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INVENZIONI SCOPERTE TECNICHE Coriele Francesca, Cerisara Stefania, Tisato Chiara, Sbabo Marta, Tonin Enrico

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INVENZIONI SCOPERTE TECNICHE

Coriele Francesca, Cerisara Stefania, Tisato Chiara, Sbabo Marta, Tonin

Enrico

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NILOMETRO

GEROGLIFICISCRITTURA

PAPIRO

CALENDARIO

FORNO

A CUPOLA

ABACO

OROLOGIO E CLESSIDRA

SHADUF

INVENZIONI

BILANCIA

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SCOPERTE

ILLUMINAZIONE DELLA CASA

VETRO

TRIANGOLAZIONE

MATEMATICA

MEDICINA

ASTRONOMIA

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TECNICHE

PANIFICAZIONE

ILLUMINAZIONE DELLA CASA

MISURAZIONE

VETRO

MATTONI DI FANGO

IMBALSAMAZIONE

TEMPERA

ORIENTAMENTO

EDIFICAZIONE

SOLLEVAMENTO

MUMMIFICAZIONE

MISURAZIONE DEL TEMPO

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NILOMETRO:È il nome dato alla struttura

composta da scale o pozzi inventata dall’ingegno degli egizi

Permette di misurare l’entità delle inondazioni del Nilo

Lo inventarono perché pensavano che l’abbondanza del raccolto fosse proporzionale alla grandezza della piena

Di conseguenza potevano porre una tassazione sul raccolto

Nilometro all’Isola Elefantina

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FORNO A CUPOLA:Dopo aver perfezionato la tecnica per

fare il pane con la pasta lievitata , gli Egizi inventarono il forno a cupola che garantiva una cottura omogenea, senza bruciature e senza rendere il sapore sgradevole

Il forno era costruito con mattoni d’argilla disposti a forma di cilindro. Alla base di quest’ultimo si accendeva il fuoco coperto da una lastra di pietra. Sopra a questa si sistemavano le pagnotte

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BILANCIA:La bilancia era costituita

da un braccio mobile, il giogo, fissato in equilibrio su un piede.

Alle due estremità del braccio era appeso un piatto.

I pesi erano di pietra o di metallo.

E' stata rappresentata molte volte in quadri che mostravano il dio Anubis che verificava la leggerezza del cuore, infatti, veniva utilizzata spesso nella pesatura del cuore

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LO SHADUF: Per coltivare i loro campi, gli

antichi Egizi inventarono uno strumento d'irrigazione utilissimo: lo shaduf

L’attrezzo è composto da due pali verticali conficcati nel terreno vicino all’acqua uniti da uno più corto orizzontale. Su quest’ultimo poggia un terzo. Nei due estremi di questo ci sono un peso, di solito un masso, e un secchio

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Permetteva di sollevare con più facilità pesanti secchi d’acqua dal Nilo o dai canali e alimentare canali ad un livello più alto e innaffiare campi coltivati

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SCRITTURA:

La scrittura egiziana nacque presumibilmente nel Basso Egitto. I primi esempi di scrittura geroglifica risalgono al 3000 a.C. circa

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LE SCRITTURE:Gli Egiziani svilupparono tre forme di scrittura:

1) Geroglifici: erano usati quando dovevano scrivere sulla pietra testi molto importanti e iscrizioni formali. Venivano usati anche per le scritture decorative come tombe e templi.

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La scrittura geroglifica è costituita da una serie molto numerosa di segni che raffigurano cose della vita comune che sono facilmente riconoscibili: edifici, uomini e donne, divinità e animali di ogni tipo. Era una scrittura alquanto complicata da scrivere.Geroglifico letteralmente significa “segno sacro”. Il geroglifico può essere letto sia da sinistra verso destra, che da destra verso sinistra a seconda della parte verso cui sono voltati gli uccelli.

