Cosind monografia del quarantesimo
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Il territorio COSIND
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1968 - 2008
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Presentazioni 7
La Storia 12
La Storia – Organizzazione 38
Oggi – Organizzazione 39
Il COSIND oggi 40
Il COSIND domani 62
Foto aziende COSIND 72
Ferrovia Formia - Gaeta 84
Sommario
a sinistra,
in alto: agglomerato industriale Penitro
in basso: veduta area portuale Gaeta
Il territorio COSIND
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Presentazione1968 - 2008
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Il 40° anno dall’Istituzione dell’Ente è forse una importante occasione per dare il giusto risalto a quanto è stato oggetto di programma e quanto invece è stato realizzato nel corso di questi lunghi anni.
Mi è parso altresì giusto cercare di presentare un lavoro tante volte oscuro e tante volte anche oggetto di valutazioni politiche, ma che ha raggiunto traguardi ambiziosi e molti ne ha da raggiungere.
Gli incontri previsti nella tre giorni di convegni organizzata in occasione dei festeggiamenti del 40° vedranno protago-nisti molti giovani professionisti e questo sta a significare che molti altri giovani, professionisti e non, inizieranno a co-noscere le problematiche dell’Ente e speriamo ne rimangano coinvolti per avere noi stessi nuove idee e nuova linfa.
Questa monografia, cerca in maniera sintetica di rappresen-tare quella che ormai è la storia del nostro comprensorio, e ciò con riferimento agli atti degli anni ’60 e a piani e proget-ti che ci invitano alla sfida per i prossimi anni.
Un vivo ricordo per chi mi ha preceduto e ora non c’è più, e un vivo ringraziamento a chi ha diretto l’Ente negli anni passati.
Il ringraziamento va anche a Istituzioni, Comunali Provin-ciali Regionali Nazionali e Comunitarie, che ci hanno soste-nuto amministrativamente e finanziariamente nelle nostre iniziative.
Un mio ringraziamento alle Organizzazioni Imprenditoriali e Sindacali, verso le quali l’Ente è stato e sarà sempre dispo-nibile ad ogni dialogo e confronto.
Salvatore Forte
a sinistra,
Azienda nautica del comprensorio
Presidente Avv. Salvatore Forte
Il territorio COSIND
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Presentazione1968 - 2008
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Le due date significative che questa monografia celebra, 1968 – 2008, mettono a confronto due presupposti inse-diativi completamente antitetici: in un primo tempo l’inse-diamento della grande industria, con tutto l’indotto, porto petrolifero, depositi, oleodotti, e grande occupazione; e oggi una piccola e media impresa artigianale che è sopravvissuta alla deindustrializzazione ed è andata via via evolvendosi.
I processi insediativi della prima fase, forse, hanno bloccato per oltre vent’anni lo sviluppo della portualità commerciale e di riflesso hanno limitato l’espansione e la crescita.
In quegli anni si esaurivano anche le produzioni vetrarie e dei manufatti per l’edilizia.
Questa sostanziale diversità si riscontra anche nelle previ-sioni urbanistiche dei due tempi, dapprima con pianificazio-ne quasi esclusiva di tipo industriale e comunque rivolta alle attività produttive, la seconda più aperta verso il terziario e i servizi.
La discontinuità delle due fasi ha bruciato molti investimen-ti e costretto a grandi riconversioni; persino l’agroalimentare ha esaurito i cicli produttivi vitali, consegnandosi al terziario commerciale.
Inizia oggi una fase completamente nuova, quella della di-strettualizzazione e della infrastrutturazione.
Le decisioni regionali sul Distretto della Nautica rappre-sentano un primo vero punto di riferimento dell’espansione produttiva ed il COSIND, con il progetto del Centro Interna-zionale della Nautica, si pone all’avanguardia nel settore nel centro Sud del Paese.
