CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO...

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CORTE DEI CONTI

SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO

PER LA CAMPANIA

INDAGINE SULLA GESTIONE DELL’ EDILIZIA

SCOLASTICA DELLE PROVINCE DELLA CAMPANIA

(art. 3, legge 14 gennaio 1994, n. 20)

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INDAGINE SULLA GESTIONE DELL’ EDILIZIA

SCOLASTICA DELLE PROVINCE DELLA CAMPANIA

Magistrato relatore I° Referendario Dott.ssa Laura Cafasso Coordinamento dell’indagine e predisposizione bozza di relazione Dott. Angelo Borrelli Analisi economico-finanziaria e collaborazione nella fase istruttoria Dott. Pietro Palmieri Revisione contabile, supporto informatico tabelle e grafica Sig. Antonio Giarrizzo

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INDICE Pag.

PREMESSA 1

1 IL SETTORE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA QUALE AMBITO IDENTIFICATIVO DELLA PROVINCIA DAL PUNTO DI VISTA FUNZIONALE

2

2 EVOLUZIONE NORMATIVA DEL SETTORE 4

3 ANALISI DELL’ ATTIVITA’ PROGRAMMATA E REALIZZATA A LIVELLO PROVINCIALE. QUADRI ECONOMICO – FINANZIARI E RISORSE IMPIEGATE

8

3.1 PROVINCIA DI NAPOLI 8 3.2 PROVINCIA DI BENEVENTO 27 3.3 PROVINCIA DI AVELLINO 50 3.4 PROVINCIA DI CASERTA 58 3.5 PROVINCIA DI SALERNO 67 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 75

4

INDICE DELLE TABELLE

Pag. Tabella n. 1 20

Tabella n. 2 20

Tabella n. 3 24

Tabella n. 4 30

Tabella n. 5 31

Tabella n. 6 32

Tabella n. 7 33

Tabella n. 8 34

Tabella n. 9 34

Tabella n. 10 35

Tabella n. 11 37

Tabella n. 12 39

Tabella n. 13 41

Tabella n. 14 42

Tabella n. 15 42

Tabella n. 16 42

Tabella n. 17 43

Tabella n. 18 46

Tabella n. 19 48

Tabella n. 20 51

Tabella n. 21 54

Tabella n. 22 55

Tabella n. 23 55

Tabella n. 24 56

Tabella n. 25 57

Tabella n. 26 57

Tabella n. 27 58

Tabella n. 28 60

Tabella n. 29 64

Tabella n. 30 64

Tabella n. 31 64

Tabella n. 32 65

Tabella n. 33 65

Tabella n. 34 65

Tabella n. 35 65

Tabella n. 36 66

Tabella n. 37 66

Tabella n. 38 66

Tabella n. 39 68

Tabella n. 40 72

Tabella n. 41 72

Tabella n. 42 73

Tabella n. 43 74

Tabella n. 44 74

5

PREMESSA

In seguito ad un lungo e complesso processo di valorizzazione del principio di

“autonomia” cui si ispira l’ordinamento amministrativo (art.5 Cost.), con l’emanazione della

legge 15 marzo 1997, n. 59 si è conclusa la fase finale del processo di trasferimento di poteri

e funzioni dallo Stato alle Regioni, agli Enti locali ed altri Enti, in modo da realizzare una

prima forma di federalismo a “Costituzione invariata”. Il baricentro dell’attività amministrativa

si è spostato verso la periferia, mediante un duplice percorso di devoluzione di compiti e di

funzioni: verso le autonomie istituzionali (Regioni, Province, Comuni) e verso quelle sociali

(enti, associazioni, comunità). La Scuola partecipa ad entrambi i processi, configurandosi sia

come una “istituzione”, nel senso di articolazione particolarmente qualificata all’esercizio della

funzione pubblica della formazione e dello sviluppo della cultura a tutti i livelli, sia come

“comunità”, ossia una formazione sociale composta da docenti, allievi, genitori, in cui si

svolge la personalità di un soggetto, in rapporto costante con altre comunità (sociali,

culturali, produttive) del contesto territoriale di riferimento.

Per quanto concerne, in particolare, le finalità perseguite con l’indagine in oggetto, si

sottolinea che l’obiettivo principale della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti

per la Campania consiste nell’approfondimento della tematica relativa agli investimenti ed alle

spese sostenute dalle cinque Province della Regione Campania nel campo dell’edilizia

scolastica tra il 2003 ed il 2005 e, poi, delle spese sostenute per la prosecuzione delle opere

pubbliche risalenti al triennio in considerazione fino all’anno 2008. In taluni casi, sono state

riferite dalle Amministrazioni provinciali anche sommarie previsioni per il 2009.

La metodologia seguita ha avuto come punto di partenza la predisposizione di un

questionario inviato ai dirigenti degli Uffici tecnici, al fine di acquisire i dati contabili e le

notizie riguardanti la realizzazione degli interventi nel settore dell’edilizia scolastica. Dopo

avere esaminato la documentazione contenente dati di natura tecnica allegata ai questionari

compilati dalle Province, si è proceduto a richiedere una relazione ai dirigenti preposti agli

uffici per verificare gli obiettivi concretamente raggiunti rispetto a quelli programmati, nella

gestione dei lavori di manutenzione degli edifici scolastici, valutando altresì eventuali

scostamenti finanziari in corso d’opera e le problematiche sorte nella fase di realizzazione

degli interventi, tali da comportare un pregiudizio per il conseguimento dell’obiettivo

programmato.

1 IL SETTORE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA QUALE AMBITO IDENTIFICATIVO

DELLA PROVINCIA DAL PUNTO DI VISTA FUNZIONALE

6

Il processo di riordino e razionalizzazione del sistema dei livelli di governo, per cui

l’assunzione dei vari compiti e funzioni parte dal livello più vicino alla comunità locale, è noto

come “federalismo amministrativo” e si fonda sul principio della sussidiarietà, inteso quale

criterio regolatore di competenze volto ad assicurare l’efficacia e l’efficienza

dell’organizzazione di pubblici poteri e, in definitiva, il buon andamento della funzione

amministrativa (art. 97 Cost.). Quale principio ispiratore della riforma predisposta dalla legge

15 marzo 1997, n. 59 e del successivo decreto delegato 31 marzo 1998, n. 112 (che, come

noto, ha devoluto la generalità delle funzioni amministrative alle regioni ed agli enti locali), il

principio di sussidiarietà ha acquisito particolare rilievo nell’ordinamento degli enti locali

grazie alle modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142 apportate dalla legge 3 agosto 1999, n

265 (integralmente trasfuse nel d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267, di seguito indicato come

T.U.E.L.) che hanno assunto una vera e propria dignità costituzionale con la riforma del titolo

V della Costituzione (L. cost. 18 ottobre 2001, n. 3). Questo cambiamento è evidenziato in

modo precipuo dall’ordine con cui vengono elencati gli enti territoriali nel novellato articolo

114 della Costituzione, che vede, in conformità al predetto principio, il Comune quale livello

istituzionale privilegiato.

La Provincia, ente locale intermedio fra Regione e Comune, non riveste il ruolo tipico di

ente esponenziale, cioè portatore degli interessi generali della collettività da esso

rappresentata, ed infatti la sua competenza non è generale ma circoscritta alle funzioni

attribuite dal legislatore.

Ciò ha quindi reso necessario la formulazione di un elenco dettagliato ed analitico di

funzioni da intendersi fondamentali (ossia quale attribuzione necessaria ad identificare gli

ambiti funzionali specifici di tale categoria di ente locale), peraltro assimilabili alle funzioni

proprie ex articolo 118, 2° comma, della Costituzione.

In tal senso depone la lettura dell’articolo 2, comma 4, lettera b) della legge 5 giugno

2003, n. 131, che ha delegato il Governo ad “ individuare le funzioni fondamentali … in modo

da prevedere… la titolarità di funzioni connaturate alle caratteristiche proprie di ciascun tipo

di ente … tenuto conto, in via prioritaria …delle funzioni storicamente svolte”.

Sull’identificazione delle funzioni proprie o fondamentali della Provincia l’analisi deve

muovere dal disposto di cui all’articolo 14 della legge 142/90, integralmente trasfuso

nell’articolo 19 del T.U.E.L., il quale ricomprende proprio quei “compiti connessi all’istruzione

secondaria di secondo grado compresa l’edilizia scolastica attribuiti dal legislatore nazionale e

regionale” che maggiormente contribuiscono ad identificare l’ente locale quale ente di

governo della propria collettività.

7

2 EVOLUZIONE NORMATIVA DEL SETTORE

8

La ripartizione di competenze in materia di edilizia scolastica tra Stato ed Enti locali è

stata caratterizzata a lungo dalla stratificazione di norme diversificate per origine e natura; il

quadro risultante da tali disposizioni presentava una notevole frammentazione in ordine

all’imputazione degli oneri relativi sia alla fornitura dei locali –Stato per le scuole materne,

Comune per le scuole elementari, medie e per talune scuole superiori (in particolare i licei

classici e gli istituti magistrali), Province per le altre scuole superiori - sia alla manutenzione e

all’arredamento degli stessi. A fronte dell’insufficienza delle dotazioni finanziarie rispetto alle

spese di pertinenza, sono state emanate norme che hanno stanziato fondi per contribuire alla

sistemazione dei bilanci comunali e provinciali (legge 16 settembre 1960, n. 1014) o per la

costruzione degli edifici scolastici mediante concessione di mutui (legge 9 agosto 1986, n.

488) o, ancora, per l’adeguamento degli edifici alle norme di sicurezza, igiene e agibilità

(legge 23 dicembre 1991, n. 430).

Un primo importante intervento di razionalizzazione è stato compiuto con la legge 8

giugno 1990, n. 142 di riforma delle autonomie locali, che, tra l’altro, ha attribuito gli oneri

per l’edilizia, l’attrezzatura e l’arredamento della scuola materna alla competenza comunale

(art. 64 abrogativo del primo comma dell’articolo 6 della legge 18 marzo 1968, n. 444).

Alla Provincia, come già riferito, ha invece conferito i “compiti connessi all’istruzione

secondaria di secondo grado e artistica ed alla formazione professionale, compresa l’edilizia

scolastica, attribuiti dalla legislazione nazionale e regionale” (art. 14, comma 1, lett. i).

Tuttavia non sono state emanate le norme di attuazione delle citate disposizioni.

Successivamente è intervenuto il decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 (Testo

unico in materia di istruzione) di ricognizione delle disposizioni vigenti, posto che l’articolo

201 ha richiamato l’assetto di competenze precedentemente delineato dalla legge n. 142 del

1990.

Solo a seguito della costruzione di un nuovo impianto di regole e procedure per

l’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali (d. lgs. 25 febbraio 1995, n. 77, poi

trasfuso nel d. lgs. 18 giugno 2000, n. 267), finalizzato a realizzare un progressivo

miglioramento del raccordo fra poteri di spesa e strumenti di copertura, la disciplina

dell’edilizia scolastica viene ancorata a norme che definiscono organicamente le competenze

e le procedure, distinguendo in ordine alle attribuzioni degli enti locali, gli ambiti di attività, le

tipologie degli interventi, la programmazione e la loro gestione.

L’articolo 3 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, quale norma di attuazione dell’articolo

14, comma 1, lettera i) della legge 142/90, intesta in capo alla Provincia la realizzazione,

fornitura, manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici da destinare a sede degli istituti

e scuole di istruzione secondaria superiore, compresi i licei artistici e gli istituti d’arte, i

conservatori di musica, le accademie, gli istituti superiori per le industrie artistiche, nonché i

convitti e le istituzioni educative statali. In relazione ai predetti obblighi le Province sono

altresì tenute a provvedere alle spese varie d’ufficio e per l’arredamento, a quelle per utenze

elettriche e telefoniche, per la provvista dell’acqua e del gas, per il riscaldamento ed i relativi

9

impianti (art. 3, comma 2). La ridefinizione delle competenze degli enti locali ha comportato

quindi un cambiamento nella titolarità della gestione degli edifici scolastici destinati

all’istruzione scolastica secondaria superiore, trasferita completamente alle Province.

In ordine a tale aspetto, l’articolo 8, comma 1, stabilisce “che gli immobili dei Comuni

e dello Stato, utilizzati come sedi delle istituzioni scolastiche di cui all’art. 3, comma 1, lett. b)

sono trasferiti in uso gratuito, ovvero, in caso di accordo fra le parti, in proprietà con vincolo

di destinazione ad uso scolastico alle province, che si assumono gli oneri di manutenzione

ordinaria e straordinaria, nonché gli oneri dei necessari interventi di ristrutturazione,

ampliamento e adeguamento alle norme vigenti”.

I relativi rapporti, sia nel caso dell’immissione in possesso (trasferimento in uso) che

del trasferimento in proprietà, sono disciplinati mediante convenzione in ragione della natura

e del regime giuridico di tali beni (tenendo conto di quanto dispone l’art. 826 c.c.).

Per quanto concerne gli immobili di nuova costruzione o soggetti ad interventi di

ristrutturazione, ampliamento o adeguamento non ancora ultimati alla data di entrata in

vigore della legge (1° gennaio 1997), è stato emanato il D.M. 17 dicembre 1996 che, in

attuazione del già citato articolo 8, ha stabilito le condizioni per la definizione dei rapporti

intercorrenti tra province e comuni, aventi ad oggetto i suddetti immobili.

In particolare, il trasferimento in uso di tali immobili è consentito solo

successivamente alla loro ultimazione ed è condizionato al favorevole espletamento del

collaudo ed al rilascio del certificato di agibilità. Sono posti a carico dell’ente proprietario gli

oneri per gli interventi in via di esecuzione e non ultimati alla data in precedenza indicata.

Il trasferimento in proprietà, viceversa, può avvenire anche in fase di costruzione ed in

questo caso la procedura si conclude con la redazione di un verbale di constatazione

attestante lo stato di attuazione dell’opera. Ciò comporta un riparto degli anzidetti oneri sulla

base del contratto all’uopo sottoscritto.

Il successivo articolo 9, invece, detta disposizioni sugli oneri necessari alla gestione

degli edifici, esclusi quelli di manutenzione straordinaria, demandando ad appositi decreti

ministeriali la definizione degli stessi e fissando nel predetto istituto negoziale lo strumento

per definire le modalità di trasferimento delle corrispondenti somme (comma 4).

Al fine di attuare il procedimento testè delineato, con circolare del Ministero

dell’Interno n. 27 del 27 novembre 1996, è stato chiesto ai Comuni di trasmettere

dichiarazioni relative alle spese di parte corrente sostenute nel triennio finanziario precedente

per il funzionamento degli edifici scolastici la cui competenza spetta alle Province. Le voci per

la determinazione di tali oneri hanno riguardato l’affitto dei locali, l’energia elettrica, la

manutenzione ordinaria - compresa quella per la manutenzione degli arredi ed esclusa la loro

sostituzione - e le spese varie d’ufficio, includendo in queste ultime l’assicurazione degli

edifici, la loro vigilanza e gli interventi di disinfestazione. Gli oneri relativi alle spese per il

personale comunale degli uffici che ha curato la gestione degli edifici scolastici non sono stati

10

presi in considerazione ai predetti fini, essendo rimessa alla determinazione delle parti la

possibilità di tenerne conto.

Sulla base delle dichiarazioni acquisite, il Ministero dell’Interno, con decreto del 7

febbraio 1997, ha determinato la media degli oneri di parte corrente sostenuti dai Comuni

delle 5 Province campane, nella misura di seguito indicata, al fine di consentire la tempestiva

stipulazione delle convenzioni previste dal già citato art. 9:

L. 9.400.274.866 Provincia di Napoli

L. 1.718.204.884 Provincia di Caserta

L. 1.953.134.036 Provincia di Salerno

L. 1.448.487.698 Provincia di Benevento

L. 1.241.840.375 Provincia di Avellino

Successive dichiarazioni rese dai Comuni inizialmente inadempienti delle province di

Napoli, Caserta, Salerno, Avellino e Benevento hanno reso necessaria l’emanazione di decreti

integrativi che hanno evidenziato maggiori oneri per L. 1.821.434.629, L. 701.452.482, L.

208.934.116, L. 137.391.746 e L. 24.902.519 (D.M. 24.11.1997). In proposito, non può

sottacersi il fatto che ben 26 comuni della Provincia di Napoli (all. B del precitato decreto)

siano risultati comunque inadempienti in ordine alla trasmissione delle predette dichiarazioni,

non consentendo, per un verso, l’esatta individuazione degli oneri di pertinenza provinciale,

per l’altro, il trasferimento delle necessarie risorse finanziarie.

Con riferimento alla determinazione degli importi come sopra definiti sostenuti dallo

Stato o dalle Istituzioni scolastiche proprietarie degli immobili, per il funzionamento degli

edifici scolastici di competenza provinciale, è stato emanato il decreto 26 febbraio 1998, che

ha quantificato i relativi importi nelle misure di seguito indicate:

L. 1.416.631.000 Provincia di Napoli

L. 512.305.000 Provincia di Caserta

L. 666.255.000 Provincia di Salerno

L. 179.342.000 Provincia di Benevento

L. 537.563.000 Provincia di Avellino.

In seguito alle anzidette determinazioni, il legislatore, stante l’inerzia degli enti

interessati al trasferimento degli edifici scolastici, con la legge 2 ottobre 1997, n 340 ha

disposto il differimento dei termini per la stipula delle anzidette convenzioni, ponendo a carico

degli enti precedentemente obbligati il compito di assicurarne la manutenzione ordinaria, la

gestione ed il soddisfacimento di esigenze eccezionali (art. 1, comma 4). Secondo il disposto

del predetto comma, tali oneri, sostenuti per conto delle Province, devono, in sede di

sottoscrizione dell’accordo traslativo, essere oggetto di successiva “compensazione” con

quelle dovute alle stesse ai sensi dell’anzidetto articolo 9.

Al fine di rendere più immediata la procedura di trasferimento delle somme dai

Comuni alle Province, nelle more della stipula delle anzidette convenzioni, la legge n. 191 del

16 giugno 1998, all’articolo 5, ha previsto modalità attuative basate sul sistema dei

11

trasferimenti erariali, rideterminati sulla base dei dati finanziari risultanti dai già richiamati

decreti.

La legge n. 23 ha altresì previsto la realizzazione di un’anagrafe nazionale dell’edilizia

scolastica, quale strumento conoscitivo fondamentale diretto ad accertare la consistenza, la

situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio scolastico ai fini dei diversi livelli di

programmazione degli interventi di settore e l’istituzione di un Osservatorio con compiti di

supporto dei soggetti programmatori ed attuatori dei predetti interventi.

Infine, non sono state emanate, da parte del legislatore regionale, disposizioni in

ordine al conferimento di nuovi compiti e funzioni alle Province rispetto alle predette

attribuzioni. Peraltro la Regione, nell’implementazione dell’ulteriore processo di trasferimento

di funzioni e compiti ex art. 4 della legge 59 del 1997, non ha approvato alcuna legge di

generale riordino del sistema delle Autonomie intesa a disciplinare in modo organico

l’allocazione di compiti e funzioni, in ossequio ai principi di sussidiarietà, adeguatezza e

differenziazione.

Tali principi, nel rinnovato quadro dei rapporti tra la Regione e gli enti locali, sono

stati tuttavia recepiti nel nuovo statuto1 approvato con delibere di C.R. del 12 giugno 2008 e

del 26 febbraio 2009, ciò che consentirà di porre in essere una revisione2 anche delle “Norme

generali sulla delega delle funzioni amministrative regionali agli enti locali”3, atteso che il

predetto istituto, non attribuendo in radice la titolarità di competenze ma solo l’esercizio delle

stesse4, risponde ad un modello di “sovraordinazione funzionale”5, non coerente con l’attuale

assetto di poteri.

3 ANALISI DELL’ATTIVITA’ PROGRAMMATA E REALIZZATA A LIVELLO PROVINCIALE. QUADRI ECONOMICO – FINANZIARI E RISORSE IMPIEGATE

3.1 PROVINCIA DI NAPOLI

La Provincia di Napoli, già titolare negli anni precedenti alla legge n. 23 del 1996 dei

soli Istituti tecnici e Licei scientifici, con l’introduzione della legge anzidetta ha assunto la

titolarità della gestione anche delle restanti scuole secondarie di secondo grado, quali Istituti

professionali, Istituti magistrali, d’arte, ecc..

1 Cfr. art. 19, comma 2, ed art. 64, comma 1. 2 Cfr. art. 68, comma 2, che prevede l’adeguamento della legislazione regionale alle nuove previsioni statutarie. 3 Cfr. legge regionale 7 giugno 1975, n. 70. 4 Cfr. art. 1, comma 1, della predetta legge, dove la delega viene assunta “come normale modo di esercizio delle funzioni amministrative”. 5 Cfr. artt. 6, 7, 8 , 10 e 12, che regolano in modo concreto la delegazione.

12

Il trasferimento delle funzioni nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge ha incontrato

molte difficoltà6 ed ha comportato la presa in carico e la gestione ordinaria e straordinaria

“ope legis” di circa 146 nuovi fabbricati, molti dei quali inidonei all’uso scolastico, soprattutto

dal punto di vista dell’adeguamento normativo.

Ciò ha determinato il pieno utilizzo della gamma di strumenti e procedure idonee a

favorire la preventiva analisi delle risorse necessarie in tale ambito (e la coerente

implementazione degli interventi di spesa) finalizzata ad assicurare efficienza e razionalità

economica nell’impiego delle (risorse) stesse.

A tale riguardo, la Provincia, in ossequio al nuovo ordinamento della finanza locale, ha

posto particolare attenzione nell’espletare l’attività di programmazione e di bilancio, che,

nell’articolazione delle fasi che la contraddistinguono, si è conclusa con la definizione del

bilancio pluriennale, di quello annuale, sino a quello più propriamente operativo, che è

costituito dal piano esecutivo di gestione.

L’attività de qua, precisa infatti il principio contabile n 27, è quel processo di analisi e

valutazione della possibile evoluzione della gestione dell’ente che si conclude con la

formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto ai piani e

programmi futuri.

D’altronde la nuova concezione dei documenti contabili si ispira ai principi

costituzionali del buon andamento e dell’imparzialità dell’azione amministrativa e impone che

le scelte dell’amministrazione locale siano inserite in una logica programmatoria dove le

grandezze iscritte diventano l’obiettivo da perseguire ed al tempo stesso il modello relativo

allo svolgimento dell’attività futura.

In tale contesto assume particolare rilevanza l’analisi dei documenti operativi che

contribuiscono alla veridicità ed attendibilità del sistema di bilancio, in quanto finalizzati a

chiarirne i contenuti8.

Tuttavia, va sottolineata l’estrema difficoltà nell’acquisizione della pertinente

documentazione, pervenuta non completa, ben oltre i termini assegnati9 e solo a seguito di

ripetuti solleciti, effettuati anche per le vie brevi.

La Provincia di Napoli, con delibere di G.P. n. 435 del 15 maggio 2003, n. 571 del 14

maggio 2004 e n. 599 del 1° giugno 2005, ha provveduto alla definizione ed approvazione dei

piani esecutivi di gestione (di seguito Peg) 2003-2005, 2004-2006, 2005-2007.

6 Il trasferimento delle funzioni è avvenuto senza sottoscrizione di apposita convenzione atta a disciplinare i rapporti con gli enti precedentemente titolari, come prevede il già richiamato art. 8, comma 1, della surriferita legge. 7 La funzione dei principi contabili è stata chiarita dall’ Osservatorio istituito ai sensi dell’ art. 154 del T.U.E.L., in sede di approvazione del documento “Finalità e postulati dei principi contabili degli enti locali”. Al punto 2 del citato documento si precisa che la loro funzione è duplice: la prima è quella di interpretare in chiave tecnica le norme di legge in tema di ordinamento finanziario e contabile, secondo i fini voluti dal legislatore; la seconda è quella di collegare a dette norme tutte quelle alle quali direttamente o indirettamente si fa o si deve far riferimento.

8 Cfr. punto 40 del principio contabile n. 1. 9 L’Amministrazione è stata ripetutamente invitata, anche per le vie brevi, a trasmettere la documentazione successivamente alla nota di sollecito del 28.12.2007 prot. n. 7715 di quest’Ufficio.

13

La programmazione operativa, tuttavia, non è stata effettuata su base annuale10, ma

anche in riferimento al biennio successivo11, in considerazione della valenza triennale del

bilancio pluriennale e della relazione previsionale e programmatica.

Non può non osservarsi che il Peg dovrebbe più propriamente rientrare nell’ambito di

un’attività di programmazione annuale, essendo finalizzato per un verso ad individuare gli

obiettivi secondo la quantificazione finanziaria definita dal bilancio annuale di esercizio, per

l’altro a fornire ai dirigenti riscontri sull’attività svolta (consentendo in tal guisa un

collegamento diretto fra gli obiettivi ivi definiti e l’assegnazione dell’indennità di risultato) 12.

Invero, l’analisi dei programmi e dei progetti13 riguardanti le competenze dell’ente ex

articolo 3 della legge 23/96, come ripartite fra le varie Aree e le afferenti Direzioni (che

costituiscono, “nelle more della ristrutturazione complessiva dell’ente”14, i centri di

responsabilità articolati su due livelli15), ha evidenziato una sostanziale riproposizione del

modello16 e delle indicazioni contenute nella relazione previsionale e programmatica.

I progetti definiti per ulteriore scomposizione dei singoli programmi ne rappresentano

una sostanziale duplicazione.

Ciascuna sezione del Peg, quindi, ancorché costruita sulla base della specifica struttura

organizzativa dell’ente17, non ha comportato una più puntuale definizione, nell’ambito degli

obiettivi di bilancio come specificati nella parte descrittiva della citata relazione, anche degli

obiettivi di gestione.

L’ente ha tuttavia provveduto a graduare le risorse di entrata e gli interventi di spesa

ivi previsti in capitoli, così come prescrive l’articolo 169, comma 2, del T.U.E.L., attribuendo

al predetto documento una valenza prevalentemente di natura finanziaria.

L’analisi dei programmi-progetti inerenti alle competenti Aree ha evidenziato quanto

segue.

Nel 2003 gli ambiti organizzativi o centri di responsabilità coinvolti con riferimento alle

succitate competenze erano le quattro Direzioni di “progettazione e manutenzione edilizia

scolastica” afferenti all’Area Tecnico-manutentiva18, la Direzione amministrativa “edilizia

scolastica” afferente all’Area amministrativa Tecnico-manutentiva e, da ultimo, le Direzioni

“Gestione risorse funzionamento edifici scolastici”, “Coordinamento Area programmazione

scolastica” e “Programmazione istituti scolastici” istituite nell’ambito dell’Area

Programmazione scolastica.

