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di Marina D’Enza Ancora una volta il Lunedì del Corriere ha visto ospite un personaggio di altissimo livello. Stiamo parlando del Professore Alessio Figalli, medaglia Fields per la Matematica nel 2018. Il riconoscimento, paragonabile ad un Nobel, viene conferito una volta ogni 4 anni a giovani ed eccellenti menti. Prima di Figalli, solo un altro italiano ne era stato insignito, nel 1974. Alessio Figalli nasce a Roma nel 1984. Fin da ragazzo è appassionato di matematica, per la quale dimostra una naturale predisposizione. Alessio studia al Liceo Classico, e non immagina neanche lontanamente che la matematica possa diventare il lunedi' del corriere Alessio Figalli, medaglia Fields per la Matematica, ospite del Corriere info @ moebel-ferrari.ch / moebel-ferrari.ch Öffnungszeiten: Mo-Fr 09.00 - 20.00 Sa 09.00 - 18.00 Uhr info @ moebel-ferrari.ch / moebel-ferrari.ch r 09.00 - 20.00 Sa 09.00 - 18.00 Uhr Mo-F Öffnungszeiten: moebel-ferrari.ch r 09.00 - 20.00 Sa 09.00 - 18.00 Uhr suo futuro professionale. Incoraggiato da un amico del padre, partecipa per gioco alle olimpiadi della matematica e successivamente, dopo un anno di intensa preparazione, al test di ammissione alla Normale di Pisa, frequentata dagli studenti italiani più portati coi numeri. Alla Normale il giovanissimo Alessio brucia le tappe e dimostra una capacità di comprensione ed ap- prendimento straordinaria. Conosce Cedric Villani, matematico francese, che lo avvicina alla teoria del trasporto ottimale. Proprio la ricerca in questo campo lo porterà a vincere la medaglia Fields. (...) SEGUE A PAGINA 3 Corriere degli Italiani ANNO LVII - N. 16 - 8 maggio 2019 Weberstrasse 10 AZA 8004 ZURIGO TEL. 044 240 22 40 FAX 044 240 23 22 www.corrieredegliitaliani.ch per l’italianità LA MIGLIOR PROTEZIONE: L’ASSICURAZIONE AUTO PREMIATA. Zurich, Agenzia Generale Vincenzo Centolanza I suoi consulenti a vostra disposizione: Moreno Baggieri, 076 339 89 51 Claudio Campanile, 076 565 27 77 attualita' 2 Regimi e nuovi media. Del rapporto tra i mezzi di comunicazione e le ditatture si scrive da tempo. E l’uso dell’informazione da parte del potere è molto antico. di Paola Fuso Cappellania DOSSIER 4 La difficile relazione tra la società umana e la natura, dalla cui interazione viene fuori l’ambien- te, in forme e funzioni che divengono visibili nel territorio. di Michela Izzo PATRONATo 7 Secondo pilastro: Prelievo antici- pato e tassazione applicata per chi risiede in Italia. La legislazione sviz- zera consente in alcune circostan- ze di prelevare il capitale corri- spondente alle prestazioni obbli- gatorie del secondo pilastro (ave- ri di vecchiaia) già prima dell’età pensionabile. Ciò si può verificare in casi specifici. Daniele Lupelli Patronato ACLI Losanna intervista 6 Matera, un cammino lungo 9 mila anni. Intervista a Stefania De Toma che terrà in Svizzera una serie di conferenze (le date all’interno) di Giovanni Scandiffio moda 11 Auto d’epoca, le più belle auto dei club storici nella mostra “centomiti” e l’omaggio del museo Nicolis al made in Italy con il marchio Bianchi. Alla Fiera di Verona, l’11 e il 12 maggio prossimi torna Verona Le- gend Cars, il salone delle auto d’epoca a 360° con 1000 modelli in vendita, di Maria Vittoria Alfonsi IL COMMENTO Le sorprese dei “lunedì del Corriere” di Alberto Costa Con la serata in compagnia del grande matematico italiano Alessio Figalli, che ora insegna al Politecnico di Zurigo e che ha vinto l’anno scorso la Medaglia Fields, premio equivalente al Nobel, si è conclusa la prima serie degli in- contri chiamati “I lunedì del Corriere degli Italiani”. Quando il Consiglio Direttivo del gior- nale approvò l’iniziativa di una serie di incontri con i lettori, aperti però anche al pubblico generale, con per- sonaggi rappresentativi delle realtà svizzera e italiana, lo fece con tre mal- celati timori: ma verrà davvero qual- cuno di importante su invito di un piccolo giornale come il Corriere degli Italiani, per giunta non in grado di of- Scrive la filosofa Michela Marzano, “si ha l’impressione che le donne non rie- scano a liberarsi dalle norme e ingiun- zioni patriarcali… (come se) si fossero abituate alla loro condizione di asservi- mento… speriamo che prima o poi se ne rendano conto e la smettano di essere le prime a riprodurre senza sosta gli ste- reotipi di genere…”. L’imminente sciopero delle donne organizzato in Svizzera per il prossimo 14 giugno invita alla rifles- sione: lottare, fare convegni, e scioperi per la sostanza, per promuovere politiche volte a ridurre il divario economico tra i due sessi, per favorire la conciliabilità lavoro-famiglia, per denunciare immagini stereotipate femminili nei media e nella pubblicità, ad esempio. Valeria Camia A PAGINA 3 sciopero delle donne Ridisegnare le mappe dei rapporti EVENTI La Presidente del Consiglio Nazionale svizzero Marina Carobbio in visita ufficiale alla Dante di Valerio De Luca ROMA - In occasione della visita ufficiale della Presidente del Consiglio Nazionale svizzero Marina Carobbio Guscetti in Italia, si è svolto a Palazzo Firenze venerdì 3 maggio un incontro con il Presidente della Società Dante Alighieri Andrea Riccardi per discutere i temi relativi alla diffusione e all’insegna- mento della lingua e della cultura italiane in Svizzera. “Ringrazio la Dante per avermi invitata qui stasera a portare un saluto su un tema che mi sta molto a cuore come ita- lofona e come persona attenta ai bisogni delle minoranze – ha dichiarato la Presidente Marina Carobbio - La difesa e la valorizza- zione dell’italiano, così come della lingua romancia e quella di altre lingue, non è una questione unicamente linguistica, bensì di ricchezza culturale e di valorizzazione delle minoranze. Il nostro più grande patrimonio come Svizzera è proprio la nostra varietà di lingue, culture, religioni, storie ed esperienze. Diversi, ma uniti”. “Durante il mio anno di Presidenza del Consiglio nazionale ho deciso di condurre i lavori parlamentari in italiano, volendo così dare alla lingua italiana, lingua ufficiale svizzera, il suo giusto posto e riconoscimento anche nella politica svizzera”. La Dante Ali- ghieri, presente ai lavori del Forum Italo- Difesa e valorizzazione dell’italiano frire né un onorario per la serata né una sede prestigiosa? E se anche trovassimo chi viene a parlare, avremo anche chi viene ad ascoltare, uscendo di sera, la- sciando il comodo divano con la soporifera TV? E se infine anche avessimo relatori e pubblico riusciremo a stare nei tempi, a coordinare un dibattito ordinato e a creare veri momenti di crescita cultura- le? Le sorprese che la serie dei “lunedì” ci ha riservato sono proprio una risposta po- sitiva a tutte e tre le domande che ci frullavano nella mente e ci hanno fatto passare più di un momento di ansia. Il ghiaccio fu rotto da Giuliano Pisapia, nel luglio 2017. Giuliano verresti fino a Zurigo una sera ad incontrare i nostri lettori e a raccontare la tua esperienza di Sindaco della Milano che ebbe l’EXPO? Gli chiesi un giorno in cui lo incontrai mentre si ostinava cocciutamente a cercare di tenere insieme le diverse anime del PD provando fino all’ultimo a stemperare la prosopopea di Renzi, il cinismo di D’Alema e l’inconcludenza dei gruppetti minori. E, sorprenden- temente, lui disse subito sì, pur am- mettendo candidamente, com’è nella sua natura, di non aver mai sentito no- minare il Corriere degli Italiani. Chi c’era ricorderà che fu una bellissima serata onorata da una partecipazione straordinaria, densa di vibrazioni po- sitive, di domande e risposte dirette e sincere, di piacevoli sensazioni di soli- darietà, comunità, voglia di fare e di cambiare. (...) SEGUE A PAGINA 3 Svizzero per gli accordi bilaterali tra i due Paesi, opera in tutti cantoni attraverso una rete di 21 Comitati e circa 3.000 soci. “Mettiamo al centro la lingua e la cultura italiana, al di là delle semplici dimensioni nazionali - ha affermato il Presidente della Dante Andrea Riccardi - Conosciamo le limitate dimensioni della nostra lingua ma anche la grande simpatia che muove nel mondo. An- diamo verso una “italsimpatia” amica del mondo globale. Questo mondo non può essere colorato con una sola lingua. Coloriamo il mondo con i colori della diversità e della pluralità. La Svizzera esprime il valore della pluralità linguistica”. Al termine dell’incontro la Presidente Carobbio Guscetti ha ricevuto l’attestato di socio perpetuo della Dante in segno di riconoscimento per i suoi meriti nella promozione della lingua italiana in Svizzera.

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di Marina D’Enza

Ancora una volta il Lunedì del Corriere ha vistoospite un personaggio di altissimo livello. Stiamoparlando del Professore Alessio Figalli, medagliaFields per la Matematica nel 2018. Il riconoscimento,paragonabile ad un Nobel, viene conferito una voltaogni 4 anni a giovani ed eccellenti menti. Prima diFigalli, solo un altro italiano ne era stato insignito,nel 1974. Alessio Figalli nasce a Roma nel 1984. Finda ragazzo è appassionato di matematica, per laquale dimostra una naturale predisposizione. Alessiostudia al Liceo Classico, e non immagina neanchelontanamente che la matematica possa diventare il

lunedi' del corriere

Alessio Figalli, medaglia Fields per la Matematica, ospite del Corriere

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suo futuro professionale. Incoraggiato da un amicodel padre, partecipa per gioco alle olimpiadi dellamatematica e successivamente, dopo un anno diintensa preparazione, al test di ammissione allaNormale di Pisa, frequentata dagli studenti italianipiù portati coi numeri. Alla Normale il giovanissimo Alessio brucia le tappee dimostra una capacità di comprensione ed ap-prendimento straordinaria. Conosce Cedric Villani,matematico francese, che lo avvicina alla teoria deltrasporto ottimale. Proprio la ricerca in questocampo lo porterà a vincere la medaglia Fields. (...)

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Corrieredegli Italiani

ANNO LVII - N. 16 - 8 maggio 2019Weberstrasse 10

AZA 8004 ZURIGO TEL. 044 240 22 40 FAX 044 240 23 22

www.corrieredegliitaliani.ch

per l’italianità

LA MIGLIOR PROTEZIONE:L’ ASSICURAZIONE

AUTO PREMIATA.Zurich, Agenzia Generale Vincenzo CentolanzaI suoi consulenti a vostra disposizione:Moreno Baggieri, 076 339 89 51Claudio Campanile, 076 565 27 77

attualita' 2Regimi e nuovi media. Del rapporto tra i mezzi di comunicazione e le ditatture siscrive da tempo. E l’uso dell’informazione da parte delpotere è molto antico. di Paola Fuso Cappellania

DOSSIER 4

La difficile relazione tra la societàumana e la natura, dalla cui interazione viene fuori l’ambien-te, in forme e funzioni che divengono visibili nel territorio. di Michela Izzo

PATRONATo 7

Secondo pilastro: Prelievo antici-pato e tassazione applicata per chirisiede in Italia. La legislazione sviz-zera consente in alcune circostan-ze di prelevare il capitale corri-spondente alle prestazioni obbli-gatorie del secondo pilastro (ave-ri di vecchiaia) già prima dell’etàpensionabile. Ciò si può verificarein casi specifici.

Daniele LupelliPatronato ACLI Losanna

intervista 6

Matera, un cammino lungo 9 mila anni. Intervista a StefaniaDe Toma che terrà in Svizzerauna serie di conferenze (le date all’interno)di Giovanni Scandiffio

moda 11

Auto d’epoca, le più belle auto deiclub storici nella mostra “centomiti”e l’omaggio del museo Nicolis almade in Italy con il marchio Bianchi.Alla Fiera di Verona, l’11 e il 12maggio prossimi torna Verona Le-gend Cars, il salone delle autod’epoca a 360° con 1000 modelliin vendita, di Maria Vittoria Alfonsi

IL COMMENTO

Le sorprese dei“lunedì del Corriere”di Alberto Costa

Con la serata in compagnia del grandematematico italiano Alessio Figalli,che ora insegna al Politecnico di Zurigoe che ha vinto l’anno scorso la MedagliaFields, premio equivalente al Nobel,si è conclusa la prima serie degli in-contri chiamati “I lunedì del Corrieredegli Italiani”. Quando il Consiglio Direttivo del gior-nale approvò l’iniziativa di una seriedi incontri con i lettori, aperti peròanche al pubblico generale, con per-sonaggi rappresentativi delle realtàsvizzera e italiana, lo fece con tre mal-celati timori: ma verrà davvero qual-cuno di importante su invito di unpiccolo giornale come il Corriere degliItaliani, per giunta non in grado di of-

Scrive la filosofa Michela Marzano, “siha l’impressione che le donne non rie-scano a liberarsi dalle norme e ingiun-zioni patriarcali… (come se) si fosseroabituate alla loro condizione di asservi-mento… speriamo che prima o poi se nerendano conto e la smettano di essere leprime a riprodurre senza sosta gli ste-reotipi di genere…”. L’imminente scioperodelle donne organizzato in Svizzera peril prossimo 14 giugno invita alla rif les-sione: lottare, fare convegni, e scioperiper la sostanza, per promuovere politichevolte a ridurre il divario economico tra idue sessi, per favorire la conciliabilitàlavoro-famiglia, per denunciare immaginistereotipate femminili nei media e nellapubblicità, ad esempio.

Valeria CamiaA PAGINA 3

sciopero delle donne

Ridisegnarele mappedei rapporti

EVENTI La Presidente del Consiglio Nazionale svizzero Marina Carobbio in visita ufficiale alla Dante

di Valerio De Luca

ROMA - In occasione della visita ufficialedella Presidente del Consiglio Nazionalesvizzero Marina Carobbio Guscetti in Italia,si è svolto a Palazzo Firenze venerdì 3 maggioun incontro con il Presidente della SocietàDante Alighieri Andrea Riccardi per discuterei temi relativi alla diffusione e all’insegna-mento della lingua e della cultura italianein Svizzera. “Ringrazio la Dante per avermiinvitata qui stasera a portare un saluto suun tema che mi sta molto a cuore come ita-lofona e come persona attenta ai bisognidelle minoranze – ha dichiarato la PresidenteMarina Carobbio - La difesa e la valorizza-zione dell’italiano, così come della linguaromancia e quella di altre lingue, non è unaquestione unicamente linguistica, bensì diricchezza culturale e di valorizzazione delleminoranze. Il nostro più grande patrimoniocome Svizzera è proprio la nostra varietà dilingue, culture, religioni, storie ed esperienze.Diversi, ma uniti”. “Durante il mio anno di Presidenza delConsiglio nazionale ho deciso di condurre ilavori parlamentari in italiano, volendo cosìdare alla lingua italiana, lingua ufficialesvizzera, il suo giusto posto e riconoscimentoanche nella politica svizzera”. La Dante Ali-ghieri, presente ai lavori del Forum Italo-

Difesa e valorizzazione dell’italiano

frire né un onorario per la serata né unasede prestigiosa? E se anche trovassimochi viene a parlare, avremo anche chiviene ad ascoltare, uscendo di sera, la-sciando il comodo divano con la soporiferaTV? E se infine anche avessimo relatorie pubblico riusciremo a stare nei tempi,a coordinare un dibattito ordinato e acreare veri momenti di crescita cultura-le?Le sorprese che la serie dei “lunedì” ci hariservato sono proprio una risposta po-sitiva a tutte e tre le domande che cifrullavano nella mente e ci hanno fattopassare più di un momento di ansia.Il ghiaccio fu rotto da Giuliano Pisapia,nel luglio 2017. Giuliano verresti fino aZurigo una sera ad incontrare i nostrilettori e a raccontare la tua esperienza diSindaco della Milano che ebbe l’EXPO?

Gli chiesi un giorno in cui lo incontraimentre si ostinava cocciutamente acercare di tenere insieme le diverseanime del PD provando fino all’ultimoa stemperare la prosopopea di Renzi,il cinismo di D’Alema e l’inconcludenzadei gruppetti minori. E, sorprenden-temente, lui disse subito sì, pur am-mettendo candidamente, com’è nellasua natura, di non aver mai sentito no-minare il Corriere degli Italiani. Chic’era ricorderà che fu una bellissimaserata onorata da una partecipazionestraordinaria, densa di vibrazioni po-sitive, di domande e risposte dirette esincere, di piacevoli sensazioni di soli-darietà, comunità, voglia di fare e dicambiare. (...)

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Svizzero per gli accordi bilaterali tra idue Paesi, opera in tutti cantoni attraversouna rete di 21 Comitati e circa 3.000soci. “Mettiamo al centro la lingua e lacultura italiana, al di là delle semplicidimensioni nazionali - ha affermato ilPresidente della Dante Andrea Riccardi

- Conosciamo le limitate dimensionidella nostra lingua ma anche la grandesimpatia che muove nel mondo. An-diamo verso una “italsimpatia” amicadel mondo globale. Questo mondo nonpuò essere colorato con una sola lingua.Coloriamo il mondo con i colori della

diversità e della pluralità. La Svizzera esprimeil valore della pluralità linguistica”. Al terminedell’incontro la Presidente Carobbio Guscettiha ricevuto l’attestato di socio perpetuodella Dante in segno di riconoscimentoper i suoi meriti nella promozione dellalingua italiana in Svizzera.

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2 ATTUALITÀ Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

informazione e politica

Regimi e nuovi media

Nell’incapacità di controllare unodegli strumenti che permettevaagli attivisti di organizzare il dis-senso - i social media - l’allorapresidente Mubarak scelse la so-luzione più radicale (che non gligarantì la salvezza politica). È evi-dente che chi è succeduto a Mu-barak ha imparato la lezione epiuttosto che oscurare la rete nesfrutta le potenzialità, le stesseche hanno consentito di abbatterela censura del regime.Le modalità sono intuitive: offrendo

una storia diversa e ripetendola earricchendola all’infinito. Bastapensare alla vicenda del giornalistaJamal Khashoggi dipinto dalla con-tro-informazione messa in attodalla monarchia saudita come unpericoloso estremista. «Molti sau-diti hanno sperato che Twitter po-tesse democratizzare il dibattitodando a ogni cittadino una voce»,ha scritto il New York Times re-centemente, «ma l’Arabia Sauditaè invece diventata l’esempio dicome i governi autoritari possano

manipolare i social media per silenziare osoffocare le voci critiche, diffondendo laloro versione della realtà». Un altro modelloè quanto riportato dalla blogger cubanaYoani Sanchez: «A Cuba avevamo l’illusionedi usare le nuove tecnologie per migliorareil mondo (...) certo, le nuove tecnologie mi-gliorano il mondo, ma i governi hannotratto i loro insegnamenti e hanno creatouna squadra di cyber-rivoluzionari per con-trastare i dissidenti». Ed ecco che il problemadiventano i contenuti perchè i regimi, oltrea diffondere informazioni private, fabbricanofake news mandando all’aria qualsiasi ten-

L'opinione

Gli italiani espatriati e il Sistema ItaliaL’italiano all’estero è spesso consi-derato solo una persona che fuggedall’Italia per fare fortuna fuori, epertanto non più indispensabile alsistema Paese; e se invece cambias-simo l’ottica con cui guardiamo laquestione della mobilità italiana nelmondo?

di Salvo Buttitta

Forse ci renderemo conto che “l’ita-liano all’estero” non è altro che unarisorsa da impiegare in termini diSoft Power. Il termine Soft Power,coniato da Joseph Nye, politologoe professore all’università di Har-vard e apparso per la prima voltain suo articolo nel 1990, descrivel’abilità di creare consenso attraversola persuasione piuttosto che con lacoercizione. Si contrappone a l’HardPower il potere coercitivo messoin atto tramite azioni belliche, pro-duzioni di armamenti su largascala, sanzioni economiche o presedi posizioni politiche inderogabilisu scala internazionale. Lo stessoNye ha definito il Soft Power come«il potere di seduzione che unoStato esercita sugli altri». La Portland Communications hasviluppato un indice per fornireuna stima del Soft Power possedutoda una nazione calcolato in consi-derazione dei seguenti valori di unpaese: digitalizzazione, cultura,modello economico, capacità di-plomatica, educazione scolastica,qualità delle istituzioni politiche.Nel caso dell'Italia, il proprio pre-stigio culturale la avvantaggia nelsuo potenziale di attrazione, ma -da solo - non è sufficiente. Il reportsul Soft Power del 2018 vede l’Italia

collocarsi al 12° posto dietro RegnoUnito, Stati Uniti, Germania, Fran-cia e anche alla Svizzera. Per darerisultati migliori, il Soft Power deveessere promosso all’estero, affinchéaltre nazioni subiscano il fascinodi un diverso Paese. In un momentoin cui l’influenza dell’Italia in po-litica internazionale è minima, ilSoft Power diventa uno strumentoper sviluppare il suo status, unapresenza a livello mondiale e unaPublic Diplomacy funzionante, ol-tre a un supporto internazionale. Gli italiani all’estero iscritti all'AIREsono oltre 5 milioni, ma gli italianinel mondo tra espatriati e nati al-

l’estero sarebbero addirittura oltre 60 milioni.Un’altra Italia che vive fuori dai confini delpaese. Questi italiani sono persone che, no-nostante vivano da anni all’estero, sentonoil bisogno di rimanere in contatto con l’Italia,con la lingua italiana e la sua cultura. Inmolti casi, l’emigrazione italiana ha creato,nei luoghi di residenza, associazioni volon-tarie per la promozione della cultura e dellalingua italiana, ha aperto testate giornalistichee luoghi di ristorazione. Altri paesi, comegli Stati Uniti e la Francia, investono nelproprio Soft Power all’estero. In quasi tuttele capitali mondiali, si trovano scuole inter-nazionali americane e francesi. La Franciaha lanciato l’emittente France 24 in varielingue, come inglese e arabo, per promuovere

di Paola Fuso Cappellania, avvocato

Del rapporto tra i mezzi di comu-nicazione e le ditatture si scriveda tempo. E l’uso dell’informazioneda parte del potere è molto antico. Diremmo, sinteticamente, che l’or-ganizzazione della propagandacome risorsa politica nasce con iregimi del ventesimo secolo a par-tire da Mussolini, che esperto gior-nalista, conosceva molto bene lepotenzialità della carta stampata,sino ad arrivare a Paul Joseph Go-ebbels e al controllo totale dellamacchina della propaganda. Na-turalmente all’epoca furono usatiradio e giornali per l’indottrina-mento delle masse. Poi ci fu l’av-vento della televisione e qui il pro-blema inizia a complicarsi. Nonpiù un’unica notizia veicolata neicontenuti e nella forma ma, al con-trario, una pluralità di dati, in-dubbiamente utili alla democraziacome al suo opposto oppure a noncreare nulla perchè le contraddi-zioni sviliscono gli elettori. Certo,il paradigma cade nella misura incui un solo partito, un solo uomo,è proprietario di alcune emittenti.Ma questa è un’altra storia, percerti versi pericolosamente superatadai nuovi media. Dovendo osservare da profanaquanto accade direi che se da unlato i mass media hanno consentitoa tutti di fare informazione a pre-scindere dalla competenza, d’altrocanto il potere o chi lo insegue si èdovuto strutturare in modo ancorapiù complesso per influenzare unnumero infinito di opinionisti delweb. Ne è un esempio paradigma-tico quanto accadde in Egitto nelgennaio 2011. All’epoca migliaia dipersone in tutto l’Egitto erano an-cora una volta scese in strada perchiedere la fine del regime, ebbeneil dittatore rispose spegnendo in-ternet. Nel resto del mondo, i gior-nalisti scrissero che «Il trafficodati in entrata e in uscita dall’Egittoè crollato del 90 per cento».

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tativo di eticizzare il sistema. Perchè il pro-blema è questo: il rapporto annuale di Free-dom House sulla libertà online afferma che«La disinformazione e la propaganda onlinehanno avvelenato la sfera pubblica e unaschiera di Paesi si muove verso l’autoritarismodigitale, sposando il modello cinese di cen-sura estesa e sorveglianza automatizzatadei sistemi. Il risultato di queste tendenze èche nel 2018, per l’ottavo anno consecutivo,la libertà globale di internet è diminuita». Lo scandalo di Cambridge Analytica, in cuiè stato rivelato come Facebook abbia espostoi dati privati di oltre 87 milioni di utenti,l’azione degli hacker russi durante il votoamericano del 2016, ma anche l’attività dipropaganda e incitazione all’odio etnicocontro le minoranze di troll in Paesi comeBangladesh, India, Sri Lanka e Myanmarsono soltanto alcuni degli esempi contenutinello studio. Per guardare all’Italia e allemosse politiche di chi ci governa, non puòbalzare agli occhi la vicinanza con il leaderungherese che ha fatto della democrazia il-liberale un sistema inattaccabile. E se inostri governanti si limitano fortunatamentea ricordare nostalgicamente il Duce nelcambio di divise e nel proporsi come esempiodi machismo, Orban è pericolosamente or-ganizzato, esautorando a monte ogni analisidiversa da quella offerta. Nel panorama mondiale è vincente chi stru-mentalizza le paure. Ad oggi quella chetiene sotto scacco l’Europa consentendol’avanzata dei populismi è l’immigrazione.E poco conta se la conta dà numeri diversi,oramai il seme dell’odio ha attecchito. Tut-tavia, è poco saggio demonizzare i media,perchè esistono delle realtà eccellenti. Ci siriferisce alla vicenda dei blogger kenioti chehanno recentemente sfidato la costituzio-nalità di una legge nazionale contro il cy-ber-crimine, obbligando il governo a emen-darne una parte che ritenevano pericolosaper la libertà di espressione. O ancora, ilnuovo presidente malese ha promesso lacancellazione di una controversa normacontro le fake news, senza contare gli oltre500 milioni di cittadini dell’Unione europeache hanno ottenuto diritti per quanto ri-guarda la privacy dei loro dati online. Allafine, poichè il progresso non si puo’ fermareè necessario proteggere la libertà di internetdal potere così da proteggere la democrazia.

La sede londinese di Cambridge Analytics.

la propria cultura, moda e le proprie politicheinternazionali. Gli Stati Uniti investono annualmente cen-tinaia di milioni di dollari in piattaformemediatiche come Voice of America e RadioFree Europe. La Francia inoltre promuoveeventi nel quadro della francofonia, checoinvolgono paesi africani, europei e il Ca-nada. L’Italia purtroppo non possiede né ilpeso politico di Stati Uniti e Francia, né lecapacità economiche per introdursi cultu-ralmente e politicamente nei paesi esteri.In questa prospettiva gli espatriati italiani,pertanto, sono una risorsa fondamentaleper il Soft Power dell’Italia. Sono loro gliambasciatori, che danno impulso all’ItalianStyle nel mondo con le loro attività impren-ditoriali e associative. E sono sempre loroche sostengono la penetrazione culturaleitaliana, favorendo la richiesta del Made inItaly all’estero, che coincide con l’export dibeni e servizi. Le istituzioni italiane peròsono assenti e sembrano non riconoscere ilruolo degli italiani all’estero. L'Italia dovrebbefavorire e creare Network con i propri con-nazionali nel mondo, in modo tale che ilproprio Soft Power diventi più efficace e or-ganizzato. Di fatto, però, i programmi politicielettorali dei partiti negli ultimi anni mo-strano che questa forza a livello internazionalenon è tenuta in conto, facendo sentire gliespatriati dei cittadini di serie B. In realtà – senza alcuna retorica – gli italianiall’estero potrebbero invece rappresentarela rinascita culturale dell’Italia. Questo èsolo uno dei punti di vista della complessaquestione del Soft Power, dal quale dipendonoanche gli investimenti stranieri nel nostropaese, che potrebbero rilanciare l’economiaitaliana, per portare il nostro paese nell’olimpodel mondo.Oggi più che mai abbiamo bisogno di poli-tiche lungimiranti che diano valore agli ita-liani nel mondo, di investimenti nella diffu-sione della cultura e della lingua italiana, disostegno economico a tutte quelle istituzioniquali CGIE e Comites che localmente so-stengono l’associazionismo italiano. La visionepiù ampia di includere gli italiani nel mondoe riavvicinarli al Paese, la creazione di Net-work per i ricercatori ed imprenditori che siinterfaccino con le eccellenze italiane e losviluppo di reti per il turismo di ritorno. Ètempo che anche gli espatriati italiani siriapproprino del posto che gli compete percontribuire alla rinascita e allo sviluppo del-l’Italia.

Lo straordinario soft power della lingua italiana.