Il corridoio tirrenico, la trasversale Tirreno-Adriatico e il rac-cordo ferroviario di penetrazione Formia-Gaeta rappresenta-no punti irrinunciabili per lo sviluppo di tutto il comprenso-rio.
Occorre ora la spinta delle Istituzioni, dell’Imprenditoria e delle Forze Sociali per richiamare nuovi investimenti e offrire più moderne occasioni di lavoro.
G. Paolo Scalesse
a sinistra,
Vedute storiche di Gaeta
Direttore Gianpaolo Scalesse
Presentazione COSIND
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Presidente Regione Lazio
Dott. Piero Marrazzo
Assessore Regione Lazio
Piccola e Media Impresa Commercio e Artigianato
Dott. Francesco De Angelis
Presidente della Provincia di Latina
Dott. Armando Cusani
Senatore Commissione Affari Costituzionali
Dott. Claudio Fazzone
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Gli strumenti urbanistici del COSIND sono al traguardo fina-le: l’approvazione nei prossimi giorni della Giunta e del Con-siglio Regionale del Lazio, attesi ormai da troppo tempo.
La distrettualizzazione industriale deliberata nei giorni scor-si rappresenta il punto di riferimento più opportuno per la ripresa produttiva di settori vitali come la Nautica, l’Agroali-mentare, il Farmaceutico ed il settore Ittico.
Le decisioni ormai convergenti sugli interventi infrastruttu-rali affidano alle Istituzioni, a tutti i livelli, decisioni corag-giose ed improrogabili.
Gli interventi finanziari proposti dal Presidente della Giunta della Regione Lazio, finalizzati al nostro territorio, possono rimettere in moto anche il meccanismo degli insediamenti produttivi.
Le opere infrastrutturali minori, supportate dall’Amministra-zione Provinciale presieduta dal Dott. Armando Cusani, com-pletano il progetto di rilancio del Lazio meridionale.
In tale contesto, l’azione promozionale della Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura, da sempre componente attivo del COSIND, può condurre nel contesto internazionale le produzioni del territorio.
Il compito più delicato compete ai Sindaci dei dodici Comuni del Consorzio, che si misurano quotidianamente con la crisi occupazionale soprattutto delle giovani generazioni.
Fondamentale per lo sviluppo il ruolo di tutte le Associazioni Imprenditoriali, in un confronto positivo con il Sindacato e tutte le forze sociali.
Regione Lazio
Provincia di Latina
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Quando si iniziò a parlare di Consorzio Industriale, nessuno aveva le idee chiare.
Fu un gruppo di valenti imprenditori che operava nelle aziende nel frattempo insediate a Gaeta, che negli anni ’60 rappresentò alla Amministrazione Comunale la necessità di istituire un Ente, previsto dalle leggi per il Mezzogiorno, che potesse facilitare, secondo precise normative, l’insediamento di aziende e la realizzazione di opere di urbanizzazione in un quadro di sviluppo complessivo dell’area.
Superato il vaglio politico a livello provinciale e regionale, iniziarono i confronti tra i partiti e furono scritti fiumi di inchiostro dai giornali dell’epoca nelle redazioni provinciali, il più delle volte senza uno specifico riferimento allo strumento Consorzio.
Fu così redatto l’atto notarile di costituzione unitamente al Comune di Formia e all’Assoper, ma in sede di controllo il Comita-to dei Ministri per il Mezzogiorno rilevò un banalissimo errore nel riportare il numero della legge di riferimento, tanto che fu necessario stipulare un secondo atto correttivo con la ripetizione del percorso per l’approvazione.
Si perse oltre un anno, arrivò il Decreto Istitutivo con l’approvazione degli atti, e vi fu la nomina di un Commissario e vice Commissario da parte dell’allora Ministero dell’Industria.
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Quel ritardo fu fatale perché si arrivò alla nomina degli Organi consortili solo nel 1970 e perché il momento per inserirsi nella ripartizione dei fondi della ex Casmez non era più favorevole come alla fine degli anni sessanta.
