Corso di aggiornamento Regionale Loreto 11 e 12 Novembre 2012 · Legge delega 53/2003 “Delega al...

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Corso di aggiornamento Regionale Loreto 11 e 12 Novembre 2012 Susanna Testa Susanna Testa

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Corso di aggiornamento RegionaleLoreto 11 e 12 Novembre 2012

Susanna Testa

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Indice12 novembre1) Competenze dell’insegnante di religione nella comunità

scolastica

2) Come cambia la scuola italiana: una interpretazione possibilederiva dalla lettura dei documenti MIUR e MIUR- CEI

3) Competenze: approfondimento e spunti di riflessione

13 novembreLaboratorio 4 Competenze pedagogico/didattiche dell’insegnante di

religione: motivare all’apprendimento significativo

12 novembre1) Competenze dell’insegnante di religione nella comunità

scolastica

2) Come cambia la scuola italiana: una interpretazione possibilederiva dalla lettura dei documenti MIUR e MIUR- CEI

3) Competenze: approfondimento e spunti di riflessione

13 novembreLaboratorio 4 Competenze pedagogico/didattiche dell’insegnante di

religione: motivare all’apprendimento significativo

Susanna Testa

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Vita della comunità scolasticaart.1 DPR 249/98

La scuola è una comunità di dialogo , di ricerca, di esperienza sociale, informataai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le suedimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoliopera per garantire:

la realizzazione del diritto allo studio lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno il recupero delle situazioni di svantaggio in armonia con i principi

costituzionali. la formazione alla cittadinanzaLa comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale

di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualitàdelle relazioni insegnante-studente e contribuisce allo sviluppo dellapersonalità dei giovani, anche attraverso l’educazione allaconsapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del sensodi responsabilità e dell’autonomia individuale e persegue ilraggiungimento di obiettivi culturali e professionali …..()

La scuola è una comunità di dialogo , di ricerca, di esperienza sociale, informataai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le suedimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoliopera per garantire:

la realizzazione del diritto allo studio lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno il recupero delle situazioni di svantaggio in armonia con i principi

costituzionali. la formazione alla cittadinanzaLa comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale

di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualitàdelle relazioni insegnante-studente e contribuisce allo sviluppo dellapersonalità dei giovani, anche attraverso l’educazione allaconsapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del sensodi responsabilità e dell’autonomia individuale e persegue ilraggiungimento di obiettivi culturali e professionali …..()

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Indicazioni sperimentaliper l’insegnamento della religione cattolica nelsecondo ciclo di istruzione

L’Irc mira ad arricchire la formazione globale dellapersona con particolare riferimento agli aspetti spirituali edetici dell’esistenza, in vista di un efficace inserimento nelmondo civile, professionale e universitario; offre contenutie strumenti che aiutano lo studente a decifrare il contestostorico, culturale e umano della società italiana edeuropea, per una partecipazione attiva e responsabile allacostruzione della convivenza umana

L’Irc mira ad arricchire la formazione globale dellapersona con particolare riferimento agli aspetti spirituali edetici dell’esistenza, in vista di un efficace inserimento nelmondo civile, professionale e universitario; offre contenutie strumenti che aiutano lo studente a decifrare il contestostorico, culturale e umano della società italiana edeuropea, per una partecipazione attiva e responsabile allacostruzione della convivenza umana

CM 70/2010

Susanna Testa

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la Professionalitàdel docente di Religione

Cattolicasi esplica

Collegio docentiConsigli di classe

Dipartimenti disciplinariCommissioni

In classeCompetenze relazionali

La relazione affettiva ed empaticacon gli alunni costituisce la baseper procedere all’insegnamento

della disciplina

•Competenze progettuali•Competenze organizzative•Competenze relazionali ecomunicative(interpersonale, intergruppoe interistituzionale)

Dimensione collegialeDimensione individuale

Competenze disciplinari richieste all’insegnante:•quadro storico epistemologico della propriadisciplina•rapporto tra l’insegnamento della religionecattolica e le altre discipline•Didattica : intesa come padronanza metodi•Strategiche: gestione degli ambienti diapprendimento e delle loro dinamicherelazionali e cognitive•Valutative come capacità di controllo deiprocessi di insegnamento e apprendimento

•Competenze progettuali•Competenze organizzative•Competenze relazionali ecomunicative(interpersonale, intergruppoe interistituzionale)

Di Ricerca

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Insegnante di religione cattolica

l’art. 803 del Codice Canonico richiama irequisiti degli insegnanti di religione:

eccellenti per retta dottrina per testimonianza di vita cristiana per abilità pedagogica”

l’art. 803 del Codice Canonico richiama irequisiti degli insegnanti di religione:

eccellenti per retta dottrina per testimonianza di vita cristiana per abilità pedagogica”

Susanna Testa

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Secondaria 1° grado

Licei

TecniciPrimaria

Come cambia la scuola italiana….

