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Corso per l’abilitazione all’utilizzo della Lim 1 Dodicesima dispensa Comitato Tecnico Scientifico : Gruppo Operativo di Progetto CerticAcademy Learning Center, patrocinato dall’assessorato al lavoro e alla formazione professionale della regione Campania. Referenti : Dott. F. De Cicco Prof. A. Artiaco Autore prof. Antonio Artiaco Antonio Artiaco Corso di formazione

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Corso per l’abilitazione all’utilizzo della Lim

1

Dodicesima dispensa

Comitato Tecnico Scientifico:Gruppo Operativo di Progetto CerticAcademy Learning Center, patrocinato dall’assessorato al lavoro e

alla formazione professionale della regione Campania. Referenti:

Dott. F. De Cicco Prof. A. Artiaco

Autore prof. Antonio Artiaco

Antonio Artiaco

Corso di formazione

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Dalle Mappe Concettuali al Web

Uno dei problemi più sentiti da chi si occupa diinsegnamento riguarda la necessità di renderne significativol’apprendimento e di evitare che gli allievi si limitino ad uno studioprevalentemente o esclusivamente mnemonico. Abitudine difficileda rimuovere perché è più facile imparare a memoria che sforzarsidi capire, una scorciatoia messa in atto per aggirare ciò cheveramente richiede la scuola, che non è certamente l’allenamentodella memoria.L’apprendimento significativo si verifica quando chi apprendedecide di mettere in relazione delle nuove conoscenze con quelleche già possiede, producendo un mutamento nella struttura delsuo sapere. Secondo Joseph Novak tale tipo di apprendimentopuò essere agevolato dal ricorso alle mappe concettuali.Le mappe concettuali sono una rappresentazione schematica dellaconoscenza, esse annotano, sotto forma grafico/visuale, i concetti

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Mappe Concettuali

ritenuti fondamentali riguardo ad un ambito delsapere e disegnano la fitta rete delle relazioni percepite tra questiconcetti. Una tale scrittura delle informazioni si presta ad unarilettura costruttiva poiché permette di avere una rappresentazionevisiva immediata delle strutture cognitive della mente, andando adevidenziare, non solo quali nozioni sono state apprese, ma anchecome sono state apprese ed organizzate e soprattutto come, e se,sono state correttamente collegate alle conoscenze pregresserelative a quegli stessi argomenti o ad argomenti affini. Questorende le mappe concettuali strumenti estremamente efficaci, nonsolo in fase di verifica o di autovalutazione, per testare il livello e laqualità dell’apprendimento, ma anche nei momenti in cui devetrovar spazio la creatività, grazie alla loro capacità di stimolare ilpensiero associativo e favorire nuove intuizioni.

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Mappe Concettuali

Una mappa è uno schema nel quale vengonoannotati i concetti fondamentali relativi ad un determinatoargomento e disegnate le relazioni esistenti tra tali concetti.Concetti e relazioni vengono “etichettati” cioè il loro significatoviene annotato con una breve frase: due o tre parole, meglioancora una sola. In genere i concetti sono rappresentati all’internodi figure geometriche (rettangoli, cerchi, ecc) mentre le relazionisono rappresentate da linee che congiungono due concetti. L’usodelle mappe consente la rappresentazione di frasi complesse inmaniera estremamente sintetica, inoltre, costringendo ad unalettura di tipo ipertestuale, permettono di allontanarsi dal pensieroesclusivamente sequenziale a favore del cosiddetto pensieroreticolare. L’uso delle mappe può quindi migliorare la fruizione deinuovi media (in modo particolare di internet), poiché potenzia imeccanismi del pensiero associativo.

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Mappe Concettuali

Le caratteristiche della mappa concettuale sono leseguenti:•rappresenta una piccola porzione di sapere che risponde ad unaspecifica domanda;•è costituita da nodi concettuali (un nodo, un concetto);

i nodi concettuali sono collegati mediante relazioni (linee provviste diun'etichetta che espliciti la relazione che collega i concetti).

Per realizzare una buona mappa concettuale occorre quindi:•esplicitare la domanda focale (dobbiamo formulare con chiarezza ladomanda alla quale vogliamo rispondere con la nostra mappa);•inserire l'etichetta per l'argomento, i concetti principali e i concettisecondari;•collegare i diversi concetti con relazioni semplici e chiare.

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Esempio di Mappa Concettuale

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Utilizzare le mappe in ambito scolastico

Occorre stimolare gli studenti all’uso delle mappeconcettuali, fornendo loro strumenti semplici che ne renda noimmediato l’utilizzo.Bisogna avvicinare i ragazzi all’uso delle mappe fornendo loro unostrumento informatico che permetta di crearle e modificarle in manierasemplice e veloce e di archiviarle, allo scopo di condividerle con altri o diriprenderle in momenti differenti.

