Cosa c’è nell’unità B ... - Politecnico di...
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Elettronica per le telecomunicazioni 02/12/2003
Lezione B1 - DDC 2003 1
Elettronica per telecomunicazioni
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Cosa c’è nell’unità
Unità B:Anelli ad aggancio di fase (PLL)
B.1 – Analisi lineareB.2 – Caratteristiche fase/frequenzaB.3 – VCO e demodulatoriB.4 – Sintetizzatori, DDS, CDR, DLL.
Cosa c’è nell’unità B
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Contenuto dell’unità B
Principio di funzionamento del PLLSchema a blocchi, ordine, parametri, errore di fase.
Contenuto dell’unità B
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Contenuto dell’unità B
Principio di funzionamento del PLLSchema a blocchi, ordine, parametri, errore di fase.
Circuiti per PLL Demodulatori di fase, pompa di carica, VCO.
Contenuto dell’unità B
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Contenuto dell’unità B
Principio di funzionamento del PLLSchema a blocchi, ordine, parametri, errore di fase.
Circuiti per PLL Demodulatori di fase, pompa di carica, VCO.
ApplicazioniDemodulatori AM, FM, FSK, PSKSintetizzatori interi e frazionari, sintesi diretta (DDS)Data recovery e sincronizzazione clock.
Contenuto dell’unità B
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Contenuto dell’unità B
Principio di funzionamento del PLLSchema a blocchi, ordine, parametri, errore di fase,
Circuiti per PLL Demodulatori di fase, pompa di carica, VCO.
ApplicazioniDemodulatori AM, FM, FSK, PSKSintetizzatori interi e frazionari, sintesi diretta (DDS)Data recovery e sincronizzazione clock.
Laboratorio: Campi di cattura e mantenimento, sintetizzatore.
Contenuto dell’unità B
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Prerequisiti
dall’unità Amoltiplicatori analogici, oscillatori sinusoidali LC, amplificatori con operazionali,
da altri moduli di elettronicacircuiti logicioscillatori RC
modulazioni analogiche e numeriche
Prerequisiti per l’unità B
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Obiettivi dell’unità
Competenze acquisite
Principio dell'aggancio in fase/frequenza e parametri principali di un PLL.
Struttura e parametri dei moduli componenti un PLL.
Uso come demodulatore AM, FM, PAM, FSK, PSK.
Sintesi di frequenza, con modulo intero e frazionario.
Circuiti per sintesi diretta (DDS).
Applicazioni del PLL nei circuiti digitali: separazione Dati/clock, risincronizzazione, moltiplicazione del clock.
Obiettivi dell’unità
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Elettronica per telecomunicazioni
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Lezione B1
Analisi lineareEsempi di impiego del PLLPrincipio di funzionamento del PLLSchema a blocchi del PLLFunzione di trasferimento, ordine, parametri
Errore di fase Errore di fase a regime
Riferimenti nel testoGeneralità sui PLL cap 3.1Analisi linearizzata di PLL cap 3.2
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Elettronica per telecomunicazioni
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Circuiti con PLL: dove?
Nel sistema di riferimento (telefono cellulare), i PLL sono presenti in diverse posizioni
Oscillatori locali delle catene di ricezione e di trasmissioneGeneratori dei segnali di riferimentoDemodulatori (alcuni tipi)Moltiplicatori di clock per il processore (DSP)Risincronizzazione dei dati (in presenza di flussi ad alta velocità).
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In una struttura reale di telefonino
Ritroviamo questi stessi elementi anche nelloschema di un apparato reale:
A: oscillatore locale per traslazione in frequenza TX
B: oscillatore locale per traslazione in frequenza RX
C: segnali per demodulazione I/Q in ricezione
D: segnali per sintesi I/Q in trasmissione
E: moltiplicatori clock e risincronizzazione dati
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Indice della lezione B1
Analisi lineare, errore di fase
Esempi di impiego del PLL
Principio di funzionamento del PLL
Schema a blocchi del PLL
Funzione di trasferimento, ordine, parametri
Errore di fase a regime
Sommario e verifica
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Sincronizzazione di fase
Segnali alla stessa frequenza hanno sfasamento costante
La pulsazione ω può essere vista come derivata della fase θ.
esempio 1
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Sincronizzazione di fase
Segnali alla stessa frequenza hanno sfasamento costante
La pulsazione ω può essere vista come derivata della fase θ.