Una possibile via interpretativa deriva dalla lettura cronologicadei documenti…da cui emerge che il concetto di competenza è ilun principio strategico di rinnovamento della scuola

ProfessionaliInfanzia

2003Moratti

2006Fioroni

2009Gelmini Profumo 2012

Susanna Testa

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Tutti sono infatti d’accordo nel sostenere che oggi nonpossa più esistere una scuola centrata sui programmi,ossia su una scuola che trasmetta alle nuovegenerazioni contenuti con modalità essenzialmenteripetitive, ma che si debba puntare a sviluppare lecapacità elaborative, logiche e critiche degli alunni,sempre a partire da quelle ineliminabili conoscenze maandando oltre la loro semplice ripetizione.S. Cicatelli, Professionalità dell’IdR, Quaderni CEI,n.4/08

Scuola dei programmiScuola delle

Indicazioni/Lineeguida

Tutti sono infatti d’accordo nel sostenere che oggi nonpossa più esistere una scuola centrata sui programmi,ossia su una scuola che trasmetta alle nuovegenerazioni contenuti con modalità essenzialmenteripetitive, ma che si debba puntare a sviluppare lecapacità elaborative, logiche e critiche degli alunni,sempre a partire da quelle ineliminabili conoscenze maandando oltre la loro semplice ripetizione.S. Cicatelli, Professionalità dell’IdR, Quaderni CEI,n.4/08

Susanna Testa

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Centralità dei contenuti: il programma deve essere svoltoper intero, i contenuti sono presentati in maniera rigidaseguendo la logica sequenziale Si privilegia la quantitàinvece della qualità

Lo studente è l’oggetto spesso passivo dell’azione didattica

Apprendere significa acquisire conoscenze e/onozionii, riprodurre saperi spesso non correlati cherestano inerti

Docente è depositario della verità-scienzaMetodologie usate in prevalenza: lezione frontale

Valutazione è intesa prevalentemente come verificadell’acquisizione di conoscenze cioè come prodotto orisultato

Scuola trasmissiva

Centralità dei contenuti: il programma deve essere svoltoper intero, i contenuti sono presentati in maniera rigidaseguendo la logica sequenziale Si privilegia la quantitàinvece della qualità

Lo studente è l’oggetto spesso passivo dell’azione didattica

Apprendere significa acquisire conoscenze e/onozionii, riprodurre saperi spesso non correlati cherestano inerti

Docente è depositario della verità-scienzaMetodologie usate in prevalenza: lezione frontale

Valutazione è intesa prevalentemente come verificadell’acquisizione di conoscenze cioè come prodotto orisultato

Susanna Testa

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La scuola deve promuovere sviluppo delle competenzeCome fare?

Centralità dello studente: come protagonista attivo del proprioapprendimento. Apprendere significa costruire la conoscenzaattraverso le esperienze didattiche che l’insegnante propone agliallievi.

Completare la costruzione delle reti concettuali in cui inuovi concetti appresi vanno a riorganizzare, ristrutturare,allargare le mappe mentali degli studenti.

Completare la costruzione delle reti concettuali in cui inuovi concetti appresi vanno a riorganizzare, ristrutturare,allargare le mappe mentali degli studenti.

La classe è una comunità di pratica che posta di fronte allediverse problematiche formula ipotesi e procede nella verificacon le azioni e riflette sul percorso attuato.

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Del programma vengono privilegiati i concetti strutturanti,i nuclei fondamentali, le parti qualitativamente fondanti (siprivilegia la qualità dell’azione didattica)

Il docente è un organizzatore di contesti diapprendimento, che stimola e guida

Metodologie usate: laboratoriali

Si valutano non solo i prodotti, ma anche i processi

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Competenze IRC LiceoDPR 176/2012

Primo Biennio

costruire un'identita' libera eresponsabile, ponendosidomande di senso nel confrontocon i contenuti del messaggioevangelico secondo la tradizionedella Chiesa;

Al termine triennio

sviluppare un maturo senso criticoe un personale progetto di vita,riflettendo sulla propria identita'nel confronto con il messaggiocristiano, aperto all'esercizio dellagiustizia e della solidarieta' in uncontesto multiculturale;

costruire un'identita' libera eresponsabile, ponendosidomande di senso nel confrontocon i contenuti del messaggioevangelico secondo la tradizionedella Chiesa;

sviluppare un maturo senso criticoe un personale progetto di vita,riflettendo sulla propria identita'nel confronto con il messaggiocristiano, aperto all'esercizio dellagiustizia e della solidarieta' in uncontesto multiculturale;

Competenza: coniuga in questo senso la dimensioneesistenziale e culturale. Porcarelli 2010

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DUE LOGICHE DI INSEGNAMENTO A CONFRONTO

IL MURO IL PONTE

La conoscenza come prodottopredefinito, materia inerte

La conoscenza come processoelaborativo, materia viva

La conoscenza viene frammentatain parti per facilitare l’assimilazione

La conoscenza viene vista nelle suereciproche relazioni

Lo studente riproduce laconoscenza

Lo studente produce la conoscenza

Castoldi

Lo studente riproduce laconoscenza

Organizzato intorno a contenuti Organizzato intorno a problemi

Strutturato e uniforme Differenziato e regolato sullapersona

Prevede un percorso lineare Prevede un percorso ricorsivo

Usa il libro come strumentoprincipe

Usa fonti e materiali diversi

Procede in modo individualistico Procede in modo cooperativoSusanna Testa

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Primo CicloSecondo Ciclo

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Secondaria 1° grado

Licei

TecniciPrimaria

Come cambia la scuola italiana….

