semplicemente dei pare-ri tecnici espressi su sollecitazione dei privati che hanno indicato al-cune zone dove costruire”. Il presi-dente del XII Municipio, Pasquale Calzetta, in quota PDL, si sfoga ai microfoni di Radio Vaticana. “So-no state date ai cittadini informa-zioni sbagliate per mero calcolo politico-elettorale – prosegue il mi-nisindaco – Si sta spargendo vele-no su questi territori per avere un po’ di visibilità. Ma chi fa questo so-no gli stessi che nel 2003 hanno ap-provato il Piano Regolatore che ha provocato scempio e degrado”.Nel XII Municipio, e in partico-lare nel quartiere Cecchignola Sud, di nuove aree dove costrui-

re alloggi in housing sociale non sembra il caso di parlare. Vuoi per questioni squisitamente poli-tiche, come Calzetta è convinto, vuoi per questioni legate alla so-pravvivenza di cittadini, che non vogliono perdere tempo a preoc-cuparsi di semplici pareri tecnici. Perché la loro approvazione è le-gata a un iter politico troppo lun-go rispetto alla scadenza natura-le dell’attuale Giunta Capitolina. È di questo parere il comitato di quartiere Cecchignola Sud che, per voce del suo legale rappresen-tante, l’avv. Daniele Ricciardi, ri-tiene il Bando di housing sociale uno specchietto per le allodole, una distrazione dai temi veri che affliggono il quartiere e i suoi abitanti ormai da troppo tempo. E anziché affrontare l’attualità e l’impatto delle urbanizzazioni in corso, si discute di costruzioni di

social housing spostando l’atten-zione dai cantieri che si apriran-no domani.Cecchignola Sud nasce nel 1991 in attuazione del Piano di Zona C/5 individuato nel II P.E.E.P (Piano di Edilizia Economica Popolare) ma è tutt’oggi sprovvisto dei servizi basi-lari di urbanizzazione. Mancano le scuole, una chiesa, visto che la par-rocchia è ospitata all’interno di un locale commerciale, e anche il ver-de attrezzato. Un campetto di cal-cio, in verità, c’era. Lo aveva allesti-to il Comune che poco tempo dopo smise la manutenzione e lasciò che l’erba crescesse per poi diventare sterpaglia. Nessuna rimarchevole incuria, semplicemente scoprì che il terreno non era il suo. Per la rea-lizzazione del Piano di Zona, il Co-mune aveva espropriato le aree di proprietà delle società La Bastia, Il Ridotto, il Consorzio La Nuova Fonte Meravigliosa e della società Costruzioni, Partecipazioni, Finan-ziamenti, Gestioni s.r.l. della fami-glia nobiliare Torlonia, proprieta-ria di terreni per un’estensione di circa 66.000 mq.

DI ANdREA CAmBONI

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Su queste aree vengono realizza-ti circa mille appartamenti e altri ottanta immobili non residenziali, parte dei quali sono stati successi-vamente alienati a subacquirenti. Peccato che dalla dichiarazione di pubblica utilità, deliberata nel 1985, al decreto regionale di espro-prio, emesso nell’aprile del 1996, passano 11 anni che rendono nul-lo l’atto. Infatti, nel 2004, il TAR annulla tutti gli atti che il Comune di Roma e la Regione Lazio aveva-no emesso “a sanatoria” tra il 1993 e il 1996 per adeguare la situazio-ne di fatto a quella di diritto. Scatta il contenzioso, che ricono-sce il diritto dei ricorrenti al risar-cimento del danno, quantificato in decine di milioni di euro. Quindi, in virtù di una illegittima attività espropriativa del Comune (che dal 12 gennaio 2009 è diventato co-munque proprietario dei terreni, salvo le aree dei Torlonia), gli as-segnatari degli alloggi subirebbero dei pregiudizi economici determi-nati da una svalutazione degli im-mobili realizzati nel quartiere.Si tratta, a ben vedere, di un duplice danno economico in quanto gli asse-gnatari hanno già versato per tramite delle cooperative costruttrici i contri-buti di urbanizzazione per servizi che il quartiere non ha mai visto.Una situazione, quella dei servizi e delle opere di urbanizzazione man-cati, che rischia di aggravarsi anco-ra di più a seguito di alcune conven-zioni stipulate tra il 2010 e il 2011. La precedente amministrazione di centrosinistra aveva approvato, nel 2003 e nel 2005, due delibere per la trasformazione del quadrante Cec-chignola - Ardeatina concernente la compensazione di una parte dei di-ritti edificatori relativi al compren-sorio E1 Tormarancia. Si tratta di tre comprensori edilizi, denominati

Prato Smeraldo, Colle del Gensole e Cecchignola Ovest, in prospetti-va dei quali erano stati previsti one-ri aggiuntivi a carico dei costruttori per la realizzazione di uno svincolo sul GRA (Consorzio Prato Smeral-do) e del prolungamento di via Ko-bler fino a via Laurentina (a carico dei tre Consorzi).

promette un complesso residen-ziale, denominato Solepieno, “si-tuato in una zona strategica per raggiungere in breve tempo le più importanti arterie di collegamen-to per qualsiasi zona di Roma”. Gli abitanti di Cecchignola Sud evi-dentemente non se ne sono resi conto per ben 25 anni.

Nuovi residenti e quindi nuove stra-de per non congestionare la mobi-lità di un quartiere già isolato?Non proprio. Perché sul prolun-gamento di via Kobler l’Ammini-strazione dovrà avviare la procedu-ra di esproprio per la realizzazione dell’opera ma se ciò “non venisse effettuato – si legge nella delibera del 2005 – entro sei mesi dalla sti-pula della convenzione e relativo inizio delle opere di urbanizzazio-ne, si procederà comunque al rila-scio dei permessi a costruire” relati-vi al progetto Cecchignola Ovest.Gli appartamenti, infatti, sono già in vendita dal 7 luglio. “Quattro splendide palazzine di cinque pia-ni” (per il primo lotto della conven-zione) che sorgeranno all’altezza di via del Fosso della Cecchignola.Intorno all’area recintata sven-tolano le bandierine di Immobil-dream, che non venderà sogni ma

E qui il cerchio si chiude circon-dando in maniera sempre più stringente i residenti di Cecchi-gnola Sud con nuove urbanizza-zioni in un perimetro, il Fosso della Cecchignola, che costituisce un’area verde vincolata di partico-lare pregio.Per fortuna la Regione Lazio ha imposto, nel suo assestamento di bilancio, che per ogni variante co-munale di forte peso urbanistico è obbligatoria la VAS (Valutazione Ambientale Strategica), grazie alla quale può essere attivato un per-corso partecipato che consente ai cittadini e alle associazioni di ave-re una voce in capitolo sui proces-si decisionali. Sarà un caso che sul complesso residenziale Solepieno sventoli la faccia di Roberto Carli-no, presidente della Commissione Ambiente della Pisana? Le “solide realtà” del nostro Paese.

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VERTENZA CIACCIA LA FILLEA NEI CANTIERI METTE IN MOTO I DIRITTI

INTERVISTA A BRuNO PROIETTI E ALIOSCIA DE VECChIS, FuNZIONARI FILLEA CGIL DI ROMA EST

Oltre un anno e mezzo di trattative per un risul-tato importante che dà

nuova forza alla dignità del lavoro. I 98 lavoratori del Gruppo Ciac-cia hanno ottenuto 700.000 euro a titolo di risarcimento per alcu-ne mensilità di lavoro non pagate e come compensazione per le in-dennità riservate al lavoratore edi-le, che naturalmente il contratto metalmeccanico da loro sottoscrit-to non prevedeva.

Quando avete intercettato la Ciac-cia Appalti in un cantiere ad Ana-gnina che situazione avete trovato?Quando siamo arrivati al cantie-re le norme di sicurezza erano fa-tiscenti e in più ci siamo accorti dalle verifiche fatte in Cassa Edi-

le che i lavoratori, anche se svolge-vano mansioni prettamente edili, erano assunti tutti con il contratto da metalmeccanico.

E quando avete fatto notare la fac-cenda…Ciaccia sanava quello che c’era da sanare, ovvero trasformava i contrat-ti da metalmeccanico a edile; poi, finito un cantiere, ne apriva un al-tro sempre utilizzando contratti da metalmeccanico. Sono dunque co-minciate le prime vertenze ed i pri-mi incontri. Proprio in quei mesi la Ciaccia ha cominciato ad avere pro-blemi di natura finanziaria avendo parecchi lavori eseguiti che non le erano stati pagati dai vari commit-tenti, tra cui alcune ASL, la Provin-cia e il Comune di Roma.

Cosa ne pensavano, invece, i lavo-ratori su questa storia dei contratti “sbagliati”?All’inizio siamo stati minaccia-ti proprio dai lavoratori. Infatti avevano tutti un trattamento ad personam, ovvero Ciaccia aveva stabilito per ciascuno di loro un compenso che andava dai 50 ai 150-200 euro al giorno sulla ba-se delle mansioni svolte dai lavo-ratori.I primi lavoratori a lasciarsi avvi-cinare dalla Fillea sono stati degli operai eritrei che vivevano una condizione allucinante. Di notte stavano dentro dei baracconi fa-tiscenti perché svolgevano l’atti-vità di sorveglianza dei cantieri e di giorno lavoravano. Ma invece di ricevere un doppio stipendio

DI CIANCIO ALLEBANdE

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gli venivano decurtati 300 euro al mese a titolo di acconto, che non avevano mai percepito.

Quindi non era neanche rispetta-to il contratto metalmeccanico. Gli operai che vantaggi immedia-ti avevano?I lavoratori italiani erano coperti economicamente e quindi stava-no zitti. I lavoratori stranieri per una questione “culturale”, per una mancanza di sensibilità per quan-to riguarda le conquiste sindaca-li, non conoscevano il contratto e ci volevano picchiare. Pensavano che l’unico contratto possibile fos-se quello che avevano fatto con il padrone, non il contratto colletti-vo nazionale o il contratto integra-tivo provinciale.