10 La disciplina statuita dall’art. 169 del T.U.E.L. prevede che lo stesso sia redatto prima dell’inizio dell’esercizio, sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio. 11 Cfr. sul punto quanto riportato nelle già citate delibere di approvazione, con riferimento all’opportunità di provvedere alla definizione di Piani esecutivi di gestione triennali. 12 Cfr. in proposito il punto 41 del predetto principio contabile. 13 Dalla documentazione in atti pervenuta si è potuto evincere che sono stati approvati 15 progetti nel 2003, 36 nel 2004 e 31 nel 2005. 14 Cfr. sul punto le relazioni istruttorie contenute nelle proposte di deliberazione di approvazione dei PEG 2003- 2005. 15 Ai dirigenti coordinatori d’area sono affidati compiti d’indirizzo e di coordinamento delle Direzioni, i cui titolari sono responsabili gestionali degli obiettivi, programmi e progetti loro assegnati. 16 Approvato con D.P.R. 3 agosto 1998, n. 326. 17 Cfr. delibere di G. P. n. 760 del 20 luglio 2000 e n. 1012 del 24 ottobre 2000. 18 Cfr. progetti di Peg 2003 riguardanti la IV Direzione Progettazione e manutenzione edilizia scolastica.

14

Per quanto concerne le direzioni tecniche, sono stati individuati obiettivi di

mantenimento, riguardanti le attività di progettazione e direzione dei lavori dei plessi

assegnati e di controllo del servizio manutentivo affidato alla A.S.U.B. S.p.a..

Obiettivi specifici, oltre al funzionamento delle strutture19, sono stati definiti in merito

alla necessità di attivazione delle polizze assicurative20 previste dal regolamento di attuazione

della legge 11 febbraio 1994, n. 109 in caso di affidamento dell’incarico di progettazione di

lavori pubblici ad un proprio dipendente21 ed all’acquisizione dei certificati prevenzione

incendi, senza ulteriore chiarimento riguardo ai sottesi adempimenti richiesti all’ente22.

Per quanto concerne la Direzione tecnico-amministrativa, è stato definito un obiettivo

trasversale, finalizzato ad assicurare le risorse necessarie per le attività amministrative e

contabili relative all’intero ciclo di gestione degli appalti23, ad esclusione degli aspetti tecnico-

progettuali di competenza delle Direzioni tecniche summenzionate.

Oltre ad un’attività di manutenzione ordinaria24 degli immobili, quale erogazione di

servizi di consumo25 (per la quale veniva sottolineata l’incongruità delle risorse assegnate26),

gli ulteriori progetti, avuto specifico riguardo agli obblighi previsti dall’articolo 3 della legge

23/96, erano destinati a consentire il conseguimento di finalità di investimento.

I progetti a tal fine approvati sono stati denominati “Investire nelle scuole”, “Legge

regionale 50/85” e “Devoluzione mutui edilizia scolastica”.

Nel primo (Peg 39 progetto 3) sono stati previsti interventi per finanziare la

costruzione27, il completamento28, l’acquisizione di immobili sede di istituzione scolastica di

proprietà di altri enti29, nonché ristrutturazioni30, manutenzioni straordinarie31 e forniture ed

installazione impianti audiovisivi32.

Solo per taluni di essi è stato indicato, a fronte dell’ipotizzata modifica della relativa

fonte di finanziamento, l’importo di spesa previsto per l’annualità di competenza33.

In tale ambito la precisa definizione del quadro economico complessivo del progetto

era, per un verso, rimessa all’effettiva contrazione dei mutui precedentemente autorizzati,

19 Cfr. progetti di cui ai programmi nn. 26, 36, 37 e 38. 20 Cfr. progetto n. 2 contenuto nel predetto programma, denominato “Adempimenti a precise disposizioni di legge riguardo alla progettazione ed all’adeguamento alle norme di sicurezza degli istituti scolastici”. 21 L’onere del rimborso, per effetto di quanto dispone l’articolo 106 del citato regolamento (d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554), è assumibile nei limiti dei due terzi del premio corrisposto da questo per contrarre garanzia assicurativa per la copertura dei rischi professionali. 22 Completate le opere previste nel progetto approvato, gli enti sono tenuti a richiedere il rilascio di apposita certificazione ai sensi dell’ articolo 3 del d.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37. 23 Atti deliberativi e dirigenziali, atti di liquidazione e di pagamento ecc.. 24 I progetti di manutenzione, attraverso l’affidamento all’esterno dei servizi di competenza dell’ente alla Società mista A.S.U.B. S.p.a. secondo la vigente convenzione, hanno riguardato più centri di responsabilità, in funzione del riparto di competenze delle singole strutture. 25 L’importo progettuale per tali interventi finanziabile con entrate proprie era previsto per un importo pari ad € 9.298.764,00. 26 Cfr. progetto 2 di cui al programma n 39. 27 In località Pomigliano D’arco, Mugnano, Marano, Acerra e Volla. 28 Edificio scolastico di Grumo Nevano. 29 Immobile Liceo Pansini, di proprietà regionale. 30 Edificio ex Capale da destinare a sede distaccata del Liceo scientifico Labriola. 31 Edificio IPSCT di Napoli. 32 Presso l’IPSAR Cavalcanti di Napoli. 33 Cfr. emendamento n 2 (150). L’ammontare di spesa complessivo inizialmente risultava finanziabile mediante mutui per un importo complessivo pari ad € 49.479.390,50.

15

per l’altro, dipendente dall’accertamento dell’avanzo in concreto attivabile dopo il

completamento dell’iter di approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente34.

Il secondo (Peg 39 progetto 4) conteneva la previsione di non meglio precisati

interventi di edilizia scolastica35, ritenuti ammissibili al finanziamento regionale ai sensi della

già citata disposizione.

Il terzo (Peg 39 progetto 5) aveva lo scopo di finanziare, attraverso la devoluzione di

residui di mutui degli anni precedenti destinati ad opere di edilizia scolastica, interventi di

manutenzione straordinaria presso il Liceo scientifico Calamandrei di Napoli.

Infine, con riferimento alle competenze attribuite alle direzioni comprese nell’Area

“Programmazione scolastica”, venivano definiti tre ulteriori progetti.

Il primo36 prevedeva investimenti cofinanziati dalla regione37 destinati all’acquisto di

arredi, suppellettili38 ed attrezzature di laboratorio39 per le aule e gli uffici degli edifici

scolastici di competenza dell’ente compresi quelli concessi in comodato d’uso gratuito40. In tal

caso gli interventi da realizzare riflettevano specificamente l’esecuzione di lavori vari,

indispensabili per assicurare la necessaria idoneità degli edifici scolastici ai sensi del

combinato disposto di cui agli artt. 2 e 3 della più volte richiamata legge regionale 6 maggio

1985, n. 50 (“Contributo della Regione per opere di edilizia scolastica”).

Il secondo41 era finalizzato a garantire la funzionalità degli edifici scolastici, in

relazione ai fitti passivi, oneri condominiali, risarcimento danni all’atto della riconsegna ai

proprietari degli immobili dismessi42, gestione utenze e relativo contenzioso.

In merito ai predetti aspetti erano previsti: Un decremento del numero delle locazioni

(non quantificata)43, ma non una corrispondente riduzione della spesa44 per effetto degli

adeguamenti dei canoni in scadenza; un’accelerazione delle procedure per definizioni bonarie

di vertenze con i locatori45 e riduzioni di spese per utenze, da conseguire attraverso interventi

di razionalizzazione dei consumi46.

Con il terzo47, in via suppletiva e residuale rispetto agli interventi programmati e

direttamente attuabili dall’amministrazione, si intendeva provvedere alla piccola

34 Cfr. articolo186 del T.U.E.L.. 35 Gli istituti scolastici destinatari degli interventi sono l’ITC Nitti, l’ITG Archimede e l’ITAG De Cillis di Napoli, il Liceo scientifico Severi di Castellamare e l’ITGC Mattei di Casamicciola. 36 Peg 33 Progetto 4 “Acquisto arredi e suppellettili”. 37 La quota a carico della provincia ammontava al 41% dell’importo indicato nel quadro finanziario del progetto. 38 Tali interventi erano previsti per il Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli, l’Istituto alberghiero di Cicciano, l’ITC Archimede di Napoli, il Liceo scientifico De Carlo di Giugliano, l’VIII Istituto magistrale di Napoli ed il Liceo scientifico Caccioppoli. 39 Le procedure attuative prevedevano un trasferimento dei fondi ex legge 50/85 all’ITC Scotellaro ed al Liceo scientifico Caccioppoli, destinatari degli interventi in tal guisa finanziati. 40 Cfr. l’articolo 8 della legge 23 del 96 disciplinante le modalità di trasferimento degli immobili di proprietà di altri enti pubblici. 41 Peg 41 Progetto 2 “Funzionamento edifici scolastici”. 42 Il responsabile di struttura, in sede di predisposizione del predetto progetto, ha sottolineato come, a seguito del subentro nella gestione di immobili prima di competenza comunale, per molti di essi sia stata riscontrata l’inidoneità all’uso scolastico. 43 Trattasi di un obiettivo “trasversale”, dipendente dall’ultimazione e consegna di edifici di nuova costruzione. 44 L’importo indicato per il 2003, pari a € 15.175.909,00 è stato previsto anche per il biennio successivo. 45 Per danni imputabili alla Provincia così come quantificati dagli uffici tecnici competenti. 46 Anche in riferimento a tali spese, gli importi indicati per il 2003 sono stati previsti anche per il biennio successivo. 47 Peg 63 progetto 2 “Attuazione articolo 3 L. 23/96”.

16

manutenzione degli Istituti scolastici, dell’Accademia di Belle Arti e del Conservatorio48

mediante l’esercizio della delega prevista dalla già richiamata disposizione normativa, atteso

che, in riferimento alle predette attività, risultavano effettuati da parte di talune direzioni

compiti di assistenza tecnica ai dirigenti di istituto per l’utilizzo diretto dei fondi assegnati con

la citata legge.

Le successive variazioni al Peg 2003 hanno confermato che, in sede di approvazione

del rendiconto dell’anno precedente49, avvenuta peraltro oltre i termini previsti dall’articolo

227, comma 2, del T.U.E.L., l’ente ha applicato l’avanzo di amministrazione per il

finanziamento dei propri investimenti di settore.

L’automatica conversione della fonte di finanziamento, seppur condivisibile sotto il

profilo dell’economicità, è stata resa possibile dalla mancata contrazione dei mutui

inizialmente previsti, fattore questo indicativo delle difficoltà incontrate nell’eseguire le

attività preordinate in tale ambito.

In sede di approvazione del Peg, peraltro, era stato ribadito un riparto delle

competenze in ordine al ricorso all’indebitamento, che, qualora previsto dagli strumenti di

programmazione economico - finanziaria, avrebbe dovuto attuarsi nel rispetto della procedura

di cui alla direttiva impartita dal Segretario generale50.

La predetta direttiva, in esito alle istruttorie di selezione della forma di finanziamento

degli investimenti più convenienti per l’ente attribuite alla competente Direzione Entrate,

demandava ai dirigenti di settore la gestione delle procedure51 occorrenti per la concessione

del finanziamento, ma non la responsabilità nell’attivazione degli accertamenti di entrata,

rimessa ai soli dirigenti preposti ai centri di entrata52.

La mancata attivazione delle suddette procedure ha determinato un rallentamento

delle correlate procedure di spesa53, di fatto sottoposte a condizione in ordine al quantum.

Tale evenienza non avrebbe dovuto verificarsi, anche in considerazione del fatto che il

Consiglio, con precedente emendamento, in ordine al finanziamento di talune opere54 aveva

già provveduto a stabilire la conversione della fonte di finanziamento da avanzo economico a

mutuo.

Ciò posto, tale situazione avrebbe dovuto suggerire l’adozione di “modelli

organizzativi” più appropriati, in grado di evidenziare le funzioni di supporto e collaborazione

dei vari centri di responsabilità coinvolti in tale ambito.

48

I trasferimenti sono stati previsti per un importo di € 2.197.625,00, comprensivo delle assegnazioni ex lege n.

191 del 1998. 49

Delibera di C.P. 79 dell’8 luglio 2003. 50 Cfr. nota del 9.10.2000. 51 Cfr. punto 13 della proposta di Peg , integralmente trascritta nella delibera di approvazione. 52 Ai dirigenti preposti ai centri di entrata è demandata la traduzione delle previsioni di entrata in disponibilità finanziarie certe ed esigibili e quindi la competenza ad adottare i relativi provvedimenti, ai sensi dell’articolo 20 comma 1, del regolamento di contabilità. 53 Cfr. l’articolo 183, comma 5, lettera a) del T.U.E.L.. 54 Costruzione di edificio scolastico in Mugnano e Marano di Napoli.

17

In proposito, quanto descritto determinava una tendenziale instabilità del quadro

economico complessivo dei progetti e delle risorse in concreto attivabili e delle spese che in

esso debbono trovare un necessario riferimento55.

L’attuale dirigente di settore, il quale ha assunto l’incarico a partire dal novembre

2009, ha sottolineato come proprio la sovrapposizione di competenze fra strutture diverse,

operanti in piena autonomia ed in senso trasversale rispetto all’Area edilizia scolastica, abbia

generato conflitti e comportato forti anomalie e ritardi nella programmazione e conseguente

gestione delle inerenti procedure al punto da pregiudicare la fattibilità delle attività

proposte56.

La descrizione degli interventi soggetti a modifica della relativa fonte di

finanziamento57 ha inoltre evidenziato, per un verso, una finalizzazione corrispondente a

quella degli interventi già inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche58, per l’altro,

una destinazione nuova59, definita oltre i termini previsti per il successivo aggiornamento del

predetto documento60.

In tal caso, si procedeva a destinare le risorse inizialmente previste per la costruzione

di un nuovo edificio61, al finanziamento di interventi urgenti ed improcrastinabili. L’importo

dei predetti interventi, per effetto di quanto dispone la legge quadro in materia di lavori

pubblici62, avrebbe peraltro consentito una più tempestiva attività di programmazione e

successiva realizzazione dei lavori sulla base dell’approvazione di uno studio di fattibilità e

non della progettazione preliminare, come invece avvenuto.

Ciò fa sì che, su base annuale, il programma delle opere pubbliche non corrisponda

perfettamente con quanto previsto nella delibera in precedenza citata, a causa della non

corrispondenza tra anno finanziario – nel quale l’avanzo di amministrazione è stato applicato

– e programma di cui sopra.

A tale riguardo, va altresì sottolineato l’ulteriore scarto temporale tra il programma

delle opere pubbliche ed il finanziamento di ulteriori opere63, per le quali, al momento

dell’applicazione dell’avanzo, non è stata fornita alcuna indicazione in ordine all’esistenza di

una progettazione in senso tecnico.

55 L’applicazione dell’avanzo in taluni casi era infatti destinato ad integrare l’importo originario del quadro economico di alcuni progetti. 56 Cfr. nota del 4.3.2010, prot. 23245 del Direttore dell’Area Edilizia scolastica . 57 Cfr. delibera n. 1209 del 22 novembre 2003. 58 Si tratta dell’acquisto del Liceo Pansini, la costruzione di un edificio scolastico in Mugnano di Napoli, Marano, Pomigliano D’arco ed il completamento dell’edificio scolastico in Grumo Nevano. 59 Si tratta di interventi riguardanti l’IPSSCT Caracciolo di Napoli e l’IPSIA Galilei di Torre Annunziata, la cui progettazione preliminare, ai fini del loro inserimento nel programma triennale, è stata approvata con deliberazioni nn. 1158 e 1159 del 17 novembre 2003. 60 Ai sensi dell’articolo 13 comma 3 del d.P.R. 21.12.1999, n. 554, lo schema di programma triennale e di aggiornamento sono redatti entro il 30 settembre di ogni anno. 61 Capitolo 2122 del progetto di Peg 39, indicante l’istituto Ipsar di Vico Equense nell’ambito del piano di realizzazione delle nuove edificazioni. 62 Cfr. il comma 6 dell’articolo 14 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, come modificato dall’articolo 7 comma 1, della legge 11 agosto 2002, n. 166. 63 Cfr. delibera n. 1397 del 15 dicembre 2003, adottata per il finanziamento di ulteriori nuove opere per un importo pari a 14 milioni di euro.

18

Le altre variazioni di Peg hanno determinato una redistribuzione della spesa

nell’ambito dei progetti in precedenza approvati, volti ad incrementare gli interventi ivi

autorizzati, nelle more che l’Amministrazione, in sede di assestamento di bilancio, finanziasse

anche gli ulteriori capitoli risultati insufficienti64.

Tuttavia, nel prosieguo dell’esercizio, la rideterminazione degli inerenti stanziamenti

di bilancio non ha comportato alcuna crescita delle risorse disponibili, ma solo una modifica

delle dotazioni finanziarie assegnate ai vari centri di responsabilità, a fronte degli esuberi di

risorse riscontrate in altri programmi afferenti al medesimo settore.

In particolare, si è reso necessario l’adeguamento delle spese per progettazioni,

direzioni lavori e collaudi esterni65, o per lavori di adeguamento a norme di sicurezza già in

corso di esecuzione e che necessitavano di una rivisitazione dei criteri di intervento e finanche

di spese di funzionamento delle Istituzioni scolastiche66.

Ciò ha confermato la sostanziale inadeguatezza delle dotazioni finanziarie di alcuni

progetti67 (già prospettata in sede di approvazione del bilancio di previsione), che avrebbero

dovuto, viceversa, esprimere un modello di attività fattibile e condiviso in ossequio alla

disposizione di cui al quarto comma dell’articolo 153 del T.U.E.L.68.

Tale circostanza è avvalorata dal fatto che, nell’ambito dei Peg successivamente

predisposti, il coordinatore dell’Area edilizia scolastica dell’epoca ha fatto presente la

necessità di definire con maggiore puntualità gli stanziamenti necessari a consentire una più

attenta attività di programmazione69, peraltro condizionata dalla necessità di conseguire gli

obiettivi posti dal patto di stabilità interno70. A tale riguardo, gli obiettivi di spesa per

l’espletamento del servizio di manutenzione degli edifici scolastici sono stati definiti in

connessione con quelli di finanza pubblica e non in modo da consentire di soddisfare le

necessità segnalate dall’ufficio tecnico competente71.

La descritta direttiva ha comunque comportato una significativa riduzione delle

variazioni di Peg nel biennio 2004-2005.

Inoltre, considerata la già riferita valenza triennale dei predetti documenti, sono stati

sostanzialmente riproposti gli obiettivi precedentemente definiti, senza tuttavia alcuna

specifica indicazione sul loro parziale stato di attuazione.

Fa eccezione, a tale riguardo, il programma concernente le politiche di investimento

nel settore72, nel quale, sia per il 2004 che per il 2005, è stato previsto un nuovo piano di

acquisizioni 73, edificazioni74 e manutenzioni straordinarie75.

64 Cfr. delibera 1058 del 22.10.2003 e quanto indicato sullo stato di attuazione del Peg 41. 65 Il corrispondente capitolo di spesa n. 2600 prevedeva un esborso iniziale pari ad € 1.170.144,00. 66 Cfr. delibera n. 807 dell’1.08.2003. 67 Cfr. note dei dirigenti della Direzione gestione risorse e funzionamento edifici scolastici, come allegate alle predette delibere. 68 Cfr. quanto prevede la disposizione succitata in ordine alle “previsioni di spesa avanzate dai vari servizi”. 69 Cfr. Peg 2004/2006 Area 34 progetto n. 1. 70 Cfr. anche Progetto previsto nel programma n. 37. 71 A fronte di un fabbisogno dichiarato pari ad € 18.355.492,00 per il 2004 ed € 13.158.000,00 per il 2005, sono stati autorizzati stanziamenti di spesa per € 10.355.695,00 ed € 8.558.000,00. 72 Cfr. Programma n 39 progetto 3 anno 2004. 73 In località Ottaviano e Torre del Greco.

19

Limitata in tale ambito è risultata la conferma degli obiettivi precedentemente definiti

e finanziabili, sia mediante il perfezionamento delle procedure di ricorso al credito esterno già

autorizzate76, sia con il riutilizzo, debitamente approvato da parte degli istituti di credito, di

residui di mutui già concessi77.

Nondimeno, molti degli interventi finanziabili con risorse proprie dell’ente non sono

stati riproposti78. Non va sottaciuto al riguardo che, in precedenza, il Collegio dei revisori79

aveva sottolineato che “quote di avanzo di amministrazione di precedenti esercizi erano state

applicate ad opere mai realizzate”, accertando di fatto inammissibili carenze gestionali.

Tuttavia l’ente, in conformità con quanto previsto dall’art. 197, comma 2, del T.U.E.L.,

ha predisposto il piano dettagliato degli obiettivi, quale strumento a supporto della dirigenza,

della Direzione generale e degli organi politici, finalizzato alla realizzazione di una procedura

idonea al monitoraggio degli stessi.

Esso consiste in una scheda nella quale, per ciascuno dei progetti selezionati, sono

stati individuati alcuni indicatori economico-finanziari, in grado di misurarne il grado di

realizzazione.

Significativa a tale proposito è apparsa, tra l’altro, la redazione di un progetto di

miglioramento dei livelli di efficienza dell’azione amministrativa80, da conseguire in

riferimento a definiti tempi medi di realizzazione delle fasi progettuali81.

Peraltro, riguardo a tali attività, va considerato anche l’apparato organizzativo ad esse

dedicato atteso che, alcune strutture, nell’ambito delle risorse umane da impiegare, hanno

sottolineato carenze di personale con specifiche competenze di ingegneria civile ed

impiantistica82, ciò in assenza di stanziamenti necessari a consentire il ricorso a figure

professionali esterne all’organico83.

Per inciso, l’amministrazione provinciale ha subito pesanti condanne per il mancato

pagamento di emolumenti dovuti a progettisti esterni di opere di edilizia scolastica84, che

rientrano nel quadro economico complessivo degli interventi destinati al conseguimento di

finalità di investimento.

74 In località Ercolano ed Ischia, dove peraltro era stata già prevista l’acquisizione di un albergo da destinare all’uso scolastico mediante apposita ristrutturazione. 75 Riguardanti l’Istituto tecnico industriale Barsanti sito in Pomigliano D’arco. 76 Cfr. emendamento 181/168, nel quale è stata prevista l’attivazione di mutui già previsti nell’anno precedente. 77 Cfr. all’interno del Peg 39 la riproposizione del progetto “Devoluzione mutui edilizia scolastica”. 78 Cfr. emendamento n. 181/183. 79 Cfr. verbale n. 13 del 18 aprile 2003. 80 Cfr. Progetto all’interno del Programma 36, predisposto dalla III Direzione progettazione e manutenzione edilizia scolastica. 81 Cfr. sul punto anche pag. 7, punto 18 della delibera di G.P. n. 571 del 14 maggio 2004, in ordine alla necessità di definire una tempistica di attuazione dei programmi e dei progetti, quale parametro per consentire una verifica strutturata del loro grado di realizzazione. 82 Cfr. progetti aventi finalità d’investimento contenuti nei programmi 37 e 38 elaborati dalla I e dalla II Direzione progettazione e manutenzione edilizia scolastica. 83 Per i predetti progetti è stato riscontrato il mancato stanziamento per progettazioni, direzione lavori e collaudi esterni. 84 Cfr. emendamento consiliare n. 3 in ordine alla necessità di prevedere dotazioni finanziarie per far fronte a sentenze per il mancato pagamento di onorari dovuti a progettisti di opere di edilizia scolastica, richiamato nel Peg 39 Progetto n. 3.

20

Inoltre, merita menzione l’approvazione di un progetto85 di raccolta ed elaborazione

dei dati relativi alle iscrizioni, alla dispersione scolastica ed alla mobilità sul territorio

provinciale degli studenti degli istituti di competenza dell’ente, quale strumento conoscitivo di

supporto all’attività di programmazione ed attuazione degli interventi di settore, in attesa

della costituzione di uno specifico organismo.

Come già riferito, l’Amministrazione provinciale, fin dal 2003, ha proceduto ad

esternalizzare la manutenzione ordinaria di tutti gli edifici scolastici di propria competenza86,

affidando al medesimo soggetto anche la informatizzazione delle relative schede tecniche, al

fine di disporre dei dati sulla loro consistenza e funzionalità87.

Da ultimo, nell’ambito degli obiettivi predisposti dalla Direzione “Programmazione

scolastica” è stata prevista la redazione del piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle

attrezzature, d’intesa con le istituzioni scolastiche, sulla base dell’attività d’indirizzo definita

nelle competenti conferenze d’ambito88.

Il quadro delle risorse impiegate nel settore evidenzia che, a fronte dei trasferimenti

erariali come definiti nei già richiamati decreti di assegnazione ministeriali, la Provincia di

Napoli ha stanziato, per le proprie spese di settore, somme superiori a quanto assegnatole,

attingendo dal proprio bilancio provinciale.

In particolare, nell’anno 2003, per le spese di funzionamento degli edifici scolastici

sono state impegnate risorse per € 28.417.390,75 a fronte di uno stanziamento definitivo

pari ad € 28.832.354,7289, con una percentuale di utilizzo pari al 98,56%.

Nell’anno successivo, a fronte di stanziamenti pari ad € 28.968.941,49, sono state

impegnate risorse per € 27.814.662,04, con percentuali di impiego delle risorse assegnate

pressoché in linea con l’annualità precedente.

Non si dispone dei dati relativi all’anno 2005, posto che, nonostante gli accordi

intercorsi per le vie brevi con il Coordinatore dell’ Area e successivamente con un funzionario

all’uopo delegato90, non è stato possibile acquisire la pertinente documentazione91.