La LIM, con la sua superficie ampia, con la sua interfacciagrafico/interattiva ben si presta a coniugare il disegno con un softwarespecifico per mappe. Individualmente poi, i discenti possono utilizzare iTablet per produrre e modificare le proprie mappe personali .

Un buon software gratuito per la realizzazione di mappe concettualiè CmapTools , http://cmap.ihmc.us/ sviluppato dall’Institute for Humanand Machine Cognition (IHMC). Cmap funziona su: PC e LIM, OnLine, sutablet o Ipad. In rete, poi vi sono altri software che realizzano mappe.

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Software open per mappe concettuali

Cmap offre la possibilità di salvare le mappe e dirivederle in un secondo momento, ciò consente agli studenti dicontrollare regolarmente l’andamento dei propri apprendimenti ilconfronto con precedenti mappe evidenzia le ultime conoscenzeacquisite. Cmap facilita la correzione e consente di rielaborare unavecchia mappa, modificando, aggiungendo nuovi concetti o relazioniai precedenti, ciò permette di contestualizzare i nuovi apprendimenti, eripassare quelli precedenti. la manipolazione di mappe abituano ariflettere, a dare senso, ad ordinare le proprie esperienze conoscitive,e rendono anche più facile negoziarne i risultati con i docenti e con ilgruppo dei pari, per imparare ad imparare, insieme agli altri.L’applicazione online (Cloud) permette agli studenti di interagire con lastessa mappa sia da scuola che da casa e viceversa tramite un sempliceBrowser o App. La possibilità offerta dal Cloud può anche incentivareforme di studio collaborativo cooperativo, stimolando i ragazzi ascambiare idee e opinioni sugli argomenti di studio.

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Mappe: Concettuali o Mentali ?

Occorre infine specificare che le mappe concettuali nonsono sinonimo di Mappe Mentali .Se le mappe concettuali sono adatte per lo studio e l’analisi, perchévanno in profondità, con la loro struttura e logica reticolare, tra concetti erelazioni, le mappe mentali, invece sono più adatte per i progetti, perraccogliere nuove idee, per raccontare una storia, per svolgere un tema,per fare un Brainstorming o lavori di gruppo. La mappa mentale parte daun’idea o problema centrale e va alla ricerca di tutto ciò che sta attornoall’idea o al problema tramite legami di tipo: associativo, immaginativo ecreativo. Vengono utilizzate non solo per catalogare idee, organizzareappunti e pianificare attività ma possono rappresentare un valido aiutoalla memoria e alla creatività individuale, in fondo le mappe mentali fannoriferimento molto di più delle concettuali alle capacità creative,emozionali, persino sentimentali di una persona. Software per MappeMentali: Mindmaple , XMIND o FreeMind. Da segnalare Bubbl.uscompletamente cloud.

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La Metacognizione

Siccome le mappe permettono la schematizzazionedella conoscenza e la struttura cognitiva alla base di essa,rappresentano gli strumenti più efficaci per la comprensione delledinamiche dei processi di apprendimento. L’utilizzo di mappe eschemi rappresentano uno strumento formidabile per la didatticaMetacognitiva, con la quale l’alunno è messo in grado di riflettereconsapevolmente sulle modalità con le quali è giunto allaconoscenza. L’impegno continuo nel ragionamento Metacognitivorende l’individuo capace di Imparare ad Imparare e preparal’alunno al Long Life Learning, ovvero all’apprendimento lungotutto l’arco della vita .Per predisporre una didattica Metacognitiva occorre lo sviluppo diabilità trasversali favorite da ambienti inclusivi d’apprendimento,ove le differenze diventano risorse positive capaci di apportarecrescita alle attività di collaborazione e ricerca di gruppo.

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La Metacognizione

Imparare ad imparare consente all’alunni diapplicare consapevolmente strategie e abilità migliori per unefficace processo di apprendimento. Il confronto con la realtàcircostante, le attività tra pari permettono all’alunno di autoregolareil proprio processo di accesso alla conoscenza incrementando leperformance cognitive.L’attività che si andrà ora a delineare sarà quella di applicazionedella Didattica Metacognitiva, realizzando un percorso con la LIMdi approccio alla ricerca Web tramite l’ausilio di mappe concettuali,calato in una attività di gruppo.

