COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 3 - Giovedì 17 settembre 2015 · In fase offensiva gli azzurri, come...

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S S A A R R R R I I , , C C O O S S Ì Ì N N O O N N V V A A All’interno il poster di Lorenzo Insigne Periodico di approfondimento sportivo regionale COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 3 - Giovedì 17 settembre 2015 www.pianetazzurro.it

Transcript of COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 3 - Giovedì 17 settembre 2015 · In fase offensiva gli azzurri, come...

SSAARRRRII,, CCOOSSÌÌNNOONN VVAA

All’internoil posterdi LorenzoInsigne

Periodico di approfondimento sportivo regionale

COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 3 - Giovedì 17 settembre 2015

www.pianetazzurro.it

Ancora niente vittoria ed una prestazione tuttosommato deludente per gli azzurri, che control'Empoli sono riusciti ad evitare la sconfitta, mahanno mostrato ancora evidenti lacune dal puntodi vista difensivo e del gioco.Non si sono visti neanche in questa terza uscitain campionato i progressi sperati, anzi, sotto l'a-spetto offensivo c'è stato probabilmente passoindietro rispetto alle gare contro Sassuolo eSampdoria, durante le quali a tratti si eranoammirate trame d'attacco migliori.Le difficoltà maggiori, a differenza di quello chesi potrebbe pensare, il Napoli le ha evidenziate acentrocampo. È la scarsa consistenza del repartomediano, infatti, che va soprattutto ad incideresu una difesa che, obiettivamente, lascia molto adesiderare dal punto di vista delle individualità.Ma il centrocampo non aiuta affatto. Allan faticaad identificarsi nei movimenti richiesti da Sarri;Hamsik in fase difensiva aiuta poco; mentreValdifiori al centro è del tutto evanescente. L'exregista dell'Empoli non riesce a dare alcun con-tributo in fase di non possesso, incide pocoquando costruisce e, soprattutto, presenta una

condizione fisica imbarazzante a questi livelli,che costringe il tecnico a sostituirlo ogni volta ametà gara.Nel primo tempo del Castellani l'Empoli hamesso in enorme difficoltà la difesa azzurra, tro-vando spesso spazi sugli esterni, soprattutto sullato destro della retroguardia napoletana, e neipressi dei vertici dell'aria di rigore, dove lecoperture degli interni erano quasi sempre tardi-ve. La situazione è migliorata solo nella ripresa,quando la squadra di Giampaolo ha calato dimolto il suo ritmo ed ha concesso al Napoli unmaggiore e più ragionato possesso palla, che haridotto al minimo i pericoli per la retroguardia.In fase offensiva gli azzurri, come al solito, sisono appoggiati totalmente alla qualità tecnicadelle proprie individualità. Il trascinatore oggi èstato Insigne, il più vispo e concreto dei suoi,aiutato da un Gabbiadini poco brillante madeterminante con due assist. Nel momento in cuila squadra di Sarri aveva preso il possesso nelmatch, a fronte del calo dell'Empoli nella ripre-sa, all'attacco è però mancato quel guizzo offen-sivo necessario a mettere in concreta difficoltà la

difesa avversaria e raggiungere la vittoria. Pertutta la ripresa, infatti, al di là del gol di Allan, lacompagine toscana non ha dovuto faticare più ditanto ad arginare le iniziative avanzate dei napo-letani. A fronte di una qualità offensiva sopra lamedia, il Napoli avrebbe sicuramente dovutoincidere maggiormente dalle parti di Skorupski.La squadra ha invece dimostrato di avere pocheidee e confuse. A poco è servito il passaggio al4-3-3, con gli inserimenti di Callejòn e Mertens,dal momento che le uniche trame proposte dagliazzurri sono consistite nel dare la palla al belgae sperare, oppure nel liberare Maggio sulladestra per i suoi soliti cross imprecisi ed inutili,vista la mancanza di una torre in area.Il progetto di Sarri sembra francamente ancoralontano dall'essere comprensibile e ancor di piùdall'essere vincente. L'ex tecnico dell'Empoliavrà certamente altro tempo per risollevare lesorti sue e della sua squadra, ma molte cose, adoggi, appaiono ingiustificabili. Soprattutto alcu-ne dichiarazioni in sala stampa, francamenteallarmanti e spettro di un temibilissimo ridimen-sionamento delle ambizioni della società.

OBIETTIVO NAPOLI

Azzurri deludenti anche contro l'Empoli, tra scarsasolidità difensiva e qualità del gioco altalenante

di Eduardo Letizia

IL PROGETTO DI SARRISTENTA A DECOLLARE

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Terza giornata senza vittorie per il Napoli diMaurizio Sarri. Il club partenopeo, dopo lasconfitta in casa del Sassuolo e il 2-2 inter-no contro la Sampdoria, non è andata oltreil pari, ancora una volta per 2-2, alCastellani di Empoli. Tanta delusione incasa azzurra per la mancata vittoria, que-sta l'analisi del tecnico azzurro: “Dobbiamoimparare a incassare meno goal e miglio-rare la fase difensiva - ha spiegato il tecni-co del Napoli - Oggi comunque i nostridifensori sono stati più ordinati, anchemancano ancora dei piccoli dettagli. Lasensazione dal campo, comunque, è chesotto quest’aspetto abbiamo fatto moltomeglio. Al momento ciò che conta è che lasquadra cresca, m’interessa vedere più ipassi avanti che i risultati, poi alla fine que-st’ultimi arriveranno".Secondo il tecnico del Napoli la difesa si èmossa meglio, mentre il 4-3-3 può essere

