Costruire n° 32 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

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32 Periodico informativo della Fillea CGIL di Roma e Lazio anno 14 n. 32 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, AUT. C/RM/59/2011 Giugno 2013

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Periodico informativodella Fillea CGIL di Roma e Lazioanno 14 n. 32

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sommario

Costruire Roma e Lazioperiodico informativo della Fillea CGIL di Roma e LazioGiugno 2013 - N° 32 - Anno 14Editore: Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - 00185 RomaTel. 06 462066-1 - Fax 06 [email protected]

Direttore Editoriale:Mario GuerciDirettore Responsabile:Ilaria Bartoli CiancaleoniCoordinamento Redazionale:Elena SchifinoSegreteria di Redazione:Monica Bevilacqua, Giuseppe Giuffrida, Enza MangiaProgetto grafico, impaginazione ed editing: Aton - RomaStampa: LaCromografica - Roma

Hanno collaborato a questo numero:Walter Cherubini, Claudio Broccatelli, Alioscia De Vecchis, Sandro Paolucci, Andrea Camboni

Foto di pag. 5 è di: Salvatore Contino

Iscritto al Tribunale di Romaal n. 239/2009 del 26/06/2009

Fillea CGIL NazionaleVia G. B. Morgagni, 27 - RomaTel. 06 441141 - Fax 06 44235849

Fillea CGIL di Roma e LazioVia Buonarroti, 12 - RomaTel. 06 46206601 - Fax 06 [email protected]

La Segreteria:Mario Guerci - Segretario GeneraleMarco Carletti, Walter Cherubini, Elena Schifino

Segreterie di Roma e Lazio:Roma Nord-Civitavecchia: Vincenzo CariddiRoma Est-Valle Dell’Aniene: Marco AustiniRoma Centro-Ovest-Litoranea: Walter FaddaRoma Sud-Pomezia-Castelli: Gianni Lombardo

Funzionari di Zona:Nika Agim, Rino Aversa, Claudio Broccatelli, Simone Cioncolini, Alioscia De Vecchis, Maricel Enache, Lorena Fantini, Fabio Ferrari, Daniel Grigoriu, Luis Manuel Ortiz, Andrea Pace, Sandro Paolucci, Antonio Petrella, Diego Piccoli, Bruno Proietti, Eric Wibabara, Barbara Zignani.

R.L.S.T.:Antonio Cucculelli, Stefano MontemagnoLatina: Luca Bonetto Frosinone: Alessio FaustiniRieti: Simone Di MarcoViterbo: Enrico Gabrielli

Ufficio Vertenze:Francesca Alberti, Elena Manuela Paraschivoiu, Claudio Roggerone, Giulio Testi

Segretari Comprensori Lazio:Latina: Ezio Giorgi Rieti: Claudio ColtellaViterbo: Massimo Guerrini Frosinone: Benedetto Truppa

VITERBOVia Giuseppe Saragat, 8 - Viterbo

Tel. 0761 270290 - Fax 0761 275210

LATINAVia Solferino, 16 - Latina

Tel. 0773 662701 - Fax 0773 664655

FROSINONEVia Mola Vecchia, 2A - Frosinone

Tel. 0775 853641 - Fax 0775 852064

RIETIVia Garibaldi, 174 - Rieti

Tel. 0746 270194 - Fax 0746 201923

FILLEA ROMA-LAZIOVia Buonarroti, 12 - Roma

Tel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

UFFICIO VERTENZEVia Buonarroti, 12 - Roma

Tel. 06 46206631/32/25 - Fax 06 46206633

FILLEA ROMA NORD-CIVITAVECCHIAVia G.B. La Salle, 3 - Roma

Tel. 06 66412409 - Fax 06 66412390

Via P. Togliatti, 7 - Civitavecchia

Tel. 0766 545865 - Fax 0766 545865

FILLEA RM EST-VALLE DELL’ANIENEVia Padre Lino da Parma, 3 - Roma

Tel. 06 4111591 - Fax 06 41219484

FILLEA CENTRO-OVEST-LITORANEAVia Casana, 207 - Ostia

Tel. 06 5692943 - Fax 06 5693259

FILLEA SUD POMEZIA-CASTELLIVia Lamarmora, 32 - Pomezia

Tel. 06 9107151 - Fax 06 91602818

COORDINAMENTO RESTAURATORIVia Buonarroti, 12 - Roma

Tel. 06 46206601 - Fax 06 47825128

INCAVia Poliziano, 20 - Roma

Tel. 06 4814703

CAAFVia Poliziano, 34 - Roma

Tel. 06 4460263/4 - Fax 06 47825024

Numero Verde 800 678196

5Editoriale

RIPARTIRE INSIEME CON PIù LEGALITà, PIù SICUREZZA, PIù DIRITTI

di Mario Guerci, Segretario Generale della Fillea CGIL di Roma e Lazio

6Reportage

LAVORO è DEMOCRAZIAdi Andrea Camboni

12Normative

STORIA DI UN REINTEGROLA TUTELA REALE A SOSTEGNO

DEI LAVORATORI

14Lavoro

LA CONTRATTAZIONE COME BASE

PER LO SVILUPPO DEL PAESEdi Walter Cherubini, Segretario

della Fillea CGIL di Roma e Lazio

16CONTRATTO NAZIONALE

LATERIZI, MANUFATTIE CEMENTO.

LE NOVITà PER I LAVORATORI

17CONTRATTO NAZIONALE

LAPIDEI E MATERIALI ESTRATTIVIINDUSTRIA. LE NOVITà

PER I LAVORATORI

18CONTRATTO NAZIONALE

CEMENTO, CALCE E DERIVATI,GESSO E RELATIVI MANUFATTI,

MALTE E MATERIALIDI BASE PER LE COSTRUZIONI.LE NOVITà PER I LAVORATORI

19 GLI SPECIALI

VATICANO: IL RESTAURO DEI DIRITTI NEGATI

29TABELLE RETRIBUTIVE

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Sedi Fillea

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Notiz

Notizie dalla Fillea

Linea C Finanziamento della tratta T3 e accordo transattivoLa tratta T3, da San Giovanni a Colosseo, della linea C è attualmente appaltata ma non ancora…

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Di cosa parliamo quando discutiamo di accordo sulla ricollocazione dei lavoratoriL’accordo per la ricollocazione dei lavoratori impegnati nei cantieri per la realizzazione…

Vertenza ciaccia la Fillea nei cantieri mette in moto i dirittiOltre un anno e mezzo di trattative per un risultato importante che dà nuova…

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SERVE UN DIVERSO ATTEGGIAMENTO DELLE IMPRESE AFFINCHÉ I CONTRATTI ANCORA APERTI SIANO RINNOVATI. PERCHÉ I CONTRATTI REGOLANO IL SETTORE E DANNO CERTEZZE AI LAVORATORI E PERCHÉ NON È CON MAGGIORE PRECARIETÀ CHE SI RILANCIA IL SETTORE

La nostra Regione e tanti Comuni del nostro territorio hanno voltato pagina nelle ultime tornate elettorali. Come Fillea abbiamo lavorato af-finché ciò avvenisse, perché con la precedente Giunta guidata dalla Pol-verini il lavoro in tutte le sue articolazioni era stato cancellato. La realtà del nostro territorio ci dice che oltre 4mila aziende hanno chiu-so, oltre 30mila lavoratori hanno perso il lavoro. Chiediamo alla nuova giunta regionale di farsi carico dei problemi di questi lavoratori, di ascol-tare le loro richieste e le nostre proposte per trovare una soluzione. Noi siamo pronti, perché siamo consapevoli che è arrivato il momento di aprire una nuova stagione che rimetta al centro il lavoro e i suoi di-ritti. Serve una nuova grande progettualità. È la sfida che vogliamo lan-ciare alle imprese oltre che alle istituzioni, perché, fermi restando i ruoli distinti, qualcosa insieme possiamo fare. Rilanciare un tavolo permanente per poter monitorare la crisi e i suoi effetti, avviare con risorse certe i nuovi cantieri, mettere in campo po-litiche attive per l’occupazione, puntare sulla formazione continua e di qualità per creare nuovi posti di lavoro. Serve finalmente una legge su-gli appalti che scriva le regole per il nostro settore, che faccia pulizia di tutti quei fenomeni ai quali assistiamo ogni volta che si appalta un lavo-ro pubblico: da una parte corruzione e malaffare, dall’altra diminuzione dei diritti e della sicurezza. Serve un diverso atteggiamento delle imprese affinché i contratti ancora aperti siano rinnovati. Perché i contratti re-golano il settore e danno certezze ai lavoratori e perché non è con mag-

giore precarietà che si rilancia il settore ma investendo nella conoscen-za, nelle capacità, nell’innovazione. Servono garanzie sulla sicurezza nei cantieri, dove ancora troppi operai perdono la vita o si infortunano gra-vemente. Il lavoro non si rilancia riducendo il costo del lavoro a scapito dei diritti e delle tutele dei lavoratori.Noi non ci rassegneremo mai, perché le nostre proposte sono concre-tamente realizzabili e vanno in direzione di un diverso e più sostenibile uso del territorio, della rigenerazione urbana, della riqualificazione ener-getica del patrimonio edilizio.Abbiamo bisogno sul nostro territorio di tanti interventi. A partire dal completamento della tangenziale dei Castelli Romani, della Orte - Civi-tavecchia e della messa in sicurezza della Salaria. Penso, inoltre, alle in-frastrutture per i trasporti, alla messa in sicurezza del territorio, ad inter-venti sul patrimonio pubblico, come scuole ed ospedali. Perché iI lavoro che riprende poco a poco, la città che avvia il cambiamento – anche nel segno di un nuovo modello di sviluppo, improntato sulla sostenibilità – può aprire una prospettiva diversa per tutti.

DI MARIO GUERCI, SEGRETARIO GENERALE DELLA FILLEA CGIL DI ROMA E LAZIO

Ripartire insieme con più legalità, più sicurezza, più diritti

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DI ANDREA CAMBONI

LAVORO è DEMOCRAZIA

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RIFORMA DELLE PENSIONI, SCUOLA, SANITÀ, P.A., ESODATI, IMMIGRAZIONE. OLTRE ALLA RIAPERTURA DI qUESTI DOSSIER, I SINDACATI CHIEDONO AL GOVERNO DI CENTRARE L’AGENDA SUL TEMA DEL LAVORO E DELL’OCCUPAZIONE PERCHÉ “LAVORO È DEMOCRAZIA”.

1.400 pullman, 10 treni straordi-nari, 5 aerei di linea e 3 navi dal-la Sardegna. Questi i mezzi allesti-ti dalla macchina organizzativa di CGIL, CISL e UIL per consentire a oltre 100mila persone di raggiun-gere la capitale in occasione della manifestazione unitaria del 22 giu-gno scorso. Una manifestazione ge-neralista che a San Giovanni non si vedeva da dieci anni. Dal 6 dicem-bre 2003, quando CGIL-CISL- UIL scesero in piazza contro la Fi-nanziaria e la modifica delle Pen-sioni. Questa volta, la manifesta-zione è stata organizzata per “dare una scossa al governo affinché le lo-ro parole si concretizzino in fatti” ha detto Vincenzo Scudiere, segre-tario confederale della CGIL, ma che rappresenta anche – secondo il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso – “il segno del-la chiusura di una lunga stagione di divisioni che ha prodotto solo risul-tati di segno difensivo”. Si tratta di una unità riconquistata che signifi-ca nuova percezione della necessi-tà di un cambiamento radicale delle opzioni di politica economica mes-se in campo in questi ultimi cinque anni. “Questa stagione – ha prose-guito Camusso – si è conclusa con le nuove regole della rappresentan-za e della democrazia, che hanno ri-

dato valore al voto dei lavoratori”. A partire dall’accordo sulla rappre-sentanza raggiunto da CGIL, CISL e UIL con Confindustria che ha posto le basi per un riconoscimen-to della rappresentanza sociale e, sul piano sindacale, ha istituziona-lizzato le coordinate e i valori della rappresentanza affinché i contratti vengano fatti con le organizzazioni rappresentative e con il voto dei la-voratori. “Lavoro è democrazia” è lo slogan che apre il lungo corteo di prote-sta. Purtroppo, però, di democra-zia se ne vede poca in giro. Ma se il lavoro è democrazia, che cosa è

la disoccupazione? In un paese che segna il massimo storico dei sen-za lavoro dal 1977 (12,2%), la di-soccupazione è il suicidio assistito della base stessa della democrazia. Secondo l’Istat, a maggio 2013, il numero di disoccupati, pari a 3 mi-lioni 140mila, è aumentato di 0,2 punti percentuali rispetto ad apri-le (+56mila) e del 18,1% rispetto al maggio dello scorso anno (+480mi-la). “Per questo – ha detto Susan-na Camusso dal palco di Piazza San Giovanni – bisogna decidere, fare subito e fare le cose giuste. Abbia-mo indicato che c’erano delle emer-genze, vorremmo capire da questo

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ggoverno perché non si firmano i decreti, come nel caso della Cig, e non arrivano le risorse”. Anche sul fronte della Cig, infatti, la situazio-ne rischia di essere esplosiva. I dati relativi al mese di maggio elabora-ti dall’osservatorio Cig della CGIL dicono che nel 2013 sarà raggiunto il miliardo di ore di cassa integra-zione. Nel periodo gennaio-maggio 2013 sono state infatti autorizza-te 457.258.239 ore con un aumen-to del 6,74% rispetto ai primi cin-que mesi del 2012. “Considerando un ricorso medio alla Cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (11 settimane) – calcola la CGIL – sono coinvolti nel periodo gennaio-maggio 1.048.757 lavoratori in Cig ordinaria, straordinaria e in deroga. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore (22 settimane lavorative), si determina un’assenza

completa dall’attività produttiva per 524.379 lavoratori, di cui 215mi-la in Cig straordinaria e 177mila in Cig in deroga”. Il conto rischia di

essere ancora più salato nell’ultima parte dell’anno. Il ministro del La-voro, Enrico Giovannini, ha confer-mato che il finanziamento della Cig in deroga per tutto il 2013 dipen-derà dall’entità della ripresa econo-mica prevista per la fine del 2013. “Per il prossimo anno – spiega in-vece il ministro dell’Economia, Fa-brizio Saccomanni – faremo in ogni modo, sperando che con la ripresa il conto della Cig si riduca”. Il 4 luglio scorso, i ministri Giovannini e Sac-comanni hanno firmato il decreto che consente di erogare alle regioni 550 milioni di euro per la cassa in-tegrazione in deroga. Si tratta, tutta-via, di un provvedimento che copre i fabbisogni di cassa integrazione in deroga solamente per la prima metà del 2013. I 550 milioni sbloccati e assegnati alle regioni solo solamen-te una parte del miliardo stanziato.