Una possibile via interpretativa deriva dalla lettura cronologicadei documenti…da cui emerge che il concetto di competenza è ilun principio strategico di rinnovamento della scuola

ProfessionaliInfanzia

2003Moratti

2006Fioroni

2009Gelmini Profumo 2012

Susanna Testa

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Legge delega 53/2003 “Delega al Governo per la definizione delle normegenerali di istruzione e dei livelli essenziali di prestazione in materia diistruzione e formazione professionale”

La legge delega individua gli oggetti della decretazione successiva:1. Riforma ordinamentale del primo e del secondo ciclo2. Sviluppo tecnologie multimediali e alfabetizzazione tecnologica(scuola delle 3 i: inglese, informatica e impresa)1. Interventi contro l’abbandono scolastico: introduce diritto dovere e

alternanza scuola lavoro (Dlgs76/05 e Dlgs77/05)2. Interventi per lo sviluppo dell’istruzione tecnica superiore e

dell’istruzione degli adulti

In ItaliaLegge delega 53/2003 “Delega al Governo per la definizione delle norme

generali di istruzione e dei livelli essenziali di prestazione in materia diistruzione e formazione professionale”

La legge delega individua gli oggetti della decretazione successiva:1. Riforma ordinamentale del primo e del secondo ciclo2. Sviluppo tecnologie multimediali e alfabetizzazione tecnologica(scuola delle 3 i: inglese, informatica e impresa)1. Interventi contro l’abbandono scolastico: introduce diritto dovere e

alternanza scuola lavoro (Dlgs76/05 e Dlgs77/05)2. Interventi per lo sviluppo dell’istruzione tecnica superiore e

dell’istruzione degli adulti

Diritto –dovere: a tutti è assicurato il diritto dovereall’istruzione e alla formazione per almeno dodici anni ocomunque sino al conseguimento di una qualifica triennaleentro il 18 anni di età.

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Riforma ordinamentale: PRIMO CICLOcon Dlg.vo 59/04 “Definizione delle norme generali relative

alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzionein base all’articolo 1 della L. 53/03.

• Scuola del primo ciclo costituita dalla primaria, precedutadall’infanzia non obbligatoria, e dalla secondaria di 1° grado

• Viene abolito l’esame di licenza elementare, resta l’esamelicenza media.

• Le Indicazioni Nazionali allegate al decreto, riportano gliobiettivi generali del processo formativo e gli obiettivispecifici di apprendimento distinti per disciplina e articolatiin conoscenze e abilità.

• Portfolio delle competenze (allegato C) suddiviso in duesezioni: valutazione e orientamento

• Nell’allegato D al decreto si introduce il PECUP ossia ilProfilo educativo, culturale e professionale dello studentealla fine del primo ciclo (6 ai 14 anni).

Riforma ordinamentale: PRIMO CICLOcon Dlg.vo 59/04 “Definizione delle norme generali relative

alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzionein base all’articolo 1 della L. 53/03.

• Scuola del primo ciclo costituita dalla primaria, precedutadall’infanzia non obbligatoria, e dalla secondaria di 1° grado

• Viene abolito l’esame di licenza elementare, resta l’esamelicenza media.

• Le Indicazioni Nazionali allegate al decreto, riportano gliobiettivi generali del processo formativo e gli obiettivispecifici di apprendimento distinti per disciplina e articolatiin conoscenze e abilità.

• Portfolio delle competenze (allegato C) suddiviso in duesezioni: valutazione e orientamento

• Nell’allegato D al decreto si introduce il PECUP ossia ilProfilo educativo, culturale e professionale dello studentealla fine del primo ciclo (6 ai 14 anni).

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Religione cattolicaObiettivi specifici di apprendimento per unaclasse 5° elementare nel Dlg.vo 59/04

Conoscenze Il Cristianesimo e le grandi

religioni: origine esviluppo

La Bibbia e i testi sacridelle grandi religioni

Gesù, il Signore, cherivela il Regno di Dio conparole e le azioni

I segni e i simboli delcristianesimo , anchenell’arte

Abilità Leggere e interpretare i segni

religiosi espressi dai diversipopoli

Evidenziare la risposta dellaBibbia alle domande di sensodell’uomo e confrontarla conquella delle principali religioni

Cogliere nella vita di Gesùproposte di scelte responsabiliper un personale progetto divita….

Conoscenze Il Cristianesimo e le grandi

religioni: origine esviluppo

La Bibbia e i testi sacridelle grandi religioni

Gesù, il Signore, cherivela il Regno di Dio conparole e le azioni

I segni e i simboli delcristianesimo , anchenell’arte

Abilità Leggere e interpretare i segni

religiosi espressi dai diversipopoli

Evidenziare la risposta dellaBibbia alle domande di sensodell’uomo e confrontarla conquella delle principali religioni

Cogliere nella vita di Gesùproposte di scelte responsabiliper un personale progetto divita….

Susanna Testa

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Cultura scuola e persona 2007Fioroni

Centralità della persona.Lo studente è posto al centro dell’azione

educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,affettivi, relazionali, corporei, estetici,etici, spirituali, religiosi. In questaprospettiva i docenti dovranno pensaree realizzare i loro progetti educativi edidattici non per alunni astratti, ma perpersone che vivono qui e ora, chesollevano precise domandeesistenziali, che vanno alla ricerca diorizzonti di significato.

Centralità della persona.Lo studente è posto al centro dell’azione

educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,affettivi, relazionali, corporei, estetici,etici, spirituali, religiosi. In questaprospettiva i docenti dovranno pensaree realizzare i loro progetti educativi edidattici non per alunni astratti, ma perpersone che vivono qui e ora, chesollevano precise domandeesistenziali, che vanno alla ricerca diorizzonti di significato.

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Primo ciclo- Nelle Indicazioni Fioroni

Infanzia PrimariaSecondaria di 1°

grado

Campi diesperienza

Areediscipllinari

Il sé e l’altroIl corpo in movimentoLinguaggi, creativitàespressioneI discorsi e le paroleLe conoscenze delmondo

Linguistico artistico espressivoStorico-geograficoMatematico scientifico-tecnologico

Traguardi per lo sviluppo delle competenzecertificabili in terza e quinta elementare e interza media.