una valida alternativa: "Il 4-3-1-2 non è undogma, Insigne però si è decentrato perscelta sua. Il 4-3-3 lo stiamo provando equando sono entrati Mertens e Callejon cisiamo messi così. Bisogna guardare laprestazione complessiva, la linea difensivasi è mossa meglio rispetto alle prime parti-te".Sarri sottolinea poi i meriti dell'Empoli,ricordando l'ultima apparizione del Napolial Castellani: "Non scordiamoci che quattromesi fa il primo tempo finì 3-0 per l'Empoli.Venire a giocare qui non sarà una passeg-giata. Saponara? Ho detto che secondome presto finirà all'estero, è un talentuoso".Sarri ha poi detto la sua sulle prestazioni diGabbiadini e Saponara: "Gabbiadini hafatto una partita a sprazzi - ha commenta-to ancora Sarri a 'Sky' - Ha fatto buonecose alternate a momenti in cui si è vistomeno. Non è ancora in grandissima condi-

zione, ma oggi ha fatto vedere alcune gio-cate delle sue. Saponara? Riccardo è ungiocatore talentuoso, credo che quest’an-no disputerà una grande stagione edentrerà nelle mire di società di un certolivello".Sarri ha detto la sua anche sulle pressionidell'ambiente partenopeo in quest'inizio distagione non facile per lui e la squadra... "Iltifoso del Napoli capisce benissimo - hadetto - Se la società consegna la squadraad un allenatore come me deve essereuna squadra che deve saper gestire lepressioni della piazza".

“Mi interessano più i passi avanti che i risultati”L’INTERVISTA AL TECNICO AZZURRO

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Dopo l’inizio raccapricciante delNapoli sono molti a chiedersi se aSarri vada data fiducia per prosegui-re il proprio progetto all’ombra delVesuvio. Secondo il mister ci vorran-no tre anni per raggiungere il livellodi gioco del ‘suo’Empoli. Oltretutto,al tecnico partenopeo non interessa-no i risultati (lo ha detto lui), ma ipassi in avanti della squadra. Il pro-blema del Napoli, in effetti, non sonoi due miseri punti racimolati in trepartite, ma averli persi controSassuolo, Sampdoria ed Empoli.Ora, in sequenza, gli azzurri dovran-no affrontare Lazio, Juventus, Milane Fiorentina (con Carpi infrasettima-nale ed Europa League). Dopo que-sto ciclo, o Sarri svolta o per lui nonci sarà domani. C’è poco da filoso-feggiare, nel calcio contano i risulta-ti. E sarà così anche per Sarri. Vistoil Napoli arrancare anche alCastellani, soprattutto nel primo

tempo, i tifosi si chiedono quando lasquadra acquisirà un minimo diidentità tattica, solidità difensiva eforma atletica. Il campionato è ini-ziato per tutte le squadre allo stessotempo, la piazza partenopea nonpotrà certo aspettare il miracolo diSarri in eterno. Ogni allenatore meri-ta del tempo per poter esprimere ilproprio credo tattico al meglio, macrediamo (sperando di sbagliarci)che la strada intrapresa dal tecnicotoscano sia irta di difficoltà. Troppigiocatori schierati fuori ruolo, unasquadra che produceva fluido calciooffensivo, improvvisamente si èinceppata in attacco dilatando le pro-prie lacune difensive. In campo, sivedono troppi giocatori con facce tri-sti e sembrano giocare senza allegria.Alla piazza, poi, non sono piaciutecerte esternazioni di un tecnico chedovrebbe comprendere di allenare ilNapoli e non una provinciale.

Speriamo che mister Sarri ritrovi labussola e la via giusta, ma restiamofrancamente pessimisti. Se le cose dovessero continuare adandare male, ancora liberi ci sonoalcuni allenatori che potrebbero stuz-zicare la fantasia di De Laurentiis(ndr, maggiore colpevole delmomento critico che sta vivendo lasquadra). Il patron azzurro in estateavrebbe voluto far sedere sulla pan-china azzurra Spalletti, Ma il tecni-co di Certaldo nonostante il fortecorteggiamento del presidente azzur-ro declinò subito l’invito non con-vinto assolutamente dalle ambizionidel club. Quindi, a maggior ragione,non crediamo accetti ora. Più o menovale lo stesso discorso fatto perSpalletti anche per Montella. L’‘aeroplanino’ fu interpellato circa lapropria disponibilità di accasarsi aNapoli più o meno nello stessoperiodo in cui firmava Sarri. Non ci

fu accordo, neanche ci poteva essereperché c’era (ed esiste ancora) uncontenzioso con la Fiorentina che nelmomento in cui dovesse risolversicertamente aprirebbe nuovi scenarianche in ottica azzurra. Ci sarebbepoi, Mazzarri, vecchio amore di DeLaurentiis, ma come si sono lasciati idue è improbabile che si riconcilino.Ci sarebbe Guidolin, a cui DeLaurentiis in passato ha offerto lapanchina azzurra, un tecnico che haspesso dimostrato di saper friggere ilpesce con l’acqua e che recentemen-te ha dichiarato di voler ritornare insella dopo un anno sabbatico… E cisarebbe soprattutto CesarePrandelli, un allenatore che DonAurelio stima molto sia dal punto divista professionale che tecnico. Ai tifosi azzurri non resta che augu-rarsi la buona riuscita del disegnosarriano, altrimenti ne vedremoancora delle belle, o delle brutte…

