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PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
a.s. 2014/15
COS’È IL POF
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed esplicita la sua
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa.
(D.P.R.275/99)
Viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le
attività della scuola e le scelte generali di gestione definiti dal Consiglio di
Istituto, tenendo conto del contesto culturale, sociale ed economico di
riferimento.
Il POF vuole essere:
un laboratorio di ricerca didattica - educativa - formativa che individua,
valorizza e utilizza in sinergia le risorse all'interno della scuola
un osservatorio permanente per la verifica dei processi formativi degli alunni
e per la valutazione dell'efficacia del progetto offerto, suscettibile, per questo,
di continue modifiche.
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DATI GENERALI SULL’ISTITUTO
Scuole
N° 11
Classi/sezioni
N°58
Alunni Infanzia N° 243 TOTALE N°1148
Alunni Primaria N° 568
Alunni Secondaria N°337
Docenti Scuola dell’ Infanzia * N°21 TOTALE N°
100 Docenti Scuola Primaria* N° 49
Docenti Scuola Secondaria primo grado* N°30
*Organico di Diritto
L’Istituto comprende le scuole di Capannoli, Lajatico e Terricciola, comuni
situati nelle zone collinari dell’Alta Valdera.
COMUNE SCUOLE
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria “G. Rodari”
Scuola Primaria “G.Carducci”
frazione S.Pietro Belvedere
Scuola Secondaria di Primo grado“D.Alighieri”
Scuola dell’Infanzia- Frazione di Orciatico
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di Primo grado
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria “Damiano Chiesa”
Scuola Primaria-Frazione di Selvatelle
Scuola Secondaria di Primo grado
3
SCUOLE DELL’INFANZIA
ORDINE
N°
PLESSO/SEDE
N°
SEZIONI
N°
ALUNNI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
3
INFANZIA CAPANNOLI
5 139
INFANZIA ORCIATICO
2 32
INFANZIA TERRICIOLA 3
72
Totale 10 243
4
SCUOLE PRIMARIE
ORDINE
N°
PLESSO N°
CLASSI
N°
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA
5
PRIMARIA CAPANNOLI
10 176
PRIMARIA SANTO PIETRO
6 122
PRIMARIA LAJATICO
4 59
PRIMARIA TERRICCIOLA
6 110
PRIMARIA SELVATELLE 5
101
Totale
31 568
5
SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
ORDINE
N°
SEDE N°
CLASSI
N°
ALUNNI
SCUOLA
SECONDARIA
DI
1° GRADO
3
SECONDARIA
CAPANNOLI
8 172
SECONDARIA
LAJATICO
6 35
SECONDARIA
TERRICCIOLA
3 130
Totale
17 337
6
PERSONALE ATA
QUALIFICA
N°
DSGA
1
IMPIEGATI DI SEGRETERIA
6
COLLABORATORI
SCOLASTICI
19
TOTALE 26
STRUTTURE
La razionalizzazione delle risorse esistenti nell’intero Istituto e delle strutture
presenti nel Territorio, permette di assicurare gli spazi indispensabili per
un’organizzazione didattica rispondente ai bisogni, funzionali ad alcune
iniziative di ampliamento dell’offerta formativa e all’introduzione di
innovazioni metodologiche.
L’Istituto cura l’attuazione delle norme sulla sicurezza e sulla prevenzione dei
rischi nell’ambiente di lavoro (D.lgs 81/08 e successive modifiche ed
integrazioni)
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L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE
Il primo ciclo di istruzione è costituito dalla Scuola Primaria, della durata di
cinque anni, e dalla Scuola Secondaria di 1° grado, della durata di tre anni. È il
primo segmento in cui si realizza il diritto-dovere all’istruzione.
Il primo ciclo di istruzione si conclude con l’esame di Stato, il cui superamento
costituisce titolo di accesso al secondo ciclo.
Ai sensi dell’art. 4 del Decreto-legge n. 137/2008 convertito con modificazioni
dalla L. n. 169/2008, il tempo Scuola della Primaria è svolto secondo il modello
dell’insegnante unico che supera il precedente assetto scolastico del modulo e
delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell’orario scolastico
settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore , nei limiti delle risorse dell’organico
assegnato; è previsto altresì il modello delle 40 ore, corrispondente al tempo
pieno. Tali articolazioni riguardano a regime l’intero percorso della Scuola
primaria.
Dall’anno scolastico 2013/14 l’Istituto offre due modelli di tempo scuola,
quello di 40 ore del tempo pieno dei plessi di Santo Pietro e Selvatelle e l’orario
antimeridiano di 27 ore nei restanti plessi di Capannoli, Terricciola e Lajatico.
L’orario annuale obbligatorio delle lezioni nella Scuola Secondaria di primo
grado è di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, più 33 ore
annuali da destinare ad attività di approfondimento riferita agli insegnamenti di
materie letterarie, per tutte e tre le scuole dell’istituto.
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SERVIZIO SCOLASTICO
Compatibilmente con le risorse professionali, materiali e finanziarie, l’Istituto
propone la seguente articolazione del tempo scolastico:
SCUOLA DELL'INFANZIA
ATTIVITÀ SCOLASTICHE PER 5 GIORNI SETTIMANALI, IL SABATO CHIUSO
ORARIO SETTIMANALE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
SCUOLA DELL'INFANZIA DI CAPANNOLI
8,30-16,30*
SCUOLA DELL'INFANZIA DI ORCIATICO
8,30-16,30
SCUOLA DELL'INFANZIA DI TERRICCIOLA
8,00-16,00
*La Scuola dell'Infanzia di Capannoli offre un servizio pre-scuola: 7,30-8,30 e
post –scuola: 16,30- 17,30
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SCUOLA PRIMARIA
CLASSI A 27 ORE SETTIMANALI
ATTIVITA’ PER 6 GIORNI SETTIMANALI, SENZA
RIENTRI POMERIDIANI
CLASSI A TEMPO PIENO : 40 ORE
SETTIMANALI
ATTIVITA’ PER 5 GIORNI SETTIMANALI CON SABATO
CHIUSO
ORARIO SETTIMANALE DELLE SCUOLE PRIMARIE
PLESSO
CLASSI
ORARIO
GIORNI DELlA SETTIMANA
CAPANNOLI
I II III IV V
8,15-13,15
LUNEDÌ, MARTEDÌ e MERCOLEDÌ
8,15-12,15 GIOVEDÌ, VENERDÌ e SABATO
LAJATICO I II III IV V
8,40-13,10
TUTTI I GIORNI
TERRICCIOLA IA IB II III IV V
8,00-12,30
TUTTI I GIORNI
PLESSO
CLASSI A
TEMPO PIENO
ORARIO
S. PIETRO B.
I II A II B III IV V
8,30-16,30
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
SELVATELLE
I II III IV V
8,30-16,30
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CLASSI A TEMPO ORDINARIO : 30 ORE
SETTIMANALI
ATTIVITA’ PER 6 GIORNI SETTIMANALI,
SENZA RIENTRI POMERIDIANI
ORARIO SETTIMANALE DELLE SCUOLE SECONDARIE DI 1°GRADO
PLESSO
TEMPO SCOLASTICO
ORARIO
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
DI CAPANNOLI
TEMPO ORDINARIO 7,45-12,45
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
DI LAJATICO
TEMPO ORDINARIO 8,10-13,10
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
DI TERRICCIOLA
TEMPO ORDINARIO 8,00-13,00
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SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA
Viene assicurata a tutti gli alunni la possibilità di fruire degli scuolabus
comunali per il trasporto e, ove previsti rientri pomeridiani, del servizio di
mensa scolastica.
Commissione mensa
Al fine di una migliore organizzazione del servizio di refezione scolastica sono
presenti nell’Istituto:
Commissione mensa Comune di Capannoli
Commissione mensa Comune di Lajatico (nuova istituzione)
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OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA
LE SCELTE FORMATIVE
Il sistema educativo di istruzione e formazione è finalizzato alla crescita e alla
valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva,
delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia,
nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con il principio
di autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla
Costituzione (Legge 28 marzo 2003, n. 53).
In questa prospettiva l’Istituto si propone di realizzare interventi di educazione,
di formazione e di istruzione adeguati al contesto operativo, alla domanda delle
famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, per sviluppare le
potenzialità di ciascuno e garantire l’inclusione e il successo formativo nel
rispetto delle normative vigenti.
CRESCITA
E
VALORIZZAZIONE DELLA PERSONA UMANA
INTERVENTI
DI
EDUCAZIONE
INTERVENTI
DI
ISTRUZIONE
INTERVENTI
DI
FORMAZIONE
13
ANALISI DEI BISOGNI
I docenti rilevano nella popolazione scolastica dell’Istituto alcuni bisogni
specifici:
bisogno di ORIENTAMENTO
che comporta la necessità di attuare un
percorso formativo che, attraverso percorsi di
consapevolezza di sé e della realtà circostante
porti ad acquisire atteggiamenti autonomi, e
adeguati nelle previsioni e nelle scelte;
bisogno di INCLUSIONE NELLA SCUOLA
a cui rispondere con itinerari formativi e
didattici che promuovano la conoscenza, il
rispetto e la valorizzazione delle diversità
individuali, sociali e culturali;
bisogno di INCLUSIONE NEL TERRITORIO
che richiede alla scuola di
perseguire la costruzione, da parte
degli alunni, di un’identità culturale
radicata nella realtà locale e aperta
alla comprensione di altre culture;
di educare all’impegno sociale e
civile, nella difesa e nella
valorizzazione delle risorse
ambientali, di promuovere una
progressiva acquisizione delle
competenze di cittadinanza,
necessarie all’assunzione di responsabilità nella vita sociale e civile;
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bisogno di PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA, a
cui la scuola deve rispondere mirando al successo formativo di ciascuno e
proponendo un curricolo che utilizzi i metodi, i contenuti, le attività e i
sussidi più funzionali:
- sul piano cognitivo, all’acquisizione di solide competenze, ivi comprese
quelle inerenti alle conoscenze e all’uso della lingua inglese e delle nuove
tecnologie;
- sul piano affettivo-motivazionale, alla creazione di un clima positivo e
accogliente, che favorisca il benessere psico-fisico, l’interesse e la
motivazione ad apprendere, l’autostima e l’autonomia;
- sul piano relazionale, allo sviluppo della capacità di interagire e collaborare
con i compagni ed i docenti, di assumere responsabilità personali e sociali;
bisogno di CONTINUITÀ del processo educativo
che rende necessario operare il debito
raccordo pedagogico, curricolare ed
organizzativo tra la Scuola dell’Infanzia,
la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria
di I° grado, per garantire un percorso
formativo organico e completo, strutturato
secondo una logica di sviluppo coerente,
che valorizzi le competenze già acquisite
e assicuri inoltre l’interazione tra i diversi
ambienti di vita e di formazione
dell’alunno.
Per operare in tal senso, i docenti dei diversi ordini di scuola hanno
condiviso :
- un’idea di verticalità che fa riferimento non solo alla dimensione dei
saperi e dei contenuti, ma anche e , soprattutto, all’acquisizione graduale
di abilità, attitudini e competenze, in relazione ai livelli di sviluppo
evolutivo dell’alunno;
- un’idea di curricolo verticale come curricolo a spirale, con il passaggio
dal modello di apprendimento lineare/ sequenziale a quello di
apprendimento come processo ciclico e dinamico in cui tutto si formula e
riformula, arricchendosi in continuazione.
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GLI OBIETTIVI FORMATIVI
L’Istituto finalizza il POF a conseguire i seguenti obiettivi formativi, per rispondere ai
peculiari bisogni degli alunni dell’Istituto:
BISOGNI
OBIETTIVI FORMATIVI
ORIENTARSI NELLA REALTÀ Condividere le regole del vivere e del convivere. Operare
scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto
continuo della sua progettualità con i valori che orientano la
società in cui vive.
Orientarsi nello spazio e nel tempo dando espressione a
curiosità e ricerca di senso; osservare ed interpretare
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
AVERE COSCIENZA DI SÉ E
DELL’ALTRO
Interagire in modo efficace in diverse situazioni
comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre
rispettose delle idee degli altri; con ciò maturare la
consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento
comunicativo, ha anche un grande valore civile e utilizzarlo
per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
CONQUISTARE
UN’AUTONOMIA PERSONALE
Acquisire abilità percettive relative alle coordinate spaziali
e temporali necessarie per comprendere la propria
collocazione rispetto agli spazi e ai tempi, sviluppando la
capacità di orientarsi e compiere scelte autonome.
RELAZIONARSI
POSITIVAMENTE
CON GLI ALTRI E L’AMBIENTE
Essere consapevole che i grandi problemi dell’attuale
condizione umana possono essere affrontati e risolti
attraverso una stretta collaborazione non solo fra le Nazioni,
ma anche fra le discipline e fra le culture.
Usare la comunicazione orale per collaborare con gli altri,
ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti,
nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi
su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
COMUNICARE
ADEGUATAMENTE CON GLI
ALTRI
Avere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti, utilizzare gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed
apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
COMPRENDERE E PRODURRE
MESSAGGI E TESTI DI VARIO
GENERE
Ascoltare e comprendere testi di vario tipo «diretti» e
«trasmessi» dai media, riconoscendone la fonte,
il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
Dimostrare una padronanza della lingua italiana tale da
comprendere enunciati e testi di una certa complessità,
esprimere le proprie idee, adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
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GLI ASSI CULTURALI
L’Istituto assume a fondamento delle scelte formative e didattiche i seguenti assi
culturali:
ORIENTAMENTO degli alunni
INCLUSIONE degli alunni nella Scuola e nel Territorio
PREVENZIONE della dispersione scolastica
CONTINUITÀ del processo educativo
I progetti, i laboratori, le iniziative che si realizzano nelle Scuole dell’Infanzia,
Primarie e Secondarie di 1° grado dell’Istituto si collocano in questa prospettiva.
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GLI OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI
L’Istituto nel corrente anno scolastico si propone di conseguire, sul piano
didattico, i seguenti obiettivi:
PROMUOVERE L’INCLUSIONE degli alunni con
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.):
o alunni con disabilità (L.104)
o alunni con DSA (L.170)
o alunni con disturbi evolutivi
o alunni stranieri
o alunni con svantaggio socio-
economico-culturale
o alunni dotati di abilità e interessi
peculiari del pensiero divergente e creativo
La centralità del tema dell’inclusione viene sottolineata nel recente documento
di lavoro del Comitato scientifico nazionale che supporta la CM n. 22 / 26
agosto 2013 “Avvio delle misure di accompagnamento delle Indicazioni
nazionali 2012”.