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Ripartizione fondi assegnati Decreto legge 54/2013 (G.U. 21 maggio 2013, n. 117)

Regione Euro

Abruzzo 18.426.136,69

Basilicata 6.396.445,71

Calabria 26.006.684,31

Campania 35.099.347,35

Emilia Romagna 41.963.205,78

Friuli Venezia Giulia 7.787.038,26

Lazio 43.994.784,89

Liguria 11.443.458,87

Lombardia 94.542.993,70

Marche 16.490.146,27

Molise 4.265.532,35

Piemonte 40.775.960,57

Puglia 50.219.990,95

Sardegna 26.791.430,88

Sicilia 26.225.932,68

Toscana 36.044.024,43

Umbria 10.669.343,84

Valle d’Aosta 715.553,96

Veneto 47.344.242,99

Provincia a. Bolzano 1.972.510,14

Provincia a. Trento 2.825.235,40

La restante quota andrà a coprire i trattamenti residui del 2012 oltre a finanziare gli ammortizzatori in de-roga per le imprese multilocalizza-te. Pertanto – ha affermato il segre-tario confederale della CGIL, Elena Lattuada – l’assegnazione dei 550 milioni, che comprendono il trat-tamento di sostegno al reddito e il riconoscimento della contribuzione figurativa, “è un fatto assolutamen-te dovuto ma di certo non sufficien-te: abbiamo bisogno di mettere in sicurezza il sostegno al reddito per i lavoratori delle centinaia di aziende in crisi, così come dovremmo al più presto pianificare la programmazio-ne per il prossimo anno”. Lo stesso giorno del via libera al de-creto per lo sblocco dei 550 milioni di euro di rifinanziamento di cas-sa e mobilità in deroga per il 2013, la Regione Lazio e le parti socia-li hanno firmato l’Accordo qua-dro finalizzato a regolare l’accesso agli ammortizzatori sociali in dero-ga nel Lazio per il secondo seme-stre dell’anno 2013. In attesa del-le linee guida da parte del governo, l’Accordo sottolinea la necessità di ottimizzare l’impiego delle risor-se a disposizione avviando una più capillare ricognizione dei fondi di-sponibili. Un percorso virtuoso che si fonda su cinque punti fon-damentali diretti all’individuazione di più stringenti criteri di conces-sione, al rispetto di precisi termini per lo svolgimento delle procedu-re per l’accesso agli ammortizzato-ri sociali, a meccanismi di non so-vrapposizione degli ammortizzatori disponibili. Insufficiente, su questo tema, l’impegno del governo, “per-ché – ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente, a margine della firma dell’Accordo – le risor-se sbloccate oggi sono gravemente insufficienti per poter arrivare alla

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Il lavoro nella provincia di Roma

2012 2011

Numero di occupati 1,7 milioni 1,7 milioni

Tasso di occupazione 61% 61%

Persone in cerca di occupazione 190 mila 159 mila

Tasso di disoccupazione 10% 8,5%

Disoccupazione giovanile 40% 36,1%

fine dell’anno, tenendo conto del-la grave crisi economica ed occu-pazionale nella nostra Regione”. Le risorse sbloccate, infatti, sono già tutte completamente impegnate e il Lazio necessita quindi di risorse aggiunte per il finanziamento del-la cassa integrazione in deroga. Se-condo una previsione delle struttu-re regionali di CGIL, CISL e UIL le risorse assegnate alla Regione La-zio per il 2013 sarebbero sufficienti a coprire le richieste di intervento al massimo fino al mese di agosto 2013. “Nel 2012 – scrivono in una nota congiunta le tre sigle sindaca-li – nel Lazio le ore erogate dall’In-ps sono state oltre 20 milioni con una spesa effettiva di oltre 180 mi-lioni di euro e hanno interessato ol-

tre 36mila lavoratori. I primi dati relativi al 2013, considerando an-che il perdurare di una crisi che ri-schia di strangolare soprattutto le piccole imprese, ci confermano che il fabbisogno per quest’anno potrà essere addirittura maggiore”. Se-condo i numeri rilevati dal rappor-to di maggio dell’Osservatorio Cig della CGIL Nazionale, nelle regio-ni del Centro, il Lazio risulta la re-gione nella quale si registra il ricor-so più alto alla cassa integrazione con 31.487.353 ore che coinvol-gono 36.109 lavoratori. Dal rap-porto della CGIL si rileva inoltre che la meccanica è il settore do-ve si è totalizzato il ricorso più al-to allo strumento della cassa inte-grazione ma subito dietro segue il

settore dell’edilizia, che sorpassa il commercio, con 53.068.743 ore di Cig autorizzate per 60.859 la-voratori coinvolti. Il primo luglio scorso, anche il “Corriere della Se-ra” aveva rilanciato l’allarme della CGIL di Roma e del Lazio: “alme-no 25-30mila lavoratori a Roma e nel Lazio dal primo luglio rischiano di restare senza cassa integrazione e quindi senza reddito”. Nella nostra regione, infatti, i disoccupati sono circa 300mila e aumentano al rit-mo di più di duemila al mese. Oltre 50mila persone sono in cassa inte-grazione (fra ordinaria e straordina-ria). Dall’inizio della crisi, il Lazio – un’economia anticiclica, basata prevalentemente su edilizia, servi-zi e pubblica amministrazione – ha

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Il sistema imprenditoriale romano (anno 2012)

Imprese registrate 457.875

Iscrizioni 31.337

Cessazioni (escluse le cessazioni d’ufficio) 22.872

Il saldo risulta positivo e pari a +8.465 imprese con un tasso di crescita del +1,9%, il più alto tra tutte le province italiane e superiore alla media nazionale (+0,3%), ma più basso rispetto al +2,3% registrato nel 2011.

perso circa 25mila posti di lavoro all’anno. Una situazione dramma-tica testimoniata anche dagli ol-tre 70 tavoli di crisi ancora irrisolti che coinvolgono altrettante azien-de. Tuttavia, lo strumento della cassa integrazione potrà servire so-

lamente a mitigare gli effetti della crisi economica, nel breve periodo, e a ritardare nel lungo periodo il ri-assorbimento dei livelli occupazio-nali precedenti alla crisi senza po-ter incidere su una reale ripresa del sistema.

Secondo il centro studi Prometeia i livelli occupazionali smetteranno di precipitare nel 2014 ma serviranno molti anni prima che la situazione potrà tornare a livelli pre-crisi. In-tanto, a giungo prossimo, il tasso di disoccupazione potrebbe raggiun-gere il 12,7% e nel 2016 – quando ci saranno ancora 500mila occupati in meno rispetto al 2007 – il tasso di disoccupazione non sarà ancora sceso sotto l’11%. E quando si ri-comincerà ad assumere, la tendenza della caduta delle posizioni lavora-tive “proseguirà ancora per qualche trimestre poiché, in un primo sta-dio, il recupero avverrà reimpiegan-do lavoratori posti precedentemen-te in cassa integrazione”.

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STORIA DI UN REINTEGROla tutela reale a sostegno

dei lavoratori

REINTEGRO NEL POSTO DI LAVORO, RETRIBUZIONI MENSILI ARRETRATE RELATIVE AL PERIODO DI LICENZIAMENTO, VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI ASSISTENZIALI E PREVIDENZIALI. L’ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI NON DIFENDE SOLAMENTE UNA POSIZIONE ECONOMICA. È UN BALUARDO CONTRO IL RAFFORZAMENTO DELLA PRECARIETÀ E A DIFESA DEL POSTO DI LAVORO.

La lettera di licenziamen-to arriva il 14 novembre 2011. “I lavori presso il no-

stro cantiere di Università Roma Tre (commessa 1 CE 100) cui Lei è stato adibito stanno terminando” e non ci sarebbero “a tutt’oggi al-tre commesse su cui poterLa impie-gare”. Fino a quella data, Gennaro Cozzolino lavorava alle dipendenze della C.G.F. Costruzioni Generali S.p.A. come operaio con mansioni di muratore.Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, l’azienda – si legge nella sen-tenza – “aveva cominciato ad at-traversare un periodo di forte dif-ficoltà per il coinvolgimento nelle indagini penali relative agli appal-ti per i lavori del G8 alla Madda-lena” che rientrano nel filone dei “Grandi Eventi”. Secondo le in-dagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e con-dotte dal Nucleo di Polizia Tribu-taria, la C.G.F. Costruzioni Gene-

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te dall’università degli Studi di Mi-lano Bicocca.La C.G.F. Costruzioni Genera-li S.p.A., dopo il licenziamen-to del lavoratore disponeva di al-tri cantieri in cui poter impiegare l’operaio licenziato, già assunto a tempo determinato, poi a tempo indeterminato, e che dall’epoca di assunzione era stato assegnato a diversi cantieri su tutto il terri-torio nazionale.Tuttavia – spiega la sentenza – in quanto all’obbligo di ricollocare il lavoratore, il datore di lavoro si sa-rebbe richiamato ad una interpre-tazione elastica di tale obbligo che riconduce al lavoratore l’onere di indicare le soluzioni riallocative.“In tema di licenziamento per giu-stificato motivo oggettivo deter-minato da ragioni tecniche […] il datore di lavoro ha l’onere di pro-vare, anche mediante elementi pre-suntivi ed indiziari, l’impossibilità di una differente utilizzazione del lavoratore in mansioni diverse da quelle precedentemente svolte; ta-le prova, tuttavia, non deve essere intesa in modo rigido, dovendosi esigere dallo stesso lavoratore che impugni il licenziamento una colla-borazione nell’accertamento di un possibile repechage, mediante l’al-legazione dell’esistenza di altri posti di lavoro nei quali egli poteva es-sere utilmente ricollocato” (Cass. 8.2.2011 n. 3040).Ad esempio, se per la C.G.F. Co-struzioni Generali S.p.A. le lavo-razioni presso il cantiere di Pistoia erano quasi complete ed allo stato sospese per problemi di pagamen-to da parte del committente, l’im-presa – spiega la sentenza – non ha provveduto a mettere in correlazio-ne l’epoca di inizio del cantiere ri-spetto alla data del licenziamento di Gennaro Cozzolino.

In un altro caso, invece, quello del cantiere di Milano - Bicoc-ca, la C.G.F. Costruzioni Gene-rali S.p.A. ha collocato l’inizio dei lavori in un periodo successi-vo al licenziamento anche se – ri-leva la sentenza – l’aggiudicazio-ne dell’appalto dei lavori risale a nove mesi prima (luglio 2011) in epoca precedente al licenziamen-to. Inoltre, “proprio con riferi-mento a tale cantiere, la società ha ammesso di aver assunto successi-vamente al recesso un lavoratore con la medesima qualifica profes-sionale” di Gennaro Cozzolino.Pertanto, il licenziamento per giu-stificato motivo oggettivo si confi-gura come illegittimo e di conse-guenza viene ordinato alla C.G.F. Costruzioni Generali S.p.A. di rein-tegrare il lavoratore ai sensi dell’ar-ticolo 18 legge n. 300/1970.“Questa sentenza – ha commenta-to Mario Guerci, segretario gene-rale della Fillea CGIL di Roma e Lazio – ribadisce l’importanza di una norma, l’articolo 18, a tutela del lavoro e quindi della dignità delle persone. Soprattutto in que-sti anni di crisi nei quali l’uscita dal mercato del lavoro vuol dire emarginazione sociale. Anche la difesa dell’articolo 18 dello Sta-tuto dei Lavoratori – ha spiegato il segretario generale della Fillea CGIL di Roma e Lazio – rappre-senta la spinta che porta in piazza i lavoratori per chiedere che effet-tivamente il “lavoro sia democra-zia”. E proprio l’articolo 18, il cui potere deterrente è stato messo più volte in discussione in que-sti ultimi anni, resta l’unico stru-mento di tutela reale del lavora-tore, prevedendo la possibilità di reintegro in caso di licenziamen-to e comportamento datoriale il-legittimo”.

rali S.p.A. – scrive “Repubblica” il 5 maggio 2012 – “avrebbe inserito in contabilità fatture relative a costi mai sostenuti, per un ammontare di circa 4 milioni di euro. In diversi casi, le Fiamme Gialle hanno accer-tato che la società avrebbe caricato sui costi dell’appalto relativo al G8 del 2009 prestazioni di servizio in realtà inerenti ad altri cantieri spar-si per l’Italia”.Dal cantiere di Palazzo Madama a quello della Questura di Sassari, dal carcere di Tempio Pausania alle re-sidenze universitarie commissiona-

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LA CONTRATTAZIONE COME BASE PER LO SVILUPPO DEL PAESE

LA NUOVA STAGIONE DEI RINNOVI CONTRATTUALI HA VISTO EMERGERE IMPORTANTI NOVITÀ TANTO SUL PIANO NORMATIVO qUANTO SU qUELLO ECONOMICO. RISULTATI SICURAMENTE SODDISFACENTI PER LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI VISTA LA PESANTE SITUAZIONE DI CRISI CHE COINVOLGE MOLTE DELLE PRODUZIONI DEL SETTORE.