Quanti sforzi ci sono voluti per far capire ai lavoratori gli svantag-gi cui andavano incontro?Per un anno circa hanno rifiuta-to qualsiasi tipo di collaborazio-ne. Poi hanno iniziato a fidarsi di

noi quando l’azienda ha comin-ciato a lasciarli a casa senza pa-garli. A quel punto hanno inizia-to a chiedersi e a chiederci quali fossero i loro diritti. Ci venivano a trovare e ci contattavano a volte anche con telefonate anonime.

Un percorso lungo…A forza di assemblee e a forza di spiegare ai lavoratori quello che perdevano siamo riusciti con la cassa integrazione e con la ver-tenzialità ad aiutare, da una par-te, i lavoratori (visto che alcuni operai della Ciaccia Appalti sono in CIG da tre anni) e, dall’altra, abbiamo tutelato l’impresa stessa perché quando l’impresa non ha i soldi e non può pagare deve ne-cessariamente mettere mano ai li-cenziamenti.

E mentre i lavoratori comincia-vano a capire i propri diritti, voi cos’altro avete scoperto?Per esempio, che Ciaccia aveva fatto iscrivere i lavoratori ad un

fondo, ma non al fondo dell’edi-lizia (Prevedi), che è vantaggioso perché oltre al contributo del la-voratore c’è anche il contributo dell’azienda, bensì a uno aperto di una banca, con tutti i problemi del caso perché nell’ultimo anno Ciaccia su quel fondo non ha ver-sato i soldi.

Sulla cassa integrazione, invece, Ciaccia ha opposto qualche resi-stenza?L’azienda non ha posto troppa resistenza alla cassa integrazione anche se si è trattato di un proces-so che è durato circa due anni e mezzo. E questo è stato possibile grazie sia al supporto dei lavora-tori che partecipavano numerosi non solo agli scioperi ma a tutte le assemblee, sia perché l’azienda ha capito che la relazione sinda-cale, a conti fatti, era importante in quanto i costi-benefici relativi al loro know-how aziendale era-no di segno negativo. Si era in-fatti creato un sistema di forte di-sequilibrio nel quale un operaio specializzato andava a prendere 3.800 euro netti ed un altro ope-raio era invece sottopagato. Op-pure carpentieri che prendevano 800 euro e persone che riceveva-no 3.800 netti con benefit come la macchina aziendale. Natural-mente ne risentiva anche la qua-lità del lavoro.

Quindi, all’interno dell’azienda era cominciato un vero e proprio processo di rappresentanza sin-dacale?Sì, anche a livello di coscienza in-dividuale. E questo è stato sicu-ramente un bel salto di qualità rispetto al clima e al sistema adot-tato nei cantieri Ciaccia, come ab-biamo avuto modo di riscontrare.

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IL PUNTODI ROBERTO CELLINI, SEgRETARIO gENERALE DELLA fILLEA CgIL DI ROMA E DEL LAZIO

questo è il risultato di oltre un anno e mezzo di trattative, durante le quali si sono dovute vincere non poche resistenze iniziali. Si tratta di un risultato importantissimo, prima di tutto per i lavoratori, che final-

mente potranno riavere quello che gli spetta, ma anche in termini di buone pratiche sindacali, soprattutto se teniamo conto del periodo di crisi che stia-mo attraversando. Adesso sarà importante vigilare sull’applicazione dell’ac-cordo. Chiudere buoni accordi però non basta, è necessario adesso, ancora più che in passato, che regione, province e comuni si impegnino nel rilancio di un settore, quello delle costruzioni, evidentemente in forte crisi con nuovi investimenti e avviando i lavori finanziati, anche con l’allentamento selettivo del Patto di stabilità nel caso delle amministrazioni virtuose. Il prossimo pun-to nell’agenda sindacale sarà l’accordo con la I.CO per il quale puntiamo a un risultato non inferiore a quello ottenuto con la trattativa “Gruppo Ciaccia“.

Che sistema?C’era un sistema praticamente da caserma, una sorta di nonnismo portato avanti dai capi cantiere che gestivano tutto, ad esempio anche multando i lavoratori di 5 euro se rispondevano al telefoni-no. E ancora, se sparivano alcuni attrezzi trattenevano i soldi a tutti i lavoratori che operavano in quel cantiere. Praticamente, poi, que-ste multe servivano per pagare la tredicesima agli operai.

Come know-how aziendale in ef-fetti non è il massimo…Infatti, il lavoro era rallentato e re-so difficile dai capi-cantiere stes-si. Non solo rubavano il materiale che serviva al cantiere ma portava-no anche i lavoratori fuori dal can-tiere e facevano altre lavorazioni all’insaputa di Ciaccia. Fortunata-mente sono stati individuati grazie alla CGIL e allontanati dall’impre-sa ma sono stati comunque tutela-ti da parte del sindacato in quan-to alcuni di quei lavoratori sono tutt’oggi in cassa integrazione.

Ecco, parliamo un attimo della cassa integrazione. Quando scado-no i termini?Con la C. Appalti abbiamo fatto un percorso di 52 settimane di CIGO e dal 30 luglio di quest’anno fino 30 luglio del 2013 è entrata in CIGS.Per la Ciaccia Appalti abbiamo fat-to prima due casse integrazioni ordinarie metalmeccanici. Subito dopo abbiamo trasformato i con-tratti dei lavoratori da metalmec-canici a edili; questi hanno fatto 52 settimane di ordinaria, poi un anno di CIGS, poi 8 mesi in dero-ga che scade a fine mese.E adesso dovremo andare a discu-tere in Regione Lazio per un’altra straordinaria.

Nel caso non vada in porto?Bisogna vedere se concedono la deroga fino al 31 dicembre. Que-sto naturalmente non è frutto di accordi solamente con l’impresa ma anche con la Regione che ne è il garante.Se potessero andare in straordina-ria i lavoratori starebbero in cassa integrazione fino a luglio del pros-simo anno, ma se questo non do-vesse accadere dovremmo valutare la possibilità di prorogare la straor-dinaria in deroga fino a dicembre

dopodiché a gennaio 2013 i lavora-tori andranno in ASPI, perciò chi avrà più di 55 anni si farà 18 mesi chi ne avrà meno si farà 12 mesi.

Poi l’accordo da 700.000 euro per compensare la differenza tra livel-li cassa edile e stipendi.La firma dell’accordo è stata impor-tante dal punto di vista politico ed economico ma è stato molto forte anche l’aspetto sindacale in quanto l’impresa non era tenuta a proroga-re la cassa integrazione.

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Il Ruanda è riuscito nell’arco di venti anni a risorgere dal-le macerie di quella che per

troppi anni è stata definita una lot-ta tribale tra le due diverse etnie dei Tutsi e degli Hutu ma che in realtà può essere interpretata co-me l’onda lunga di una reazione franco-belga al processo di decolo-nizzazione africana. L’Occidente è rimasto a guardare, l’ONU è in-tervenuto in ritardo e con modali-tà e risultati discutibili. Sono stati

i ruandesi a riuscire nell’impresa di interrompere una storia cir-colare di massacri e genocidi che si sono ripetuti più volte nell’ar-co di 35 anni. Massacri e violenze erano il prodotto di una strategia pianificata di controllo postcolo-niale che insisteva sulla storica ri-valità tra le aristocrazie pastorali dei Tutsi e le popolazioni agrico-le degli Hutu, che rappresentava-no circa l’80% della popolazione ruandese. Un gioco perverso ri-

proposto anche nel vicino Burun-di, territorio piccolo e densamen-te popolato come il Ruanda. Se nel 1972, in Burundi, fu la ribel-lione degli Hutu ad essere repres-sa nel sangue con circa 100.000 Hutu uccisi e 150.000la costret-ti a lasciare il Paese, nel 1994, in Ruanda, le frange estremiste degli Hutu diedero il via ad un massa-cro di Tutsi e Hutu moderati che si protrasse per mesi, dal 6 aprile al 4 luglio, e che alla fine contò 1

RUANDA LA MEMORIA CONDIVISA DI UN PAESE FERITOMERCOLEDì 12 SETTEMBRE, A ROMA, IN OCCASIONE DELLA fESTA DELLA CgIL “PIAZZA BELLA PIAZZA” A CARACALLA, SI è TENUTO UN INCONTRO CON L’OBIETTIVO DI RIPERCORRERE E COMPRENDERE IL gENOCIDIO E LA STORIA DEL RUANDA DALL’ANNO DELLA SUA INDIPENDENZA AD OggI

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confessato le loro azioni durante il periodo del genocidio e il loro li-vello di partecipazione”.

milione di morti, 10.000 al giorno, 400 ogni ora, 7 al minuto. Quello del 1994 fu un genocidio con mol-te vittime e con altrettanti carnefi-ci. Per questo, come ha ricordato Bah Abdoulaye, ex capo della se-zione dei servizi generali e presi-dente di una commissione interna nella MINUAR2, la missione ONU in Ruanda dopo il genocidio, “la ripresa del Ruanda non sarebbe stata possibile se non ci fosse sta-to un profondo sforzo politico per riconciliare le anime attraverso la ricostruzione dell’unità naziona-le. Mentre in Sud Africa, il Premio Nobel Monsigor Desmond Tutu ha inventato la Commissione Ve-rità Giustizia e Riconciliazione, il Ruanda ha reintrodotto i tribuna-li tradizionali Gacaca. Dal 18 giu-

gno 2002 al 18 giugno 2012, quan-do sono stati ufficialmente chiusi, circa 2 milioni di persone hanno