CTI-VALDERA
Al fine di incrementare le capacità di inclusione ed integrazione delle scuole e
degli insegnanti nei confronti degli alunni stranieri, dei ragazzi diversamente
abili o in situazione di disagio sociale, già dallo scorso anno, si è costituito il
Gruppo di lavoro a sostegno del Centro Territoriale per l’Inclusione- CTI-
Valdera, come previsto dalla CM n. 8 / 6 marzo 2013
Il Gruppo di lavoro fornisce specifiche misure di accompagnamento per la
realizzazione di Piani per l'inclusione e Piani per la Gestione delle diversità,
informati a qualità e partecipazione.
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PROGETTO “MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO
al Piano di Gestione delle Diversità
Il nostro Istituto ha aderito al Progetto “Misure di accompagnamento alla
stesura del Piano di Gestione delle Diversità”. Il Progetto, inserito all’interno
del Piano “A scuola di diversità Pluralismo, intercultura, inclusione, diritti”
intende coadiuvare gli Istituti scolastici nell'elaborazione, attuazione e
aggiornamento del Piano di gestione delle diversità (DGR 530/2008).
La formula prescelta è quella dell’accompagnamento prolungato, che va oltre la
semplice attività di consulenza, consente di usufruire di un costante supporto
nella fase di progettazione e facilita la gestione di aspetti organizzativi, spazi e
tempi e rapporti con il Territorio.
L’intervento sarà realizzato da:
Agenzia FORIUM
Scuola Superiore Sant’Anna
UNIPI Dip. Scienze Politiche e Centro di Ateno-CISP
Associazione Arturo
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Azioni già intraprese (a.s.2013-14)
incontri preliminari con dirigenti scolastici e figure strumentali, referenti
di plesso etc.
incontro con collegio docenti e personale ATA
incontri operativi condotti da esperti con gruppi di lavoro tematici
presentazione di buone prassi e metodologie didattiche
osservazione in classe o formazione in situazione con successiva
restituzione
supporto di esperti di monitoraggio e valutazione dei processi di
progettazione
Percorsi da attivare (a.s.2014-15)
Un primo percorso è finalizzato a supportare l’Istituto nel lavoro, già in corso,
di pianificazione interna e di rafforzamento dei legami con il Territorio; offre
consulenza nella progettazione e nelle azioni di monitoraggio e mette a
disposizione gratuitamente esperti su temi specifici. Con la collaborazione del
CRED vengono promossi incontri con i soggetti istituzionali del Territorio,
finalizzati a migliorare il livello di collaborazione e di coordinamento.
Il secondo percorso attiva un processo formativo su temi segnalati dall’Istituto:
1. Miglioramento della comunicazione tra docenti e gestione delle
dinamiche interne alla scuola.
- la leadership orizzontale e la capacità di motivare
- l'approccio relazionale win-win
- coinvolgere e far appassionare i colleghi ai progetti
- congruenza vs incongruenza comunicativa
2. Strumenti per favorire la partecipazione dei genitori. - la comunicazione insegnanti/genitori
- gli aspetti comunicativo-relazionali
- come rendere più efficaci gli incontri scuola-famiglia
3. Strategie di didattica inclusiva. - presentazione di alcuni strumenti e metodi di didattica inclusiva
- progettare un’unità di apprendimento di tipo inclusivo
- il valore inclusivo della didattica della narrazione
È inoltre possibile per l’Istituto:
presentare la propria esperienza di lavoro in occasione del Convegno
finale del Progetto “A scuola di diversità” che si terrà a Pisa entro la fine
dell’anno;
progettare insieme all’équipe coinvolta nel progetto una “Giornata della
Diversità”, da realizzare in primavera. La giornata ha lo scopo di
comunicare all’esterno le attività svolte dalla scuola sul tema
dell’inclusione e di coinvolgere le famiglie.
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IL GLI
Presso l’Istituto Comprensivo di Capannoli, per l’anno scolastico 2014/2015, è
costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)così come segue:
la Dirigente Scolastica dott.ssa
Sansone Lidia;
la Funzione Strumentale per
l’inclusione
i docenti coordinatori di
Classe/Interclasse/Intersezione
i docenti coordinatori di
plesso e di ordine
i docenti di sostegno operanti
nell'Istituto;
un rappresentante dei genitori
i rappresentanti degli operatori
sanitari coinvolti nei progetti
formativi degli alunni
(ASL/Specialisti, Ente Locale)
Qualora fossero individuati, anche esperti istituzionali o esterni in regime di
convenzionamento con l’Istituto I componenti del GLI sono integrati da tutte le
risorse specifiche e di coordinamento presenti nell’Istituto (funzioni strumentali,
insegnanti per il sostegno, docenti disciplinari con esperienza e/o formazione
specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti
istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con l’Istituto), in modo da
assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di
miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle
criticità all’interno delle classi.
Le funzioni principali del GLI sono:
- rilevazione dei BES presenti nell’Istituto;
- raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o
in rapporto azioni strategiche nell’Amministrazione;
- focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai docenti sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di Inclusività dell’Istituto;
- raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH, sulla base
delle effettive esigenze, ai sensi dell’art.1, comma 605, lettera b, della
L.296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall’art.10,
comma 5 della legge 30 luglio 2010 n.122;
- raccolta delle ore di sostegno individuate nei singoli GLIC sulla base delle
effettive esigenze del caso;
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- elaborazione di una proposta di Piano Annuale dell’Inclusione riferito a tutti
gli alunni con BES.
A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza
degli interventi di inclusione scolastica operati negli anni precedenti e formulerà
un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e
non, per incrementare il livello di inclusività generale dell’ Istituto nell’anno
successivo. Il piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e
inviato ai competenti Uffici degli USR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la
richiesta di organico di sostegno. Inoltre il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione
costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari
territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio,
monitoraggio, ecc.).
IL GLH Presso l’Istituto Comprensivo di Capannoli, per l’anno scolastico 2014/2015,
sono costituiti i Gruppi di Lavoro sull'Handicap. I GLH sono in numero pari
alle classi ove è presente lo studente diversamente abile.
Ogni GLH è costituito da:
- Dirigente Scolastico;
- Docenti appartenenti alla Classe dell’allievo diversamente abile;
- Docente di Sostegno;
- genitori dell’alunno diversamente abile:
- uno o più rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi
degli alunni (ASL/Specialisti, Ente Locale);
I Consigli di Classe degli alunni diversamente abili, i GLH devono:
- discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più
opportuno per l’alunno;
- raccogliere i piani disciplinari o di ambito disciplinare, da allegare al PEI entro
le date stabilite;
- redigere il PEI e il PDF da presentare al GLH;
- essere informati su tutte le problematiche relative all’alunno diversamente
abile per quanto è necessario all’espletamento dell’attività didattica;
- essere informati delle procedure previste dalla normativa. I singoli docenti che hanno come alunni ragazzi diversamente abili, oltre a
quanto descritto nell’art.4 che precede, devono segnalare al Coordinatore di
classe, all’insegnante di sostegno e alla F.S per l’Inclusione qualsiasi problema
inerente all’attività formativa che coinvolga gli alunni diversamente abili.
Il GLH d’Istituto fa richiesta all’USR, nel mese di Giugno, delle ore di
sostegno e poi a settembre assegna il “sostegno” alla classe in cui è iscritto
ciascun alunno disabile, ripartendolo dal “monte ore” complessivo e indistinto,
assegnato dall’Ufficio Scolastico Territoriale
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PREVENIRE E CONTRASTARE IL DISAGIO per promuovere
il successo formativo, attraverso interventi mirati, in risposta ad un precoce
riconoscimento di situazioni di criticità.
Durante il percorso evolutivo nel bambino
e nell’adolescente possono presentarsi
situazioni di disarmonia a vari livelli, sia
dal punto di vista psicofisico, che
nell’adattamento ai diversi contesti
ambientali, tra cui la realtà scolastica.
Il disagio scolastico non si presenta come
un fenomeno unico, poiché si manifesta
attraverso varie forme non sempre
immediatamente riconoscibili ed è
riconducibile ad una pluralità di cause.
Infatti esso può manifestarsi come
problematicità sia nelle relazioni
interpersonali che nella capacità di
fronteggiare positivamente le richieste di
sviluppo, di crescita personale e di
adattamento promosse dalla scuola.
Le problematicità relazionali possono condurre il bambino/ ragazzo ad una
chiusura rispetto alla realtà circostante e ad una possibile caduta della
motivazione e del rendimento, con conseguenze negative sul processo di
costruzione del sé.
Inoltre, i tempi ed i modi di sviluppo e di approccio cognitivo sono diversi in
riferimento a ritmi e modi di apprendimento, quindi si possono creare situazioni
di impatto negativo in riferimento alle richieste scolastiche che possono
interrompere o incidere negativamente sull’atteggiamento nei confronti della
scuola e dell’imparare.
IL DISAGIO SCOLASTICO RAPPRESENTA UN’ ESPERIENZA DI
DISORIENTAMENTO
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UN’AZIONE DI PREVENZIONE NEI CONFRONTI DI QUESTO
FENOMENO:
si fonda sui valori legati all’autoemancipazione della persona;
mette in campo metodologie per sviluppare autopromozione, cioè per
aiutare lo studente in difficoltà a percepirsi e ad essere più competente nel
fronteggiare il compito scuola;
aiuta l’alunno a sviluppare una personalità positiva rispetto ad una sua
esperienza importante (la scuola), motivandolo ad esercitare un controllo
attivo sull’andamento del proprio percorso formativo.
INTERVENTI
Sul piano della relazione
- Creare un clima scolastico positivo ed accogliente
- Stabilire con gli allievi una relazione che stimoli il loro impegno e
la collaborazione reciproca
- Sviluppare e potenziare le abilità sociali e le competenze emotive
dei minori
- Valorizzare le competenze genitoriali e sostenere le responsabilità
personali e familiari
- Costruire e mantenere un rapporto di comunicazione e di
collaborazione con le famiglie
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Sul piano dell’approccio metodologico-didattico
Motivare gli allievi ad apprendere, stabilendo con loro un rapporto di
fiducia e di stima
Attivare/incoraggiare negli allievi partecipazione ed interesse
Proporre attività che richiedano coinvolgimento, confronto e discussione
Utilizzare strategie di insegnamento rispondenti ai diversi stili di
apprendimento
Predisporre percorsi di personalizzazione/individualizzazione, lavori a
classi aperte per gruppi di livello, di compito, elettivi
Conferire unitarietà all’insegnamento dei saperi disciplinari
Potenziare la didattica laboratoriale
Utilizzare le moderne tecnologie per attivare una diversità di linguaggi
con i quali veicolare conoscenze e realizzare un coinvolgimento attivo
degli allievi nella scoperta della realtà
AZIONI SPECIFICHE
INTERVENTI RICONDUCIBILI ALLA PROGETTAZIONE
PREVISTA NEI PEZ- PROGETTI EDUCATIVI DI ZONA 2014:
Attività laboratoriali su progetto della Scuola, anche con la presenza di
esperti esterni
Ore aggiuntive di personale docente o ATA per le situazioni di emergenza
Interventi di mediazione linguistico-culturale
Laboratorio di confronto-consulenza tra insegnanti, genitori ed esperti
sotto forma di SPORTELLO D'ASCOLTO.
PROGETTO DAEDALUS Punto d'ascolto per alunni all' interno dell' Istituto scolastico, come momento
progettuale in risposta alle difficoltà adolescenziali, relazionali ed emozionali
che spesso incidono sull'apprendimento e ostacolano il benessere scolastico
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PROGETTO GALILEO
Percorso di formazione pluriennale “in servizio” degli insegnanti per favorire il
“ben essere” e il successo degli alunni a scuola
Da diversi anni la Scuola dell’Infanzia di
Capannoli ha aderito al Progetto di
formazione e ricerca-azione Galileo.
Attualmente partecipano al percorso 3
sezioni.
Da quest’anno partecipano al progetto
anche la Scuola dell’Infanzia di Orciatico
con la sezione dei tre anni e la Scuola
dell’Infanzia di Terricciola con tutte le
sezioni
OBIETTIVI ESSENZIALI DEL PROGETTO
Garantire il successo formativo a tutti gli alunni.
Lavorare alla costruzione del pensiero di ciascuno, portandolo al massimo
possibile
Lavorare alla costruzione delle competenze e conoscenze disciplinari di
ciascuno, sempre al massimo livello individuale.
Formare docenti attraverso la ricerca/azione.
Formare docenti e genitori attraverso seminari interattivi.
Formare docenti e genitori attraverso le consulenze su casi particolari.
STRUMENTI ESSENZIALI
Protocolli e curricula per una valutazione e programmazione
personalizzata
Profili per una efficace comunicazione scuola-famiglia
Insegnamento in piccolo gruppo
Strumenti didattici vari
PROTOCOLLI
I protocolli rappresentano i primi strumenti operativi. Consistono in una serie di
semplici prove da somministrare a ciascun alunno e questionari per ricavare
informazioni dalla famiglia. Hanno lo scopo di abituare l’insegnante ad un
metodo di valutazione globale ed analitica per ciascun bambino, senza affidarsi
a impressioni soggettive che derivano da un’osservazione generica.
CURRICULA
I curricula rappresentano le tappe di un percorso costruttivo mentale che ogni
bambino inizia precocemente in famiglia e prosegue con l’aiuto della scuola. La
valutazione con i curricula aiuta l’insegnante a situare con precisione ogni
alunno dove egli abbia raggiunto un solido apprendimento in ogni disciplina,
iniziando dalla scuola dell’infanzia e proseguendo nella valutazione analitica
negli anni della scuola primaria e secondaria di primo grado.
26
Tutti gli alunni hanno in tal modo assicurate esperienze scolastiche sistematiche
ed integrate nel rispetto dei loro bisogni, dei ritmi di lavoro e dei propri stili
cognitivi. Ogni alunno può così ricevere quelle esperienze educative e
conoscitive, che corrispondono esattamente alle proprie caratteristiche, e che
costituiranno una reale precoce programmazione individualizzata.
PROFILI
I risultati ottenuti dai protocolli e soprattutto dai profili sono sintetizzati nei
profili, che possono servire per:
avere sotto controllo il livello acquisito da ciascuno
comunicare e discutere con la famiglia i risultati
attivare una effettiva metacognizione in ogni alunno.
PROGETTO EINSTEIN
Screening di prevenzione della dislessia nelle prime, seconde e terze
classi delle Scuole Primarie finalizzate all'inclusione/integrazione di tutti
gli alunni
Con le altre istituzioni scolastiche facenti parte della Rete “Costellazioni”,
anche nel corrente anno scolastico, l’Istituto realizza il Progetto Einstein,
finalizzato alla promozione del successo formativo e alla prevenzione del
disagio scolastico attraverso:
individuazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura e calcolo;
rafforzamento delle competenze;
integrazione di soggetti tramite attivazione di laboratori di ricerca e
sviluppo.
