Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

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Disturbi Specifici di Apprendimento Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) (DSA) prof. Maurizio Molendini CTS Lecce A.S. 2013 - 2014 1 Giornate di formazione rivolte ai docenti Giornate di formazione rivolte ai docenti LECCE, 29 novembre 2013 Prof. Maurizio Molendini Prof. Maurizio Molendini Centro Territoriale di Supporto Nuove Tecnologie & Disabilità Centro Territoriale di Supporto Nuove Tecnologie & Disabilità - Lecce Lecce Docente Referente Dislessia Docente Referente Dislessia – Istituto Tecnico “G. Deledda” Istituto Tecnico “G. Deledda” - Lecce Lecce

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Che cosa sono i Disturbi Specifici di Apprendimento. Classificazione dei DSA. Come affrontarli in classe. Valutazione della scrittura e della competenza ortografica.

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Disturbi Specifici di ApprendimentoDisturbi Specifici di Apprendimento(DSA)(DSA)

prof. Maurizio Molendini CTS Lecce A.S. 2013 - 2014 1

Giornate di formazione rivolte ai docentiGiornate di formazione rivolte ai docenti

LECCE, 29 novembre 2013

Prof. Maurizio MolendiniProf. Maurizio MolendiniCentro Territoriale di Supporto Nuove Tecnologie & Disabilità Centro Territoriale di Supporto Nuove Tecnologie & Disabilità -- LecceLecceDocente Referente Dislessia Docente Referente Dislessia –– Istituto Tecnico “G. Deledda” Istituto Tecnico “G. Deledda” -- Lecce Lecce

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Cosa sono i Disturbi Specifici di Cosa sono i Disturbi Specifici di Apprendimento?Apprendimento?

I DSA sono disturbi di origine neurobiologica I DSA sono disturbi di origine neurobiologica (definizione dell’O.M.S.)(definizione dell’O.M.S.)

Aree specificheAree specifiche

prof. Maurizio Molendini 2CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

LETTURA SCRITTURA

Senza compromissione del funzionamento intellettivo

CALCOLO

L’insegnante con il suo metodo non può causare la dislessia, ma può aggravarne gli effetti” [Stella]

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ProcessiProcessi

sono svolti con un alto grado di velocità e accuratezza; sono realizzati inconsciamente e richiedono un minimo impegno attentivo.

Processi automatizzati:

prof. Maurizio Molendini 3CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

Processi non automatizzati:

sono svolti lentamente in maniera non accurata e richiedono un grande impegno attentivo.

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LEGGERE e SCRIVERELEGGERE e SCRIVEREsono atti così semplici e automatici che risulta

difficile comprendere la fatica di un alunno con DSA

In classe …. ho un allievo che presenta alcune caratteristiche …

troppo

prof. Maurizio Molendini 4CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

troppo frettoloso o lento

difficoltà a copiare dalla lavagna

dice spesso di essere stanco

difficoltà a prendere appunti

ha una bassa autostima

appare disorganizzato nelle sue attività

si distrae facilmente

intelligente ma svogliato

brilla di più nelle prove orali

si muove continuamente

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Allora cosa fare?Allora cosa fare?

Quindi … tutti gli alunni con un disagio e/o Quindi … tutti gli alunni con un disagio e/o scarso rendimento scarso rendimento scolastico hanno un DSA?scolastico hanno un DSA?

è causato da fattori

prof. Maurizio Molendini 5CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

è causato da fattori

interniesterni

DIFFICOLTÀDI

APPRENDIMENTO

(ambiente, problematiche familiari, …)

(motivazione, distraibilità sociale, stato d’animo, …)

In questi casi non si può parlare di DSA, ma di

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Classificazione dei DSAClassificazione dei DSA

I DSA sono classificati in relazione alla funzione deficitaria

mancanza di automatismo nella lettura

DISLESSIA mancanza di

prof. Maurizio Molendini 6CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

DISLESSIA

deficit del sistema di elaborazione dei numeri

e del calcoloDISCALCULIA

mancanza di automatismo nella

scritturaDISORTOGRAFIA

difficoltà nel riprodurre il segno grafico

DISGRAFIA

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L’alunno con DSA …L’alunno con DSA … È intelligente È intelligente

prof. Maurizio Molendini 7CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

È intelligente È intelligente

Ha avuto opportunità di imparareHa avuto opportunità di imparare

Non è affettivamente disturbato Non è affettivamente disturbato

Ha i canali sensoriali integri Ha i canali sensoriali integri

è un ragazzo che non va è un ragazzo che non va bene a scuola bene a scuola

mama ……

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La Dislessia EvolutivaLa Dislessia EvolutivaE’ un disturbo che compromette il processo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei grafemi nei corrispondenti fonemi;

comporta

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• difficoltà a carico della correttezza e velocità di lettura• difficoltà di elaborazione linguistica• distraibilità

a volte può essere compromessa anchela comprensione del testo

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Prova di comprensione del testoProva di comprensione del testo(collettiva)(collettiva)

