CopagriMarcheNotizie_gennaio2014

12
LE NOVITA’ DELLA RIFORMA AGRICOLA EUROPEA POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Ancona notizie PERIODICO DELLA CONFEDERAZIONE PRODUTTORI AGRICOLI delle MARCHE GENNAIO 2014

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il periodico della Confederazione Produttori Agricoli delle Marche

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4 LE NOVITA’ DELLA RIFORMA AGRICOLA EUROPEA

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PERIODICO DELLA CONFEDERAZIONE PRODUTTORI AGRICOLI delle MARCHE GENNAIO 2014

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2gennaio 2014

Sommario

COPAGRI n. 1/2014Registro dei Giornali e dei Periodici del Tribunale di Ancona n. 27/98Editore e proprietario: Copagri Direttore Responsabile: Emanuele CoppariHanno collaborato: Giovanni Bernardini, Raffaele Marchetti, Micaela Fratesi, Andrea Passacantando, Massimo Maranesi, Stefano BrocaniRedazione e impaginazione: Moretti Comunicazione srlVia Fazioli, 11 - 60123 Ancona - tel. 071.2320927 - [email protected]: Grafi che Ripesi

In primo piano

Approvata definitivamente la Riforma della Politica Agricola Comunitaria

4

Editoriale

Riforma: un’occasione persa 3

Legislazione

Le nuove regole sull’origine ed etichettatura delle carni

6

Controlli Agea, attenzione alle norme

7

I bandiRegione Marche: ecco le nuove opportunità per il miglioramento delle aziende agricole

9

Le date da non dimenticare 10

In breve

Nasce l’Agenzia di Sviluppo

Posta Elettronica Certificata: i nuovi obblighi

88

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3 gennaio 2014

Editoriale

Riforma: un’occasione

persaL’Agricoltura assorbe la

parte più importante del bilancio comuni-tario: per questo cicli-

camente sentiamo parlare di riduzione, taglio o efficenta-mento della spesa. Ogni volta che ci si avvicina alla fine di un periodo di programmazione, si discute di ipotetiche rifor-me rivoluzionarie, che spes-so, purtroppo, non vedono la luce. E sembra che sia così anche questa volta. Pensavamo ad una riforma della politica agricola più equa, con norme che rendes-sero gli agricoltori dell’Italia uguali a quelli della Francia o della Germania, ma niente di tutto ciò, perché ancora una volta l’Unione Europea ha pro-dotto Regolamenti Quadro che lasciano agli stati membri la maggior parte delle scelte: è così che l’”agricoltore attivo” è tale per la Spagna, ma non lo è per la Francia. E questo non serve affatto a dare risalto alle peculiarità territoriali. Noi italiani, notoriamente ap-pesantiti dalla burocrazia, riu-sciamo a complicare ancora di più il quadro: chi è l’”agricolto-re attivo”? Colui che si dedica alla coltivazione e al presidio del territorio. No, chi è iscrit-to all’Inps, no, alla CCIAA, no è Iap. A pochi giorni dall’avvio del nuovo periodo di program-mazione, un agricoltore non sa se può considerarsi attivo o no, ovvero non sa se potrà beneficiare o meno di aiuti comunitari. Ma l’Italia è il Pa-ese della concertazione e alla fine tutti coloro che percepi-vano contributi fino al 2013 saranno “agricoltori attivi”. L’Europa aveva indicato come agricoltori attivi coloro che