LE VOCI DALL’INCONTRO Roberto Cellini,

segretario generale della Fillea CGIL di Roma e del Lazio

Nell’ultimo percorso della sua attività, la Fillea CGIL ha affrontato il rapporto

con l’emigrazione ovvero con lo spostamento di tantissime perso-ne che per motivi di bisogno indi-

insieme alla scuola, ha rappresen-tato il momento di maggiore inte-grazione e scambio culturale tra persone, lavoratori e popoli di-versi. Purtroppo questi valori non sono da tutti condivisi, in quanto siamo testimoni di una condizio-ne di seconde generazioni di stra-nieri che in molti casi vivono qui senza neanche la possibilità di ot-tenere la cittadinanza. Il percor-so, ormai iniziato da 10-15 anni, che la Fillea ha costruito attorno all’immigrazione ha dovuto infatti convivere in questi anni con leggi che certamente non hanno aiuta-to il sistema di integrazione, come la Bossi-Fini, che ancora produce i

viduali o collettivi hanno sperato di trovare in Italia un’occupazione per se stessi e un futuro per la pro-pria famiglia. Partendo dal presupposto che noi italiani prima di loro siamo stati un popolo di migranti, abbiamo sem-pre cercato di immedesimarci nei bisogni e nelle necessità di chi si spostava affrontando veri e propri viaggi della speranza con l’obiet-tivo di cambiare la propria condi-zione di vita attraverso il lavoro. E grazie a valori quali l’accoglien-za, la solidarietà, il senso di appar-tenenza ma anche della contami-nazione abbiamo scoperto che il luogo del lavoro, cioè il cantiere,

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suoi effetti, o come il reato di clan-destinità legato alla perdita di un posto di lavoro. Un Paese quindi che ha dimo-strato in diverse occasioni e cir-costanze di non avere la capa-cità e la volontà di accogliere il diverso. Vogliamo smentire que-ste voci attraverso alcuni da-ti, che fotografano il fenomeno dell’immigrazione nel settore delle costruzioni, raccolti gra-zie alla nostra capacità di inter-vento e penetrazione nel mon-do del lavoro e nel rapporto con i lavoratori immigrati. Nel setto-re delle costruzioni a Roma, ri-sultano censiti, dunque regolari, 24.000 lavoratori immigrati che producono 200 milioni di massa salariale. Un rapporto forte con il nostro Paese anche in termi-ni di contribuzione e di fiscalità che come contropartita determi-na un forte effetto di emargina-zione e discriminazione. E inve-ce abbiamo scoperto che, senza l’apporto degli immigrati, del lo-ro lavoro, della loro sofferenza e delle loro difficoltà, gran parte dei cantieri romani non sarebbe aperta o non avrebbe potuto es-sere terminata. La nostra categoria ha investito molto con gli immigrati anche in-vertendo alcuni luoghi comuni che circolavano dentro la nostra organizzazione. Oggi abbiamo un gruppo dirigente composto anche da lavoratori immigrati, principal-mente romeni, che hanno un rap-porto forte non solo con la loro comunità ma con il mondo delle costruzioni. Si tratta di lavoratori che conoscono i loro diritti e il ri-spetto di cui questi diritti devono godere, il valore di un contratto e l’importanza della contrattazione, oltre al rapporto sindacale di rap-

presentanza che hanno contribui-to a rafforzare determinando un momento importante di condivi-sione e di crescita collettiva.

George Gatera, membro fondatore dell’Associazione Bene Rwanda

Testimoniare e parlare del genocidio dei Tutsi del Ruanda, iniziato nel 1959

e proseguito a intervalli regola-ri fino al 1994, è difficile ma ne-cessario per far capire cosa sia suc-cesso. La mia testimonianza però

hA INTRODOTTO ROBERTO CELLINI,

SEgRETARIO gENERALE DELLA fILLEA CgIL

DI ROMA E DEL LAZIO. SONO INTERVENUTI BAh ABDOULAyE,

EX fUNZIONARIO ONU, fRANCOISE KANKINDI,

PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE

BENE RwANDA, SILVIA IOLI,

SEgRETARIA DELLA CgIL DI ROMA;

ERIC wIBABARA, fUNZIONARIO

DELLA CgIL ED EX MEMBRO

DEL fRONTE PATRIOTTICO RUANDESE,

ChE LIBERò IL RUANDA NEL LUgLIO DEL 1994,

E gEORgE gATERA, SOPRAVVISSUTO AL gENOCIDIO

E MEMBRO fONDATORE DELL’ASSOCIAZIONE

BENE RwANDA

parte dal 1994, quando ero ab-bastanza maturo per vedere tutto quello che stava succedendo. Ave-vo 22 anni e fino a quel momen-to in Ruanda si viveva bene. Ma già dal gennaio del ’94 nel Paese non si respirava più, non si usciva e so-prattutto non si capiva come sa-rebbe andata a finire. Questo cli-ma di incertezza terminò quando,

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il 6 aprile, fu abbattuto l’aereo del presidente Hutu, Juvénal Habyari-mana. Il giorno dopo tutte le stra-de erano chiuse dai militari e dalle milizie che il governo aveva forma-to e armato. L’unica cosa da fare era andare via. Ma come? I paesi limitrofi non erano troppo lonta-ni, ma per raggiungerli ci voleva-no mezzi e soldi. L’altra alternativa era quella di rifugiarsi nei luoghi sacri che si pensava nessuno avreb-be violato. Quindi le persone si sono radunate nelle chiese. Ma si rivelò una trappola, perché i geno-cidari del ’94, a differenza di quan-to era successo negli anni prece-denti, non ebbero alcun rispetto di quei luoghi. Chiese, luoghi sa-cri e municipi dove si credeva che l’autorità avrebbe potuto salvare gli individui si sono rivelati al con-trario una trappola dove le perso-ne sono state massacrate con tutti i mezzi possibili, dalle bombe ai sas-si. La tragedia è durata 98 giorni. E quando si è fermata, il 4 luglio, perché il governo era stato scon-fitto da chi cercava di cambiare le cose, il Ruanda era un Paese fan-tasma. C’erano i cani che giravano

per le strade. È difficile testimonia-re, entrare nei dettagli, racconta-re quello che si sentiva in quei mo-menti, quello che si odorava. Parlare ancora adesso, dopo 18 an-ni, di quella violenza è difficile. I primi anni era arduo anche ricor-darsi cosa fosse successo. Difficile accettare come era stato ridotto il paese, i bambini uccisi, le donne stuprate. Una violenza che non si voleva ricordare.

Francoise Kankindi, presidente dell’Associazione Bene Rwanda (figli del Rwanda)

Per noi ruandesi il genocidio del Ruanda è una frustrazio-ne infinita. Perché nascere

Tutsi e per questo essere classifica-ti, esclusi, chiamati scarafaggi è sta-to veramente difficile. Soprattutto perché ci siamo ritrovati a crescere in un Paese dove i nostri governan-ti hanno scelto di strumentalizza-re le differenze fisiche tra i Tutsi e gli Hutu, basate su lavori cosiddet-ti scientifici fatti dai belgi durante la colonizzazione che, prima, han-no classificato i Tutsi e gli Huto e poi quando i Tutsi hanno chiesto l’indipendenza del Ruanda, essi che li avevano usati per comanda-re gli Hutu, si sono girati contro di loro usando la politica del dividi et impera. Perché basare una politica sulla divisione etnica ti garantisce la vittoria schiacciante. Purtroppo è triste dirlo ma il Ruanda dopo la

colonizzazione è stato costruito su una ideologia genocidaria di sud-divisione ed esclusione. Cosa che è stata fatta a tavolino e ripetutamen-te. Ma solamente nel ’94, quando è scoppiato l’ennesimo genocidio, il mondo si è svegliato per effetto delle immagini trasmesse dalla te-levisione, anche se per il Ruanda e i ruandesi quella era una routi-ne che si ripeteva ogni dieci anni. Lo chiamavano “il vento”. Per cui la popolazione Hutu doveva anda-re ad uccidere, a bruciare le case e a violentare le donne Tutsi. 1959, il primo genocidio, nel 1963 il se-condo, ancora un altro nel 1973 e alla fine la gente si era abituata che uccidere il vicino, appropriar-si di sua moglie, delle figlie piutto-sto che delle mucche era un fatto normale, anzi, vedeva che i genoci-dari più spietati facevano più car-riera. Tutto questo veniva taciuto. Sia per colpa di un governo che restava al potere e non faceva tra-pelare nulla ma anche con grande responsabilità dei francesi che, da una parte, formavano e armavano i genocidari e, dall’altra, negavano

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tutto davanti al Consiglio di Sicu-rezza delle Nazioni Unite, trasmet-tendo sempre un messaggio tele-visivo che parlava dei genocidi in Ruanda come di una barbarie ir-razionale di gente che si uccide. Mitterrand stesso, per liquidare la questione, ha detto che un geno-cidio in un Paese come il Ruanda non è poi così importante.Quindi il genocidio del Ruanda è un genocidio pianificato nei mini-mi dettagli dove la popolazione ha dovuto partecipare perché nessu-no doveva rimanere innocente dal momento che se tutti sono assassi-ni alla fine nessuno lo è.

Bah Abdoulaye, ex funzionario ONu e presidente di una commissione interna della MINuAR2, la missione ONu in Ruanda dopo il genocidio

Per anni, non ho potuto cancellare le esperienze vissute e le immagini viste

al mio primo arrivo in Ruanda, il 9 agosto 1994, solo poche settima-

ne dopo la fine del genocidio. Nel 1994, sono sceso dall’aereo milita-re dell’ONU all’aeroporto di Ki-gali, in buona parte distrutto, con segni di pallottole che si vedevano ovunque. Quello che era rimasto dell’amministrazione dello sta-to ruandese era rappresentato da un funzionario sui venti anni che prendeva i nomi delle persone che arrivavano nel suo paese. Ci sono tornato quest’anno, all’ini-zio del mese di luglio scorso, e questa volta, invece, sono sceso su un asfalto pulito con delle righe bianche al posto dei calcinacci e del sangue. Dall’aeroporto all’albergo, la stra-da era tutta nuova, piena di cartel-loni pubblicitari, non aveva niente in comune con quella che ave-vo conosciuto 18 anni prima. Era una superstrada di una pulizia ra-ra in Africa, con un traffico inten-so. Nel 1994, si vedevano soltanto i veicoli della CICR, di Medici sen-za frontiere o quelli delle Nazioni Unite con le bandiere che svento-lavano al vento, oltre i branchi di cani randagi, panciuti, che si rin-correvano nelle strade. Nel 1994, l’elettricità come l’ac-qua e tutti i servizi erano al col-lasso; oggi durante tutta la notte la città di Kigali è piena di luci e molte donne guidano il taxi. Ad una che è venuta a prendermi do-po mezzanotte, ho chiesto se non aveva paura. Ha riso dicendomi che la città era sicura. La zona di Kyovu, quella dove abitavo si è to-talmente trasformata e ho dovu-

to chiedere più volte come arriva-re a Rue de l’Akagera. Dove c’era un ristorante, ora c’è una scuola, la sede dell’OMS e quella di MSF non ci sono più. La villa dove abi-tavo non è cambiata, ma gli alberi che avevo piantato sono cresciuti e formano una foresta in mezzo al quartiere.