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L’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’arealinguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confrontointerculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sullapropria identità e sugli orizzonti di senso verso cui puòaprirsi, affrontando anche le essenziali domandereligiose e misurandosi con i codici simbolici in cui essehanno trovato e trovano espressione.La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione suigrandi interrogativi posti dalla condizione umana: ricercaidentitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene emale, scelte di valore, domande di senso, e… (aggiungo)permette agli studenti di costruire il proprio progetto divita avendo di fronte il modello cristiano

DPR 11 febbraio 2010

L’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’arealinguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confrontointerculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sullapropria identità e sugli orizzonti di senso verso cui puòaprirsi, affrontando anche le essenziali domandereligiose e misurandosi con i codici simbolici in cui essehanno trovato e trovano espressione.La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione suigrandi interrogativi posti dalla condizione umana: ricercaidentitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene emale, scelte di valore, domande di senso, e… (aggiungo)permette agli studenti di costruire il proprio progetto divita avendo di fronte il modello cristiano

DPR 11 febbraio 2010, Traguardi per lo sviluppo delle Competenze eObiettivi di Apprendimento dell’insegnamento della religione cattolicaper la scuola dell’infanzia e per il Primo Ciclo d’istruzione

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obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolatiin quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della personadi Gesù Cristo:

• Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali delcristianesimo;•la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale allaconoscenza;•- il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;•- i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce glielementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e losviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze sonoformulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva ecollocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di sensoche ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale.

obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolatiin quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della personadi Gesù Cristo:

• Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali delcristianesimo;•la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale allaconoscenza;•- il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;•- i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce glielementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e losviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.

Non sono suddivisi inconoscenze e abilità

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1 CICLO DPR 11 febbraio 2010 Approvazione deitraguardi per lo sviluppo delle competenze e gliobiettivi di apprendimento dell’insegnamento

della religione cattolica per la scuoladell’infanzia e del primo ciclo.

DPR 89/2009 Revisione dell’assetto ordinamentale,organizzativo e didattico della scuola dell’Infanzia e

del primo ciclo di istruzione

Dopo consultazione scuole

D.Lgvo 59/04 Definizione delle norme generalirelative alla scuola del’infanzia e al primo ciclo

di istruzione a norma dell’articolo 1, Legge53/2003

Indicazioni per il curricolo (Fioroni) DM 2007Cultura, Scuola e Persona

Indicazioninazionali

2012

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Secondo Ciclo

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Riforma secondo ciclo D L.vo 226/05Il secondo ciclo nel sistema previsto dalla Moratti

era costituito dal sistema dei licei edell’Istruzione e formazione professionale. Siprevedeva di liceizzare gli istituti tecnici e dilasciare l’intera formazione professionale alleRegioni, che già gestivano i corsi di formazioneprofessionale triennali e quadriennali. Questariforma non fu mai attuata. Per diversi motivi…

Riforma secondo ciclo D L.vo 226/05Il secondo ciclo nel sistema previsto dalla Moratti

era costituito dal sistema dei licei edell’Istruzione e formazione professionale. Siprevedeva di liceizzare gli istituti tecnici e dilasciare l’intera formazione professionale alleRegioni, che già gestivano i corsi di formazioneprofessionale triennali e quadriennali. Questariforma non fu mai attuata. Per diversi motivi…

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Diritto dovere (Dl.vo 76/05) Viene assicuratoa tutti il diritto dovere all’istruzione e allaformazione professionale per almeno 12 anni ocomunque fino al conseguimento della qualificaprofessionale di durata triennale almeno fino al18 anno di età.

Inoltre gli studenti dai 15 ai 18 anni possonosvolgere l’intera formazione o parte di essa inalternanza scuola-lavoro (D.Lvo 77/05).

Diritto dovere (Dl.vo 76/05) Viene assicuratoa tutti il diritto dovere all’istruzione e allaformazione professionale per almeno 12 anni ocomunque fino al conseguimento della qualificaprofessionale di durata triennale almeno fino al18 anno di età.

Inoltre gli studenti dai 15 ai 18 anni possonosvolgere l’intera formazione o parte di essa inalternanza scuola-lavoro (D.Lvo 77/05).

Susanna Testa

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Competenze Chiave di cittadinanza

Comunicazione nella lingua madreComunicazione nella lingua stranieraCompetenze matematiche e scientificotecnologicheCompetenze digitaliImparare a ImparareCompetenze relative all’iniziativa e imprenditorialitàCompetenze sociali e civicheCompetenze consapevolezza edespressione culturale

Legge 296/06 art.1 comma622 (finanziaria 2007)Innalza obbligo istruzione a10 anni

Indicazioni nazionali per ilcurricolo (Fioroni) ScuolaInfanzia e primo ciclo DMluglio 2007

DM 22 agosto 2007, n. 139Regolamento recante inmateria di adempimentodell’obbligo di istruzione

RaccomandazioneParlamento eConsiglio dicembre2006

Italia-Fioroni

Necessarie

Comunicazione nella lingua madreComunicazione nella lingua stranieraCompetenze matematiche e scientificotecnologicheCompetenze digitaliImparare a ImparareCompetenze relative all’iniziativa e imprenditorialitàCompetenze sociali e civicheCompetenze consapevolezza edespressione culturale

Partecipazione attiva nella società

Legge 296/06 art.1 comma622 (finanziaria 2007)Innalza obbligo istruzione a10 anni

Indicazioni nazionali per ilcurricolo (Fioroni) ScuolaInfanzia e primo ciclo DMluglio 2007

DM 22 agosto 2007, n. 139Regolamento recante inmateria di adempimentodell’obbligo di istruzione

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Raccomandazione Parlamento e Consiglio dicembre 2006Competenze chiave per l’apprendimento permanente