percepiscono importi inferiori ai 5.000 €, lasciando tuttavia allo stato membro la possibi-lità di abbassare tale soglia. Nel nostro Paese l’82% dei beneficiari percepisce meno di 5.000 € ed assorbe com-plessivamente circa il 25% dell’intero plafond nazionale, mentre solo il 18% dei bene-ficiari percepisce più di 5.000 €, assorbendo il 75% delle ri-sorse. Quindi una selezione si imponeva, almeno per coloro che superano i 5.000 €: noi non vogliamo che la PAC continui a sostenere soggetti extra-agri-coli, che mettono in atto solo speculazioni finanziarie (siano esse immobiliari, o operazio-ni sui vari conti energia, o ad opera di enti o industrie non del settore). Purtroppo sem-bra che l’Italia stia decidendo per l’iscrizione alla Camera di Commercio quale prerequi-sito per essere considerato agricoltore attivo: tale scelta, è ovvio, non permetterà alcu-na selezione, e nulla cambierà rispetto al passato. Ma la cosa più interessante si sta verificando riguardo alla regionalizzazione e alla con-vergenza, che avrebbero do-vuto sancire l’equità nell’ero-gazione dei premi comunitari agli agricoltori, ponendo fine all’assegnazione, affatto equa, dei titoli sulla base di colture o allevamenti che un’azienda aveva oltre 10 anni fa (va ricor-dato che il valore attuale dei titoli all’aiuto è basato su col-tivazioni del 2000-2001-2002). Invece questa riforma sembra non portare veri cambiamenti, facendoci perdere l’ennesima possibilità di innovare il setto-re e di rendere competitive le nostre aziende.

Agli stati membri la maggior parte

delle scelte. In Italia è caos:

non è chiaro chi vada considerato

agricoltore attivo e la regionalizzazione non sembra sortire l’equità desiderata

di Giovanni Bernardini,

presidente Copagri Marche

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4gennaio 2014

in primo piano

Approvata defi nitivamentela Riforma della Politica

Agricola Comunitaria

in primo piano

Il 20 novembre scorso il Parlamento di Strasburgo ha approvato con ampia maggioranza tutti i 5 testi

della Riforma della Politica Agricola Comunitaria. Dopo un iter durato più di due anni -la proposta del Commissario Ciolos risale ad ottobre 2011- fi nalmente la politica ha dato il via al nuovo periodo di pro-grammazione. Per l’Italia l’approvazione del-la riforma ha un valore di 33,4 miliardi di Euro per i prossimi 7 anni (2014-2020). Più “verde”, più “giovane” e per certi versi più “equa”: questi gli obiettivi dichiarati per la nuova politica agricola. Più verde, in quanto con l’in-troduzione del cosiddetto Greening l’UE lega il paga-mento di una parte dei contri-buti agli agricoltori all’eff et-tuazione di pratiche agricole più rispettose dell’ambiente, subordinandoli a misure eco-logiche obbligatorie. Più giovane, in quanto già a partire dal 2014 agli agricol-tori con meno di 40 anni ver-rà destinata una quota mag-giore del bilancio agricolo europeo, con un incremento del 25% dei pagamenti nei primi 5 anni. Più equa, in quanto attra-verso la convergenza e gli “agricoltori attivi” si intende premiare coloro che si de-dicano eff ettivamente alla coltivazione dei fondi, intro-

ducendo per la prima volta una “black list” di soggetti che non possono percepire i contributi. Questo è il quadro generale, per nulla facile da attivare da parte degli stati membri, di cui, tra l’altro, non si può dar per scontato il perseguimen-to degli obiettivi annunciati attraverso i decreti attuativi. IL VALORE DEI TITOLIIl pagamento di base, così come per il periodo di pro-grammazione che si sta concludendo, è legato al pagamento di titoli all’aiuto disaccoppiato. I nuovi titoli sostituiranno i titoli storici a partire dal 1 gennaio 2015. Il pagamento di base legato al titolo è soggetto alla regiona-lizzazione e alla convergenza (scelte dello stato membro). Con la regionalizzazione si attribuisce ai nuovi titoli un valore uniforme per etta-ro, scegliendo se applicarlo su base regionale o a livello nazionale. Se, come sembra dalle ultime indiscrezioni, l’I-talia scegliesse una regiona-lizzazione su base nazionale, il valore del titolo (solo per la parte del pagamento di base) sarà uniforme dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Com’è intuibile, la regionalizzazio-ne penalizza chi fi no ad oggi aveva un valore elevato dei titoli PAC, mentre favorisce chi aveva titoli con un valore molto basso. Per questo mo-

