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1 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015/16 COS’È IL POF Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed esplicita la sua progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. (D.P.R.275/99) Viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione definiti dal Consiglio di Istituto, tenendo conto del contesto culturale, sociale ed economico di riferimento. Il POF vuole essere: un laboratorio di ricerca didattica - educativa - formativa che individua, valorizza e utilizza in sinergia le risorse all'interno della scuola un osservatorio permanente per la verifica dei processi formativi degli alunni e per la valutazione dell'efficacia del progetto offerto, suscettibile, per questo, di continue modifiche.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

a.s. 2015/16

COS’È IL POF

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed esplicita la sua progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. (D.P.R.275/99) Viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione definiti dal Consiglio di Istituto, tenendo conto del contesto culturale, sociale ed economico di riferimento. Il POF vuole essere: un laboratorio di ricerca didattica - educativa - formativa che

individua, valorizza e utilizza in sinergia le risorse all'interno della scuola

un osservatorio permanente per la verifica dei processi formativi degli alunni e per la valutazione dell'efficacia del progetto offerto, suscettibile, per questo, di continue modifiche.

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DATI GENERALI SULL’ISTITUTO

SCUOLE N° 11

CLASSI/SEZIONI N°60

ALUNNI INFANZIA N°232 TOTALE 1135 ALUNNI PRIMARIA N°565

ALUNNI SECONDARIA N°338

DOCENTI SCUOLA DELL’ INFANZIA * N°20 TOTALE

100

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA* N°50 DOCENTI SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO*

N°30

*Organico di Diritto

PERSONALE ATA

QUALIFICA N° DSGA 1 IMPIEGATI DI SEGRETERIA 6 COLLABORATORI SCOLASTICI 19 TOTALE 26

LE SCUOLE

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L’Istituto comprende le scuole di Capannoli, Lajatico e Terricciola, comuni situati nelle zone collinari dell’Alta Valdera.

SCUOLE DELL’INFANZIA

SCUOLA Via Tel./Fax/ e-mail COORDINATRICE N° SEZIONI

N° ALUNNI

VIA TOGLIATTI 17

0587 – 608049 infanziacapannoli@virgilio .it

Daniela Crecchi coordinatriceinfanzia.ca [email protected]

5 126 INFANZIA

DI CAPANNOLI

VIA DEI LECCI 16

0587 – 655151 [email protected]

Elena Mannucci coordinatrice.infanziaterr [email protected]

3 72 INFANZIA

DI MORRONA-

TERRICCIOLA

VIA CORSINI 61

0587 – 641137 [email protected]

Polizzi Cinzia coordinatore.plesso.orci [email protected]

2 34 INFANZIA*

DI ORCIATICO-LAJATICO

ORARIO SETTIMANALE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA

SCUOLA DELL'INFANZIA DI CAPANNOLI

8,30-16,30*

SCUOLA DELL'INFANZIA DI ORCIATICO

8,30-16,30

SCUOLA DELL'INFANZIA DI TERRICCIOLA

8,00-16,00

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*PROGETTO 0-6 località LA STERZA

Continuità verticale tra nido e scuola d’infanzia

I centri “zero-sei” sono strutture innovative che superano la divisione fra nido e Scuola dell’Infanzia per offrire percorsi educativi integrati che puntano sul diritto al futuro e sono un contributo importante alla ulteriore crescita della cultura dell'infanzia.

Una scommessa tutta toscana, dietro la quale sta un'idea pedagogica forte e innovativa, condivisa ampiamente da esperti ed educatori. Una di queste sperimentazioni ha visto coinvolto il Comune di Lajatico: il nuovo plesso sarà operativo in questo anno scolastico, in località La Sterza. È stato concepito per una capienza massima di 90 bambini, 30 bambini per la fascia di età 0-3 anni (nido) e 60 bambini per la fascia 3-6 anni (infanzia), comprensivi di quelli attualmente frequentanti le Sezioni del plesso di Orciatico.

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SCUOLE PRIMARIE

SCUOLA Via Tel./Fax/ e-mail COORDINATRICE N° CLASSI

N° ALUNNI

PRIMARIA “G.Rodari”

DI CAPANNOLI

VIA VOLTERRANA 163

0587 – 609839 Sara Campana coordinatriceprimariacap [email protected]

10 188

PRIMARIA

“G.Carducci”

DI SANTO PIETRO

BELVEDERE

VIA VIGNOLI 45 0587 – 609086 sc.primariacarducci@gma il.com

Lucia Peccianti 6 120

PRIMARIA “ D.Chiesa”

DI TERRICCIOLA

VIA DEL CHIANTI 3

0587 – 655167 primariaterricciola@virgilio .it

Alessandra Granchi 7 105

PRIMARIA

“A. Martini” DI SELVATELLE

VIA CASENUOVA 1

0587 - 653063 Carmela Geracà 5 101

PRIMARIA

“D.Tedeschi”

DI LAJATICO

VIA GARIBALDI 94

0587 – 643215 [email protected] jatico.pi.it

Rita Bonsignori 4 51

ORARIO SETTIMANALE DELLE SCUOLE PRIMARIE

PLESSO A 27 ORE SETTIMANALI

ORARIO GIORNI DELlA SETTIMANA

8,15-13,15 LUNEDÌ, MARTEDÌ e MERCOLEDÌ

CAPANNOLI 8,15-12,15 GIOVEDÌ, VENERDÌ e SABATO

LAJATICO ore 8,10 –13,10, dal lunedì al venerdì con recupero orario a sabati alterni

TERRICCIOLA ore 8,00–13,00, dal lunedì al venerdì con recupero orario a sabati alterni

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PLESSO A 40 ORE SETTIMANALI

ORARIO

S. PIETRO B.

8,30-16,30 DAL LUNEDI’ AL VENERDI’

SELVATELLE 8,30-16,30 DAL LUNEDI’ AL VENERDI’

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

SCUOLA Via Tel./Fax/ e-mail COORDINATRICE N° CLASSI

N° ALUNNI

SECONDARIA

“D.Alighieri” DI

CAPANNOLI

VIA ALDO MORO 4 CAPANNOLI

0587 – 609012

[email protected]

Fax 0587/606812

Emanuella Campo 8 170

SECONDARIA

“A. Da Morrona” DI

TERRICCIOLA

VIA DEL CHIANTI 3 TERRICCIOLA

0587 – 658511 [email protected]

Monica Montagnani 7 137

SECONDARIA

“A. Pardini” DI

LAJATICO

VIA GARIBALDI 94 LAJATICO

0587 – 643215 [email protected]

Marzia Lupi 3 31

ORARIO SETTIMANALE DELLE SCUOLE SECONDARIE SCUOLA Orario

SECONDARIA “D.Alighieri”DI CAPANNOLI Ore 7,45 -12,45 , dal lunedì al sabato

SECONDARIA “A. Da Morrona” DI TERRICCIOLA Ore 8,00 -13,00, dal lunedì al sabato

SECONDARIA “A. Pardini” DI LAJATICO Ore 8,10 -13,10 , dal lunedì al sabato

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MISSION E VISION

L’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” si pone come obiettivi, giudicati strategici, quelli di promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona; di favorire il benessere dello studente, la sua realizzazione umana e culturale,attraverso l’acquisizione di competenze ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale anche per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientandolo, così, nelle scelte fondamentali della vita.

L’azione educativa è, pertanto, finalizzata alla seguente mission: accogliere le specificità di ogni singolo alunno, mettendo in atto le opportune strategie di inclusione, anche attraverso l’incremento degli ausili tecnologici;

Innovare le metodologie didattiche attraverso l’ausilio di LIM , PC, altre tecnologie e attrezzature specifiche, con interventi conformati ai bisogni dello studente;

prevedere interventi ed azioni formative personalizzate che rispettino gli stili cognitivi di ciascuno, così da valorizzare le potenzialità di ogni studente;

favorire la maturazione dell’identità personale e aumentare la fiducia in se stessi;

curare la formazione della persona nella sua integralità, promuovendo l’attitudine al confronto dialettico e democratico, al rispetto di opinioni e prospettive diverse dalle proprie, atteggiamenti collaborativi e responsabili, ispirati alla partecipazione solidale e al senso di cittadinanza;

facilitare l’acquisizione dell’autonomia ;

favorire lo sviluppo delle competenze di base;

collaborare con il Territorio, in particolare con le Amministrazioni Comunali del bacino d’utenza e con le diverse Associazioni culturali ed educative presenti.

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PRIORITÀ E TRAGUARDI

L’'autovalutazione, lungi dall'essere un mero adempimento burocratico, deve necessariamente indirizzare l’intera comunità educante verso un sistema di collegialità oggi più che mai diffuso e condiviso. Mediante la valutazione, interna ed esterna, le scuole possono individuare gli aspetti positivi da mantenere e consolidare e gli elementi di criticità in relazione ai quali realizzare azioni di miglioramento. La compilazione del RAV (Rapporto di Autovalutazione d’Istituto) ha rappresentato una grande occasione di interlocuzione tra i diversi attori che si muovono, a vario titolo, all’interno della comunità scolastica e ha consentito di individuare, per il nostro Istituto, le seguenti PRIORITÁ e TRAGUARDI:

RISULTATI SCOLASTICI

Priorità:

o Garantire il successo formativo nel passaggio dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di Primo grado

o Incrementare il successo degli studenti nel successivo percorso di studi

Traguardi:

o Allinearsi sistematicamente alla media provinciale o Rispetto alla media degli ultimi 5 anni: diminuire del 10% il

numero dei non ammessi alla fine del 1°anno della Scuola Secondaria di 2° grado

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

Priorità:

o Riduzione della variabilità fra le classi.

o Traguardi:

Tutte le classi dell'Istituto dovranno allinearsi con la media regionale dei risultati degli apprendimenti in italiano e matematica.

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OBIETTIVI DI PROCESSO

Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate.

Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere.

1. CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

Migliorare l'esito degli apprendimenti di italiano e matematica nella Scuola Primaria e Secondaria di I°grado.

Rimodulare il curricolo di italiano e matematica sulla base delle risultanze del lavoro svolto dalla Rete Costella@zioni,all’interno del progetto territoriale ValVal.

2. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

Implementare la collaborazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola con il supporto dell' Osservatorio Scolastico Provinciale

Implementare la collaborazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola con la collaborazione della Rete Territoriale della Valdera

3. INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Implementare azioni che favoriscano la diffusione e la conoscenza delle attività e dei servizi offerti dall'I.C.

Implementare azioni che pongano l'I.C. come soggetto protagonista all'attenzione degli stakeholder.

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INTERVENTI

DI

ISTRUZIONE

OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA

LE SCELTE FORMATIVE

Il sistema educativo di istruzione e formazione è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione (Legge 28 marzo 2003, n. 53). In questa prospettiva l’Istituto si propone di realizzare interventi di educazione, di formazione e di istruzione adeguati al contesto operativo, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, per sviluppare le potenzialità di ciascuno e garantire l’inclusione e il successo formativo nel rispetto delle normative vigenti.

INTERVENTI DI

EDUCAZIONE

INTERVENTI

DI

FORMAZIONE

CRESCITA E VALORIZZAZIONE DELLA

PERSONA UMANA

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ANALISI DEI BISOGNI

I docenti rilevano nella popolazione scolastica dell’Istituto alcuni bisogni specifici:

bisogno di ORIENTAMENTO

che comporta la necessità di attuare un percorso formativo che, attraverso percorsi di consapevolezza di sé e della realtà circostante porti ad acquisire atteggiamenti autonomi, e adeguati nelle previsioni e nelle scelte;

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bisogno di INCLUSIONE NELLA SCUOLA

a cui rispondere con itinerari formativi e didattici che promuovano la conoscenza, il rispetto e la valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali;

bisogno di INCLUSIONE NEL TERRITORIO

che richiede alla scuola di perseguire la costruzione, da parte degli alunni, di un’identità culturale radicata nella realtà locale e aperta alla comprensione di altre culture; di educare all’impegno sociale e civile, nella difesa e nella valorizzazione delle risorse ambientali, di promuovere una progressiva acquisizione delle competenze di cittadinanza, necessarie all’assunzione di responsabilità nella vita sociale e civile;

bisogno di PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA, a

cui la scuola deve rispondere mirando al successo formativo di ciascuno e proponendo un curricolo che utilizzi i metodi, i contenuti, le attività e i sussidi più funzionali:

- sul piano cognitivo, all’acquisizione di solide competenze, ivi comprese quelle inerenti alle conoscenze e all’uso della lingua inglese e delle nuove tecnologie;

- sul piano affettivo-motivazionale, alla creazione di un clima positivo e accogliente, che favorisca il benessere psico-fisico, l’interesse e la motivazione ad apprendere, l’autostima e l’autonomia;

- sul piano relazionale, allo sviluppo della capacità di interagire e collaborare con i compagni ed i docenti, di assumere responsabilità personali e sociali;

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bisogno di CONTINUITÀ del processo educativo

che rende necessario operare il debito raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I° grado, per garantire un percorso formativo organico e completo, strutturato secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite e assicuri inoltre l’interazione tra i diversi ambienti di vita e di formazione dell’alunno. La Continuità educativa Nido-Scuola dell’Infanzia sottolinea la necessità di uno stretto legame e di un continuo dialogo tra i diversi sistemi, condizione indispensabile per garantire che il passaggioda un contesto esperienziale ad un altro assuma quella rilevanza pedagogica, capace di rafforzare e arricchire le competenze del bambino. Per operare in tal senso, i docenti dei diversi ordini di scuola hanno condiviso :

- un’idea di verticalità che fa riferimento non solo alla dimensione dei saperi e dei contenuti, ma anche e , soprattutto, all’acquisizione graduale di abilità, attitudini e competenze, in relazione ai livelli di sviluppo evolutivo dell’alunno;

- un’idea di curricolo verticale come curricolo a spirale, con il passaggio dal modello di apprendimento lineare/ sequenziale a quello di apprendimento come processo ciclico e dinamico in cui tutto si formula e riformula, arricchendosi in continuazione.

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GLI OBIETTIVI FORMATIVI Per rispondere ai peculiari bisogni degli alunni l’Istituto ha individuato i seguenti Obiettivi

Formativi previsti dalle Nuove Indicazioni Nazionali.

BISOGNI OBIETTIVI FORMATIVI

ORIENTARSI NELLA REALTÀ Condividere le regole del vivere e del convivere. Operare

scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto

continuo della sua progettualità con i valori che orientano la

società in cui vive.

Orientarsi nello spazio e nel tempo dando espressione a

curiosità e ricerca di senso; osservare ed interpretare

ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

AVERE COSCIENZA DI SÉ E

DELL’ALTRO

Interagire in modo efficace in diverse situazioni

comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre

rispettose delle idee degli altri; con ciò maturare la

consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento

comunicativo, ha anche un grande valore civile e utilizzarlo

per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su

problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

CONQUISTARE

UN’AUTONOMIA PERSONALE

Acquisire abilità percettive relative alle coordinate spaziali

e temporali necessarie per comprendere la propria

collocazione rispetto agli spazi e ai tempi, sviluppando la

capacità di orientarsi e compiere scelte autonome.

RELAZIONARSI

POSITIVAMENTE

CON GLI ALTRI E L’AMBIENTE

Essere consapevole che i grandi problemi dell’attuale

condizione umana possono essere affrontati e risolti

attraverso una stretta collaborazione non solo fra le Nazioni,

ma anche fra le discipline e fra le culture.

Usare la comunicazione orale per collaborare con gli altri,

ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti,

nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi

su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

COMUNICARE

ADEGUATAMENTE CON GLI

ALTRI

Avere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei

propri limiti, utilizzare gli strumenti di conoscenza per

comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed

apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e

religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

COMPRENDERE E PRODURRE

MESSAGGI E TESTI DI VARIO

GENERE

Ascoltare e comprendere testi di vario tipo «diretti» e «trasmessi» dai media, riconoscendone la fonte,

il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione

dell’emittente.

Dimostrare una padronanza della lingua italiana tale da

comprendere enunciati e testi di una certa complessità,

esprimere le proprie idee, adottare un registro linguistico

appropriato alle diverse situazioni.