27
Percorsi di EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Il concetto di salute formulato
nel 1948 dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità è ancora
oggi alla base della definizione
ufficiale del termine "salute". La
definizione formulata dall’O. M.
S. è la seguente: "La salute è
uno stato di completo benessere
fisico, mentale e sociale e non
consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità". L’ educazione alla
salute è perciò promozione del pieno sviluppo della personalità, cioè
promozione della piena realizzazione delle potenzialità dell’intelligenza,
dell’affettività, dell’integrazione sociale dei singoli alunni, in modo da
assicurare la pienezza della vita personale, l’attivazione di tutta l’umanità di cui
ogni soggetto è ricco
L’educazione alla salute è oggi centrata sul modello socio-affettvo di salute
orientato allo sviluppo personale, alle teorie dell’apprendimento sociale ,
dell’autoefficacia e dell’educazione alle life-skills.
L’Istituto aderisce al Progetto Regionale “BENESSERE A SCUOLA:
PROMOZIONE DELLA SALUTE E LIFE SKILLS EDUCATION IN
AMBITO SCOLASTICO” patrocinato dall’Azienda USL 5 di Pisa e dalla
Società della Salute della Valdera, che prevede percorsi formativi
(rispettivamente di base e avanzato) per docenti sulla metodologia delle Life
Skills per il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi:
- formare i docenti che siano in grado di applicare strumenti metodologici
per la promozione della salute in ambito scolastico;
- aumentare le conoscenze teoriche e le competenze tecniche sui programmi
di Educazione alla Salute basati sulle metodologie Life-Skills e Peer
Education, sulla progettazione e valutazione degli stessi
Percorsi rivolti agli alunni promossi dalla Società della salute della Valdera
Solidarietà e donazione: “Imparare a conoscere per salvare la vita nostra e
degli altri” e “Donazione del sangue e del midollo osseo”
Primo soccorso e prevenzione incidenti stradali: “Imparare a conoscere
per salvare la vita nostra e degli altri”
Educazione sessuale: “Presentazione consultorio adolescenti”
Educazione alimentare come primo approccio per gli alunni della scuola
primaria al tema dell'educazione alimentare e all'importanza che essa
riveste nella vita degli individui
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COLLABORAZIONI PER L’INCLUSIONE CON EE.LL
Comune di CAPANNOLI: “Progetto
handicap” e “Progetto Inclusione”
Comune di LAJATICO: ”Una scuola
dell’integrazione”
Comune di TERRICCIOLA:
“Laboratorio di musicoterapia”
INIZIATIVE DI ATTIVITÀ MOTORIA E SPORTIVA
Le attività sportive, promuovendo la cultura del rispetto dell'altro e delle
regole, si configurano come potente strumento di inclusione sociale e di
contrasto alle problematiche connesse al disagio giovanile
Considerato che la scuola è il luogo ideale in cui avvicinare i bambini e gli
adolescenti al mondo dello sport e scoprirne i valori di lealtà e correttezza ,
anche per l’a.s. 2014/15 si è attivato il GRUPPO SPORTIVO per la Scuola
Secondaria di primo grado e, nell’ambito del Progetto “Sport di Classe”, si è
costituito GRUPPO SPORTIVO per la Scuola Primaria.
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PROGETTO “SPORT DI CLASSE” –SCUOLA PRIMARIA
Sport di Classe è il progetto nato dall’impegno congiunto del Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale
Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per promuovere
l’educazione fisica fin dalla Scuola Primaria e favorire i processi educativi e
formativi delle giovani generazioni. Il progetto prevede la costituzione del
GRUPPO SPORTIVO per la Scuola Primaria.
Destinatari Tutte le Scuole Primarie italiane.
Finalità Motivare le giovani generazioni all’attività fisica
IL PROGETTO PREVEDE
Coinvolgimento di tutte le classi 3e, 4e e 5e delle Scuole Primarie per
l’intero anno scolastico, a partire da dicembre 2014
2 ore di educazione fisica settimanali per tutte le classi 3e, 4 e 5
Inserimento della figura del Tutor Sportivo all’interno del Centro Sportivo
Scolastico della Scuola Primaria
Informazione/formazione iniziale ed in itinere dell’insegnante titolare della
classe
Realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni
con bisogni educativi speciali (BES)
Diffusione tra i ragazzi dei valori educativi dello sport (inclusione,
integrazione, fair play, ecc)
Possibile estensione del progetto alle classi 1e e 2e delle scuole che hanno
aderito
Adesioni
Plesso di Terricciola - referente docente Granchi Alessandra
Plesso di Santo Pietro - referente docente Peccianti Lucia
30
CURARE IL RECUPERO E L’ECCELLENZA
La singolarità di ogni alunno richiede un adattamento dell’insegnamento alle
caratteristiche individuali di ogni alunno. Infatti la stessa attività didattica, anche
se diretta a tutti i soggetti, produce effetti diversi in ognuno: ciascuno degli
allievi trae profitto in modo diverso dall’attività di insegnamento perché sono
singolari e individuali le condizioni dell’apprendimento riconducibili alla sua
dimensione interna. Al fine di consentire lo sviluppo di tutte le abilità di base
(cognitive, affettive e sociali) e di valorizzare le caratteristiche individuali,
nell’Istituto si realizzano, con modalità e organizzazione e tempi differenziati
e congruenti con le risorse disponibili, attività mirate per il recupero e lo
sviluppo degli apprendimenti.
INTERVENTI PER IL RECUPERO
Percorsi e valutazioni personalizzate
Strategie e metodologie personalizzate
Attività in situazione di compresenza
Percorsi di recupero in orario aggiuntivo e/o extrascolastico
INTERVENTI PER L’ECCELLENZA
Percorsi e progetti finalizzati a
motivare, gratificare e valorizzare
alunni dotati di competenze,
abilità e interessi peculiari del
pensiero divergente e creativo
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LE SCELTE CURRICOLARI
Il Ministero stabilisce ciò che gli allievi devono sapere e saper fare alla fine di
un ciclo di studi e definisce un nucleo fondamentale, omogeneo che rispecchia
la cultura, le tradizioni e l’identità nazionale, cui tutte le scuole devono riferirsi
nella predisposizione dei percorsi di insegnamento e di apprendimento.
I docenti progettano l’attuazione dell’offerta formativa nella realtà concreta di
una scuola e di una classe, tenendo conto della realtà personale, dei bisogni
cognitivi e affettivi, del bagaglio conoscitivo, esperienziale e del contesto socio-
familiare di ciascun allievo e delle scelte delle famiglie.
Nella definizione delle scelte curricolari essi operano per la realizzazione di un
itinerario di apprendimento articolato, organico e condiviso, anche con il
supporto di corsi di aggiornamento e di formazione specifici, che faciliti il
passaggio dall’esperienza alla sua simbolizzazione come capacità di rileggerla e
di riviverla, avvalendosi della cultura ufficiale, vissuta non come un fatto
astratto, ma come un patrimonio che serve a costruire la propria identità e la
propria autonomia.
Con tale percorso mirano a promuovere non solo il possesso di conoscenze e
abilità ma anche e soprattutto l’acquisizione di competenze, intese come
padronanza di concetti, di principi e di abilità per la soluzione di problemi,
trasferibili in situazioni e contesti diversi.
32
LA DIDATTICA
Per conseguire i più efficaci risultati nei processi di insegnamento-
apprendimento, i docenti valorizzano la flessibilità su molteplici piani
dell'azione educativa e didattica, con modalità adeguate alle specificità dei
diversi gradi di scuola e rigorosamente rispettose delle disposizioni ministeriali:
sul piano delle scelte culturali, per un piano di studi rispondente alle
esigenze formative degli alunni;
sul piano dell'organizzazione e della gestione delle risorse professionali,
ottimizzando le possibilità offerte dall'Istituto Comprensivo;
sul piano dell'organizzazione didattica dei tempi, dei contenuti disciplinari,
dell'aggregazione degli allievi anche in gruppi diversi dalla classe;
sul piano dei percorsi di formazione dei singoli alunni, in rapporto ai bisogni
e alle potenzialità individuali.
I docenti riorganizzano i percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi
specifici di apprendimento e sulle competenze degli alunni, valorizzando
l’introduzione di nuove metodologie didattiche, anche attraverso il ricorso alle
tecnologie multimediali.
Privilegiano le attività laboratoriali come strumento per l’acquisizione dei
“saperi” fondamentali e delle competenze necessarie per una gestione attiva del
processo di apprendimento.
33
LE COMPETENZE
Nella scuola le capacità personali degli alunni diventano competenze personali
grazie agli interventi di mediazione didattica che mettono l’alunno in grado di
avvalersi, nelle situazioni contingenti, di conoscenze e di abilità. Le competenze
sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla
promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano
una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la
partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza
civile e del bene comune.
La Scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel
profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita
personale e per la partecipazione sociale, che saranno oggetto di certificazione.
Il profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di
insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve
mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione.
COMPETENZE CHIAVE per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione
del 18 dicembre 2006):
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4) competenza digitale
5) imparare a imparare
6) competenze sociali e civiche
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità
8) consapevolezza ed espressione culturale
È compito specifico della Scuola promuovere quegli interventi educativi capaci
di far sì che le capacità personali di ogni alunno/studente si traducano nelle
otto competenze-chiave di cittadinanza, previste a conclusione dell’obbligo di
istruzione. Le competenze chiave promuovono la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
34
LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse
continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e
finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può
offrire. Il concetto di cittadinanza racchiude e dischiude un percorso formativo
unitario teso a raggiungere gli specifici Traguardi per lo sviluppo delle
competenze, così come chiaramente configurato nelle Indicazioni per il
curricolo. Pertanto i Traguardi si connotano come “l’indispensabile premessa
per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a
conclusione dell’obbligo di istruzione”(Nota del 31/01/2008 prot.n1296): Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non
formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo
strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare:
o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico)
e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali)
o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,
stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento
dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al
contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
35
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse
discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni
PER UNA NUOVA CITTADINANZA La Scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea
verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi
continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di
un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a
vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.
Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi
ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le
famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo
educativo. La Scuola non può interpretare questo compito come semplice
risposta a un’emergenza. […]
La Scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli
strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di
norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di
appartenenza, locali e nazionali. […] La promozione e lo sviluppo di ogni
persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre
persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere
nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme.
[…] La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello
stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che
oggi toccano il nostro continente e l’umanità tutta intera non possono essere
affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo
attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di un’unica
comunità di destino europea così come di un’unica
comunità di destino planetaria. Perché gli studenti acquisiscano una tale
comprensione, è necessario che la Scuola li aiuti a mettere in relazione le
molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della
storia europea e della storia dell’umanità. La Scuola è luogo in cui il presente è
elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.
(tratto da Indicazioni Nazionali Per il Curricolo, 2012)
Nell’ambito dell’Educazione alla Cittadinanza, l’Istituto, in tutti gli ordini di
Scuola, promuove iniziative per favorire l’acquisizione di competenze per
l’esercizio della cittadinanza attiva.
In particolare:
36
1. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI- COMUNE DI
CAPANNOLI
Funzionale al conseguimento delle Competenze di Cittadinanza è presente in
Istituto, già da diversi anni, il Consiglio Comunale dei ragazzi, promosso dal
Comune di Capannoli.
Esso viene istituito con le seguenti finalità educative:
- Avvicinare i ragazzi alle istituzioni;
- Stimolare la partecipazione alla vita
sociale del paese;
- Aumentare il senso di responsabilità nei
confronti della collettività locale, nazionale
e mondiale;
- Conoscere le regole e il funzionamento
del sistema democratico;
- Accrescere la consapevolezza dei diritti e
dei doveri verso le istituzioni e verso la
comunità e il territorio;
- Favorire la conoscenza e
l’approfondimento delle problematiche
legate al mondo dell’infanzia e
dell’adolescenza.
- Valorizzare lo scambio interculturale.
Vengono inoltre individuate le seguenti finalità generali:
- Creare le condizioni affinché l’Amministrazione Comunale possa meglio
conoscere le problematiche dei bambini e dei ragazzi;
- Incentivare ogni esperienza volta a promuovere una cittadinanza attiva sia in
ambito locale che globale.
Classi coinvolte: classi I^ e II^ Scuola Secondaria e classi IV^ e V^ Scuola
Primaria
37
2. PROGETTO “Memorie di libertà-Libertà e democrazia nel dialogo
tra generazioni” -CLASSI III^ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI
CAPANNOLI Associazione coinvolta : ANPI Valdera Colline - sez. “G. Bonicoli”, con
finanziamento dell’Amministrazione Comunale di Capannoli
Il dialogo fra le generazioni è sicuramente elemento costitutivo dei
compiti istituzionali della scuola, luogo di incontro e confronto fra i saperi, la
memoria della comunità, le aspettative di futuro delle nuove generazioni.
Indispensabile a questo fine intensificare occasioni ed efficaci modalità di
interazione e reciproca apertura fra scuola e comunità locale, anche tramite la
mediazione delle realtà associative che operano sul territorio.
Fra queste l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, “fortemente
impegnata ed interessata a valorizzare, soprattutto nelle scuole, la storia e le
vicende della seconda guerra mondiale, la Resistenza e la Guerra di liberazione,
a far conoscere a fondo la Costituzione, e contribuire alla formazione dei
giovani non solo sul piano culturale, ma anche sotto il profilo del civismo e dei
sentimenti concretamente democratici”.
Obiettivi progettuali
Far comprendere il valore della Costituzione, contribuire alla sua
conoscenza, per rafforzare sentimenti e comportamenti democratici e di
cittadinanza attiva, partecipe e solidale;
Valorizzare l’importanza della memoria della Resistenza, anche nel
racconto di chi l’ha vissuta in prima persona;
Rafforzare le opportunità del dialogo intergenerazionale, anche nella
valorizzazione delle componenti di genere, per raccogliere speranze e
promesse dalla vicende passate e trasformarle in aspettative e
adempimenti futuri;
Accrescere la consapevolezza dell’importanza del contesto territoriale e
delle sue risorse anche memoriali, al fine di rafforzare la coesione sociale
e la tenuta della comunità locale, nel riconoscimento del ruolo
dell’istituzione comunale quale primo presidio della vita democratica;
Favorire i rapporti della Scuola con il Territorio anche nel coinvolgimento
delle Associazioni e nel riconoscimento del loro ruolo;
Fornire contenuti e materiali al lavoro di apprendimento della storia, con
particolare riferimento ai temi del movimento di liberazione e dell’età
contemporanea;
Rafforzare le metodologie attive di didattica della storia, nel ricorso anche
alle nuove tecnologie multimediali, via internet e social.
