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CORTE DI APPELLO DI PERUGIA INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2016

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CORTE DI APPELLO DI PERUGIA

INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2016

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Domenico Bruschi: Bartolo da Sassoferrato e l’imperatore Carlo IV a Pisa; Perugia, Palazzo della Provincia, lunette della “sala da ballo”, 1874

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CORTE DI APPELLO DI PERUGIA

RELAZIONE SULL’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA IN UMBRIA

DEL PRESIDENTE REGGENTE DELLA CORTE DI APPELLO GIANCARLO MASSEI

per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016

ASSEMBLEA GENERALE PERUGIA, 30 GENNAIO 2016

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Domenico Bruschi: Baldo degli Ubaldi e Galeazzo Visconti a Pavia; Perugia, Palazzo della Provincia, lunette della “sala ballo”, 1874.

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Relazione sull’Amministrazione della Giustizia nel Distretto della

Corte di Appello di Perugia (30-1-2016)

Saluti

A nome della magistratura umbra, saluto le Autorità e tutti i partecipanti a questa cerimonia. Un sentito ringraziamento rivolgo al Presidente della Repubblica che anche nel recente messaggio di fine anno ha richiamato ai valori della Costituzione e della legalità, con specifico riferimento al grave problema dell’evasione fiscale. Do il benvenuto ai rappresentanti del Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero della Giustizia. Un particolare augurio e saluto di buon lavoro ai Prefetti di Perugia e di Terni, dr. Raffaele Cannizzaro e dr.ssa Angela Pagliuca che da pochissimo hanno preso possesso dei loro Uffici in Umbria. Un saluto, particolarmente affettuoso, al Presidente Wladimiro De Nunzio ed al Procuratore Generale Giovanni Galati che per cinque anni hanno retto questa Corte di Appello e la Procura Generale, splendidamente, come da taluno autorevolmente è stato detto.

Premessa Come è già stato fatto notare “gli anni giudiziari non hanno soluzione di continuità. L’attività di amministrazione della giustizia non conosce inizi od esiti. Ma è d’uopo che a scadenze determinate, delle entità e dei modi del suo svolgersi sia data cognizione alla collettività. Questa è la ratio dell’essere delle cerimonie inaugurali dell’anno giudiziario le cui forme, rituali e solenni, costituiscono il necessario substrato per indurre attenzione sulla sostanza”. Così si esprimeva il Presidente Sergio Matteini Chiari nella Relazione del 1999 ed il CSM nella delibera del 14.1.2016 ha ribadito che la Relazione di inaugurazione ha la funzione di dar conto dell’attività svolta nel Distretto indicando anche i temi ed i problemi da sottoporre al dibattito ed alla riflessione. Con la presente Relazione cercherò pertanto di illustrare l’andamento dell’amministrazione della giustizia nell’anno giudiziario trascorso e che va dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015 fornendo anche qualche accenno agli interventi legislativi più recenti e significativi per l’attività giudiziaria nel Distretto di questa Corte di Appello; nel farlo mi avvarrò di quanto esposto dal Presidente De Nunzio nella Relazione inviata al Primo Presidente della Cassazione in data 30.11.2015 e di quanto rappresentato dai vari Capi ufficio nelle loro Relazioni.

PRIMA PARTE

Considerazioni generali

Il Distretto dell’Umbria ha un bacino di utenza che fa riferimento ad una popolazione regionale di poco inferiore ad un milione di abitanti. Ma una rappresentazione reale della effettiva domanda di giustizia nel distretto e della sua qualità dimostra che essa è nettamente superiore a quella ricavabile dal solo dato residenziale. Occorre infatti tener conto di tre fattori di particolare rilievo al riguardo e tra i più significativi:

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a) La Regione è arricchita da due istituzioni d’eccellenza: l’Università degli studi e l’Università per stranieri che attraggono annualmente un numero rilevante di studenti italiani e stranieri. b) in base all’art 11 del c.p.p. il Tribunale di Perugia e quindi la Corte di Appello sono competenti in ordine ai procedimenti penali riguardanti magistrati che esercitano le funzioni nel distretto di Roma. Tale competenza impone una trattazione celere e valutazioni di indubbia delicatezza che si traducono in sensibile aggravio di lavoro, anche qualitativo e che richiede una trattazione quanto mai celere, per i magistrati perugini. A ciò va aggiunto, con riguardo alla Corte di Appello, il flusso di numerosi processi di revisione, anche di elevata complessità riguardanti in particolare i processi celebrati nel Distretto della Corte di Appello di Roma, nonché –nel caso di annullamento di ordinanze di inammissibilità delle istanze di revisione, i processi definiti nel distretto della Corte di Appello di Napoli. Numerosi sono anche i processi trasmessi a questa Corte a seguito di sentenze di annullamento emesse dalla Cassazione e relativi a processi celebrati nei distretti delle Corti di Appello di Ancona e di L’Aquila. c) in base all’articolo appena citato e richiamato dalla c.d. legge Pinto, la Corte di Appello di Perugia ha avuto la competenza territoriale fino al dicembre 2015 per l’equa riparazione per violazione del termine di ragionevole durata del processo in ordine ai ricorsi relativi a tutte le cause promosse dinanzi alle magistrature del Lazio: Ordinaria, Amministrativa e della Corte dei Conti. Tale competenza ha comportato una crescita rilevantissima del carico di lavoro della Corte con una pendenza complessiva al 30.6.2015 di 9.260 procedimenti da smaltire. Esso rappresenta un unicum nel panorama nazionale perché il numero delle sopravvenienze e delle pendenze non ha avuto eguali in nessuna delle altre Corti di Appello. Questa difficile situazione - per la cui gestione il Presidente De Nunzio aveva proceduto ad una modifica tabellare con la costituzione di una apposita Sezione stralcio - ha reso necessario impegnare, oltre i magistrati delle Sezioni civile e lavoro, per un certo periodo, anche quelli della Sezione Penale e altri magistrati del Distretto resisi disponibili. Le continue segnalazioni fatte su tale insostenibile criticità alle autorità competenti ha portato agli auspicati riconoscimenti istituzionali. Il CSM, con la delibera del 17.10.2012, sulla premessa che l’organico della Corte di Appello di Perugia era stato calibrato sulla domanda di giustizia della popolazione umbra e non anche sull’imprevedibile (all’epoca) ondata di ricorsi ex lege Pinto relativi a ritardi delle cause del più grande distretto del Paese, ha affermato: “ Sul punto il Consiglio condivide integralmente la richiesta del Presidente della Corte di Appello di Perugia di un aumento di organico di tre magistrati e di quattro unità di personale amministrativo.” Il Ministero della Giustizia, a sua volta, con atto del 15.10.2012 del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria ha articolato una proposta di modifica normativa in tema di competenza territoriale nelle ipotesi di equa riparazione in esame così motivando: “ Certamente allarmante è la situazione delle Corti di Appello di Perugia e di Caltanissetta, competenti per le controversie in materia di equa riparazione relative ai distretti, rispettivamente, di Roma e Palermo. Le Corti di appello in oggetto, che hanno una dotazione organica modulata sul bacino di utenza (Perugia con popolazione pari a 888.482 e Caltanissetta pari a 422.097) si trovano, pertanto, a decidere sui ricorsi relativi ai distretti di Roma e Palermo, la cui popolazione è circa sei volte superiore (Roma 5.511.146; Palermo 2.117.990). L’evidente sproporzione di dotazione organica e bacino di utenza tra le Corti di Appello in oggetto, rappresentata anche nella nota inviata al sig. Capo di Gabinetto dal Presidente della Corte di Appello di Perugia, determina notevoli difficoltà di funzionamento delle dette Corti di Appello”. E proprio tenendo conto di tale situazione il Ministero della Giustizia, col parere favorevole del C.S.M., ha attribuito alla Corte di Perugia 8 giudici ausiliari (Bando adottato con D.M. 21 luglio 2014) che secondo la nuova legge di stabilità 28.12.2015 n. 208 potranno essere destinati anche alla trattazione dei procedimenti relativi all’equa riparazione. Con detta legge di stabilità si è anche modificato il criterio della competenza territoriale statuendo che “la domanda di equa riparazione si propone con ricorso al presidente della Corte di appello del

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distretto in cui ha sede il giudice innanzi al quale si è svolto il primo grado del processo presupposto”. A seguito di tale modifica si avrà quindi un significativo calo delle sopravvenienze ma resta il problema dello smaltimento dell’imponente arretrato accumulatosi e pari a circa 10.000 ricorsi proposti in base alla Legge Pinto. Va altresì sottolineato che a decorrere dal 1° settembre 2015 le spese obbligatorie del servizio giustizia sono passate dai Comuni alla amministrazione giudiziaria e segnatamente alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, nonché, previa eventuale subdelega, agli Uffici di primo grado. Trattasi di un insieme notevole di forniture indispensabili al funzionamento degli uffici: locazioni immobili, riscaldamento, acqua, luce, telefono, manutenzione impianti, manutenzione antincendio, facchinaggio, sicurezza, vigilanza ecc. Tutto questo è avvenuto senza alcun aumento di organico, senza che vi sia stata la dotazione di personale amministrativo appositamente preparato. Detta riforma, di rilevantissimo significato, ha comportato un assai significativo aggravio di lavoro sia per la definizione contrattuale delle singole voci di spesa (nuove stipule e subentri), sia per la definizione economica dei fondi occorrenti per far fronte alle predette spese.

Situazione attuale degli Uffici del Distretto

Facendo riferimento all’intero distretto va evidenziato che, rispetto alla scopertura del 13,82% registrata nel giugno 2014, oggi la situazione risulta un poco migliorata. Nella Relazione inviata al Primo Presidente della Cassazione e recante la data del 30.11.2015 veniva infatti evidenziato che su un organico di magistrati pari a 124 unità ne risultavano presenti 109 con una scopertura del 12,10% inferiore quindi rispetto all’anno appena trascorso. Trattasi tuttavia di un dato sicuramente positivo anche se soggetto a continue e rapide variazioni. Con riguardo ai vari uffici va segnalato quanto segue: il Presidente del Tribunale di Spoleto nella sua relazione ha evidenziato che a seguito della modifica della geografia giudiziaria con l’accorpamento delle sezioni distaccate di Foligno e Todi, è stato aumentato l’organico dei magistrati togati passati da 5 più il presidente a 10 più il presidente ed i giudici onorari sono passati da 3 a 5 e l’organico risulta coperto. Tale situazione ha determinato un netto miglioramento consentendo una distribuzione del lavoro più razionale. La tabella 2014-2016 predisposta prevede infatti una ripartizione degli affari in modo che i magistrati possano svolgere prevalentemente se non esclusivamente funzioni penali o civili. A sua volta il Presidente del Tribunale di Terni, dopo aver premesso l’avvenuto accorpamento del Tribunale di Orvieto, ha evidenziato che la struttura organica del Tribunale è stata ampliata e si è passati dai 14 magistrati a 20 magistrati con due sole scoperture ed appare adeguata a fronteggiare l’accresciuto carico di lavoro per effetto dell’accorpamento. Il Presidente del Tribunale di Perugia dopo aver dato conto dell’avvenuto assorbimento delle pendenze delle cinque sezioni distaccate e soppresse, ha evidenziato che la copertura dei posti vacanti verificatasi nel periodo antecedente all’anno di riferimento ha prodotto indubbi benefici e un miglioramento nella situazione generale. Di recente si sono tuttavia verificate tre scoperture: una nel settore civile per il collocamento fuori ruolo dalla Magistratura del Magistrato coordinatore della 3° sezione civile e due nel settore penale. Il Tribunale di Sorveglianza di Perugia ha ripreso a funzionare ad organico completo dal novembre 2014, organico pieno costituito dal Presidente e da due magistrati per ciascuno degli Uffici di Sorveglianza del distretto e che si trovano a Perugia e Spoleto. Il Presidente del Tribunale per i Minorenni dell’Umbria nella sua relazione evidenzia che nel corso dell’anno giudiziario 2014-2015 si è ottenuta la piena copertura dell’organico dei magistrati costituito da quattro giudici compreso il presidente. L’organico dei giudici onorari a seguito di richiesta del Presidente, richiesta accolta dal CSM con delibera del 18.2.2015, è passato da 12 a 16 ed i medesimi hanno iniziato appieno la loro attività dal primo settembre 2015.

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La Corte di Appello nel periodo in oggetto ha operato con 16 giudici compreso il Presidente della Corte. L’organico prevede anche il magistrato distrettuale che prenderà possesso il 2.2.2016. E’ invece sempre più preoccupante e grave la situazione che riguarda il personale amministrativo. Com’è noto il D.M. 25.4.2013 aveva operato una ingiustificata riduzione da 546 unità a 513. Rispetto a tale rilevante riduzione mancano ben 100 dipendenti con la conseguente scopertura, su un organico già non congruo alle necessità complessive dei vari uffici, pari al 19% ! Sotto tale profilo particolarmente grave è la situazione presso il Tribunale di Perugia ed al riguardo l’Ufficio di Presidenza nella sua relazione ha osservato che la scopertura in tale Ufficio raggiunge il 36% . A tale critica situazione va aggiunto un alto tasso di assenze a vario titolo che, unitamente all’innalzamento dell’età media del personale amministrativo, incide negativamente sul funzionamento dei vari uffici a tal punto che ogni assenza per malattia per congedo e per qualsiasi altro motivo crea pressanti e improvvisi problemi di funzionamento. Né va sottovalutato il progressivo innalzamento dell’età media, circostanza che rende ogni anno più concreto e grave il rischio che professionalità ed esperienze acquisite negli anni non possono essere trasmesse a chi dovrà subentrare garantendo continuità e funzionalità. Anche il Presidente del Tribunale di Spoleto con specifico riguardo al personale amministrativo ha evidenziato la grave situazione che riguarda in particolare i funzionari poiché su una pianta organica di 11 ne sono presenti solo 4. Carenza di personale amministrativo viene lamentata anche dal Presidente del Tribunale per i Minorenni dell’Umbria il quale evidenzia che a fronte dell’aumentato organico dei giudici non c’è stato alcun incremento nel numero dei dipendenti amministrativi. Gravi scoperture vengono evidenziate anche dal Presidente del Tribunale di Sorveglianza per il Distretto della Corte di Appello di Perugia con le conseguenze segnalate nelle relative relazioni allegate alla presente e cui si fa rinvio. Con riguardo alla Corte di Appello va evidenziato un significativo peggioramento della situazione essendo vacanti 6 unità: 2 funzionari giudiziari, un funzionario bibliotecario, 3 operatori giudiziari. Tale scopertura incide in modo assai grave e significativa in considerazione del numero complessivo del personale e anche in considerazione del fatto che sul personale della Corte di Appello gravano numerose e gravi competenze anche extragiudiziarie quali da ultimo quella in materia di spese obbligatorie del servizio giustizia e di cui si è detto. In tale situazione l’aumento di organico costituito dall’assegnazione di 8 giudici ausiliari cui si è fatto riferimento parlando dei ricorsi ex lege Pinto e resosi necessario dalla pressante esigenza di smaltire l’enorme arretrato riguardante i procedimenti ex lege Pinto, ove non supportato da personale amministrativo adeguato, non potrà consentire il rispetto dei programmi di smaltimento. A tale complessiva gravissima situazione si è cercato e si cerca di far fronte attraverso convenzioni con gli enti territoriali e con gli ordini professionali e altre istituzioni come le Università. Trattasi tuttavia di rimedi tampone che, pur evidenziando il dato sicuramente positivo e costituito dalla diffusa e radicata consapevolezza che il servizio giustizia è un bene per tutti e che tutti devono partecipare al suo migliore funzionamento, non possono tuttavia costituire la soluzione del problema poiché non assicurano stabilità né l’indispensabile e progressivo ricambio generazionale.

Situazione attuale dei singoli Uffici con riguardo alla loro ubicazione Corte di Appello La sua sede resta quella del palazzo del Capitano del Popolo in Piazza Matteotti. Nella medesima sede è ubicata la Procura Generale. Come è noto ormai da tempo, il Palazzo ha bisogno di interventi di consolidamento e restauro essendo emerse criticità attraverso studi antisismici della Regione e approfondimenti del Comune.

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E’ in atto il recupero della c.d. sala Gotica inserita in un progetto di consolidamento e restauro per la realizzazione di una biblioteca multimediale e per tale risultato è stato determinante il ruolo di stimolo profuso dalla Corte di appello e dalla Procura generale come riconosciuto nel protocollo d’intesa del 22.12.2015. Tribunale di Terni E’ allocato nel palazzo di via del Corso del Popolo 40. Il Presidente del Tribunale nella sua relazione evidenzia che due sono stati i fattori che hanno caratterizzato l’andamento della giurisdizione nel circondario nell’anno di riferimento: l’accorparmento con il Tribunale di Orvieto e le carenze dell’organico del personale di magistratura e amministrativo. La complessa operazione di accorpamento, divenuta operativa il 13 settembre 2013, ha comportato, notevoli problemi organizzativi. Il Presidente del Tribunale di Terni nella sua relazione ha evidenziato come sia ormai superato il periodo di transizione organizzativo conseguente all’accorpamento dell’ufficio soppresso e l’andamento della giurisdizione nell’anno in esame è stato orientato in vista dell’obiettivo di accrescere le aree di specializzazione nel settore civile e penale. Tribunale di Spoleto Il Tribunale ha una sede prestigiosa e che appare adeguata. In conseguenza della modifica della geografia giudiziaria il Tribunale di Spoleto ha, come è noto, accorpato il territorio delle ex sezioni distaccate di Foligno e Todi, già del Tribunale di Perugia. E’ stata conseguentemente modificata la pianta organica dei magistrati con la previsione di 10 giudici oltre il Presidente e 5 Got. L’Ufficio è formato da un’unica sezione promiscua. E’ tuttavia prevista la figura di un magistrato responsabile del dibattimento penale sì da consentire un potenziamento di tale settore in relazione all’incremento delle sopravvenienze. Tribunale di Perugia Le tre Sezioni civili si trovano nel palazzo delle Poste in Piazza Matteotti . Resta la constatazione della insufficienza degli spazi e quindi della impossibilità di concentrare tutti gli altri servizi e attività giudiziarie relativi al settore nella sede centrale. Alla Prima sezione è assegnata la totalità del carico dei procedimenti in materia di famiglia; alla Seconda la totalità di quelli c.d. “ordinari”; alla Terza le materie specialistiche riguardanti procedure concorsuali (fallimenti ed esecuzioni), il lavoro e la previdenza e la materia delle imprese. Presso un apposito Ufficio sono confluiti i fascicoli già pendenti presso le sezioni distaccate dopo il trasferimento da Balanzano alla sede centrale nell’agosto dello scorso anno e allo stesso sono addetti i 9 Got che erano già assegnatari dei procedimenti. La Sezione lavoro del Tribunale è sistemata nei locali al terzo piano del Palazzo del Capitano del Popolo. L’organico è da poco tornato a contare su tutti e tre i magistrati togati previsti. Anche tale settore è stato influenzato dalla riforma della geografia giudiziaria che ha ridotto il territorio di riferimento. Ne consegue che, se non nel breve periodo, un calo di contenzioso certamente sarà registrato nella prossima rilevazione statistica. La Sezione penale e l’Ufficio GIP GUP sono collocati nell’ex sede Enel, nel palazzo di via XIV Settembre. Una sede questa che non soddisfa le esigenze della giurisdizione penale e che ha dato motivo di forte lamentazione per una serie di manchevolezze denunziate da tutti gli addetti ai lavori e che hanno trovato ampia eco nella stampa e rispetto ai quali a distanza di anni non si è riusciti a trovare alcuna adeguata soluzione. Da quanto appena esposto emerge quindi una elevata dispersione –per così dire- degli Uffici Giudiziari di Perugia resa ancor più grave ove si consideri l’ubicazione del Tribunale di

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Sorveglianza sito in Via Baglioni e della Procura della Repubblica che si trova nel palazzo già della Questura. Tale situazione pone problemi di sicurezza plurimi e, con particolare riguardo alle sezioni civili del Tribunale, di non facile e adeguata soluzione. Né inferiori sono i disagi cui sono quotidianamente esposti quanti operano presso il Tribunale penale di Perugia. A tutto ciò va aggiunta la carenza di spazi sempre più grave denunciata dai vari Uffici ed in particolare dal Presidente del Tribunale di Sorveglianza e dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia. Anche la distanza tra gli Uffici della Procura della Repubblica e gli Uffici del Tribunale penale e del GIP GUP, con i continui spostamenti di fascicoli dall’uno agli altri uffici, evidenzia una situazione di elevato disagio. Da tutto ciò emerge l’esigenza, pressante e non rinviabile, di un complessivo e coraggioso ripensamento dell’intera materia con la messa in programma di soluzioni funzionali, durevoli e adeguati per quanti operano nell’amministrazione della giustizia, per i destinatari del servizio giustizia, per la comunità tutta. Tribunale di Sorveglianza e Uffici di Sorveglianza di Perugia e Spoleto Il Tribunale e l’Ufficio di Sorveglianza di Perugia, come si è appena menzionato, sono tuttora allocati nel palazzo di via Baglioni. La sistemazione non risulta ottimale per il servizio. Gli spazi interni sono appena sufficienti tanto che l’aula di udienza deve essere divisa con l’Ufficio del Giudice di pace che è sistemato nello stesso palazzo. L’organico del Tribunale, dal novembre scorso al completo, è composto dal Presidente e dai 4 magistrati di sorveglianza di Perugia e Spoleto.

