Le espressioni algebriche letterali
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1 Le espressioni algebriche letterali
1
DEFINIZIONE. Chiamiamo espressione algebrica letterale un insieme di numeri, rappresentati
anche da lettere, legati uno all’altro da segni di operazione.
ESEMPI
2a3x Si legge <<due a meno tre x>>
5ax 2a Si legge <<cinque ax più due a>>
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 92
2 I monomi
2
DEFINIZIONE. Si chiama monomio un’espressione letterale in cui i numeri e le lettere sono legati
tra loro solamente dalle operazioni di moltiplicazione.
ESEMPIO
REGOLA. Se in un monomio non figura alcun coefficiente si considera come coefficiente:
• il numero +1 se il monomio è preceduto dal segno più;
• il numero −1 se il monomio è preceduto dal segno meno.
In un monomio è possibile distinguere una parte numerica, chiamata coefficiente, e una parte letterale.
5ab
coefficiente
parte letterale
ab
parte letterale
1
4a2b2c2
coefficiente
parte letterale
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 94
2 I monomi
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DEFINIZIONI.
• due monomi si dicono simili quando hanno la stessa parte letterale, ovvero le stesse lettere con
gli stessi esponenti;
• due monomi si dicono opposti quando sono simili ed hanno coefficienti opposti;
• due monomi si dicono uguali quando sono simili ed hanno lo stesso coefficiente.
DEFINIZIONE. Il grado di un monomio rispetto ad una sua lettera è l’esponente con cui questa vi
figura.
DEFINIZIONE. Il grado complessivo di un monomio è la somma degli esponenti delle varie lettere
che in esso figurano.
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3 L’addizione algebrica di monomi
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REGOLA. La somma algebrica di due o più monomi simili è un monomio simile ai monomi dati
avente per coefficiente la somma algebrica dei coefficienti dei monomi simili. Se i monomi non sono
simili la somma algebrica si lascia indicata.
ESEMPIO
8a2b2c2 2
3ab 4a2b2c2
1
4ab
8 4 a2b2c2 2
3
1
4
ab
12a2b2c2 11
12ab
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ESEMPIO
4 La moltiplicazione di monomi
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PROPRIETÀ. Il prodotto di due o più potenze aventi la stessa base è uguale ad una potenza che ha
per base la stessa base e per esponente la somma degli esponenti.
ESEMPIO
3a2b2c 2ac 4a2b
PROPRIETÀ. Il prodotto di due o più monomi è un monomio avente:
• per coefficiente, il prodotto dei coefficienti;
• per parte letterale, tutte le lettere presenti nei vari monomi, ciascuna scritta una sola volta e con
esponente uguale alla somma degli esponenti della stessa lettera.
a3 a2 a a321 a6
3 2 4 a212b21c11 24a5b3c2
Prima di eseguire la moltiplicazione di due monomi è utile ricordare che:
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 97
ESEMPIO
5 La divisione di monomi
6
PROPRIETÀ. Il quoziente di due o più potenze aventi la stessa base è uguale ad una potenza che
ha per base la stessa base e per esponente la differenza degli esponenti.
ESEMPIO
15a5b4c : 3a3b2 15 : 3 a53b42c10 5a2b2c
PROPRIETÀ. Il quoziente di due monomi, di cui il secondo non nullo, è un monomio avente:
• per coefficiente, il quoziente fra i coefficienti;
• per parte letterale, tutte le lettere presenti nel dividendo, ciascuna scritta una sola volta e con
esponente uguale alla differenza tra gli esponenti della stessa lettera che compaiono nel dividendo
e nel divisore.
a5 : a2 : a a521 a2
Prima di eseguire la divisione di due monomi è utile ricordare che:
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6 La potenza di un monomio
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DEFINIZIONE. Si dice potenza di un monomio il prodotto di tanti monomi, tutti uguali al monomio
dato, detto base, quanti ne indica l’esponente.
ESEMPIO
REGOLA. La potenza di un monomio è un monomio avente:
• per coefficiente, il coefficiente elevato all’esponente della potenza;
• per parte letterale, tutte le lettere aventi ognuna per esponente il prodotto tra il proprio esponente
e quello della potenza.
2ab 2 2ab 2ab 4a2b2
Prima di eseguire la potenza di un monomio è utile ricordare che:
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7 I polinomi
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DEFINIZIONE. Il polinomio è la somma algebrica di più monomi non simili tra loro. Un polinomio
che non contiene termini simili si dice ridotto.
ESEMPIO
DEFINIZIONE. Si dice grado relativo di un polinomio rispetto ad una lettera il massimo esponente
con cui quella lettera compare nel polinomio. Il maggiore fra i gradi dei monomi che costituiscono un
polinomio rappresenta il grado complessivo del polinomio.