DI WALTER CHERUBINISEGRETARIO

DELLA FILLEA CGIL DI ROMA E LAZIO

Gli effetti della crisi della edilizia si fanno sentire in tutta la filiera, dal cemen-

to ai mobili, agli elettrodomestici, ai servizi del mercato immobiliare, all’acciaio, alle piastrelle, ai manu-fatti e ai laterizi, alla nautica. Un settore che traina 3 milioni di posti di lavoro, e contribuisce al pil nazio-nale per il 12,13%. Ed è proprio da qui che bisogna ripartire, affrontan-do numerose questioni come quel-la del costo fiscale delle abitazione, degli investimenti nelle opere pub-bliche sbloccando i 30 miliardi di euro già previsti e finanziati dal Ci-pe. Spesso però a mancare sono le idee, la capacità e la forza per tra-sformare immobili ed aree dismesse in asset di sviluppo. Dove ci sono, le idee diventano progetti, cantieri e quindi occupazione, servizi e beni a disposizione dei cittadini.Ma gli effetti della crisi hanno aper-to una stagione contrattuale nel set-tore delle costruzioni difficile come non mai, sia nel comparto specifico legato all’edilizia sia nei settori “af-fini” (Cemento, calce, gesso; Lapi-dei ed escavazione, ghiaia e sabbia; Laterizi e manufatti cementizi).Dopo sei anni di crisi l’intero setto-re ha perso dal 2008 ad oggi oltre 500mila posti di lavoro.

Una crisi che non accenna a finire e che alla fine cambierà la faccia e la struttura di tutti i comparti in-dustriali, non solo quelli del nostro settore, che dovranno ricollocarsi su altre basi produttive legate all’in-novazione tecnologica, che porta a nuovi prodotti e a nuovi processi produttivi.Nonostante tutto ciò, le OO.SS Fillea CGIL, Filca CISL, Feneal UIL e le organizzazioni imprendi-toriali, in primo luogo confindu-striali, si sono impegnate a fondo in quella che poteva sembrare un’im-presa impossibile. A differenza di tre anni fa, quando le piattaforme furono tre per ogni comparto, le organizzazioni sindacali hanno pre-sentato le piattaforme contrattuali in modo unitario, e nei tempi pre-

visti dagli accordi interconfederali. Fino ad ora i contratti firmati sono tre ma le situazioni non sono uguali per tutti i settori.

CementoIl comparto ha perso quasi il 60% della produzione passando da 47 milioni di tonnellate del 2007 a circa 22 tonnellate nel 2012, con un ulteriore calo previsto nel 2013, principalmente a causa della man-canza di finanziamenti per le grandi opere infrastrutturali. Nel settore, le grandi imprese che vi operano, come Italcementi e Buzzi Unicem, sono impegnate ad ammorbidire gli effetti della crisi attraverso la ri-duzione del funzionamento delle loro aziende e l’utilizzo degli am-mortizzatori sociali in tutte le loro forme. Questo non ci ha fatto ri-nunciare al rinnovo del contratto e con una grande capacità di me-diazione insieme ad una reciproca coscienza delle parti si è concluso un accordo che abbiamo defini-to” buono” sia nella parte che noi chiamiamo “normativa” –, quella delle regole e dei diritti – sia nella parte del welfare – sanità integrati-va e previdenza complementare –, sia nella parte economica cioè l’au-mento economico vero e proprio che ci sarà nei tre anni della vigen-za contrattuale.

Lapidei ed escavazioneQui la situazione è un po’ diversa anche se non omogenea in tutto il territorio nazionale. Soprattut-

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Spesso a mancare sono le idee,

la capacità e la forza per trasformare

immobili ed aree dismesse in asset

di sviluppo. Dove ci sono, le idee diventano progetti,

cantieri e quindi occupazione, servizi e beni a disposizione

dei cittadini.

Se il governo nazionale non decide come

risolvere i problemi e la direzione verso cui instradare le politiche industriali di questo

paese, né l’azione ragionevole delle

Organizzazioni Sindacali né quella degli

imprenditori porteranno ad un’inversione

di tendenza rispetto alla crisi.

to nel settore delle pietre, marmi, travertini le cose non vanno così male come negli altri settori. Lo confermano i numeri del fattura-to nazionale che sono aumentati negli ultimi due anni e certificati pure dalle associazioni imprendi-toriali, anche se il fatturato delle imprese di questo settore dipende in gran parte dalle esportazioni. Il mantenimento dei livelli occupa-zionali è tuttavia aggredito dalla prevalente esportazione di bloc-chi grezzi di materiale che fa terra bruciata intorno ai laboratori che lavorano il materiale grezzo, chiu-si in alcuni casi; nella maggior parte il personale è inserito in tut-ti gli strumenti di ammortizzatori sociali. Ma certo la situazione non è neanche paragonabile agli altri settori. Infatti siamo riusciti a sti-pulare un ottimo contratto sia per quanto riguarda la parte normati-va, sia per la parte del welfare, sia per quanto riguarda gli aumenti economici.

Manufatti cementiziQuesto settore è quello più lega-to all’andamento dell’edilizia ed è quello più in crisi di tutti. Non c’è un solo posto di lavoro che non sia toccato dalla crisi, con tutte le con-seguenze che ne derivano, sia dal punto di vista economico per le im-prese e per i lavoratori, sia dal pun-to di vista occupazionale e sociale. In attesa di una ripresa che sembra non arrivare mai, il settore è stato oggetto di un grande intervento de-gli ammortizzatori sociali e di chiu-sura di impianti.Nonostante tutto, e tra immense difficoltà, abbiamo chiuso un con-tratto soddisfacente in tutte le sue parti anche al di là delle nostre stes-se aspettative. Ancora una volta la tenuta unitaria delle OO.SS, i buo-

ni rapporti con le parti datoriali e la speranza di una possibile ripre-sa ci hanno fatto raggiungere il ri-sultato.

LegnoIn questo settore, invece, il contrat-to ha grandi difficoltà a decollare. Qui c’è stata una frattura netta che ha portato ad una giornata di scio-pero nazionale di tutti i lavoratori del comparto a causa delle richieste di peggioramento di alcuni articoli del contratto in tema di flessibilità, straordinari, orario di lavoro, orario plurisettimanale, malattia. Stiamo tentando in tutti i modi di arrivare al superamento delle diffi-coltà e poi se possibile alla chiusura anche di questo contratto. Un per-corso difficile perché alla durezza della crisi si aggiunge che al tavolo della contrattazione non sono pre-senti i proprietari delle aziende ma solo dei funzionari che a volte, per eccesso di zelo e senza competenze organizzative, mettono in difficoltà tutto il sistema delle relazioni sin-dacali.

Siamo sicuri che nonostante la cri-si un buon contratto aiuti a supe-rare le difficoltà sia dei lavoratori che delle imprese. Certo, se il go-verno nazionale non decide come risolvere i problemi e la direzione verso cui instradare le politiche in-dustriali di questo paese, né l’azio-ne ragionevole delle Organizzazioni Sindacali né quella degli imprendi-tori porteranno ad un’inversione di tendenza rispetto alla crisi. Tant’è che insieme, con documenti ed ini-ziative continue, stiamo cercando di fare le dovute pressioni affinché le diverse situazioni dei settori si av-viino a soluzione e che questa crisi infinita non seguiti a provocare ed accentuare i danni già fatti.

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RINNOVATO IL CONTRATTO NAZIONALELATERIZI, MANUFATTI E CEMENTO CON DECORRENZA DAL 1° APRILE 2013 E VALIDITà FINO AL 31 MARZO 2016, SIA PER LA PARTE NORMATIVA CHE PER LA PARTE ECONOMICA.PREVISTO UN AUMENTO DI 104 EURO AL MESE E MISURE DI CONTRASTO ALLA PRECARIETà. INOLTRE, SONO STATI REGOLAMENTATI TUTTI GLI ASPETTI RELATIVI AL CONTRATTO PART-TIME, AL CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE E ALL’APPRENDISTATO

Osservatorio Costante monitoraggio delle azien-de che hanno adottato comporta-menti moralmente non etici, dei flussi di manodopera e di eventuali fenomeni di riciclaggio dei capitali illeciti sulle forniture e dei servizi.

Sviluppo sostenibile e Responsabilità sociale di impresaProtocollo per l’applicazione dei comportamenti socialmente re-sponsabili delle imprese in tema fi-nanziario, sociale, ambientale, di salute e sicurezza.

Part-timeInserito il diritto alla trasforma-zione da full time a part-time re-versibile, a richiesta del lavoratore affetto da malattie oncologiche. Ri-conosciuto il diritto alla priorità in caso di richiesta da parte del lavora-tore che assiste familiari o ha fami-liari affetti da gravi patologie onco-logiche o inabilitanti.

ApprendistatoLa durata minima del contratto di apprendistato è di 6 mesi e la mas-sima di 36 mesi. Le integrazioni da parte dell’azienda dei periodi di malattia e di infortunio sono state

elevate al 100% del salario percepi-to, parificando il trattamento tra la-voratore apprendista e gli altri lavo-ratori.

MalattiaAumentato di 12 mesi il periodo di comporto della malattia per i lavo-ratori affetti da gravi patologie, che passa così da 14 a 26 mesi. Miglio-rati tutti i permessi retribuiti colle-gati alle condizioni familiari.

Sanità integrativaObbligatoria l’iscrizione al fondo di sanità integrativo per tutti i dipen-denti delle imprese contrattualizza-te con il versamento di 6 euro men-sili per ciascun dipendente a partire dal 1° ottobre 2013.

Contratto di lavoro a tempo determinatoRiduzione degli intervalli tra un contratto e il successivo (30 o 20 giorni). Inoltre, i rapporti di lavo-ro a tempo determinato non pos-sono superare il 22% dei rapporti a tempo indeterminato come me-dia annua. Dopo 36 mesi di lavoro con contratto a tempo determinato e somministrato a tempo determi-nato, il rapporto di lavoro diviene a tempo indeterminato.

Efficienza energeticaLe Parti riconoscono l’efficienza energetica come importante stru-mento che rappresenta un’occasio-ne di crescita industriale e occupa-zionale per i Settori dei laterizi e dei manufatti cementizi, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e l’ap-plicazione di quelle esistenti su va-sta scala.

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IL 3 MAGGIO 2013 è STATA FIRMATA L’IPOTESI DI ACCORDO DEL CCNL LAPIDEI E MATERIALI ESTRATTIVI INDUSTRIA. OTTENUTO UN AUMENTO SALARIALE DI 130 EURO AL PARAMETRO 136 PER UN VALORE“CONTRATTUALE” DI 3.393 EURO. POSITIVO IL GIUDIZIO DELLE SEGRETERIE NAZIONALI SULL’INTESA RAGGIUNTA IN qUESTO MOMENTO DI CRISI E DI DIFFICOLTà ECONOMICA GENERALE

Apprendistato professionalizzanteEquiparazione dei trattamenti di malattia e infortunio a quelli della categoria di appartenenza, miglio-rate le parti inerenti il periodo di prova, prevista, inoltre, la possibi-lità di avviare percorsi di apprendi-stato a partire dal livello D.

Contratto a tempo determinatoRidefinizione di un unico limite percentuale di assunzioni a tempo determinato e di somministrazione a tempo determinato, nella misu-ra massima del 25% sul totale degli occupati a tempo indeterminato.

Somministrazione di lavoroLa contrattazione territoriale o aziendale potrà individuare proces-si organizzativi utili ad allungare la durata massima del contratto di somministrazione “acausale” fino a 36 mesi mentre è posto il divieto di attivare contratti di somministra-zione per le mansioni previste dal livello F.

Convalida delle dimissioniRecepito l’Accordo Interconfede-rale 3 agosto 2012 sulla convalida delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali.

Comitato paritetico nazionale lapideoIstituzione del nuovo comitato nazionale per il settore lapideo, CPNL, in continuità con il CCNL del 2008.

Lavoro di posa in opera negli appaltiNel rispetto di quanto previsto nei capitolati d’appalto, il vigente CCNL sarà applicato ai “posatori” solo se la posa costituisce una delle fasi di lavorazione dell’opera.

Welfare contrattuale di settoreOttenuto un aumento del contri-buto per la previdenza complemen-tare che passa dall’attuale quota di 1,30% a 1,60%. Inoltre, dal 1° ottobre 2013 le azien-de verseranno un contributo obbli-gatorio di 5 € a carico della impresa per tutti i dipendenti in forza che dal 1° gennaio 2015 sarà incremen-tato a 8 euro.

Contratto a tempo parzialeRatificato il diritto alla trasfor-mazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per i lavoratori affetti da patologie oncologiche con ridotta capacità lavorativa o in caso di lavoratore con figlio convivente di età non superiore a 13 anni o portatore di handicap.

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Organismo bilateraleIstituzione di un “Gruppo di lavo-ro” entro il 1° ottobre 2013 finaliz-zato ad attivare un organismo bila-terale nel settore dell’industria del cemento e con il compito di appro-fondire entro la stessa data la stru-mentazione prevista dalla Riforma del Mercato del Lavoro.

Periodo di provaNel periodo di prova la retribuzione non potrà essere inferiore al minimo tabellare più l’indennità di contingen-za prevista per il gruppo per il quale il lavoratore è assunto in prova.Superato il periodo di prova, l’as-sunzione partirà dal giorno in cui è iniziato il periodo di prova.

Apprendistato professionalizzanteIn caso di infortunio sul lavoro l’azienda integrerà il trattamento Inail fino al 100% della retribuzio-ne spettante nel primo giorno e fi-no alla cessazione dell’indennità di invalidità temporanea nei limiti di durata dell’apprendistato.

FormazioneAi fini del conseguimento della quali-ficazione è destinato, nel triennio, un monte ore di 120 ore annue retribui-te salvo il caso in cui le normative re-gionali ne prevedano la riduzione.

Contratto di lavoro a tempo determinatoIl numero massimo di lavoratori contemporaneamente assunti con contratto di lavoro a tempo deter-minato è pari al 12% del numero dei lavoratori occupati a tempo in-determinato nell’unita produttiva.La percentuale può essere modifica-ta con accordo sindacale.

Malattia e infortunio non sul lavoroIn caso di interruzione del servizio, dovuta a causa di malattia e infortu-nio non sul lavoro, il lavoratore non in prova ha diritto alla conservazione del posto per un periodo complessi-vo di 14 mesi di calendario, raggiun-

ti anche con più periodi di assenza, nell’ambito dei 30 mesi di calendario immediatamente precedenti.