Tribunale per i Minorenni E’, come è noto, collocato nel fabbricato di via Martiri dei Lager. La denunziata carenza di spazi è stata di recente superata essendo state assegnate due nuove unità immobiliari nello stesso fabbricato. L’organico dei magistrati prevede oltre il presidente, tre magistrati togati e l’organico risulta al completo. I giudici onorari in pianta organica sono 12 e tutti in servizio. Il personale amministrativo in organico è di 14 unità; quello in servizio è invece di 12. Per effetto della L. 219/2012, che ha sostituito l’art 38 delle disp. di att. del c.c., è intervenuta una consistente riduzione delle competenze civili del Tribunale per i minorenni. La successiva attribuzione col D.l.vo 154/2013 allo stesso Ufficio di due nuove competenze, salvo verifiche possibili solo nella prossima rilevazione statistica, non dovrebbe incidere in maniera rilevante sul carico di lavoro. Uffici del Giudice di Pace All’esito della procedura di cui al D.M. 10 novembre 2014 è stato attuato, il 16 dicembre 2014, il passaggio al nuovo assetto gestionale degli uffici mantenuti con oneri a carico degli Enti locali. I Comuni, quindi, sono tenuti dalla suddetta data ad affrontare le spese di funzionamento, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo necessario per il funzionamento. Ad oggi, gli Uffici del giudice di pace in funzione nel distretto sono i seguenti:

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Circondario di Perugia Ufficio del Giudice di Pace di Perugia E’ collocato nello stesso palazzo di via Baglioni che è anche sede del Tribunale di Sorveglianza. L’organico dei giudici non togati prevede 13 unità. Ne sono in servizio 8. Il personale amministrativo in servizio è di 11 unità. Le iscrizioni civili al 30.6.2015 sono aumentate rispetto all’anno precedente da 6021 a 6451, come conseguenza delle aggregazioni territoriali dei soppressi Uffici periferici di Gubbio e Gualdo Tadino. Ufficio del Giudice di Pace di Città di Castello E’ mantenuto dal Comune. Nel corso dell’anno è stato trasferito nel Palazzo del Podestà in Corso Cavour, già sede della Sezione distaccata.. In organico è previsto un solo giudice di pace. Il personale amministrativo comunale è composto da tre unità. Le iscrizioni civili sono diminuite, ma la pendenza finale è rimasta sostanzialmente stabile ( da 571 a 606). I procedimenti penali sopravvenuti sono leggermente aumentati (da 151 a 163). Ufficio del Giudice di Pace di Castiglione del Lago E’ mantenuto dal Comune. La sede, collocata in un fabbricato fatiscente, non appare consona alla funzione giudiziaria. Su due posti in organico è stato presente un solo giudice che dal 31 dicembre 2015 è stato collocato in quiescenza. Il personale amministrativo è composto da due unità. I procedimenti civili iscritti al 30.6.2015 sono stati 471 (rispetto ai 358 precedenti ) e quelli penali sono stati 56 (rispetto ai 37 precedenti) . Si registra, pertanto, un aumento complessivo degli affari. Circondario di Terni Ufficio del Giudice di Pace di Terni La sede attuale è nel palazzo di giustizia di Corso del Popolo 40. L’organico dei magistrati onorari prevede 10 unità ma sono in servizio 6. I dipendenti amministrativi attualmente in servizio sono 11 e da pochi mesi è stato coperto il posto di funzionario giudiziario, dopo anni di vacanza, tramite la mobilità di personale dalla Provincia di Terni Gli affari civili iscritti al 30 giugno 2015 sono stati 3454, in diminuzione rispetto ai 3722 dell’anno precedente e lo stesso trend si registra nei procedimenti penali, scesi da 673 a 638. Ufficio del Giudice di Pace di Orvieto È allocato nella dell’ex sede del Tribunale civile in via di Ripa Corsica 7. In organico sono previsti due giudici di pace, uno solo è quello in servizio. Il personale amministrativo in servizio è di 4 unità, risulta vacante un posto di cancelliere. Gli affari civili iscritti nel periodo di riferimento sono 451 rispetto ai 508 dell’anno precedente e anche quelli penali sono diminuiti da 37 a 25. Ufficio del Giudice di Pace di Città della Pieve E’ mantenuto dal Comune. Ha sede nel palazzo di via Vittorio Veneto 6. Uno solo è il giudice in servizio come previsto dall’organico, che nel mese di dicembre ha ottenuto il trasferimento ad altra sede. I dipendenti amministrativi comunali sono in servizio in numero di 2 .

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Sensibile la diminuzione degli affari: le iscrizioni civili sono passate da 167 a 76 e quelle penali da 22 a 12. Circondario di Spoleto Ufficio del Giudice di Pace di Spoleto E’ sistemato nel palazzo Priori in largo Oberdan 3. L’organico dei giudici di pace prevede 5 unità. Sono attualmente in servizio in 3, in quanto il giudice di pace coordinatore è stato collocato in quiescenza il 31.12.2015. Il personale amministrativo in servizio è di 6 unità su un organico di 5. Le iscrizioni dei procedimenti civili al 30.6.2015 sono aumentate rispetto all’anno precedente da 1088 a 1189. Il che si spiega con l‘incremento territoriale dei Comuni di Deruta e Marsciano. Le iscrizioni dei procedimenti dibattimentali nello stesso periodo sono aumentate sensibilmente da 123 a 294. Ufficio del Giudice di Pace di Foligno E’ a carico del Comune. E’ sistemato nel palazzo di Piazza S. Francesco già sede della Sezione distaccata. L’organico magistratuale prevede 5 unità; nessuno è in servizio. Sono applicati da altri Uffici 3 giudici di pace e solo recentemente è stato nominato il giudice di pace coordinatore. Il personale comunale attualmente in servizio è pari a 4 unità. Le iscrizioni dei procedimenti civili sono calati nell’anno trascorso in misura rilevante da 1173 a 894; egualmente quelle relative ai procedimenti penali che sono scesi da 183 a 87. Ufficio del Giudice di Pace di Todi E’ a carico del Comune. E’ sistemato nel palazzo di piazza del Popolo 45, ex sede della Sezione distaccata. L’organico dei magistrati onorari, che prevede 2 unità, è stato al completo fino a dicembre, attualmente è completamente scoperto. I dipendenti amministrativi comunali in servizio sono 4. Le iscrizioni dei procedimenti civili nell’anno di riferimento sono diminuite da 435 a 332 e in modo ancora più netto quelle penali da 42 a 14. Ufficio del Giudice di Pace di Norcia E’ a carico del Comune ed opera nel palazzo di Piazza Forti. E’ in servizio un giudice di pace su un organico di 2. Le iscrizioni civili al 30.6.2015 risultano molto diminuite (da 74 a 34); quelle penali, da 8 a 4.

SECONDA PARTE

Rendiconto dell’attività svolta del distretto nel periodo 1 luglio 2014 - 30 giugno 2015 Settore civile Corte di Appello La giustizia civile in Corte di appello continua ad essere gravata in misura abnorme dai procedimenti relativi alla ragionevole durata dei processi, procedimenti indicati come relativi alla Legge Pinto. Questa Corte fino al dicembre 2015 in base all’art. 11 del c.p.p. ha avuto la competenza territoriale per l’equa riparazione derivante dalla violazione del termine di ragionevole durata del processo in ordine ai ricorsi relativi a tutte le cause promosse dinanzi alle magistrature del Lazio: Ordinaria, Amministrativa e della Corte dei Conti. Tale competenza ha comportato una

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crescita rilevantissima del carico di lavoro della Corte con una pendenza complessiva al 30.6.2015 di 9.260 procedimenti da smaltire. Tuttavia con la nuova legge di stabilità 28.12.2015 n. 208 si è modificato il criterio della competenza territoriale statuendo che “la domanda di equa riparazione si propone con ricorso al presidente della Corte di appello del distretto in cui ha sede il giudice innanzi al quale si è svolto il primo grado del processo presupposto”. A seguito di tale modifica si avrà quindi un significativo calo delle sopravvenienze. Resta tuttavia un arretrato attualmente pari a circa 10.000 ricorsi proposti in base alla Legge Pinto che dovrà essere smaltito in tempi assai celeri al fine di evitare il prodursi di ulteriori procedimenti da irragionevole durata, quelli che vengono indicati come Pinto su Pinto. 1. Nel periodo preso in esame (1.7.2014-30.6.2015), dalle statistiche della Cancelleria risultano essere stati definiti complessivamente 5.273 procedimenti, di cui 871 relativi ad affari civili contenziosi, 2 a controversie agrarie, 4.400 a cause di volontaria giurisdizione (ivi compresi le controversie in materia di equo indennizzo ex lege n. 89 del 2001).

Nel dettaglio risulta che - sono state definite 44 cause civili contenziose in materia di famiglia, 38 sono sopravenute e

26 risultano pendenti al 30.6.2015, - sono state definite 98 cause civili non contenziose in materia di famiglia, 94 sono

sopravvenute e 16 risultano pendenti al 30.6.2015, - sono state definite 31 cause in materia minorile, 31 sono sopravvenute e 5 risultano

pendenti al 30.6.2015. Le sentenze sono state nella maggior parte pubblicate nei termini di legge (gg 60). Quanto infine alle pendenze risulta che vi sono 15 procedimenti iscritti nel 2011 e 216 nel 2012. I restanti sono tutti concentrati negli anni 2013-2014-2015. Sempre con riferimento alle statistiche risulta che nel periodo di riferimento (2° sem. 2014 + 1° sem. 2015) sono sopravvenuti complessivamente (esclusi i procedimento ex lege Pinto, nuovo e vecchio rito) 886 procedimenti (727 di cognizione ordinaria, 153 di volontaria giurisdizione e 6 controversie agrarie). Si è verificato pertanto un aumento significativo delle sopravvenienze, in quanto nel periodo precedente i procedimenti contenziosi sopravvenuti erano stati 622. Nel periodo in esame sono stati definiti 871 procedimenti contenziosi. Ne è derivato un lieve calo delle pendenza: da 1578 del periodo precedente a 1431. 2. Con riferimento alle diverse tipologie di procedimenti, la situazione di maggiore criticità di questa Corte è senza dubbio rappresentata dai procedimenti relativi alla legge Pinto, nuovo e vecchio rito. Questo settore, già oberato gli scorsi anni dall’abnorme numero di cause iscritte in relazione alle risorse disponibili (organico di magistrati e personale di cancelleria), ha visto diminuire la pendenza da 12.108 a 9.260, sebbene sia tuttora a livelli molto elevati. Dalle statistiche della cancelleria risulta che nel 2° sem. 2014-1° sem. 2015 sono stati iscritti 1392 procedimenti ex lege Pinto, definiti 4240: residua pertanto una pendenza finale di 9.260 procedimenti (nel precedente periodo la pendenza finale era di 12.108 procedimenti). 3. Quanto ai procedimenti diversi da quelli ora esaminati, le statistiche dimostrano che non vi sono stati negli ultimi anni aumenti significativi di sopravvenienze e, permanendo l’attuale organico (allo stato è vacante un posto da consigliere sui cinque previsti in organico), è possibile definire entro il prossimo anno tutte le controversie iscritte anteriormente al 2013, salvo casi particolari caratterizzati da una complessa attività istruttoria (per lo più consulenze tecniche), e circa i due terzi di quelli iscritti nel 2014.

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Le controversie di diritto di famiglia, di diritto fallimentare e quelle di ingente valore, così come previsto dal citato “Programma per la gestione dei procedimenti civili” godono di una corsia preferenziale che ne assicura la definizione in termini più rapidi. I procedimenti di sospensione dell’esecutività delle sentenze impugnate, quelli riguardanti i minori, i reclami ex artt. 708 e 739 c.p.c. e 18 delle Legge Fallimentare vengono fissati nella prima udienza utile, tenuto conto dei termini per le notifiche e del carico di lavoro delle singole udienze. È stata recentemente istituita la sezione specializzata per le imprese, ma allo stato sono pervenuti solamente 3 procedimenti. Con specifico riferimento alla sezione lavoro va rilevato che dai dati della DGSTAT (analisi sezionale dei flussi), integrati con i dati dei registri di cancelleria, emerge che, nel periodo di riferimento, 1o luglio 2014-30 giugno 2015, a fronte di una pendenza iniziale di 445 fascicoli, sono sopravvenuti 244 procedimenti e ne sono stati definiti 294, con una pendenza finale di 395. Nel periodo 1o luglio 2013-30 giugno 2014, a fronte di una pendenza iniziale di 545 fascicoli, erano sopravvenuti 215 nuovi procedimenti e ne erano stati definiti 315, con una pendenza finale di 445. Nel periodo 1o luglio 2012-30 giugno 2013, la pendenza iniziale era di 518; erano sopravvenuti 311 procedimenti e ne erano stati definiti 284, con una pendenza finale di 545. Nel periodo 1o luglio 2011-30 giugno 2012, la pendenza iniziale era di 601; erano sopravvenuti 425 procedimenti e ne erano stati definiti 508, con una pendenza finale di 518. Nel periodo 1o luglio 2010-30 giugno 2011, a fronte di una pendenza iniziale di 675, erano sopravvenuti 518 procedimenti, e ne erano stati definiti 592, con una pendenza finale di 601. La pendenza finale del periodo 2014-2015, dunque, è diminuita di 50 unità, rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto, essenzialmente, al fatto che la Sezione, in carenza di organico dal settembre 2011, è tornata a organico completo nell’agosto 2014; ciò ha consentito una buona produttività. A ciò si è aggiunto il basso numero di sopravvenienze dell’anno solare 2014. Va tuttavia evidenziato che nell’anno solare 2015, la tendenza si è invece invertita, con un notevole incremento percentuale delle nuove iscrizioni rispetto all’anno precedente, dell’ordine di circa il 46%.

4. Quanto alle recenti innovazioni introdotte dal legislatore, il cd filtro in appello, previsto dal D.L. n. 83 cit. che ha aggiunto gli artt. 348 bis e 348 ter c.p.c., ha avuto un’immediata concreta attuazione: le cause ritenute dal consigliere assegnatario meritevoli di essere esaminate anche sotto il profilo dell’ammissibilità dell’appello vengono trattate nella prima udienza. Nel periodo 1.7.2014-30.6.2015 sono stati definiti con l’ordinanza di cui all’art. 348 ter c.p.c. n. 16 procedimenti. La procedura per l’esame delle cause per l’applicazione del cd filtro ha formato oggetto di uno specifico protocollo. La cd motivazione breve delle sentenze (art. 281 sexies c.p.c., consentita anche nei giudizi di appello a seguito della modifica dell'art. 352 c.p.c. apportata dalla legge 183 del 2011) ha ottenuto un buon successo, tanto più significativo ove si consideri il trend di progressivo e significativo aumento: 23 sentenze nel 2012, 50 nel 2013, 98 nel 2015 e 61 nel primo semestre del 2015. 5. Utilizzo dell’istituto della mediazione civile e gli effetti registrati sull’evoluzione della domanda di giustizia agli organi giurisdizionali. In Corte di Appello la proposta di conciliazione (art. 186 bis c.p.c.) e l’esperimento della mediazione in appello, prevista dal’art 5 della L. n 28 del 2010 (mod dal D.L. n 69/2013) hanno ricevuto scarso successo, dovuto presumibilmente alla circostanza che, essendo già intervenuta una sentenza di primo grado ed incidendo notevolmente le spese processuali sopportate, i margini di mediazione o di conciliazione sono alquanto ridotti.

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Si rappresentano i risultati della mediazione civile del periodo di riferimento (i dati sono parzialmente attendibili in quanto la rilevazione ministeriale è parziale, riferita a 7 su 10 organismi di mediazione presenti nel distretto): risulta un discreto incremento nelle iscrizioni pari a 1361 procedimenti rispetto ai 1086 del periodo precedente, di cui 1247 (precedente 896) relativi al circondario di Perugia e 114 (precedente 190 )al circondario di Terni. Le procedure concluse sono 1325 (precedente 881) di cui 734 (precedente 525) per mancata comparizione dell’aderente, 468 (precedente 276) per mancato raggiungimento dell’accordo e 123, dato significativo, per una percentuale del 20,8% (rispetto al 9,1%), per accordo raggiunto. 6. Quanto agli strumenti informatici, il Sicid costituisce uno strumento conosciuto da tutto il personale di cancelleria e dai magistrati. L’invio delle comunicazioni di cancelleria avviene unicamente tramite PEC. Tutti i magistrati conoscono la consolle del magistrato (sono stati recentemente tenuti degli appositi corsi) e alcuni già la usano per predisporre ed inviare i decreti ingiunzione ex lege Pinto, nuovo rito. Questa Corte adotta inoltre uno specifico programma, elaborato dai tecnici del locale Cisia, per monitorare ed individuare i procedimenti di riferimento delle controversie ex lege Pinto, strumento assai utile per procedere alla riunione dei processi connessi. 6. Il programma per lo smaltimento dell’arretrato è stato redatto secondo i criteri indicati dall’art. 37 della legge 111/2011 e dalla circolare del CSM. Tranne le controversie che richiedono per loro natura una trattazione urgente (controversie in materia di famiglia, procedimenti cautelari ecc…), vengono prese in decisione con precedenza sulle altre quelle più datate. Come suesposto questa Corte sta definendo i procedimenti di cognizione ordinaria iscritti nell’anno 2012. Tribunale di Perugia A seguito dell’entrata in vigore della normativa di riordino della geografia giudiziaria, ad una iniziale significativa impennata delle pendenze, derivata dall’assorbimento delle 5 sezioni soppresse, ha fatto seguito un sensibile decremento, dovuto oltre che al ridursi dell’ambito territoriale del circondario, anche alla presenza di praticamente tutti i magistrati previsti dall’organico ed all’incidenza, sotto tale profilo positiva, della “concentrazione” presso la sede centrale, dove a decorrere dal 13.9.2013 vengono gestite tutte le procedure. Permane la problematica relativa alla gestione degli archivi storici di alcuni degli uffici soppressi (Città di Castello, Gubbio e Todi). Il dato numerico indica che la pendenza delle cause civili ordinarie è scesa da 10988 a 9893. In particolare il Presidente del Tribunale di Perugia segnala che: le cause di divorzio sono scese da 390 a 319 ed un sensibile decremento si è verificato anche per le cause di separazione scese da 681 a 561. Anche in materia di opposizioni a sanzioni amministrative si è avuto un decremento: da 109 a 96. Significativo appare il dato relativo alla materia cautelare dove le pendenze sono passate da 1051 a 736. Importante appare anche il dato relativo alle cause di lavoro e previdenza passate da 2461 a 1923 e la diminuzione ha riguardato sia le cause di lavoro passate da 1620 a 1202 che le previdenziali passate da 727 a 641. Un incremento si è invece registrato per i procedimenti di esecuzione (immobiliari) e per quelli relativi alle procedure fallimentari passati rispettivamente da 3592 a 3705 e da 1096 a 1110. Come evidenziato dal Presidente del Tribunale di Perugia nella sua relazione “le ragioni dell’aumento di tali procedure vanno ricercate nel ritardo delle operazioni di chiusura conseguenti alla situazione di crisi economica e finanziaria che rende difficile la realizzazione dell’attivo nei casi di vendita di immobili”.