Tutti gli oscillatori hanno tolleranze e derive Non è possibile ottenere segnali isofrequenziali(a sfasamento costante) da oscillatori diversi
esempio 2
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Sincronizzazione di fase
Segnali alla stessa frequenza hanno sfasamento costante
La pulsazione ω può essere vista come derivata della fase θ.
Tutti gli oscillatori hanno tolleranze e derive Non è possibile ottenere segnali isofrequenziali(a sfasamento costante) da oscillatori diversi
Un PLL genera un segnale agganciato in fase con un segnale di riferimento
sfasamento costante = stessa frequenza/pulsazione.
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Applicazioni dei PLL
Generare segnali agganciati a un riferimentodemodulatori (coerenti) AM e FM sincronismo televisivosintetizzatori di frequenza.
Risincronizzazioneseparazione dati/clockcompensazione di ritardi.
Filtro passa banda confrequenza centrale variabilelarghezza di banda facilmente controllabile.
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Indice della lezione B1
Analisi lineare, errore di fase
Esempi di impiego del PLL
Principio di funzionamento del PLL
Schema a blocchi del PLL
Funzione di trasferimento, ordine, parametri
Errore di fase a regime
Sommario e verifica
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Schema a blocchi di un PLL
Vi:segnale di ingresso
DF:Demodulatore di Fase
F: filtro di anello
VCO: oscillatore con frequenza controllata da Vc
F
DFVI
VO VC
VD
VCO
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Parametri di un PLL 1/2
Vd = Kd θecostante del demodulatore di fase DF: Kd
Vc = Vd F(s)guadagno in continua del filtro F: F(0)
∆ω = Ko Vcguadagno del VCO: KoPulsazione a riposo: ωor = ωo per Vc a riposo (non sempre = 0)
F
DFV I
VO VC
VD
VCO
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Parametri di un PLL 2/2
Parametro globale:Guadagno di anello: Kd Ko F(s)
Guadagno di anello in continua: Kd Ko F(0)
Analisi con ipotesi di linearitàper il DFper il filtro Fper il VCO F
DFV I
VO VC
VD
VCO
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Indice della lezione B1
Analisi lineare, errore di fase
Esempi di impiego del PLL
Principio di funzionamento del PLL
Schema a blocchi del PLL
Funzione di trasferimento, ordine, parametri
Errore di fase a regime
Sommario e verifica
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Funzione di trasferimento 1/3
Le variabili trattate dal PLL sono le fasi
La pulsazione è la derivata della fase
ovvero, come trasformata:
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Funzione di trasferimento 2/3
Dalle tre relazioni
si ottiene
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Da
si ottiene la funzione di trasferimento - tra fasi -H(s):
analisi dettagliata
Funzione di trasferimento 3/3
=
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Definiamo un errore di fase: θe = θi - θopuò essere ricavato dalla H(s):
θo = θi H(s); θe = θi (1 - H(s))
Stesso denominatore della H(s)stessi parametri per la risposta in tempo e in frequenza: smorzamento ζ e frequenza propria ωn
Errore di fase
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Possibilità per il filtro di anello
Il filtro di anello può essere realizzato con:
Collegamento diretto
Cella RC
Cella R-R-C
Cella del II ordine
Amplificatore con guadagno finito (passa basso)
Amplificatore con guadagno infinito
Circuiti a pompa di carica
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F(s) = 1
Vc = Vd
Il blocco F ho ordine 0; il PLL ha ordine 1
Andamento di H(s)
Ha interesse solo come primo esempio
Collegamento diretto
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F(s) di ordine 1
H(s) di ordine 2
Filtro più semplice effettivamente utilizzato: H(s)
Filtro con cella RC
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Filtro con cella R-RC
F(s) di ordine 1
H(s) di ordine 2
Tre gradi di libertà
È possibile fissare ωn , ζ, H(0) in modo indipendente
È il filtro maggiormente utilizzato
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Filtro con guadagno
Guadagno finitorichiede un elemento attivo
Esempio:circuito con A. O.