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Come indicato dalla Legge107, l’Istituto finalizza il POF a conseguire gli obiettivi formativi attraverso sviluppo e potenziamento di:

- competenze linguistiche, anche tramite CLIL; - competenze matematico-logiche e scientifiche; - competenze nella pratica e nella cultura musicale e artistica; - competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;

conoscenze giuridiche, finanziarie, educazione all’imprenditorialità; - comportamenti responsabili ispirati a legalità, sostenibilità ambientale; - alfabetizzazione all’arte, all’uso dei media; - discipline motorie e comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; - competenze digitali e uso consapevole dei social network; - metodologie laboratoriali; - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, lotta al bullismo,

anche informatico; inclusione scolastica e diritto allo studio dei BES; - valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al

territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale

- apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni per classe o per articolazioni di gruppi di classe, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;

- alternanza scuola-lavoro; - percorsi formativi individualizzati; - sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli

alunni; - alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come L2; - definizione di un sistema di orientamento

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GLI ASSI CULTURALI

L’Istituto assume a fondamento delle scelte formative e didattiche i seguenti assi culturali:

ORIENTAMENTO degli alunni

INCLUSIONE degli alunni nella Scuola e nel Territorio

PREVENZIONE della dispersione scolastica

CONTINUITÀ del processo educativo

I progetti, i laboratori, le iniziative che si realizzano nelle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di 1° grado dell’Istituto si collocano in questa prospettiva.

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GLI OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI

L’Istituto nel corrente anno scolastico si propone di conseguire, sul piano didattico, i seguenti obiettivi:

PROMUOVERE L’INCLUSIONE degli alunni con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.):

o alunni con disabilità (L.104)

o alunni con DSA (L.170)

o alunni con disturbi evolutivi

o alunni stranieri

o alunni con svantaggio socio-economico-culturale

o alunni dotati di abilità e interessi peculiari del pensiero divergente e creativo

La centralità del tema dell’inclusione viene sottolineata nel documento di lavoro del Comitato scientifico nazionale che supporta la CM n. 22 / 26 agosto 2013 “Avvio delle misure di accompagnamento delle Indicazioni nazionali 2012”.

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IL CTI-VALDERA

Al fine di incrementare le capacità di inclusione ed integrazione delle scuole e degli insegnanti nei confronti degli alunni stranieri, dei ragazzi diversamente abili o in situazione di disagio sociale, già dall’a.s. 2013/14, si è costituito il Gruppo di lavoro a sostegno del Centro Territoriale per l’Inclusione- CTI-Valdera, come previsto dalla CM n. 8 / 6 marzo 2013

Il Gruppo di lavoro fornisce specifiche misure di accompagnamento per la realizzazione di Piani per l'inclusione e Piani per la Gestione delle diversità, informati a qualità e partecipazione.

L’Istituto aderisce al Bando per il Progetto lnclusione degli alunni con disabilità”di cui al D.M. n. 435 del 16 giugno 2015, art. 1, comma 2, lett. B, presentato dalla Rete Costell@zioni

IL GLI Presso l’Istituto Comprensivo di Capannoli, dall’ a.s. 2014/2015, si è costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI )così come segue:

la Dirigente Scolastica dott.ssa Sansone Lidia;

la Funzione Strumentale per l’inclusione

i docenti coordinatori di Classe/Interclasse/Intersezione

i docenti coordinatori di plesso e di ordine

i docenti di sostegno operanti nell'Istituto;

un rappresentante dei genitori

i rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi degli alunni (ASL/Specialisti, Ente Locale)

Le funzioni principali del GLI sono: - rilevazione dei BES presenti nell’Istituto; - raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto azioni strategiche nell’Amministrazione; - focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; - rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di Inclusività dell’Istituto; - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH, sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art.1, comma 605, lettera b, della L.296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall’art.10, comma 5 della legge 30 luglio 2010 n.122; - raccolta delle ore di sostegno individuate nei singoli GLIC sulla base delle effettive esigenze del caso;

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- elaborazione di una proposta di Piano Annuale dell’Inclusione riferito a tutti gli alunni con BES. A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati negli anni precedenti e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale dell’ Istituto nell’anno successivo. Il piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli USR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno. Inoltre il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, monitoraggio, ecc.).

IL GLH Presso l’Istituto Comprensivo di Capannoli, per dall’ a.s. 2014/2015, sono costituiti i Gruppi di Lavoro sull'Handicap. I GLH sono in numero pari alle classi ove è presente lo studente diversamente abile.

Ogni GLH è costituito da: - Dirigente Scolastico; - Docenti appartenenti alla Classe dell’allievo diversamente abile; - Docente di Sostegno; - genitori dell’alunno diversamente abile: - uno o più rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi degli alunni (ASL/Specialisti, Ente Locale); I Consigli di Classe degli alunni diversamente abili, i GLH devono: - discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più opportuno per l’alunno; - raccogliere i piani disciplinari o di ambito disciplinare, da allegare al PEI entro le date stabilite; - redigere il PEI e il PDF da presentare al GLH; - essere informati su tutte le problematiche relative all’alunno diversamente abile per quanto è necessario all’espletamento dell’attività didattica;

- essere informati delle procedure previste dalla normativa. I singoli docenti che hanno come alunni ragazzi diversamente abili, oltre a quanto descritto nell’art.4 che precede, devono segnalare al Coordinatore di classe, all’insegnante di sostegno e alla F.S per l’Inclusione qualsiasi problema inerente all’attività formativa che coinvolga gli alunni diversamente abili. Il GLH d’Istituto fa richiesta all’USR, nel mese di Giugno, delle ore di sostegno e poi a settembre assegna il “sostegno” alla classe in cui è iscritto ciascun alunno disabile, ripartendolo dal “monte ore” complessivo e indistinto, assegnato dall’Ufficio Scolastico Territoriale

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PREVENIRE E CONTRASTARE IL DISAGIO per promuovere il successo formativo, attraverso interventi mirati, in risposta ad un precoce riconoscimento di situazioni di criticità.

Durante il percorso evolutivo nel bambino e nell’adolescente possono presentarsi situazioni di disarmonia a vari livelli, sia dal punto di vista psicofisico, che nell’adattamento ai diversi contesti ambientali, tra cui la realtà scolastica.

Il disagio scolastico non si presenta come un fenomeno unico, poiché si manifesta attraverso varie forme non sempre immediatamente riconoscibili ed è riconducibile ad una pluralità di cause. Infatti esso può manifestarsi come problematicità sia nelle relazioni interpersonali che nella capacità di fronteggiare positivamente le richieste di sviluppo, di crescita personale e di adattamento promosse dalla scuola. Le problematicità relazionali possono condurre il bambino/ ragazzo ad una chiusura rispetto alla realtà circostante e ad una possibile caduta della motivazione e del rendimento, con conseguenze negative sul processo di costruzione del sé. Inoltre, i tempi ed i modi di sviluppo e di approccio cognitivo sono diversi in riferimento a ritmi e modi di apprendimento, quindi si possono creare situazioni di impatto negativo in riferimento alle richieste scolastiche che possono interrompere o incidere negativamente sull’atteggiamento nei confronti della scuola e dell’imparare.

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IL DISAGIO SCOLASTICO RAPPRESENTA UN’ ESPERIENZA DI DISORIENTAMENTO

UN’AZIONE DI PREVENZIONE NEI CONFRONTI DI QUESTO FENOMENO:

si fonda sui valori legati all’autoemancipazione della persona;

mette in campo metodologie per sviluppare autopromozione, cioè per aiutare lo studente in difficoltà a percepirsi e ad essere più competente nel fronteggiare il compito scuola;

aiuta l’alunno a sviluppare una personalità positiva rispetto ad una sua esperienza importante (la scuola), motivandolo ad esercitare un controllo attivo sull’andamento del proprio percorso formativo.

INTERVENTI

Sul piano della relazione

- Creare un clima scolastico positivo ed accogliente - Stabilire con gli allievi una relazione che stimoli il loro

impegno e la collaborazione reciproca - Sviluppare e potenziare le abilità sociali e le competenze

emotive dei minori - Valorizzare le competenze genitoriali e sostenere le

responsabilità personali e familiari - Costruire e mantenere un rapporto di comunicazione e di

collaborazione con le famiglie

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Sul piano dell’approccio metodologico-didattico

Motivare gli allievi ad apprendere, stabilendo con loro un rapporto di fiducia e di stima

Attivare/incoraggiare negli allievi partecipazione ed interesse

Proporre attività che richiedano coinvolgimento, confronto e discussione

Utilizzare strategie di insegnamento rispondenti ai diversi stili di apprendimento

Predisporre percorsi di personalizzazione/individualizzazione, lavori a classi aperte per gruppi di livello, di compito, elettivi

Conferire unitarietà all’insegnamento dei saperi disciplinari

Potenziare la didattica laboratoriale

Utilizzare le moderne tecnologie per attivare una diversità di linguaggi con i quali veicolare conoscenze e realizzare un coinvolgimento attivo degli allievi nella scoperta della realtà

AZIONI SPECIFICHE

“PIANO NAZIONALE PER IL POTENZIAMENTO DELL’ORIENTAMENTO E CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA”

L’Istituto aderisce al Bando “Piano nazionale per il potenziamento dell’orientamento e contrasto alla dispersione scolastica” presentato dalla Rete Costell@zioni

FINALITÁ del Progetto: - promuovere un’efficace azione di prevenzione e contrasto

della dispersione scolastica e definire un sistema di orientamento continuo che sostenga gli studenti nella scelta relativa all’indirizzo scolastico successivo

L’l'obiettivo prioritario sarà quello di approfondire le metodologie e le pratiche di contrasto alla dispersione e promuovere un’efficace attività di orientamento, attraverso strumenti didattico educativi e iniziative di sensibilizzazione degli studenti basate anche sull'utilizzo delle tecnologie digitali

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PROGETTO PROGETTO PEDAGOGICO CLINICO PER L’ORIENTAMENTO

Il Progetto si articola su tutte le classi III medie dell'Istituto, organizzate dai coordinatori delle varie classi e dalle funzioni strumentali per l’orientamento. La scelta di un Progetto Pedagogico clinico per l’Orientamento nasce da molteplici riflessioni e da una attenta lettura sia dei bisogni individuali che del contesto territoriale ed ambientale dell’utenza, cioè dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. L’orientamento scolastico e professionale viene generalmente definito come l’attività il cui compito fondamentale è quello di guidare lo studente verso la scelta scolastica e professionale ritenuta la più adatta, tenendo conto di attitudini, potenzialità e reali possibilità sia riguardo alle competenze acquisite dallo studente, che alle opportunità offerte dal contesto familiare e territoriale. A questo approccio, determinato e delineato a partire dal nostro ruolo di insegnanti e di Funzioni Strumentali per l’orientamento, si è andato ad aggiungere in questo progetto , anche la formazione professionale come Pedagogista Clinico dell'insegnante Palumbo. L’ approccio della Pedegogia Clinica all’attività di orientamento, pur tenendo conto dell’importanza del momento dell’informazione, poiché una scelta consapevole è prima di tutto una scelta informata, definisce l’attività di orientamento anche come una esperienza vissuta e fatta propria dallo studente e dalla persona, passando attraverso un serie di attività formative e di autoformazione. Non si tratta di indirizzare, ma di creare spazi ed opportunità per permettere a ciascuno di decidere, in autonomia e con consapevolezza, del suo progetto di vita futura, rivolgendosi non allo studente ma alla persona nella sua globalità. Questo percorso di autoconsapevolezza viene descritto come un viaggio e si articola in diverse tappe che si integrano una nell’altra, in modo da permettere comunque fermate, riflessioni, ripensamenti, nella convinzione che solo attraverso un’ esperienza profondamente consapevole di cosa significa scegliere, di come scegliamo e di quale approccio abbiamo rispetto alla scelta, si possa serenamente vivere questa fase come parte della grande esperienza e ricerca che è vivere la vita stessa. OBIETTIVI incrementare l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé

stimolare :

alla riflessione sul significato della scelta e dell’azione di scegliere

all’individuazione del proprio approccio alla scelta alla riflessione su se stessi e sul proprio futuro,

indirizzare verso un auto orientamento.

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INTERVENTI RICONDUCIBILI ALLA PROGETTAZIONE PREVISTA NEI PEZ- PROGETTI EDUCATIVI DI ZONA 2015/16

- Attività laboratoriali su progetto della Scuola, anche con la presenza di esperti esterni

- Ore aggiuntive di personale docente o ATA per le situazioni di emergenza

- Interventi di mediazione linguistico-culturale - Laboratorio di confronto-consulenza tra insegnanti, genitori ed

esperti sotto forma di sportello d'ascolto.

“PIANO DI AZIONI E INIZIATIVE PER LA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI CYBER-BULLISMO”

L’Istituto aderisce al Bando “Piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei fenomeni di cyber-bullismo” presentato dalla Rete Costell@zioni

FINALITÁ del Progetto: Prevenire e ridurre il fenomeno del cyber-bullismo e rendere gli alunni e le alunne responsabili della propria sicurezza in Rete, acquisendo le competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole

Il Progetto intende promuovere una riflessione sulle tematiche della sicurezza on-line e favorire l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica, per garantire un uso consapevole e corretto della Rete attraverso la costruzione di strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro.

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PROGETTO GALILEO

Percorso di formazione pluriennale “in servizio” degli insegnanti per favorire il “ben essere” e il successo degli alunni a scuola Il Progetto coinvolge tutte le sezioni delle Scuole dell’Infanzia dell’Istituto.

OBIETTIVI ESSENZIALI DEL PROGETTO

Garantire il successo formativo a tutti gli alunni.

Lavorare alla costruzione del pensiero di ciascuno, portandolo al massimo possibile

Lavorare alla costruzione delle competenze e conoscenze disciplinari di ciascuno, sempre al massimo livello individuale.

Formare docenti attraverso la ricerca/azione.

Formare docenti e genitori attraverso seminari interattivi.

Formare docenti e genitori attraverso le consulenze su casi particolari.

STRUMENTI ESSENZIALI

Protocolli e curricula per una valutazione e programmazione personalizzata

Profili per una efficace comunicazione scuola-famiglia

Insegnamento in piccolo gruppo

Strumenti didattici vari PROTOCOLLI I protocolli rappresentano i primi strumenti operativi. Consistono in una serie di semplici prove da somministrare a ciascun alunno e questionari per ricavare informazioni dalla famiglia. Hanno lo scopo di abituare l’insegnante ad un metodo di valutazione globale ed analitica per ciascun bambino, senza affidarsi a impressioni soggettive che derivano da un’osservazione generica. CURRICULA I curricula rappresentano le tappe di un percorso costruttivo mentale che ogni bambino inizia precocemente in famiglia e prosegue con l’aiuto della scuola. La valutazione con i curricula aiuta l’insegnante a situare con precisione ogni alunno dove egli abbia raggiunto un solido apprendimento in ogni disciplina, iniziando dalla scuola dell’infanzia e proseguendo nella valutazione analitica negli anni della scuola primaria e secondaria di primo grado.

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Tutti gli alunni hanno in tal modo assicurate esperienze scolastiche sistematiche ed integrate nel rispetto dei loro bisogni, dei ritmi di lavoro e dei propri stili cognitivi. Ogni alunno può così ricevere quelle esperienze educative e conoscitive, che corrispondono esattamente alle proprie caratteristiche, e che costituiranno una reale precoce programmazione individualizzata. PROFILI I risultati ottenuti dai protocolli e soprattutto dai profili sono sintetizzati nei profili, che possono servire per:

avere sotto controllo il livello acquisito da ciascuno

comunicare e discutere con la famiglia i risultati

attivare una effettiva metacognizione in ogni alunno.

PROGETTO EINSTEIN

Screening di prevenzione della dislessia nelle Scuole Primarie finalizzate all'inclusione/integrazione di tutti gli alunni

Con le altre istituzioni scolastiche facenti parte della Rete “Costellazioni”, anche nel corrente anno scolastico, l’Istituto realizza il Progetto Einstein, finalizzato alla promozione del successo formativo e alla prevenzione del disagio scolastico attraverso:

individuazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura e calcolo;

rafforzamento delle competenze; integrazione di soggetti tramite attivazione di laboratori di ricerca e

sviluppo.

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Il progetto Einstein è nato con lo scopo di individuare fin dal primo anno della Scuola Primaria i soggetti a rischio DSA attraverso strumenti didattici testati e di proseguire nell’accompagnamento e nel sostegno di questi alunni intervenendo su ambiti disciplinari diversi.

