Corriere Cesenate 36-2015

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    Giovedì 15 ottobre 2015

    Giovedì15 ottobre 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 36 - contiene I.P.euro 1,20

     36 

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Sarsina 17L’Avis compie

    30 anni e proponeeventi

    Cesena 13Ute, corsie lezioni culturalia pieno regime

    Gatteo 16Da operaio a frate

    La storiadi Andrea Tosi

    Cesenatico 15 Alla materna di Salai genitori diventanogiardinieri

    San Rocco

    Una storia che ha

    attraversato il Savio

    Cultura 19Diocesi 7

    Sabato 17 ottobrela Veglia missionariaa San Damiano

    Durante la Veglia dioce-sana, presieduta dal ve-scovo, le testimonianze divolontari che accolgonoprofughi immigrati

    Scuola cattolica 7

    Numerosigli appuntamentiaperti a tutti

     V enerdì 16 alle 14,30, aBoccaquattro, incon-tro-testimonianze di stu-denti e insegnanti. Il 25 laGiornata diocesana

    “C esena 1615-2015: dalBorghetto al Campi-no”: in un libro di Otello Amaducci le vicende del-la parrocchia

    Sabato 17 ottobre sarà una giornata dedicata a Renato Serra. ACesena, prima al teatro Bonci e poi alla Biblioteca Malatestiana, sisvolgerà la 66esima tappa dei convegni della Società di StudiRomagnoli. Nell’anno del centenario della morte del letterato,avvenuta durante la Prima guerra mondiale sul monte Podgora.La città natale dedica a uno dei suoi figli prediletti il meritatoomaggio.Marino Biondi, professore cesenate docente all’Università diFirenze, nelle pagine interne fa una disamina dell’Esame di coscienza di un letterato , forse l’opera principale del Serra.

    Primo piano alle pagg. 4 e 5

    Editoriale

    Destiamoci dal sonnodi Francesco Zanotti

     l mondo

    di Renato Serra

    Medio OrienteUn cesenate scrivedalla città di Erbil

    Pagina aperta 23

    Per non rimanere indif-ferenti davanti alle tra-gedie di intere popolazio-ni. Storie di profughi e dichi si impegna con loro

    Un grande convegno a Cesena nel centenario della morte

    PORTA MONTANARA, A CESENA, ALLA QUALEIL LETTERATO RENATO SERRA DEDICÒ I VERSI:

    “UNA PORTA APERTA SUL CIELO E DI LÀ IL MONDO”(WIKIMEDIA, FOTO SAILKO)

    La notizia è di quelle choc. “L’Ufficioanagrafe del Comune di Napoli hatrascritto l’atto di nascita di unbambino, figlio di due donne sposate inSpagna da dieci anni e residenti aBarcellona. Il bimbo così anche sui certificatiitaliani risulta avere due mamme. È il terzocaso in Italia”. Così riporta il sito del Corriere della Sera il 12 ottobre alle 19,16.“Il sonno della ragione produce mostri”,scriveva e dipingeva il pittore spagnoloFrancisco Goya nel 1797. Scomodo Goyasolo perché mi pare che oltre duecento annisiano trascorsi invano. Ma di cosa stiamoparlando? Come può un bimbo essere figliodi due madri? Pur con tutto il rispetto per lepersone coinvolte in questa triste vicenda, celo domandiamo. Così come se lo chiedono iprimi commenti online , con quel buonsenso che alcuni hanno espresso in Rete,senza i filtri dell’indisponente“politicamente corretto” di molti opinionisti.Un figlio non è un diritto per nessuno.Stiamo stravolgendo la realtà. Peggio ancora,non la vogliamo più leggere. Non lavogliamo più vedere. La vogliamo adattarealle nostre esigenze, al nostro potere, aidesideri di ogni tipo. Ho una voglia e nonposso non soddisfarla. È l’apoteosidell’egoismo. L’esatto contrario dell’esserepadri e madri. La vita è un dono. Un donoricevuto e a sua volta ricambiato,moltiplicato.Ma di cosa stiamo parlando? Un figlio è unaresponsabilità, non un capriccio. Come puòessere frutto di due madri? Quali domande siporrà questo Ruben di cui parla il Corriere online una volta appresa la sua condizione?Per lui saràun trauma da attraversare,

    metabolizzare, superare. Una difficoltà inpiù, per nulla semplice, in un periodo storicocaratterizzato da relazioni ultraliquide.Non è una questione di fede, miraccomando. In questo ragionamento nonc’entra nulla. C’entra l’umanità. C’entra ilrapporto incredibile tra genitore e figlio.Genitore che a sua volta è sempre figlio e perquesto è del tutto consapevole del significatodell’essere generato e da chi. Stiamosmarrendo il comune senso dei fatti piùnaturali. Pare incredibile, eppure è così.Ma di cosa stiamo parlando? Davvero, nonpossiamo rimanere nascosti dietro paraventiche mistificano quel che accade. Davanti auna generazione ormai senza padri,rischiamo di crescerne un’altra con duemadri. Anche perché un padre in realtàesiste, sempre e comunque, nonostante lenotizie strombazzate e vendute per grandi

    novità in campo di diritti civili.Destiamoci, dunque, dal sonno dellaragione.

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    Giovedì 15 ottobre 2015 3Opinioni

    Quella smania di alcuni pretiad apparire in Tv

    opo la “settimana di passione” appenatrascorsa sui preti nei media, sarebbedavvero auspicabile che qualcuno dicesseloro che l’andare in televisione e rilasciare

    interviste crea spesso più danni che vantaggi almessaggio cristiano, alla loro immagine e a quelladella Chiesa. Triste conclusione, ma come non farequalche considerazione?Partiamo dal prete televisivo della settimana:monsignor Charamsa, il teologo polacco che ha resopubblica la sua omosessualità e la sua relazione conun uomo. Strategia mediatica studiata nei tempi,

    nei modi e nelle parole. Studiata pure“la via d’uscita” con copertura economicagarantita dal libro sulla sua vita che sarà prestoin libreria.Il botto mediatico c’è stato e l’uso della televisione inquesto caso non può che dirsi perfetto da parte delprete. Ma a parte le sue scelte personali,il monsignore crede davvero che questa uscita faràbene alla Chiesa? Ha dichiarato che l’obiettivo del“coming out” era porre a temadel Sinodo in corso la questione di un nuovoatteggiamento verso i gay: non rischia questoclamore voluto di aver compromesso un dibattitoche poteva esserci in modo pacato?Come il Papa ha ridetto:“Lo sguardo del Sinodo sia complessivoe l’ascolto sia anzitutto dello Spirito Santo”.Questo prete, che forse si è liberato da un peso,ha di fatto alimentato tensioni che allontanerannoproprio le conclusioni che egli avrebbe auspicato.

    Ricordare che c’è modo e modo di esprimereanche i temi più difficili è utile. Charamsaha in fondo usato la televisione per i suoi fini.Sono gli stessi del Vangeloe della comunità cristiana?L’altro prete televisivo della settimana è don GinoFlam di Trento che si è espresso su La7 

    D

    In gioco il Vangelo e la Chiesa

    delle necessità di grandi investimentiinfrastrutturali. Ma spesso Roma hadimenticato il suo ruolo di Capitale, non hamaturato una sua visione di futuro, ha

    trascurato le sue responsabilità di cittàimmagine del Paese. Restituendo unasensazione di trascuratezza, sciatteria emenefreghismo diffusi che una Capitalenon merita.Di recente abbiamo ascoltato una frasemolto significativa pronunciata e condivisada alcuni romani “eccellentissimi”: “Romaha bisogno di un sindaco che l’ami”. Giusto,dovrebbe essere così in ogni città e sinoall’ultima contrada del nostro Paese. Ma èanche vero che spesso la politica (diqualunque colore) ha scelto uomini diseconda o terza fila. O per lo meno (è ilcaso recente di Roma) non è riuscita aproporre una personalità dall’indiscussoprofilo amministrativo, capace digovernare secondo un progetto di CittàCapitale e non sull’onda del pur giustificatomoralismo giustizialista. Se si ripartirà con

    lo stesso piede sbagliato, l’insuccesso saràassicurato. Di sicuro, il futuro di Romamerita un dibattito pubblico ampio earticolato. Mancano all’appello e possiamodirlo a ragion veduta, molte vocisignificative. È come se buona partedell’opinione pubblica, a parte il mugugnodi fondo, si sia definitivamente rassegnataal non governo. Molti, troppi, ne fannoquasi una questione antropologica: “ÈRoma, sono i romani…”. Anche chi romanonon è non può accettare questa forma dirassegnazione. Il “marziano” Marino venivadal Nord e forse Roma non l’ha capita finoin fondo, ma i romani l’hanno capita perdavvero? Se la risposta è affermativa, laspieghino a tutto il Paese. Perché lospettacolo delle tifoserie scese in campo inqueste ore, sinceramente ci ha spaventatopiù che convinto. Come ci avevano giàsorpreso e persino avvilito le precedenti

    tifoserie, quelle pro e contro Alemanno.Una Capitale ha bisogno disperato di unaclasse dirigente figlia della migliorepolitica, capace di interpretare un progettodi futuro, di non farsi dettare l’ordine delgiorno né dai poteri forti né dalla piazzamanovrata, di tagliare i ponti con ilmalaffare, di alzare la guardia senza perciòparalizzare la normale attivitàamministrativa, di ripulire e scrostare lamacchina burocratica, di scegliere ilpersonale con l’accuratezza che merita unservizio pubblico, di avere pienaconsapevolezza del proprio ruolo guida inun territorio baciato dalla cultura e dallabellezza. E che ricordi sempre di avere unamissione storica, quella di porta d’ingressoalla sede della cristianità. Non servepiaggeria, papa Francesco giustamente ladetesta, ma semplice rispetto per le donne

    e gli uomini di fede che a Roma vengonoper pregare. Come pellegrini per ilGiubileo, come è accaduto nei secoli cheabbiamo alle spalle. Semplice? Nienteaffatto. Semplicemente dovuto.

    Domenico Delle Foglie

    Roma merita un sindaco che l’ami. Ma non basta

    mostrando “comprensione” per i preti pedofili, in qualche modo “istigati”,a suo dire, dai bambini.La reazione non poteva che essere decisa, immediata e di condannaassoluta. Il povero prete (tapino a vederlonel video) sembra più che altro perso, ingenuo senza grandecognizione di quello che dice davanti alla telecamera, quasi vittimadi un tranello. E questo mette in luce un’altra questione:l’inadeguatezza e l’ingenuità nel gestire il mezzo televisivo è di per sépericolosa e dovrebbe metterci all’erta sempre. Non a caso ai vescoviqualcuno ha proposto un corso per gestire i media.Che dire? Stendiamo un velo pietoso.Infine, come non citare la schiera dei preti opinionisti che un po’ ovunqueamano la ribalta dei salotti Tv improvvisandosi esperti e tuttologi in nome

    della “tonaca”. Qualcuno dirà che i giornalisti li cercano. Verissimo, ma esercitare un minimo di discernimento è d’obbligo anchedavanti a una richiesta pressante. Un prete o un vescovo non parlano maia livello personale. Così sono percepiti. La sola loro presenza sui mediamette sempre in gioco il Vangelo e la Chiesa. Detto questo vadano pure intv, ma ne tengano conto.