Prestazione buona

Esecuzione molto lenta

Esecuzione incompleta

Prestazione insufficiente

prof. Maurizio Molendini 9CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

molto lenta

Prova di comprensione del testoProva di comprensione del testo (lettura dell’insegnante)(lettura dell’insegnante)

(individuale)(individuale)

Prova di rapidità e correttezzaProva di rapidità e correttezza(individuale)(individuale)

incompleta

Prestazione insufficiente

Prestazione buona

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Incremento medio annuale della rapidità di lettura Incremento medio annuale della rapidità di lettura del brano MT del brano MT

dalla classe seconda della scuola primaria dalla classe seconda della scuola primaria alla classe terza mediaalla classe terza media

(Stella, Nicoletti 2002)(Stella, Nicoletti 2002)

Buoni lettori Buoni lettori 0.54 sillabe/secondo0.54 sillabe/secondo

prof. Maurizio Molendini 10CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

Buoni lettori Buoni lettori 0.54 sillabe/secondo0.54 sillabe/secondo

DislessiciDislessici 0.29 sillabe/secondo0.29 sillabe/secondo

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Valutazione della scrittura e della competenza ortograficaValutazione della scrittura e della competenza ortografica(P. (P. TressoldiTressoldi, C. , C. CornoldiCornoldi))

Ed. Organizzazioni Speciali (1998)Ed. Organizzazioni Speciali (1998)

ortografiacomposizione grafia

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prova di narrazione

prova di rapidità prova di dettato

prova di descrizione

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La disortografia La disortografia La disortografia è un disturbo La disortografia è un disturbo della scrittura dovuto a deficit della scrittura dovuto a deficit nei processi di cifratura che nei processi di cifratura che compromettono la correttezza compromettono la correttezza delle abilità. Il soggetto delle abilità. Il soggetto disortografico commette errori disortografico commette errori ortografici significativamente ortografici significativamente ortografici significativamente ortografici significativamente superiori per numero e superiori per numero e caratteristiche rispetto a quelli caratteristiche rispetto a quelli che ci si dovrebbe aspettare, che ci si dovrebbe aspettare, facendo riferimento al suo grado facendo riferimento al suo grado d’istruzioned’istruzione..

[[dalle linee guida della dalle linee guida della ConsensusConsensus ConferenceConferenceper i DSA per i DSA –– gennaio 2007gennaio 2007]]

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Classificazione degli Classificazione degli errori ortograficierrori ortografici

ERRORI FONOLOGICIERRORI FONOLOGICI Scambio di grafemiScambio di grafemi Omissione/aggiunta di lettere o Omissione/aggiunta di lettere o

sillabesillabe Inversione di lettere o sillabeInversione di lettere o sillabe Grafema inesattoGrafema inesatto

prof. Maurizio Molendini 13CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

ERRORI NON FONOLOGICIERRORI NON FONOLOGICI Separazione illegaleSeparazione illegale Fusione illegaleFusione illegale Scambio grafema omofonoScambio grafema omofono Omissione/aggiunta della lettera hOmissione/aggiunta della lettera h

ALTRI ERRORIALTRI ERRORI Omissione/aggiunta di accentiOmissione/aggiunta di accenti Omissione/aggiunta di doppieOmissione/aggiunta di doppie

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ERRORI FONOLOGICI

ERRORI NON FONOLOGICI

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ALTRI ERRORI

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Correzione ortograficaCorrezione ortografica

Contare il numero delle parole sbagliate, non il numero degli errori Contare il numero delle parole sbagliate, non il numero degli errori (analisi quantitativa)(analisi quantitativa)

Valutare la tipologia egli errori commessi Valutare la tipologia egli errori commessi (analisi qualitativa)(analisi qualitativa)

Non evidenziare le parole sbagliate, evidenziare le parole corretteNon evidenziare le parole sbagliate, evidenziare le parole corrette

Non valutare l’ortografia nei compiti scritti (testi, verifiche, ecc.), ma Non valutare l’ortografia nei compiti scritti (testi, verifiche, ecc.), ma

prof. Maurizio Molendini 15CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