Negli anni, attraverso un attento lavoro di ricercazione da parte del gruppo di progetto e di tutti i docenti che ne hanno sviluppato il percorso, si è cercato di acquisire conoscenze e buone pratiche in modo da poter affrontare non solo i casi a rischio DSA, ma anche di dare risposta ai bisogni di tutti quei bambini che presentano difficoltà nella lettura, scrittura, comprensione e calcolo.

Parallelo all’intervento della scuola, risulta fondamentale la programmazione integrata tra quanti, sul terrrirorio, si occupano dei minori in difficoltà di apprendimento e ciò è stato attuato grazie ad accordi con l’ASL 5 di Pisa tramite l’USFMIA della Valdera e l’Università di Padova che cura la parte scientifica attraverso la supervisione del prof. Cornoldi.

L’équipe scientifica multidisciplinare costituita per il progetto, che vede integrate diverse professionalità (esperti dell’ASL, docenti universitari, pedagogisti, insegnanti) assicura la validità sul piano scientifico del progetto e ne garantisce anche l’approccio ad ampio spettro in modo che nessuna delle funzioni che riguardano lo sviluppo dei bambini possa essere trascurato, ma che ogni funzione trovi all’interno del progetto l’attenzione e le applicazioni che esige.

Il nostro Istituto ha aderito al Progetto Einstein attraverso il coinvolgimento di tutte le classi 1^, 2^, 3^ e in modo facoltativo delle classi 4^, 5^della scuola primaria.

Il percorso base, che prevede l’individuazione delle difficoltà di apprendimento nella letto/scrittura e nel calcolo, garantisce il controllo delle varie fasi di acquisizione delle strumentalità di base, fin dai prerequisiti. Le prove di screening sono stabilite dall’équipe del progetto in modo da ottimizzare il lavoro rendendo precoce la fase di osservazione, nella convinzione che quanto prima si interviene, maggiori sono le possibilità di recupero e/o superamento delle difficoltà. Il percorso per lo sviluppo delle competenze ortografiche è nato dalla considerazione che le ricerche più recenti hanno messo in evidenza l’elevata diffusione degli errori ortografici tra gli alunni in età scolare non solo nelle prime classi della scuola primaria, ma anche nelle classi successive fino alla scuola media. Spesso una cattiva ortografia viene attribuita ad un mancato apprendimento di tipo concettuale; ma trattandosi di un’abilità strumentale, si ritiene più corretto attribuirla ad

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una mancata acquisizione di tipo procedurale, pertanto migliorabile con la pratica o attraverso il ricorso a percorsi organizzati mirati all’acquisizione di strategie operative per il controllo consapevole dell’errore.

Il percorso per lo sviluppo delle aree relative alla comprensione del testo risponde alle esigenze di quegli alunni che, incontrano ancora difficoltà più o meno marcate a comprendere le informazioni implicite ed esplicite di un brano. Tramite tale rilevazione di tipo anche qualitativo si vanno ad indagare quali aree della comprensione sono carenti e si propongono attività mirate al recupero degli aspetti deficitari.

Il percorso per la valutazione delle abilità numeriche e i processi di calcolo permette agli insegnanti di fornire un sostegno aggiuntivo agli alunni e di programmare degli interventi mirati ed efficaci. Le misure di screening proposte dal progetto forniscono una prima valutazione predittiva: non hanno alcuna pretesa diagnostica, ma consentono di verificare le conoscenze del bambino riguardo a concetti ed operazioni aritmetiche e forniscono informazioni per la pianificazione degli interventi didattici. Le insegnati referenti del progetto fanno parte anche dell’équipe di ricercazione istituita dalla rete “Costellazioni” che si prefigge di produrre strumenti didattici e formulare buone pratiche condivisibili e fruibili da tutti gli insegnanti dell’Istituto.

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PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Il concetto di salute formulato nel 1948 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è ancora oggi alla base della definizione ufficiale del termine "salute". La definizione formulata dall’O. M. S. è la seguente: "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità". L’ educazione alla salute è perciò promozione del pieno sviluppo della personalità, cioè promozione della piena realizzazione delle potenzialità dell’intelligenza, dell’affettività, dell’integrazione sociale dei singoli alunni, in modo da assicurare la pienezza della vita personale, l’attivazione di tutta l’umanità di cui ogni soggetto è ricco L’educazione alla salute è oggi centrata sul modello socio-affettvo di salute orientato allo sviluppo personale, alle teorie dell’apprendimento sociale , dell’autoefficacia e dell’educazione alle life-skills.

L’Istituto aderisce al Progetto Regionale “BENESSERE A SCUOLA: PROMOZIONE DELLA SALUTE E LIFE SKILLS EDUCATION IN AMBITO SCOLASTICO” patrocinato dall’Azienda USL 5 di Pisa e dalla Società della Salute della Valdera, che prevede percorsi formativi (rispettivamente di base e avanzato)

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per docenti sulla metodologia delle Life Skills per il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi:

- formare i docenti che siano in grado di applicare strumenti metodologici per la promozione della salute in ambito scolastico;

- aumentare le conoscenze teoriche e le competenze tecniche sui programmi di Educazione alla Salute basati sulle metodologie Life- Skills e Peer Education, sulla progettazione e valutazione degli stessi

Percorsi rivolti agli alunni promossi dalla Società della salute

della Valdera - Progetto - Imparare a conoscere per salvare la vita nostra e

degli altri - Progetto “presentazione consultorio adolescenti” - Progetto Educazione alimentare e sani stili di vita

EDUCAZIONE ALIMENTARE- PROGETTO “FRUTTI…AMO”

Il progetto nasce col fine di avvicinare le giovani generazioni a frutta e verdura non soltanto come alimenti buoni da mangiare perché ricchi di vitamine e sali minerali ma in quanto pillole di cultura buone da pensare, da conoscere, da usare e da giocare. Il progetto prevede attività didattiche disciplinari e interdisciplinari:

che privilegino un approccio creativo, trasversale rispetto alle varie discipline

che prevedano un coinvolgimento delle emozioni e dei sensi: bontà, profumi, colore e ricchezza nutrizionale e culturale.

OBIETTIVI:

Sviluppare dei comportamenti adeguati rispetto ad una corretta alimentazione.

Conoscere, degustare ed apprezzare la frutta di ogni stagione e del territorio. attraverso i sensi.

Acquisire conoscenze relative alla frutta.

Riflettere sull’importanza del consumo della frutta

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BANDO TEATRO IN CLASSE: PROGETTO “EDUCARE ALLA TEATRALITÁ”

L’Istituto partecipa al Bando "Promozione del teatro in classe anno scolastico 2015/2016", promosso dal MIUR con il Progetto “Educare alla teatralità “ Destinatari

N° classi 22 di Scuola Primaria per un totale di 384 alunni N° 13 classi di Scuola Secondaria per un totale di 230 alunni Docenti coinvolti nella formazione e nelle attività con gli alunni 30

La proposta progettuale parte dall’idea di concepire il teatro come un viaggio dentro sé stessi e dentro il mondo, per la costruzione di un “Mondo Altro” fatto di sogni, desideri e possibilità. Il progetto si articola in sei percorsi che prevedono attività laboratoriali da proporre alle classi di Scuola Primaria e Secondaria dell’Istituto Comprensivo, a seconda delle diverse esigenze didattico-educative e formative degli alunni, da svolgersi anche attraverso l’attivazione di incontri in orario extrascolastico sia negli spazi scolastici, che nei teatri di zona. Tali laboratori saranno guidati dai docenti di classe con pluriennale esperienza di laboratorio teatrale e da esperti (docenti dell’Istituto con competenze specifiche e/o esperti provenienti dalle Associazioni locali indicate); la fruizione di spettacoli teatrali nei tre teatri comunali presenti sul Territorio e/o nei teatri cittadini di Pontedera “Teatro Era”, di Pisa “Teatro Verdi”; la formazione dei docenti; la condivisione delle esperienze e la loro socializzazione e disseminazione mediante la produzione di adeguata documentazione. I percorsi sono i seguenti:

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PROGETTO “ UNA SCUOLA BESTIALE”

“ Una Scuola bestiale” è un progetto di zooantropologia didattica “.

La zooantropologia didattica si basa sul principio che il rapporto con un animale permetta al bambino di immagazzinare tutta una serie di modelli cognitivi utili per l’attivazione di validi repertori relazionali, cognitivi ed emozionali. Questa disciplina intende educare i bambini ad un corretto rapporto con gli animali e utilizza questo rapporto, ritenuto unico ed insostituibile per l’uomo, a scopo educativo. Nello specifico, il progetto “ Una Scuola bestiale” , promosso dall’Unione Valdera, si pone tre ordini di obiettivi generali:

- EDUCATIVI, riguardanti la formazione generale del bambino: aumentare l’immaginazione, incrementare l’autostima, migliorare la coordinazione motoria, favorire i processi cognitivi, accompagnare il ragazzo verso l’empatia

- DIDATTICI, riguardanti le attività che possono migliorare la partecipazione del bambino alla vita scolastica e le dinamiche di lavoro collaborative o di gruppo: migliorare attenzione e concentrazione, creare un centro d’interesse, favorire l’interdisciplinarietà, rapportare realtà scolastica e domestica…

- DISCIPLINARI, concernenti alcune conoscenze di base sull’alterità animale e sull’interazione uomo-animale ma anche conoscenze specifiche secondo il progetto: migliorare la conoscenza di uno o più animali, insegnare il modo corretto di approcciarsi ad essi

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INIZIATIVE DI ATTIVITÀ MOTORIA E SPORTIVA

Scuola Secondaria di primo grado

Le attività sportive, promuovendo la cultura del rispetto dell'altro e delle regole, si configurano come potente strumento di inclusione sociale e di contrasto alle problematiche connesse al disagio giovanile Considerato che la scuola è il luogo ideale in cui avvicinare i bambini e gli adolescenti al mondo dello sport e scoprirne i valori di lealtà e correttezza , anche per l’a.s. 2015/16 si è attivato il GRUPPO SPORTIVO per la

SPORT E SCUOLA COMPAGNI DI BANCO

Il progetto “Sport e scuola compagni di banco vuole raggiungere gli obiettivi di una maggiore diffusione dell’educazione fisica nelle scuole primarie sia attraverso la previsione dello svolgimento del tirocinio obbligatorio nelle scuole di studenti e laureati del Corso di laurea in scienze motorie sport e salute provenienti dalle Univerisità toscane, sia attraverso laureati che mettano a disposizione la propria esperienza professionale. L’obiettivo è la diffusione di una cultura della salute e di una buona forma fisica degli alunni fino all’acquisizione permanente di stili di vita salutari in un momento che vede crescere in modo preoccupante la tendenza all’obesità nell’infanzia.

In Toscana la Regione, in accordo con il Ministero, il Coni e le Università, ha dato il via a questa attività Altre iniziative nelle scuole:

PROGETTO SPORT DI CLASSE PROGETTO NON SOLO SPORT PROGETTO TIRO CON L’ARCO PROGETTO PALLAVOLO

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CURARE IL RECUPERO E L’ECCELLENZA

La singolarità di ogni alunno richiede un adattamento dell’insegnamento alle caratteristiche individuali di ogni alunno. Infatti la stessa attività didattica, anche se diretta a tutti i soggetti, produce effetti diversi in ognuno: ciascuno degli allievi trae profitto in modo diverso dall’attività di insegnamento perché sono singolari e individuali le condizioni dell’apprendimento riconducibili alla sua dimensione interna. Al fine di consentire lo sviluppo di tutte le abilità di base (cognitive, affettive e sociali) e di valorizzare le caratteristiche individuali, nell’Istituto si realizzano, con modalità e organizzazione e tempi differenziati e congruenti con le risorse disponibili, attività mirate per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti.

INTERVENTI PER IL RECUPERO

Percorsi e valutazioni personalizzate

Strategie e metodologie personalizzate

Attività in situazione di compresenza

Percorsi di recupero in orario aggiuntivo e/o extrascolastico

INTERVENTI PER L’ECCELLENZA

Percorsi e progetti finalizzati a motivare, gratificare e valorizzare

alunni dotati di competenze, abilità e interessi peculiari del pensiero divergente e creativo

BANDO “PROMOZIONE DELLA CULTURA MUSICALE NELLA SCUOLA”

L’Istituto aderisce al Bando “PROMOZIONE DELLA CULTURA MUSICALE NELLA SCUOLA” presentato dalla Rete Costell@zioni Finalità: Promuovere la cultura e l’educazione musicale nella scuola

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Progetto “MUSICA SCUOLA-FARE E PENSARE LA MUSICA A SCUOLA”

Il percorso proposto inizia nella scuola dell’infanzia e si sviluppa, attraverso un cospicuo numero di esperienze il più possibile diversificate, durante tutto il ciclo di studi fino alle scuole secondarie superiori.

Finalità generale del progetto:

Valorizzare e potenziare la collaborazione attiva tra le scuole del territorio sulla tematica della cultura e della pratica musicale.

Obiettivi generali del Progetto:

Sensibilizzare il territorio e la comunità tutta sul valore della musica

quale elemento espressivo completo ed insostituibile per la formazione di tutti gli studenti;

Arricchire ed ampliare la proposta formativa riguardante la pratica e la cultura musicale nei suoi molteplici aspetti;

Favorire, attraverso la fruizione e la produzione musicale, la costruzione di buone identità attraverso l’analisi introspettiva e la crescita dell’autostima;

Accogliere le diversità come risorsa di sinergie per un fine comune.

Obiettivi specifici del Progetto:

Favorire esperienze musicali in tutto l’arco formativo dalla scuola

d’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado;

Creare occasioni di ascolto ed avvicinamento alla musica, nei suoi vari generi e forme;

Incentivare la pratica del canto, in particolare corale, e di uno strumento musicale, in particolare con la musica d’insieme;

Potenziare le capacità specifiche di ogni studente attraverso varie esperienze musicali che partano dal gioco, dal canto, dalla corporeità e dal ritmo a seconda delle fasce d’età;

Creare situazioni di lavoro collettivo mediante la preparazione e la partecipazione a spettacoli e rassegne.

Realizzazione dell’operina per ragazzi “Brundibar” di Hans Krasa;

Realizzazione dell’operina “L’Arca di Noè” di Benjamin Britten;

Lezioni concerto ed incontri di musicisti/artisti con gli alunni, in collaborazione con le scuole di musica e le associazioni musicali operanti nei Comuni della Valdera.

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LE SCELTE CURRICOLARI

Il Ministero stabilisce ciò che gli allievi devono sapere e saper fare alla fine di un ciclo di studi e definisce un nucleo fondamentale, omogeneo che rispecchia la cultura, le tradizioni e l’identità nazionale, cui tutte le scuole devono riferirsi nella predisposizione dei percorsi di insegnamento e di apprendimento.

I docenti progettano l’attuazione dell’offerta formativa nella realtà concreta di una scuola e di una classe, tenendo conto della realtà personale, dei bisogni cognitivi e affettivi, del bagaglio conoscitivo, esperienziale e del contesto socio-familiare di ciascun allievo e delle scelte delle famiglie.

Nella definizione delle scelte curricolari essi operano per la realizzazione di un itinerario di apprendimento articolato, organico e condiviso, anche con il supporto di corsi di aggiornamento e di formazione specifici, che faciliti il passaggio dall’esperienza alla sua simbolizzazione come capacità di rileggerla e di riviverla, avvalendosi della cultura ufficiale, vissuta non come un fatto astratto, ma come un patrimonio che serve a costruire la propria identità e la propria autonomia.

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Con tale percorso mirano a promuovere non solo il possesso di conoscenze e abilità ma anche e soprattutto l’acquisizione di competenze, intese come padronanza di concetti, di principi e di abilità per la soluzione di problemi, trasferibili in situazioni e contesti diversi.

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti, dipartimenti disciplinari, classi parallele. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari. La scuola utilizza il modello di certificazione delle competenze ministeriale

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LA DIDATTICA

Per conseguire i più efficaci risultati nei processi di insegnamento- apprendimento, i docenti valorizzano la flessibilità su molteplici piani dell'azione educativa e didattica, con modalità adeguate alle specificità dei diversi gradi di scuola e rigorosamente rispettose delle disposizioni ministeriali: sul piano delle scelte culturali, per un piano di studi rispondente alle esigenze formative degli alunni; sul piano dell'organizzazione e della gestione delle risorse professionali, ottimizzando le possibilità offerte dall'Istituto Comprensivo; sul piano dell'organizzazione didattica dei tempi, dei contenuti disciplinari, dell'aggregazione degli allievi anche in gruppi diversi dalla classe; sul piano dei percorsi di formazione dei singoli alunni, in rapporto ai bisogni e alle potenzialità individuali.