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2) Ieratica: lo ieratico era uno sviluppo corsivo della scrittura geroglifica e, dato che i geroglifici erano difficili da incidere sulla pietra, gli Egizi inventarono una seconda scrittura chiamata ieratica cioè “dei sacerdoti”, infatti veniva usata specialmente per redigere tutti i documenti che riguardavano la vita pubblica e religiosa.Era una scrittura molto più semplice e veloce e facilmente riportabile sulla carta di papiro.

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Un’altra forma di scrittura è quella Copta: questa scrittura non è altro che un insieme di dialetti scritti con i caratteri greci, con l’aggiunta di sette segni in più per indicare suoni che il greco non aveva.  

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MISURAZIONE DEL TEMPO:Per i moltissimi

rituali era necessaria una suddivisione precisa del tempo

I sacerdoti Egizi dovendo dunque conoscere esattamente ogni fase del giorno, elaborarono diversi sistemi di misurazione del tempo.

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Uno di questi è la clessidra ad acqua: veniva riempita fino all'orlo al tramonto del Sole e quando l'acqua era scesa alla prima tacca, secondo la scala mensile, iniziava la seconda ora.

Vi erano poi le meridiane fisse e pratici orologi solari che servivano per indicare l’ora attraverso la variazione della lunghezza dell’ombra e dovevano essere rivolti sempre con lo gnomone (parte dell’orologio che proietta la propria ombra nel piatto) verso il Sole

Frammento di una clessidra ad acqua

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ABACO:

L'abaco è il primo strumento usato per i calcoli matematici inventato dagli Egizi

Per costruirlo si usavano tavolette di metallo con scanalature parallele su cui scorrevano palline mobili oppure tavolette di legno coperte di sabbia

Spesso non erano strumenti trasportabili, ma linee o riquadri tracciati su un piano, dove venivano collocati e spostati dei gettoni

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Lo fabbricavano utilizzando la parte interna dei fusti del papiro (una pianta scomparsa attualmente dall’Egitto) tagliata in strisce sottili: prima si formava uno strato con le fibre disposte parallele orizzontalmente, e un secondo strato di fibre disposte perpendicolarmente sopra alle prime; i due strati aderivano tra loro, senza bisogno di nessun altra colla. In seguito venivano battuti e pressati, per farli bene aderire con uniformità.

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CALENDARIO:

Il  ciclo dei lavori agricoli portò alla compilazione di un calendario

Il calendario egizio è un calendario composto da tre stagioni di quattro mesi di 30 giorni ciascuno, per un totale di 360 giorni

Alla fine dell'anno venivano aggiunti 5 o 6 giorni, detti epagomeni

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ASTRONOMIA: L'astronomia nell'Antico Egitto ha rivestito un ruolo importante per fissare le date delle feste religiose e per determinare le ore della notte

Le conoscenze sull'astronomia egizia ci vengono soprattutto dai coperchi di sarcofagi dell'Antico e del Medio Regno, dagli orologi stellari, dagli studi sull’orientamento delle piramidi

Affresco raffigurante alcune costellazioni fra cui è riconoscibile

il Leone e il Cigno

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TRIANGOLAZIONE:La loro abilità nel misurare si basava sul

concetto della triangolazione.Avevano scoperto che qualsiasi figura piana,

purché limitata da linee rette, è scomponibile in tanti triangoli.

Questa tecnica permetteva agli Egizi di calcolare distanze fra punti sfruttando le proprietà dei triangoli.

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MATEMATICA:La matematica egizia è l’insieme delle

tecniche matematiche che furono sviluppate presso l’Antico Egitto e che nacquero da bisogni quotidiani

Le prime testimonianze dell’utilizzo di questa risalgono al periodo dell’Antico Regno, con un’iscrizione che registra le conquiste di una guerra

Già nella prima dinastia erano diffuse la pratica della misurazione del livello di acqua del Nilo, e il rituale del «tendere la corda» per la costruzione di templi

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La matematica egizia classica emerse soltanto nel Medio Regno con la creazione di vere e proprie scuole di scribi e la nascita del sistema di frazioni caratteristico di questa civiltà

