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Corriere del Ticino 23/01/2012 Pagina : 1

Copyright © 23/01/2012 Corriere del Ticino Giugno 12, 2012 10:37 am / Powered by TECNAVIA

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BARBARA GIANETTI LORENZETTI

❚❘❙Facciamo un quiz : indovinate chi èl’autore della foca di Piazza Governo aBellinzona. Non lo sapete? Eccovi unaiuto: chi ha scolpito il famoso pinni-pede ha pure creato il Pardo, celeber-rimo riconoscimento destinato ai vin-citori del Festival internazionale delfilm di Locarno. Fuochino? Che direallora dell’effige di San Nicolao situa-ta nell’omonima chiesa di Besso? O,ancora, della bagnante e del toro cheornano i due principali giardini pub-blici locarnesi? Chi poi vive sulle spon-de del Verbano da decenni può ag-giungere i leoni in pietra che decora-vano la facciata della vecchia posta inPiazza Grande. Senza contare una mi-riade di sculture tombali sparse in tut-to il Cantone. Le sue opere, insomma,sono quotidianamente sotto i nostriocchi, ma a ricordarsi di lui è un pub-blico relativamente ristretto. Artistaprolifico ed eclettico, ora, a trent’anniesatti dalla morte, la sua Città – Locar-no appunto – e la Fondazione che por-ta il suo nome hanno deciso di render-gli un dovuto omaggio. Allo scultoreRemo Rossi (sì, è lui il «padre» della fo-ca, del Pardo e di numerose altre ope-re note) sarà dunque dedicata una mo-stra in cartellone alla pinacoteca Ca-sa Rusca nella prossima primavera. Ementre negli atelier di via Nessi 22(pregiato patrimonio di cui ancora po-chi sono a conoscenza) ferve il lavorodi recupero e restauro di lavori poten-

zialmente esponibili, gli organizzato-ri dell’evento sono «a caccia» di mate-riale disperso. Perché per decenni illaboratorio di Remo Rossi fu puntod’incontro per decine di locarnesi (enon solo), amici e conoscenti. Lì glirendevano visita, scambiavano duechiacchiere, osservavano il suo lavo-ro. E se lo sguardo indugiava un po’ dipiù su questa o quell’opera, l’artistanon esitava: «Al ta pias? Alora töl sü».Così sculture in bronzo o pietra, mo-delli in gesso, ma anche disegni e lito-grafie sono finiti in molte case priva-te, dalle quali si spera ora di poterlitemporaneamente riavere per arric-chire l’esposizione. Un appello in talsenso è già stato pubblicizzato qual-che settimana fa e i primi risultati cisono stati. «Con diverse gradite sor-prese», confermano Diana Rizzi, pre-sidente della Fondazione Remo Ros-si, e Riccardo Carazzetti, responsabi-le dei Servizi culturali della Città di Lo-carno. Che oltre però non si spingono,volendo mantenere un po’ di «suspen-se» in vista dell’evento primaverile. In-tanto c’è anche chi sta sfruttando l’oc-casione per sottoporre agli esperti ma-teriale potenzialmente «rossiano» incerca di una conferma ufficiale. E l’ap-pello a farsi avanti resta beninteso d’at-tualità. Chiunque pensi di possedereoggetti potenzialmente interessantipuò chiamare i numeri 076/531.35.68o 091/756.31.85.Nel frattempo incontriamo Rizzi e Ca-razzetti là dove, dal 1958, si è espres-

sa la creatività di Rossi e dei molti al-tri artisti cui lo scultore diede ospita-lità (da Jean Arp a Hans Richter, daJacques Lipchiz a Italo Valenti). Unodegli atelier – oggi proprietà dellaFondazione, costituita nel gennaiodel 2009 per volontà del figlio di Ros-si, Giancarlo – è stato trasformato inmuseo e ospita decine di opere neipiù svariati materiali (bronzo, pietra,gesso, ma anche cera o sagex), altrispazi nei capannoni sono tornati alloro scopo originario e sono affittatiad artisti, mentre in altri ancora sonoospitate, un po’ alla rinfusa, le testi-monianze dell’opera dello scultore.Qui incontriamo l’artista Lorenzo Sal-vadori – che con lo stesso Rossi ha la-vorato – intento al restauro di un Cri-sto in gesso. A lui è stato affidato ilcompito di preparare i lavori che sa-ranno esposti a Casa Rusca, oltre aquello di allestire una prima base perla creazione di una gipsoteca. Il tuttoinserito nell’attività della Fondazio-ne, che si snoda su più binari, conl’obiettivo di recuperare e valorizza-re quanto ha a che vedere con la pro-duzione di Rossi (nato nel 1909 espentosi nel 1982). Già iniziata, adesempio, la sistemazione dell’archi-vio cartaceo, cui seguirà un inventa-rio delle opere cimiteriali (ambito incui lo scultore iniziò a lavorare, se-guendo le orme del padre marmista).Altro obiettivo, il restauro di tutti gliatelier. Di lavoro da fare, insomma,ne rimane ancora molto.