Eric Wibabara, funzionario della CGIL ed ex membro del Fronte Patriottico Ruandese

L o scopo della missione ONU non è stato quello di salva-re i ruandesi ma semmai di

mettere in salvo gli europei che si trovavano nel Paese e che in realtà non correvano alcun particolare ri-schio. Hanno preferito far evacuare tutti gli europei, i cani, tutto quello che c’era da salvare tranne noi che eravamo lì. L’operazione Turquoi-se sulla carta avrebbe dovuto salvare tutti i ruandesi Tutsi che correvano il rischio di essere uccisi. Non fu co-sì. Tra l’altro, i francesi che all’epo-ca erano in Ruanda sono stai com-plici delle uccisioni di Tutsi. Non prendendo il machete come fecero gli altri ma standosene alle barriere a controllare i documenti di identi-tà e vietando il passaggio ai ruande-si Tutsi. “Tu sei Hutu, puoi passare. Tu sei Tutsi, puoi essere ucciso”.Non ritengo per questo responsa-bile tutto l’Occidente. Sicuramen-te è responsabile l’ONU che non ha ottemperato al suo ruolo di for-za di interposizione, contribuen-do a far uccidere tutti i Tutsi che si trovavano in Ruanda e negando il permesso al generale Dallaire di aiutare la popolazione Tutsi con i soldati che aveva a disposizione in Ruanda.

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Vogliamo raccontare, ora, la storia di Eric Wibaba-ra, funzionario della CGIL

che, a venti anni, perse tutto quel-lo che aveva nei massacri e nelle violenze che sconvolsero il Ruan-da tra l’aprile e il luglio del 1994. Non si è lasciato andare. Ha rico-struito la sua vita e oggi è l’esem-pio più brillante di ciò in cui crede la Fillea CGIL. La possibilità di un lavoro dignitoso e onesto per tutti e la speranza che attraverso questo lavoro un individuo possa rendere ancora più dignitoso il Paese nel quale vive.

Quando sei arrivato in Italia?Verso la fine del 1995 sono venuto in Italia per motivi di studio. Ave-vo in programma di finire gli studi e poi tornare in Ruanda anche per

dare un contributo al mio Paese in virtù delle conoscenze acquisite.

E invece sei rimasto…Sono rimasto perché qui ho cono-sciuto mia moglie.

E che lavoro hai trovato?Inizialmente sono andato a lavora-re nelle cave. Ma è stato a quel punto che mi so-no ritrovato davanti a tutti i vari problemi contrattuali.Come in ogni cosa, quando lavo-ri cerchi di sapere i tuoi diritti, di comprendere i contratti, di sape-

INTERVISTA A ERIC WIBABARA, fUNZIONARIO DELLA CgIL ED EX MEMBRO DEL fRONTE PATRIOTTICO RUANDESE

CGIL IL LAVORO PER CONDIVIDERE IDENTITà E CULTURE

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re in sostanza quello che ti spetta. Anche perché non tutto ciò che è scritto viene poi effettivamente da-to. E allora ti ritrovi sempre a do-ver lottare e a cercare di farti capi-re, di far valere i tuoi diritti.

E da lì l’avvicinamento alla CGIL…Stavo per mollare tutto, andarme-ne dall’Italia. Perché ho incontra-to troppe difficoltà sia in ambito lavorativo sia a livello sociale. Non abitando a Roma, infatti, ma in una realtà più piccola come Tivo-li, ero sottoposto al tiro incrocia-to di sguardi e battute infelici di ogni tipo.Silenzio (l’intervistatore si vergo-gna dei e per i suoi connazionali).Vengo da un posto in cui sono sempre stato ricercato e persegui-tato per essere ucciso.Poi arrivi in un Paese cosiddet-to civile e democratico e anche lì ti senti dire certe cose. Ecco, per me questo significava solo la ne-cessità di sfuggirvi. Un continuo sfuggire. Qui in Italia la morte non c’era ma un sopravvivere nel tentativo di guadagnarsi il pane ogni giorno.

Un senso di ciclicità negativa mol-to pericoloso. Come hai reagito?Un giorno mi sono detto: “Un momento, fermati un momento. Perché devo continuare sempre a sfuggire, andare via, invece di ri-solvere i problemi?”.Da lì ho detto: “Dovrò dare un esempio a mio figlio, dovrò fargli capire che nella vita non bisogna mai sfuggire ai problemi. Bisogna sempre affrontarli”.

In che modo li hai affrontati? Cercando prima di capire quali so-no i miei diritti, dove posso anda-re, dove posso arrivare, cosa posso

pretendere. Studiare il tutto e poi da lì andare all’attacco.

Uno scatto di orgoglio, quindi…Sì anche per il mio orgoglio. Ma anche per i miei fratelli che sono morti cercando di liberare il Ruan-da, cercando di avere una dignità, i diritti basilari, come quello di po-ter studiare, di andare all’univer-sità. Perché noi in quanto Tutsi questi diritti non li avevamo. Co-me non avevamo il diritto di lavo-rare negli uffici pubblici. In Ita-lia ho rivissuto le stesse cose che abbiamo subito in Ruanda, tranne l’uccisione.

Un continuo lottare…Sì. E per fortuna in CGIL ho tro-vato delle persone veramente in gamba, un’organizzazione molto attenta ai temi del lavoro anche in riferimento ai fenomeni migratori.

Che cosa ha rappresentato per te la CGIL?Quando tu sei fuori dal tuo Pae-se, riuscire a trovare anche una sola singola persona che ti capi-sce, che ti può proteggere, non è una cosa da poco. Quello che mi è mancato da africano e da ruan-dese in continua fuga è stato non avere nessuno che mi potesse pro-teggere. Mi dovevo proteggere da solo, dalla guerra come dalla vita che ho fatto. Comunque ci ho messo un po’ di tempo ad avvicinarmi alla CGIL, perché ero molto diffidente per tante ferite che ho avuto. Poi ho visto che la CGIL parlava con i fat-ti e allora mi sono fidato ed è co-minciata la mia collaborazione con la CGIL. Ricordo la mia prima tessera, il lavoro da Rsu nell’azien-da, finché non sono diventato un funzionario.

Adesso, per lavoro, vedi molti cantieri. C’è rivalità tra lavoratori stranieri oppure si instaura natu-ralmente una sorta di condivisione della fatica e delle sofferenze?C’è diffidenza, perché alla fine sembra che ci siano temi che le persone non vogliono capire.

Il tuo prossimo obiettivo allora sa-rà scardinare queste resistenze…Nei cantieri mi ritrovo spesso a parlare di politica e mi rendo sem-pre più conto che lo straniero, an-che a causa della crisi economica di questi ultimi anni, è visto come una minaccia, come quello che gli ruba o che gli può rubare il lavoro. Ripenso alla mia storia e alla sto-ria del Ruanda; questa diffidenza degli uni contro gli altri può esse-re lo strumento del genocidio. Da noi è successo.

Page 28: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 28Costruire • Aprile 2011•

CENTRO PER LA FORMAZIONEDELLE MAESTRANZE EDILI ED AFFINI DI ROMA E PROVINCIA

Ministero del Lavoro e della Previdenza SocialeDirezione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione

DIPARTIMENTO SOCIALEDIREZIONE REGIONALEFORMAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO

CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI

ENTE REGIONALE PER LA FORMAZIONEE L’ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE NELL’EDILIZIA

Formedil Lazio

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL LAVORO E FORMAZIONEUNIONE EUROPEA

Fondo Sociale Europeo

Per informazioni e iscrizioni:POMEZIA - Via Monte Cervino, 8 - Tel. 06.919622.26/27/28/30 - Fax 06.91962229

ROMA - Via Filippo Fiorentini, 7 - Tel. 06.4065541 - 06.4064897- 06.4063824 - Fax 06.4064833

Sito Internet: www.cefme.it E-mail: [email protected]

Non richiestoPomezia

FORMAZIONE “16 ORE”

16 ore di formazione obbligatoriaper i lavoratori di primo ingresso

nel settore edile

16 Lavoratori di primo ingressonel settore edile

01/01/2009

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari A partire da

RIVOLTI AI DIPENDENTI DI IMPRESA

Roma/Pomezia Formazione per Apprendisti 120 Non richiesto Occupate/i con contrattodi Apprendistato Profess.