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SPECIALE 3Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

Scrive la filosofa Michela Marzano,“si ha l’impressione che le donnenon riescano a liberarsi dalle normee ingiunzioni patriarcali… (comese) si fossero abituate alla lorocondizione di asservimento… spe-riamo che prima o poi se ne ren-dano conto e la smettano di esserele prime a riprodurre senza sostagli stereotipi di genere…”

di Valeria Camia

L’italiano è una lingua sessista?Dieci ragazzi e due ragazze fannouna classe di studenti? O di stu-dentesse? Perché non diciamoche la May incontra il Conte o ilMacron? Hilary è la Clinton, Bill,semplicemente, Clinton. Entram-bi sono stati in corsa per diventarepresidente degli Stati Uniti, solouno ci è riuscito. Parliamo deidiritti dell’Uomo, mentre riman-gono sottointesi (nelle miglioridelle ipotesi) i diritti delle Donne!Esiste la paternità intellettuale,ma che ne è della maternità?Da alcuni tempi si riflette sul-l’importanza delle nostre sceltelinguistiche e del sistema lin-guistico in uso, nel quale la rap-presentanza femminile rimanespesso celata: segno della resi-stenza al cambiamento della no-stra lingua per forza della stessatradizione ma anche per l’assenzadi un consenso generalizzato.Sono passati quasi trent’annida quando Alma Sabatini, nelsuo libro Il sessismo nella lin-gua italiana, denunciava la per-cezione, nella lingua, dell’uomocome norma e della donna come“il diverso”. Che cosa è cambiato?Benché sia ormai accettato scri-vere nomi ed aggettivi al plurale

con segni grammaticali congiuntimaschili e femminili (tutt* oppuretutti/e), in pochi lo fanno - spessoci si giustifica dietro l’esigenzadi snellire i testi e renderli piùleggibili. Inoltre, siamo ancoraal panico quando si tratta di usareparole relative a professioni e ca-riche al femminile. Se prima eranoparrucchiere, sarte, maestre eportinaie, negli anni le donnesono diventate magistrate, archi-tette, deputate, sindache, chirur-ghe e direttrici. Però questi ter-mini al femminile ci sembranostrani! Non solo. Essi mantengospesso una connotazione negativa.La direttrice di un istituto scola-stico è nell’immaginario collettivo

una donna dura e burbera; e cosaaspettarsi da una riforma, quelladella Fornero, una ministra, unadonna, appunto? Così, non ci sistupisca se le stesse donne ten-dono spesso a preferire il maschileper evitare di sminuire, agli occhidei più, la propria conquista di-cendo di essere anche una don-na.È un problema di tipo cultura-le. Con quali implicazioni pra-tiche? La nostra lingua e l’usoche ne facciamo sono vincolati aretaggi passati, quando il mondofemminile era inglobato nellosguardo maschile. Questa con-cezione si ripercuote, nella pra-tica, in una società - la nostra -

in cui le disparità e diseguaglianze digenere sono ancora molto forti. Ce lo ri-cordano i concerti del 1° maggio, discorsisindacali e l’imminente sciopero delle don-ne organizzato in Svizzera per il prossimo14 giugno: lottare, fare convegni, e scioperiper la sostanza, per promuovere politichevolte a ridurre il divario economico tra idue sessi, per favorire la conciliabilità la-voro-famiglia, per denunciare immaginistereotipate femminili nei media e nellapubblicità, ad esempio.Il punto nevralgico per cui battersi èche sia possibile per una donna rivestirela carica più alta in una nazione; che ladonna che opera in sala operatoria nonvenga discriminata quanto a busta paga eopportunità; che le università non sianodominio di docenti soltanto; che gli inca-

IL COMMENTO

Le sorprese deilunedì del CorriereDALLA PRIMA PAGINA

(...)Come in tutte le cose l’importantefu cominciare. Potendo dire “l’ul-tima volta abbiamo avuto con noiPisapia” trovammo più facile su-scitare l’interesse degli altri per-sonaggi che volevamo invitare.Seguì così, in ottobre, l’incontrocon Gioia Ghezzi, la prima donnaPresidente delle Ferrovie delloStato: due ore volate in un attimoa parlare di alta velocità stupefa-cente, di collegamenti Italia Sviz-zera, di cosa significa per unadonna presiedere un consiglio diamministrazione di quasi soli uo-mini e decidere investimenti perpiù di 8 miliardi di euro.Chi conosceva già il nostro gior-nale fu piacevolmente sorpresodal sentirsi invitare e in questiprimi tre anni di “lunedì” abbiamoavuto la possibilità di incontraredal vivo personaggi come FrancoCavalli, il grande medico ticineseche ha fondato l’Istituto Oncolo-gico della Svizzera Italiana, Mau-rizio Canetta, Direttore della RSI,Andrea Ermano, Direttore dellostorico giornale “L’avvenire deilavoratori”, Alessandro Masi, Se-gretario Generale della Dante Ali-ghieri, fino a Ignazio Cassis, Con-sigliere Federale fresco di nomina,e Mario Botta, maestro di archi-tettura noto in tutto il mondo.Rassicurati da questi successi ab-biamo anche provato ad esplorare

nuovi territori, invitando que-st’anno due giovani italiani chein poco tempo hanno riscosso ungrande successo non solo in Sviz-zera: il matematico Alessio Figalli,di cui parlavamo in apertura, e ilricercatore Andrea Alimonti,anch’egli romano, affascinanteoratore divulgativo di quanto lascienza sta continuando a sco-prire.Un bilancio positivo quindi, conuna partecipazione complessivadi oltre un migliaio di nostri let-tori e interessati, con quattro sedivisitate (Berna, Lucerna, Luganoe Zurigo). Non un autoelogio,perché non è nel nostro stile nénel DNA del Corriere, ma unapiacevole, multipla sorpresa. Re-latori importanti ci hanno dedi-cato una loro sera e hanno trovatosempre una sala piena di atten-zione e interesse, i dibattiti sisono sempre svolti in modo or-dinato e costruttivo e hanno su-scitato tantissimo interesse.Dedicheremo i prossimi mesi allancio dell’edizione elettronica,online, del nostro giornale, al-largando il titolo a Corriere del-l’italianità, ma riprenderemo cer-tamente in settembre i nostri “lu-nedì”. Chiudiamo con soddisfa-zione il primo ciclo di incontricon il quale abbiamo “battuto”,per 10 serate consecutive, la tele-visione, le parole crociate e lepantofole…

Alberto Costa

14 giugno sciopero delle donne

Ridisegnare le mappe dei rapporti di dominio attraverso il linguaggio?

richi di potere e prestigio non sianoun’esclusiva maschile.Certo, le fatiche delle donne non si ri-solvono “solo” con l’utilizzo della versionefemminile dei mestieri, o l’abolizione del-l’articolo usato per appellare personalitàpolitiche femminili. Però anche da lì sideve partire: agendo sul linguaggio, qualecodice di comportamento sul quale si ra-dicano le istituzioni e condotte indivi-duali.Come parliamo può diventare veicolodi informazioni che hanno a che farecon la parità dei sessi e l'uguaglianza. Seammettiamo che la lingua costruisce ilnostro modo di percepire la realtà, alloradiventa fondamentale la promozione diun linguaggio rispettoso della parità digenere. Se anche ministra, assessora, echirurga suonano male, non usarle significacontinuare a sostanziare la rappresenta-zione delle donne come qualche cosa di“anomala”, per lo meno in certi mestieri ospazi pubblici. Poiché il linguaggio veicolaun significato, finché vengono utilizzatele stesse espressioni che si usano perriferirsi agli uomini anche per le donne,allora, il loro posto e il loro ruolo continueràa non essere riconosciuto. Rendere visibileil genere femminile significa anche darglivisibilità linguistica, abituandosi all’utilizzodi certi sostantivi, che, se declinati al fem-minile, non connotano niente di inferiore. La lingua italiana non è sessista, allora.Ci sono il maschile e il femminile. Co-minciamo ad usarli. Un ottimo punto dipartenza per ridisegnare le mappe dei rap-porti di dominio.

DALLA PRIMA PAGINA

(...)Abbiamo chiesto ad Alessio Figallise consiglierebbe ai ragazzi di se-guire un iter di studi in matema-tica, piuttosto che in ingegneria oin altre discipline applicate, co-munemente ritenute più sicurequanto a sbocchi professionali.Alessio Figalli, rappresentante diuna generazione nuova, positivae fiduciosa, crede fermamente chei giovani debbano seguire le pro-prie passioni, siano queste in am-bito teorico o applicativo. Inoltre, è importante comprendereche le scienze applicate e teorichein realtà convivono ed hanno bi-sogno le une delle altre, per risol-vere problemi complessi e crearesoluzioni pronte all’uso. Così ilmatematico lavora in team conl’informatico, l’ingegnere, conl’esperto di finanza e persino colmeteorologo. Infatti, anche se puòstupire, la matematica aiuta ad-dirittura a prevedere il tempo.Alessio ci ha spiegato come, uti-lizzando la teoria del trasportoottimale. Si tratta di un insiemedi teoremi che spiegano come par-ticelle, parti di un sistema, si muo-vano sotto l’azione di forze esterne,col minor dispendio possibile dienergia. E dunque, se il sistemaad esempio è una nuvola, la teoriaspiega come questa cambi formae posizione, aiutando il meteoro-logo a prevedere gli spostamenti

Il 14 giugno in tutta la Svizzera si ter-ranno raduni, manifestazioni e altreazioni. Comitati locali, sindacati e altreorganizzazioni lavorano duro per met-tere in piedi un programma per questaimportante giornata che sia all’altezzadello sciopero delle donne: un pro-gramma chiassoso, forte e allegro.

I LUNEDi' DEL CORRIERE

dei fronti atmosferici, non più in manieraintuitiva, ma in maniera precisa, matema-tica. Detto questo, a scanso di equivoci, Fi-galli ci ha aiutato a comprendere che lamatematica si nutre di intuizione e creatività,pur sempre evitando errore e approssima-zione, elementi chiave di altre discipline. Alessio Figalli ha collaborato con diverseuniversità ed istituzioni accademiche alivello internazionale, tra cui il CNRS inFrancia, l’MIT negli Stati Uniti. Tuttavianon si definisce un cervello in fuga. È asso-lutamente normale che i ricercatori, so-prattutto giovani, trascorrano periodi piùo meno lunghi all’estero. Fa parte del me-stiere. Ciò che deve preoccupare piuttosto

è il fatto che i ricercatori non riescano fa-cilmente a ritornare. In Italia mancanofondi per la ricerca. Inoltre, ci si muove an-cora troppo per conoscenza, mentre al-l’estero, in particolare negli Stati Uniti, siguarda “semplicemente” al resoconto, abreve e lungo termine, un sistema all’appa-renza impersonale, agli effetti molto de-mocratico. Alessio Figalli oggi insegna elavora alla ETH di Zurigo. Dopo tante peri-pezie e permanenze all’estero, è riuscito fi-nalmente a ricongiungersi sotto lo stessotetto con la moglie, anche lei matematica,un’impresa che sicuramente accomuna tantiemigranti, medaglie Fields e non.

Marina D’Enza

Alessio Figalli, medaglia Fields per la Matematica, ospite del Corriere

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4 DOSSIER Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

L'INCHIESTA Il caso della Repubblica Dominicana

Il difficile cammino verso la sostenibilitàBecker (1973), richiamandoun’idea di Pascal, afferma che gliesseri umani sono "fuori dalla na-tura e irrimediabilmente dentro diessa", un’immagine che ben espri-me la difficile relazione tra la so-cietà umana e la natura, dalla cuiinterazione viene fuori l’ambiente,in forme e funzioni che divengonovisibili nel territorio.

di Michela Izzoper il Corriere degli Italiani

Quest’ultimo, da semplice risorsamateriale suscettibile di sfrutta-mento è passato ad essere consi-derato un sistema complesso, lacui forma riflette l’insieme delledinamiche che si stabiliscono tra idiversi componenti ed in particolarei conflitti esistenti tra gli esseriumani e l’ambiente, che assumonouna rilevanza non solamente eco-logica, ma anche, in generale, so-ciale e umana.Una delle principali connotazionidell’epoca attuale è la globalizza-zione, non solo della comunica-zione, degli scambi e delle relazionieconomico-sociali, ma anche deiproblemi ambientali. Questi ultimi,è ormai chiaro, non risultano con-finati a uno spazio locale, ma inte-ressano tutto il pianeta, sui cui si-stemi naturali le attività antropichelasciano un’impronta ecologicasempre più impattante. La capacitàdi modificare i sistemi naturali èdivenuta tanto importante da spin-gere alcuni studiosi a proporre iltermine di Antropocene per iden-tificare una nuova era, dove le at-tività antropiche in gioco assumonoun ruolo paragonabile a quello delleforze geologiche nel modificarel’ambiente.In virtù del carattere sistemico del-l’ambiente, le conseguenze di taliinterferenze, che intaccano la qua-lità e i meccanismi di funziona-mento dei sistemi ambientali, siriflettono sulle stesse società uma-ne, minacciando la sicurezza ali-mentare, economica, politica e so-ciale in generale.Tali criticità diventano particolar-mente accentuate nei paesi eco-nomicamente svantaggiati, che ri-sultano tra i più vulnerabili allamaggior parte dei fenomeni natu-rali, specialmente per l'alta per-centuale di popolazione in condi-zioni di povertà.La Repubblica Dominicana, situatanella regione caraibica e apparte-nente alle Grandi Antille, è unpaese con un’economia che si ca-ratterizza per l’incremento soste-nuto del PIL, il cui tasso di crescitaè il più alto di tutta l’AmericaLatina, collocandosi al di sopra del5% annuale. Nonostante ciò, si os-serva una grande disparità nelladistribuzione della ricchezza, cherisulta concentrata in una percen-tuale ridotta della popolazione,mentre una grande maggioranzapermane in condizioni di bassoindice di sviluppo umano.L’orografia del territorio domini-cano, caratterizzato da catene mon-tuose alte (con picchi superiori aitremila metri) orientate perpen-dicolarmente ai venti Alisei, prin-cipali trasportatori di umidità, èalla base della grande diversità del-l’isola. In effetti, nonostante unasuperficie di poco superiore ai48’000 km2, il paese presenta unagrandissima diversità di climi, chevariano dal perumido all’arido, eun’altrettanta ampia diversità bio-logica, che converte la RepubblicaDominicana in uno dei principalihotspot di biodiversità a livello pla-netario.Per la sua posizione geografica, ilpaese è soggetto a fenomeni at-mosferici molto diversi, dai cicloni

tropicali alla siccità estrema, la cuiintensità si prevede che aumentiper effetto del cambiamento cli-matico.In un ambito del genere, è impor-tante un’analisi profonda della vul-nerabilità alle principali minaccea cui è esposto il territorio. Infatti,una conoscenza dettagliata e scien-tifica del contesto è il punto dipartenza per la ricerca di soluzioniappropriate alle principali proble-matiche e, di conseguenza, per ladefinizione di adeguate politichedi gestione. In ultima analisi, lapianificazione basata su conoscenzeidonee è fondamentale nel tentativodi raggiungere un modello di vitasostenibile.In questo senso, negli ultimi diecianni la Repubblica Dominicana hafatto notevoli passi in avanti nel-

l’analisi del suo territorio, studiandola vulnerabilità, specialmente alcambiamento climatico, un feno-meno che desta molta preoccupa-zione nel paese.I risultati di alcuni degli studi mo-strano che 13 delle 32 province delpaese, tra le quali la capitale SantoDomingo (nella foto), che accoglieil 40% della popolazione nazionale,sono criticamente vulnerabili alcambiamento climatico. Inoltre, èrisultato evidente che la rispostaterritoriale a eventi meteoclimaticidipende solo in parte dall’intensitàdel fenomeno, essendo in gran mi-sura legata a fattori di sensibilitàche rendono il territorio meno ca-pace di cooperare con l’evento emitigarne gli impatti.Tali evidenze permettono di trarrealcune conclusioni importanti per

orientare la pianificazione del territorioverso la sostenibilità:- le minacce rappresentate dall’intensità deifenomeni naturali sono solamente uno deifattori da prendere in considerazione perridurre la vulnerabilità territoriale.- la sensibilità indotta dal dissesto idrogeo-logico e altri fenomeni di degradazione am-bientale legati ad attività umane inappro-priate è uno degli elementi più influentinel determinare la risposta territoriale acerte minacce e gli impatti finali che si regi-strano.- la conoscenza del territorio è fondamentaleper poter definire politiche di uso più idoneee adattate alle caratteristiche specifiche delpaese.- l’applicazione appropriata della normativae dei piani territoriali è un requisito di baseper la sostenibilità e richiede una istituzio-nalità libera dalle distorsioni provocate dallacorruzione.

Prosegue la nostra indagine sui cam-biamenti climatici e lo sviluppo soste-nibile con un articolo di Michela Izzo(molisana, di Campobasso), specialistain temi ambientali - ha prodotto oltreventi pubblicazioni scientifiche - laureatain Scienze Ambientali con master in In-gegneria del Vento. Nel 2011 ha ottenutoil Dottorato in Ambiente e Territoriocon la tesi “Analisi del clima e delle di-namiche climatiche nella RepubblicaDominicana e delle relative influenzesul territorio”. Possiede ampia esperienzanello sviluppo di studi di impatto am-bientale e studi di fattibilità, avendo la-vorato con la Environmental ResourceManagement (ERM Italia). Dal 2006 col-labora con lo Small Grants Programme(SGP) delle Nazioni Unite, accompa-gnando processi di sviluppo locale conun approccio comunitario partecipativo,specialmente in tema di energia rinno-vabile. Ha collaborato alla Seconda eTerza Comunicazione Nazionale sul Cam-biamento Climatico della RepubblicaDominicana (da dove ci scrive) ed haelaborato la Roadmap per la StrategiaNazionale sul Cambiamento Climaticodel paese caraibico.È Executive Director di Guakía Ambiente,una ONG dominicana la cui missione èmigliorare la qualità di vita delle personenell'isola Hispaniola, promuovendo lasostenibilità ambientale mediante la in-vestigazione scientifica, l'accompagna-mento di iniziative comunitarie e l’em-powerment locale. Insieme al SGP eGuakía Ambiente, ha contribuito allacostruzione di più di 45 microidroelet-triche comunitarie, che attualmente ga-rantiscono l’accesso all’elettricità a piùdi 5000 famiglie di zone rurali dell’isolaed evitano l’emissione di più di 25000tonnellate di CO2 all’anno.

La violenza sulle donne nella storia

Onu, risoluzione contro lo stupro come “arma di guerra”La risoluzione del Consiglio di Si-curezza (2019) e la Convenzionedi Sempach (1393)

di Tindaro Gatani

Il 23 aprile 2019 il Consiglio disicurezza dell’Onu, dopo un lun-go dibattito, ha approvato unarisoluzione contro lo stupro comearma di guerra. Si è trattato diun vero e proprio braccio di ferrotra i 15 membri di questo altoconsesso. Alla fine, hanno votatoa favore 13 membri mentre altridue (Cina e Russia), si sono aste-nuti. Gli stessi Stati Uniti avevanominacciato di porre il veto perchénel testo era usato un linguaggiosull’assistenza alla «salute ripro-duttiva», che per estensione co-stituiva il sostegno all’aborto perle vittime. Per votare il testo de-finitivo, il rappresentante ame-ricano ha preteso l’eliminazionea tale riferimento con un testopiù ammorbidito. La risoluzione è stata infine vo-tata grazie al grande lavoro diintermediazione portato avantidal rappresentante della Germa-nia, presidente di turno dei Quin-dici, che è riuscito a impedire ilveto minacciato da Washington,togliendo il riferimento al soste-

gno all’aborto ed eliminando laparte relativa all’istituzione diun nuovo meccanismo per mo-nitorare e segnalare tali atrocitàin guerra perché gli Usa, insiemea Russia e Cina, si erano dichiaraticontrari. Commentando la risoluzione, ilsegretario generale dell’ONU, ilportoghese António Manuel deOliveira Guterres, dopo aver sot-tolineato come «nonostante nu-merosi sforzi, la violenza sessualecontinua ad essere una caratte-ristica orribile dei conf litti intutto il mondo», e che essa «èusata deliberatamente come armadi guerra», ha aggiunto: «Dob-biamo riconoscere che lo stuproin guerra colpisce in larga misurale donne perché è collegato aquestioni più ampie come la di-scriminazione di genere», ha pro-seguito, quindi, che c’è «un’im-punità diffusa» e la «maggiorparte di questi crimini non vienedenunciata, investigata o perse-guita». Guterres ha, infine, lan-ciato un appello per incoraggiareil Consiglio di Sicurezza a «la-vorare insieme per superare ledifferenze», perché «la rispostaglobale deve garantire la puni-zione degli autori e il sostegnocompleto ai sopravvissuti».

Amal Clooney, l’avvocatessa libanese na-turalizzata britannica, specialista in le-gislazione internazionale e in diritti umani,da tempo impegnata a difendere le donnevittime di stupro di guerra, commentandola risoluzione, ha, tra l’altro, affermato:«Sebbene la bozza sia un passo avanti…bisogna andare oltre»: «Se questo organonon può prevenire la violenza sessuale inguerra, deve almeno punirla».

Rispettare le donneNella risoluzione del Consiglio di Sicu-rezza, il problema del rispetto per ladonna nel corso dei conf litti, ancora unavolta, viene trattato in modo incompletoe aleatorio. L’unica importante risoluzionericordata dalla storia in merito al pienorispetto della donna nel corso dei conflittiresta ancora oggi la Convenzione di Sem-pach. Il 10 luglio 1393, gli otto Cantonidella Confederazione (Zurigo, Lucerna,Berna, Zugo, Uri, Svitto, Untervaldo eGlarona) più Soletta, firmarono a Sempachuna convenzione poi confermata e giuratail successivo 10 agosto, con la quale «gliotto Cantoni, di nuovo, e solennementegiurarono le alleanze, questa formalitàracchiudeva una realtà profonda. Un nuovoStato era sorto. Per questo era occorso unsecolo» e «in questa occasione si può direche venne creata la Confederazione» (Wil-liam Martin, Storia della Svizzera, Bel-linzona 1980, p. 45). La Convenzione diSempach (Sempacherbrief ) è detta anche

“Carta delle donne”, perché in essa, comeci ricorda Guido Calgari, c’è «una clausolaparticolare», riguardante il rispetto perle donne non belligeranti (Schonung derFrauen, die nicht an Kriegshandlungenbeteiligt sind). Per la prima volta, venivasolennemente stabilito di portare riguardoalle «donne e zitelle altrui», come «leproprie care donne»; salvo nel caso in cui«la femmina nemica strillasse tanto, datradire la presenza dei Confederati e dametterli in pericolo…». E sarebbe statoun punto di vista etico sempre rigorosa-mente rispettato dagli Svizzeri anche nelfuturo secolare servizio mercenario al-l’estero. Per secoli le armate mercenarie svizzereavrebbero osservato il disciplinare della“Convenzione di Sempach” e mai sarebberostati segnalati saccheggi di chiese e con-venti o violenze sulle donne da parte loro.E questo non è un fatto da poco. La Sviz-zera può essere considerata dunque, a ra-gione, la culla della legislazione sul rispettoe la protezione della donna nei conf littimilitari. La “Convenzione di Sempach” èdunque «un primo codice militare e, inegual tempo, il primo tentativo di coor-dinare la politica estera», con essa «i fir-matari s’impegnarono a non intraprendereguerre di propria iniziativa (muotwillen-klich) prima di aver accertato l’ostilitàdel nemico» (CALGARI Guido, Storia dellaSvizzera. Dalla preistoria al 1815, Bellinzona1969, p. 142).

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ATTUALITÀ SVIZZERA 5Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

Il prossimo 19 maggio, si voteràsulla trasposizione nel diritto sviz-zero di una modifica della direttivaUE sulle armi (Sviluppo di Schen-gen). La legislazione svizzera miraa lottare contro l’abuso di armi ea proteggere i cittadini. Il dirittoeuropeo si prefigge lo stesso sco-po; per meglio rispondere al con-testo e alle minacce attuali (comegli attentati di Parigi e Bruxelles),l’UE ha adattato il suo diritto nel2017. In quanto membro di Schen-gen e Dublino, la Svizzera intendeora adottare queste modifiche eu-ropee. Queste misure mirano in parti-colare a: - Stabilire con precisionela provenienza delle armi - Com-battere più efficacemente il mer-cato nero - Migliorare lo scambiodi informazioni tra gli Stati diSchengen, così ad esempio da sa-pere a chi è già stato negato l’ac-quisto di armi nell’UE. “È solamente una battaglia - hasostenuto recentemente PaoloBernasconi (già Procuratore Pub-blico) -: la votazione del 19 maggioè soltanto uno dei tanti tentatividella UDC e Lega dei ticinesi disostituirsi ai partiti politici, algoverno, al parlamento e ai tri-bunali”. E ha poi ricordato – inun articolo comparso sul Corrieredel Ticino – l’episodio, gravissimo,del “Kalashnikov in mano a undiciottenne, a Bellinzona. Vennearrestato, poiché accusato di met-tere in pericolo i compagni della

Scuola cantonale di commercio,utilizzando le sue armi da fuoco.Gliene vennero sequestrate 17,tutte comperate in negozi sviz-zeri...”Pubblichiamo qui di seguito l’ap-pello lanciato da un gruppo dipersonalità ticinese a favore delSì alla nuova legge federale (sonostati costituiti numerosi comitatiin tutta la Svizzera), capeggiatoda Paolo Bernasconi. “Tutte le autorità federali e can-

tonali responsabili per la lotta an-ticrimine sostengono la nuova leg-ge federale sulle armi.Come Magistrati dell’Ordine giu-diziario penale abbiamo tutti avu-to esperienza di bande criminalie di rapinatori che si sono rifornitedi armi nei negozi svizzeri. Hannogravemente abusato delle tradi-zioni svizzere di libertà. Conti-nueranno ad abusarne se nonverrà approvato il divieto previstodalla nuova legge federale sulle

armi: vietato il commercio di fucili per iltiro a raffica e di fucili semiautomaticinonché divieto assoluto di tiro a raffica.Purtroppo troppi criminali hanno scavalcatole regole svizzere, usando compiacenti in-termediari incensurati oppure documentidi identità falsificati. Hanno facilmentetrasformato fucili semiautomatici in fucilia raffica.Proprio per questo motivo il Parlamentodella Nuova Zelanda, dopo la strage a Chri-stchurch di oltre cinquanta persone, haimmediatamente approvato una legge con

aiuto allo sviluppo

Reagendo al progetto di messaggio delGoverno sulla strategia di aiuto allo svi-luppo 2021-2024, diverse ONG svizzereinsistono sul fatto che la lotta alla povertàdeve rimanere prioritaria.La futura cooperazione allo sviluppo deveessere guidata dal mandato costituzionaleche ne è alla base. In particolare deve ri-durre l'indigenza nei paesi più poveri, silegge in un comunicato odierno di AllianceSud (Swissaid, Sacrificio Quaresimale,Pane per tutti, Helvetas, Caritas e ACES).Secondo la coalizione di ONG, nei paesicon regimi autoritari in particolare, lacooperazione elvetica deve inoltre contri-buire a far sì che la società civile agisca dacontrappeso, favorendo processi decisionalipolitici più inclusivi.A tal fine, la Svizzera deve mettere a di-sposizione fondi sufficienti. Lo 0,45% delreddito nazionale lordo (RNL) promessonel progetto di messaggio messo in con-sultazione è ben lungi dall'auspicato 0,7%.E ciò nonostante il fatto che la Confede-razione registra miliardi di eccedenze annodopo anno, sottolinea Alliance Sud.Le ONG affermano inoltre che la politicadi aiuto allo sviluppo non deve essere con-siderata separatamente da altri campi diazione politica. In pratica, ciò significache tutti i Dipartimenti devono condividerela responsabilità della cooperazione, inparticolare nelle decisioni di adeguamentodelle politiche fiscali, commerciali e disicurezza.In una reazione separata, anche Caritasinsiste sul fatto che la lotta alla povertàsia posta al centro delle preoccupazioni eche «siano necessarie risorse finanziariemolto più consistenti» per raggiungeregli «ambiziosi obiettivi» del consiglierefederale Ignazio Cassis.Stessa opinione anche da parte della CroceRossa Svizzera che auspica una coopera-zione internazionale «basata sulla solida-rietà e non al servizio degli interessi par-ticolari della Svizzera».

votazioni federali 19 maggio L’appello di Paolo Bernasconi e altre personalità

“Votare Sì a favore dellaLegge federale sulle armi”

La fiducia dei consumatori peggiora in Svizzera, è difficile risparmiare(ats) Peggiora la fiducia dei consumatori svizzeri, che ritengono di essere sempre piùimpossibilitati a risparmiare: l'indice calcolato dalla Segreteria di Stato dell'economia(Seco) è sceso nel secondo trimestre a -6,4 punti, contro -4,0 dei primi tre mesi. L'in-dicatore si situa però ancora sopra la media pluriennale, che è di -9 punti. Tre deiquattro sottoindici sono peggiorati, informa la Seco in un comunicato odierno. Sononettamente diminuite le aspettative delle economie domestiche sulle capacità di ri-sparmio nei 12 mesi a venire (da +21,3 a +12,4). Anche le previsioni riguardo all'an-damento futuro della situazione finanziaria si sono offuscate (da -1,1 a -4,7 punti) elo stesso è accaduto riguardo alle stime sull'andamento della disoccupazione (da+31,6 a +30,7). Lievemente più positivo è per contro il giudizio sull'andamento futurodella situazione economica (-4,6 - a -2,6). Visto che il valore è più elevato della mediapluriennale gli specialisti della Seco interpretano questo dato come un segnale di fi-ducia nel proseguimento di una moderata crescita economica. Anche riguardo almercato del lavoro i funzionari bernesi parlano di stime che, seppur peggiorate, sonoda ritenere complessivamente positive, in linea con il calo della disoccupazione e lacrescita dell'occupazione. La sicurezza dei posti di lavoro è però stata valutata inmodo nettamente peggiore rispetto a tre mesi prima, riconosce la Seco. Secondo laSegreteria di Stato dell'economia i risultati del rilevamento fanno presagire uno svi-luppo assai moderato delle spese per i consumi privati. Questo giudizio arriva a pochigiorni dalla pubblicazione dei dati dell'Ufficio federale di statistica (UST) riguardo al-l'evoluzione dei salari, che hanno messo in luce come nel 2018 i timidi aumenti no-minali siano stati completamente erosi dall'inflazione: nonostante il periodo dicrescita economica i salari reali sono scesi in media dello 0,4%.

BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO OFFERTE DAL GOVERNO ITALIANO A STUDENTI STRANIERI E ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO (IRE) PER L’ANNO ACCADEMICO 2019-2020

SCADENZA 30 MAGGIO 2019

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI)offre borse di studio in favore di studenti stranieri e cittadini italiani resi-denti all’estero (IRE)* per l’Anno Accademico 2019-2020, con l’obiettivo difavorire la cooperazione in campo culturale, scientifico e tecnologico, laproiezione del sistema economico dell’Italia nel mondo e la diffusionedella conoscenza della lingua e cultura italiana (Rif. Legge 288/55 e suc-cessive modifiche e integrazioni). Le borse di studio sono offerte per svol-gere programmi di studio, formazione e/o ricerca presso Istituzioni italianestatali o legalmente riconosciute. La borsa di studio copre soltanto la fre-quenza di corsi sul territorio italiano.La lista dei Paesi beneficiari è consultabile alla seguente pagina del Portale“Study in Italy”: https://studyinitaly.esteri.it/en/call-for-procedure.

Le candidature per la selezione relativa all’assegnazione delle borse di stu-dio dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica, accedendoal Portale Study in Italy https://studyinitaly.esteri.it

* Le borse di studio denominate “borse IRE” sono offerte unicamente peri seguenti Paesi: Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Etiopia, Perù, SudAfrica, Uruguay e Venezuela.

ARCHITETTURA al cinema Al cinema Kosmos di Zurigo a partire dal 18 maggio

Mario Botta. Oltre lo SpazioIl documentario “Mario Botta. Oltrelo spazio”, co-diretto da LorettaDalpozzo e Michèle Volontè, pro-dotto da Swissbridge Productions,sull’acclamato architetto svizzeroMario Botta sarà al cinema Kosmosdi Zurigo a partire dal 18 maggio,nel contesto di Kunst im Kino.(https://kosmos.ch/programm/fil-mprogramm/mario-botta-the-spa-c e - b e y o n d - k u n s t - i m - k i n o -/120413/bald-im-kino#details)

Un’altra tappa del viaggio di suc-cesso, cominciato lo scorso mesedi luglio con la prima mondiale alLocarno Festival. Il documentarioè poi rimasto nei cinema dellaSvizzera di lingua italiana per cin-que settimane. Più recentemente,era in competizione ad Artfifa2019, il più importante festival delfilm sull’arte ed è stato ufficial-mente selezionato da CopenhagenArchitecture Festival. Il film è re-duce da una tournée asiatica con

proiezioni-evento a Seoul (Coreadel Sud), Pechino, Shanghai, Chen-gdu (Cina) e Singapore. Sarà partedel Architecture Film Festival Lon-don con la prima proiezione delRegno Unito prevista il 25 giu-gno.Prodotto e diretto da Loretta Dal-pozzo e Michèle Volontè, “MarioBotta. Oltre lo spazio” è un viaggiodentro il mondo inedito di MarioBotta, che permette di scoprireun architetto instancabile ed ap-passionato. Dopo aver costruitochiese, cappelle ed una sinagoga,Botta sta progettando una moscheain Cina. Una sfida che giunge apoco più di 50 anni dall’iniziodella sua carriera, in un momentodi profonda riflessione professio-nale e personale.È negli spazi sacri che Mario Botta,75 anni, ha trovato l’essenza del-l’architettura, per questo le registeripercorrono la sua carriera attra-verso il tema a lui più caro. Botta

riflette sul bisogno di luoghi disilenzio e di preghiera, sulle con-traddizioni del nostro tempo, maanche sulla sua fede. Perché una società globalizzatasente sempre più il bisogno di co-struire luoghi di culto? I suoipensieri si trasformano in analisidegli spazi sacri del passato, diquelli in cantiere e di quelli cheverranno, in un viaggio tra passato,presente e futuro, che permettedi scorgere l’uomo dietro all’ar-chitetto.Un viaggio reale tra Svizzera, Italia,Israele, Corea e Cina, ma ancheinteriore, tra i ricordi di infanziae i personaggi (collaboratori, com-mittenti e famigliari) che hannofatto di lui l’uomo che è oggi.Mario Botta è stato insignito delPrestigioso Premio Ratzinger pro-prio per l’attenzione rivolta ai luo-ghi di Culto. La cerimonia di con-segna si è svolta il 17 novembre2018, in Vaticano.

lo stesso divieto.Tutte e tutti dobbiamoprevenire i rischi come quello corso daglistudenti della Scuola cantonale di com-mercio di Bellinzona lo scorso mese dimaggio e i rischi che affrontano giorno enotte gli agenti della Polizia e del Corpodelle guardie di confine.Sono loro in pericolo, e non la caccia e iltiro sportivo, riguardo ai quali la nuovalegge federale esclude esplicitamente ognilimitazione di acquisto. Anche per questeragioni invitiamo le elettrici e gli elettori avotare SI a favore della Legge federale sullearmi in votazione il prossimo 19 maggio”.(Bruno Balestra, Paolo Bernasconi, MarioBranda, Luigi Mattei, Edy Meli, MarcoMoana, John Noseda, Renzo Respini, PietroSimona, Emanuele Stauffer, Giorgano Zeli).

Votazioni federali: riforma fiscale e dirittosulle armi, verso due «sì»Se gli svizzeri avessero votato a metà aprile,avrebbero approvato i due oggetti posti invotazione il 19 maggio. Il sostegno alla ri-forma fiscale e al finanziamento dell'AVS(RFFA) rimane stabile, mentre il dirittosulle armi guadagna consensi, indica unsondaggio realizzato da Tamedia pubblicatomercoledì. Il Ticino in controtendenza.La RFFA raccoglie il 62% di sì, contro il32% di no. Il tasso di approvazione èstabile rispetto alla prima indagine del-l'editore, effettuata a inizio aprile. Le opi-nioni sfavorevoli sono invece lievementeaumentate, di due punti percentuali. Il6% degli intervistati non ha fornito alcunaindicazione sulle proprie intenzioni divoto. Nella Svizzera romanda e in Ticino(66% nelle due regioni linguistiche) il so-stegno è superiore a quello della Svizzeratedesca (60%). Secondo il sondaggio, saràapprovata anche la riforma della leggesulle armi. La quota di chi intende sostenerequesto oggetto è progredita di due puntipercentuali rispetto ad inizio aprile, al55%. Il 44% voterebbe no e l'1% è indeciso.I ticinesi intervistati si oppongo al nuovodiritto nella misura del 53%. La Romandiaè la più favorevole (56%), seguita dallaSvizzera tedesca (55%). Questa differenzadi un punto percentuale tuttavia non è si-gnificativa, perché il margine d'errore delsondaggio è di 1,7 punti.

La priorità è la lotta contro la povertà

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6 ITALIANITÀ Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

INTERVISTA A colloquio con Stefania De Toma che terrà in Svizzera una serie di conferenze

Matera, un cammino lungo novemila annidi Giovanni Scandiffio *

Stefania De Toma ha per certi versiil dono dell'ubiquità; infaticabile epresenzialista la sua sfera culturale,portata con sé dalla Puglia in unaMatera che l’ha adottata con affetto,ormai copre non solo l 'Italia maanche qualche paese straniero. E'il caso della Spagna ma anche diun rapporto sempre più vivo conla Svizzera e che riguarda il mondoletterario, la cultura enogastrono-mica, la storia, sia in incontri di-vulgativi, sia sulla carta stampata(scrive su "La rivista"). Questo lamette in condizioni di esprimereun giudizio distaccato e esterno ri-spetto alla grande avventura di Ma-tera 2019 Capitale Europea dellaCultura. Noi che siamo radicaticome i nostri ulivi sul territorioqualche volta perdiamo di vista iltutto per concentrarci su una solaparte, ecco perchè chiedo a Lei diparlarci della "sua" Matera 2019.

Come vede Matera colpita dall'ondaemozionale di essere capitale dellacultura? L 'onda emozionale è stata travol-gente, soprattutto quando in quellatrepidante attesa nell'ottobre del2014 la piazza san Giovanni esplosedi gioia rispetto a una proclama-zione in cui avevamo preso a crederedavvero, benché sembrasse non cifosse possibilità con le ben più ce-lebri altre grandi città candidate.Ma c’era una sorta di consapevo-lezza che quel titolo non potesseessere che nostro, perché graziealle arti, alla storia, alla partecipa-zione appassionata della gente co-mune, Matera si era riappropriatanegli ultimi decenni della propriastoria millenaria con dignità e tantovalore. E poi si è imperlata di bel-lezza attraverso il percorso di risalitache da quella celebre condanna diTogliatti pubblicata su quattro co-lonne l‘aveva portata a diventarepatrimonio dell'umanità.

Già, definita “vergogna nazionale”.In che che senso? In realtà era stata una denunciaforte, politica, colta poi dal presi-dente De Gasperi con la legge Sassiche ne decretava lo sfollamento.La vergogna era dello Stato Italianoche ignorava che – non solo a Ma-tera e non solo nel Sud in verità -esistessero condizioni di vita cosìdrammatiche e di sottosviluppo.Quell’espressione di Togliatti fuspinta propulsiva di sviluppo delloStato, non semplicemente di Ma-tera.

C'è una Matera di prima e una diadesso o ci sono due Matera?Forse è sempre la stessa Materache si veste in modo diverso a se-conda delle occasioni: Matera sasvelarsi per quale è realmente achi ne cerca la vera essenza. E'chiaro che a mezzogiorno della do-menica sia un frastuono di comitive,gruppi turistici e eventi e lei sioffre, comunque elegante e discretagrazie al rispetto di chi ha presoiniziative e aperto attività com-merciali, a questo ruolo. Ma chivuole gli sguardi autentici di Ma-tera, che prima era facile trovarein una passeggiata dopo pranzoalla domenica pomeriggio, sa cheal mattino presto Lei è lì, nel si-lenzio che lascia spazio solo al ru-more della luce che riempie i Sassial levarsi del sole. Matera lì ridiventaantica ma nel suo cammino versoil futuro, ecco, nel silenzio se nepuò sentire il respiro. Difficile cheuna città così antica profumi cosìpotentemente di futuro come Ma-tera, in cui non sono nata ma chesento mia soprattutto in quei mo-menti.Il difficile è mantenere l’equilibrioe l’armonia di quel silenzio, diquello stupore e della possibilitàche di una tale bellezza e storia sipossa fruire; le criticità e le difficoltà

sono innegabili , riuscire a gestireuna città invasa come è avvenuto aNatale e come sta succedendo ora,con l'arrivo delle festività pasqualie i ponti della primavera non è si-curamente facile ma l'Amministra-zione sta facendo di tutto per offrireun'accoglienza efficiente e garantireservizi di sicurezza ai tanto attesiospiti senza far perdere di vista laMatera più autentica.

Otto mesi - quelli che verranno- diluce vivida e fortissima, quella cheemana dalla città che illumina i per-corsi culturali d'Europa. E il 2020?Io penso che sarà riprendere uncammino con la responsabilità diun palcoscenico che ormai non po-trà spegnersi. Matera da adesso inpoi resterà una delle mete da nonperdere nei viaggi in Italia. Quindidopo l’ "eventificio" che il ruolo diCapitale richiedeva, il tempo a ve-nire lascerà il posto all’evento in séche è Matera, vestita di iniziativeche nascono dalla sua storia, dalsuo DNA. Come era da diversi de-cenni ormai . Ma, ripeto, con unvigore e una consapevolezza ancoramaggiori. Il difficile sarà mantenere

quell’equilibrio e quell’armonia mai materani amano tanto Matera,saranno capaci di non trasformarlain una imitazione di Disneyland ,pericolo che con la celebrità si puòcorrere. E soprattutto dal 2020 mi auguroche finalmente si realizzi una realespinta propulsiva al traino di quellameraviglia che sono la provinciadi Matera e di Potenza, l’intera re-gione Basilicata, dalla Magna Greciadella costa jonica al Parco del Pol-lino. Magari in collaborazione conle regioni vicine. Abbiamo mera-viglie ancora troppo sconosciute.Matera può fare da traino a tuttoquesto, con la notorietà che si ri-trova oggi.

Ventitrè anni fa, quando arrivasti aMatera , avresti mai pensato chesarebbe successo tutto questo?Io so che la prima volta in cui vidi iSassi pensai tra me che sarebbestato il luogo ideale dove leggerela Divina Commedia. Immaginareche quel sogno l’avrei realizzatoattraverso i miei amici del c.p. clubUnesco e soprattutto a centinaiadi persone comuni con “Matera

InCanta Dante”, evento di punta della SocietàDante Alighieri nazionale del 2015, era im-pensabile. Ma i sogni questo consentono,di mettere le fondamenta ai castelli in aria.Matera fremeva quando arrivai. Capivo cheerano fondamenta per ognuno dei suoi abi-tanti e per me che l’avrei vissuta e in quel-l’incanto mi sarei immersa con tutta mestessa. Spero solo di esserne stata degna.

A proposito dell’accoppiata nome-aggettivo"abitante culturale"coniato dalla FondazioneMatera 2019 cosa ne pensa? Tralasciamo lepossibilità di diverse interpretazioni che questoepiteto può avere : ma i materani lo sono di-ventati davvero ? Lo sono sempre stati, è questo ciò che hotrovato ventitré anni fa. Sono entrata in unadimensione che mi sorprendeva ogni giornodi più man mano che prendevo a conoscerela città e la sua gente .Ecco, una cultura delcostruire e del seminare laddove tra Trani eBari avevo lasciato una cultura un po' più difruizione . Matera è come una cassa di riso-nanza attraverso cui ogni iniziativa artistica,di ricerca finisce per amplificarsi. Non sapevoda dove venisse questa specie di magia. Oralo so. Dalla sua gente. Come venga chiamatada chi è arrivato da fuori poco importa.

Tra le tante iniziative cittadine degli ultimi

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Sarà raccontato il percorso dellaterza città più antica del mondocontinuativamente abitata, dopoAleppo e Gerico. Il fascino e l’inte-resse intorno alla città di Materastanno probabilmente nel fatto chei suoi diecimila anni di “umanità”siano visibili come in un libro aperto,dalle grotte del Neolitico fino alCentro di Geodesia Spaziale, pas-sando per un’importante epoca me-dioevale e ovviamente la straordi-naria esperienza umana e socialedei Sassi. L’excursus sarà affrontatonon solo attraverso fonti e testimo-nianze storiche, ma anche attraversobiografie di personaggi che ne han-no disegnato il destino e studiosiche ne hanno analizzato la vicendaumana, su tutti Ernesto De Martino.Matera è stata dipinta con vari lin-guaggi da grandi scrittori e registidi calibro internazionale, dal suoterritorio è germinata una poesiapreziosa e raffinata ed è stata im-mortalata dai più illustri fotografiche hanno provato a carpirne l’es-senza attraverso una cultura deiluoghi e degli oggetti capace di par-lare ancor oggi in modo universale,tanto da essere stata nominata Pa-trimonio dell’Umanità nel 1993 eCapitale Europea della Cultura peril 2019.

CONFERENZA Matera:

Stefania De Toma, avvocato perquasi vent’anni, ha da sempre col-tivato la passione per l’arte, la storia,la letteratura, la musica tanto daabbandonare la professione forense.Pugliese di nascita, approdata nel1996 a Matera trova strade per con-dividere i suoi interessi con la co-munità e comincia, collaborandocon scuole e associazioni un’espe-rienza di divulgazione culturale con-tinuativa e varia, in iniziative fina-lizzate a una partecipazione e unafruizione della cultura trasversaleperché convinta che l’arte debbaessere reale strumento di crescita eprogresso umano e sociale. Su questascia – tra l’altro - ha realizzato conil Comitato per il Club per l’UNESCOdi Matera, di cui è presidente, “Ma-tera In Canta Dante”, straordinariamanifestazione sostenuta e patro-

cinata dalla SDA e esportata in altre città. Haideato percorsi per la conoscenza e lo studiodella storia di Matera e ideato mostre cheesaltano la realtà locale attraverso un respirouniversale,tradotte in più lingue e con percorsimultisensoriali per non vedenti. La collabo-razione con un consorzio di produttori bio-logici in Lucania le ha consentito una profondaconoscenza del territorio sotto gli aspettidella tradizione, della storia, delle realtàsociali. Innumerevoli suoi articoli di divul-gazione culturale sono pubblicati su testatelocali e nazionali nonché sul web e in Svizzeracon “La Rivista“, mensile della Camera diCommercio. Svolge la sua attività tra Basilicata,Puglia e Toscana.

Conferenze Matera città vergognaa capitale europea si terranno:Giovedì 9 maggio a Baden, Westschoepfe -Kantonschule di Wettingen, Klosterstrasse 19,Wettingen Ore 19:30 inizio conferenza.Venerdì 10 maggio a Olten 19.30 Hotel AstoriaSabato 11 maggio a Zurigo 16.00 Liceo Artisticodi Zurigo, Parkring 30. La serata si chiuederàcon un aperitivo offerto dalla Federazione delleAssociazioni Lucane in Svizzera. Entrata libera.Collaborazione del Comites di Zurigo.Lunedì 13 maggio a Neuchâtel Ore 18.30 Théâtredu Passage, salle Studio.Martedì 14 maggio a Basilea ore19.30, Allg.Lesegesellschaft Münsterplatz 8.Mercoledì 15 maggio a Svitto, ore 18.00Leutschen Freinbach

Giovedì 16 maggio a San Gallo 19:30 SedeDante e Centro Socio-culturale Unterer Gra-ben 1- St. Gallen.Venerdì 17 maggio a Aarau ore 20.15 AulaNeue Kantonsschule Aarau.Sabato 18 maggio a Bienna ore 17.00 Sede,‘saletta cinfo’ Via Centrale 125.Lunedì 20 maggio a Lucerna ore 19:30, Pfar-reizentrum St. Karl, Spitalstr. 93

quattro anni alcune sottolineano il sensodella pietas di questa città: Matera perL’Aquila, il braille, i defibrillatori nei Sassi. Hai citato alcune delle passate iniziativedel mio comitato club per l'UNESCO e tiringrazio. Non è altro che il percorso nor-male della cultura dei Sassi il vicinato, ilsenso di comunità e di collaborazione , ac-coglienza, solidarietà che era abito di questacomunità, anche nella sua fase di miseria.La pietas che dici è incastonata nei Sassicome lo sono i fossili delle stelle e delleconchiglie nelle sue grotte.

E val la pena di visitare Matera? Non di visitarla. Ma di viverla, di trascorrervidei giorni , di immergersi in essa e perce-pirne l’essenza di cui dicevo prima. Nonuna visita ma un’esperienza delle emozioni.Senza fretta, senza l’ansia dei selfie e deipanorami. Attendere i crepuscoli che mi-schiano le luci nei Sassi alle stelle, seguireil volo dei falchi grillai, pregare nelle chieserupestri. In ascolto, ecco. E magari farneun punto di partenza per visitare altriluoghi della Lucania.

Cosa saranno le conferenze che porterainelle otto sedi delle Società Dante Alighierisvizzere?Saranno un racconto. La vicenda umana diuna città che prese a essere comunità fon-dendosi con la terra, il sole, il cielo e ilmare, perché , sì, dov’è Matera oggi c’era ilmare milioni di anni fa . La storia di Materaè straordinaria, eroica, fatta di crolli e re-surrezioni, oltre che di figli illustri . Se neconosce troppo poco, spesso solo un periodolimitato alle vicende degli ultimi decenni.Cercherò di far fare agli amici svizzeri unviaggio nel tempo, per dare esempio diuna memoria che su se stessa ha continuatoe continua ancora a costruire futuro e saròsupportata in questo da fotografie e docu-menti che proietterò durante gli incontriforniti da uno degli storici più appassionatidella città, Eustachio Nino Vinciguerra,una persona che instancabilmente proponeuna conoscenza di Matera nella sua essenzapiù autentica.

* Giornalista dal 1984, direttore del primoperiodico telematico di Basilicata www.il-pomeridiano.it, dottore magistrale in scien-za della comunicazione, è presente in TRMnetwork dal 1982, dove cura e conducediverse rubriche su politica, cultura e co-stume.

Da Inferno della vergogna a Paradiso di Capitale Europea della Cultura per il 2019

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PREVIDENZA 7Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

Prelievo anticipato e tassazione applicata per chi risiede in ItaliaPrelievo anticipato del capitaleLa legislazione svizzera consentein alcune circostanze di prelevareil capitale corrispondente alle pre-stazioni obbligatorie del secondopilastro (averi di vecchiaia) già pri-ma dell’età pensionabile.Ciò si può verificare, nei seguenticasi:- quando il lavoratore lascia defi-nitivamente la Svizzera; - quando viene intrapresa un’attivitàindipendente non soggetta alla pre-videnza professionale obbligato-ria;- in caso di acquisto o ristruttura-zione dell’abitazione principale;- quando il capitale accumulato èdi importo esiguo.

In merito al ritiro del capitale perespatrio, l’applicazione del Rego-lamento CEE 1408/71 prevede però,all’art. 10, che il rimborso dei fondi,come quelli LPP, quando un lavo-ratore si sposta da un Paese ad unaltro, è possibile solo a condizioneche la persona non sia iscritta aduna assicurazione obbligatoria perla vecchiaia, invalidità e superstitinel nuovo Paese di residenza.Quindi un cittadino dell’UE chelascia definitivamente la Svizzerapotrà ritirare il suo II pilastro,prima di aver raggiunto l’età regolaredi pensionamento (64 anni per ledonne e 65 anni per gli uomini),se non è iscritto all’Istituto di Pre-videnza del Paese in cui va a vivere,ossia l’INPS per l'Italia. Quindi è necessario che il cittadinodimostri di non essere iscritto al-l’INPS.In caso di prelievo anticipato peravvio di un’attività indipendente,al fine di ottenere il prelievo incontanti dei propri averi pensio-nistici, occorre fornire all'istitutodi previdenza la prova dell'avviodell'attività lucrativa indipendente:contratti di locazione, acquisto dimateriale, conferma della CassaAVS, iscrizione nel registro di com-mercio, etc.La richiesta deve pervenire all'isti-tuto di previdenza entro un annodall'inizio dell'attività. È possibile utilizzare i propri fondipensionistici anche per acquistareun'abitazione, per ammortizzareun'ipoteca o acquistare quote dipartecipazione a cooperative di co-struzione di abitazioni. In tal casovi sono tuttavia alcune limitazio-ni:- il prelievo anticipato può essererichiesto al massimo ogni cinqueanni;- dopo i 50 anni è prevista una li-mitazione del prelievo anticipato;- chi è coniugato necessita del con-senso scritto del coniuge (l'unioneregistrata è assimilata al matrimo-nio);in caso di alienazione della propriaabitazione occorre, di regola, re-

stituire l'importo prelevato.L’ultimo caso di prelievo anticipato,di difficile attuazione, si verificaquando, al termine del rapportolavorativo, la prestazione di liberopassaggio è inferiore al contributoannuo personale versato alla cassapensioni.

Tassazione della previdenza professionaleCon la legge 96 del 21 giugno 2017,il Governo italiano, accogliendo

la richiesta di sindacati e patronati,ha parificato a livello fiscale leprestazioni previste dall’assicura-zione del secondo pilastro, siasotto forma di rendita che di ca-pitale, con la rendita AVS del primopilastro, da ormai diversi anni tas-sata al 5%.Se il versamento della prestazioneavviene in Italia dovrebbero esserele banche a trattenere le impostedovute, se, invece, la rendita èversata su un conto svizzero sarà

l’assicurato direttamente a dichiarare larendita attraverso il Modello Unico. Se le banche non provvedono alla trattenutadell’imposta, dovrà essere l’assicurato a re-golarizzare la propria posizione fiscale colModello Unico.L’imposizione in Italia della rendita permetteall’assicurato tramite un apposito formulariodi chiedere il rimborso delle imposte trat-tenute dall’amministrazione fiscale svizzerain fase di versamento della prestazione.

Daniele LupelliPatronato ACLI Losanna

La rubrica della Previdenza Socialea cura del Patronato ACLIUff. di Coordinamento - Servizio Comunicazione

Herostrasse 7 - 8048 ZurigoTel. 044 242 63 83 Mail: [email protected]

BASILEABasilea in italianoMercoledì 8 Maggio, dalle ore 14:00 - Ba-rolo & Friends. “I Vini del Piemonte” vi in-vitano alla III edizione del Barolo &Friends per una degustazione di vini diprestigiose aziende vinicole in una serataesclusiva all’insegna delle eccellenze pie-montesi. L’intero programma è sul sitowww.vinum.eu/piemont. Hall 7 Basel,Dornacherstrasse 192, BasileaMercoledì 8 Maggio, ore 18:30 - Wine &Dine L'angolo di Vino. Consigliato ai veriamanti del vino. Serata all‘insegna delladegustazione di ottimi vini del Sud e digustosi piatti italiani. Maggiori informa-zioni su www.langolo-di-vino.ch. L‘Angolodi Vino, St. Alban-Graben 1, BasileaGiovedì 9 e venerdì 10 Maggio - DerivaUn progetto interdisciplinare di teatro,danza e musica della compagnia teatraleAstragalo. Nel corso dello spettacolo, intedesco e in italiano, saranno trattati temidi attualità sia per l'Italia che per la Sviz-zera. Con Ivana Di Salvo, Ursina NataliaFrüh, Dominique Lüdi e Tassos Tataro-glou. Flatterschafft, Solothurnerstr. 4, Ba-sileaSabato 11 Maggio, ore 11:00 - Festa Plu-rilingue / MehrsprachigkeitsfestL’ IG HSK di Basilea città organizza laprima festa miltilingue durante la quale idocenti dei corsi di lingua e cultura ita-liana svolgeranno un laboratorio, apertoa tutte le visitatrici e i visitatori, in cui sicostruiranno delle marionette di Pinoc-chio, il burattino di Collodi, famoso eamato in tutto il mondo. Interverranno: ilDirettore dell'istruzione di Basilea, Dr.Conradin Cramer; la Direttrice del Theo-bald Baerwart, Tove Specker; il Presi-dente dell’ IG HSK di Basilea, MireilleGast; la responsabile dell’aspetto tecnicodell’ IG HSK BS, Silvia Bollhalder; e moltibambini in molte lingue diverse; L’entrataè gratuita. Per maggiori info: www.vol-ksschulen.bs.ch/hskSchulhaus Theobald Baerwart, Offenbur-gerstrasse 1, BasileaMartedì 14 Maggio, ore 19:30 - Matera,un cammino lungo novemila anni. Confe-renza tenuta dall’Avv. Stefania De Tomache racconterà il percorso della terza cittàpiù antica del mondo passata “Da Infernodella “vergogna” a Paradiso di CapitaleEuropea della Cultura per il 2019”.Evento organizzato dalla Società DanteAlighieri. Allg. Lesegesellschaft, Münster-platz 8, BasileaSabato 18 Maggio, ore 13.30 - Conclu-sione progetto “La cultura della legalità“I Comites di Basilea e di Zurigo hanno ilpiacere di invitarvi all’incontro con Fede-rico Cafiero De Raho “Procuratore Nazio-nale Antimafia e Antiterrorismo“. Inoccasione dell’incontro sarà presentato econsegnato il libro “Costruire la legalità”che raccoglie gli elaborati prodotti daglistudenti coinvolti nel Progetto. ProgettoLegalità promosso dai Comites in collabo-razione con l’Ambasciata d’Italia in Sviz-zera e il CGIE e finanziato dal MAECI.Chiesa S. Pio X , Rümelinbachweg 14, Ba-sileaDomenica 19 Maggio, ore 19:30 - Serataal pianoforte con Uriel Pascucci. Concertopianistico del Maestro Uriel Pascucci cheeseguirà Opere di Beethoven, Messiaen,Pascucci e Musorgskij. Maggiori informa-zioni su www.urielpascucci.com / Preven-dite biglietti su www.ticketcorner.chElisabethen Kirche, Elisabethenstrasse10, Basilea.

ZURIGO

L’ombra di PerseoL’ombra di Perseo è il suo romanzo d’esor-dio di Daniela Mencarelli Hofmann. Editoda Le Mezzelane Casa Editrice, affronta iltema della violenza sul corpo delledonne, un’emergenza sociale che la so-cietà non considera tale e che la giuri-sprudenza tende a minimizzare.Chi ha massacrato Laura, che giace incoma in un letto d’ospedale? Attorno aquesta domanda, che avrà una rispostasolo alla fine del romanzo, si dipana lamatassa di un romanzo che, lungi dall’es-sere strutturato come un giallo, denunciacon grande efficacia la brutalità su cuimolti, troppi uomini basano i loro rap-porti con le donne, siano esse fidanzate,conviventi o spose. L’incontro avrà luogoil 18 maggio 2019 alle 17.00 presso il No-tenpunkt, Froschaugasse 4, a Zurigo.Trama: Marco si sveglia in un letto d’ospe-dale in gravi condizioni e non sa come c’èfinito. Sente un dottore e un poliziotto ac-cordarsi sui tempi dell'interrogatorio, per-ché lui, il paziente, non è ancora fuoripericolo. Marco non ricorda nulla, hacome un buco nero nella testa: se chiudegli occhi, vede solo rosso. Sa di esserestato a Milano a cercare lavoro – avevaun'impresa, ma è fallita – e di aver ripresoil treno e ricominciato a bere, dopo l'umi-liazione dell'ennesimo colloquio...