L’indice di spesa, per quanto concerne il biennio esaminato, si è attestato su valori

coerenti sia con le previsioni che con la percentuale di realizzazione delle annualità

precedenti. L’ente ha quindi posto particolare attenzione nell’adempiere agli obblighi

normativi ed alla copertura delle spese necessarie per il normale svolgimento delle attività

didattiche, ancorché, diversamente da quanto programmato, non sono stati conseguiti

obiettivi di riduzione delle spese per utenze connesse ad interventi di ricognizione e

successiva razionalizzazione dei consumi92. Economie di spesa sono state conseguite con

85 Cfr. Programma 33 progetto n. 5 denominato “Osservatorio per la programmazione scolastica”. 86 Cfr. deliberazione di G.P. n. 931 del 17.10.2002, approvata con delibera di C.C. n. 147 del 26.11.2002. 87 Cfr. in proposito quanto riportato nella delibera di G.P. n. 605 del 24.06.2003. 88 Istituite con delibera di C.P. n. 154 del 30 ottobre 2003. 89 Cfr “Rendiconto della gestione 2003”, allegato “E” inerente all’Area programmazione scolastica, Direzione gestione risorse e funzionamento edifici scolastici. 90 A far data dal 3 marzo 2008, anche in riferimento alla già evocata nota di sollecito del 2007, è stata contattata la persona designata a fornire i riscontri sul piano documentale in ordine al predetto aspetto. 91 L’ente ha infatti trasmesso il rendiconto relativo all’esercizio finanziario 2002. 92 Cfr. scheda di Peg allegata al consuntivo 2003.

21

riferimento agli stanziamenti definitivi inerenti alle locazioni passive93, e, soprattutto,

attraverso gli interventi di ripristino della funzionalità degli edifici esistenti, spesso non

pienamente utilizzabili per le loro finalità istituzionali94.

Tuttavia, avuto riguardo alle spese in conto capitale95 sostenute nel 2003, a fronte di

stanziamenti definitivi di spesa pari ad € 69.156.447,95, sono state impegnate risorse per €

49.200.430,65, con un indice di realizzazione del 71,14%.

Solo per gli interventi originariamente finanziati con avanzo di amministrazione96 (15)

si è proceduto alla pubblicazione del bando di gara ovvero, in alcuni casi, alla loro

aggiudicazione, mentre per quelli che hanno visto modificata la loro fonte di finanziamento97

(6), non è stato specificato l’iter procedurale effettivamente posto in essere a seguito

dell’approvazione dei progetti esecutivi.

La conversione della relativa fonte di finanziamento e la destinazione a nuovi elaborati

progettuali, alcuni dei quali in via di definizione, ha comportato un sostanziale inutilizzo delle

menzionate risorse.

Nel biennio successivo l’ente ha impegnato spese finanziate con risorse proprie per

importi pressocchè equivalenti98 e, tuttavia, nell’ambito delle relazioni di gestione, non sono

state fornite esaustive indicazioni in ordine alla prosecuzione e/o completamento di talune

opere già programmate.

In linea generale, giova preliminarmente osservare che l’ente, con riferimento

all’approvazione di alcuni progetti99, ha proceduto ad assumere atti di gestione della spesa

secondo una modalità differente dall’iter generalmente necessario per giungere alla corretta

ed efficace assunzione dell’inerente obbligazione.

Trattasi dell’istituto della prenotazione che100, in linea generale, vincola la disponibilità

dello stanziamento per il periodo occorrente per l’espletamento dell’inerente procedura, pur in

assenza dei requisiti previsti per l’impegno vero e proprio.

Qualora la stessa non si concluda entro la chiusura dell’esercizio finanziario, o non

vengano adottati atti ad esso riferibili entro il termine dell’esercizio, come si ipotizza nel

primo dei casi richiamati in nota 99, i provvedimenti di prenotazione decadono generando

un’economia che concorre ad incrementare il risultato contabile di amministrazione.

93 Gli stanziamenti autorizzatori definitivi hanno subito una contrazione per circa 700.000,00 euro nel 2003 e sono stati assunti minori impegni per ulteriori 175.000,00 euro. Non è stato possibile procedere ad analoghe comparazioni per gli anni 2004 e 2005, non essendo stati trasmessi i dati di consuntivo relativi ai predetti interventi di spesa. 94 Il Direttore dell’Area Patrimonio, con nota prot. 1127 del 27.12.2006, ha infatti fatto presente che, “nell’ambito degli interventi di edilizia scolastica, è stata data priorità agli investimenti miranti ad eliminare tali oneri”. 95 Con riferimento al progetto “Investire nelle scuole”. 96 Trattasi di avanzo di amministrazione accertato in anni precedenti. 97 Si richiama la delibera di C.P. n.79 dell’8 luglio 2003. 98 Nel 2004 per € 36.750.843,00, nel 2005 per € 40.876118,32. 99 Cfr. deliberazioni n. 1 dell’8 gennaio 2003 concernente lavori di manutenzione straordinaria dell’Ipsia Casanova, finanziato con prenotazione d’impegno risalente all’anno precedente, e deliberazione n. 566 del 18 giugno 2003 riguardante il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione degli impianti elevatori di alcuni edifici scolastici di competenza della II Direzione tecnica. 100 Tale istituto può tradursi in impegno, ai sensi dell’art. 183 del T.U.E.L., solo a seguito di gare effettivamente bandite prima del termine dell’esercizio.

22

Come noto, tale fattispecie è finalizzata a non reiterare più volte atti preliminari per lo

stesso procedimento, che, solo se tempestivamente adottati, determinano una più celere ed

efficace utilizzazione delle risorse disponibili.

Peraltro, con riferimento all’annualità 2003, va rilevato che, a fronte di un vincolo di

destinazione operato dal legislatore101, dall’analisi della documentazione in atti pervenuta

risulta che sono stati assunti impegni per “gare da appaltare”102.

Trattasi di impegni contabili e non giuridici103, assunti quindi solo a seguito di

approvazione degli elaborati progettuali, o comunque mediante atti amministrativi privi del

presupposto giuridico dell’obbligazione perfetta sottostante104, per alcuni dei quali è

ipotizzabile, anche in questo caso, l’intervenuto successivo disimpegno delle somme ed il

riutilizzo per differenti investimenti di settore.

Depone in tal senso il fatto che, con riferimento alle previsioni di Peg, gli interventi

attuati presentano una notevole incongruenza rispetto agli interventi inizialmente

programmati.

Ciò è dipeso non solo da una modifica, in corso d’anno, della fonte di finanziamento

della spesa in conto capitale, ma anche dalla coeva individuazione di nuove priorità

d’intervento da realizzare mediante l’utilizzo delle predette entrate.

A ciò si aggiunga che l’amministrazione provinciale ha beneficiato di trasferimenti ex

lege 50/85 in misura molto inferiore rispetto agli importi richiesti105 e successivamente

assegnati con appositi decreti di concessione106.

Anche i finanziamenti ex lege n. 23 del 1996 sotto forma di mutui ventennali

accendibili presso la Cassa DD. e PP. con onere di ammortamento a carico dello Stato si sono

rivelati uno strumento marginale per attuare interventi in materia di edilizia scolastica. Va

altresì evidenziato che, con riferimento alle annualità 2003 e 2004 del triennio 2003-2005, il

Ministero dell’istruzione, università e ricerca aveva provveduto con proprio decreto107 a

stabilire i criteri per la ripartizione dei fondi fra le Regioni108 ai sensi dell’articolo 4 della citata

disposizione e fissato gli indirizzi intesi ad assicurare il coordinamento degli interventi ai fini

della programmazione scolastica nazionale109.

101 Cfr. l’art. 183, comma 5, lettera b) del T.U.E.L., secondo cui “le spese in conto capitale si considerano impegnate ove sono finanziate in corrispondenza e per l’ammontare dell’avanzo di amministrazione accertato”. 102 Cfr. quanto riportato nella relazione al consuntivo ai sensi dell’art. 153 del T.U.E.L.. 103 Impegni in quanto tali assimilabili alle sopra menzionate prenotazioni. 104 Il perfezionamento si realizza con l’aggiudicazione delle gare e la stipula dei relativi contratti. 105 Cfr. punto D 12 del questionario compilato dal dirigente dell’Area. 106 Cfr. art. 6 della previgente L. R. 31 ottobre 1978, n. 51, come richiamata dall’art. 8 della L.R. 50/85, ora abrogata, unitamente alle sue successive modificazioni, dall’art. 87, comma 1, lettera a) della L.R. 27 febbraio 2007, n. 3. 107 Cfr. D.M. 30 ottobre 2003, attributivo di risorse alla Regione per circa 49 milioni di euro. 108 La programmazione dell’edilizia scolastica finanziata con la citata legge si realizza mediante piani generali triennali e piani annuali di attuazione regionali. 109 In ambito regionale solo la Provincia di Napoli non ha beneficiato, per le annualità 2003-2005, di contributi ai sensi della disposizione sopra citata.

23

Non può escludersi che tale situazione sia dipesa dall’inosservanza dei termini

perentori di cui all’art. 4, comma 5, della legge n. 23 del 1996110, atteso che, nell’ambito

delle relazioni sullo stato di attuazione degli inerenti progetti, il responsabile ha fatto presente

che gli interventi in tal guisa finanziabili non sono stati appaltati in quanto non era pronta la

progettazione esecutiva da far approvare alla Giunta, condizione necessaria affinché l’Istituto

finanziatore concedesse il prestito111.

A tale riguardo, il nuovo Responsabile di struttura ha fatto presente la necessità che,

all’interno dell’Area, venga costituito un Ufficio con competenze specialistiche tali da

consentire il tempestivo assolvimento degli adempimenti procedurali di natura tecnica

necessari per accedere ai finanziamenti regionali ed europei112.

Occorre, inoltre, sottolineare il mancato riutilizzo dei residui passivi di mutui già

contratti dall’Amministrazione e da destinare a nuova opera113, per i quali il Dirigente

preposto all’epoca, in ordine alle motivazioni del mancato raggiungimento dell’obiettivo

assegnato, ha rappresentato che “………non sono facili da individuare…. ……e se ne ignorano

la natura ed i presupposti giuridici sulla base dei quali la Provincia ha ottenuto le relative

disponibilità” 114.

Nella tabella che segue, sulla base di quanto comunicato dall’ente e successivamente

verificato in sede di analisi delle risultanze contabili, si riporta un quadro sinottico degli

importi delle risorse trasferite al settore ai sensi delle surrichiamate disposizioni.

Tabella n. 1

Complessivamente, la tipologia degli interventi realizzati nel triennio, come si evince

dalla tabella sotto riportata, ha riguardato in massima parte adeguamenti alle norme vigenti

in materia di sicurezza di impianti ed attrezzature, nonché di dispositivi antincendio, attesa

la proroga concessa dal legislatore in ordine all’osservanza delle disposizioni di cui al d. lgs.

del 19 gennaio 1994, n. 626 ed al Decreto del Ministero dell’Interno del 26 agosto 1992115.

110 L’articolo in questione prevede che, entro 180 giorni dalla pubblicazione del piano generale nel bollettino ufficiale delle regioni, gli enti territoriali competenti approvano i progetti esecutivi relativi al primo anno del triennio e provvedono alla richiesta di concessione dei mutui alla Cassa Depositi e Prestiti, dandone comunicazione mediante invio dei relativi atti deliberativi alla Regione. 111 Cfr. le relazioni sullo stato di attuazione dei programmi predisposte dai dirigenti responsabili e trasfuse nella relazione di Giunta resa ai sensi dell’art. 151, comma 6, del T.U.E.L.. 112 Cfr. la già citata nota del 4 marzo 2010. 113 Cfr. programma 39 progetto 5 - devoluzione mutui edilizia scolastica. 114 Cfr. relazioni sullo stato di attuazione del progetto. 115 Cfr. art. 15 della legge del 3 agosto 1999, n. 265, che disponeva la proroga al 31 dicembre 2004 del termine inizialmente previsto dall’art. 1 bis della legge 23 dicembre 1996, n. 649 per l’effettuazione dei lavori finalizzati all’osservanza delle predette disposizioni.

ESERCIZIO FINANZIARIO TRASFERIMENTI DALLO STATO TRASFERIMENTI DALLA REGIONE

2003 € 0,00 L. 23/96 € 630.077,41 L. 50/85

2004 € 2.353.356,58 € 1.953.004,35

2005 € 0,00 € 1.103.391,00

24

Tabella n. 2

OGGETTO IMPORTO ISTITUTO SCOLASTICO-ANNI

Manutenzione straordinaria € 242.734,74 ITCG Archimede in Napoli 2003

Manutenzione straordinaria € 180.759,91 ITAG De Cillis in Napoli 2003

Manutenzione straordinaria € 206.582,76 ITC Nitti in Napoli 2003

Bonifica amianto € 499.999,80 ITC Duca degli Abbruzzi 2003

Completamento impianti antintrusione € 1.075.000,80 Numero imprecisato di Istituti 2003

Impianto condizionamento autonomo per gli uffici di segreteria

€ 800.000,00 Per cento istituti 2003

Lavori sala convegni € 127.500,00 IPIA Sannino in Napoli 2003

Adeguamento alle norme di sicurezza € 350.000,00 IPSCT Graziani di T.Annunziata 2003

Adeguamento alle norme di sicurezza € 250.000,00 ITGC Cesaro di T.Annunziata 2003

Adeguamento alle norme di sicurezza € 600.000,00 L.C. Durante in Frattamaggiore 2003

Realizzazione tenso struttura € 270.000,00 Istituto Pedagogico Alberini in Nola

Adeguamento alle norme di sicurezza € 1.245.110,54 LS Severi in Castellammare di Stabia 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 707.893,81 ITGC Mattei Casamicciola 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 591.313,00 ITIS Giordani in Napoli 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 100.001,00 ITIS Righi in Napoli 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 500.000,00 IPAMColombo T.del Greco 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 1.003.804,00 ITC Torr.in Casavatore 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 150.000,01 IPSIA Meucci 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 800.000,00 LC Genovesi in Napoli 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 1.400.000,00 ITN Caracciolo in Procida 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 600.000,00 IPSCT Falcone in Pozzuoli 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 1.003.804,00 IPAG Silvestri in Pozzuoli 2004

Ristrutturazione € 975.000,00 IPSIA Bernini in Napoli 2004

Manutenzione straordinaria € 500.000,00 ITIS Volta in Napoli 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 500.000,00 IPSIA Enriques in Portici 2004

Adeguamento alle norme di sicurezza € 230.390,28 ITIS Righi e ITC Nitti in Napoli 2005

Adeguamento alle norme di sicurezza € 300.000,00 IPSCT Nobile in Nola 2005

Adeguamento alle norme di sicurezza € 300.000,00 IPIA Ponticelli in Napoli 2005

Adeguamento alle norme di sicurezza € 273.000,00 ITCG Vitruvio in Castellammare di Stabia 2005

Adeguamento alle norme di sicurezza € 100.000,00 IIPSSAR Petronio in Pozzuoli 2005

Adeguamento alle norme di sicurezza € 500.000,00 IPIA Toiano in Pozzuoli 2005

Ampliamento € 500.000,00 Istituto in Pomigliano D’arco e LS

Imbriani in Napoli 2005

Manutenzione straordinaria € 500.000,00 LS Sbordone in Napoli 2005

Manutenzione straordinaria € 250.000,00 Polifunzionale Don Milani in Napoli 2005

Tensostruttura palestra € 750.000,00 LS Severi di Castellammare 2005

Ristrutturazione € 200.000,00 IAS Gennaro Vesuviano 2005

Ristrutturazione € 700.000,00 ITC San Paolo di Sorrento 2005

25

L’Ente ha provveduto a tali incombenze in misura inferiore rispetto alle necessità

prospettate116.

Peraltro, al fine di calibrare con la dovuta efficacia gli interventi strutturali e

manutentori in materia di sicurezza, l’attuale dirigente ha sottolineato l’imprescindibilità di

una puntuale verifica del grado di vulnerabilità sismica del 70% degli edifici, la cui

costruzione risale ad epoca antecedente il 1981, anno a partire dal quale la progettazione

tiene conto degli effetti delle azioni sismiche.

Ad oggi, è stato precisato che tale attività non è stata ancora avviata per mancanza di

risorse finanziarie adeguate117.

Per quanto concerne gli interventi per opere di manutenzione straordinaria, atti ad

evitare la non usufruibilità delle strutture, l’Amministrazione ha sottolineato come la loro

esecuzione non abbia richiesto la sospensione dell’attività didattica.

Peraltro, in ordine alle fasi di gestione delle opere è stato riscontrato un sostanziale

rispetto dei termini previsti in contratto per la loro ultimazione.

Rari sono stati i casi di sospensione parziale o di proroga limitatamente a quelli

oggetto di perizia suppletiva o di variante.

Come risulta dalle schede di rilevazione compilate dall’ente, gli interventi d’importo più

elevato avviati nel corso del 2003 e consegnati nel 2005 - in disparte ogni valutazione in

ordine ad eventuali cause esogene, quali l’ottenimento dei prescritti pareri od autorizzazioni -

hanno scontato un’eccessiva dilatazione dei tempi inerenti alle fasi di redazione tecnico-

progettuale, considerata la consistenza e tipologia delle risorse umane a tale fine utilizzate

dalle competenti Direzioni tecniche118.

L’approvazione dei pertinenti elaborati da parte dell’organo competente è intervenuta

anche a distanza di quattro anni rispetto al reperimento delle relative risorse. Trattasi, infatti,

di avanzo di amministrazione degli anni 1998, 1999 e 2000.

Con riferimento agli interventi programmati nel triennio in esame e relativi a “nuove

costruzioni”, è stato portato a compimento solo quello in località Grumo Nevano (la

realizzazione dell’intervento in Giugliano è stata programmata nel triennio precedente). Solo

in alcuni casi sono state fornite le motivazioni della loro mancata attuazione, attribuite sia a

116 Cfr., a tale proposito, il prospetto degli importi richiesti e comunicati riguardo a tale specifico compito, come evidenziati nel punto D12 del questionario. 117 Cfr la già citata nota del 4 marzo 2010.

118 Il coordinatore dell’Area, referente per la compilazione del questionario, in ordine alle iniziali omesse indicazioni relative agli aspetti organizzativi delle summenzionate Direzioni tecniche (cfr. punto D2 del questionario), ha successivamente precisato, in sede di riscrittura del predetto documento, che l’ente dispone di 36 unità appartenenti alla categoria “D”. 119 Il dirigente di Settore dell’epoca ha fatto presente che, in riferimento alla nuova opera prevista in località Vico Equense, si è in attesa dell’esito di un ricorso presentato al Consiglio di Stato. 120 La costruzione degli edifici in Volla ed in Torre del Greco è stata de finanziata, in quanto il Consiglio, con deliberazione n. 220 del 20.12.2005, ha deciso di devolvere i fondi per altre opere. 121 Cfr. nota del 6.7.2009, prot. 4733 di quest’Ufficio. 122 Cfr. nota di riscontro in ordine allo stato di attuazione degli interventi programmati acquisita in data 11 agosto 2009, prot. 5539 di quest’Ufficio. 123 Con riferimento alla costruzione di un edificio in Marano e della cittadella scolastica in Pomigliano D’Arco.

26

non meglio definite problematiche inerenti alle correlate procedure espropriative119, sia ad

una successiva autorizzata devoluzione delle risorse per altre finalità120. Inoltre,

l’amministrazione, a fronte di quanto espressamente richiesto121 in ordine all’eventuale

prosecuzione fino al primo semestre 2008 di opere risalenti al periodo in esame, si è limitata

ad attestare l’avvenuta applicazione di quote di avanzo di amministrazione accertato nel

triennio successivo122.

Peraltro, per taluni interventi di particolare complessità, le fasi tecnico-progettuali

definitive sono in corso d’ultimazione123, così come il reperimento delle correlate risorse

finanziarie, rese in concreto disponibili attraverso apposite integrazioni agli importi

inizialmente stanziati a seguito dell’intervenuta approvazione della progettazione preliminare.

Non va peraltro sottaciuta l’incidenza che in tale ambito hanno assunto le varianti

urbanistiche approvate dagli enti proprietari dei suoli.

Va rimarcato, comunque, che, nell’ambito degli interventi per nuove acquisizioni

finalizzati a porre in essere una politica di abbattimento delle spese per fitti passivi, l’ente, nel

corso del triennio in esame, si è sforzato di prestare attenzione alla realizzazione del

programma autorizzato dall’organo di indirizzo politico.

A tale riguardo, si segnala il perfezionamento delle procedure di acquisto di due

immobili.

Il primo, sede del Liceo scientifico “A. Pansini”, detenuto dall’ente ma di proprietà della

Regione, che, in precedenza, ne aveva disposto l’inclusione in un programma di dismissione

dei cespiti non direttamente utilizzabili per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali,

è stato trasferito in proprietà124 con un esborso complessivo di euro 770.250,00, di gran

lunga inferiore all’importo della perizia estimativa eseguita dall’Agenzia delle entrate ed

ammontante ad € 2.054.000,00.

Ciò è avvenuto perché l’ente, a seguito dell’approvazione di apposita legge

regionale125, si è avvalso della possibilità di esercitare un diritto di prelazione usufruendo di

un abbattimento del prezzo di vendita in misura non inferiore al 50% del predetto importo e

di una ulteriore riduzione del 25%, in quanto titolare della gestione del bene stesso.

Il secondo, sede dell’I.T.C. “Scotellaro”, è stato acquisito al patrimonio indisponibile

dell’ente con procedimento instaurato con avviso pubblico emesso in data 16 novembre 2002.

L’amministrazione provinciale, in considerazione delle caratteristiche dell’immobile e

del suo stato di conservazione, riservandosi la facoltà di richiedere le modifiche e migliorie

ritenute necessarie alla sua migliore funzionalità, ha dapprima sottoscritto un contratto di

124 Con atto notarile del 25 febbraio 2005. 125 Cfr. art. 2, commi 10 e 11, legge regionale 5 agosto 2003, n. 15, come integrata dalla legge regionale del 12 dicembre 2003, n. 22.

27

vendita di cosa futura in data 26/06/2003 e, circa due anni dopo, quello di venuta ad

esistenza del bene, in data 16/06/2005.

Il reperimento delle relative risorse finanziarie, se per un verso ha richiesto la

integrazione126 delle risorse inizialmente stanziate per il finanziamento di tale investimento,

pari ad € 6.995.253,47, per l’altro ha consentito una consistente riduzione della spesa annua

per fitti passivi127.

L’amministrazione provinciale, inoltre, ha comunicato di aver proceduto a porre in

essere un’ulteriore acquisizione.

Trattasi di un immobile sede dell’Istituto Alberghiero “De Medici”, facente parte di un

complesso sito in Pollena Trocchia128, il cui ritardo nel perfezionamento dell’inerente

procedura129 è stato determinato anche dall’insufficienza degli importi inizialmente stanziati a

tale fine130 rispetto alle somme occorrenti, giusta perizia di stima successivamente eseguita

dall’ Agenzia del Territorio131.Il dirigente dell’Area dell’epoca ha tuttavia sottolineato che, a

seguito dell’accettazione della proposta di acquisto formulata, è emersa l’esistenza di un

contenzioso in merito ad una precedente proposta avanzata da altra Amministrazione e non

adempiuta. La Provincia ha chiesto132 alla controparte di procedere al frazionamento

dell’immobile offerto in vendita dal resto del complesso e l’atto di transazione per il giudizio in

corso prima di procedere alla sottoscrizione, avvenuta in data 20 dicembre 2006,

dell’inerente atto di acquisto.

Per quanto concerne l’espletamento di compiti di manutenzione ordinaria degli

immobili in possesso o in proprietà, l’ente ha comunicato di avere sostenuto gli importi di

spesa di seguito elencati:

Tabella n. 3

Esercizio finanziario Importo

2003 € 9.228.164,00

2004 € 10.329.004,00

2005 € 16.823.764,93

Come già sottolineato, la Provincia, per effetto dei trasferimenti delle strutture

scolastiche disposti ai sensi dell’art. 8 della legge 23/96133, ha dovuto provvedere,

compatibilmente con le risorse finanziarie rese disponibili134, alla manutenzione ordinaria di

126 Con deliberazione n. 520 del 5 giugno 2003 è stato stanziato un importo pari ad € 1.470.000,00 per l’acquisto dell’edificio ristrutturato “chiavi in mano”. 127 Per tale istituto era in essere un contratto di locazione per € 606.920,47 annui più adeguamenti ISTAT. 128 Cfr. delibera n. 217 del 26 novembre 2003. 129 Solo in data 20 dicembre 2006 si è proceduto alla sottoscrizione dell’atto di acquisto. 130 Lo stanziamento iniziale, pari ad € 614.281,11, ha richiesto una successiva integrazione mediante applicazione dell’avanzo 2004, giusta delibera di C.C. n. 218 del 29 novembre 2005. 131 Il valore dell’immobile è stato stimato in € 892.000,00. 132 Con nota prot. 442 del 24 marzo 2006. 133 Cfr. relazione redatta nel dicembre 2002 dall’Area Tecnico manutentiva, pervenuta in data 13 luglio 2009, prot. 4857 di quest’Ufficio. 134 Cfr. art. 149 del T.U.E.L..

28

ben 146 plessi scolastici135 in aggiunta a quelli, pressocchè di eguale numero, già in

dotazione.

In tale ambito, i suddetti servizi, rientranti nell’ottica di una progressiva gestione

integrata di “global service”136, intesa come gestione e manutenzione ordinaria e

programmata di tutti gli immobili di proprietà o detenuti dall’ente e gestione tecnica degli

interventi necessari ed erogazione di prestazioni integrative, hanno potuto formare oggetto di

affidamento in house providing137 a Società di multiservizi a totale partecipazione pubblica138

(A.S.U.B. S.p.a.) appositamente costituita a tal fine139.

L’amministrazione provinciale, nelle more dell’acquisizione dei rilevamenti e della

costituzione del database degli edifici scolastici140, già oggetto di separato affidamento alla

predetta Società141, in sede di stipula di apposita convenzione142 ha inteso individuare

espressamente143 le prestazioni necessarie ed accessorie atte a garantire il corretto

svolgimento del servizio di manutenzione.

Ciò al fine di implementare una gestione sostanzialmente riconducibile allo stesso ente

affidante144 o alle sue articolazioni145, investite di penetranti poteri autorizzatori in tale

ambito146.