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5 gennaio 2014

tivo è stata, dunque, intro-dotta la “convergenza”, che permette allo stato membro di effettuare un passaggio graduale dall’attuale valore dei titoli al nuovo. Il nostro Paese ha tre diver-se possibilità di applicazione della convergenza: totale al 2015, totale al 2019, o secon-do il modello irlandese –che, ad oggi, sembra il più accre-ditato-. L’Italia deve sceglie-re entro il 31 luglio 2014 la tipologia da applicare. Scegliendo la convergenza totale al 2015, il valore dei ti-toli sarebbe uguale per tutti e senza riferimento al titolo storico già dal pagamento della domanda nel maggio 2015. Optando per la conver-genza totale al 2019, i titoli avranno lo stesso valore per tutti gli agricoltori solo dal 2019: negli anni dal 2015 al 2019 il valore dei titoli sarà modulato tra quello storico ed il nuovo, con una mag-giore influenza dello storico rispetto al nuovo per il 2015, ed abbassando via via la per-centuale dello storico a favo-re del nuovo fino ad arrivare al 2019 con solo la parte rela-tiva al nuovo titolo. Con l’ap-plicazione del modello irlan-dese, invece, al 2019 nessun titolo potrà diminuire più del 30% rispetto al valore stori-co. Ciò sostanzialmente tute-la gli agricoltori che avevano un valore dei titoli molto ele-vato, bloccando di fatto una vera e propria ridistribuzione. IL GREENINGIl “pagamento ecologico” (Gre-ening) è una delle sette voci che possono comporre il paga-mento diretto agli agricoltori, la seconda in termini economici,

dopo la quota di base del tito-lo. Scopo dell’introduzione del Greening è spingere le aziende ad apportare importanti cam-biamenti nella metodologia di coltivazione, soprattutto quella intensiva e specialmente nelle

pianure. Tuttavia, a seguito di forti polemiche e di pressioni di stati membri come l’Italia, che veniva pesantemente penaliz-zata, la proposta iniziale della Commissione (Ciolos, ottobre 2011) è stata notevolmente ri-dimensionata, rimanendo però un importante e stringente im-pegno per tutti gli agricoltori. Nello specifico, gli impegni pre-visti dal greening, da rispettare nella loro interezza, sono: diver-sificazione delle colture, mante-nimento dei prati permanenti e presenza di aree di interesse ecologico.La diversificazione, inizialmen-te da applicare su tutte le col-ture ad esclusione dei pascoli, a seguito della forte pressione dell’Italia, non andrà applicata nemmeno alle colture perma-nenti (vigneti, oliveti, frutteti). Con riguardo a questo impe-gno, le aziende con un semina-tivo compreso tra 10 e 30 ettari debbono avere un ordinamento colturale che preveda almeno due colture, nessuna delle quali può superare il 75% della super-ficie a seminativo. Per le azien-

de il cui seminativo è superiore a 30 ettari, l’ordinamento deve prevedere almeno tre colture: la coltura principale non può superare il 75% a seminativo, e le due colture principali il 95%. La terza coltura, pertanto, deve costituire almeno il 5% della superficie. Un’azienda che non raggiunge i 10 ettari di semina-tivo non ha l’obbligo di diversi-ficazione. L’impegno relativo al mante-nimento dei prati permanenti consiste nell’impossibilità, per gli agricoltori, di convertire o arare tali aree. Lo stato mem-bro deve assicurare che la su-perficie destinata a prato per-manente non sia inferiore al 5% della superficie agricola totale. L’impegno relativo all’istituzio-ne delle aree di interesse eco-logico (o EFA – Ecological Focus Area) si applica solo alle aziende che superano i 15 ettari di super-ficie a seminativo: queste do-vranno destinare almeno il 5% della superficie totale alle zone EFA. Come per l’impegno alla diversificazione, anche quello relativo alle aree ecologiche si applica solo per le superfici a se-minativi, escludendo dunque le colture permanenti (ancora una volta ad opera dei negoziati con l’Italia).Il Greening non si applica alle aziende a coltivazione biologica o a basso impatto ambientale, nella loro parte soggetta alle suddette metodologie di colti-vazioni.