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La Ricerca di informazioni in Rete

Cercare informazioni in Internet sta diventandouna necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale.Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca e l’utilizzodi approcci cognitivi poco efficienti ne limitano l’efficacia. Lamaggior parte degli studenti dimostra di non possedere ancoraquelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per ilrecupero delle informazioni, soprattutto nel mettere a fuocol’oggetto della ricerca e nel selezionare i risultati.Tali difficoltà sono dovute anche ad una mancata riflessioneMetacognitiva sulla conoscenza di cui già si dispone del tematrattato e quindi nell’incapacità di far ricorso ad un lessico specificoche possa restringere efficacemente il numero di documenti trovati.E’ necessario aiutare a costruire quelle abilità di ricerca in rete chepermetteranno agli studenti di selezionare le informazioni e di

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La Ricerca di informazioni in Rete

strutturarle in aggregati significativi di conoscenza,in una visione costruttivista, che vede gli studenti come soggettiattivi nella creazione e la condivisione di nuova conoscenza. Glianglosassoni hanno da tempo coniato un termine per definirequell’insieme di abilità richieste dall’utilizzo delle nuove tecnologiedell’informazione: l’Information Literacy per indicare chi possiedel’abilità di raccogliere informazioni in modo efficiente ed efficace ingrado poi, di rappresentare e rielaborare i dati in conoscenza utilea risolvere problemi (Problem Solving).Internet e il problema dell’informazione destrutturata.Va detto che l’informazione presente nella Rete, nella maggiorparte dei casi, non è catalogata e non esistono per ognidocumento riferimenti o indici che ne descrivano il contenuto, néesiste un catalogo esaustivo di tutti i documenti.

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La Ricerca di informazioni in Rete

La differenza nell'efficacia della ricerca di un utenteesperto ed in possesso di una buona strategia, e un utente senzaalcuna formazione è notevole: in media quest'ultimo recupera soloun terzo dei documenti pertinenti esistenti. Sono gli studenti(soprattutto quelli attorno ai 10/13 anni di età) che pur riuscendoad interagire con le interfacce utente, hanno dei seri problemi neltrovare informazioni effettivamente pertinenti e nel selezionarlanella massa disorganizzata di risultati recuperati. Inoltre emergeuna chiara preferenza per un tipo di ricerca non-strutturato e pocodefinito: spesso gli studenti preferiscono “navigare” saltando dauna pagina all’altra (non-linear browsing) seguendo i linkipertestuali piuttosto che formalizzare una ricerca in modo analiticoutilizzando ad esempio gli operatori logici AND OR e NOT.

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Mappe strumenti Metacognitivi di ricerca

Le mappe concettuali come ausilio Metacognitivoper cercare, costruire e rielaborare la conoscenza in Inter net.L’utente tipico, complice l’ingannevole semplicità d’uso dei motoridi ricerca, inserisce uno o due termini generici, sperando diottenere subito qualche documento interessante, ma vienesopraffatto dalla quantità di risultati.Questo accade perché è mancata all’inizio una formulazioneMetacognitiva delle sue esigenze informative. A questo proposito,le mappe concettuali sono ormai considerate un efficace strumentometacognitivo. Esse appartengono alla categoria dei “visualorganizer” che si sono dimostrati utili per rappresentare,condividere e manipolare la conoscenza.

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Mappe strumenti Metacognitivi di ricerca

Spiegare cosa si vuole cercare, equivale adipotizzare delle parafrasi di un concetto sul quale ancora non sidispone di un lessico adeguato. Lo sforzo di costruire unasufficiente competenza lessicale permette di stimolare inferenzesui contesti d'uso e di focalizzare e di rifinire di volta in volta la retelessicale di connessioni semantiche che legano tra loro le parole diun certo dominio di conoscenza. Il lessico quindi vaadeguatamente inserito in strutture cognitive di cui gli studentidevono impadronirsi. Queste strutture sono in sostanza unametafora della organizzazione dei concetti nella nostra memoriasemantica e trovano nelle mappe concettuali una efficacerappresentazione visiva. Ogni struttura cognitiva è legata ad altre,e via via che apprendiamo, aggiungiamo nuovi riferimenti e necreiamo di nuove, oppure ristrutturiamo quelle già esistenti.

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Mappe strumenti Metacognitivi di ricerca

Proposta di lavoro per l’utilizzo delle mappeconcettuali per la ricerca web in 4 passaggi.Se la ricerca dell'informazione coinvolge due processi strettamentelegati tra loro:•apprendere riguardo il lessico del dominio semantico in questione•apprendere le migliori strategie per localizzare l'informazione stessa .

Il metodo proposto cerca di integrare appunto entrambi i processied utilizza l'approccio metacognitivo-visuale delle mappeconcettuali. Il metodo può essere usato sia in modo collaborativoche stand-alone.1) Brainstorming e creazione della mappaLa frequenza d'uso nella lingua ed il fatto che siano state usata direcente, sono due importanti fattori che influenzano il recupero el'immagazzinamento delle parole nel lessico mentale.