OBIETTIVO NAPOLI

O l’allenatore partenopeo svoltao per lui non ci sarà domani

di Vdi Vincenzo Letiziaincenzo Letizia

MAURIZIO SARRI,POSSIBILI SCENARI

PianetAzzurro, in occasione di un eventogastronomico in quel di San Potito Ultra, inprovincia di Avellino, ha avuto il piacere discambiare due chiacchiere con AntonioFIORILLO, noto cabarettista e attore napo-letano che ha recitato in diverse opere tea-trali e ha partecipato a numerose trasmis-sioni televisive e fiction come ” Un posto alsole”, “Ciao Darwin”, “La sai l’ultima?” e“Affari tuoi”. Ha inoltre recitato nel film del2005 “La seconda notte di nozze” di PupiAvati nel ruolo di Ariano e nel film “Dio ci hacreato gratis” di Angelo Antonucci nel ruolodi un piccolo delinquente nel 1998. AntonioFiorillo ha ottenuto la giusta notorietàsoprattutto nel famoso film “Benvenuti alSud”.Antonio, ti conosciamo come attore, masei anche un grande tifoso del Napoli.“Per forza! La scorsa stagione del Napoli è

stata un po’ particolare, ci si aspettava chis-sà che cosa: il triplete è stato un zeroplete.Adesso, speriamo che con questa politicadel presidente ci sia un rinnovamento che civuole”.Antonio, che ne pensi del presidente?“Il presidente è il presidente. È straordina-rio, ha riportato il Napoli in una dimensioneche prima ce la sognavamo. Bisognaanche sapersi adattare a certe regole delcalcio, poi si fanno delle scelte e non saròcerto io a sindacarle”.Poi, si gioca in due, c’è sempre uno chevince e un altro che perde…“Esattamente, lo sport è come la vita. Cisono sempre dei periodi al 50% in cui o siride o si piange. Dico sempre che il calcio èuna metafora della vita forse un po’ più con-fusionario”.Che speranze hai per il prossimo cam-

pionato del Napoli?“Speriamo in un piazzamento buono incampionato. Resto fiducioso”.Antonio, le tue prossime imprese artisti-che?“Sto girando questo film tra Roma e ilCilento con la regia di Nadia Baldi che sichiama ‘Veleni’ e poi ad agosto girerò unapuntata dell’ispettore Coliandro, questaserie televisiva che va su Rai 2 con la regiadi Manetti Bros. Speriamo ci seguano intanti”.

VL

Antonio Fiorillo tra cinema e la passione per il NapoliGOLOSANDO

Domenica prossima il Napoli ospiterà al SanPaolo la Lazio. I tifosi azzurri ricorderanno dicerto un giocatore che ha indossato sia la magliaazzurra che quella biancoceleste: BrunoGiordano. Nato il 13 agosto 1956, inizia a gio-care a calcio fin da piccolo e a soli 13 anni vieneingaggiato dalla Lazio. Con il club biancoceleste,inizia a giocare nelle giovanili, dove vince uncampionato primavera; esordisce in Serie A a 19anni nella partita Sampdoria-Lazio, in cui gliospiti vinsero proprio con una sua rete. Chiude ilsuo primo anno con 14 presenze 5 reti, di cui unasegnata contro il Como: partita decisiva per lapermanenza in Serie A. Date le sue doti tecnichevenne considerato l'erede di Giorgio Chinaglia.Dal 1976 al 1978 la squadra capitolina viene alle-nata da Luis Vinicio, e Giordano dimostra le suegrandi qualità segnando 22 reti in due stagioni.Amante del dribbling, Bruno aveva un gran tiroin entrambi i piedi; storico un suo gol realizzatocon un pallonetto nella partita Lazio-Juventus 3-0 del 2 ottobre 1977. La stagione 1978/1979 fuper Giordano importante: infatti con 19 reti in 30presenze diventa capocannoniere delle Serie A.

Per quanto riguarda l'esperienza con la magliadell'Italia, Giordano colleziona 16 presenze e 8gol nella Nazionale Under 21 ed esordisce inNazionale Maggiore il 5 dicembre 1978 in un'a-michevole contro la Spagna. Con l'Italia totalizza13 presenze e 1 gol. Nel 1980, Bruno Giordanoviene convolto nello scandalo del"Calcioscommesse": viene squalificato per 18mesi insieme al suo amico LionelloManfredonia, ma poi la C.A.F.(commissioned'appello tributario) gli aumenta la pena di ulte-riori 24 mesi, mentre la Lazio viene retrocessad'ufficio in Serie B. Dopo due stagioni di assen-za, Giordano ritorna a giocare con la Lazio nellaserie cadetta e contribuisce alla promozione inmassima serie con 18 reti, diventando capocan-noniere della Serie B. Nel 1983 per Giordano fuuna stagione sfortunata a causa di un infortuniocausato da un brutto intervento di Bogoni in unagara contro l'Ascoli. L'infortunio lo tiene lontanodai campi di gioco per 4 mesi e successivamentetorna in campo per contribuire alla salvezza dellasquadra. Nella stagione seguente la Lazio reroce-de in Serie B e Bruno Giordano viene acquistato

