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23/06/14 1 Corso preparatorio DITALS La prova D Che cosa facciamo oggi? La prova D: stru4ura e cara4eris8che La valutazione della prova D I presuppos8 teoricopra8ci Un esempio Esercitazione di gruppo

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Corso  preparatorio  DITALS  

La  prova  D  

Che  cosa  facciamo  oggi?  

•  La  prova  D:  stru4ura  e  cara4eris8che  •  La  valutazione  della  prova  D  •  I  presuppos8  teorico-­‐pra8ci  •  Un  esempio  •  Esercitazione  di  gruppo  

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Che  cos’è  la  prova  D  

•  È  una  prova  che  valuta  “la  capacità  del  docente  di  lingua  di  interagire  con  la  classe,  me4endo  in  a4o  un  comportamento  linguis8co  consapevole  dell’obieHvo  da  raggiungere”  (Cini,  Peruzzi  2006).  

 

Che  cos’è  la  prova  D  

•  Consiste  in  due  simulazioni  di  aHvità  didaHca  (max.  5  minu8  l’una)  nelle  quali  il  candidato  u8lizza  gli  input  forni8  per  spiegare  o  dare  istruzioni;  

•  Le  simulazioni  vengono  registrate;  •  Il  parlato  è  verso  gli  studen8  ma  può  contenere  annotazioni  orali  per  i  valutatori.  

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Un  esempio  di  consegna  

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Quali  contenuti  teorico-­‐pratici?  

•  L’interazione  in  classe;  

•  Il  parlato  del  docente;  

•  La  conoscenza  esplicita  della  lingua  italiana;    

•  La  proge4azione  di  percorsi  didaHci  (modelli  opera8vi,  tecniche  didaHche,  ecc.).  

La  valutazione  della  prova  D  

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Ripassiamo  un  po’  di  contenu8  teorici  

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

L’analisi  interazionale  

 considera la comunicazione linguistica come il prodotto della collaborazione tra i partecipanti all’interazione;

 descrive i modi e i tempi con i quali i parlanti si esprimono;

 distingue le interazioni in “simmetriche” e “asimmetriche”.      

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

interazioni  simmetriche  vs  asimmetriche  

INTERAZIONI SIMMETRICHE: le conversazioni si svolgono fra pari, ovvero i partecipanti all’interazione hanno parità di diritti: es. in un incontro tra amici, tutti possono proporre un argomento o esprimere la propria opinione. INTERAZIONI ASIMMETRICHE: le conversazioni non si svolgono tra pari ma il potere è diviso in maniera diseguale tra i parlanti: non tutti godono degli stessi diritti. es. in un tribunale il giudice assegna e toglie la parola.

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

L’interazione  in  classe  L’interazione in classe è asimmetrica e il docente è il regista:

o controlla, ordina e regola lo sviluppo nello scambio

comunicativo; o apre e chiude l’interazione;

o attribuisce il diritto di parola o lo toglie; o  influenza con le sue mosse comunicative tutto ciò che verrà

detto in seguito; o controlla i temi e gli argomenti della situazione comunicativa;

o  ristabilisce l’ordine nel caso in cui questo venga meno; o giudica se i comportamenti dei partecipanti sono consoni al loro

ruolo o se costituiscono delle insubordinazioni. (Orletti, 2000)‏

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Un  po'  di  storia...  

1. primi studi: USA, seconda metà degli anni ’40 (Anderson e Brewer, 1946) per indagare l’effettiva competenza professionale dei docenti. 2. in Italia, dalla fine anni ‘70: Lumbelli (1976), Orletti (1983, 1994, 2000), Ciliberti e Anderson (1999). Lavinio e Sobrero (1991) hanno studiato la competenza linguistica scritta ed orale degli studenti universitari e, infine, Titone (1997) ha analizzato separatamente il linguaggio degli apprendenti e quello degli insegnanti. 3. oggi: corpus CLODIS (Siena Stranieri)‏

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Perché l’interazione è importante?

  Parlante nativo: Do you wear them everyday?   Apprendente: Huh?

  Parlante nativo: Do you put them on everyday?   Apprendente: Wear?

  Parlante nativo: Yeah, do you [gesture] put them on everyday?