APPUNTAMENTI

Sede di Aarau Rohrerstrasse 20, Postfach 3542 5001 Aarau Tel. +41 (0) 62/822 68 [email protected] di Basilea Aeschenvorstadt 24, 4051 Basel Tel. +41 (0) 61/27 26 [email protected] di Bellinzona Viale Portone 9 , 6500 BellinzonaTel. +41 (0) 91/825 43 [email protected]

Sede di Lucerna Weystrasse 8 - 6006 Luzern Tel. +41 (0) 41/410 26 46 [email protected] di Losanna Av. L-Ruchonnet 1Case Postale 130 - 1001 Lausanne Tel. +41 (0)21/635 24 [email protected] Sede di San Gallo Heimatstrasse 13, 9008 St. Gallen +41 (0)71/244 81 01 [email protected]

Sede di Zurigo Herostrasse 78048 Zürich Tel. +41 (0)44/242 63 [email protected] di BiascaVia Pini 9, 6710 Biasca Tel. +41 (0)862 23 32 [email protected] di Lugano Via Balestra 19, 6900 Lugano Tel. +41 (0)91/923 97 16 [email protected]

Sede di LocarnoVia Angelo Nessi 22a6600 LOCARNOTel. 091 / 752 [email protected]

Ufficio Coord. Nazionale Zurigo Herostrasse7, 8048 ZürichTel. +41 (0)44/242 63 83 [email protected]

PATRONATO  ACLI

Secondo pilastro

Nel 2017 circa 43 000 persone hannoiniziato a percepire una rendita divecchiaia della previdenza profes-sionale (2° pilastro), mentre circa51 000 persone si sono fatte versareun capitale derivante dal 2° pilastro.Per quanto concerne il 2° pilastro,gli uomini hanno percepito circail doppio delle prestazioni rispettoalle donne. Quasi una persona sudue non aveva ancora raggiuntol’età legale di pensionamento almomento della nuova riscossionedi prestazioni (44% delle donne e46% degli uomini). Quelle più ele-vate sia per le donne sia per gli uo-mini sono state le nuove renditedella previdenza professionale per-cepite prima dell’età legale di pen-sionamento. Questo è quanto emer-ge dagli ultimi risultati della stati-stica delle nuove rendite realizzatadall'Ufficio federale di statistica.Nel 2017 una nuova rendita di vec-chiaia erogata dalla previdenza pro-fessionale ammontava a 1221 franchiper le donne e a 2301 franchi pergli uomini (mediana mensile). Ciòsignifica che nei due casi il 50%delle persone ne hanno percepitauna superiore e il 50% una inferiore.Le cifre relative ai versamenti in

capitale ammontavano a circa 136000 franchi per gli uomini e a 56600 franchi per le donne. Le nettediscrepanze degli importi della pre-videnza professionale tra i generisono in gran parte riconducibili adifferenze nel percorso professio-nale, quali l’abbandono o l’inter-ruzione dell’attività professionaleper ragioni familiari e il lavoropart-time delle donne. Nel 2018era occupato il 76% delle donnecon figli rispetto al 95% degli uo-mini con figli. Lavorava part-timel’80% delle donne con figli attiveprofessionalmente (rispettivamenteil 58% delle donne occupate) ri-spetto al 12% degli uomini con figli(il 14% degli uomini occupati). Nel2017 circa 88 000 persone hannopercepito un capitale di vecchiaiadel pilastro 3a, pari a un versamentodi circa 49 000 franchi per gli uo-mini e di 41 000 franchi abbondantiper le donne (mediana).Pensionamento anticipatoIl 49% degli uomini che nel 2017ha ricevuto per la prima volta unarendita del 2° pilastro e il 44% diquelli che ha percepito una pre-stazione in capitale non avevanoancora raggiunto l’età legale di pen-

sionamento. Per quanto riguarda le donne,le quote corrispondenti ammontavano al 43e al 44%. Al contrario, al primo versamentodella rendita di vecchiaia avevano oltrepassatol’età legale di pensionamento il 12% delledonne e il 6% degli uomini. L’ammontare delle prestazioni si distingueper fascia di età. In ambito di previdenzaprofessionale, gli uomini che alla prima ri-scossione non avevano raggiunto l’età dipensionamento legale di 65 anni hanno per-cepito le rendite più elevate (3009 franchi almese), seguiti dagli uomini che hanno lavo-rato oltre tale età (2144 franchi). Al livellopiù basso si situano, con 1809 franchi, lerendite di vecchiaia dei neo beneficiari di65 anni. Tra le donne il quadro è lo stesso,ma a un livello inferiore. Le rendite di vec-chiaia dell’AVS (1° pilastro), per contro, sonoripartite in maniera pressoché uguale tra igeneri e le diverse fasce di età (medianadegli uomini: 1936 franchi; mediana delledonne: 1754 franchi).Nel 2017 circa un nuovo beneficiario su due(donna o uomo) di una prestazione di cassapensioni ha percepito esclusivamente unarendita (il 47% degli uomini e il 54% delledonne). Circa un terzo ha riscosso esclusi-vamente capitale (uomini: 30%; donne: 33%).Le altre persone (il 23% degli uomini e il13% delle donne) hanno riscosso una pre-stazione combinata di rendita e capitale.

STATISTICA Differenze tra uomini e donne circa le prestazioni del 2° pilastro

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8 ATTUALITÀ Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

Con i suoi 60 000 membri, Syna è la seconda forza sindacale svizzera.

Siamo un’organizzazione inter-professionale indipendente da ogni partito politico, attiva sul piano nazionale nelle branche e nei mestieri dell’artigianato, dell’industria e dei servizi.Democrazia, etica sociale cris-tiana e leale partenariato so-ciale sono la base della nostra attività.

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di Jöelle Herren Laufer di Heks/Eper

Perché le persone migranti sono con-frontate a più ostacoli sul mercatodi lavoro in Svizzera?È complesso. Per le persone migrantiche arrivano in Svizzera con uncontratto di lavoro, generalmentel’integrazione avviene piuttosto fa-cilmente poiché le loro competenzesono subito riconosciute. Invece,per le persone che arrivano attra-verso il sistema di asilo, per il rag-gruppamento famigliare o per glistudi, le loro qualifiche e i loro di-plomi sono difficilmente ricono-sciuti, senza contare le difficoltàlinguistiche, l’assenza di rete socialeo i pregiudizi. I datori di lavoronon vogliono assumersi rischi e leistituzioni sociali ragionano spessoa corto termine, preferendo un’in-tegrazione veloce tramite un im-piego non qualificato. Non esserequalificato però rende infelice epuò essere una fonte di problemidi salute o di depressione, e tuttociò ha un grande costo per la col-lettività.

Qual è l’utilità della convalidazionedei risultati conseguiti o di formazioniqualificanti?Queste procedure hanno un ruolocentrale! Le ricerche dimostranoche le persone che non possiedonotutte le competenze richieste perun determinato posto devono faredegli sforzi di adattamento per po-tersi inserire in modo duraturo. Ladisoccupazione e l’assistenza ra-gionano troppo a corto termine,credendo che una formazione disei mesi basti per fare la differenza.Se oltretutto la persona deve sfamareuna famiglia, non è in grado di po-tersi impegnare in una formazione

più lunga; ma una persona che la-vora per troppo tempo in un postonon qualificato vede il suo capitaleumano degradarsi e fatica a ritrovarele sue competenze iniziali. Si puòdecisamente parlare di uno sprecodi risorse per le persone e per la so-cietà, soprattutto quando si è co-scienti della penuria di manodoperaqualificata in Svizzera.

Sembrerebbe che la Svizzera sia con-frontata a un numero crescente dimigranti che invecchiano e che nonrientrano nei loro paesi d’origine.Come spiegare questo fenomeno?Molti migranti lasciano il loro paesecon degli obiettivi in mente, pen-sando che rientreranno non appenali avranno raggiunti e che si tratteràdi una situazione temporanea. Maalcuni studi dimostrano che, lamaggior parte delle volte, non rie-scono a raggiungere i loro obiettivia corto termine. Intervengono poinuovi fattori, come il fatto di creareuna famiglia. Più il tempo passa,più diventa difficile ritornare nelproprio paese. Senza contare chele persone preferiscono rimanerevicino ai loro figli e ai loro nipoti.Sono d’altronde diventate ancheun po’ estranee alle loro societàd’origine, nonostante a volte nonsi sentano ben integrate nemmenoqui.

Quali sono le implicazioni sulla po-litica sociale?In Svizzera abbiamo avuto per moltotempo l’immagine della personaanziana sedentaria che ha semprevissuto qui e che conosce bene ilsistema. Bisogna però sapere cheoltre ai migranti, anche la popola-zione svizzera conosce delle traiet-torie diversificate: le famiglie ri-

composte così come l’allungamentodella vita delle persone affette daHIV, per esempio, modificano ilpaesaggio. I migranti anziani fannoa loro volta parte di questa diversi-ficazione. Detto ciò, l’informazionedeve tener conto di queste traiettorieparticolari. Inoltre, le prestazionidevono considerare le carriere di-scontinue dovute al lavoro in diversipaesi o al lavoro non dichiarato,anche se nella realtà dei fatti alcunepersone hanno lavorato notte egiorno. Il sistema svizzero è estre-mamente complesso. Perciò, le pre-stazioni complementari, come lecure dentali o il rimborso degli oc-chiali, spesso non vengono richiesteperché non sono conosciute. Sipensa che sia sufficiente tradurrele informazioni in diverse lingue,ma questo non basta per le personepoco scolarizzate. Bisognerebbe po-ter ricorrere ad altri tipi di infor-mazione, privilegiando la via orale

tramite la famiglia o la comunità.

Quali sono le principali questioni da affrontareper questi migranti anziani?La prima questione è il sentirsi a casa daqualche parte. Non è importante unicamenteper loro, ma lo è anche per la loro famiglia,per poter essere fieri delle loro origini e delleloro traiettorie. C’è anche la questione delriconoscimento. È importante poter far partedelle persone che contano all’interno di unasocietà. La loro voce è importante e deveessere sentita. L’autostrada Losanna-Ginevraè stata costruita in gran parte da questi mi-granti! Ci manca un museo della migrazione,come quello di Parigi, per testimoniare del-l’apporto dei migranti alla nostra società.Questo è particolarmente vero in Svizzeradove il 25% della popolazione è straniera ecirca il 40% degli svizzeri hanno la madre oil padre straniero.

Perché bisogna investire energia per informaremeglio questo pubblico?Ogni individuo deve poter essere informato

alliance sud L’invitato: Claudio Bolzman

Spesso si confonde l’uniformità con la parità di trattamento

delle possibilità che esistono senza averel’impressione di elemosinare. Ciò fa partedei diritti di base di una società democraticae contribuisce alla coesione sociale. A livelloeconomico, prendersi il tempo di orientarecorrettamente una persona costa meno allacollettività sulla lunga durata in termini disalute e di prestazioni sociali. Cattivi orien-tamenti in momenti chiave della vita con-ducono a vicoli ciechi e provocano disoccu-pazione, depressione o burn-out. Una buonainformazione evita anche che le persone sol-lecitino i servizi in modo inadeguato, comead esempio congestionare il pronto soccorsodell’ospedale in caso di piccoli malori alposto di consultare il medico curante, purchési sappia a chi bisogna rivolgersi. Spesso siconfonde l’uniformità con la parità di tratta-mento. Uniformizzando il trattamento, sirischia la discriminazione, e ciò crea un’ul-teriore barriera all’accesso alle prestazioni.Ciò che è importante, è garantire l’accessoper tutti, indipendentemente dalle modalità.

Dal suo punto di vista, qual è il ruolo delleONG nell’integrazione dei migranti?Le ONG hanno un ruolo importante da svol-gere, per completare le carenze dello statosociale; i servizi pubblici non hanno semprele risorse per rispondere in modo adeguato atutte le varietà di pubblico. Le ONG hannopiù elasticità per rivolgersi ad un pubblicoparticolare. Possono svolgere il ruolo di me-diatrici e mobilizzano l’energia dei volontariche vogliono mettersi al servizio della co-munità in modo utile e permanente. Hannoanche un ruolo di informatrici per sensibi-lizzare su nuove problematiche che emergonoe cercare di fare pressione.

Il lavoro di EPER (Entraide Protestante Suisse)e del suo progetto “Age et Migration” con imigranti di 55 anni e più, è pertinente?Si tratta di un lavoro ricco e importanteperché tocca le persone anziane migrantipiù precarie, le meno considerate e ricono-sciute, che non sanno a quali prestazionihanno diritto. EPER propone loro uno spaziodi incontro e di socialità con attività adattatee un’informazione mirata che permette lorodi acquistare fiducia.

Il sociologo Claudio Bolzman è professoreall’Alta scuola di lavoro sociale di Ginevra e co-fondatore del gruppo intermigra (intercultu-rale-migrazione-razzismo). Insegna “sociologiadelle migrazioni e delle relazioni interculturali”all’Università di Ginevra, collabora con molteassociazioni ed è autore di numerose ricerchee pubblicazioni su queste tematiche.

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IMPRONTE 9Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

RIFLESSIONI Alfabeto e vita

Lampada per i passi e luce sul camminoSerie di riflessioni sulle lettere del-l’alfabeto, usandole come iniziali diparole riferite a realtà esistenziali oal dialogo tra esseri umani.

di Antonio Spadacini

B è la prima lettera che usiamoper scrivere la parola BACIO, ter-mine che esprime tenerezza efelicità. Parlare di tenerezza e ad-dirittura d’amore in una societàdove regna l’individualismo e unaspietata rivalità significa ignorarela realtà, in cui si è inseriti. Comericonciliare questo, vivendo inpaesi, città e nazioni dove l’in-formazione e l’istruzione nonhanno mai avuto pari? Preferiscoessere ottimista, ma non possoevitare di citare l’affermazione diErich Fromm, psicologo, socio-logo, filosofo, psicoanalista ed ac-cademico tedesco: “L'istruzionefa delle macchine che agisconocome uomini e produce uominiche agiscono come macchine.” Se così è, torna difficile aprire gliocchi ogni mattina per far cola-zione e saper baciare e amare lerealtà che ci circondano, aumen-tando il buon umore mentre si facolazione, pur ricordando ciò cheha scritto sulla colazione CharlesMonroe Schulz, famoso fumet-tista statunitense, conosciuto intutto il mondo per aver creatoPeanuts, fumetto a strisce gior-naliere e a tavole domenicali pub-

blicato negli Stati Uniti d'Americadall’ottobre 1950 al febbraio 2000.Cito questo fumettista perché pia-ce e rasserena questa sua affer-mazione: “Le giornate dovrebberoiniziare con un abbraccio, un ba-cio, una carezza e un caffè. Perchéla colazione deve essere abbon-dante.” Aggiungerei abbondantedi ricerca d’energie e fiducia, ne-

cessarie per superare le difficoltàche la giornata riserva e per evi-tare di assumere il ruolo di mac-chine, escludendo di essere con-siderati come un numero o addi-rittura dimenticati. A tutti vienda chiedersi se c’è qualcuno chesi possa prendere cura, disinte-ressatamente, di ciascuno di noi.Potrebbe essere utile, considerare

il detto di Schulz, un augurio più che unarisposta esaustiva, mantenendo come in-segnamento morale quanto tramanda l’in-segnamento della storia del dialogo traun non credente e un contadino:Un uomo non riusciva a credere che Diolo amasse. Un giorno incontrò un pastoreche, vedendolo molto abbattuto, gli chiese:”Che cosa hai da essere così triste e scon-solato?” “Mi sento immensamente solo”,

Quel tempo è in realtà irripetibile.Per contro, è con maggior forzaindimenticabile. E questa è lanota gioiosa e dolente insieme.Dolente, perché quel tempo dallamemoria non può essere, appunto,ripreso. Inafferrabile entità, ilTempo non perdona. E, mentr'essorichiama nella memoria le vissuteesperienze, nel cuore ne ricreal'immancabile nostalgia, taloracocente. Fu uno scorcio di tempo che inme rinnovò una seconda giovi-nezza. Mi spiego: qualque meseprima di entrare nell'età del pen-sionamento ebbi, da me richiesto,un incontro con colui che da alloraho ritenuto sempre, oggi più chemai, l'amico e maestro, vale a diredon Antonio Spadacini, alloramissionario di Staefa. Egli era allavigilia di succedere come DelegatoNazionale al Delegato delle Mis-sioni Cattoliche di lingua italianain Svizzera. A don Antonio (inseguito monsignore) avevo chiestose egli intravedesse la possibilità“di darmi qualcosa da fare da pen-sionato”. Pochi mesi dopo - previoun congruo esame - egli soddisfecequello che era il mio desiderio.Fu così che, grazie alla fiducia ac-cordatami, mi trovai a lavorareaccanto a lui in alcuni dei compitiinerenti alla Missione di Staefa.Ciò costituì la porta d'ingressoper pervenire ad un consueto con-tatto sincero e cordiale con tan-tissimi fratelli italiani che vivevanoe lavoravano su quel vastissimoterritorio, oggetto delle cure spi-rituali e sociali della Missione ita-liana situata in riva al lago di Zu-rigo.Era il 1998, e a me sembrò chefosse arrivata una seconda prima-vera nella mia vita. Sotto la guidadi monsignor Antonio Spadacinie con l'aiuto della signora Teresa

gli rispose quello “Forse perché Dio non tifa compagnia. “Hai indovinato, replicòl’uomo; “Non ho compagnia di Dio. Nonriesco a credere al suo amore. Come è pos-sibile che ami gli uomini personalmente auno a uno? Sono miliardi e miliardi. Comeè possibile che ami me, proprio me, chemi conosca per nome? Allora il pastoregli indicò la città: “Vedi laggiù la città?Vedi le finestre delle case? Sono tantenon è vero?” “Sì, sono tante che non sipossono contare”, assentì l’uomo. “Alloranon devi disperare. Il sole è uno solo, maogni finestra, anche la più piccola, ognigiorno viene baciata dal sole, nell’arcodella giornata. Forse tu non senti il caloredei raggi dell’amore di Dio perché tienichiusa la finestra”. Almeno per i cristiani Dio si manifestanel modo che abbiamo di relazionarci conchiunque incontriamo sul nostro cammino.Se qualcuno si sente solo e privo dellacompagnia di Dio è perché non è tenutonella giusta considerazione di chi vive conlui. Dio ha accettato di essere “lampadaper i passi e luce sul cammino”. In altreparole, guida per un’esistenza coerente eappagante. È facile fare la gara, in campolaico e religioso, per trovare le parole piùbelle, convincenti ed emozionanti riferiteal bacio. Il denominatore comune, in un’eti-ca condivisa da credenti e no, potrebbeessere quello che porta a condividere comenon esista magia, potere e incantesimocome quelli creati dalla parola in sé e,particolarmente, da quelle usate per defi-nire il termine “bacio”, riconoscendo al-l’anima la capacità di tradurre le emozionial cuore.

Allora il pastore gli indicò lacittà: “Vedi laggiù la città? Vedile finestre delle case? Sono tantenon è vero?” “Sì, sono tante chenon si possono contare”, assentìl’uomo. “Allora non devi dispe-rare. Il sole è uno solo, ma ognifinestra, anche la più piccola,ogni giorno viene baciata dalsole, nell’arco della giornata.

Gli incontri dei pensionati durano tuttora a Stäfa dopo vent'anni!

Prosit dall’Italia con nostalgia

Spampinato - chiave risolutiva de-gli svariati compiti del segretariatodella Missione - mi fu agevole en-trare sempre più nel cuore dellacomunità italiana della Missione. Questa era una fucina pullulanted'iniziative e di opere religiose esocio-culturali, frutto della volontàe genialità dei suoi conduttori(che malinconia assistere oggi aldeclino in cui si è lasciata andaregran parte di queste Missioni!).Un manipolo di volontari vicini ocollaboranti con la Missione simoveva in un ordine e con disci-plina tali da sembrare - senza cherisulti irriverente il paragone – aun nido di formiche, in cui ognisingola collaborante è guidata daun proprio preordinato pianod'azione. Tutto era tenuto insiemeda uno spirito di operosità edunione tra i vari settori di attività. Nella casa, poi, del Missionario,

pur non essendo un“cenacolo”, siteneva“una sorta di agape”, in cuii vari gruppi potevano temprarele loro energie davanti a un descocon pane e companatico buono.pur senza pretese. In alcune cir-costanze, specialmente dopo legrandi funzioni religiose, finitoil rito del desco familiare, si gio-cava a briscola o a scopone. Eranomomenti in cui ci si sentiva leggerie felici, senza subalternità.Prima ancora che iniziassi la miacollaborazione in seno alla Mis-sione, mi si offrì l'occasione difare la conoscenza degli amici delGruppo Ricreativo di Staefa-Ue-rikon per mezzo della “generales-sa” Maria Siravo (così da me chia-mata come riconoscimenfo dellamia stima per il suo dinamismoin varie incombenze della Parroc-chia di Staefa). Questo Gruppo è“per fortuna tutttora attivo come

42anni fa (primato da leggenda!). Il segretodi questa stupefacente corsa nel tempopare consista nel fatto che nel circuito diquesto gruppo siano state messe batteriecome quelle che erano già state inseritenel circuito del collaudato - anni prima -“Apollo 11, che aveva portato l'uomo, Ar-mstrong, a posare per la prima volta ilpiede sulla luna. Fra di me e Maria nacquea poco a poco una sorta d'intesa, o meglio,di collaborazione in questo o in quel settoreche avesse attinenza a questa o a quellainiziativa a livello per lo più sociale. Fucosì che un giorno Maria mi lanciò unafrase che mi lasciò di stucco: “Intendo -disse - fare in modo che una volta al mesesi dedichi una giornata ai pensionati”. Ideageniale! Maria chiese non il mio parere, ma l'aiuto.E l'idea risvegliò in me la voglia di far sìche essa si traducesse in un programma dialtissima valenza sociale. V'è da aggiungereche lo stupore da me allora provato trovavala sua vera ragion d'essere perché, dal puntodi vista socialmente realizzativo, era davveroun'idea ancor sospesa nell'iperuranio...Gli incontri dei pensionati durano tuttoraa Staefa dopo vent'anni! Dite quel che volete, ma, dopo questi schiz-zi, ritengo che non ci sia bisogno di dilun-garsi in disquisizioni davanti a voi, stimatepensionte e altrettanto stimati pensionati. Non mi resta che invitarvi ad alzare i calicie brindare con l'aromatizzato spumante dicirccostanza, al suono dell'Inno nazionaleitaliano. Prosit! Buona salute e Lunga vita!

Leo Auri

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allora”, mi conferma Maria. Esso vanta unalusinghiera longevità: è sorto infatti ben

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10 CULTURA Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

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zurigo 3

dossier 4

PATRONATO INAS-CISL 7

IL COMMENTO 2

moda 11

zurigo Incontro con lo scrittore Enrico Deaglio sabato 18 maggio, ore 18.00, Glasmalergasse 6

Storia vera e terribile tra Sicilia e AmericaCon questo suo libro, Deaglio, ormai“cittadino” americano per molti mesil’anno, approfondisce la vicenda conricerche sul campo, documenti d’ar-chivio, testimonianze, colloqui constorici. In Storia vera e terribile traSicilia e America, tradotto anche intedesco (Eine wahrhaft schrecklicheGeschichte zwischen Sizilien undAmerika), Enrico Deaglio ricostruiscecon forza narrativa una storia vera.New Orleans 1899: il linciaggio di 5siciliani. 10.000 nuovi schiavi in ungiallo tra Sicilia e America.

In una calda notte di luglio del1899, la sconosciuta Tallulah – unpuntino sulla mappa del NuovoMondo, trecento chilometri a norddella famosa New Orleans – fu tea-tro di un linciaggio collettivo, im-motivato e feroce. La causa? Unacapra abbandonata per strada avevainfastidito un dottore e provocatouna sparatoria; poi una «folla or-dinata» aveva provveduto al lin-ciaggio immediato di cinque per-sone. Non «negri» come era abi-tudine in quelle lande, ma contadinisiciliani, un clan familiare di fratellie cugini emigrati dal paese di Ce-falù. Il nostro governo chiese spie-gazioni; non le ebbe, ma ottenneuna ricompensa e tutto finì lì. Inrealtà, osserva Enrico Deaglio, «lastoria era molto più grande. Piùgrande vuol dire più orrenda, piùinfame, più misteriosa, ma anchepiù avventurosa e quasi fiabesca».L’inchiesta del reporter-scrittore,alla Truman Capote, segue la veritàletteraria, esplora i luoghi, scavadetriti di memorie e archeologiedi testimonianze, delinea i contorniumani di una violenza totale. Ma

poi, di rimando in rimando e ditraccia in traccia, necessariamentesi allarga svelando in quel criminecollettivo soltanto il precipitare diuno scenario molto vasto. Un ordineeconomico che aveva bisogno, neimalfamati lavoratori siciliani, diuna nuova «razza maledetta» chesostituisse gli schiavi liberati dellepiantagioni. Una deportazione tran-soceanica concepita ai tempi diGaribaldi, alimentata da scienziatirazzisti, proprietari terrieri, gover-nanti risorgimentali spaventati dalloro nuovo popolo, un atto di na-scita segreto della nuova Italia.Deaglio ripercorre quel lungo viag-gio verso la forca con gli oggetti

trovati in una valigia abbandonata:l’inquietante quadro di Antonelloe la sua somiglianza con gli occhi ela pelle dei poveri linciati; i segnidel loro peregrinare tra sommossee pogrom; l’utopia della terra, lamitica fondazione della «nuova Pa-lermo» sulle rive del Mississippi,una spilla di brillanti che scompare.Chi e che cosa uccise i cinque un-derdog di Cefalù? La soluzione diun giallo di 115 anni fa si riveleràmolto attuale. Moderna e vicina anoi, purtroppo.

Enrico Deaglio - Dopo essersi lau-reato in Medicina a Torino nel 1971,ha lavorato come medico presso

l’ospedale Umberto I. A metà degli anni Set-tanta ha iniziato l’attività giornalistica: giàdirettore dei quotidiani Lotta Continua eReporter, ha collaborato con La Stampa, IlManifesto, Epoca, Panorama e l’Unità. Dal1997 al 2008 ha diretto il settimanale Diario.Negli anni Ottanta ha lavorato come gior-nalista televisivo per Mixer, occupandosi inparticolare delle vicende della mafia in Sicilia,e ha condotto vari programmi di reportage,inchieste e documentazione sociale su Raitre. Tra le sue pubblicazioni si ricordano leopere di narrativa Cinque storie quasi vere(1989), Il figlio della professoressa Colomba(1992), Zita (2011), i libri inchiesta La banalitàdel bene - Storia di Giorgio Perlasca (1991,da cui il film TV Perlasca - Un eroe italiano,2002), Raccolto rosso (1993). Nel 2012 ha

pubblicato Il primo anno senza di loro.Ritratti di illustri e non illustri che se nesono andati (con A. Jacchia) e Il vile agguato,mentre è del 2013 La felicità in America, rac-colta di racconti di trent'anni di viaggi negliStati Uniti, del 2014 Indagine sul ventennio,ricostruzione degli ultimi due decenni dellascena politica italiana, del 2015 Storia vera eterribile tra Sicilia e America e del 2018 il ro-manzo La zia Irene e l'anarchico Tresca.

L’incontro con Enrico Deaglio avrà luogo Sabato18 maggio, ore 18.00, Glasmalergasse 6, aZurigo. L'incontro sarà moderato dalla tra-duttrice Ruth Gantert e sarà condotto initaliano e tedesco. Entrata 15 fr. Annunciarsipresso [email protected] oppure tel. 044 291 11 33.

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ECCELLENZE ITALIANE 11Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

La mostra “centomiti” e l’omaggiodel museo Nicolis al made in Italycon il marchio Bianchi

di Maria Vittoria Alfonsi

Alla Fiera di Verona, l’11 e il 12 mag-gio prossimi torna Verona LegendCars, il salone delle auto d’epoca a360° con 1000 modelli in vendita,le più belle auto dei club storici euna mostra eccezionale che rac-conterà la storia e le innovazionidell’auto: “Centomiti”, rassegna coni 100 modelli più rappresentativi,dalle origini ai giorni nostri, seguiràun filo narrativo che va dall’avventodelle principesche Isotta Fraschini,nei primissimi anni '900, alle supercar elettriche.Una mostra, quindi, che richiamaun grande pubblico internazionaleamante delle auto d’epoca. E nonsolo. Perché ecco il Museo Nicolisin una duplice e significativa par-tecipazione alla mostra - oltre checon la Lancia Lambda del 1927 -con tre eccezionali pezzi da colle-zione che raccontano la storiad’Italia: la “Bianchi 59 Sport, del1935; l'elegante “parsimoniosa Bian-

territori

AVIS Baden, nuove opportunità d’incontro

AUTO d'EPOCA Le più belle auto dei club storici in una mostra

Legends Cars: auto d’epoca a 360 gradi

di Miranda Secco

Ultimamente si è parlato molto diAVIS, e della sua peculiarità rispettoalle altre associazioni italiane al-l’estero. L’AVIS in Svizzera esisteed è conosciuta essenzialmente peril suo scopo principale: promuoverela donazione di sangue nella terrain cui viviamo, a prescindere danazionalità, religione, credo poli-tico, colore della pelle. Donaresangue è un segno di appartenenzae un gesto di gratitudine verso lasocietà che ci ospita e in cui cre-sciamo i nostri figli.Come tutte le associazioni, negliultimi anni AVIS ha sofferto delladisaffezione da parte dei soci diprima generazione, unita alla dif-ficoltà a coinvolgere le generazionisuccessive. È così che nel consigliodirettivo della sezione di Baden cisiamo chiesti che cosa possiamooffrire di diverso ai soci che perfortuna ci seguono ancora. L’ideaè quella di dare loro una ragionein più di sentirsi parte di una bel-lissima realtà, con una importantemissione sempre attuale, e cheinoltre promuove integrazione einclusione.