dal Napoli per oltre 5 miliardi di lire. Dopo 10anni lascia la Lazio con un totale di 108 retisegnate. Il suo primo anno al Napoli si concludecon 10 gol in 25 presenze e nella stagione succes-siva, vince con i partenopei lo scudetto e laCoppa Italia dove diventa capocannoniere dellacompetizione con 10 reti. Con Carnevale prima econ Careca poi, forma insieme a Maradona ilfamoso tridente della MaGiCa. Dopo tre anni,lascia il Napoli collezionando 78 presenze e 23gol. La stagione seguente, Giordano approdaall'Ascoli e con 10 reti siglate contribuisce allasalvezza della squadra. Nella stagione 1989/1990viene acquistato dal Bologna dove segna 7 reti in33 presenze. Nel 1990 fa ritorno all'Ascoli allorain Serie B e la squadra marchigiana viene pro-mossa in Serie A. La stagione 1991/1992 fu perGiordano l'ultima da calciatore. Nel 1993 iniziala sua carriera da allenatore nella squadra delMonterotondo. Nel 1996 conquista la promozio-ne in Serie C2 alla guida del Crotone. Nel 2013diventa allenatore dell'Ascoli ma nel febbraio del2014 viene esonerato. Attualmente guida la squa-dra del Tatabanya nella Serie C ungherese.

AZZURRI PER SEMPRE

Con Maradona e Careca formò uno dei tridenti più forti della storia del calcio

di Mariano Potena

IL MAGICOGIORDANO

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E’ finalmente tornato il Campionato, cosìtanto atteso dagli innamorati del pallone edè tornato il Napoli, il nuovo Napoli diMaurizio Sarri che dopo le delusioni dellapassata stagione ha il compito, non facile,di restituire fiducia ad un ambiente depres-so e mortificato da risultati non esaltanti edalle promesse proclamate, e non mante-nute, di una Società che non ne vuole pro-prio sapere di innalzarsi per far sì che unasquadra come il Napoli possa spiccare ilvolo ed ambire ai traguardi che meritereb-be di raggiungere. C’era molta curiosità diguardare in faccia questo progetto tuttonuovo partito con premesse differenti daquelle delle passate annate ma che si pro-pone, almeno sulla carta, di riportare stabi-lità e concretezza di idee e di gioco in unasquadra precedentemente effimera eimpalpabile. Purtroppo non possiamo direa gran voce né “Buona la prima” né “Buona

la seconda” poiché la squadra che abbia-mo ammirato nelle prime giornate di cam-pionato è sembrata fragile, incorporea econ poca personalità. Le idee di Sarri nonci sono sembrate ancora molto chiare …poche e confuse oseremmo dire,e gli inter-preti del gioco non proprio a loro agio neinuovi schemi e nelle posizioni assunte incampo. Qualche nota positiva tuttavia c’èstata perché nella squadra dei fuori ruolol’unico, insieme al portiere Reina, a brillarenel bel mezzo dell’ oscurità è stato colui alquale il “ruolo” invece viene dopo due annirestituito … parliamo ovviamente di MarekHamsik tornato con Sarri ad interpretare laparte che gli è più congeniale e riuscendocosì ad emergere e ad incidere. Il bel golda egli messo a segno all’ inizio della parti-ta contro il Sassuolo ha dato a molti l’ illu-sione di una stagione cominciata con unamusica diversa … ma gli svarioni difensivi

e non, hanno vanificato quanto il buonMarek è riuscito a produrre. A quanti negliscorsi anni hanno voluto far portare alloslovacco croci che non doveva essere lui aportare, definendolo con gli aggettivi piùimpensabili e ritenendolo un mezzo gioca-tore, il capitano tornato nel suo ruolo natu-rale di centrocampista interno rispondecon prestazioni superbe, palesando le qua-lità che, non erano improvvisamente scom-parse, gli era stato semplicemente impedi-to di manifestare.

Tilde Schiavone

Marek Hamsik finalmente al suo postoIL PERSONAGGIO

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Una partenza da incubo quellavissuta dalla Lazio tra campio-nato e coppe. La squadra diPioli è prima caduta a Shanghainella finale della Supercoppaitaliana contro la Juventus, perpoi essere schiantati inGermania dai tedeschi delBayer Leverkusen ai prelimina-ri di Champions, passando perl'umiliante débâcle di Veronacontro il Chievo. La Lazio nonc'è più, sembra sparita. Quelgruppo così coeso e affamato divittorie che nella scorsa stagio-ne aveva stupito tutti e privatoproprio il Napoli dellaChampions all'ultima giornata,sembra essere svanito nel nulla Parolo negli ultimi 3 anni è

stato l'italiano con più tacklevinti (267), ma nelle prime duegiornate non ne ha ancora effet-tuato alcuno. Un'altra statisticache fa riflettere è quella delcomputo delle ammonizioni sinqui rimediate dai laziali: nume-ri che significano poca intensitàe voglia di raggiungere la vitto-riaUn'altra grande deficienza mes-sasi in luce in quest'inizio dicampionato è l'insufficientepersonalità in campo fra i gio-catori della Lazio. Ha salutatoin estate un senatore comeLedesma; Biglia, Klose eMarchetti sono ai box; Mauri èancora alla ricerca della miglio-re condizione.