Non valutare l’ortografia nei compiti scritti (testi, verifiche, ecc.), ma Non valutare l’ortografia nei compiti scritti (testi, verifiche, ecc.), ma solo con prove di dettato ortograficosolo con prove di dettato ortografico La valutazione ortografica deve essere sempre separata dagli aspetti La valutazione ortografica deve essere sempre separata dagli aspetti

ideativi del testoideativi del testo Per la valutazione della competenza ortografica si esegue una prova di Per la valutazione della competenza ortografica si esegue una prova di

dettatodettato

Rendere partecipe l’alunno durante l’analisi degli erroriRendere partecipe l’alunno durante l’analisi degli errori

Ripetere periodicamente la valutazione ortograficaRipetere periodicamente la valutazione ortografica

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La disgrafiaLa disgrafia

La disgrafia è un disturbo della scrittura di natura motoria, dovuto La disgrafia è un disturbo della scrittura di natura motoria, dovuto a un deficit nei processi di realizzazione grafica (grafia).a un deficit nei processi di realizzazione grafica (grafia).

Essa comporta una grafia poco chiara, irregolare nella forma Essa comporta una grafia poco chiara, irregolare nella forma e nella dimensione, disordinata e difficilmente comprensibile.e nella dimensione, disordinata e difficilmente comprensibile.

La disgrafia riguarda dapprima la grafia, non le regole ortografiche La disgrafia riguarda dapprima la grafia, non le regole ortografiche e sintattiche, che possono pure essere coinvolte, se non altro e sintattiche, che possono pure essere coinvolte, se non altro come effetto della frequente impossibilità di rilettura e di come effetto della frequente impossibilità di rilettura e di autocorrezione da parte dello scrivente.autocorrezione da parte dello scrivente.

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Il soggetto disgrafico ha difficoltà nella

copia, nella produzione

autonoma di figure geometriche e il

livello di sviluppo del disegno è

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del disegno è spesso inadeguato

rispetto all’età.

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CAMPANELLI D’ALLARME

1. Uscire dai margini della colorazione 2. Far fatica ad usare le forbici, le

posate 3. Far fatica ad abbottonarsi

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diciamo subito chediciamo subito che

la DISCALCULIA

non riguarda la matematica, ma una parte assai esigua e strumentale di essa

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di essaIL CALCOLO E I DISTURBI DEL CALCOLO

perché la matematica non è il (solo) calcolo e, soprattutto, il calcolonon è la matematica né il disturbo del calcolo coincide con le difficoltàdi calcolo

per questo la discalculia si manifesta in percentuali assai modeste nell’universo “disturbo-difficoltà”

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secondo Christine Temple

la discalculia è “un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che simanifesta in bambini di intelligenza normale, che non hanno subìtodanni neurologici. Essa può presentarsi associata a dislessia, ma èpossibile che ne sia dissociata” – (la discalculia evolutiva, cit.)

Vi sono tre tipi di discalculia:

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Vi sono tre tipi di discalculia:•per cifre (difficoltà nell’acquisizione dei processi lessicali sia nel sistema di comprensione del numero che di produzione del calcolo);•procedurale (difficoltà nell’acquisizione delle procedure e degli algoritmi implicati nel sistema del calcolo);•per fatti aritmetici (difficoltà nell’acquisizione di fatti numerici all’interno del sistema di calcolo).

Comorbilità: la discalculia è quasi sempre associata in comorbilità alla dislessia essendo molto rari i casi finora noti di discalculia pura

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Sistema di processamento dei numeri:Comprensione e produzione;

Traduzione orale – scritto(semantica e sintassi)

Rappresentazione interna:

quantità, numerosità,

Soluzione di

problemi

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Fatti aritmetici: segni, tabelline,

calcoli “frequenti”

Procedure di calcolo: incolonnamento, riporto, algoritmi

quantità, numerosità, confronto, contare

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La diagnosi di discalculia La diagnosi di discalculia evolutiva si può fareevolutiva si può fare

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Secondo l’ ICD 10 e in accordo con quanto descritto Secondo l’ ICD 10 e in accordo con quanto descritto nel DSMnel DSM--IV i sintomi delle difficoltà aritmetiche IV i sintomi delle difficoltà aritmetiche

sarebbero le seguenti quantunque l’elenco contenga sarebbero le seguenti quantunque l’elenco contenga affermazioni dubbie e/o equivocheaffermazioni dubbie e/o equivoche

•incapacità di comprendere i concetti di particolari operazioni

•mancanza di comprensione di termini o di segni aritmetici

•mancato riconoscimento dei simboli numerici

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•difficoltà ad attuare le manipolazioni aritmetiche standard

•difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al problema aritmetico

che si sta considerando

•difficoltà ad allineare correttamente i numeri

•difficoltà ad inserire decimali o simboli durante i calcoli

•scorretta organizzazione spaziale dei calcoli

•incapacità ad apprendere le tabelline della moltiplicazione

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1. Deficit nelle componenti di cognizione numerica (intelligenza numerica basale); la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilità numerica: il subitizing (o riconoscimento immediato di piccole quantità), i meccanismi di quantificazione, la seriazione, la comparazione, le strategie di composizione e scomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente.