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La situazione degli Uffici dei Giudici di Pace del circondario è attualmente la seguente: a seguito della soppressione degli uffici di Assisi, Gubbio e Gualdo Tadino gli uffici sono ridotti a tre. La situazione attuale vede oltre al GDP circondariale il passaggio ai Comuni degli uffici di Città di Castello e di Castiglione del Lago e la prossima riapertura dell’Ufficio di Gubbio. Si è registrata nel periodo di riferimento un generale notevole aumento delle pendenze nel settore civile ( da 3572 a 4380) ricollegabile alla soppressione di tre uffici. Nel settore penale si è avuta invece una diminuzione delle pendenze anche se più contenuta: da 1779 procedimenti si è passati a 1699. Tribunale di Terni Viene segnalata in primo luogo la riduzione delle pendenze (da 3814 a 3642) che, stante il valore sostanzialmente costante delle nuove iscrizioni di procedimenti di cognizione ordinaria (da 1360 a 1303), deve ricondursi all’aumentato numero dei procedimenti esauriti (da 1121 a 1475) e quindi ad una significativa crescita della produttività. Considerando nel complesso gli affari, si assiste ad un sensibile calo delle iscrizioni ed in generale delle pendenze nel settore civile (passate da 9362 a 8160 dell’anno in corso) dovuto soprattutto alla vistosa contrazione nel settore delle esecuzioni mobiliari (circa 500 in meno) e dei procedimenti speciali passati da 2838 a 2202. Anche il Presidente del Tribunale nella sua relazione evidenzia la riduzione dei procedimenti di divorzio: da 171 a 97 e dei procedimenti per separazione consensuale: da 287 a 229. Sulla complessiva riduzione delle pendenze, nota il Presidente del Tribunale di Terni, ha sicuramente influito l’adozione degli strumenti deflattivi e delle misure di semplificazione introdotte dal decreto n.132 del 2014. Inoltre, la compiuta introduzione del processo telematico ha consentito un progressivo miglioramento della qualità dei servizi grazie alla collaborazione del personale amministrativo e della classe forense. Circa l’Ufficio del Giudice di Pace di Terni a seguito della soppressione degli uffici di Amelia e Narni si è registrata una progressiva stabilizzazione nel settore civile da 3722 a 3454. E’ emersa una significativa riduzione delle pendenze in ragione della elevata produttività. Sono rimasti operanti gli Uffici del Giudice di Pace di Orvieto e Città della Pieve si registra nel civile una progressiva riduzione delle pendenze nel settore civile ( da 508 a 451 ad Orvieto, da 167 a 76 a Città della Pieve) ed una stabilizzazione nel settore penale. Tribunale di Spoleto A seguito della modifica della geografia giudiziaria tale Tribunale ha accorpato le sezioni distaccate del Tribunale di Perugia di Foligno e di Todi. L’aumento di organico e l’organizzazione dell’Ufficio attuata con la tabella 2014-2016 hanno consentito di fronteggiare adeguatamente la mole di lavoro sopravvenuta. Rispetto al periodo di riferimento, quanto ai procedimenti civili le pendenze iniziali sono state 6380, i sopravvenuti 6986, gli esauriti 6686, le pendenze finali 6680. Gli sforzi sono stati concentrati per la eliminazione dell’arretrato con risultati soddisfacenti, con l’obiettivo di ridurre al massimo le pendenze ultradecennali, con precedenza assoluta ai procedimenti di più vecchia data. Il Presidente del Tribunale di Spoleto nella sua Relazione segnala un generalizzato aumento delle varie controversie da collegare alla modifica della geografia giudiziaria sopra specificata. All’aumento generalizzato delle sopravvenienze ha fatto riscontro un aumento di produttività. La nuova conformazione ha consentito di poter contare su un numero superiore di giudici e scelte organizzative più adeguate e orientate verso il criterio della semispecializzazione. L’Ufficio del Giudice di pace di Spoleto non presenta particolari problemi di funzionamento; anche quelli di Foligno, Todi e Norcia, dopo il necessario periodo di assestamento funzionano senza particolari problemi con il personale Comunale.

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Settore penale

Corte di Appello Nell’anno di riferimento la pendenza, in linea con una inversione di tendenza risalente al 2012 è continuata a diminuire, sia pure in misura piuttosto lieve, passando da 3866 procedimenti pendenti all’inizio del periodo di riferimento a 3832 procedimenti alla data del 30.6.2015. La diminuzione delle pendenze non corrisponde al significativo aumento di procedimenti definiti e ciò a motivo dell’aumentato numero di sopravvenienze nell’anno di riferimento rispetto al precedente anno. Nello stesso periodo sono state emesse 1828 sentenze (con una media di 394 sentenze per magistrato) rispetto alle 1660 dell’anno precedente, a conferma del sempre maggiore impegno della sezione al fine di smaltire l’arretrato. Tanto è stato possibile per la fissazione di due udienze mensili in più, per la trattazione in un’unica camera di consiglio di più procedimenti, per la formazione dei ruoli in alcune udienze costituiti da procedimenti analoghi, per la trattazione unitaria e in una sola udienza dei procedimenti nei quali viene chiesta la sospensione ex art. 603 c. 3 c.p.p. e dalla previa e immediata valutazione dell’ammissibilità dell’appello anche se l’effetto deflattivo di tale valutazione è assai marginale stante il principio del favor impugnationis. Risulta ancora assai elevato il numero di procedimenti che vengono definiti con sentenza di estinzione per intervenuta prescrizione e ciò per motivi vari: talora i procedimenti giungono alla fase dell’appello con il termine di prescrizione prossimo a maturare; specie negli anni 2009 e 2010 si è verificato un arretrato assai cospicuo (la pendenza è giunta a oltre 5000 procedimenti) che ha comportato tempi di trattazione lunghi e tali da determinare il maturarsi della prescrizione; la nuova disciplina in materia di sostanze stupefacenti con il ripristino della distinzione sotto il profilo sanzionatorio tra droghe leggere e c.d. droghe pesanti e, altresì, per la previsione dell’ipotesi lieve di cui all’art. 73 c.5 D.P.R. 309/90 come reato autonomo secondo quanto stabilito con il D.L. 146 del 2013 convertito nella Legge n. 10 del 2014, ha determinato una rilevante diminuzione dei termini di estinzione dei reati per prescrizione. Sul piano organizzativo va segnalato che la Sezione penale, utilizza criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti che assicurano una precedenza nella trattazione sia dei processi individuati sulla base della previsione di cui all’art. 132 disp. att. c.p.p. e ciò al fine di assicurare, pur nella ricorrenza dell’arretrato, una incisiva risposta di giustizia nelle vicende più rilevanti. Tribunale di Perugia Presso la Sezione penale, alla data del 30.6.2015, la pendenza dei procedimenti dibattimentali è aumentata con riferimento sia a quelli di competenza monocratica, passando da 6428 a 7017, che a quelli di competenza collegiale che sono passati da 351 a 397. Al riguardo va richiamato quanto osserva il Presidente della sezione penale nella sua relazione e che cioè a fronte di 8 magistrati togati oltre al presidente e ad 8 GOT, si registra la presenza di soli 4 cancellieri addetti alla assistenza in udienza. Di conseguenza il numero delle udienze dibattimentali ha dovuto subire una drastica riduzione e numerosi sono stati i rinvii con allungamento dei tempi di definizione dei processi. Altro dato di particolare preoccupazione, sia pure sotto un profilo completamente diverso, attiene al numero dei procedimenti di Corte di Assise, in allarmante aumento tanto da far ipotizzare la costituzione di un collegio permanente addetto alla trattazione dei soli procedimenti di Corte di Assise che, com’è noto, riguardano delitti di particolare gravità ed efferatezza il cui significativo aumento costituisce il molto triste segno che qualcosa ed in peggio e nel giro di pochi anni, è cambiato nella nostra Regione. Presso l’Ufficio GIP/GUP nel periodo di riferimento si è registrato un sensibile decremento dei procedimenti contro noti che sono passati da 20245 a 18102. Un numero comunque assai elevato e che per la delicatezza dell’Ufficio GIP GUP pone con urgenza la necessità del potenziamento dell’ufficio stesso anche attraverso la costituzione di un’apposita sezione GIP GUP con la

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previsione di un presidente giustificata dal numero dell’organico dei sostituti Procuratori della Repubblica e dalla presenza accanto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, dell’Aggiunto. Nella propria relazione il magistrato coordinatore dell’Ufficio GIP-GUP rileva come restino complessivamente positivi i dati relativi ai procedimenti definiti oltre che con i provvedimenti di archiviazione mediante sentenze di applicazione pena ex art. 444 c.p.p., sentenze rese all’esito di giudizi abbreviati e sentenze emesse ex artt. 129 e 425 c.p.p. Un significativo apporto deflattivo del dibattimento è costituito dai decreti penali emessi in numero di 2300 nell’anno di riferimento, dei quali quasi 1200 non sono stati opposti. Quanto ai recenti interventi legislativi viene rilevato che la L. 28.4.2014 n. 67 aveva previsto la delega al governo per la depenalizzazione di talune fattispecie di reato tra cui quella relativa all’omesso versamento di ritenute per importi inferiori ad € 10.000. Tale previsione ha comportato l’accantonamento di un significativo numero di procedimenti. L’istituto della messa alla prova introdotta dalla L. 67/2014 avente anch’essa finalità deflattiva, ha avuto un’applicazione assai marginale e analoga considerazione viene fatta per l’istituto della particolare tenuità del fatto di recente introdotto anche per i procedimenti a carico di soggetti maggiorenni. La radicale modifica dell’istituto del procedimento in assenza introdotto anch’esso dalla L.67/2014 ha determinato un rilevantissimo numero di procedimenti sospesi per irreperibilità e non definibili in tempi brevi. I recenti interventi della Corte Costituzionale e del Legislatore riguardanti la disciplina delle sostanze stupefacenti e la recente L. 47/2015 hanno comportato una sensibile diminuzione delle misure restrittive della libertà personale. Viene segnalata la pendenza di un procedimento per associazione mafiosa per il quale sono state emesse misure cautelari personali e reali e viene evidenziato che reati commessi nell’ambito dei rapporti familiari o comunque delle relazioni interpersonali dai 28 che erano nel 2010 sono quintuplicati nel giro di pochi anni passando ai 130 nel 2013, dato che si mantiene stabile. Presso gli Uffici dei Giudici di Pace del circondario si è registrato un aumento delle pendenze nei procedimenti contro ignoti (da 312 a 430) e una leggera diminuzione in quelli contro noti (da 1779 a 1699) . Tribunale di Terni Nella fase del dibattimento monocratico si è registrata una significativa riduzione delle sopravvenienze passate da 1643 a 1432. Il decremento delle definizioni rispetto al periodo precedente (da 1407 a 1310) è quasi interamente determinato dalla mancata definizione dei processi in materia di omesso versamento dei contributi previdenziali di cui il legislatore ha previsto la depenalizzazione ma non sono ancora statti emanati i decreti delegati. Nel settore del dibattimentale collegiale le sopravvenienze sono aumentate passando da 45 a 67. Positivo il trend dell’Ufficio GIP/GUP che a fronte del progressivo aumento delle pendenze, considerato il valore attuale delle sopravvenienze (3973 noti, 6927 ignoti) continua a registrare elevati standard di produttività. Viene conclusivamente segnalato che i provvedimenti adottati per normalizzare l’arretrato a seguito dell’accorpamento del Tribunale di Orvieto hanno dato esito positivo e nel complesso i risultati della sezione penale vengono valutati in termini positivi. Preoccupanti sono tuttavia i dati che emergono dalla tabella di riepilogo di andamento dei procedimenti per tipologia di reati allegata dal Presidente del Tribunale di Terni alla sua relazione. Ben 4 sono stati gli omicidi volontari e i delitti contro la libertà sessuale e in materia di stalking hanno raggiunto il numero di 139.

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A seguito della soppressione, i procedimenti sopravvenuti dell’Ufficio del Giudice di Pace di Terni hanno subito una leggera diminuzione passando da 673 a 638 nell’anno di riferimento. Presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Orvieto e quello di Città della Pieve si registra una stabilizzazione del settore, nel quale si registrano valori non elevati di sopravvenienze (Orvieto 25, Città della Pieve 12).

Tribunale di Spoleto Dall’esame dei dati, raffrontati con quelli dell’anno precedente, si rileva, per quanto riguarda i procedimenti collegiali, che non si registrano dati significativi: i processi pendenti, tutti complessi, non consentono l’esaurimento in una sola udienza. In aumento è la pendenza finale (da 46 a 60). In lieve diminuzione sono le pendenze relativamente ai giudizi penali monocratici (da 1125 a 1049), nonostante il forte aumento delle sopravvenienze (da 354 a 618), perché sono aumentati i procedimenti esauriti (da 240 a 694). Per quanto riguarda l’Ufficio GIP-GUP si registra un aumento delle sopravvenienze. Ma sono anche in aumento le definizioni dei procedimenti.

Andamento della giurisdizione di Sorveglianza Tribunale di Sorveglianza e Uffici di Sorveglianza di Perugia e Spoleto L’organico del Tribunale di Sorveglianza di Perugia dal novembre 2014 ha ripreso a funzionare con l’organico completo ed è costituito dal Presidente, nonché da due magistrati che operano nell’Ufficio di sorveglianza di Perugia e da due magistrati che operano nell’Ufficio di sorveglianza di Spoleto. La funzionalità del Tribunale di Sorveglianza che è stata a pieno regime fino all’inizio del settembre 2013 ha poi risentito, tra il settembre 2013 ed il novembre 2014 del vuoto di organico del posto di presidente. Nel periodo in esame sono state tenute in media tre (anziché quattro) udienze al mese allo scopo di evitare ogni possibilità di paralisi o di minore incisività delle funzioni monocratiche del singolo magistrato di sorveglianza, particolarmente rilevanti nella gestione di quei procedimenti (liberazione anticipata, concessione provvisoria di misure alternative alla detenzione, applicazione della Legge n.199/2010 che prevede l’esecuzione della pena al domicilio) che producono un rilevantissimo effetto deflattivo sulla popolazione degli istituti di pena del distretto. Sotto tale profilo il Presidente del Tribunale di sorveglianza nella sua relazione ha richiamato la circolare 29.7.2013 del CSM in materia di buone prassi e il D.L. 23.12.2013 convertito nella L. 21.2.2014 n. 10 contenente misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria e che valorizzano la centralità del ruolo del giudice monocratico sul quale è incentrato il progetto di maggiore deflazione possibile della popolazione carceraria oltre che di snellimento delle procedure. Il Tribunale di Sorveglianza ha inoltre potuto contare, ai soli fini della composizione dei collegi per le udienze camerali, sul contributo di nove esperti scelti tra le aree professionali delle scelte sociali e mediche (psicologia, pedagogia, servizio sociale, psichiatria, criminologia clinica). Per quanto attiene al profilo delle risorse del personale a disposizione del Tribunale e dei due Uffici di sorveglianza, si segnalano gravi scoperture. Vi è la necessità che siano potenziate con urgenza e con dotazioni adeguate le cancellerie degli uffici di sorveglianza destinati a fare fronte ad una ondata massiccia di richieste di misure alternative alla detenzione da concedere anche in forma anticipata rispetto alla valutazione collegiale. Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza nella sua relazione evidenzia che la carenza di personale amministrativo ha determinato l’accantonamento del modulo organizzativo incentrato sulla

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istituzione del c.d. ufficio del giudice con una dotazione di personale amministrativo in diretta collaborazione col magistrato. L’insufficienza di organico risulta particolarmente evidente per l’Ufficio di sorveglianza di Spoleto. La recente revisione della geografia giudiziaria, conseguente alla ridefinizione delle circoscrizioni, attuata con il decreto legislativo 07.09.2012 n. 155, ha infatti previsto un incremento del territorio di competenza dell’Ufficio di Sorveglianza di Spoleto, il quale attualmente include gli ex mandamenti delle soppresse sezioni distaccate di Foligno e di Todi del Tribunale di Perugia, oltre al circondario dell’ex Tribunale di Orvieto. Di fatto l’attuale geografia giudiziaria, salvo adeguamenti da parte del legislatore, ha trasferito la Casa di Reclusione di Orvieto nella giurisdizione dell’Ufficio di Sorveglianza di Spoleto il quale, con il solo organico di due magistrati (la pianta organica è stata invero ampliata con recentissima delibera del C.S.M., ma non è dato sapere quando sarà effettivamente coperto il posto del terzo magistrato di sorveglianza) e la dotazione di 8 unità di cancelleria, deve gestire una elevatissima popolazione detenuta di circa novecento\mille reclusi, con l’aggiunta dei condannati “liberi” sottoposti a misure alternative distribuiti in circa i 2/3 del territorio della Regione dell’Umbria.

Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza richiama inoltre gli effetti della sentenza “Torreggiani” sul sovraffollamento delle carceri italiane e quindi la necessità che siano potenziate con urgenza e con dotazioni adeguate le cancellerie degli uffici di sorveglianza, sì da consentire di far fronte alla ondata massiccia di richieste di misure alternative alla detenzione da concedere anche in forma anticipata rispetto alla valutazione collegiale.

Nonostante le difficoltà in cui si è trovato ad operare, il Tribunale di Sorveglianza ha espletato, nei due semestri dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015, un notevole volume di lavoro.

A fronte di una situazione sostanzialmente stazionaria dei procedimento sopravvenuti (da 2418 nel periodo precedente a 2323 nel periodo in considerazione), il Tribunale di Sorveglianza nel periodo 1.7.2014\30.6.2015 ha emesso n. 1403 (a fronte di n. 1043 del periodo precedente) provvedimenti collegiali su richieste di misure alternative alla detenzione. Sul totale delle decisioni, il Tribunale ha emesso n. 500 provvedimenti di accoglimento delle istanze con una percentuale di decisioni favorevoli intorno al 36%. L’attività degli Uffici di Sorveglianza del distretto si è concentrata, in misura del tutto prevalente, sulle istanze presentate da persone condannate che si trovano in stato di detenzione in carcere, nelle materie della liberazione anticipata, dei permessi (premio o di necessità), dell’espulsione degli stranieri clandestini, delle detenzione domiciliare ex lege n. 199\2010, della eventuale anticipazione di misure alternative. Con riguardo alla liberazione anticipata, si evidenzia che per effetto della entrata in vigore, in data 24.12.2013, del decreto legge n.146, l’attività degli uffici di sorveglianza è stata precipuamente incentrata a definire, con la massima urgenza, soprattutto i procedimenti di tale specifico ambito (procedimenti sopravvenuti: 612; istanze accolte: 479; istanze rigettate:70).

Alle recenti rilevanti novità normative, ha corrisposto un significativo immediato aumento delle pendenze presso gli uffici di sorveglianza.

Nel periodo di riferimento (1.7.2014 - 30.6.2015) sono state valutate e decise dall’Ufficio di sorveglianza di Perugia un totale di 395 domande di permessi premio, concedibili dopo l’espiazione di una quota di pena a chi abbia mantenuto buona condotta e non risulti socialmente pericoloso. La percentuale di accoglimento è stata del 70 %. Una particolare attenzione merita il quadro applicativo della già citata Legge n. 199 del 2010 nota come legge svuota carceri, interessata nell’anno 2011 da una integrazione che ne ha ampliato la possibilità di fruizione con l’elevazione del limite della pena residua da dodici a diciotto mesi. Con riguardo a tale istituto, risultano accolte n. 23 domande su un totale di n. 86 presentate. Nell’insieme il dato conferma che l’esecuzione della pena presso il domicilio, quando applicata, risulta utile a gestire la fase finale di una pena detentiva per riavvicinare la persona detenuta al

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proprio ambiente familiare e sociale di riferimento in vista del definitivo reinserimento nella società a pena espiata. Altro dato significativo riguarda i provvedimenti di espulsione emessi dall’Ufficio di sorveglianza di Perugia nei confronti di detenuti stranieri irregolarmente presenti sul territorio dello Stato (art. 16 comma 5 D.L.vo n. 286/1998). Si riscontrano n. 26 espulsioni disposte a fronte di n. 77 procedimenti definiti. In ogni caso, è necessario rappresentare che il numero di detenuti effettivamente rimpatriato è ben inferiore al numero dei provvedimenti di espulsione deliberati. Ed infatti gli interessati propongono quasi sempre opposizione al Tribunale di Sorveglianza – ottenendo il correlato effetto sospensivo dell’esecuzione del provvedimento, di modo che sovente interviene la scadenza della pena prima della decisione collegiale – sempre più spesso adducendo motivi umanitari e, segnatamente, la prospettiva di essere sottoposti a persecuzione in caso di ritorno nei paesi di origine. Quanto alla popolazione carceraria, si rilevano soltanto modeste situazioni di sovraffollamento. Con riferimento alla data del 30.6.2015:

nella Casa Circondariale di Perugia (sezione maschile e sezione femminile) erano presenti n. 310 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di n. 352 e di una capienza tollerabile di n. 603;

nella Casa di Reclusione di Orvieto erano presenti n. 59 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di n. 103 e di una capienza tollerabile parimenti di n. 103;

nella Casa di Reclusione di Spoleto erano presenti n. 498 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di n. 458 e di una capienza tollerabile di n. 737;

nella Casa Circondariale di Terni erano presenti n. 432 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di n. 411 e di una capienza tollerabile di n. 573.