G. B.PSR 2007-2013 – Asse 1- Misura 111

- Sottomisura b) - Lettera c) - anno 2013. Domanda n. 10403

Più verde, più giovane e più equa,

con un valore per l’Italia di 33,4

miliardi di Euro per i prossimi 7 anni

(2014-2020)

in primo piano

European UnionEuropean Regional Development Fund

European UnionEuropean Regional Development Fund

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6gennaio 2014

legilazione

Lo scorso 5 dicembre sono state approvate nuove regole esecutive in materia di etichetta-

tura delle carni fresche, refri-gerate e congelate suine, ca-prine, ovine e di pollame. Le nuove regole, che danno esecuzione al regolamento sulle informazioni alimenta-ri ai consumatori del 2011, prevedono l’esplicitazione, a livello comunitario, delle voci “origine”, “allevato “ e “ma-cellato”. Questa esplicitazione si tra-durrà in un sistema di eti-chettatura obbligatorio che

stabilisce un nesso tra una particolare

carne e il luogo di prove-

nienza dell’a-nimale, incluse distinzioni op-portune tra pro-dotti comunita-

ri ed extra-Ue. Gli animali nati, allevati e macellati

n e l l o

stesso Stato membro po-tranno essere etichettati con la defi nizione “Origine: e il nome dello Stato membro o del paese terzo”, mentre negli altri casi saranno indicati ob-bligatoriamente sull’etichetta sia il luogo di allevamento che quello di macellazione. Paolo De Castro ha ribadito come questa sia l’ennesima misura concreta a dimostra-zione dell’attenzione dell’Eu-ropa alla trasparenza, alla sicurezza alimentare e alla corretta informazione del consumatore, che deve esse-re tutelato nelle sue scelte di acquisto e protetto da feno-meni di contraff azione. Un provvedimento importan-te, frutto dell’impegno del Parlamento europeo nell’am-bito del Regolamento per le informazioni alimentari ai consumatori 1169/2011 che dimostra, giorno dopo giorno, il ruolo centrale dell’Europa a tutela e garanzia dei cittadini. Un risultato che deve rappre-sentare un’opportunità per aprire la strada anche all’eti-chettatura obbligatoria di al-tri prodotti alimentari.

PSR 2007-2013 Asse 1- Misura 111 - Sottomisura b) -

Lettera c) - anno 2013. Domanda n. 10385

Le nuove regole sull’origine ed etichettatura delle carni

Estratto dalla newsletter di Paolo De Castro

Presidente Commissione Agricoltura Parlamento

Europeo

stabilisce un nesso tra una particolare

carne e il luogo di prove-

nienza dell’a-nimale, incluse distinzioni op-portune tra pro-dotti comunita-

ri ed extra-Ue. Gli animali nati, allevati e macellati

n e l l o

legilazione

European UnionEuropean Regional Development Fund

European UnionEuropean Regional Development Fund

Page 7: CopagriMarcheNotizie_gennaio2014

7 gennaio 2014

legislazione

Negli ultimi mesi cir-ca 700 aziende del comprensorio delle valli del fiume Misa

e Nevola sono state soggette a controllo sul rispetto delle norme della Condizionalità da parte di Agea. Il rispetto di tali norme è infat-ti uno dei presupposti per la riscossione dei contributi Pac. Dai vari controlli è emerso che molte aziende non rispettava-no in pieno tutte le norme e per questo sono state sogget-te a trattenute di varia entità che saranno recuperate dai contributi relativi alla campa-gna 2013. In breve si ricorda qui di segui-to quali sono gli aspetti che molto spesso non vengono rispettati e che quindi, proba-bilmente, accomunano molte aziende che in caso di control-lo dovranno adeguarsi:

la botte del gasolio agri-colo deve essere fornita sia di tetto non infiammabile sia di una vasca di raccolta che vada a contenere almeno il 50% del contenuto totale;