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3. PROGETTO “Il lungo cammino delle donne e degli uomini verso la
libertà e l’uguaglianza”
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI LAJATICO
“Il lungo cammino delle donne e degli uomini verso la libertà e
l’uguaglianza” è un’Unità d’Apprendimento sulla conoscenza della
Costituzione Italiana in stretto collegamento con il programma di storia.
E’ previsto un itinerario attraverso gli articoli della Costituzione sulla base di un
percorso tematico, in quanto per comprendere meglio gli articoli della nostra
Legge Costituzionale è opportuno, facendo riferimento agli eventi storici,
prendere in esame alcuni temi specifici quali il razzismo; la secolare
emarginazione delle donne, escluse da un ruolo pubblico e relegate in un
ambito privato, in quanto considerate inferiori; la libertà religiosa (art. 19);la
libertà di esprimere le proprie opinioni (art.21); la libertà della scienza (art.33),
ecc.
Conoscendo la storia delle lotte, dei sacrifici, delle morti di tante persone per il
riconoscimento dei diritti umani, di quelle libertà che sembrano così naturali,
gli alunni diventeranno consapevoli del patrimonio di valori che le generazioni
precedenti ci hanno lasciato in eredità; da qui la nascita di un impegno a
difendere le libertà e i diritti, duramente conquistati.
39
4. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA- SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO DI TERRICCIOLA
Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, il plesso sensibilizza e informa
gli alunni su importanti temi, quali la donazione del sangue e del midollo osseo,
l’attuazione di interventi di primo soccorso, la gestione di emergenze
ambientali, avvalendosi di esperti del territorio: medici del Centro trasfusionale
di Pontedera, volontari delle associazioni Fratres, Misericordie, e Protezioni
Civili comunali.
Percorsi promossi dalla “Società della Salute”.
Incontro / dibattito con esperti d’informazione e comunicazione della
Polizia Postale per la sicurezza sul web e cyberbullismo.
Giornata della memoria.
Progetti di riciclaggio ed ed. ambientale promossi dagli Enti Locali, dal
FAI, dalla Regione Toscana, dal MIUR.
Concorso letterario sui Diritti dell’infanzia promosso dall’Ente Locale .
Pellegrinaggio ai campi di sterminio nazisti (concorso grafico e letterario)
promosso dall’Ente Locale e ANED e altri concorsi promossi dai vari enti
sull’importanza della memoria (es: concorso regionale “Sentinelle della
memoria”).
Concorso nazionale “Nave della Legalità” in ricordo della strage di
Capaci.
Progetti COOP (es. percorso dal titolo “Di razza umana”).
Incontro con il Maresciallo della stazione di Terricciola per un percorso
sulla legalità
Lezioni di Primo soccorso e Protezione civile in collaborazione con le
Misericordie del Comune di Terricciola e la Protezione Civile locale.
Incontro con medici del centro trasfusionale e FRATRES per la
sensibilizzazione alla donazione del sangue e del midollo osseo.
Attività di riflessione condivisa, in orario curricolare. Condivisione dei
regolamenti e discussione sulle norme di comportamento.
40
LA RICERCA-AZIONE
Da molti anni i docenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della
Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto sono impegnati in attività di Ricerca-
Azione (RA) sia per ordine di scuola che in verticale, spesso in rete con altri
Istituti.
La metodologia della Ricerca-Azione cala la ricerca nella realtà della scuola,
coniuga teoria e pratica didattica, al fine di migliorare la prassi educativa sia
attraverso l’azione, sia attraverso la riflessione sugli effetti di queste azioni.
Gli strumenti e le procedure della Ricerca-Azione offrono ai docenti la
possibilità di esplorare la realtà nella quale operano, di analizzare come
lavorano, di introdurre modifiche e di sperimentare novità. Il tutto criticamente,
allo scopo di poter spiegare e giustificare, al termine del lavoro, il proprio
operato con argomentazioni teoriche e ragionate.
Attraverso le esperienze di Ricerca-Azione i docenti intendono apportare
positivi cambiamenti nella pratica educativa, contestualmente all’apprendimento
di strategie di valutazione e di riorganizzazione della pratica stessa.
Già dallo scorso anno, l’Istituto ha aderito al bando “Misure di
accompagnamento -Progetti di Formazione e Ricerca per le Indicazioni
Nazionali” con un progetto in rete di Formazione e Ricerca “Costellazioni
per le Indicazioni Nazionali”. Il lavoro di formazione e ricerca-azione attivato
è stato coordinato dai referenti di ogni Istituto, con la supervisione di esperti e
con il supporto di partner locali (il Laboratorio Didattico Territoriale, l’Unione
dei Comuni, il Centro di Ricerca Educativa “Gianni Rodari” e la Scuola
Superiore San’Anna).
Per l’anno 2014/15, in base al DM n. 762 del 2 ottobre 2014, alla CM n.
49 del 1 novembre 2014 e al DDG n. 902 del 19 novembre 2014, potranno
essere proseguite le azioni già poste in essere nella precedente annualità o
essere attivati nuovi percorsi didattici per l’attuazione delle Indicazioni
Nazionali per il Curricolo, DM 254/2012.
41
L’EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il significato da attribuire al termine
ambiente assume, oggi, una nuova valenza,
profondamente diversa rispetto al passato.
Esso infatti non si riferisce più solo al
campo dei fenomeni fisici e naturali che
contraddistinguono l’ecosistema naturale,
ma è concepito come contesto spaziale nel
quale le vicende umane si manifestano.
Il dibattito e la ricerca a livello sia nazionale sia internazionale, hanno fatto
emergere con forza un’idea di Educazione Ambientale che si configura sempre
più come un’educazione al futuro consapevole. Alla base sta l’idea che una
società in evoluzione possa determinare la propria sopravvivenza solo attraverso
una consapevolezza e una volontà forte di risoluzione dei problemi e delle
emergenze ambientali.
L’Istituto porta avanti attività di educazione ambientale in tutti gli ordini di
scuola aderendo a progetti promossi dalla regione Toscana (“Costruzione di
unità didattiche su Cambiamenti climatici” -azione 2 della DGRT 1074/2013)
che rientrano in un quadro di conoscenze scientifiche sui cambiamenti climatici
e sulla risorsa idrica. Tali progetti vengono attuati utilizzando una didattica
innovativa con la costruzione di “unità di competenza “ volte a rendere i
ragazzi consapevoli di come ciascuno, con i propri comportamenti, può
interferire sull’equilibrio e la preservazione delle risorse naturali e a promuovere
atteggiamenti virtuosi.
AMBIENTE
ECOSISTEMA
NATURALE
AMBIENTE
ANTROPIZZATO
AMBIENTE SOCIALE
EDUCAZIONE AMBIENTALE
COME
EDUCAZIONE AL FUTURO CONSAPEVOLE
42
L’EDUCAZIONE SCIENTIFICA
La rapida evoluzione delle conoscenze e
delle tecnologie impone la formazione
di cittadini in grado di essere
protagonisti attivi di un processo
continuo di costruzione di conoscenza
che oggi appare l’unica caratteristica
veramente prevedibile come
indispensabile per il mondo di domani.
Da questo punto di vista la scuola è
chiamata a fornire agli allievi
competenze, conoscenze e capacità
indispensabili all'acquisizione di
autonomia consapevole e all'assunzione
delle connesse responsabilità, dunque a fornire una formazione che abbia valore
autenticamente culturale.
L’educazione scientifica nella scuola di base va considerata in questa prospettiva
Il LABORATORIO DIDATTICO TERRITORIALE
Il Laboratorio Didattico Territoriale (LDT) è un’iniziativa che concorre, in
quanto specifico progetto relativo alle Scienze sperimentali, al rafforzamento
delle esperienze di integrazione e qualificazione del Sistema Formativo della
Valdera, per rendere effettiva l’autonomia scolastica attraverso il
coordinamento orizzontale e verticale degli istituti scolastici, il collegamento fra
il sistema formativo territoriale e l’Università, l’integrazione con le risorse del
Territorio e gli interventi delle Istituzioni Locali. (ripreso dal sito LDT)
Già da diversi anni molti docenti dei tre ordini di scuola aderiscono alle
iniziative proposte da LDT, al fine di promuovere l’innovazione della didattica
nell’ambito delle discipline scientifiche e la verticalizzazione dei percorsi
curricolari. In particolare sono state elaborate numerose proposte di didattica
laboratoriale, fondate su un approccio metodologico interdisciplinare per
l'acquisizione di competenze trasversali e disciplinari.
La Proposta di Piano per le attività 2014-2015 è così articolata:
Attività di ricercazione “Prima Scienza”, che prevede l’organizzazione di
incontri di formazione per i docenti che intendono proseguire le
esperienze già avviate ed il supporto di esperti e consulenti, anche
ricorrendo a competenze interne al sistema scolastico della Valdera.
Attività di di ricercazione “Robotica Educativa” con l’organizzazione di
incontri di formazione per i docenti impegnati in esperienze in classe ed il
supporto di esperti e consulenti, anche ricorrendo a competenze interne al
sistema scolastico della Valdera.
I temi della formazione riguarderanno aspetti metodologico-didattici, i
contenuti disciplinari, le tecniche e modalità di documentazione del lavoro
43
IL MODELLO SCUOLA SENZA ZAINO
Il modello Senza Zaino coniuga la
ristrutturazione degli ambienti di
apprendimento con una attenta
revisione dei metodi di
insegnamento, infatti gli spazi e i
tempi sono stati ripensati in
un’ottica di cooperazione e
responsabilità condivise.
Tutti, pur in vario modo, sono
attori dell’apprendere e
dell’insegnare, così è possibile
perseguire l’ideale di una
formazione incentrata sulla dimensione della ricerca e sulla partecipazione attiva
dei ragazzi, in modo che l’esperienza dell’apprendimento sia appunto condivisa
tra insegnanti e alunni, sollecitando l’acquisizione di competenze essenziali
come l’autonomia e la responsabilità.(ripreso dal sito di Senza Zaino)
Nel nostro Istituto, tutte le Sezioni della Scuola dell’Infanzia di Capannoli e
due classi della Scuola Primaria “G. Rodari” stanno sperimentando il modello
Scuola Senza Zaino.
Il progetto, frutto di un lungo percorso di ricerca-azione dei docenti, di
condivisione con i genitori, di concertazione con gli Enti locali, ha comportato la
rinnovazione degli arredi, con aule colorate e accoglienti, dell’approccio
didattico e del percorso di apprendimento.
Nelle aule, infatti, sono scomparsi i tradizionali “banchi” per far posto a tavoli
di lavoro che favoriscono l’apprendimento cooperativo; è nato un nuovo spazio
per l’ascolto, le spiegazioni e il confronto, chiamato Agorà; ci sono piccole
postazioni per lavorare con il computer e tutto il materiale scolastico è condiviso
dal gruppo classe. Tale materiale viene tenuto nell’aula e gestito in comune,
abituando così i bambini e le bambine a essere responsabili, ordinati e precisi;
inoltre ci sono armadietti a giorno dove si possono riporre le proprie cose o
scegliere e prendere autonomamente gli oggetti per lavorare; l’aula dunque è
personalizzata, con più aree di lavoro per svolgere più attività non solo
impiegando la testa, ma anche utilizzando le mani e il corpo.
Tutti, pur in vario modo, sono attori dell’apprendere e dell’insegnare, così è
possibile perseguire l’ideale di una formazione incentrata sulla dimensione della
ricerca e sulla partecipazione attiva dei ragazzi.
Orientare le scelte didattiche, promovendo la consapevolezza del progetto
comune, significa favorire la creatività e sviluppare la capacità di fare
previsioni, significa sollecitare la gestione degli avvenimenti, modalità di lavoro
chiare, comportamenti adeguati, regole generali condivise.
44
LA VALUTAZIONE
La valutazione si configura come
strumento per accrescere la
consapevolezza, da parte degli alunni,
dei risultati raggiunti e per orientare il
successivo impegno personale
non esaurisce la sua funzione
nell’accertamento dell’acquisizione, da parte degli alunni, degli
obiettivi didattici, ma contribuisce a chiarificare gli obiettivi educativi,
migliorare metodi di insegnamento, favorire la sperimentazione
educativa
è correlata alla programmazione ed è profondamente integrata nella
complessa dinamica dei processi di apprendimento
è parte integrante delle azioni formative, di seguito indicate, che è
chiamata a verificare :
- analizzare i bisogni dei discenti e le risorse della Scuola e del
Territorio per progettare e programmare gli interventi;
- rispecchiare le caratteristiche dei percorsi individuali in relazione ai
saperi e sostenere così la formazione e l’apprendimento;
- verificare gli esiti delle organizzazioni e azioni educative per
favorire riflessioni e modifiche della didattica e delle istituzioni.
La valutazione è effettuata individualmente dal docente e collegialmente dal
team docenti e/o consiglio di classe.
Si pratica:
- in ingresso, come analisi della situazione di partenza,
- in itinere, come valutazione formativa, volta allo sviluppo di
atteggiamenti meta cognitivi
- in uscita, come certificazione delle competenze conseguite ( classe
V Scuola Primaria e Classe III Scuola secondaria di primo grado)
Per quanto riguarda la valutazione dell’apprendimento, ogni singolo docente
organizzerà verifiche sistematiche oggettive, per misurare conoscenze e abilità
in relazione all’attività didattica svolta, ed osservazioni sistematiche e prove
soggettive per valutare il grado di evoluzione rispetto ai livelli di partenza.
I dati raccolti attraverso le verifiche delle varie discipline e le osservazioni
consentiranno la formulazione della valutazione dell’alunno.
Gli esiti della valutazione saranno comunicati alle famiglie tramite scheda di
valutazione quadrimestrale, non solo per informarle, ma anche per condividere il
raggiungimento degli obiettivi.
45
I CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione rientra strutturalmente in un coerente progetto di continuità
curricolare tra i diversi ordini scolastici e ha richiesto la condivisione, da parte
dei docenti dell’Istituto, di comuni punti di vista sui seguenti aspetti:
- gli strumenti della misurazione/verifica
- i criteri della valutazione
- la messa a punto di forme adeguate di certificazione dei risultati scolastici.