  Apprendente: Ah! No muy…

Butterworth (1972) ‏

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

“[…] l’acquisizione della lingua è il risultato degli sforzi collaborativi tra l’apprendente e i suoi interlocutori e della relazione […] che si stabilisce tra i fattori esterni e i meccanismi interni all’individuo”

(Diadori et al., 2009: 100) ‏

“essere esposti alla lingua non è simile all’essere esposti ad un virus. Non la si (ap)prende automaticamente”

(Seliger, 1997:275)

l’input deve essere comprensibile cioè = i+1 (Krashen 1983) ‏

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

input

LAD

GRAMMATICA UNIVERSALE

HP

output

intake

LASS Sociointerazionismo (Bruner)‏

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Alcuni studi compiuti in Canada (Swain, 1985) nell’ambito dell’educazione bilingue dimostrano che, pur essendo l’input dei casi analizzati comprensibile, gli apprendenti stranieri avevano sviluppato scarse abilità orali perché all’interno della classe mancava l’aspetto interazionale in L2.

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Le mosse comunicative

I turni di parola si sviluppano secondo una struttura a tripletta

(D-R-V) che vede l’intervento dell’insegnante, dello studente e

ancora dell’insegnante:

Che ore sono Denise?

Le due e mezza.

Brava Denise!

(Sinclair, Coulthard,1975)  

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

I  modelli  di  lezione  

A stella: monologo del docente con presa di parola non libera da parte dei discenti (frontale)‏

A reticolo: interazione con docente interno al gruppo con presa di parola libera

A isolotti: interazione con docente esterno ai gruppi

(Castellani, Bertocchi, 2000)‏

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Il  parlato  Il parlato in sociolinguistica è definito nell'ambito della variazione diamesica in relazione al mezzo utilizzato per la comunicazione (dal greco mésos “mezzo, canale”): si distinguono infatti scritto, parlato e trasmesso (Benucci et al., 1998).

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Caratteristiche  del  parlato  

- possibilità di pianificazione: •  in situazioni con assenza di destinatario (monologhi e

preghiere), si ha un alto grado di pianificazione. •  in situazioni con presenza di destinatario che ha poco potere

interazionale (conferenze, lezioni cattedratiche ecc.), è presente un grado intermedio di pianificazione.

•  in situazioni di vera e propria presenza di destinatario che interagisce con il parlante (conversazioni, comizi, interviste ecc.) il grado di pianificazione è molto basso;

- impossibilità di cancellazione; - non permanenza e conseguente ripetizione e ridondanza;

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

- influenza dei tratti prosodici e dei mezzi paralinguistici (come l’intonazione, le pause, l’enfasi, l’altezza, il timbro, il ritmo, la velocità di elocuzione) oltre che degli aspetti della comunicazione non verbale (come la gestualità o la postura).gli interlocutori generalmente si conoscono; - condivisione dell'ambiente. Inoltre: - quando si parla si tende a fare economia di parole e ad utilizzare frasi brevi; - chi ascolta deve seguire la velocità di chi parla; - l’ascoltatore può intervenire inviando segnali di consenso o dissenso, dubbio o comprensione (feed-back); - tra parlante e ascoltatore non c’è distanza temporale (leg).

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Il  foreigner  talk/il  teacher  talk  

Nelle conversazioni con gli stranieri il Foregneir talk è l’input modificato dal nativo: si tratta di un registro che contiene modifiche dal punto di vista fonologico, lessicale, morfo-sintattico e pragmatico (Bettoni, 2001). Il Teacher Talk rappresenta la lingua parlata dal docente: esso è maggiormente accurato, non incorre cioè in forme fortemente devianti dallo standard.

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Alcuni  estraH  da  lezioni  di  italiano  L2  

h4p://www.youtube.com/watch?v=jqs20Svn_tE  h4p://www.youtube.com/watch?v=_EsZxjidnP4      

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

    Alcune strategie di riduzione e di elaborazione del parlato morfosintassi: es. enunciati più corti e semplici, proposizioni coordinate, prevalentemente al tempo presente; lessico: es. parole più comuni, iperonimi al posto di iponimi (fiore al posto di rosa), poche espressioni idiomatiche e pochi modi di dire. pragmatica: es. forma del tu piuttosto di quella del Lei, forma imperativa piuttosto di quella di cortesia espressa con l’uso del modo condizionale; aspetti paralinguistici: es. discorso emesso a voce più alta, pause più frequenti, articolazione più marcata.

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

La  spiegazione  

testo espositivo rivolto a destinatari che si trovano, in quanto a saperi e informazioni, in posizione asimmetrica rispetto a chi lo produce. La spiegazione ricorre a una lingua più semplice e richiede

“…più parole per spiegare/illustrare/ribadire le medesime informazioni che, in un testo argomentativo, possono essere invece affidate a un numero molto inferiore di items lessicali”

(Lavinio, 2004: 170)‏

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

   Dare  istruzioni  

testo regolativo il cui scopo consiste nel far fare qualcosa all’interlocutore e in cui molto importante è l’ordine sequenziale con cui sono fornite le istruzioni.