Pomezia Percorso di Abilitazione Macchine Lavori Edili e Stradali

16 Non richiesto Occupate/i

Pomezia Patentino OperatoriMacchine Complesse

40 Non richiesto Occupate/i con minimo3 anni di esperienza

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari Scadenza

POLITICHE ATTIVE IN FAVORE DI PERCETTORI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

Roma/Pomezia Non richiestoDa 50a 450

Lavoratori in mobilità/Cassa Integrazione

30/06/2012

Sede Titolo Progetto Ore Titolo di studio Destinatari Scadenza

• Bonifica Amianto Coordinatore/Lavoratore• Posatore Ceramico e Stuccatore• Installatore Manutentore Impianti Solari• Paghe e Contributi • Tecnico Esperto in Impianti Solari• Disegnatore CAD• Autocad 2D e 3D• Operatore Impiantista Termoidraulico• Tecniche di Installazione di Impianti Solari Termici/Fotovoltaici• Operatore Edile per il Risparmio Energetico• Installatore Manutentore Impianti Elettrici• Tecnico Esperto in Impianti Solari/Bioedilizia• Conduttore di Macchine da Cantiere Complesse

Page 29: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 29Costruire • Ottobre 2012•

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.600,71 533,82 371,29 10,33 2.516,15 6° ex Imp. 1ª 1.440,63 529,63 339,22 10,33 2.319,81 5° ex Imp. 2ª 1.200,52 523,35 285,52 10,33 2.019,72 4° ex Imp. 3° Liv. 1.120,51 521,25 261,95 10,33 1.914,04 4° ex Op. 3° Liv. 6,48 3,01 1,58 0,06 11,13 15,02 16,14 0,55 2,06 0,73 14,47 3° ex Imp. 3° 1.040,46 519,16 242,20 10,33 1.812,14 3° ex Op. Specializ. 6,01 3,00 1,46 0,06 10,53 14,22 15,28 0,52 1,95 0,73 13,74 2° ex Imp. 4° 936,42 516,43 218,80 10,33 1.681,98 2° ex Op. Qualificato 5,41 2,99 1,32 0,06 9,78 13,20 14,18 0,48 1,81 0,73 12,80 1° ex Imp. 1° Impiego 800,36 512,87 188,20 10,33 1.511,76 1° ex Op. Comune 4,63 2,96 1,14 0,06 8,79 11,87 12,75 0,44 1,63 0,73 11,58 Guard. Senza Alloggio 4,1638 2,470 1,0231 0,05 7,71 10,40 11,17 0,38 1,43 0,73 10,24 Guard. Con Alloggio 3,7011 2,470 0,9128 0,04 7,12 9,62 10,33 0,35 1,32 0,73 9,52

Dall’1/07/2006 l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli addetti al CALCESTRUZZO è passata0,79 l’ora, per gli Operai di cantiere a0,50 incrementata di 0,06 dal gennaio 2008; per gli Impiegati a4,00 al giorno incrementata di 0,48 dal gennaio 2008. L’INDENNITÀ di TRASPORTI è stata elevata a0,17 l’ora, per gli Impiegati a1,36 al giorno. Per la rete EXTRAURBANA è stato rimborsato il costo dell’abbonamento sino alla cifra massima di47,00; in caso di assunzione o di licen-ziamento a metà del mese è stato rimborsato un terzo dei47,00 per ogni decade di lavoro. Il VESTIARIO era composto da un paio di scarpe antinfortunistiche e da due tute l’anno. Dall’1/1/98 la CASSA EDILE ha erogato in caso di infortunio una prestazione assistenziale straordinaria di £. 40.000 -20,66 da corrispondere per ogni giorno dei primi tre coincidenti con le giornate lavorative, e di £. 70.000 -36,15 per ogni giorno dei primi tre in caso di brevi malattie da usufruire per un massimo di due volte l’anno. Dal mese di gennaio 2011 l’E.E.T. viene inglobato nel premio di produzione e nella i.t.s.

A seguito del rinnovo del c.c.p.l., nella provincia di Roma dal 01/02/2012 l’importo dell’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA è il seguente: per gli addetti al calcestruzzo0,85 l’ora, per gli Operai di cantiere0,625 l’ora, per gli Impiegati5,00 al giorno; l’importo dell’ INDENNITÀ di TRASPORTO è il seguente: per gli Operai0,20 l’ora, per gli Impiegati1,60 al giorno. Per la rete EXTRA URBANA verrà rimborsato il costo dell’abbonamento sino alla cifra massima di47,00; in caso di assun-zione o di licenziamento a metà del mese sarà rimborsato un terzo dei47,00 per ogni decade di lavoro. Il VESTIARIO è composto da un paio di scarpe antinfortunistiche e da due tute l’anno. La CASSA EDILE in caso di malattia breve (inferiore ai 6 giorni) erogherà36,15 per ogni giorno dei primi tre per un massimo di due volte l’anno. In applicazione di quanto previsto dal c.c.n.l. del 2010, già dal mese di gennaio 2011 l’E.E.T. è stato inglobato nel premio di produzione e nella i.t.s. e, a partire dalla decorrenza del nuovo c.c.p.l. (cioè dal 1° febbraio 2012), è introdotto l’ele-mento variabile della retribuzione (EVR) che per l’anno 2012 è erogabile nella misura di cui alla presente tabella per 12 mesi.

EDILIZIA INDUSTRIA gennaio 2012

Livelli Paga base Contingenza Premioprod. i.t.s.

EVr Elemento Variabile retribuz.

E.D.r. Totale mensile

Paga oraria Mensa Trasporto

7° Imp. Extra 1.600,71 533,82 371,29 85,12 10,33 2.601,27 6° ex Imp. 1ª 1.440,63 529,63 339,22 76,61 10,33 2.396,42 5° ex Imp. 2ª 1.200,52 523,35 285,52 63,84 10,33 2.083,56 4° ex Imp. 3° Liv. 1.120,51 521,25 261,95 59,59 10,33 1.973,63 4° ex Op. 3° Liv. 6,48 3,01 1,58 0,34 0,06 11,47 0,625 0,20 3° ex Imp. 3° 1.040,46 519,16 242,20 55,33 10,33 1.867,47 3° ex Op. Specializ. 6,01 3,00 1,46 0,32 0,06 10,85 0,625 0,20 2° ex Imp. 4° 936,42 516,43 218,80 49,80 10,33 1.731,78 2° ex Op. Qualificato 5,41 2,99 1,32 0,29 0,06 10,07 0,625 0,20 1° ex Imp. 1° Impiego 800,36 512,87 188,20 42,56 10,33 1.554,32 1° ex Op. Comune 4,63 2,96 1,14 0,25 0,06 9,04 0,625 0,20 Guard. Senza Alloggio 4,1638 2,470 1,0231 0,22 0,05 7,93 0,625 0,20 Guard. Con Alloggio 3,7011 2,470 0,9128 0,20 0,04 7,32 0,625 0,20

EDILIZIA INDUSTRIA febbraio 2012

Page 30: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 30Costruire • Ottobre 2012•

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

8° 2.045,49 546,12 469,57 10,33 3.071,51 7° Imp. Extra 1.718,20 537,48 403,73 10,33 2.669,74 6° ex Imp. 1ª 1.472,74 530,98 346,86 10,33 2.360,91 5° ex Imp. 2ª 1.251,85 525,21 296,82 10,33 2.084,21 5° ex Operai 3° gruppo 7,24 3,04 1,74 0,06 12,07 16,30 17,50 0,60 2,23 0,73 15,63 4° ex Imp. 3° gruppo 1.119,63 521,70 262,18 10,33 1.913,84 4° ex Operai 3° gruppo 6,47 3,02 1,57 0,06 11,12 15,01 16,12 0,55 2,06 0,73 14,45 3° ex Imp. 3ª cat. 1.041,52 519,54 242,64 10,33 1.814,03 10,49 3° ex 1° Op. Specializzato 6,02 3,00 1,47 0,06 10,55 14,25 15,30 0,52 1,95 0,73 13,76 2° ex Imp. 4ª cat. 935,14 516,63 218,74 10,33 1.680,84 9,72 2° ex Op. Qualificato 5,41 2,99 1,33 0,06 9,78 13,21 14,18 0,48 1,81 0,73 12,81 1° ex Op. Comune 4,73 2,97 1,20 0,06 8,96 12,10 12,99 0,44 1,66 0,73 11,79

A decorrere dal 1° giugno 2006: L’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA è pari a0,56 per ogni ora ordinaria effettivamente prestata, e quindi con un limite giornaliero di4,48 valevole sia per gli Operai che per gli Impiegati; L’INDENNITÀ DI TRA-SPORTO rimane fissata in0,17 l’ora e quindi con un limite giornaliero di1,36 valevole sia per gli Operai che per gli Impiegati. INOLTRE, nel caso di utilizzo di trasporto EXTRAURBANO viene corrisposto un concorso spese pari al costo dell’abbona-mento di44,00 mensili; nel caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese, l’Impresa rimborsa al lavoratore un terzo dei47,00 per ogni decade di lavoro. VESTIARIO: un paio di scarpe antinfortunistiche e due tute l’anno. Con il rinnovo dell’Integrativo provinciale sono state concordate le seguenti indennità di disagio: 8% della paga oraria per il personale che si rende reperibile, il 5% per l’uso del martello elettrico, il 15% per gli addetti alla sabbiatura, ed il 10% per chi utilizza l’idropulitrice. A TUTTO IL PERSONALE in forza, è stata erogata una tantum del seguente importo: 8° Liv.184,71 - 7° Liv.155,16 - 6° Liv.132,99 - 5° Liv.113,04 - 4° Liv.100,85 - 3° Liv.93,83 - 2° Liv.84,23 - 1° Liv.73,89.

EDILIZIA COOPERATIVE gennaio 2012

A decorrere dall’1/10/2006, la quota oraria dell’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai dipendenti delle Imprese del settore del calcestruzzo è fissata a0,79; per gli Operai di cantiere passa a0,50 (tali indennità sono state incre-mentate da ulteriori0,06 dal gennaio 2008) per ogni ora di lavoro ordinario prestata, per gli Impiegati di4,00 al giorno (incrementato da altro 0,48 dal gennaio 2008). INDENNITÀ di TRASPORTI: rimborso della tessera urbana ed extraurba-na (il rimborso avviene a presentazione della tessera); qualora il lavoratore si rechi sul posto di lavoro con i propri mezzi, allo stesso viene riconosciuta l’indennità sostitutiva pari a0,17 per ogni ora ordinaria prestata. VESTIARIO: un paio di scarpe e due tute l’anno. ATTENZIONE: l’incremento previsto dell’indennità di mensa a decorrere dal gennaio 2008, con ulteriore accordo del 30/10/2007 è stato anticipato al 1° ottobre 2007. Da tale data pertanto l’indennità di mensa per gli Operai è passata a0,56 orarie, per gli Impiegati a4,48 giornaliere mentre per gli addetti al calcestruzzo a0,85 orarie.Da gennaio 2011 l’E.E.T. viene inglobato al premio di produzione e nella i.t.s.