Andamento nel distretto della giustizia minorile, penale e civile

Nella sua Relazione il Presidente del Tribunale per i Minorenni dell’Umbria evidenzia le problematiche di maggiore significativo rilievo. Tra questi la scarsità di famiglie disponibili all'affido temporaneo dei minori e sottolinea come su tale versante prosegue l’impegno dell’Ufficio a contribuire a creare sensibilità nell’opinione pubblica in particolare per mezzo di appositi convegni ed è stato anche organizzato un archivio elettronico delle coppie che hanno dato la propria disponibilità e tale da consentire di individuare la coppia più adatta al caso concreto. Viene anche fatta menzione della scarsità di risorse per la messa alla prova e per fronteggiare ciò l’Ufficio Servizi Minorili (USSM) di Perugia è attivo nel ricercare convenzioni finalizzate al reperimento di tirocini formativi ed attività di volontariato. Particolare attenzione viene data alla mediazione fra l’autore del reato e la persona offesa nell’ambito dei procedimenti penali minorili, apparendo tale mediazione strumento di crescita e sensibilizzazione del minore. Proprio per favorire tale mediazione e la carenza di uffici pubblici che se ne facciano carico, in data 17.3.2015, è stato stipulato un protocollo d’intesa con l’ Arcidiocesi di Perugia - Città Della Pieve e l’ Associazione “Centro Per La Mediazione dei Conflitti - CMC”, con il quale si sono previste modalità di cooperazione.

Quanto alla idoneità della struttura nella quale il Tribunale per i Minorenni opera, sita in Via Martiri dei Lager, si sono ottenute –come già in precedenza segnalato- due nuove unità immobiliari, site al piano seminterrato ed al piano terra dello stesso immobile ove ha sede il Tribunale per i Minorenni, così risolvendo definitivamente i problemi di spazio ed il tutto a costo zero. Infatti, a fronte di tale aumento di superficie locata, non vi è stato alcun aumento del canone di locazione.

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L’aumento di superficie ha consentito il trasferimento di tutto l’archivio storico al piano seminterrato, mantenendosi nei piani degli uffici solo piccoli archivi con i fascicoli processuali pendenti o da poco definiti. Nel corso dell’anno giudiziario 2014-2015 è stato coperto il quarto posto di giudice di carriera, raggiungendosi così la piena copertura dell’organico dei magistrati che conta quattro giudici, compreso il Presidente. E’ stata accolta la richiesta del Presidente del Tribunale per i Minorenni di ampliamento dell’organico dei giudici onorari, che così è passato da 12 a 16. A fronte di tale aumento dell’organico dei giudici, non vi è stato però alcun incremento nel numero dei dipendenti amministrativi, numero che viene indicato come insufficiente a fare fronte alle esigenze dell’Ufficio. Proprio in relazione a ciò è stato ridotto, in via straordinaria, l’orario di apertura al pubblico della relativa cancelleria. Venendo alla disamina dei flussi dei procedimenti, il Presidente nella sua relazione alla quale si rimanda per tutte le altre notizie ivi contenute, dà conto della peculiarità dei procedimenti civili minorili ed evidenzia che nell’ambito di tali peculiarità nell’Ufficio si è cercato di dare maggiore spazio al contraddittorio fra le parti. Così, a fronte delle richieste più gravi in termini di compressione delle responsabilità genitoriali (quali sospensione o decadenza dalle stesse) si è introdotta la formale contestazione ai genitori di tali richieste e la fissazione di apposita udienza. Fra le competenze assimilabili a quelle civili del Tribunale per i Minorenni, va poi segnalata quella relativa all’emissione di provvedimenti di natura rieducativa e, quindi, sostanzialmente amministrativa, nei confronti dei minorenni che diano <<manifeste prove di irregolarità della condotta o del carattere>>, di cui all’art. 25 R.D.L. 20 luglio 1934, n. 1404. Fra i procedimenti tuttora di competenza del Tribunali per i Minorenni vengono sottolineate, per la delicatezza della materia e/o per il numero di nuovi procedimenti che pervengono:

1. i procedimenti di responsabilità genitoriale (già potestà parentale), ai sensi degli artt. 330 e 333 e ss. c.c., nei quali viene valutato l’esercizio di tali responsabilità ed eventualmente limitato in vista della tutela dei minori;

2. i procedimenti di adottabilità; 3. i procedimenti di adozione; 4. i procedimenti per la valutazione delle coppie di coniugi che danno la disponibilità

all’adozione nazionale; 5. i procedimenti relativi alle richieste di idoneità all’adozione internazionale; 6. i procedimenti per l’autorizzazione al soggiorno in Italia di cittadini extracomunitari

nell’interesse di un minore, ai sensi dell’art. 31 T.U. 286/1998, che sono ricompresi nella categoria degli altri procedimenti di volontaria giurisdizione;

7. i procedimenti amministrativi, di cui all’art. 25 R.D.L. 20 luglio 1934, n. 1404; 8. i procedimenti di ammissione e liquidazione del patrocinio a spese dello Stato.

In passato, fino al 2.1.2013, data di entrata in vigore della L. 10 dicembre 2012, n. 219 facevano parte della competenza dei tribunali per i minorenni anche:

1. i procedimenti di regolamentazione dei rapporti tra genitori naturali, ai sensi dell’art 337 ter c.c., già art. 317 bis c.c. (ormai di competenza del tribunale ordinario, quanto a quelli ancora pendenti ed azionati prima del 2 Gennaio 2013);

2. i procedimenti di modifica o attribuzione di cognome al bambino ai sensi dell’art. 262 c.c. (parimenti di iscrizione anteriore al 2 Gennaio 2013);

3. i procedimenti per l’eventuale dichiarazione di paternità, od autorizzazione al riconoscimento di paternità (sempre ove iscritti anteriormente al 2 Gennaio 2013).

La modifica apportata con la conseguente bipartizione di competenza continua a creare il rischio di conflitti di competenza fra il tribunale per i minorenni e quello ordinario, che tuttavia, in questa Corte di Appello sono stati mediati tramite la ricerca di orientamenti condivisi.

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La riduzione delle competenze civili del tribunale per i minorenni, riguarda i procedimenti iscritti dopo il 2.1.2013 ed ha comportato un graduale decremento della pendenza dei procedimenti. Una importante novità legislativa nella competenza civile del tribunale per i minorenni è, invece, sopraggiunta appena oltre la fine dell’anno giudiziario 2014-2015 e sarà oggetto di apposita analisi, anche nei suoi effetti, con la prossima relazione ma da subito la stessa foriera di un significativo impatto sul carico di lavoro del giudice specializzato. Si tratta del D.Lgs. 18/08/2015, n. 142 (Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale), pubblicato nella Gazz. Uff. 15 settembre 2015, n. 214.

1. Quanto ai procedimenti di responsabilità genitoriale (già potestà parentale), ai sensi degli artt.

330 e 333 e ss. c.c., si registra una perfetta parità di bilancio, essendo stati definiti 683 procedimenti, pari esattamente al numero dei sopravvenuti. La pendenza finale rimane, quindi, ferma a 700, numero che equivale all’incirca alla capacità di smaltimento annuo di questo tribunale. Il tempo medio di definizione dei procedimenti di responsabilità genitoriale è di 2,02 anni. L’immissione in possesso del quarto giudice di carriera e di quattro giudici onorari aggiuntivi, comunque, potrebbe comportare un’ ulteriore contenuta riduzione della durata media di procedimenti di responsabilità genitoriale.

2. Relativamente ai procedimenti di adottabilità, che sono fra i più delicati fra quelli della competenza civile di un Tribunale per i Minorenni, si rileva un certo modesto incremento nelle sopravvenienze, passandosi dalle 19 dell’anno giudiziario precedente alle 23 di quello in valutazione, con un incremento, dunque, del 21,05%, a fronte del quale il numero di procedimenti definiti è passato da 14 a 20.

3. Quanto ai procedimenti per la valutazione delle coppie di coniugi che danno la disponibilità all’adozione nazionale, si registra un certo incremento nelle sopravvenienze, passandosi da 234 a 260, a fronte del quale il numero delle pendenze finali non presenta significative variazioni, giacché è variato da 761 procedimenti all’1.7.2014 a 784 al 30.6.2015, con un modesto incremento.

4. Rispetto ai procedimenti aperti su richiesta di idoneità all’adozione internazionale, si registra un consistente modesto decremento delle sopravvenienze, passandosi da 107 dell’anno giudiziario precedente a 87 di quello in esame, cui si è adeguato l’andamento delle definizioni, pari a 84, giacché si tratta di procedimenti che mediamente vengono istruiti e definiti nell’arco di un anno, col risultato di aversi quindi una pendenza finale sostanzialmente invariata, pari a 64.

5. Gli “altri procedimenti” civili, sono costituiti per la maggior parte da quelli con richiesta di autorizzazione al soggiorno in Italia di cittadini extracomunitari nell’interesse di un minore, ai sensi dell’art. 31 T.U. 286/1998. Essi costituiscono un settore di importanza crescente, sia numericamente che per delicatezza della funzione espletata ed appaiono, pertanto, di delicata istruzione e decisione. Ciò premesso, si registra un notevole incremento nelle sopravvenienze di siffatti “altri procedimenti”, che sono passati dai 57 dell’anno precedente agli attuali 81 nell’anno giudiziario appena concluso, con un incremento del 42,10%.

Andamento della giurisdizione penale In merito alla tipologia dei reati commessi risulta confermata la prevalenza dei reati contro il patrimonio, dei reati relativi alle sostanze stupefacenti, dei reati di violenza contro la persona, soprattutto di lesioni personali. I ragazzi dell’area penale risultano solitamente in condizione di disagio o addirittura di devianza più o meno marcata, sicché l’intervento penale – in conformità ai principi ispiratori del rito minorile – diviene momento di rieducazione e crescita personale del minore. A tal fine appare fondamentale

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l’istituto della sospensione del processo e messa alla prova, che propone al minore la possibilità di andare esente da pena in cambio dell’osservanza di un progetto di sviluppo della sua personalità. Tale istituto, per un utilizzo fruttuoso nei casi concreti necessita però del reperimento di risorse nella società civile, ricerca che viene a costituire momento critico per l’Ufficio del Servizio Sociale Minorile, specie in un momento come questo, di grande difficoltà economica per il Paese, nel quale le offerte formative o di tirocinio lavorativi ed ancor di più di lavoro vero e proprio sono sempre più carenti. Ne consegue che la messa alla prova a volte può consistere solo nell’eventuale ripresa del percorso scolastico, laddove possibile, oppure nell’impiego del minore in attività di volontariato ed in colloqui di sostegno con il Servizio Sociale Minorile o eventualmente in un percorso psicoterapeutico. Altro strumento, complementare alla messa alla prova, nel tentativo di recupero dell’adolescente, autore di reati, è la mediazione con la persona offesa che costituisce momento di sensibilizzazione dell’imputato sulla sofferenza della vittima e consente anche a quest’ultima di dare voce al proprio vissuto di subita prevaricazione. E’ noto, infatti, che nel processo penale minorile non è prevista la costituzione di parte civile, sicché la vittima del reato non può cercare di ottenere soddisfazione, neppure attraverso il risarcimento del danno. La mediazione, peraltro, può condurre alla remissione della querela e, dunque, alla definizione di alcuni procedimenti, relativi a reati perseguibili solo su istanza di parte. Quanto al settore dibattimentale – nel corso del corrente anno giudiziario - le pendenze sono passate da quelle iniziali, pari a 69 procedimenti, a quelle finali, pari 37. I procedimenti sopravvenuti sono più o meno numericamente stabili, essendo passati da 45 a 47, mentre quelli definiti sono ulteriormente aumentati, passando da 60 a 79, con un incremento percentuale pari al 31,66%. Con riferimento ai procedimenti GUP viene segnalato che nell’anno giudiziario in esame i procedimenti sopravvenuti sono rimasti invariati, pari a 161. La pendenza finale è ulteriormente scesa da 189 a 176, con riduzione, quindi, del 6,87% procedimenti. La durata media del processo nella fase GUP è passata a 1,94 anni. Né tale durata può ritenersi eccessiva rispetto alla particolare fase processuale, che normalmente prevede una definizione rapida del procedimento, poiché nel processo minorile i tempi di definizione sono notevolmente più lunghi che nel processo ordinario a motivo dell’applicazione in molti casi dell’istituto della messa alla prova che ha una diffusa applicazione per la sua valenza spiccatamente educativa, ma determina la sospensione del processo e quindi una qualche dilatazione dei tempi di definizione. Copertura delle piante organiche dei magistrati e del personale amministrativo Allo stato (il riferimento è a quanto esposto nella Relazione al Primo Presidente della Cassazione con relazione del 30.11.2015) su un organico di magistrati pari a 124 unità ne risultano presenti 109 con una scopertura pari al 12,10%, in diminuzione rispetto al dato del 30.6.2014; in merito al personale amministrativo la scopertura rimane sempre molto ampia, del 18,91 % stante la presenza di 416 unità su un organico di 513. Negli ultimi mesi si sono aggiunte ulteriori unità in seguito al trasferimento dei dipendenti vincitori dell’interpello nazionale del luglio 2014 e di quelle relative al bando per la mobilità del personale di altre amministrazioni. Nonostante ciò i nuovi ingressi non incidono in modo significativo sull’elevata scopertura dell’organico, anche in considerazione dei continui pensionamenti del personale amministrativo. Risorse materiali I fondi assegnati per le spese di ufficio, pur essendo la somma inferiore rispetto all’anno precedente, sono risultati comunque sufficienti per tutte le esigenze di cancelleria.

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Per quanto riguarda i capitoli di spesa relativi all’acquisto di toner e drum per fax e stampanti, materiale igienico sanitario, quest’ultimo attivato dal 01/09/2015 (Cap. 1451.14) e carta (Cap. 1451.21), gli accrediti pervenuti hanno consentito di coprire il fabbisogno degli uffici giudiziari del distretto grazie all’utilizzo della procedura unitaria di acquisto. Tale procedura ha reso possibile il monitoraggio della spesa, la riduzione dei costi di approvvigionamento e, attraverso il passaggio tra uffici del materiale in esubero, il regolare funzionamento di quegli uffici che non sono stati in grado di effettuare previsioni corrette dei consumi del suddetto materiale o hanno dovuto fronteggiare situazioni straordinarie sopravvenute. Tuttavia, va segnalato che il passaggio tra uffici del materiale di consumo delle stampanti è sempre più difficile da realizzare poiché la fornitura delle stampanti di competenza ministeriale è sempre diversa di anno in anno. Inoltre va evidenziato che si è sensibilizzato tutto il personale ad utilizzare i fotoriproduttori a noleggio per la stampa, attraverso la condivisione in rete. La stessa procedura centralizzata si è utilizzata per l’acquisto di cd di registrazione, con risultati soddisfacenti. Come si è già accennato, dal 01/09/2015 i Comuni non assistono più l’amministrazione giudiziaria per le spese obbligatorie del servizio giustizia, le quali sono soprattutto derivanti dalla conduzione degli immobili adibiti a sedi degli uffici giudiziari; tali spese sono ora gestite dalla stessa amministrazione giudiziaria (dalle Corti d’Appello oppure, se ammessa subdelega, dal Tribunale circondariale). Si tenga presente che si tratta di un insieme notevole di forniture: affitti, riscaldamento, acqua, luce, telefono, manutenzione impianti, manutenzione antincendio, facchinaggio, etc. Ciò ha pertanto causato un notevole aggravio di lavoro, sia per la definizione contrattuale delle singole voci di spesa (nuove stipule e subentri), sia per la definizione economica dei fondi occorrenti per far fronte alle predette spese. Per quanto riguarda il settore informatico, è continuata, da parte del Ministero, l’attività di fornitura di scanner (n. 4) e di rinnovo delle stampanti in dotazione all’ufficio (n. 9), parte delle quali (n. 6) sono stampanti multifunzione, molto utili in un’ottica di digitalizzazione dei processi lavorativi, che oramai coinvolge non solo il settore amministrativo ma anche l’amministrazione della giustizia sia civile che penale. Sono inoltre pervenuti n. 3 pc desktop completi di monitor 22”. La sala server è stata potenziata con un nuovo storage. Per completare la postazione di mobilità dei magistrati sono inoltre pervenuti n. 15 monitor 22” che integrano la fornitura di 15 pc portatili completi di dock station, pervenuti l’anno precedente. Strumenti informatici, con particolare attenzione anche al livello di attuazione del processo civile telematico specialmente per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni nel processo Sono tuttora operativi gli applicativi già sviluppati dal locale Presidio CISIA, tra i quali: il sito Web istituzionale (www.giustizia.umbria.it; www.corteappello.perugia.it) rivisitato e migliorato con una nuova tecnologia (Entando) nell’ambito del progetto Best Practices; un portale intranet contenente tutte le sentenze della Corte di Appello degli ultimi cinque anni e che viene utilizzato con notevole snellimento delle code dalle cancellerie per le richieste di copie; un applicativo web che permette ad ogni ufficio di inserire tutti i dati necessari per la pubblicazione annuale del calendario giudiziario. Quanto agli strumenti informatici, il Sicid costituisce uno strumento conosciuto da tutto il personale di cancelleria e dai magistrati. L’invio delle comunicazioni di cancelleria avviene unicamente tramite PEC. Tutti i magistrati conoscono la consolle del magistrato (sono stati recentemente tenuti degli appositi corsi) e alcuni già la usano per predisporre ed inviare i decreti ingiunzione ex lege Pinto, nuovo rito. Questa Corte adotta inoltre uno specifico programma, elaborato dai tecnici del locale CISIA e portato a termine nel progetto Best Practices, per monitorare ed individuare i procedimenti di riferimento delle controversie ex lege Pinto, strumento assai utile per procedere alla riunione dei processi connessi.

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Inoltre è ormai a pieno regime, oltre che presso Corte di Appello e Procura Generale, anche presso i Tribunali ordinari del distretto, il sistema SNT delle comunicazioni e notificazioni penali telematiche, e anche presso l’UNEP di Perugia, per la trasmissione telematica degli atti da notificare. A conclusione del progetto “Diffusione di Best Practices negli uffici giudiziari dell’Umbria” si è tenuto in data 21 ottobre 2015 il convegno finale organizzato dalla Regione Umbria, in cui sono stati illustrati i positivi risultati raggiunti da tutti gli Uffici giudiziari partecipanti.