I docenti riorganizzano i percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi specifici di apprendimento e sulle competenze degli alunni, valorizzando l’introduzione di nuove metodologie didattiche, anche attraverso il ricorso alle tecnologie multimediali. Privilegiano le attività laboratoriali come strumento per l’acquisizione dei “saperi” fondamentali e delle competenze necessarie per una gestione attiva del processo di apprendimento.

LE COMPETENZE

Nella scuola le capacità personali degli alunni diventano competenze personali grazie agli interventi di mediazione didattica che mettono l’alunno in grado di avvalersi, nelle situazioni contingenti, di conoscenze e di abilità. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline

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concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. La Scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, che saranno oggetto di certificazione. Il profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione.

COMPETENZE CHIAVE per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006):

1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4) competenza digitale 5) imparare a imparare 6) competenze sociali e civiche 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità 8) consapevolezza ed espressione culturale

È compito specifico della Scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che le capacità personali di ogni alunno/studente si traducano nelle otto competenze-chiave di cittadinanza, previste a conclusione dell’obbligo di istruzione. Le competenze chiave promuovono la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

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LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Il concetto di cittadinanza racchiude e dischiude un percorso formativo unitario teso a raggiungere gli specifici Traguardi per lo sviluppo delle competenze, così come chiaramente configurato nelle Indicazioni per il curricolo. Pertanto i Traguardi si connotano come “l’indispensabile premessa per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione”(Nota del 31/01/2008 prot.n1296):

Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e delproprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi erealistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare:

comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,informatici e multimediali)

rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversisupporti (cartacei, informatici e multimediali).

Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e

consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

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Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni

PER UNA NUOVA CITTADINANZA

La Scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La Scuola non può interpretare questo compito come semplice risposta a un’emergenza. […] La Scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. […] La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. […] La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il

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nostro continente e l’umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di un’unica comunità di destino europea così come di un’unica comunità di destino planetaria. Perché gli studenti acquisiscano una tale comprensione, è necessario che la Scuola li aiuti a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell’umanità. La Scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto. (tratto da Indicazioni Nazionali Per il Curricolo, 2012)

Nell’ambito dell’Educazione alla Cittadinanza, l’Istituto, in tutti gli ordini di Scuola, promuove iniziative per favorire l’acquisizione di competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva.

In particolare: CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI- COMUNE DI

CAPANNOLI

Funzionale al conseguimento delle Competenze di Cittadinanza è presente in Istituto, già da diversi anni, il Consiglio Comunale dei ragazzi, promosso dal Comune di Capannoli.

Esso viene istituito con le seguenti finalità educative:

- Avvicinare i ragazzi alle istituzioni; - Stimolare la partecipazione alla vita sociale del paese;

- Aumentare il senso di responsabilità nei confronti della collettività locale, nazionale e mondiale; - Conoscere le regole e il funzionamento del sistema democratico; - Accrescere la consapevolezza dei diritti e dei doveri verso le istituzioni e verso la comunità e il territorio; - Favorire la conoscenza e l’approfondimento delle problematiche legate

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al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. - Valorizzare lo scambio interculturale.

Vengono inoltre individuate le seguenti finalità generali:

- Creare le condizioni affinché l’Amministrazione Comunale possa meglio conoscere le problematiche dei bambini e dei ragazzi; - Incentivare ogni esperienza volta a promuovere una cittadinanza attiva sia in ambito locale che globale.

Classi coinvolte: classi II^ e III^ Scuola Secondaria e classi e V^ Scuola Primaria

BANDO “IL” Inclusione e Legalità

L’Istituto aderisce al Bando “IL” Inclusione e Legalità” presentato dalla Rete Costell@zioni

Il Progetto intende educare gli studenti di tutti gli ordini di scuole, incluse nella rete, a vivere la legalità come strumento di auto-affermazione e vera libertà. Il Progetto, inoltre, intende operare per evidenziare il carattere fortemente inclusivo della cultura della legalità come strumento per l’acquisizione di competenze di cittadinanza attiva.

INCLUSIONE

LEGALITÁ

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CITTADINI SI CRESCE! Scuola Primaria di Capannoli

Obiettivi

Esplorare e scoprire la complessità,

particolarità e bellezza del territorio del

proprio paese e dei beni culturali, sociali ed

ambientali che esso presenta.

Diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione.

Sviluppare il sentimento di identità,

solidarietà e condivisione di tali ricchezze.

Sviluppare il senso critico verso le situazioni di mancanze di

rispetto o di degrado di questi beni comuni.

Sviluppare atteggiamenti propositivi nei confronti del futuro,

attraverso l’individuazione di forma di impegno personale al

rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in

generale dell'ambiente del proprio paese, anche attraverso la

sensibilizzazione e il coinvolgimento di altri soggetti (genitori,

compaesani)

Attività Gli alunni saranno chiamati a ricercare, scoprire e conoscere quali sono i beni a disposizione della comunità nel paese in cui vivono: piazze, monumenti, giardini, edifici storici, beni artistici, paesaggi naturali.…. Verranno invitati ad approfondire, anche attraverso l’aiuto e il coinvolgimento di esperti locali, di conoscenti e la consultazione di documenti storici, la storia e le vicende legate a tali luoghi/monumenti e a diffondere con vari mezzi le notizie e le scoperte fatte: mini conferenze ai familiari con utilizzo della LIM, piccole pubblicazioni, realizzazione di cartelli da apporre nelle vicinanze dei luoghi individuati. Verranno individuate e documentate le situazioni di incuria, degrado, mancanza di rispetto o vandalismo cui questo beni di tutti sono stati eventualmente sottoposti. Successivamente, attraverso attività di tipo cooperativo, verranno individuate azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per il possibile recupero o reintegro dei danni riscontrati. Infine alcune classi, aderendo al Progetto “Adotta un monumento” , promosso dalla Fondazione Napoli Novantanove in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, prenderanno sotto tutela uno degli spazi individuati e, attraverso il coinvolgimento dei genitori e di tutte le persone sensibili,metteranno in atto azioni per la sua valorizzazione, salvaguardia e conservazione.

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PROGETTO BIENNALE “LA GRANDE GUERRA” -CLASSI III^ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI CAPANNOLI con finanziamento dell’Amministrazione Comunale di Capannoli per un viaggio di istruzione conclusivo sui luoghi del fronte

Obiettivi progettuali

Valorizzare l’importanza

della memoria storica, anche nel racconto di chi l’ha vissuta in prima persona;

Rafforzare le opportunità del dialogo intergenerazionale, anche nella valorizzazione delle componenti di genere, per raccogliere speranze e promesse dalla vicende passate e trasformarle in aspettative e adempimenti futuri;

Accrescere la consapevolezza dell’importanza del contesto territoriale e delle sue risorse anche memoriali, al fine di rafforzare la coesione sociale e la tenuta della comunità locale, nel riconoscimento del ruolo dell’istituzione comunale quale primo presidio della vita democratica;

Favorire i rapporti della Scuola con il Territorio anche nel coinvolgimento delle Associazioni e nel riconoscimento del loro ruolo;

Fornire contenuti e materiali al lavoro di apprendimento della storia, con particolare riferimento ai temi dell’età contemporanea;

Rafforzare le metodologie attive di didattica della storia, nel ricorso anche alle nuove tecnologie multimediali, via internet e social.

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PROGETTI COOP

“E io cosa posso fare?” Proposte educative 2015/2016

Le proposte educative hanno l’obiettivo di dar vita ad un diverso punto di vista sul tema dell’impegno per una cittadinanza globale e di stimolare i ragazzi a sentirsi attori del proprio processo di apprendimento. Per un processo educativo che aiuti a crescere in un mondo complesso è importante fare esperienze anche “fuori i confini” della scuola, del loro territorio ma anche del quotidiano di ciascuno per guardare in modo nuovo e aperto la realtà. Le esperienze proposte vogliono essere uno stimolo a scoprire e vivere insieme il territorio inteso come comunità con le sue caratteristiche e la sua storia, una comunità con le sue regole ed i suoi linguaggi nella quale la diversità è un valore anche nella costruzione dell’identità.

LA RICERCA-AZIONE

Da molti anni i docenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto sono impegnati in attività di Ricerca-Azione (RA) sia per ordine di scuola che in verticale, spesso in rete con altri Istituti.

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La metodologia della Ricerca-Azione cala la ricerca nella realtà della scuola, coniuga teoria e pratica didattica, al fine di migliorare la prassi educativa sia attraverso l’azione, sia attraverso la riflessione sugli effetti di queste azioni. Gli strumenti e le procedure della Ricerca-Azione offrono ai docenti la possibilità di esplorare la realtà nella quale operano, di analizzare come lavorano, di introdurre modifiche e di sperimentare novità. Il tutto criticamente, allo scopo di poter spiegare e giustificare, al termine del lavoro, il proprio operato con argomentazioni teoriche e ragionate. Attraverso le esperienze di Ricerca-Azione i docenti intendono apportare positivi cambiamenti nella pratica educativa, contestualmente all’apprendimento di strategie di valutazione e di riorganizzazione della pratica stessa.

Dall’a.s. 2013/14, l’Istituto ha aderito al bando “Misure di accompagnamento -Progetti di Formazione e Ricerca per le Indicazioni Nazionali” con un progetto in rete di Formazione e Ricerca “Costellazioni per le Indicazioni Nazionali”.

Il lavoro di formazione e ricerca-azione attivato è stato coordinato dai referenti di ogni Istituto, con la supervisione di esperti e con il supporto di partner locali (il Laboratorio Didattico Territoriale, l’Unione dei Comuni, il Centro di Ricerca Educativa “Gianni Rodari” e la Scuola Superiore San’Anna). Nell’anno 2014/15, in base al DM n. 762 del 2 ottobre 2014, alla CM n. 49 del 1 novembre 2014 e al DDG n. 902 del 19 novembre 2014, sono proseguite le azioni già poste in essere nella precedente annualità. Per l’a.s.2015/16 l’Istituto prosegue la sperimentazione finalizzata all’accompagnamento all’applicazione delle INDICAZIONI NAZIONALI 2012 e alla Certificazione delle competenze

L’EDUCAZIONE AMBIENTALE

Il significato da attribuire al termine ambiente assume, oggi, una nuova valenza, profondamente diversa rispetto al passato. Esso infatti non si riferisce più solo al campo dei fenomeni fisici e naturali che contraddistinguono l’ecosistema naturale, ma è concepito come contesto spaziale nel quale le vicende umane si manifestano.

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AMBIENTE

ANTROPIZZATO

AMBIENTE AMBIENTE SOCIALE

EDUCAZIONE AMBIENTALE

COME

EDUCAZIONE AL FUTURO CONSAPEVOLE

Il dibattito e la ricerca a livello sia nazionale sia internazionale, hanno fatto emergere con forza un’idea di Educazione Ambientale che si configura sempre più come un’educazione al futuro consapevole. Alla base sta l’idea che una società in evoluzione possa determinare la propria sopravvivenza solo attraverso una consapevolezza e una volontà forte di risoluzione dei problemi e delle emergenze ambientali.

PROGETTO ACQUE TOUR 2015-2016

L’Istituto aderisce anche per l’anno scolastico 2015/16 al progetto di educazione ambientale Acque Tour 2015-2016 per la Valdera e il Valdarno Inferiore. Acque Tour ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza del ciclo tecnologico dell’acqua e del funzionamento del sistema idrico integrato, attraverso percorsi didattici studiati appositamente per ogni fascia del ciclo scolastico: rappresentazioni, laboratori, lezioni, visite e gite guidate agli impianti di Acque SpA. Questa attività si pone l’obiettivo di sviluppare una riflessione sul tema dell’utilizzo razionale dell’acqua e sui comportamenti ambientalmente sostenibili.

ECOSISTEMA

NATURALE

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L’EDUCAZIONE SCIENTIFICA

La rapida evoluzione delle conoscenze e delle tecnologie impone la formazione di cittadini in grado di essere protagonisti attivi di un processo continuo di costruzione di conoscenza che oggi appare l’unica caratteristica veramente prevedibile come indispensabile per il mondo di domani. Da questo punto di vista la scuola è chiamata a fornire agli allievi competenze, conoscenze e capacità indispensabili all'acquisizione di autonomia consapevole e all'assunzione delle connesse responsabilità, dunque a fornire una formazione che abbia valore autenticamente culturale. L’educazione scientifica nella scuola di base va considerata in questa prospettiva

PROGETTO “MANI IN PASTA, TESTE IN PISTA” Bando PINS,

Potenziamento e innovazione didattica

L’Istituto partecipa al Bando PINS, Potenziamento e innovazione didattica nelle scuole Rivolto a Scuole Primarie e Secondarie di primo livello con il PROGETTO “Mani in pasta, teste in pista” Percorsi sperimentali multidisciplinari per una didattica innovativa in ambito logico-matematico.

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Sintesi del progetto :

realizzazione di percorsi esperienziali di scienze, con agganci multidisciplinari per il rafforzamento dei processi logici e l’apprendimento di competenze matematiche in un ambiente motivante e reale, mediante l’utilizzo di tecnologie informatiche.

Bisogni che la scuola intende affrontare attraverso il progetto:

potenziare metodologie di insegnamento/apprendimento diversificate e partecipative, privilegiando occasioni di cooperative learning, percorsi di tutoring e peer education, problem solving e percorsi di ricerca-azione;

rafforzare le abilità logiche e specifiche della comprensione, dell’analisi, della risoluzione dei problemi, della valutazione critica delle situazioni, trasformando la classe in “comunità di ricerca”;

potenziare e diffondere l’utilizzo della multimedialità e delle nuove tecnologie per soddisfare i diversi stili di apprendimento, facilitare l’inclusione degli alunni in situazione di svantaggio e valorizzare le eccellenze.

incrementare la quantità e la qualità degli strumenti digitali, per una loro migliore fruibilità.

Finalità e obiettivi di apprendimento per gli studenti:

motivare gli studenti nell’apprendimento della matematica e delle scienze. L’ambito scientifico, collegato alle sue radici storico- filosofiche, si pone come situazione ideale per compiere esperienze concrete, da cui astrarre concetti teorici matematici: la matematica e le scienze risulteranno, per gli alunni, non più come discipline astratte, ma come strumenti che li stimoleranno nella motivazione e li aiuteranno a comprendere la realtà che li circonda;

migliorare le abilità specifiche della comprensione, dell’analisi, della risoluzione dei problemi e della valutazione critica delle situazioni;

offrire alla classe l’occasione di essere una "comunità di ricerca", ovvero un gruppo di apprendimento in cui è possibile costruire un percorso di ricerca comune attraverso il confronto dialogico, che aiuterà ad orientare in senso positivo lo sviluppo socio-affettivo;

rafforzare i processi logici e di problematizzazione della realtà, attraverso discussioni, per lo più autogestite dai partecipanti, all'interno di un quadro comune e sotto la guida di alcune domande di riferimento;

superare la frammentarietà del sapere per cogliere l’aspetto unitario che offrono le discipline scientifico-matematiche, tecnologiche e linguistiche.

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Il LABORATORIO DIDATTICO TERRITORIALE

Il Laboratorio Didattico Territoriale (LDT) è un’iniziativa che concorre, in quanto specifico progetto relativo alle Scienze sperimentali, al rafforzamento delle esperienze di integrazione e qualificazione del Sistema Formativo della Valdera, per rendere effettiva l’autonomia scolastica attraverso il coordinamento orizzontale e verticale degli istituti scolastici, il collegamento fra il sistema formativo territoriale e l’Università, l’integrazione con le risorse del Territorio e gli interventi delle Istituzioni Locali. (ripreso dal sito LDT) Già da diversi anni molti docenti dei tre ordini di scuola aderiscono alle iniziative proposte da LDT, al fine di promuovere l’innovazione della didattica nell’ambito delle discipline scientifiche e la verticalizzazione dei percorsi curricolari. In particolare sono state elaborate numerose proposte di didattica laboratoriale, fondate su un approccio metodologico interdisciplinare per l'acquisizione di competenze trasversali e disciplinari.