(Cotroneo et al., 2007)‏

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Alcuni esempi di interazione in classe

24 brani di lezione di livello basico inclusi nel corpus CLODIS, provenienti da classi di italiano L2/LS in Italia, Francia, Svezia e Germania, per un totale di circa 120 minuti di registrazione.

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Indicatori fatici (spiegazione) ‏  atti di verifica, per verificare la comprensione degli studenti (va bene?capito? ok?

d’accordo?: 28 occorrenze);   atti di incitamento, per incoraggiare e stimolare gli apprendenti (dai, così: 4

occorrenze);   atti di valutazione, per confermare le risposte (ok, va bene, bene, bravo, brava, certo, sì:

31 occorrenze), per segnalare la mancata comprensione degli apprendenti o un dubbio (no, mhm, uhuhm, c’è qualcosa che non va, cosa ci sarà che non va?: 12 occorrenze);

  atti di inquadramento, per richiamare l’attenzione degli apprendenti, con particolare riferimento alla temporalità (ora, adesso: 22 occorrenze) e allo spazio (qui, qua, lì, là, questo, quello: 140 occorrenze);

  atti di raccordo, per collegare quanto detto a momenti precedenti dell’interazione (l’abbiamo già trovato, abbiamo fatto, quando abbiamo visto, ve lo ricordate?, abbiamo detto, vi ho detto, gli altri giorni abbiamo parlato, vi ho dato: 11 occorrenze).

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Domande (spiegazione) ‏ \INS\ Vanno bene le parole? Le abbiamo capite + le parole? + Sì, tutti? +++ […] \INS\ […]c’è qualcosa che non va_ + cosa ci sarà che non va? - ++ Io lì leggo “fratelo”-

invece di “fratello” [CNV: sottolinea con l’intonazione la doppia]   \INS\ cambia il senso totalmente no? cioè vuol dire è possibile non sono sicura eh vado eh

oppure potrei anche dire che sabato prossimo sarei andata a cena lo posso dire eh? attenzione + vi torna come discorso? cioè lo posso dire ma in questo caso mi piacerebbe davvero di più usarlo poco no? perché se io dico sabato sarei andata va benissimo grammaticalmente eh?

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

\INS\ [CNV: il correttore ortografico non rileva errori e l’insegnante annuisce tra sé] +

ah^, ora sì- vedi che ora è giusto?   \INS\ si? eh ti piace? che tipo di canzone è? drammatica? romantica? eh moderna? \STUD3\ romantica (xxx) ‏ \INS\ romantica ver/è una canzone romantica con cuore, amore e dolore […]

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Lingue (spiegazione) ‏\INS\ questo schema vi ricorda che l’articolo- + al singolare c’è solo+ *only* solo

con loro [W: indica gli esempi scritti alla lavagna]   \INS\ […] *donc* telecamera e abbiamo il cameraman per fare un piccolo film di

questa ultima lezione *alors on/ eh je bon je croix qu’on va avoir le temps alors attendez non je me disait qu’aujourd’hui on allait peut-être oublier les phrases et faire surtout le texte* […] tutti ++ avete il fascicolo? avete il testo? […] bene allora ragazzi tutti pronti? col/l fascicolo? col testo? eh *non je pense* siamo pronti? bene *on reprend donc à la deuxième partie du texte* […]

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Aspetti paralinguistici ed extralinguistici (spiegazione) ‏ \INS\ […] Benissimo, ora lo scriviamo “Oggi mio fratello non è venuto a scuola +

perché era malato.”. […] Ora scrivi “fratello^ !”+ [CNV: l’insegnante annuisce] + fr- a^ [CNV: scandisce la parola che Arturo digita con la tastiera] + fr-a^ [CNV: si ripete e annuisce ad Arturo] eh, bravo! + fra-te [CNV: allunga la vocale per qualche attimo] l-lo [CNV: sottolinea con l’intonazione la doppia] + fra-tel-lo [CNV: sillaba]++

\INS\ […] I MIEI genitori + c’è l’articolo+ perché siamo al plurale++ok?+”i miei

genitori+ sono venuti a Torino nel 1965”++ Caroline!

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

\ INS\ Vanno bene le parole? Le abbiamo capite + le parole? + Sì, tutti? +++ [ CNV con lo

sguardo rivolto alla classe , la testa che indica una risposta positiva ] euhm++ [ CNV sorride, muove la mano tesa con il dorso rivolto all’insù] +++ così cosà, + lui è bravo.