Dopo l’avvio con la partecipazione dei comuni di Formia e Gaeta, in maniera sollecita vi è stato l’ampliamento ai 2 Comuni del Comprensorio e ciò ha favorito l’Ente perché ha potuto fronteggiare il drammatico processo di deindustrializzazione che nel ’91 è stato superiore al 50% nelle nostre zone, attraverso una programmazione favorevole alle piccole imprese.
La grande impresa andò in crisi, ma gli operatori che erano insediati nelle nostre zone negli anni ’60 avevano dato a tante piccole imprese locali di costituirsi, inserirsi e crescere, per cui molti poterono sopperire alla diminuzione di commesse trovan-do sbocco in altre aree. La creazione di piccola imprenditoria locale fu una caratteristica specifica della nostra area, un dato difficilmente registrabile altrove.
Oggi vedrei volentieri un rafforzamento dell’Assoper, con la partecipazione di tutta la imprenditoria del sud Pontino, perché il supporto di una forte Associazione potrebbe essere determinante per sostenere l’attuazione dei programmi dell’Ente.
Giuseppe Calise
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A metà degli anni cinquanta, tre eventi richiamarono l’attenzione delle Amministrazioni interessate e della classe politica della provincia di latina:
- l’installazione della Plasmon alle porte della città di Latina; - l’insediamento petrolifero nella zona di Arzano, nella parte meridionale della città di Gaeta; - l’insediamento della “Mintoti”, fabbrica, milanese, di manufatti nella zona Castagneto di Formia.
Queste tre realtà, pur di natura diversa, rappresentavano un segnale dell’interesse del mondo industriale verso Latina per la pianeggiante vastità territoriale anche dei Comuni vicini e verso il polo Gaeta-Formia per le esistenti reti ferroviaria e viaria e per il porto di Gaeta che poteva avere sviluppi di enorme potenzialità.
La classe politica pontina affrontò il problema della industrializzazione per evitare complicazioni urbanistiche, economiche e sociali.
La legislazione allora vigente e la competenza istituzionale della CasMez, prevedevano la individuazione di aree attrezzate e da attrezzare per insediamenti industriali attraverso la idonea redazione di Piani Regolatori.
Dopo un periodo di discussioni, di incontri, di esitazioni, di perplessità non tutte disinteressate, all’inizio degli anni Sessan-ta si decise la costituzione di due entità, diverse per estensione territoriale e per le finalità da conseguire: l’”ASI” di Latina (Azienda Sviluppo Industriale) ed il Consorzio per il Nucleo Industriale Gaeta-Formia.
Per la istituzione del Consorzio fu constatato, invero, scarso entusiasmo derivato dal fatto che non si capivano o non si volevano capire le motivazioni di carattere politico o perché c’era una diffusa disinformazione. La verità era molto semplice: attraverso uno specifico Piano Regolatore si individuavano aree che, attrezzate, avrebbero favorito un processo di sviluppo economico con la conseguente creazione di posti di lavoro.
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Certo, bisognava superare la legittima resistenza dei proprietari di terreni sottoposti alla procedura espropriativa molto meno lesiva di quanto apparisse a prima vista perché, in pratica, si riuscì sempre a trovare proposte di mediazione. Valga per tutti un esempio: quando il Comune di Formia chiese al Consorzio la procedura espropriativa per la costruzione del nuovo Mercato, furono sufficienti poche ore per giungere ad un accordo favorito dall’Ente acquirente (Comune di Formia) e dall’atteggiamento responsabile dei proprietari consapevoli della utilità dell’operazione.
Comunque il Consorzio non ebbe vita facile. Iniziò ad operare con gli uffici della CasMez ormai in fase di estinzione e con l’Ente Regione che ne assumeva i poteri senza avere precise norme rapportate ai nuovi compiti affidati.