Le occasioni di interagire con i no-stri soci non sono molte. Le do-nazioni collettive al Kantonsspitaldi Baden, ma tanti vanno a donarein altri giorni, per comodità. L’as-semblea annuale. Il sito internet –che però fornisce passivamente in-formazioni – e da qualche tempola pagina Facebook, limitatamenteperò ai nostri soci che hanno unprofilo Facebook!Tra le idee proposte per dare piùpossibilità d’incontrarsi, abbiamo

voluto lanciare quella di organizzareincontri informali con soci o co-noscenti che vogliono raccontarcila loro storia, o che desideranocondividere informazioni su temiche interessano la vita di tutti igiorni.Sono nati così gli “Incontri AVIS”.La cornice è il Centro Italiano diEnnetbaden, che tra l’altro è anchela nostra sede. Il bar apre solo pernoi. Luigi e Antonio ci preparanodeliziosi stuzzichini mentre l’ospite

Il Museo Nicolis e l’omaggio al Made in Italy con il marchio Bianchi.

Non vi possono essere dubbi: inItalia, le “grandi dinastie” dellamoda rappresentano un punto d’or-goglio, ed esempio.

di Maria-Vittoria Alfonsi

Così come dal teatro al cinema -con i grandissimi Scarpetta-De Fi-lippo, i Ninchi, e poi i De Sica,Gassman, Tognazzi - nel tessilepossiamo - fra gli altri - ricordarei Zegna, e nell’abbigliamento la“superfamiglia” Missoni, nella qua-le Rosita - giovanissima ottanta-settenne - discendente da una fa-miglia di industriali tessili (giàsua mamma, Diamante Jelmini,era dirigente d’azienda), straor-dinaria, attivissima, di prima mat-tina può essere nella casa di Su-mirago, poco dopo la si trova aMilano, e la sera a Parigi. O inuno dei trenta punti vendita Mis-soni nel mondo; oltre a quelli inItalia, ricordiamo i due negozi di

della serata ci presenta il suo argomento.Seguono domande, scambi di idee, discus-sioni… e intanto chi vuole può ordinare unbicchiere di vino, una bibita, un caffè.Il primo incontro è stato con l’autrice dellibro “Milena e i suoi fratelli”, Elena Colonna,che ha parlato della sua l’esperienza di rifu-giata in Svizzera tra il 1943 e il 1945. Untema che ha suscitato curiosità e interesse,visti i tanti paralleli tra esperienze similivissute nei decenni seguenti, e tutt’ora untema attuale.A breve il prossimo incontro: questa volta si

parlerà di salute, in particolare di benesserementale. La dottoressa Simona Gabbani,psicoterapeuta, toccherà uno dei più frequentidisagi contemporanei: la depressione. Qualiconseguenze può avere sulla nostra vita esulla vita di chi ci circonda, come riconoscernei segnali, e che cosa si può fare per prevenirlae combatterla. L’appuntamento è per il 16maggio alle ore 18,30, al Centro Italiano –Sonnenbergstrasse 23, Ennetbaden. Apertoa tutti, può essere l’occasione per chi ancoranon ci conosce per saperne di più su AVIS esulla donazione di sangue.

china” (ovvero la moto di successo nel do-poguerra) del 1950, e la “Specialissima Girod’Italia” del 1961 (la nuova “rivoluzionaria”bici Bianchi, con cui venne consacrato allastoria il “Campionissimo” Fausto Coppi).Bicicletta con la quale il Museo Nicolis anti-cipa l’arrivo della tappa finale del Giro d'Italiaa Verona, il prossimo 2 giugno. Inoltre, peralimentare la leggenda, presenta straordinaripezzi, pietre miliari della sua collezione,che raccontano proprio il Giro d’Italia e gliuomini che l’hanno reso celebre, con unainedita esposizione che sarà presto a dispo-sizione di appassionati ed esperti.Silvia Nicolis, Presidente del Museo, hadetto: “La partecipazione a Verona LegendCars è sempre un appuntamento atteso e unmodo per incontrare il nostro pubblico piùesigente, veri appassionati di tecnica e mec-canica”. Inoltre, ha aggiunto, “Quest’annoabbiamo voluto celebrare la tappa finale delGiro d’Italia con Bianchi, un marchio che siè cimentato con successo nelle due e quattroruote, orgoglio del Made in Italy”. Conclu-dendo: “Anche la tappa finale del Giro d’Italiaa Verona, così come Verona Legend Cars,rappresentano un’occasione straordinariaper la città, per il nostro Museo e per tuttigli appassionati che lo visitano, per scoprirei migliori valori dello sport, eredità e bellezzadelle nostre collezioni”.

generazioni al vertice

Miami - uno per Missoni, uno perM; due appena aperti, uno a Ban-gkok, ed uno a New York, e frapoco saranno aperti quelli di HongKong e di Singapore. Accanto aRosita ecco Angela - degna figliasua e dell'indimenticabile Ottavio- direttore creativo e presidentedell’azienda, e sua figlia Margherita(la terza generazione), che seguele orme di nonni e mamma.Fra le grandi - anzi, grandissime -famiglie del mondo moda ecco inprimo piano pure i Ferragamo,tutti i figli nell’attività cominciatada papà, il grande Salvatore, eproseguita dalla straordinaria Wan-da, che prese le redini dell’azienda

giovanissima, quando prematura-mente mancò il marito, riuscendoad inculcare nei sei figli la passioneper l’attività paterna, poi allargataai vari settori dell’abbigliamento.Oggi, con Giovanna, Massimo,Leonardo, Ferruccio (sono pur-troppo scomparse Fiamma e Ful-via) vi è pure la terza generazione:come la figlia di Leonardo, MariaSole, architetto e designer, creatricedi gioielli e accessori che ora, perla grande mostra al Museo Ferra-gamo, ha creato l’abito-gioielloArtemisia, utilizzando pelli di scar-to (fra le super-innovazioni, nellamostra vi sono anche una t-shirte un cardigan realizzati con l’oran-

ge filer, tessuto ottenuto con gli scarti dellebucce d’arancia).Tre generazioni pure per i Versace, partendodalla mamma, sarta apprezzatissima a Reg-gio Calabria, ecco l’indimenticabile Gianni,e Donatella; ed ora anche Francesca, figliadi Santo, laureata alla Saint Martin Schooldi Londra, creatrice di moda e accessori(con predilezione per le borse) che, peraltro,vuole affermarsi “brillando di luce propria”,non per il grande cognome che porta.Giustamente orgogliosa di proseguire l’at-tività dell’indimenticabile mamma Laura(e ancora prima di nonna Delia), invece, èLavinia Biagiotti Cigna, che rappresentauna piacevole sorpresa vedendo come abbiasaputo prendere abilmente in mano le redinidel Gruppo, diventandone presidente e

CEO, nominando vice presidente una per-sona di grande abilità qual è Michele Norsa(già in Valentino, poi in Ferragamo), oltread interessarsi “da sempre” del Golf MarcoSimone, di cui mamma Laura era presidente,lei vice, e dove si terrà - per la prima voltain Italia! - la famosa Ryder Cup nel 2022.Ecco, quindi, i quattro figli di Gerolamo(Gimmo) Etro, che si sono suddivisi i varicompiti dell’azienda: Ippolito (Strategic Of-fice), Jacopo (direttore creativo delle colle-zioni Casa e Accessori, linee mobili e tessuti),Kean (direttore creativo collezioni uomo)e Veronica (direttore creativo collezionidonna).Da ricordare, ovviamente, sono i tre fratelliRossetti, Dario, Diego e Luca, che si sonosuddivisi i compiti, proseguendo l’attivitàdi papà Renzo (che venne definito “the Ge-nius in the Styling”) sempre affiancato damamma Lisetta, dotata di sensibilità ed in-telligenza straordinarie.Eccezionali, straordinari, indimenticabili:definizioni che si sono ripetute, ma indi-spensabili, reali, per queste autentiche ec-cellenze italiane.

Le grandidinastie della moda

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Dal furbettoal risparmiatore:i clienti da incubopergliHotel

TENDENZE

12 SOCIETÀ E TEMPO LIBERO

ROMA - Viaggiatori distratti che sidimenticano le proprie cose in hotel,clienti che si portano via oggettidalle camere, ogni soggiorno puòtrasformarsi in un aneddoto o storiada raccontare. Ma mettendosi dal-l’altra parte, da quella di chi in al-bergo ci lavora, le cose cambiano. Ilmotore di ricerca Jetcost.it ha sele-zionato, in base ad un sondaggio, i10 comportamenti più curiosi degliospiti, alcuni molto più frequenti diquanto si possa immaginare, che in-fastidiscono di più addetti alla re-ception e personale. Ecco quindi i 10tipi di clienti “speciali” poco amati:1) Il “furbetto”, quello che assicura diaver prenotato con molto anticipo,e a un ottimo prezzo, ma non ha laricevuta che lo dimostri; è esigente,pretende vari servizi, vuole una ca-mera piuttosto che un’altra, anchese l’hotel è al completo. Un soggettoche risulta particolarmente difficileda gestire se non parla neanche unadelle lingue in cui si esprime il per-sonale dell’albergo. 2) Il “tontolone”,anche se educato e obbediente, fafatica a comprendere. Un soggettonon così frequente, ma capita. Unavolta, ad esempio, pare che uncliente di un hotel di Edimburgoabbia chiamato la reception per sa-pere come fare a uscire dalla stanzasenza “creare problemi”, in quantosull’unica porta vedeva appeso il car-tello con la scritta “Non disturbare”.3) L’“ingordo”, colui che davanti a unbuffet si riempie il piatto fino a farlotraboccare, prende ognuna dellecose a disposizione e poi lascia quasitutto. Completa questa categoria ilcliente che si prepara spuntini e pa-nini damangiare durante il giorno esi porta via vasetti di marmellata emiele. E a volte anche la saliera. 4) Il“maniaco del pulito”, quello che usatre o quattro asciugamani per unadoccia e li getta a terra subito perfarseli cambiare. Ignora i cartelli chenelle camere ricordano di essereparsimoniosi nel chiedere il cambiodella biancheria, per lo spreco di de-tersivo, acqua ed energia e l’impattodevastante sull’ambiente. SecondoJetcost, proponendo uno sconto pergli asciugamani non cambiati molticlienti diventerebbero subito “am-bientalisti”. 5) Il “burlone”, quelloche infastidisce bussando alla portadi un amico o di un estraneo o chegli fa arrivare il servizio in cameranon richiesto, spesso in orari impro-babili. Con il suo atteggiamento nonsolo infastidisce la vittima dei suoischerzi, ma crea anche un danno, in

mani per pulire il pavimento, rotolidi carta igienica per incartare oggettidelicati da mettere in valigia che hacomprato nel viaggio. 19) Il “sedut-tore”, l’ospite, che sia un lui o unalei, che cerca il flirt a tutti i costi, emette in atto le sue tattichemiglioridi conquista con addetti alla recep-tion, camerieri, personale vario. Unodei suoi trucchi più comuni, se-condo Jetcost, è tentare un approc-cio con addetti allamanutenzione oresponsabili delle camere: li chia-mano per un guasto alla doccia e sifanno trovare in accappatoio o conun asciugamano in vita con la lucesoffusa.

POLPETTE DI MERLUZZO

Ingredien�: 600 grammi di file�o dimerluzzo, 100 grammi di mollica dipane, 2 uova, prezzemolo, uno spic-chio d’aglio, parmigiano reggiano grat-tugiato, olio di semi sale, pepe, �mo.

Preparazione: Me�ere la mollica delpane in un mixer, frullarla e me�erlain una ciotola. Togliere le lische ai fi-le� di merluzzo e tritarli finementecon un coltello. Aggiungere ilmerluzzoalla mollica di pane, me�ere il �mo eil prezzemolo tritato e l’aglio schiac-ciato. Aggiungere le uova, il parmi-giano, un pizzico di sale e un po’ dipepe. Mescolare per amalgamare

l’impasto e formare delle piccole pol-pe�e. Passare le polpe�e nella farinae friggerle in abbondante olio di semiben caldo per un paio di minu�.Quando le polpe�e saranno dorate,scolarle e me�erle su un pia�o condella carta assorbente. Far in�epidirele polpe�e prima di servirle.

SEMIFREDDO AGLI AMARETTI

Ingredien�: 200 grammi di amare�, 3uova, 200ml di panna fresca, 3 cuc-chiai di zucchero semolato.

Preparazione: Aprire le uova e sepa-rare i tuorli dagli albumi. Me�ere ituorli in una ciotola e aggiungere lo

zucchero. Montare le uova e lo zuc-chero con le fruste ele�riche fino a ot-tenere un composto spumoso.Sbriciolare gli amare�e aggiungerli alcomposto di uova e zucchero. In un’al-tra ciotola me�ere gli albumi e mon-tare a neve ferma con le frusteele�riche. Aggiungere gli albumimon-ta� al composto di tuorli e amare� emescolare delicatamente dal bassoverso l’alto. Montare anche la pannafresca e aggiungerla delicatamente alcomposto. Versare il composto in unostampoda plumcake e lasciar riposarein frigo per circa 2 ore. Sformare il se-mifreddo sopra un pia�o da portata eservire decorando con qualche ama-re�o intero.

Corriere degli ItalianiMercoledì 12 aprile 2017

L’INDAGINE Il motore di ricerca Jetcost.it ha stilato le 10 tipologie meno amate

Scaricare le tensioni dopo una giornata pe-sante (41%), rimanere in forma dal punto divista fisico (39%) e soprattutto dimostrarea se stessi che le sfide si possono vincere(53%). Queste le principali motivazioni chespingono gli italiani a scegliere la corsa.Uno sport oggi amatissimo da un numerosempre maggiore di persone che, talvolta,ne fanno una vera e propria ragione di vita.Secondo uno studio della rivista specializ-zata Correre, sono 39.098 gli italiani chenel 2016 hanno concluso almeno una ma-ratona e il numero continua a crescere dianno in anno. Uno sport che è diventato unvero e proprio trend, prediletto da celebri-ties e influencer, come Bradley Cooper oEmmaWatson, spesso immortalati sui ta-bloid internazionali in tenuta da running, eraccontato attraverso blog e biografie. Ilmotivo di tanta passione può trovare con-ferma nella scienza, che ha codificato come“runner’s high” (sballo del corridore) la sen-sazione di euforia che molti atleti riscon-trano durante un’attività sportivaprolungata, data dal rilascio di endorfine daparte dell’ipofisi durante un allenamento dialmeno trenta minuti. Quel che è certo èche, al di là degli effetti neurochimici, anchela spinta motivazionale psicologica rendela corsa una vera e propria metafora di vitaper coloro che vengono definiti “EverydayClimbers”, persone che ogni giorno si dannoun obiettivo da raggiungere e hanno losguardo fisso alla cima. E’ quanto emergeda un’indagine condotta da Levissima,sponsor quest’anno della EA7 Emporio Ar-mani Milano Marathon su circa 2.500 per-sone di età compresa tra i 18 e i 60 anni erealizzata con metodologia WOA (WebOpinion Analysis) attraverso un monito-raggio online sui principali social network,blog, forum e community specializzate, perdefinire che rapporto hanno gli italiani conla corsa.

Mol� clien� sono un vero e proprio incubo per chi lavora in Hotel

La ricetta

GLI ITALIANI?UN POPOLODI RUNNER

quanto, sia il cliente che l’hotel si ri-fiutano di pagare per l’ordine finto.6) L’“astemio”, il cliente che dice dinon bere nulla dalminibar, anche sepoi mancano diverse bottiglie, e al-cune risultano riempite con altri li-quidi simili. Molti hotel, a causa deiproblemi avuti con questa tipologiadi ospiti, hanno deciso di far trovarei minibar vuoti nelle stanze. Per es-sere riempiti è necessario chiederealla reception, una scocciatura in piùper quelli onesti. 7) Il “sordo”, quelloche alza al massimo il volume dellatelevisione o la musica pensando diessere l’unico ospite dell’hotel oparla al telefono cellulare urlando.

Un soggetto molto frequente anchein treno, nonostante si ricordinospesso le regole di buona educa-zione. 8) Il “risparmiatore”, quelloche si porta cibo e bevande in ca-mera o ordina telefonicamente damangiare davanti alla tv, ma dal-l’esterno. E poi chiede posate, tova-glioli, ghiaccio e tovaglia dalristorante dell’albergo, lasciando iresti della pizza o della cena cinesenei cartoni inmezzo alla stanza, o liabbandona in corridoio. 9) Il “lu-rido”, quello che utilizza gli oggetti ei servizi dell’hotel per altre cose; adesempio coperte o fogli per togliereil fango da sotto le scarpe, asciuga-

sudokule soluzioni

cruciverbapastore-31.CompagniadiInterventoOpe-rativodeiCarabinieri -32.Scrisse ilDevul-gari eloquentia -36. Lamemoria del com-puter-37.LacittàdellaFonteAretusa(sigla)-38.Linguaprovenzale-40.Concetto,con-vinzione-41.Atteggiamentochetendeapri-vilegiare i risultati concreti - 45. Insieme e"itbe"èunacanzonedeiBeatles-46.Com-messi, dipendenti - 47. In fondo alla fila -50.UntempoerachiamatoTeverone-51.Medici in prima linea - 52. Donna dell'etàdella pietra - 54.Notiziario regionale - 55.Negazione-56. IlFaustodellacanzone-58.La parade dellamusica - 60. La Federazio-nedelleracchette-61.DurantelaguerradelPeloponneso fu alleata prima di Sparta epoidiAtene-63.Puntocardinale-65.War-hol fu il vatediquellapop-66.Monastero,isolamento -68.Tutt'altro cheamore -69.UnPaeseattualmentedilaniatodallaguer-ra civile - 71. Viene dopo Tizio e Caio - 72.Una civiltà precolombiana - 73. Mezzopesante -74. Strumentomusicale.

Verticali1.Scrisse "Lapeste" -2.Unsalutodefiniti-vo -3. Livorno sulle targhe -4. Il Tsefiloso-fo cinese -5.Attente, circospette -6. L'En-drigo della canzone - 7. ConfederazioneEuropeadei Sindacati -8.Sidicealbrindisi- 9.Cortile, corte - 10. Il Passos della lette-

ratura-12. IlMorettidelcinema-14.Quello-18.UnioneEuropea-19. L'ultima tassa sugli immobili -21. Le elle della elle -23.Dieciarabi - 26.Gioielli con pietre incise - 28. Può seguire la crisi - 30. Ititoli più importanti vanno inprima -31.Accortezza, buonsenso -32. Protrarre, trascinare - 33. La Faccio della politica - 34. Chiaro,definito -35.Tarantosulle targhe-36.Si cibanodipredevive -37.Pali che chiudono l'accesso - 39. Bacato, cattivo - 41. Quella diMichelangeloè immortale -42. La sigladella capitale -43. Lavoròcon Scarpelli -44.D'accordo -48. Laparteoccidentale dell'attua-lepenisolabalcanica -49. LaDanielaMigliettadella canzone -51.Ennasulle targhe -53. Intera, salva -57.Sidicechecuriogni ferita- 59.Grigiore, noia - 60. L'"Esercito del popolo" della Colombia -61.Articoli scritti sui banchi - 62. Bruce Springsteen canta quello"in theU.S.A." -64.Montesucuiècostruita lacittàdiGerusalem-me-67.Ungrupporocknonchéuntipodi sonno -68.Organizza-zioni nongovernative -70.Dentro, all'interno.

Orizzontali1. LaMaria della lirica -7. L'Urss secondo i russi - 10. Sì aMosca - 11. Addossato,circostante -13.Una zia... senza testa -14.Monossidodi carbonio -15. Simbolodelmendelevio - 16. Tra il giallo e il marrone - 17. Fastosi, grandi - 20.Un sinda-cato - 22. Ciascuno, tutti - 24. Firmamento poetico - 25. La bella Valeria attrice -26.ComitatoOlimpicoInternazionale-27. Il redi Jarry-29.Te...aParigi -30. Ildio

12 TEMPO LIBERO Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

TENDENZE L’export agroalimentare cresce dell’1,4%, Germania, Francia, Usa e Uk i primi mercati EVENTI

Come vola il made in ItalyIl cibo vale 41 miliardi

FESTA PERLEONARDONEL MONDO

L’agroalimentare “made in Italy” nel mondo vale 41 miliardi di euro all’anno e cresce del +1,4%. Ma per sapere dove va e da dove par-te l’export, quali sono i maggio-ri mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati arriva la mappa: “L’agroalimentare italiano nel mondo”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Coldiretti Lom-bardia, con Promos Italia sui settori dell’agricoltura, della pe-sca, dell’allevamento, dell’indu-stria alimentare e delle bevande, esclusi silvicoltura e tabacco. La mappa, disponibile in italiano e inglese, è scaricabile in internet. Una mappa che arriva nei giorni di “Milano Food City”, la settima-na dedicata al cibo e alla cultura della sana alimentazione, fino al 9 maggio. “Parlare e ragionare di cibo – spiega Giovanni Benedetti, Direttore della Coldiretti Lom-bardia e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – non è più solo un tema per addetti ai lavori, ma significa prendere in conside-razione una leva strategica per lo sviluppo economico e occupa-zionale del nostro Paese. L’anda-mento sui mercati esteri potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internaziona-le, che fattura oltre 100 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si ri-chiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà naziona-le”. Agroalimentare italiano nel mondo: Germania, Francia, Sta-ti Uniti, Regno Unito i maggiori mercati per l’export. Prima la Ger-mania (+1,6%) seguita da Francia (+4,3%), Stati Uniti (+4%) e Re-gno Unito (+1,6%). Tra le prime 20 in crescita anche Polonia (+6,3%), Svezia e Australia (+3,8%). Au-menti più contenuti per Giappone e Russia, rallenta la Cina. E se la Germania e la Francia sono i primi acquirenti per quasi tutti i prodot-ti, gli Stati Uniti eccellono per vini (+4%), acque minerali (+7,4%) e oli, la Spagna per pesce fresco, le Filippine (+36,4%) e la Grecia (+7,1%) per alimenti per animali, il Regno Unito per animali vivi e loro prodotti (+33,1%). Il Regno Unito al secondo posto per frut-ta e ortaggi lavorati e conservati

Dal furbettoal risparmiatore:i clienti da incubopergliHotel

TENDENZE

12 SOCIETÀ E TEMPO LIBERO

ROMA - Viaggiatori distratti che sidimenticano le proprie cose in hotel,clienti che si portano via oggettidalle camere, ogni soggiorno puòtrasformarsi in un aneddoto o storiada raccontare. Ma mettendosi dal-l’altra parte, da quella di chi in al-bergo ci lavora, le cose cambiano. Ilmotore di ricerca Jetcost.it ha sele-zionato, in base ad un sondaggio, i10 comportamenti più curiosi degliospiti, alcuni molto più frequenti diquanto si possa immaginare, che in-fastidiscono di più addetti alla re-ception e personale. Ecco quindi i 10tipi di clienti “speciali” poco amati:1) Il “furbetto”, quello che assicura diaver prenotato con molto anticipo,e a un ottimo prezzo, ma non ha laricevuta che lo dimostri; è esigente,pretende vari servizi, vuole una ca-mera piuttosto che un’altra, anchese l’hotel è al completo. Un soggettoche risulta particolarmente difficileda gestire se non parla neanche unadelle lingue in cui si esprime il per-sonale dell’albergo. 2) Il “tontolone”,anche se educato e obbediente, fafatica a comprendere. Un soggettonon così frequente, ma capita. Unavolta, ad esempio, pare che uncliente di un hotel di Edimburgoabbia chiamato la reception per sa-pere come fare a uscire dalla stanzasenza “creare problemi”, in quantosull’unica porta vedeva appeso il car-tello con la scritta “Non disturbare”.3) L’“ingordo”, colui che davanti a unbuffet si riempie il piatto fino a farlotraboccare, prende ognuna dellecose a disposizione e poi lascia quasitutto. Completa questa categoria ilcliente che si prepara spuntini e pa-nini damangiare durante il giorno esi porta via vasetti di marmellata emiele. E a volte anche la saliera. 4) Il“maniaco del pulito”, quello che usatre o quattro asciugamani per unadoccia e li getta a terra subito perfarseli cambiare. Ignora i cartelli chenelle camere ricordano di essereparsimoniosi nel chiedere il cambiodella biancheria, per lo spreco di de-tersivo, acqua ed energia e l’impattodevastante sull’ambiente. SecondoJetcost, proponendo uno sconto pergli asciugamani non cambiati molticlienti diventerebbero subito “am-bientalisti”. 5) Il “burlone”, quelloche infastidisce bussando alla portadi un amico o di un estraneo o chegli fa arrivare il servizio in cameranon richiesto, spesso in orari impro-babili. Con il suo atteggiamento nonsolo infastidisce la vittima dei suoischerzi, ma crea anche un danno, in

mani per pulire il pavimento, rotolidi carta igienica per incartare oggettidelicati da mettere in valigia che hacomprato nel viaggio. 19) Il “sedut-tore”, l’ospite, che sia un lui o unalei, che cerca il flirt a tutti i costi, emette in atto le sue tattichemiglioridi conquista con addetti alla recep-tion, camerieri, personale vario. Unodei suoi trucchi più comuni, se-condo Jetcost, è tentare un approc-cio con addetti allamanutenzione oresponsabili delle camere: li chia-mano per un guasto alla doccia e sifanno trovare in accappatoio o conun asciugamano in vita con la lucesoffusa.

POLPETTE DI MERLUZZO

Ingredien�: 600 grammi di file�o dimerluzzo, 100 grammi di mollica dipane, 2 uova, prezzemolo, uno spic-chio d’aglio, parmigiano reggiano grat-tugiato, olio di semi sale, pepe, �mo.

Preparazione: Me�ere la mollica delpane in un mixer, frullarla e me�erlain una ciotola. Togliere le lische ai fi-le� di merluzzo e tritarli finementecon un coltello. Aggiungere ilmerluzzoalla mollica di pane, me�ere il �mo eil prezzemolo tritato e l’aglio schiac-ciato. Aggiungere le uova, il parmi-giano, un pizzico di sale e un po’ dipepe. Mescolare per amalgamare

l’impasto e formare delle piccole pol-pe�e. Passare le polpe�e nella farinae friggerle in abbondante olio di semiben caldo per un paio di minu�.Quando le polpe�e saranno dorate,scolarle e me�erle su un pia�o condella carta assorbente. Far in�epidirele polpe�e prima di servirle.

SEMIFREDDO AGLI AMARETTI

Ingredien�: 200 grammi di amare�, 3uova, 200ml di panna fresca, 3 cuc-chiai di zucchero semolato.

Preparazione: Aprire le uova e sepa-rare i tuorli dagli albumi. Me�ere ituorli in una ciotola e aggiungere lo

zucchero. Montare le uova e lo zuc-chero con le fruste ele�riche fino a ot-tenere un composto spumoso.Sbriciolare gli amare�e aggiungerli alcomposto di uova e zucchero. In un’al-tra ciotola me�ere gli albumi e mon-tare a neve ferma con le frusteele�riche. Aggiungere gli albumimon-ta� al composto di tuorli e amare� emescolare delicatamente dal bassoverso l’alto. Montare anche la pannafresca e aggiungerla delicatamente alcomposto. Versare il composto in unostampoda plumcake e lasciar riposarein frigo per circa 2 ore. Sformare il se-mifreddo sopra un pia�o da portata eservire decorando con qualche ama-re�o intero.

Corriere degli ItalianiMercoledì 12 aprile 2017

L’INDAGINE Il motore di ricerca Jetcost.it ha stilato le 10 tipologie meno amate

Scaricare le tensioni dopo una giornata pe-sante (41%), rimanere in forma dal punto divista fisico (39%) e soprattutto dimostrarea se stessi che le sfide si possono vincere(53%). Queste le principali motivazioni chespingono gli italiani a scegliere la corsa.Uno sport oggi amatissimo da un numerosempre maggiore di persone che, talvolta,ne fanno una vera e propria ragione di vita.Secondo uno studio della rivista specializ-zata Correre, sono 39.098 gli italiani chenel 2016 hanno concluso almeno una ma-ratona e il numero continua a crescere dianno in anno. Uno sport che è diventato unvero e proprio trend, prediletto da celebri-ties e influencer, come Bradley Cooper oEmmaWatson, spesso immortalati sui ta-bloid internazionali in tenuta da running, eraccontato attraverso blog e biografie. Ilmotivo di tanta passione può trovare con-ferma nella scienza, che ha codificato come“runner’s high” (sballo del corridore) la sen-sazione di euforia che molti atleti riscon-trano durante un’attività sportivaprolungata, data dal rilascio di endorfine daparte dell’ipofisi durante un allenamento dialmeno trenta minuti. Quel che è certo èche, al di là degli effetti neurochimici, anchela spinta motivazionale psicologica rendela corsa una vera e propria metafora di vitaper coloro che vengono definiti “EverydayClimbers”, persone che ogni giorno si dannoun obiettivo da raggiungere e hanno losguardo fisso alla cima. E’ quanto emergeda un’indagine condotta da Levissima,sponsor quest’anno della EA7 Emporio Ar-mani Milano Marathon su circa 2.500 per-sone di età compresa tra i 18 e i 60 anni erealizzata con metodologia WOA (WebOpinion Analysis) attraverso un monito-raggio online sui principali social network,blog, forum e community specializzate, perdefinire che rapporto hanno gli italiani conla corsa.