     Adriano Bianchi

    Una Capitale ha bisogno disperato di una classe dirigente figlia della migliore politica, capace di interpretare un progetto di futuro e tanto altro ancora... E che ricordi sempre di avere una missione storica, quella di porta d’ingressoalla sede della cristianità. Ne va della faccia di tutti noi italiani 

    uella di Ignazio Marino, il chirurgo prestato alla politica, è forse solo una pagina stinta econsumata dell’antipolitica. Quella, per intenderci, che si è sviluppata in questi anni all’internodel partito di maggioranza relativa, attraverso il meccanismo delle primarie che ha catapultatoalcuni uomini sulla scena pubblica. Ma con alterne fortune a latitudini diverse. C’è poi l’altra

    antipolitica imperante, quella dei grillini, che esce vincitrice della partita romana e che certamente vorràgiocare fino in fondo la corsa al Campidoglio. Tutti danno già i 5 Stelle al ballottaggio nelle future elezionidi Primavera. Sarà dura per tutti, a cominciare dal Pd, già scosso dall’inchiesta “Mafia Capitale” e costrettoa commissariare il partito romano considerato “inquinato”. La domanda che si impone, in vista dellafutura corsa al Campidoglio: sarà ancora un duello fra politici marchiati di antipolitica? La lezione diquesti anni non è bastata? E il premier-segretario Matteo Renzi quale ruolo vorrà giocare?La parabola di Marino, il sindaco “antipatico” quasi a tutti, oggi alla sbarra per le sue spese dirappresentanza ingiustificate, è solo una faccia del problema di Roma Capitale. La domanda di fondo allaquale bisogna rispondere è se esista a Roma una classe dirigente in grado di amministrare senza lasciarespazio a quel groviglio di interessi (talvolta al limite della legalità, come è stato già dimostrato dalleinchieste giudiziarie) che corteggia e lambisce un grande centro di spesa pubblica qual èindiscutibilmente il Comune di Roma. Una Capitale non può non avere un grande budget, proporzionaleai bisogni dei cittadini e alla cura e manutenzione ordinaria di un territorio immenso. Per non parlare

    Q

    ROMA, PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO(FOTO SIR)

    La poesia

     È  g i à  d o p o  M a r i n o

    ABBIATE UN SOGNOUna cosa vorrei dirvi.È una cosa speciale per coloroche sono sensibili alle cose belle.

     Abbiate un sogno. Abbiate un bel sogno.Seguite soltanto un sogno.Il sogno di tutta la vita.La vita che è un sogno è lieta.Una vita che segue un sognosi rinnova di giorno in giorno.Sia il vostro un sogno che miri a rendere lietenon soltanto tutte le persone,

    ma anche i loro discendenti.È bello sognare di rendere felice tutta l’umanità.Non è impossibile...

    padre Ezechiele Ramin

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    Giovedì 15 ottobre 20154 Primo piano

    Renato Serra Quest’anno si celebra il centenario della morte del grande critico cesenateL’Esame di coscienza di un letteratoè una punta di diamante nella produzione serriana

    Un’opera sublime ispirata dalla guerrare anni fa, con l’amicoe sodale serrianoRoberto Greggi,decidemmo che

    dovevamo editare l’Esame di coscienza di un letterato diRenato Serra, e altri testilimitrofi, Carte Rolland eDiario di trincea. Serra era infilosofia e in etica unkantiano. Ebbene, si parvalicet , anche noi ci sentimmodi fronte a lui e ai suoitestamenti letterari e morali

    kantiani d’osservanza,categoricamente ispirati. Fuun imperativo, o, come hodetto altre volte in sintoniacon certe abitudini del nostroautore, un debito da pagare. A volte alcuni annive rsariagiscono da veri e proprimemento, vengono per dirtiche è l’ora di farlo quellavoro, sempre pensato esempre dilazionato, adesso omai più. Come per ilpassaggio di una cometa - esi spera nel nostro casobenefica - non si puòaspettare che ripassi. Passauna volta sola, solca una solavolta il nostro cielo, e a quellacoda di luce e di ghiacciobisogna attaccarsi. E così èstato per il 2015, uncentenario che già siprofilava ed era stracarico dieventi, di retrospettivestoriche e letterarie, di echigrandiosi e tragici, e trainavacon sé l’onda secolare di cosee ricordi, per l’Italia e perl’Europa, non solo l’Esame ,ma i dibattiti e lecontroversie suinterventismo e neutralità, lepiazze ricolme e urlanti,d’Annunzio e Cesare Battisti,la scelta della guerra, ilMaggio radioso, le partenzedi soldati, l’Isonzo fin dasubito insanguinato, latrincea del Podgora, il Diariodi trincea, la fulminea morte

    di Serra. In una parola, e inuna cifra calendariale, era il1915 che faceva ritornodall’eracliteo fiume deltempo, con tutto quantosignificava, unaconfigurazione enorme earticolata di memorie chenella scrittura dell’Esame aveva trovato una sua formalucida e commossa, vibrantee ferma come un emblemaaraldico di quellagenerazione di italiani edeuropei. Era una data troppodensa di fatti e di riepiloghi,pregnante di richiami, unadata-specchio, e per me, pernoi, una data che ci dava unaresponsabilità, un obbligo.

     Abbiamo pensa to che Cesena

     T

    lo meritava il nostro restaurotestuale, come ricordo ecome omaggio. La "cittadina"di Serra aspettava che letornasse indietro quell’opera,nata dentro di lei anche secresciuta fuori, nella suaforma migliore, quella cheabbiamo creduto la piùcurata. Poi altri giudicherà illavoro fatto, che andava fatto.La Cesena e i cesenati che

    amano il loro Renato siritroveranno al Teatro Bonci,luogo anch’esso serriano, il17 ottobre. Nostra era dal1996 una edizione, presso il"Ponte Vecchio" di Cesena,del manoscritto con uncommento di caratterefilologico. Ripartimmo daquella. Siamo arrivati inporto, nonostante l’anticipodi anni, negli ultimissimigiorni e stiamo ancoraaspettando il volume che cigiunga da Roma, dalleEdizioni di Storia eLetteratura. È stata un’estateinteramente dedicata allebozze di stampa, agli indici,alle proporzioni della pagina

    fra testo e note, alle

    sfumature cromatiche dellariproduzione tipografica delmanoscritto malatestiano.Un’estate, per m io conto,piuttosto ansiosa. Amicicesenati, come MarinoMengozzi, levatori anch’essidel parto, non lo ignorano, enoi lo ringraziamo.

    MA COS’E’ L’ESAME?

    Che cosa è l’Esame e che cosasignifica una edizione critica?Serra cominciò a scrivere isuoi pensieri sulla guerra findal luglio-agosto 1914.L’Europa stava entrando nellagrande fornace e fra lenazioni Serra fissò lo sguardosulla sua amata Francia. Losguardo della sua animainquieta fu tutto per la sorellalatina. Quasi si misurò con le

    sorti della Francia, assisté dalontano alle grandi battaglie,ne condivise le ansie e gliscoramenti, ne riscoprì conpassione la civiltà, con i suoipoeti e letterati patrioti, daPaul Fort a Char les Péguy. Illetterato cesenate, giunto aun nodo difficilmentesolvibile della propriaesistenza, una crisicomplessiva di identità e diruolo che si era manifestatasu diversi piani da quellosentimentale a quellointellettuale, con un nettorifiuto della critica letterariacome mestiere, finì perintrecciare le ragioni dellavita a quelle degli eventi che

    sentiva prossimi, che prima o

    poi avrebbero toccato l’Italiae lui stesso fra gli altri. Lui e ilsuo popolo. Mai Serra sentìquella fusione, quella affinitàcon la sua gente, con piùforza e convinzione, come inquel tempo dell’attesa. Angosc ia e sp eranza laconnotarono.

    UNA SCRITTURA DENSA 

    E MOBILE

    L’Esame è una scritturadensa, stratificata, mobile,apparentementecontraddittoria, che sialimentò giorno per giorno,come un diario dellacoscienza, si nutrì disensazioni, abbozzi dipensieri, rifiuti, nuovepersuasioni, pensieridiversamente definiti, si tinse

    di stati d’animo, sentimenti erisentimenti, mutevoli, comeil tempo atmosferico dellestagioni, e, in quella precisafase, cangianti come la storiadel mondo. Quello spartito diparole, che inaugurava unanuova modalità diletteratura, viaggiò, trainterruzioni e riprese,disgusti ed entusiasmirinnovati, verso la propriameta, senza sapereesattamente quale potesseessere. Ma una meta, untraguardo, ci sarebbero statialla fine. E ci furono in effetti.La fine fu diversa dall’inizio.L’uomo della fine non era piùl’uomo dell’inizio. Questa

    esistenzialità vera, con tutto

    il peso specificodell’esistenza, si avvertedall’Esame , dalla sua intimatemporalità, e fa sì che sianon una scrittura fra le altrema una speciale partituradella vita, di una vita nuova,sia pure subito e crudamentetroncata. Ma vita nuovatuttavia. L’Esame varcò lasoglia fra il 1914 e il 1915 e simaturò, come il frutto diun’inedita stagione,determinandosi nelle sue

    parti finali solo al momentoin cui Serra fu chiamato alcampo militare di San Vito alTagliamento. Fu il primoscritto lievitato altrove, sottouna tenda militare, e al primovento della grande storia,sfiorato e da ultimo plasmatodalle condizioni che poisarebbero state quelle dellaguerra, e del Diario. In quellasituazione logistica epsicologica tanto diversadalla sua Cesena famigliare,dalla casa della madre, dalla

    civitas professionale emalatestiana, Serra operòcon uno slancio diverso, piùlibero, sentendosi - lo disse -più vuoto, e perciò piùnuovo, meno logoro, menovecchio (lui poco più chetrentenne), rigenerato.Pronto a vivere un’altra vita.Tanto che la guerra apparecome una conversione nellesue pagine, con un lievito

    agostiniano che loaccompagnò all’estremasoglia del destino. Conseguitaquesta libertà dai ceppi dellasua pace usurata e stanca, illetterato poté apporre leultime correzioni alla stesuradell’Esame . Le abbiamoregistrate nell’apparatovariantistico al testo. E queltesto abbiamo commentatoriga per riga. Da alloral’Esame , pubblicato il 30aprile 1915 su "La Voce" diGiuseppe De Robertis, fece ilsuo cammino di opera fra lepiù alte che la Grande guerraabbia mai ispirato a uncombattente, e non solo inItalia.