Legge 296/06 comma 622, art.1 Innalzamento Obbligo istruzione 10 anni

Recepita con

DM 22 agosto 2007/ n.139 Regolamento relativo all’obbligo d’istruzioneBiennio obbligatorioDM 22 agosto 2007/ n.139 Regolamento relativo all’obbligo d’istruzioneBiennio obbligatorio

Competenze 4 ASSI culturali

•Dei Linguaggi

•Logico Matematico

•Scientifico-Tecnologico

•Storico Sociale

Competenze chiave dicittadinanza

DM 9 gennaio 2010, n.9

Certificazione competenze

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Raccordi di massima con le 8 competenze chiave europeeRaccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Assi del biennio

dei linguaggi

matematico

scientifico-tecnologico

storico-sociale

Competenze chiave UE Comunicazione nella

madre lingua Comunicazione nelle

lingue straniere Competenza

matematica ecompetenze di base inscienza e tecnologie

Competenza digitale

Imparare ad imparare Competenze

interpersonali,interculturali e sociali ecompetenza civica

Imprenditorialità Espressione culturale

Assi del biennio

dei linguaggi

matematico

scientifico-tecnologico

storico-sociale

Competenze chiave UE Comunicazione nella

madre lingua Comunicazione nelle

lingue straniere Competenza

matematica ecompetenze di base inscienza e tecnologie

Competenza digitale

Imparare ad imparare Competenze

interpersonali,interculturali e sociali ecompetenza civica

Imprenditorialità Espressione culturale

Ripresa da un contributo di M. Tiriticco, pubblicato su UIL SCUOLA dicembre 2008

Susanna Testa

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“Le scuole sono chiamate, indipendentemente dallatipologia ( licei, istituti tecnici o istituti professionali) acostruire il curricolo orientato allo sviluppo dellecompetenze, con la finalità di formare cittadinipartecipi e consapevoli, lavoratori autonomi eresponsabili, capaci di leggere e interpretare imutamenti del contesto sociale, di far fronte aicambiamenti, cogliendone le opportunità, pronti arientrare nel più volte nella vita, nell’istruzione e nellaformazione”.

“Le scuole sono chiamate, indipendentemente dallatipologia ( licei, istituti tecnici o istituti professionali) acostruire il curricolo orientato allo sviluppo dellecompetenze, con la finalità di formare cittadinipartecipi e consapevoli, lavoratori autonomi eresponsabili, capaci di leggere e interpretare imutamenti del contesto sociale, di far fronte aicambiamenti, cogliendone le opportunità, pronti arientrare nel più volte nella vita, nell’istruzione e nellaformazione”.

Pagina 59 Apprendimenti e Competenze: dalla condivisionealla certificazione, MC. Michelini e S. Testa Franco Angeli,2010

Susanna Testa

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SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO UNO SGUARDO A LIVELLO NORMATIVO

Licei

Tecnici

Obb

ligo

di is

truz

ione

10 a

nni

DPR 89/2010 Regolamento Licei e DecretoMinisteriale 7 ottobre 2010 , n. 211,

Indicazioni nazionali

DPR 88/2010 Regolamento recante norme peril riordino degli istituti tecniciDirettiva n. 57. Linee guida per il passaggio alnuovo ordinamento

2 CICLOIntesa CEI-Miur del 28 giugno 2012Sulle indicazioni didattiche per l’IRC nel secondo ciclodi Istruzione e Formazione oggetto del DPR 176/2012entra in vigore 31 ottobre 2012

Tecnici

Professionali

Obb

ligo

di is

truz

ione

10 a

nni DPR 88/2010 Regolamento recante norme per

il riordino degli istituti tecniciDirettiva n. 57. Linee guida per il passaggio alnuovo ordinamento

DPR 87 /2010 Regolamento recante norme per ilriordino degli istituti professionaliDirettiva n.65 Linee guida per il passaggio al nuovoordinamento degli istituti professionaliAccordo Conferenza Stato Regioni (Decreto ,11novembre 2011, n.137

EconomicoTecnologico

ServiziIndustria eartigianato

Susanna Testa

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Susanna Testa

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“Il motivo per cui si è cominciato ad affermare che leconoscenze acquisite a scuola devono diventare“competenze” è legato alla critica dei modi di apprendereprivi di una vera comprensione delle conoscenze etendenti al verbalismo, alla mera capacità di parlare di certiargomenti, senza possederne vera consapevolezza esenza sapersene servire al di fuori del contesto scolastico”.

Competenze

“Il motivo per cui si è cominciato ad affermare che leconoscenze acquisite a scuola devono diventare“competenze” è legato alla critica dei modi di apprendereprivi di una vera comprensione delle conoscenze etendenti al verbalismo, alla mera capacità di parlare di certiargomenti, senza possederne vera consapevolezza esenza sapersene servire al di fuori del contesto scolastico”.

Baldacci, Curricolo e competenze, 2010

Susanna Testa

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La gestione della complessità“Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo ilpossesso di conoscenze e di abilità ma anche l'uso di strategie e di routinesnecessarie per l'applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni eatteggiamenti adeguati e un'efficace gestione di tali componenti. Pertanto lanozione di competenze include componenti cognitive ma anchecomponenti motivazionali, etiche, sociali e relative ai comportamenti”.

Gestione efficace dicompiti complessi

richiede

Conoscenze Abilità

Strategie Routines

Emozioni Aatteggiamenti

La gestione della complessità“Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo ilpossesso di conoscenze e di abilità ma anche l'uso di strategie e di routinesnecessarie per l'applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni eatteggiamenti adeguati e un'efficace gestione di tali componenti. Pertanto lanozione di competenze include componenti cognitive ma anchecomponenti motivazionali, etiche, sociali e relative ai comportamenti”.