I grattacapi per Pioli, però, nonfiniscono qui. Ad aggiungersi aiproblemi sopraelencati, ci sonola poca tenuta della difesa e lagrande sterilità in attacco. Sonoben 10 i gol subiti sin qui dallaLazio in partite ufficiali, mentresolo 3 le reti messe a segno. Leattenuanti ci sono: Klose eDjordjevic sono finiti in infer-meria troppo presto, Keita nonè ancora in grado di caricarsisulle proprie spalle l'attacco e lamancanza del filtro di Biglia inmezzo al campo pesa come unmacigno nell'economia delgioco difensivo laziale. Eccoche allora l'ultimo giorno dimercato ha regalato a Pioli l'exMilan Alessandro Matri. Il

bomber italiano verrà buttatonella mischia da subito e prove-rà a risolvere i problemi offen-sivi della Lazio. Pioli, complice la probabileassenza di Biglia, va verso uncambio di modulo. Il 4-2-3-1: ilritorno di Marchetti tra i paliche sostituisce un incertoBerisha. In difesa, complice lapesante assenza di De Vrij,favorito per una maglia da tito-lare accanto a Mauricio sembraessere proprio il giovane olan-dese Hoedt. Sugli esterni agi-ranno Candreva a destra e Lulica sinistra. L'uomo decisivo die-tro la punta, probabilmente ilneo arrivato Matri, dovrebbeessere Stefano Mauri.

AVVERSARIO

La squadra di Pioli ha perso la Supercoppa,la Champions e la faccia contro il Chievo

di Giuseppe Di Marzodi Giuseppe Di Marzo

LAZIO, AVVIO DA INCUBO

Domenica alle ore 20.45 si gioca Napoli-Lazio. Gli azzurri, dopo l’impegno di EuropaLeague, si rituffano in campionato. A con-tendergli la posta in palio ci saranno i ragaz-zi di Pioli che vorranno ripetere prestazionee risultato che nell’ultima stagione, conBenitez alla guida degli azzurri, permise aibiancocelesti di mantenere il terzo posto inclassifica valido per i preliminari diChampions. Una sfida che Higuain e com-pagni dovranno affrontare con maggioregrinta e fame di vittoria perché i tre puntimancano da tre giornate ed è ora di regala-re un successo ai tifosi partenopei.COME SI PRESENTA IL NAPOLI – Sarriper la sfida contro la Lazio può contare sututti gli effettivi. Dovrebbero essere pochi icambi rispetto all’ultima di campionato con-tro l’Empoli. Fra i pali spazio a Pepe Reina,sostenuto in difesa da una linea a quattrocon Albiol e Chiriches centrali, Maggio a

destra e Hysaj a sinistra. A centrocamposolito trio formato da capitan Hamsik, conAllan e Valdifiori a completare il reparto.Sulla trequarti il sempre più convincenteLorenzo Insigne che avrà il compito di assi-stere in attacco la coppia Gabbiadini-Higuain.COME SI PRESENTA LA LAZIO – Pioliper la difficile trasferta partenopea dovràancora una volta fare a meno di De Vrij eDjordjevic. Contro il Napoli l’intenzione deltecnico romano è quella di schierare il soli-to 4-2-3-1 con Marchetti in porta, Mauricio eHoedt centrali, Basta a destra e Radu sullasinistra. In mediana, maglia da titolare perCataldi e Parolo, mentre sulla trequarti adaffiancare Antonio Candreva ci sarannoLulic e Mauri. In attacco, unica punta anco-ra una volta Keita. Panchina per Matri.NAPOLI (4-3-2-1): Reina; Maggio, Albiol,Chiriches, Hysaj; Allan, Valdifiori, Hamsik;

Insigne; Gabbiadini, Higuain. A disposizio-ne: Gabriel, Rafael, Henrique, Koulibaly,Ghoulam, Strinic, Chalobah, David Lopez,Jorginho, El Kaddouri, Mertens, Callejon.All. : SarriLAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta,Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi, Parolo;Lulic, Candreva, Mauri; Keita. A disposi-zione: Berisha, Guerrieri, Konko, Gentiletti,Patric, Braafheid, Morrison, Onazi,Milinkovic-Savic, Oikonomidis, Matri, FelipeAnderson, Kishna. All.: Pioli.

Angelo Gallo

Gabbiadini in pole per affiancare HiguainL’ANTEPRIMA

Il campionato offre, alla terza giornata, lasfida che l’anno scorso chiuse il torneo:Napoli-Lazio, e per gli azzurri è stato unepilogo amarissimo. Vittoria dei laziali, 4-2, a loro l’accesso in Champion’s League,al Napoli un pugno di mosche nonché laprospettiva di un brusco ridimensionamen-to. Benitez aveva già le valigie pronte cosìcome alcuni giocatori che peraltro conside-ravano già sfumato l’obiettivo malgrado lasconfitta della Lazio nel derby del turnoprecedente avesse restituito al Napoli un33% di possibilità.Biancocelesti al San Paolo con tre punti inpiù in classifica e con due risultati su tre afavore; azzurri costretti a vincere per rag-giungerli e accedere ai preliminari in virtùdel successo, 0-1, dell’andata firmato daHiguaìn. Sembrava tutto finito già all’intervallo conla Lazio avanti 2-0 su un Napoli che purenon aveva giocato male: prima marcatura,un gran tiro da fuori di Parolo al 33°, rad-doppio in contropiede di Candreva nelrecupero mentre, sullo 0-0, sempre in con-tropiede Callejòn aveva fatto la barba alpalo. Nella ripresa la Lazio tirò i remi inbarca e nel Napoli scattò qualcosa: inmeno di dieci minuti una doppietta diHiguaìn riequilibrò la gara.