I seguenti criteri di valutazione sono scaturiti dal confronto tra i docenti di
diversi ordine e sono stati condivisi collegialmente
CRITERI per la VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO
nella Scuola Primaria
OTTIMO /
ECCELLENTE
ADEGUATO
ABBASTANZA
ADEGUATO
NON DEL TUTTO
ADEGUATO
NON ADEGUATO
L’alunno dimostra
continuità
nell’impegno, rispetto
puntuale e scrupoloso
delle consegne
Sa assumersi la
responsabilità dei
propri doveri di
alunno nei diversi
contesti educativi
L’alunno dimostra
continuità
nell’impegno e rispetto
puntuale delle
consegne
Sa assumersi la
responsabilità dei
propri doveri di
alunno
L’alunno generalmente
dimostra continuità
nell’ impegno e
rispetto abbastanza
puntuale delle
consegne
Generalmente sa
assumersi la
responsabilità dei
propri doveri di
alunno
L’alunno dimostra un
impegno discontinuo e
un incostante rispetto
delle consegne
Non sempre sa
assumersi la
responsabilità dei
propri doveri di
alunno
L’alunno dimostra
mancanza di impegno
e un saltuario rispetto
delle consegne.
Non sa assumersi la
responsabilità dei
propri doveri di
alunno
Mantiene un
comportamento
rispettoso nei confronti
delle persone, delle
cose e dell’ambiente
Riconosce il ruolo
educativo dell’adulto e
rispetta le regole della
vita scolastica
Si mostra collaborativo
e propositivo
Dimostra un
comportamento
rispettoso nei confronti
delle persone, delle
cose e dell’ambiente
Riconosce il ruolo
educativo dell’adulto e
rispetta le regole della
vita scolastica
Si mostra collaborativo
Generalmente dimostra
un comportamento
rispettoso nei confronti
delle persone, delle
cose e dell’ambiente
Riconosce il ruolo
educativo dell’adulto e
rispetta quasi sempre
le regole della vita
scolastica.
Si mostra abbastanza
collaborativo
Talvolta dimostra un
comportamento poco
rispettoso nei confronti
delle persone, delle
cose e dell’ambiente.
Generalmente
riconosce il ruolo
educativo dell’adulto,
ma non sempre
rispetta le regole della
vita scolastica.
Dimostra talvolta un
atteggiamento poco
collaborativo
Dimostra spesso
mancanza di rispetto
nei confronti delle
persone, delle cose e
dell’ambiente
Spesso non riconosce
il ruolo educativo
dell’adulto e non
rispetta le regole della
vita scolastica
Non è collaborativo
46
CRITERI per la VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO
nella Scuola Secondaria
CRITERI PER ASSEGNARE IL VOTO NEL COMPORTAMENTO
VOTO
DECIMALE
INDICATORI
DESCRITTORI
9-10
Condotta Molto corretta sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del
personale della scuola
Uso dei materiali e delle strutture della
scuola
Usa in modo appropriato e responsabile il materiale e le strutture della
scuola
Frequenza Frequenta in maniera assidua le lezioni
Rispetto delle consegne Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante
Note disciplinari Non ha a carico provvedimenti disciplinari
8
Condotta Corretta sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del personale
della scuola
Uso dei materiali e delle strutture della
scuola
Usa in modo appropriato il materiale e le strutture della scuola
Frequenza Frequenta in maniera regolare le lezioni
Rispetto delle consegne Assolve alle consegne in maniera abbastanza puntuale
Note disciplinari Ha a carico sporadiche ammonizioni verbali o scritte per lievi mancanze
7
Condotta Ha talvolta comportamenti poco collaborativi sia nei confronti dei
compagni, sia dei docenti, sia del personale della scuola
Uso dei materiali e delle strutture della
scuola
Talvolta usa in modo poco appropriato il materiale e le strutture della
scuola
Frequenza La frequenza è connotata da qualche irregolarità
Rispetto delle consegne Assolve alle consegne in maniera talora poco puntuale e/o superficiale e
affrettata.
Note disciplinari Ha a carico ammonizioni verbali o scritte
6
Condotta Deve essere richiamato ad un maggior rispetto sia nei confronti dei
compagni, sia dei docenti, sia del personale della scuola
Uso dei materiali e delle strutture della
scuola
Spesso utilizza in maniera poco diligente il materiale e le strutture della
scuola
Frequenza La frequenza è connotata da discontinuità
Rispetto delle consegne Assolve alle consegne in maniera saltuaria e/o inadeguata
Note disciplinari Ha a carico ripetute ammonizioni verbali o scritte e/o l’allontanamento
dalla comunità scolastica per violazioni del regolamento disciplina
5
Condotta Ha un comportamento decisamente scorretto sia nei confronti dei
compagni, sia dei docenti, sia del personale della scuola
Uso dei materiali e delle strutture della
scuola
Utilizza i materiali della scuola in modo irresponsabile
Frequenza Frequenta in maniera discontinua e irregolare le lezioni
Rispetto delle consegne Non rispetta le consegne
Note disciplinari In riferimento all’art. 4 del D.M. n.5/2009, la valutazione insufficiente,
che comporta – la non ammissione all’anno scolastico successivo, deve
scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe,
esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità e
presuppone che lo stesso Consiglio abbia accertato che lo studente:
a. Sia stato destinatario di almeno una sanzione disciplinare con
sospensione dalle lezioni per un periodo superiore a quindici
giorni
b. Non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di
miglioramento nel suo percorso di crescita e maturazione.
47
CRITERI per la VALUTAZIONE del PROFITTO nella
SCUOLA PRIMARIA
Voto in decimi
5
6 7 8 9 10
ATTEGGIAMEN
TO
Impegno e
partecipazione
L‘impegno è
discontinuo e la
partecipazione è
superficiale e
dispersiva.
L’alunno deve
essere
costantemente
richiamato alle
sue
responsabilità.
L’impegno risulta
accettabile, anche
se non costante;
la partecipazione
va sollecitata.
L’alunno, solo se
guidato, sa dare
un contributo al
lavoro.
L’impegno e la
partecipazione
risultano
soddisfacenti.
L’alunno
generalmente si
dimostra
abbastanza
collaborativo.
L’impegno è
costante e la
partecipazione è
continua.
L’alunno sa dare
il suo contributo
al lavoro.
L’impegno è
notevole e la
partecipazione è
costruttiva.
Contribuisce
efficacemente al
lavoro.
L’impegno è
notevole e la
partecipazione è
costruttiva.
Contribuisce
efficacemente al
lavoro,
dimostrando
iniziativa
personale e
creatività.
METODO
Autonomia
Non ha ancora
acquisito un
metodo di
lavoro adeguato
e non dimostra
autonomia
operativa.
Il metodo di
lavoro è
sufficientemente
autonomo ma
affronta i nuovi
compiti con
incertezza .
Il metodo di
lavoro è ordinato
e generalmente
produttivo,
affronta compiti
nuovi con discreta
sicurezza.
Il metodo di
lavoro è
organizzato e
autonomo,
affronta anche
compiti
complessi.
Il metodo di
lavoro è organico
ed efficace: sa
affrontare compiti
complessi con
sicurezza.
Il metodo di
lavoro è organico
ed efficace:
l’alunno sa
affrontare compiti
complessi
giungendo anche
a soluzioni
originali e
creative.
CONOSCENZE
Patrimonio di
conoscenze
Permanenza
Comunicazione
Le conoscenze
sono scarse,
frammentarie,
lacunose e non
stabili.
Comunica le
conoscenze
acquisite in
modo parziale e
confuso.
Conosce i
contenuti
essenziali; la
permanenza delle
conoscenze non è
del tutto stabile.
Comunica le
conoscenze
acquisite in modo
semplice ma non
sempre adeguato.
Conosce i
contenuti, anche
se non in modo
approfondito; la
permanenza delle
conoscenze è
abbastanza
stabile. Comunica
le conoscenze
acquisite in modo
adeguato, anche
se semplice.
Conosce in modo
per lo più
completo i
contenuti; la
permanenza delle
conoscenze è
stabile.
Comunica le
conoscenze
acquisite in modo
chiaro e
appropriato,
dimostrando una
discreta
padronanza dei
linguaggi
specifici.
Dimostra
completa e
approfondita
conoscenza dei
contenuti; la
permanenza delle
conoscenze è
stabile e
consolidata.
Comunica in
modo esauriente
utilizzando i
linguaggi
specifici.
Dimostra piena
conoscenza dei
contenuti; la
permanenza delle
conoscenze è
stabile e ben
consolidata.
Comunica in
modo articolato e
padroneggia i
linguaggi
specifici.
48
ABILITA’
Applicazione
Comprensione
Elaborazione
Collegamenti
Trasferimento
Solo se guidati
riesce a cogliere
elementi e dati
evidenti. Non
riesce
autonomamente
ad applicare le
conoscenze.
Elabora i
contenuti con
notevole
difficoltà.
Riesce a cogliere
elementi e dati
evidenti; applica e
rielabora in modo
semplice: spesso
necessita di una
guida
Spesso incontra
difficoltà ad
operare
collegamenti
anche i in
contesti noti.
Riesce a
cogliere
elementi e dati
evidenti;
applica e
rielabora in
modo
abbastanza
autonomo;
Opera semplici
collegamenti in
contesti noti.
Analizza e
sintetizza in modo
autonomo.
Applica
correttamente
quanto appreso ed
è in grado di
rielaborare i
contenuti.
Opera
collegamenti e
trasferisce le
conoscenze
a contesti simili
di apprendimento.
Analizza e
sintetizza in modo
autonomo ed
efficace. Applica
con sicurezza
quanto appreso e
rielabora in modo
organico i
contenuti
Opera facilmente
collegamenti e
trasferisce le
conoscenze a
contesti anche
nuovi di
apprendimento.
Analizza e
sintetizza in modo
autonomo ed
efficace.
Rielabora in modo
personale ed è in
grado di compiere
valutazioni
autonome
Trasferisce con
facilità le
conoscenze a
contesti nuovi di
apprendimento.
Capacità
comunicativa
Usa il
linguaggio
verbale, orale e
scritto, in modo
non appropriato
e/o poco
pertinente;
non riesce ad
adeguare il
registro
linguistico alle
diverse
situazioni ed
esigenze
comunicative.
Usa il linguaggio
verbale, orale e
scritto, in modo
semplice e
abbastanza chiaro,
ma non
del tutto corretto
e/o pertinente;
non sempre riesce
ad adeguare il
registro
linguistico alle
diverse situazioni
ed esigenze
comunicative.
Usa il linguaggio
verbale, orale e
scritto, in modo
semplice/essenzial
e, ma chiaro e
sostanzialmente
corretto e
pertinente;
dimostra qualche
incertezza
nell’adeguare il
registro
linguistico alle
diverse
situazioni ed
esigenze
comunicative.
Usa il linguaggio
verbale, orale e
scritto, in modo
chiaro e
appropriato e un
registro
linguistico
generalmente
adeguato alle
diverse situazioni
ed esigenze
comunicative.
Usa il linguaggio
verbale, orale e
scritto, in modo
chiaro e ben
articolato,
adeguando il
registro
linguistico alle
diverse situazioni
ed esigenze
comunicative.
Usa il linguaggio
verbale, orale e
scritto, in modo
chiaro, preciso e
ben articolato,
adeguando, in
modo spontaneo e
puntuale, il
registro
linguistico alle
diverse situazioni
ed esigenze
comunicative.
Problem solving
Anche se
guidato coglie
con difficoltà
l'aspetto
problematico di
una situazione.
Generalmente
coglie l'aspetto
problematico di
una situazione, ma
va guidato ad
individuare
l’obiettivo e i dati
e a formulare
ipotesi.
Coglie l'aspetto
problematico di
una situazione
e generalmente
individua
l’obiettivo e i
dati. Guidato
formula ipotesi
e propone
percorsi
risolutivi.
Coglie l'aspetto
problematico di
una situazione,
individua
l’obiettivo e i dati,
formula ipotesi,
propone percorsi
risolutivi con
discreta
sicurezza.
Coglie l'aspetto
problematico di
una situazione,
individua
l’obiettivo e i dati,
formula ipotesi,
propone percorsi
risolutivi, valuta i
risultati con
facilità.
Coglie l'aspetto
problematico di
una situazione,
individua
l’obiettivo e i dati,
formula ipotesi,
propone percorsi
risolutivi, valuta i
risultati con
prontezza e
facilità.
49
CRITERI per la VALUTAZIONE del PROFITTO nella
SCUOLA SECONDARIA di primo Grado
Atteggiamenti nei confronti
della disciplina
Impegno. Partecipazione.
Metodo di lavoro
Organizzazione ed
efficacia, autonomia
Abilità
Applicare,analizzare,sintetizza
re, valutare
Conoscenze
Conoscere e comunicare
(comprendere, rappresentare)
Voto in
decimi
L’impegno è scarso e
discontinuo, la
partecipazione è passiva o
atta a disturbare.
Non ha ancora acquisito
un metodo di lavoro
adeguato e non dimostra
autonomia operativa.
Non riesce ad applicare le
conoscenze, né a operare
semplici collegamenti o
analisi e sintesi precise di
dati.
Commette errori gravi
anche in esercizi elementari.
Le conoscenze sono
frammentarie e gravemente
lacunose, la comunicazione
non è appropriata
4
L’impegno è discontinuo e
la partecipazione resta
superficiale e dispersiva.
Il metodo è poco
organizzato e lo studio
spesso mnemonico.
L’autonomia deve
essere rinforzata.
Analizza dati semplici e
talvolta applica in modo
corretto le conoscenze ma
opera collegamenti solo se
guidato. Non riesce a
sintetizzare né rielaborare le
conoscenze apprese.
Dimostra di possedere
conoscenze incerte e
frammentarie e comunica
in modo non sempre
coerente .
5
L’impegno risulta
accettabile, anche se non
costante, ma la
partecipazione resta da
sollecitare. Guidato sa dare
un contributo al lavoro.
Sufficientemente
autonomo ma affronta
compiti relativamente
complessi con
incertezza.
Riesce a cogliere elementi e
dati evidenti che applica e
sintetizza in modo semplice
ma generalmente corretto;
guidato, è in grado di
compiere valutazioni.
Conosce e comprende
contenuti essenziali,
comunica in modo semplice
ma non sempre adeguato.
6
L’ impegno risulta
soddisfacente ma la
partecipazione è ancora
recettiva.
Se sollecitato sa dare il suo
contributo al lavoro del
gruppo.
Ordinato e
complessivamente
produttivo, affronta
compiti complessi con
qualche incertezza.
E’ generalmente in grado di
analizzare e sintetizzare dati
e fenomeni anche se non è
del tutto autonomo nei
collegamenti e
nell’applicazione in contesti
non noti. Coglie gli aspetti
fondamentali e talvolta li sa
valutare anche senza guida.
Conosce i contenuti anche
se non sempre in modo
approfondito. Comunica in
modo adeguato anche se
semplice.
7
L’impegno è continuo e la
partecipazione attiva. Sa
dare il suo contributo al
lavoro.
Organizzato e
autonomo, affronta
anche compiti
complessi.