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.605,96 535,12 373,02 10,33 2.524,43 6° ex Imp. 1ª 1.445,36 530,79 340,79 10,33 2.327,27 5° ex Imp. 2ª 1.204,48 524,31 286,84 10,33 2.025,96 4° ex Imp. 3° Liv. 1.124,17 522,15 263,17 10,33 1.919,82 4° ex Op. 3° Liv. 6,50 3,02 1,59 0,06 11,17 15,08 16,19 0,55 2,07 0,73 14,523° ex Imp. 3° 1.043,88 520,00 243,33 10,33 1.817,54 3° ex Op. Specializ. 6,03 3,01 1,47 0,06 10,57 14,27 15,33 0,52 1,96 0,73 13,782° ex Imp. 4° 939,49 517,16 219,81 10,33 1.686,79 2° ex Op. Qualificato 5,43 2,99 1,34 0,06 9,82 13,26 14,24 0,49 1,82 0,73 12,851° ex Imp. 1° Impiego 802,99 513,46 189,08 10,33 1.515,86 1° ex Op. Comune 4,64 2,97 1,15 0,06 8,82 11,91 12,79 0,44 1,63 0,73 11,62Guard. Senza All. 4,18 2,37 1,04 0,05 7,64 10,31 11,08 0,38 1,41 0,73 10,16Guard. Con All. 3,71 1,97 0,92 0,05 6,65 8,98 9,65 0,33 1,23 0,73 8,94

EDILIZIA CONFAPI gennaio 2012

Page 31: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 31Costruire • Ottobre 2012•

N.B. Il rinnovo del CCNL del 17/04/2008 ha previsto incrementi della paga base alle seguenti decorrenze: aprile 2008, aprile 2009 e settembre 2009 (a Villalba di Guidonia, per accordo intervenuto localmente il secondo incremento è stato corrisposto anche esso con decorrenza aprile 2008). Nella paga base del livello F è stato inserito l’importo di € 7,75 al mese quale superminimo di categoria come dal precedente contratto.INOLTRE, CON LE IMPRESE SITE IN VILLALBA DI GUIDONIA IN DATA 17/06/96 È STATO SOTTOSCRITTO UN ACCORDO INTERAZIENDALE, IL QUALE CON IL MESE DI NOVEMBRE 1996: HA ISTITUITO IL TICKET RESTAURANT DI £ 9.850 (€ 5,09) CIASCUNO CON INCREMENTO ANNUALE DI £ 500 (€ 0,26). DALL’1/01/1997 DETTO ISTITUTO HA SOSTITUITO LA PRECEDENTE CONTRATTAZIONE. GLI INDUMENTI DI LAVORO SONO COMPOSTI DA: 2 PAIA DI SCARPE, 2 TUTE L’ANNO E UNA GIACCA A VENTO. IL PREMIO DI RISULTATO PUÒ ESSERE CONCORDATO AZIENDALMENTE E NON PUÒ ECCEDERE LE £ 230.000 (€ 118,78) L’ANNO.Il citato rinnovo contrattuale del 17/04/2008 prevedeva l’erogazione di una TANTUM di150,00 in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio 2008 - 31 marzo 2008; detto importo è stato erogato con la bu-sta paga del mese di aprile 2008.INOLTRE, gli Aumenti Periodici di Anzianità sono stati incrementati dal 1° gennaio 2009 di € 0,25 cadauno.Il premio di produzione deve essere incrementato dei seguenti importi: as € 14,00, a € 12,88, b € 10,50, cs € 10,08, c € 9,94, d € 8,96, e € 8,26, f € 7,30; da aprile 2009 è passato a 15,20 - 13,98 - 11,40 - 10,94 - 10,44 - 9,73 - 8,97 - 7,60.Art. 24 elemento di garanzia retributiva: dall’1/01/2011 ai lavoratori assunti a tempo indeterminato da aziende prive di contrattazione di 2° livello e che nell’anno precedente non abbiano percepito altri trattamenti economici individuali o collettivi sarà corrisposto al 1° gennaio di ogni anno un importo pari a € 150,00 lordi. Una cifra inferiore sino a concorrenza se avessero percepito altro trattamento economico di analoga natura non è utile per il calcolo del t.f.r.

Categorie Paga base Contingenza Premio produzione

Accordo 02/12/90

E.D.r. Totale mensile Paga oraria 3% cavatori A.p.a.

A = Imp. Super 1.543,32 531,34 117,95 6,45 10,33 2.209,39 12,70 0,381 13,01 A = Ex Imp. 1ª 1.419,77 528,18 111,18 6,46 10,33 2.075,92 11,93 0,358 11,97 B = Ex Imp. 2ª Int. 1ª 1.157,44 521,47 96,84 5,42 10,33 1.791,50 10,30 0,309 9,80 B = Operai Mode-Scul 1.157,44 521,47 96,84 5,42 10,33 1.791,50 10,30 0,309 9,80 CS 1.111,38 520,13 96,84 5,42 10,33 1.744,10 10,02 0,301 9,45 C = Ex Imp. 3ª Int. 2ª 1.049,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.673,42 9,62 0,289 8,82 C = Ex Operai Super 1.049,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.673,42 9,62 0,289 8,82 D = Ex Imp. 3ª Operai 1ª 990,69 516,76 86,74 4,65 10,30 1.609,14 9,25 0,277 8,31 E = Ex Imp. 4ª Operai 2ª 913,27 514,81 82,50 4,39 10,33 1.525,30 8,77 0,263 7,69 F = Ex Operai 3ª 772,94 512,38 77,09 4,23 10,33 1.376,97 7,91 0,237 6,65

LAPIDEI INDUSTRIA settembre 2012

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.r. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.647,80 534,28 376,57 10,33 2.568,98 6° ex Imp. 1ª 1.441,58 529,11 340,11 10,33 2.321,13 5° ex Imp. 2ª 1.201,11 522,91 286,23 10,33 2.020,58 4° ex Imp. 3° Liv. 1.112,61 520,12 261,86 10,33 1.904,92 3° ex Imp. 3° 1.040,52 517,85 242,75 10,33 1.811,45 2° ex Imp. 4° 919,75 515,27 217,80 10,33 1.663,15 1° ex Imp. 803,69 512,58 189,09 10,33 1.515,69 4° ex Op. 3° Liv. 6,43 3,01 1,58 0,06 11,08 14,96 16,07 0,55 2,05 0,72 14,403° ex Op. Specializ. 6,01 2,99 1,47 0,06 10,53 14,22 15,28 0,52 1,95 0,72 13,722° ex Op. Qualificato 5,32 2,98 1,32 0,06 9,68 13,06 14,03 0,48 1,79 0,72 12,671° ex Op. Comune 4,65 2,96 1,15 0,06 8,82 11,90 12,78 0,44 1,63 0,72 11,60Guard. Senza All. 4,181 2,464 1,04 0,05 7,74 10,44 11,22 0,38 1,43 0,72 10,27Guard. Con All. 3,716 2,464 0,92 0,04 7,14 9,64 10,35 0,35 1,32 0,72 9,54

Si è rinnovato in data 25/05/2007 il Contratto Integrativo Provinciale il quale prevede:dall’1/05/2007 che l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai è passata a0,55 l’ora, per gli Impiegati, alla stessa data, l’indennità di mensa è passata a4,40 al giorno, per qli Operai addetti al calcestruzzo l’indennità sostitutiva è stata fissata in0,79 orarie.L’INDENNITÀ di TRASPORTI con la stessa decorrenza è passata a0,17 l’ora per gli Operai e a1,36 al giorno per gli Impiegati. Il trasporto extraurbano sarà rimborsato fino ad un massimo di47,00 al mese sia per gli Operai che per gli Im-piegati. Da Gennaio 2011 l’E.E.T. è stato inglobato nel Premio di Produzione e nella I.T.S.

EDILIZIA ARTIGIANA giugno 2012

Page 32: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 32Costruire • Ottobre 2012•

CCNL del 28/05/2008: l’importo degli aumenti periodici aumenta del 10% a decorrere dal gennaio 2009; alla nascita di un figlio è concesso un giorno di permesso retribuito.CCNL del 12/05/2010: dal 1° di aprile 2010 (oltre a quanto sopra stabilito), vengono erogati8,00 al mese a titolo di “ELEMENTO DI GARANZIA RETRIBUTIVA”.

Il rinnovo del C.C.N.L. del 11/10/2007 prevede la corresponzione di UNA TANTUM: ad integrale copertura del periodo 01/01/2005 al 31/10/2007, ai soli lavoratori in forza alla alla stipula del presente contratto ed in via PROPORZIONALE AL RAPPORTO DI LAVORO PRESTATO, saranno corrisposti con la retribuzione del mese di febbraio 2008 €. 200,00 con il mese di settembre €. 100,00 e con il mese di novembre ulteriori €. 100,00. N.B. l’accordo nazionale siglato il 28/04/2008 prevede la nascita di due livelli retributivi, una nuova scala parametrale i l’aumento della paga base a decorrere dal 01/12/2008.come dalla presente tabella. L’ACCORODO territoriale sottoscritto il giorno 8 di aprile 2009 prevede l’erogazione di un premio di produttività da erogarsi per 12 mesi lanno nel periodo aprile 2009 al marzo 2011 detto premio essendo omnicomprensivo non inciderà sul calcolo del T.F.R. Il rinnovo contrattuale del 27/01/2011 prevede la corresponzione di UNA TANTUM di €. 150,00 da erogarzi in due rate: €. 80,00 ad Aprile ed €. 70,00 con il mese di Ottobre 2011. N.B. per quei lavoratori, le cui imprese non versano il contributo alla bilateralità, dovranno erogare al lavoratore una quota mensile di retribuzione pari a €. 25,00 per ogni livello di inquadramento.

Livelli Nuove categorie Paga base contingenza E.D.r.

Indennità di funzione

Premio prod. + di 50 dip.

Premio prod. 13%

1° totale mensile 2° totale oltre 50 dip.