OECD, Definition and Selection of Competencies (DeSeCo):theorretical and conceptual foundations, Strategic Paper, 2002:

Susanna Testa

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Una possibile definizione di competenza

La competenza è la capacità di far fronte a un compito o a un insiemedi compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprierisorse interne: cognitive, affettive e volitive e a utilizzare quelle esternedisponibili in modo coerente e fecondo.Michele Pellerey

Definizione che si ritrova nei DD. PP. RR. 87,88,89/2010 e nelle Indicazioni per iLicei e Linee Guida Tecnici e ProfessionaliDocumenti OCSE PISA

Susanna Testa

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Conoscenze dichiarativeKnow that. Le conoscenze sono l’insieme dei fatti, principi, teorie e praticherelative a un settore di studio o di lavoro.

AbilitàKnow how, ossia i metodi, le procedure, i ragionamenti sul come fare una certacosa, i saperi procedurali sono immagazzinati nelle memoria a lungo termine epermettono di affrontare tutte quelle situazioni che richiedono una soluzione deiproblemi. Le abilità possono essere descritte come:

•cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)•pratiche (implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,strumenti)

Le disposizioni individuali possedute nei confronti delle attività disvolgere che comprendono attitudini mentali, fisiche e sensoriali, motivazioni,valori, rappresentazioni e atteggiamenti nei confronti del lavoro e fattoristrettamente connessi all’identità personale, alla stima e immagine di sé.

Le disposizioni interne mobilitano conoscenze e abilità per far fronte a unasituazione nuova per risolvere un problema complesso.

Conoscenze dichiarativeKnow that. Le conoscenze sono l’insieme dei fatti, principi, teorie e praticherelative a un settore di studio o di lavoro.

AbilitàKnow how, ossia i metodi, le procedure, i ragionamenti sul come fare una certacosa, i saperi procedurali sono immagazzinati nelle memoria a lungo termine epermettono di affrontare tutte quelle situazioni che richiedono una soluzione deiproblemi. Le abilità possono essere descritte come:

•cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)•pratiche (implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,strumenti)

Le disposizioni individuali possedute nei confronti delle attività disvolgere che comprendono attitudini mentali, fisiche e sensoriali, motivazioni,valori, rappresentazioni e atteggiamenti nei confronti del lavoro e fattoristrettamente connessi all’identità personale, alla stima e immagine di sé.

Le disposizioni interne mobilitano conoscenze e abilità per far fronte a unasituazione nuova per risolvere un problema complesso.

Susanna Testa

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Le conoscenze per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenzadevono manifestare tre caratteristiche: significative, stabili e fruibili. Occorreche gli elementi conoscitivi siano effettivamente compresi e posseduti dall’allievoad un certo livello di profondità. Forme di acquisizione solamente ripetitive e nonsufficientemente dominate, rimangono rigide e non collegabili a situazioni diverseda quelle nelle quali sono state acquisite.

Analoghe caratteristiche dovrebbero presentare le abilità, chedovrebbero essere utilizzate in maniera fluida e corretta, sapendocollegarla a quelle che sono denominate conoscenze condizionali cioèdi fronte a una situazione o a un compito lo studente dovrà essere ingrado di attivare quelle abilità che sono richieste e farlo in modoconsapevole.

Analoghe caratteristiche dovrebbero presentare le abilità, chedovrebbero essere utilizzate in maniera fluida e corretta, sapendocollegarla a quelle che sono denominate conoscenze condizionali cioèdi fronte a una situazione o a un compito lo studente dovrà essere ingrado di attivare quelle abilità che sono richieste e farlo in modoconsapevole.

Un accenno alle componenti critiche di natura affettiva emotivazionale. Un atteggiamento negativo verso un insegnamento oun docente, la fragilità nelle capacità di concentrazione, l’incapacità ola debolezza nel superare le frustrazioni di fronte alla difficoltà o agliinsuccessi, la scarsa tenuta o perseveranza nello svolgere un compitopiù impegnativo, pregiudicano l’acquisizione di conoscenze e abilità.

Susanna Testa

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“La paura fu la costante di tutta la mia carriera scolastica. Equando divenni insegnante la mia priorità fu quella di

alleviare la paura dei miei studenti peggiori, per far saltarequel chiavistello affinchè il sapere avesse la possibilità di

passare”.Daniel Pennac

LA PAURAMemorizzazione a

breve terminepermette

Memorizzazione alungo termine

Comprensione diun concetto

blocca

Memorizzazione abreve terminepermette

Ciò che si è compreso non èacquisito in modo stabile

Susanna Testa

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Apprendimento orientato alle competenze

In una prospettiva di apprendimento per competenze è necessario cheavvenga l’integrazione dei processi cognitivi, metacognitivi e motivazionali,una sintesi tra:….

Know ThatKnow how

Know when Disposizioni interne

Susanna Testa

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Assi culturali

Competenze

“La competenza non risiedesemplicemente nelle risorse(conoscenze e capacità) damobilitare ma nella mobilitazionestessa di queste risorse…

E’ competente colui che saselezionare, integrare ecombinare conoscenze e abilità alfine di risolvere un problemanuovo e complesso”

G Le Boterf, De La Competence: Essai sur un attracteurétrange, Parigi, Les Ed.De L’organization,1990

Due i processiTransfertProblem solving

Assi culturali

Competenze

“La competenza non risiedesemplicemente nelle risorse(conoscenze e capacità) damobilitare ma nella mobilitazionestessa di queste risorse…

E’ competente colui che saselezionare, integrare ecombinare conoscenze e abilità alfine di risolvere un problemanuovo e complesso”

G Le Boterf, De La Competence: Essai sur un attracteurétrange, Parigi, Les Ed.De L’organization,1990

Due i processiTransfertProblem solving

Susanna Testa

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PROCESSIEQF

OCSE PISA

TransfertE’ capacità di riutilizzare un sapere/saper fare già

acquisito, in un nuovo contesto, modificandolo inrelazione ai vincoli posti da quest’ultimo.