In particolare, la controparte ha assunto l’obbligo di provvedere147:

a) all’implementazione del censimento del patrimonio e delle reti dei servizi tecnologici,

ottenuti per rilievo diretto;

b) all’implementazione dei rilievi di dettaglio geometrico e descrittivo dello stesso patrimonio;

c) all’implementazione ed aggiornamento del sistema informatico per la gestione delle attività

del servizio di manutenzione;

d) al monitoraggio del patrimonio;

135 Cfr. allegato “A” alla delibera di G.P. n. 397 del 10 maggio 2002, pervenuta nei termini come sopra indicati. 136 Cfr. pagina 6 del Disciplinare tecnico-prestazionale appositamente predisposto. 137 Tale istituto viene menzionato per la prima volta nel libro bianco del 1998, nel quale la Commissione europea, con riferimento al settore degli appalti pubblici, li qualifica come “quelli aggiudicati all’interno della Pubblica amministrazione, ad esempio tra Amministrazione centrale e locale o, ancora, tra una Amministrazione ed una società interamente controllata”. Il ricorso a tale forma di affidamento da parte di un ente pubblico a persona giuridicamente distinta, senza preventiva gara, è consentita qualora l’ente eserciti sul soggetto giuridico distinto un controllo analogo a quello dallo stesso esercitato sui propri servizi ed il soggetto giuridico realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente che lo controlla ( cfr. art. 113, comma 5, lettera c) del T.U.E.L. in ordine alle condizioni come sopra enucleate ed in origine elaborate dalla sentenza Teckal- Corte di giustizia CE 18 novembre 1999). 138 Il 49% del capitale sociale detenuto da Italia Lavoro, ente strumentale del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, a seguito di apposita delibera autorizzativa di Consiglio, è stato interamente acquisito al patrimonio dell’ente, giusta determina dirigenziale n. 10281 del 22 settembre 2006. 139 Tale società è stata istituita ai sensi dell’art. 4, comma 6, del d.l. 31 gennaio 1995, n. 26, convertito in legge n. 95 del 29.03.1995. 140 Cfr. quanto premesso e rilevato in sede di redazione del disciplinare. 141 Cfr. l’atto di affidamento indicante la percentuale (80%) del fatturato della società, proveniente da servizi svolti su commessa dell’Amministrazione provinciale. 142 Cfr. convenzione dell’01.08.2000 di durata quinquennale e successivo nuovo atto di affidamento del 06.09.2005 di durata biennale. 143 Mediante la sottoscrizione del surriferito allegato tecnico, inteso quale parte integrante dell’atto di affidamento. 144 Cfr. art. 7 disciplinante l’obbligo di indicazione preventiva all’ente in relazione a qualsiasi determinazione gestionale societaria atta ad incidere sul proprio assetto organizzativo e sulle attività correnti e nuove. 145 Cfr artt. 7 e 8 del predetto disciplinare che intestano all’Ufficio tecnico il potere di approvare il programma di manutenzione redatto dalla società e di effettuare non meglio definite funzioni di controllo. 146 L’ente, avvalendosi di un modulo societario con tali caratteristiche, ha implementato un modello di organizzazione di delegazione interorganica. 147 Cfr. art. 2 della Convenzione.

29

e) all’aggiornamento continuo dei rilievi, dei database e di tutte le informazioni previste;

f) alla gestione operativa del sistema informatizzato per il coordinamento delle attività di

manutenzione preventiva ed a guasto;

g) all’esecuzione tempestiva di tutte le attività di manutenzione previste dall’allegato

disciplinare tecnico;

h) all’esecuzione tempestiva delle opere di manutenzione a misura eventualmente ordinate

dall’Amministrazione148.

Tuttavia, in disparte i riscontri per la liquidazione delle risorse finanziarie149,

dall’esame della documentazione trasmessa non si è potuto accertare se l’Amministrazione

abbia effettivamente istituito un organismo di controllo per l’esercizio di vigilanza e di verifica

dei risultati di gestione, così come previsto da apposito emendamento consiliare150 di

approvazione dello schema di convenzione sottoposto alla sua approvazione.

A tale ultimo riguardo, il nuovo Responsabile apicale di settore ha comunicato che è in

fase di attuazione un intervento di riorganizzazione interna dell’Area, che prevede

l’affidamento di un incarico ai funzionari titolari di posizione organizzativa all’interno delle

quattro Direzioni tecniche, per l’espletamento di un’attività di supporto all’Ufficio di

Supervisione del servizio di gestione e manutenzione degli edifici scolastici affidato alla

surriferita società.

Non è esclusa, peraltro, l’eventuale costituzione di una nuova Direzione tecnica di

supervisione, considerata la necessità di implementare i predetti controlli151.

Per quanto concerne gli interventi manutentivi di modesta entità, le attestazioni in

tale ambito fornite dall’Amministrazione evidenziano che ben 174 Istituzioni scolastiche

hanno richiesto la delega per la gestione dei fondi riguardanti le suddette attività152, atteso

che l’ente aveva già in precedenza approvato, sulla base delle linee di indirizzo all’uopo

definite153, un apposito regolamento per l’attribuzione e la gestione delle stesse ai sensi

dell’art. 3, comma 4, della legge n. 23 del 1996154.

148 Nei limiti degli importi indicati nel quadro economico annuale di riferimento. 149 Cfr. l’art. 7 dell’atto di affidamento. 150 Delibera di C.C. n. 81 del 4.08.2005 di approvazione della delibera di G.P. n. 877 del 21.07.2005. 151 Cfr la già citata nota del 4 marzo 2010. 152 Cfr. punti D 10.1, 10.2 e 10.3 del questionario, opportunamente ricompilato a seguito delle iniziali omesse indicazioni. Le somme accreditate dalla Provincia alle suddette Istituzioni risultano essere pari a € 945.400,00 per il 2003; € 884.103,60 per il 2004; € 774.300,00 per il 2005. 153 Cfr. delibera consiliare n. 169/99. 154 Cfr. gli articoli contenuti nel Titolo II del regolamento approvato con delibera consiliare n. 60 del 29 luglio 2002.

30

3.2 PROVINCIA DI BENEVENTO

L’attività della Provincia di Benevento, relativamente all’edilizia scolastica, deve essere

esaminata partendo dall’analisi del programma triennale dei lavori pubblici predisposto per gli

anni 2003 – 2005155.

In dettaglio, il patrimonio edilizio scolastico è costituito da 51 edifici per far fronte ad

una popolazione scolastica di 16.000 alunni, di cui 10.000 residenti nel capoluogo e 6.000

negli altri comuni della provincia; gli immobili sono distinti in base al principio della titolarità

del diritto nel seguente modo:

a) dodici immobili sono in piena proprietà dell’Ente;

b) quindici immobili sono condotti in locazione, oltre a quello adibito a sede del

Provveditorato agli Studi;

c) ventitre immobili sedi di Istituti scolastici trasferiti in uso gratuito dai Comuni in virtù

della legge n. 23/96156.

In base alla citata legge, l’Ente ha comunicato che, agli inizi del 2009, sono in corso di

trasferimento alla Provincia altri sette edifici a titolo gratuito, i quali sono in grado di ospitare

settecento alunni.

La legge n. 23/96, che, come detto in precedenza, ha operato il riordino delle

competenze in materia scolastica assegnando alla Provincia un ruolo di notevole rilevanza, ha

comportato nel triennio 2000 – 2003 un aumento considerevole della popolazione scolastica e

degli edifici scolastici di competenza della Provincia di Benevento, anche se, nel contempo,

non si è verificato un adeguato trasferimento di risorse finanziarie da parte del Ministero,

come sottolineato dai vertici dell’Amministrazione provinciale, al fine di consentire la relativa

manutenzione157.

In considerazione anche delle recenti vicende verificatesi in diverse Regioni relative ai

cedimenti strutturali di alcuni edifici a causa dello stato di vetustà e della carenza di

manutenzione, è indubbio che il patrimonio edilizio scolastico richiede una particolare

attenzione; a ciò va aggiunto che si rende necessario l’adeguamento alla normativa in

materia di sicurezza per numerosi immobili, la cui realizzazione risale alla prima metà del

secolo scorso.

Nel caso della Provincia di Benevento il problema della manutenzione ordinaria e

straordinaria, nonché dell’adeguamento degli impianti, si è posto soprattutto per gli immobili

condotti in locazione e per quelli acquisiti a titolo gratuito, in virtù del trasferimento di

competenza operato dall’evocata legge n. 23/96.

155 Cfr. Peg 2003-2004-2005 della Provincia di Benevento. Si richiamano, in proposito, le osservazioni esposte in precedenza per la Provincia di Napoli riguardo alla formulazione generica degli obiettivi nei Peg. 156 I dati si rilevano dai Peg 2003-2005 citati. 157 I dati riportati sono stati acquisiti in occasione dell’audizione del responsabile del settore, avvenuta presso la Sezione regionale di controllo per la Campania in data 4/2/09.

31

Nel piano triennale citato la Provincia ha segnalato anche la necessità di procedere ad

interventi manutentivi per gli immobili di proprietà, in gran parte di non recente costruzione e

con una impiantistica non conforme alla vigente normativa in materia di sicurezza158.

In tale contesto va aggiunto che l’entrata in vigore della più recente normativa per

l’edilizia pubblica - finalizzata a garantire un sistema ottimale di sicurezza per gli utenti e ad

assicurare la conservazione del patrimonio immobiliare secondo criteri di sana e corretta

gestione159 – ha comportato adeguamenti delle strutture molto impegnativi in termini

finanziari, con conseguenti notevoli difficoltà in capo agli Enti locali.

Ciò premesso, l’Amministrazione è motivata a realizzare gli interventi di carattere

tecnico sul patrimonio di sua proprietà al fine di assicurare la realizzazione degli adeguamenti

menzionati160.

Per quanto concerne i ventiquattro immobili trasferiti in uso gratuito dai Comuni

sempre ai sensi della legge n.23/96, trattasi di strutture realizzate per tale destinazione ma

non recenti e mai ristrutturate, non in grado, quindi, di assicurare un livello accettabile di

funzionalità da un punto di vista didattico; oltre a tali carenze di fondo, si registrano notevoli

difficoltà nella realizzazione degli interventi da effettuare, considerato che le caratteristiche di

tali immobili sono del tutto contrastanti con i parametri imposti dalla normativa vigente in

tema di sicurezza, agibilità, impiantistica ed abbattimento delle barriere architettoniche161.

Per quanto concerne i quindici edifici condotti in locazione, l’Amministrazione ha

sottolineato162 che si tratta di immobili edificati in origine con destinazione diversa da quella

scolastica e, pertanto, si è resa necessaria una notevole attività di adeguamento, tuttora in

corso; al riguardo si rileva che anche la sede del Provveditorato agli Studi di Benevento è

ubicata in un edificio locato e tale situazione determina un aumento considerevole di costi cui

non corrisponde un congruo trasferimento di risorse finanziarie da parte dell’Amministrazione

centrale.

La politica gestionale del Settore dell’edilizia scolastica della Provincia di Benevento è

tesa a razionalizzare e migliorare la qualità delle strutture già facenti parte del patrimonio

dell’Ente e di quelle ottenute con i trasferimenti effettuati mediante la legge n. 23/96163.

In particolare, dall’esame dell’attività di programmazione, è emerso l’obiettivo da

parte dell’Amministrazione provinciale di riorganizzare l’intera rete del sistema scolastico

sotto un duplice aspetto: il primo relativo ad una più organica ed attuale dislocazione sul

territorio degli edifici per far fronte alle esigenze dell’intera collettività, soprattutto per offrire

un servizio soddisfacente alla popolazione scolastica non residente nella città capoluogo; il

158 La tipologia d’intervento da realizzare presso gli istituti scolastici di competenza della Provincia di Benevento è evidenziata nei citati Peg 2003-2005. 159 Si sottolinea, in particolare, il d.lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e succ. modifiche ed integrazioni. 160 Il coordinatore del settore edilizia scolastica ha specificato tale necessità sia nel corso della citata audizione, sia nella relazione illustrativa dei Peg 2003-2005. 161 La problematica relativa all’adeguamento degli impianti è stata affrontata nella predisposizione degli obiettivi da realizzare nei Peg 2003-2005. 162 L’originaria destinazione degli immobili diversa da quella scolastica è stata comunicata nell’audizione citata in data 4/02/09. 163 Tale circostanza è emersa nel corso della menzionata audizione del 4/2/09.

32

secondo finalizzato all’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili per l’adeguamento delle

strutture scolastiche, in particolar modo, di quelle ottenute in virtù dei trasferimenti della

legge n. 23/96, nell’intento di ridurre gli oneri derivati da locazioni passive con l’acquisizione

in proprietà di alcuni edifici scolastici.

Riguardo a tali profili, infatti, l’Amministrazione si è posta come obiettivo preminente

sia la finalizzazione della spesa in investimenti alla realizzazione o acquisto di nuovi

immobili164, ricorrendo alla stipula di mutui, sia l’acquisizione di eventuali risorse finanziarie

offerte dalle leggi statali, regionali o dall’ambito comunitario per definire il completamento, la

ristrutturazione, l’ampliamento degli immobili di proprietà o trasferiti a titolo gratuito ed il

potenziamento delle strutture scolastiche mediante attrezzature, creazione di laboratori,

palestre, e, in generale, l’occorrente utile per una completa ed efficiente attività didattica.

Sicuramente appare significativo il proposito di ridurre, e nel corso degli anni di

eliminare del tutto, i costi (non precisati con riferimento al 2008) derivanti dalle locazioni

passive165.

Alla stregua di tale indirizzo sono già stati attuati degli interventi ed altri sono in corso

di attivazione, per acquistare immobili da adibire a sedi scolastiche166.

L’Amministrazione provinciale ha acquistato, infatti, una nuova sede dell’Istituto

professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione in via S. Colomba di Benevento già

dall’anno scolastico 2000 – 2001; sono state inoltre acquistate una nuova sede dell’I.P.S.I.A.

alla Via Bocchini di Benevento sempre nell’anno 2001 ed una nuova sede da adibire a

Provveditorato agli studi alla via S. Colomba di Benevento.

Inoltre, in attuazione della legge regionale n. 50/85, si è provveduto a richiedere nel

triennio in esame il contributo regionale per il finanziamento di interventi urgenti di

adeguamento, ristrutturazione e completamento di lavori relativi agli edifici scolastici.

Tale richiesta è stata determinata non soltanto dalla necessità dei più volte richiamati

interventi di ristrutturazione e di adeguamento degli stessi alla normativa in tema di

sicurezza, igiene ed agibilità, ma anche dall’avvertita esigenza di installare sistemi di

protezione e di allarme degli stabili al fine di scongiurare le reiterate intrusioni notturne di

ignoti, comportanti ingenti danni alle strutture ed al materiale didattico, nonché forzate

interruzioni dell’attività scolastica.

Alla base della richiesta di contributi di cui alla l. n. 50/85, vi è quindi l’esigenza

prioritaria di garantire l’adeguamento degli edifici scolastici risalenti a periodi non recenti alla

normativa relativa alla sicurezza ed in secondo luogo di potenziare l’attività didattica con

l’acquisto di nuove attrezzature.

Va peraltro evidenziato che gli obiettivi del settore intesi ad ottimizzare le condizioni

generali e la funzionalità del patrimonio edilizio dell’Ente hanno origine anche dalla

164 Cfr. Peg 2003-2005. 165 Cfr. relazione del Coordinatore del settore edilizia scolastica ai Peg 2003-2005. Per il triennio in considerazione i predetti costi risultano essere pari, rispettivamente, ad € 967.493,11; € 906.551,85; € 994.293,34. 166 Cfr. relazione n. 8906/SEP del 3/2/2009.

33

circostanza che alcuni edifici di proprietà o concessi in uso gratuito ex legge n. 23/96

presentano un notevole interesse storico ed artistico.

Più in dettaglio, l’Amministrazione ha chiarito che la manutenzione ordinaria richiede

la realizzazione di diverse tipologie di lavori, finalizzati a garantire lo svolgimento dell’attività

cui gli immobili sono specificamente destinati e che possono essere individuate in sintesi nella

verifica dell’impiantistica, nella cura degli infissi, nel rifacimento della tinteggiatura e delle

pavimentazioni, nella manutenzione del verde e degli spazi esterni di pertinenza degli

immobili.

Per l’esecuzione di tali interventi, si è proceduto mediante affidamento a ditte esterne

secondo le modalità di cui al d.P.R. 554/99; con questo sistema sono stati realizzati tutti i

lavori riconducibili all’ambito della manutenzione ordinaria ed a quelli di manutenzione

straordinaria di ridotta entità.

Nella tabelle che seguono è riepilogata la situazione patrimoniale dell’edilizia scolastica

della Provincia di Benevento ai primi mesi del 2009, con l’indicazione degli immobili di

proprietà dell’Ente, di quelli condotti in locazione e di quelli trasferiti ai sensi della legge n.

23/96 dai Comuni all’Ente provincia.

Vengono inoltre riportati gli istituti scolastici in corso di trasferimento sempre ai sensi

della legge n. 23/96.

ISTITUTI SCOLASTICI DI PROPRIETA’ DELL’ENTE

Tabella n. 4

DESCRIZIONE SEDE ALUNNI 2000-2001

ALUNNI 2001-2002

ALUNNI 2002-2003 AULE

I.T.C. Alberti P. Risorgimento (Bn) 20A 8S

I.T.C. Alberti V. delle Poste (Bn) 845 816 878 15A 2S I.T. Geometri P. Risorgimento (Bn) 800 703 573 + 144 40A 8S I.T.A. Rampone Via Vindanese (Bn) 895 954 838 35A 4S

Liceo scientif. Rummo

V. S. Colomba (Bn) 1230 1054 1104 45A 7A

I.T.C e Geometri P.zza L. Sodo (Bn) 546 554 576 28° 5S I.T. Industriale V. San Lorenzo (Bn) 1150 1116 1111 30° 20S IST. Alberghiero Via G. Casselli (Bn) 1026 1001(475+347+179) 23A 10S Ist. Prof. IPSIA Via T. Boccalini (Bn) 504 501

Liceo Scientifico V.S.FrancescoS.Bartolomeo 178 179 175 10° 2S I.T.A. Circello V.prov.le Circello Macchi a

Circello 102 104 80 14 A

Liceo Scientifico v.Vitulanese Montesarchio 236 11A 4S

34

ISTITUTI SCOLASTICI CONDOTTI IN LOCAZIONE

Tabella n. 5

DESCRIZIONE SEDE PROPRIETA’ ALUNNI 2000-2001

ALUNNI 2001-2002

ALUNNI 2002-2003

AULE

I.T.A. Rampone v.le Principe di Napoli (Bn)

100 5°A 2S

I.T. Alberghiero v. Cocchia 1° 2° P.

Siciliano 179 9A 1S

Liceo scientifico G. Rummo

Via Garibaldi Colle Sannita

Mascia Michele 100 94 92 5A S

Liceo Scientifico Telese

V.P.Telesino (Telese)

Cusano Armando

21A 3S

Liceo Scientifico Telese

Telese Volpe 495 - 136 459 – 136 455

Liceo Scientifico Telese

Via Consortile Foglianise

Tommaselli 205 220 217 10A 3S

Liceo Scientifico Telese

Via Municipio Guardia S.

Di Santo R. 120 125 124 5A 1s

I.T. Geometri e Commerciale

V.le Giannelli S.Agata dei G.

Erede Parisi 563 557 213 16N 3S

I.T. Geometri e Commerciale

P.zza Municipio Amorosi

Ugo Riccardi 137 133 137 6A 3S

Provv. agli Studi v.le P.pe di

Napoli De Matteis Costruzioni

In corso di realizzazione nuova sede

35

ISTITUTI SCOLASTICI TRASFERITI AI SENSI DELLA L. 23/96 A – IN USO GRATUITO

Tabella n. 6

DESCRIZIONE SEDE PROPRIETA’ ALUNNI 2000-2001

ALUNNI 2001-2002

ALUNNI 2002-2003

AULE

Liceo Classico Giannone P.zza Risorgimento

Comune (Bn) 950 848 843 36N 6S

Ist. Magistrale Guacci Via Colomba Benevento

Comune (Bn) 1320 1626 1318 55N 4S

Ist. Prof. Agricoltura Vetrone

C.da Piano Cappelle (Bn)

Scuola 248 227 243 11N 4S

Ist. Prof. Serv comm.li Marco Polo

Via S. Colomba (Bn)

Comune (Bn) 415 271 352 30N 8S

Liceo Artistico Via Fiengo (Bn)

Comune (Bn) 95 102 127 4 multi

5S

Conservatorio di Musica

Via La Vipera (Bn) Comune (Bn) 600 581 30N

Liceo Classico “Virgilio” Via Bocchino S. Giorgio del S.

Comune 220 117 223 11N 4S

Ist. Prof. Agricoltura “Vetrone”

C.so da sette Luci S. Bartolomeo

Scuola 112 67 80 5N 2S

Ist. Prof. Ser: comm.li “Marco Polo”

Via Flora Colle Sannita

Comune 112 112 114 6N 1S

Liceo Classico(utilizzato per sede I.T.C.G.) S. Agata

Via S. Antonio A. S.Agata dei Goti Comune 115 117 333

17N 5S

Istituto statale d’Arte Via Cesine di Sopra –

Cerreto Comune 110 121 123 2N 5S

Liceo Classico Lombardi Via Lavatoio Aiola Comune 123 221 225

10N 4S

I.P. Industria e artigianato Palmieri

Via Matteotti Airola Comune 135 159 206 8N 3S

I.P. Servizi Alberghieri e ristorazione

Castelvenere Comune 42 130 108

10N 3S

Liceo Scientifico Morcone Comune 100 102 105 5A 3S

Liceo Scientifico Montesarchio

Via San Rocco Montesarchio

Comune 461 478 515 35A 4S

I.T.I.le Bosco Lucarelli V. Bagni S. Salvatore Telesino

Comune 79 107 75

5A 5S

I.T. per il turismo C.so Umberto I Faicchio

Fondazione Pascale

285 339 12° 4S

I.T. per il turismo P.zza Municipio Faicchio

Comune 349 4N 1S

I. Professionale A. Moro Via Vitulanese Montesarchio

Comune 180 190 156+2369 10n 1s

I.P.C.. A.Moro Airola Comune 199 I.T. Alberti P.zza Ariella S.M. dei

Cavoti Comune 186 172 167 10A 1S

Istituto Magistrale Croce Montesarchio Comune 404

B IN LOCAZIONE (Contratti di locazione in scadenza)

Tabella n. 7

DESCRIZIONE SEDE PROPRIETA’ ALUNNI 2000-2001

ALUNNI 2001-2002

ALUNNI 2002-2003

AULE

Liceo Artistico v.le S.Lorenzo Benevento

Varricchio Cosimo

116 121 127 3N 8S

84 90 35 4 multi 7 Istituto Magistrale Guachi

v.le R. Delcogliano

D’Alessandro 120 320 15N

Liceo Classico Tito Livio

P.zza Umberto I S.Agata dei

Curia Arcivescovile

180 180 169 9N 3S

36

Goti Istituto prof..le

IPSIA Via Boccalino

Benevento Grimoaldo srl 1S

Ist. Statale d’arte P.zza L. Sodo Cerreto Sannita

Curia Arcivescovile

4N 2S

Liceo Classico Virgilio

San Giorgio del Sannio

Ente Frati Madonna delle

Grazie

ISTITUTI SCOLASTICI DA TRASFERIRE AI SENSI DELLA L. 23/96

DAI COMUNI ALL’ENTE PROVINCIA

IN USO GRATUITO

Tabella n. 8

DESCRIZIONE SEDE PROPRIETA’ ALUNNI 2000-2001

ALUNNI 2001-2002

ALUNNI 2002-2003

AULE

Liceo Classico Via Mazzini S. Marco dei Cavoti

Comune 107 121 130 5N 2S

Liceo Classico Via Pozzocampo Solopaca

Comune 120 90 81 12N 2S

Ist. Prof.le Agricoltura Vetrone

C. da Trenta lance Dugenta Scuola 62 42 9 5N 1S

I.P. Industria e Artigianato Palmieri

Sede Urbano Telese Comune 176 186 181 3N 2S

Ist.prof.le Marco Polo

V. Municipio Baselice

Comune 141 136 130 9N 2S

Liceo Classico Telese 81

Convitto Nazionale Piazza Roma Benevento

Demanio

Nella tabella che segue vengono riportati gli importi di finanziamento tramite

trasferimenti al settore per i singoli esercizi finanziari in esame:

Tabella n. 9

Es. Fin. Trasferimenti Stato

(Disposiz. norm.)

Trasf. Regione

Disposiz. norm.) Altri Enti

2003 €. 497.520,00 (D.P.C.M. 2001)

€. 619.748,27 (L. 23/96)

2004 €. 150.221,40 (D.P.C.M. 2001) €.150.000,00 (L.64/86)

€. 973.163,70 (L.R. 50/85)

2005 €. 1.052.079,59 (L. 23/96)

€. 40.000,00 (D.P.C.M. 2001) €. 619.396,71 (L.R. 50/85)

37

Le tabelle successive si riferiscono ad interventi riguardanti il patrimonio scolastico dei

Comuni - e, quindi, di competenza di questi enti - le cui richieste di finanziamento sono state

presentate per il tramite della Provincia e da questa approvate con propri atti deliberativi.

L’Ente ha inteso così fornire un quadro completo degli interventi effettuati con contributi

regionali.