ROBOTICA EDUCATIVA

Il16 marzo 2015 è stato firmato l’Accordo di Rete Regionale sulla Robotica Educativa tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (capofila), la Regione Toscana e l’Ufficio Regionale Scolastico.

La Rete Regionale di Robotica Educativa si pone l’obiettivo di predisporre nuovi ed innovativi strumenti efficaci di apprendimento, senza che le attività in classe vengano considerate “extra”, ma aspirando a diventare parte integrante del curriculum scolastico, nel quale si inseriscono trasversalmente alle discipline tradizionali e in perfetta intesa con i docenti interessati e coinvolti. In tal modo si ritiene di poter rispondere alle esigenze della società e del territorio, mettendo in grado le scuole di potenziare la propria offerta formativa e di

implementare anche nuovi processi formativi mediante l’uso di una metodologia capace di sviluppare nei giovani attitudini e competenze

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adeguate a un mondo che cambia con rapidità, in cui la tecnologia guida il progresso e non è appannaggio di ambiti esclusivamente tecnici. Considerato inoltre che in Italia la Robotica è un settore d’alta tecnologia d’eccellenza, sempre di più si ritiene che questa possa offrire grandi opportunità di sviluppo e di lavoro e diventare uno strumento chiave per stimolare l’educazione del 21° secolo e, quindi, per contrastare il sempre più basso interesse relativo alle materie scientifiche e l’alto livello di abbandono dell’educazione universitaria e scolastica. L’Istituto di BioRobotica ha predisposto un gruppo di lavoro di otto ricercatori a supporto della Rete Regionale di Robotica Educativa e delle attività che hanno contribuito a pianificare, oltre che del lavoro dei docenti che avvieranno, una volta opportunamente formati, un laboratorio didattico di robotica educativa all’interno delle proprie classi. E’ stata inoltre stipulata una convenzione con l’Università di Firenze sugli ambiti pedagogici, in particolare con il gruppo del prof. Calvani del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, che ha lo scopo di avviare una collaborazione scientifica sulla metodologia didattica e sull’impianto pedagogico cui far riferimento nello sviluppo del progetto educativo

IL MODELLO SCUOLA SENZA ZAINO

Il modello Senza Zaino coniuga la ristrutturazione degli ambienti di apprendimento con una attenta revisione dei metodi di insegnamento, infatti gli spazi e i tempi sono stati ripensati in un’ottica di cooperazione e responsabilità condivise. Tutti, pur in vario modo, sono attori dell’apprendere e dell’insegnare, così è possibile perseguire l’ideale di una formazione incentrata sulla dimensione della ricerca e sulla partecipazione attiva dei ragazzi, in modo che l’esperienza dell’apprendimento sia appunto condivisa tra insegnanti e alunni, sollecitando l’acquisizione di competenze essenziali come l’autonomia e la responsabilità.(ripreso dal sito di Senza Zaino)

Nel nostro Istituto, tutte le Sezioni delle Scuole dell’Infanzia di Capannoli e di Orciatico e due classi della Scuola Primaria “G. Rodari” stanno sperimentando il modello Scuola Senza Zaino.

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Il progetto, frutto di un lungo percorso di ricerca-azione dei docenti, di condivisione con i genitori, di concertazione con gli Enti locali, ha comportato la rinnovazione degli arredi, con aule colorate e accoglienti, dell’approccio didattico e del percorso di apprendimento.

Nelle aule, infatti, sono scomparsi i tradizionali “banchi” per far posto a tavoli di lavoro che favoriscono l’apprendimento cooperativo; è nato un nuovo spazio per l’ascolto, le spiegazioni e il confronto, chiamato Agorà; ci sono piccole postazioni per lavorare con il computer e tutto il materiale scolastico è condiviso dal gruppo classe. Tale materiale viene tenuto nell’aula e gestito in comune, abituando così i bambini e le bambine a essere responsabili, ordinati e precisi; inoltre ci sono armadietti a giorno dove si possono riporre le proprie cose o scegliere e prendere autonomamente gli oggetti per lavorare; l’aula dunque è personalizzata, con più aree di lavoro per svolgere più attività non solo impiegando la testa, ma anche utilizzando le mani e il corpo.

Tutti, pur in vario modo, sono attori dell’apprendere e dell’insegnare, così è possibile perseguire l’ideale di una formazione incentrata sulla dimensione della ricerca e sulla partecipazione attiva dei ragazzi. Orientare le scelte didattiche, promovendo la consapevolezza del progetto comune, significa favorire la creatività e sviluppare la capacità di fare previsioni, significa sollecitare la gestione degli avvenimenti, modalità di lavoro chiare, comportamenti adeguati, regole generali condivise.

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LA VALUTAZIONE

La valutazione si configura come strumento per accrescere la consapevolezza, da parte degli alunni, dei risultati raggiunti e per orientare il successivo impegno personale

- non esaurisce la sua funzione nell’accertamento dell’acquisizione, da parte degli alunni, degli obiettivi didattici, ma contribuisce a chiarificare gli obiettivi educativi, migliorare metodi di insegnamento, favorire la sperimentazione educativa - è correlata alla programmazione ed è profondamente integrata nella complessa dinamica dei processi di apprendimento - è parte integrante delle azioni formative, di seguito indicate, che è chiamata a verificare:

: analizzare i bisogni dei discenti e le risorse della Scuola

e del Territorio per progettare e programmare gli interventi;

rispecchiare le caratteristiche dei percorsi individuali in relazione ai saperi e sostenere così la formazione e l’apprendimento;

verificare gli esiti delle organizzazioni e azioni educative per favorire riflessioni e modifiche della didattica e delle istituzioni.

La valutazione è effettuata individualmente dal docente e collegialmente dal team docenti e/o consiglio di classe. Si pratica:

- in ingresso, come analisi della situazione di partenza,

- in itinere, come valutazione formativa, volta allo sviluppo di atteggiamenti meta cognitivi

- in uscita, come certificazione delle competenze conseguite ( classe V Scuola Primaria e Classe III Scuola secondaria di primo grado)

Per quanto riguarda la valutazione dell’apprendimento, ogni singolo docente organizzerà verifiche sistematiche oggettive, per misurare conoscenze e abilità in relazione all’attività didattica svolta, ed osservazioni sistematiche e prove soggettive per valutare il grado di evoluzione rispetto ai livelli di partenza.

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I dati raccolti attraverso le verifiche delle varie discipline e le osservazioni consentiranno la formulazione della valutazione dell’alunno. Gli esiti della valutazione saranno comunicati alle famiglie tramite scheda di valutazione quadrimestrale, non solo per informarle, ma anche per condividere il raggiungimento degli obiettivi.

I CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione rientra strutturalmente in un coerente progetto di continuità curricolare tra i diversi ordini scolastici e ha richiesto la condivisione, da parte dei docenti dell’Istituto, di comuni punti di vista sui seguenti aspetti: - gli strumenti della misurazione/verifica - i criteri della valutazione - la messa a punto di forme adeguate di certificazione dei risultati scolastici. I seguenti criteri di valutazione sono scaturiti dal confronto tra i docenti di diversi ordine e sono stati condivisi collegialmente

CRITERI per la VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO nella

Scuola Primaria

OTTIMO / ECCELLENTE

ADEGUATO

ABBASTANZA ADEGUATO

NON DEL TUTTO ADEGUATO

NON ADEGUATO

L’alunno dimostra continuità nell’impegno, rispetto puntuale e scrupoloso delle consegne Sa assumersi la

responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi

L’alunno dimostra continuità nell’impegno e rispetto puntuale delle consegne

Sa assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno

L’alunno generalmente dimostra continuità nell’ impegno e rispetto abbastanza puntuale delle consegne Generalmente sa assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno

L’alunno dimostra un impegno discontinuo e un incostante rispetto delle consegne

Non sempre sa assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno

L’alunno dimostra mancanza di impegno e un saltuario rispetto delle consegne.

Non sa assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno

Mantiene un comportamento rispettoso nei confronti delle persone, delle cose e dell’ambiente

Riconosce il ruolo

educativo dell’adulto e rispetta le regole della vita scolastica

Si mostra collaborativo e propositivo

Dimostra un comportamento rispettoso nei confronti delle persone, delle cose e dell’ambiente

Riconosce il ruolo educativo dell’adulto e rispetta le regole della vita scolastica

Si mostra collaborativo

Generalmente dimostra un comportamento rispettoso nei confronti delle persone, delle cose e dell’ambiente

Riconosce il ruolo educativo dell’adulto e rispetta quasi sempre le regole della vita scolastica. Si mostra abbastanza collaborativo

Talvolta dimostra un comportamento poco rispettoso nei confronti delle persone, delle cose e dell’ambiente. Generalmente riconosce il ruolo educativo dell’adulto, ma non sempre rispetta le regole della vita scolastica. Dimostra talvolta un atteggiamento poco collaborativo

Dimostra spesso mancanza di rispetto nei confronti delle persone, delle cose e dell’ambiente Spesso non riconosce il ruolo educativo dell’adulto e non rispetta le regole della vita scolastica Non è collaborativo

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CRITERI per la VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO nella Scuola Secondaria

VOTO

DECIMALE

INDICATORI DESCRITTORI

10 Relazione Molto corretta sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del personale della scuola. Collabora, offre il proprio

contributo e propone soluzioni funzionali

Autonomia Usa in modo appropriato e responsabile il materiale e le strutture della scuola

Frequenza Frequenta in maniera assidua le lezioni

Responsabilità Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante

Note

disciplinari

Non ha a carico provvedimenti disciplinari

9

Relazione Molto corretta sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del personale della scuola

Autonomia Usa in modo appropriato e responsabile il materiale e le strutture della scuola

Frequenza Frequenta in maniera assidua le lezioni

Responsabilità Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante

Note

disciplinari

Non ha a carico provvedimenti disciplinari

8

Relazione Corretta sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del personale della scuola

Autonomia Usa in modo appropriato il materiale e le strutture della scuola

Frequenza Frequenta in maniera regolare le lezioni

Responsabilità Assolve alle consegne in maniera abbastanza puntuale

Note

disciplinari

Ha a carico sporadiche ammonizioni verbali o scritte per lievi mancanze

7

Relazione Ha talvolta comportamenti poco collaborativi sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del personale della

scuola

Autonomia Talvolta usa in modo poco appropriato il materiale e le strutture della scuola

Frequenza La frequenza è connotata da qualche irregolarità

Responsabilità Assolve alle consegne in maniera talora poco puntuale e/o superficiale e affrettata.

Note

disciplinari

Ha a carico ammonizioni verbali o scritte

6

Relazione Deve essere richiamato ad un maggior rispetto sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del personale della scuola

Autonomia Spesso utilizza in maniera poco diligente il materiale e le strutture della scuola

Frequenza La frequenza è connotata da discontinuità

Responsabilità Assolve alle consegne in maniera saltuaria e/o inadeguata

Note

disciplinari

Ha a carico ripetute ammonizioni verbali o scritte e/o l’allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni del

regolamento disciplina

5

Relazione Ha un comportamento decisamente scorretto sia nei confronti dei compagni, sia dei docenti, sia del personale della

scuola

Autonomia Utilizza i materiali della scuola in modo irresponsabile

Frequenza Frequenta in maniera discontinua e irregolare le lezioni

Responsabilità Non rispetta le consegne

Note

disciplinari

In riferimento all’art. 4 del D.M. n.5/2009, la valutazione insufficiente, che comporta – la non ammissione all’anno

scolastico successivo, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in

presenza di comportamenti di particolare gravità e presuppone che lo stesso Consiglio abbia accertato che lo studente:

a. Sia stato destinatario di almeno una sanzione disciplinare con sospensione dalle lezioni per un periodo

superiore a quindici giorni

b. Non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un

sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e maturazione.

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CRITERI per la VALUTAZIONE del PROFITTO nella SCUOLA PRIMARIA

Voto in decimi

5 6 7 8 9 10

ATTEGGIAMEN TO Impegno e partecipazione

L‘impegno è discontinuo e la partecipazione è superficiale e dispersiva. L’alunno deve essere costantemente richiamato alle sue responsabilità.

L’impegno risulta accettabile, anche se non costante; la partecipazione va sollecitata. L’alunno, solo se guidato, sa dare un contributo al lavoro.

L’impegno e la partecipazione risultano soddisfacenti. L’alunno generalmente si dimostra abbastanza collaborativo.

L’impegno è costante e la partecipazione è continua. L’alunno sa dare il suo contributo al lavoro.

L’impegno è notevole e la partecipazione è costruttiva. Contribuisce efficacemente al lavoro.

L’impegno è notevole e la partecipazione è costruttiva. Contribuisce efficacemente al lavoro, dimostrando iniziativa personale e creatività.

METODO Autonomia

Non ha ancora acquisito un metodo di lavoro adeguato e non dimostra autonomia operativa.

Il metodo di lavoro è sufficientemente autonomo ma affronta i nuovi compiti con incertezza .

Il metodo di lavoro è ordinato e generalmente produttivo, affronta compiti nuovi con discreta sicurezza.

Il metodo di lavoro è organizzato e autonomo, affronta anche compiti complessi.

Il metodo di lavoro è organico ed efficace: sa affrontare compiti complessi con sicurezza.

Il metodo di lavoro è organico ed efficace: l’alunno sa affrontare compiti complessi giungendo anche a soluzioni originali e creative.

CONOSCENZE Patrimonio di conoscenze Permanenza Comunicazione

Le conoscenze sono scarse, frammentarie, lacunose e non stabili. Comunica le conoscenze acquisite in modo parziale e confuso.

Conosce i contenuti essenziali; la permanenza delle conoscenze non è del tutto stabile. Comunica le conoscenze acquisite in modo semplice ma non sempre adeguato.

Conosce i contenuti, anche se non in modo approfondito; la permanenza delle conoscenze è abbastanza stabile. Comunica le conoscenze acquisite in modo adeguato, anche se semplice.

Conosce in modo per lo più completo i contenuti; la permanenza delle conoscenze è stabile. Comunica le conoscenze acquisite in modo chiaro e appropriato, dimostrando una discreta padronanza dei linguaggi specifici.

Dimostra completa e approfondita conoscenza dei contenuti; la permanenza delle conoscenze è stabile e consolidata. Comunica in modo esauriente utilizzando i linguaggi specifici.

Dimostra piena conoscenza dei contenuti; la permanenza delle conoscenze è stabile e ben consolidata. Comunica in modo articolato e padroneggia i linguaggi specifici.

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ABILITA’

Applicazione Comprensione Elaborazione Collegamenti Trasferimento

Solo se guidati riesce a cogliere elementi e dati evidenti. Non riesce autonomament e ad applicare le conoscenze. Elabora i contenuti con notevole difficoltà.

Riesce a cogliere elementi e dati evidenti; applica e rielabora in modo semplice: spesso necessita di una guida

Spesso incontra difficoltà ad operare collegamenti anche i in contesti noti.

Riesce a cogliere elementi e dati evidenti; applica e rielabora in modo abbastanza autonomo; Opera semplici collegamenti in contesti noti.

Analizza e sintetizza in modo autonomo. Applica correttamente quanto appreso ed è in grado di rielaborare i contenuti. Opera collegamenti e trasferisce le conoscenze a contesti simili di apprendimento.

Analizza e sintetizza in modo autonomo ed efficace. Applica con sicurezza quanto appreso e rielabora in modo organico i contenuti Opera facilmente collegamenti e trasferisce le conoscenze a contesti anche nuovi di apprendimento.

Analizza e sintetizza in modo autonomo ed efficace. Rielabora in modo personale ed è in grado di compiere valutazioni autonome Trasferisce con facilità le conoscenze a contesti nuovi di apprendimento.

Capacità comunicativa

Usa il linguaggio verbale, orale e scritto, in modo non appropriato e/o poco pertinente; non riesce ad adeguare il registro linguistico alle diverse situazioni ed esigenze comunicative.

Usa il linguaggio verbale, orale e scritto, in modo semplice e abbastanza chiaro, ma non del tutto corretto e/o pertinente; non sempre riesce ad adeguare il registro linguistico alle diverse situazioni ed esigenze comunicative.

Usa il linguaggio verbale, orale e scritto, in modo semplice/essenz iale, ma chiaro e sostanzialmente corretto e pertinente; dimostra qualche incertezza nell’adeguare il

registro linguistico alle diverse situazioni ed esigenze comunicative.