Analizza in modo
globalmente corretto e
opera collegamenti e sintesi
in modo autonomo. Esprime
valutazioni corrette ed è in
grado di rielaborare quanto
appreso.
Conosce in modo per lo più
completo i contenuti e
comunica in modo chiaro e
appropriato, dimostrando
una buona padronanza del
linguaggi disciplinari.
8
L’impegno è notevole e la
partecipazione costruttiva.
Contribuisce efficacemente
al lavoro, dimostrando
iniziativa personale e
creatività..
Il metodo è organico ed
efficace: l’alunno sa
affrontare compiti
complessi giungendo
anche a soluzioni
originali e creative.
Opera collegamenti con
sicurezza e applica quanto
appreso anche in contesti
non noti; analizza e
sintetizza in modo
autonomo ed efficace.
Rielabora in modo
personale ed è in grado di
compiere valutazioni
autonome.
Dimostra piena conoscenza
dei contenuti, comunica in
modo
articolato e padroneggia i
linguaggi specifici delle
discipline.
9/10
50
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'Istituto, con l'apporto delle competenze professionali del personale docente e
con la collaborazione delle famiglie degli alunni e delle pubbliche istituzioni,
offre l’opportunità di fruire di un ampliamento/arricchimento dell’offerta
formativa, mediante percorsi previsti in progetti elaborati e condivisi all’inizio
di ogni anno scolastico. L’attribuzione dell’Autonomia richiede alle istituzioni
scolastiche di innalzare la qualità del servizio, considerando:
a) i problemi e le esigenze dei singoli istituti;
b) l’assunzione delle responsabilità dei nuovi traguardi da
raggiungere per risolvere le criticità individuate;
c) le scelte organizzative più idonee;
d) la rendicontazione dei risultati ottenuti con l’impiego
di risorse della collettività.
Tale itinerario operativo si concretizza in progetti che, per le modalità di
elaborazione, di monitoraggio, di valutazione e di documentazione adottati,
diventano una risorsa per tutto l’Istituto.
I Progetti realizzati nei singoli plessi possono essere consultati sul
Sito dell’Istituto
51
LE AZIONI PROGETTUALI
I diversi progetti che impegnano l’Istituto nascono dall’analisi di bisogni
collegialmente riconosciuti e tengono conto delle scelte educative e formative di
fondo, delle priorità curricolari ed extra-curricolari individuate, delle soluzioni
organizzative realizzabili e delle opportunità offerte alla scuola; essi vengono
documentati per costituire una risorsa per tutto l’Istituto.
Le varie azioni progettuali intendono garantire non solo lo svolgimento della
progettazione educativa, ma anche l’impegno dell’Istituto per un apprendimento
significativo. Esse sono, pertanto, finalizzate a incrementare le competenze, la
motivazione e la disponibilità ad apprendere in ogni situazione esperenziale.
Mirano a produrre una didattica innovativa, introducendo, nelle attività di
insegnamento, modalità comunicative, metodologie didattiche e proposte
idonee a promuovere e sostenere apprendimenti “dotati di senso”. Propongono
itinerari che qualificano il curricolo e ne sottolineano le linee portanti a livello
educativo e formativo, aprendosi ai nuovi saperi che incontrano l’esperienza
degli alunni. Offrono approfondimenti o approcci differenti alle discipline e agli
insegnamenti curricolari, anche nell’ottica anche della cura delle eccellenze,
attraverso una rinnovata impostazione metodologico-didattica e strumentale
e/o a una diversa organizzazione degli spazi e dei tempi. Possono avere
carattere multidisciplinare e/o trasversale e coinvolgere più discipline e attività,
in funzione di percorsi di ricerca e/o della realizzazione di produzioni culturali
finite (spettacoli musicali e teatrali, video, mostre, prodotti multimediali…).
I progetti possono prevedere l’adozione di forme di flessibilità didattica e anche
la presenza di esperti esterni, in compartecipazione con gli EE LL o con le
famiglie. Di conseguenza, si potrà ricorrere all’articolazione modulare del monte
ore annuale di certe discipline e attività; all’articolazione delle attività per gruppi
di alunni della stessa o di diverse classi/sezioni; all’utilizzazione flessibile degli
spazi e dei tempi nelle scuole dell’Infanzia e a modalità organizzative flessibili,
nell’utilizzo del personale docente e degli esperti.
52
Progetti di ed alla legalità
Progetti recupero memoria storica
Progetti ed alla sicurezza
INCREMENTARE
COMPETENZE
AZIONI
PROGETTUALI
ANALISI DEI
BISOGNI
Scelte educative e
formative
Priorità curricolari ed
extra-curricolari
modalità comunicative metodologie didattiche e proposte idonee a promuovere e sostenere apprendimenti significativi
PRODURRE
DIDATTICA
INNOVATIVA
Progetti per l'inclusione degli alunni BES e per contrastare il disagio scolastico
Progetti per l'inclusione degli alunni con diversità di lingua
e cultura di provenienza
Progetti laboratoriali (musica, teatro, danza, ed.motoria,psicomotricità,ed. motoria,yoga, pratica sportiva
Progetti per promuovere le pari opportunità di genere
PROMUOVERE
L’EDUCAZIONE
AMBIENTALE
PREVENIRE IL DISAGIO
E LA DISPERSIONE
SCOLASTICA
Progetti di ed. scientifica
Progetti di ed. alimentare
Progetti agricoltura
Progetti ed. al consumo consapevole
Progetti di ed. all’affettività
Progetti di ed. sessuale
Progetti prevenzione dipendenze
Progetti di pratica sportiva
PROMUOVERE
UNA
CITTADINANZA
CONSAPEVOLE
FINALIZZATE A
PROMUOVERE
L’EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
Progetti di educazione alla legalità
Progetti recupero memoria storica
Progetti educazione alla sicurezza
53
L’Istituto considera prioritari i progetti che:
Assicurano continuità ai progetti avviati e seguiti nell’anno
scolastico precedente con esito positivo;
Agevolano nuove proposte, se coerenti con il curricolo.
Favoriscono l’attuazione delle Nuove Indicazioni per il Curricolo,
attraverso l’adesione ad iniziative in Rete
Favoriscono l’ approfondimento dell’attività curricolare;
Favoriscono la cooperazione tra docenti;
Favoriscono lo studio delle Lingue Straniere e la loro certificazione
internazionale per livelli di competenza;
Favoriscono attività volte al conseguimento di certificazione.
I Progetti possono essere proposti da :
Singoli docenti
Gruppi di docenti
Enti Locali
Enti Economici
Associazioni
Cooperative
Società
Comitati
LA VALORIZZAZIONE DELLA LINGUA INGLESE
L'Istituto valorizza, nei vari ordini di
scuola, l'apprendimento della lingua
inglese per fornire agli alunni le basi di
un dialogo interculturale, gli strumenti
essenziali per comunicare in ambito
europeo e per accedere a fonti di
informazione che consentano di
aggiornarsi culturalmente e di continuare
ad apprendere anche oltre il termine della
scuola dell'obbligo.
Offre, a quanti lo desiderino,
l'opportunità di ottenere la certificazione delle competenze da parte del Trinity
College di Londra, nell'ambito di un protocollo stipulato con il M.P.I.
Tale certificazione può costituire un credito spendibile in tutto il percorso di
formazione ed è utilizzabile in qualsiasi ambito professionale nazionale ed
europeo.
54
Progetto “PENFRIENDS … IN DURHAM!”
Scuola Primaria di Capannoli-CLASSI VA e VB
A partire dall'inizio dell’a.s. 2014-15 è stata avviata un'attività di corrispondenza
in Inglese tra gli alunni delle classi quinte della Scuola primaria "G. Rodari" di
Capannoli e gli alunni della “Cocktonhill Junior School” di Durham (UK):
un'opportunità per stringere nuove amicizie al di fuori dell'Italia, conoscere
aspetti geografici e culturali diversi e approfondire la conoscenza della lingua
Inglese. Le nuove tecnologie si inseriscono a pieno titolo nel processo di
apprendimento della lingua straniera e di questo progetto: se “insegnare una
lingua è insegnare a comunicare” e se comunicare significa poter utilizzare
efficacemente tutti i linguaggi di cui disponiamo per trasmettere significati e per
esprimerci, è ovvio che, di questo universo simbolico, non possiamo trascurare il
codice multimediale e telematico.
In sintesi: con questo progetto si vuole privilegiare la dinamica dell’interazione
culturale e linguistica, la conoscenza del proprio e altrui territorio e lo scambio
di esperienze e vissuti tra alunni italiani e inglesi attraverso la comunicazione
telematica in L2 .
FINALITA’
• Sviluppare la competenza comunicativa in L2
• Oltrepassare la dimensione etnocentrica della propria cultura attraverso il
confronto interculturale
• Valorizzare e integrare logiche e linguaggi diversi
• Avvicinare i bambini all’uso di strumenti informatici dando loro un “senso”
• Attuare un apprendimento attivo e collaborativo
• Sviluppare capacità di autoapprendimento e autonomia degli allievi nell’uso
della L2
INDIRIZZO DELLA SCUOLA COINVOLTA
http://www.cocktonhill-jun.durham.sch.uk/
55
SUMMER SCHOOL
L’iniziativa “SUMMER SCHOOL”, realizzata in collaborazione con
l’associazione londinese “The English Theatre
of Europe”, offre agli alunni, a partire dalla
Scuola dell’Infanzia fino alla Scuola Secondaria
di 1° grado, una settimana di full immersion
nella lingua inglese.
Si tratta di un’iniziativa nuova che si configura
come una risposta ai bisogni formativi
emergenti delle nuove generazioni. I bambini
vengono coinvolti in giochi, attività teatrali,
danza, mimo, etc.: il tutto esclusivamente in
lingua inglese.
Questa esperienza consente agli alunni non solo di arricchire le proprie
competenze linguistiche relativamente all’inglese, ma anche di realizzare uno
spettacolo in lingua.
CORSO di LATINO
L’Istituto aderisce all’iniziativa dell’associazione AICC di Pontedera che
organizza un Corso propedeutico allo studio del latino rivolto agli alunni delle
classi terze della Scuola Secondaria di primo grado finalizzato a:
promuovere lo sviluppo del pensiero, con particolare riferimento alle
strutture logiche;
far acquisire la competenza tecnica riguardo alle funzioni e alle strutture
della lingua;
far conoscere aspetti di civiltà latina.
56
MATHESIS
OLIMPIADI DELLA MATEMATICA.
Sono ormai più di 20 anni che gli alunni delle scuole dell’Istituto Comprensivo di
Capannoli partecipano con entusiasmo all’Olimpiade dei giochi logici, linguistici,
matematici: un appuntamento di rilievo nazionale
che si ripete ogni anno e che è promosso
dall’Associazione Gioiamathesis di Gioia del
Colle con il patrocinio dell’Università e del
Politecnico di Bari. Gioiamathesis è inoltre ente
accreditato dal Ministero della Pubblica
Istruzione per la valorizzazione delle
eccellenze. Le gare ed i vari concorsi sono aperti agli studenti
di tutte le età: dall’ultimo anno della Scuola
dell’Infanzia fino all’Università.
Le gare consistono in una serie di test che
mettono alla prova la capacità degli studenti di
applicare i principi logici in qualsiasi situazione problematica e richiedono un buon
livello di attenzione, ragionamento e capacità deduttive.
Queste attività sono promosse per fornire agli studenti pari opportunità di confrontare
e di determinare – con attività ludico creative – la consapevolezza delle proprie
abilità..
Scopo della partecipazione a tali iniziative è quello di saper creare per gli alunni
opportune situazioni di esperienze significative anche al di fuori della propria scuola di
appartenenza e di favorire negli alunni lo sviluppo delle capacità creative,
organizzative e di trasferibilità delle proprie conoscenze anche in altri contesti.
La matematica è creatività, è alla base di tutto, è qualcosa di molto più stimolante di
quanto si tende a pensare se non la si ama.
La XXIV edizione di tale Olimpiade ha visto la partecipazione alla prima gara di
selezione, di oltre 200 alunni delle scuole dell’Istituto dei comuni di Capannoli e
Terricciola: tra questi ben 45 sono stati ammessi alla fase finale che si è svolta il 10
Maggio 2014 presso il nostro istituto.
Grazie alla collaborazione della Dirigente, personale Docente e personale ATA e con
il patrocinio del Comune di Capannoli, è stato possibile accettare la proposta fattaci
dal gruppo organizzatore di tale concorso per svolgere nella nostra sede una finale così
importante come scuola polo per la regione Toscana.
Il fatto che nel nostro Istituto ci siano sempre alunni che riescono a classificarsi nei
primi posti nella graduatoria nazionale ci fa dedurre che il lavoro svolto nelle nostre
scuole è sicuramente ottimo, poiché il sapersi mettere in gioco in questi contesti per
arrivare alle soluzioni richieste non può essere il lavoro di poche ore durante la prova,
ma è sicuramente frutto di una metodologia operativa acquisita durante tutto il
percorso scolastico e che aiuta a saper usare in contesti diversi ciò che si apprende.
L’interesse e l’entusiasmo con cui gli alunni continuano a partecipare a tale iniziativa
va al di là del risultato che verrà conseguito: la loro disponibilità ad accettare la sfida
e cimentarsi in prove impegnative è già una grande vittoria.
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LE VISITE GUIDATE
I docenti dell’Istituto valorizzano l’utilizzo di visite guidate e viaggi di
istruzione: le attività didattiche e le lezioni vengono, talora, completate e
arricchite con finalità, tempi e modalità organizzative congruenti ai bisogni degli
alunni dei diversi gradi di scuola, mediante:
- viaggi e visite di valenza culturale, finalizzati a promuovere negli alunni
una maggiore conoscenza della realtà italiana, la partecipazione a
manifestazioni culturali o a concorsi, la visita presso complessi aziendali,
mostre, località di interesse storico-artistico;
- viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali, considerati come
momenti integranti o conclusivi di attività connesse alle problematiche
ambientali;
- viaggi connessi ad attività sportive, per la partecipazione a manifestazioni,
per la realizzazione di attività in ambiente naturale, per lo svolgimento di
attività rispondenti a significative esigenze a carattere sociale, anche locale.
- soggiorni sulla neve
Tutte le suddette iniziative devono:
essere inserite nella progettazione didattica elaborata dal gruppo docente o
dal Consiglio di sezione/interclasse/classe;
essere coerenti con gli obiettivi didattici e formativi previsti nel POF;
essere effettuate secondo i tempi e le modalità deliberate dal Consiglio di
Istituto.
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I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Scuola e famiglia sono due istituzioni che, nel rispetto specifico di competenze e
ruoli, devono interagire per ottenere il conseguimento delle mete formative.