Mol� clien� sono un vero e proprio incubo per chi lavora in Hotel

La ricetta

GLI ITALIANI?UN POPOLODI RUNNER

quanto, sia il cliente che l’hotel si ri-fiutano di pagare per l’ordine finto.6) L’“astemio”, il cliente che dice dinon bere nulla dalminibar, anche sepoi mancano diverse bottiglie, e al-cune risultano riempite con altri li-quidi simili. Molti hotel, a causa deiproblemi avuti con questa tipologiadi ospiti, hanno deciso di far trovarei minibar vuoti nelle stanze. Per es-sere riempiti è necessario chiederealla reception, una scocciatura in piùper quelli onesti. 7) Il “sordo”, quelloche alza al massimo il volume dellatelevisione o la musica pensando diessere l’unico ospite dell’hotel oparla al telefono cellulare urlando.

Un soggetto molto frequente anchein treno, nonostante si ricordinospesso le regole di buona educa-zione. 8) Il “risparmiatore”, quelloche si porta cibo e bevande in ca-mera o ordina telefonicamente damangiare davanti alla tv, ma dal-l’esterno. E poi chiede posate, tova-glioli, ghiaccio e tovaglia dalristorante dell’albergo, lasciando iresti della pizza o della cena cinesenei cartoni inmezzo alla stanza, o liabbandona in corridoio. 9) Il “lu-rido”, quello che utilizza gli oggetti ei servizi dell’hotel per altre cose; adesempio coperte o fogli per togliereil fango da sotto le scarpe, asciuga-

sudokule soluzioni

cruciverbapastore-31.CompagniadiInterventoOpe-rativodei Carabinieri -32.Scrisse ilDevul-gari eloquentia -36. Lamemoria del com-puter-37.LacittàdellaFonteAretusa(sigla)-38.Linguaprovenzale-40.Concetto,con-vinzione-41.Atteggiamentochetendeapri-vilegiare i risultati concreti - 45. Insieme e"itbe"èunacanzonedeiBeatles-46.Com-messi, dipendenti - 47. In fondo alla fila -50.UntempoerachiamatoTeverone-51.Medici in prima linea - 52. Donna dell'etàdella pietra - 54.Notiziario regionale - 55.Negazione-56. IlFaustodellacanzone-58.La parade dellamusica - 60. La Federazio-nedelleracchette-61.DurantelaguerradelPeloponneso fu alleata prima di Sparta epoidiAtene-63.Puntocardinale-65.War-hol fu il vatediquellapop-66.Monastero,isolamento -68.Tutt'altro cheamore -69.UnPaeseattualmentedilaniatodallaguer-ra civile - 71. Viene dopo Tizio e Caio - 72.Una civiltà precolombiana - 73. Mezzopesante -74. Strumentomusicale.

Verticali1.Scrisse "Lapeste" -2.Unsalutodefiniti-vo -3. Livorno sulle targhe -4. Il Tsefiloso-fo cinese -5.Attente, circospette -6. L'En-drigo della canzone - 7. ConfederazioneEuropeadei Sindacati -8.Sidicealbrindisi- 9.Cortile, corte - 10. Il Passos della lette-

ratura-12. IlMorettidelcinema-14.Quello-18.UnioneEuropea-19. L'ultima tassa sugli immobili -21. Le elle della elle -23.Dieciarabi - 26.Gioielli con pietre incise - 28. Può seguire la crisi - 30. Ititoli più importanti vanno inprima -31.Accortezza, buonsenso -32. Protrarre, trascinare - 33. La Faccio della politica - 34. Chiaro,definito -35.Tarantosulle targhe-36.Si cibanodipredevive -37.Pali che chiudono l'accesso - 39. Bacato, cattivo - 41. Quella diMichelangeloè immortale -42. La sigladella capitale -43. Lavoròcon Scarpelli -44.D'accordo -48. Laparteoccidentale dell'attua-lepenisolabalcanica -49. LaDanielaMigliettadella canzone -51.Ennasulle targhe -53. Intera, salva -57.Sidicechecuriogni ferita- 59.Grigiore, noia - 60. L'"Esercito del popolo" della Colombia -61.Articoli scritti sui banchi - 62. Bruce Springsteen canta quello"in theU.S.A." -64.Montesucuiècostruita lacittàdiGerusalem-me-67.Ungrupporocknonchéuntipodi sonno -68.Organizza-zioni nongovernative -70.Dentro, all'interno.

Orizzontali1. LaMaria della lirica -7. L'Urss secondo i russi - 10. Sì aMosca - 11. Addossato,circostante -13.Una zia... senza testa -14.Monossidodi carbonio -15. Simbolodelmendelevio - 16. Tra il giallo e il marrone - 17. Fastosi, grandi - 20.Un sinda-cato - 22. Ciascuno, tutti - 24. Firmamento poetico - 25. La bella Valeria attrice -26.ComitatoOlimpicoInternazionale-27. Il redi Jarry-29.Te...aParigi -30. Ildio

Si celebra nei prossimi mesi in tutta Euro-pa il cinquecentenario della morte del Genio toscano Leonardo da Vinci. Oggi nel ca-stello di Amboise, dove si spense il grande maestro, verrà inaugurata la mostra “1519, la morte di Leonardo, la costruzione di un mito” sugli ultimi anni dell’ artista che sarà visitabile fino al 31 agosto); nel vicino Ca-stello di Clos-Lucé che fu la dimora di Le-onardo negli ultimi tre anni, dal 30 maggio al 30 settembre si potrà ammirare l’ arazzo raffigurante “L’ ultima cena” , il capolavoro in seta e argento tessuto nelle Fiandre che fu offerto in dono da re Francesco I a Papa Clemente VII, dato in prestito dai Musei Vaticani. Il Louvre, dove sono conservate quasi un terzo delle opere attribuite a Le-onardo, renderà omaggio all’ artista dal 24 ottobre al 24 febbraio 2020 con una mostra straordinaria in cui si potranno ammirare, oltre alla Gioconda, La Vergine delle rocce e il Ritratto di dama. A Londra, alla Que-en’ s Gallery di Buckingham Palace, dal 24 maggio al 13 ottobre la Royal Collection che conserva la collezione di disegni leonarde-schi più importante al mondo ne presenterà 200, alcuni mai esposti prima in pubblico. Altri 80 “voleranno” ad Edimburgo per una mostra allestita alla Queen’ s Gallery nel Palace of Holyroodhouse dal 22 novembre al 15 marzo 2020. La Kunsthalle di Amburgo esporrà i 4 disegni di Leonardo che conserva dal 5 al 19 giugno. La Spagna, infine, dedica a Leonardo una mostra in due sedi a Ma-drid: la Biblioteca Nazionale e il Palacio de las Alhajas: nella prima sono esposti i due Codici che mostrano le ricerche dell’ artista in vari ambiti, tra cui l’ ingegneria, la mecca-nica e l’ arte; nella seconda si può ammirare la “Tavola Lucana”, opera di attribuzione in-certa, da alcuni considerata l’ unico autori-tratto di Leonardo(fino al 19 maggio).Intan-to continua il dibattito sulla ciocca di capelli ritrovata ed attribuita al Genio.

e per gelati, l’Austria al terzo per cereali e riso. In forte crescita per vini la Polonia (+23,3%) e l’Austra-lia (+18,5%) ma anche la Francia (+10,1%), l’Indonesia per alimenti per animali (+100,7%), la Cina per cioccolato, caffè e spezie (+21,7%), il Canada per formaggi (+27,2%), la Russia per la pasta (+43,5%), la Spagna per frutta (+22,5%) e gra-naglie (+13,6%), la Croazia per oli (+35,2%), la Slovenia e il Vietnam per carni (+17% circa), l’Unghe-

ria per pesci lavorati e conservati (+44,1%) e il Portogallo per i pro-dotti di acquacultura (+209%). Emerge da elaborazioni della Camera di commercio di Mila-no Monza Brianza Lodi insieme a Coldiretti Lombardia e Promos Italia su dati Istat, anni 2018 e 2017. I prodotti “made in Italy” più esportati. Cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti pronti con 7 miliar-di di euro (+3,6%), seguiti dai vini con 6,2 miliardi (+3,3%), vengono

poi pane, pasta e farinacei con 3,9 miliardi di euro (+2,5%) ma anche 3,5 miliardi (+4,2%). Superano i 3 miliardi di euro anche frutta (+2,4%), prodotti lattiero-case-ari (+3,2%), carni e prodotti non lavorati da colture permanenti (tra cui uva, agrumi). Gli aumen-ti più consistenti si registrano per pane e prodotti di pasticceria con 1,2 miliardi (+72%), prodotti per animali (+10,5%) e gelati (+7,4%). I maggiori esportatori italiani? Cuneo e Verona con 3 miliardi di euro. Al terzo posto sale Milano con 1,6 miliardi, +4,4%. Vengono poi Parma 4°, Bolzano 5°, Salerno 6° e Modena 7°. Tra le prime ven-ti posizioni la maggiore crescita a Cuneo (+11%), Ravenna (+8,1%) e Treviso (+6,2%). Lombardia con 6,4 miliardi di export rappresenta circa un sesto del totale italiano. Oltre a Milano, 3° in Italia, tra le prime 20 ci sono anche Bergamo 12° con 880 milioni circa (+5,9%) e Mantova 19° con 661 milioni. A crescere di più sono però Lodi (+7,1%) e Como (+6,2%). Como leader italiana in pesci, crosta-cei lavorati e conservati (con 155 milioni, +8,9%), Brescia 8° e Mi-lano 17°, Lodi prima per prodotti lattiero-caseari dove rappresenta un decimo del totale nazionale, +9,4% con Mantova 5°, Cremona 6°, Brescia 8°, Bergamo 9° e Mila-no 14°. Pavia eccelle invece per gra-naglie, amidi e prodotti amidacei (17% nazionale, +4,3%), Milano è prima per prodotti da forno e terza per cioccolata, caffè e spezie.

La ricetta

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ATTUALITÀ 13Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

Le imminenti votazioni per il nuovoParlamento europeo sono decisa-mente più sentite rispetto alleprecedenti. Tre le modalità alter-native di voto per i cittadini italianiresidenti all'estero. L’auspicio chela partecipazione dei connazionalipossa essere più sostanziosa ri-spetto a quelle delle elezioni degliultimi anni. Gli obiettivi sui qualilavora il Consiglio generale degliitaliani all’estero.

di Michele Schiavone*

Le imminenti elezioni europeeoltre alla scelta dei 751 rappre-sentanti per il rinnovo del Parla-mento serviranno ad indicare ilPresidente della Commissioneeuropea. Esse interessano i cit-tadini dei 28 Paesi che compon-gono l’Unione europea e tra loroanche i residenti nel Bel Paeseed i nostri connazionali che vi-vono all’estero. Mentre in Italia, con l’avvicinarsialla data delle urne stabilite peril 26 maggio, cresce la tensionepolitica tra i partiti per acquisireil consenso delle elettrici e deglielettori che parteciperanno alleelezioni, diverso è il clima per icittadini italiani che vivono fuoridal nostro Paese. Dei sei milioni di connazionaliresidenti all’estero oltre la metàvive in uno dei restanti 27 paesi

che compongono l’Unione euro-pea o in paesi europei non ade-renti all’Unione, il resto invece èresidente negli altri continenti. Tutti loro godono degli stessi di-ritti e doveri come coloro che vi-vono in Italia e, quindi, sono po-tenziali elettrici ed elettori. Adifferenza delle elezioni legislativenazionali, per quelle europee sonopreviste altre forme di parteci-pazione.

VOTO IN ITALIA, NEGLI UFFICI CONSOLARI E ALLE LISTE LOCALINon essendo previsto il votoper corrispondenza, i cittadiniitaliani residenti all'estero pos-sono partecipare alle elezionidel parlamento europeo con tremodalità alternative: recandosiin Italia presso il comune incui hanno l'iscrizione all'Airee usufruiscono delle agevola-zioni di viaggio previste dallalegge; recandosi presso l’Ufficioconsolare italiano di competen-za nei quali sono allestiti circa300 seggi (in questo caso vieneconsegnata all'elettore la schedadi una delle cinque circoscri-zioni elettorali europee in Ita-lia); scegliendo di votare lascheda nazionale e i candidatidel paese europeo in cui si tro-vano (in tal caso devono for-malizzare nei tempi previsti larichiesta per essere inclusi nel-

l'elenco del comune estero di residen-za).Il sistema elettorale utilizzato dall’Italiaper le elezioni europee penalizza queicittadini italiani all’estero che scelgonodi partecipare alle elezioni nei consolatisia per la scarsissima o quasi inesistenteinformazione sui programmi elettorali,sia per i pochissimi seggi, che li co-stringono spesso a compiere impegnativispostamenti per esprimere il voto e,quindi, a disertare le urne. Le basse percentuali di partecipazione,che vanificano le ingenti spese per larealizzazione della tornata elettorale,invece di spingere il governo a rivederele modalità di voto e a promuoverenuove modalità per far aumentare lapartecipazione ed estendere la demo-crazia di questa istituzione sovranazio-nale, diventano a posteriore argomentitendenziosi per mettere in discussioneil diritto di voto degli italiani all’estero.

DAL 2024 VOTO PER CORRISPONDENZACon molta probabilità sarà l’ultima voltache i cittadini italiani residenti nei paesiextra europei saranno penalizzati dal-l’attuale modalità di voto perché, per leelezioni del 2024, per tutti gli statimembri entrerà in vigore la nuova di-rettiva che impone di prevedere l’usodel voto per corrispondenza o telematicoper i cittadini residenti in paesi terziall’Ue e l’Italia dovrà adeguarsi. Sono trascorsi tanti anni da quando ilConsiglio generale degli italiani all’esterosollecita il Parlamento italiano a favorire

VERSO LE VOTAZIONI

Elezioni europee e italiani all’estero

la partecipazione attiva e passivadei nostri connazionali resi-denti in Europa nei paesi di re-sidenza. I tempi sono maturiper questa nuova assunzione diresponsabilità, che sostanzial-mente rafforzerebbe l’identifi-cazione dei cittadini verso leistituzioni europee, accrescendolo spirito dei padri fondatori,che vollero un’Europa dei cit-tadini rappresentanti di Staticonfederati. Con l’estensionedella partecipazione anche allavita politica si permetterebbe,de facto, a moltissimi italianidi partecipare alla vita attivanei paesi di residenza e a faravanzare l’auspicato processod’integrazione europea.

QUALE EUROPA, IMMIGRAZIONE, DIRITTIDI MOBILITA’ E CLIMALe prossime votazioni si preannuncianodecisamente più sentite rispetto alle pre-cedenti: come europei ci troviamo di frontea molte sfide, dall’immigrazione ai cam-biamenti climatici, dalla disoccupazionegiovanile alla protezione dei dati e al ri-conoscimento dei diritti per i cittadinieuropei in movimento. Quest’ultimo punto è l’obiettivo sul qualesta lavorando da tempo il Consiglio gene-rale degli italiani all’estero. Con il votodel 26 maggio, potremo partecipare atti-vamente per scegliere in che modo af-frontarle. Infine auspichiamo che la par-tecipazione degli italiani all’estero possaessere più sostanziosa rispetto a quelledelle elezioni degli ultimi anni.

* Segretario Generale CGIE

I Comites di Basilea e di Zurigo hanno il piacere di invitare la S.V. all’incontro con

In occasione dell’incontro sarà presentato e consegnato il libro “Costruire la legalità”

in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Svizzera e

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RaiTreRete

4Canale

5TvSvizzera

RaiDueRaiUno

14 PROGRAMMI TV dal 12 al 18 maggio Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

domenica 12

10.55 RELIGIONE Santa Messa12.00 RELIGIONE Angelus12.20 RUBRICA Linea Verde13.30 Tg114.00 SHOW Domenica In17.35 SHOW La prima volta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

00.05 RUBRICA Speciale Tg101.10 Tg1 - Notte01.35 RUBRICA Applausi

13.00 RUBRICA I grandi protagonisti 14.00 Tg Regione/Tg314.30 RUBRICA 1/2 h in più15.35 RUBRICA La Grande Storia17.20 RUBRICA Kilimangiaro Collection19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.30 RUBRICA Grande Amore

23.40 Tg Regione/Tg3 nel mondo00.10 RUBRICA L’ora di legalità02.10 RUBRICA Fuori orario

12.00 Tg4 - Telegiornale12.30 TVM La signora in giallo14.32 FILM Un piedipiatti e mezzo16.52 FILM Gli uomini della terra selvaggia18.55 Tg4 - Telegiornale19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 INFO Stasera weekend

23.51 FILM Bis - Ritorno al passato01.45 Tg4 night news03.04 FILM Il trionfo dell’amore

12.00 RUBRICA Melaverde13.00 Tg513.40 RUBRICA L’arca di Noè14.00 SOAP Beautiful/Una vita/Il segreto17.20 SHOW Domenica Live18.45 QUIZ Caduta libera20.00 Tg520.40 SHOW Paperissima Sprint

00.00 SHOW Tiki Taka01.40 NEWS Tg5 - Notte02.16 SHOW Paperissima Sprint

13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TELEFILM Hamburg Distretto 2116.52 TVM Nella mente di Kate17.30 Tgcom18.50 Tg4 - Telegiornale19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 INFO Stasera Italia

00.30 SHOW Mia Martini Top Secret01.25 SHOW Mia Martini - Miei compagni di viaggio 1983

13.00 Tg5 13.40 SOAP Beautiful/Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.10 REAL Grande Fratello16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.40 RUBRICA X - Style01.05 Tg5 - Notte01.40 SHOW Striscia la notizia

13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TELEFILM Hamburg Distretto 2116.39 FILM Ucciderò Willie Kid18.55 Tg4 - Telegiornale19.30 NEWS Fuori dal coro19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 RUBRICA Stasera Italia

22.30 SOAP Una vita23.32 FILM Bounce01.57 RUBRICA Stasera Italia

13.00 Tg5 13.40 SOAP Beautiful/Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.10 REAL Grande Fratello16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

23.30 RUBRICA Matrix01.29 Tg5 - Notte02.05 SHOW Striscia la notizia

13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TELEFILM Hamburg Distretto 2116.35 FILM Il giardino di gesso18.55 Tg4 - Telegiornale19.30 NEWS Fuori dal coro19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 RUBRICA Stasera Italia

23.52 FILM Jobs01.14 Tg4 Night news02.22 RUBRICA Stasera Italia

13.00 Tg5 13.40 SOAP Beautiful/Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.10 REAL Grande Fratello16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.30 Tg5 - Notte01.10 SHOW Striscia la notizia01.32 TALK Uomini e donne

13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TLF Hamburg distretto 2116.34 FILM Rollercoaster17.13 NEWS Meteo.it18.55 Tg4 - Telegiornale19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 RUBRICA Stasera Italia

00.34 FILM Bambola01.47 Tg4 Night News02.41 RUBRICA Stasera Italia

13.00 Tg5 13.40 SOAP Beautiful/Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.10 REAL Grande Fratello16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.30 Tg5 - Notte01.06 SHOW Striscia la notizia01.33 TALK Uomini e donne

13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TLF Hamburg distretto 2116.22 FILM Tre uomini in fuga18.55 Tg4 - Telegiornale19.30 NEWS Fuori dal coro19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 RUBRICA Stasera Italia

00.30 TELEFILM Motive01.25 RUBRICA Modamania 02.05 Tg4 Night news

13.00 Tg5 13.40 SOAP Beautiful/Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.10 REAL Grande Fratello16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.30 Tg5 - Notte01.33 TALK Uomini e donne05.15 NEWS Tg5

12.30 RUBRICA Ricette all’italiana13.00 RUBRICA Parola di pollice verde14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TELEFILM Hamburg Distretto 21 16.40 TELEFILM Colombo 18.55 Tg4 - Telegiornale19.30 SOAP Tempesta d’amore20.30 RUBRICA Stasera Italia weekend

23.47 FILM Cornetti alla crema01.45 Tg4 Night news02.08 RUBRICA Stasera Italia weekend

11.00 RUBRICA Forum13.00 Tg513.40 SOAP Beautiful/Una vita15.10 SOAP Il segreto16.10 RUBRICA Verissimo18.45 QUIZ Caduta libera20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.40 Tg5 - Notte01.16 SHOW Striscia la notizia01.43 TELEFILM L’onore e il rispetto

07.10 RUBRICA Strada Regina07.30 RUBRICA Cuntrast08.00 RUBRICA Colazione con Peo10.30 RUBRICA Paganini12.30 Telegiornale12.45 TELEFILM L’ispettore Barnaby - Rompere la catena14.20 DOC Asia: vite segrete, luoghi nascosti 15.00 F1 Gran Premio di Spagna16.00 Telegiornale fl ash17.05 TELEFILM Le avventure di Hooten & the Lady18.00 Telegiornale18.10 RUBRICA Il giardino di Albert19.00 RUBRICA Il Quotidiano 19.20 RUBRICA Il gioco del mondo20.00 Telegiornale20.40 RUBRICA Storie21.55 TELEFILM The day23.40 Info notte23.55 Meteo notte00.05 FILM I perfetti innamorati

08.35 RUBRICA Il gioco dei ricordi09.05 TLF Squadra Speciale Colonia09.50 DOC I cuccioli delle pianure10.35 TELEFILM Guardia Costiera11.20 TELEFILM Squadra Speciale Cobra 1112.05 TELEFILM Baby Daddy - Mary-Art12.30 Telegiornale12.45 GIOCO Molla l’osso13.15 TELEFILM L’uomo di casa13.40 TELEFILM Monk14.20 TELEFILM Le sorelle McLeod15.10 TLF I misteri di Murdoch16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.40 GIOCO Via col venti23.20 RUBRICA I misteri di Murdoch23.45 TELEFILM Major Crimes00.30 FILM Il passato

08.50 TLF Squadra Speciale Colonia09.40 DOC Asia: la via delle religioni10.30 TELEFILM Guardia Costiera11.15 TLF Squadra Speciale Cobra 1112.05 TLF Baby Daddy - Fratelli rivali12.30 Telegiornale12.45 GIOCO Molla l’osso13.15 TELEFILM L’uomo di casa13.35 TELEFILM Monk14.20 TELEFILM Le sorelle McLeod15.10 TELEFILM I misteri di Murdoch16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.40 GIOCO Via col venti21.10 TELEFILM Grey’s Anatomy22.00 TELEFILM Take two23.10 TELEFILM Suits23.55 FILM Evita01.45 RUBRICA Filo diretto (r)

08.30 RUBRICA Il gioco dei ricordi08.55 TLF Squadra Speciale Colonia09.40 DOC Asia: la via delle religioni10.35 TELEFILM Guardia Costiera11.15 TLF Squadra Speciale Cobra 1112.05 TELEFILM Baby Daddy12.30 Telegiornale12.45 GIOCO Molla l’osso13.15 TELEFILM L’uomo di casa13.35 TELEFILM Monk14.20 TELEFILM Le sorelle McLeod15.10 TELEFILM I misteri di Murdoch16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.40 GIOCO Via col venti21.10 RUBRICA Falò22.30 RUBRICA Il fi lo della storia23.50 TELEFILM The Catch - Il nuovo accordo - Il martello

08.25 RUBRICA Il gioco dei ricordi08.55 TLF Squadra Speciale Colonia09.40 DOC Asia: la via delle religioni10.30 TELEFILM Guardia Costiera11.15 TELEFILM Squadra speciale Cobra 1112.05 TELEFILM Baby Daddy12.30 Telegiornale12.45 GIOCO Molla l’osso13.15 TELEFILM L’uomo di casa13.35 TELEFILM Monk14.20 TELEFILM Le sorelle McLeod15.10 TELEFILM I misteri di Murdoch16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.40 GIOCO Via col venti21.10 RUBRICA Patti Chiari22.25 RUBRICA Tempi moderni23.15 TELEFILM Law & Order: Criminal Intent

08.00 RUBRICA Colazione con Peo10.25 FILM I puffi : viaggio nella foresta segreta12.05 RUBRICA Segni dei tempi12.30 Telegiornale12.45 DOC Bande e cuori13.15 RUBRICA Tempi moderni13.45 RUBRICA Patti Chiari (R)15.10 TELEFILM Padre Brown16.05 FILM L’incredibile storia di Winter il delfi no 218.05 RUBRICA Scacciapensieri18.35 RUBRICA Strada regina19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.40 RUBRICA Insieme19.45 RUBRICA Lotto Svizzero20.00 Telegiornale20.30 TALK SHOW Politicamente scorretto21.00 SHOW Eurovision Song Contest 201923.20 Info Notte00.15 FIL M È solo la fi ne del mondo

11.10 RUBRICA Mezzogiorno In Famiglia 13.00 Tg2 - Giorno/Tg2 Motori14.00 RUBRICA Quelli che aspettano15.00 CICLISMO Giro d’Italia 102a edizione19.40 TELEFILM N.C.I.S. Los Angeles20.30 Tg2 - 20.3021.00 RUBRICA Quelli che il calcio dopo il Tg

22.10 TELEFILM F.B.I.23.00 RUBRICA La Domenica Sportiva00.50 RUBRICA L’altra DS

13.30 Tg1 14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg1/Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg120.30 GIOCO Soliti Ignoti - Il Ritorno

23.40 RUBRICA Che fuori tempo che fa01.15 Tg1- Notte01.40 RUBRICA Sottovoce

13.20 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg314.50 TgR Leonardo/TgR Piazza Affari15.20 RUBRICA TG3 #Stavolta voto16.45 RUBRICA Aspettando Geo/Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob/Che ci faccio qui20.45 TELEFILM Un posto al sole

23.10 RUBRICA Prima dell’alba00.00 Tg3 Linea notte/TG Regione01.05 RUBRICA RaiNews24

13.00 Tg2/Tg2 Costume e società 13.50 RUBRICA Tg2 Medicina 3314.00 RUBRICA Rai Cultura14.30 CICLISMO Giro d’Italia 102a edizione18.15 Tg218.50 TELEFILM Hawaii Five-019.40 TELEFILM N.C.I.S.20.30 Tg2 - 20.30

23.40 RUBRICA Povera Patria01.30 RUBRICA Sorgente di vita02.00 TELEFILM Blue Bloods

13.30 Tg1 14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg1/Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg120.35 GIOCO Soliti Ignoti - Il Ritorno

23.35 RUBRICA Porta a Porta01.20 Tg1 - Notte 01.55 RUBRICA Cinematografo

13.15 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg314.50 TgR Leonardo/TgR Piazza Affari15.55 TELEFILM Doc Martin16.45 RUBRICA Aspettando Geo/Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

00.00 Tg3 Linea notte/TG Regione01.05 RUBRICA Save the Date01.35 RUBRICA RaiNews24

14.20 TELEFILM Le sorelle McLeod15.10 TELEFILM I misteri di Murdoch16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.45 GIOCO Via col venti

22.00 TLF The Rookie - Via libera22.45 SHOW Borotalk23.55 FILM Auguri per la tua morte

13.00 Tg2/Tg2 Medicina 3314.00 RUBRICA Detto Fatto14.30 CICLISMO Giro d’Italia 102a edizione18.30 Rai Tg Sport Sera18.50 TELEFILM Hawaii Five-019.40 TELEFILM N.C.I.S.20.30 Tg2 - 20.3021.00 RUBRICA Tg2 Post

00.00 RUBRICA Fatti Unici01.20 FILM Madonna che silenzio c’è stasera

11.30 SHOW La prova del cuoco13.30 Tg1 14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg1/Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

23.35 RUBRICA Porta a Porta01.10 Tg1 - Notte01.45 RUBRICA Cinematografo

13.20 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg314.50 TgR Leonardo/TgR Piazza Affari15.20 RUBRICA Tg3 #Stavolta voto16.45 RUBRICA Aspettando Geo/Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

00.00 Tg3 Linea notte/TG Regione01.05 RUBRICA ‘14-’18 Grande Guerra...02.05 RUBRICA RaiNews24

13.00 Tg2/Tg2 Medicina 3314.00 RUBRICA Rai Cultura14.30 CICLISMO Giro d’Italia 102a edizione18.15 Tg218.30 RUBRICA Rai TG Sport Sera19.40 TELEFILM N.C.I.S.20.30 Tg2 - 20.3021.00 RUBRICA Tg2 Post

23.35 FILM La parrucchiera01.20 FILM Passione02.45 TELEFILM Piloti

13.30 Tg1 14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg16.40 Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

23.35 RUBRICA Porta a Porta01.20 Tg1 - Notte 01.55 RUBRICA Cinematografo

13.15 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg314.50 TgR Leonardo/TgR Piazza Affari15.30 TELEFILM Doc Martin16.15 RUBRICA Aspettando Geo/Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

23.15 RUBRICA Ossigeno00.00 Tg3 Linea notte/TG Regione01.05 RUBRICA Memex Doc

13.00 Tg2/Tg2 Medicina 3314.00 RUBRICA Rai Cultura14.30 CICLISMO Giro d’Italia 102a edizione18.15 Tg218.30 Rai Tg Sport Sera18.50 TELEFILM N.C.I.S.20.30 Tg2 - 20.3021.00 RUBRICA Tg2 Post

23.35 SHOW Stracult Live Show00.45 FILM Il Labirinto del Fauno02.35 RUBRICA Tg2 Eat Parade

13.30 Tg1 14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg1/Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg120.30 GIOCO Soliti Ignoti - Il Ritorno

00.00 RUBRICA TV701.15 Tg1 - Notte 01.50 RUBRICA Cinematografo

13.15 RUBRICA L’Africa di Livingstone14.00 Tg Regione/Tg314.50 TgR Leonardo/TgR Piazza Affari16.00 TELEFILM Doc Martin16.45 RUBRICA Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

23.00 RUBRICA Todo cambia00.00 Tg3 Linea notte/TG Regione01.10 RUBRICA Terza pagina

11.10 RUBRICA I fatti vostri 13.00 Tg2/Tg2 Eat Parade14.30 CICLISMO Giro d’Italia 102a edizione18.15 Tg218.30 Rai Tg Sport Sera19.40 TELEFILM N.C.I.S.20.30 Tg2 - 20.3021.05 RUBRICA Tg2 Post

23.35 FILM Tracers01.05 RUBRICA Calcio&Mercato03.20 FILM Machan

13.30 Tg1 14.00 RUBRICA Linea Blu15.00 RUBRICA Passaggio a Nord-Ovest15.55 RUBRICA A sua immagine16.30 Tg116.40 RUBRICA ItaliaSi’!18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

00.45 RUBRICA Top - Tutto quanto fa tendenza01.20 Tg1 - Notte

13.25 RUBRICA TgR Mezzogiorno Italia14.00 Tg Regione/Tg3/Tg3 Pixel15.00 RUBRICA Tv Talk16.35 RUBRICA Report18.05 RUBRICA Todo cambia19.00 Tg3/Tg Regione 20.00 RUBRICA Blob20.25 RUBRICA Le parole della settimana

23.55 TG Regione/TG3 nel Mondo00.30 RUBRICA Pipol01.30 RUBRICA Tg3 Agenda del mondo

13.00 Tg2/Tg2 Week-End14.30 CICLISMO Giro d’Italia 102a edizione16.15 RUBRICA Giro all’Arrivo17.15 RUBRICA Processo alla Tappa18.10 Tg Sport Sera18.50 TELEFILM MacGyver19.40 TELEFILM N.C.I.S. Los Angeles20.30 Tg2 - 20.30

22.40 RUBRICA Bull23.25 RUBRICA Tg2 Dossier/Tg2 Storie00.50 RUBRICA Tg2 Mizar

lunedì 13 martedì 14 mercoledì 15 giovedì 16 venerdì 17 sabato 18

CONTINUAVANO A CHIAMARLO TRINITÀ

NEW AMSTERDAM

QUARTA REPUBBLICA

GRANDE FRATELLO

THE ROOKIE

IL SEGRETO

PELÈ

THE TERMINAL

LIVE NON E’ LA D’URSO

DRITTO E ROVESCIO

ALL TOGETHER NOW

QUARTO GRADO

CIAO DARWIN

BINGO BONGO

AMICI

CHE TEMPO CHE FA

20.35 Rubrica Fiction Film Finale Coppa Italia Fiction Show Musica

Telefi lm

N.C.I.S.