Nella discalculia evolutiva si distinguono due profili:

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mente.

2. Deficit relativo alle procedure esecutive e al calcolo; la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive per lo più implicate nel calcolo scritto: la lettura e scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio.

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Errori nei sistemi di comprensioneErrori nei sistemi di comprensionee di produzione e di produzione

ERRORI A BASE LESSICALE

Errori che riguardano la produzione o la comprensione dellesingole cifreEsempio: 4 al posto di 7 leggo, scrivo o dico ad alta voce “quattro” invece di “sette”

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L’alunno è in grado di codificare le singole cifre ma non riesce astabilire i rapporti tra loro in una struttura sintattica corretta. Ingenere, si tratta di errori di transcodificazione tra i diversi codiciarabico-verbale e viceversaEsempi: Errori dovuti al mancato riconoscimento del valore posizionale: “trecentonovantacinque” = 310095 “seicentocinquantadue” = 6100502

ERRORI A BASE SINTATTICA

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Errori nel sistema del calcoloErrori nel sistema del calcolo

ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI

I fatti aritmetici sono i risultati di particolari operazioni che sono stati memorizzati e che possono essere recuperati facilmente in base alle richieste del compito. In genere riguardano i risultati delle tabelline e delle altre operazioni.Esempio: 3 + 3 = 9 oppure 5x2=7. Nella discalculia le abilità di memorizzazione e di recupero veloce dell’informazione numerica risultano problematiche: le difficoltà incontrate derivano dalla mancata attivazione di una rete mentale, prodotta da

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intersezioni di coppie di numeri, nella quale si trovano disposti i risultati delle operazioni basilari.

ERRORI NEL MANTENIMENTO E NEL RECUPERO DI PROCEDURE

Questi errori si riferiscono all’utilizzo di procedure e strategie primitive che non consentono un calcolo veloceEsempio: 2+7 si parte da 2 per aggiungere 7 invece di porre l’addendo più grande come punto di partenza. La difficoltà a utilizzare semplici strategie e regole di accesso diretto ai risultati determina un carico eccessivo di memoria che rallenta e rende faticosi i processi coinvolti nel calcolo.

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ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE

Questi errori si riferiscono alle difficoltà nell’applicazione di procedure: essi sono presenti nell’applicazione degli algoritmi delle operazioni e possono riguardare la scorretta posizione nell’incolonnamento, l’inversione o l’omissione di sequenze relative all’algoritmo (es. il cambio), la sostituzione di procedure nel passaggio da un’operazione a un’altra (es. l’applicazione della sequenza dell’addizione alla moltiplicazioneEsempio: 84 – 67 = 20 perché 4-7=0 e 8-6=2

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Queste difficoltà riguardano gli aspetti percettivi Esempio: segno + visto come segno xe i diversi livelli di organizzazione dei dati implicati soprattutto nella scrittura di un’operazioneEsempio: “31” letto “tredici” errato incolonnamento, difficoltà nel seguire la direzione procedurale

Esempio: 84 – 67 = 20 perché 4-7=0 e 8-6=2

ERRORI VISUO-SPAZIALI

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LA CALCOLATRICELA CALCOLATRICE

1. ordine di grandezza dei numeri1. ordine di grandezza dei numeri

tuttotutto ciòciò implicaimplica moltemolte cosecose tratra cuicui ilil discorsodiscorso sullesulle misuremisurecompensativecompensative ee sullesulle misuremisure dispensativedispensative esaminiamoesaminiamobrevementebrevemente solosolo ilil casocaso delladella «calcolatrice»«calcolatrice» ee l’associatol’associatoproblemaproblema dell’ordinedell’ordine didi grandezzagrandezza deidei numerinumeri

2. confronto tra numeri2. confronto tra numeri

3. l’errore nell’approssimazione3. l’errore nell’approssimazione

4. i «numeri troppo grandi o troppo piccoli»4. i «numeri troppo grandi o troppo piccoli»

5. ho «digitato bene»?5. ho «digitato bene»?