Problem SolvingE’ la capacità di selezionare i saperi e i saper fare

utili per affrontare una situazione problematica, dicollegarli per renderli operativi e di rielaborarli,allo scopo di produrre una soluzione efficace

RicostruzioneE’ la capacità di giustificare le scelte fatte o le

procedure adottate per affrontare il compito o perrisolvere il problema e di tenerle sotto controllo,capacità che richiede un processo di

ricostruzione.

EQF

OCSE PISA

TransfertE’ capacità di riutilizzare un sapere/saper fare già

acquisito, in un nuovo contesto, modificandolo inrelazione ai vincoli posti da quest’ultimo.

Problem SolvingE’ la capacità di selezionare i saperi e i saper fare

utili per affrontare una situazione problematica, dicollegarli per renderli operativi e di rielaborarli,allo scopo di produrre una soluzione efficace

RicostruzioneE’ la capacità di giustificare le scelte fatte o le

procedure adottate per affrontare il compito o perrisolvere il problema e di tenerle sotto controllo,capacità che richiede un processo di

ricostruzione.Susanna Testa

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Rapporto tra Competenze e ObiettiviApprendimenti diretti e collaterali

Dewey rileva che spesso l’insegnante ha la tendenza a limitare lapropria attenzione ai progressi degli scolari nei singoli argomentiaffrontati, in questo modo finisce fatalmente per trascurare ilsottostante processo di formazione di abiti, attitudini e interessipermanenti (Dewey,1933, p.124).

Processo di apprendimento implicito, che accompagna l’assimilazioneesplicita delle conoscenze disciplinari, genera abiti durevoli (mentalied emotivi) che sono i risultati più importanti per il futuro del soggetto

In altre parole, quando si valutano gli esiti di un itinerario formativoprolungato , ad esempio un intero grado scolastico, diventano evidentieffetti che erano rimasti per lo più impliciti perché si strutturanoparallelamente a processi di apprendimento più immediati e manifesti.

•(pag. 19-20 M. Baldacci, Curricolo e Comptenze- Mondadori 2010)Susanna Testa

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Piano di studi va pensato su duelivelli logici differenti

(pag. 20M. Baldacci, Curricolo eCompetenze- Mondadori 2010)

concerne l’assimilazione dei singoli argomenti distudio, le conoscenze dei vari saperi. Si tratta diacquisizioni dirette e a breve termine inrelazione alle quali si formulano i consuetiobiettivi didattici.

Secondo livello logico

Obiettivi a breve termine:Conoscenze e Abilità

Primo livello logico

Secondo livello logico

riguarda invece la strutturazione degli abiti mentali e delleattitudini relativi ai diversi ambiti disciplinari (laformazione della mentalità da storico, da matematico).La caratteristica delle acquisizioni di questo livello è il lorocarattere di apprendimento collaterale che si struttura soloin parallelo alle acquisizioni di primo livello.

competenze

Susanna Testa

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Abiti mentali Competenze

ANALOGIA

Le competenze condividono con gli abiti mentalila caratteristica di apprendimenti indiretti a lungotermine, che porta a ritenerle inerenti al secondolivello di curricolo.

Baldacci ipotizza che, similmente a quantoasserisce Dewey circa l’acquisizione degli abiti, losviluppo delle competenze sia legato ad unprocesso di apprendimento collaterale a quelloinerente agli obiettivi; un processo che a lungoandare porta al conseguimento di traguardi diordine logico superiore.

Le competenze condividono con gli abiti mentalila caratteristica di apprendimenti indiretti a lungotermine, che porta a ritenerle inerenti al secondolivello di curricolo.

Baldacci ipotizza che, similmente a quantoasserisce Dewey circa l’acquisizione degli abiti, losviluppo delle competenze sia legato ad unprocesso di apprendimento collaterale a quelloinerente agli obiettivi; un processo che a lungoandare porta al conseguimento di traguardi diordine logico superiore.

Susanna Testa

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Nella logica della progettazione curricolare, le competenzeassumono la funzione di obiettivi di secondo ordine, che

vincolano le modalità di raggiungimento degli obiettivi di primoordine, in maniera di farne degli intermediari strategici dello

sviluppo delle competenze.

•pag. 21 M. Baldacci, Curricolo e Competenze-Mondadori 2010)

Susanna Testa

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Uso del laboratorio in manieraprocedurale,per l’esecuzione

di esperienze su singolicontenuti culturali

Obiettivi di primo livello logicoApprendimento di concetti e

procedure relativi alle esperienzeproposte in laboratorio

Secondo livello logico

Riflessione sull’uso del laboratorio

Uso del laboratorioin modo sistematico

Le esperienze in laboratorio nonportano solo ad un apprendimento di

contenuti , ma allo sviluppo dicompetenze e abiti mentali: si

impara cioè ad osservare, a porsidomande, a formulare ipotesi, adiscuterle, a sperimentare e a

controllare se i fatti sperimentatismentiscono o confermano le ipotesi

Secondo livello logico

CompetenzeOsservare, descrivere edanalizzare fenomeni della realtànaturale e artificiale e riconoscerenelle sue varie forme concetti disistema e complessità