    Marino Biondi

    Cesena meritavail restauro totaledell’Esame ,come ricordoe come omaggio

    ✎ | Chi è il professor Marino BiondiMarino Biondi insegna"Letteratura italiana" e "Storiadella critica e della storiografialetteraria" nel Dipartimento diLettere e Filosofia dell’Universitàdi Firenze. I suoi studi sono statiprevalentemente indirizzatiall’area ottonovecentesca, frastoria della letteratura e dellacultura, con particolareattenzione alla storiografialetteraria, alla letteratura delRisorgimento (La tradizione dellapatria I, Letteratura e 

    Risorgimento da Vittorio Alfieri aFerdinando Martini, Roma,Edizioni di Storia e Letteratura,

     2009; La tradizione della patria II,Carduccianesimo e storia d’Italia,Roma, Edizioni di Storia eLetteratura, 2010) e alla culturafiorentina (Il secolo fiorentino, Arezzo, Edizioni Helicon, 2015).Fra le centinaia delle sue

    pubblicazioni - in volumi,miscellanee e riviste - spiccano ititoli dedicati a Renato Serra. I piùimportanti: Renato Serra.Biografia dell’ultimo anno nel carteggio con Giuseppe De Robertis , Santarcangelo diRomagna, Fara Editore, 1995;L’"Esame di coscienza". Per unastoria del testo dall’autografo alla

    stampa, a cura di M. Biondi e R.Greggi, con un saggio critico diEzio Raimondi, Cesena, Il Vicolo &Il Ponte Vecchio, 1996; Serra. Le lettere la storia. Antologia degli scritti , Cesena, Società Editrice "IlPonte Vecchio", 2005; La culturacesenate dal Settecento al 

     Novecento. Il tempo di RenatoSerra, Rimini, Bruno Ghigi, 2005

    (vol. VI/2 della Storia di Cesena);Serra a teatro. Commemorazioni e discorsi nel "Comunale" di Cesena(1912-1915), Cesena, SocietàEditrice "Il Ponte Vecchio", 2006;Renato Serra. Storia e storiografiadella critica, Roma, Edizioni diStoria e Letteratura, 2008; RenatoSerra. La critica, la vita, Roma,Edizioni di Storia e Letteratura,2012. È stato Presidente della"Fondazione Serra". Fa parte delComitato Nazionale per l’edizionedelle Opere di Renato Serra.

    L’interno di Casa Serra a Cesena

    Renato Serra

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    Giovedì 15 ottobre 2015 5Primo piano

    Intervista al professor Marino Biondi La figura del grande letterato cesenate, negliambienti culturali della città, aleggia da oltre un secolo. L’Epistolarioè un’opera di rara bellezza

     Affascinante enigmatico Serrarobabilmente è il mag- giore esperto di RenatoSerra. Al professor Ma-rino Biondi (si veda

    scheda nella pagina a fianco),abbiamo posto le seguenti do-mande.

     A quando risale il suo primo’incontro’ con Serra? Vivere a Cesenanell’adolescenza e frequentareil Liceo Monti era tutt’uno cherespirare aria di Serra. Ne sentii

    parlare nella casa di mio padre,dove si diceva che fosse dacollocare un episodio della suabiografia. Ma il primo incontrovero fu con l’Epistolario, unlibro di una bellezza rara estruggente. Vi imparail’amicizia, l’amore, la nostalgia,la noia dei giorni. Molti lettoridi Serra hanno cominciatodalle sue lettere private, daldiario della sua vita. Serra hasempre sprigionato la forzagentile ma irresistibile diattrarre a sé.

    Che cosa ha significato per leiquesta ’lunga fedeltà’ a unconcittadino? A un certo punto, dal 1970, misono messo a studiare l’opera

    di Serra. Il mio primo lavoro astampa su una rivistapadovana risale al 1973. Lafedeltà è diventata scrupolo,attenzione ai testi, lavoro,partecipazione alla comunitàdegli studi serriani, edizioni,commenti, saggi, libri. Notoqui che gli studiosi di Serra (daicesenati Cino Pedrelli, Renato

    P

    Turci, Biagio Dradi Maraldi)sono stati anch’essi dei fedeli.Siamo stati un po’ tutti, critici sìe storici, ma anche scudieridella memoria del nostroRenato. Gli studi serriani, comeha documentato Dino Pieri,hanno avuto tradizione più chesecolare, dall’anno 1909.

    Come l’approfondimento della breve, ma intensa avventura esistenziale-intellettuale ser-riana ha inciso su di lei a livel-lo umano e professionale?La domanda è pertinente,perché studiare Serra,frequentarlo sulle carte, suilibri, è cosa che secondo menon si può fare lasciando che il

    resto della propria vita restiinvariata e indifferente. Serra èun’entità umana, intellettuale,che ti muove dentro, ti chiamaa un esame di te stesso. Questala lezione vera e duratura,extraletteraria, dell’Esame. Peril suo valore, per i vizi, per lapersonalità, chiama a sé, a unconfronto, che può essere di

    emulazione o di attrito. È unautore-auctor, uno cheaggiunge, accresce, che ti facrescere. Esercita un influsso,spinge a rifletteresull’esistenza, su quanto inessa è decisivo e su quanto èmera scadente lottadell’ambizione. Ti fa sentirepalpabilmente e in modalità

    anche di drammatica evidenzaquanto, nel cosiddetto lavorointellettuale come professione,sia pratica discorsiva del vuoto.

    Che messaggio consegna al-l’uomo e al giovane di oggi Re-nato Serra?Domanda difficile. Mi capita diparlare spesso ai giovani, ai

    ventenni, di Serra e dell’Esame.Spiegare loro che la guerra èstata per lui e per la suagenerazione l’ora del destino èarduo. Essi rifiutano la guerra eil concetto di sacrificio a untempo storico è mistica chenon li sfiora. Posso dire che licapisco. Ma poi c’è un passoulteriore. I giovani che per

    scelta s’inoltrino negli studiletterari scoprono, comescoprimmo noi, insieme alcritico lo scrittore. Quindi nonpossono che ritrovarsi di fronteall’uomo Serra, affascinante eper taluni tratti enigmatico.

    Ezio Raimondi ha aperto la grande stagione degli studiserriani, lei l’ha continuata etuttora la frequenta: che cosa le ha insegnato il maestro bo-lognese?

    Raimondi, che verrà celebratoa Bologna da un grandeconvegno alla fine dinovembre, ha riportato Serraall’onore del mondo dellelettere, italiane e non solo. Èstato il maestro delle nuovegenerazioni. Un ricordopersonale, quasi uno scattofotografico della memoria, mifa rivedere l’allora quarantenneEzio, alto come un frassino,elegante, strepitosa erudizionee magico eloquio, al tavolo delConvegno cesenate del 1965accanto a Delio Cantimori,ospiti del "Monti". Poi ancoranel mio liceo, presentato daBiagio Dradi Maraldi, tenereuna conferenza nellaprimavera del 1966 sulle

    Tecniche della critica letteraria.Serra - questo l’ho semprepensato - è stato per Raimondi,lettore universale e poliglotta,l’àncora che lo teneva allaterra, non solo alla terra di unaletteratura nazionale eregionale, ma alla terra dellarealtà e della vita vera.

    Marino Mengozzi

    Società Studi RomagnoliUn convegno rilevanteal 1949, ininterrottamente, laSocietà di Studi Romagnolipromuove annuali convegni.

    Sabato 17 ottobre (ore 10) nel Tea-tro Bonci, nel segno di Renato Serrae del suo Esame di coscienza, pren-de avvio la prima parte della 66^tappa, che proseguirà alle 15 nel-l’Aula Magna della Malatestiana. Alnostro "europeo di provincia" (co-me acutamente ebbe a definirlo Ezio Raimondi, con

    antitesi solo apparente) è giustamente riservato l’ono-re del Comunale: così avvenne nel ’35 (ventennale del-la morte) con l’orazione di Luigi Russo, nel ’6 5 (cin-quantenario) con il discorso di Carlo Bo, nel 1984(centenario della nascita) con Raimondi e altri; perchéil Bonci è un luogo serriano e veicola la solennità do-vuta a uno di quei pochi scrittori che, come lui, "sonocosì complessi, prismatici, ricchi di sfaccettature" (an-cora parole dell’italianista bolognese che ha onoratoRenato e Cesena). I lavori, aperti dagli allievi del Con-servatorio Maderna, saranno introdotti da Paolo Luc-chi, sindaco di Cesena, Douglas Regattieri, vescovo diCesena-Sarsina, Christian Castorri, assessore alla Cul-tura, Elisabetta Bovero, dirigente della Malatestiana,Bruno Piraccini, presidente della Fondazione CRC eLuigi Lotti, presidente della Società. L’intenso pro-gramma - distribuito nelle giornate 17, 18, 24 e 25 ot-

    D

    tobre e reperibile su l sito: www.societastudiromagno-

    li.it - prevede ben 36 relazioni, che spaziano da Dantea Malatesta Novello, dall’Aula del Nuti ai codici, da Re-nato Serra a Nazzareno Trovanelli, da Gino Barbieri aCesare Angelini e Augusto Campana, con importantirelatori del mondo accademico. Nell’occasione saràdistribuito il volume LXV di "Studi Romagnoli", con gli Atti del convegno 2014 a Pennabilli e San Marino (35contributi, 820 pagine), e altre novità editoriali: Augu-sto Campana, Le biblioteche italiane del Rinascimentoa tre navate (un inedito gioiello); Cesare Angelini, Vit-toria Abeti, Cino Pedrelli, Serra-Angelini ; Mauro Do-rella, 1824. L’annus horribilis della Legazione ravenna-te: le questioni socio-sanitarie; Studi su Pennabilli.Questo appuntamento, convintamente sostenuto daComune, Assessorato, Malatestiana e FondazioneCRC, fa tappa a Cesena per molteplici ragionicelebrative: il 550° della morte di Domenico Malatesta

    Novello (Brescia 1418 - Cesena 1465), il 130° della

    nascita di Gino Barbieri (Cesena 1885 - Monte Zomo1917), il 100° della morte di Nazzareno Trovanelli(Forlimpopoli 1855 - Cesena 1915), il 100° della mortedi Renato Serra (Cesena 1884 - Monte Podgora 1915),il 20° della morte di Augusto Campana (Santarcangelodi Romagna 1906-1995). Un fe lice ’ingorgo’ diricorrenze che incrociano, direttamente eindirettamente, quel magnifico tempio della cultura -cesenate e universale - che è la Biblioteca: voluta daMalatesta, diretta da Serra e Campana, venerata daTrovanelli e Angelini. Quando nel 1465 Novello muore,in Italia (a Subiaco) viene introdotta la stampa: nel2015 curiosamente si celebra il 550° della morte di unartefice della fortuna del manoscritto e della nascitadell’editoria. Davvero una fine è anche un nuovoinizio.