i trattori, se posti su pa-vimento non impermeabile, non devono avere perdite di carburante o oli lubrificanti:tutti i prodotti inquinanti come olio da motore nuovo o esausto e benzina devono essere posti su pavimento impermeabile e devono ave-re come base un recipiente di raccolta in caso di rotture del contenitore;

deve esserci un armadiet-to per contenere i prodotti fitosanitari chiuso a chiave su cui vi sia posto un cartello che ne evidenzi il contenuto;

trattori, prodotti inquinan-ti e armadietto dei prodotti fitosanitari non devono essere posti in locali dove siano pre-senti animali o prodotti desti-nati alla loro alimentazione;

il registro dei trattamen-ti / concimazioni deve essere compilato in ogni sua parte, devono essere allegate le fat-ture dei prodotti acquistati e dei concimi insieme all’e-ventuale copia del tesserino fitosanitario (per prodotti di classe). Si precisa che nelle fatture di acquisto dei prodotti di classe deve essere allegato, se non specificato, il modulo d’acquisto. In caso di acqui-sto o somministrazione del prodotto da parte di persona diversa dal titolare dell’azien-da va compilata un’apposita delega (da reperire presso in nostri uffici);

è indispensabile non som-ministrare prodotti non regi-strati per la specifica coltura e rispettare le indicazione del produttore. La ditta che ha fornito il prodotto, per legge, dovrebbe consegnare al pro-duttore la scheda di rischio del prodotto;

la concimazione azotata deve rientrare nelle quantità ad oggi stabilite dalla Regio-ne Marche con Delibera di GR 3/12/2007 n° 1448 “Pro-

gramma di azione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola della Regione Mar-che”. Tali quantità non devono essere rispettate soltanto da chi ricade nelle area denomi-nate ZVN, ma da tutti (Kg di azoto ad ettaro: grano duro 140, orzo 120, grano tenero 180, pisello 20, girasole 100, vite 130, barbabietola da zuc-chero 150, ecc...). Le quantità indicate per le principali col-ture sono spesso molto più basse rispetto a quelle usate normalmente;

non si può concimare dal 15/11 al 15/02 nei terreni con prati, cereali autunno verni-ni, colture ortive e arboree permanenti; per tutte le altre colture il divieto è dal 01/11 al 28/02);

i registri di stalla devono essere compilati in ogni parte e tutti gli animali devono ave-re marca auricolare;

in caso di presenza di leta-me deve essere presente piat-taforma in cemento e pozzetti di scolo dei reflui ispezionabili.Per ogni chiarimento e deluci-dazione contattare gli opera-tori dei vari uffici di zona.

R. M.M. F.

PSR 2007-2013 – Asse 1- Misura 111 - Sottomisura b) - Lettera c) - anno

2013. Domanda n. 10386.

Controlli Agea, attenzione alle norme

European UnionEuropean Regional Development Fund

European UnionEuropean Regional Development Fund

Page 8: CopagriMarcheNotizie_gennaio2014

8gennaio 2014

Di fronte ad un mondo in sviluppo e ad esi-genze del settore agri-colo mutate, anche la

Copagri sta cambiando, spinta dalle sollecitazioni dei propri iscritti. In diverse occasioni le aziende che si erano affidate alle nostre competenze ci ave-vano manifestato l’esigenza di servizi più professionali, a più ampio raggio e comunque ad un prezzo equo. La Copagri è stata criticata, tacciandola di essere divenuta più un semplice erogatore di servizi che un’orga-nizzazione di rappresentanza, e più di una volta nei vari organi si è affrontato il problema dell’ot-timizzazione dei costi nell’e-rogazione dei servizi. Per dare una risposta concreta e fattiva a tutti questi appunti e solleci-tazioni, le Copagri regionale e provinciali si sono dotate di una propria società di servizi, l’A-genzia di Sviluppo Rurale s.r.l.,

che nei prossimi mesi si sostitu-irà alla Copagri nell’erogazione di tutti i servizi resi a titolo one-roso. Questo passaggio avverrà entro il mese di gennaio 2014 per tutte le attività onerose, partendo inizialmente da quelle contabili e fiscali (tenuta conta-bilità, servizio paghe), per poi proseguire con quelle tecniche (gasolio agevolato, domande contributi, ecc.). Resteranno di competenza della Copagri le at-tività sindacali e quelle di tutela e rappresentanza (assistenza contrattuale, tesseramento, vertenze).Obiettivo principale di questa grande ristrutturazione è l’of-ferta, ai propri utenti, di servizi sempre più professionali, per i quali sia previsto un costo equo proporzionale all’effettiva frui-zione: un’offerta alla quale si af-fiancherà anche una maggiore trasparenza.