La Lazio cominciò ad aver paura giàsull’1-2: salvataggio sulla linea di De Vrijed espulsione di Parolo con gli uomini diBenitez che, spinti dal pubblico, sembraro-no credere nel miracolo. Ghoulam riequi-librò la gara anche nelle espulsioni primadel fallo di Lulic su Maggio che procurò ilrigore del possibile sorpasso: rigore cheHiguaìn calciò oltre la traversa. Il rigorefallito spense gli ardori e la difesa tornò adessere il tallone d’Achille all’ 85° quandoOnazi siglò il 3-2 calciando pur tra duedifensori prima del definitivo 4-2 di Klosesegnato di testa approfittando dell’errore diAlbiol saltato completamente fuori tempo. I biancocelesti non violavano il San Paolodal 2009 quando vinsero 2-0 con la dop-pietta di Rocchi. Napoli-Lazio nella stagione 2010-11 sidisputò alle 12.30 e con il raddoppio diDias al 56°, dopo il vantaggio di Mauri, igiochi sembravano fatti. Ma nel Napoli siscosse e con Dossena e Cavani nel giro disei minuti arrivò al due pari. Le emozioninon finirono, Lazio ancora avanti con lasfortunata autorete di Aronica, ma Cavanisi caricò il ciuccio sulle spalle e su rigore al80° e con un pallonetto velenoso all’87°ribaltò il risultato dando la vittoria alNapoli. L’uruguagio fu decisivo anche

nella stagione successiva; Lazio stesa 3-0con un’altra delle sue numerose triplette. Una sola rete ma emozioni ben diverse nelNapoli-Lazio nell’aprile 1990; 1-0, colpodi testa vincente di Baroni che cucì ilsecondo scudetto sulle maglie azzurre. Sfida al cardiopalmo anche il 20 gennaio2008 quando Hamsik portò in vantaggio ilNapoli al 5° minuto e poi riequilibrò lesorti siglando il 2-2 al 94°; per la Laziopari di Ledesma e vantaggio di Pandev.Lazio vittoriosa in rimonta, da 1-2 a 4-2,anche nel 2001 così come nel 1993, sem-pre 2-1, nella gara che vide l’esordio delcroato Alen Boksic. Reti e rimonta, 4-2,stavolta a favore del Napoli nell’ultimaedizione del match il 13 aprile 2014. Ospitiavanti con Lulic al 21° e raggiunti daMertens al 41°. Nella ripresa si scatenòHiguaìn che con una tripletta portò ilNapoli sul 4-1 prima della rete di Onaziall’81°. Un minimo accenno agli Anni’70 quandola Lazio vinse 2-0 a tavolino per colpa deipetardi che misero fuori causa Pighin eManfredonia e, dulcis in fundo, il 4-0 diMaradona, tutte sue le reti una più belladell’altra, che quel 24 febbraio 1985 scris-se una pagina gloriosa per il Napoli ma,soprattutto, per il calcio.

AMARCORD

58 precedenti al San Paolo favorevoli agliazzurri: 28 vittorie, 21 pareggi e 10 sconfitte

di Antonio Gagliardi

NAPOLI-LAZIO,LA VENDETTA

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Direttore generaleVINCENZO LETIZIA

GraficaGIUSEPPE BIZZARRO

StampaGrafica Metelliana

Registrazione Trib. Napoli n. 47 del 07/05/2003P. iva: 02835530649

QuestQuesta rivista rivista è andata è andata a in stin stampampa il 14/09/2015a il 14/09/2015

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La SSC Napoli è stata sorteggiatanel Gruppo D. Nella fase a gironi,la squadra allenata da Sarri incon-trerà il Brugge, il Legia Varsavia eil Midtjylland.L’esordio del 17 settembre vedrà ipartenopei contrapporsi ai belgi delClub Bruges al San Paolo, mentrela seconda e la terza giornata diandata vedranno i campani volaredapprima in Polonia dove, in data 1ottobre, affronteranno il LegiaVarsavia e poi in Danimarca, ospitidel Midtjylland il 22 ottobre; alritorno, a campi invertiti, il Napoliaffronterà dapprima, in data 5novembre, il Midtjylland, poi, indata 26 novembre, il Bruges e, inultimo, giovedì 10 dicembre, ilLegia Varsavia.Iniziamo il nostro viaggio alla sco-perta delle avversarie nel girone diEuropa League partendo dal Club