CONTRIBUTO REGIONE PER OPERE DI EDILIZIA SCOLASTICA – ANNO 2003

Tabella n. 10

COMUNI EDIFICI IMPORTO IN EURO

AMOROSI Scuola Media (116.015+129.114) 245.129

“ Scuola materna ed elementare 1.140.000

APICE Scuola materna ed elementare 600.000

“ Scuola media 780.000

ARPAIA Scuola media 259.070,50

“ Scuola elementare 366.274

BASELICE Scuola materna v. l. Capuano (adeguamento norme)

259.777,80

BUONALBERGO Plesso scolastico di via G. Capponi - adeguamento

200.000

CALVI Scuola elementare e media 228.274

CASALDUNI Scuola elementare e media 870.000

CASTELFRANCO IN MISCANO Scuola elementare e media 253.063

CASTELPAGANO Edificio per scuola materna 150.000

CASTELVENERE Edificio scolastico scuola elementare 270.000

“ Edificio scuola materna elem. e media 285.000

CAUTANO Scuola media (completamento) 100.000

“ Scuola Materna Capoluogo- adeguam. 150.000

CEPPALONI Scuola Elementare fraz. Bettiglio 197.000

“ Scuole elementari e medie G. Mazzini 780.000

“ Scuole elem. e medie fraz. S. Giovanni 200.000

CERRETO SANNITA Edificio Scuola elementare e materna 240.000

“ Scuola media 260.000

CIRCELLO Scuola media- risanamenti 85.260

“ Scuola materna – suppellettili 9.328

COLLE SANNITA Scuola materna 51.645

“ Scuola elementare 516.456

“ Scuola media 258.168

DUGENTA Scuola materna – Via Stazione 410.000

“ Scuola Via Nazionale 206.582

FOGLIANISE Scuola elementare Capoluogo 349.050

FRASSO TELESINO Istituto San Giovanni Bosco 205.000

FRAGNETO MONFORTE Scuola media Capoluogo completam. 346.503

“ Scuola elementare Capoluogo 241.750,70

“ Scuola media – Completamento 1.497.658

GUARDIA SANFRAMONDI n. 3 scuole: Suppellettili e attrezzature 100.000

“ Scuola elementare Capoluogo 400.000

38

“ Scuola media Guidi 322.770

LIMATOLA Scuola materna (Casale) 183.000

“ Scuola elem. fraz. Ave M. Gratia Plena 211.000

“ Scuola elementare fraz. Biancano 205.000

“ Scuola elementare Capoluogo 258.000

LIMATOLA Scuola elementare fraz. Giardoni 203.000

“ Scuola materna fraz. Giardoni 198.000

MOLINARA Asilo Nido 258.000

“ Plesso scolastico del Comune 139.443

MONTEFALCONE Istituto comprensivo statale 281.434

MONTESARCHIO Scuola media Foscolo 226.724

“ Scuola media Einaudi 355.838

“ Scuola elementare Capoluogo 512.008

“ Scuola elementare fraz. Varoni 169.621

“ Scuola elementare fraz. Cirignano 169.621

“ Scuola elementare fraz. Tufara 147.706

“ Scuola elementare fraz. Latonuovo 164.491

“ Scuola materna “isola dell’infanzia” 165.266

MORCONE Scuola media E.De Filippo (ristr. e adeg.) 253.063

“ Scuola elementare Principe di Napoli 273.722

PADULI Scuola materna Capoluogo 160.000

“ Scuola elementare Capoluogo 240.000

“ Scuola media 300.000

PANNARANO Scuola materna, Elem. e media (adeguamento normativo)

205.581

“ Acquisto arredi scolastici 30.288

PAUPISI Scuola media capoluogo v. A. Moro 540.250

PESCO SANNITA Scuola elementare Capoluogo 258.228

PIETRELCINA Scuola elementare (completamento) 51.645

PONTE Scuola materna Ferrovia 160.101

“ Scuola elementare Di Pietro 216.912

PUGLIANELLO Scuola elementare e materna Capoluogo 180.760

S.ANGELO A CUPOLO Scuola elementare e materna Bagnara adeguamento

194.000

“ Scuola elementare e materna V. Cardilli 250.000

“ Scuole elementari arredi 22.385,80

“ Scuola elementare e materna – loc. Motta 192.000

“ Scuola elementare e materna loc. Perrillo 280.000

“ Scuola media – Via Capoferri 395.000

S. AGATA DEI GOTI Scuola media Oriani – adeguamento 307.203

“ Scuola elementare e materna – adeguam. 452.950

S.BARTOLOMEO IN GALDO Recupero e risanamento edifici vari 2.476.681

S. CROCE DEL SANNIO Scuola elementare e media-adeguamento 67.140

“ Scuola materna 144.941

S. GIORGIO DEL SANNIO n. 8 scuole di vario tipo 2.582.000

S. GIORGIO LA MOLARA Scuola Via Paino dello Stallone 1.258.181

SAN LORENZELLO Scuola elementare Capoluogo 778.688

SAN LORENZO MAGGIORE Scuola materna 75.000

“ Scuola elementare 180.000

39

SAN LORENZO MAGGIORE Scuola media 100.000

SAN LUPO Scuola elementare e materna Capoluogo 248.000

SAN MARCO DEI CAVOTI Istituto comprensivo e capoluogo 600.000

SAN NAZZARO Scuola elementare adeguamento 225.000

“ Scuola materna 212.000

SOLOPACA Scuola elementare“Villaggio scolastico” 826.330

TELESE TERME Ist. Prof.le Palmieri consol. e adeguam. 351.000

TOCCO CAUDIO Scuola La Riola 303.000

“ Scuola Frigni 224.400

TORRECUSO Scuola elementare Fontanavecchia 77.468,50

“ Scuola elementare e materna Capoluogo 154.937

“ Scuola elementare e materna capoluogo 103.291

“ Scuola media statale Fusco 154.937

Vitulano Edifici scolastici vari 1.000.000

TOTALE GENERALE COMUNI 33.790.142,30

CONTRIBUTO REGIONE PER OPERE DI EDILIZIA SCOLASTICA – ANNO 2004

Tabella n. 11

COMUNI EDIFICI IMPORTI (Euro) APICE Scuola elementare e materna Nuovo Centro 600.000 “ Scuola media Nuovo Centro 830.000 “ Asilo infantile Nuovo Centro 110.000

“ Scuola elementare e materna San Martino 196.800,86 APOLLOSA Scuola media, elementare e materna 1.057.300 ARPAIA Scuola media 180.000 “ Scuola elementare 130.000 ARPAISE Edificio scuola elementare e infanzia 22.150 BASELICE Scuola materna via L. Capuano (adeguam. Norme) 195.669,90

BONEA Scuola media materna, elementare 1.092.000 BUONALBERGO Istituto comprensivo S. Fausto De Dominicis v.Capponi 1.352.101,56 CALVI Ex edificio scolastico Zuzzoli 197.000 CASALDUNI Edificio scolastico capoluogo-adeguamento sismico 270.000 CASTELPAGANO Scuola elementare capoluogo-miglioramento strutturale 120.000

CASTELVENERE Edificio scolastico Venditti miglioramento 251.000 “ Edificio scolastico Barbato- miglioramento 226.000 CAUTANO Scuola media (completamento) 150.000 CEPPALONI Scuola elementare Tresanti 200.000 “ Scuole elementare e media G. Mazzini 780.000

“ Scuole elementare e media fraz. S. Giovanni 200.000 “ Scuole materne, elementari e medie fraz. Bettiglio 500.000 CERRETO SANNITA Edificio scuola elementare – miglioramento 228.000 CIRCELLO Scuola media – risanamenti 108.135 “ Scuola materna – suppellettili 11.193,91 “ Scuola elementare Via Roma – adeguamenti 34.020

COLLE SANNITA Scuola elementare capoluogo e struttura palestra 274.050 CUSANO MUTRI Edificio elementare capoluogo – recupero e adeguamento 197.844 “ Scuola media – recupero e adeguamento 234.240 “ Scuola elementare e materna di Civitella Licinio 89.426 “ Scuola elementare S. Felice 46.482

DUGENTA Edificio scolastico Via Nazionale 206.582,76 “ Scuola materna Via Stazione 410.000 FOGLIANISE Scuola elementare Capoluogo 540.000 FRASSO TELESINO Istituto San Giovanni Bosco 850.000 “ Arredi istituto San Giovanni Bosco 23.289,72

“ Scuola materna Statale – adeguamenti 340.000 FRAGNETO MONFORTE Scuola elementare Capoluogo- adeguamento antisismico 741.223 “ Scuola media – completamento 1.488.817,76

40

GUARDIA SANFRAMONDI Suppellettili e attrezzature scuole elementari materne e medie 100.000 “ Scuola elementare capoluogo 531.300 GUARDIA SANFRAMONDI

Scuola media Guidi 441.600

LIMATOLA Scuola materna (Casale) 310.000

“ Scuola elementare fraz. Ave M. Gratia Plena 280.000 “ Scuola elementare fraz. Biancano 290.000 “ Scuola elementare Capoluogo – Via Kennedy 985.000 “ Scuola elementare fraz. Giardoni 282.000 MOIANO Scuola media – completamento 286.000

MOLINARA Asilo nido ristrutturazione 258.000 MONTEFALCONE Istituto scuole materne, elementari e medie 400.000 MONTESARCHIO Scuola media Foscolo 355.838,79 “ Scuola elementare Capoluogo 511.698,29 “ Scuola materna fraz. Varoni 169.621,82

“ Scuola elementare fraz. Cirignano 169.621,82 “ Scuola elementare fraz. Tufara 155.706,66 “ Scuola elementare fraz. Latonuovo 164.490,51 “ Scuola materna “isola dell’infanzia” 165.266 MORCONE Scuola elementare Principe di Napoli adeguamenti 1.490.000 PADULI Scuola materna Capoluogo 79.390

“ Scuola elementare Capoluogo 234.815 “ Scuola media 150.774 PANNARANO Scuole materna, elementare e media (adeguam. norme) 1.465.654 “ Acquisto arredi scolastici 30.288 PAUPISI Scuola media capoluogo via A. Moro 702.556

PESCO SANNNITA Scuola elementare capoluogo 258.228 PIETRELCINA Scuola media (completamento) 79.501 “ Scuola elementare (completamento) 51.645,69 PONTE Scuola materna Ferrovia 160.101 “ Scuola elementare Di Pietro 216.912

PUGLIANELLO Scuole elementare e materna Capoluogo 250.000 S.ANGELO A CUPOLO Scuola media S. Angelo C. 1.432.464 “ Scuola elementare e materna S. Angelo C 235.727 “ Scuole elementare e materna Perrillo 278.739 “ Scuola elementare e materna – Località Motta 279.079 S.AGATA DEI GOTI Scuola elementare e materna S.Anna 1.180.000

“ Scuola media adeguamenti 400.000 “ Scuola elementare Faggiano- adeguamenti 345.000 “ Scuola elementare capoluogo – adeguamenti 350.000 “ Scuola elementare S. Silvestro – adeguamenti 240.000 “ Scuola elementare Bagnoli – adeguamenti 145.000

S. BARTOLOMEO IN GALDO Edificio scolastico ex Pretura- recupero 300.000 “ Scuola media v. Torre consolidamento e sistemazione 380.000 “ Scuola elementare Lanziti- completamento 1.322.560 S.CROCE DEL SANNIO Scuola elementare e media – adeguamento 110.000 “ Scuola materna 160.000

S. GIORGIO DEL S. n. 9 scuole di vario tipo 2.276.845 S.GIORGIO LA MOLARA Scuola V. Piano dello Stallone 1.258.181 SAN LORENZELLO Scuola elementare e materna Capoluogo 779.688 S: LEUCIO DEL S. n. 4 Scuole elementari, medie e materne 930.000 SAN LUPO Scuola materna capoluogo 505.000

S.MARCO DEI CAVOTI Istituto comprensivo capoluogo 600.000 SAN NAZZARO Scuola elementare adeguamento 140.000 SOLOPACA Scuola elementare Villaggio Scolastico 826.000 TELESE TERME Ex Ist. Prof.le Calmieri consolidamento e adeguam. 1.120.000 TORRECUSO Scuola elementare da Fontanavecchia 150.000 “ Scuola elementare e materna Capoluogo 300.000

“ Scuola elementare e materna Capoluogo 200.000 “ Scuola media statale Fusco 154.937 TOTALE GENERALE COMUNI

41.656.712,25

CONTRIBUTO REGIONE PER OPERE DI EDILIZIA SCOLASTICA – ANNO 2005

41

Tabella n. 12 COMUNI EDIFICI IMPORTI (EURO) BASELICE Scuola elementare v. Captano (ristrutt. e adeguamento) 195.670

“ Edificio scuola media (riattamento) 314.000 BONEA Scuola media, materna, elementare 1.092.000 BUONALBERGO Istituto comprensivo S. Fausto De Dominicis v. Capponi 1.070.382 CALVI Ex edificio scolastico San Donato (ristrutturazione) 197.000 CASALDUNI Edificio scolastico capoluogo (completam. e ristruttur.) 366.000

CASTELPOTO Scuole elementare e materna 120.000 CASTELVENERE Edificio scolastico Venditti- miglioramento 251.000 CAUTANO Scuola elementare e media (completamento) 140.000 CEPPALONI Scuola elementare e media G. Mazzini 1.000.000 “ Scuola elementare e media fraz. S. Giovanni P.zza Martiri 550.000 “ Scuole materne, elementari e medie fraz. Bettiglio 590.000

CERRETO SANNITA Edificio scuola elementare – miglioramento 289.000 CIRCELLO Scuola media- risanamenti 85.050 “ Scuola materna – suppellettili 11.194 “ Scuola elementare via Roma – adeguamenti 34.020 COLLE SANNITA Scuola media ed elementare capoluogo 386.450

CUSANO MUTRI Edificio elementare capoluogo - recupero ed adeguamento 216.184 “ Scuola media – recupero e adeguamento 429.440 “ Scuola elementare e materna di Civitella Licinio 89.182 “ Scuola elementare S. Felice 55.632 “ Scuola materna Capoluogo 109.922

DUGENTA Scuola media Comunale – via Nazionale 420.000 “ Scuola media Comunale – via Nazionale 410.000 “ Scuola elementare Capoluogo 455.000 DURAZZANO Scuola elementare Capoluogo 554.220 “ Scuola elementare Castello 424.640 “ Scuola media Oriani 421.995

FOGLIANISE Scuola elementare Capoluogo 540.000 FREASSO TELESINO Istituto San Giovanni Bosco 850.000 “ Scuola materna Statale- adeguamenti 340.000 FRAGNETO MONFORTE Scuola elementare Capoluogo – adeguamento antisismico 471.223 “ Scuola media – completamento 1.488.817

GUARDIA SANFRAMONDI Scuola elementare Capoluogo 146.400 “ Scuola media Guidi 463.600 MOLINARA Edificio scolastico capoluogo (ristrutturazione) 139.443 “ Edificio Com.le Asilo (ristrutturazione) 258.228 MONTEFALCONE Istituto scuole materne, elementari e medie 529.200

MONTESARCHIO Scuola media Foscolo 355.838 “ Scuola elementare Capoluogo 511.698 “ Scuola elementare fraz. Varoni 169.621 MONTESARCHIO Scuola elementare fraz. Cirignano 576.000 “ Scuola elementare fraz. Tufara 155.706

“ Scuola elementare fraz. Latonuovo 164.490 “ Scuola materna isola dell’infanzia 165.266 MORCONE Scuola elementare Principe di Napoli adeguamenti 1.490.000 PADULI Scuola materna capoluogo 79.390 “ Scuola elementare capoluogo 234.815 “ Scuola media 150.774

PANNARANO Scuola materna 131.718 “ Acquisto arredi scolastici 30.288 PESCO SANNNITA Scuola elementare capoluogo 259.900 PIETRELCINA Scuola media completamento 282.018 “ Scuola elementare v. Cappuccini (completamento) 51.645

PONTE Scuola materna Ferrovia 184.460 “ Scuola elementare Di Pietro 323.350 PUGLIANELLO Scuola elementare e materna Capoluogo 250.000 S.ANGELO A CUPOLO Scuola elementare e materna località Motta 297.079 “ Scuola elementare e materna località Motta 297.079

S.AGATA DEI GOTI Scuola elementare e materna S: Anna 1.180.000 “ Scuola media- adeguamenti 400.000 “ Scuola elementare Faggiano – adeguamenti 345.000 “ Scuola elementare Capoluogo – adeguamenti 350.000 “ Scuola elementare S. Silvestro – adeguamenti 240.000 “ Scuola elementare Bagnoli – adeguamenti 145.000

S. BARTOLOMEO IN GALDO Edificio scolastico ex Pretura – recupero 300.000 “ Scuola materna v. Torre consolidamento e sistemazione 380.000

42

“ Scuola elementare Lanziti – completamento 1.322.560 S.CROCE DEL SANNIO Scuole elementare media – adeguamento 110.000 S.GIORGIO LA MOLARA Scuola via Piano dello Stallone 1.258.181 SAN LORENZELLO Scuola materna Capoluogo 231.695

“ Scuola media 210.000 S. LORENZO MAGGIORE Scuola materna elementare e media 300.000 S. LEUCIO DEL S: n.4 Scuole elementari, medie e materne 930.000 SAN LUPO Scuola materna Capoluogo 505.000 “ Scuola elementare Capoluogo 250.000

S.MARCO DEI CAVOTI Istituto comprensivo Capoluogo 600.000 SAN NAZZARO Scuola elementare adeguamento 225.000 “ Scuola materna adeguamento 185.000 TELESE TERME Ex Ist.to prof.le Palmieri consolid. e adeguamento 1.000.000 TOCCO CAUDIO Edificio la Riola 303.000 “ Scuola materna Frigni 224.400

TORRECUSO Scuola elementare e materna Capoluogo 154.937 TOTALE GENERALE COMUNI

32.816.600

Per quanto concerne le risorse proprie destinate agli investimenti nella tabella che

segue si sintetizzano gli importi a tal fine utilizzati:

Tabella n. 13

Es. Fin. Quota av. d’amm. per investimenti Quota avanzo utilizzata per interv. di edilizia

scolastica

2003 €. 5.699.000,00 €. 1.180.000,00

2004 €. 12.601.076,24 €. 1.312.000,00

2005 €. 6.563.520,71 €. 435.000,00

Con riferimento ai mutui contratti dall’Amministrazione Provinciale di Benevento nella

tabella che segue se ne riportano gli importi, suddivisi per anno, con le indicazioni delle

relative ripartizioni degli oneri.

Esercizio finanziario 2003

Tabella n. 14

Istituto

mutuatario

Data richiesta

mutuo

Data

perfezionamento

Oneri a carico

Stato/Regione/Provincia

A tasso fisso % A tasso variabile

CDP 15/05/2003 24/06/03 STATO €. 619.748,27

(E.F. 2001)

3,920

Esercizio finanziario 2004

Tabella n. 15

Istituto Data Data Oneri a carico A tasso A tasso

43

mutuatario richiesta

mutuo

perfezionamento Stato/Regione/Provincia fisso % variabile

CDP 30/07/2003 28/01/04 PROVINCIA €. 72.145,93

REGIONE CAMPANIA

(E.F. 2002) €. 127.854,07

4,70

CDP 30/07/2003 28/01/04 PROVINCIA €. 108.218,90

REGIONE CAMPANIA

(E.F. 2002) €. 191.781,10

4,70

CDP 30/07/2003 28/01/04 PROVINCIA €. 85.342,12

REGIONE CAMPANIA

(E.F. 2002) €. 151.239,73

4,70

CDP 30/07/2003 28/01/04 PROVINCIA €. 85.342,12

REGIONE CAMPANIA

(E.F. 2002) €. 151.239,73

4,70

Esercizio finanziario 2005

Tabella n. 16

Istituto

mutuatario

Data

richiesta

mutuo

Data

perfezionamento

Oneri a carico

Stato/Regione/Provincia

A tasso

fisso %

A tasso

variabile

CDP 23/07/2004 26/01/05 PROVINCIA €. 184.373,71

REGIONE CAMPANIA

€. 435.023,00

3,630

CDP 30/09/1998 28/01/05 PROVINCIA €. 798.099,62

4,790

CDP 30/04/2001 30/06/05 PROVINCIA €. 2.387.476,25

5,230

CDP 28/10/2004 30/06/05 STATO €. 245.317,04

(E.F. 2002)

3,990

CDP 28/10/2004 29/07/05 STATO €. 806.762,55

(E.F. 2003)

3,990

La Provincia di Benevento ha inoltre segnalato gli interventi di edilizia scolastica

ultimati nel primo semestre dell’anno 2008 ma risalenti agli esercizi finanziari 2003-2005.

Nella tabella di seguito predisposta viene riepilogata la situazione aggiornata al 30

giugno 2008 riguardanti gli interventi di manutenzione effettuati presso gli Istituti di

competenza dell’Ente.

INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA AVVIATI NEL CORSO

DEGLI ESERCIZI 2003/2005 E COMPLETATI AL 30.06.2008

ANNO 2003

44

Tabella n. 17

CAPITOLO OGGETTO DATA AVVIO DATA COMPL. ISTITUTI SCOL.

11609 Lavori di manutenzione straordinaria per l’adeguamento alle norme antincendio

12.01.04 23.09.05 Istituto Magistrale Guacci Benevento

11609 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento alle norme di sicurezza

27.04.04 23.11.05 Istituto Professionale M. Polo Benevento

11609 Lavori completamento del 2°piano nuova sede Plesso scolastico

18.06.04 10.03.05 Liceo Scientifico -Montesarchio

11972/3 Manutenzione straordinaria impianto elettrico

20.08.03 2.09.03 Istituto Professionale per il Commercio – Colle Sanita

11972/3 11972/7

Lavori manutenzione straordinaria ed adeguamento alla normativa vigente impianti elettrici e servizi igienici

1/03/04 21/04/05 Scuola per operatori orafi - Pontelandolfo

11972/3 Adeguamento norme di sicurezza e risanamento igienico – funzionale

24/05/04 26/11/04 Liceo Classico Lombardi – Airola

11972/3 Sistemazione area esterna 20/04/04 30/06/04 Istituto Tecnico Commerciale Livatino Circiello

11972/3 Adeguamento alle norme di sicurezza e contenimento consumi energetici

28/01/04 20/04/04 Istituto Alberghiero Castelvenere

11972/3 Lavori di realizzazione della centrale termica ed adeguamento impianto interno

10/11/04 9/12/04 Liceo Classico Livatino – San Marco dei Cavoti

11972/3 Abbattimento barriere architettoniche

10/05/04 24/11/05 Istituto d’arte di Cerreto Sannita (Bn)

11972/3 Adeguamento norme prevenzione incendi

06/09/04 14/04/07 Liceo Scientifico – Morcone

11722 11972/3

Lavori di messa in sicurezza Plesso Scolastico

14/03/05 20/09/06 Istituto Tecnico Industriale B. Lucarelli Benevento

11972/3 Lavori di manutenzione straordinaria

27/09/04 10/05/05 Istituto Tecnico per Geometri e Ragionieri M. Carafa – Cerreto Sannita

11972/3 Lavori di completamento servizi igienici e spogliatoi palestra

20/09/04 20/11/04 Liceo Scientifico E. Fermi – S. Bartolomeo in Galdo

11972/3 Intervento impianti elettrici 30/04/04 25/05/04 Liceo Scientifico ed Istituto Magistrale – Montesarchio

11972/3 Lavori di somma urgenza per il rifacimento del manto di impermeabilizzazione alla copertura

27/10/03 21/11/03 Istituto tecnico commerciale per geometri – Sant’Agata dei Goti

11972/3 Lavori di somma urgenza di manutenzione straordinaria per la ridistribuzione degli spazi interni per il recupero di ulteriori aule

19/08/03 10/10/03 Istituto professionale per il commercio ed il turismo M. Polo – Benevento

11972/3 Lavori di manutenzione straordinaria per il completamento delle tinteggiature alle facciate esterne

02/02/04 27/02/04 Liceo Scientifico Rummo - Benevento

11972/3 Lavori per la messa in sicurezza di manutenzione straordinaria del laboratorio di cucina

06/11/03 16/11/03 Istituto professionale per il commercio ed il turismo M. Polo di Benevento

11972/3 Intervento di manutenzione ordinaria di somma urgenza per il recupero tecnico funzionale

04/09/03 02/10/03 Istituto Professionale L. Palmieri Airola

11972/3 Lavori urgenti per il risanamento dell’intonaco lungo

10/09/03 30/09/03 Istituto Aberghiero Le Streghe - Benevento

45

le murature dei locali del piano seminterrato e realizzazione di alcuni pozzetti della pavimentazione esterna

11972/3 Lavori di adeguamento funzionale

11/10/04 19/10/04 Istituto Alberghiero – Colle Sannita

11972/3 Lavori urgenti alla copertura dell’edificio

03/10/05 31/10/05 Liceo Scientifico E. Fermi – San Bartolomeo in Galdo

11972/3 Lavori di adeguamento e miglioramento funzionale nuova sede

1/10/06 23/11/07 Istituto tecnico per il turismo – Faicchio

11972/3 Intervento straordinario ai servizi igienici ed agli spogliatoi della palestra in occasione della fase finale dei giochi sportivi studenteschi di calcio a 5

01/10/04 05/10/04 Liceo Scientifico Rummo – Benevento

11972/4 Realizzazione impianto antintrusione

15/10/03 31/10/03 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone- Benevento

11972/4 Sistemazione area esterna 10/03/04 25/03/04 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/4 Lavori di ristrutturazione e adeguamento – Lavori aggiuntivi

08/07/03 30/07/03 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/4 Lavori di somma urgenza per la sostituzione quadro elettrico generale – adeguamento impianto elettrico di alcuni ambienti e sostituzione porta d’ingresso al laboratorio di scienze

11/07/03 31/07/03 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/4 Fornitura targhe per uffici 28/08/03 28/08/03 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/4 Sistemazione a verde area esterna centro ricerche

23/12/03 05/01/04 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/4 Lavori urgenti per la copertura terrazzo a servizio centro ricerche

10/07/04 09/08/04 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/4 Lavori di chiusura perimetrale capannone deposito Macchine agricole

28/08/03 29/08/03 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/7 Installazione impianto di trattamento e condizionamento aria

26/03/04 08/04/04 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

ANNO 2004

Tabella n. 18

11606 Realizzazione sistemi di sicurezza edifici scolastici

23/11/04 15/05/05 Vari istituti scolastici

11970 Adeguamento norme di sicurezza

30/08/04 15/04/05 Istituto professionale per l’agricoltura – San Bartolomeo in Galdo

11970 Adeguamento norme di sicurezza

08/07/04 28/02/06 Istituto Magistrale – Montesarchio

11970 Lavori di adeguamento ed ampliamento

12/07/04 30/09/04 Istituto tecnico per il turismo – Faicchio

11970 Adeguamento norme di sicurezza

19/05/05 31/05/06 Liceo Classico Lombardi – Airola

11970/2 Sistemazione area esterna 31/01/05 11/03/05 Istituto tecnico per il turismo – Faicchio

11970/2 Acquisto suolo nuova sede dell’Istituto

2004 ======= Istituto tecnico per il turismo – Faicchio

11972/3 Lavori c/o l’istituto d’arte di 13/04/05 04/11/05 Istituto d’arte di

46

Cerreto Sannita Cerreto Sannita 11972/3 Lavori di adeguamento

impianto ascensori 30/11/05 15/12/05 Istituto tecnico

commerciale e per geometri De Liguori – S.Agata dei Goti

11972/3 Risanamento e recupero igienico-funzionale piano terra istituto Circello

18/08/04 15/09/04 Istituto tecnico commerciale Livatino - Circello

11972/3 Lavori di risanamento strutturale al piano seminterrato edificio convitto

15/10/04 10/11/04 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone Benevento

11972/3 Installazione impianto allarme citofono elettrificazione cancello accesso