TrasferimentiSe il nucleo convivente a carico del lavoratore è composto da più di tre persone oltre il lavoratore stesso, ver-rà corrisposta dall’Azienda una in-dennità supplementare pari all’im-porto di tre giornate di retribuzione, per ogni componente il nucleo fa-miliare, oltre il terzo, a carico del la-voratore e che con lui si trasferisca.

Previdenza complementareLe contribuzioni volontarie saran-no calcolate sulla retribuzione com-misurata al valore del minimo tabel-lare, ex indennità di contingenza, EDR e indennità di funzione quadri di spettanza di ciascun lavoratore.

Assistenza sanitaria integrativaIstituzione di una “Commissione operativa” per approfondire le te-matiche relative alla costituzione e/o adesione ad un fondo naziona-le di assistenza sanitaria integrativa settoriale o intersettoriale.Il contributo a carico delle aziende sarà pari ad 11 euro mensili per ogni lavoratore dipendente che aderirà al Fondo mentre il contributo del la-voratore sarà pari a 1 euro.

IL 20 MARZO 2013 è STATO FIRMATO L’ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO18 FEBBRAIO 2010 PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE ESERCENTI LA PRODUZIONE DEL CEMENTO, DELLA CALCE E SUOI DERIVATI, DEL GESSO E RELATIVI MANUFATTI, DELLE MALTE E DEI MATERIALI DI BASE PER LE COSTRUZIONI

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VATICANO: IL RESTAURO DEI DIRITTI NEGATILA GESTIONE DEGLI APPALTI DELL’EDILIZIA, ALL’INTERNO DELLE MURA LEONINE IN VATICANO, COME È STATO POSSIBILE RILEVARE DAI FUNZIONARI SINDACALI DELLA FILLEA CGIL ROMA E LAZIO, È CARENTE PER qUANTO ATTIENE TRASPARENZA E REGOLARITÀ. RISULTA, INFATTI, ASSENTE UNA VERIFICA DA PARTE DELLA COMMITTENZA VATICANA DELLA REGOLARITÀ CONTRATTUALE APPLICATA AI LAVORATORI DALLE IMPRESE ITALIANE CHE OPERANO IN APPALTO ALL’INTERNO DELLA SANTA SEDE E DELLE CONDIZIONI DEI LORO LAVORATORI.

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IL SISTEMA DEGLI APPALTIC’è un cantiere sotto gli occhi di tutti. Milioni di per-sone lo hanno visto accendendo la televisione in ogni angolo del pianeta. Decine di migliaia hanno scattato foto. È lì, in piazza, da cinque anni eppure nessun sin-dacalista ha mai avuto il permesso di accedervi per po-ter svolgere il proprio lavoro a tutela delle maestranze impiegate. Stiamo parlando del cantiere sito nello Stato della Cit-tà del Vaticano avente ad oggetto il restauro degli ele-menti architettonici, decorativi e monumentali di Piazza San Pietro. Un esempio illustre per mancanza di trasparenza e regolarità. “Un restauro invisibile” che riguarda le colonne dei due emicicli, le coperture, i cornicioni, le 180 statue sovra-stanti le due fontane gemelle e l’obelisco al centro della Piazza. Il piano di interventi – per un costo di 20 mi-lioni di euro e una durata del contratto prevista in 42 mesi – si completa con la revisione e la ristrutturazione delle strutture lignee dei tetti, il rifacimento delle im-permeabilizzazioni, dei manti di copertura in tegole e dei terrazzi piani.

Il finanziamento complessivo del restauro – da ultima-re entro il 2015 – doveva essere garantito dalla sponso-rizzazione di gruppi privati (Enel, Wind, Assitalia, Te-lecom, Eni) individuati dallo stesso esecutore dei lavori come richiesto dalla gara di appalto indetta dal Gover-natorato della Città del Vaticano. Aggiudicataria dell’appalto è l’Associazione Tempora-nea di Imprese composta da Italiana Costruzioni S.p.A. e Fratelli Navarra S.r.l. che svolge in proprio il lavoro, attualmente tramite la controllata Restauro Berniniano s.c.a.r.l. (amministratore unico, Attilio Navarra). L’appalto del colonnato di Piazza S. Pietro venne affi-dato nel luglio 2008 alla ditta Italiana Costruzioni dal Cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del Go-vernatorato vaticano. A decretare la vittoria di Italiana Costruzioni, in gara insieme ad altre sei grandi ditte del panorama italiano, è una commissione istituita dallo stesso Lajolo sotto la presidenza di S. E. Mons. Giorgio Corbellini, allora Vicesegretario Generale del Governatorato. Gli appalti per nuove opere di un certo rilievo – come, per esempio, il restauro in corso del Colonnato di Piaz-

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za S. Pietro – vengono assegnati con regolare gara e do-po esame da parte di una commissione ad hoc, istituita di volta in volta dal Cardinale Presidente. Per i lavori di non grande entità la Direzione dei Servizi Tecnici si avvale del proprio personale o anche di ditte ester-ne qualificate, ben conosciute, sulla base di prezziari in uso in Italia. In questo quadro è importante citare un passaggio del-la lettera indirizzata a Benedetto XVI e scritta il 4 aprile 2011 da monsignor Viganò (ex segretario del Governa-torato, trasferito nel 2011 a Washington come “prova di indubitabile stima e fiducia da parte del Papa”): “Quando accettai l’incarico al Governatorato il 16 lu-glio 2009 ero ben conscio dei rischi a cui andavo in-contro, ma non avrei mai pensato di trovarmi di fron-te ad una situazione così disastrosa. [...] La Direzione dei Servizi Tecnici era quella più compromessa da evi-denti situazioni di corruzione: i lavori affidati sempre alle stesse ditte, a costi almeno doppi di quelli pratica-ti fuori del Vaticano. [...] Il presepe di piazza S. Pietro del 2009 era costato 550.000 euro, quello del 2010 300.000 euro”.

Una gestione degli appalti dell’edilizia, all’interno delle mura leonine che certamente non si distingue per tra-sparenza e regolarità. In questo sistema di appalti vati-cani, la Italiana Costruzioni, presidente Attilio Navar-ra e amministratore delegato Luca Navarra, che occupa anche la poltrona della vicepresidenza dell’Acer, è or-mai un habitué. Oltre alla manutenzione del Cam-pus Biomedico dell’Opus Dei, il gruppo Navarra, nel 2005, ottiene la ristrutturazione della sede di Propa-ganda Fide, altri 15 milioni di appalto.

qUI IL SINDACATO NON PUò ENTRAREFirmata il 29 giugno del 2009 e presentata il 7 luglio dello stesso anno, l’enciclica Caritas in veritate intende completare le riflessioni di Paolo VI nella Populorum Progressio del 1967. In essa, Benedetto XVI promuove una riflessione sul senso stesso dell’economia (“ha bi-sogno dell’etica per il suo corretto funzionamento. La regola non può essere il solo profitto”) mettendo il li-berismo sfrenato alla sbarra e rivendicando come dirit-to di base “un lavoro decente” per tutti. Concetti riba-diti il 26 marzo del 2011 quando, nel 30° anniversario della visita del Papa Giovanni Paolo II alle Acciaierie di Terni, Benedetto XVI ha incontrato gli 8mila fedeli della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Fu Giovanni Pao-lo II, il primo gennaio del 1989, a istituire l’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (Ulsa), l’organo preposto alla promozione e al consolidamento della comunità di lavoro della Sede Apostolica, il cui funzionamento è stato riordinato nel luglio del 2009 dal Motu proprio (“Venti anni orsono”) di Benedetto XVI. Le competenze e l’attività dell’Ulsa si riferiscono al la-voro prestato dal personale alle dipendenze della Cu-ria Roma, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e degli Organismi o Enti gestiti ammini-strativamente, in modo diretto, dalla Sede Apostolica.

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Tuttavia, almeno sulla carta, è riscontrabile un tenta-tivo di uniformazione del diritto del lavoro della Santa Sede con il diritto italiano. Naturalmente – ha spiega-to all’Osservatore Romano il direttore dell’Ulsa, Massi-mo Bufacchi, in un’intervista del 9 agosto 2009 – “è prevista dalle normative la stipula di contratti a ter-mine per rispondere ad esigenze specifiche, circoscrit-te nel tempo o rispondenti ad esigenze particolari. Per quanto ne sappiamo, nel caso in cui le esigenze si trasformano in attivi-tà ordinarie, e l’attività è stata svol-ta in modo soddisfacente, il rapporto di lavoro diviene a tempo indetermi-nato”. Non mancano, ma “in misura molto limitata” contratti di collabo-razione professionale e “attività af-fidate a ditte esterne”. In questi ca-si – assicura Bufacchi – l’affidamento dei lavori avviene “previa verifica che abbiano tutte le carte in regola, dunque anche quelle del personale”. Sappiamo con certezza che così non è. Ovvero risulta assente una verifi-ca sulla regolarità contrattuale appli-cata ai lavoratori dalle imprese italia-ne appaltatrici all’interno della Santa Sede.

TESTIMONIANZE DAL CANTIERE L’ambiente di lavoro è stimolante, il cantiere prestigioso e l’impresa è sempre puntuale nel pagamento de-gli stipendi. L’armonia – al di là delle asimmetrie contrattuali – finisce nel dicembre del 2009, quando il mecca-nismo dello sponsor, che avrebbe do-vuto garantire il finanziamento com-plessivo, si interrompe bruscamente. Il cantiere viene sospeso e tutti i re-stauratori fino a quel momento im-piegati (a parte i tre del cantiere pilota) vengono lasciati a casa senza alcuna salvaguardia economica. A quanto pare, secondo l’impresa fa troppo freddo per-ché il cantiere possa proseguire. Dopo sei mesi, nel giu-gno del 2010, i fratelli Navarra decidono che il clima è abbastanza temperato per riprendere le lavorazioni. I restauratori, quindi, vengono richiamati e riassunti alle stesse condizioni di precarietà.

Tanto che nel luglio 2010 la Fillea CGIL di Roma e Lazio decide di scrivere un appello al Pontefice Bene-detto XVI per il rispetto del contratto dei lavoratori impegnati nel restauro di Piazza San Pietro. “Tutto è stato rispettato in questo cantiere – scriveva Domenico Petrocchi, Segretario Generale Fillea CGIL Centro-Sud – tutto tranne il diritto del lavoro e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del restauro fondamen-

talmente per la mancata applicazio-ne del contratto collettivo di lavoro, sostituito da contratti individuali a progetto, di cui non si capisce il mo-tivo e tanto meno il progetto, se non quello di una maggiore precarietà di lavoratori e lavoratrici e un minore costo del lavoro da parte della socie-tà e minori diritti anche salariali per chi ci lavora”. Le autorevoli parole, l’attenzione e la sensibilità dimostrata dal Pontefice Be-nedetto XVI ai temi della sicurezza sul lavoro e alla dignità nel lavoro contro ogni forma di sfruttamento e alle pro-spettive di vita e di realizzazione dei giovani, anche e soprattutto attraver-so un lavoro rispettoso dei diritti in-dividuali e collettivi, riteniamo – con-clude Petrocchi – si debbano realizzare ovunque, in qualsiasi cantiere o luogo di lavoro, a partire dalla Città del Va-ticano, luogo che gode della extraterri-torialità e dove a noi sindacalisti italia-ni non è consentito entrare”. Non a caso, all’interno del cantiere, vengono calpestate le più elementa-ri norme del diritto del lavoro. Una delle criticità maggiori riconduce, ad esempio, all’impiego di stagisti pro-venienti dall’Università di Napoli, utilizzati in molti casi per lavoro gra-tuito o sottopagato in sostituzione di

personale dipendente. Oltre i minori obblighi e il maggior risparmio per l’im-presa, il nutrito gruppo di stagisti rappresenta una mi-naccia concreta per i restauratori che prestano la pro-pria professionalità a progetto, con contratti che non superano i 3-6 mesi. Una strategia utilizzata spesso dalle aziende che attra-verso un caleidoscopio di forme contrattuali puntano

“Nel 2011 l’impresa prevede

il mantenimento dei livelli produttivi e reddituali a fronte

di un portafoglio ordini incrementato del 3,3% pari a circa un biennio

di produzione. Nonostante ciò

il personale si riduce del 35,7% (la flessione

maggiore tra le imprese in classifica) in tutte le

sue componenti”. (Il sole 24 ore - 27 gennaio 2012)

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alla divisione dei lavoratori attivando un potente freno alla loro organizzazione all’interno del cantiere. Ma la situazione all’interno del cantiere è destinata a peggiorare. Nel giugno 2011, infatti, la Italiana Co-struzioni si defila dal progetto riposizionandosi sul cantiere con la controllata denominata Restauro Ber-niniano s.c.a.r.l. I restauratori sono assunti a tempo determinato: facile, perché essendo una società con-sortile a responsabilità limitata i rapporti di lavoro so-no destinati a cessare con la chiusura del cantiere. Le differenze rispetto alla precedente gestione, come sco-priranno ben presto i lavoratori, non sono solamen-te formali. Contestualmente al mutamento della società, i vertici aziendali riorganizzano il cantiere sostituendo il diret-tore tecnico, il capo cantiere e il responsabile di produ-zione. Una rivoluzione che produce effetti nefasti tan-to sul clima all’interno del cantiere quanto sulla qualità stessa del lavoro. I restauratori, cioè, cominciano a subire forti pressioni dirette all’accelerazione delle lavorazioni senza tenere in debito conto la particolarità del cantiere dal punto

di vista scientifico, storico e artistico. Un cambiamento di rotta dettato dall’assenza di uno sponsor che garan-tisca il finanziamento. È il Governatorato della Santa Sede che paga, adesso. E ha così tanta fretta di chiudere il cantiere che inizia a dettare un programma di lavori serrato applicando al-la Restauro Berniniano s.c.a.r.l. uno scadenziario con tanto di penali. Anche i subappalti, inizialmente esclusi dalla gara di appalto, vengono ora ammessi al fine di velocizzare ul-teriormente la fine dei lavori. Ai subappaltatori, la Restauro Berniniano s.c.a.r.l. af-fida grandi porzioni di lavoro ma pochi soldi. È il caso della ditta Scalesse Roberto che impone ai suoi lavora-tori, tutti assunti a progetto per 600 euro al mese, tur-ni di lavoro massacranti senza provvedere, ovviamen-te, a regolarizzare la propria situazione relativa alla manodopera aprendo debita posizione presso la Cas-sa Edile di Roma. In data 3 novembre 2011, infine, a seguito di continue e pressanti richieste da parte della Fillea CGIL, la Restauro Berniniano s.c.a.r.l. comuni-ca di aver proceduto alla trasformazione dei contrat-

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ti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Di conseguen-za, conformemente a quanto previsto dal Contratto nazionale di catego-ria, 22 restauratori vengono assunti a tempo indeterminato mentre ai re-stanti 5 restauratori che operano nel cantiere viene applicato un contratto a tempo determinato. Sarà un caso, ma i cinque lavoratori cui la Italia-na Costruzioni ha riservato un trat-tamento speciale sono tutti iscritti al-la CGIL. Da quel momento, la loro permanenza in cantiere è segnata. A due di essi, una volta scaduto, il con-tratto non sarà rinnovato. Se già in precedenza, viste le numerose irrego-larità pendenti in termini contrattua-li, nel cantiere si respirava un clima pesante determinato da un controllo eccessivo sulle relazioni e i rapporti tra lavoratori, le posizioni dell’impre-sa si irrigidiscono ulteriormente con l’elezione di una Rappresentanza sin-dacale aziendale.