Brugge KoninklijkeVoetbalvereniging, società nata ne1891, la seconda squadra belga piùtitolata, alle spalle dell'Anderlecht.La squadra è allenata da MichelPreud'homme, ex portiere delBenfica, una vera e proprio leggen-da in patria. In campionato hannoottenuto solo 10 punti nelle prime 6partite. Rapidi nel gioco offensivo,la squadra, che ha mostrato di averegravi problemi nella fase difensivacon la coppia di centrali Duarte-Mechele tutt'altro che affidabile,predilige il gioco palla a terra, attra-verso un atipico 4-1-3-2 moltooffensivo che talvolta si trasformain un 4-2-3-1. Fra i migliori calcia-tori nella rosa ci sono BoliBolingoli-Mbombo utilizzato comeesterno d'attacco ed abile a saltarel'uomo ed a servire assist a Tom DeSutter, classico numero 9. Davanti

alla difesa fa da scherno il brasilia-no Claudemir. Con 10 titoli nazionali, 17 Coppenazionali e 4 Supercoppe diPolonia, il Legia è una delle squa-dre più titolate della Polonia. IlLegia partecipa all'Europa Leaguegrazie al successo in Coppa diPolonia. In campionato dopo 7giornate occupa la terza posizioneed è lontana 7 punti dal primatodetenuto dal Piast Gliwice. Il tecni-co dei "Legionari" è il norvegeseBerg, ex difensore di ManchesterUtd. Sono due i calciatori da teneresotto controllo: l'attaccante unghe-rese Nikolics e il gioiellino slovac-co Duda, trequartista 20enne.Piccola curiosità riguarda i tifosidel Legia Varsavia, gemellati con latifoseria del Club Brugge e con isupporter della Juventus.Herning, è la sede del FC

Midtjylland, società fondata nel1999: è alla sua prima partecipazio-ne ad una fase a gironi di una com-petizione europea, raggiunta dopoaver vinto il primo storico titolonazionale nella passata stagione.L'avventura in CL si è conclusa alterzo turno contro l'APOELNicosia, ed è proseguita in EuropaLeague grazie alla prestigiosa affer-mazione contro il Southampton.Gli"Ulvene" (i lupi) sono guidati daThorup, ex ct dell'U21 danese: ilclub è da sempre attento alla cresci-ta e allo sviluppo del proprio setto-re giovanile, da cui hanno spiccatoil volo giocatori come Kjaer, exRoma e Palermo, e Winston Reid,difensore del West Ham. Ed è pro-prio un giovanissimo, il 20ennePione Sisto, il calciatore di maggiortalento della squadra campione diDanimarca in carica.

EUROPA LEAGUE

Alla scoperta di Brugge, Legia e Midtjylland.Esordio il 17 settembre al San Paolo

di Giuseppe Di Marzodi Giuseppe Di Marzo

GLI AVVERSARIDEGLI AZZURRI

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QUOTE CALCIO

Questa settimana, PianetAzzurro ha inter-vistato in esclusiva Filippo CITTERIO(Giussano, 17 novembre 1955) ex terzinofludificante di sinistra (come si diceva unavolta) di Lazio e Napoli. Nei primi anni ’80, con il club biancocele-ste collezionò 68 presenze e 7 gol, con ilNapoli 45 gettoni e 2 reti. Dal 1998 è alle-natore. Mister Citterio, come giudica l’attualemomento di Lazio e Napoli?“Non è la partita che si aspettavano diaffrontare le due squadre. Ci si aspettavamolto di più da entrambe in base a quelloche avevano fatto lo scorso anno. Sonopartite col piede sbagliato, anche se laLazio battendo l’Udinese ha risolto la metàdei suoi problemi. Mentre il Napoli pareg-giando contro l’Empoli, pur giocandosecondo me una buona partita, non harisolto ancora i propri problemi”.Come giudica finora l’operato di misterSarri?“Per me diventa difficile dare un giudizioapprofondito su questa cosa perché guardole partite da esterno e leggo qualche gior-nale. Però, ha fatto molto bene ad Empoli,è una persona che è partita dal basso ed èriuscita ad arrivare in serie A. Se è statopreso è perché hanno visto in lui un allena-tore che poteva dare molto al Napoli”.Lei sa benissimo che fare bene a Napolinon è semplice per nessuno. Occorronoil sostegno della società e dei risultati…“Difatti i risultati e il gioco non hannoimpressionato. So bene che Napoli è una

piazza difficile dove bastano tre partitevinte per esaltarsi e tre perse per andare inaffanno. Però, bisogna avere con Sarri unpo’ di pazienza, il campionato è ancoralungo. E tutto sommato a Empoli il Napoliha disputato una buona partita”. Non crede che un’impostazione tatticacon due dei tre attaccanti schierati piùlarghi sarebbe più confacente alle carat-teristiche dei migliori uomini della rosaazzurra?“Si, infatti. Ma è un giudizio che possiamodare noi. Poi, magari l’allenatore una voltache conoscerà meglio i propri giocatoricercherà di adattare il modulo ai calciatori.Oppure, se vorrà continuare col propriomodulo dovrà cambiare alcuni giocatori”.La Juve è partita malissimo in questocampionato, Roma e Inter sembranocandidate serie alla conquista del titolo.“La Roma è partita bene, così come l’Inter.Adesso, sembra che la Juventus sia in dif-ficoltà, ma credo che abbiano l’esperienzae la qualità per gestire al meglio questasituazione. È certamente un campionato ilcui inizio vede alcune squadre meno titola-te come il Chievo, Palermo, Sassuolo eTorino sorprendere tutti”.Mister, ci può raccontare un aneddoto diquando giocava?“Con il Palermo, segnai una doppietta alNapoli al San Paolo. Era la semifinale diritorno di coppa Italia 1978-1979, vincem-mo 2-1. Poi, perdemmo contro la Juve infinale solo nei supplementari”.Ai tempi del Napoli, ha giocato con un