A. P.

in breve

Nasce l’Agenzia di Sviluppo Rurale: ecco come si riorganizza la Copagri Marche

Nella nuova convenzione Agea 2013 è pre-visto l’obbligo, per tutti i produttori agricoli che presentino qualsiasi domanda di aiuto, di dotarsi di un indirizzo di posta elettroni-ca certificata (pec) a partire dalla campagna 2014. Vi invitiamo pertanto, fin da ora, a re-carvi presso gli uffici Copagri per predisporre l’apertura di un vostro indirizzo pec e l’inseri-mento sul portale Sian.

M. M.

Posta elettronica certificata: i nuovi obblighi

FOCUS ON

Page 9: CopagriMarcheNotizie_gennaio2014

9 gennaio 2014

i bandi

Regione Marche: ecco le nuove opportunità per il miglioramento delle aziende agricole

ANCONA 05•12•2013

ANNO XLIV • N. 95

SOMMARIO

Il Bollettinodella Region

e Marche sipubblica inA

ncona e di norma esce un

a volta alla settimana, il g

iovedì.

La Direzionee la Redazio

ne sono presso la Region

e Marche

Segreteria della Giunta r

egionale - Via Gentile da

Fabriano - Ancona - Tel.

(071) 8061

POSTE ITALIANE S.p.

A. SPEDIZIONE IN A.P

. 70% DCB POTENZA

ATTI DELLA REGIONE

LEGGI REGIONALI

Legge regionale 25 novembre

2013, n. 40

Approvazione dell’intesa tra la

Regione Umbria e la Regione Mar-

che concernente il riordino dell’I-

stituto zooprofilattico sperimentale

dell’Umbria e delle Marche. . . . . . . . pag. 19723

Legge regionale 25 novembre

2013, n. 41

Interventi per il sostegno delle

azioni di prevenzione della produ-

zione dei rifiuti solidi urbani e

modifica alla legge regionale 20

gennaio 1997, n. 15 “Disciplina

del tributo speciale per il deposito

in discarica dei rifiuti solidi”. . . . . . . pag. 19724

Legge regionale 25 novembre

2013, n. 42

Modifica alle leggi regionali 28

dicembre 2011, n. 28 “Disposizio-

ni per la formazione del bilancio

annuale 2012 e pluriennale

2012/2014 della Regione. Legge

finanziaria 2012” e 27 dicembre

2012, n. 45 “Disposizioni per la

formazione del bilancio annuale

2013 e pluriennale 2013/2015

della Regione. Legge finanziaria

2013”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . pag. 19727

Legge regionale 25 novembre

2013, n. 43

Modalità di esercizio delle medici-

ne complementari. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19728

MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDI-

NI DEL GIORNO DELL’ASSEM-

BLEA LEGISLATIVA REGIONALE

Estratto del processo verbale

della seduta antimeridiana del

19 novembre 2013, n. 136.

- risoluzione concernente: “Salva-

guardia dei diritti dell’infanzia e

dell’adolescenza nelle Regioni Ita-

liane”;

- ordine del giorno sulla proposta

di legge n. 361 “Modalità di fun-

zionamento dell’Istituto Zooprofi-

lattico dell’Umbria e delle Mar-

che”.

- nomina di due Consiglieri regio-

nali nella Commissione per il con-

ferimento della onorificenza deno-

minato “Picchio d’oro” – sostituzio-

ne di due componenti Assessori.