Usa il linguaggio verbale, orale e scritto, in modo chiaro e appropriato e un registro linguistico generalmente adeguato alle diverse situazioni ed esigenze comunicative.

Usa il linguaggio verbale, orale e scritto, in modo chiaro e ben articolato, adeguando il registro linguistico alle diverse situazioni ed esigenze comunicative.

Usa il linguaggio verbale, orale e scritto, in modo chiaro, preciso e ben articolato, adeguando, in modo spontaneo e puntuale, il registro linguistico alle diverse situazioni ed esigenze comunicative.

Problem solving

Anche se guidato coglie con difficoltà l'aspetto problematico di una situazione.

Generalmente coglie l'aspetto problematico di una situazione, ma va guidato ad individuare l’obiettivo e i dati e a formulare ipotesi.

Coglie l'aspetto problematico di una situazione e generalmente individua l’obiettivo e i dati. Guidato formula ipotesi e propone percorsi risolutivi.

Coglie l'aspetto problematico di una situazione, individua l’obiettivo e i dati, formula ipotesi, propone percorsi risolutivi con discreta sicurezza.

Coglie l'aspetto problematico di una situazione, individua l’obiettivo e i dati, formula ipotesi, propone percorsi risolutivi, valuta i risultati con facilità.

Coglie l'aspetto problematico di una situazione, individua l’obiettivo e i dati, formula ipotesi, propone percorsi risolutivi, valuta i risultati con prontezza e facilità.

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CRITERI per la VALUTAZIONE del PROFITTO nella SCUOLA SECONDARIA di primo Grado

Atteggiamenti nei confronti della disciplina

Impegno. Partecipazione.

Metodo di lavoro

Organizzazione ed efficacia, autonomia

Abilità

Applicare,analizzare,sintet izzare, valutare

Conoscenze

Conoscere e comunicare (comprendere, rappresentare)

Voto in decimi

L’impegno è scarso e discontinuo, la partecipazione è passiva o atta a disturbare.

Non ha ancora acquisito un metodo di lavoro adeguato e non dimostra autonomia operativa.

Non riesce ad applicare le conoscenze, né a operare semplici collegamenti o analisi e sintesi precise di dati. Commette errori gravi anche in esercizi elementari.

Le conoscenze sono frammentarie e gravemente lacunose, la comunicazione non è appropriata

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L’impegno è discontinuo e la partecipazione resta superficiale e dispersiva.

Il metodo è poco organizzato e lo studio spesso mnemonico. L’autonomia deve essere rinforzata.

Analizza dati semplici e talvolta applica in modo corretto le conoscenze ma opera collegamenti solo se guidato. Non riesce a sintetizzare né rielaborare le conoscenze apprese.

Dimostra di possedere conoscenze incerte e frammentarie e comunica in modo non sempre coerente .

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L’impegno risulta accettabile, anche se non costante, ma la partecipazione resta da sollecitare. Guidato sa dare un contributo al lavoro.

Sufficientemente autonomo ma affronta compiti relativamente complessi con incertezza.

Riesce a cogliere elementi e dati evidenti che applica e sintetizza in modo semplice ma generalmente corretto; guidato, è in grado di compiere valutazioni.

Conosce e comprende contenuti essenziali, comunica in modo semplice ma non sempre adeguato.

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L’ impegno risulta soddisfacente ma la partecipazione è ancora recettiva. Se sollecitato sa dare il suo contributo al lavoro del gruppo.

Ordinato e complessivamente produttivo, affronta compiti complessi con qualche incertezza.

E’ generalmente in grado di analizzare e sintetizzare dati e fenomeni anche se non è del tutto autonomo nei collegamenti e nell’applicazione in contesti non noti. Coglie gli aspetti fondamentali e talvolta li sa valutare anche senza guida.

Conosce i contenuti anche se non sempre in modo approfondito. Comunica in modo adeguato anche se semplice.

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L’impegno è continuo e la partecipazione attiva. Sa dare il suo contributo al lavoro.

Organizzato e autonomo, affronta anche compiti complessi.

Analizza in modo globalmente corretto e opera collegamenti e sintesi in modo autonomo. Esprime valutazioni corrette ed è in grado di rielaborare quanto appreso.

Conosce in modo per lo più completo i contenuti e comunica in modo chiaro e appropriato, dimostrando una buona padronanza del linguaggi disciplinari.

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L’impegno è notevole e la partecipazione costruttiva. Contribuisce efficacemente al lavoro, dimostrando iniziativa personale e creatività..

Il metodo è organico ed efficace: l’alunno sa affrontare compiti complessi giungendo anche a soluzioni originali e creative.

Opera collegamenti con sicurezza e applica quanto appreso anche in contesti non noti; analizza e sintetizza in modo autonomo ed efficace. Rielabora in modo personale ed è in grado di compiere valutazioni autonome.

Dimostra piena conoscenza dei contenuti, comunica in modo articolato e padroneggia i linguaggi specifici delle discipline.

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L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La presenza di docenti con professionalità documentate permette di ampliare l'offerta formativa in relazione ai bisogni particolari dell'utenza; inoltre i docenti sono impegnati in iniziative di formazione e progettazione su temi relativi alle Indicazioni Nazionali, su attività di educazione ambientale, di educazione alla salute, ecc con il supporto di partner locali( unione dei Comuni, il Laboratorio Didattico Territoriale, la Scuola Superiore San’Anna).

L'Istituto, pertanto, con l'apporto delle competenze professionali del personale docente e con la collaborazione delle famiglie degli alunni e delle pubbliche istituzioni, offre l’opportunità di fruire di un ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa, mediante percorsi previsti in progetti elaborati e condivisi all’inizio di ogni anno scolastico. L’attribuzione dell’Autonomia richiede alle istituzioni scolastiche di innalzare la qualità del servizio, considerando:

i problemi e le esigenze dei singoli istituti;

l’assunzione delle responsabilità dei nuovi traguardi da raggiungere per risolvere le criticità individuate;

le scelte organizzative più idonee;

la rendicontazione dei risultati ottenuti con l’impiego di risorse della collettività.

Tale itinerario operativo si concretizza in progetti che, per le modalità di elaborazione, di monitoraggio, di valutazione e di documentazione adottati, diventano una risorsa per tutto l’Istituto.

I PROGETTI REALIZZATI NEI SINGOLI PLESSI POSSONO ESSERE CONSULTATI SUL SITO DELL’ISTITUTO

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Il Programma Operativo Nazionale (PON) ) “ per la Scuola - Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 prevede finanziamenti per tre miliardi di euro ( Finanziamenti strutturali europei) per:

- il potenziamento dell’offerta formativa - il rafforzamento delle competenze degli studenti - l’innovazione degli ambienti di apprendimento.

L’Istituto aderisce al bando Asse II Infrastrutture per l’istruzione - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – (FESR) per la realizzazione, l'ampliamento o l'adeguamento delle infrastrutture di rete LAN / WLAN Azione 10.8.1.A1

e al bando Asse II infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi – Azione 10.8.1 interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave. Premialità Obiettivi di Servizio – Fondo per lo sviluppo e la coesione ex delibera CIPE n. 79 del 2012.

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LE AZIONI PROGETTUALI

I diversi progetti che impegnano l’Istituto nascono dall’analisi di bisogni collegialmente riconosciuti e tengono conto delle scelte educative e formative di fondo, delle priorità curricolari ed extra-curricolari individuate, delle soluzioni organizzative realizzabili e delle opportunità offerte alla scuola; essi vengono documentati per costituire una risorsa per tutto l’Istituto. Le varie azioni progettuali intendono garantire non solo lo svolgimento della progettazione educativa, ma anche l’impegno dell’Istituto per un apprendimento significativo. Esse sono, pertanto, finalizzate a incrementare le competenze, la motivazione e la disponibilità ad apprendere in ogni situazione esperenziale. Mirano a produrre una didattica innovativa, introducendo, nelle attività di insegnamento, modalità comunicative, metodologie didattiche e proposte idonee a promuovere e sostenere apprendimenti “dotati di senso”. Propongono itinerari che qualificano il curricolo e ne sottolineano le linee portanti a livello educativo e formativo, aprendosi ai nuovi saperi che incontrano l’esperienza degli alunni. Offrono approfondimenti o approcci differenti alle discipline e agli insegnamenti curricolari, anche nell’ottica anche della cura delle eccellenze, attraverso una rinnovata impostazione metodologico-didattica e strumentale e/o a una diversa organizzazione degli spazi e dei tempi. Possono avere carattere multidisciplinare e/o trasversale e coinvolgere più discipline e attività, in funzione di percorsi di ricerca e/o della realizzazione di produzioni culturali finite (spettacoli musicali e teatrali, video, mostre, prodotti multimediali…). I progetti possono prevedere l’adozione di forme di flessibilità didattica e anche la presenza di esperti esterni, in compartecipazione con gli EE LL o con le famiglie. Di conseguenza, si potrà ricorrere all’articolazione modulare del monte ore annuale di certe discipline e attività; all’articolazione delle attività per gruppi di alunni della stessa o di diverse classi/sezioni; all’utilizzazione flessibile degli spazi e dei tempi nelle scuole dell’Infanzia e a modalità organizzative flessibili, nell’utilizzo del personale docente e degli esperti.

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Progetti di ed. scientifica

Progetti di ed. alimentare

Progetti agricoltura

Progetti ed. al consumo consapevole

AZIONI

PROGETTUALI

modalità comunicative metodologie didattiche e proposte idonee a promuovere e sostenere apprendimenti significativi

PROMUOVERE

L’EDUCAZIONE

AMBIENTALE

PREVENIRE IL DISAGIO

E LA DISPERSIONE

SCOLASTICA

PROMUOVERE

L’EDUCAZIONE

ALLA SALUTE

Progetti per l'inclusione degli alunni BES e per contrastare il disagio scolastico

Progetti per l'inclusione degli alunni con diversità di lingua

e cultura di provenienza

Progetti laboratoriali (musica, teatro, danza, ed.motoria,psicomotricità,ed. motoria,yoga, pratica sportiva

Progetti per promuovere le pari opportunità di genere

Progetti di ed. all’affettività

Progetti di ed. sessuale

Progetti prevenzione dipendenze

Progetti di pratica sportiva

INCREMENTARE

COMPETENZE

Priorità curricolari ed

extra-curricolari

Scelte educative e

formative

ANALISI DEI

BISOGNI

PROMUOVERE

UNA

CITTADINANZA

CONSAPEVOLE

FINALIZZATE A

Progetti di educazione alla legalità

Progetti recupero memoria storica

Progetti educazione alla sicurezza

PRODURRE

DIDATTICA

INNOVATIVA

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L’Istituto considera prioritari i progetti che:

Assicurano continuità ai progetti avviati e seguiti nell’anno scolastico precedente con esito positivo;

Agevolano nuove proposte, se coerenti con il curricolo;

Favoriscono l’attuazione delle Nuove Indicazioni per il

Curricolo, attraverso l’adesione ad iniziative in Rete;

Favoriscono l’ approfondimento dell’attività curricolare;

Favoriscono la cooperazione tra docenti;

Favoriscono lo studio delle Lingue Straniere e la loro

certificazione internazionale per livelli di competenza;

Favoriscono attività volte al conseguimento di certificazione.

I Progetti possono essere proposti da :

Singoli docenti

Gruppi di docenti

Enti Locali

Enti Economici

Associazioni

Cooperative

Società

Comitati

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LA VALORIZZAZIONE DELLA LINGUA INGLESE

L'Istituto valorizza, nei vari ordini di scuola, l'apprendimento della lingua inglese per fornire agli alunni le basi di un dialogo interculturale, gli strumenti essenziali per comunicare in ambito europeo e per accedere a fonti di informazione che consentano di aggiornarsi culturalmente e di continuare ad apprendere anche oltre il termine della scuola dell'obbligo. Offre, a quanti lo desiderino, l'opportunità di ottenere la certificazione delle competenze da parte del Trinity College di Londra, nell'ambito di un protocollo stipulato con il M.P.I. Tale certificazione può costituire un credito spendibile in tutto il percorso di formazione ed è utilizzabile in qualsiasi ambito professionale nazionale ed europeo.

SUMMER SCHOOL

L’iniziativa “SUMMER SCHOOL”, realizzata in collaborazione con l’associazione londinese “The English Theatre of Europe”, offre agli alunni, a partire dalla Scuola dell’Infanzia fino alla Scuola Secondaria di 1° grado, una settimana di full immersion nella lingua inglese. Si tratta di un’iniziativa nuova che si configura come una risposta ai bisogni formativi emergenti delle nuove generazioni. I bambini vengono coinvolti in giochi, attività teatrali, danza, mimo, etc.: il

tutto esclusivamente in lingua inglese. Questa esperienza consente agli alunni non solo di arricchire le proprie competenze linguistiche relativamente all’inglese, ma anche di realizzare uno spettacolo in lingua.

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BANDO PROGETTO “CLIL (Contem and Language Integrated Learning)”

L’Istituto aderisce al Bando “CLIL (Contem and Language Integrated Learning)” presentato dalla Rete Costell@zioni

Finalità del progetto: - sensibilizzazione e diffusione della metodologia CLIL iContem and

LanguageIntegrated Learning) tramite la progettazione e la sperimentazione di percorsi e/o moduli didattici CLlL

- sperimentazione di modalità didattiche, ambienti di apprendimento

e pratiche di conduzione della classe innovative anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie multimediali

- sviluppo di attività didattiche centrate sullo studente miranti al miglioramento sia di competenze linguistico-comunicative in lingua straniera sia di abilità trasversali

- apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera e promozione di competenze digitali sia per docenti sia per studenti

- attivazione di modalità di lavoro collaborative tra docenti di lingua straniera e docenti di disciplina non linguistica (team CLIL)

- promozione delle competenze digitali degli studenti sollecitando il protagonismo attivo nella realizzazione di prodotti digitali come documentazione delle esperienze progettuali.

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CORSO di LATINO

L’Istituto aderisce all’iniziativa dell’associazione AICC di Pontedera che organizza un Corso propedeutico allo studio del latino rivolto agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado finalizzato a:

promuovere lo sviluppo del pensiero, con particolare riferimento alle strutture logiche;

far acquisire la competenza tecnica riguardo alle funzioni e alle strutture della lingua;

far conoscere aspetti di civiltà latina.

OLIMPIADI DELLA MATEMATICA: MATHESIS

Sono ormai più di 20 anni che gli alunni delle scuole dell’Istituto

Comprensivo di Capannoli partecipano con entusiasmo all’Olimpiade dei giochi logici, linguistici, matematici: un appuntamento di rilievo nazionale che si ripete ogni anno e che è promosso dall’Associazione Gioiamathesis di Gioia del Colle con il patrocinio dell’Università e del Politecnico di Bari. Gioiamathesis è inoltre ente accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione per la valorizzazione delle eccellenze. Le gare ed i vari concorsi sono aperti agli

studenti di tutte le età: dall’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia fino all’Università. Le gare consistono in una serie di test che mettono alla prova la capacità degli studenti di applicare i principi logici in qualsiasi situazione

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problematica e richiedono un buon livello di attenzione, ragionamento e capacità deduttive. Queste attività sono promosse per fornire agli studenti pari opportunità di confrontare e di determinare – con attività ludico creative – la consapevolezza delle proprie abilità.. Scopo della partecipazione a tali iniziative è quello di saper creare per gli alunni opportune situazioni di esperienze significative anche al di fuori della propria scuola di appartenenza e di favorire negli alunni lo sviluppo delle capacità creative, organizzative e di trasferibilità delle proprie conoscenze anche in altri contesti. La matematica è creatività, è alla base di tutto, è qualcosa di molto più stimolante di quanto si tende a pensare se non la si ama. Il fatto che nel nostro Istituto ci siano sempre alunni che riescono a classificarsi nei primi posti nella graduatoria nazionale ci fa dedurre che il lavoro svolto nelle nostre scuole è sicuramente ottimo, poiché il sapersi mettere in gioco in questi contesti per arrivare alle soluzioni richieste non può essere il lavoro di poche ore durante la prova, ma è sicuramente frutto di una metodologia operativa acquisita durante tutto il percorso scolastico e che aiuta a saper usare in contesti diversi ciò che si apprende. L’interesse e l’entusiasmo con cui gli alunni continuano a partecipare a tale iniziativa va al di là del risultato che verrà conseguito: la loro disponibilità ad accettare la sfida e cimentarsi in prove impegnative è già una grande vittoria.