Tale congiuntura legislativa-burocratica non fu certo favorevole al lavoro di un Ente cui mancò, in certi periodi, anche la possibilità di erogare gli stipendi ai propri dipendenti. Inoltre la realtà socio-economica subiva le conseguenze di una crisi gravissima della grande industria, impedendo, di fatto, ogni nuova iniziativa.
In tale drammatico contesto, fortunatamente, studiosi ed economisti giunsero alla conclusione che bisognava favorire le iniziative delle piccole e medie industrie che nello scenario generale costituivano l’argine per evitare una crisi totale.
Il Consorzio Industriale Gaeta-Formia, che nel frattempo era divenuto il “Consorzio Industriale del Sud Pontino”, fu intelli-gente interprete di tale indirizzo ampliando le proprie iniziative anche nel settore dei servizi utili al mondo operativo ed alle comunità dell’intero territorio.
A quarant’anni dala Istituzione dell’Ente, i fatti concreti lasciano, nei tanti che hanno profuso impegno, la gratificazione e la consapevolezza di aver lavorato nell’esclusivo interesse delle popolazioni. E’ stata vinta una scommessa consacrata in un rogito notarile del dicembre 1967 con le firme del Sindaco di Gaeta, del Sindaco di Formia e degli imprenditori riuniti nella Assoper.
Dott. Giovanni Matteis
(Sindaco di Formia dal 1965 al 1970)
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Giovanni VIOLA
Tommaso PARASMO
Gennaro SPARAGNA
Nel quarantesimo anno dalla Istituzione del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino, si rivive il percorso com-piuto da quanti hanno amministrato e lavorato in questo Ente.
Un doveroso e commosso pensiero è rivolto a tre illustri Presidenti, vivi nel cuore di tutti noi. Tre personaggi che, pur diversi per formazione culturale, hanno trasmesso nel loro impegno le singole esperienze svolte in campo scientifico e professio-nale.
Giovanni VIOLA
Preside dell’Istituto Nautico “ G. Caboto” di Gaeta, uno dei piu’ illustri d’Italia.
Presidente dell’Amm.ne Prov.le di Latina, ha scritto opere di natura scientifica sui problemi relativi alla fenomeno-logia climatica italiana. Ha retto il Consorzio dal 1971 al 1978 nel periodo forse più difficile. Lascia l’incarico dopo l’approvazione del P.R.G., ancora oggi vigente.
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Il ricordo dei tre illustri Presidenti non esclude il doveroso ringraziamento agli onorevoli rappresentanti del Parlamento, alla Regione Lazio, alla Amministrazione Provinciale di Latina, ai Sindaci dei Comuni interessati, alla FICEI, ai componenti dei vari Consigli di Amministrazione, ai membri delle Assemblee Generali, al Personale dell’Ente e a tutti coloro che, con la gradita partecipazione, hanno voluto onorare il lavoro che dal 1968 ad oggi è stato svolto nell’esclusivo interesse delle nostre Comunità.
Tommaso PARASMO
Già Sindaco di Formia.
Ricopre incarichi nell’attività politica, esperienza che gli consente di ottenere l’adesione di tutti i Comuni del comprensorio trasformando il Nucleo Gaeta – Formia nel Consorzio Industriale del Sud Pontino. La complessità del nuovo organismo viene gestita facilmente da Parasmo per l’ampia conoscenza che egli ha di tutte le realtà locali e comprensoriali.
Gennaro SPARAGNA
Avvocato, già sindaco della città di Minturno e già Presi-dente del Comitato Regionale sugli atti dei Comuni della Provincia di Roma.
L’attività pubblica e l’attività professionale, entrambe svolte con eguale impegno, logorano la sua forte fibra. Nel settembre del 1989, al termine di una giornata carica di tensione, muore fulminato da un infarto.