    Mm

    Sabato 17 ottobre al "Bonci" di Cesena

    Previste 36 relazioni, che spazianoda Dante a Malatesta Novello, dall’Auladel Nuti ai codici, da Renato Serraa Nazzareno Trovanelli, da Gino Barbieria Cesare Angelini e Augusto Campana,con relatori del mondo accademico

    L’interno di Casa Serra a Cesena

    Nel riquadro, Marino Biondi

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 36-2015

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    Giovedì 15 ottobre 20156 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00   Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dell’ospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00   Cattedrale, San Paolo,

     Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00  Cattedrale 17.00 Capp. ospedale (no sabato),

    Ponte Pietra

    18.00  Cattedrale , Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

    18.30 San Pietro, Sant’Egidio,Santa Maria dellaSperanza, Cappuccini,San Bartolo

    19.00  Tipano20.00 San Giovanni Bono,

     Torre del Moro, Gattolino20.30  Villachiaviche,

    San Pio X 

    Sabato

    e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)

    15.00 Formignano17.00 Cappella cimitero Cesena,

    Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

    17.30 Santuario del Suffragio18.00  Cattedrale , San Domenico,

    Osservanza,Santuario Addolorata,Convento Cappuccini,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Sant’Egidio,Madonna delle Rose, Villachiaviche,Case Finali, Diegaro, Torre del Moro, Borello,San Mauro in Valle,San Giorgio, San Vittore

    18.30 San Pietro, San Rocco,Santa Maria della Sper.Bulgarnò

    20.00 San Giovanni Bono,Bulgaria, Ruffio, Pioppa,Pievesestina, Tipano,Calisese,Gattolino, Ponte Pietra

    20.30 San Pio X 

    Messe festive7.00   Cattedrale, Basilica del

    Monte7.30 Santuario dell’Addolorata,

    Cappuccine,Cappella osp. “Bufalini”,Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,

    Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30   Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Martorano, Tipano, San Cristoforo,Gattolino, Roversano

    9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,

    Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

    San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Torre del Moro, Carpineta,Cappuccini, San Pio X,Sant’Andrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Santuario Addolorata,

    Basilica del Monte,Osservanza,San Domenico, SantoStefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10  Torre del Moro

    11.15 Diegaro, Madonnadelle Rose

    11.30 Cattedrale , San Rocco,Istituto Lugaresi,San Pietro, San Pio X,Case Finali, Santa Mariadella Speranza

    12.30  Torre del Moro (in inglese,comunità nigeriani)

    17.00 Cappella del cimiteroCappella dell’ospedaleBufalini

    18.00  Cattedrale,San Domenico, Osservanza

    18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo, Villachiaviche

    Comuni delcomprensorio

    Bagno di Romagnaore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 18 (sabato);8 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato); Acquapartita: 9 Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina;16,30 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;20 Sala; 20,30 Villalta

    Festivi:8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta, Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,

    Boschetto,Santa Maria Goretti, Sala;11,15 Bagnarola,Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio: 9

    Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10/ 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:  festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (San Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11; Taibo: 10

    Montianoore 20,30 (sabato); 9.Montenovo:ore 18,30 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;

    Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaConcattedrale: 7 / 9 / 11 / 18; Casa di Riposo:ore 16 (sabato);

     Tavolicci: 10,30 (liturgiadella Parola con Eucar.);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino in Appozzo: 9(liturgia della Parola conEucaristia); Quarto:10,30; Pieve di Rivoschio:15,30; Romagnano:11,15; Pagno: 16(seconda dom. del mese).

     Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 / 11,15 / 18;eremo Sant’Alberico:

    15,30 (domenica);Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16; Alfero: ore 17 (sabato);11,15; Riofreddo: 10Corneto: 11; Pereto: 10

    ✎   A MESSA DOVE

    Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore

    Ernesto DiacoMembro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

    Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

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    Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

    DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATONEL 1911

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     Tiratura del numero 35 dell’8 ottobre 2015: 7.908 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in redazione

    alle 18 di martedì 13 ottobre 2015

    Domenica 18 ottobre XXIX Domenica Tempo Ordinario - Anno BIs 53,10-11; Sal 32; Eb 4,14-16;Mc 10,35-45

    Per la terza volta Gesù annuncia la suapassione e morte e i discepoli, invecedi ascoltarlo, continuano a cercare iprimi posti e il potere per realizzare i loroprogetti di grandezza umana. L’iniziativa diGiacomo e Giovanni fa irritare gli altri: forseperché si sono mossi per primi e hannochiesto quello che loro non avevano osatodomandare? Ciascuno, nel segreto, pensavadi essere migliore e meritevole del postod’onore. Ma è da quest’orgoglio chenascono le invidie, la mormorazione, isospetti che portano a conflitti.E noi, quante volte ci siamo sentiti migliori

    degli altri? Se qualcuno ottiene un incaricoche pensavamo spettasse a noi, comereagiamo? Spesso siamo pronti a farebattaglie per dimostrare che la scelta delparroco, del datore di lavoro,dell’allenatore... è sbagliata, e cigiustifichiamo: “Non lo faccio per me, a menon interessa. È per il bene dellaparrocchia, dell’ambiente di lavoro…”. Mase ci fermiamo a riflettere, ci accorgiamoche il nostro atteggiamento è frutto diquell’orgoglio che nasconde desideri digrandezza.Invece chi sta vicino a Gesù dovrebbeguardare unicamente a Lui.Ci piace quello che fa Gesù: “li chiamò tutti

    a sé”. Questo è l’atteggiamento di colui cheama sempre e non si stanca delle fragilitàperché ha solamente a cuore il nostro benee la nostra salvezza. Ai discepoli e a noi, diceche dobbiamo mettere in pratica duecomportamenti: l’umiltà e il servizio.L’umiltà ci fa scoprire lo stupore e la gioia diessere continuamente amati da Diononostante le nostre miserie: siamo suoifigli. Riconoscere di essere stati generati fanascere in noi quella gratitudine che spingea metterci al servizio dando la nostra vita,nella quotidianità, al marito, alla moglie, aifigli, agli amici, ai bisognosi.

     Attenzione però perché potremmo pensareche questa Parola non è per noi visto che“io non ho potere, non ho mai comandatoin vita mia”. Ma, anche noi, nel nostropiccolo, possiamo esercitare forme di

    potere: quanto potere ha un muso lungocon la moglie, una litigata con un vicino, unperdono non accolto, una discussione nonchiarita con i genitori, un’offesa al collega,un saluto tolto a un parente... Nessuno èesonerato dalle parole di Gesù!La domenica “missionaria” ci ricordaproprio la nostra vocazione a essereservitori del Vangelo. E per far passare il

     Vangelo prima dei miei desideri, il rispettodegli altri prima del mio vantaggio, c’è unastrada semplice: non devo cambiare il mio“posto” nella vita, ma rivedere i mieirapporti con gli altri alla luce dell’amore diGesù.

    Sabrina e Andrea Delvecchio

    IL GIORNODELSIGNORE

    La nostra vocazione: servire il Vangelo

    lunedì 19 ottobresan Paolo della C.Rm 4,20-25;Cant Lc 1,68-75;Lc 12,13-21

    martedì 20sant’Irene Rm 5,12.15.17-19.20b-21; Sal 39;Lc 12,35-38

    mercoledì 21sant’Orsola verg.Rm 6,12-18;Sal 123;Lc 12,39-48

    giovedì 22san DonatoRm 6,19-23; Sal 1;Lc 12,49-53

     venerdì 23san Giovanni da CapestranoRm 7,18-25a;Sal 118;Lc 12,54-59

    sabato 24sant’Antonio Claret Rm 8,1-11; Sal 23;Lc 13,1-9

    La Paroladi ogni giorno

    ✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

    Cammino spirituale per separati soliOrganizzato dall’Ufficio per la Pastorale della famiglia“Io sono il pane della vita”. Inizia lunedì 19 ottobre alle 21, neglispazi della parrocchia di San Rocco di Cesena, il camminospirituale per separati soli.

    Il primo incontro è dedicato all’accoglienza. L’appuntamentosuccessivo si terrà lunedì 23 novembre alle 21 nella parrocchiadi Villalta di Cesenatico.Per info: suor Emilia Miraglia, 345 2397934; diacono RiccardoPaolucci, 333 4393188.

    ✎ CHIESA INFORMAFesta di San Gaspare del BufaloMercoledì 21 ottobre al Santuario dell’Addolorata, a CesenaLa festa di San Gaspare delBufalo si celebra mercoledì 21ottobre al Santuariodell’Addolorata (chiesa deiServi) in centro a Cesena.Quest’anno si celebra ilBicentenario della fondazione

    della Congregazione deiMissionari del PreziosissimoSangue, fondata da SanGaspare del Bufalo nel 1815.Domenica 18 ottobre inizia iltriduo in onore di SanGaspare, (Messe alle 7,30, 9,30e 11) che proseguirà lunedì 19e martedì 20 ottobre, con leMesse alle 8 e alle 9; alle 17,30vespro, rosario e riflessione sul santo. Mercoledì 21 ottobre,giorno della festa, Messa alle 8, 9 e 11; alle 17,30 vespro,rosario e Messa.Domenica 25 ottobre alle 9,30 Messa presieduta dal vescovoDouglas Regattieri in ricordo del Bicentenario. Seguebenedizione di una targa commemorativa.

    “Queste cose vi scriviamo, perché la vostra gioia sia piena” (1Gv 1,4)

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 36-2015

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    Giovedì 15 ottobre 2015 7Vita della Diocesi

    Brevi

    Rinnovamento nello SpiritoIncontro a BagnarolaGiovedì 15 ottobre alle 20,30 presso laparrocchia di Bagnarola di Cesenatico, in

    occasione della settimana parrocchiale,Adorazione eucaristica animata dalRinnovamento nello Spirito.

    “Ama”, appuntamentomissionario al Cantiere 411Si terrà domenica 18 ottobre, dalle 15,30 alle18,30 al Cantiere 411 in via Mami a Cesena,l’appuntamento missionario annuale “Ama”,promosso dalle suore francescanedella Sacra Famiglia. Alla preghiera inizialeseguirà una breve introduzionedella madre superiora suor Daniela.“Un corpo tante membra” è il titolodell’incontro ravvicinato con diverse realtàmissionarie che si racconteranno.Tra questi: “Nuovi stili di vita: è possibile?”.Sarà attivo un mercatino missionario.

    allaparte

    dei poveri” è iltema dellaGiornatamissionariamondiale che sicelebra nelmondo

    domenica 18ottobre, ed è iltema della Veglia missionaria diocesanache sarà presieduta dal vescovo DouglasRegattieri sabato 17 ottobre alle 21 nellaPieve di San Damiano di Mercato Saraceno.Durante la Veglia daranno testimonianzaalcuni volontari di parrocchie eassociazioni impegnati nell’accoglienzadegli immigrati profughi nel nostroterritorio.

    D“

    Sabato 17 ottobre alle 21

    “Dalla parte dei poveri” Veglia diocesanaa San Damiano di Mercato

    Radio Mariadiretta da CapocolleL’emittente cattolica internazionale RadioMaria, in occasione della presenza delleReliquie di San Giovanni Paolo II, si collegherà

    giovedì 22 ottobre alle 7,30 con la parrocchiaSan Sebastiano in Capocolle di Bertinoro. Ilparroco don Giovanni Amati guiderà il Rosario,le Lodi e celebrerà la Messa.

     Viaggio in Terra Santa... sulle orme di Gesù“Pregare con i piedi... sulle orme di Gesù” è il’titolo’ del pellegrinaggio in Terra Santapromosso dalle suore francescane della SacraFamiglia. Il viaggio, per giovani... di ogni età,si terrà dal 7 al 14 gennaio 2016. Guida allascoperta dei luoghi di Gesù sarà don GabrieleFoschi.Per info e iscrizioni: suor Chiara, tel. 0541621138, [email protected]; don GabrieleFoschi, parrocchia di Sant’Egidio di Cesena,tel. 0547 384788. Costo: 1.100 euro(comprensivo di trasferimento in pullman

    Cesena-Roma, volo, pensione completa inIsraele).

    “Coppia in costruzione”Primo incontro“Accogliere l’altro nella sua diversità” è iltema del primo incontro del ciclo “Coppia incostruzione. I passi dell’amore”, promossodall’Ufficio di pastorale familiare incollaborazione con l’Ufficio vocazioni.Gli incontri mensili si terranno nellaparrocchia di Villachiaviche, a Cesena, dalle20,30.Primo appuntamento venerdì 16 ottobre.Per info : Roberta e Alex Lucchi, tel. 0547480675, [email protected] 

    PRIMOINCONTRO | di Carmelina Labruzzol vescovo Douglas ha chiesto ai membri del Consiglio Pastorale diocesano un anno di proroga.