RALLY MATEMATICO TRANSALPINO

Gara internazionale fra classi, dal terzo anno di scuola primaria al secondo anno di scuola secondaria di secondo grado (allievi da 8 a 16 anni), basata sulla risoluzione di problemi di matematica.Il Rally Matematico Transalpino è’ organizzato a livello internazionale dall’«Associazione Rally Matematico Transalpino» (ARMT) , “un’associazione culturale avente lo scopo di

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promuovere la risoluzione dei problemi per migliorare l’apprendimento e l’insegnamento della matematica attraverso una gara fra classi [obiettivi del RMT DAL SITO http://rmt.diism.unisi.it/ sezione ARMT di Siena

Il RMT propone agli allievi:

di fare matematica risolvendo problemi;

di imparare le regole elementari del dibattito scientifico, discutendo e difendendo le diverse soluzioni proposte;

di sviluppare le capacità, oggi fondamentali, di lavorare in gruppo, caricandosi dell’intera responsabilità di ogni prova;

di confrontarsi con altri compagni di altre classi. Agli insegnanti il RMT permette:

di osservare gli allievi (i propri in occasione delle prove di allenamento o quelli di altre classi in occasione della gara ufficiale) in attività di risoluzione di problemi;

di valutare le produzioni dei propri studenti e la loro capacità d’organizzazione;

di discutere in classe le soluzioni e di sfruttarle ulteriormente nell’attività didattica.

La partecipazione al RMT, inoltre,sollecita gli insegnanti ad introdurre elementi di innovazione nell’insegnamento grazie agli scambi con altri colleghi e all’apporto di problemi stimolanti;consente agli insegnanti di partecipare, secondo la propria disponibilità, alla preparazione, discussione e scelta dei problemi, alla correzione collettiva degli elaborati, all’analisi delle soluzioni e alla riflessione sugli errori rivelandosi, in definitiva, un’occasione di formazione.

PROGETTO CONAD “ SCRITTORI DI CLASSE 2”

Scrittori di Classe 2 si propone ancora una volta di promuovere attivamente la diffusione della cultura della lettura e della scrittura in Italia, che ha come obiettivo quello di allargare la base dei lettori, incoraggiando fin dall’infanzia la passione per i libri. Anche quest’anno il progetto è parte integrante di Insieme per la Scuola, l’iniziativa di Conad che ormai da cinque anni sostiene le scuole italiane, con la speciale raccolta che permette loro di aggiudicarsi gratuitamente materiale didattico,

attrezzature informatiche e multimediali e molto altro.

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LE VISITE GUIDATE

I docenti dell’Istituto valorizzano l’utilizzo di visite guidate e viaggi di istruzione: le attività didattiche e le lezioni vengono, talora, completate e arricchite con finalità, tempi e modalità organizzative congruenti ai bisogni degli alunni dei diversi gradi di scuola, mediante:

- viaggi e visite di valenza culturale, finalizzati a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza della realtà italiana, la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi, la visita presso complessi aziendali, mostre, località di interesse storico-artistico;

- viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali, considerati come momenti integranti o conclusivi di attività connesse alle problematiche ambientali;

- viaggi connessi ad attività sportive, per la partecipazione a manifestazioni, per la realizzazione di attività in ambiente naturale, per lo svolgimento di attività rispondenti a significative esigenze a carattere sociale, anche locale.

- soggiorni sulla neve

Tutte le suddette iniziative devono:

essere inserite nella progettazione didattica elaborata dal gruppo docente o dal Consiglio di sezione/interclasse/classe;

essere coerenti con gli obiettivi didattici e formativi previsti nel POF; essere effettuate secondo i tempi e le modalità deliberate dal

Consiglio di Istituto.

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I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Scuola e famiglia sono due istituzioni che, nel rispetto specifico di competenze e ruoli, devono interagire per ottenere il conseguimento delle mete formative.

L’Istituto, per stabilire un rapporto di collaborazione costruttiva con le famiglie e rendere possibile il contratto formativo, attraverso documenti, assemblee, colloqui individuali, riunioni degli Organi Collegiali, informa:

sull’offerta formativa della scuola

sull’andamento complessivo delle attività scolastiche delle classi

sui progressi individuali dei singoli alunni.

L’Istituto promuove la collaborazione tra genitori, alunni e insegnanti per rendere visibili le iniziative, sviluppate nell’ambito della progettazione didattica, attraverso la realizzazione di manifestazioni, mostre, spettacoli e feste, in orario scolastico ed extra-scolastico, intese come occasione di socializzazione e di valorizzazione delle attività degli studenti.

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Dall’ anno 2013/14 si è costituito il Comitato dei Genitori (art.15 comma 2

D. lgsv. 297/94 e art.3 comma 3 D.P.R. 275/99.)

Finalità:

Essere punto di riferimento per tutti i genitori degli alunni dei plessi dell’Istituto comprensivo.

Costituire un collegamento con i genitori membri del Consiglio d’Istituto.

Facilitare i rapporti tra scuola e famiglie.

Informare il Consiglio d’Istituto, e altri organismi e istituzioni, di ciò che viene avvertito dalle famiglie come un’esigenza e avanzare eventuali proposte di soluzione.

Sollecitare e proporre la formazione di gruppi di lavoro su tematiche specifiche di interesse per l’Istituto o per il singolo ordine di scuola, sempre in collegamento con la dirigenza dell’istituto ed eventualmente con il Consiglio d’Istituto.

Promuovere la raccolta di fondi o finanziamenti finalizzati alle attività di ogni scuola ovvero dell’Istituto nel suo complesso. Tali iniziative dovranno:

o essere tali da non recare danno all’immagine della scuola come istituzione educativa;

o avere come finalità prioritaria la valorizzazione del lavoro dei bambini/ragazzi;

o avvenire con l’accordo dei docenti;

Collocarsi all’interno di manifestazioni organizzate dall’Istituto oppure da Enti e Associazioni le cui finalità siano in armonia con la funzione educativa e culturale della scuola.

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SCUOLA E TERRITORIO

In base al Regolamento dell’Autonomia( Legge 15 marzo 1997, n. 59) il quadro di riferimento istituzionale per le scelte didattico-organizzative della Scuola è rappresentato, oltre che dagli indirizzi generali che orientano le attività della Scuola e dalle scelte generali di gestione e amministrazione stabilite dal Consiglio di Istituto, anche dalla programmazione territoriale dell'offerta formativa realizzata dagli EE.LL competenti. l’Istituto integra la gestione della propria offerta formativa con il Territorio, inteso in termini di risorse (sostegni finanziari, servizi, strutture, professionalità ecc.) e opportunità (accordi, patti territoriali ecc.), per la realizzazione di una rete sistemica in cui gli attori, che concorrono in diversa misura alla realizzazione del processo educativo, operino in un’ottica sinergica, mettendo in campo dinamiche di interazione delle responsabilità di tutte le componenti del processo educativo e formativo.

PROGETTO “PRESEPE VIVENTE”- La comunità educante

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Scuola Secondaria di Lajatico Obiettivi:

valorizzare le tradizioni caratteristiche della nostra cultura;

acquisire consapevolezza sul messaggio religioso, e non, che ispira il Presepe;

riflettere sul valore simbolico della “nascita” e sulla concezione della speranza per il futuro che la nascita reca con sé;

comprendere che la “sacralità della nascita” rappresenta una sorta di terreno comune sul quale la Chiesa cattolica e la società laica (cristiani osservanti e non, persone che negano l’importanza della religione possono riconoscersi e incontrarsi, in quanto occasione importante di confronto;

comprendere il significato di cultura, come sintesi di un sistema complesso in cui confluiscono esperienze storiche comuni, lingua, religione, credenze, tradizioni, modi di agire e di rapportarsi alla realtà: aspetti che rappresentano il fondamento della costruzione dell’identità personale di un individuo e di una nazione;

promuovere il senso di appartenenza alla propria comunità;

comprendere che in una società multietnica conoscere le proprie radici ed esserne consapevoli è alla base di un effettivo scambio culturale. Infatti solo dalla conoscenza dei valori portanti della propria comunità può scaturire la volontà di operare uno scambio con altri che provengono da culture molto diverse dalla nostra.

INCONTRI CON LA POLIZIA POSTALE

La Polizia Postale di Pisa sarà all’Istituto “Sandro Pertini” di Pontedera per spiegare l’uso responsabile del web a tutti gli alunii delle classi prime dell’istituto L'iniziativa vuole far capire ai ragazzi che Internet rappresenta un'opportunità anche di lavoro e di studio se viene utilizzato correttamente, seguendo regole ben precise che spesso i ragazzi, purtroppo, ignorano. L’obiettivo di questa serie di incontri della Polizia Postale di Pisa nelle scuole è quello di insegnare agli studenti come utilizzare in maniera sicura il web. E lanciare a questo proposito anche un messaggio di prudenza, quando si naviga.

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LA COMPAGNIA DEL BOSCO

La Compagnia del Bosco con sede a Perignano, con il patrocinio della Fondazione Stella Maris, dell’Istituto della riabilitazione di Montalto di Fauglia e della Casa Verde di San Miniato, da alcuni anni ha messo a punto un progetto di teatro terapia per i ragazzi ospiti dei centri di salute mentale. L’Istituto, anche quest’anno, ospiterà questa compagnia con due spettacoli: "Biancaneve, i sette nani ed il princi…pino” e “Il continente bianco”, poiché le attività teatrali e gli spettacoli promossi costituiscono potenti elementi trasformativi capaci di apportare alla comunità, e quindi non solamente agli utenti coinvolti nelle iniziative, una serie di benefici personali, culturali e sociali. Il nostro Istituto è convinto che l’arte sia il mezzo di comunicazione più immediato per avvicinare mondi diversi e la leggerezza, il sorriso, la musica, fanno sì che l’incontro tra la ‘diversità’ e la ‘normalità, per usare termini comunemente in uso, diventi un momento di apprendimento vivo, vero e profondamente umano.

INTERVETO-DIBATTITO SULLE PARI OPPORTUNITÁ ASSOCIAZIONE EUNICE

Eunice è una associazione dalle molteplici risorse: ognuna delle donne che la compongono è preziosa per l’attività dell’associazione, che si occupa di le donne a non essere più vittime. L’Associazione Eunice fa anche attività di formazione, rivolta principalmente alle scuole ed alle giovani donne, per accentuare la consapevolezza dei propri diritti e diffondere la cultura della parità di genere e della non violenza. Gli incontri sono rivolti alle classi terze.

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PROGETTO: “Natale insieme” scuola Primaria di Capannoli

Il progetto dedicato al Natale, al quale partecipano tutte le classi della scuola primaria “G.Rodari” di Capannoli ha la finalità di far vivere con maggiore consapevolezza le tradizioni natalizie, dando un significato appropriato ai simboli del Natale e svolgendo ogni attività con spirito di collaborazione e aiuto reciproco, in modo costruttivo e creativo. Sarà privilegiato il racconto come strumento per sollecitare discussioni, giochi, drammatizzazioni, attività di pre-scrittura, pre-calcolo e di disegno. Obiettivi:

- conoscere tradizioni e simboli del Natale

- esprimersi attraverso il disegno, la scrittura , la drammatizzazione

- realizzare sagome della natività su fogli di compensato

- pitturare le sagome

- allestire il presepe di plesso presso un luogo significativo del nostro paese, arricchito da frase significativa ·

- riflettere su temi di importanza universale quali la pace,la solidarietà, la fratellanza tra i popoli

- riflettere sul significato del Natale e sul messaggio d’amore che diffonde al mondo.

- ATTIVITA’ Introdurre la storia del Natale con la lettura di un racconto

Leggere la leggenda del Natale ( dal significato del termine , al

primo presepe realizzato da S. Francesco..)

Leggere le leggende dei personaggi del presepe e comprendere la

loro simbologia

Leggere e comprendere poesie sul presepe:

S.Quasimodo ,“Il presepe”

G.Rodari, “ Il pellerossa nel presepe”

Scrivere una frase significativa sul presepe, sui valori del Natale,

sull’ amore…(slogan del nostro presepe)

Scrivere un testo o realizzare un disegno sul tema: quale

personaggio vorresti essere nel presepe?

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COLLABORAZIONI Per realizzare il POF l’Istituto collabora da anni, oltre che con l’Amministrazione scolastica, con molti altri soggetti fra cui assumono particolare importanza: I Comuni di Capannoli, Lajatico, Terricciola e gli altri Comuni

dell’Unione Valdera L’Unione Valdera La SDS-Società della Salute L’ASL n°5 La Provincia L’Osservatorio Scolastico Provinciale L’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana L’Università degli Studi di Firenze L’Università di Pisa la Scuola Superiore Sant’Anna l'Università degli Studi di Bari l'Università degli Studi di Siena Il Centro Risorse Educative e Didattiche “G. Rodari” di Pontedera LDT- Laboratorio Didattico Territoriale Altre istituzioni scolastiche Associazioni culturali e ambientali Associazioni di volontariato Associazione Eunice Associazione Uniti per Andrea Associazione Autismo Pisa Polizia Postale Comando dei Carabinieri Polizia Municipale Enti Economici Cooperative Società Comitati

A partire dall’anno scolastico 2006/2007, l’Istituto Comprensivo di Capannoli ha aderito, con diversi altri Istituti scolastici della Valdera, ad un accordo di rete, denominato Rete di Scuole “Costellazioni”. Gli Istituti che ne fanno parte intendono perseguire i seguenti obiettivi: - Realizzare, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune, il

miglioramento della qualità complessiva del servizio scolastico, lo sviluppo dell’innovazione, della sperimentazione e della ricerca educativa e didattica, la continua qualificazione del

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personale scolastico, mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio;

- Promuovere l’arricchimento delle risorse materiali, da un lato, e delle competenze professionali, dall’altro, anche mediante la socializzazione dell’uso delle risorse esistenti all’interno della Rete e l’acquisizione di nuove, attraverso progetti e iniziative comuni;

- Sviluppare, in modo omogeneo ed efficace, l’interazione del servizio scolastico con gli altri servizi sociali e culturali, svolti da Enti pubblici e privati, allo scopo di determinare il rafforzamento dell’azione formativa delle Scuole e lo sviluppo culturale e sociale del Territorio;

- Promuovere l’efficacia e l’efficienza dei servizi amministrativi, allo scopo di favorire la razionalizzazione di determinate prestazioni e procedure, anche attraverso la qualificazione e la specializzazione del personale amministrativo, mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio;

- Incentivare la partecipazione dei genitori e degli alunni nella scuola, al fine di realizzare un rapporto più collaborativo e sinergico fra le diverse componenti;

- Promuovere azioni di orientamento e continuità tra i diversi ordini di scuola;

- Promuovere azioni volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e il disagio giovanile e favorire l’inclusione scolastica e sociale dei giovani.

L’Istituto ha rinnovato la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa “Patto per una Comunità Educante in Valdera”, con l’Amministrazione Provinciale di Pisa, l’Unione Valdera, la Scuola Superiore Sant’Anna, la Pont-Tech s.c.a e la rete unitaria degli Istituti Costellazioni, allo scopo di: - Realizzare in Valdera un sistema formativo integrato capace di

costruire conoscenze e competenze lungo tutto l’arco della vita delle persone, attraverso un sistema di governo e di programmazione dell’offerta formativa nell’ambito del Territorio che coinvolga, con modalità condivise, tutti i principali attori del settore, collegando anche il mondo della ricerca e della produzione alla realtà scolastica;

- Favorire la realizzazione di un sistema formativo integrato attraverso lo sviluppo di una progettualità condivisa tra tutti i firmatari, il coordinamento e l’immissione in rete delle risorse e delle competenze dei diversi Istituti scolastici, l’interazione con le comunità formative ed educative disponibili nel Territorio di riferimento;

- Coordinare in senso verticale ed orizzontale l’organizzazione scolastica, con particolare attenzione al collegamento tra gli Istituti Comprensivi e gli Istituti di Istruzione superiore;

- Costruire un’aggregazione di rilievo in ambito provinciale, con maggiori opportunità di accesso ai finanziamenti pubblici, anche di livello comunitario;

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- Potenziare l’offerta di ogni Istituto aderente, grazie all’accesso alle risorse di sistema condivise. Con il supporto di tutti gli attori coinvolti nel “Patto per una Comunità

Educante in Valdera”, al fine di conseguirne gli obiettivi e di perseguirne le finalità, con particolare riferimento all’ambito dei saperi scientifici, nell’a.s. 2010/11 è stato istituito il Laboratorio Didattico Territoriale, uno specifico intervento nell’ambito dei saperi scientifici per l’innovazione didattica in direzione della “laboratorialità” e dell’apertura al Territorio in tutta la disponibilità delle sue risorse formative. Un’attività di raccordo e valorizzazione di tutte le risorse già esistenti sul Territorio e di quanto viene già svolto nell’attività scolastica e nei programmi di educazione ambientale, educazione alimentare, educazione alla salute, educazione scientifica, sostenuti dai comuni e dalle aziende di pubblici servizi, anche attraverso l’impegno delle associazioni impegnate sulle tematiche ambientali e culturali. Il Laboratorio opera come articolazione del CRED (Centro per la Ricerca Educativa e Didattica), a partire dalle esperienze avviate nel campo delle discipline scientifico-sperimentali e matematiche. In ambito LDT è stato attivato un progetto pilota sulla Robotica, a cura della Scuola Superiore Sant’Anna, incentrato sulla contaminazione tra culture umanistiche e scientifiche attraverso il sapere esperienziale che deriva dall’utilizzo della Robotica e dalla integrazione tra il mondo della ricerca e quello scolastico.