21.20

UN GIORNO IN PRETURA

Rubrica21.20

Film21.27

Telefi lm21.20

IL COMMISSARIO MONTALBANO

21.25

Show

MADE IN SUD

21.20

REPORT

Attualità21.20

Attualità21.25

Reality21.20

SEI MAI STATA SULLA LUNA?

21.25

Talent Show

THE VOICE OF ITALY

21.20

#CARTABIANCA

Attualità21.20

Soap21.25

Film21.20

Telefi lm21.10

ATALANTA - LAZIO

20.30

Film

DOVE ERAVAMO RIMASTI

21.20

CHI L’HA VISTO?

Rubrica21.20

Film21.25

Show21.20

IL COMMISSARIO MONTALBANO

21.25

Film

TRESPASS

21.20

ESCOBAR

Film21.20

Attualità21.25

Show21.20

LA CORRIDA

21.25

Film

NON-STOP

21.20

L’ AQUILA-GRANDI SPERANZE

Serie tv21.20

Attualità21.25

Show21.20

EUROVISION SONG CONTEST 2019

20.35

Telefi lm

THE ROOKIE

21.05

FURY

Film21.40

Film21.27

Show21.20

Page 15: Corriere LA MIGLIOR PROTEZIONE: L’ ASSICURAZIONE AUTO …mariobottathespacebeyond.com/wp-content/uploads/2019/11/... · svizzera e italiana, lo fece con tre mal-celati timori: ma

SPETTACOLO 15 Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

TV L’attrice è protagonista della serie Petra, dedicata a una detective

Una donna contro i clichéla nuova s�ida della CortellesiLe raffi che di libeccio, gonfi e dell’o-dore sferzante del mare, sono il presagio della burrasca imminen-te. Nell’arena del palazzetto dello sport, tra gli spalti coperti da una polvere impietosa, l’ispettrice Pe-tra Delicato avanza lentamente, il trench scuro, la pistola nella mano sinistra lungo il fi anco, lo sguardo concentrato. Dal fondo della scena, come in un duello western, avanza a passi sicuri l’antagonista: cappot-to oversize, capelli rasati, sguardo di ghiaccio, le intima di ap-poggiare l’arma a terra. E’ il capo di una setta russa che costringe i giovani adepti ad evirarsi: ha preso in ostaggio uno degli uo-mini dell’ispettrice e la ricatta. Nel vecchio palasport di Genova, gloriosa struttura che ha visto decine di gare di at-letica indoor, concerti dei Beatles, Sinatra e Pavarotti, e perfi no l’unica edizione del Superbowl italiano nel 1983, si gira il terzo episodio di ‘Petra’, la nuova produzione originale Sky con Cattleya e Bartleby-fi lm, in onda prossimamente su Sky Cinema. Quattro storie gialle al femminile ispirate alla detective di Barcellona più famosa del mondo, Petra Delicado, protagonista della saga bestseller di Alicia Gi-menez-Bartlett che in Italia ha venduto (con Sellerio) oltre un milione e mezzo di copie. A darle il volto è Paola Cortellesi, diretta da Maria Sole Tognazzi. “Mi sono innamorata su-bito di Petra, perché è una donna che si è liberata dai cliché’ femminili, dal gio-go dei ruoli che ci impone la società o ci imponiamo noi stesse”, sottolinea Cor-tellesi, esaltando la perso-nalità indipendente dell’i-spettrice, due matrimoni falliti alle spalle, catapul-tata dall’archivio in prima linea per indagare su casi di omicidio e violenza. “E’ una donna che prende in mano la sua vita e se ne assume i rischi, senza accettare com-promessi ne’ legami e quin-di aff rontando un po’ di solitudine e l’eventualità di

non piacere necessariamente agli al-tri, ma non se ne fa un cruccio. E’ ecce-zionale, tutti vorremmo assomigliarle

un po’. E’ fuori dagli schemi, dall’e-tichetta femminile o femminista,

perciò la amo. Siccome certe sovrastrutture le ho - confessa l’attrice, che intanto si gode il

podio degli incassi cinematogra-fi ci con Che cosa ci dice il cervello,

al secondo posto dietro il super feno-meno Avengers - pensavo che sarebbe stato più diffi cile interpretarla. E inve-ce si è creata subito un’enorme sinto-nia”. “Petra è bella, è tosta, è ironica: un personaggio autobiografi co”, ride Alicia Gimenez-Bartlett, anche lei a Genova per incontrare i giornalisti in una pausa delle riprese, consapevole di aver creato un’’eroina’ che in qual-che modo ha anticipato negli anni ‘90 i movimenti neo femministi: “L’onda del cambiamento - sottolinea la scrit-trice - in Spagna è molto forte, forse un po’ meno in Italia, per l’infl uenza della Chiesa, che non è un’amica na-turale della donna. La fi ction non può cambiare la realtà, ma può dare un contributo. E non si tratta di femmini-smo a oltranza: nessuno può dire che le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini. Chi non è femminista è uno stronzo!”, esclama. “Anche in Italia - aggiunge la Cortellesi - ci sono movimenti femministi, ma o non se li fi la nessuno, o c’è qualcuno che si permette di metterli in discussione come è successo qualche settimana fa”, dice alludendo al congresso delle famiglie di Verona. La forza di Petra ha subito conquistato anche Maria Sole Tognazzi, che debutta alla regia di una serie tv e torna a lavorare con Paola Cortellesi dopo Passato prossi-mo (2003), il fi lm che le valse il Globo d’oro per la miglior opera prima e un

Nastro d’argento come miglior regista esordiente. “E’ una gioia infi nita ritro-vare Paola. Avevo letto tutti i romanzi di Petra e mi ero subito appassiona-ta. Fa parte della tipologia di fi gure femminili che mi piacciono: donne libere, sole, o che decidono di stare in coppia con chi vogliono”. “Una fem-minista 2.0”, le fa eco Nils Hartmann, direttore delle Produzioni originali di Sky, “un personaggio fuori dagli ste-reotipi, capace di sottolineare la sua autonomia in modo molto naturale e ironica”. A fare coppia fi ssa con Petra nelle indagini e’ il viceispettore, che nei romanzi è Fermin Garzon, qui invece Antonio Monte (Andrea Pen-nacchi), un poliziotto vecchio stampo vicino alla pensione, ricco di saggezza e intuizioni. Per adattare, nei quattro episodi, i primi quattro romanzi del-la saga (Riti di morte, Giorno da cani, Messaggeri dell’oscurità, Morti di car-ta), gli sceneggiatori Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia si sono impegnati ad attualizzare le tec-niche investigative, “rispettando però il cuore del giallo”, spiegano. L’azione si sposta da Barcellona a Genova: “Cer-cavamo una città che avesse alcuni elementi chiave come il mare, il por-to, la varietà dei luoghi e le diff erenze di classe che spesso fanno da sfondo alle storie. E un centro industriale: Genova ci è sembrata perfetta”, spie-ga Riccardo Tozzi, fondatore e co-ceo di Cattleya, rivelando che si pensa già a un sequel, anche perché’ i romanzi della saga sono almeno una decina: “Siamo pronti ad andare a oltranza”. Le riprese, con il supporto della Geno-va-Liguria Film Commission, si sono svolte fi no a metà aprile in decine di location del capoluogo ligure (anche sotto lo scheletro del ponte Morandi), per spostarsi poi a Roma.

PROTAGONISTI L’attore si è confessato in un incontro al Petruzzelli di Bari

Herlitzka: «Il cinema comicoè sinonimo di felicità»Dall’amore per gli attori comici come Charlie Chaplin, Woody Al-len e Maurizio Crozza al rapporto con Bellocchio che “porta l’atto-re a fare quello che lui vuole che faccia con la sua sola presenza sul set”, dall’innamoramento per il te-atro nato da bambino a Torino al sogno di diventare un divo del ci-nema. La seconda Masterclass del Bif&st 2019 ha regalato al pubblico un Roberto Herlitzka del tutto ine-dito che, dialogando con il critico Fabio Ferzetti al Teatro Petruzzelli, ha mostrato una faccia di sé poco nota: a dispetto della gravità e della dolenza che esprimono il suo volto e la sua voce nei tanti ruoli da lui interpretati in teatro, al cinema e in televisione, Roberto Herlitzka è un uomo spiritoso e che ama ride-re. Lo ha scoperto il folto pubblico

del Teatro Petruzzelli nella secon-da Masteclass del Bif&st 2019 che lo ha visto rispondere alle domande del critico Fabio Ferzetti, chiuden-do quasi immancabilmente ogni ragionamento, anche il più com-plesso, con una battuta, seppure a mezza bocca. Lui stesso ha am-messo quanto, a fi anco di grandi registi come Antonioni, Rohmer e Fellini, egli sia sempre stato attrat-to dai comici. “Amo il cinema co-mico - ha detto l’attore - sì, perché’ ridere mi fa stare bene. Mi diverto-no i fi lm di Woody Allen, di Jerry Lewis, di Jacques Tati, soprattutto di Charlie Chaplin. E poi sono un entusiasta di Maurizio Crozza. In fondo sono anche io un po’ comico, soprattutto quando sono dramma-tico”. Intensamente drammatico era il ruolo da lui interpretato nel

fi lm che è stato proiettato prima della Masterclass, ‘Sette opere di misericordia’ (2011) dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, un uomo claudicante, forzatamen-te laconico per via di una malattia alla gola. Un fi lm che non ha avuto molta fortuna, al tempo dell’uscita nelle sale, ma che ha ricevuto nu-merosi premi internazionali. “Io ho fatto diversi fi lm di nicchia, in eff etti, ma non scelgo mai in base al successo che potrebbe avere una pellicola - ha detto l’attore - quan-to piuttosto ai ruoli che mi vengo-no proposti, anche marginali per quanto riguarda il cinema mentre a teatro scelgo solo i ruoli da pro-tagonista. Dopodiché capita che questi fi lm siano spesso diretti da giovani, anche esordienti, il che va benissimo”, ha aggiunto.

ELISA RITORNACON NUOVA HIT

ULTIMO È GIÀDISCO DI PLATINO

UN TRIO TOSCANOTUTTO DA RIDERE

Elisa torna in radio con una versione inedita di ‘Vivere tutte le vite’, terzo sin-golo estratto dal suo ultimo album ‘Dia-ri Aperti’ (Island Records), già disco di platino, che arriva dopo il successo di ‘Se piovesse il tuo nome’ certifi cato disco di platino e in vetta alle classifi che Airplay per ben 9 settimane, e ‘Anche fragile’ che ha subito conquistato il disco d’oro. ‘Vi-vere tutte le vite’ sarà disponibile in radio e in digitale con una nuova versione regi-strata e prodotta da Carl Brave, nome di punta del nuovo panorama musicale. Un duetto esplosivo che vedrà i due fuoriclas-se della musica protagonisti della prossi-ma estate.

Dopo aver debuttato al primo posto del-la classifi ca Fimi/Gfk e averla mantenuta per tre settimane, il nuovo album di Ulti-mo “Colpa delle favole” (Honiro, distribu-zione Believe) è certifi cato Platino. Anche l’album “Peter Pan” ottiene il terzo disco di platino. In un anno e mezzo di carrie-ra, il giovane cantautore romano ha già collezionato in totale, tra album e singoli, 18 dischi di platino e 7 dischi d’oro. Dal 27 aprile Ultimo è live con il “Colpa delle favole tour”, sold out in 18 palazzetti ita-liani, con oltre 300.000 biglietti venduti complessivamente fi no ad oggi. Chiuderà la tournee con “La Favola”, una speciale data evento, già sold out, il 4 luglio che lo vedrà protagonista all’Olimpico di Roma, e sara’ il più giovane artista italiano a esi-birsi in uno stadio.

Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonar-do Pieraccioni ancora insieme in una nuo-va tournee: dopo i palasport, in autunno porteranno il loro show, tra gag, sketch e battute sull’attualità, nei teatri di tutta Italia. Prodotto da Friends&Partners, “Il Tour” sarà in scena lunedì 18 novembre e Milano (Teatro degli Arcimboldi). Le al-tre date annunciate sono sabato 30 no-vembre a Napoli (Palapartenope); lunedi’ 2 dicembre a Roma (Teatro Brancaccio); lunedi’ 9 dicembre a Torino (Teatro Co-losseo); martedi’ 17 dicembre a Bergamo (Teatro Creberg); sabato 21 dicembre a Bologna (Europauditorium). Per l’estate, a grande richiesta, sono previsti intanto cinque appuntamenti: Livorno (Modiglia-ni Forum) venerdi’ 14 e sabato 15 giugno, Frosinone (Stadio Benito Stirpe) marte-di’ 18 giugno, Cinquale-MS (Arena della Versilia) lunedi’ 12 agosto e Follonica-GR (Follonica Summer Festival) martedi’ 13 agosto.

MUSICA

RECORD

TEATRO

Le raffi che di libeccio, gonfi e dell’o-dore sferzante del mare, sono il presagio della burrasca imminen-te. Nell’arena del palazzetto dello sport, tra gli spalti coperti da una polvere impietosa, l’ispettrice Pe-tra Delicato avanza lentamente, il trench scuro, la pistola nella mano sinistra lungo il fi anco, lo sguardo concentrato. Dal fondo della scena, come in un duello western, avanza a passi sicuri l’antagonista: cappot-to oversize, capelli rasati, sguardo di ghiaccio, le intima di ap-poggiare l’arma a terra. E’ il capo di una setta russa che costringe i giovani adepti ad evirarsi: ha preso in ostaggio uno degli uo-mini dell’ispettrice e la ricatta. Nel vecchio palasport di Genova, gloriosa struttura che ha visto decine di gare di at-letica indoor, concerti dei Beatles, Sinatra e Pavarotti, e perfi no l’unica edizione del Superbowl italiano nel 1983, si gira il terzo episodio di ‘Petra’, la nuova produzione originale Sky con Cattleya e Bartleby-fi lm, in onda prossimamente su Sky Cinema. Quattro storie gialle al femminile ispirate alla detective di Barcellona più famosa del mondo, Petra Delicado, protagonista della saga bestseller di Alicia Gi-menez-Bartlett che in Italia ha venduto (con Sellerio) oltre un milione e mezzo di copie. A darle il volto è Paola Cortellesi, diretta da Maria Sole Tognazzi. “Mi sono innamorata su-bito di Petra, perché è una donna che si è liberata dai cliché’ femminili, dal gio-go dei ruoli che ci impone la società o ci imponiamo noi stesse”, sottolinea Cor-tellesi, esaltando la perso-nalità indipendente dell’i-spettrice, due matrimoni falliti alle spalle, catapul-tata dall’archivio in prima linea per indagare su casi di omicidio e violenza. “E’ una donna che prende in mano la sua vita e se ne assume i rischi, senza accettare com-promessi ne’ legami e quin-di aff rontando un po’ di solitudine e l’eventualità di

non piacere necessariamente agli al-tri, ma non se ne fa un cruccio. E’ ecce-zionale, tutti vorremmo assomigliarle

un po’. E’ fuori dagli schemi, dall’e-tichetta femminile o femminista,

perciò la amo. Siccome certe sovrastrutture le ho - confessa l’attrice, che intanto si gode il

podio degli incassi cinematogra-fi ci con Che cosa ci dice il cervello,

al secondo posto dietro il super feno-meno Avengers - pensavo che sarebbe stato più diffi cile interpretarla. E inve-ce si è creata subito un’enorme sinto-nia”. “Petra è bella, è tosta, è ironica: un personaggio autobiografi co”, ride Alicia Gimenez-Bartlett, anche lei a Genova per incontrare i giornalisti in una pausa delle riprese, consapevole di aver creato un’’eroina’ che in qual-che modo ha anticipato negli anni ‘90 i movimenti neo femministi: “L’onda del cambiamento - sottolinea la scrit-trice - in Spagna è molto forte, forse un po’ meno in Italia, per l’infl uenza della Chiesa, che non è un’amica na-turale della donna. La fi ction non può cambiare la realtà, ma può dare un contributo. E non si tratta di femmini-smo a oltranza: nessuno può dire che le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini. Chi non è femminista è uno stronzo!”, esclama. “Anche in Italia - aggiunge la Cortellesi - ci sono movimenti femministi, ma o non se li fi la nessuno, o c’è qualcuno che si permette di metterli in discussione come è successo qualche settimana fa”, dice alludendo al congresso delle famiglie di Verona. La forza di Petra ha subito conquistato anche Maria Sole Tognazzi, che debutta alla regia di una serie tv e torna a lavorare con Paola Cortellesi dopo Passato prossi-mo (2003), il fi lm che le valse il Globo d’oro per la miglior opera prima e un

Nastro d’argento come miglior regista esordiente. “E’ una gioia infi nita ritro-vare Paola. Avevo letto tutti i romanzi di Petra e mi ero subito appassiona-ta. Fa parte della tipologia di fi gure femminili che mi piacciono: donne libere, sole, o che decidono di stare in coppia con chi vogliono”. “Una fem-minista 2.0”, le fa eco Nils Hartmann, direttore delle Produzioni originali di Sky, “un personaggio fuori dagli ste-reotipi, capace di sottolineare la sua autonomia in modo molto naturale e ironica”. A fare coppia fi ssa con Petra nelle indagini e’ il viceispettore, che nei romanzi è Fermin Garzon, qui invece Antonio Monte (Andrea Pen-nacchi), un poliziotto vecchio stampo vicino alla pensione, ricco di saggezza e intuizioni. Per adattare, nei quattro episodi, i primi quattro romanzi del-la saga (Riti di morte, Giorno da cani, Messaggeri dell’oscurità, Morti di car-ta), gli sceneggiatori Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia si sono impegnati ad attualizzare le tec-niche investigative, “rispettando però il cuore del giallo”, spiegano. L’azione si sposta da Barcellona a Genova: “Cer-cavamo una città che avesse alcuni elementi chiave come il mare, il por-to, la varietà dei luoghi e le diff erenze di classe che spesso fanno da sfondo alle storie. E un centro industriale: Genova ci è sembrata perfetta”, spie-ga Riccardo Tozzi, fondatore e co-ceo di Cattleya, rivelando che si pensa già a un sequel, anche perché’ i romanzi della saga sono almeno una decina: “Siamo pronti ad andare a oltranza”. Le riprese, con il supporto della Geno-va-Liguria Film Commission, si sono svolte fi no a metà aprile in decine di location del capoluogo ligure (anche sotto lo scheletro del ponte Morandi), per spostarsi poi a Roma.

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ITINERARI 17 Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

VIAGGI Stima associazione Clia: nuovo record dopo i 28,5 mln del 2018

Attesi trenta milioni di crocieristi nel mondoL’industria delle crociere conti-nua a crescere a tassi record: nel 2018 sono stati 28,5 milioni i cro-cieristi a livello mondiale, prima-to che verrà ampiamente superato già quest’anno, con una previsio-ne di 30 milioni di crocieristi, che potranno arrivare fino a 40 milio-ni entro il 2028. Sono alcuni dei numeri forniti da Clia, l’associa-zione internazionale delle com-pagnie di crociera, secondo cui questo settore ha ancora enormi potenzialità di sviluppo: ad oggi infatti i crocieristi rappresentano solo il 2% di 1,4 miliardi di turisti che ogni anno viaggiano nel mon-do. In questo scenario, l’Europa ricopre un ruolo centrale, con 7,17 milioni di crocieristi registrati nel 2018, in crescita del 3,3% rispetto al 2017. Di questi più di 4 milioni hanno navigato in Mediterraneo: in particolare, una grande cresci-ta si è registrata nel Mediterraneo Orientale, con un +8,5% che ha portato a totalizzare 746.000 pas-seggeri. “Segno - secondo Clia - di un ritorno di fiducia verso un’a-rea che dipende molto dall’Italia

EVENTI Spettacoli e concerti in 19 regioni, aperta la cinta muraria dell’Aquila

Tra torri e segrete ecco le Giornate dei CastelliFortezze, torri, ponti levatoi e segrete da Nord a Sud. Raccon-tano una storia meravigliosa e gloriosa fatta di epiche battaglie, tradimenti, eroiche resistenze e vita nobiliare le Giornate Nazio-nali dei Castelli, giunte nel 2019 alla 21/a edizione e fissate per sa-bato 11 e domenica 12 maggio con il patrocinio del Mibac. Dal ca-stello Brown di Portofino al mo-lisano Pescolanciano, da quello di Noarna a Trento alla cinta muraria dell’Aquila passando per Craco in Basilicata, Adrano in Sicilia e Sanluri in Sardegna sarà un fiorire di visite guidate gratuite, presentazioni di libri, concerti, mostre, tavole rotonde, stand gastronomici e tanto altro. E non ci saranno solo castelli o fortificazioni ma spesso intere cinte murarie come quelle de L’Aquila o Vicenza e borghi tra i più belli d’Italia come Mondavio nelle Marche. Ogni anno i siti

prescelti sono diversi dai prece-denti - tutte le informazioni sul-le varie aperture sono disponibili su www.istitutoitalianocastelli.it (per i social c’è l’hashtag #gior-natenezionalideicastelli2019) - consentendo anche ai visita-tori ricorrenti di arricchire con-tinuamente le loro conoscenze visitando spesso luogo di soliti non aperti al pubblico. I castel-li sono infatti il secondo “asset” nazionale dopo le architetture religiose. “Cerchiamo di mostra-re luoghi mai visti- spiega Fabio Pignatelli della Leonessa, archi-tetto e presidente dell’Istituto Italiano Castelli - o di farli risco-prire con occhi nuovi: inaugu-riamo architetture ristrutturate o cerchiamo di ripopolare siti legati all’attualità stringente del nostro paese. Proponiamo di ri-scoprire un territorio critico per i recenti sismi ma pieno di poten-zialità come quello abruzzese,

dopo che l’anno scorso abbiamo acceso i riflettori sulle zone ter-remotate delle Marche. Vi invi-teremo a visitare, in particolare, la cinta muraria de l’Aquila. Re-stando al centro, apriremo il ca-stello umbro di Montecolognola (Magione, Perugia), e attiveremo lo straordinario borgo e rocca di Mondavio (Marche)”. Tra le altre perle che potranno essere sco-perte in queste due intense gior-nate, le torri del progetto Turris in Piemonte, il Castel Masegra a Sondrio, il Castello d’Arcano ad Udine. E verso il centro, il Ca-stello umbro di Montecolognola (Magione), la Fortezza da Basso (Firenze) e il Castello di Monfe-stino (Serramazzoni, Modena). Ci saranno anche il Castello di Santa Severa a nord della Capita-le e il Castello Marzano di Sessa Aurunca (CE), il Castello Nor-manno di San Severina in Ca-labria e quello di Lagopesole in

Basilicata. In Sicilia due sono le province interessate dalle Gior-nate 2019: a Messina si apriran-no luoghi di solito inaccessibili al Castello e cittadella fortificata di Milazzo (sede di una mostra e di visite guidate ma anche di una giornata di studi il 5 maggio) mentre a Catania protagonista sarà il Castello di Adrano. Il de-stino di ogni castello è differente da quello dei palazzi nobiliari che sono sempre situati nel cen-tro città e per la maggior parte sono sopravvissuti agli eventi re-stando intatti. Le fortificazioni, proprio per via della loro storica funzione difensiva e offensiva, sono ai margini: in montagna o in collina. Per questo nel tempo la maggior parte sono state ab-bandonate, distrutte da guerre, o addirittura da scellerati pro-getti architettonici. Per questo le Giornate dei Castelli sono così apprezzate.

TURISMO I dati presentati dal portale dedicato alla regione

Sardegna, i flussi fuori stagione sono una scommessa vincentePresenta dati incoraggianti il pri-mo bilancio consolidato di Portale Sardegna, agenzia di viaggi on line fondata nel 2000 a Nuoro e specia-lizzata nel segmento incoming tu-ristico per la Sardegna, dall’anno scorso quotata su Aim Italia spa. Il cda ha approvato anche il proget-to di Bilancio di esercizio al 31 di-cembre 2018. “Con soddisfazione consegniamo agli investitori che hanno creduto nel nostro proget-to di quotazione un bilancio 2018 che, anche grazie all’integrazione con RTJ, chiude con valore del-la produzione pari a 11 milioni di euro e EBITDA pari a 0,66 milioni

di euro”, sottolinea Massimiliano Cossu, ad di ‘Portale Sardegna’, che ha scommesso anche sui flussi turistici fuori stagione. “Entram-bi sono raddoppiati rispetto al bilancio 2017 di Portale Sardegna stand alone (valore della produ-zione pari a 5,8 milioni di euro e EBITDA pari a 0,33 milioni di euro), senza diluizioni di capitale e con una struttura finanziaria che rimane solida e ben bilanciata. “L’acquisizione del 100% di Royal Travel Jet Sardegna (RTJ) è stata determinante per poter raggiun-gere in così breve tempo gli obiet-tivi dichiarati in IPO”, evidenzia

l’amministratore delegato. “Dopo appena un anno dalla quotazione ci presentiamo ai nostri azionisti con un buon livello di internazio-nalizzazione, passata da un dato pressoché pari a zero a circa il 40%, la già citata crescita dei volu-mi, l’allargamento a nuovi target di clientela (segmento luxury), l’im-plementazione di nuove soluzioni di viaggio per l’allungamento della stagione turistica”. “Attraverso il coinvolgimento dei fratelli Atzeri (Gianluca e Andrea) nel Cda e nel capitale di Portale Sardegna SpA, con l’acquisto del 7,74% da parte di Acacia Travel Holding, abbia-

mo ottenuto importanti siner-gie economiche e professionali”, aggiunge Cossu, citando alcune strategie innovative per allungare la stagione turistica in Sardegna: l’Open Voucher Experiences, con prodotti esperienziali come ‘Una giornata da pastore’ e ‘Una gior-nata da nuragico’, il filone dei Co-oking LAB associati alla cucina tipica sarda, quello esperienziale che si affianca a quello più classico culturale, archeologico (con l’o-biettivo di valorizzare finalmen-te la misteriosa civiltà nuragica), enogastronomico, escursionistico e ambientale.

e da Venezia in particolare, che con la sua qualifica di homeport raccoglie quasi tutto il traffico dell’Adriatico e il 60% di quello Orientale”. L’associazione regi-stra poi la crescita dei flussi ver-so le Canarie (+9,6%) e il Baltico (+9%), mentre il Mediterraneo Centrale e Occidentale rimango-no le destinazioni più gettonate con una crescita dell’1,2%, per un totale di 2,27 milioni di passeg-geri. Bene infine il Nord Europa, che ottiene un significativo +4,8% arrivando a 1,43 milioni comples-sivi di crocieristi. “Non sorprende che il trend del turismo crocieri-stico sia parallelo alla crescita di quello internazionale. Le crociere rendono più accessibili a tutti i viaggi nel mondo, come dimostra il record di passeggeri registrato nel 2018”, spiega Kelly Craighead, presidente e AD di Clia. “Grazie a un rinnovato interesse nel Me-diterraneo e alle nuove offerte, in particolare quelle per i viaggi di avventura, i turisti sono attratti dalle crociere come mai è succes-so in passato”.