Regole organizzative adottate per il più efficiente funzionamento degli uffici Si richiamano innanzitutto quelle tuttora attive e ampiamente illustrate nella scorsa relazione. L’impegno, pertanto, dei dirigenti, è stato ed è quello di stimolare incontri che coinvolgano tutti gli addetti all’ufficio, magistrati e amministrativi, a qualsiasi livello, perché tutti sono in grado di dare un utile contributo e perché si sentano concretamente partecipi e responsabili di un progetto trasferibile in scelte decisionali sul piano organizzativo. Il medesimo impegno è stato riposto nello stimolare e realizzare costanti incontri tra i magistrati per la creazione di uno spazio unitario in cui costruire prassi interpretative condivise e programmare interventi comuni. Continua ad essere operativo l’Ufficio Documentazione presso la Corte di Appello con trasmissione settimanale all’indirizzo di posta elettronica di tutti i magistrati del distretto di un ampio materiale giurisprudenziale e dottrinario relativo al settore civile, penale, normativo, costituzionale e del CSM. E’ ancora attiva la Convenzione per il tirocinio per la professione di avvocato presso i singoli magistrati della Corte di Appello mirato sull’attività di governo dei processi e su quella giurisdizionale a valere quale parte integrante della pratica forense. E’ tuttora operativo un progetto, realizzato con la collaborazione della Corte di Cassazione e del presidio Cisia, che consente di esaminare nel portale intranet della Corte di Appello l’archivio aggiornato della sentenze della Corte di Cassazione relative a decisioni emesse dagli uffici giudiziari dell’Umbria. La Convenzione tra la Scuola di Specializzazione per le professioni legali – Università di Perugia - Facoltà di giurisprudenza e la Corte di Appello e tutti i Tribunali del Distretto per le attività formative di cui al D.L. n 98/2011 convertito in Legge n 11/2011 art. 37 presso gli uffici giudiziari continua ad essere utilizzata. Un certo supporto all’attività del magistrato è assicurato dall’attivazione dei tirocini disciplinati dall’art. 73 del D.l. n 69/2013 conv. in L. n 98/2013. Le condizioni selettive previste dalla norma e i vantaggi connessi al completamento del periodo di formazione di diciotto mesi presso un magistrato stanno alimentando una molteplicità di domande. Sono costantemente utilizzate le Convenzioni tra Corte di Appello, Tribunali, Provveditorato Dap ed Enti pubblici per l’esecuzione della sanzione del lavoro di pubblica utilità. Un bando per la presentazione delle richieste di borsa lavoro da parte di lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, fino all’esaurimento della graduatoria nel corrente anno, ha assicurato la partecipazione di più persone ad attività integrative presso le cancellerie degli uffici giudiziari del distretto. E’ operativo l’ accordo di collaborazione tra la Corte di Appello, la Procura Generale e la Regione . Sono stati attivati contatti con la Regione per un nuovo interpello destinati ai dipendenti dell’Ente nella speranza che, diversamente dal passato, possano essere disponibili a svolgere un periodo di formazione presso gli uffici giudiziari di riferimento, giudicanti e requirenti, di primo e secondo grado in sofferenza per carenza di personale. E’ operativo il ”Tavolo permanente sulla giustizia in Umbria con la partecipazione dei Parlamentari eletti nel territorio” sulle questioni più urgenti e rilevanti concernenti il servizio giudiziario erogato dai vari uffici del distretto. L’ultima riunione è intervenuta il 14 novembre 2015.

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La più recente iniziativa destinata a migliorare il servizio giustizia è quella attinente agli albi dei consulenti e periti. Da una parte attraverso una convenzione con l’Università degli Studi di Perugia alla quale hanno partecipato gli ordini professionali è stato previsto un corso annuale di formazione destinato a coloro che intendono svolgere le funzioni peritali ed avente ad oggetto le regole processuali previste per i migliore espletamento dell’incarico. Dall’altra è stato avviato un progetto per la informatizzazione degli albi dei Tribunali e la realizzazione di un albo distrettuale con finestre che consentano al magistrato di esaminare la documentazione prodotta. Durata dei processi Corte di Appello Sezione civile e lavoro: Le statistiche del DGSTAT dimostrano che la durata media dei procedimenti di cognizione ordinaria definiti con sentenza è notevolmente diminuita rispetto al periodo precedente (da 1006 giorni a 837 giorni) mentre è rimasta pressoché stabile per le controversie in materia di lavoro (da 638 a 642). Si registra invece un aumento per la durata media dei procedimenti di equa riparazione (da 674 a 777). Per la sezione penale il dato non è ancora rilevabile, per mancanza di apposito programma informatico, essendo stato installato il SICP in secondo grado solo il mese scorso. Tribunale di Perugia: presso la sezione civile risultano i seguenti valori medi di durata: i procedimenti di cognizione ordinaria 1.289 giorni, quelli di volontaria giurisdizione 59 giorni, i procedimenti sommari 78 giorni, le controversie di lavoro 577. Presso la sezione penale le classi di durata dei procedimenti a trattazione collegiale risultano aumentate: il 65,3 % (precedente 37 %) in oltre due anni, il 13,7 % (precedente 13,9% ) tra 1 e 2 anni, il 9,5% ( precedente 6,5% ) entro 1 anno e il restante 11,6% entro 6 mesi (precedente 42,6% ) Quanto ai procedimenti a trattazione monocratica non si registrano invece variazioni significative: il 24,8 % di definizioni entro 6 mesi (precedente 23,5%), il 13,9% entro 1 anno (precedente 14,7%), il 23,7 % tra 1 e 2 anni (precedente 23,3%), e il 37,6% in oltre due anni (precedente 38,5%). La durata delle definizioni dei procedimenti GIP-GUP (registro noti) è stata il 31,7%, per quelli definiti entro 6 mesi, il 18,0% da 6 mesi a 1 anno, il 36,7% dei definiti tra 1 e 2 anni (precedente 47,7%), il 13,6% per quelli oltre 2 anni (precedente 3,9%). Il circondario di Terni: leggermente diminuiti i tempi medi dei procedimenti del contenzioso ordinario definiti con sentenza passati da 1077 a 1025 giorni. Il tempo di durata media del contenzioso ordinario si attesta sui 798 giorni. Per la definizione delle controversie in materia di lavoro, la durata media si è ridotta a 504 giorni, pari a circa 18 mesi. Per il settore penale il dato non è stato rilevato dal DGSTAT perché non trasmesso nei termini. Per il circondario di Spoleto la durata media per le cause di lavoro è pari a 363 giorni; le controversie definite con sentenza hanno avuto una durata media di 978 giorni. Nel settore del contenzioso civile ordinario si registra invece una diminuzione della durata media dei definiti con sentenza (da 1708 a 1530 giorni), circa 4 anni. La durata delle definizioni dei procedimenti GIP-GUP (registro noti) è stata il 24,6%, per quelli definiti entro 6 mesi, l’11,9 % da 6 mesi a 1 anno, il 18,6% dei definiti tra 1 e 2 anni e 44,8 % per quelli oltre 2 anni.

PROCURA GENERALE E PROCURE PRESSO I TRIBUNALI Procura Generale della Repubblica La funzione di “vigilanza” attribuita al Procuratore generale presso la Corte di appello rispetto agli uffici giudiziari requirenti del distretto caratterizza l’intervento legislativo di riforma dell’ordinamento giudiziario nel suo complesso per le astratte potenzialità insite in una funzione di vigilanza delineata in termini così ampi. Sul piano generale, un nuovo livello di verifica in materia di “giusto processo” si aggiunge a quelli ordinari di natura tipicamente processuale come le diverse ipotesi di avocazione disciplinate dagli artt. 372 e 412 del codice di rito.

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La norma ha introdotto una forma di controllo ulteriore dei dirigenti delle Procure rispetto a quella insita nella funzione svolta dal Consiglio Superiore della Magistratura in sede di valutazioni di professionalità, di attribuzione di funzioni direttive e di conferma dei dirigenti. Osserva il Procuratore Generale che l’art. 6 D.L.vo n. 106 del 2006, pur avendo reso più penetrante la funzione di vigilanza da parte del Procuratore Generale, non ha correlativamente attribuito al medesimo strumenti più incisivi di controllo, in particolare per verificare il “corretto e uniforme esercizio dell’azione penale” e il “rispetto delle norme del giusto processo”. La generica legittimazione ad acquisire “dati e notizie” dalle Procure della Repubblica, nonché gli obblighi “formali” di comunicazione previsti dagli artt. 118 bis e 127 Disp. Att. c.p.p., non appaiono infatti strumenti adeguati a soddisfare l’esigenza di conoscenza della complessa attività investigativa e requirente svolta dalle Procure, presupposto indispensabile per un esercizio effettivo della funzione di vigilanza, quale prevista dal richiamato art. 6. Ne consegue che tale funzione, per potersi svolgere in modo concreto ed efficace, dovrebbe necessariamente essere correlata ad un autonomo obbligo di informativa, da parte dei Procuratori della Repubblica, dei fatti più significativi attinenti allo sviluppo delle indagini, quali - ad esempio - le richieste di misure cautelari coercitive. La mancata previsione di un tale obbligo comporta che le richieste di “notizie” da parte dei Procuratori Generali vengano spesso a dipendere e scaturiscano dalla conoscenza di fatti processuali acquisita “aliunde” - non di rado dai mass-media - con la conseguenza che generalmente la funzione di vigilanza si risolve in una verifica episodica ed “ex post” delle modalità di esercizio dell’azione penale e del rispetto delle norme sul giusto processo. Viene quindi ritenuto auspicabile che il Legislatore ovvero il Consiglio Superiore della Magistratura si facciano carico delle problematiche inerenti le concrete modalità di esercizio dell’attività di vigilanza del Procuratore Generale e si proceda ad un riesame e ad un aggiornamento, alla luce della nuova normativa dell’art. 6, dei principi affermati nella Risoluzione 14.4.1993, sui “limiti del compito di sorveglianza del Procuratore Generale sui magistrati e sugli uffici delle Procure della Repubblica”. In linea con le esigenze di cui sopra, al fine di realizzare un più efficace controllo dell’attività funzionale e organizzativa delle Procure, è stato richiesto ai Procuratori della Repubblica, i quali hanno tutti positivamente aderito, di “normalizzare” il flusso di informative sull’inizio e sullo svolgimento dei procedimenti penali in fase di indagini preliminari, con specifico riferimento a quelli di particolare rilevanza, nonché sui procedimenti il cui termine sia scaduto e sulle eventuali disfunzioni organizzative degli uffici. La risposta, nel rispetto del segreto investigativo, è stata nell’immediato positiva, anche se non costante nel tempo, per cui in definitiva, nella carenza della previsione di un autonomo obbligo di informativa da parte dei Procuratori della Repubblica in ordine alle iniziative investigative e agli atti processuali più significativi, la vigilanza sull’esercizio dell’azione penale e sul giusto processo resta affidata principalmente allo spirito di collaborazione fra i titolari degli uffici, che si riscontra puntualmente nel Distretto di Perugia. L’attenzione dell’Ufficio si è quindi concentrata sulla pendenza di procedimenti per i quali il termine per lo svolgimento delle indagini preliminari risultava scaduto, richiedendo ai Procuratori interessati, di effettuare un “monitoraggio” diretto dei procedimenti più risalenti nel tempo, al fine di ottenerne una graduale prioritaria definizione. Il risultato di tale iniziativa è stata valutata in termini positivi. In ordine ai procedimenti a carico di magistrati (art. 11 c.p.p.), l’Ufficio non ha mancato di fissare e di ripetere gli incontri con il Procuratore della Repubblica di Perugia, al fine di accelerare la loro definizione nella fase delle indagini preliminari, nonché con riguardo alla tempestività delle prescritte informative sugli stessi, in conformità alle circolari del Consiglio Superiore della Magistratura (nel periodo dal 1/7/2014 al 30/6/2015 risultano pervenuti n. 29 procedimenti e n. 41

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pendenti al 1/7/2014 per un totale di n. 70 procedimenti, di questi n. 37 definiti con richiesta di archiviazione, pertanto la pendenza effettiva è di n. 33 procedimenti). Per quanto attiene ai procedimenti di competenza della Procura distrettuale antimafia, a seguito, anche, delle segnalazioni del Procuratore nazionale antimafia, la Procura Generale ha svolto la necessaria attività di coordinamento fra gli uffici requirenti del distretto e la Polizia giudiziaria, impartendo dettagliate disposizioni organizzative e investigative. Viene segnalata la carenza di personale amministrativo presso la Procura della Repubblica di Perugia. Situazioni analoghe vengono anche segnalate con riguardo alla Procura della Repubblica di Terni dove sono vacanti n. 12 posti nelle diverse qualifiche e di Spoleto. La Procura Generale avvalendosi di un ufficio apposito coordinato da un magistrato con la collaborazione di un ufficiale e di due sottoufficiali della Guardia di Finanza, distaccati, anche quest’anno, ha proseguito l’attività di propulsione con riferimento alle ipotesi particolari di confisca previste dall’art. 12 sexies D.L. 8.6.1992 n. 306, ritenendo che le misure in questione siano idonee ad assumere particolare rilevanza economica per lo Stato e rappresentino un efficace strumento di contrasto alla criminalità, non solo organizzata. Inoltre la sottoscrizione di una convenzione tra la Procura Generale di Perugia e l’A.B.I. ha consentito agli investigatori di avere immediatamente il nominativo e l’istituto bancario in grado di fornire gli accertamenti richiesti. Nel quadro dell’attenzione massima che la Procura Generale ha sempre posto al problema delle misure di prevenzione personale e patrimoniali, è stata predisposta una procedura particolare, adottata dal magistrato delegato alla materia delle ipotesi particolari di confisca di cui all’art. 12 sexies D.L. 306/1992; secondo tale procedura, in caso di ricorso in appello nei confronti delle ordinanze del Tribunale applicative delle misure di prevenzione, sia la Questura di Perugia, che quella di Terni, con le quali sono stati presi appositi accordi, predispongono approfondimenti patrimoniali in caso di misure patrimoniali, oppure una relazione puntuale sulla condotta tenuta dal sottoposto alla misura personale nel periodo intercorrente tra la data della proposta e il momento della discussione dell’appello proposto dall’interessato. L’aggiornamento fornito, oggetto della discussione del P.G. in udienza dinanzi alla Corte di Appello, è stato ritenuto particolarmente utile dalla Corte di Appello che in tal modo dispone già in udienza di tutti gli elementi per la decisione del ricorso e non deve procedere ad eventuali accertamenti istruttori per la decisione. Particolare attenzione è stata rivolta alla organizzazione e all’impiego della Polizia giudiziaria, con riguardo specifico alle applicazioni alle Sezioni ex art. 5, co. 2, D.L.vo 28.7.1989, n. 271. Il Procuratore Generale evidenzia altresì che per i dati e le conoscenze acquisiti l’azione penale è risultata essere stata esercitata in modo corretto ed uniforme. Parimenti, nella misura compatibile con i carichi di lavoro – molto superiori alla media per tutte la Procure del distretto - e alle disponibilità di risorse, ovunque inadeguate, sono stati raggiunti risultati apprezzabili, nel rispetto delle norme sul giusto processo, con specifico riguardo al principio costituzionale della sua “ragionevole durata”. Tutte le misure inerenti la libertà personale risultano essere state adottate dalle Procure del distretto con criteri di correttezza e nel rispetto dei principi costituzionali. Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Settore Penale In via preliminare ed in termini generali, viene evidenziato come anche nel periodo in oggetto risulta confermato il dato per il quale il fenomeno della devianza minorile nel distretto resta assai inconsistente nelle zone agricole della regione, accentrandosi nelle aree urbane e particolarmente - in ordine decrescente – a Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Bastia Umbra, Spoleto e Assisi e, in tali luoghi, soprattutto nei centri storici degradati, nonché nei quartieri di più recente e tumultuosa urbanizzazione.

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Di conseguenza, un'efficace opera di contenimento della devianza minorile, soprattutto nell’attuale situazione economica, non può certo limitarsi alla sola risposta penale, o comunque giurisdizionale, ma coinvolge gli enti locali e le loro politiche sociali. Nel periodo in esame i procedimenti penali promossi dalla Procura sono stati 598 (a fronte dei 663 dello scorso periodo), di cui 447 iscritti al registro ‘noti’ (contro i 476 del periodo precedente). Non si sono avute novità rimarchevoli per quanto concerne la tipologia criminosa: spiccano i furti (100 con 148 indagati), spesso commessi da nomadi; seguono i delitti contro l’incolumità personale, ed in particolare le lesioni personali (80 a fronte dei 63 dell’anno precedente). Ma sono i numerosi delitti di spaccio di sostanze stupefacenti (71) che continuano a suscitare il maggiore allarme, anche in quanto ulteriormente criminogeni: il consumo di sostanze fa da sfondo, infatti, a molti reati, soprattutto contro la persona e il patrimonio. Non vi sono variazioni di rilievo per i reati di estorsione e rapina –nello stesso numero del periodo precedente (1 estorsioni e 4 rapine)- e per i delitti contro la libertà sessuale (11). In flessione è inoltre il numero dei reati commessi da infraquattordicenni: nel periodo in esame, infatti, il Tribunale per i minorenni ha pronunciato 25 sentenze di non doversi procedere, a fronte delle 27 dello scorso periodo. Sempre degno della massima attenzione è il dato relativo ai minori extracomunitari indagati, soprattutto per quanto riguarda gli episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e i reati contro la persona, in circa la metà dei procedimenti penali (aggregati rilevanti: 28 Albanesi, 40 Marocchini, 11 Tunisini, 10 Ecuadoregni, 10 Macedoni, 7 Ucraini). 76, invece, sono stati gli stranieri comunitari indagati (in prevalenza Romeni: 42). È un dato rilevante che 88 indagati siano stranieri nati in Italia. Di rilievo anche il numero di procedimenti a carico di minori il cui luogo di nascita è sconosciuto (28). Si deve evidenziare come dall’esame del R.E.G.E è emerso che determinate tipologie di reati che in passato erano poste in essere, prevalentemente, da una determinata etnia, sono ora realizzate in modo indifferente dagli stranieri che spesso, anzi, agiscono in concorso con soggetti di altri paesi, sia comunitari che non. La cessione di stupefacenti non è più, ad esempio, mercato esclusivo o, comunque, prevalentemente esclusivo di minori nord africani (tunisini o marocchini) ma anche di albanesi, di romeni, o di minori nati in paesi europei (Russia) o extraeuropei (Repubblica Dominicana) e residenti in Italia. Stesso discorso per i furti, che per anni hanno visto prevalentemente impegnati i minori ROM (con estrema frequenza si rileva il costante impiego di giovani donne incinte) ma che da diverso tempo vede come soggetti attivi: somali, marocchini, algerini, kosovari, spessissimo in concorso con minorenni italiani. La sensazione è che non si tratti più di reati "di sussistenza", determinati dai bisogni reali di sopravvivenza, come storicamente è stato per lungo tempo, ma che la devianza abbia come causa principale la necessità per il giovane di uniformarsi “al gruppo” (sempre più eterogeneo e multietnico nella sua struttura), sì da dover avere le stesse cose degli altri coetanei. Nel periodo in esame sono stati esauriti 464 procedimenti a carico di noti; 150 le richieste di rinvio a giudizio. Questi primi dati consentono di ritenere assai più vicino il prioritario obiettivo della massima celerità nella chiusura delle indagini sull’evidente rilievo dell’età dei protagonisti e dei rapidi dinamismi e/in-volutivi che la caratterizzano. Sempre nel periodo in esame, 51 sono state le richieste di irrilevanza del fatto e 200 –contro le 131 del periodo precedente, - le richieste di archiviazione per remissione della querela, epiloghi entrambi sospinti, di norma, da variegate condotte riparatorie, promosse con grande impegno dall’Ufficio con il coinvolgimento di un qualificato ed efficiente centro di mediazione.

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Settore Civile Nel periodo in oggetto la Procura presso il Tribunale per i Minorenni ha attivato 1022 procedimenti civili (contro i 828 del periodo precedente) per situazioni di disagio minorile e ha espresso 1132 pareri su pratiche in corso, apponendo altresì 1325 visti a provvedimenti del Tribunale. E’ da registrare anche un aumento dei casi di applicazione delle convenzioni internazionali in materia minorile: in 23 fattispecie si è dato corso alla complessa applicazione dell’art. 56 della Convenzione d’Aja. Le risorse dell’Ufficio Nel periodo in oggetto, l’Ufficio ha potuto operare a pieno organico (il Procuratore ed un sostituto) solo dal 20 febbraio 2015. Per quanto concerne la situazione del personale amministrativo, a fronte degli aumentati adempimenti (T.U. delle spese di giustizia, protocollo informatico, Re.Ge. minori, SICAM, SIAMM, gestione patrimoniale informatizzata, gestione amministrativa informatizzata, adempimenti statistici informatizzati), il personale si è progressivamente ridotto anche nell’effettiva presenza. Pur essendo integrate le due unità di personale amministrativo rispetto alle 10 previste (ricoperte formalmente con l’interpello distrettuale, fino alla fine del 2014 sono rimasti negli uffici di appartenenza); un’unità di grande rilievo è ci ha lasciato; quattro unità usufruiscono dei benefici della legge 104/92 . Anche la sezione specializzata di polizia giudiziaria, operante presso questa Procura della Repubblica, ha sopportato per metà del periodo, la pesante assenza di una delle sei unità previste, a causa del pensionamento di un assistente capo di PG. Nel periodo ha quindi operato: un Maresciallo ed un Appuntato dell'Arma dei Carabinieri; un ufficiale ed un agente della G. di F. ed un ispettore della polizia di stato della Polizia di Stato. L’ispettrice della Polizia di Stato, pur carente di esperienza specifica nel settore minorile, ha nondimeno dimostrato professionalità e disponibilità, tale da risultare elemento prezioso già nel breve periodo. A detta sezione vengono affidate, in materia penale, tutte le indagini più delicate, con possibilità di espletarle di concerto con la polizia giudiziaria territoriale. Quanto alle indagini in materia civile, queste vengono demandate alla predetta sezione e/o ai Servizi Sociali del territorio - ogni qualvolta si appalesi la necessità di avere –in breve tempo- informazioni più consistenti sulla necessità di un ricorso al Tribunale per i minorenni. Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia L’organico prevede la presenza di 14 magistrati: 1 Procuratore, 1 Procuratore Aggiunto e 12 Sostituti. Il Procuratore della Repubblica nella sua relazione evidenzia la situazione di difficoltà in cui versa l’ufficio a motivo di una dotazione molto ridotta del personale amministrativo. Su una pianta organica di 62 unità la scopertura è di circa il 10%. In particolare manca un direttore amministrativo sui 4 previsti e mancano 3 funzionari giudiziari sugli otto previsti. In tale situazione ogni assenza di personale, per malattia, ferie, L.104/92 comporta problematiche gravi di sostituzioni e fungibilità. Fino al 2014 l’Ufficio ha potuto contare sull’apporto, seppur non continuo, fornito da tirocinanti selezionati dalla Provincia che ha consentito in alcuni settori di smaltire l’arretrato. Viene inoltre sottolineata l’inadeguatezza dei locali in cui sono collocati gli Uffici della Procura sia per quanto attiene agli spazi utilizzati dai magistrati, dal personale amministrativo e di polizia giudiziaria e sia per quanto riguarda gli spazi riservati ai servizi per gli utenti. La struttura richiede inoltre importanti interventi di manutenzione. La dotazione del personale amministrativo adeguato e interventi sugli aspetti logistici, si rendono necessari e urgenti per consentire all’Ufficio di operare al meglio.