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Se si lavora con un gruppo di persone in classe lamappa beneficerà di un lessico senz'altro più ampio visto checiascuno potrà proporre la propria lista di parole ma anchevisionare quelle proposte da altri che non necessariamentesaranno le stesse, incrementando così il proprio lessico specificosugli argomenti in esame.attività:•Dopo aver deciso quale termine-chiave utilizzare si effettua un brainstorming•i concetti sono distribuiti attorno al termine-chiave.

2) ristrutturazione topologicaIn questa fase, i concetti che vengono ritenuti fortemente correlatisono raggruppati assieme e viene loro attribuito un "box"(quadrato, cerchio, rettangolo, ecc..) ed un colore specifico.Questo approccio da un lato si rifà direttamente alla teoria dellaGestalt per quanto riguarda il raggruppamento (grouping) di stimoli

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visivi secondo i fattori di:• Prossimità (oggetti vicini tra loro sono percepiti come un gruppo)• Similarità (oggetti dalla forma simile sono percepiti come ungruppo) e dall'altro sulle numerose ricerche di psicologia cognitivasul semantic priming e sull' effetto contesto secondo le quali vienefavorita la percezione e il riconoscimento di parole contigueappartenenti ad un contesto semanticamente omogeneo (es.forchetta-coltello-cucchiaio). Vi sono inoltre forti prove sperimentaliper cui parole semanticamente correlate, sembra siano collocate inmodo contiguo nello spazio del nostro lessico mentale, per cui lavisione di un certo termine tende a far affiorare alla mente tutto uninsieme di altre parole strettamente correlate ad esso.attività:• si ridispongono i concetti sulla base delle aree semantiche individuate• utilizzo di motori di ricerca con le keywords desunte dai termini delle aree semantiche

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3) Lettura e valutazione dei documenti trovati escoperta di nuovi termini da aggiungere alla mappa.Eventuale nuova ricerca on-line per filtrare e focalizzare meglio iltema usando i nuovi termini (lessico) come key-words.In questa fase vengono letti e valutati i documenti e se scelti,vengono individuati i termini significativi al loro interno e inseritinella mappa che visualizzerà le connessioni fra i documenti, ma adifferenza di quanto farebbe un ipertesto, mostra anche larelazione che c'è fra questi.Il processo di identificazione nei documenti trovati di terminisignificativi, non è un processo facile. Molti studi confermano ladifficoltà di selezione e la esclusività implicita nelle scelte chepossono essere diverse non solo per differenti persone ma ancheper la stessa persona e lo stesso documento in tempi diversi .

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Un termine può avere differenti significati in diversicontesti, così come un concetto può essere rappresentato conmolti termini. Per tentare di risolvere questo tipo di problemi sipossono utilizzare i cosiddetti Thesauri, ovvero dei vocabolari chedefiniscono le modalità d'uso del termine e soprattutto le suerelazioni con altri termini (ad es. i sinonimi). in uno specificodominio di conoscenza. I curatori del progetto WordNet, delCognitive Science Laboratory presso la Princeton University,stanno lavorando in particolare sulla similarità semantica tra paroleed il contesto in cui ricorrono.4) Ri-strutturazione creativa della mappa e quindi della nuo vaconoscenza acquisita, con l’evidenziazione delle interrelazi onifra concetti appartenenti ad aree semantiche differenti.

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I risultati dei motori di ricerca spesso mostranocome un concetto/parola sia presente in maniera trasversale inmolti domini di conoscenza differenti (contesti). Riconoscerequesta trasversalità significa riuscire a collegare questi domini percostruire rappresentazioni concettuali alternative che serviranno avedere un problema o un concetto con occhi nuovi.L'uso delle mappe favorisce quindi l'esposizione cognitiva multiplaagli elementi lessicali ed incoraggia i collegamenti fra i termini neivari contesti. A questo punto l'effetto è duplice: da un lato si integrala nuova conoscenza, acquisita dall'esame dei documenticonsiderati pertinenti e dall'altro si ottiene un conseguenteincremento del lessico specifico sull'argomento. Infattil'apprendimento di nuovo lessico viene migliorato specialmente se

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Mappe strumenti Metacognitivi di ricerca

esiste una esposizione a nuovi item lessicali presenti in contestidiversi, come ad esempio lo sono i documenti recuperati dal Web.Alcuni ricercatori hanno stabilito che basta leggere una decina divolte un nuovo termine in vari contesti per comprenderne l'usotipico e possederne una competenza lessicale adeguata. Quindiun approccio come quello delle mappe concettuali può facilitare lacomprensione dei nuovi termini e le loro relazioni in rapporto allaconoscenza già posseduta, soprattutto per la loro efficacia nelridurre i tempi di acquisizione. Infatti la ricerca ha dimostrato cheapprendere parole in contesti significativi impliciti può essere unprocesso abbastanza lungo.

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