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L’EZIOLOGIA DEI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICIL’EZIOLOGIA DEI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

causa multifattorialecausa multifattoriale? intreccio ? intreccio ad incidenza diversificata traad incidenza diversificata tra

disturbi

nonnon èè notanota mama sisi supponesuppone cheche vivi siasia l’interventol’intervento significativosignificativodidi fattorifattori biologicibiologici cheche interagisconointeragiscono significativamentesignificativamente conconfattorifattori nonnon biologicibiologici

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disturbiSistema uditivo

linguaggio

Sistema visuo-prassico

Capacità di automazione

Disfunzionamento delle memorie di lavoro e della memoria a lungo termine

Disturbo della rapidità di elaborazione dell’informazione

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Disturbi linguistici (61%)Disturbi linguistici (61%)

Come disordini di tipoCome disordini di tipo

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e i disturbi del sistema visuo/prassico (11%)

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�� è l’abilità di individuare i singoli suoni delle parole è l’abilità di individuare i singoli suoni delle parole anche quando sono anche quando sono coarticolaticoarticolati

�� è la capacità di intervenire sui singoli suoni è la capacità di intervenire sui singoli suoni

per comprendere, anticipare o modificare le per comprendere, anticipare o modificare le paroleparole

OvveroOvvero

DOVE LA METAFONOLOGIA

1. riconoscimento della struttura linguistica della parola1. riconoscimento della struttura linguistica della parola

2. riconoscimento di rime2. riconoscimento di rime

3. capacità di segmentare (sillabe3. capacità di segmentare (sillabe--fonemi)fonemi)

4. capacità di fondere4. capacità di fondere

5. riconoscimento di fonemi5. riconoscimento di fonemi

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COMPETENZA CONOSCENZA

cosìcosì cheche lala competenzacompetenza metafonologicametafonologica vieneviene definitadefinita comecomeunauna particolareparticolare conoscenzaconoscenza metalinguisticametalinguistica cheche consisteconsistenellanella capacitàcapacità didi percepirepercepire ee riconoscerericonoscere perper viavia uditivauditiva iifonemifonemi cheche compongonocompongono lele paroleparole deldel linguaggiolinguaggio parlato,parlato,operandooperando concon gligli stessistessi adeguateadeguate trasformazionitrasformazioni ((umbertaumbertabortolinibortolini,, 19951995))

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COMPETENZA METAFONOLOGICA

CONOSCENZAMETALINGUISTICA

e la competenza metalinguistica come la capacità , propria e la competenza metalinguistica come la capacità , propria dell’ essere umano di elaborare, formulare, comunicare dell’ essere umano di elaborare, formulare, comunicare pensieri e valutazioni che abbiano come oggetto il linguaggio pensieri e valutazioni che abbiano come oggetto il linguaggio in genere, lingue specifiche, le varietà di una lingua, i in genere, lingue specifiche, le varietà di una lingua, i significati e le forme di un testo, di una frase, di una parola.significati e le forme di un testo, di una frase, di una parola.

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Come riconoscere i DSA? Come riconoscere i DSA?

SINTOMI PRECOCI SINTOMI PRECOCI 1. Ritardo nel linguaggio 1. Ritardo nel linguaggio

2. Confusione delle parole che hanno una pronuncia 2. Confusione delle parole che hanno una pronuncia simile simile

3. Difficoltà di espressione 3. Difficoltà di espressione 3. Difficoltà di espressione 3. Difficoltà di espressione

4. Difficoltà di identificare le lettere 4. Difficoltà di identificare le lettere

5. Difficoltà a identificare i suoni associati alle lettere 5. Difficoltà a identificare i suoni associati alle lettere

6. Familiarità per quanto concerne problemi di lettura e 6. Familiarità per quanto concerne problemi di lettura e scritturascrittura

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Caratteristiche più frequenti degli alunni con DSACaratteristiche più frequenti degli alunni con DSA

−− LentezzaLentezza complessivacomplessiva (lettura,(lettura, esecuzioneesecuzione didi compiticompiti eeverifiche,verifiche, eccecc..))

−− ErroriErrori ortograficiortografici−− CapacitàCapacità didi attenzioneattenzione piuttostopiuttosto brevebreve−− MemorizzazioneMemorizzazione difficoltosadifficoltosa didi tabelline,tabelline, sequenzesequenze numeriche,numeriche,

giornigiorni delladella settimana,settimana, mesi,mesi, eccecc−− VocabolarioVocabolario poveropovero−− MotricitàMotricità finefine nonnon perfettaperfetta (grafia(grafia illeggibile,illeggibile, difficoltàdifficoltà−− MotricitàMotricità finefine nonnon perfettaperfetta (grafia(grafia illeggibile,illeggibile, difficoltàdifficoltà

nell’allacciarsinell’allacciarsi lele scarpe,scarpe, pressionepressione delladella pennapenna nonnon corretta,corretta,eccecc..))