29/10/04 13/11/04 Istituto tecnico commerciale e per geometri De Liguori - S. Agata dei Goti

11972/3 Lavori urgenti c/o L’I.T.C. “S. Rampone” di Benevento

02/11/04 09/11/04 Istituto tecnico commerciale Rampone Benevento

11972/3 Riparazione e messa in sicurezza centrale termica con adeguamento e conversione a metano

10/01/05 30/09/05 Istituto tecnico commerciale Livatino - S. Marco dei Cavoti

11972/3 Lavori di messa in sicurezza cornicioni grondaie e facciate del convitto

25/07/05 30/06/06 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone Benevento

11972/3 Lavori eliminazione infiltrazioni acque piovane

15/05/06 05/06/06 Liceo Scientifico Rummo-Benevento

11972/3 Lavori di messa in sicurezza 12/08/04 05/11/04 Istituto tecnico industriale B. Lucarelli – Benevento

11972/3 Completamento e finitura del padiglione dell’istituto B. Lucarelli destinato a centro delle tecnologie informatiche

16/11/04 24/11/04 Istituto tecnico industriale

11972/3 Recupero funzionale ambienti

11/08/04 15/09/04 Conservatorio musica Benevento

11972/3 Lavori adeguamento locali ex alloggio custode centro studi Biodiversità

23/09/04 20/10/04 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone Benevento

11972/3 Intervento manutenzione somma urgenza per la messa in sicurezza dell’istituto (ripristino funzionale impianto elettrico)

06/08/04 06/09/04 Istituto Professionale A. Moro Airola

11972/3 Adeguamento igienico-funzionale e messa in sicurezza impianti

17/12/04 28/02/06 Istituto Professionale A. Moro Airola

11970 11972/3

Lavori aggiuntivi per il completamento degli interventi di adeguamento degli impianti

15/05/06 31/05/06 Liceo Classico Lombardi Airola

11972/3 Lavori di potenziamento e messa in sicurezza centrale termica

20/08/04 30/08/04 Istituto tecnico commerciale Livatino Circello

11972/3 Lavori urgenti e finitura del padiglione destinato a centro di competenza tecnologie informatiche

18/04/05 11/05/05 Istituto tecnico industriale B. Lucarelli Benevento

11972/3 Manutenzione straordinaria centrale termica impianto di riscaldamento pilota

10/03/05 08/04/05 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone Benevento

11972/3 Lavori di adeguamento alle prescrizioni A.S.L. per l’impianto elettrico

15/07/06 12/08/06 Istituto tecnico per il turismo Faicchio

47

ANNO 2005

Tabella n. 19

11970 Lavori di sistemazione

copertura e messa in sicurezza edificio ai sensi del D.Lgs. 626/94

10/10/06 09/02/07 Istituto tecnico commerciale Livatino - S. Marco dei Cavoti

11970 Lavori di manutenzione straordinaria adeguamento strutturale e messa in sicurezza

18/04/06 12/03/07 Istituto professionale M. Polo - Benevento

11972/3 Lavori di manutenzione straordinaria alle palestre e costruzione di una pensilina per la copertura dei percorsi di accesso alle stesse

30/01/06 31/03/07 Liceo scientifico E. Fermi - Montesarchio

11972/3 Lavori urgenti di manutenzione straordinaria al 2° Plesso per la sostituzione dei radianti

18/10/05 08/11/05 Istituto tecnico commerciale Rampone Benevento

11972/3 Lavori di impiantistica elettrica c/o il laboratorio sperimentale per la registrazione del suono al 3° Piano

12/07/06 31/07/06 Conservatorio di musica Benevento

11972/3 Intervento urgente per il potenziamento impianto elettrico con fornitura gruppo elettrogeno

07/01/06 20/01/06 Liceo artistico Benevento

11972/3 Lavori costruzione di una pensilina

10/11/06 21/11/06 Liceo Artistico – Benevento

11972/3 Lavori urgenti per adeguamento alle norme di sicurezza, costruzione di un casotto per alloggio custode, quadro generale e realizzazione linea alimentazione elettrica locali adibiti a convitto e centrale termica

14/09/05 13/10/05 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/3 Linea elettrica per alimentazione Scuola convitto, Centrale termica e uffici

13/03/06 10/04/06 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/3 Ampliamento per la realizzazione di n. 2 nuove aule

20/04/06 02/03/07 Istituto tecnico commerciale Livatino – S. Marco dei Cavoti

11972/3 Lavori di messa in sicurezza e recupero aree contaminate da amianto

21/07/05 21/11/06 Vari istituti scolastici

11972/3 Lavori urgenti per la realizzazione di un laboratorio di pasticceria

11/10/05 26/04/06 Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici A. Moro Montesarchio

11972/3 Lavori urgenti di manutenzione straordinaria per il rifacimento del manto di impermeabilizzazione copertura e pitturazione locali

27/12/05 24/01/06 Istituto professionale per il Commercio ed il turismo – Baselice

11972/3 Lavori aggiuntivi per la realizzazione di un laboratorio di pasticceria

11/10/05 26/04/06 Istituto professionale per i servizi commerciali – turistici ed alberghieri A. Moro- Montesarchio

11972/3 Lavori di tinteggiatura pareti e soffitti locali piano seminterrato adibiti a biblioteca

15/11/06 13/12/06 Liceo Classico P. Giannone –Benevento

11972/3 Lavori per il trattamento idrorepellente protettivo della muratura esterna in pietra e manutenzione edificio

04/12/06 03/01/07 Istituto statale Industria e Artigianato – Pontelandolfo

11972/3 Lavori urgenti di un primo intervento di adeguamento impianto elettrico

20/11/06 28/12/06 Istituto professionale per l’agricoltura M. Vetrone – Benevento

11972/3 Lavori urgenti di un primo 27/11/06 31/01/07 Istituto d’Arte di

48

intervento di adeguamento impianto elettrico

Cerreto Sannita

11972/3 Realizzazione di un laboratorio di cucina, sale ed attrezzatura

12/12/05 12/12/05 12/12/05

04/04/06 29/05/06 04/04/06

Istituto Alberghiero Le Streghe Sezione di Colle Sannita

3.3 PROVINCIA DI AVELLINO

L’estrema sinteticità dei Peg predisposti dalla Provincia di Avellino ha reso necessario

la richiesta di ulteriori approfondimenti istruttori che, comunque, non hanno consentito una

puntuale individuazione degli obiettivi gestionali a causa di riscontri non particolarmente

dettagliati riguardo alla gestione del settore dal 2003 fino al primo semestre 2008.

Dalla documentazione pervenuta si è comunque potuto evincere che l’intento precipuo

del Settore Edilizia Scolastica, la cui riorganizzazione è in atto a seguito della designazione di

un nuovo dirigente dopo l’anno 2006, è quello di realizzare la costruzione, l’ampliamento

nonché un’efficiente manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici di istruzione

secondaria per garantire alla popolazione scolastica la possibilità di usufruire di strutture

adeguate e conformi alle normative vigenti167.

Anche per la Provincia di Avellino la legge n. 23/96 ha comportato un riassetto

dell’organizzazione dell’Ente. La programmazione relativa al periodo innanzi indicato trae

spunto, come si evince dalla documentazione trasmessa dal Settore edilizia scolastica,

proprio dalla legge n. 23/96 ed in questa prospettiva è stato predisposto un piano operativo

di ampio raggio, nel senso che oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici,

vengono configurate anche le spese di carattere generale occorrenti per un completo ed

ottimale svolgimento delle attività didattiche, come ad esempio quelle relative

all’arredamento, alle utenze elettriche e telefoniche, ai rifornimenti per il riscaldamento ed al

funzionamento dei relativi impianti.

167 Cfr. relazione del Dirigente del settore Edilizia scolastica, inviata con nota n. 20613 in data 17/3/2009.

49

Nello svolgimento dell’attività gestoria degli edifici scolastici l’Amministrazione si è

posta anche l’obiettivo di garantire le forniture dei vari servizi e delle diverse utenze nonché

di tutte le risorse necessarie per la pulizia dei locali168.

Il patrimonio scolastico dell’Amministrazione provinciale di Avellino è composto, al

2008, da 79 edifici scolastici, di cui 32 sono stati trasmessi in comodato d’uso in base alla

legge n. 23/96, 9 sono concessi in locazione da soggetti privati, 10 concessi in comodato

d’uso da comuni, mentre 28 sono di proprietà dell’Ente, di cui 4 sono di recente

costruzione169.

Nella tabella che segue vengono riepilogati i dati relativi al numero di istituti di

competenza dell’Amministrazione provinciale ed alla popolazione scolastica come da (unico)

elenco trasmesso, riferito al triennio 2003-2005.

ISTITUTI SCOLASTICI DI COMPETENZA DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

Tabella n. 20 N.

Ord. ISTITUTO INDIRIZZO

Anno di Costruzione

N. di Alunni

1 Liceo scientifico De Caprariis Via Giardino Altavilla Irpina 1965 101 2 I.P.A. per l’Agricoltura I.P.S.S.A.R. C.da Cardito Ariano Irpino 1970 240 3 Istituto Magistrale G.D’Orso Piano della Croce Altavilla Irpina 1955 443

4 I.P.S.O.A. G. De Gruttoia Villa Caracciolo Ariano Irpino 1970 315

5 Istituto tecnico commerciale e per Geometri G.Bruno

Via Covotti Ariano Irpino 1960 597

6 Liceo Classico e Scientifico P.P.Parzanese – Centrale

Piazza Matteotti Ariano Irpino 1955

7 Liceo Classico e Scientifico P.P.Parzanese –Succursale

Via Lusi Ariano Irpino 1960

8 Liceo Classico e Scientifico P.P.Parzanese – Succursale

Via Fontana Nuova Ariano Irpino 1994

811

9 Liceo Scientifico De Caprariis Via Appia Atripalda 1990 580 10 I.P.S.S. S. Scoca Via P. Barba Avella 1800 213 11 Conservatorio D. Cimarosa Via Circumvallazione Avellino 1982 12 Convitto naz. Liceo Classico P.Colletta C.so V. Emanuele Avellino 1831 259 13 I.P.S.S.A.R. M.R.Doria-Centrale Frazione Valle Avellino 1987 1.144

14 I.P.S.I.A. A.Amatucci Viale Italica Avellino 1955 804 15 I.P.S.I.A. G.Giorni Via L. Ferrante Avellino 1983 485

16 Istituto tecnico comm. L. Amabile Centrale

Via De Conciliis Avellino 1930

17 Istituto tecnico comm. L. Amabile”Centrale

Via Circunvallazione Avellino 1996 637

18 I.P.S.S.C.T. S. Scoca Via Pescatori Avellino 1976 524

19 Liceo Scientifico P.S. Mancini -Centrale

Via De Conciilis Avellino 1930

20 Liceo Scientifico P.S. Mancini – Succursale

Via Scandone Avellino 1996

21 Liceo Scientifico P.S. Mancini – Succursale

Viale Italia Avellino 1930

1855

22 Ist. Tecnico Ind. G. Dorso-Centrale Via Morelli e Silvati Avellino 1972

23 Ist. Tecnico Ind. G. Dorso Succursale

Via Amatucci Avellino 2000 930

24 Ist. Tecnico Agrario F. De Sanctis Via Tuoro Cappuccini Avellino 1879 402 25 Istituto tecnico G. Fortunato Via Morelli e Silvati Avellino 1993 461

168 Cfr. citata relazione del Dirigente del settore Edilizia scolastica. 169 Cfr. Peg. 2003-2005 e relazione Dirigente del settore Edilizia scolastica già citata.

50

26 Istituto tecnico per geometri O.D’Agostino

Via Morelli e Silvati Avellino 1980-1985 247

27 Istituto magistrale P.E.Imbriani-Centrale

Via Pescatori Avellino 1970

28 Istituto magistrale P.E.Imbriani-Succursale

Via Zigarelli Avellino 1960

29 Istituto magistrale P.E.Imbriani - Succursale

C. da Baccanico Avellino 1965

2091

30 Istituto magistrale P.E.Imbriani-Succursale

Rione S. Tommaso Avellino 1975

31 Istituto magistrale P.E.Imbriani-Succursale

Borgo Ferrovia Avellino

1975 2291

32 Istituto d’Arte P.A. De Luca Via Tuoro Cappuccini Avellino 1970 760 33 Liceo Classico P. Colletta Via Tuoro Cappuccini Avellino 1966 1056 34 Istituto Tecnico Industriale Via Tuoro Bagnoli 1998 105

35 Istituto Tecnico Industriale Via Rodari Bisaccia 1993 128 36 Istituto Tecnico Comm. A. Maffucci Via Circumvallazione Calitri 1985 249 37 Liceo Scientifico/Istituto d’Arte Rione Pittoli Calitri 1982 325 38 Liceo Scientifico Via Duomo S. Gerardo Caposele 2000 130 39 I.P.S.I.A. Viale Europa Cervinara 1970 69

40 Liceo Ginnasio Viale Ciuffi Cervinara 1966 177 41 Istituto Tecn. Comm.per Geometri

Einaudi Via Roma Cervinara 1974 428

42 Istituto Magistrale G. Della Valle Via S. Marciano Frigento 1955 231 43 Istituto Prof. per servizi commerciali Piazza Canale Gesualdo 1974 64 44 Istituto tecnico commerciale

Via Salvatore Gesualdo 1998 140

45 Istituto Tecncico Commerciale Volpe Via Aldo Moro Grottaminarda 1989 355 46 Istituto tec. Ind. E. Maiorana- Ist.

dArte Via Perrazzo Grottaminarda 1982 541

47 I.P.S.I.A.. G.D’Orso & Istituto Magistrale

Via Tagliata Lacedonia 1976 198

48 Liceo Ginnnasio P.zza S. Francesco Lacedonia 1880 103 49 Liceo Scientifico “P.S. Mancini” Viale delle Querce Lauro 1974 129

50 I.P.S.I.A. A.Meucci Via Querce Nuove Lioni 1986 307 51 Ist. Tec. Comm. e x Geometri

Vanvitelli Via Napoli Lioni 1993 306

52 I.P.S.A.R. Via Ronca Lioni 1987 125 53 Ist. Prof. Per Servizi Commerciali Via Roma Mirabella Eclano 1975-1991 172 54 Liceo Ginnasio Via Variante Mirabella Eclano 1990

55 Liceo Scientifico Aeclanum Via Bosco Ortali Mirabella Eclano 1996 827

56 Liceo Scientifico Via Vertaglie Montella 1982 423 57 I.P.S.I.A. S. Batoli Via Vertaglie Montella 1976 434 58 Ist. Tecn. Commerciale e I.P.S.S.A.R. Via Madonnelle Montoro Inferiore 1995 413 59 Liceo Scientifico Via Montessori Mugnano del

Card. 1970 84

60 Liceo Ginnasio R. D’Aquino Via Fontanelle Nusco 1965 102 61 Liceo Ginnasio Frazione Dentecane Pietradefusi 1936 214 62 Liceo Ginnasio F.De Sanctis-Centrale Via Boschetto 1992 63 Liceo Ginnasio F.De Sanctis (Centro

Sociale Don Mariani -Succursale) Via A. Bartolomei

Sant’Angelo dei Lombardi 1990 780

64 Istituto Tecnico Commerciale Piazza De Sanctis S.A. dei Lombardi 1930 148

65 Ist. Tecnico Industr. E Comm. G. Ronca

Via Melito Solofra 1982 409

66 Liceo Scientifico Via De Stefano Solofra 1950 101 67 I.T.C. per geometri e Liceo Scient. E.

Fermi Via Cesine Vallata 1982 492

TOTALE ALUNNI 22.720

Nella consapevolezza della rilevanza del ruolo assunto dalla Provincia in materia

scolastica, l’Ente ha rappresentato che la programmazione effettuata ha avuto come ulteriore

obiettivo quello della razionalizzazione delle spese; tale strategia si rende infatti

indispensabile nel contesto politico economico degli ultimi anni, poiché, a fronte di una

51

riduzione sempre più marcata delle risorse finanziarie, si è ampliata l’offerta formativa degli

istituti scolastici.

Di qui la necessità di cercare di realizzare un contemperamento tra le varie esigenze

del Settore scolastico e le non cospicue risorse a disposizione.

In quest’ottica, l’Amministrazione provinciale ha avviato (anche attraverso il ricorso a

consulenze esterne) un’attività di monitoraggio mirante alla realizzazione di una “anagrafe di

edilizia scolastica” su base informatica (quella tuttora esistente contenuta in registri cartacei

non risulta aggiornata con le modificazioni intervenute negli ultimi anni), nella

consapevolezza che un’approfondita conoscenza degli immobili scolastici costituisce

presupposto imprescindibile ai fini della gestione e programmazione degli interventi di

manutenzione periodica ordinaria e dell’eventuale manutenzione straordinaria170.

Tra l’altro, la corretta tenuta di un’anagrafe relativa agli edifici scolastici risulta

opportuna anche al fine di accedere con maggiore razionalità ai finanziamenti di cui alla legge

n. 23/96.

Anche per la Provincia di Avellino gli interventi si concentrano principalmente

sull’adeguamento delle strutture scolastiche alla normativa vigente in tema di sicurezza ed

agibilità, con l’intento di migliorare gli edifici risalenti anche a periodi antecedenti agli anni

sessanta, alla luce delle indicazioni e dei criteri derivanti, in un primo momento, dalla legge 5

marzo 1990, n. 46 (parzialmente abrogata di recente con il Decreto del Ministro per lo

Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37) e, successivamente, dal d.lgs. 19 settembre

1994, n. 626.

In tale contesto, non di rado l’attività ordinaria deve fronteggiare emergenze

scaturenti dallo sgombero per motivi di sicurezza di edifici scolastici, come quello avvenuto

per l’istituto I.T.I.S. con una popolazione scolastica di circa 1200 studenti171.

E’ stato predisposto un servizio di gestione e monitoraggio delle spese relativo agli

Istituti scolastici di competenza; tale attività è stata realizzata solo parzialmente per la

carenza di unità di personale e si è concentrata essenzialmente solo sull’indicazione della

assegnazione e liquidazione delle risorse finanziarie.

170

Come detto, l’Amministrazione è stata sollecitata a trasmettere ulteriori approfondimenti (in particolare gli

aggiornamenti al 30/06/08) per lo svolgimento dell’attività istruttoria, in quanto i Peg sono stati predisposti in modo estremamente sintetico, determinando notevoli difficoltà ai fini dell’individuazione degli obiettivi perseguiti (cfr., da ultimo, nota n. 897 del 5/2/09 di questo Ufficio). I dati richiesti non sono stati trasmessi in modo completo. In proposito, si è segnalato che notevoli difficoltà derivano dalla non semplice riorganizzazione del settore avviata dopo il 2006 e dalla scarsità del personale amministrativo assegnato allo stesso. 171 Cfr. citata relazione del Dirigente del settore. Il Settore edilizia scolastica ha dovuto reperire nuovi locali per garantire la continuità didattica affrontando notevoli difficoltà a causa delle carenze, presso gli edifici privati individuati, delle caratteristiche tecniche compatibili con la normativa vigente. Per ovviare alle esigenze dell’I.T.I.S., si è provvisoriamente utilizzato il Liceo scientifico Marconi, la cui ultimazione è avvenuta di recente. Il Settore si è posto come obiettivo ulteriore la riduzione delle locazioni passive, ma la necessità di individuare un’alternativa allo sgombero dei locali dell’I.T.I.S. ha oscurato tale intento, dal momento che sono stati utilizzati per l’I.T.I.S. i nuovi locali realizzati per il Liceo classico Colletta. 172 Cfr. relazione del Dirigente del settore Edilizia scolastica prot. n. 20613 del 17/3/2009, precedentemente menzionata.

52

Nell’intento di garantire un intervento tempestivo di manutenzione ordinaria di

modesta entità, non richiedente il ricorso alla figura dell’appalto, il dirigente del Settore

Edilizia scolastica ha previsto, d’intesa con il dirigente del Settore finanziario, una sorta di

regolamento per l’individuazione dei lavori nonché dei parametri per l’assegnazione delle

risorse ai singoli istituti scolastici172.

L’attività menzionata dovrebbe essere incrementata ed ulteriormente ampliata per

effettuare un vero e proprio monitoraggio teso ad individuare le criticità rilevabili dalla

gestione, nell’ottica dell’ottimizzazione del rapporto costi-benefici, e non essere limitata ad

una mera elencazione delle risorse finanziarie utilizzate.

L’Ente Provincia ha utilizzato sia risorse proprie che risorse finanziarie derivate da

trasferimenti effettuati dalla Regione Campania in base alla legge n. 50/85.

Per quanto concerne la normativa di riferimento e gli importi finanziari trasferiti al

settore dell’edilizia scolastica negli esercizi finanziari 2003 – 2005, nella tabella che segue si

riepiloga quanto comunicato dall’Ente.

Tabella n. 21

ES.. FINANZ. TRASFERIMENTI STATO TRASF. REGIONE

2003 € 262.039,00 L. 23/96 € 770.353,43 L. 50/85

2004 € 861.757,52 L. 23/96 € 764.836,86 L. 50/85

2005 € 861.757,52 L. 23/96 € 764.836,86 L. 50/85

Vengono inoltre riportate le risorse finanziarie riconducibili alle quote di avanzo

derivanti dal bilancio corrente con la relativa indicazione di quelle utilizzate per le finalità del

settore in esame.

Tabella n. 22

ES. FINANZ. AVANZO BILANCIO CORRENTE Quota avanzo bilancio corrente utilizzata per l’edilizia scolastica

2003 € 2.483.493,70 € 405.000,00

2004 € 4.456.481,09 € 356.000,00

2005 € 2.236.646,95 ---------------

Per quanto concerne i mutui stipulati dall’Amministrazione provinciale, sono state

predisposte le tabelle riguardanti gli esercizi finanziari anno 2003 e anno 2004 (nessun dato è

stato comunicato per l’anno 2005), con l’indicazione delle anticipazioni effettuate dalla Cassa

depositi e prestiti per far fronte alle esigenze dell’Amministrazione provinciale.

ESERCIZIO FINANZIARIO 2003

Tabella n. 23

53

Istituto Mutuatario

Data richiesta mutuo

Data perfezionamento

Oneri a carico della Regione

Oneri a carico della Provincia

Oneri a carico dello Stato

A tasso fisso (%)

Cassa

DD.PP

25/02/2003 € 671.803,85 € 361.109,95 4.50 %

Cassa DD.PP 25/03/2003 € 135.414,78 € 122.813,67 4.14 %

Cassa DD.PP 29/04/2003 € 180.759,91 4.67 %

Cassa DD.PP 29/07/2003 €101.208,55 € 53.725,45 4.45 %

Cassa DD.PP 16/09/2003 € 206.582,00 4.60 %

Cassa DD.PP 28/10/2003 € 826.331,00 4.65 %

Cassa DD.PP 9/12/2003 € 367.000,00 4.75 %

ESERCIZIO FINANZIARIO 2004

Tabella n. 24

Istituto Mutuatario

Data richiesta mutuo

Data perfezionamento

Oneri a carico della Regione

Oneri a carico della Provincia

Oneri a carico dello Stato

A tasso fisso (%)

Cassa DD.PP 28/01/2004 €

165.077,.50 € 93.150.50

4.70 %

Cassa DD.PP 28/01/2004 € 280.632,26 € 158.10 4.70 %

Cassa DD.PP 28/01/2004 € 3.836,73 € 917.305,07 4.70 %

Cassa DD.PP 28/01/2004 € 53.347,62 € 130.902,38 4.70 %

Cassa DD.PP 28/01/2004 € 57.907,92 € 142.092,08 4.70 %

Cassa DD.PP 28/01/2004 € 52.336,03 € 128.422,07 4.70 %

Cassa DD.PP 28/01/2004 € 57.907,92 € 142.092,08 4.70 %

Cassa DD.PP 25/11/2004 € €

115.000,000

4.30 %

Cassa DD.PP 25/11/2004 € € 180.000,00 4.30 %

Cassa DD.PP 25/11/2004 € € 180.000,00 4.30 %

Cassa DD.PP 25/11/2004 € € 180.000,00 4.30 %

Cassa DD.PP 25/11/2004 € € 180.000,00 4.30 %

Cassa DD.PP 25/11/2004 € € 140.000,00 4.30 %

Per lavori di manutenzione ordinaria, l’Amministrazione provinciale ha comunicato di

avere accreditato alle Istituzioni scolastiche nel triennio 2003 – 2005 le seguenti somme:

Tabella n. 25

54

Es. Finanziario

Somme accreditate dalla Provincia alle Istituzioni Scolastiche

2003 € 70.539,88

2004 € 89.507,89

2005 € 82.006,60

Per quanto concerne, invece, gli importi complessivi sostenuti dall’Ente stesso per far

fronte alla manutenzione ordinaria e straordinaria, sono stati comunicati i dati riepilogati nella

tabella che segue:

Tabella n. 26

Es. Finanziario

Importo M.O. Importo M.S.

2003 € 400.000,00 € 619.000,00

2004 € 408.961,65 € 1.085.000,00

2005 € 589.996,23 € 402.000,00

55

3.4 PROVINCIA DI CASERTA

La Provincia di Caserta presenta un patrimonio di edilizia scolastica realizzato in epoca

non recente e necessita, pertanto, di notevoli interventi di manutenzione ordinaria,

straordinaria e di adeguamento degli impianti alla normativa vigente.

Con riferimento ai primi mesi del 2009, la popolazione scolastica è formata da 54.000

studenti residenti nel capoluogo e negli altri comuni della provincia; gli edifici scolastici sono

109, di cui 69 sono di proprietà dell’Ente e 40 invece sono in locazione173.

Si deve inoltre sottolineare che 14 edifici tra quelli menzionati innanzi presentano delle

particolari caratteristiche da un punto di vista storico ed architettonico174.

Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi agli edifici scolastici, sia di

proprietà che in locazione, ubicati nel capoluogo e nella provincia.