    La proposta, accettataall’unanimità, vedrà i consiglieri impegnati in un anno di verificapuntuale delle loro funzioni, senzacomunque tralasciare gli impegni pastorali e le novità che la nostraChiesa locale sarà chiamata a

    vivere. Mercoledì 7 ottobre sono iniziati così i lavori di verifica per mettere a fuocopunti di forza e criticità di questoimportante organismo pastorale, al  fine di rispondere al meglio alla suamissione e lasciare strumenti efficaci per gli anni a venire.Il vescovo Douglas e monsignor Walter  Amaducci hanno introdotto i lavori della seduta consiliare, illustrando il piano annuale degli incontri e riportando all’attenzione di tutti gli articoli dello Statuto e del Regolamento, in cui sono riportati lanatura e i compiti del Consiglio, e ricordando le stagioni di impegnopastorale vissute negli ultimi episcopati.La prima traccia di verifica ha

    I

    portato quindi a una riflessione partecipata,appassionata e condivisa da tutti.I tanti interventi hanno sottolineato la bellezzae l’importanza di far parte di un organismorappresentativo di tutta la diocesi, la crescente consapevolezza di far parte di una Chiesa riccae in cammino, l’onore e l’onere (inteso come impegno e responsabilità) di essere chiamati alavorare insieme.Tante le necessità rilevate per lavorare meglioe con maggiore sinodalità: disporre di piùtempo per incontrarsi, avere strumenti ed elementi di studio per prepararsi meglio ai compiti richiesti, rivedere lo strumento delle commissioni e rinnovare qualche punto delloStatuto.Tutti questi elementi saranno arricchiti dalle prossime sedute consiliari, che prenderannoin esame la figura del consigliere e gli strumenti di cui il Consiglio dispone.

    Il nuovo annodel Consiglio

    pastorale diocesano

    Al “Lugaresi” di Cesena

    Ritorna la Messa di orarioOgni domenica alle 11,30

    a domenica 18 ottobre si tornerà a celebrare laMessa d’orario all’Istituto Lugaresi, in via canonico

    Lugaresi a Cesena, con l’approvazione del vescovo

    Douglas.La Messa verrà celebrata alle 11,30 nella cappella “DonNello Masini” all’interno dell’istituto.Domenica 11 ottobre, nella Basilica del Monte è statacelebrata la tradizionale Messa comunitaria chebenedice l’inizio delle attività in Istituto.La celebrazione ha visto la partecipazione delle realtàche operano all’interno dell’Istituto:il gruppo scout cesena 1°, l’associazione Amici delLugaresi, il centroeducativo Ragazzilandia, il Centro di FormazioneProfessionaleEnGim e il CentroSportivo Italiano.Oltre a questi,tante personeaffezionate ed ex-allievi sono salitial Monte per lacelebrazione.

    D

    Tanti appuntamentiTutti per il mondodella scuola

    na settimana tutta dedicata allascuola. L’Ufficio per la Pastoraledella Scuola e dell’Università

    della Diocesi di Cesena-Sarsina comegiornata d’inizio anno scolastico haorganizzato l’incontro sul tema “Comerendere bella e buona la scuola?”.L’appuntamento è per venerdì 16ottobre dalle 14,30 alle 16 alla chiesadi Boccaquattro, in centro a Cesena.“Ascolteremo la testimonianza dialcuni studenti e insegnanti - spiegadon Paolo Pasolini, delegato perl’ufficio - che nella scuola cercano ditestimoniare la bellezza dell’incontrocon Gesù”.

     All’incontro sarà presente anche ilvescovo Douglas Regattieri per unsaluto e una benedizione.Gli appuntamenti non si fermano qui.In preparazione alla Giornatadiocesana della scuola cattolica inprogramma domenica 25 ottobre,

    venerdì 23 ottobre alle 10 del mattinogli studenti delle scuole cattolichesfilando lungo le vie del centro storicoraggiungeranno la Cattedrale doves’incontreranno con il vescovo.

    UIn serata, sempre venerdì 23, è inprogramma un incontro pubblicopresso il salone di Palazzo Ghini alle

    21: ex alunni e docenti porteranno laloro testimonianza sulla scuolapubblica cattolica nell’incontro “LaScuola Cattolica c’è! La voce delle

    scuole”. Interverranno FrancescoOrioli, genitore della Fondazione delSacro Cuore, Tiziano Mariani preside

    del Liceo Almerici ed EmanuelaCasali, direttrice della scuoladell’Infanzia “Sacra Famiglia”.

    Barbara Baronio

    In preparazione alla Giornata diocesana che si celebra domenica 25 ottobre

    “Quando il giorno era una freccia”presentazione del libro alla sala “Cacciaguerra” di Cesena

    Si tiene venerdì 16 ottobre alle 21 nella sala “Cacciaguerra” (in via Bovio, a Cesena),la presentazione del libro “Quando il giorno era una freccia”, dedicato alla testi-monianza educativa di papa Francesco, organizzata dall’AGesc in collaborazionecon la Fondazione Sacro Cuore e i Licei “Almerici” e “Immacolata”.“Viene spontaneo domandarsi da dove deriva a papa Francesco questa passione educativa. Il libro ci dà un’approfondita risposta rivisitando gli anni che Jorge MarioBergoglio ha trascorso nel mondo della scuola come studente e docente, nonché latestimonianza del suo ministero pastorale vissuto con uno spiccato interesse edu-cativo. L’itinerario a ritroso, che l’autore Roberto Alborghetti ripercorre con pennaagile, testimonia che l’educazione è la ricchezza di un patrimonio ricevuto dal-

    l’amore di molte persone, da incontri e luoghi sempre nuovi, dall’accoglienza con-viviale delle differenze, per introdursi nella realtà e costruire il futuro - come haaffermato l’allora arcivescovo di Buenos Aires - da ‘cittadini solidali, dotati di sensostorico e collettivo della comunità, responsabili, che conoscano le radici della pro-pria identità e siano coscienti del destino comune del proprio popolo’”.

    Caritas diocesana | Assemblea dei volontari e incontroEUCARISTIA E SERVIZIO DELLA CARITÀ Questo il titolo dell’incontro che si è svolto lu-nedì 5 ottobre, in Seminario a Cesena, con donGiovanni Nicolini (nella foto sotto), parroco edex vicario della carità a Bologna, già direttoreCaritas di quella Diocesi. Recentemente il Sin-daco di Bologna l’ha nominato “garante dei di-ritti degli immigrati e dei profughi”. In tanti giàconoscevano don Giovanni quale maestro e te-

    stimone della carità. Buona è stata la parteci-pazione a questo incontro, che fa seguitoall’assemblea degli operatori/volontari Caritassvoltasi il 26 settembre scorso presso il sog-giorno “Card. Schuster”. Le relazioni dei dueappuntamenti saranno disponibili a breve,anche sul sito www.cesenacaritas.it

     ASSEMBLEA DEI VOLONTARI DELLA CARITAS

    DIOCESANA E DELLE CARITAS PARROCCHIALI.Ampia partecipazione sabato 26 settembre, all’As-semblea degli operatori e volontari Caritas pressola Colonia “Card. Schuster”, a Cesenatico. Il vescovoDouglas, rimasto coi partecipanti per l’intera gior-nata, ha offerto una stimolante e ricca riflessionesul tema “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”.Nel pomeriggio, l’esperienza della Caritas di Pia-cenza-Bobbio con il direttore diacono GiuseppeChiodaroli e il collaboratore Massimo Magnaschi(foto a destra), ha messo a fuoco il tema sempreimpegnativo della animazione alla carità nelle no-stre comunità.

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    Giovedì 15 ottobre 2015 9Vita della Chiesa

    sulla strada verso Gerusalemmeche Gesù incontra un giovane;

    anzi questi gli corre incontro, siinginocchia e lo chiama“maestro buono”. Un giovane: non haun nome quell’uomo, è solo un tale edè molto ricco. Tutto qui, il denaro si èmangiato il suo nome, per tutti èsemplicemente il giovane ricco. Nel

     Vangelo altri ricchi hanno incontratoGesù: Zaccheo, Levi, Lazzaro, Susanna,Giovanna. E hanno un nome perché ildenaro non era la loro identità. Checosa hanno fatto di diverso questi, cheGesù amava, cui si appoggiava con idodici? Hanno smesso di cercaresicurezza nel denaro e l’hannoimpiegato per accrescere la vita attornoa sé. È questo che Gesù intende: tuttociò che hai dallo ai poveri. Più ancorache la povertà, la condivisione. Piùdella sobrietà, la solidarietà.

    E lo dice al giovane ricco che siavvicina a lui e lo interroga sullecondizioni per “avere in eredità lavita eterna”, cioè la felicità.Papa Francesco nella suariflessione all’Angelus ricorda chela vita eterna “non è solo la vitadell’aldilà, ma la vita piena,compiuta, senza limiti”. Che cosadobbiamo fare per raggiungerla, èla domanda del giovane, e larisposta che riceve riassume icomandamenti “che si riferisconoall’amore del prossimo”.In questo dialogo c’è il riferimentoesplicito alla sequela, cioè comeseguire il Signore, come essere suoidiscepoli. E nella strada che sale versoGerusalemme.Così Francesco, nel brano di Marco,evidenzia tre scene, tre sguardi di Gesù.

    E c’è una dinamica interessante inquesto incontro, che non è attesa, maricerca. Il giovane corre dal maestro,cioè va da lui a partire da una ricercapersonale: non ha nulla darimproverarsi, rispetta i precetti, matutto questo è per lui insufficiente.Ecco la domanda, il desiderio di trovareuna risposta alla sua sete di pienezza.

    Ed ecco il primo sguardo di Gesù,“intenso, pieno di tenerezza e diaffetto”. Interessante notare che primadi dare una risposta, Gesù, raccontaMarco, “fissò lo sguardo su di lui e loamò”. E gli offre la strada da percorrere,cioè gli ricorda semplicemente laparole di Dio, la via dei comandamenti.

    Il problema vero, ricordava Benedetto XVI, è che Dio ci ha dato le cose perservircene e gli uomini per amarli, manoi abbiamo amato le cose e ci siamoserviti degli uomini. Così il giovanericco, alla risposta di Gesù, si ritira, “hail cuore diviso tra due padroni: Dio e ildenaro, e se ne va triste”. AffermaFrancesco: “Questo dimostra che non

    possono convivere la fede el’attaccamento alle ricchezze”; e cosìquello slancio iniziale, quel desideriodi compiere un ulteriore passo “sismorza nella infelicità di una sequelanegata”.E siamo al secondo sguardo che il Papaindividua, uno sguardo pensoso di

    avvertimento. A quel giovane Gesùchiede di abbandonare ciò che fino aquel momento ha catturato la sua vita;quanto è difficile, dice, per quelli chepossiedono ricchezze, entrare nelregno di Dio. È impossibile agli uomini,impossibile nella prospettiva umana,impossibile lasciare le umanesicurezze: è l’immagine del cammello e

    della cruna dell’ago.Ed ecco il terzo sguardo, diincoraggiamento, accompagnato dalle

    parole: “Impossibile agli

    uomini, ma non a Dio”. Quelloche Gesù propone non è tantoun uomo spoglio di tutto,quanto un uomo libero e pienodi relazioni. Libero, e con centolegami. Come nella risposta aPietro: Signore, noi abbiamolasciato tutto e ti abbiamoseguito, cosa avremo incambio? Avrai in cambio unavita moltiplicata. Che si riempiedi volti. Seguire Cristo non è undiscorso di sacrifici, ma di

    moltiplicazione: lasciare tutto, ma peravere tutto; “si rinuncia al possesso e siricava la gioia del dono”. Il Vangelochiede la rinuncia, ma solo di ciò che èzavorra: la scoperta che il viveresemplice e sobrio spalanca possibilitàinimmaginabili. Il giovane non si èlasciato conquistare dallo sguardo di

    amore di Gesù, e così non ha potutocambiare. Il denaro, il piacere, ilsuccesso abbagliano, ma poi deludono:promettono vita, ma procurano morte.Il Signore ci chiede di distaccarci daqueste false ricchezze per entrare nellavita vera, la vita piena, autentica,luminosa”.