L’Istituto, per stabilire un rapporto di collaborazione costruttiva con le famiglie
e rendere possibile il contratto formativo, attraverso documenti, assemblee,
colloqui individuali, riunioni degli Organi Collegiali, informa:
sull’offerta formativa della scuola
sull’andamento complessivo delle attività scolastiche delle classi
sui progressi individuali dei singoli alunni.
L’Istituto promuove la collaborazione tra genitori, alunni e insegnanti per
rendere visibili le iniziative, sviluppate nell’ambito della progettazione didattica,
attraverso la realizzazione di manifestazioni, mostre, spettacoli e feste, in orario
scolastico ed extra-scolastico, intese come occasione di socializzazione e di
valorizzazione delle attività degli studenti.
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IL COMITATO DEI GENITORI
Dallo scorso anno si è costituito il Comitato dei Genitori (art.15 comma 2 D. lgsv.
297/94 e art.3 comma 3 D.P.R. 275/99.) Finalità:
Essere punto di riferimento per tutti i genitori degli alunni dei plessi
dell’Istituto comprensivo.
Costituire un collegamento con i genitori membri del Consiglio d’Istituto.
Facilitare i rapporti tra scuola e famiglie.
Informare il Consiglio d’Istituto, e altri organismi e istituzioni, di ciò che
viene avvertito dalle famiglie come un’esigenza e avanzare eventuali
proposte di soluzione.
Sollecitare e proporre la formazione di gruppi di lavoro su tematiche
specifiche di interesse per l’Istituto o per il singolo ordine di scuola,
sempre in collegamento con la dirigenza dell’istituto ed eventualmente
con il Consiglio d’Istituto.
Promuovere la raccolta di fondi o finanziamenti finalizzati alle attività di
ogni scuola ovvero dell’Istituto nel suo complesso. Tali iniziative
dovranno:
o essere tali da non recare danno all’immagine della scuola come
istituzione educativa;
o avere come finalità prioritaria la valorizzazione del lavoro dei
bambini/ragazzi;
o avvenire con l’accordo dei docenti;
Collocarsi all’interno di manifestazioni organizzate dall’Istituto oppure da
Enti e Associazioni le cui finalità siano in armonia con la funzione
educativa e culturale della scuola.
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SCUOLA E TERRITORIO
In base al Regolamento dell’Autonomia( Legge 15 marzo 1997, n. 59) il quadro
di riferimento istituzionale per le scelte didattico-organizzative della Scuola è
rappresentato, oltre che dagli indirizzi generali che orientano le attività della
Scuola e dalle scelte generali di gestione e amministrazione stabilite dal
Consiglio di Istituto, anche dalla programmazione territoriale dell'offerta
formativa realizzata dagli EE.LL competenti.
l’Istituto integra la gestione della propria offerta formativa con il Territorio,
inteso in termini di risorse (sostegni finanziari, servizi, strutture, professionalità
ecc.) e opportunità (accordi, patti territoriali ecc.), per la realizzazione di una
rete sistemica in cui gli attori, che concorrono in diversa misura alla
realizzazione del processo educativo, operino in un’ottica sinergica, mettendo in
campo dinamiche di interazione delle responsabilità di tutte le componenti del
processo educativo e formativo.
Alcuni esempi:
PROGETTO “La via dell’ORTO” –Scuole del Comune di
Capannoli
Il progetto, realizzato con la collaborazione della “Via dell’Orto” ( spaccio
locale a servizio delle aziende agricole locali e degli operatori locali con
l’intento di dare un sostegno al settore agricolo-alimentare della filiera corta), si
colloca in un circuito virtuoso tra scuola e territorio, attraverso un patto tra
educazione/scuola e territorio, tra chi si occupa dei processi educativi e chi dà
vita a percorsi territoriali volti alla sostenibilità. Il percorso didattico,
nell’ambito dell’educazione ambientale e dell’educazione alimentare come
terreni di cittadinanza, tratta temi della tracciabilità degli alimenti, della
corretta alimentazione sull’uso di alimenti biologici, di prodotti stagionali e
della trasformazione e conservazione degli alimenti, per far conoscere agli
alunni i prodotti agricoli del loro territorio e la loro stagionalità.
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PROGETTO “PRESEPE VIVENTE”- La comunità educante
Scuola Secondaria di Lajatico
Obiettivi:
valorizzare le tradizioni caratteristiche della nostra cultura;
acquisire consapevolezza sul messaggio religioso, e non, che
ispira il Presepe;
riflettere sul valore simbolico della “nascita” e sulla
concezione della speranza per il futuro che la nascita reca con
sé;
comprendere che la “sacralità della nascita” rappresenta una
sorta di terreno comune sul quale la Chiesa cattolica e la
società laica (cristiani osservanti e non, persone che negano
l’importanza della religione possono riconoscersi e
incontrarsi, in quanto occasione importante di confronto;
comprendere il significato di cultura, come sintesi di un sistema complesso in cui
confluiscono esperienze storiche comuni, lingua, religione, credenze, tradizioni, modi
di agire e di rapportarsi alla realtà: aspetti che rappresentano il fondamento della
costruzione dell’identità personale di un individuo e di una nazione;
promuovere il senso di appartenenza alla propria comunità;
comprendere che in una società multietnica conoscere le proprie radici ed esserne
consapevoli è alla base di un effettivo scambio culturale. Infatti solo dalla conoscenza
dei valori portanti della propria comunità può scaturire la volontà di operare uno
scambio con altri che provengono da culture molto diverse dalla nostra.
Il progetto, sostenuto dalla BPLajatico, è frutto della collaborazione di tutta la
comunità: la Scuola Secondaria di Lajatico, l’Amministrazione Comunale, la
Parrocchia, le Associazioni di volontariato, i Comitati, i genitori degli alunni, gli
abitanti di Lajatico e delle frazioni.
“LA SCUOLA INCONTRA LE ASSOCIAZIONI”
Scuola Secondaria di Terricciola
Al fine di favorire i rapporti della Scuola con il Territorio, anche nel
coinvolgimento delle Associazioni e nel riconoscimento del loro ruolo, sono
previste le seguenti iniziative:
Incontro con medici del centro
trasfusionale e FRATRES per la
sensibilizzazione alla donazione
del sangue e del midollo osseo.
Lezioni di Primo soccorso e
Protezione civile in
collaborazione con le
Misericordie del Comune di
Terricciola e la Protezione Civile
locale.
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COLLABORAZIONI
Per realizzare il POF l’Istituto collabora da anni, oltre che con
l’Amministrazione scolastica, con molti altri soggetti fra cui assumono
particolare importanza:
I Comuni di Capannoli, Lajatico, Terricciola e gli altri Comuni dell’Unione
Valdera
L’Unione Valdera
La SDS-Società della Salute
L’ASL n°5
La Provincia
L’Osservatorio Scolastico Provinciale
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
L’Università degli Studi di Firenze
L’Università di Pisa
la Scuola Superiore Sant’Anna
l'Università degli Studi di Bari
Il Centro Risorse Educative e Didattiche “G. Rodari” di Pontedera
LDT- Laboratorio Didattico Territoriale
Altre istituzioni scolastiche
Associazioni culturali e ambientali
Associazioni di volontariato
Enti Economici
Cooperative
Società
Comitati
A partire dall’anno scolastico 2006/2007, l’Istituto Comprensivo di Capannoli
ha aderito, con diversi altri Istituti scolastici della Valdera, ad un accordo di
rete, denominato Rete di Scuole “Costellazioni”. Gli Istituti che ne fanno parte
intendono perseguire i seguenti obiettivi:
- Realizzare, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune, il
miglioramento della qualità complessiva del servizio scolastico, lo
sviluppo dell’innovazione, della sperimentazione e della ricerca
educativa e didattica, la continua qualificazione del personale scolastico, mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio;
- Promuovere l’arricchimento delle risorse materiali, da un lato, e delle
competenze professionali, dall’altro, anche mediante la socializzazione
dell’uso delle risorse esistenti all’interno della Rete e l’acquisizione di
nuove, attraverso progetti e iniziative comuni;
- Sviluppare, in modo omogeneo ed efficace, l’interazione del servizio
scolastico con gli altri servizi sociali e culturali, svolti da Enti pubblici e
privati, allo scopo di determinare il rafforzamento dell’azione formativa
delle Scuole e lo sviluppo culturale e sociale del Territorio;
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- Promuovere l’efficacia e l’efficienza dei servizi amministrativi, allo scopo
di favorire la razionalizzazione di determinate prestazioni e procedure,
anche attraverso la qualificazione e la specializzazione del personale
amministrativo, mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio;
- Incentivare la partecipazione dei genitori e degli alunni nella scuola, al
fine di realizzare un rapporto più collaborativo e sinergico fra le diverse
componenti;
- Promuovere azioni di orientamento e continuità tra i diversi ordini di scuola;
- Promuovere azioni volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e
il disagio giovanile e favorire l’inclusione scolastica e sociale dei giovani.
L’Istituto, nei precedenti anni scolastici, ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa
“Patto per una Comunità Educante in Valdera”, con l’Amministrazione
Provinciale di Pisa, l’Unione Valdera, la Scuola Superiore Sant’Anna, la Pont-
Tech s.c.a e la rete unitaria degli Istituti Costellazioni, allo scopo di:
- Realizzare in Valdera un sistema formativo integrato capace di costruire
conoscenze e competenze lungo tutto l’arco della vita delle persone,
attraverso un sistema di governo e di programmazione dell’offerta formativa
nell’ambito del Territorio che coinvolga, con modalità condivise, tutti i
principali attori del settore, collegando anche il mondo della ricerca e della
produzione alla realtà scolastica;
- Favorire la realizzazione di un sistema formativo integrato attraverso lo
sviluppo di una progettualità condivisa tra tutti i firmatari, il
coordinamento e l’immissione in rete delle risorse e delle competenze dei
diversi Istituti scolastici, l’interazione con le comunità formative ed
educative disponibili nel Territorio di riferimento;
- Coordinare in senso verticale ed orizzontale l’organizzazione scolastica,
con particolare attenzione al collegamento tra gli Istituti Comprensivi e
gli Istituti di Istruzione superiore; - Costruire un’aggregazione di rilievo in ambito provinciale, con maggiori
opportunità di accesso ai finanziamenti pubblici, anche di livello
comunitario;
- Potenziare l’offerta di ogni Istituto aderente, grazie all’accesso alle risorse
di sistema condivise.
Con il supporto di tutti gli attori coinvolti nel “Patto per una Comunità
Educante in Valdera”, al fine di conseguirne gli obiettivi e di perseguirne le
finalità, con particolare riferimento all’ambito dei saperi scientifici, nell’a.s.
2010/11 è stato istituito il Laboratorio Didattico Territoriale, uno specifico
intervento nell’ambito dei saperi scientifici per l’innovazione didattica in
direzione della “laboratorialità” e dell’apertura al Territorio in tutta la
disponibilità delle sue risorse formative. Un’attività di raccordo e valorizzazione
di tutte le risorse già esistenti sul Territorio e di quanto viene già svolto
nell’attività scolastica e nei programmi di educazione ambientale, educazione
alimentare, educazione alla salute, educazione scientifica, sostenuti dai comuni e
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dalle aziende di pubblici servizi, anche attraverso l’impegno delle associazioni
impegnate sulle tematiche ambientali e culturali.
Il Laboratorio opera come articolazione del CRED (Centro per la Ricerca
Educativa e Didattica), a partire dalle esperienze avviate nel campo delle
discipline scientifico-sperimentali e matematiche. In ambito LDT è stato
attivato un progetto pilota sulla Robotica, a cura della Scuola Superiore
Sant’Anna, incentrato sulla contaminazione tra culture umanistiche e
scientifiche attraverso il sapere esperienziale che deriva dall’utilizzo della
Robotica e dalla integrazione tra il mondo della ricerca e quello scolastico.
L’Istituto ha, quindi, aderito alle attività di formazione e di realizzazione del
Piano di Gestione delle Diversità, con il supporto del CTI Valdera e in
collaborazione, tra gli altri, con l’Università di Pisa, la Scuola Superiore
Sant’Anna e l’Unione Valdera.
L'Istituto collabora, inoltre, con l'Università degli Studi di Bari per lo
svolgimento dei giochi linguistici e matematici, previsti dal Concorso
"Mathesis", per gli alunni delle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di
I°grado.
IL SITO WEB
www.comprensivocapannoli.it (attivo fino al 31/1/2015)
www.istitutocapannoli.gov.it
pec: [email protected]
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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEI DOCENTI
L’Istituto promuove la partecipazione dei docenti a percorsi di aggiornamento,
formazione e ricerca-azione che siano di supporto :
ai processi di riforma
ai processi di valutazione e autovalutazione
all’innovazione didattica
alla conoscenza e alla prevenzione dei disturbi specifici di apprendimento
alla prevenzione del disagio
all’educazione alla salute
all’educazione ambientale
alla cittadinanza consapevole
all’acquisizione, da parte dei docenti della Scuola Primaria e della Scuola
dell’Infanzia, delle competenze necessarie per l’insegnamento della lingua
inglese
alla sicurezza nei luoghi di lavoro
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L'autovalutazione è un'analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e
dei risultati di un'organizzazione.
La verifica e la valutazione del piano
dell’offerta formativa rappresenta
un’azione importante dell’Istituto come
risposta ad una duplice finalità:
- promuovere la riflessione interna sui
processi attuati per verificarne l’efficacia
allo scopo di consolidarne i punti di forza
e riorientare le azioni che si sono
dimostrate inefficaci.
- rendicontare al Territorio ed all’utenza
l’attività svolta e gli esiti conseguiti.
L’autovalutazione si delinea, quindi, come elemento essenziale e fondamentale
per garantire coerenza tra il dichiarato e l’agito.
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Il GAV, GRUPPO di AUTOVALUTAZIONE di ISTITUTO, si propone i
seguenti obiettivi specifici:
partire dai risultati raggiunti sulla base di una raccolta di dati effettuata in
maniera sistematica, evidenziando i punti di forza e le aree di miglioramento
individuare con metodo le priorità d'intervento per raggiungere l'eccellenza
misurare le proprie performance facilitando così i confronti con altre realtà
comparabili
tradurre il processo di valutazione in azioni di miglioramento pianificate e
monitorate nel tempo, per verificarne l'andamento.
Il processo di autovalutazione aiuterà l’organizzazione scolastica a riflettere su
se stessa, sulla didattica e sul clima interno, a favorire la comunicazione interna,
rendendo più consapevole e collaborativo tutto il personale, ed esterna,
migliorando ed intensificando i rapporti con il Territorio.
L’Istituto aderisce al Progetto in rete “ValVal - Autovalutazione Valdera”
ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SCUOLA
Alle istituzioni scolastiche è stata attribuita autonomia organizzativa “finalizzata
alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e
dell’efficacia del servizio scolastico, al miglior utilizzo delle risorse e delle
strutture (L. 59/97. art. 2).