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La Storia – Organizzazione COSIND
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11 giugno 1973
n° 730523080/PI
23 maggio 1973
composizione organi amministrativi del Consorzio
CAMERA DEI DEPUTATI
Segretario Generale
R O M A
Si invia l’elenco dei componenti i vari organi amministrativi di questo Consorzio con l’indicazione dell’Ente da ciascuno rappre-sentato.
Consiglio Generale:
VIOLA dott. prof. Giovanni (Comune di Gaeta)
CALISE dott. Giuseppe (Comune di Gaeta)
DI BENEDDETTO sig. Vito (Comune di Gaeta)
DI DOMENICO rag. Gennaro (Comune di Gaeta)
PERRONE sig. Dario (Comune di Gaeta)
SIMEONE sig. Pietro (Comune di Gaeta)
CALABRO’ dott. Mario (Comune di Formia)
CUCINOTTA sig. Franco (Comune di Formia)
JANDOLI avv. Geppino (Comune di Formia)
NARDELLA dott. Pasquale (Comune di Formia)
NOCELLA avv. Pasquale (Comune di Formia)
OTTAVIANI comm. Franco (Comune di Formia)
GOTTI PORCINARI avv. Carlo (Ass.Operat.Econom.Basso Lazio)
SARCHI dott. Albertino (Assoper – Basso Lazio)
SIMEONE avv. Pietro (Assoper – Basso Lazio)
SOCCODATO ing. Vincenzo (Assoper – Basso Lazio)
Comitato Direttivo:
VIOLA Giovanni Presidente
CALABRO’ Mario Vice Presidente
GOTTI PORCINARI Carlo Membro
DI BENEDETTO Vito
NARDELLA Pasquale
OTTAVIANI Franco
SARCHI Albertino
Oggi – Organizzazione1968 - 2008
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ORGANIGRAMMA CONSORZIO SVILUPPO INDUSTRIALE SUD PONTINO
COSIND AL 2008
Presidente Avv. FORTE Salvatore
Vice Presidente ASSAIANTE Benedetto
Componenti Consiglio di Amministrazione D’ARCO Francesco
DI MAGGIO Salvatore
LA CROIX Leandro
PARISELLA Luigi
TADDEO Franco
Direttore Dr. SCALESSE G.Paolo
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Lavori sulla strada consortile
Lavori sul piazzale antistante il COSIND
a destra: vista del COSIND oggi
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Il Consorzio Sviluppo Industriale Sud Pontino ha partecipato, congiuntamente agli altri Enti interessati, alla predisposizione del nuovo Piano Regolatore Portuale del Porto di Gaeta, che è stato approvato da parte del Ministero dei Lavori Pubblici.
La nuova proposta prevede:
ulteriore sviluppo delle banchine per circa ml. 1000,00 con pescaggio di m. 10,00;
ulteriori piazzali per movimentazione merci per circa mq. 60.000,00;
ipotesi di svincolo a piani sfalsati con raccordo alla viabilità consortile.
Attualmente il Porto è dotato di banchine aventi uno sviluppo di circa ml. 360,00 con pescaggio massimo di m.7,20 e piazzale con piattaforma refrigerata di circa mq. 40.000,00.
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Agglomerato di Formia
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Agglomerato di Gaeta
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Agglomerato di Minturno
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Agglomerato di Castelforte
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Agglomerato di Formia Castagneto
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Il Centro Intermodale del Sud Pontino nasce con il preciso scopo di migliorare le movimentazioni nel Porto di Gaeta, in-serendole in un sistema di logistica integrata, tale da costi-tuire un insieme di intermodalità a servizio principalmente delle aree del Lazio, Campania, Abruzzo, Molise.
Tale impostazione permetterà l’inizio dello sviluppo delle re-lazioni con il corridoio adriatico nel rispetto degli indirizzi programmatici già espressi sin dal 1990.
Il sistema punta a raccordarsi con le aree adriatiche al fine di costituire una integrazione Tirreno-Adriatico con una pe-netrazione trasversale assolutamente assente nelle aree Centro Meridionali.
