Corso di Aggiornamento per i Docenti Condividere significa Apprendere ?

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Corso di Aggiornamento per i Docenti Condividere significa Apprendere ?. Principio di Peter (1969). - PowerPoint PPT Presentation

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Corsi di Studi in Informatica

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della Basilicata

Corso di Aggiornamento per i Docenti

Condividere significa Apprendere ?

02/05/20111Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataPrincipio di Peter (1969)Il Principio dice che in unorganizzazione meritocratica ognuno viene promosso fino al suo livello di incompetenza. Cio se una persona sa fare bene una certa cosa la si sposta a farne unaltra. Il processo continua fino a quando ognuno arriva al livello di ci che non sa fare e l rimane !

il mio decimo anno abbiate pazienza

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataDefinizione di infrastruttura.Limportanza di disporre di infrastrutture di comunicazione adeguate per il paese, pu essere paragonata alla disponibilit di ferrovie e di strade per lo sviluppo industriale dellItalia.

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUniversit degli Studi della Basilicata

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataLa Stazione FF.SS. di Potenza Centrale

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataDigital divide

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataAutostrada A3 tratto Lagonegro-Lauria

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataAutostrada A3 tratto Lagonegro-Lauria

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataAutostrada A3 tratto Lagonegro-Lauria

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataQual il nostro bottleneckTutto ci che ci impedisce (non solo tecnologicamente) di fare appieno uso delle nostre capacit cognitive

se riferito al processo insegnamento-apprendimento, formale ed informale, capite subito a cosa mi riferisco

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataLa comunicazione (non me ne vogliano i latinisti)dal latino communicationem (deverbale di communicare)mettere in comune qualcosa, condividere,passare qualcosa da uno all'altro, (per estensione) unire in comunit. C' dunque nella radice latina un'idea di contatto materiale, di trasferimento fisico, insieme con quella di comunit di individui che condividono qualcosa.

(a partire dalla met del novecento) particolare forma di trasporto immateriale ed astratto che il trasferimento di informazione che oggi tutti conosciamo.

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataNon parliamo di aracnidi

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della Basilicata

Molto di ci attraverso il ...World Wide WebSe una grande ragnatela ci deve essere un grande ragno ?

Condivisione delle informazioniVelocit nella trasmissionePervasivit Cooperazione No !

02/05/201113Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataInternet (anni 90)

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataInternet (anni 95)

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataInternet (2005 )

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataInternet: il percorso di questi anniWeb 1.0Web 2.0consumerprosumerReti di sitiReti di risorseReti di individuiInfrastrutturaHardwareProtocolliSiti webContenutiIpertestualitIpermedialitRelazioni formali edinformaliSolo accessodownloadPartecipazioneCollaborazionecooperazioneINFORMAZIONECONOSCENZAoverloadCriticaselezionesintesimediazione

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataLa rete la conoscenzaNessuno sa tutto,Tutti sanno qualcosa,La conoscenza sta nella rete

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataInternet (2011 )Questa evoluzione non solo mette a disposizione nuovi strumenti di lavoro.

ma provoca cambiamenti profondi nella vita di relazione delle persone: nel privato, nel lavoro, nella scuola

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataWeb 1.0 Web 2.0 Web 1.0 negli anni 90 presentava una versione statica dei siti internetWeb 2.0 evoluzione delle community, dei social network, lintroduzione dei wiki che consentono allutente di interagire nello sviluppo dei siti web.

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicatawikiDefinizione Wikipedia:Un wiki un sito web (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che viene aggiornato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso. La modifica dei contenuti aperta, nel senso che il testo pu essere modificato da tutti gli utenti (a volte soltanto se registrati, altre volte anche anonimi) procedendo non solo per aggiunte come accade solitamente nei forum, ma anche cambiando e cancellando ci che hanno scritto gli autori precedenti.

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataWikipediaSocial network per la costruzione di una conoscenza pubblica

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataDigital native

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataLa scuolala scuola tendenzialmente conservatricee non pi lunica fonte del sapere..!!!!Inoltrela formazione identitaria, culturale e affettiva dei Nati Digitali legata alla comunicazione mediata dalla tecnologia

La scuola vista come passivit e induce mancanza di attenzionei media (TV, Web) sono vivaci, colorati, interattivi, multimediali, attivi (pongono lindividuo al centro del processo cognitivo)

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataModificazioni intellettive (celebrali)?

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataModificazioni intellettive (celebrali)?

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataConsapevolezza della tecnologiaLe attuali generazioni sono sempre pi legate alla tecnologia e al suo uso, spesso senza una reale consapevolezza delle potenzialit senza una reale conoscenza della profondit quindi importantissimo il ruolo chiave degli insegnanti se questi saranno capaci di stringere un rapporto stretto con le nuove generazioni.