EDIFICI IN PROPRIETA’

Tabella n. 27

EDIFICIO COMUNE Anno di costruzione (probabile)

1 I.P.I.A. Via Stazione Alife 1950 – 1960

2 Liceo Classico Via Corciomne n. 88 Aversa 1970

3 Istituto Magistrale Via Ovidio Aversa 1960

4 I.T.C. Via Aversa Aversa 1992

5 I.T.C.I. Viale Europa 269 Aversa 1992

6 Liceo Classico Succursale Aversa 1500

7 I.T.I.S. Provinciale Gricignano Aversa 1992

8 I.P.S.I.A. O. Conti Via De Nicola Aversa 1960

9 Liceo Scientifico E. Fermi Aversa 1960

10 I.T.I.S. Via Falco n. 1 Capua 1965

11 Liceo Scientifico Via Napoli Capua 1990

12 I.T.C. Federico II Via Appia Capua 1970

13 Istituto Magistrale Pizzi P.zza Umberto Capua 1970

14 Museo Via Roma Capua 1450

15 I.T.C. traversa Cavour Capua 1992

16 I.T.I.S Via Laviano Caserta 1960

17 I.T.C. Via Ceccano Caserta 1970

18 I.T.C. Via Vivaldi Caserta 1900

19 I.T.C. Via Acquaviva Caserta 1900

20 Liceo Scientifico Via Ceccano Caserta 1970

21 I.T.C. Buonarroti Via degli Atleti Caserta 1970

22 I.P.S.I.A. Puccianiello Via Cicerale Caserta 1960

23 I.P.C. Via Settembrini Caserta 1960

24 Liceo Classico Via Giannone Caserta 1960

173 Cfr. relazione del 15/4/2009 prot. n. 424 inviata dal Dirigente del settore Edilizia scolastica della Provincia di Caserta. 174 Tale caratteristica è stata specificata dal Dirigente del settore edilizia scolastica della Provincia di Caserta nel corso dell’accertamento diretto da parte dei funzionari di questo Ufficio, avvenuto in data 3/12/2008.

56

25 Istituto D’Arte S. Leucio SS. Sannitica Caserta 1960

26 Istituto Magistrale Via De Gasperi Caserta 1975

27 Palazzo della Provincia V. Lamberti Caserta 2004

28 Ist. Tecnico Agrario V. Molinari (ampliamento) Formicola 2005

29 Ist. Tecnico Agrario V. Molinari (edificio storico) Formicola 1800

30 Convitto Via S. Francesco D’Assisi Maddaloni 1500

31 Liceo Scientifico Via Sforza Maddaloni 1960

32 Liceo Classico G. Bruno trav. S. Francesco Maddaloni 1980

33 Istituto Magistrale Via Cupa Corta Maddaloni 1990

34 I.T.C.G. Klener (Nuova sede) via Legnano Marcianise 2005

35 Liceo Scientifico Via Gemma 54 Marcianise 1965

36 I.T.I.S. Via Mattarella 7 Marcianise 1500

37 Liceo Pedagogico Via Novelli 1 Marcianise 1500 – 1970

38 I.T.C. Stefanelli via Rocca de Dragoni Mondragone 1992

39 Liceo Scientifico Corso Umberto 106 Mondragone 1960

40 Liceo Scientifico Corso Umberto 106 Mondragone 1990

41 I.P.A.R. Viale Libertà Piedimonte Matese 1990

42 I.P.A.R. Viale Libertà (ampliamento) Piedimonte Matese 2005

43 I.t.C. Via Carso 32 Piedimonte Matese 1970

44 Liceo Scientifico Via Bonifica 5 Piedimonte Matese 1970

45 I.P.S.A.R. Viale Della Libertà 16 Piedimonte Matese 1970

46 I.P.S.A.R. succ. (ex I.T.C.- I.T.I.A.) V.le della Libertà 13

Piedimonte Matese 1970

47 I.T.I.S. Via Caso 32 Piedimonte Matese 1970

48 I.T.A. (Convitto) Via Caso 48 Piedimonte Matese 1965

49 I.T.A. Centrale Via S. Pasquale 15 Piedimonte Matese 1500

50 I.T.A. (succ.) Via S. Pasquale 18 Piedimonte Matese

51 I.T.C.G. Berchelet Via Stazione S. Maria A Vico 1992

52 Liceo Scientifico Via Napoli S. Maria Capua V. 1992

53 I.T.C. Via Santagata 18 S. Maria Capua V. 1970

54 I.P.I.A. Righi Via Nazionale S. Maria Capua V. 1950

55 Liceo Classico Via Galliuzzi S. Maria Capua V. 1500

56 I.,T.G. Via Campolungo P. Nervi S: Maria Capua V. 1992

57 Liceo Scientifico Via Acquara S. Cipriano d’Aversa 1992

58 Liceo Scientifico Viale Trieste 61 Sessa Aurunca 1970

59 Convitto liceo Classico Nilo Viale Trieste 16 Sessa Aurunca 1500

60 I.T.C.G. Fiorimonte Via Raccomandata Sessa Aurunca 1996

61 Istituto Magistrale Via Frattolla Sessa Aurunca 1960 (prefabbricato)

62 I.P.S.I.A. Viale Trieste 99 Sessa Aurunca 1960 (prefabbricato)

63 Istituto D’Arte Cecino di Sessa A. Via Vaglie Sessa Aurunca 1965

64 I.T.C. Nuova sede Sparanise 2007

65 I.T.C. C.so del poggio (vecchia sede) Sparanise 1600

66 I.T.I.S. (ex I.T.C.G.) U. Foscolo v. Orto Ceraso Teano 1992

67 I.P.S.A.R. Via Ferrovia Teano 1960

68 I.T.I.S. (ex I.P.I.A.) Via Roma Vairano 1980

69 Liceo Scientifico Via Napoli Vairano 1965

57

EDIFICI IN LOCAZIONE

Tabella n. 28

EDIFICIO COMUNE

1 Liceo Pedagogico Contrada S. Nicola Allignano

2 Liceo Scientifico v. della Libertà 156 (corpo C) Aversa

3 Liceo Scientifico v. della Libertà 156(corpo B9 Aversa

4 I.P.C. Via Gramsci 6 Aversa

5 IPSART Via Gramsci (2° Plesso) Aversa

6 I.P.C. Mattei Via Iesi Aversa

7 IPSAR Palazzo Grumeto via Nobel Aversa

8 Liceo Artistico V. Petrarca 1(Cartinaro) Aversa

9 Liceo Artistico Via Presidio 38 Aversa

10 ISISS (ITG) Piazza Verdi Chiazzo

11 Liceo Scientifico Vico Attilio Chiazzo

12 I.T.C. Capua (Locali Comune) Capua

13 IPIA Parco Cerasola ex INPDAP Caserta

14 Istituto d’Arte Via Vivaldi Caserta

15 IPAR Villaggio Coppola Castelvolturno

16 IPSAR Via Circumvallazione Castelvolturno

17 I.T.I.S. (Succ) V. Montevergine Grazzanise

18 Liceo Artistico Via Garibaldi 7 Marcianise

19 Liceo Classico Via Gemma (p.zza Cecara) Marcianise

20 I.T.C.G. via S. G. Bosco 22 Marcianise

21 Istituto d’Arte Via Foglia 28 Marcianise

22 Liceo Pedagogico (Succ.) Via Duomo Marcianise

23 ITCG Via Rocca (ex v.le Europa) p.zza Cicatiello Marcianise

24 ISISS (succ. Vairano) via Risorgimento Marzanello

25 Liceo Scientifico (uffici) C.so Umberto Mondragone

26 I.P.I.A. Corso V. Emanuele Mondragone

27 Liceo Pedagogico Via Asti Mondragone

28 I.T.C.G. (succ. di Aversa) V. Migliaccio Orta di Atella

29 IPIA (succ.) corso Abatemarco S. Felice a Cancello

30 IPIA viale Canfora 21 S. Maria A Vico

31 IPIA Via Frugieri S. Maria A Vico

32 Liceo Artistico p.zza Ventriglia S.Maria C.Vetere

33 IPIA viale Kennedy (ex Caserma Fiore) S. Maria C.Vetere

34 Liceo Classico via Pretilli (scuola media Paria) S. Maria C.Vetere

35 ITC (plesso scuola media) Sparanise

36 IPSART(nuova sede) Località Orto Bastia Teano

37 IPSAR succ. Viale Italia Teano

38 ISISS succ. (Aeronautico) Via Napoli 103 Vairano

39 ISISS succ. (Odontoiatrico) Via Patenora Vairano

40 ISISS succ. (Alberghiero) v.le Risorgimento Vairano

58

POPOLAZIONE SCOLASTICA - TOTALE PARI A 54.000 ALUNNI

L’obiettivo precipuo dell’Amministrazione negli anni 2003 – 2005, e, di seguito, negli anni

2006 – 2008, ha riguardato l’adeguamento degli impianti oramai vetusti degli Istituti

scolastici di proprietà dell’Ente e soprattutto di quelli acquisiti ex legge n. 23/96.

Ancora agli inizi del 2009 il patrimonio edilizio in questione registra uno stato di vetustà

che impone un’attenzione scrupolosa alla manutenzione ordinaria e straordinaria. L’intento è

quello di ampliare e migliorare le strutture attualmente esistenti e, nel contempo, di

realizzare nuovi istituti nel rispetto della normativa vigente, attesa la carenza storica di

strutture175.

A tale fine, l’Amministrazione provinciale di Caserta ha approvato una serie di

provvedimenti e di indirizzi in materia di edilizia scolastica.

In particolare, nel primo trimestre del 2009, la necessità di creare una nuova sede per

l’Istituto professionale “Mattei” di Aversa e l’impossibilità di individuare suoli idonei alla

realizzazione di un edificio da adibire a tale scopo nel medesimo Comune, hanno indotto la

Giunta ad accettare l’offerta formulata dal comune di Gricignano di Aversa nel quale sarà

realizzata la nuova struttura. Il costo previsto è pari ad € 6.500.000,00.

Nei primi mesi del 2009 la Giunta ha approvato, inoltre, il progetto definitivo per la

realizzazione nel comune di Grazzanise di un edificio destinato ad ospitare istituti di indirizzo

scolastico di secondo grado per un costo previsto pari ad € 1.000.000,00176.

Sono stati, poi, stanziati € 950.000,00 per interventi di manutenzione straordinaria che

riguardano, in particolare, l’I.P.I.A. “Righi” di Santa Maria Capua Vetere; in linea con l’intento

dell’Amministrazione di sopperire alla carenza di strutture, è stata adottata anche un’ulteriore

delibera di indirizzo per la realizzazione di una nuova sede dell’Istituto d’Arte.

175 L’Amministrazione è stata oggetto di numerosi solleciti per completare la documentazione ed acquisire i dati finanziari aggiornati al primo semestre 2008 in tema di manutenzione degli edifici scolastici; le richieste istruttorie, inoltre, hanno mirato all’individuazione degli obiettivi perseguiti dall’Ente in considerazione della carente descrizione degli stessi nella predisposizione dei Peg (cfr., da ultimo, nota n. 896 del 5/2/09 di quest’Ufficio). In esito alle dette richieste, sono stati comunicati i dati aggiornati all’anno 2008, con riferimenti anche alle previsioni per l’anno 2009. 176 Tali dati sono stati acquisiti nel corso dell’accertamento diretto citato.

59

Il quadro di interventi mirante alla realizzazione di nuove sedi di Istituti scolastici per far

fronte alle richieste della collettività amministrata è completato, in sede di approvazione del

bilancio di previsione 2009, da risorse finanziarie per l’importo pari ad euro 3.500.000,00 per

la costruzione di un edificio scolastico superiore a Maddaloni; tale intervento si inserisce nel

piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica e nel corso dei prossimi anni l’obiettivo

dell’Amministrazione sarà quello di procedere ad una revisione dell’intera rete scolastica

provinciale per potenziare e migliorare il settore.

In questa prospettiva, vanno inquadrati anche gli interventi realizzati negli anni 2007 e

2008.

Per ciò che concerne l’anno 2007, l’Amministrazione provinciale ha segnalato,

relativamente alla realizzazione di nuovi edifici progettati dal Settore, l’ultimazione della sede

I.T.A.S./I.P.A.R. di Piedimonte Matese e del primo lotto funzionale I.T.C. di Sparanise ed il

completamento del secondo lotto I.T.G.C. “Florimonte” di Sessa Aurunca177.

L’Amministrazione ha inoltre comunicato di aver stipulato due contratti di mutuo per un

importo ammontante a circa tredici milioni di euro al fine di adeguare quaranta Istituti

scolastici alle normative vigenti in tema di sicurezza ed agibilità; gli edifici in questione sono

stati acquisiti dalla Provincia in virtù della legge n. 23/96 e presentavano notevoli carenze in

relazione ai parametri previsti in materia178.

Nell’anno 2008 è stata ultimata la costruzione del primo lotto dell’I.T.C. di Sparanise,

attualmente già entrato in funzione; tale struttura è stata edificata su un suolo oggetto di

confisca, trattandosi di un immobile acquistato da esponenti di associazioni camorristiche.

La manutenzione ordinaria è stata garantita dalla società “Terra di lavoro” ad esclusiva

partecipazione della Provincia e ha riguardato tutti gli edifici gestiti dalla Amministrazione

Provinciale; si è provveduto inoltre ad attrezzare un laboratorio tecnico presso il Liceo

scientifico di Marcianise.

In linea con la politica gestionale dell’Ente, tendente peraltro alla riduzione dei canoni

derivanti dalle locazioni passive, è stata attivata la progettazione dei seguenti istituti

scolastici:

1) I.T.C. “C. Pavese” di Caserta;

2) I.P.I.A. “Ferraris” di Caserta (ampliamento);

3) I.P.I.A. e Liceo pedagogico di Mondragone;

4) I.T.C.G. di Vairano Patenora;

5) Secondo lotto funzionale dell’I.T.C. di Sparanise.

E’ stato poi realizzato un programma di manutenzione straordinaria per adeguare gli

impianti alla normativa vigente degli Istituti di competenza dell’Amministrazione provinciale;

177 Cfr. la relazione illustrativa del Dirigente del settore per gli anni 2006 – 2007 – 2008. 178 Comunicazioni acquisite dal Responsabile del Settore in occasione del citato accertamento.

60

interventi di notevole rilevanza sono stati operati presso l’I.T.C. di Capua, l’I.T.C. di Sessa

Aurunca, l’Istituto pedagogico di Sessa Aurunca179.

Anche l’Amministrazione provinciale di Caserta, come già rilevato nel trattare la Provincia

di Benevento, ha dovuto rimediare a numerosi atti vandalici subiti negli anni 2007 – 2008 e la

riparazione dei danni conseguenti ha richiesto l’impiego di una somma pari ad € 700.000,00.

Come sottolineato in precedenza, nell’attività di programmazione l’Ente ha mirato, in

prima istanza, a garantire il livello minimo di manutenzione ordinaria degli immobili gestiti.

Riguardo a tale specifico aspetto, nella tabella che segue vengono riepilogati gli

importi degli investimenti sostenuti nel settore scolastico con risorse proprie per gli anni 2003

– 2005.

Tabella n. 29 Es. Finanziario Importo % (risorse proprie)

rispetto a trasferimenti e mutui

Opera/Progetto

2003 € 450.000,00 4.67 Suppellettili scol. 2004 € 600.000.00 3.79 Suppellettili – adeg. Ist. l.626 2005 € 1.250.00.00 5.00 Suppellettili scol. / int. Liceo Diaz

Come per le altre province, l’Amministrazione provinciale di Caserta ha anche

beneficiato di fondi trasferiti dalla Regione ai sensi della legge n. 50/85.

Dall’esame della documentazione pervenuta (in particolare dei Peg) si è rilevato che

non viene attribuito uno specifico obiettivo gestionale al competente centro di responsabilità

per l’edilizia scolastica e le finalità di carattere generale perseguite in tale settore180 risultano

meglio definite soltanto nelle relazioni previsionali e programmatiche nonché da quelle

illustrative della Giunta.

Nelle tabelle successive vengono in sintesi riportati gli importi relativi agli anni 2003 –

2005 assegnati alla Amministrazione provinciale di Caserta e gli interventi realizzati su base

annua, come comunicati dall’Ente.

In particolare, riguardo all’anno 2004, si osserva la discordanza (per ragioni non

precisate) tra l’importo complessivo assegnato e quello effettivamente destinato alla

realizzazione delle opere, pari ad una differenza di € 1.291.355,61.

Tabella n. 30 Esercizio finanziario Trasferimenti Regione/Stato 2003 € 1.335.370.05 (L. 50/85)

2004 € 2.186.565,93 (L. 50/85 e 23/96) 2005 € 847.077,79 (L. 50/85)

179 Idem nota 178. 180 Cfr. nota del Dirigente del Settore n. 424 del 15/4/2009.

61

ESERCIZIO FINANZIARIO 2003

Tabella n. 31 Importo richiesto Importo ottenuto Tipo di opera realizzato/in corso di realizzazione e

percentuale di copertura dell’intervento € 200.000,00 € 200.000,00 Ist. d’arte di Sessa Aurunca € 35.370,00 € 35.370,00 Liceo di Maddaloni € 250.000,00 € 250.000,00 Liceo Fermi di Aversa € 200.000,00 € 200.000,00 Liceo Diaz di Caserta

€150.000,00 € 150.000,00 I.T.C. Pavese di Caserta €150.000,00 € 150.000,00 Liceo di Piedimonte Matese € 100.000,00 € 100.000,00 Liceo Classico di Sessa Aurunca € 250.000,00 € 250.000,00 I.P.I.A. Righi di S. Maria Capua Vetere

ESERCIZIO FINANZIARIO 2004

Tabella n. 32 Importo richiesto Importo ottenuto Opera realizzata € 145.210,32 € 145.210,32 I.P.S.A.R. di Teano € 100.000,00 € 100.000,00 II.P.I.A. di Sessa Aurunca € 100.000,00 € 100.000,00 Liceo di Piedimonte Matese

€ 100.000,00 € 100.000,00 Ist. Magistrale di Sessa Aurunca € 100.000,00 € 100.000,00 Liceo di Maddaloni € 100.000,00 € 150.000,00 I.S.I.S. di Vairano Patenora € 100.000,00 € 100.000,00 I.P.S.A.R. di Piedimonte Matese € 100.000,00 € 100.000,00 Ist. Magistrale di Aversa

ESERCIZIO FINANZIARIO 2005

Tabella n. 33 Importo richiesto Importo ottenuto Opera realizzata

€ 152.500,00 € 152.500,00 I.P.S.A.R. di Teano € 694.577,70 € 694.577,70 I.P.I.A. di Sessa Aurunca

L’Amministrazione ha altresì comunicato gli importi di spesa per manutenzione

ordinaria, con riferimento alla gestione dei lavori realizzati mediante gestione diretta, e per

manutenzione straordinaria, riepilogati nella tabella seguente.

Tabella n. 34

Esercizio finanziario Importo M.O. Importo M.S. 2003 € 193.000,00 € 682.361,09

2004 € 375.000,00 € 409.423,96 2005 € 375.000,00 € 620.151,24

Per far fronte alle esigenze manutentive straordinarie, l’Ente ha inoltre contratto dei

mutui nel triennio 2003 – 2005, come di seguito riepilogati181.

ESERCIZIO FINANZIARIO 2003

Tabella n. 35

Istituto Mutuatario data richiesta mutuo data perfezionamento Oneri amm. a carico Stato- Reg. Prov.

A tassi fisso %

Cassa DD. PP. 03/12/03 26/05/04 568.000,00 4.60 Cassa DD. PP. 23/12/03 31/03/04 1.033.000,00 4.40 Cassa DD. PP. 27/10/03 25/02/04 1.549.370,00 4.65 Cassa DD. PP. 13/11/03 25/02/04 200.582,76 4.65

181 Cfr. questionario punto D6 e citata nota del Dirigente del Settore.

62

Cassa DD. PP. 13/11/03 25/02/04 1.033.000,00 4.65 Cassa DD. PP. 04/09/03 25/11/03 1.550.000,00 4.75 Cassa DD. PP. 02/04/03 09/12/03 1.335.370,05 4.75 Cassa DD. PP. 15/04/03 25/11/03 1.033.000,00 4.75

Cassa DD. PP. 05/09/03 25/11/03 1.033.000.00 4.75 Cassa DD. PP. 05/09/03 25/11/03 103.291,38 4.75 Cassa DD. PP. 14/02/02 28/10/03 206.582,76 4.65

ESERCIZIO FINANZIARIO 2004

Tabella n. 36 Istituto Mutuatario data richiesta mutuo data perfezionamento Oneri amm.a carico

Stato- Reg. Prov. A tassi fisso %

Cassa DD. PP. 10/03/04 26/01/05 273.410,55 4.05 Cassa DD. PP. 04/11/04 26/01/05 4.200.000,00 4.05 Cassa DD. PP. 04/11/04 26/01/05 6.500.000,00 4.05 Cassa DD. PP. 04/11/04 26/01/05 1.033.000,00 4.05 Cassa DD. PP. 04/11/04 26/01/05 1.033.000,00 4.05

Cassa DD. PP. 04/11/04 26/01/05 1.033.000,00 4.05 Cassa DD. PP. 18/03/04 13/09/04 516.000,00 4.75 Cassa DD. PP. 23/11/04 26/09/05 250.000,00 3.41 Cassa DD. PP. 23/02/04 26/05/04 1.033.000,00 4.60

ESERCIZIO FINANZIARIO 2005

Tabella n. 37 Istituto Mutuatario data richiesta mutuo data perfezionamento Oneri amm. a carico

Stato- Reg. Prov. A tassi fisso %

Cassa DD. PP. 16/11/05 14/12/05 2.000.000,00 3.75

Cassa DD. PP. 16/11/05 27/12/05 500.000,00 3.75 Cassa DD. PP. 01/12/05 14/12/05 2.000.000,00 3.75 Cassa DD. PP. 16/11/05 20/12/05 8.500.000,00 3.74 Cassa DD. PP. 01/12/05 20/12/05 5.930.000,00 3.74 Cassa DD. PP. 16/11/05 19/11/05 1.033.000,00 3.72

Cassa DD. PP. 29/11/05 09/12/05 1.549.370,00 3.75 Cassa DD. PP. 16/11/05 29/11/05 1.000.000,00 3.72 Cassa DD. PP. 01/12/05 16/12/05 1.500.000,00 3.75

Al pari delle altre Province campane, l’obiettivo di realizzazione di nuovi edifici si pone

in via prioritaria, non soltanto a causa dell’onerosità dei costi di manutenzione, ma anche al

fine di contenere i costi derivanti dalle locazioni passive.

Al riguardo, la Provincia di Caserta ha indicato gli importi sostenuti per coprire gli oneri

derivanti dalle locazioni passive, riportati in sintesi nella tabella seguente.

Tabella n. 38

Esercizio finanziario n. edifici scolastici in locazione passiva Importo 2003 32 € 2.533.763,92 2004 38 € 2.492.969,44 2005 37 € 3.820.116,11

63

3.5 PROVINCIA DI SALERNO

Dall’esame della gestione per il periodo 2003 – 2005 è emerso che l’Amministrazione

Provinciale di Salerno ha individuato, come obiettivo primario, un intervento di carattere

strutturale nell’ambito dell’edilizia scolastica, con l’intento di creare una rete adeguata a

soddisfare le esigenze della popolazione scolastica presente sul territorio e di migliorare

anche la qualità dell’offerta formativa.

L’Amministrazione ha rivolto particolare attenzione al riconoscimento del diritto di

studio alla luce delle innovazioni e delle tecnologie che hanno riguardato anche il Settore

scolastico.

E’ stato, infatti, predisposto un nuovo piano scolastico per razionalizzare la rete con

l’istituzione di nuovi corsi di studi realizzati in base alle aspettative ed alle richieste

provenienti dalle diverse realtà locali182.

In quest’ottica, si è curato all’interno degli istituti di istruzione superiore l’aspetto

telematico, con la predisposizione di attrezzature e laboratori miranti all’acquisizione di

professionalità confacenti alle tipologie lavorative presenti sul territorio provinciale e, in

particolar modo, la formazione professionale attraverso l’adozione di modelli più funzionali e

più aderenti alle professionalità richieste dal mondo del lavoro sviluppatosi nell’ambito

economico provinciale183.

Con riferimento ai primi mesi del 2009, la Provincia di Salerno svolge la sua attività di

manutenzione su 123 istituti per una popolazione scolastica di 63.686 studenti184.

Nella tabella che segue vengono riepilogati i dati relativi agli istituti scolastici presenti

sul territorio provinciale di competenza della Provincia, con l’indicazione degli stessi e del

numero di studenti iscritti.

182 Cfr. note n. 3445 del 5/3/2009 inviata dal Dirigente del settore edilizia scolastica della Provincia di Salerno. 183 Dati acquisiti in occasione dell’accertamento diretto effettuato da parte dei funzionari di questo Ufficio presso l’Amministrazione Provinciale di Salerno in data 19/12/08. 184 Cfr. elenco degli istituti di competenza della Provincia di Salerno allegato alla nota n. 6697 del 7/5/2009.