    Fabio Zavattaro

    È

    Il commento di papa Francesco al Vangelo di domenica 11 ottobre

    Se sei giovane e ricco...Più che povertà, condivisione. Più che sobrietà, solidarietà. Il problema vero,

    ricordava Benedetto XVI, è che Dio ci ha dato le cose per servircene e gli uomini

    per amarli, ma noi abbiamo amato le cose e ci siamo serviti degli uomini

    DOMENICA 11 OTTOBRE, ROMA, PIAZZA SAN PIE- TRO: PREGHIERA DELL’ANGELUS DI PAPA FRANCE-SCO (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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    Giovedì 15 ottobre 2015 11Attualità

    il Periscopio di Zeta

    Nei giorni scorsi sono state recapitate migliaia di raccomandateUna spesa quasi inutile, dovuta per obblighi formali

    L’Italia delle carte bollate

    Siamo il Paese delle carte bollate e degli azzeccagarbugli. Tentiamo ogni

    tanto di riscattarci. Proviamo a rialzare la testa. Organizziamo l’Expoche fa faville e richiama visitatori da tutto il mondo, ma poi ciperdiamo, pare irrimediabilmente, dietro al codicillo da applicare, allaleggina da approvare, al bollo da apporre all’ennesima scartoffia dapresentare.Non lo dico così per dire e neppure a cuor leggero. Lo affermo davanti a unfatto che ha coinvolto migliaia di cesenati che si sono ritrovati nella bucadelle lettere l’avviso per ritirare una raccomandata. Molti hanno incontrato,per loro fortuna, il postino e hanno evitato file non di poco conto aglisportelli delle Poste in Sobborgo Federico Comandini.Per che cosa, si domanderà il lettore? Tanti sono a conoscenza della fine pocogloriosa di Banca Romagna Centro, la Brc per intenderci, quella nata dallafusione delle Bcc di Martorano (che a sua volta si era già fusa con San Giorgio,Forlimpopoli e Santa Sofia) e Macerone. Un gruppo bancario che avrebbedovuto sfidare da una posizione di maggiore forza le nuove frontiere delmercato.Tutti, o quasi, sanno poi come è andata a finire. Ora la Brc in Lca(Liquidazione coatta amministrativa) ha spedito migliaia e migliaia diraccomandate a ogni cliente con un rapporto attivo. C’è chi parla di circa

    comunicare per iscritto il saldo a una dataesatta a tutti coloro che hanno rapporti conla Brc per verificarne l’esattezza.La realtà vuole, però, che i saldi attivi sianostati trasferiti a Banca Sviluppo, l’istitutobancario emanazione della Federazione

    delle Bcc subentrato nella gestionedell’attività. I saldi, tutti i saldi (attivi epassivi) sono finiti nelle mani di questanuova banca affacciatasi sul nostro territorio.Cosa c’era da comunicare se questa è larealtà? No, mi è stato risposto, era dacomunicare perché così prevede laprocedura della liquidazione coatta.È solo un caso, immagino. Questa volta loabbiamo toccato da vicino. Quanti casianaloghi si verificano ogni giorno? E quantemigliaia di euro vengono gettati nella stessamaniera? Gettati, intendiamoci bene, nonper capriccio, ma per rispettare le formalità,le leggi, la burocrazia, le norme, i cavilli.Siamo ancora l’Italia dei formalismi e degliarzigogoli. Riusciremo mai a emergere? Lafatica è improba, ma ci dobbiamo provare.(900)

    27mila buste al costo di almeno quattro eurol’una. Una cifra astronomica, per una banca inliquidazione. Per comunicare che cosa?Ecco il difetto del nostro Paese. Non entro nellavicenda, tristissima, della Brc. Abbiamo seguitoalcune recenti vicende e ne abbiamo appreso leinevitabili conseguenze. Ora mi vorreiconcentrare su questa spesa pazza. Dovuta,dicono i bene informati. Il liquidatore nonavrebbe potuto fare diversamente. Ha dovuto

    SuperAbiledi Arianna Maroni

    LA MALATTIA MENTALE

    SI CURA CON IL LAVORO

    Nessun camice bianco in questo luogo dedi-cato al recupero di persone con disagio psi-

    chico. L’assenza di psichiatri, ma anche dipsicoterapeuti, è una regola nelle Club House,strutture nate per favorire il reinserimento so-ciale delle persone con disagio psichico attra-verso il lavoro, la socialità e il mutuo-aiuto.“Come specialisti abbiamo i counselor (chelavorano nell’orientamento e nel sostegnodelle potenzialità), ma per lavorare qui l’im-portante è essere capaci di relazionarsi conpersone molto sensibili”, spiega Guido Valen-tini, direttore del Club Itaca di Roma, unadelle quattro strutture che in Italia applicanoil metodo nato in America negli anni ’50 negliStati Uniti su iniziativa dello psichiatra JohnBeard.Se si entra nel Club Itaca, tutti si presentanoper nome e non ci è possibile distinguere glioperatori dagli utenti che qui vengono chia-mati “soci” perché, una volta deciso di intra-prendere il percorso di riabilitazione,

    aderiscono all’associazione. “È un gioco chefacciamo sempre – spiega il direttore del cen-tro - generalmente le persone in visita nonriescono a capire chi è staff e chi è socio e noiall’inizio non lo diciamo”. Un traguardo im-portante per chi per lunghi periodi ha avuto ache fare con lo stigma della malattia mentale.Per diventare soci del Club, bisogna innanzi-tutto accettare di collaborare alle attività cheservono per portare avanti la struttura: ammi-nistrazione, gestione del ristobar, manuten-zione, orto e giardinaggio.Ogni giorno, alle 10 e alle 14,15 si fanno leriunioni in cui ci si divide le mansioni, cia-scuno sceglie l’attività che preferisce, comin-ciando a capire la propria inclinazione. Unprimo passo per poi professionalizzarsi.Oggi sono 55 i soci di Club Itaca: 18 hanno giàintrapreso un percorso di lavoro, mentre i re-stanti 37 frequentano il centro (con unamedia di 25 persone al giorno).

    Una delle definizioni dei Club House è “pale-stra di lavoro” poiché tutte le attività vengonosvolte nell’ottica di formare le persone alla di-sciplina che richiede un’occupazione fissa:ogni lavoro viene svolto in coppia per abi-tuarsi a operare in team. Inoltre, nella ge-stione del club, non ci sono riunioni di staff,ma tutti i soci sono coinvolti. E le decisionipiù importanti vengono prese all’unanimitàin una riunione plenaria che si svolge nellasala convegni una volta al mese. Così ci si abi-tua nell’arte della mediazione, fondamentalein ogni tipo di lavoro.Sono tre i tipi di lavoro che possono essere av-viati nell’ambito di una Club House. Il primoè quello temporaneo, ovvero un tirocinio. Laseconda modalità è il lavoro supportato attra-verso il sistema job station, ovvero la possibi-lità di lavorare per aziende esterne, madall’ufficio all’interno del Club. Poi c’è il la-

    voro indipendente, presso aziende esterne.Per esempio Marco, dopo sei mesi di fre-quenza di Club Itaca Roma ha trovato un la-voro come falegname e dopo tre anni inquell’azienda esterna, sabato scorso ha spic-cato il volo verso Londra, selezionato daun’impresa britannica”.

    a decisione non è presa.Per ora la questione non èall’ordine del giorno”. Così

    parlò il premier MatteoRenzi che, ospite di una trasmissione tv,ha archiviato il dibattito nato attornoall’ipotesi che i Tornado italianibombardino i miliziani islamici dell’Isis inIraq. “In linea di principio è un dato difatto che si possa intervenire con le armiin certe situazioni, ma la situazioneirachena non ha queste caratteristichealmeno per il momento”, ha spiegatoRenzi per il quale le priorità del Governosono altre. Solo qualche giorno fa era statoil ministro della Difesa, Roberta Pinotti, aillustrare alle commissioni Esteri e Difesadi Camera e Senato, lo stato delle missioniin corso e degli interventi di cooperazioneallo sviluppo a sostegno dei processi dipace e di stabilizzazione. Riguardoall’Iraq, ha ricordato Pinotti, l’Italia è unodei 18 Stati che concorronoall’addestramento delle forze irachene e

    curde, con uno dei contingenti diaddestratori più consistenti: “Nei mesitrascorsi sono stati condotti molti corsid’istruzione e specializzazione, a favoretanto dei Peshmerga curdi quanto delleForze irachene”, ha detto il ministro cheha sottolineato come il contributodell’Italia alla s icurezza internazionale siacaratterizzato dal “senso di responsabilitàe dal dovere di mantenere gli impegniassunti pur nel rispetto di un’attentagestione delle nostre risorse finanziarie emilitari”. Da Pinotti è arrivata anche ladisponibilità italiana a incrementare lecapacità dei Contingenti delle NazioniUnite impegnati nelle missioni dipacificazione mettendo a disposizione“unità di fanteria da schierare sul terreno,capacità abilitanti terrestri, navali edaeree, quali unità del genio militare,

    elicotteri e capacità mediche”.

    I numeri. Attualmente, secondo datiforniti dal ministero della Difesa, è di“circa 4.250 unità il personale impiegato

    in 26 operazioni fuori Italia, mentre sulterritorio nazionale è di circa 7.250 unità,di queste 6.550 impegnate nell’operazione

    ’Strade Sicure’, e le restanti 700 in quelladefinita ’Mare Sicuro’”. Le 26 operazionisono così ripartite: sei missioni in ambitoNato (Bosnia Erzegovina, Afghanistan,Kosovo, Skopje, Mediterraneo-ActiveEndeavour, Somalia Oceano Indiano- Atalanta), due sotto egida Onu (Libano,Mali), dieci con mandato dell’Ue (Bosnia,Kosovo, Somalia, Gibuti, Mali, Nairobi,Mediterraneo-Eunavfor, Mediterraneo-Triton, Palestina-Egitto, Afghanistan) ottomultinazionali (Egitto, Iraq-Kurdistan,Israele-Hebron, Libia, Malta, Antartide,Emirati arabi uniti, Libano-Mibil).