3ab2bac
ESEMPIO
4a2bc2 a3b2c2 3a2bc3
• Il grado relativo rispetto alla lettera a è 3 • Il grado relativo rispetto alla lettera b è 2
• Il grado relativo rispetto alla lettera c è 3 • Il grado complessivo del polinomio è 7
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7 I polinomi
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DEFINIZIONE. Un polinomio si dice ordinato secondo le potenze decrescenti (o crescenti) di
una lettera, quando gli esponenti della lettera stessa si succedono in modo decrescente (o
crescente).
ESEMPIO
DEFINIZIONE. Un polinomio si dice completo rispetto ad una lettera quando essa vi compare con
tutte le potenze, da quella con esponente maggiore a quella con esponente di grado zero.
3x5y 5x2y 3xy 7
ESEMPIO
2a4 3
4a3b a2b2
6
7ab3
5
4b4
DEFINIZIONE. Un polinomio si dice omogeneo quando tutti i suoi termini hanno lo stesso grado.
ESEMPIO
2a2b2c 3
4ab2c2
2
3a2bc2
6
5a3b2
Ordinato secondo le potenze
decrescenti della lettera x.
Completo rispetto alle lettere a e b.
Omogeneo di quinto grado.
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8 L’addizione algebrica di polinomi
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ESEMPIO
a2 1
2ab5b3
5
3a2
4
3ab
1
5b3
3
5a2
1
6ab b3
Vogliamo risolvere l’espressione
Si tolgono le parentesi utilizzando le regole dei numeri relativi e del calcolo dei monomi:
a2 1
2ab5b3
5
3a2
4
3ab
1
5b3
3
5a2
1
6ab b3
Si esegue la somma algebrica degli eventuali termini simili:
1
15a2
2
3ab
31
5b3
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9 La moltiplicazione di un polinomio per un monomio
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REGOLA. Per moltiplicare un polinomio per un monomio basta moltiplicare ciascun termine del
polinomio per il monomio.
ESEMPIO
ab2c 3a2b4
5bc
5ac
ab2c 5ac 3a2b 5ac 4
5bc 5ac
5a2b2c2 15a3bc 4abc2
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 104
9 La moltiplicazione di due polinomi
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REGOLA. Per moltiplicare due polinomi si moltiplica ciascun termine del primo polinomio per tutti i
termini del secondo e si esegue quindi la somma algebrica dei prodotti ottenuti.
ESEMPIO
5
4a2b
3
2ac2
4
3a2c
8
5b2c
5
4a2b
4
3a2c
8
5b2c
3
2ac2
4
3a2c
8
5b2c
5
4a2b
4
3a2c
5
4a2b
8
5b2c
3
2ac2
4
3a2c
3
2ac2
8
5b2c
5
3a4bc 2a2b3c 2a3c3
12
5ab2c3
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 105
10 La divisione di un polinomio per un monomio
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REGOLA. Per dividere un polinomio per un monomio non nullo si divide ciascun termine del
polinomio per il monomio.
ESEMPIO
10a3b5c 15a2b3c4 20a4b3c5 : 5a2b2c
10a3b5c : 5a2b2c 15a2b3c4 : 5a2b2c 20a4b3c5 : 5a2b2c
2ab3 3bc3 4a2bc4
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 106
11 I prodotti notevoli
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Il prodotto della somma di due monomi per la loro differenza
REGOLA. Il prodotto della somma di due monomi per la loro differenza è uguale alla differenza
tra il quadrato del primo monomio e il quadrato del secondo monomio. In simboli:
a b a b a2 b2
ESEMPIO
2x 3y 2x 3y
4x2 6xy 6xy 9y 2
4x2 9y 2
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 108
11
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Il quadrato di un binomio
REGOLA. Il quadrato di un binomio è uguale alla somma algebrica del quadrato del primo
monomio, con il doppio prodotto del primo monomio per il secondo, con il quadrato del secondo
monomio.
a b 2 a2 2ab b2
ESEMPIO
2a 3b 2
2a3b 2a3b 4a2 6ab 6ab9b2
4a2 12ab9b2
I prodotti notevoli
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 108
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Il cubo di un binomio
REGOLA. Il cubo di un binomio è uguale alla somma algebrica del cubo del primo monomio, con il
triplo prodotto del quadrato del primo per il secondo monomio, con il triplo prodotto del primo per il
quadrato del secondo monomio, con il cubo del secondo monomio.
a b 3 a3 3a2b3ab2 b3
ESEMPIO
2a b 3
2a b 2 2a b 4a2 4ab b2 2a b
8a3 12a2b 6ab2 b3
8a3 4a2b 8a2b 4ab2 2ab2 b3
I prodotti notevoli
Area 1 - Capitolo 2 - PAG. 109