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L’inquinamento dei mariIl 95% dei fondali marini è ancora inesplorato, e tuttavia si presume sia già in-quinato. Infatti studi recenti affermano che le plastiche ‘visibili’, come le bot-tiglie o i sacchetti, ammontano solo al 30% dei rifiuti in mare, mentre il restante70% è costituito dalle microplastiche, cioè da minuscoli frammenti sminuzzatidalla continua erosione che decantano in profondità.

DIO CI TIENE PER MANOCosì come il pastore, quando porta in giro il suo gregge dipecore, controlla che rimangano vicine a lui e le protegge,anche Dio ci tiene la mano e ci sostiene; noi siamo respon-sabili delle nostre azioni e di come ci comportiamo con glialtri, ma sappiamo che Dio è sempre vicino a noi e non ci ab-bandona mai.

Buon compleanno, Giro d'Italia!Il 13 maggio del 1909 parte alle 2 e 53 del mattino da Milano la 1ma edizionedel Giro d'Italia ciclistico: 8 tappe e 2,448 Km. Partirono 127 corridori, e ta-gliarono il traguardo solo 27 atleti: il vincitore fu Luigi Ganna. I corridorivenivano fotografati alla partenza per essere sicuri della loro identitàall’arrivo. Uno fu squalificato per aver preso il treno...

18 CORRIERE DEI PICCOLI Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

Un incontro avvenuto giovedì 11aprile a Casa Santa Marta, abitualedimora di Bergoglio, dove egli haaccolto i leader del Sud Sudan. Dal2013 il più giovane stato africano,12 milioni di abitanti, situato nellevicinanze della Somalia e dell’ Etio-pia, in maggioranza di religionemusulmana, ad eccezione del pre-sidente Kiir cattolico. È una regionefra le più ricche di petrolio, dilaniatada sanguinose lotte civili con nu-mero incalcolabile di morti. Il Papaha ricevuto una delegazione di al-cuni rappresentanti politici, rivolseloro un accorato appello, con laparola chiave pace. ”È il primocompito che i capi delle nazionidovrebbero perseguire, è la condi-zione fondamentale per il rispettodei diritti di ogni uomo, nonchéper lo sviluppo integrale dell’interopopolo molto provato dalle conse-guenze del conflitto.” Sono espres-sioni di sempre, che però gli esconodal cuore. Al termine, prima dicongedarsi, fra lo stupore degliastanti, si inginocchia, si mette abaciare i piedi singolarmente adogni leader, anche se ovviamenteaiutato dagli addetti al servizio.Subito si sono divulgate reazioni,di clamore in clamore, la maggio-ranza tinte di biasimo. Vale la penaelencarne qualcuna per farci unariflessione.” Vergogna, un individuoche fa strame della dignità dellachiesa, danneggia l’istituzione perpubblicizzare se stesso, non si ri-solvono i problemi con questi gestiplateali, ha azzerato l’autorevolezzamorale dei papi del passato chefermavano gli eserciti, perché nonsi è fatto imam anziché fare il papa?Vogliamo Wojtyla l’atleta di Dio,vogliamo Ratzinger, gesto vile edinescusabile, questo mandatelo a

RIFLESSIONI

Il Papa bacia i piedi ai leader africani: bufera

fare il prete nelle pampas, schizzi-noso non si lascia baciare l’anellodel pescatore, che Dio gli perdoniperché non sa quello che fa, mac-chietta televisiva non si inginocchianemmeno davanti all’eucarestianella messa, non crede in dio manegli atei sì, gesto equivoco chedichiara la superiorità della religionemusulmana su quella cattolica, attodi sottomissione ai musulmani,ecco la lenta ma inesorabile finedel Cristianesimo, poi ci si mera-viglia che in chiesa non ci vada piùnessuno.” Questa in sintesi la maggioranzadella critiche mosse logicamenteda persone intrise di clericalismo,lontane dal cristianesimo e dal van-gelo di Gesù. Molto rare quelle sultenore ”gesto di profonda umiltà”.Si potrebbe tentare qualche ab-bozzo di risposta non tanto a difesadella persona sottoposta ad un verobombardamento, quanto per re-stituire agli pseudo scandalizzatiattuali il ruolo e la modalità diesercizio del papato, della chiesaistituzione, e il perché di un cri-stianesimo oggi. Ai nostalgici diun pontefice e di una chiesa comeimpero, ducato, regno mondano,titoli onorifici tipo sua santità, emi-nenza, eccellenza, monsignore, re-verendo bisognerebbe citare e ri-petere la consegna fatta da Gesùagli apostoli e ai credenti: ”Voi nonsiete come i potenti del mondoche amano essere serviti, ma comeil figlio dell’uomo venuto per serviree non pere essere servito” Che nelperiodo di due mila anni la chiesaabbia esercitato anche un ruolopolitico come servizio suppletivofermando le invasioni (ricorda Attilabloccato a Mantova nel 452 da Leo-ne Magno),opponendosi ai soprusi

degli imperatori,(vedi a Canossa,dove Gregorio VII fa attendere l’im-peratore Federico IV sotto la nevenel gennaio del 1077),abbellendoRoma di monumenti e capolavorid’arte siamo d’accordo. Erano in-terventi di emergenza in una coe-sione civile inesistente e allo statofetale. Ma qui la chiesa forse an-drebbe ringraziata. Mentre si po-trebbe essere meno d’accordo sulladifesa dello Stato Pontificio (PioIX I870) che ha rallentato l’unitàd’Italia e lasciato strascichi nelnostro inconscio collettivo, brigan-taggio compreso, tutta roba cheoggi cova ancora sotto la cenere.

Certo , Bergoglio rifiuta il baciamano e del-l’anello d’oro. Che papa Clemente IV nel1265 abbia inaugurato questa usanza qualepescatore di uomini, passi ,ma in un mondodi poveri si deve badare di non umiliarli difronte all’oro papale. E poi Bergoglio cheama come Gesù vivere con gli uomini e fragli uomini certo ha rifiutato sin dal suo’inizio questo bacio” sacrale”. Inoltre c’èanche un problema di igiene. Sbaciucchiaree sbavare sia le mani di un ecclesiastico, siale statue dei santi o del Crocefisso ne vadell’igiene per la possibile diffusione dibatteri, virus, contagio e trasmissione dimalattie. Vi sono tanti modi di rispettarel’autorità del rappresentante di una religionee dei santi. O vogliamo ancora tornare al

bacio della pantofola, gesto di potere cheAlessandro III nel 1177 ha imposto allo scon-fitto Federico 1.? In quanto all’osservazioneche Bergoglio non fa la genuflessione nellamessa davanti all’ostia dipende da un pro-blemino di artrosi che alla sua età ovviamentesi fa sentire. Però andrebbe ricuperato ilsenso della genuflessione in riferimento aquanto Gesù nell’ultima Cena disse “prendetemangiate, questo pane è il mio corpo datoper voi, distribuitevelo a vicenda”(Lc.22,17-21). Va pensato quel pane non come corpofisico, ma mistico e sociale di Gesù. Quelpane cioè rappresenta con lui tutta l’umanitàe chi lo riceve dovrebbe fare la genuflessionedavanti ad essa, composta di poveri, di di-scriminati, degli ultimi. E quindi condividerela vita con costoro. E qui c’è da suppore chenessuno dei detrattori di Bergoglio farebbela genuflessine davanti ai poveri della terra,razza bianca non solo, ma anche razza nera,gialla, bruna e meticcia. Qui sì che abbiamoperso la religione di Gesù, quella che PapaBergoglio ha inteso recuperare baciando lescarpe ai leader africani. La nostra genu-flessione invece è di fronte al denaro mul-tietnico e multicolore che non puzza mai,mentre puzzano le persone e i poveri aiquali noi lo abbiamo confiscato e conti-nuiamo a confiscare. Il gesto in questione èportatore oggi anche di altri significati. An-zitutto che Dio non è né cattolico, né prote-stante, né induista, né musulmano, Dio è ditutti e per tutti. Poi anche se in ritardo ègiusto chiedere scusa pure dei conflitti reli-giosi causati dai cristiani lungo la storia: ri-cordare per non ripetere. Inoltre non bisognaattendersi la reciprocità, cioè trincerarsi sulfatto che a casa loro i musulmani non sicomportano altrettanto con noi. Il bene habisogno di qualcuno che cominci, di tempo,magari forse di secoli per diffondersi, il maleinvece si divulga subito, e galoppante. Ilgesto vuole dare anche una priorità umanaall’evangelizzazione. Quando Gesù disse:”andate in tutto il mondo a predicare e faremiei discepoli”, non intendeva primieramenteportarsi uno zaino di libri, dogmi, sacramentida distribuire fra i pagani (anche questo insecondo momento), ma prima di tutto portareil regno di Dio, cioè pane, salute, dignità,sostegno umano concreto. E’ di questi gestiche si compone logicamente il messaggioevangelico. Quello di papa Francesco è ilprimo della storia, compiuto da una personaschiva di onori e sincera, quindi credibile.Uno i fra tanti capace di dare all’umanità eai suoi politici il giusto corso. Che un buonmattino ci anticipi un buon giorno.

Albino Michelin [email protected]

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SPORT 19Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

SERIE A Bergamaschi corsari in casa Lazio: la Champions è sempre più vicina

Atalanta da miracoloRoma e Inter frenanoE’ sempre la lotta per un posto in Champions a catalizzare l’attenzio-ne sul campionato, con lo scudetto ormai assegnato alla Juventus e il Napoli certo di chiudere in secon-da posizione. Frenata dell’Inter, che pareggia in casa dell’Udinese, quest’ultima sempre più vicina alla salvezza. Nel primo tempo le squadre si dividono il predominio a sprazzi. Meglio l’Inter all’inizio, alla fine esce l’Udinese. I nerazzur-ri si vedono con le conclusioni da fuori di Nainggolan, i bianconeri con i loro contropiedi pericolosi, non finalizzati da Mandragora e De Paul. Nella ripresa gli allenato-ri puntano sui centravanti, Tudor inserisce Okaka, Spalletti gioca la carta Icardi poco dopo aggiun-gendolo a Lautaro Martinez. La parata decisiva Musso la compie però su Keita, con un intervento di istinto su conclusione dell’at-taccante a pochi passi dalla linea di porta nel finale di partita. Ac-corcia le distanze l’Atalanta dei miracoli, ormai saldamente al quarto posto grazie alla vittoria in casa della Lazio. E’ la squadra di Inzaghi a passare in vantaggio con Parolo dopo soli 3’, ma già al 22’ Zapata intercetta un pallone in area e pareggia. Nella ripresa si concretizza la rimonta degli ospi-ti. Il vantaggio lo firma Castagne al 58’, al 76’ Wallace con un’auto-rete regala il 3 - 1. Sotto il diluvio i padroni di casa provano il forcing, ma l’Atalanta resiste e continua la propria marcia grazie al miglior attacco del campionato. Frena il Torino, che pareggia 1-1 nel derby contro la Juventus dove si è com-memorato anche il 70esimo anni-versario della strage di Superga. Al gol in apertura di Lukic ha rispo-sto il solito Cristiano Ronaldo per l’1-1 finale. Perde terreno anche la Roma che non va oltre il pari in

Marc Marquez (Repsol Honda) vin-ce il GP di Spagna, tiene il prima-to iridato ma si fa sotto Alex Rins (Team Suzuki Ecstar). Tengono le Ducati, che fanno quarto e quinto con Andrea Dovizioso e Danilo Pe-trucci (Mission Winnow Ducati) e torna sul podio Maverick Viñales (Monster Yamaha MotoGP). Gran-de rimonta per Valentino Rossi (Monster Yamaha MotoGP), ancora una volta. Dalla tredicesima casel-la è terzo. Il campione del mondo, ancora una volta domina una gara dall’inizio alla fine. Raggiunto il co-mando dopo la partenza dalla terza casella, gli basta controllare e non fare errori. Sono 25 punti iridati, la testa della classifica e una ennesima prova di forza che mette in ombra gli altri piloti Honda. Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) è infatti ot-tavo davanti a Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) mentre Jor-ge Lorenzo (Repsol Honda) accusa una distanza ben più grande dopo il buon avvio di GP. L’avversario di Honda è Suzuki? Presto per dirlo, quello che è certa è la grande convin-zione di Rins che mette in pista una corsa di rimonta dalla nona casella fino a venti punti. Per il vincitore di Austin il ruolo di anti Marquez ades-so e -1 un punto di ritardo dal conna-zionale. Una grande rimonta anche

MOTOGP Il pilota della Honda si impone nel Gp di Spagna davanti a Rins e Vinales

Marquez profeta in patriaLe Ducati giù dal podio

casa del Genoa subendo l’ennesi-ma rimonta. Un punto che serve più al Grifone, che si allontana da Udinese ed Empoli, ma la forma-

zione di Prandelli, attesa dalla tra-sferta contro l’Atalanta, non può ancora dormire sonni tranquilli. Anche la Roma, avanzando di una

SERIE A

ANCELOTTI: NAPOLI UNA GRANDE STAGIONE

Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa al termine di Napoli-Cagliari 2-1. Gli azzurri si sono così assicurati il secon-do posto. “Il bilancio di questa stagione è positiva, ma per un giudizio migliore vo-glio attendere la fine del campionato per-ché abbiamo la possibilità di conquistare ancora 9 punti. Stasera abbiamo reagito bene, ma è una caratteristica di questa squadra che quando riesce ad essere moti-vata, fornisce prestazioni di gran carattere e momenti delle gare davvero emozionan-ti”. Sul rigore di Insigne: “Gli ho chiesto io se se la sentiva di tirarlo e lui mi ha detto: perché non dovrei. Siamo contenti che sia tornato al gol, per la squadra, per lui e perché venivamo da una settimana molto serena per lui”. Sul futuro: “Sicuramente abbiamo in mente una squadra che possa essere più competitiva attraverso alcuni innesti. Cercheremo di avvicinarci alla Juventus e di crescere col tempo. Mi pia-ce molto questo ambiente e le idee della Società. Ci sono i presupposti per poter costruire qualcosa di importante”.

SERIE A

GASPERINI: ORA SÌ CHE CI CREDIAMO

Gian Piero Gasperini ha parlato in confe-renza stampa al termine di Lazio-Atalanta 1-3. Sotto di un gol in apertura di match i nerazzurri pareggiano dopo 19’, nella ri-presa passano in vantaggio e mettono a segno anche il terzo gol. “Abbiamo fatto una grande impresa: se prima credevamo all’Europa, ora anche di più. Le vittorie son tutte importanti - prosegue il tecnico ata-lantino - ma questa sul campo della Lazio ha un valore maggiore anche perché erava-mo andati in svantaggio”. Sulla continuità della sua squadra: “C’è convinzione, ormai mi accorgo ed è evidente che c’è consape-volezza nel nostro gioco, indipendente-mente se andiamo sotto o avanti, ci dà for-za e serenità per seguire la nostra logica e il nostro modo di difenderci e attaccare. La continuità con cui giocano i ragazzi ci pre-mia”. Sulla corsa alla Champions League: “Qual è stato il momento in cui abbiamo pensato che eravamo da Champions? Ab-biamo cominciato a crederci dopo un ini-zio difficile di campionato, il nostro obiet-tivo era l’Europa League, ma dopo il pari di Empoli e la vittoria di Napoli ci siamo detti che potevamo farcela, ma ci sono ancora il Milan, c’è la Roma”. Champions League o Coppa Italia? “Non credo sia uno scambio che si possa fare, ma in tempi non sospetti ho sempre scelto la Champions, anche se vincere la Coppa rimarrebbe nel curricu-lum, i trofei però non sono solo le coppe, ma anche i risultati che raggiungono le squadre”.

SERIE A - RISULTATI E CLASSIFICA

35a GIORNATA

JUVENTUS - TORINO 1 - 1CHIEVO - SPAL 0 - 4UDINESE - INTER 0 - 0EMPOLI - FIORENTINA 1 - 0LAZIO - ATALANTA 1 - 3SASSUOLO - FROSINONE 2 - 2PARMA - SAMPDORIA 3 - 3GENOA - ROMA 1 - 1NAPOLI - CAGLIARI 2 - 1MILAN - BOLOGNA POSTICIPO

CLASSIFICA

JUVENTUS 89 NAPOLI 73 INTER 63 ATALANTA 62 ROMA 59 TORINO 57 MILAN 56 LAZIO 55 SAMPDORIA 49 SASSUOLO 42

SPAL 42CAGLIARI 40FIORENTINA 40PARMA 38BOLOGNA 37GENOA 36UDINESE 34EMPOLI 32FROSINONE 24CHIEVO 15

da parte di Valentino. Tredicesimo al via, sesto sotto la bandiera a scacchi, il Dottore lotta per buona parte della gara cin un arcigno Jack Miller (Pra-mac Racing), poi fuori gara dopo un contatto con Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini). Rossi incassa 10 punti e tiene in campio-nato, ora è quarto. Non costretto al recupero ma da subito tra i primi, Viñales. Soddisfatto a fine gara con il terzo posto. Il pilota Yamaha tiene

a bada le Ducati nelle battute finali e resta in corsa iridata. Per i piloti di Borgo Panigale, un altro successo in difesa. Andrea Dovizioso è quarto davanti a Danilo Petrucci (Mission Winnow Ducati). Per Desmo Dovi la perdita del primato iridato ma resta lì, terzo. Non raccolgono quan-to sperato, dopo il grande sabato di qualifiche Fabio Quartararo e Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT). Il rookie transalpino parte dalla

pole, Marquez lo supera ma tiene la seconda posizione fino al ritiro a causa di un problema tecnico. De-lusione. Per Morbidelli invece, una volta tenuto il terzo posto per diversi passaggi una perdita di prestazioni che lo costringono al sesto posto. Francesco Bagnaia (Pramac Racing) è vittima di una caduta mentre An-drea Iannone (Aprilia Racing Team Gresini) lascia anzitempo il GP dopo la caduta in FP4.

lunghezza in classifica, cambia di poco la propria posizione, e non sarà facile ora recuperare terreno sulle squadre che la precedono. A Genova ci sono occasioni da una parte e dall’altra con Mirante e Radu ad esaltarsi, ma negli ultimi minuti arrivano i gol. All’82’ sbloc-ca El Shaarawy con un sinistro al volo su assist di testa di Dzeko, al 91’ pareggia Romero di testa, ma il cuore dei tifosi, da una parte e dall’altra, si ferma per qualche se-condo al 96’ lungo la rincorsa dal dischetto di Sanabria. Il centra-vanti, che si procura il tiro dagli undici metri, si fa però neutraliz-zare la conclusione da Mirante, ri-mandando i verdetti alle prossime giornate. In coda, Spal ormai sal-va, retrocede invece il Frosinone.

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20 MOTORI Corriere degli ItalianiMercoledì 8 maggio 2019

SPORTIVA Elegante e dinamica: un concentrato di tecnologia e fascino

CLA coupé, �sex symbol�di casa Mercedes

PREMIAZIONI

È �CAR OF THE YEAR�In occasione del New York Auto Show è stato assegnato il premio World Car of the Year alla Jaguar I-Pace. L�I-Pace è riuscita a guadagnare i voti di 86 giurati provenienti da 24 Paesi, con-quistando i massimi riconoscimenti per Audi e-tron e Volvo S60 / V60. L�I-Pace (premiata Auto dell�Anno in occasione dello scorso salone europeo di Ginevra) è il primo veicolo completa-mente elettrico dell�azienda. Con un�autonomia di 386 km grazie alla batteria da 90 kWh è una vettura che comunque non rinuncia a comfort e prestazioni. Nelle altre categorie trionfo per Suzuki Jimny (2019 World Urban Car); Audi A7 (2019 World Luxury Car) e McLaren 720S (2019 World Performance Car). Alla I-Pace sono anda-ti anche i titoli per il design e per la categoria green car.

Se l�auto spesso viene paragonata ad una bella donna, questo paral-lelismo è davvero calzante nel caso della nuova CLA Coupé. Linee si-nuose, pulite ed eleganti fanno della nuova sportiva della Stella un vero e proprio sex symbol su quattro ruo-te. Pensata per strizzare l�occhio ad un pubblico più giovane, rispetto a quello che solitamente acquista Classe C (età media 56 anni, stando alle ricerche di mercato commis-sionate dal brand), CLA Coupé è a

intelligente, grazie ad un ricco equi-paggiamento tecnologico. A bordo sale, e c�era da aspettarselo, l�MBUX, l�assistente vocale della casa della Stella, oggi ampliato anche con co-mandi gestuali, Realtà Aumentata applicata alla navigazione e la com-prensione di comandi vocali indi-

pacchetto opzionale che fornisce al

GIAPPONE

TOYOTA CONCEDE24MILA BREVETTITempo di regali fra le case automobilistiche. Dopo la decisione di Volvo - che ha messo a di-sposizione della concorrenza il suo enorme da-tabase sulla sicurezza (per aiutare a progettare auto più �protettive�) - è la volta di Toyota che

-tilizzo a titolo gratuito di quasi 24.000 brevetti di sua proprietà (inclusi alcuni in attesa di omo-

-mobili. Si tratta di un vero e proprio patrimonio messo a punto in più di 20 anni di sviluppo della tecnologia ibrida elettrica, sulla quale il gruppo giapponese è leader indiscusso. Ma Toyota ha

-porto tecnico - questa volta a pagamento - a tut-ti i costruttori che svilupperanno e venderanno

Power Control Unit, ECU ed altre tecnologie svi-luppate dal gruppo giapponese, come parte dei loro sistemi di trazione. L�obiettivo - si spiega - è

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struttori e la società in generale a raggiungere gli obiettivi fondamentali imposti dal cambiamento climatico�. Tra i brevetti - esattamente 23.740 -

sistemi quali i motori elettrici, le �Power Control Unit� (PCU) e i sistemi di controllo: ovvero tec-nologie chiave applicabili allo sviluppo di diver-se tipologie di vetture, tra cui gli HEV, i veicoli Plug-in (PHEV) e i veicoli alimentati da celle a combustibile (FCEV).Peraltro, dal 2015 Toyota ha già concesso 5.680 brevetti relativi allo sviluppo dei veicoli elettrici equipaggiati con celle a com-bustibile (FCEV). Oggi Toyota intende concedere 2.590 brevetti per i motori elettrici, 2.020 per i dif-ferenziali, 2.200 per gli alimentatori e 2.380 per le celle a combustibile (portando il totale per queste ultime a ben 8.060 brevetti). Quanto al supporto tecnico a pagamento, prevede un inquadramento

-lo e spiegazioni dettagliate per la messa a punto dei veicoli sui quali verranno installati tali siste-

ottenere una performance ottimale in termini di consumi, potenza e silenziosità delle vetture.

DALLA GERMANIA Molte novità nella sesta generazione della bestseller

Opel Corsa più leggerascende sotto i 1.000 kg

Obiettivo: struttura leggera. Il pro-gramma di riduzione del peso di Opel prosegue con la nuova Cor-sa. La sesta generazione della best seller di Russelsheim si basa su un progetto completamente nuovo. Corsa sarà presentata in anteprima

diesel, benzina o, per la prima vol-ta, elettrica, ogni nuova Corsa pe-serà molto meno. La versione più leggera della prossima generazione di Corsa scenderà addirittura sotto la magica soglia dei 1.000 chilo-grammi: senza guidatore, la cinque porte peserà solo 980 kg. Rispetto al modello prevedente, questa ver-sione perderà ben 108 kg. Si tratta di una riduzione di peso pari a cir-ca il 10 per cento, sebbene il nuovo modello conservi una lunghezza simile, pari a 4,06 metri. Perdere tutto questo peso mantenendo di-mensioni simili è un risultato note-vole che andrà a tutto vantaggio dei clienti. Opel Corsa è sempre stata un modello pionieristico, di suc-cesso e amato da milioni di clienti

nel 1982. Da allora si sono costruite oltre 13,6 milioni di unità di Cor-sa negli stabilimenti di Saragozza

La sesta generazione sta per entra-re in produzione e sarà ordinabile

di acciai di diverso tipo e di varie modalità di giunzione ha permesso di ridurre notevolmente il peso di Corsa. Sono stati utilizzati in modo coerente acciai ad alta e altissima resistenza e si è posta particolare attenzione all�ottimizzazione dei percorsi di carico, dei giunti, della struttura e della forma. Rispetto al modello precedente, la scocca (bo-

dy-in-white) pesa 40 kg in meno. Oltre all�ottimizzazione dell�asse anteriore e di quello posteriore, l�adozione di motori superleggeri in alluminio contribuisce alla ri-duzione del peso totale. I motori benzina tre cilindri, particolarmen-te compatti, pesano circa 15 kg in meno rispetto alle precedenti unità

quattro cilindri con gli stessi livelli di potenza. Particolarmente inso-lito nel segmento delle piccole è il cofano motore in alluminio della nuova Corsa, che pur essendo più lungo pesa 2,4 kg in meno rispetto al cofano del modello precedente, in acciaio. In precedenza, l�ammi-raglia Insignia era l�unico modello

nella gamma Opel ad avere un cofa-no in alluminio. Anche i sedili sono stati messi a dieta. La struttura dei nuovi sedili è stata ottimizzata e permette di togliere 10 kg in totale- 5,5 kg nei sedili anteriori, 4,5 kg in quelli posteriori. Sono stati inoltre utilizzati materiali isolanti nuovi e più leggeri.

conducente consigli personalizzati

rilassata e mai stancante. Una sorta, -

sonal trainer virtuale, che connette auto a smartwatch, consigliando al conducente lo stile da seguire e l�ambiente da ricreare a bordo per un benessere garantito a 360 gradi. Forte di un successo che ha consen-tito al marchio di vendere 750mila unità in tutto il mondo, CLA arriva con una forma rinnovata, decisa-

sarà disponibile anche in versione -

alizzata in edizione limitata, che presenta numerosi elementi esteti-ci che ne sottolineano l�esclusività. Prodotta nello stabilimento di Kec-skemét (Ungheria) con l�arrivo sul mercato previsto nel mese di mag-gio, CLA convince sicuramente per un design più pulito e seducente. La

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tiere senza cornice conferisce alla CLA Coupé un inconfondibile mix di eleganza e forte carattere sporti-vo. Il frontale incisivo (da Predator Face) è inclinato in avanti (shark nose) con cofano motore allungato e sagomato dai powerdome. I fari piatti, insieme al cofano motore incassato e alla mascherina del ra-diatore Matrix con Stella centrale, disegnano il volto sportivo della vettura. Le luci posteriori strette e sdoppiate e la targa spostata nel pa-raurti fanno apparire la coda della CLA particolarmente larga.La parte superiore schiacciata e la coda spor-

e sportività. Nell�abitacolo la parola d�ordine è tecnologia all�ennesima potenza: come per Classe A, infat-ti, il cuore di questa particolare ar-chitettura è soprattutto la plancia

portastrumenti che rinuncia alla classica calotta di copertura. In que-sto modo, il corpo di base a forma di ala si estende ininterrottamente da una porta anteriore all�altra. Il display widescreen è sospeso sulla plancia. Anche dal punto di vista della dinamica di marcia la nuo-va CLA mantiene ciò che il design promette: la carreggiata ampia (in-crementata di 63 mm davanti e di 55 mm dietro rispetto al modello precedente) e il baricentro bas-so sono i due parametri principali che rendono la CLA il modello più sportivo della nuova generazione di

A ciò si aggiunge l�equipaggiamen-to tecnico, con l�asse multilink po-steriore disaccoppiato dal punto di vista dell�acustica e delle vibrazioni, lo sterzo diretto di serie e i cuscinet-

di lancio, su entrambi i modelli, è disponibile un�ampia scelta di mo-torizzazioni di ultima generazione: quattro cilindri, diesel e benzina, con potenze comprese tra 116 e 224 cavalli, anche a trazione integrale

da prestazioni brillanti dove la paro-la d�ordine è downsizing, soprattut-to se si prendono ad esempio il 1.5d e il 1.3 turbo, che saranno protagonisti

primari per il mercato italiano. In vendita ad un prezzo di par-

tenza di 33.610 euro, nuo-va CLA coupé è equi-paggiata con tutta la tecnologia di ultima generazione intro-dotta - esattamente un anno fa - a bordo della piccola Classe A e poi sbarcata, lenta-mente, sugli altri pro-dotti rinnovati della

gamma. Non solo MBUX ma anche tante disposizio-

ni che assistono il conducente nelle manovre di guida per aumen-tare la sicurezza a bordo.