Susanna Testa

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MetodoUso della didattica laboratoriale

Uso procedurale

Se il metodo è usato in modocontingente per raggiungere uncerto obiettivo a breve termine.Studente impara qualcosa su…

Uso strategico

Se il metodo è utilizzatosistematicamente perraggiungere non solo gliobiettivi di primo livello, maanche per svilupparecompetenze

Se il metodo è usato in modocontingente per raggiungere uncerto obiettivo a breve termine.Studente impara qualcosa su…

Se il metodo è utilizzatosistematicamente perraggiungere non solo gliobiettivi di primo livello, maanche per svilupparecompetenze

Competenza nell’ambitodella ricerca scientifica,

storica, letteraria,filosofica…

Susanna Testa

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Competenze nel biennio (tecnici)

Costruire un'identità libera e responsabile,ponendosi le domande di senso nel confronto con icontenuti del messaggio evangelico secondo latradizione della Chiesa;

Valutare il contributo sempre attuale della tradizionecristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche indialogo con altre tradizioni culturali e religiose;

Valutare la dimensione religiosa della vita umana apartire dalla conoscenza della Bibbia e dellapersona di Gesù Cristo riconoscendo il senso e ilsignificato del linguaggio religioso cristiano.

Costruire un'identità libera e responsabile,ponendosi le domande di senso nel confronto con icontenuti del messaggio evangelico secondo latradizione della Chiesa;

Valutare il contributo sempre attuale della tradizionecristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche indialogo con altre tradizioni culturali e religiose;

Valutare la dimensione religiosa della vita umana apartire dalla conoscenza della Bibbia e dellapersona di Gesù Cristo riconoscendo il senso e ilsignificato del linguaggio religioso cristiano.

Susanna Testa

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Competenze triennio (Tecnici)

Sviluppare un maturo senso critico e un personaleprogetto di vita, riflettendo sulla propria identità nelconfronto con il messaggio cristiano, apertoall'esercizio della giustizia e della solidarietà in uncontesto multiculturale;

Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimonelle trasformazioni storiche prodotte dalla culturaumanistica,scientifica e tecnologica;

Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche delcristianesimo, interpretandone correttamente i contenutinel quadro di un confronto aperto ai contributi dellacultura scientifico-tecnologica.

Sviluppare un maturo senso critico e un personaleprogetto di vita, riflettendo sulla propria identità nelconfronto con il messaggio cristiano, apertoall'esercizio della giustizia e della solidarietà in uncontesto multiculturale;

Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimonelle trasformazioni storiche prodotte dalla culturaumanistica,scientifica e tecnologica;

Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche delcristianesimo, interpretandone correttamente i contenutinel quadro di un confronto aperto ai contributi dellacultura scientifico-tecnologica.

Susanna Testa

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Per tornare dunque da dove siamo partiti….

E' responsabilità del docente di religione cattolicaprogettare adeguati percorsi di apprendimento,con opportuni raccordi interdisciplinari,elaborando queste indicazioni secondo lespecifiche esigenze formative dei diversi indirizzidel settore di riferimento

(I. Tecnici) economico, tecnologico (I. Professionali) Servizi, Industria e Artigianato (I e FP) raccordo con i corsi professionali

Per tornare dunque da dove siamo partiti….

E' responsabilità del docente di religione cattolicaprogettare adeguati percorsi di apprendimento,con opportuni raccordi interdisciplinari,elaborando queste indicazioni secondo lespecifiche esigenze formative dei diversi indirizzidel settore di riferimento

(I. Tecnici) economico, tecnologico (I. Professionali) Servizi, Industria e Artigianato (I e FP) raccordo con i corsi professionali

Susanna Testa

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Bibliografia Bibliografia di riferimento Verso l’alto, Claudio Cristiani, SEI-Torino 2012 Curriculo e competenze, Massimo Baldacci, Mondadori 2010 Apprendimenti e Competenze, Maria Chiara Michelini e Testa

Susanna , Franco Angeli, 2012 Sergio Cicatelli, Verso la professionalità dell'IdR: competenzapedagogico-didattica, in Quaderno CEI, n.4/2008 ● Andrea Porcarelli, Nuove Indicazioni per l'IRC nel II ciclo, un

cammino da sperimentare, articolo on-line del 30 ottobre 2010,in www.idr.seieditrice.com/formazione

IDR 2011 Lettura guidata alle nuove competenze IRC, SEI,Torino 2010

●Dario Nicoli, articoli on-line di riflessione sul tema delle competenze, inwww.ilsussidiario.net, 29 marzo-21 aprile 2011

Bibliografia di riferimento Verso l’alto, Claudio Cristiani, SEI-Torino 2012 Curriculo e competenze, Massimo Baldacci, Mondadori 2010 Apprendimenti e Competenze, Maria Chiara Michelini e Testa

Susanna , Franco Angeli, 2012 Sergio Cicatelli, Verso la professionalità dell'IdR: competenzapedagogico-didattica, in Quaderno CEI, n.4/2008 ● Andrea Porcarelli, Nuove Indicazioni per l'IRC nel II ciclo, un

cammino da sperimentare, articolo on-line del 30 ottobre 2010,in www.idr.seieditrice.com/formazione

IDR 2011 Lettura guidata alle nuove competenze IRC, SEI,Torino 2010

●Dario Nicoli, articoli on-line di riflessione sul tema delle competenze, inwww.ilsussidiario.net, 29 marzo-21 aprile 2011

Susanna Testa

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P. Perrenoud,Costruire competenze a partire dalla scuola,Roma Anicia 2003)

Grazie

Susanna Testa