Tra i cinque restauratori rimasti con il cerino in mano del contratto a tempo determinato c’è Francesco (nome di fantasia), che, pochi gior-ni prima, il 31 ottobre 2011, veni-va eletto rappresentante sindacale aziendale (RSA) per la Fillea CGIL. L’impresa della famiglia Navarra non digerisce l’intrusione del sinda-cato e difatti lo smacco non resterà impunito. Per Francesco ha inizio un periodo di vessazioni ed emar-ginazione sul luogo di lavoro. “So-no stato subito isolato dal resto del gruppo senza troppa difficoltà, es-sendo il colonnato di San Pietro un cantiere molto vasto. Inizialmente mi hanno mandato a lavorare pres-so i basamenti del braccio esterno di Carlo Magno, un posto separa-to dagli altri restauratori che non mi consentiva di avere contatti con loro durante la giornata lavorativa. Successivamente sono stato spedi-to ai basamenti dell’emiciclo. In un

Se nel cantiere si respirava già

un clima pesante a causa

di un eccessivo controllo sulle relazioni

e i rapporti tra lavoratori,

le posizioni dell’impresasi irrigidiscono ulteriormentecon l’elezione

di una Rappresentanzasindacale aziendale.

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primo momento da solo dopodiché, vista l’esigenza di accelerare i lavori, sono stato affiancato da un collega e da due stagisti”. “Da metà novembre – continua Fran-cesco – l’isolamento divenne più stringente e fui rele-gato, sempre da solo, sul terrazzo ad ultimare delle la-vorazioni che non presentavano caratteri di particolare urgenza. Quando pioveva mi spostavano in un magaz-zino a setacciare inerti”. Un’organizzazione del lavo-ro alquanto discutibile per un cantiere che ha fretta di chiudere i lavori e che sconta pesanti rallentamenti già a partire dal 2010. Impedire la normale attività sinda-cale all’interno del cantiere aveva la priorità sulle stes-se lavorazioni. Tanto che, alla prima assemblea di can-tiere organizzata dal rappresentante Fillea all’inizio di gennaio 2013, il capocantiere si preoccupa, oltre le sue prerogative, di segnare su un taccuino, con una mati-ta rossa, il nome di tutti e dieci i partecipanti. Il primo posto che salta – neanche un mese dopo quella riunio-ne – è naturalmente quello del rappresentante sindaca-le aziendale della Fillea CGIL, nonostante il passaggio, a fine 2012, da un contratto a tempo determinato a uno a tempo indeterminato. L’ultimo episodio, che riflette la totale chiusura dell’impresa verso ogni tentativo promosso da par-te della Fillea CGIL di Roma e Lazio di instaurare

un dialogo, ha avuto luogo venerdì 12 aprile all’in-terno del cantiere. In quell’occasione, Alioscia De Vecchis, funzionario della Fillea, che si stava intrat-tenendo con i lavoratori del subappalto viene aggre-dito verbalmente e fisicamente dal capocantiere. “Il sindacato non è benvenuto né da Italiana Costru-zioni né dal Vaticano – è la parafrasi delle invetti-ve rivolte dal capocantiere al sindacalista della Fillea CGIL di Roma e Lazio – per cui, non avendo agi-bilità sindacale non dovete entrare”. Il funzionario della Fillea CGIL di Roma e Lazio stava solamente spiegando ai lavoratori – e ai restauratori in partico-lare – quanto accaduto negli ultimi tre mesi con ri-ferimento al licenziamento del RSA in quanto rap-presentante della CGIL. Se i lavoratori riferivano di un peggioramento delle condizioni di lavoro come conseguenza del progressivo svilimento dei propri diritti, il comportamento e la reazione del capocan-tiere non possono che confermare la grave e pesan-te situazione vissuta all’interno del cantiere di San Pietro. I lavoratori stessi hanno, infatti, raccontato il loro disagio spiegando di vivere ormai il luogo di lavoro come una catena di produzione nella quale l’aspetto della dignità personale viene continuamen-te calpestato. Per avere un quadro più preciso e det-

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tagliato del contesto all’interno del quale i lavoratori sono costretti a lavorare, la Fillea CGIL di Roma e Lazio fa scattare una serie di controlli incrociando il dato delle presenze nel cantiere e la relativa posizio-ne in Cassa Edile. Su 24 lavoratori del subappalto, numero cresciuto sensibilmente negli ultimi mesi, solamente 10 risulta-no iscritti in Cassa Edile – naturalmente con contratti di I e II livello, dunque sottopagati rispetto alle quali-fiche e alle lavorazioni svolte. Un’altra criticità rilevata grazie all’impegno dei fun-zionari della Fillea CGIL di Roma e Lazio – che mol-to spesso sono costretti a fingersi turisti per riuscire a raggiungere il cantiere attraverso l’ingresso dei Musei Vaticani – riguarda i “pontaroli”, ovvero gli addetti ai ponteggi. Da novembre 2012 – spiega il funzionario De Vecchis – è entrata nel cantiere un’altra società, la Europont S.r.l. che, tra un numero imprecisato di part-time, non applica ai propri lavoratori il CCNL edile e quando lo applica riproduce anomalie contrattuali e di livel-lo. Inoltre, da circa tre mesi, la Restauro Berniniano s.c.a.r.l. è tornata ad assumere con contratti di collabo-razione a progetto come conseguenza evidente dell’al-

lontanamento da parte dell’impresa del RSA della Fil-lea CGIL di Roma e Lazio, in qualità di rappresentante dei lavoratori. Un licenziamento indispensabile per l’azienda al fine di poter più agevolmente eludere il controllo normati-vo, contrattuale e sindacale all’interno del cantiere. Ad esempio, la Fillea CGIL di Roma e Lazio ha riscontra-to una presenza di apprendisti che supera il livello con-sentito dalla legge mentre sono inferiori le ore di lavoro risultanti in Cassa Edile. Un’ultima riflessione riguarda la mancata attivazione degli ammortizzatori sociali. Sia i subappalti che la Restauro Berniniano s.c.a.r.l. non applicano la cassa integrazione per pioggia, un ammor-tizzatore sociale attivato dal sindacato all’interno dei contratti collettivi nazionali e provinciali. Infine – que-stione ancora più grave – è emersa un’anomalia con-trattuale nelle gare di appalto per il restauro del colon-nato di San Pietro che consentiva alle imprese operanti di ignorare la procedura di cassa integrazione ordina-ria, straordinaria o in deroga. In questi anni – conclu-de De Vecchis – la stessa Restauro Berniniano s.c.a.r.l. ha preferito lasciare i lavoratori per mesi a casa – tra 90 e 120 giorni – senza che potessero usufruire di nessun ammortizzatore sociale.

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GLI APPALTI NELLA CITTà DEL VATICANO. LE PROPOSTE DELLA FILLEA CGIL È NECESSARIO A NOSTRO AVVISO UNA COERENZA DI INTENTI ED UNA MAGGIOR UNIFORMITÀ CON I CRITERI DI SCELTA IN TEMA DI “REGOLARITÀ E qUALITÀ D’IMPRESA” IN BASE ALLE NORMATIVE VIGENTI.

L’impresa Italiana Costruzioni, at-tiva anche in altre regioni ita-

liane in cantieri di restauro su opere vincolate e di altissimo valore storico artistico, ha mantenuto lo stesso tipo di atteggiamento in tema di gestione della manodopera. Recentemente l’ispettorato del lavo-ro ha rilevato numerose irregolarità sui contratti applicati che interessa-no molti restauratori prevalentemen-te assunti a progetto o con contratti a tempo determinato di pochi mesi, su opere la cui esecuzione dura da tem-po e che prevedono ancora alcuni an-ni di attività di alta specializzazione e professionalità.Rilevare analoghe condizioni dei la-voratori nei cantieri del Vaticano è stato, come già detto, estremamente complesso se non impossibile. La for-te rigidità verso le relazioni sindacali riversata da parte dell’impresa diret-tamente sui lavoratori, resi in tal mo-

do ancor più ricattabili, ed in secondo luogo sui funzionari della Fillea Roma e Lazio che tentavano di accedere al cantiere, si è infatti manifestata con più evidenza ed è stata chiaramente favorita anche dall’extraterritorialità della Città del Vaticano.Riteniamo, quindi, quanto mai ur-gente, soprattutto all’indomani della nuova elezione di Papa Francesco I, ritrovare quella coerenza che nella pratica sembra aver perso di attua-zione. È indispensabile per tutelare i sani rapporti tra lo Stato Italiano e quello Vaticano non creare conflitti e addirittura occasioni di prolifera-zione dell’elusione delle leggi italia-ne sul lavoro. Vorremmo avviare un percorso per definire un accordo quadro con il Vaticano per l’esigibilità dei diritti sindacali dei lavoratori assunti dal-le imprese che ricadono all’interno della legislazione italiana e che svol-

gono la loro attività temporanea o a lungo termine dentro le mura leoni-ne. Sarebbero indispensabili anche una sinergia ed un dialogo affin-ché la scelta negli affidamenti degli appalti di opere, servizi e forniture all’interno del Vaticano si armonizzi con i controlli antimafia e in genera-le con le procedure di prevenzione della corruzione e di tutela della le-galità e della regolarità che lo Stato Italiano svolge sulle imprese attive.La battaglia che come OO.SS. stia-mo portando avanti da anni per la tutela dei diritti dei lavoratori del re-stauro, che in Italia rappresentano un settore importante fatto di ele-vatissime competenze e di opera-tori appassionati, non può trovare proprio in Vaticano un ostacolo ed un mortificante “dietro front”.Sono più di 20.000 i restauratori in Italia, che soffrono della precarietà e dello sfruttamento in modo ende-mico, in un mercato che non riesce e spesso non vuole premiare la quali-tà e le capacità. Sono per l’80% don-ne con una media di 35 anni di età e un alto livello di scolarità, che fanno un lavoro usurante e ad alto rischio per la salute.Convinti che questa sia anche e so-prattutto una questione sociale ed etica, e non meramente economi-ca, confidiamo che, prima di tradur-si in procedure di gara e in contratti di affidamento, sia possibile richia-mare a coerenza e responsabilità in generale tutte le stazioni appaltan-ti, in particolare tanto più il Vatica-no, affinché verifichino a monte ed in corso d’opera la qualità delle scel-te tecnico-organizzative delle im-prese affidatarie, il loro modus ope-randi e non solo il fatturato, i tempi o il buon esito degli interventi che spesso è scontato dalla loro mano-dopera per contrazione di tempi e di soldi.

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Livelli Paga base Contingenza Premioprod. i.t.s.

EVR (Elemento Variabile Retribuzione)

E.D.R Totale mensile Paga oraria Mensa Trasporto

7° Imp. Extra 1.600,71 533,82 371,29 85,12 10,33 2.601,27 6° ex Imp. 1ª 1.440,63 529,63 339,22 76,61 10,33 2.396,42 5° ex Imp. 2ª 1.200,52 523,35 285,52 63,84 10,33 2.083,56 4° ex Imp. 3° Liv. 1.120,51 521,25 261,95 59,59 10,33 1.973,63 4° ex Op. 3° Liv. 6,48 3,01 1,58 0,34 0,06 11,47 0,625 0,20 3° ex Imp. 3° 1.040,46 519,16 242,20 55,33 10,33 1.867,47 3° ex Op. Specializ. 6,01 3,00 1,46 0,32 0,06 10,85 0,625 0,20 2° ex Imp. 4° 936,42 516,43 218,80 49,80 10,33 1.731,78 2° ex Op. Qualificato 5,41 2,99 1,32 0,29 0,06 10,07 0,625 0,20 1° ex Imp. 1° Impiego 800,36 512,87 188,20 42,56 10,33 1.554,32 1° ex Op. Comune 4,63 2,96 1,14 0,25 0,06 9,04 0,625 0,20 Guard. senza Alloggio 4,1638 2,470 1,0231 0,22 0,05 7,93 0,625 0,20 Guard. con Alloggio 3,7011 2,470 0,9128 0,20 0,04 7,32 0,625 0,20

In data 15 febbraio 2013 è stato sottoscritto il verbale di accordo avente a oggetto la determinazione nella provincia di Roma dell’EVR. Poiché anche quest’anno il raffronto degli indicatori territoriali è risultato positi-vo, l’importo di EVR, erogabile per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013, corrisponde al 100% della misura massima e, quindi, le imprese sono tenute ad erogare i valori sopra indicati in misura identica a quelli erogati nell’anno 2012. A seguito del rinnovo del CCPL, nella provincia di Roma dal 1° febbraio 2012 l’importo dell’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA è il seguente: per gli addetti al calcestruzzo € 0,85 l’ora, per gli operai di cantiere € 0,625 l’ora, per gli impiegati € 5,00 al giorno. L’importo dell’ INDENNITÀ DI TRASPORTO è il seguente: per gli operai € 0,20 l’ora, per gli impiegati € 1,60 al giorno. Per la rete EXTRA URBANA verrà rimborsato il costo dell’abbonamento sino alla cifra massima di € 47,00; in caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese sarà rimborsato un terzo dei € 47,00 per ogni decade di lavoro. Il VESTIARIO è composto da un paio di scarpe antinfortunistiche e da due tute l’anno. La CASSA EDILE in caso di malattia breve (inferiore ai 6 giorni) erogherà € 36,15 per ogni giorno dei primi tre per un massimo di due volte l’anno. In applicazione di quanto previsto dal CCNL del 2010, già dal mese di gennaio 2011 l’EET è stato inglobato nel premio di produzione e nella i.t.s. e, a partire dalla decorrenza del nuovo CCPL (cioè dal 1° febbraio 2012), è introdotto l’elemento variabile della retribuzione (EVR).