Si uniranno così strategie ed interessi e inizierà a nascere l’efficienza del sistema nel suo complesso che andrà poi a confrontarsi ed implementarsi con gli altri sistemi laziali e delle Regioni interessate; venendo così a costituire di fatto quella rete che la programmazione regionale e nazionale è pronta a sostenere.
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In coerenza con le direttive nazionali e per la particolare sen-sibilità mostrata dalle Amministrazioni Regionale e Provin-ciale, lo sviluppo della portualità ed intermodalità si sta re-alizzando nella convinzione che bisogna mantenere distinta la gestione delle infrastrutture e la prestazione dei servizi in modo che la prima attività abbia luogo in un contesto ispi-rato a finalità pubblicistiche, mentre la seconda si colloca nella dinamica delle attività privatistiche in senso stretto.
Il centro Intermodale costituisce la base per l’attività dell’Ente e ad esso saranno destinate risorse per completare e perfezionare una base efficiente su cui poggiare un moder-no sistema di trasporto e considerare altresì funzioni che gli attori del trasporto debbono compiere.
Il Consorzio sta investendo risorse attinte al mondo finanzia-rio oltre che all’intervento pubblico, ciò sta a significare che crede in uno sviluppo in tal senso in quanto deve ricavare, dalla attività gestionale delle infrastrutture realizzate, il ne-cessario per ripianare i mutui contratti.
Altro intervento che qualifica l’azione consortile è quello dela realizzazione di manufatti per le piccole attività (box artigia-nali di limitata estensione).
Tale intervento è a sostegno di un settore che è nato e cre-sciuto in presenza della grande industria e che ha continua-to con sacrificio ad operare sul mercato anche in tempi dif-ficili e trae origini dalla necessità che tanti piccoli operatori hanno di trasferirsi da aree improprie (centri storici, zone agricole) ed essere così in grado di organizzare il lavoro nel pieno rispetto delle norme ambientali, sanitarie e di sicurez-za sul lavoro.
L’intervento complessivo dell’Ente è teso soprattutto a qua-lificare settori che erano nati spontaneamente e che hanno avuto una crescita difficile. Questo intervento è mirato a cre-are condizioni ambientali per le imprese di tipo moderno e con servizi idonei per un ordinato sviluppo.
Da tali azioni l’Ente trarrà importanti risorse che serviranno alla vita del Consorzio ed alla predisposizione di ogni inizia-tiva che rientra nei propri compiti preordinati allo sviluppo ed alla occupazione.
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L’approvazione da parte degli Organi Nazionali e Regionali ed il finanziamento già assegnato per il ripristino della bretella ferroviaria Formia-Gaeta hanno consentito la predisposizione di un progetto generale per la riconversione produttiva dell’area compresa tra la raffineria e la sede consortile in località Vivano a Gaeta.
Su una superficie di circa mq. 175.000, con soluzioni edilizie alla base della vallata, sviluppate attorno all’attuale sede consor-tile, sorgerà il Centro Internazionale della Nautica.
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Il complesso si inquadra nelle previsioni formulate dalla Regione Lazio del Distretto della Nautica, che trova nel Sud Pontino il punto di maggiore forza.
In un settore destinato ai cantieri troveranno finalmente spazio le strutture di produzione, liberalizzando, finalmente, alcune banchine poste sul Litorale, destinandole ad usi maggiormente orientati allo sviluppo turistico.
Le soluzioni architettoniche previste per il complesso consentiranno ai cantieri di implementare le stazze dei natanti e di miglio-rare la qualità degli ambienti di lavoro.
La vicinanza alle banchine di varo delle imbarcazioni e il dispiegamento degli approdi turistici del Golfo faciliteranno le opera-zioni quotidiane di manovra.
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Un terzo settore è dedicato all’accoglienza extra-alberghiera per consentire un rapporto diretto tra operatori, visitatori e clienti armonico e circoscritto, con il supporto di sistemi moderni per meeting e presentazioni.