    Missioni e operazioni. Particolarmentecaldo il fronte mediorientale dove i nostrimilitari sono di stanza soprattutto inLibano. Nel Paese dei Cedri l’Italiaimpiega, dal 2006, una media di millesoldati e ha la guida della missione dal

    gennaio 2012 esprimendo 3 dei 4comandanti delle forze in campo dal2007. Nella città di Hebron (Cisgiordania),teatro di diversi scontri in questi ultimigiorni, è attiva la Missione di osservatoriinternazionali Tiph ( Temporary International Presence in the city of Hebron), voluta dal Governo d’Israele edall’Autorità Nazionale Palestinese,firmatari dell’Accordo Interinale sulla West Bank e sulla Striscia di Gaza del 28settembre 1995. Alla missionepartecipano anche Danimarca, Norvegia,Svezia, Svizzera e Turchia. I militari italianiincaricati sono 13. Nell’ambito del“Contributo nazionale lotta controIslamic State of Iraq and the Levant (Isil)”,l’Italia partecipa con 530 uomini(Operazione Prima Parthica) allaCoalizione a guida Usa per contrastare la

    minaccia Isil e a sostegno delle forze disicurezza dei partner regionali. Le forzedei vari Paesi che hanno espressol’intendimento di aderire alla Coalizionestanno operando ai sensi dell’Art. 51 della

    Carta dell’Onu, nonché delle Risoluzionin. 2170 (2014) del 15 agosto 2014 e n. 2178(2014) del 27 settembre 2014, sulla base

    della richiesta di soccorso presentata il 20settembre 2014 dal rappresentantepermanente dell’Iraq presso l’Onu alPresidente del Consiglio di Sicurezza. Alvalico confinario di Rafah, nella Striscia diGaza e l’Egitto, l’Ue ha avviato unamissione di assistenza delle Autoritàpalestinesi nella gestione dello stessovalico. In Egitto opera anche laMultinational Force and Observers (Mfo).Si tratta di un’organizzazioneinternazionale indipendente per ilmantenimento della pace tra laRepubblica Araba d’Egitto e lo Statod’Israele, sancita dal Trattato di Pace nel1979. La Mfo è insediata nella fasciaorientale della Penisola del Sinai e vedeimpegnati 78 nostri militari. Italianipresenti anche in Libia nell’ambito delcontributo internazionale al ripristinodella stabilità nel Paese, promosso dal

    Consiglio di Sicurezza dell’Onu. L’Italia èattiva nel settore dell’assistenza, supportoe formazione delle Forze Armate e diSicurezza libiche. Nell’aprile 2011,durante l’Operazione “Unified Protector”(Oup) venne autorizzato l’invio in Libia diun team di istruttori, con il quale si davainizio alla Missione “Cyrene”, finalizzataallo sviluppo delle capacità dipianificazione, organizzazione e condottadi operazioni militari e, successivamenteal conflitto, al supporto al ConsiglioNazionale di Transizione libico e alcoordinamento delle attività nazionalidirette all’assistenza e alla ricostruzionedel Paese. In Afghanistan dall’1 gennaio2015 è stata avviata la missione a guidaNato “Resolute Support” (Rs), incentratasull’addestramento, consulenza eassistenza in favore delle forze armate e

    delle istituzioni afghane. Attualmente in Afghanistan ci sono circa 700 militariitaliani che potrebbero ridursi a soli 70entro la fine dell’anno.

    Daniele Rocchi

    L“

    Dove sono schieratii militari italiani a difesa della pace

    Escluso, per ora, un intervento dei Tornado perbombardare i miliziani islamici dell’Isis in Iraq,resta il fronte mediorientale quello più caldo.Delle 4.250 unità impegnate nelle 26 operazioniall’estero, nel solo Libano ve ne sono mille.

     A questi si aggiungono i 530 uomini dell’OperazionePrima Parthica, condotta dalla Coalizione a guida Usaper contrastare la minaccia dello Stato islamico.In Afghanistan 700 presenze

    M a p p a  a g g i o r n a t a 

    FOTO ARCHIVIO SIR

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    Giovedì 15 ottobre 201512   Cesena

    Sposi da 70 anni

    Il 19 ottobre i coniugiDuilio Visani e Agostina Bartolini

    di Martoranofesteggiano 70 anni di matrimonio.

    Un grande traguardo, un esempio di unionee concordia anche nei momenti di difficoltà

    I figli, i nipoti e tutti i parenti si stringono attornoa Duilio e Agostina, grati per la loro testimonianza

    di amore e di fede

    Dal 15 ottobre

    Lavori in Secante

    fino a metà dicembre

    A partire da giovedì 15 ottobre sullaSecante sarà eseguito il ripristinodelle parti danneggiate delle barriere

    antirumore. A renderlo noto l’Anas conuna comunicazione al Comune.L’intervento, che dovrebbe protrarsi

    fino a metà dicembre, interesseràsegmenti saltuari della superstradanel tratto compreso tra lo svincoloStadio e la rotatoria Rubicone.Durante i lavori, il traffico sullaSecante non verrà mai interrotto, masaranno istituiti restringimenti dicarreggiata nella fascia oraria diapertura del cantiere (nelle primesettimane dalle 7 alle 18, e poi dalle 7alle 17). Il cantiere sarà operativoanche il sabato e la domenica.

    i tratta di uno dei settorieconomici che, più di altri, legaall’innovazione la propria ragiond’essere, oltre a rappresentare

    un’importante realtà per l’occupazione.Si tratta dell’Ict (Information andCommunication Technology), fattorechiave per la competitività di unterritorio.Eppure, fino ad oggi, non esisteva alcunostudio sulle imprese Ict locali: quantesono? Di cosa si occupano esattamente?

    S

    Ict: l’occupazione crescee ci sono ancora spazi

    Molte di queste aziende operano nel campo informatico

    Quante persone impiegano?Per rispondere a queste domande laCamera di Commercio si è alleata conUniversità di Bologna e associazioni dicategoria di Forlì-Cesena (Cna eUnindustria) per realizzare la primamappatura a provinciale dell’Ict.Un’analisi conoscitiva dalla quale partireper indagini future.I risultati sono stati presentati giovedì 8ottobre in un incontro pubblico nell’aulamagna di vicolo Carbonari a Cesena. "In

    provincia il settore Ict conta poco menodi 400 imprese - ha spiegato il presidentedella Camera di Commercio AlbertoZambianchi -. Di queste oltre uncentinaio hanno risposto al nostro

    questionario, un riscontro importante".I dati raccolti, presentati dal docenteuniversitario Marco Antonio Boschetti, siriferiscono dunque a poco più di unquarto delle imprese del settore, masono significativi e rivelatori.Dai questionari è emerso come lamaggioranza delle imprese software siconcentri su siti web (54 imprese) ogestionali (51 imprese). Rilevante anchel’impegno sull’analisi dei dati dibusiness (32 imprese) o lo sviluppo diapplicazioni mobili (35 imprese). Sulfronte hardware, 42 società si dedicano aPc o server, 34 a periferiche, 36 alle Tlc.La maggior parte dei servizi Ict, invece, siconcentra sulla consulenza (84 imprese)e la sistemistica (51 imprese).La maggior parte dell’Ict locale realizza ilproprio fatturato in ambito nazionale

    (86,2 milioni di euro nel 2013), meno inregione (27,1 milioni) o in provincia(15,5 milioni). All’estero solo le briciole:1,1 milioni di euro il fatturato internoUe, 1,9 milioni quello extra Europa.Gli addetti in provincia sono aumentatinegli ultimi anni, nonostante la crisieconomica, dai 671 del 2011 agli 854 del2013. E ci sarebbe spazio per nuoveassunzioni, dato che le aziende fannofatica a reperire programmatori,amministratori di sistema e projectmanager.

    Mb

     Villachiaviche | Visita all’eremo di Bascio

    La parrocchia di Villachiaviche haorganizzato, domenica scorsa,una visita a Bascio, nella zona diconfine tra Romagna e Toscana.Qui, nella chiesa della ex parrocchia abitata solo da seipersone, abita Sveva, una giovanedella zona che, dopo tanteesperienze tra cui l’insegnamentonell’università, fa vita eremiticadal 2011. Tre giorni allasettimana, nel pomeriggio,accoglie però i gruppi e i singoliper donare la sua testimonianza.Il cellulare acceso solo un’ora, neltempo della cena, per poter

    ricevere le telefonate di chiprende accordi per visitarel’eremo e conoscerla. Come regola, non si sposta mai se non per la Messa domenicale, alla quale giunge a piedi dopoore di cammino. Quelle due ore di domenica pomeriggio sono state densissime: in tanti hanno riferito di non avere maivisto una persona più felice di lei. Un’esperienza forte, consigliabile a tutti: singoli, famiglie, giovani. Dei 70 presenti, 50hanno condiviso la cena nel vicino agriturismo, anch’esso consigliabile.

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    Giovedì 15 ottobre 2015 13Cesena

     All’Ute appuntamenti

    che fanno culturastato inaugurato il

    28esimo anno accademicodell’Università della TerzaEtà (Ute). Nata nel 1988,

    per iniziativa di un gruppo diaderenti alla Federazione PensionatiCisl, sotto lo stimolo convinto diLorenzo Bertozzi e Nello Vaienti, l’Utedi Cesena ha attraversato untrentennio dando risposta alleesigenze di approfondimentoculturale di tanti anziani e pensionatie favorendo un contesto disocializzazione. "Un obiettivo non da

    poco - spiega Daniele Vaienti ,presidente dell’Ute - in una societàsempre più anziana e con ildiffondersi, vera malattia sociale,delle problematiche originate dallasolitudine. Mio padre Nello, conLorenzo Bertozzi e altri amici, hannopuntato a creare delle occasioni digrande rilievo culturale: non abbiamomai avuto cattedratici noiosi, mapersone dal curriculum importante.Quest’anno continueremo i rapporticon il conservatorio Maderna e nonmancheranno anche due

    ’Eappuntamenti sul cinema."L’Università, che conta uncentinaio di soci, proponelezioni ogni martedì e venerdìpomeriggio da settembre aNatale e dal 20 gennaio a finemaggio per un totale di quasi70 appuntamenti. Questetoccano una decina di areed’interesse: da quello storico, allaletteratura e alla poesia, dai temidella salute (trattati da un gruppo dimedici specialisti) a quellidell’economia internazionale

    all’analisi delle riforme costituzionali."Nel programma di quest’anno -sottolinea Vaienti - ci saranno anchevisite a musei ed escursioni come lapasseggiata tra alcuni monumentiravennati, sotto la guidadell’archeologa Maria Grazia Maioli omomenti conviviali comeall’Alberghiero di Cesenatico".

     Accanto al nutrito numero di docentidegli anni passati, l’Ute potrà contaresulle nuove presenze di: GiuseppeGhini (slavista dell’Università diUrbino), Filippo Cappelli (esperto di

    cinema), Valter Vecellio (vice-caporedattore Tg2 Rai), Andrea PaoloRossi (oncologo), Franco Casali(fisico) Luciano Guardigni

    (ematologo), Piero Caramelli(direttore Caps Cesena), Paola Errani(del servizio conservazione BibliotecaMalatestiana), Armando Zammarchi(cardiologo).Per informazioni ed iscrizioni sededell’Ute (c/o Cisl, via Renato Serra,15, tel. 0547-22803 mail:[email protected] ). Le lezioni sitengono nella Sala Nello Vaienti dellaCisl e in quella della FondazioneMaria Fantini, a poche decine dimetri di distanza.