EDILIZIA INDUSTRIA gennaio 2013

Livelli Paga base Contingenza Premioprod. i.t.s.

E.D.R. Totale mensile

Paga oraria E.V.R. al 100% E.V.R. al 65% Mensa e trasporto

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

8° 2.045,49 546,12 469,57 10,33 3.071,51 109,08 70,80 7° Imp. Extra 1.718,20 537,48 403,73 10,33 2.669,74 91,63 59,56 6° ex Imp. 1ª 1.472,74 530,98 346,86 10,33 2.360,91 78,54 51,05 5° ex Imp. 2ª 1.251,85 525,21 296,82 10,33 2.084,21 66,76 43,39 5° ex Operai 3° gruppo 7,24 3,04 1,74 0,06 12,07 0,39 0,25 0,73 12,80 4° ex Imp. 3° gruppo 1.119,63 521,70 262,18 10,33 1.913,84 59,72 38,82 4° ex Operai 3° gruppo 6,47 3,02 1,57 0,06 11,12 0,36 0,22 0,73 11,85 3° ex Imp. 3ª cat. 1.041,52 519,54 242,64 10,33 1.814,03 10,49 55,56 36,11 3° ex 1° Op. Specializzato 6,02 3,00 1,47 0,06 10,55 0,32 0,21 0,73 11,28 2° ex Imp. 4ª cat. 935,14 516,63 218,74 10,33 1.680,84 9,72 49,88 32,42 2° ex Op. Qualificato 5,41 2,99 1,33 0,06 9,78 0,29 0,19 0,73 10,51 1° ex Op. Comune 4,73 2,97 1,20 0,06 8,96 0,25 0,16 0,73 9,69

A decorrere dal 1° giugno 2006 L’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA è pari a € 0,56 per ogni ora ordinaria effettivamente prestata e, quindi, con un limite giornaliero di € 4,48, valevole sia per gli operai che per gli impie-gati. L’INDENNITÀ DI TRASPORTO rimane fissata in € 0,17 l’ora e, quindi, con un limite giornaliero di € 1,36, valevole sia per gli operai che per gli impiegati. INOLTRE, nel caso di utilizzo di trasporto EXTRAURBANO, sarà corrisposto un concorso spese pari al costo dell’abbonamento di € 44,00 mensili. Nel caso di assunzione o di licenziamento a metà del mese, l’Impresa rimborserà al lavoratore un terzo dei € 47,00 per ogni decade di la-voro. VESTIARIO: un paio di scarpe antinfortunistiche e due tute l’anno. Con il rinnovo dell’Integrativo provinciale “giugno 2006” sono state concordate le seguenti indennità di disagio: l’8% della paga oraria per il personale che si rende reperibile, il 5% per l’uso del martello elettrico, il 15% per gli addetti alla sabbiatura, ed il 10% per chi utilizza l’idropulitrice. Con il rinnovo dell’integrativo del 10 luglio 2013 viene corrisposta la UNA TANTUM A TUTTO IL PERSONALE in forza successivamente al 1° luglio 2011 con le seguenti modalità: 8° Liv. € 776,00, 7° Liv. € 651,00, 6° Liv. € 558,00, 5° Liv. € 475,00, 4° Liv. €. 423,00, 3° Liv. € 394,00, 2° Liv. € 353,00, 1° Liv. € 310,00. Tali importi, saranno corrisposti con riduzione proporzio-nale alle ore effettivamente lavorate comprese le assense per malattia, infortunio, maternità.

EDILIZIA COOPERATIVE giugno 2013

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A decorrere dal 1° ottobre 2006, la quota oraria dell’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai dipendenti delle Imprese del settore del calcestruzzo è fissata a € 0,79; per gli Operai di cantiere passa a € 0,50 (tali indennità sono state incrementate da ulteriori € 0,06 dal gennaio 2008) per ogni ora di lavoro ordinario prestata, per gli Impiegati di € 4,00 al giorno (incrementato da altro € 0,48 dal gennaio 2008). INDENNITÀ di TRASPORTI: rimborso della tessera urbana ed extraurbana (il rimborso avviene a presentazione della tessera); qualora il lavoratore si rechi sul posto di lavoro con i propri mezzi, allo stesso viene riconosciuta l’indennità sostitutiva pari a € 0,17 per ogni ora ordinaria prestata. VESTIARIO: un paio di scarpe e due tute l’anno. ATTENZIONE: l’incremento previsto dell’indennità di mensa a decorrere dal gennaio 2008, con ulteriore accordo del 30 ottobre 2007 è stato anticipato al 1° ottobre 2007. Da tale data pertanto l’indennità di mensa per gli Operai è passata a € 0,56 orarie, per gli Impiegati a € 4,48 giornaliere mentre per gli addetti al calcestruzzo a € 0,85 orarie.Da gennaio 2011 l’EET viene inglobato al premio di produzione e nella i.t.s.

Decorrenza 1° ottobre 2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.R. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

Retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.605,96 535,12 373,02 10,33 2.524,43 6° ex Imp. 1ª 1.445,36 530,79 340,79 10,33 2.327,27 5° ex Imp. 2ª 1.204,48 524,31 286,84 10,33 2.025,96 4° ex Imp. 3° Liv. 1.124,17 522,15 263,17 10,33 1.919,82 4° ex Op. 3° Liv. 6,50 3,02 1,59 0,06 11,17 15,08 16,19 0,55 2,07 0,73 14,523° ex Imp. 3° 1.043,88 520,00 243,33 10,33 1.817,54 3° ex Op. Specializ. 6,03 3,01 1,47 0,06 10,57 14,27 15,33 0,52 1,96 0,73 13,782° ex Imp. 4° 939,49 517,16 219,81 10,33 1.686,79 2° ex Op. Qualificato 5,43 2,99 1,34 0,06 9,82 13,26 14,24 0,49 1,82 0,73 12,851° ex Imp. 1° Impiego 802,99 513,46 189,08 10,33 1.515,86 1° ex Op. Comune 4,64 2,97 1,15 0,06 8,82 11,91 12,79 0,44 1,63 0,73 11,62Guard. senza All. 4,18 2,37 1,04 0,05 7,64 10,31 11,08 0,38 1,41 0,73 10,16Guard. con All. 3,71 1,97 0,92 0,05 6,65 8,98 9,65 0,33 1,23 0,73 8,94

EDILIZIA CONFAPI gennaio 2012

Decorrenza 1/10/2000Livelli Paga base Contingenza Premio

prod. i.t.s.E.D.R. Totale

mensilePaga oraria Straord.

feriale 35%Lavoro festivo 45%

Retrib. permessi 4,95%

C.E. oraria 18,50%

Mensa e trasp.

Paga oraria + C.E. + mensa e trasp.

7° Imp. Extra 1.647,80 534,28 376,57 10,33 2.568,98 6° ex Imp. 1ª 1.441,58 529,11 340,11 10,33 2.321,13 5° ex Imp. 2ª 1.201,11 522,91 286,23 10,33 2.020,58 4° ex Imp. 3° Liv. 1.112,61 520,12 261,86 10,33 1.904,92 3° ex Imp. 3° 1.040,52 517,85 242,75 10,33 1.811,45 2° ex Imp. 4° 919,75 515,27 217,80 10,33 1.663,15 1° ex Imp. 803,69 512,58 189,09 10,33 1.515,69 4° ex Op. 3° Liv. 6,43 3,01 1,58 0,06 11,08 14,96 16,07 0,55 2,05 0,72 14,403° ex Op. Specializ. 6,01 2,99 1,47 0,06 10,53 14,22 15,28 0,52 1,95 0,72 13,722° ex Op. Qualificato 5,32 2,98 1,32 0,06 9,68 13,06 14,03 0,48 1,79 0,72 12,671° ex Op. Comune 4,65 2,96 1,15 0,06 8,82 11,90 12,78 0,44 1,63 0,72 11,60Guard. Senza All. 4,181 2,464 1,04 0,05 7,74 10,44 11,22 0,38 1,43 0,72 10,27Guard. Con All. 3,716 2,464 0,92 0,04 7,14 9,64 10,35 0,35 1,32 0,72 9,54

Si è rinnovato in data 25 maggio 2007 il Contratto Integrativo Provinciale il quale prevede: dal 1° maggio 2007 che l’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA per gli Operai è passata a € 0,55 l’ora, per gli Impiegati, alla stessa data, l’indennità di mensa è passata a € 4,40 al giorno, per gli Operai addetti al calcestruzzo l’indennità sostitutiva è stata fissata in € 0,79 orarie.L’INDENNITÀ di TRASPORTI con la stessa decorrenza è passata a € 0,17 l’ora per gli Operai e a € 1,36 al giorno per gli Impiegati. Il trasporto extraurbano sarà rimborsato fino ad un massimo di € 47,00 al mese sia per gli Operai che per gli Impiegati. Da gennaio 2011 l’EET è stato inglobato nel Premio di Produzione e nella ITS.

EDILIZIA ARTIGIANA giugno 2012

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N.B.: il rinnovo del CCNL del 3 maggio 2013 prevede incrementi della paga base alle seguenti decorrenze: aprile 2013, aprile 2014 e aprile 2015.INOLTRE, CON LE IMPRESE SITE IN VILLALBA DI GUIDONIA, IN DATA 17 GIUGNO 1996 È STATO SOTTOSCRITTO UN ACCORDO INTERAZIENDALE IL QUALE CON IL MESE DI NOVEMBRE 1996 ISTITUISCE IL TICKET RESTAURANT DI £ 9.850 (€ 5,09), CIASCUNO CON INCREMENTO ANNUALE DI £ 500 (€ 0,26). DAL 1° GENNAIO 1997 DETTO ISTITUTO SOSTITUISCE LA PRECEDENTE CONTRATTAZIONE. GLI INDUMENTI DI LAVORO SARANNO COMPOSTI DA 2 PAIA DI SCARPE, 2 TUTE L’ANNO E UNA GIACCA A VENTO. IL PREMIO DI RISULTATO POTRÀ ESSERE CONCORDATO AZIENDALMENTE E NON POTRÀ ECCEDERE LE £ 230.000 (€ 118,78) L’ANNO. Art. 24 elemento di garanzia retributiva: dal 1° gennaio 2011 ai lavoratori assunti a tempo indeterminato da aziende prive di contrattazione di 2° livello e che nell’anno precedente non abbiano percepito altri trattamen-ti economici individuali o collettivi sarà corrisposto al 1° gennaio di ogni anno, un importo pari a € 150,00 lordi, ovvero una cifra inferiore sino a concorrenza se avesse percepito altro trattamento economico di analoga natura; non è utile per il calcolo del TFR.

LA CATEGORIA F COMPRENDE IL SUPERMINIMO COLLETTIVO DI £ 15.000 (EURO 7,75) (ART. 8 ). IL PREMIO DI PRODUZIONE E GLI ALTRI ISTITUTI DI ANALOGA NATURA GIÀ PRESENTI A LIVELLO AZIENDALE E/O REGIONALE, NON SARANNO PIÙ OGGETTO DI CONTRATTAZIONE E I LORO IMPORTI RESTANO INCREMENTATI E CONSOLIDATI ALLE DATE E ALLE CIFRE CONVENUTE NELL’INTEGRATIVO REGIONALE SOTTOSCRITTO NEL LUGLIO 2000.N.B.: il CCNL rinnovato il 5 ottobre 2010 prevede altri aumenti della paga base con decorrenza da: maggio 2011, marzo 2012, gennaio 2013.- A decorrere dal 1° gennaio 2011 entrerà in vigore l’elemento di garanzia retributiva da erogarsi a tutti quei lavoratori privi di premi annui o di superminimi collettivi o individuali; tale importo viene erogato con le com-petenze del mese di giugno ed è costituito dall’importo annuo di € 150,00 (non è utile ai fini del TFR). Da tale data non verrà più contrattato il premio di risultato.- Le parti convengono di istituire un fondo per l’Assistenza Sanitaria Integrativa; l’adesione avrà carattere volontario, sarà costituita da € 6,00 a carico dell’Impresa e € 2,00 a carico del lavoratore ed è subordinata alla co-stituzione, regolamentazione che le parti concordano di realizzare entro il 1° dicembre 2012.- Il trattamento economico di maternità è elevato al 100%.N.B.: con il verbale di accordo del 23 maggio 2006, l’EET viene adeguato al 14% della paga base vigente a gennaio 2006. Con il Contratto Integrativo stipulato il 5 maggio 2005 viene istituito l’Elemento Economico Ter-ritoriale in sostituzione del Premio di Risultato; è previsto un ulteriore incremento a decorrere dal 1° maggio 2006. L’INDENNITÀ SOSTITUTIVA DI MENSA dal 1° maggio 2005 passa a € 5,53; dal 1° maggio 2006 passa a € 5,96 e dal 1° maggio 2007 passa a € 6,29. Detta indennità viene erogata sotto forma di buoni pasto (o di ticket).