Usavano il sistema numerico decimale

Per gli Egiziani la matematica non era un problema: sottrazioni e addizioni erano come le conosciamo noi oggi, mentre le moltiplicazioni avvenivano per successive duplicazioni

Gli Egizi sfruttavano le conoscenze matematiche soprattutto nell’architettura

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MEDICINA:I medici erano suddivisi in due filoni:

Quelli magico-religioso, che comprendevano elementi molto primitivi

Quello razionale, basato sull'esperienza e l'osservazione

Le conoscenze anatomiche dei medici erano basate sull'osservazione degli animali durante il macello

La loro conoscenza dell'anatomia, della struttura e della disposizione degli organi, era modesta e di conseguenza, anche le procedure chirurgiche erano molto limitate

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Le malattie più diffuse erano la polmonite e la tubercolosi a causa dell'inalazione di sabbia o del fumo dei focolari domestici

La farmacia del tempo includeva sostanze medicinali vegetali: era comune l'uso di lassativi come fichi, datteri e olio di ricino.

Gli attrezzi più comuni di un medico erano: pinze, coltelli, fili di sutura, schegge, trapani e ponti dentari.

Trattamento dell’emicrania a base di un impiastro di erbe con un

coccodrillo di argilla

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VETRO:Il vetro appare in Egitto in epoca molto

antica, ma non è mai stato molto comune Il vetro egiziano è una pasta di vetro,

prodotta dalla fusione di silice pura; con l’aggiunta di componenti minerali, si ottenevano vetri di colori diversi

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IMBALSAMAZIONE:Gli Egizi imbalsamavano soprattutto i gatti

che erano considerati sacri.Il processo di imbalsamazione era lungo ed

elaborato e poteva durare fino a 60-70 giorni: Per primo si estraeva il cervello, attraverso le

narici, il cuore, invece, rimaneva all’internoGli occhi venivano sostituiti con globi e

successivamente si praticava un’incisione sul fianco sinistro del corpo per estrarre i tessuti molli

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Questi venivano trattati e conservati in appositi vasi detti canopi

Al loro posto venivano introdotte sostanze varie: profumi, balsami, resine, sabbia

Dato che l’apertura tendeva ad allargarsi e a far uscire il materiale introdotto, si ricorse all’uso di bende

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MUMMIFICAZIONE:Gli Egizi mummificavano le persone per

conservare il corpo del defuntoPer questo processo occorre: assenza totale di

umidità e temperature elevatissime oppure bassissime

La mummificazione avveniva solo per le persone nobili

Differenza tra imbalsamazione e mummificazione:L’imbalsamazione rispetto alla mummificazione avviene artificialmente

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PANIFICAZIONE:Per gli Egizi il pane era un alimento essenzialeCome lo facevano?: La donna di casa prendeva il grano e lo macinava

tra due pietre riducendolo in polvere: la farina. In seguito impastava la farina con l’acqua a mano

su lastre di pietra o con i piedi in grandi giare. Divideva poi l’impasto in pagnottine. A volte aggiungeva aglio, grasso o uova oppure lo

addolciva con miele o frutta.

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Il pane veniva impastato all’aperto e si mescolava con la sabbia portata dal vento, di conseguenza consumava i denti causando carie.

Veniva cotto in contenitori di terracotta posti intorno al fuoco.

Gli antichi Egizi conoscevano l’uso del lievito: in ogni casa egizia era presente un po’ di pasta lievitata ed era custodita come una cosa sacra perché rendeva il pane soffice

La raccolta del grano. Da una pittura tombale dell'antico Egitto

Donna che schiaccia il frumento

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SOLLEVAMENTO:Un problema per costruire le piramidi fu il

sollevamento dei blocchi di pietra pesantiIl metodo usato dagli Egizi fu quello di

creare delle rampe a piani inclinati di mattoni crudi lungo le quali i blocchi di pietra venivano trascinati attraverso delle slitte di trasporto

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Man mano che la piramide aumentava in altezza, la lunghezza della rampa e la larghezza della sua base venivano aumentate per mantenere una pendenza costante, del 10% circa, in modo tale da evitare che la rampa crollasse

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EDIFICAZIONE:

Nell’Antico Egitto, per le grandi costruzioni, veniva utilizzata soprattutto pietra.