- nomina di due Consiglieri regio-

nali componenti del Comitato pro-

motore per le celebrazioni della

fondazione della città di Ancona. . . pag. 19731

REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALE

DELLA REGIONE MARCHE

Interventi per l’agrituri-smo

Reg. CEE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 – PSR Marche 2007 – 2013 -Asse III° - Bando Mi-sura 3.1.1. Sottomisura a) “In-terventi per l’agriturismo” Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine per la presen-tazione delle domandeBenefi ciari: gli imprenditori agricoli individuati dall’art. 2135 del Codice Civile, ovvia-mente iscritti nell’elenco re-gionale degli Operatori Agri-turistici.

Diversifi cazione dell’atti-vità delle aziende agrico-le ed avvio di nuove atti-vità Azione C

Reg. CE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 - PSR Marche 2007 – 2013 – Asse III ° - Bando Mi-sura 3.1.1. sottomisura b). “Diversifi cazione dell’attività delle aziende agricole ed avvio di nuove attività “ – azione c.Attività di trasformazione e commercializzazione di pro-dotti e sottoprodotti agricoli non ammissibili ai sensi della misura 1.2.3. in quanto pro-dotti di allegato 1 in entrata e prodotti non allegato 1 in uscita.Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di pre-sentazione delle domande;Benefi ciari: gli imprenditori agricoli individuati dall’art. 2135 del Codice Civile o da un membro della famiglia agricola defi nito come com-ponente del nucleo famiglia-

re. Quindi società agricole e società cooperativa di con-duzione; prevista anche la possibilità di costituire tra Aziende una associazione temporanea di imprese.

Bioenergie

Reg. CE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 - PSR Marche 2007 – 2013 – Asse III° - Bando Mi-sura 3.1.1. sottomisura b) “ Diversifi cazione dell’attività delle aziende agricole ed av-vio di nuove attività “ – azione d. Bioenergie – Anno 2013.Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di pre-sentazione delle domande.

Aumento del Valore ag-giunto dei prodotti agri-coli

Reg. CE n. 1698/05 – Pro-gramma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013. Bando Misura 1.2.3 Accrescimento del valo-re aggiunto dei prodotti agri-coli e forestali - sottomisura a) Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli - Anno 2013.Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di pre-sentazione delle domande;Benefi ciari:1. micro, piccole e medie imprese, ai sensi della Rac-comandazione 20 03 / 3 6 1 /CE della Commissio-ne;2. i m p r e s e diverse da quelle di cui

al trattino precedente, che occupano meno di 750 per-sone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro.

Ammodernamento aziende agricole

Reg. CE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 - PSR Marche 2007-2013 – Asse 1 – Bando misu-ra 1.2.1. “Ammodernamento delle aziende agricole”.Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di pre-sentazione delle domande;Benefi ciari :Impresa individuale - Società agricole – Società agricole di conduzione.

Si sottolinea che quanto ri-portato è un breve sunto dei capitoli dei bandi emanati ai quali si rinvia per i dovuti ap-profondimenti. Tutti i docu-menti sono disponiblii presso gli uffi ci della Copagri.

S. B.

PSR 2007-2013 – Asse 1- Misura 111 - Sottomisura b) - Lettera c)

- anno 2013. Domanda n. 10371

European UnionEuropean Regional Development Fund

European UnionEuropean Regional Development Fund

Page 10: CopagriMarcheNotizie_gennaio2014

10gennaio 2014

le scadenze

Al fi ne di rispettare le scadenze e di eff ettuare i giusti conteggi, vi ricordiamo di consegnare tempestivamente tutte le fatture emesse e ricevute agli uffi ci Copagri così da evitare di incor-rere in inutili sanzioni. Per qualsiasi informazione e/o chiarimento vi invitiamo a rivolgervi presso i nostri uffi ci dislo-cati su tutto il territorio regionale. Potete inoltre contattarci al numero 071.82774 o scriverci una mail a [email protected]

Le date da non dimenticare

27 dicembre 2013

Versamento acconto Iva relativo all’anno 2013. L’importo sarà pari all’88% del versamento dovuto relativamente all’ultimo tri-mestre dell’anno precedente. Coloro che ritengono di non do-ver pagare l’acconto perchè non hanno avuto fatture di vendita nell’ultimo trimestre possono contattare direttamente il nostro uffi cio contabilità.