Città A caccia delle opere di RossiMostra a trent’anni dalla morte dell’artista e gli organizzatori lanciano un appelloMolti lavori dello scultore regalati ad amici e conoscenti che lo visitavano in atelier

RECUPERO Lorenzo Salvadori sta restaurando una serie di modelli in gesso, che in parte saranno esposti e in parte formeranno una gipsoteca. (Foto Maffi)

AD ASCONA

Non si ricandidail sindaco uscenteAldo Rampazzi❚❘❙ La voce era nell’aria da alcuni giorni eieri, interpellato telefonicamente, ce l’haconfermato lui stesso: Aldo Rampazzi, sin-daco liberale radicale di Ascona da quat-tro legislature, non sarà ai cancelletti dipartenza alle elezioni del prossimo primoaprile. La sua non è stata una scelta facile.«Dettata – dice al CdT – da motivi perso-nali e anche dalla convinzione che sia ne-cessario un certo ringiovanimento in se-no al Municipio». Quella di Rampazzi, che nel prossimo ot-tobre raggiungerà l’età della pensione, èstata una carriera politica trentennale. «An-che se – aggiunge il diretto interessato –quando sono entrato in Consiglio comu-nale, nel 1980, non ero poi così giovane:avevo già 33 anni». Fra i banchi del Legi-slativo il sindaco uscente è rimasto per trelegislature, fino al ‘92, quando venne elet-to per la prima volta in Municipio. Sullapoltrona di sindaco si è seduto nel ‘96 edha mantenuto la carica fino ad oggi. «Alla decisione di lasciare – conclude Ram-pazzi – sono arrivato durante le vacanze diNatale. Viaggiando in Asia ho potuto guar-dare le cose con un certo distacco e sonogiunto alla conclusione che è sempre me-glio andarsene quando il commento ge-nerale è ancora “peccato” piuttosto che“era ora”. Di sicuro, comunque, la più feli-ce per questa scelta sarà mia moglie...».

Merlini lascia e «tris» del PPDNel frattempo nel Borgo anche altri stan-no riflettendo sul prossimo appuntamen-to elettorale. Sempre in casa liberale radi-cale ha già annunciato la propria intenzio-ne di non ricandidarsi il presidente del-l’Ente turistico Lago Maggiore, Aldo Mer-lini, attualmente consigliere comunale. Frai popolari democratici, invece starebberopensando di riprensentarsi alle prossimeelezioni i tre municipali attualmente in ca-rica: Gianfrancesco Beltrami, MaurizioChecchi e Raffaello Duca. Le tre candida-ture, assieme agli altri nomi delle liste, sa-ranno ufficializzate in occasione dell’as-semblea di febbraio. RED.

LOCARNO 17Corriere del TicinoLUNEDÌ 23 GENNAIO 2012

❚❘❙Circolo del cinemaNell’ambi-to della rassegna «Segreti e bugie –Il cinema di Mike Leigh», il Circo-lo del cinema di Locarno presenta,questa sera, lunedì, alle 18.30, allaMorettina, il film «Naked» del ‘93.

❚❘❙Attività Bahà’ì«Da Mosè a Ba-hà’ullàh, un cammino gioioso» è iltitolo della conferenza in program-ma domani, martedì, alle 20.15, alCentro Bahà’ì di Locarno. Relato-re sarà Diego Vitali.

❚❘❙Clinica Santa Chiara Ripren-derà domani, martedì, l’appunta-mento mensile con la passeggiataorganizzata dal servizio di diabe-tologia. Il ritrovo è fissato all’entra-ta della clinica alle 15, con qualsia-si tempo. Info allo 091/756.44.45.

❚❘❙ Centro ATTE Pranzo e pome-riggio con tombola e gioco cartegiovedì al Centro diurno ATTE diLocarno. Annunciarsi allo091/751.28.27 o 091/751.70.44.

BREVI Bordelli Che fail Municipiodi Losone?❚❘❙ Il recente blitz di Polizia al Gar-ni alle Arcate di Losone ha ripor-tato d’attualità il tema dei localidove si pratica la prostituzione.A margine dell’operazione – conil fermo di diverse ragazze, trat-tenute per accertamenti – la con-sigliera comunale FrancescaMartignoni ha sottoscritto, a no-me della Lista della Sinistra,un’interpellanza indirizzata alMunicipio. In particolare nel do-cumento si chiede quale sia la po-sizione dell’esecutivo riguardo al-la presenza del garni sul suolo co-munale, in un luogo centrale efrequentato. Le altre domandesono invece relative alle informa-zioni fornite dalla Polizia alle au-torità comunali e alla presenza dieventuali altri locali a luci rosse.E fino a quando, conclude l’inter-rogazione, il Municipio intendeancora tollerarne la presenza?

IN COLLEGIATA

❚❘❙È una tradizione sentita che si ri-pete ogni anno e anche ieri, in oc-casione della festa patronale di San-t’Antonio, durante la messa delle10.30 a Locarno si è svolta la bene-dizione del pane. Ad impartirla èstato l’arciprete, don Carmelo An-dreatta, e al termine della funzionele 1.200 pagnotte sono state distri-buite ai fedeli, ai quali è pure statoofferto un aperitivo sul sagrato del-la chiesa. Diversi, poi, gli appunta-menti della giornata di festa, comela presentazione dei bambini chedurante l’anno celebreranno la Pri-ma comunione e, alle 17, sempre inCollegiata, il concerto della coraleUnione Armonia, regolarmentepresente per le celebrazioni più im-portanti. (Foto Demaldi)

Per S. Antoniobenedette1.200 pagnotte

DA 32 ANNI Rampazzi entrò in CC nel1980, è sindaco dal ’96. (Foto Demaldi)

MODELLI E MUSEO In alto, modello della fo-ca di Piazza Governo; al centro, Diana Rizzi eRiccardo Carazzetti; sotto, lo spazio nell’ate-lier trasformato in museo. (Foto Maffi)