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Il Procuratore della Repubblica affrontando aspetti relativi alla sicurezza evidenzia l’esistenza di insediamenti di gruppi criminali di stampo mafioso e di gruppi criminali extracomunitari e una maggiore capacità criminale di gruppi locali e ciò anche in forza di interconnessioni tra gruppi di matrice diversa. Viene altresì rilevato che, in particolare, si è verificato un incremento delle attività criminali da parte di gruppi stranieri nel settore del narcotraffico, del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Allarmante è il dato relativo al numero di denunce che riguardano gli stranieri per reati connessi al traffico di stupefacenti e che, in rapporto alla popolazione residente, vede l’Umbria al primo posto. Le principali criminalità di origine straniera risultano essere quelle albanese, romena e africana. Va anche sottolineata l’ulteriore notazione e secondo la quale la criminalità in Umbria si insinua in maniera particolarmente insidiosa e cioè con attività e presenze che non appaiono immediatamente allarmanti. Vengono così segnalati soggetti collegati a cosche della ‘Ndrangheta che risiedono nella Regione per allontanarsi dalle faide attive in Calabria o per riciclare capitali. La genesi della infiltrazione malavitosa viene fatta risalire al periodo successivo al terremoto del 1997 ed ai successivi lavori di ricostruzione. Un polo attrattivo per la costituzione nella Regione di sodalizi di stampo mafioso è costituito dalla detenzione nella casa circondariale di Spoleto di elementi mafiosi che attirano gruppi di sodali che progressivamente attuano forme di radicamento sul territorio. Anche la pratica del massimo ribasso utilizzata per l’assegnazione della maggior parte degli appalti pubblici ha creato per le aziende legate a strutture criminali nuove opportunità. Un apposito paragrafo viene dedicato al problema relativo al traffico si stupefacenti le cui proporzioni sono tali che alcuni quartieri sono luogo di abituale ritrovo per tossicodipendenti e spacciatori. Alla crescita del consumo contribuisce il basso prezzo delle sostanze stupefacenti dovuto alla presenza sul territorio di un’offerta elevata e proveniente da gruppi in concorrenza tra loro. I gruppi di origine straniera operanti nello spaccio a Perugia sono di origine albanese, magrebina e nigeriana. Significativi sono i seguenti dati relativi all’anno 2014: sono state segnalate 705 persone all’Autorità Giudiziaria per motivi di droga in forte aumento rispetto all’anno precedente, il cui dato era del 63,19%. Tale dato pone l’Umbria al terzo posto tra le regioni segnalate all’Autorità Giudiziaria per traffico di sostanze stupefacenti in rapporto alla popolazione; il 70,50% di denunciati sono stranieri a fronte di una media nazionale del 35,91%. Si sono registrati 17 casi di decesso connessi con l’uso di stupefacenti e tale dato pone l’Umbria al 7° posto tra le regioni italiane per il numero di decessi, insieme alla Liguria e alla Campania. I reati contro la Pubblica Amministrazione non risultano in numero significativo cospicuo. Sotto tale profilo viene tuttavia osservato che la consapevolezza che a seguito della riforma di cui alla L. 190 del 2012 è punibile anche il soggetto che venga indotto alla dazione di denaro potrebbe rendere poco agevole l’acquisizione di elementi sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio per tali reati. In materia di reati di violenza sessuale e di pedofilia viene evidenziata l’opportunità, in molti casi, di uno stretto collegamento col Tribunale per i Minorenni. Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni La riorganizzazione della geografia giudiziaria, avvenuta in data 13/9/2013, a seguito della quale la Procura di Orvieto è stata accorpata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni ha causato problematiche organizzative per una saturazione degli spazi sia per il personale che per gli

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archivi e per i locali di servizio che avevano formato oggetto di segnalazione già nella precedente relazione. Tale problematica è stata risolta attraverso la formalizzazione dell’accordo tra il Comune di Terni e l’ATER che ha portato all’acquisizione di tutti i locali siti in Via del Teatro Romano 13, palazzo Gazzoli, già sede degli Uffici locali della Regione Umbria, dove sono stati collocati tutti gli uffici di Procura e gli Ufficiali Giudiziari del Tribunale, lasciando a completa disposizione del Tribunale i locali di Corso del Popolo 40. La pianta organica del personale amministrativo è stata ridotta in data 31.7.2015 a n.39 unità, più un dirigente amministrativo. Le unità effettivamente presenti ad oggi sono 29, con una carenza di organico ancora del 25%. Le scoperture riguardano soprattutto le figure apicali: assenza totale del dirigente amministrativo, dal 2010 infatti è stato presente solo per un breve periodo, dall’aprile 2014 al gennaio 2015, presente un solo direttore amministrativo contro i tre previsti, presenti tre funzionari contro i cinque previsti. Inoltre sono presenti solo la metà dei conducenti automezzi previsti, 2 unità su 4, su cui gravano i numerosi trasferimenti giornalieri di fascicoli e di atti, che necessariamente devono essere effettuati con gli automezzi, vista la nuova collocazione degli uffici di Procura distaccati dal Tribunale. Le carenze di organico dei magistrati sono state ripianate nel mese di luglio 2014 con la copertura della pianta organica ex Orvieto, con l’arrivo di due nuovi sostituti. Nel periodo in esame, l’ufficio ha dovuto affrontare, oltre al normale svolgimento di tutte le attività istituzionali, prima il passaggio dall’utilizzo dell’applicativo REGE al SICP, avvenuto in data 12.06.2014, preceduto da una laboriosa attività di bonifica della base dati, poi il trasferimento dei locali, avvenuto a far data dal 06.04.2015. Per quanto concerne l’organico dei vice procuratore onorari si segnala che sono operativi ad oggi solo n.5 unità contro una pianta organica di 13. In data 16.12.2015 sono stati nominati dal CSM n. 6 nuovi Vice Procuratori Onorari. Per quanto attiene la problematica relativa alla durata dei procedimenti penali nella fase delle indagini preliminari, le rilevazioni statistiche desunte da Consolle consentono di riferire la seguente situazione: nel periodo di riferimento di cui all’oggetto la durata media intercorrente tra la data di iscrizione in SICP Mod. 21 del singolo procedimento e la data di promozione dell’azione penale é stata di giorni 249, rispetto al dato di giorni 386 relativo al periodo precedente. Per quanto concerne la tipologia di reati viene segnalato un aumento dei reati contro la Pubblica Amministrazione. Sono stati iscritti, infatti, nel Registro Notizie di reato n. 346 procedimenti rispetto ai 203 dell’anno precedente. Dai dati statistici allegati risulta una notevole diminuzione dei reati di furto contro ignoti : n° 3559 procedimenti rispetto ai 5032 dell’anno precedente. Un notevole incremento si è avuto nei reati in materia di prostituzione ed immigrazione, sono stati iscritti, infatti, n.45 procedimenti penali rispetto ai 7 del periodo precedente, così come i reati di “Stalking” passati dai 57 procedimenti penali dell’anno precedente agli 81 del periodo in esame. In aumento anche i reati di violazione della legge stupefacenti. Sono stati iscritti, infatti, n.304 procedimenti contro i 156 dell’anno precedente. Grave il dato dei reati di omicidio volontario, preoccupante per l’anno precedente e ancora di più per l’ultimo anno: da 8 omicidi volontari dell’anno precedente si è passati a 9.

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto La Procura di Spoleto continua a soffrire di un’eccezionale e ingiustificabile carenza di personale, tanto nelle previsioni di organico quanto nelle dotazioni effettive. Com’è noto, in applicazione del D. Lgs. 7.9.2012, n.155, sono stati inclusi nel circondario di Spoleto i comuni in precedenza compresi nelle sezioni distaccate di Foligno e Todi del circondario di Perugia. La popolazione amministrata è quindi passata da 80.795 a 219.651 abitanti, con un aumento di circa il 172%. Gli organici della Procura della Repubblica sono però rimasti

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praticamente inalterati. Il D.M. 18.4.2013 ha aumentato di una sola unità l’organico dei magistrati, ora composto dal procuratore e da 3 sostituti, con un aumento del 33,3%. Il rapporto fra popolazione e dotazione organica dei magistrati requirenti di primo grado è quindi pari a un magistrato ogni 54.913 abitanti, a fronte di una media nazionale di un magistrato ogni 30.715 abitanti (+79%). Quel che è ancora più grave, al modesto adeguamento dell’organico dei magistrati non ha corrisposto alcuna variazione nell’organico del personale amministrativo: il D.M. 25.4.2013 ha lasciato inalterato la pianta disegnata dal D.M. 25.10.2010, prevedendo un totale di 13 unità , delle quali solo 10 effettivamente in servizio. Anche l’organico della sezione di polizia giudiziaria è rimasto invariato, quindi inferiore al limite minimo di 2 unità per magistrato previsto dall’art. 6 comma 1 D. lgs. 28.7.1989, n. 271, disp. att. c.p.p.: 6 unità in luogo di 8. La collaborazione delle forze di polizia del Distretto – Corpo Forestale, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato – ha consentito di fruire di collaborazioni temporanee mediante distacco, caratterizzate da ottimo rendimento individuale ma da inevitabile precarietà. Nella sua relazione il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto evidenzia altresì che nemmeno una delle 1.031 nuove unità di personale distribuite negli uffici giudiziari italiani è stata destinata alla Procura di Spoleto. Ulteriori fattori di deterioramento della situazione sono stati: il lungo periodo di vacanza di due dei quattro posti di magistrato, iniziato già negli anni precedenti e colmato solo a partire dal 25 febbraio 2015, nel corso del quale l’Ufficio ha fruito di applicazioni endodistrettuali “a rotazione” di un solo magistrato per volta, applicazioni che non potevano garantire continuità nella trattazione dei procedimenti; la mancata applicazione di personale amministrativo da altri uffici del Distretto nei posti vacanti; la concentrazione delle vacanze nei ruoli apicali; lo scarso livello delle dotazioni informatiche e la discontinuità della relativa assistenza; la mancata attivazione del Portale SNT da parte del locale UNEP, con conseguente impossibilità di trasmettere e ricevere in via telematica le comunicazioni relative alle notifiche non eseguibili per PEC e quindi da affidare agli ufficiali giudiziari; l’insufficienza dei locali attualmente a disposizione. Nel secondo dei due semestri oggetto della relazione si sono migliorati alcuni aspetti dell’organizzazione interna e così a partire dall’ aprile 2015, l’Ufficio si è dotato di accesso al portale SNT (notifiche telematiche), delle firme digitali indispensabili per il suo utilizzo e ha svolto la necessaria formazione del personale amministrativo; da giugno, dopo la necessaria attività di formazione del personale dell’ufficio e dei comandi di polizia giudiziaria del Circondario, è stato attivato il Portale delle Notizie di Reato, applicativo che consente di velocizzare le procedure di iscrizione dei procedimenti sopravvenuti; sono state avviate le procedure di rilascio telematico delle certificazioni. I dati statistici relativi ai procedimenti pendenti risentono direttamente delle straordinarie anomalie fin qui illustrate e delle inevitabili inefficienze che ne conseguono. Prima fra tutte, il forte arretrato nelle iscrizioni delle notizie di reato, che è stato interamente recuperato solo nel dicembre 2015 e solo con riguardo alle iscrizioni a carico di noti. Il recupero dell’arretrato è iniziato già a partire dal 2014 ed è stato potenziato a partire dal 1° giugno del 2015, con l’istituzione del Portale NDR e il coinvolgimento nelle attività di iscrizione delle notizie di reato di tutto il personale delle segreterie dei magistrati, soluzione che ha richiesto a tutti gli interessati un impegno particolarmente gravoso. Questo spiega l’impressionante aumento delle sopravvenienze. Sono aumentate anche le pendenze, visto che le capacità di smaltimento dell’ufficio, anche se quasi raddoppiate rispetto al periodo precedente, non potevano far fronte all’incremento. Rispetto ai dati del periodo precedente (1.7.2013/30.6.2014), le iscrizioni a carico di noti registrano quindi un considerevole aumento dei procedimenti sopravvenuti (+16,3%: dato attuale: 3450; dato precedente: 2886), dei procedimenti esauriti (+90,6%: dato attuale: 3400; dato precedente: 1783) e dei procedimenti pendenti (+13,2%: dato attuale: 6.264; dato precedente: 5.531).

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Il perdurante aumento delle pendenze – proseguito, sia pure in misura minore, anche nel secondo semestre del 2015 – dimostra che l’Ufficio, anche disponendo di tutti i magistrati previsti in pianta organica, e nonostante l’eccezionale laboriosità di tutti i sostituti procuratori in servizio, non riesce a far fronte alla domanda di giustizia penale del Circondario. Questo sia perché, come si è visto, la dotazione organica è estremamente bassa, anche in rapporto a una media nazionale che include molti altri uffici sottodimensionati, sia perché i magistrati sono insufficientemente assistiti. Poiché i dati statistici si riferiscono ai procedimenti iscritti, l’analisi dell’andamento dell’intero carico come di particolari tipologie di reati risente in modo pesante dell’arretrato nelle iscrizioni delle notizie di reato. L’arretrato è stato parzialmente smaltito grazie all’introduzione del portale delle notizie di reato, ma solo a partire dagli ultimi due mesi del periodo interessato alla rilevazione e solo con riguardo alle notizie di reato a carico di noti (si conta di recuperare interamente l’arretrato di questi procedimenti entro il 2015). Rispetto al periodo precedente (1.7.2013 / 30.6.2014) non si evidenziano variazioni significative per gran parte delle tipologie di reato oggetto di specifica rilevazione. In alcune di queste categorie di reati i dati di ciascuno dei due periodi sono uguali o vicinissimi fra loro (reato contro la p.a., contro l’amministrazione della giustizia, in materia edilizia, contro la persona, contro la libertà individuale, contro il patrimonio). In altri settori si registrano variazioni più sensibili (è il caso dell’aumento dei reati in materia di stupefacenti e della diminuzione dei reati in materia di criminalità informatica e in materia di prostituzione e immigrazione). Le uniche variazioni che meritano una particolare attenzione sono l’aumento dei reati concernenti la guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (+15,6%), presumibilmente legato a una maggiore incidenza del fenomeno, e – soprattutto – il forte aumento registratosi nei procedimenti in materia finanziaria, passati dai 2 del precedente periodo ai 25 dell’attuale. Premesso che la rilevazione statistica è sicuramente errata in difetto (e di molto) per entrambi i periodi, l’aumento è reale, ed è dovuto, più che a un incremento delle condotte criminose, a controlli più efficaci e capillari da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate.

Conclusioni

Nel concludere la presente Relazione è doveroso ringraziare, sentitamente, le Forze dell’Ordine, tutte indistintamente, nonché coloro che operano nell’informazione e tutte le categorie professionali che a diverso titolo hanno contribuito e contribuiscono al funzionamento della macchina giudiziaria. Nel ricordo di quanto hanno fatto per l’amministrazione della giustizia rivolgo un caloroso saluto ai colleghi ed al personale amministrativo che hanno lasciato il servizio o che sono stati trasferiti in altri uffici ed un altrettanto caloroso saluto rivolgo agli avvocati che nel corso dell’anno appena conclusosi hanno smesso per i più vari motivi di frequentare queste aule. Un ricordo particolarissimo e commosso va, infine, a quanti non sono più con noi: Avv.ti Augusto De Angelis, Carlo Alberto Moscatelli, Piero Boari, Gerardo Gatti, Gennaro Ricciardi, Alessandro Covino, Silvia Bernasca, Adelmo Cavalaglio, Aldo Marziani, Carlo Pierluigi, Raffaella Presta, Eleonora Metelli. Operatori tutti del diritto che, ed è la speranza e l’augurio, potranno ora bearsi nella contemplazione della Verità e della Giustizia che, con impegno quotidiano e talora per vari motivi faticoso, vorremmo sempre affermate.

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INDICE DELLE TABELLE E GRAFICI

Movimento dei procedimenti civili: 1. Corte di Appello- dettaglio; 2. Corte di Appello- grafici; 3. Tribunali - dettaglio; 4. Tribunali - riepilogo con grafico; 5. Dettaglio movimento rito lavoro Corte d’Appello, con grafico; 6. Dettaglio movimento rito lavoro Tribunali, con grafico; 7. Comparazione rito lavoro Corte e Tribunali, con grafico; 8. Giudici di Pace del Distretto- dettaglio; 9. Movimento GDP –grafico.

Movimento dei procedimenti penali: 10. Movimento complessivo degli Uffici del Distretto; 11. Dettaglio movimento procedimenti penali Tribunali del Distretto; 12. Movimento procedimenti penali della Corte d’Appello con grafico; 13. Riepilogo movimento Uffici del Distretto con grafico; 14. Dettaglio dibattimento collegiale con grafico; 15. Dettaglio dibattimento monocratico con grafico; 16. Movimento attività Procura Generale con dettaglio esecuzioni; 17. Dettaglio attività penale e civile Procura Generale; 18. Attività delle Procure della Repubblica del Distretto e DDA ; 19. Grafici comparativi attività Procure; 20. Dettaglio principali reati iscritti al Re.Ge.; 21. Movimento procedimenti con autore noto e ignoto dei G.d.P.

Gratuito patrocinio :

22. Ammissioni gratuito patrocinio penale e civile Corte d’Appello e Tribunali e relativi importi;

23. Movimento istanze gratuito patrocinio penale dei Giudici di Pace del distretto e relativi importi;

Uffici di Sorveglianza:

24. Tribunale di Sorveglianza di Perugia: movimento procedimenti; 25. Movimento dei procedimenti Uffici di Sorveglianza del Distretto.

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Tribunale e Procura per i minorenni: 26. Movimento procedimenti civili in dettaglio con grafico; 27. Riepilogo attività civile e penale con grafico; 28.Andamento attività Procura presso Tribunale per i Minorenni con grafico;

Variazione delle pendenze nel triennio: 29.Procedimenti penali: raffronto sopravvenienze, definizioni e pendenze; 30.Procedimenti civili: raffronto sopravvenienze, definizioni e pendenze.