1ª paga oraria 2ª paga oraria

7) Imp. Super AD3 2.162,87 25,82 1,21 11,25 2.199,94 2.201,15 12,6433 12,6503 AD2 2.126,34 1,21 11,25 2.137,59 2.138,80 12,2850 12,2920

AD1 2.045,40 1,21 11,25 2.056,65 2.057,86 11,8198 11,8268 6) Ex Imp. 1ª categ. AC5 1.966,49 1,21 11,25 1.977,74 1.978,95 11,3663 11,3733

AC4 1.847,95 1,21 11,25 1.859,20 1.860,41 10,6851 10,6920 5) Ex Imp. 2ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.729,36 0,96 8,70 1.738,06 1.739,02 9,9889 9,9944

AS3 1.670,60 0,96 8,70 1.679,30 1.680,26 9,6511 9,6567 5) Ex Inter. 1ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.729,36 0,96 8,47 1.737,83 1.738,79 9,9875 9,9930

AS3 1.670,60 0,96 8,47 1.679,07 1.680,03 9,6498 9,6553 4) Ex Imp. 3ª categ. Op. Super AS2 - AC1 1.609,59 0,83 6,73 1.616,32 1.617,15 9,2892 9,2940 3) Ex Inter. 2ª categ. AE4 - AS1 1.562,45 0,83 6,65 1.569,10 1.569,93 9,0178 9,0226 3) Ex Oper. 1ª categ. AE4 - AS1 1.562,45 0,83 6,39 1.568,84 1.569,67 9,0163 9,0211 AE3 1.503,30 0,83 6,39 1.509,69 1.510,52 8,6764 8,6811 2) Ex Imp. 4ª categ. AE2 1.443,66 0,78 6,26 1.449,92 1.450,70 8,3329 8,3374 2) Ex Operai 2ª categ. AE2 1.443,66 0,78 6,34 1.450,00 1.450,78 8,3333 8,3378 1) Ex Operai 3ª categ. AE1 1.294,56 0,75 5,54 1.300,10 1.300,85 7,4718 7,4761

LEGNO INDUSTRIA luglio 2012

Vecchio inquadramento - Livelli Nuove categorie dall’1/05/2007 Paga base Contingenza E.D.r. Totale mensile Paga orariaAS AD3 1.659,56 531,30 10,33 2.201,19 12,65A) Ex Impiegato 1ª categ. AD2 1.543,78 528,03 10,33 2.082,14 11,97

AD1 1.427,99 528,03 10,33 1.966,35 11,30 AC4 1.312,22 528,03 10,33 1.850,58 10,64B) Ex Impiegato 2ª categ. Int. 1ª categ. - Nuovo L. Op. AC3 1.196,43 522,49 10,33 1.729,25 9,94B) AC2 1.196,43 522,49 10,33 1.729,25 9,94

AC1 1.096,09 522,49 10,33 1.628,91 9,36B) AS3 1.196,43 522,49 10,33 1.729,25 9,94

AS2 1.080,64 522,46 10,33 1.613,43 9,27C) Ex Impiegato 3ª categ. Operai 1ª categ. Int. 2ª categ. AS1 1.034,33 518,30 10,33 1.562,96 8,98

AE3 976,45 518,30 10,33 1.505,08 8,65D) Ex Impiegato 4ª categ. Operai 2ª categ. AE2 918,55 515,30 10,33 1.444,18 8,30E) Ex Operai 3ª categ. AE1 771,89 512,79 10,33 1.295,01 7,44

Livelli Paga base Contingenza E.D.r. Incremento regionale Aumento regionale aprile 2009 Totale mensile Paga oaria Paga oraria straordinaria A S= Imp. Super 1.220,20 526,84 10,33 20,14 62,74 1.840,25 A = Imp. 1ª Cat. 1.102,45 525,25 10,33 18,59 56,42 1.713,04 B = Imp. 2 Cat. 966,79 520,16 10,33 17,04 49,25 1.563,57 B = Ex Operaio Provetto 966,79 520,16 10,33 17,04 49,25 1.563,57 8,9860 11,5021 C Super 904,78 517,09 10,33 15,49 45,92 1.493,61 C = Imp. 3ª Cat. 836,02 516,11 10,33 15,49 42,50 1.420,45 8,1635 10,4493 C = Ex Operaio 1ª Cat. 836,02 516,11 10,33 15,49 42,50 1.420,45 8,1635 10,4493 D = Imp. 4ª Cat. 768,05 513,33 10,33 13,94 38,67 1.344,32 7,7260 9,8893 D = Ex Operaio 2ª Cat. 768,05 513,33 10,33 13,94 38,67 1.344,32 7,7260 9,8893 E = Ex Operaio 3ª Cat. 701,44 511,48 10,33 12,39 35,08 1.270,72 7,3030 9,3478 F = Operaio Comune 630,61 508,41 10,33 12,39 31,33 1.193,07 6,8567 8,7766

N.B. Il 19/07/2010 si è rinnovato il CCNL: prevede incrementi della paga base a giugno 2010, a marzo 2011 e a settembre 2012.Inoltre prevede che a tutti i lavoratori dipendenti di imprese in cui non è stato contrattato aziendalmente un PREMIO DI RISULTATO venga corrisposto un importo perequativo mensile lordo di € 8,00.

LEGNO CONFAPI

LEGNO ARTIGIANI

settembre 2012

giugno 2012NUOVA!

Page 33: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 33Costruire • Ottobre 2012•

Categorie Paga base

Conting.za E.D.r. Totale mese

Paga oraria

Laterizi 6,50% Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Premio produzione laterizi 6,50%

Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Categoria

A) Imp. Super 3.277.098 1.035.589 20.000 4.332.687 24.900,50 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 A SUPER1.692,48 534,84 10,33 2.237,65 12,86 47,25 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 47,24 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25

A) Ex Imp. 2.755.680 1.022.367 20.000 3.798.047 21.827,86 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 A 1ª cat. 1.423,19 528,01 10,33 1.961,53 11,27 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 B) Ex Imp. 2.249.249 1.009.562 20.000 3.278.811 18.843,74 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B 2ª cat. 1.161,64 521,40 10,33 1.693,37 9,73 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 B) Parte 2.249.249 1.009.562 20.000 3.278.811 18.843,74 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B Op. ex C 1.161,64 521,40 10,33 1.693,37 9,73 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 C) Super 2.127.031 1.002.184 20.000 3.149.215 18.098,94 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 C SUPER 1.098,52 517,58 10,33 1.626,43 9,35 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 C) Ex Imp. 2.023.847 1.002.053 20.000 3.045.900 17.505,18 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C 3ª cat. 1.045,23 517,52 10,33 1.573,08 9,04 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 C) Ex Op. 2.023.847 1.002.053 20.000 3.045.900 17.505,18 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C C Super 1.045,23 517,52 10,33 1.573,08 9,04 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 D) Ex Op. 1ª 1.882.848 999.090 20.000 2.901.938 16.677,81 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 D Imp. 3ª cat. 972,41 515,99 10,33 1.498,73 8,61 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 E) Ex Imp. 1.744.657 995.328 20.000 2.759.985 15.861,98 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 4ª cat. 901,04 514,04 10,33 1.425,41 8,19 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 E) Ex Op. 1.744.657 995.328 20.000 2.759.985 15.861,98 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 2ª cat. 901,04 514,04 10,33 1.425,41 8,19 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 F) Ex Op. 1.493.232 990.868 20.000 2.504.100 14.391,38 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 F 3ª cat. 771,19 511,74 10,33 1.293,26 7,43 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12

Categorie Paga base

Conting.za E.D.r. Totale mese

Paga oraria

Laterizi 6,50% Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Premio produzione laterizi 6,50%

Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Categoria

A) Imp. Super 3.277.098 1.035.589 20.000 4.332.687 24.900,50 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 A SUPER1.692,48 534,84 10,33 2.237,65 12,86 47,25 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 47,24 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25

A) Ex Imp. 2.687.214 1.022.367 20.000 3.729.581 21.434,37 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 A 1ª cat. 1.387,83 528,01 10,33 1.926,17 11,07 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 B) Ex Imp. 2.249.303 1.009.562 20.000 3.278.865 18.844,05 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B 2ª cat. 1.161,65 521,40 10,33 1.693,38 9,73 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 B) Parte 2.249.268 1.009.562 20.000 3.278.830 18.843,85 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B Op. ex C 1.161,65 521,40 10,33 1.693,38 9,73 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 C) Super 2.127.051 1.002.184 20.000 3.149.235 18.099,05 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 C SUPER 1.098,53 517,58 10,33 1.626,44 9,35 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 C) Ex Imp. 2.023.847 1.002.053 20.000 3.045.900 17.505,18 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C 3ª cat. 1.045,23 517,52 10,33 1.573,08 9,04 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 C) Ex Op. 2.023.847 1.002.053 20.000 3.045.900 17.505,18 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C C Super 1.045,23 517,52 10,33 1.573,08 9,04 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 D) Ex Op. 1ª 1.882.848 999.090 20.000 2.901.938 16.677,81 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 D Imp. 3ª cat. 972,41 515,99 10,33 1.498,73 8,61 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 E) Ex Imp. 1.744.695 995.328 20.000 2.760.023 15.862,20 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 4ª cat. 901,06 514,04 10,33 1.425,43 8,19 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 E) Ex Op. 1.744.695 995.328 20.000 2.760.023 15.862,20 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 2ª cat. 901,06 514,04 10,33 1.425,43 8,19 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 F) Ex Op. 1.493.232 990.868 20.000 2.504.100 14.391,38 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 F 3ª cat. 771,19 511,74 10,33 1.293,26 7,43 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12

UNA TANTUM: con il rinnovo del CCNL del 26/05/2008 le imprese devono erogare l’importo di225,00, divisibili in quote mensili in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio - 31 maggio 2008.MATERNITÀ: 100% della retribuzione.

UNA TANTUM: con il rinnovo del CCNL del 26/05/2008 le imprese devono erogare l’importo di225,00, divisibili in quote mensili in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio - 31 maggio 2008.MATERNITÀ: 100% della retribuzione.

MANUFATTI E CEMENTO CONFAPI

MANUFATTI E CEMENTO INDUSTRIA

settembre 2012

settembre 2012NUOVA!