    Barbara Baronio

    Università della terza età

    Largo ai giovani nel gruppo archeologicodi Cesena. Nei giorni scorsi si è svolta l’as-semblea per definire gli incarichi: ha pre-valso la linea verde. Il direttivo del soda-lizio cesenate, che conta 30 soci ordinarie oltre 100 soci sostenitori, nell’occasio-ne, ha ripercorso le attività svolte. Il grup-po, che conta sul sostegno della Bcc di Sa-la, nell’ultimo anno si è occupato di di-versi aspetti tecnici legati ai ritrovamen-ti di reperti in zona, ma ha anche forte-mente coltivato l’azione didattica, sia conprogetti mirati presso le scuole, sia con

    conferenze e dibattiti negli spazi adia-centi alla chiesa di Santa Cristina e pres-so il museo archeologico situato nel com-plesso della Malatestiana. Molti progettisono in cantiere per l’inverno e l’anno fu-turo.Sono stati riassegnare gli incarichi del-

    l’associazione. In particolare la vice pre-sidenza rimasta vacante dopo la scom-parsa del compianto "Giorgio" CostanteMagnani. Al termine è stato riconferma-to presidente Dimitri Degli Angeli, men-tre vice è stata designata Francesca Fa-gioli, giovane archeologa vincitrice di unmaster presso l’università di Padova.Nuovo segretario è il giovane architettoGianluca Battistini che subentra nell’in-carico all’ex dirigente scolastico MarioMercuriali. Quest’ultimo rimane comun-que tesoriere del gruppo e consulente per

    la gestione burocratica. Il socio storico"Piero" Giovanni Dradi, infine, rimanecustode della Soprintendenza e magaz-ziniere del deposito, già "terrore" dei can-tieri locali per la strenua difesa nella ri-cerca e tutela dei reperti.

    Giorgio Magnani

    Confermato presidente Dimistri Degli Angeli. Sua vice è Francesca Fabioli, segretario Gianluca Battistini

    Il Gruppo archeologico fa affidamento sui giovani

    A Sant’Agostino

    Mostra d’arte

    Sarà inaugurata sabato 17 ottobre alle 17,30 lanuova esposizione collettiva d’artecontemporanea "Expo Adarc 2015" organizzatadalla "Associazione di artisti cesenati".Circa cento opere in mostra, dipinti, sculture efotografie artistiche, realizzate da cinquantaartisti del nostro territorio, saranno collocateall’interno della chiesa di San’Agostino inCesena che sarà così visitabile negli orari diapertura della rassegna.Un’occasione da non perdere per i tanti cittadiniche ancora non conoscono lo splendido internodi questo gioiello architettonico arricchito didecorazioni ed opere d’arte di grandi artisti delpassato, di norma visitabile solo il sabatopomeriggio.L’"Expo Adarc" sarà aperta fino a domenica 1novembre, tutti i giorni, escluso il lunedì e ilgiovedì, dalle 17 alle 19 e il sabato e domenicaanche la mattina dalle 10 alle 12. Sono previsteanche due aperture straordinarie serali sabato31 ottobre e domenica 1 novembre.Nel corso dell’esposizione è stato inserito ancheun evento culturale, domenica 25 ottobre alle17,30, dal titolo "La Magna Romagna" - Lettura

    in versi sulla cultura del cibo in Romagna - conle musiche alla chitarra classica del maestroMichelangelo Severi e le voci recitanti degliattori Monica Briganti e Ilario Sirri.L’Adarc è una associazione che opera sulterritorio cesenate sin dal 2005 con lo scopo divalorizzare e promuovere attività artistiche,sociali e culturali nell’intento di incrementare erinvigorire quel fermento artistico che dasempre ha contraddistinto Cesena, inserendolaspesso nei contesti più significativi della storianonché della cultura italiana ed europea.L’ingresso è libero.

    Foto d’archivio

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 36-2015

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    Giovedì 15 ottobre 201514   Cesena

    "Elio Bisulli"

    Salute: usare la musicaper stare meglioLa musica come strumento per la cura dellapersona. L’utilizzo del suono come tramiteper comunicare e stabilire un rapporto con

    il paziente, per sollecitarlo nel corpo e nellamente così da favorirne lo sviluppo dellepotenzialità espressive e relazionali. Parteda questi presupposti la nuova sfidalanciata a Cesena dalla Fondazione "ElioBisulli" che, in collaborazione con la Casa diCura San Lorenzino, si appresta adinaugurare il nuovo Centro diMusicoterapia, un servizio supportato da unmetodo scientifico, finalizzato a favorire la

    costruzione di relazioni comunicative con ilpaziente a fini terapeutico-riabilitativi.Il Centro di Musicoterapia della FondazioneElio Bisulli si trova in viale Bovio 390,all’interno di locali funzionali a questo tipodi attività, con un’ampia sala dedicata asedute sia individuali che di gruppo.Questo nuovo servizio sarà presentatoufficialmente nella serata di giovedì 22ottobre al Teatro Verdi di Cesena con unevento aperto al pubblico dal titolo "Lamusica: un bene per te" . Il programmaprevede alle 20 un apericena, alle 21 lapresentazione del Centro di Musicoterapiacon interventi del prof. Pio Enrico Ricci Bitti,docente di psicologia all’Università diBologna e di musicoterapia alla Pro CivitateChristiana di Assisi, della dott.ssa ElenaRomanelli, musicoterapeuta del CentroAntoniano Insieme Onlus di Bologna, e deldott. Pier Giorgio Rocculi, musicoterapeutadel Centro di Musicoterapia dellaFondazione "Elio Bisulli". Modera la seratail dott. Raffaele Bisulli, presidente dellaFondazione "Elio Bisulli".A seguire, alle 22, si esibirà in concerto ilpianista brasiliano Marcelo Cesena, cheeseguirà brani di sua composizione.

    "Nulla è cosìcommovente come il

    fatto che Dio si siafatto uomo per 

    accompagnare condiscrezione, con

    tenerezza e potenza ilcammino faticoso di ognuno alla ricerca

    del proprio voltoumano".

    Luigi Giussani

    DON GIANCARLO BERTOZZI

    ha accompagnato ognuno di noi nel nostro

    cammino. Ci ha illuminatI e soccorso in ogni

    nostro momento di vita.

    Nella gioia e nel dolore è sempre stato presentee ora, nostro angelo custode. Tutti parenti, amici

    e parrocchiani, vogliamo ricordarlo domenica

    18 ottobre presso la chiesa di San Romano

    alle 11.15, con una Messa nel quarto anniversario

    della sua ascesa alla casa del Padre. L'amicizia fraterna,

    paterna che ci lega al carissimo Don Giancarlo è stata

    un grande dono del cielo

    Gisella (San Romano)

     ANNIVERSARIO   ANNIVERSARIO

    E’ trascorso un annodal giorno in cui

    è tornata al Signoree al suo caro marito

    Bruno

    maestra LEDA FABBRIvedova Baronio

    La famiglia la ricorderànella santa Messa

    che sarà celebrata venerdì16 ottobre alle 18.30

    Nella chiesa parrocchialedi San Bartolo

    Parrocchia Osservanza

    La comunità festeggiala Vergine delle GrazieLa parrocchia dell’Osservanza celebra domenica18 ottobre la sua patrona, la Beata Vergine delleGrazie. La festa sarà preceduta dal triduomariano (da giovedì a sabato) con rosario alle17.30 e la messa celebrata dal vescovo emeritomonsignor Lino Garavaglia alle 18. Giovedì alle20.45 dall’ex piazzale Conad parte laprocessione con l’immagine della Madonna. Incaso di maltempo l’incontro è spostato almonastero delle clarisse.

    Intanto sono riprese a pieno ritmo le attivitàdell’oratorio nei locali parrocchiali. Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 16.30c’è il doposcuola, dove i ragazzi hanno lapossibilità di svolgere i compiti assistiti dainsegnanti, e dalle 16.30 seguono i giochiinsieme.Lunedì e giovedì dalle 17 alle 18 si tiene il corsodi chitarra, e mercoledì dalle 17.15l’appuntamento è con il catechismo.

    Fs

    ❚❚ Concorso legato all’Expo

    esena conquista Milano. Martedì 29 set-tembre la scuola ha vissuto una emo-zionante giornata nel capoluogo lom-

    bardo. Presso l’Auditorium Don Bosco, l’at-tuale 2^F della scuola secondaria di primogrado “Viale della Resistenza” di Cesena, è sta-ta premiata per essersi classificata al secondoposto, all’interno del concorso nazionale“…per mangiarti meglio. Favole, filastrocche,ricette per educare i bambini alla corretta ali-mentazione", con il patrocinio di Expo 2015,in merito ad un lavoro svolto a scuola, lo scor-so anno scolastico.La ricetta presentata era “Ravioli al ragù ro-

    C scolastici e insegnanti, capaci di fare dellascuola un laboratorio di vita. E la nostra prof Benedetta Salvi, con il sostegno del dirigenteMarco Ruscelli, è tutto questo: nella giornatadel 29 settembre, per lei sicuramente impe-gnativa dal punto di vista emozionale, con lasua presenza discreta, competente, totalmen-te disponibile e soprattutto preziosa, che lacaratterizza anche nell’ambito scolastico, hapermesso ai suoi ragazzi di raggiungere que-sto importante risultato”.

    magnoli”, una ricetta legata alla tradizione cu-linaria romagnola, scritta e realizzata anchegrazie al contributo dei nonni.Quando nell’Auditorium, dopo nomi altiso-nanti di città, quali Parma, Piacenza, Napoli,Reggio Emilia è risuonato il nome Cesena,l’urlo di gioia dei ragazzi, è stata l’espressionepiù genuina che potessero avere.“Noi genitori – si legge in una nota inviata algiornale - che crediamo in una scuola cheeduca quale alleata della famiglia, sappiamobene che non basta avere ragazzi disponibili ecreativi, che non basta avere genitori collabo-rativi, ma occorre avere soprattutto dirigenti

    LA CLASSE PREMIATA

    Scuola di Cesena

    ben figura a Milano

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 36-2015

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    Giovedì 15 ottobre 2015 15Cesenatico

    osa c’è di più soave nel vedereun gruppo di bambini giocarespensierati, come solo lorosanno fare, in mezzo a un bel

    giardino verde, curato e realizzato aloro misura?Se poi questo giardino della scuola diSala viene realizzato per loro dalleabili mani dei loro genitori,sacrificando tempo al loro lavoro e ailoro impegni ecco che nasce lamagia e un esempio di

     A Sala i genitorihanno sistemato il giardino

    Ora lo spazio della materna parrocchiale è una perla del paese

    collaborazione, amore e di senso deldare senza nulla chiedere in cambiotanto preziosi in questo nostrotempo.È ciò che è accaduto sabato scorsonella scuola dell’infanziaparrocchiale "Almerici Fabbri" diSala di Cesenatico, dove un gruppodi genitori "armati" di trattori,motoseghe, vanghe e rastrelli si sonoadoperati per trasformare ungiardino polveroso e un po’ datato in

    un oasi dove i loro figli possono

    giocare e divertirsi.Il gestore don Luca Baiardi, leinsegnanti e i collaboratori citengono a ringraziare i genitori perquesto dono prezioso che hannofatto non solo ai loro figli, ma allascuola stessa e per essere statiesempio di come ogni ambiente puòtrasformarsi in una famiglia, dovel’umiltà del donarsi al prossimo,l’aiuto spassionato e l’unione dellepersone costituiscono un motorefondamentale per realizzare piccolegrandi imprese.

    Inaugurazione | Centro “Calisesi” 

    Si respira un grande senso di appartenenza nell’ambito della cooperativa

    Casa del Pescatore che, sabato scorso, ha festeggiato i 70 anni difondazione. Un momento molto toccante è stato l’intitolazione del nuovocentro di ricerche, dedicato alla memoria di Giorgio Calisesi. Oltre alpresidente Arnaldo Rossi e a