IL SITO WEB

www.istitutocapannoli.gov.it e-mail

[email protected]

pec: [email protected]

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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEI DOCENTI

L’Istituto promuove la partecipazione dei docenti a percorsi di aggiornamento, formazione e ricerca-azione che siano di supporto :

ai processi di riforma

ai processi di valutazione e autovalutazione

all’innovazione didattica

alla conoscenza e alla prevenzione dei disturbi specifici di apprendimento

alla prevenzione del disagio

all’educazione alla salute

all’educazione ambientale

alla cittadinanza consapevole

all’acquisizione, da parte dei docenti della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia, delle competenze necessarie per l’insegnamento della lingua inglese

alla sicurezza nei luoghi di lavoro

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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

L'autovalutazione è un'analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un'organizzazione. La verifica e la valutazione del piano dell’offerta formativa rappresenta un’azione importante dell’Istituto come risposta ad una duplice finalità: - promuovere la riflessione interna sui processi attuati per verificarne l’efficacia allo scopo di consolidarne i punti di forza e riorientare le azioni che si sono dimostrate inefficaci. - rendicontare al Territorio ed all’utenza l’attività svolta e gli esiti conseguiti. L’autovalutazione si delinea, quindi, come elemento essenziale e fondamentale per garantire coerenza tra il dichiarato e l’agito.

Il NIV, NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE, si propone i seguenti obiettivi specifici:

partire dai risultati raggiunti sulla base di una raccolta di dati effettuata in maniera sistematica, evidenziando i punti di forza e le aree di miglioramento

individuare con metodo le priorità d'intervento per raggiungere l'eccellenza

misurare le proprie performance facilitando così i confronti con altre realtà comparabili

tradurre il processo di valutazione in azioni di miglioramento pianificate e monitorate nel tempo, per verificarne l'andamento.

Il processo di autovalutazione aiuterà l’organizzazione scolastica a riflettere su se stessa, sulla didattica e sul clima interno, a favorire la comunicazione interna, rendendo più consapevole e collaborativo tutto il personale, ed esterna, migliorando ed intensificando i rapporti con il Territorio.

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L’Istituto aderisce al Progetto in rete “ValVal - Autovalutazione Valdera” L’idea progettuale si concretizzerà in un percorso comune di miglioramento che permetterà di definire e implementare strategie ed interventi comuni e di intervenire con azioni di confronto e di raccordo tra diversi ordini di scuola.

ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SCUOLA

Alle istituzioni scolastiche è stata attribuita autonomia organizzativa “finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture (L. 59/97. art. 2). L’Istituto sul piano organizzativo e funzionale, nel corrente anno scolastico, si propone di conseguire i seguenti obiettivi:

consolidare e migliorare il sistema organizzativo dei plessi tramite

interazione delle figure professionali; migliorare la comunicazione interna ed esterna attraverso:

rafforzamento dei canali della comunicazione interna potenziamento del Sito web dell’Istituto utilizzo di mailing list e newsletter per comunicazioni ai

docenti potenziamento della comunicazione con i genitori

attraverso incontri programmati e utilizzo di mailing list e newsletter

Pertanto ha adottato l’assetto organizzativo ritenuto più funzionale al raggiungimento di tali obiettivi:

Organigramma dell’Istituto

Funzionigramma

Piano annuale delle Attività a s. in corso

Calendario di massima degli impegni a. s. in corso

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ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Lidia Sansone

D.S.G.A. Giuseppe Puglisi

1° Collaboratore con funzioni vicarie Claudia Vignali

2° Collaboratore Patrizia Guiggi

Coordinatori di

Plesso

SCUOLA dell’INFANZIA

Capannoli Daniela Crecchi

Orciatico Polizzi Cinzia

Terricciola Elena Mannucci

SCUOLA PRIMARIA

Capannoli Sara Campana

S.Pietro Lucia Peccianti

Lajatico Rita Bonsignori

Terricciola Alessandra Granchi

Selvatelle Carmela Geracà

SCUOLA SEC. 1° GRADO

Capannoli Emanuella Campo

Lajatico Marzia Lupi

Terricciola Monica Montagnani

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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per realizzare le finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, l’Istituto individua e attiva le funzioni strumentali al Piano dell’offerta formativa e designa i docenti incaricati di svolgerle.

AZIONI COMUNI FUNZIONI STRUMENTALI PARTECIPANO → alle riunioni dello staff di Dirigenza, PARTECIPANO → ad eventuali corsi di aggiornamento, convegni e manifestazioni SEGUONO → l’iter comunicativo tra Dirigenza/ segreteria e personale docente e ATA COOPERANO → con la DS, i suoi collaboratori, i coordinatori di Classe/Interclasse/Intersezione, Responsabili di plesso COORDINANO → lavori di gruppo e progetti REALIZZANO → iniziative perseguendo le finalità dichiarate nel POF PREDISPONGONO → su quanto di competenza, il materiale da pubblicare sul sito Internet

AZIONI SPECIFICHE

FUNZIONE STRUMENTALE 1 – Supporto all’attività didattica Mannucci Elena. Referente per le Scuole dell’Infanzia dell’Istituto Granchi Alessandra. Referente per le Scuole Primarie dell’Istituto Maioli Simone. Referente per le Scuole Secondarie di I° Grado dell’Istituto Compiti:

1. Coordinamento, anche tramite la partecipazione ad iniziative promosse dalla Rete Costellazioni, dall´Unione Valdera e dal Ministero, dell´organizzazione per la progettazione e l´attuazione del curricolo

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2. Coordinamento delle attività relative alla valutazione degli apprendimenti e delle competenze degli alunni ed elaborazione dei relativi documenti

3. Coordinamento dell´organizzazione delle attività di Ricerca-Azione dell´Istituto, in coerenza con l’area specifica, al fine di implementare le competenze degli alunni attraverso attività di formazione- ricerca da parte dei docenti (riflessione metodologico-didattica e stili relazionali)

4. Referente per le iniziative di continuità educativa. 5. Coordinamento incontri dei docenti delle classi ponte per definire le linee

guida della programmazione e i contenuti previsti all’ingresso della scuola di ordine successivo

6. Coordinamento e gestione della continuità organizzativa e didattica orizzontale e verticale, anche attraverso l’implementazione di attività/progetti mirati;

7. Aggiornamento dei documenti di valutazione.

FUNZIONE STRUMENTALE 2 - Gestione Sito web dell’Istituto Menciassi Rossana Compiti:

1. Allestimento nuovo sito web, gestione e cura del suo regolare aggiornamento, in collaborazione con il personale di Segreteria (che interverrà per gli aspetti amministrativi) e con il personale docente

2. Valorizzazione, tramite la pubblicazione sul sito, del materiale didattico che documenti esperienze didattiche significative, elaborato da alunni e docenti dell’Istituto;

3. Aggiornamento dell’archivio delle risorse didattiche dell’Istituto 4. Gestione ed aggiornamento del sito Web dell’Istituto Comprensivo sul sito dei

Comuni e del Portale (per l’Istituto medesimo) dell’Osservatorio Scolastico Provinciale.

FUNZIONE STRUMENTALE 3 - Inclusione (Alunni H, con BES, DSA) – Fantoni Federica. Referente per le Scuole dell’ Infanzia e Primarie dell’Istituto Ciulli Marcella. Referente per le Scuole Secondarie di I° Grado dell’Istituto Compiti:

1. Progettare, organizzare e coordinare le attività d'integrazione per alunni diversamente abili:

2. Adottare il protocollo di accoglienza degli alunni con disabilità 3. Censire i casi di alunni DSA e con BES presenti nell'Istituto Comprensivo,

verificarne le certificazioni e aggiornarsi sull’andamento generale degli alunni certificati

4. Aggiornare i dati sul Portale D-Abili, in collaborazione con il personale della segreteria, indispensabili per richiedere le ore di sostegno e gli ausili, in vista del successivo anno

5. Partecipare alla suddivisione delle cattedre di sostegno assegnate all’Istituto, in base alle varie disabilità

6. Convocare le riunioni del GLI e del GLH, coordinarne l’attività col supporto dei coordinatori di classe; presiedere le stesse nei casi di impedimento della D.S

7. Partecipare alle riunioni del GLIC che presentano casi di maggiore criticità, curare la raccolta dei verbali, redatti a rotazione dai partecipanti alla riunione e inserirli nell’apposito registro

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8. Informare e supportare i genitori circa le varie problematiche dell’handicap; fornire loro consulenza circa la procedura da mettere in atto per l’attivazione della richiesta delle certificazioni

9. Predisporre incontri con le famiglie e con gli insegnanti coinvolti 10. Tenere i contatti e collaborare con gli altri Enti esterni all’Istituto (CTI, Unione

Comuni Valdera- Misure d’accompagnamento, etc.) e con gli E.E.L.LL: (Comune- A.S.L. - Centri Ospedalieri-Centri di Riabilitazione) e le diverse agenzie educative presenti sul Territorio, per attivare percorsi di recupero ed integrazione

11. Promuovere l’accoglienza dei nuovi docenti di sostegno, mettendo a loro disposizione la documentazione organizzativa e didattica dell’Istituto e del Plesso

12. Coordinare i docenti di sostegno nell’aggiornamento del prospetto di ciascun alunno certificato(diagnosi, ore di sostegno e di educatore, personale assegnato,referente ASL, etc.),anche in vista dell’aggiornamento dei dati sul Portale D-Abili

13. Fornire consulenza, su eventuale richiesta dei colleghi, per la stesura dei PEI (Piano Educativo Individualizzato) dei PDP (Piani Didattici Personalizzati); fornire consulenza, sugli interventi compensativi e sulle misure dispensative

14. Ricercare i materiali didattici utili al sostegno

La funzione strumentale lavorerà coadiuvata dai gruppi di lavoro GLI e GLH

FUNZIONE STRUMENTALE 4 – Accoglienza, continuità e orientamento Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria- Palumbo Maria Grazia. Referente per la gestione dei conflitti e degli aspetti emotivo-relazionali, per una scelta consapevole Vellosi Rita. Referente per il coordinamento organizzativo Compiti:

1. Gestione dei conflitti – Individuazione di misure di supporto e di strategie di intervento per alunni e docenti.

2. Progettazione, organizzazione, coordinamento delle iniziative di orientamento per gli alunni dei tre ordini di scuola di cui si compone l’Istituto, con particolare attenzione agli anni “ponte”, con la previsione di attività che coinvolgano anche i genitori.

3. Incontro tra i coordinatori di classe e le maestre per un confronto sugli alunni neo-inseriti nelle classi, con particolare riguardo alle situazioni particolari.

4. Organizzazione e pianificazione degli incontri per l’accoglienza delle classi di quinta primaria all’interno delle classi della Scuola Secondaria di I°Grado, al fine di seguire alcune lezioni degli insegnanti che si sono resi disponibili ad aderire all’iniziativa

5. Accoglienza delle classi quinte della Scuola Primaria nella Scuola Secondaria di I°Grado, con studenti tutor delle classi terze della Scuola Secondaria per illustrare loro la Scuola e dare le informazioni necessarie per un inserimento corretto e sicuro.

6. Continuità Scuola Secondaria di I°Grado – Scuola Secondaria di II°Grado 7. Organizzazione delle linee guida per favorire un efficace orientamento ed

esposizione ai colleghi dei contenuti richiesti all’ingresso della Scuola Secondaria di II°Grado, secondo i vari indirizzi.

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8. Incontri specifici per le classi terze in cui si orientano i ragazzi verso una scelta consapevole, fornendo loro sia la panoramica dell’offerta formativa del Territorio, sia i parametri per scegliere bene.

9. Incontri con i genitori per dare loro sia informazioni sull’offerta formativa del Territorio, sia strumenti giusti per accompagnare i loro figli verso una scelta consapevole.

10. Distribuzione ai colleghi interessati dei test di autovalutazione da somministrare agli studenti per valutare il livello di competenze.

11. Organizzazione visite per le classi terze agli Istituti superiori del territorio, organizzazione degli incontri presso la Scuola Secondaria di I°Grado degli Istituti superiori.

FUNZIONE STRUMENTALE 5 - Coordinatore Scuola Infanzia – Crecchi Daniela Compiti:

1. Collaborazione con la Dirigente per la programmazione e l´organizzazione di orari, servizi, ecc.. della Scuola dell´Infanzia, per la produzione di modelli di verbalizzazione delle riunioni collegiali, di verifica dei registri dei verbali e dei registri personali della Scuola dell´Infanzia.

2. Delega a coordinare la Scuola dell´Infanzia con l´obiettivo di attuare il POF, le progettazioni di plesso e di ordine a livello organizzativo funzionale.

3. Sostituzione della Dirigente al bisogno, anche in attività di rapporto col territorio e con particolare riferimento alle iniziative collegiali e di rappresentanza dell´ordine dell´Infanzia.

4. Elaborazione, in collaborazione con gli altri coordinatori d´ordine, e controllo delle procedure per la somministrazione farmaci dei singoli alunni richiedenti nella scuola dell´infanzia.

5. Progettazione, in collaborazione con gli altri coordinatori d´ordine, delle attività per l´accoglienza degli alunni stranieri, l´integrazione e l´intercultura nella scuola dell´infanzia.

6. Predisposizione, su quanto di competenza, del materiale da inserire nel sito Internet.

FUNZIONE STRUMENTALE 6 - Progetto Einstein - Barsacchi Cinzia. Referente Einstein Fagiolini Raffaella. Referente Einstein Compiti: 1. Progettazione, coordinamento, monitoraggio, verifica e rendicontazione, in

collaborazione con la FS n°3, del Progetto Einstein. 2. Partecipazione alle riunioni della Rete e attuazione nell´Istituto di quanto

concordato.

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO Nell’Istituto operano commissioni e gruppi di lavoro costituiti ordinariamente da docenti dei tre ordini di scuola, per favorire la costruzione di un percorso formativo continuo e strutturato secondo una logica di sviluppo coerente.

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CONSIGLIO DI ISTITUTO

PRESIDENTE FUNARI RITA

MEMBRO DI DIRITTO DIRIGENTE SCOLASTICA DOTT.SSA LIDIA SANSONE

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI MASI RICCARDO IACOROSSI SIMONE STRULLATO MICHELA AGOSTINI DANIELE DEL LUCCHESE CRISTINA FALCHI GABRIELE BUONACCORSI MARILENA

RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI AGNOLETTI BARBARA CASATI VERA CAMPO EMANUELLA VOLTERRANI ANDREA TERRENI FRANCESCA NARDI PAOLA GHERARDI GIANFRANCO GORINI FIORENZA

RAPPRESENTANTI PERSONALE ATA

PUGLISI GIUSEPPE

L’ORGANO DI GARANZIA

L’Organo di Garanzia dell’Istituto è costituito da componenti scelti all’interno del Consiglio di Istituto:

Dirigente Scolastico (membro di diritto)

Dott.ssa LIDIA SANSONE

Rappresentanti dei genitori RICCARDO MASI e MARILENA BUONACCORSI

Rappresentanti dei docenti EMANUELLA CAMPO e ANDREA VOLTERRANI

Rappresentanti personale non docente

GIUSEPPE PUGLISI