−− OrganizzazioneOrganizzazione spazialespaziale deficitariadeficitaria (sul(sul foglio,foglio, orientamentoorientamentointernointerno ee stradale,stradale, confusioneconfusione tratra destradestra ee sinistra,sinistra, eccecc..))

−− OrganizzazioneOrganizzazione temporaletemporale difettosadifettosa (impara(impara aa leggereleggere l’orologiol’orologiotardi,tardi, spessospesso nonnon sasa inin qualequale mesemese sisi trovatrova oo lala datadata deldel suosuocompleanno)compleanno)

−− SpessoSpesso disturbadisturba ii compagni,compagni, fafa aa bottebotte oo nonnon parlaparla ee sisi chiudechiude inin sesestessostesso

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LoLo schema,schema, trattotratto dalledalle LineeLinee Guida,Guida, sintetizzasintetizza lele varievarie fasi,fasi, previsteprevistedalladalla LeggeLegge,, cheche vedonovedono coinvoltecoinvolte lala scuola,scuola, lele famigliefamiglie ee ii serviziservizi..

Cosa fare se si ha il sospetto di un DSA in classe?

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Intervento

AbilitazionePotenziamento

strumentaleStrategico

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Gradualità

Misure dispensative

Strumenti compensativi

Mediatori didattici

Controllo Metacognitivo

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Intervento abilitativo e diIntervento abilitativo e dipotenziamento strumentalepotenziamento strumentale

GradualitàGradualità:: LaLa componentecomponente didi “gradualità”“gradualità” dell’interventodell’interventocostituiscecostituisce unauna modalitàmodalità didi lavorolavoro cheche sisi situasitua inin un’areaun’area“prossimale”“prossimale” rispettorispetto allealle abilitàabilità possedutepossedute daldal bambinobambino

prof. Maurizio Molendini 37CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

“prossimale”“prossimale” rispettorispetto allealle abilitàabilità possedutepossedute daldal bambinobambinoTaleTale caratteristicacaratteristica metodologicametodologica consenteconsente alal bambinobambino didisvolgeresvolgere ilil compitocompito assegnatoassegnato riducendoriducendo ilil rischiorischio cheche sisiattivinoattivino sentimentisentimenti didi frustrazionefrustrazione (perché(perché troppotroppocomplesso)complesso) oo didi demotivazionedemotivazione (perché(perché troppotroppo semplice)semplice)

Page 38: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Intervento Intervento strategicostrategico(Strumenti (Strumenti compensativi compensativi -- Misure Misure

dispensativedispensative -- Strategie meta cognitiveStrategie meta cognitive))

MediatoriMediatori didatticididattici:: GliGli strumentistrumenti ee lele misuremisure didi tipotipocompensativocompensativo riguardanoriguardano gligli aspettiaspetti metodologicimetodologici deldel

prof. Maurizio Molendini 38CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

compensativocompensativo riguardanoriguardano gligli aspettiaspetti metodologicimetodologici deldellavorolavoro.. InIn questoquesto senso,senso, sonosono dada considerareconsiderare deidei“mediatori“mediatori didattici”,didattici”, cheche nonnon risolvonorisolvono ilil problema,problema, mamapermettonopermettono alal bambinobambino didi contenerlo,contenerlo, compensarlo,compensarlo,aggirarloaggirarlo ee quindiquindi gligli consentonoconsentono didi raggiungere,raggiungere, ininrelazionerelazione allealle potenzialitàpotenzialità personali,personali, gligli obiettiviobiettivi didiapprendimentoapprendimento previstiprevisti perper lala classeclasse frequentatafrequentata..

Page 39: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Intervento abilitativo e diIntervento abilitativo e dipotenziamento strumentalepotenziamento strumentale

Ipotesi di programmazione Ipotesi di programmazione dell’interventodell’intervento

1.1. Valutazione inizialeValutazione iniziale

2.2. Individuazione Individuazione degli aspetti degli aspetti carenticarenti

3.3. Scelta Scelta dell’area o delle aree di dell’area o delle aree di interventointervento

4.4. InterventoIntervento::

prof. Maurizio Molendini 39CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

4.4. InterventoIntervento::

4.1 Scelta 4.1 Scelta dei materiali, delle attività, dei programmidei materiali, delle attività, dei programmi

4.24.2 Definizione della durata, dei tempi di lavoro, della Definizione della durata, dei tempi di lavoro, della frequenza, degli aspetti organizzativi e frequenza, degli aspetti organizzativi e metodologicimetodologici