Page 34: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Pagina 34Costruire • Ottobre 2012•

Operai Paga base Indennità contingenza Indennità territ. settore E.D.r. TotaleIV Livello O4 6,48 3,01 1,48 0,06 11,03Operaio Specializzato O3 6,01 3,00 1,38 0,06 10,45Operaio Qualificato O2 5,41 2,99 1,25 0,06 9,71Operaio Comune O1 4,62 2,96 1,07 0,06 8,71

Qualifica Quota mensile Qualifica Quota mensileOperaio Comune O1 - 1° Livello 42,56 5° Livello 63,84Operaio Qualificato O2 - 2° Livello 49,80 6° Livello 76,61Operaio Specializzato O3 - 3° Livello 55,33 7° Livello 85,12IV Livello O4 - 4° Livello 59,59

Impiegati Stipendio base Indennità contingenza Premio produzione E.D.r. Totale7° Livello 1.600,71 533,82 371,40 10,33 2.516,266° Livello 1.440,63 529,63 339,59 10,33 2.320,185° Livello 1.200,52 523,35 282,30 10,33 2.016,504° Livello 1.120,51 521,25 256,21 10,33 1.908,303° Livello 1.040,46 519,16 236,06 10,33 1.806,012° Livello 936,42 516,43 212,41 10,33 1,675,591° Livello 800,36 512,87 182,50 10,33 1.506,06

Dal 1° aprile 2012. Indennità di mensa : operai0,56 / h , fino ad un massimo di 8 ore giornaliere; impiegati:4,48 al giorno. Indennità di trasporto: Operai0,20/h x 8 ore, oppure abbonamento mezzo pubblico; impiegati1,60 al giorno, oppure abbonamento mezzo pubblico. Indennità di alta montagna: per quote superiori a 1.000 m3,32 al giorno, per quote superiori a 1.200 m3,87 al giorno. La maggiorazione per ferie e gratifica natalizia è18,50 (% da calcolarsi su paga base + contingenza + indennità di settore + E.D.R.).

Dal 1° aprile 2012, come previsto dal CCNL del 19/042010, l’E.E.T. è stato inglobato nel premio di produzione e, per l’anno 2012, a partire dalla decorrenza del nuovo CCPL (1° aprile 2012), è introdotto l’Elemento Variabile della Retribu-zione (E.V.R.) che, per le caratteristiche stabilite dal CCNL è indicato per quota mensile fissa, per 12 mensilità e nella sua misura massima.

RIETI - EDILIZIA INDUSTRIA 1° aprile 2012

Livelli Operai Paga oraria Indennitàcontingenza

Indennità di settore

E.D.r, Paga oraria E.V.r. Cassa Edile 14,2%

Permessi retribuiti 4,95%

Straordinari feriali 35%

Straordinari festivi 45%

Cassa Edile in busta paga 4,3%

4° ex Op. specializzato 6,48 3,01 1,49 0,06 11,04 0,34 1,57 0,55 14,90 16,01 0,473° ex Op. specializzato 6,01 3,00 1,38 0,06 10,45 0,32 1,48 0,52 14,11 15,16 0,452° ex Op. specializzato 5,41 2,99 1,26 0,06 9,72 0,29 1,38 0,48 13,12 14,09 0,421° ex Op. comune 4,63 2,96 1,08 0,06 8,73 0,25 1,24 0,43 11,78 12,66 0,32

Livelli Impiegati Paga base Indennità contingenza Premio di produzione E.D.r Totale E.V.r.7° Impiegato ExtraQuadri e Impiegati 1ª S.

1.600,7 533,82 375,77 10,33 2.520,63 85,12

6° ex Impiegato 1°Impiegati di 1ª

1.440,63 529,63 343,71 10,33 2.324,30 76,51

5° ex Impiegato 2°Impiegati di 2ª

1.200,52 523,35 285,66 10,33 2.019,86 63,84

4° ex Impiegato 4° LivelloImpiegati di 4° Livello

1.120,51 521,25 259,32 10,33 1.911,41 59,59

3° ex Impiegato 3° LivelloImpiegati di 3ª

1.040,46 519,16 238,93 10,33 1.808,88 55,33

2° ex Impiegato 4°Impiegati di 4ª

936,42 516,43 215,58 10,33 1.678,76 49,80

1° ex Impiegato 1° impiegoImpiegati di 4ª - 1° impiego

800,36 512,87 185,33 10,33 1.508,89 42,56

Dal 01/05/2012 al 31/12/2012: gli Impiegati in forza presso una stessa impresa o gruppo di aziende, per ogni biennio di anzianità, hanno diritto ad uno scatto biennale, per un massimo di cinque scatti, secondo i valori: Impiegati 1ª Super (€ 13,94), Impiegati 1ª (€ 12,85), Impiegati 2ª (€ 10,46), Impiegati di IV Livello (€ 9,62), Impiegati 3ª (€ 8,99), Impiegati 4° (€ 8,22). Indennità sostitutiva di mensa:5,00 giornaliere.

Dal 01/05/2012 al 31/12/2012. Indennità sostitutiva di mensa:0,625 per ogni ora di effettivo lavoro. Indennità di trasporto orarie:0,11 (da 5 a 10 km),0,12 (da 11 a 20 km),0,19 (da 21 a 30 km),0,23 (da 31 a 40 km),0,30 (da 41 a 50 km),0,34 (da 51 a 60 km),0,45 (da 61 a 80 km),0,51 (da 81 km).

VITERBO - EDILIZIA INDUSTRIA 1° maggio 2012

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Livelli Paga Base Contingenza Premio prod. I.T.S.

Elemento Economico Territoriale

E.D.r. E.V.r. Totale mensile

Paga oraria Straordinario al 35%

Permessi 4,95% in busta

Cassa Edile 4,30% in busta

Cassa Edile 14,20% accantonata

7° - Imp. 1° Super 1.600,81 533,82 287,48 83,81 10,33 85,12 2.601,37 6° - Imp. 1ª 1.440,63 529,63 256,02 75,42 10,33 76,61 2.388,64 5° - Imp. 2ª 1.200,52 523,35 212,59 62,85 10,33 63,84 2.073,48 4° - Imp. 4° Liv. 1.120,51 521,25 191,22 58,66 10,33 59,59 1.961,56 4° - Op. 4° Liv. 6,81 3,01 1,10 0,34 0,06 59,59 70,91 11,32 15,28 0,56 0,49 1,61 3° - Imp. 3ª 1.040,46 519,15 175,63 54,47 10,33 55,33 1.855,37 3° - Op. Specializ. 6,33 3,00 1,03 0,31 0,06 55,33 € 66,0600 10,73 14,49 0,53 0,46 1,52 2° - Imp. 4ª 936,42 516,43 158,26 49,02 10,33 49,80 1.720,26 2° - Op. Qualificato 5,70 2,99 0,92 0,28 0,06 49,80 59,75 9,95 13,43 0,49 0,43 1,41 1° - Imp. 1° Impiego 800,36 512,87 136,01 41,90 10,33 42,56 1.544,03 1° - Op. Comune 4,82 2,96 0,81 0,25 0,06 8,9000 8,90 12,02 0,44 0,38 1,26

Dal 1° luglio 2012. Mensa: il valore è di0,60 per ora di presenza sul cantiere. Trasporto: rimborso pari al costo dell’abbonamento da casa al cantiere. Trasferta: il limite territoriale oltre il quale spetta la trasferta è fissato in km 45 dal Comune di as-sunzione.

FROSINONE - EDILIZIA INDUSTRIA 1° luglio 2012

Livello Paga base Contingenza I.T.S. E.V.r. E.D.r. Totale Oraria Operaio 4° Livello 1.120,51 521,25 258,45 59,59 10,33 1.970,13 11,39Oraria 6,48 3,01 1,49 0,34 0,06Operaio Specializzato 1.040,46 519,16 236,90 55,33 10,33 1.862,18 10,763° Livello oraria 6,01 3,00 1,37 0,32 0,06Operaio Qualificato 936,42 516,43 213,73 49,80 10,33 1.726,71 9,982° Livello oraria 5,41 2,99 1,24 0,29 0,06Operaio Comune 800,36 512,87 186,09 42,56 10,33 1.552,21 8,971° Livello oraria 4,63 2,96 1,08 0,25 0,06Mensa 0,65 €/hTrasporto Mensilizzazione abbonamento mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

Livello Paga base Contingenza Premio produzione E.V.r. E.D.r. Totale7° Livello 1.600,71 533,82 371,34 85,12 10,33 2.601,326° Livello 1.440,63 529,63 339,24 76,61 10,33 2.396,445° Livello 1.200,52 523,35 282,34 63,84 10,33 2.080,384° Livello 1.120,51 521,25 258,45 59,59 10,33 1.970,13Ex 3° Livello 1.040,46 519,16 236,90 55,33 10,33 1.862,18Ex 2° Livello 936,42 516,43 213,73 49,80 10,33 1.726,71Ex 1° Livello 800,36 512,87 186,09 42,56 10,33 1.552,21Mensa 4, 48 €/GTrasporto Mensilizzazione abbonamento mezzo trasporto pubblico da abitazione a sede azienda

LATINA - EDILIZIA INDUSTRIA 1° luglio 2012

Page 36: Costruire n° 29 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

www.ctproma.it

PRIMA DI DARE FORMA ALLE CITTÀ DI DOMANI,

BISOGNA FORMARE I GIOVANI DI OGGI.

Il futuro è come oggi lo costruiamo. L’intesa tra il CTP di Roma, le Facol-tà di Architettura di Sapienza Uni-versità di Roma e dell’Università di Roma Tre con la Facoltà d’Inge-gneria Civile dell’Università di Tor Vergata rende strategica la forma-zione professionale dei laureandi sui temi della sicurezza nei proces-si di progettazione e di realizzazio-ne in edilizia. In tal modo si creano le condizioni per un inserimento professionale degli architetti e de-gli ingegneri negli studi di proget-tazione e nel mondo delle impre-se. Una cultura della conoscenza guiderà lo sviluppo della “città fu-tura”: innovazione e sicurezza rap-presenteranno i pilastri sui quali si reggeranno le sue fondamenta.