Categorie Paga base Contingenza Premio produzione

Accordo 2 dicembre 1990

ED.R. Totale mensile Paga oraria 3% cavatori A.p.a.

A = Imp. Super 1.616,85 531,34 117,95 6,45 10,33 2.282,92 13,12 0,394 13,01 A = Ex Imp. 1ª 1.487,42 528,18 111,18 6,46 10,33 2.143,57 12,32 0,370 11,97 B = Ex Imp. 2ª Int. 1ª 1.212,59 521,47 96,84 5,42 10,33 1.846,65 10,61 0,318 9,80 B = Operai Mode-Scul 1.212,59 521,47 96,84 5,42 10,33 1.846,65 10,61 0,318 9,80 CS 1.164,32 520,13 96,84 5,42 10,33 1.797,04 10,33 0,310 9,45 C = Ex Imp. 3ª Int. 2ª 1.099,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.723,42 9,90 0,297 8,82 C = Ex Operai Super 1.099,64 518,37 90,17 4,91 10,33 1.723,42 9,90 0,297 8,82 D = Ex Imp. 3ª Operai 1ª 1.037,75 516,76 86,74 4,65 10,30 1.656,20 9,52 0,286 8,31 E = Ex Imp. 4ª Operai 2ª 956,65 514,81 82,50 4,39 10,33 1.568,68 9,02 0,270 7,69 F = Ex Operai 3ª 809,70 512,38 77,09 4,23 10,33 1.413,73 8,12 0,244 6,65

LAPIDEI INDUSTRIA aprile 2013

Categorie Paga base Contingenza

Premio di produzione

Incremento del P.P.

Accordo 2.12.90 Elememto economico territoriale

E.D.R. Totale mensile Paga oraria

A = Imp. Super £ 4.080.825 228.790 12.500 20.000 4.342.114 24.954,68 € 2.107,57 118,16 29,20 6,46 151,63 10,33 2.423,35 13,93

A = Ex Imp. 1ª£ 3.811.431 215.546 12.500 20.000 4.059.477 23.330,33 € 1.968,44 111,32 26,86 6,46 138,11 10,33 2.261,51 13,00

B = Ex Imp. 2ª Int. 1ª £ 3.287.670 187.760 10.500 20.000 3.505.930 20.149,03 € 1.697,94 96,97 21,90 5,42 113,21 10,33 1.945,78 11,18

B = Operai Mode-Scul £ 3.287.670 187.760 10.500 20.000 3.505.930 20.149,03 € 1.697,94 96,97 21,90 5,42 113,21 10,33 1.945,78 11,18

CS Nuova istituzione£ 3.132.846 165.183 9.500 20.000 3.327.529 19.123,73 € 1.617,98 85,31 21,02 4,91 104,94 10,33 1.844,49 10,60

C = Ex Imp. 3ª Int. 2ª £ 3.038.685 174.593 9.500 20.000 3.242.779 18.636,66 € 1.569,35 90,17 20,38 4,91 99,39 10,33 1.794,53 10,31

C = Ex Operai Super £ 3.038.685 174.593 9.500 20.000 3.242.779 18.636,66 € 1.569,35 90,17 20,38 4,91 99,39 10,33 1.794,53 10,31

D = Ex Imp. 3ª Operai 1ª £ 2.916.306 167.971 9.000 20.000 3.113.278 17.892,40 € 1.506,13 86,75 18,69 4,65 93,76 10,33 1.720,31 9,89

E = Ex Imp. 4ª Operai 2ª £ 2.762.806 159.742 8.500 20.000 2.951.048 16.960,05 € 1.426,87 82,50 17,23 4,39 86,29 10,33 1.627,61 9,35

F = Ex Operai 3ª £ 2.504.236 149.267 8.000 20.000 2.681.503 15.410,94 € 1.293,33 77,09 14,90 4,13 75,47 10,33 1.475,25 8,48

LAPIDEI CONFAPI gennaio 2013

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CCNL del 28/05/2008: l’importo degli aumenti periodici aumenta del 10% a decorrere dal gennaio 2009; alla nascita di un figlio è concesso un giorno di permesso retribuito.CCNL del 12/05/2010: dal 1° di aprile 2010 (oltre a quanto sopra stabilito), vengono erogati8,00 al mese a titolo di “ELEMENTO DI GARANZIA RETRIBUTIVA”.

Il rinnovo del CCNL dell’11 ottobre 2007 prevede la corresponzione di UNA TANTUM: ad integrale copertura del periodo dal 1° gennaio 2005 al 31 ottobre 2007, ai soli lavoratori in forza alla stipula del presente contratto ed in via PROPORZIONALE AL RAPPORTO DI LAVORO PRESTATO, saranno corrisposti con la retribuzione del mese di febbraio 2008 € 200,00, con il mese di settembre € 100,00 e con il mese di novembre ulteriori € 100,00. N.B.: l’accordo nazionale siglato il 28 aprile 2008 prevede la nascita di due livelli retributivi, una nuova scala parametrale e l’aumento della paga base a decorrere dal 1° dicembre 2008, come dalla presente tabella. L’AC-CORODO territoriale sottoscritto il giorno 8 di aprile 2009 prevede l’erogazione di un premio di produttività da erogarsi per 12 mesi l’anno nel periodo da aprile 2009 a marzo 2011; detto premio essendo omnicompren-sivo non inciderà sul calcolo del TFR. Il rinnovo contrattuale del 27 gennaio 2011 prevede la corresponzione di UNA TANTUM di € 150,00 da erogarsi in due rate: € 80,00 ad aprile e € 70,00 con il mese di ottobre 2011. N.B.: per quei lavoratori, le cui imprese non versano il contributo alla bilateralità, dovranno erogare al lavoratore una quota mensile di retribuzione pari a € 25,00 per ogni livello di inquadramento.

Livelli Nuove categorie Paga base contingenza E.D.R.

Indennità di funzione

Premio prod. + di 50 dip.

Premio prod. 13% 1° totale mensile 2° totale oltre 50 dip.

1ª paga oraria 2ª paga oraria

7) Imp. Super AD3 2.162,87 25,82 1,21 11,25 2.199,94 2.201,15 12,6433 12,6503 AD2 2.126,34 1,21 11,25 2.137,59 2.138,80 12,2850 12,2920

AD1 2.045,40 1,21 11,25 2.056,65 2.057,86 11,8198 11,8268 6) Ex Imp. 1ª categ. AC5 1.966,49 1,21 11,25 1.977,74 1.978,95 11,3663 11,3733

AC4 1.847,95 1,21 11,25 1.859,20 1.860,41 10,6851 10,6920 5) Ex Imp. 2ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.729,36 0,96 8,70 1.738,06 1.739,02 9,9889 9,9944

AS3 1.670,60 0,96 8,70 1.679,30 1.680,26 9,6511 9,6567 5) Ex Inter. 1ª categ. AS4 - AC2 - AC3 1.729,36 0,96 8,47 1.737,83 1.738,79 9,9875 9,9930

AS3 1.670,60 0,96 8,47 1.679,07 1.680,03 9,6498 9,6553 4) Ex Imp. 3ª categ. Op. Super AS2 - AC1 1.609,59 0,83 6,73 1.616,32 1.617,15 9,2892 9,2940 3) Ex Inter. 2ª categ. AE4 - AS1 1.562,45 0,83 6,65 1.569,10 1.569,93 9,0178 9,0226 3) Ex Oper. 1ª categ. AE4 - AS1 1.562,45 0,83 6,39 1.568,84 1.569,67 9,0163 9,0211 AE3 1.503,30 0,83 6,39 1.509,69 1.510,52 8,6764 8,6811 2) Ex Imp. 4ª categ. AE2 1.443,66 0,78 6,26 1.449,92 1.450,70 8,3329 8,3374 2) Ex Operai 2ª categ. AE2 1.443,66 0,78 6,34 1.450,00 1.450,78 8,3333 8,3378 1) Ex Operai 3ª categ. AE1 1.294,56 0,75 5,54 1.300,10 1.300,85 7,4718 7,4761

LEGNO INDUSTRIA luglio 2012

Vecchio inquadramento - Livelli Nuove categorie dall’1/05/2007 Paga base Contingenza E.D.R. Totale mensile Paga orariaAS AD3 1.659,56 531,30 10,33 2.201,19 12,65A) Ex Impiegato 1ª categ. AD2 1.543,78 528,03 10,33 2.082,14 11,97

AD1 1.427,99 528,03 10,33 1.966,35 11,30 AC4 1.312,22 528,03 10,33 1.850,58 10,64B) Ex Impiegato 2ª categ. Int. 1ª categ. - Nuovo L. Op. AC3 1.196,43 522,49 10,33 1.729,25 9,94B) AC2 1.196,43 522,49 10,33 1.729,25 9,94

AC1 1.096,09 522,49 10,33 1.628,91 9,36B) AS3 1.196,43 522,49 10,33 1.729,25 9,94

AS2 1.080,64 522,46 10,33 1.613,43 9,27C) Ex Impiegato 3ª categ. Operai 1ª categ. Int. 2ª categ. AS1 1.034,33 518,30 10,33 1.562,96 8,98

AE3 976,45 518,30 10,33 1.505,08 8,65D) Ex Impiegato 4ª categ. Operai 2ª categ. AE2 918,55 515,30 10,33 1.444,18 8,30E) Ex Operai 3ª categ. AE1 771,89 512,79 10,33 1.295,01 7,44

Livelli Paga base Contingenza E.D.R. Incremento regionale Aumento regionale aprile 2009 Totale mensile Paga oaria Paga oraria straordinariaA S= Imp. Super 1.220,20 526,84 10,33 20,14 62,74 1.840,25 A = Imp. 1ª Cat. 1.102,45 525,25 10,33 18,59 56,42 1.713,04 B = Imp. 2 Cat. 966,79 520,16 10,33 17,04 49,25 1.563,57 B = Ex Operaio Provetto 966,79 520,16 10,33 17,04 49,25 1.563,57 8,9860 11,5021 C Super 904,78 517,09 10,33 15,49 45,92 1.493,61 C = Imp. 3ª Cat. 836,02 516,11 10,33 15,49 42,50 1.420,45 8,1635 10,4493 C = Ex Operaio 1ª Cat. 836,02 516,11 10,33 15,49 42,50 1.420,45 8,1635 10,4493 D = Imp. 4ª Cat. 768,05 513,33 10,33 13,94 38,67 1.344,32 7,7260 9,8893 D = Ex Operaio 2ª Cat. 768,05 513,33 10,33 13,94 38,67 1.344,32 7,7260 9,8893 E = Ex Operaio 3ª Cat. 701,44 511,48 10,33 12,39 35,08 1.270,72 7,3030 9,3478 F = Operaio Comune 630,61 508,41 10,33 12,39 31,33 1.193,07 6,8567 8,7766

N.B.: il 19 luglio 2010 si è rinnovato il CCNL: prevede incrementi della paga base a giugno 2010, a marzo 2011 e a settembre 2012.Inoltre prevede che a tutti i lavoratori dipendenti di imprese in cui non è stato contrattato aziendalmente un PREMIO DI RISULTATO venga corrisposto un importo perequativo mensile lordo di € 8,00.

LEGNO CONFAPI

LEGNO ARTIGIANI

settembre 2012

giugno 2012

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Categorie Paga base Conting.za E.D.R. Totale mese

Paga oraria

Laterizi 6,50% Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Premio produzione laterizi 6,50%

Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Categoria

A) Imp. Super 3.277.098 1.035.589 20.000 4.332.687 24.900,50 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 A SUPER1.692,48 534,84 10,33 2.237,65 12,86 47,25 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 47,24 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25

A) Ex Imp. 2.755.680 1.022.367 20.000 3.798.047 21.827,86 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 A 1ª cat. 1.423,19 528,01 10,33 1.961,53 11,27 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 B) Ex Imp. 2.249.249 1.009.562 20.000 3.278.811 18.843,74 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B 2ª cat. 1.161,64 521,40 10,33 1.693,37 9,73 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 B) Parte 2.249.249 1.009.562 20.000 3.278.811 18.843,74 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B Op. ex C 1.161,64 521,40 10,33 1.693,37 9,73 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 C) Super 2.127.031 1.002.184 20.000 3.149.215 18.098,94 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 C SUPER 1.098,52 517,58 10,33 1.626,43 9,35 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 C) Ex Imp. 2.023.847 1.002.053 20.000 3.045.900 17.505,18 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C 3ª cat. 1.045,23 517,52 10,33 1.573,08 9,04 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15

C) Ex Op. 2.023.847 1.002.053 20.000 3.045.900 17.505,18 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C C Super 1.045,23 517,52 10,33 1.573,08 9,04 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 D) Ex Op. 1ª 1.882.848 999.090 20.000 2.901.938 16.677,81 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 D Imp. 3ª cat. 972,41 515,99 10,33 1.498,73 8,61 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 E) Ex Imp. 1.744.657 995.328 20.000 2.759.985 15.861,98 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 4ª cat. 901,04 514,04 10,33 1.425,41 8,19 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 E) Ex Op. 1.744.657 995.328 20.000 2.759.985 15.861,98 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 2ª cat. 901,04 514,04 10,33 1.425,41 8,19 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 F) Ex Op. 1.493.232 990.868 20.000 2.504.100 14.391,38 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 F 3ª cat. 771,19 511,74 10,33 1.293,26 7,43 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12

Categorie Paga base Conting.za E.D.R. Totale mese

Paga oraria

Laterizi 6,50% Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Premio produzione laterizi 6,50%

Premio produzionepiastrelle-gesso 5%

Premio produzionemanufatticemento 6%

Categoria

A) Imp. Super 3.389.867 1.035.589 20.000 4.445.456 25.548,60 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 91.479,70 525,75 70.369 404 84.443 485 A1.750,72 534,84 10,33 2.295,89 13,19 47,25 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 47,24 0,27 36,34 0,21 43,61 0,25 SUPER