5.5.Valutazione finale (efficienza/efficacia immediata)Valutazione finale (efficienza/efficacia immediata)

6.6.Periodo “neutro”Periodo “neutro”

7.7.Valutazione a distanza (efficienza/efficacia residue consolidate)Valutazione a distanza (efficienza/efficacia residue consolidate)

Page 40: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

“Messa a fuoco” delle potenzialità e non delle difficoltà“Messa a fuoco” delle potenzialità e non delle difficoltà

La ricerca del miglioramento La ricerca del miglioramento

della padronanza delle abilità strumentali della padronanza delle abilità strumentali

deve essere condotta nei limiti di ciò che è modificabile deve essere condotta nei limiti di ciò che è modificabile attraverso l’insegnamento e l’apprendimento. attraverso l’insegnamento e l’apprendimento.

prof. Maurizio Molendini 40CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

attraverso l’insegnamento e l’apprendimento. attraverso l’insegnamento e l’apprendimento.

Ciò che non è modificabile, va “aggirato” Ciò che non è modificabile, va “aggirato”

con l’adozione di strumenti e misure con l’adozione di strumenti e misure

di tipo compensativo e di tipo compensativo e dispensativodispensativo

Page 41: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Intervento strategicoIntervento strategicoStrumenti compensativi Strumenti compensativi -- Misure Misure dispensativedispensative

Strategie Strategie metacognitivemetacognitive

Consultazione del testoConsultazione del testo Riferimenti visiviRiferimenti visivi Presenza di un “lettore”Presenza di un “lettore”

Vocabolario Vocabolario

prof. Maurizio Molendini 41CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

Vocabolario Vocabolario CDCD

Lettura a voce altaLettura a voce alta Virtualmente da escludereVirtualmente da escludere

DettaturaDettatura Rallentarne la rapidità se eseguita in classeRallentarne la rapidità se eseguita in classe Eseguirla individualmente se finalizzata alla verifica Eseguirla individualmente se finalizzata alla verifica

ortograficaortografica

Page 42: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Tabella pitagorica Tabella pitagorica Per eseguire moltiplicazioni e divisioniPer eseguire moltiplicazioni e divisioni

Calcolatrice Calcolatrice Per eseguire espressioni aritmetiche, calcoli di formule, problemiPer eseguire espressioni aritmetiche, calcoli di formule, problemi

Tempi più lunghi Tempi più lunghi

Intervento strategicoIntervento strategicoStrumenti compensativi Strumenti compensativi -- Misure Misure dispensativedispensative

Strategie Strategie metacognitivemetacognitive

prof. Maurizio Molendini 42CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

Tempi più lunghi Tempi più lunghi Per l’esecuzione del compito Per l’esecuzione del compito (Oppure: riduzione del carico di lavoro)(Oppure: riduzione del carico di lavoro)

Dvd, Videocassette, Audiocassette, mp3Dvd, Videocassette, Audiocassette, mp3 Per attività di studioPer attività di studio

Costruzione di mappe e di schemiCostruzione di mappe e di schemi Per attività di studioPer attività di studio

VideoscritturaVideoscrittura

Page 43: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Comprensione del testoComprensione del testo

L’insegnante:L’insegnante:

InformaInforma•• Sul tipo di testo che viene proposto, in modo da attivare uno Sul tipo di testo che viene proposto, in modo da attivare uno

schema di riferimento per la comprensione (lo schema di schema di riferimento per la comprensione (lo schema di riferimento consente l’attivazione di aspettative)riferimento consente l’attivazione di aspettative)

prof. Maurizio Molendini 43CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

ChiedeChiede•• Di fare ipotesi sul contenuto del brano in base al titolo, alle Di fare ipotesi sul contenuto del brano in base al titolo, alle

illustrazioni e ad altri elementi contestualiillustrazioni e ad altri elementi contestuali

Ferma la letturaFerma la lettura•• Per porre domande su ciò che è stato lettoPer porre domande su ciò che è stato letto•• Per chiedere di fare ipotesi sullo svolgimentoPer chiedere di fare ipotesi sullo svolgimento

Page 44: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Comprensione del testoComprensione del testo

Le domande di comprensione:Le domande di comprensione:

Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimentol’apprendimento

Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore

prof. Maurizio Molendini 44CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore significatività se poste prima di leggere il testo, perché favoriscono significatività se poste prima di leggere il testo, perché favoriscono la costruzione di una traccia di letturala costruzione di una traccia di lettura

Le domande prima della lettura creano aspettative, focalizzano Le domande prima della lettura creano aspettative, focalizzano l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che si sta l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo leggendo

Page 45: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

EditorEditor di testi in grado di interagire con una sintesi di testi in grado di interagire con una sintesi vocale che trasforma il computer in un lettore. vocale che trasforma il computer in un lettore.

