Cosa sono? Come si risolvono?. Che differenza cè tra identità ed equazione? IDENTITA: unidentità...
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Cosa sono? Come si risolvono?
Che differenza c’è tra identità ed equazione?
IDENTITA’: un’identità è un’uguaglianza tra 2 espressioni letterali verificata per qualunque valore attribuito alle lettere contenute nell’espressione
EQUAZIONE: un’equazione è un’uguaglianza tra 2 espressioni letterali verificata solo da particolari valori attribuiti alle lettere contenute nell’espressione
Sono esempi di identità:
sono identità perché qualsiasi valore si assegni alla lettera a o x, si ha che il primo membro è uguale al secondo membro
Sono esempi di equazione:
infatti la prima uguaglianza è verificata solo per il valore x=5, mentre la seconda è verificata solo per a=2.
Tali valori prendono il nome di soluzioni o radici dell’equazione.
Risolvere un’ equazione significa trovarne le soluzioni.
Tipi di equazioniINTERA: se l’incognita è presente soltanto nel
numeratore
FRATTA: se l’incognita è presente anche nel denominatore
NUMERICA: se l’unica lettera che compare è l’incognita
LETTERALE: se oltre all’incognita compaiono anche altre lettere, che prendono il nome di parametri
Esempi:
equazione numerica intera
equazione numerica fratta
equazione letterale intera
equazione letterale fratta
Forma normale di un’equazionePortando tutti i termini di un’equazione a sinistra
dell’uguale,eseguendo i calcoli e riducendo i termini simili, l’equazione
sipuò scrivere come un polinomio P(x) uguale a zero:
Questa si chiama forma normale, o canonica, dell’equazione.
Il grado del polinomio P(x) si dice grado dell’equazione.
Esempi: è un’equazione in forma normale
di secondo grado
è un equazione in forma normale
di primo grado
l’equazione non è in forma normale,
pertanto non se ne può stabilire il
grado. Se la riportiamo in forma canonica vediamo che è di I°grado
Esercizi guidatiVerifica se l’espressione è
una
identità. Se si eseguono i calcoli e si riducono i termini
simili nei due membri, si ottiene:
I° membro …
II° membro …
L’espressione è un’identità perché il I° membro è uguale
al II° membro.
Riduci in forma normale la seguente equazione e indica
il suo grado:
Si eseguono i calcoli
Si spostano tutti i termini al I° membro
Si riducono i termini simili …
Pertanto l’equazione è di grado …… .
Equazioni equivalentiDue equazioni si dicono equivalenti se hanno le stesse
soluzioni.
Per risolvere un’equazione generalmente è necessario
trasformarla in una equivalente più semplice che, a sua
volta si trasforma in un’altra ancora più semplice, e così
via.
Per eseguire questa trasformazione si utilizzano i
seguenti due principi di equivalenza.
Principi di equivalenzaI° Principio: aggiungendo o togliendo ai due
membri di
un’equazione uno stesso numero o una stessaespressione, si ottiene una equazione equivalente
II° Principio: moltiplicando o dividendo i due membri
di un’equazione per uno stesso numero o espressione
diverso da zero, si ottiene un’equazione equivalente
Da questi principi si deducono alcune conseguenze
importanti dal punto di vista operativo:
Si possono spostare i termini da un membro all’altra cambiandone il segno
Si può eliminare uno stesso elemento
presente in tutti e due i membri
Se i due membri hanno un fattore numerico identico lo si può sopprimere
Si può cambiare il segno a tutta l’equazione
Si possono eliminare i denominatori, facendo prima
il minimo comune multiplo, nei due membri
Tipi di equazioniConsiderando le soluzioni, un’equazione può essere:
DETERMINATA: se ha un numero finito di soluzioni
INDETERMINATA: se ha infinite soluzioni, cioè è una
identità
IMPOSSIBILE: se non ha soluzioni
Esempi:
determinata con soluzione
impossibile
indeterminata
determinata con soluzione
Il procedimento per la risoluzione di un’equazione di primo grado
Per risolvere un’equazione:la si libera dagli eventuali denominatori,
facendo il m.c.m.si eliminano le parentesi effettuando i calcolisi spostano i termini, in modo da avere al I°
membro solo quelli che contengono l’incognitasi riducono i termini simili, portando
l’equazione in forma normalesi stabilisce se l’equazione è determinata (e si
trova la soluzione), indeterminata o impossibile
Verifica della soluzionePer stabilire se la soluzione trovata è esatta, nel caso in cui l’equazione sia determinata, si effettua la verifica
che consiste nel sostituire la soluzione all’incognita in ciascuno dei due membri dell’equazione, per verificare se si ottiene lo stesso risultato. L’equazione: ha come soluzioneVerifica: I° membro … II° membro …La soluzione è esatta essendo i due membri uguali.
Esercizi guidatiRisolvi le seguenti equazioni:
1.
esegui i calcoli …
sposta i termini …
riduci i termini simili …
cambia di segno …
dividi per 3 …
la soluzione è …
2.
m.c.m. …
sposta i termini …
riduci i termini simili …
cambia segno e otterrai la soluzione …
3.
esegui i calcoli
riducendo i termini simili e spostando i … rimanenti si ottiene
la soluzione è … e l’equazione risulta …
INDETERMINATA
4.
esegui i calcoli …
sposta i termini …
riduci i termini simili …
l’equazione risulta …
IMPOSSIBILE
Esercizi proposti1.
2.
3.
Risoluzione equazioni fratteIn sintesi per risolvere un’equazione fratta si deve:
scomporre in fattori le frazioni algebriche presenti
determinare le condizioni di esistenza (C.E.) delle frazioni algebriche scomposte
portare tutte le frazioni algebriche ad un denominatore comune (m.c.m.)
eliminare il denominatore moltiplicando entrambi i membri dell’equazione per lo stesso
denominatore, in modo da ottenere un’equazione intera
calcolare le soluzioni dell’equazione intera
controllare che tali soluzioni siano accettabili, cioè che rispettino le condizioni di esistenza: in caso
affermativo esse sono soluzioni dell’equazione fratta,
altrimenti l’equazione risulta impossibile
Esercizi guidati1.
i denominatori non sono da scomporre si esegue il m.c.m. e lo si elimina moltiplicando per lo stesso
si scrivono le condizioni di esistenza
esegui i calcoli e semplifica
cambia di segno e otterrai …
si confronta la soluzione con le condizioni di esistenza
e … essendo diverse da questa è la
soluzione
2.
si scompongono i denominatori
si calcola il m.c.m. e lo si elimina
si scrivono le C.E. … si eseguono i calcoli … la soluzione è … e … non è accettabile perché non è nel C.E.
Esercizi proposti1.
2.
3.