16 Gennaio 2014

- Presentazione dichiarazione di Produzione delle UVE- Domanda di ristrutturazione Vigneti- Quarta rata dei Contributi agricoli ex-scau- Mini-rata Imu sulla prima casa dovuta in quei comuni che han-no deliberato per il 2013 un’aliquota superiore a quella base del 4 per mille. L’imposta da versare sarà pari al 40% della diff erenza tra l’aliquota deliberata dal Comune e quella base del 4 per mille (probabile proroga della scadenza al 24 gennaio).

24 Gennaio 2014

Misura Investimenti PNS OCM Vino.

31 Gennaio 2014

- Presentazione in Dogana del Modello Intrastat ovvero la di-chiarazione riepilogativa delle fatture ricevute ed emesse nei con-fronti delle aziende estere facenti parte della Comunità Europea. - Presentazione comunicazione all’Agenzia delle Entrate per via telematica della black-list ovvero della dichiarazione riepilogativa delle fatture ricevute ed emesse nei confronti delle aziende estere che si trovano nei paesi indicati nell’apposito elenco stilato dall’A-genzia delle Entrate. - Scadenze Misure PSR Marche (1.2.1. - 3.1.1.- dettagli a pag. 9)

DICEMBRE

27

GENNAIO

16 - 2431

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11 gennaio 2014

“EXTRAVERGINE? Piacere!”Conoscere il variegato mondo dell’olio extra vergine di oliva L’A.M.P.O. (Associazione Marchigiana Produttori Olivicoli Coop. Agr) in collaborazione con O.L.E.A. (Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori) realizzerà in applicazione al REG. CE 867/08 e s.m.i. dei corsi brevi di introduzione alla conoscenza e all’assaggio dell’olio di oliva extravergine dura-ta 4 ore. I corsi si svolgeranno presso l’Istituto di Istruzione Superiore Alberghiero Panzini - Via Capan-na 62 - Senigallia (An) nei giorni 4 – 5 – 6 - 7 febbraio 2014 dalle ore 14,00 alle ore 18,00. Nei mesi di febbraio e marzo, con date e luoghi da defi nire, si svolgeranno dei corsi a San benedetto del Tronto (Ap), Castelbellino (An) e Arcevia (An) . Per informazioni e iscrizioni contattare AMPO: Pierangeli Silvia 071-82774 oppure [email protected]

28 Febbraio 2014

Presentazione comunicazione dati Iva relativa all’intero anno pre-cedente. Ricordiamo che sono esonerati da questo adempimento: 1) le persone fi siche che hanno realizzato nel periodo di riferimen-to un volume d’aff ari inferiore o uguale a € 25.822,84 ; 2) i soggetti che per l’anno precedente hanno registrato esclusiva-mente operazioni esenti, salvo che abbiano registrato operazioni intracomunitarie; 3) i soggetti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiara-zione annuale ai sensi di specifi che disposizioni normative; 4) i soggetti di cui all’articolo 88 del TUIR (enti territoriali e deter-minati enti pubblici); 5) i soggetti sottoposti a procedure concorsuali.

16 Marzo 2014

Versamento dell’Iva annuale relativo al quarto trimestre 2013.

FEBBRAIO

28

MARZO

16

10 Aprile 2014

Presentazione spesometro 2013 per i contribuenti mensili.

20 Aprile 2014

Presentazione spesometro 2013 per tutti i contribuenti (ad esclu-sione dei contribuenti mensili).

Lo spesometro, ovvero l’elenco di tutte le fatture ricevute ed emesse nell’anno 2013 riguarda anche gli agricoltori esonerati dal-la tenuta delle scritture contabili ai sensi dell’art. 34- 6° comma D.P.R. 633/72.

APRILE

10 - 20

16 Maggio 2014

Versamento Iva primo trimestre 2014. Ricordiamo che tale sca-denza riguarda tutte le aziende.

MAGGIO

16

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