Nella Nella modalità di ascoltomodalità di ascolto la persona che utilizza il la persona che utilizza il software può regolare la velocità di lettura e i software può regolare la velocità di lettura e i

Intervento strategicoIntervento strategicoStrumenti compensativi Strumenti compensativi -- Misure Misure dispensativedispensative

Strategie Strategie metacognitivemetacognitive

prof. Maurizio Molendini 45CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

software può regolare la velocità di lettura e i software può regolare la velocità di lettura e i tempi delle pause, può decidere di ascoltare solo tempi delle pause, può decidere di ascoltare solo alcuni paragrafi o solo le parti di testo evidenziate.alcuni paragrafi o solo le parti di testo evidenziate.

Nell’Nell’ambiente di scritturaambiente di scrittura è funzionante il controllo è funzionante il controllo ortografico, che consente il confronto tra la parola ortografico, che consente il confronto tra la parola errata e il dizionario incorporato.errata e il dizionario incorporato.

Page 46: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

L’incidenza dei disturbi specifici di lettura L’incidenza dei disturbi specifici di lettura nella scuola superiorenella scuola superiore

(M. Roberto, F. Pianta, G. Stella; 2005)(M. Roberto, F. Pianta, G. Stella; 2005)

II soggetti con disturbo specifico di lettura, soggetti con disturbo specifico di lettura,

pur avendo capacità pur avendo capacità visuovisuo--percettivepercettive e cognitive normali, e cognitive normali,

che quindi li rendono potenzialmente in grado che quindi li rendono potenzialmente in grado

prof. Maurizio Molendini 46CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

che quindi li rendono potenzialmente in grado che quindi li rendono potenzialmente in grado

di affrontare percorsi scolastici a qualsiasi livello, di affrontare percorsi scolastici a qualsiasi livello,

si concentrano negli istituti di livello più modesto si concentrano negli istituti di livello più modesto determinando così una stretta relazione determinando così una stretta relazione

tra la presenza di una caratteristica personale tra la presenza di una caratteristica personale

e la scelta del tipo di indirizzo scolasticoe la scelta del tipo di indirizzo scolastico

Page 47: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Siti utiliSiti utili

www.aiditalia.orgwww.aiditalia.orgAssociazione Italiana DislessiaAssociazione Italiana Dislessia

www.aidaiassociazione.comwww.aidaiassociazione.comAssociazione Italiana Disturbi Attenzione e IperattivitàAssociazione Italiana Disturbi Attenzione e Iperattività

www.aifaonlus.itwww.aifaonlus.itAssociazione Italiana Famiglie ADHD OnlusAssociazione Italiana Famiglie ADHD Onlus

prof. Maurizio Molendini 47CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

Associazione Italiana Famiglie ADHD OnlusAssociazione Italiana Famiglie ADHD Onluswww.airipa.itwww.airipa.it

Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’ApprendimentoPsicopatologia dell’Apprendimento

www.libroparlato.orgwww.libroparlato.orgwww.anastasis.itwww.anastasis.itwww.erickson.itwww.erickson.it

Page 48: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

prof. Maurizio Molendini 48CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

CmapTools.lnk

Page 49: Corso sui Disturbi Specifici di Aprrendimento 29 nov 2013

Fonti utilizzate in questa presentazione

“Disturbi, difficoltà e … dintorni della matematica come affrontarli?”“Disturbi, difficoltà e … dintorni della matematica come affrontarli?”

Roberto Imperiale (università della Valle Roberto Imperiale (università della Valle D’AostaD’Aosta))

vicepresidente nazionale vicepresidente nazionale GRIMeDGRIMeD (gruppo ricerca matematica e (gruppo ricerca matematica e difficoltà)difficoltà)

“Dislessia e disturbi specifici di apprendimento” - Proposte didattiche “Dislessia e disturbi specifici di apprendimento” - Proposte didattiche per gli alunni dislessici

Lorenzo Caligaris - Scuola Primaria Clinica Neuropsichiatrica – Milano

Formatore AID

prof. Maurizio Molendini 49CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

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Grazie per l’attenzione!Grazie per l’attenzione!

www.ctslecce.itwww.ctslecce.it

prof. Maurizio Molendini 50CTS Lecce A.S. 2013 - 2014

[email protected]@libero.it