64

ISTITUTI SCOLASTICI DI COMPETENZA

Tabella n. 39

N°. ISTITUTO Ubicazione

Alunni

a.s. 2008-09

1 Liceo scientifico Marini+Liceo Classico Camera Amalfi 624

2 Istituto Tecnico Turismo F. Gioia Amalfi 340

3 IstitutoTecnico Commerciale P. Comite Amalfi 231

4 Liceo Scientifico La Mura Liceo Classico Angri 1103

5 Istituto Tecnico Commerciale Fortunato Angri 809

6 Istituto Prof. Agricoltura e Ambiente Angri 189

7 Istituto Prof. Servizi Alberghieri e Ristorazione Angri 84

8 Liceo Scientifico A. Genoino Cava de’ Tirreni 1033

9 Istituto Tecnico Geometri Vanvitelli Cava de’ Tirreni 503

10 Istituto Tecnico Commerciale M. della Corte Cava de’ Tirreni 889

11 Liceo Classico M. Galdi Cava de’ Tireni 532

12 Istituto Magistrale F. de Filippis Cava de’ Tirreni 706

13 Istituto Profes. Ser. Comm. e Pubbl. Cava de’ Tirreni 334

14 Liceo Classico Virgilio Mercato S. Severino 721

15 Istituto Tecnico Commerciale Pandola di Mercato S. S. 275

16 Liceo Scientifico N. Sensale Nocera Inferiore 887

17 Istituto Tecnico Commerciale R. Pucci Nocera Inferiore 543

18 Istituto Tecnico Commerciale G. Marconi Nocera Inferiore 921

19 Liceo Classico G. B. Vico Nocera Inferiore 1047

20 Istituto Magistrale A. Galizia Nocera Inferiore 1185

21 Istituto Prof. Industria e Artigianato F. Trani Nocera Inferiore 378

22 Istituto Prof. Servizi Alberghieri e Ristorazione Nocera Inferiore 1154

23 Liceo Scientifico Mons. B. Mangino Pagani 944

24 Istituto Prof. Servizi Alberghieri e Ristorazione Pagani 828

25 Istituto Professionale Servizi Sociali Sarno 584

26 Istituto Tecnico Commerciale Sarno 508

27 Istituto Tecnico Industriale Sarno 768

28 Liceo Classico + Liceo Scientifico T. L. Caro Sarno 1468

29 Istituto Prof. Industria e Artigianato F. Trani Sarno 132

30 Liceo Scientifico Cacciapuoti Scafati 1038

31 Istituto Tecnico Industriale A. Pacinotti Scafati 948

32 Istituto Prof. Servizi Commerciali e Turismo Siano 252

33 Liceo Scientifico Rescigno Siano 47

34 Liceo Scientifico Da Vinci Salerno 522

35 Liceo Scientifico Da Procida Salerno 1708

36 Istituto Tecnico Commerciale A. Genovesi Salerno 650

37 Istituto Tecnico Industriale B. Focaccia Salerno 1647

38 Liceo Classico T. Tasso Salerno 1056

39 Convitto Nazionale T. Tasso Salerno 41

40 Istituto Magistrale Regina Margherita Salerno 1030

41 Liceo Artistico A. Sabatini Salerno 575

42 Istituto D’Arte Filiberto Menna Salerno 662

65

43 Conservatorio Musicale Martucci Salerno 979

44 Istituto Prof Industria e Artigianato F. Trani Salerno 561

45 Istituto Prof. Servizi Alberghi.e Ristorazione R.Virtuoso Salerno 873

46 Istituto Professionale Servizi Sociali Salerno 316

47 Liceo Scientifico F. Severi Salerno 1269

48 Istituto Tecnico Geometri Di Palo Salerno 309

49 Istituto Tecnico Commerciale Amendola Salerno 707

50 Istituto Tecnico Industriale G. Galileo Salerno 406

51 Istituto Tecnico Santa Caterina da Siena Salerno 512

52 Liceo Classico F. De Sanctis Salerno 964

53 Istituto Magistrale Alfano I Salerno 1048

54 Istituto Prof. Agricoltura e Ambiente Salerno 108

55 Istituto Prof . Industria e Attività Marinare Salerno 621

56 Liceo Scientifico E. Medi Battipaglia 1379

57 Istituto Tecnico Commerciale F. Besta Battipaglia 598

58 Istituto Tecnico Geometri Gloriosi Battipaglia 422

59 Istituto Prof. Industria Artigianato E. Ferrari Battipaglia 448

60 Istituto Prof. Agricoltura e Ambiente Battipaglia 167

61 Istituto Prof. Serv. Alberg. Ristorazione R. Virtuoso Battipaglia 82

62 Liceo Scientifico Montecorvino Rov. 528

63 Liceo Scientifico Parmenide Buccino 574

64 Istituto Magistrale Teresa Gonfalonieri Campagna 446

65 Istituto Prof. Industria e Attività marinare Campagna 121

66 Liceo Scientifico Piranesi Capaccio 534

67 Istituto Prof. Agricoltura e Ambiente Capaccio 145

68 Istituto Prof. Serv. Alberg. e Ristorazione R. Virtuoso Capaccio 423

69 Istituto Prof. Servizi Alberghieri e Ristorazione Castelnuovo Cil. 576

70 Liceo Scientifico Centola 84

71 Istituto Tecnico Commerciale E. Corbino Contursi Terme 326

72 Istituto Prof. Serv. Alberg. Ristoraz. F. Corbino Contursi Terme 586

73 Liceo Classico F. Corbino Contursi Terme 47

74 Liceo Scientifico A. Gallotta Eboli 848

75 Istituto Tecnico Industriale E. Mattei Eboli 437

76 Istituto Tecnico Agrario G. Fortunato Eboli 424

77 Liceo Classico E. Perito Eboli 591

78 Liceo Artistico Carlo Levi Eboli 262

79 Istituto Prof. Serv. Comm. Turistici e Pubb. Aldo Moro Eboli 185

80 Istituto Tecnico Commerciale F. Besta Giffoni V. P. 169

81 Istituto Professionale per il Commercio Laurino 90

82 Istituto Tecnico Geometri Vanvitelli Nocera Superiore 245

83 Istituto Tecnico Turismo F. Gioia Montesano M. 140

84 Istituto Professionale Industriale E. Ferrari Oliveto Citra 250

85 Liceo Scientifico C. Pisacane Padula 326

86 Istituto Magistrale G. Roselli Piaggine 85

87 Istituto Prof. Serv. Comm. Turistici e Pubb. Aldo Moro Polla 110

88 Liceo Scientifico Parmenide Roccadaspide 423

89 Istituto Tecnico Industriale Valitutto Roccadaspide 395

66

90 Istituto Tecnico Geometri De Petrinis Sala Consilina 275

91 Istituto Tecnico Industriale G. Gatta Sala Consilina 215

92 Liceo Classico M. T. Cicerone Sala Consilina 402

93 Istituto Prof. Agricoltura e Ambiente Sala Consilina 85

94 Istituto Prof. Industria e Artigianato Sala Consilina 136

95 Istituto Tecnico Industriale E. Mattei S. Gregorio Magno 247

96 Istituto Prof. Industria e Artigianato Manlio De Vivo S. Marco di Cast.te 111

97 Istituto Tecnico Nautico S. Marco di Cast.te 48

98 Istituto Prof. Servizi Alberghieri e Ristorazione Sant’Arsenio 530

99 Istituto Tecnico Commerciale Sant’Arsenio 524

100 Liceo Scientifico C. Pisacane Sapri 379

101 Istituto Tecnico Commerciale Geometri L. Da Vinci Sapri 678

102 Liceo Classico Carlo Pisacane Sapri 200

103 Istituto Professionale Agricoltura Sapri 95

104 Istituto Prof. Industria e Artigianato Sapri 300

105 Istituto Magistrale Pomponio Leto Reggiano 633

106 Liceo Artistico Carlo Levi Reggiano 114

107 Istituto Magistrale Carlo Pisacane Torre Orsaia 149

108 Liceo Scientifico L. Da Vinci Vallo della Lucania 993

109 Istituto Tecnico Commerciale Geometri E. Cenni Vallo della Lucania 976

110 Liceo Classico Parmenide Vallo della Lucania 222

111 Istituto Magistrale Giovanni Verga Vallo della Lucania 413

112 Istituto Professionale I. A. Marconi Vallo della Lucania 423

113 Istituto Profes. Serv. Alberg. Ristorazione Comite Maiori 296

114 Istituto Tecnico Turismo F. Gioia Maiori 165

115 Istituto Tecnico Industriale B. Focaccia Baronissi 200

116 Liceo Scientifico Rescigno Baronissi 258

117 Istituto Professionale Agricoltura e Ambiente Castel San Giorgio 196

118 Liceo Scientifico Rescigno Roccapiemonte 1024

119 Istituto Prof. Servizi Alberghieri e Ristorazione Albanella 145

120 Istituto Professionale Servizi Comm. Turistici Albanella 70

121 Liceo Scientifico A. Gatto Acropoli 1136

122 Istituto Profes. Industria e Artigianato M. De Vivo Acropoli 241

123 Istituto Tecnico Commerciale G. B. Vico Acropoli 714

TOTALE ALUNNI 63.686

Dall’esame della documentazione pervenuta, sebbene non completa di tutti i dati

richiesti, è emerso che, in sede di approvazione dei Peg per gli anni 2003 – 2007, al

competente centro di responsabilità per l’edilizia scolastica non è stato attribuito uno specifico

obiettivo gestionale. Le finalità di carattere generale perseguite nel settore edilizia scolastica

risultano meglio delineate soltanto nelle relazioni previsionali e programmatiche.

In particolare, da tali atti riferiti agli anni 2003 - 2005 e 2005 – 2007 si evince che

l’Ente ha avuto come obiettivo primario il mantenimento dello stesso livello di manutenzione

degli edifici scolastici. Detti interventi hanno riguardato principalmente gli impianti idrici,

67

elettrici e di riscaldamento e la verifica degli impianti di sicurezza nonché l’adeguamento delle

strutture alla normativa di cui al d. l.vo n. 626/94.

Sono stati oggetto di programmazione interventi di carattere eccezionale tesi al

recupero funzionale di immobili in disuso ed in condizioni fatiscenti; sono state inoltre

previste attività di somma urgenza per far fronte a situazioni di imminente pericolo per

l’incolumità degli studenti.

Nell’anno 2005 la Provincia di Salerno, ha effettuato gli interventi di seguito riepilogati

in tabella185. Non sono stati comunicati gli stessi dati riferiti agli anni 2003 e 2004.

Tabella n. 40

ISTITUTO TIPO DI LAVORO COMUNE IMPORTO I

I.T.C Cenni Manutenzione straordinaria Vallo della Lucania 500.000,00

Polo scolastico Manutenzione straordinaria Nocera Superiore 500.000,00

Convitto e scuola di economia domestica

Completamento Salerno (loc.Lamia) 1.200.000,00

Ist. Tecnico Industr. Progetto definitivo Baronissi (loc.Cariti) 1.000.000,00

Istituti scolastici Progr. Scuola sicura Prov. Di Salerno 11.482.900,00 2° (annualità)

Città della scuola Costruzione Sarno 13.000,00

I.P.S.A.R. Ricostruzione Pagani 200.000,00

Liceo Scientifico Lavori completamento Montecorvino Pugliano 2.000.000,00

Liceo Scientifico Lavori completamento Angri 1.200.000,00

Convitto Nazionale T Tasso. Restauro Salerno 2.065.000,00

Conservatorio Musicale Restauro Salerno 1.032.000,00

Tutti gli istituti Fornitura arredi Provincia di Salerno 3.000.000,00

Trasporto allievi diversamente abili

258.000,00

Negli anni 2003-2004-2005 gli importi sostenuti per fitti passivi risultano,

rispettivamente, pari ad € 7.509.478,81; € 3.638.796,35; € 5.703.326,55.

Inoltre, per lavori di manutenzione ordinaria, la Provincia di Salerno ha accreditato alle

Istituzioni scolastiche negli anni 2003, 2004 e 2005 le somme elencate in sintesi nella tabella

di seguito riportata.

Tabella n. 41

ESERCIZI FINANZIARI Somme accreditate dalla Provincia alle Istituzioni scolastiche

2003 € 621.271,59

2004 € 522.233,43

2005 € 518.795,17

Gli interventi hanno avuto ad oggetto principalmente l’adeguamento delle strutture

alla normativa vigente in tema di sicurezza nonché il recupero di edifici in condizioni precarie

per la vetustà e l’omessa manutenzione negli anni precedenti.

185 Cfr. Relazione illustrativa al rendiconto di gestione 2005

68

In proposito, gli importi per la manutenzione straordinaria sostenuti nel triennio in

considerazione sono stati, in ordine, pari ad € 1.199.852,45; € 3.941.252,88; €

1.553.933,52, mentre gli importi impegnati per la gestione dei lavori di manutenzione

ordinaria affidata a società partecipata risultano pari ad € 1.541.584,82; € 2.702.723,04; €

1.179.759,52.

In esito ad espressa richiesta istruttoria, la Provincia ha inoltre fornito l’aggiornamento

dei dati finanziari relativi ai lavori di manutenzione degli edifici scolastici dall’anno 2006

all’anno 2008186.

Tabella n. 42

ANNO 2006 5.140.969,00

ANNO 2007 2.652.000,00

ANNO 2008 7.330.000,00

TOTALE 15.122.969,00

Nelle tabelle seguenti vengono riportati i dati comprensivi degli importi corrisposti alla

Meridionale Multiservice S.p.a. - società partecipata interamente dalla Provincia che effettua

una manutenzione preventiva e programmata per gli edifici di competenza dell’Ente - ed i

dati previsionali relativi all’anno 2009.

186 Cfr. nota del Dirigente del Settore del 9/4/2009 prot. 6422. L’Amministrazione è stata oggetto di numerosi solleciti per completare la documentazione in tema di manutenzione degli edifici scolastici.

69

ANNO 2008

Tabella n. 43

Manutenzione ordinaria programmata degli edifici scolastici

I° periodo: 06/12/2007 – 05/07/2008 totale IVA Totale c/IVA Ordinativo del Dirigente Grandi opere n. 982 del 15.1.08 (quota periodo) (mq) (€/mq) ( € ) ( € ) ( € )

1) Manutenzione ordinaria programmata degli edifici (MOP) 0.58 198.685,00 7,90 915.606,71 183.121,34 1.098.728,05

2) Manutenzione di minuto mantenimento degli edifici (M M) 0.58 32.286,00 4,00 75.334,00 15.066,80 90.400,80

3) Manutenzione ordinaria integrativa degli edifici (M M) 209.059,29 41.811,86 250.871,15

SUB TOTALE I° periodo 1.200.000,00 240.000,00 1.440.000,00

II periodo 06/07/2008 – 05/12/2008 (quota periodo) (mq) (€/mq) ( € ) ( € ) ( € )

1) Manutenzione ordinaria programmata degli edifici (MOP) 0,42 310.000,00 7,75 1.001.041,67 200.208,33 1.201.250,00

Periodo 06/12/08 – 31/12/08 0,07 310.000,00 7,75 171.136,99 34.227,40 205.364,38

2) Manutenzione ordinaria integrativa degli edifici (MOI) 127.821,35 25.64,27 153.385,62

SB TOTALE II periodo 1.300.000,00 260.000,00 1.560.000,00

TOTALE ANNO 2008 2.500.000,00 500.000,00 3.000.000,00

ANNO 2009

Tabella n. 44 Manutenzione ordinaria programmata degli edifici scolastici in sede di bilancio di previsione Periodo: 01/01/2009 – 31/12/2009 Totale IVA totale c/IVA (mq) (€/mq) ( € ) ( € ) ( € ) 1) Manutenzione ordinaria programmata degli edifici (MOP) 1,00 310.000,00 7,75 2.402.500,00 480.500,00 2.883.000,00 2) Manutenzione ordinaria integrativa degli edifici (MOP) 97.500,00 19.500,00 117.000,00 TOTALE ANNO 2009 2.500.000,00 500.000,00 3.000.000,00

70

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

In seguito alla riforma del titolo V della Costituzione, la quale ha operato una

ridefinizione dei ruoli ed assetti di Regioni, Province e Comuni, in tema di edilizia

scolastica particolare attenzione deve essere rivolta all’aspetto urbanistico.

La riforma in oggetto rimette in primo piano l’importanza dello strumento della

pianificazione territoriale, che, lungi dall’essere preso in considerazione soltanto in casi di

necessità (come in occasione, ad esempio, della realizzazione di grandi opere pubbliche),

dovrebbe intendersi anche e soprattutto quale strumento operativo teso a realizzare un

coordinamento a livello istituzionale tra gli enti competenti in materia, in particolar modo

nelle aree a maggiore concentrazione demografica – come il territorio campano - con

l’intento di ottimizzare l’attività da svolgere nell’ottica di un equilibrato rapporto costi-

benefici.

Prima della riforma costituzionale citata, la pianificazione territoriale era affidata

alle direzioni centrali del Ministero dei lavori pubblici ed a quelle periferiche dei

Provveditorati alle opere pubbliche. Con il primo trasferimento alle Regioni di compiti

attinenti alla predetta pianificazione, si è mirato a realizzare un migliore coordinamento

strategico nelle aree in cui sussistono maggiori criticità. Attualmente la pianificazione

territoriale dovrebbe essere utilizzata per cercare di rendere omogenea l’attività relativa

alla gestione dell’edilizia scolastica, garantendo in tutte le Regioni il conseguimento, in

linea di massima, di un medesimo livello sia in tema di strutture sia in tema di qualità

didattica.

In questa prospettiva, la Provincia, con la propria autonomia statutaria ed

amministrativa, assume, alla stessa stregua del Comune, funzioni proprie oltre a quelle

conferite espressamente dalla legge statale o regionale secondo gli ambiti di rispettiva

competenza.

In proposito, malgrado il dibattito politico sviluppatosi negli ultimi anni riguardo

all’eventuale abolizione di tale ente, non può non osservarsi che le leggi di riforma

dell’Amministrazione pubblica degli anni novanta hanno ulteriormente valorizzato il ruolo

della provincia - ente locale intermedio tra Regione e Comune, cui sono stati attribuiti

rilevanti settori amministrativi, come quello relativo all’edilizia scolastica - con

contestuale assegnazione di compiti di amministrazione a largo respiro e non concentrati

al perseguimento di singole finalità.

In tale contesto, l’ente Provincia non può limitarsi ad una mera erogazione di

servizi, ma è chiamato ad assolvere un’attività molto più ampia di amministrazione, di

coordinamento e di gestione degli interessi della collettività amministrata, con l’intento

precipuo di migliorare la qualità degli stessi e di promuovere il settore di riferimento.

71

Per ciò che concerne, in generale, l’istruzione e l’edilizia scolastica, la materia è

attualmente in fase di notevole evoluzione normativa relativamente a strategie, finalità e

modalità procedimentali.

Sennonchè, l’esame della gestione relativa all’edilizia scolastica provinciale in

Campania ha evidenziato un’inadeguatezza delle Amministrazioni ad interpretare il ruolo

e le funzioni che la riforma costituzionale ha attribuito alla Provincia.

In proposito, i notevoli ritardi con cui è stato dato riscontro alle richieste istruttorie

di questa Corte, la necessità di ripetuti solleciti, nonché l’incompletezza e la non

esaustività dei dati riportati negli atti trasmessi - causa, peraltro, di una visione meno

approfondita della materia - sono indice soprattutto di una precaria organizzazione dei

settori di riferimento e di un’assenza di un efficiente coordinamento nell’ambito degli

stessi.

Né può non sottolinearsi la sola partecipazione del Responsabile del Settore

dell’Edilizia scolastica della Provincia di Napoli e, nel contempo, l’ingiustificata assenza dei

rappresentanti delle altre quattro province campane all’adunanza pubblica in occasione

della quale il referto è stato ufficialmente presentato.

Peraltro, il mancato invio di eventuali osservazioni di parte - le quali, se non

formalizzate per iscritto, potevano essere formulate durante la predetta adunanza – è

indicativo della difficoltà degli enti a comprendere appieno la finalità dell’indagine, che è

quella di evidenziare gli aspetti più problematici riguardo ai quali le osservazioni ed i

rilievi espressi da questa Corte costituiscono il necessario presupposto per stimolare un

processo di autocorrezione, nel quadro di un controllo collaborativo compatibile con

l’autonomia costituzionalmente tutelata degli enti stessi.

Deriva da quanto appena detto che, sebbene l’esito del controllo sulla gestione

non produce un effetto diretto sanzionatorio o correttivo, non assumono minore rilievo le

iniziative adottate dalle Amministrazioni interessate, da un lato, significative di una più

attenta e puntuale partecipazione all’attività di controllo, dall’altro, correttive della

propria attività di gestione.

Passando alla disamina dei profili di merito, deve evidenziarsi che, per

un’efficiente organizzazione delle attività di manutenzione ordinaria/straordinaria e di

realizzazione di nuovi istituti scolastici – che, come ripetutamente sottolineato nel corso

della relazione, a causa della vetustà di molti edifici distribuiti sul territorio regionale, è

un improcrastinabile progetto per tutte le province campane e, in particolare, per

qualcuna (es. Provincia di Caserta) - si rende necessaria una maggiore definitezza

programmatica e quindi degli obiettivi che si intendono perseguire. In proposito, è di

fondamentale importanza la corretta predisposizione degli atti a tale fine previsti dalle

norme (tra i quali i piani esecutivi di gestione, la cui valenza – va stigmatizzato - non

può estendersi oltre l’anno finanziario, come invece registrato per la Provincia di Napoli).

Deve peraltro osservarsi che soltanto una scrupolosa e dettagliata programmazione può

72

consentire di affrontare il problema della sicurezza degli istituti scolastici in una

prospettiva attendibile, evitando una gestione di tipo emergenziale destinata a non

garantire una puntuale utilizzazione dei fondi assegnati.

Nondimeno, al fine di evitare criticità nella disponibilità delle risorse finanziarie

assentite sugli interventi in corso e sulle attività di manutenzione del patrimonio edilizio

avviate o da avviare, si impone un costante monitoraggio delle fonti disponibili, per

provvedere tempestivamente, all’occorrenza, ad un’eventuale rimodulazione delle

attività programmate.

L’importanza di un attento e scrupoloso monitoraggio dei costi sostenuti e/o da

sostenere è peraltro richiesta, per tutte le cinque province, al fine di valutare

l’opportunità di ridurre le numerose ed ancora attuali locazioni passive e, nel contempo,

di programmare interventi di realizzazione di nuovi edifici scolastici, la cui costruzione si

conformi non soltanto alla generale normativa in materia di sicurezza, ma anche a quella

specifica antisismica. Infatti, dopo la legge n. 23/1996, non a caso il legislatore è tornato

ad interessarsi alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, ritenuta urgente a causa dei

luttuosi eventi sismici che hanno riguardato alcune regioni italiane. E’ in quest’ottica che,

più di recente, l’articolo 7-bis della legge 30 ottobre 2008, n. 169, di conversione del

decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante “disposizioni urgenti in materia di

istruzione e università” ha introdotto “provvedimenti per la sicurezza delle scuole”,

destinando al piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici

(formulato ai sensi dell’art. 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 -

finanziaria per il 2003) un importo non inferiore al 5% delle risorse stanziate per il

programma delle infrastrutture strategiche in cui il piano stesso è ricompreso.

Tra l’altro, non minore rilievo assumono le operazioni di indebitamento che, se

rivolte a coprire i costi conseguenti ad onerose e costanti manutenzioni straordinarie,

rischiano di tradursi, nel tempo, in un aggravio per i bilanci delle Province piuttosto che in

quei benefici per il patrimonio edilizio scolastico che deriverebbero dalla progettazione e

costruzione di nuove strutture più sicure. Tale ultima opzione, infatti, consente non

solo un accrescimento "diretto" del patrimonio, ma anche una correlata diminuzione

degli interventi di spesa di parte corrente per fitti passivi e manutenzioni ordinarie. In

proposito, va rilevato che si è distinta la Provincia di Benevento la quale si è posta

espressamente come obiettivo programmatico la riduzione dei costi sostenuti dall’Ente

per le locazioni passive, procedendo all’acquisto di edifici da adibire ad istituti scolastici.

Va peraltro evidenziata l’attenzione che anche la Provincia di Napoli ha cominciato a

prestare a tale tema, provvedendo all’acquisto di alcuni edifici scolastici. Ciò ha

determinato, infatti, una positiva riduzione della spesa annua per fitti passivi.

Profilo che merita attenzione è, inoltre, quello attinente agli interventi di

manutenzione affidati a società partecipate, come emerso per le Province di Napoli e di

Salerno.

73

L’esigenza di una preventiva definizione dei compiti per un corretto svolgimento

del servizio manutentivo affidato a società partecipate - è bene ricordarlo - è stata

avvertita dalla Provincia di Napoli, ma, come detto, sulla base della non completa

documentazione trasmessa non è stato possibile accertare l’effettiva vigilanza e verifica

dei risultati di gestione per le quali era stata prevista, nell’emendamento consiliare di

approvazione della convenzione, l’istituzione di uno specifico organismo di controllo.

A tale riguardo, si prende atto che è in corso una riorganizzazione interna

dell’Area al fine di consentire l’implementazione dei predetti controlli, come evidenziato

nelle memorie inviate dal dirigente di settore intervenuto in adunanza.

Situazione meno definita per la Provincia di Salerno, per la quale non si dispone di

dati relativi ai risultati di gestione riferiti agli interventi affidati alla società partecipata.

In proposito, se è indiscussa la doverosità di periodiche verifiche concernenti

l’utilizzazione dei fondi stanziati per gli interventi in questione, si ritengono sicuramente

altrettanto doverose e necessarie ripetute verifiche relative allo stato di attuazione, alla

tempistica e alla qualità delle opere realizzate affinchè il controllo dell’ente locale non si

riduca ad un mero formale controllo di natura contabile tra quanto stanziato e quanto

rendicontato dalla società partecipata, ma, al contrario, assicuri un efficiente svolgimento

degli interventi nell’ottica di una gestione ispirata a principi di economicità, efficienza ed

efficacia.

Prezioso strumento di conoscenza per determinare le priorità di intervento si

rivelerà senz’altro l’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica, voluta dal legislatore del

1996 al fine di monitorare costantemente la consistenza, la situazione e la funzionalità

del patrimonio edilizio, ma ancora in fase di stesura.

Si tratta di un sistema telematico integrato per l’acquisizione e l’aggiornamento

costante di un insieme di informazioni relative agli istituti scolastici distribuiti sul territorio

nazionale, il quale prevede una componente centrale in grado di assicurare

all’Amministrazione nel suo complesso le conoscenze necessarie all’adempimento della

sua missione istituzionale di indirizzo, pianificazione e controllo ed una componente

distribuita sui cosiddetti “Nodi regionali” che garantisce a livello regionale la gestione del

patrimonio edilizio su base provinciale, comunale e di singole unità scolastiche, in

un’ottica di condivisione delle informazioni con i sistemi informativi degli stessi enti locali.

Appare evidente che l’ente Provincia è tra i soggetti direttamente coinvolti nella

realizzazione e nella manutenzione dell’Anagrafe, la cui concreta attivazione faciliterà in

modo incisivo un’attenta valutazione dell’importanza degli interventi secondo criteri

trasparenti ed oggettivi.

In particolare, pur scontando una lenta risistemazione del settore di riferimento,

la Provincia di Avellino ha comunicato di avere cominciato ad approfondire tale tema, ma

l’obiettivo di una rapida attivazione del predetto sistema telematico dovrebbe essere

preso in seria considerazione in tutte le province.

74

Il problema della sicurezza delle scuole assume aspetti molto critici in regioni con

una popolazione scolastica ad alta densità e con province molto estese come quelle della

Regione Campania. Tale circostanza deve indurre a concludere per una rapida attivazione

del sistema, che costituisce il presupposto per determinare le priorità degli stanziamenti

e degli interventi.

In conclusione, non può non sottolinearsi che la politica gestionale perseguita dalle

cinque province campane non può continuare ad essere svolta operando essenzialmente

interventi specifici e/o emergenziali non rientranti in una visione globale e programmatica

che, invece, rappresenta l’unica prospettiva rispondente ad una logica di risultato e di

ottimizzazione delle risorse.