(Si fa presente che i dati statistici contenuti nelle tabelle allegate , forniti dai singoli Uffici, possono contenere delle oscillazioni rispetto a dati precedentemente comunicati per gli aggiustamenti tecnici che registrano i sistemi informatici come il SICP)

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finaliCognizione ordinaria 1.459 664 801 1322Agraria 1 6 2 5Marchi e brevetti 2 0 1 1Divorzi-Contenzioso 7 12 12 7Divorzi-Non contenzioso 1 9 10 0

Separazioni-contenzioso 6 12 12 6

Separazioni-non contenzioso 12 47 50 9

Materia minorile-contenzioso 0 2 2 0Materia minorile-non contenzioso 5 28 28 5

Altri procedimenti non contenziosi 2° 0 39 28 11Altri procedimenti contenziosi 2° 8 0 6 2Deliberazioni ex art.8 L.121/85-contenzioso 6 11 10 7Deliberazioni ex art.8 L.121/85 -non contenzioso 1 19 17 3Deliberazioni ex art.67 l.218/95-contenzioso 1 2 2 1Deliberazioni ex art.67 l.218/95- non contenzioso 3 0 1 2Impugnazioni lodi arbitrali nazionali art.828 c.p.c.- 9 13 6 16Altri procedimenti contenziosi 36 11 19 28Altri procedimenti non contenziosi 21 11 26 6Totale 1.578 886 1.033 1.431Equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo L.89/01 12.108 1.392 4.240 9.260Totale generale 13.686 2.278 5.273 10.691

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Movimento dei procedimenti civili della Corte di Appello di Perugia

Tabelle e Grafici1. Civile Corte

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

02.0004.0006.0008.000

10.00012.00014.000

Equa riparazione per violazione del termineragionevole del processo L.89/01

Anno giudiziario 2014-2015 Corte di Appello di Perugia

Andamento dei Procedimenti di equa riparazione

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

50%

23%

27%

Anno giudiziario 2014-2015Corte di Appello di Perugia

Andamento dei Procedimenti di cognizione ordinaria

Pendenti iniziali

Sopravvenuti

Esauriti

Tabelle e Grafici2. Grafici civile Corte

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pend. iniziali Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

Cognizione ordinaria 10.988 2.296 3.391 9.893

Cognizione ordinaria stralcio 0 0 0 0

Lavoro-non pubblico impiego 1.094 300 633 761

Lavoro- pubblico impiego 526 118 203 441Previdenza 727 424 510 641

Procedimenti speciali-lavoro 112 893 925 80

Procedimenti camerali-lavoro 2 3 5 0

Istanze di Fallimento 176 398 421 153

Fallimenti 1.096 133 119 1.110Concordati preventivi e amministrazioni controllate 38 42 45 35Agraria 10 9 12 7

Marchi e Brevetti 25 11 8 28

Diritto societario-rito ordinario 38 16 38 16Divorzi consensuali 131 248 282 97Divorzi iscritti nel rito giudiziale 259 91 128 222

Separazioni consensuali 237 468 534 167Separazioni trasformate in consensuali 0 36 36 0Separazioni giudiziali 444 158 212 390Revisioni condizioni di separazione/divorzio 55 70 86 39Procedimenti esecutivi mobiliari 2.217 3.041 3.767 1.491Procedimenti esecutivi immobiliari 3.592 521 408 3.705

Procedimenti speciali 1.051 4.631 4.946 736

Procedimenti camerali 133 88 145 76Procedim. in materia di stato civile 6 15 19 2

Procedimenti non contenziosi 156 1.866 1.776 246

Appello cognizione ordinaria 624 141 186 579

Altri procedimenti contenziosi 18 28 22 24totale 23.810 16.045 18.857 20.939

Movimento dei procedimenti civili dei Tribunali

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

PERIODO 1.7.14-30.6.15

TRIBUNALE di PERUGIA

Tabelle e Grafici3. Civile TRIB

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pend. iniziali Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

TRIBUNALE DI SPOLETO Cognizione ordinaria 2584 930 827 2687

Lavoro-non pubblico impiego 327 140 198 269Lavoro- pubblico impiego 87 54 19 122Previdenza 150 206 97 259Istanze di Fallimento 181 241 148 274Fallimenti 123 27 2 148Concordati preventivi e amministrazioni controllate 38 26 6 58Agraria 16 4 2 18Diritto societario-rito ordinario 8 5 7 6Diritto societario-rito sommario 1 0 1 0Divorzi consensuali 60 106 129 37

Divorzi consensuali provenienti dal rito giudiziale 6 23 18 11Divorzi giudiziali provenienti dal ricorso congiunto 0 0 0 0Divorzi iscritti nel rito giudiziale 70 56 45 81Separazioni consensuali 113 232 267 78Separazioni trasformate in consensuali 0 41 41 0Separazioni giudiziali 123 67 77 113Revisioni condizioni di separazione/divorzio 18 48 41 25Procedimenti esecutivi mobiliari 938 1281 1446 773Procedimenti esecutivi immobiliari 745 318 31 1032Procedimenti speciali 430 1929 1986 373Procedimenti camerali 13 25 21 17Procedimenti in materia di stato civile 3 1 2 2

Procedimenti non contenziosi 205 1173 1218 160Appello cognizione ordinaria 116 27 29 114

Altri procedimenti contenziosi 25 26 28 23totale 6380 6986 6686 6680

TRIBUNALE DI TERNI Cognizione ordinaria 3.814 1303 1475 3.642

Lavoro-non pubblico impiego 838 263 425 676

Lavoro- pubblico impiego 151 50 42 159

Previdenza 402 420 455 367

Istanze di Fallimento 121 233 305 49

Fallimenti 419 103 43 479

Movimento dei procedimenti civili dei Tribunali

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015PERIODO 1.7.14-30.6.15

Tabelle e Grafici3. Civile TRIB

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pend. iniziali Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

Concordati preventivi e amministrazioni controllate 26 21 30 17Agraria 11 2 6 7Marchi e Brevetti 3 0 0 3

Diritto societario-rito ordinario 11 2 6 7

Divorzi consensuali 65 97 131 31

Divorzi consensuali provenienti dal rito giudiziale 4 11 13 2

Divorzi iscritti nel rito giudiziale 131 74 99 106

Separazioni consensuali 98 229 258 69

Separazioni trasformate in consensuali 0 23 23 0Separazioni giudiziali 162 106 118 150Revisioni condizioni di separazione/divorzio 32 66 71 27

Procedimenti esecutivi mobiliari 924 1197 1.519 602Procedimenti esecutivi immobiliari 1018 353 316 1055Procedimenti speciali 389 2202 2.319 272

Procedimenti camerali 6 33 27 12Procedimenti in materia di stato civile 1 7 3 5

Procedimenti non contenziosi 130 1009 967 172

Appello cognizione ordinaria 296 67 119 244

Altri procedimenti contenziosi 14 11 18 7

totale 9.362 7.882 8.788 8.160

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

PERIODO 1.7.14-30.6.15Movimento dei procedimenti civili dei Tribunali

Tabelle e Grafici3. Civile TRIB

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finaliPERUGIA 23.755 16.045 18.857 20.943SPOLETO 6.380 6986 6686 6.680TERNI 9.362 7.882 8.788 8.160TOTALE 39.497 30.913 34.331 35.783

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Movimento dei procedimenti civili dei Tribunali Periodo 1.7.14-30.6.15

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

Anno giudiziario 2014/2015 Movimento procedimenti civili dei Tribunali del Distretto

Pendenti inizialiSopravvenutiEsauritiPendenti finaliEsponenziale(pendenti iniziale)

Tabelle e Grafici4. Civile graficoTribunali

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

Lavoro non pubblico impiego 128 92 93 127

Lavoro pubblico impiego 132 64 70 126

Previdenza 186 87 132 141

Totale 446 243 295 394

Periodo 1.7.14-30.6.15ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Corte Di Appello di Perugia-Sezione Lavoro

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

Lavoro nonpubblicoimpiego

Lavoropubblicoimpiego

Previdenza

Pendenti iniziali

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti finali

Anno giudiziario 2014/15Corte di Appello di PerugiaAndamento processi lavoro

Tabelle e Grafici5.Corte lavoro

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pend. iniziali Sopravvenuti EsauritiPendenti

finali

PERUGIALavoro-non pubblico impiego 1094 300 633 761

Lavoro- pubblico impiego 526 118 203 441

Previdenza 727 424 510 641Procedimenti speciali-lavoro 112 893 925 80Procedimenti camerali-lavoro 2 3 5 0

SPOLETOLavoro-non pubblico impiego 327 140 198 269Lavoro- pubblico impiego 87 54 19 122

Previdenza 150 206 97 259

TERNI Lavoro-non pubblico impiego 838 263 425 676Lavoro- pubblico impiego 151 50 42 159Previdenza 402 420 455 367

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Dettaglio dei procedimenti rito lavoro dei Tribunali del Distretto

0200400600800

10001200

Lavo

ro-n

on p

ubbl

ico

impi

ego

Lavo

ro- p

ubbl

ico

impi

ego

Prev

iden

za

Proc

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Lavo

ro- p

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ico

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ego

Prev

iden

za

PERUGIA SPOLETO TERNI

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

Andamento processi lavoro Tribunali

Tabelle e Grafici6. rito lav.Trib.gr

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pend. iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finaliCorte d'Appello 446 243 295 394

Trib.Perugia 2461 1738 2276 1923

Trib.Spoleto 564 400 314 650

Trib.Terni 1391 733 922 1202

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Movimento dei procedimenti rito di lavoro della Corte d'Appello e dei Tribunali

del Distretto

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

Pend. iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendentifinali

Anno giudiziario 2014-2015Movimento procedimenti rito lavoro

Corte d'Appello Trib.Perugia Trib.Spoleto Trib.Terni

Tabelle e Grafici7. Lavoro Corte e Tribunali

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

Castiglione del Lago 154 471 406 219Città di Castello 571 165 130 606Gualdo Tadino* 111 119 151 0Gubbio* 267 203 309 0Perugia 2.469 6.029 4.943 3.555

Totale 3572 6.987 5.939 4380

Foligno 478 894 944 428Norcia 44 34 31 47Spoleto 540 1189 1208 521Todi 77 332 253 156Totale 1139 2449 2436 1152

Città della Pieve 32 76 86 22Orvieto 42 451 450 43Terni 2361 3454 3431 2384Totale 2435 3981 3967 2449

7.146 13.417 12.342 7.981

Circondario di Terni

Totale complessivo

Periodo 1.7.14-30.6.15Movimento dei procedimenti civili dei Giudici di Pace del Distretto

Circondario di Perugia

Circondario di Spoleto

* fino a dicembre 2014 ( i pendenti finali 79 di Gualdo Tadino e 161 di Gubbio sono stati sommati a dicembre 2014 ai sopravvenuti di Perugia)

Tabelle e Grafici8. gdp civile

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000

Castiglione del Lago

Città di Castello

Gualdo Tadino*

Gubbio*

Perugia

Foligno

Norcia

Spoleto

Todi

Città della Pieve

Orvieto

Terni

Circ

onda

rio d

i Per

ugia

Circ

onda

rio d

i Spo

leto

Circ

onda

rio d

i Ter

niMovimento dei procedimenti civili dei Giudici di Pace del Distretto- Anno

giudiziario 2014-2015

Pendenti finali Esauriti Sopravvenuti Pendenti iniziali

Tabelle e Grafici9. grafico gdp civile

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

UFFICIO* MATERIAPendenti

inizialiSopravven

uti EsauritiPendenti finali

Corte di Appello Appello dibattimento penale 3.866 1.523 1557 3.832Corte di Assise di

Appello Appello dibattimento penale 15 7 13 9Sezione Minorenni per la

Corte di Appello Appello dibattimento penale 4 5 7 2

Procedimenti avocati 0 0 0 0Esecuzioni 518 236 165 589

Tribunale per i Minorenni Dibattimento minorenni 69 47 79 37

GIP e GUP presso il Tribunale per i Minorenni

Indagini preliminari minorenni noti e ignoti 222 438 450 210

Attività del PM minori noti 115 331 370 76

Attività del PM minori ignoti 20 33 44 9

Attività del PM minori -atti non costituenti reato 7 118 122 3

Dibattimento collegiale 490 233 172 551

Dibattimento monocratico 9.411 4.206 3.571 10.046

Appello dibattim.monocratico 67 114 66 115

Corti di Assise Dibattimento assise 9 3 5 7

Indagini e udienza prelim. noti 23.194 13.709 14.416 22.487

Indagini e udienza prelim. Ignoti 23.168 26.277 28.170 21.275

Attività del PM noti 25.545 20.393 23.455 20.596

Attività del PM ignoti 7.805 25.139 27.763 5.181

Atti non costi. notizia di reato 3.950 3.893 5.368 2.475

Attività del PM-DDA noti 65 25 31 59

Attività del PM -DDA ignoti 4 3 1 6

Movimento penale autore noto 3.110 2.404 2.453 2.909

Movimento penale autore ignoto 472 838 762 548

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Tribunali

Procura Generale

Procura presso il Trib. per i Minorenni

Periodo 1.7.2014/30.6.2015

Movimento dei procedimenti penali nel Distretto di Perugia

Giudici di pace

Gip e Gup presso il Tribunale

Procure presso i Tribunali

DDA

*Alcuni dati riferiti ai pendenti iniziali sono stati modificati causa passaggio dal sistema Rege al sistema SICP

Tabelle e Grafici10. movimento penale

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali* Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

Spoleto 46 28 14 60Perugia 351 138 92 397Terni 93 67 66 94Totale 490 233 172 551

Spoleto 1.125 618 694 1049Perugia 6.428 2.156 1.567 7.017Terni 1.858 1432 1310 1980Totale 9.411 4206 3571 10.046

Spoleto 12 9 7 14Perugia 26 69 35 60Terni 29 36 24 41Totale 67 114 66 115

Spoleto 1.566 2130 866 2830Perugia 20.245 7.606 9.749 18.102Terni 1.383 3973 3.801 1555Totale 23.194 13709 14.416 22.487

Spoleto 3.355 518 2.203 1670Perugia 17.901 18.832 18.317 18.416Terni 1.912 6927 7650 1189Totale 23.168 26277 28.170 21.275

come pendenza finale causa variazioni del sistema Re.Ge./SICP* Dato leggermente modificato rispetto a quello comunicato l'anno precedente

Periodo 1.7.2014/30.6.2015ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Dettaglio movimento dei procedimenti penali Tribunali

GIP/GUP Indagini e udienza preliminare noti

Dibattimento Collegiale

Dibattimento monocratico

Appello dibatt.monocratico

GIP/GUP Indagini e udienza preliminare ignoti

Tabelle e Grafici11. Dettaglio Tribunali

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

Penale 3.866 1.523 1.557 3.832Corte d'assise d'appello 15 7 13 9

Sezione minorenni 4 5 7 2

Corte di Appello di PerugiaPeriodo 1.7.14-30.6.15

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Pendenti inizialiSopravvenuti

EsauritiPendenti finali

Penale

3.866

1.5231.557

3.832

Pendenti iniziali

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti finali

15; 34%

7; 16%

13; 30%

9; 20%

Corte d'assise d'appello

Pendenti iniziali

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti finali

Pendenti iniziali

Esauriti

0

2

4

6

8

Sezi

one

min

oren

ni

Corte di Appello di PerugiaMovimento Sezione Minorenni

Pendenti iniziali

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti finali

Tabelle e Graficin.12 penale Corte

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali* Sopravvenuti Esauriti Pendenti finaliCORTE APPELLO 3.866 1.523 1.557 3.832

TRIB.PERUGIA 6.779 2.294 1.659 7.414TRIB.SPOLETO 1.183 655 715 1.123

TRIB.TERNI 1.980 1.535 1.400 2.115Totale 13.808 6.007 5.331 14.484

come pendenza finale causa variazioni del sistema Re.Ge./SICP* Dato leggermente modificato rispetto a quello comunicato l'anno precedente

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Periodo 1.7.2014-30.6.2015

Movimento dei procedimenti penali nel Distretto di Perugia

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

Pendentiiniziali*

Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

TRIB.TERNI

TRIB.SPOLETO

TRIB.PERUGIA

CORTE APPELLO

Rappresentazionegrafica movimentoprocedimenti penali

Tabelle e Grafici13.movimento penale distretto

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

TribunalePendenti

iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finaliPERUGIA 351 138 92 397SPOLETO 46 28 14 60

TERNI 93 67 66 94Totale 490 233 172 551

Movimento dei procedimenti penali nel Distretto di Perugia Dibattimento Collegiale

ANNO GIUDIZIARIO 2012/2013Periodo 1.7.2012-30.6.2013

490

233

172

551

0 100 200 300 400 500 600

Pendenti iniziali

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti finali

Movimento dibattimento collegiale nel Distretto

Espo. (Movimento dibattimento collegiale nel Distretto)

020406080

100120140160

PERUGIA SPOLETO TERNI

Anno giudiziario 2014-2015Movimento Dibattimento Collegiale nei singoli

Tribunali del Distretto

Sopravvenuti Esauriti Lineare (Sopravvenuti)

Tabelle e Grafici14 grafici coll.

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

TribunalePendenti iniziali* Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

PERUGIA 6.428 2.156 1.567 7.017SPOLETO 1.125 618 694 1049

TERNI 1.858 1432 1310 1980Totale 9.411 4.206 3.571 10.046

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Movimento dei procedimenti penali nel Distretto di Perugia Dibattimento Monocratico

Periodo 1.7.14-30.6.15

*dato modificato in alcuni casi rispetto alla rilevazione dell'anno precedente per oscillazioni statistica Re.Ge./SICP

0500

1.0001.5002.0002.5003.0003.5004.0004.500

PERUGIA SPOLETO TERNI Totale

Anno giudiziario 2014-2015Movimento Dibattimento monocratico nei Tribunali del Distretto

Sopravvenuti

Esauriti

Tabelle e Grafici15 grafici mon

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

Procedimenti avocati 0 0 0 0

Esecuzioni 518 236 165 589

Procura Generale

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Periodo 1.7.2014-30.6.2015

Movimento dell'attività della Procura Generale

Provvedimenti emessiDettaglio esecuzioni

194

13

Su pene detentive ai sensi dell'art.656 c.p.p.

Di fungibilità ai sensi dell'art.657 c.p.p.

Su pene accessorie ai sensi dell'art.662 c.p.p.

Di unificazione di pene concorrenti ai sensi dell'art.663

c.p.p.

14

368

130

115

Su misure di sicurezza ai sensi dell'art.658c.p.p.

In esecuzione di provvedimenti della Magistratura di

Sorveglianza

0

100

200

300

400

500

600

Procedimentiavocati

Esecuzioni

Anno giudiziario 2014/2015 Attività della Procura Generale: Avocazioni ed Esecuzioni

Pendenti iniziali

Sopravvenuti

Esauriti

Pendenti finali

Tabelle e Graficin.16 Procura Generale

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Altri pareri 86431

5

Impugnazioni ex art.594 c.p.p. (appelli)

Impugnazioni ex art.608 c.p.p. (ricorsi per Cassazione)

Attività inerenti interrogazioni parlamentari

Visti su decreti relativi a procedimenti penali Visti su motivi di appello penale

Provvedimenti di rigetto di richieste di avocazione 11

1.0392.005

Richieste di estradizione ai sensi dell'art.720 c.p.p. (all'estero)

Requisitorie alla Corte ai sensi dell'art.724 c.p.p. (rogatorie dall'estero)

Periodo 1.7.2014-30.6.2015

Movimento dell'attività della Procura GeneraleAltri provvedimenti in materia penale

Contrasti di competenza ai sensi dell'art.54 bis c.p.p. (positivi) 0

Richieste di estradizione ai sensi dell'art.703 c.p.p. (dall'estero)

6

49

Requisitorie alla Corte ai sensi dell'art.727 c.p.p. (rogatorie all'estero)

98.704

2.134

Richieste alla Corte ai sensi dell'art.730 c.p.p. (riconoscimento sentenze estere)

Visti su sentenze penali

Visti su ordinanze penali

0

2

140

Attività in materia civile ed amministrativa

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Visti su proc.discip. iniziati a carico di appartenenti ad ordini professionaliVisti su sentenze civiliVisti su ordinanze civiliVisti su decreti civili

1441437

13Civili presso la Corte di Appello

10

Interventi per affari in Camera di Consiglio

97

83

Visti sui motivi di appello civileInterventi per affari contenziosi

Partecipazione alle Udienze

121

21

Penali presso la Corte di Appello

Penali presso la Corte di Assise di Appello

41Penali presso il Tribunale di Sorveglianza

2Penali presso la Corte di Appello Sezione Minori

Tabelle e Graficin17 Procura Generale

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Perugia* 12.984 10.932 12.311 11.605Spoleto* 5.481 3.450 3.400 5.531Terni 5.193 6.011 7.744 3.460

25.545 20.393 23.455 20.596Proc.pen.contro ignoti

(mod.44 e GDP)Perugia* 3.832 17.383 18.779 2.436Spoleto* 813 718 485 1046Terni 3.160 7.038 8.499 1.699

7.805 25.139 27.763 5.181Atti non costituenti notizia di

reato (mod.45)Perugia* 2.417 2.180 3.033 1.564Spoleto* 330 708 634 404Terni 1.203 1.005 1.701 507

3.950 3.893 5.368 2.475

Proc.pen.contro indagati noti (mod.21 e 21bis)

Pendenti iniziali

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Periodo 1.7.2014-30.6.2015

Attività delle Procure della Repubblica del Distretto di Perugia

Sopravvenuti EsauritiPendenti

finali

Attività Direzione Distrettuale Antimafia

DDA Noti

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti

Pendenti finali

5965 25 31

*dato modificato in quanto estrapolato da Consolle penale a seguito del passaggio dal sistema Rege al sistema SICP,come comunicato da Procura Perugia e Procura Spoleto

DDA Ignoti 4 3 1 6

Tabelle e Graficin. 18 attività Procure

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

0 5.000 10.000 15.000

Perugia*

Spoleto*

Terni

Anno giudiziario 2014-2015Procedimenti penali contro indagati noti

Pendenti finali

Esauriti

Sopravvenuti

Pendenti iniziali

0

5000

10000

15000

20000

Perugia*

Spoleto*

Terni

Pendenti iniziali 3.832 813 3.160Sopravvenuti 17.383 718 7.038Esauriti 18.779 485 8.499Pendenti finali 2.436 1046 1.699

Anno giudiziario 2014-2015Procedimenti penali contro ignoti

2.417

330

1.203

2.180

708

1.005

3.033

634

1.701

1.564

404

507

Perugia*

Spoleto*

Terni

Anno giudiziario 2014-2015Atti non costituenti notizia di reato

Pendenti finali Esauriti Sopravvenuti Pendenti iniziali

Tabelle e Graficin.19 grafici procure

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Periodo 1.7.2014-30.6.2015

Dettaglio principali reati iscritti al registro delle notizie di reato Perugia Spoleto Terni Totale

1 1 0 1 22 438 81 346 8653 283 21 316 6204 19 0 270 2895 5 10 83 986 28 3 404 4357 415 48 467 9308 873 79 821 17739 181 19 45 245

10 1139 3 548 169011 1.940 169 1.996 4.10512 10.696 450 3.559 14.70513 52 13 0 6514 550 25 113 68815 422 60 304 786

16 5 0 7 12

17 494 63 318 875

Reati contro la P.A.