Per estrarla dalle cave si utilizzava un complesso metodo di estrazione

Si pensa che gli ingegneri egiziani facevano issare lungo una faccia della piramide gli enormi massi, inserendoli in cilindri di legno oppure facendoli scorrere lungo appositi binari.

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MISURAZIONE:Per la loro complessa organizzazione, gli Egiziani

avevano bisogno di un preciso sistema di misure e pesi

LUNGHEZZA:La misura ufficiale di lunghezza per gli Egizi era il

cubito, inizialmente era la misura dell’avambraccio. Venivano usate due misure standard di esso:

CUBITO REALE: era lungo 523 millimetri e veniva usato nella vita quotidiana.

CUBITO PICCOLO: misurava 24 pollici.

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VOLUME:In un paese dove la gran parte dei pagamenti e delle

tassazioni venivano effettuate in cereali, la misurazione del volume era indispensabile.

La misura più utilizzata era il barile (hekat) che corrispondeva a 4,54 litri suddivisi poi in frazioni minori.

La misurazione di volumi per liquidi di largo consumo veniva effettuata in anfore che corrispondevano a 13 litri.

Per misurazioni molto piccole, come ad esempio i profumi, veniva utilizzato l'hin da 0,503 litri.

PESO:Per il peso l'unità di misura più diffusa era il deben che

corrispondeva a 91 grammi che era a sua volta suddivisibile in 10 parti dette kedet o kite.

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ILLUMINAZIONE DELLA CASA:

Per vedere di notte o al buio, gli antichi egizi si servivano di lampade a olio e di torce.

Per riscaldarsi in casa durante le fredde notti dell'inverno ricorrevano a caminetti nei quali bruciavano carbone vegetale.

Per far luce si utilizzavano delle ciotole di ceramica: venivano riempite d'olio e ci si immergeva uno stoppino di fibra vegetale che galleggiava

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TEMPERA:

Unica tecnica per la pittura degli Egizi era la tempera, ed il legante che sicuramente utilizzarono era la gomma arabica ottenuta incidendo il tronco ed i rami dell'acacia.

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ORIENTAMENTO:

Per quanto riguarda l’orientamento, gli Egizi consideravano come punto cardinale principale il sud

L’est era sinonimo di sinistra e l’ovest di destra

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LO SPECCHIO:I ricchi non si truccavano solo per rendere i

loro occhi colorati e brillanti, ma, il trucco, aveva una vera e propria funzione preventiva e terapeutica, proteggendo di fatto gli occhi dalle infezioni.

In seguito a questo nasce lo specchio: la qualità dei materiali impiegati e l'eleganza della loro fattura li rendevano vere e proprie opere d'arte.

Gli antichi specchi egizi giunti fino ai nostri giorni consistono in dischi metallici, generalmente in bronzo.

Ad essi era unito un manico che poteva avere la forma di una colonnina, di una figura femminile o di una divinità

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MATTONI:Gli Egizi producevano mattoni di terra non cotti

nella fornace Erano costituiti da una miscela di argilla, terra,

sabbia e acqua, mescolate con un materiale legante come fibre di riso, di canne o di canapa

Solitamente i fabbricanti di questi mattoni usano una miscela umida rigida che lasciano asciugare al sole per 25 giorni

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SITOGRAFIA:http://www.treccani.it/enciclopedia/egizi http://www.aton-ra.comhttp://spazioinwind.libero.ithttp://www.atelierdesarts.com/invenzioni/inve

nzioni.htmhttp://www.wikipedia.org https://sites.google.com/site/scuolaec/storia https://www.treccani.it