Al centro del complesso è previsto un moderno sistema di uffici-laboratori per l’articolazione di tutte le moderne tecnologie orientate alla progettazione, alla produzione, alla promozione e alla commercializzazione dei prodotti nautici.
La previsione in cima alla collina di una struttura moderna di eliporto, con regolare stazione doganale, faciliterà le operazioni di collegamento con gli aeroporti di Roma e Napoli, oltre quello con le isole del Tirreno. La prevista soluzione Pedemontana, che in futuro consentirà l’accoglimento dei mezzi e delle persone, dal lato Itri fino al complesso attraverso la strada consortile, sgraverà ulteriormente il traffico sul lungomare.
La previsione occupazionale, oltre alla quantità di addetti di alta qualificazione professionale, garantirà specializzazioni supe-riori alle attuali qualifiche.
Proprio in tale prospettiva, finanziate dall’INAIL e da FONDIMPRESA, sono già iniziati processi formativi sia di qualificazione che di riqualificazione, orientati ai processi progettuali e produttivi, nonché a quelli destinati alla movimentazione dei natanti.
Il progetto è stato accolto dai maggiori cantieri del territorio, che hanno già sottoscritto l’accordo di programma, facilitando in questo modo anche l’accesso ai finanziamenti pubblici.
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Il trend di crescita esponenziale in Italia della produzione nautica presuppone investimenti orientati alla qualità. In questo senso devono agire da developer sia il Distretto che il Centro Internazionale della Nautica.
La struttura garantirà anche la unitarietà dei servizi a supporto e tutto il sistema del ricambismo, di cui si rende necessaria la prossimità agli approdi.
L’avvio del Centro Internazionale della Nautica genererà effetti su tutta l’economia del territorio, con un effetto volano nel settore turistico.
In tale prospettiva è stato disegnato l’arredo urbano interno al centro, predisponendo una vivibilità ed accoglienza qualificate.
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La penetrazione ferroviaria all’interno del complesso ne renderà agevole l’accesso sia alle persone che ai materiali, eliminando il pesante affollamento dei mezzi gommati sulla Statale Formia-Gaeta.
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Fasi infusione coperta dello scafo
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Allestimenti auto mediche
Ambulanze
Furgonature isotermiche
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Tipografia industriale
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Imballaggi per l’ortofrutta
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LA FERROVIA SPARANISE-GAETA
E LA DIRETTISSIMA GAETA-VELLETRI
Inaugurata il 4 maggio 1892
di Cosmo Damiano Pontecorvo
Con una solenne cerimonia venne inaugurata il 4 maggio 1892 la Ferrovia Sparanise-Gaeta. Essa collegava le Stazio-ni di Maiorisi, Carinola, Cascano, Sessa Aurunca, S. Cosma e Damiano (Castelforte e Suio), Minturno, Formia e Gaeta.
“Il suo percorso rappresentò la migliore soluzione sotto ogni profilo. Venivano serviti molti centri importanti, il cui svi-luppo fu accentuato dalla nuova disponibilità di mezzi di locomozione” (1).
Il tracciato aveva una lunghezza di 59,370 chilometri ed ebbe una importanza rilevante per tutta l’economia della ferace zona, posta a Nord di Terra di Lavoro.
La massima altitudine , a Cascano, era di metri 204 sul li-vello del mare. La pendenza era del 25 per mille.
Una richiesta infruttuosa venne avanzata, nel 1888, di Ca-stelforte (Caserta) al Ministro dei Lavori Pubblici “ per una stazione ferroviaria ai bagni termominerali della borgata Suio” (“Il Golfo”, n. 43, del 30 settembre 1976, pp. 11-12).
La ferrovia Sparanise-Gaeta era servita da alcune coppie di treni, che trovavano, a Sparanise, la coincidenza con Napoli Caserta e Roma.
Nel 1943 tutta la ferrovia venne minata dai tedeschi e venne distrutto anche il Ponte dei Vignali.