L’Istituto sul piano organizzativo e funzionale, nel corrente anno scolastico, si
propone di conseguire i seguenti obiettivi:
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consolidare e migliorare il sistema organizzativo dei plessi tramite
interazione delle figure professionali; migliorare la comunicazione interna ed esterna attraverso:
rafforzamento dei canali della comunicazione interna
potenziamento del Sito web dell’Istituto
utilizzo di mailing list e newsletter per comunicazioni ai
docenti
potenziamento della comunicazione con i genitori attraverso
incontri programmati e utilizzo di mailing list e newsletter
Pertanto ha adottato l’assetto organizzativo ritenuto più funzionale al
raggiungimento di tali obiettivi:
Organigramma dell’Istituto
Funzionigramma
Piano annuale delle Attività a s. in corso
Calendario di massima degli impegni a. s. in corso
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Lidia Sansone
D.S.G.A. Giuseppe Puglisi
1° Collaboratore con funzioni vicarie Claudia Vignali
2° Collaboratore Patrizia Guiggi
Coordinatori
di
Plesso
SCUOLA
dell’INFANZIA
Capannoli Daniela Crecchi
Orciatico Cinzia Gabbrini
Terricciola Francesca Terreni
SCUOLA
PRIMARIA
Capannoli Sara Campana
S.Pietro Lucia Peccianti
Lajatico Rita Bonsignori
Terricciola Alessandra Granchi
Selvatelle Carmela Geracà
SCUOLA
SEC. 1° GRADO
Capannoli Emanuella Campo
Lajatico Marzia Lupi
Terricciola Monica Montagnani
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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Per realizzare le finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia,
l’Istituto individua e attiva le funzioni strumentali al Piano dell’offerta formativa
e designa i docenti incaricati di svolgerle.
AZIONI COMUNI FUNZIONI STRUMENTALI
PARTECIPANO → alle riunioni dello staff di Dirigenza,
PARTECIPANO → ad eventuali corsi di aggiornamento, convegni e
manifestazioni
SEGUONO → l’iter comunicativo tra Dirigenza/ segreteria e personale
docente e ATA
COOPERANO → con la DS, i suoi collaboratori, i coordinatori di
Classe/Interclasse/Intersezione, Responsabili di plesso
COORDINANO → lavori di gruppo e progetti
REALIZZANO → iniziative perseguendo le finalità dichiarate nel POF
PREDISPONGONO → su quanto di competenza, il materiale da pubblicare
sul sito Internet
AZIONI SPECIFICHE
FUNZIONE STRUMENTALE 1 – Supporto all’attività didattica
Mannucci Elena. Referente per le Scuole dell’Infanzia dell’Istituto
Granchi Alessandra. Referente per le Scuole Primarie dell’Istituto
Gherardi Gianfranco. Referente per le Scuole Secondarie di I° Grado
dell’Istituto
Compiti: 1. Coordinamento, anche tramite la partecipazione ad iniziative promosse dalla Rete
Costellazioni, dall´Unione Valdera e dal Ministero, dell´organizzazione per la
progettazione e l´attuazione del curricolo
2. Coordinamento delle attività relative alla valutazione degli apprendimenti e delle
competenze degli alunni ed elaborazione dei relativi documenti
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3. Coordinamento dell´organizzazione delle attività di Ricerca-Azione dell´Istituto, in
coerenza con l’area specifica, al fine di implementare le competenze degli alunni
attraverso attività di formazione- ricerca da parte dei docenti (riflessione
metodologico-didattica e stili relazionali)
4. Referente per le iniziative di continuità educativa.
5. Coordinamento incontri dei docenti delle classi ponte per definire le linee guida della
programmazione e i contenuti previsti all’ingresso della scuola di ordine successivo
6. Coordinamento e gestione della continuità organizzativa e didattica orizzontale e
verticale, anche attraverso l’implementazione di attività/progetti mirati;
7. Aggiornamento dei documenti di valutazione.
FUNZIONE STRUMENTALE 2 - Gestione Sito web dell’Istituto
Menciassi Rossana
Compiti: 1. Allestimento nuovo sito web, gestione e cura del suo regolare aggiornamento, in
collaborazione con il personale di Segreteria (che interverrà per gli aspetti
amministrativi) e con il personale docente
2. Valorizzazione, tramite la pubblicazione sul sito, del materiale didattico che
documenti esperienze didattiche significative, elaborato da alunni e docenti
dell’Istituto;
3. Aggiornamento dell’archivio delle risorse didattiche dell’Istituto
4. Gestione ed aggiornamento del sito Web dell’Istituto Comprensivo sul sito dei
Comuni e del Portale (per l’Istituto medesimo) dell’Osservatorio Scolastico
Provinciale.
FUNZIONE STRUMENTALE 3 - Inclusione (Alunni H, con BES, DSA) –
Fantoni Federica. Referente per le Scuole dell’ Infanzia e Primarie dell’Istituto
Ciulli Marcella. Referente per le Scuole Secondarie di I° Grado dell’Istituto
Compiti: 1. Progettare, organizzare e coordinare le attività d'integrazione per alunni diversamente
abili:
2. Adottare il protocollo di accoglienza degli alunni con disabilità
3. Censire i casi di alunni DSA e con BES presenti nell'Istituto Comprensivo, verificarne
le certificazioni e aggiornarsi sull’andamento generale degli alunni certificati
4. Aggiornare i dati sul Portale D-Abili, in collaborazione con il personale della
segreteria, indispensabili per richiedere le ore di sostegno e gli ausili, in vista del
successivo anno
5. Partecipare alla suddivisione delle cattedre di sostegno assegnate all’Istituto, in base
alle varie disabilità
6. Convocare
a. le riunioni del GLI e del GLH, coordinarne l’attività col supporto dei
coordinatori di classe; presiedere le stesse nei casi di impedimento della D.S
7. le riunioni del GLIC, partecipare a quelle che presentano casi di maggiore
criticità, curare la raccolta dei verbali, redatti a rotazione dai partecipanti alla
riunione e inserirli nell’apposito registro
8. Informare e supportare i genitori circa le varie problematiche dell’handicap; fornire
loro
consulenza circa la procedura da mettere in atto per l’attivazione della richiesta delle
certificazioni
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9. Predisporre incontri con le famiglie e con gli insegnanti coinvolti
10. Tenere i contatti e collaborare con gli altri Enti esterni all’Istituto (CTI, Unione
Comuni Valdera- Misure d’accompagnamento, etc.) e con gli E.E.L.LL: (Comune-
A.S.L. - Centri Ospedalieri-Centri di Riabilitazione) e le diverse agenzie educative
presenti sul Territorio, per attivare percorsi di recupero ed integrazione
11. Promuovere l’accoglienza dei nuovi docenti di sostegno, mettendo a loro disposizione
la documentazione organizzativa e didattica dell’Istituto e del Plesso
12. Coordinare i docenti di sostegno nell’aggiornamento del prospetto di ciascun alunno
certificato(diagnosi, ore di sostegno e di educatore, personale assegnato,referente
ASL, etc.),anche in vista dell’aggiornamento dei dati sul Portale D-Abili
13. Fornire consulenza, su eventuale richiesta dei colleghi, per la stesura dei PEI (Piano
Educativo Individualizzato) dei PDP (Piani Didattici Personalizzati); fornire
consulenza, sugli interventi compensativi e sulle misure dispensative
14. Ricercare i materiali didattici utili al sostegno
La funzione strumentale lavorerà coadiuvata dai gruppi di lavoro GLI e GLH
FUNZIONE STRUMENTALE 4 – Accoglienza, continuità e orientamento
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria-
Palumbo Maria Grazia. Referente per la gestione dei conflitti e degli aspetti
emotivo-relazionali, per una scelta consapevole
Vellosi Rita. Referente per il coordinamento organizzativo
Compiti: 1. Gestione dei conflitti – Individuazione di misure di supporto e di strategie di
intervento per alunni e docenti.
2. Progettazione, organizzazione, coordinamento delle iniziative di orientamento per gli
alunni dei tre ordini di scuola di cui si compone l’Istituto, con particolare attenzione
agli anni “ponte”, con la previsione di attività che coinvolgano anche i genitori.
3. Incontro tra i coordinatori di classe e le maestre per un confronto sugli alunni neo-
inseriti nelle classi, con particolare riguardo alle situazioni particolari.
4. Organizzazione e pianificazione degli incontri per l’accoglienza delle classi di quinta
primaria all’interno delle classi della Scuola Secondaria di I°Grado, al fine di seguire
alcune lezioni degli insegnanti che si sono resi disponibili ad aderire all’iniziativa
5. Accoglienza delle classi quinte della Scuola Primaria nella Scuola Secondaria di
I°Grado, con studenti tutor delle classi terze della Scuola Secondaria per illustrare
loro la Scuola e dare le informazioni necessarie per un inserimento corretto e sicuro.
6. Continuità Scuola Secondaria di I°Grado – Scuola Secondaria di II°Grado
7. Organizzazione delle linee guida per favorire un efficace orientamento ed esposizione
ai colleghi dei contenuti richiesti all’ingresso della Scuola Secondaria di II°Grado,
secondo i vari indirizzi.
8. Incontri specifici per le classi terze in cui si orientano i ragazzi verso una scelta
consapevole, fornendo loro sia la panoramica dell’offerta formativa del Territorio, sia i
parametri per scegliere bene.
9. Incontri con i genitori per dare loro sia informazioni sull’offerta formativa del
Territorio, sia strumenti giusti per accompagnare i loro figli verso una scelta
consapevole.
10. Distribuzione ai colleghi interessati dei test di autovalutazione da somministrare agli
studenti per valutare il livello di competenze.
11. Organizzazione visite per le classi terze agli Istituti superiori del territorio,
organizzazione degli incontri presso la Scuola Secondaria di I°Grado degli Istituti
superiori.
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FUNZIONE STRUMENTALE 5 - Coordinatore Scuola Infanzia –
Crecchi Daniela
Compiti: 1. Collaborazione con la Dirigente per la programmazione e l´organizzazione di orari,
servizi, ecc.. della Scuola dell´Infanzia, per la produzione di modelli di verbalizzazione
delle riunioni collegiali, di verifica dei registri dei verbali e dei registri personali della
Scuola dell´Infanzia.
2. Delega a coordinare la Scuola dell´Infanzia con l´obiettivo di attuare il POF, le
progettazioni di plesso e di ordine a livello organizzativo funzionale.
3. Sostituzione della Dirigente al bisogno, anche in attività di rapporto col territorio e con
particolare riferimento alle iniziative collegiali e di rappresentanza dell´ordine
dell´Infanzia.
4. Elaborazione, in collaborazione con gli altri coordinatori d´ordine, e controllo delle
procedure per la somministrazione farmaci dei singoli alunni richiedenti nella scuola
dell´infanzia.
5. Progettazione, in collaborazione con gli altri coordinatori d´ordine, delle attività per
l´accoglienza degli alunni stranieri, l´integrazione e l´intercultura nella scuola
dell´infanzia.
6. Predisposizione, su quanto di competenza, del materiale da inserire nel sito Internet.
FUNZIONE STRUMENTALE 6 - Progetto Einstein -
Barsacchi Cinzia. Referente Einstein
Fagiolini Raffaella. Referente Einstein
Compiti: 1. Progettazione, coordinamento, monitoraggio, verifica e rendicontazione, in collaborazione
con la FS n°3, del Progetto Einstein.
2. Partecipazione alle riunioni della Rete e attuazione nell´Istituto di quanto concordato.
COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO Nell’Istituto operano commissioni e gruppi di lavoro costituiti ordinariamente da
docenti dei tre ordini di scuola, per favorire la costruzione di un percorso
formativo continuo e strutturato secondo una logica di sviluppo coerente.
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CONSIGLIO DI ISTITUTO
PRESIDENTE
FUNARI RITA
MEMBRO DI DIRITTO DIRIGENTE SCOLASTICA
DOTT.SSA LIDIA SANSONE
RAPPRESENTANTI DEI
GENITORI
MASI RICCARDO
IACOROSSI SIMONE
STRULLATO MICHELA
AGOSTINI DANIELE
DEL LUCCHESE CRISTINA
FALCHI GABRIELE
BUONACCORSI MARILENA
RAPPRESENTANTI DEI
DOCENTI
AGNOLETTI BARBARA
CASATI VERA
CAMPO EMANUELLA
VOLTERRANI ANDREA
TERRENI FRANCESCA
NARDI PAOLA
GHERARDI GIANFRANCO
GORINI FIORENZA
RAPPRESENTANTI PERSONALE
NON DOCENTE
PUGLISI GIUSEPPE
BERTEI EMANUELA
L’ORGANO DI GARANZIA L’Organo di Garanzia dell’Istituto è costituito da componenti scelti all’interno
del Consiglio di Istituto:
Dirigente Scolastico
(membro di diritto)
Dott.ssa LIDIA SANSONE
Rappresentanti dei genitori RICCARDO MASI e MARILENA BUONACCORSI
Rappresentanti dei docenti EMANUELLA CAMPO e ANDREA VOLTERRANI
Rappresentanti personale
non docente
GIUSEPPE PUGLISI e EMANUELA BERTEI
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ISTITUTO COMPRENSIVO CAPANNOLI VIA ALDO MORO, 4 – 56033 CAPANNOLI (Pi)
Tel. 0587/609012 Fax 0587/606812 – Codice Fiscale: 81001570506
Codice Meccanografico: PIIC82800B
e-mail [email protected] pec: [email protected]
SCUOLE DELL'INFANZIA
Capannoli Via Togliatti 0587/608049 [email protected]
Terricciola Via Dante Alighieri 0587/658607 [email protected]
Lajatico Fraz. Orciatico 0587/641137 [email protected]
SCUOLE PRIMARIE
Capannoli
“G. Rodari”
Via Volterrana 163 0587/609839 [email protected]
S.Pietro B.
“G.Carducci”
Fraz. Santo Pietro 0587/609086 [email protected]
Terricciola
“D.Chiesa”
Via Del Testa 66 0587/655167 [email protected]
Selvatelle
“Augusto Martini”
Via Casanova 1
0587/653063 [email protected]
Lajatico
“Daniele Tedeschi”
Via Garibaldi 94 0587/643215 [email protected]
SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO
Capannoli
“D.Alighieri”
Via Aldo Moro 4
0587/609012
Fax 0587/606812 [email protected]
Terricciola
“A. Da Morrona”
Loc. Montemurlo 0587/658511 [email protected]
Lajatico
“Anna Pardini”
Via Garibaldi 94 0587/643215 [email protected]