  \INS\ Arrivano i miei cugini +++ *they arrive* +++ *they arrive* [CNV: con il gesto della

mano intende il pronome “loro”] arrivano i miei cugini? +++   \INS\ No, coniuge va bene, coniuge va bene ma è una parola molto burocratica, burocratica

normalmente si chiamano *husband and wife* Chi è *husband-* il m/ [CNV: mima la parola marito] =

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Indicatori fatici (dare istruzioni) ‏  atti di incitamento (su, coraggio, dai!) con lo scopo di rafforzare una sollecitazione

(2 occorrenze);   atti di verifica (capito?, ok, va bene?) che servono all’insegnante per rendersi conto

dell’andamento della lezione (60 occorrenze);   atti di riconoscimento (si, va bene, certo, ok, no, mm) come conferma o

semplicemente attenzione rispetto all’intervento dell’allievo (17 occorrenze);   atti di inquadramento (ora, dunque, adesso, allora) con i quali viene delimitato il

tempo e indirizzata l’attenzione dei destinatari (52 occorrenze). C’è una presenza costante di deissi temporale e spaziale: la prima comprende espressioni la cui interpretazione richiede il riferimento all’asse temporale dell’evento comunicativo (ne fanno parte: avverbi e locuzioni locuzioni avverbiali come ora, prima, poi, adesso, allora, aggettivi deittici). La deissi spaziale è rappresentata invece da espressioni la cui interpretazione richiede il riferimento alle coordinate spaziali dell’enunciazione: avverbi deittici (qui/qua, lì/là), aggettivi e pronomi dimostrativi (questo, quello).

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Uso dei tempi verbali (dare istruzioni) ‏

/ INS/ Dopo che avete scritto questa breve descrizione [CNV Fa un segno con le dita per indicare

appunto la brevità] sotto la foto + scrivete sotto la foto + provate a scrivere una piccola storia, eh?

 /INS/ Ok! avete questo + vero? %Il foglio% girate il foglio ++ [gli studenti spostano le sedie facendo

molto rumore] prima cosa leggete l’articolo e rispondete alla domanda che c’è all’inizio  /INS/ (XX)vità che stiamo per fare eh + dovete mettere via + le penne e i quaderni eh? Via penne e via

quaderni + perché è un’attività, orale che facciamo +[CNV l’insegnante parlando gesticola molto] allora aah si tratta di + ricreare una conversazione, una conversazione sulla situazione + dell’agenzia di viaggi, vi ricordate?

 /INS/ +Poi facciamo così +pensavo facciamo la lettura [V l’insegnante in piedi dietro la cattedra prende

in mano la fotocopia contenente la lettura di cui si sta parlando e la mostra alla classe, tenendo il foglio all’altezza del petto con le due mani]

 

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Sequenzialità (dare istruzioni) ‏

/INS/ Dovete fare un po’ un’analisi + di queste

pubblicità. Prima di tutto^ decidere che cosa è il prodotto pubblicizzato_ +++ poi il meccanismo, cioè: come funziona questa pubblicità.

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Aspetti extralinguistici (dare istruzioni) ‏

/INS/ Si! Si! OK! Formate + due squadre eeh- A(frica), Yolanda, Maria Josè,

Fernando, Miguel + %insieme% Tatiana (Mamonsen) insieme % (bene)% mettetevi- [CNV l’insegnante indica ciascuno studente chiamandolo per nome]  /INS/ Dividetevi come al solito a coppie_e fate prima una lettura individuale

ognuno^ di una colonna, (sce)gliete- %vediamo un po’ se ci siamo-uno due tre-% [CNV l’insegnante, posta in piedi davanti alla cattedra, facendo cenno con le dita, conta i ragazzi per formare le coppie]

Attività

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Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

/INS/ Si! Si! OK! Formate + due squadre eeh- A(frica), Yolanda, Maria Josè,

Fernando, Miguel + %insieme% Tatiana (Mamonsen) insieme % (bene)% mettetevi- [CNV l’insegnante indica ciascuno studente chiamandolo per nome]  /INS/ Dividetevi come al solito a coppie_e fate prima una lettura individuale

ognuno^ di una colonna, (sce)gliete- %vediamo un po’ se ci siamo-uno due tre-% [CNV l’insegnante, posta in piedi davanti alla cattedra, facendo cenno con le dita, conta i ragazzi per formare le coppie]

Dida3ca  dell’italiano  come  L2  

Esercitazione

•  Provate  a  ipo8zzare  la  stru4ura  da  dare  alla  simulazione  dell’esempio  che  abbiamo  visto  basandovi  sullo  schema  fornito  alla  lavagna.