Reati contro la persona

Reati contro la fede pubblicaReati in materia edilizia e ambient.

Reati contro l'ordine pubblicoReati contro l'ammin. della giustizia

Reati contro l'incolumità pubblica

Reati in materia di prostituz.ed immigraz.

Reati contro la libertà individualeReati contro il patrimonio

Reati contro la person. dello Stato

Furti contro ignoti

Reati concernenti la guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti

Reati in materia di criminalità informatica

Reati in materia di sostanze stupefacentiReati aventi per oggetto la prev.e la repres. di fenom. di violenza connessi a manifestazioni sportive

Reati in materia finanziaria

02000400060008000

1000012000

Perugia

Spoleto

Terni

Tabelle e Grafici20. principali reati

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti

finaliCastiglione del Lago 96 56 39 113Città di Castello 355 163 127 391Gualdo Tadino* 117 0 29 0Gubbio* 75 3 14 0Perugia** 1.136 1.108 1.049 1.195totale 1.779 1330 1258 1.699

Foligno 406 87 167 326Norcia 18 4 4 18Spoleto 120 294 293 121Todi 56 14 24 46Totale 600 399 488 511

Città della Pieve 35 12 25 22Orvieto 40 25 37 28Terni 656 638 645 649Totale 731 675 707 699

Totale generale 3.110 2.404 2.453 2.909

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti

finali

Totale 472 838 762 548

Circondario di Terni 11 200 205 6

* fino a dicembre 2014 (gli 88 pendenti finali di Gualdo Tadino e i 64 pendenti finali di Gubbio sono stati inseriti tra i sopravvenuti di Perugia)

Circondario di Spoleto 149 47 84 112

Circondario di Perugia 312 591 473 430

Movimento dei procedimenti penali con autore ignoto dei Giudici di Pace del Distretto

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Circondario di Terni

Periodo 1.7.14-30.6.15Movimento dei procedimenti penali con autore noto dei Giudici di Pace del

Distretto

Circondario di Perugia

Circondario di Spoleto

Tabelle e Grafici21.gdp penale

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Istanze pervenute Ammesse

Non Ammesse Pendenti Importi liquidati

Corte d'Appello 93 68 19 12 € 265.527,35

Tribunale per i Minorenni 55 47 8 0 € 8.164,83

Tribunale di Perugia 373 188 90 95 € 220.109,94

Tribunale di Spoleto 154 114 20 20 € 22.671,99

Tribunale di Terni 420 391 2 27 € 55.360,79

Totale

Corte d'Appello

Tribunale per i MinorenniTribunale di

Perugia Tribunale di

SpoletoTribunale di

Terni

Totale

Movimento delle ammissioni al gratuito patrocinio civile della Corte d'Appello e Tribunali del Distretto

Periodo 1.7.14-30.6.15

591 € 51.701,34

* Per il Tribunale per i Minorenni il dato è riferito ex art.118 T.U. 115/02 alle difese di ufficio del minore, liquidate con le modalità del gratuito patrocinio

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

229 € 36.657,61

Importi liquidatiAmmesse

(Ordine Avvocati)

290 € 20.277,31

€ 211.062,561252

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Periodo 1.7.14-30.6.15

Movimento delle ammissioni al gratuito patrocinio penale della Corte d'Appello e Tribunali del Distretto

50 € 72.642,86

92 € 29.783,44

Tabelle e Grafici22.Gratuito patrocinio

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Istanze pervenute Ammesse

Non Ammesse Pendenti Importi liquidati

Castiglione del Lago 2 6 0 1 € 0,00Città di Castello 13 13 0 13 € 0,00Gualdo Tadino* 0 0 0 0 € 0,00Gubbio* 0 0 0 0 € 0,00Perugia 62 60 0 2 € 20.100,30

Foligno 11 5 1 5 € 0,00Norcia 0 0 0 5 € 0,00Spoleto 2 2 0 0 € 0,00Todi 3 2 0 1 € 0,00

Città della Pieve 0 0 0 0 € 0,00Orvieto 1 1 0 0 € 0,00Terni 33 30 2 1 € 11.099,36

Totale € 31.199,66

Movimento delle ammissioni al gratuito patrocinio dei Giudici di Pace del Distretto

* fino a dicembre 2014

Circondario di Terni

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Periodo 1.7.14-30.6.15

Movimento delle ammissioni al gratuito patrocinio dei Giudici di Pace del Distretto

Circondario di Perugia

Circondario di Spoleto

0

20

40

60

80

100

120

140

Pendenti

Non Ammesse

Ammesse

Istanze pervenute

Tabelle e Grafici23.Gratuito Patrocinio gdp

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Sosp.esec.pena art.90 dpr309/90 8 20 7 0 5 0 1 0 5 0 10

25 64 7 49 7 3 0 0 5 3 15

Riabilitazioni 82 139 47 62 16 1 3 0 0 0 92

Reclami e appelli 196 471 61 256 134 14 20 1 16 0 159

Misure alternative855 1275 501 366 354 73 21 1 63 13 715

Revoca liberazione 1 2 1 0 0 0 0 0 0 0 2

Lib.condiz.conc 5 9 3 3 3 0 0 0 0 1 4

Altro2 95 303 213 26 53 3 0 2 9 1 91

Altro 31 43 7 22 19 0 0 0 5 0 21

Totale 1298 2326 847 784 591 94 45 4 103 18 1109

Definiti:

altro

Differimenti pena

pendenti inizio

sopravvenuti accolti rigett.

inammissibilit

à Nlp/NdpIncompet

enzaunific

aticancella

ti

iscritti per

errore

Tribunale di Sorveglianza di Perugia

2% 7%17%

74%

0%

Tribunale di Sorveglianza: pendenti inizioDifferimenti pena

Riabilitazioni

Reclami e appelli

Misure alternative

Revoca liberazione

1592

159

715 24

91

21

116

Tribunale di Sorveglianza : pendenti fine

Differimenti pena Riabilitazioni Reclami e appelliMisure alternative Revoca liberazione Lib.condiz.concAltro2

Tabelle e Grafici24.TribunaleSorveglianza

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Sanzioni sostitutive -misure di sicurezza-remissione del debito 118 126 59 34 14 4 6 4 3 0 2 118Misure alternative 71 161 58 95 24 8 0 3 6 0 3 35

Liberazioni anticipate 310 646 502 89 60 20 1 2 3 120 2 157

Permessi-Espulsioni-Visite mediche-Censure(INTRA) 234 1200 940 100 160 59 0 20 2 30 5 118Indultino 2 3 0 0 4 0 0 0 1 0 0 0Esecuzioni sanzioni sostitutive 2 3 0 0 0 0 1 0 0 0 3 1Esecuzione misure sostitutive 12 5 0 0 0 0 0 0 0 3 3 11Esecuzioni misure alternative 221 199 0 0 0 0 15 0 0 8 226 171

Differimenti pena 2 17 5 8 2 0 0 0 0 1 0 3Altro 37 139 60 15 1 1 0 0 0 6 8 85

Totale 1009 2499 1624 341 265 92 23 29 15 168 252 699

Sanzioni sostitutive -misure di sicurezza-remissione del debito 213 217 110 20 12 20 6 0 2 0 5 255Misure alternative 74 1368 945 184 71 23 1 7 4 55 101 51

Liberazioni anticipate 1129 2523 1400 135 1017 7 4 1 460 168 0 460

Permessi-Espulsioni-Visite mediche-Censure 501 4376 2614 566 599 178 3 3 17 158 2 737

Indultino 0 9 0 2 6 0 0 0 0 0 0 1

Esecuzioni sanzioni sostitutive 4 4 0 0 0 0 0 0 0 0 4 4Esecuzioni misure di sicurezza 12 8 0 0 0 0 0 0 0 0 9 11Esecuzioni misure alternative 225 200 0 0 0 0 0 2 0 10 180 233

Differimenti pena 6 34 4 26 5 1 0 0 0 1 1 2Altro 32 542 164 23 54 7 0 1 1 3 8 313

Totale 2196 9281 5237 956 1764 236 14 14 484 395 310 2067

Definiti: 9.410

pendenti inizio

sopravvenuti accolti rigett.

inammissibilità Nlp/Ndp

Incompetenza

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Periodo 1.7.14-30.6.15

Ufficio di Sorveglianza di Perugia

unificati cancellati

inammissibilità

pendenti inizio

iscritti per

errore altro pendenti fineNlp/Ndpsopravve

nuti

iscritti per

erroreunifica

ti cancellati

Ufficio di Sorveglianza di SpoletoDefiniti:

rigett.accoltiIncompe

tenza

altro pendenti fine

Tabelle e Grafici25. Mov. Uffici Sorveglianza

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pend.iniziali Sopravvenuti Definiti Pend.finali

Ammissione al matrimonio 0 0 0 0

Assunzione del cognome del genitore da parte del figlio naturale 1 0 1 0

Interventi sulla potestà dei genitori 700 683 683 700

Misure amministrative 19 23 15 27Procedimenti per la dichiarazione di adottabilità 20 23 20 23

Regolamentazione sulla potestà tra genitori naturali 64 0 54 10

Adozione nazionale 761 260 237 784

Adozione internazionale 61 87 84 64

Interdizioni e inabilitazioni 0 1 1 0

Altri procedimenti 48 81 72 57Riconoscimento del figlio naturale 4 0 4 0Procedimenti per la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità nat. 6 0 4 2

Totale 1684 1158 1175 1667

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Tribunale per i Minorenni- Movimento procedimenti civiliPeriodo 1.7.14-30.6.15

1684

1158 1175

1667

10200400600800

10001200140016001800

Pend.iniziali Sopravvenuti Definiti Pend.finali

Anno giudiziario 2014-2015Tribunale per i Minorenni di Perugia Andamento dei procedimenti civili

Movimento Procedimenti civili Tribunale per i minorenni

Tabelle e Grafici26.Trib.minori civile

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

Civile 1.604 1.158 1.175 1.667

Penale Dibattimento 69 47 79 37

GIP 33 277 276 34

GUP 189 161 174 176396

Tribunale per i Minorenni di Perugia

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Periodo 1.7.14-30.6.15

-1.000

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

Civ

ile

Pena

leD

ibat

timen

to

GIP

GU

P

Tribunale per i Minorenni

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

Tabelle e Grafici27trib.minori andamento

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

MATERIAPendenti

inizialiSopravvenut

i EsauritiPendenti finali

Procura presso il Tribunale per i Minorenni

Attività del PM minori noti 115 331 370 76

Attività del PM minori ignoti 20 33 44 9

Attività del PM minori -atti non costituenti reato 7 118 122 3

Attività del PM minori -civile 37 854 840 51

Pareri civili 1.639

Esecuzioni penali 36

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015Periodo 1.7.2012-30.6.2013

Attività della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

Andamento attività Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni

noti

ignoti

atti non cost.reato

civile

Tabelle e Grafici28.Procura minori

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Sopravvenuti

Anno giudiziario

2012-13

Anno giudiziario

2013-14

variazione % 2013/14 / rispetto ad

anno precedente

Anno giudiziario

2014-15

variazione % rispetto ad

anno precedente

variazione %

rispetto a due anni

prima

Tribunali 5.460 5.469 + 0,2 % 4.484 - 18,0 % - 17,9 %

Corte di Appello 1.194 1.088 - 8,9 % 1.523 + 40,0 % + 27,6 %

Corti di Assise 5 4 - 20,0 % 3 - 25,0 % - 40,0 %Corte di Assise

di Appello 10 13 + 30,0 % 7 - 46,2 % - 30,0 %

GIP-GUP 46.082 41.937 - 9,0 % 39.986 - 4,7 % - 13,2 %

Procure 60.438 58.816 - 2,7 % 49.425 - 16,0 % - 18,2 %

DDA 38 21 - 44,7 % 28 + 33,3 % - 26,3 %Tribunale per i

minorenni compreso GIP-

GUP 458 432 - 5,7 % 485 + 12,3 % + 5,9 %Sezione

Minorenni presso Corte di

appello 7 8 + 14,3 % 5 - 37,5 % - 28,6 %Procura

minorenni 482 663 + 37,6 % 482 - 27,3 % + 0,0 %

Giudici di Pace 4.568 3.470 - 24,0 % 3.242 - 6,6 % - 29,0 %

Raffronto delle sopravvenienze dei procedimenti penali nel triennio

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Tabelle e Grafici29.raffronto penale

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Definiti

Anno giudiziario

2012-13

Anno giudiziario

2013-14

variazione % 2013/14 / rispetto ad

anno precedente

Anno giudiziario

2014-15

variazione % rispetto ad

anno precedente

variazione %

rispetto a due anni

prima

Tribunali 4.924 4.396 - 10,7 % 3.809 - 13,4 % - 22,6 %

Corte di Appello 1.595 1.660 + 4,1 % 1.557 - 6,2 % - 2,4 %

Corti di Assise 3 4 + 33,3 % 5 + 25,0 % + 66,7 %

Corte di Assise di Appello 9 6 - 33,3 % 13 + 116,7 % + 44,4 %

GIP-GUP 40.329 47.828 + 18,6 % 42.586 - 11,0 % + 5,6 %

Procure 63.934 54.579 - 14,6 % 56.586 + 3,7 % - 11,5 %

DDA 46 27 - 41,3 % 32 + 18,5 % - 30,4 %Tribunale per i

minorenni compreso GIP-

GUP 441 501 + 13,6 % 450 - 10,2 % + 2,0 %Sezione

Minorenni presso Corte di

appello 15 7 - 53,3 % 7 + 0,0 % - 53,3 %

Procura minorenni 536 573 + 6,9 % 536 - 6,5 % + 0,0 %

Giudici di Pace 3.920 2.926 - 25,4 % 3.215 + 9,9 % - 18,0 %

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Raffronto delle definizioni dei procedimenti penali nel triennio

Tabelle e Grafici29.raffronto penale

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

Pendenti finali

Anno giudiziario

2012-13

Anno giudiziario

2013-14

variazione % 2010/11 / rispetto ad

anno precedente

Anno giudiziario 2014-15

variazione % rispetto ad

anno precedente

variazione %

rispetto a due anni

prima

Tribunali* 9.116 9.942 + 9,1 % 10.712 + 7,7 % + 17,5 %

Corte di Appello 4.438 3.866 - 12,9 % 3.832 - 0,9 % - 13,7 %

Corti di Assise 9 9 + 0,0 % 7 - 22,2 % - 22,2 %

Corte di Assise di Appello 8 15 + 87,5 % 9 - 40,0 % + 12,5 %

GIP-GUP 52.253 46.362 - 11,3 % 43.762 - 5,6 % - 16,2 %

Procure 33.632 39.936 + 18,7 % 28.252 - 29,3 % - 16,0 %

DDA 64 63 - 1,6 % 65 + 3,2 % + 1,6 %Trib. per i minorenni

compreso GIP-GUP 360 291 - 19,2 % 247 - 15,1 % - 31,4 %

Sezione Minorenni c/o

Corte di appello 3 4 + 33,3 % 2 - 50,0 % - 33,3 %

Procura minorenni 88 192 + 118,2 % 88 - 54,2 % + 0,0 %

Giudici di Pace 3.038 3.582 + 17,9 % 3.457 - 3,5 % + 13,8 %

Raffronto delle pendenze dei procedimenti penali nel triennio

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015

Tabelle e Grafici29.raffronto penale

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Corte di Appello di PerugiaInaugurazione anno giudiziario 2016

ANNO GIUDIZIARIO 2014/2015 Raffronto delle sopravvenienze dei procedimenti civili nel triennio

Sopravvenuti

Anno giudiziario

2012-13

Anno giudiziario

2013-14

variazione % 2011/12 /

rispetto ad anno

precedente

Anno giudiziario

2014-15

variazione % rispetto ad

anno precedente

variazione %

rispetto a due anni

prima

Tribunali* 36.350 39.738 + 9,3 % 30.913 - 22,2 % - 15,0 %

Corte di Appello* 1.213 1.079 - 11,0 % 1.129 + 4,6 % - 6,9 %Corte Equa Riparazione 6.696 1.797 - 73,2 % 1.392 - 22,5 % - 79,2 %

Tribunale per i Minorenni 1.050 1.094 + 4,2 % 1.158 + 5,9 % + 10,3 %

Giudici di Pace 16.074 15.479 - 3,7 % 13.417 - 13,3 % - 16,5 %

Raffronto delle definizioni dei procedimenti civili nel triennio

Definiti

Anno giudiziario 2012-13

Anno giudiziario

2013-14

variazione % 2013/14 /

rispetto ad anno

precedente

Anno giudiziario

2014-15

variazione % rispetto ad

anno precedente

variazione %

rispetto a due anni

prima

Tribunali* 35.463 31.170 - 12,1 % 34.331 + 10,1 % - 3,2 %

Corte di Appello* 1.116 1.543 + 38,3 % 1.033 - 33,1 % - 7,4 %Corte Equa Riparazione 5.290 3.202 - 39,5 % 4.240 + 32,4 % - 19,8 %

Tribunale per i Minorenni 1.223 1.012 - 17,3 % 1.175 + 16,1 % - 3,9 %

Giudici di Pace 16.995 15.004 - 11,7 % 12.342 - 17,7 % - 27,4 % Raffronto delle pendenze dei procedimenti civili nel triennio

Pendenti finali

Anno giudiziario 2012-13

Anno giudiziario

2013-14

variazione % 2011/12/ rispetto ad

anno precedente

Anno giudiziario

2014-15

variazione %

rispetto ad anno

precedente

variazione %

rispetto a due anni

prima

Tribunali* 39.492 39.201 - 0,7 % 35.779 - 8,7 % - 9,4 %

Corte di Appello* 2.488 2.024 - 18,6 % 1.825 - 9,8 % - 26,6 %Corte Equa Riparazione 13.513 12.108 - 10,4 % 9.260 - 23,5 % - 31,5 %

Tribunale per i Minorenni 1.602 1.604 + 0,1 % 1.667 + 3,9 % + 4,1 %

Giudici di Pace 6.671 7.146 + 7,1 % 7.981 + 11,7 % + 19,6 %*compreso rito lavoro

Tabelle e Grafici30.raffronto civile