I Comuni di Coreno Ausonio, Ausonia, Castelnuovo Parano facevano capo alla Stazione di Grunuovo di SS. Cosmo e Da-miano.
I lavori di ricostruzione iniziarono nel 1950. Ma il Tratto Cel-lole-SS. Cosma e Damiano-Minturno non venne ripristinato. La “littorina” giungeva da Maiorisi, a Cascano, a Sessa Au-runca,
a Cellole, a Minturno, a Formia ed a Gaeta.
Nell’anno 1957 venne disattivato il tratto Sparanise-Formia. Rimase in funzione il tratto Gaeta-Formia. Nel 1966 si deci-
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se di abolire il servizio sull’ultimo tronco. Venne disposto il servizio INT (Istituto Nazionale Trasporti) tra Formia e Gaeta, per i viaggiatori. Rimase in funzione il servizio merci. Con la data del 1 aprile 1981 la ferrovia venne definitivamente soppressa.
La proposta di istituzione di un tronco di ferrovia “detta da Teano allo Stato Pontificio” risulta agli atti del Consiglio Pro-vinciale di Caserta dell’anno 1883, su istanza del consiglie-re Nicola Conca di Gaeta, che citava una delibera del Con-siglio comunale della città, del 18 settembre 1863, accolto dal Consiglio Provinciale, la cui proposta venne ascoltata dal governo e trovò consacrazione nella legge 29 luglio 1879, n. 5002 (2).
Con la istituzione della Direttissima Napoli-Roma l’impor-tanza della ferrovia diminuì d’importanza. Ma funzionò e servì utilmente, tuttavia, tutti i centri aurunci.
…
Cosmo Pontecorvo, La ferrovia Sparanise-Formia-Gaeta. E la storica “tratta” divenne un “ramo secco”; Cfr. anche Cosmo Pontecorvo, Con una delibera del 1863 di Gaeta e di Terra di Lavoro. Istituita dall’Amministrazione Provinciale di Terra di Lavoro la ferrovia Sparanise-Gaeta, “Il Golfo”,n. 12/88, pp. 8-9. Cfr. altresì, Cosmo Pontecorvo. Deve diventare una Me-tropolitana di superfice. La vecchia ferrovia Sparanise Gaeta ed un progetto per collegare Gaeta e Cassino, “Il Golfo”, n. 3-4/)2, pp. 8-9; Idem, Ibidem, Il Comune di Minturno auspi-ca la realizzazione della Direttissima Roma-Napoli (Delibera del 15 settembre 1886).
Cosmo Pontecorvo. Con deliberato del 1863 di Gaeta e di Terra di Lavoro. Istituita dall’Amministrazione Provinciale di Terra di Lavoro la Ferrovia Sparanise –Gaeta, “Il Golfo”, n.12/88, pp. 8-9 citata.Cfr. Carlo Marcantonio Tibaldi, La Ferrovia Sparanise-Gaeta e la Direttissima Gaeta-Velletri, “Il Golfo”, in corso di stampa.
Ferrovia Formia – Gaeta1968 - 2008
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Realizzazione COPI srl (www.copisrl.it)
Coordinamento, segreteria e supervisione editoriale, Sig.ra Clide Rak
Progetto grafico, impaginazione e fotografia Alchimedia ( www.alchimedia.org)
Grafica 3D Dott. Enrico Rossi Zambotti.
Marchi e logotipi COSIND Tre Bit comunicazione
Testi:
Avv. Salvatore Forte
Dott. G. Paolo Scalesse
Prof. Luigi Cocomello
Stampa:
Graficart (Formia)
Per la cartografia urbanistica si ringrazia l’Amministrazione Provinciale di Latina.
Per il contributo storico, ferrovia Spranise – Gaeta si ringrazia il Dott. Cosmo Pontecorvo.
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Realizzato a Formia – Giugno 2008