Risposta in frequenza
F(s) del I ordine
H(s) del II ordine, con tre gradi di libertà
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Guadagno infinito
In condizioni stazionarie Vc = Vd F(0)
Un guadagno infinito (F(0) →∞) permette di avere Vc ≠ 0 anche con Vd = 0.
Con guadagno infinito, a PLL agganciato, l’errore di fase θe è sempre nullo.
Il guadagno infinito si può ottenere in due modi
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Filtro con guadagno infinito
Guadagno infinito con amplificatore
integratore realizzato con Amplificatore Operazionale.
il guadagno in DCè quello dell’A.O.ad anello aperto
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Guadagno infinito con circuiti a pompa di carica
integratore ideale realizzato con interruttori e capacità
comportamento analogo all’operazionale ad anello aperto
non richiede amplificatore
molto usato nei circuiti integrati CMOS (serve VCO con ingresso ad alta impedenza)
Filtro con guadagno infinito
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Indice della lezione B1
Analisi lineare, errore di fase
Esempi di impiego del PLL
Principio di funzionamento del PLL
Schema a blocchi del PLL
Funzione di trasferimento, ordine, parametri
Errore di fase a regime
Sommario e verifica
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È il valore di θe quando la risposta a una variazione di ingresso si è stabilizzata
Applicando il teorema del valore finale:
Errore di fase a regime 1/2
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l’errore di fase a regime dipende da due elementi:
segnale di ingresso θi
Ko Kd F(0): guadagno di anello in DC
Errore di fase a regime 2/2
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Errore di fase: casistica complessiva
L’errore di fase a regime dipende da:
Tipo di segnale:gradino di fasegradino di frequenza, rampa di faserampa di frequenza, parabola di fase
Tipo di filtroguadagno finitoguadagno infinito
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Non è necessario spostare il VCO
Errore a regime con guadagno finitosempre nullo
Errore a regime con guadagno infinitosempre nullo
Ingresso con gradino di fase
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È necessario spostare il VCO
Errore a regime con guadagno finitocostante
Errore a regime con guadagno infinitonullo
Ingresso con rampa di fase
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Errore di fase: casistica complessiva
Possiamo esaminare in dettaglio le varie possibilità(cliccare sul bottone corrispondente alla combinazionesegnale/filtro voluta)
Segnali:gradino di fasegradino di frequenza
rampa di frequenza
Filtroguadagno finito
guadagno infinito
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Esempi di impiego del PLL
Principio di funzionamento del PLL
Schema a blocchi del PLL
Funzione di trasferimento, ordine, parametri
Errore di fase a regime
Sommario e verifica
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Sommario lezione B1
Anelli ad aggancio di faseEsempi di impiego del PLLPrincipio di funzionamento del PLLSchema a blocchi del PLL
Analisi lineareFunzione di trasferimento, ordine, parametriTipi e caratteristiche dei filtri di anelloErrore di fase a regime
Esercizio B1.1: Errore di fase a regime
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Verifica lezione B1
Quale è la funzione svolta da un PLL?
Quali sono alcuni esempi di applicazioni?
Tracciare e descrivere lo schema a blocchi del PLL.
Come sono definiti i parametri Kd, Ko, F(0)?
Come si può ricavare la funzione di trasferimento H(s) per i vari tipi di F(s)?
Cosa è, da cosa dipende, e come si può calcolare l’errore di fase a regime?
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Prossima lezione (B2)
Demodulatori di fasedemodulatore di fase analogicodemodulatori digitalicircuiti PFD, pompa di carica
Caratteristica a farfallacampo di cattura e campo di mantenimento
Riferimenti nel testoDemodulatori di fase 3.6.1, 3.6.2Caratteristica a farfalla 3.4