A) Ex Imp. 2.782.033 1.022.367 20.000 3.824.400 21.979,31 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 76.916,45 442,05 59.167 340 71.000 408 A 1ª cat. 1.436,80 528,01 10,33 1.975,14 11,35 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 39,72 0,23 30,56 0,18 36,67 0,21 B) Ex Imp. 2.268.608 1.009.562 20.000 3.298.170 18.955,00 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B 2ª cat. 1.171,62 521,40 10,33 1.703,35 9,79 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 B) Parte 2.268.573 1.009.562 20.000 3.298.135 18.954,80 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 62.786,43 360,84 48.297 278 57.957 333 B Op. ex C 1.171,62 521,40 10,33 1.703,35 9,79 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 32,43 0,19 24,94 0,14 29,93 0,17 C) Super 2.200.339 1.002.184 20.000 3.222.523 18.520,24 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 57.387,20 329,81 44.144 254 52.973 304 C 1.136,38 517,58 10,33 1.664,29 9,56 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 29,64 0,17 22,80 0,13 27,36 0,16 SUPERC) Ex Imp. 2.093.553 1.002.053 20.000 3.115.606 17.905,78 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C 3ª cat. 1.081,23 517,52 10,33 1.609,08 9,25 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 C) Ex Op. 2.093.553 1.002.053 20.000 3.115.606 17.905,78 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 54.887,95 315,45 42.222 243 50.666 291 C C Super 1.081,23 517,52 10,33 1.609,08 9,25 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 28,35 0,16 21,81 0,13 26,17 0,15 D) Ex Op. 1ª 1.947.423 999.090 20.000 2.966.513 17.048,92 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 51.252,50 294,55 39.425 227 47.310 272 D Imp. 3ª cat. 1.005,76 515,99 10,33 1.532,08 8,81 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 26,47 0,15 20,36 0,12 24,43 0,14 E) Ex Imp. 1.804.662 995.328 20.000 2.819.990 16.206,84 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 4ª cat. 932,03 514,04 10,33 1.456,40 8,37 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 E) Ex Op. 1.804.662 995.328 20.000 2.819.990 16.206,84 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 47.389,88 272,36 36.454 210 43.745 251 E 2ª cat. 932,03 514,04 10,33 1.456,40 8,37 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 24,47 0,14 18,83 0,11 22,59 0,13 F) Ex Op. 1.544.485 990.868 20.000 2.555.353 14.685,94 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 42.110,58 242,01 32.393 186 38.871 223 F 3ª cat. 797,66 511,74 10,33 1.319,73 7,58 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12 21,75 0,12 16,73 0,10 20,08 0,12

UNA TANTUM: con il rinnovo del CCNL del 26 maggio 2008 le imprese devono erogare l’importo di € 225,00, divisibile in quote mensili in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio-31 maggio 2008. MATERNITÀ: 100% della retribuzione.

UNA TANTUM: con il rinnovo del CCNL del 26 maggio 2008 le imprese devono erogare l’importo di € 225,00, divisibili in quote mensili in relazione alla durata del rapporto di lavoro prestato nel periodo 1° gennaio -31 maggio 2008. MATERNITÀ: 100% della retribuzione.

MANUFATTI E CEMENTO CONFAPI

MANUFATTI E CEMENTO INDUSTRIA

settembre 2012

aprile 2013

Pagina 33Costruire • Giugno 2013•

Page 34: Costruire n° 32 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Livelli Paga Base Contingenza Premio prod. I.T.S.

Elemento Economico Territoriale

E.D.R. E.V.R. Totale mensile

Paga oraria Straordinario al 35%

Permessi 4,95% in busta

Cassa Edile 4,30% in busta

Cassa Edile 14,20% accantonata

7° - Imp. 1° Super 1.600,81 533,82 287,48 83,81 10,33 85,12 2.601,37 6° - Imp. 1ª 1.440,63 529,63 256,02 75,42 10,33 76,61 2.388,64 5° - Imp. 2ª 1.200,52 523,35 212,59 62,85 10,33 63,84 2.073,48 4° - Imp. 4° Liv. 1.120,51 521,25 191,22 58,66 10,33 59,59 1.961,56 4° - Op. 4° Liv. 6,81 3,01 1,10 0,34 0,06 59,59 70,91 11,32 15,28 0,56 0,49 1,61 3° - Imp. 3ª 1.040,46 519,15 175,63 54,47 10,33 55,33 1.855,37 3° - Op. Specializ. 6,33 3,00 1,03 0,31 0,06 55,33 € 66,0600 10,73 14,49 0,53 0,46 1,52 2° - Imp. 4ª 936,42 516,43 158,26 49,02 10,33 49,80 1.720,26 2° - Op. Qualificato 5,70 2,99 0,92 0,28 0,06 49,80 59,75 9,95 13,43 0,49 0,43 1,41 1° - Imp. 1° impiego 800,36 512,87 136,01 41,90 10,33 42,56 1.544,03 1° - Op. Comune 4,82 2,96 0,81 0,25 0,06 8,9000 8,90 12,02 0,44 0,38 1,26

Mensa: il valore è di € 0,60 per ora di presenza sul cantiere. Trasporto: rimborso pari al costo dell’abbonamento da casa al cantiere. Trasferta: 45 km dal Comune di assunzione (+10% ora). Indennità autista: € 10,00 al giorno.

FROSINONE - EDILIZIA INDUSTRIA 1° luglio 2013

Area professionale liv. Paga base Contingenza E.D.R. Totale mensile Paga oraria Area direttiva

3° 1.676,73 533,43 10,33 2.220,49 12,68852° 1.501,06 530,23 10,33 2.041,62 11,66641° 1.373,31 523,11 10,33 1.906,75 10,8957

Area concettuale

3° 1.301,46 523,11 10,33 1.834,90 10,48512° 1.253,57 523,11 10,33 1.787,01 10,21151° 1.189,68 519,55 10,33 1.719,56 9,8261

Area specialistia

3° 1.117,82 519,46 10,33 1.647,61 9,41492° 1.069,93 517,65 10,33 1.597,91 9,13091° 1.030,00 517,65 10,33 1.557,98 8,9027

Area qualificata

2° 966,11 515,49 10,33 1.491,93 8,52531° 926,18 515,49 10,33 1.452,00 8,2971

Area esecutiva 1° 800,09 513,24 10,33 1.323,66 7,5638

CEMENTO INDUSTRIA aprile 2013

Livelli Operai Paga oraria Indennitàcontingenza

Indennità di settore

E.D.R, Paga oraria E.V.R. Cassa Edile 14,2%

Permessi retribuiti 4,95%

Straordinari feriali 35%

Straordinari festivi 45%

Cassa Edile in busta paga 4,3%

4° ex Op. specializzato 6,48 3,01 1,49 0,06 11,04 0,34 1,57 0,55 14,90 16,01 0,473° ex Op. specializzato 6,01 3,00 1,38 0,06 10,45 0,32 1,48 0,52 14,11 15,16 0,452° ex Op. specializzato 5,41 2,99 1,26 0,06 9,72 0,29 1,38 0,48 13,12 14,09 0,421° ex Op. comune 4,63 2,96 1,08 0,06 8,73 0,25 1,24 0,43 11,78 12,66 0,32

Livelli Impiegati Paga base Indennità contingenza Premio di produzione E.D.R Totale E.V.R.7° Impiegato ExtraQuadri e Impiegati 1ª S. 1.600,7 533,82 375,77 10,33 2.520,63 85,12

6° ex Impiegato 1°Impiegati di 1ª 1.440,63 529,63 343,71 10,33 2.324,30 76,51

5° ex Impiegato 2°Impiegati di 2ª 1.200,52 523,35 285,66 10,33 2.019,86 63,84

4° ex Impiegato 4° LivelloImpiegati di 4° Livello 1.120,51 521,25 259,32 10,33 1.911,41 59,59

3° ex Impiegato 3° LivelloImpiegati di 3ª 1.040,46 519,16 238,93 10,33 1.808,88 55,33

2° ex Impiegato 4°Impiegati di 4ª 936,42 516,43 215,58 10,33 1.678,76 49,80

1° ex Impiegato 1° impiegoImpiegati di 4ª - 1° impiego 800,36 512,87 185,33 10,33 1.508,89 42,56

Dal 1° maggio 2012 al 31 dicembre 2012 gli Impiegati in forza presso una stessa impresa o gruppo di aziende, per ogni biennio di anzianità, hanno diritto ad uno scatto biennale, per un massimo di cinque scatti, secondo i valori: Impiegati 1ª Super (€ 13,94), Impiegati 1ª (€ 12,85), Impiegati 2ª (€ 10,46), Impiegati di IV Livello (€ 9,62), Impiegati 3ª (€ 8,99), Impiegati 4° (€ 8,22). Indennità sostitutiva di mensa: € 5,00 giornaliere.

Dal 1° maggio 2012 al 31 dicembre 2012. Indennità sostitutiva di mensa: € 0,625 per ogni ora di effettivo lavoro. Indennità di trasporto orarie: € 0,11 (da 5 a 10 km), € 0,12 (da 11 a 20 km), € 0,19 (da 21 a 30 km), € 0,23 (da 31 a 40 km), € 0,30 (da 41 a 50 km), € 0,34 (da 51 a 60 km), € 0,45 (da 61 a 80 km), € 0,51 (da 81 km).

VITERBO - EDILIZIA INDUSTRIA 1° maggio 2012

Pagina 34Costruire • Giugno 2013•

Page 35: Costruire n° 32 - Periodico informativo della Fillea Cgil di Roma e Lazio

Paga base Contingenza I.T.S. E.V.R. E.D.R. Totale Oraria 18,50% 4,95%Op. 4° Livello 1.120,51 521,25 258,45 59,59 10,33 1.970,13 11,39 2,11 0,55Oraria 6,48 3,01 1,49 0,34 0,06 Op. Specializzato 1.040,46 519,16 236,90 55,33 10,33 1.862,18 10,76 1,99 0,523° Livello oraria 6,01 3,00 1,37 0,32 0,06 Op. Qualificato 936,42 516,43 213,73 49,80 10,33 1.726,71 9,98 1,85 0,482° Livello oraria 5,41 2,99 1,24 0,29 0,06 Op. Comune 800,36 512,87 186,09 42,56 10,33 1.552,21 8,97 1,66 0,431° Livello oraria 4,63 2,96 1,08 0,25 0,06 Guardiani senza alloggio 720,34 427,31 166,92 38,06 8,65 1.361,28 7,87 1,46 0,38Oraria 4,16 2,47 0,96 0,22 0,05 Guardiani con alloggio 640,29 427,31 149,05 34,60 6,92 1.258,17 7,27 1,35 0,35Oraria 3,70 2,47 0,86 0,20 0,04 Mensa 0,65 €/h

LATINA - EDILIZIA INDUSTRIA 1° luglio 2012

Operai Paga base Indennità contingenza Indennità territ. settore E.D.R. TotaleIV Livello O4 6,48 3,01 1,48 0,06 11,03Operaio Specializzato O3 6,01 3,00 1,38 0,06 10,45Operaio Qualificato O2 5,41 2,99 1,25 0,06 9,71Operaio Comune O1 4,62 2,96 1,07 0,06 8,71

Qualifica Quota mensile Qualifica Quota mensileOperaio Comune O1 - 1° Livello 42,56 5° Livello 63,84Operaio Qualificato O2 - 2° Livello 49,80 6° Livello 76,61Operaio Specializzato O3 - 3° Livello 55,33 7° Livello 85,12IV Livello O4 - 4° Livello 59,59

Indennità di mensa Operai € 0,60/h Fino ad un massimo di 8 ore giornaliereImpiegati € 4,48 Al giorno

Indennità di trasporto Operai € 0,20/h Per 8 ore, oppure abbonamento mezzo pubblicoImpiegati € 1,60 Al giorno, oppure abbonamento mezzo pubblico

Indennità di alta montagna Per quote superiori a 1.000 m € 3,32 Al giornoPer quote superiori a 1.200 m € 3,87 Al giorno

Impiegati Stipendio base Indennità contingenza Premio produzione E.D.R. Totale7° Livello 1.600,71 533,82 371,40 10,33 2.516,266° Livello 1.440,63 529,63 339,59 10,33 2.320,185° Livello 1.200,52 523,35 282,30 10,33 2.016,504° Livello 1.120,51 521,25 256,21 10,33 1.908,303° Livello 1.040,46 519,16 236,06 10,33 1.806,012° Livello 936,42 516,43 212,41 10,33 1.675,591° Livello 800,36 512,87 182,50 10,33 1.506,06

EVR: come previsto dal CCNL del 19 aprile 2010, l’EET è stato inglobato nel premio di produzione e, per l’anno 2012, a partire dalla decorrenza del nuovo CCPL (1° aprile 2012), è introdotto l’Elemento Variabile della Re-tribuzione (EVR) che, per le caratteristiche stabilite dal CCNL è indicato per quota mensile fissa, per 12 mensilità e nella sua misura massima.

A decorrere dal 1° ottobre 2000 gli operai hanno diritto di usufruire di riposi annui mediante permessi individuali per 88 ore.

La maggiorazione per ferie e gratifica natalizia è 18,50 % da calcolarsi su paga base + contingenza + indennità di settore + EDR.

RIETI - EDILIZIA INDUSTRIA 1° aprile 2013

Edilizia Industria Impiegati Latina 1° luglio 2012Livello Paga base Contingenza Premio produzione E.V.R. E.D.R. Totale7° Livello 1.600,71 533,82 371,34 85,12 10,33 2.601,326° Livello 1.440,63 529,63 339,24 76,61 10,33 2.396,445° Livello 1.200,52 523,35 282,34 63,84 10,33 2.080,384° Livello 1.120,51 521,25 258,45 59,59 10,33 1.970,13Ex 3° Livello 1.040,46 519,16 236,90 55,33 10,33 1.862,18Ex 2° Livello 936,42 516,43 213,73 49,80 10,33 1.726,71Ex 1° Livello 800,36 512,87 186,09 42,56 10,33 1.552,21Mensa 5,20 €/G

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