Restare al passo o Restare al palo???

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataSocial NetworkI social network sono servizi che consentono agli individui di:costruire un profilo pubblico allinterno di un sistema limitato (cosa invento per me stesso? Come posso essere attrattivo?)costruire, gestire, mantenere una lista di amici con cui condividere qualunque cosa (ma cosa?)navigare nella loro lista di connessioni (farsi gli affari degli altri)metafora della piattaformainternet come spazio sociale senza luogo fisico

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataSocial Networkogni individuo un nodo attivo della rete, capace cio di partecipare, creare contenuti, mantenere costante la propria presenza digitale, attivare vecchie e nuove relazioni con gli altri nodi della rete

Sono forme di partecipazione spontanee, libere e non mediate

Antonio Fini e Maria Elisabetta CigogniniWeb 2.0 e social networkingNuovi paradigmi per la formazione

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataSocial NetworkLe tecnologie e i loro strumenti non sono di per s educativi

I Social Network (i.e. lapproccio metodologico ed il loro utilizzo) possono essere strumenti educativi ???

Antonio Fini e Maria Elisabetta CigogniniWeb 2.0 e social networkingNuovi paradigmi per la formazione

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataSocial Networkscaricare, condividere, scambiare risorse multimediali, chattare possono rappresentare attivit finalizzate allapprendimento (in-formale) ? Pu lapprendimento formale (lezioni, esercitazioni e verifiche) essere associato con i vantaggi dellapprendimento informale (partecipazione attiva del discente) ?

Antonio Fini e Maria Elisabetta CigogniniWeb 2.0 e social networkingNuovi paradigmi per la formazione

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataSocial NetworkAttraverso la rete si raggiunge apprendimento libero, esplorativo, di tipo esperienziale attraverso prove ed errori attraverso un scambio fra pari, costante e ripetuto nel tempo. Pu essere finalizzato ad una conoscenza disciplinare ? Pu esserlo, sicuramente, nel lifelong learning !!!

Antonio Fini e Maria Elisabetta CigogniniWeb 2.0 e social networkingNuovi paradigmi per la formazione

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataApprendimento libero = SerendipitySerendipity denotes the property of making fortunate discoveries while looking for something unrelated.

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUnopinione del sociologoIl modello corrente (NON SOCIOLOGICO) sulla societ digitale e sulle nuove forme di socialit un modello obsoleto (neo-romantico) basato sul concetto che queste tecnologie sono alienanti e che contrastano lesigenza di societ o comunit reali con la creazione di quelle che, con un termine sbagliato, vengono chiamate comunit virtuali.Le comunit per definizione non possono essere virtuali perch le comunit sono fatte di persone fisiche.

Guido Martinotti

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUnopinione del sociologoLa rete non diminuisce ma aumenta la socialit (cellulare, sms) questi strumenti servono di pi la dove c gi socialit, es. isolamento rurale o zone della terra dove la fonia fissa era inesistente. (confronto tra una societ (paese) buona dove tutti si conoscono e si vogliono bene e quella alienata ed alienante della metropoli dove nessuno si conosce, si incontra, ed ognuno sta per fatti suoi)

Guido Martinotti

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUnopinione del sociologoInternet fornisce la possibilit sperimentale (ai sociologi) di studiare gruppi allinterno dei quali non ci sono rapporti bioticile relazioni sociali avvengono tra soggetti che non si conoscono, non si sa chi siano, donne, uomini, (macchine ?). Tali gruppi costituiscono delle piccole societ (social network) senza corpo, senza la fisicit (ci pu essere ma non essenziale) la societ il prodotto dellinterazione tra soggetti.

Guido Martinotti

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUn esempio a caso: Facebook

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUn po di numeriNumero utenti italiani registrati a Facebook (agg. 28.02.2011)

20082011

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUn po di numeriNumero utenti italiani registrati a Facebook scomposizione per et e sesso dichiarati (agg. 28.02.2011)

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUn po di numeriEvoluzione 2008-2011 del numero utenti italiani registrati a Facebook scomposizione per et dichiarato (agg. 28.02.2011)

20082011

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataUn po di numeriIl rapporto tra gli iscritti e la popolazione italiana come rilevata dallISTAT nel gennaio 2010

200820092010

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataFacebook: Caratteristiche predominantiCostruzione del proprio autoritratto (come si vorrebbe essere) per lasciare una traccia di s Cosa sonoCosa faccioCosa so

Gara nel numero di amiciBase della propria reputazione

Linsieme delle proprie amicizie diviene pubblico qualcosa che si espone e si colleziona

1785

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della BasilicataFacebook: Caratteristiche predominantiGli amici di rifiutano non si cercano

Melfi, 1 aprile 2011Prof. Nicola CavalloUniversit degli Studi della Basilicatagrazie per lattenzione ma, soprattutto, per la benevolenza !