autentico mostro sacro, Rudy Krol…“Era un giocatore di fama internazionalegià quando era arrivato in Italia. In quelperiodo ha dato davvero tanto al Napoli,era un grandissimo campione che non sco-pro certo io”.Mister, come finirà la sua partita delcuore, Napoli-Lazio?“Allora, facciamo così: siccome io ho gio-cato sia col Napoli che con la Lazio mettoun pari così non faccio un torto a nessuno”.Genoa-Juventus e Chievo-Inter, cosaprevede?“Se la Juve dovesse perdere anche colGenoa veramente andrebbe in crisi…L’Inter è partita bene, anche se non ha gio-cato bene ha fatto punteggio pieno.Quando giochi male e vinci vuol dire chec’è già qualcosa di positivo: ovvero lacompattezza di squadra, un gruppo unito,quindi piano piano aumentano le motiva-zioni e la fiducia nei propri mezzi. Sullacarta è favorita l’Inter anche se il Chievosta attraversando un ottimo momento diforma”. Mister, il suo saluto ai tifosi del Napoliche la ricordano sempre con grande sim-patia…“Ho fatto due anni a Napoli. Uno buono incui arrivammo quarti e il secondo disastro-so in cui ci salvammo solo all’ultima gior-nata. Io a Napoli mi sono trovato bene enon posso che fare gli auguri ai miei extifosi di un ottimo campionato e anche perla Lazio, viso che ho giocato anche per icolori biancocelesti”.

“Siccome ho giocato sia col Napoli che con laLazio dico pari così non faccio torto a nessuno”

di Vincenzo Letizia

IL CUORE A META’DI FILIPPO CITTERIO

L’ESCLUSIVA

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Il sistema garantisce almeno una terzina vincente centrando ilpronostico della partita base e almeno tre delle altre gare.

IILL SISTEMASISTEMA PERPER LELE SCOMMESSESCOMMESSELa partita base 6 partite in 4 terzine

MilanPalermo 118528-2

Le altre partiteChievoInter X2

G

18528-3

UdineseEmpoli 118528-1

TorinoSampdoria 118528-8

AtalantaVerona 18528-4

GenoaJuventus 218528-6

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota2 MILAN 1 1,751 UDINESE 1 2,20 8 TORINO 1 1,87

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota2 MILAN 1 1,75 3 INTER X2 1,294 ATALANTA GOL 1,68

...vinci 72,00 euro

...vinci 37,90 euro

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota2 MILAN 1 1,754 ATALANTA GOL 1,686 JUVENTUS 2 1,90

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota2 MILAN 1 1,753 INTER X2 1,29 6 JUVENTUS 2 1,90

...vinci 55,85 euro

...vinci 42,90 euro

Quarta giornata del massimocampionato di serie A con unturno che diventa fondamentaleper la Juventus, partita inmaniera disastrosa e che nonpotrà più rinviare l’appunta-mento con i tre punti. AlMarassi, il Genoa è sempreavversario ostico, lo dimostra ilsuccesso dello scorso anno delGrifone proprio contro i bian-coneri, ma crediamo che questavolta Morata e compagni nonfalliranno...Il Milan, dopo la sconfitta nelderby della ‘Madunnina’, dovràriscattarsi contro un Palermo

sempre insidioso in trasferta,ma obiettivamente inferiore allasquadra di Mihajlovic.L’Udinese, reduce da due scon-fitte consecutive dopo l’incredi-bile esordio in campionato doveschiaffeggiò la Juve nella pro-pria tana, ora non può più per-dere colpi. L’Empoli sembralo sparring power ideale perrivitalizzare la squadra friulana.In Atalanta-Verona si affron-tano due squadre in buona salu-te che prediligono il giocooffensivo. Dovrebbe venirnefuori un match con qualche‘goal’.

Il Torino è tra le vere sorprese,insieme al Chievo e alSassuolo, di questo inizio dicampionato. Contro laSampdoria di Walter Zengadovrebbe far valere il fattorecampo.La partita più interessante incalendario, è però senza dubbioChievo-Inter. I veneti si sonodimostrati finora squadra solidae ben impostata da Maran.L’Inter invece sembra moltoispirata e fortunata quest’anno.Sarà senz’altro un match equili-brato con leggera preferenzaovviamente per la compagine di

Mancini.Ricapitolando il tutto, puntando€ 10,00 sulla sestina secca siincasserebbero € 326,83.Per chi volesse divertirsi e pro-vare a vincere, magari anchesbagliando una o due partite,invece, sotto proponiamo comeal solito il nostro sistema a rota-zione con capogioco.Buon divertimento con le scom-messe di PianetAzzurro e ricor-date che il gioco è vietato aiminori e può causare dipenden-za patologica.

Vincenzo Letizia

LA SCOMMESSA

Possibili i successi di Milan, Udinese e Sampdoria. ‘Gol’ in Atalanta-Verona

di di Vincenzo Letizia

VIETATO SBAGLIAREPER LA JUVENTUS

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