CONVITTO CITTA...CONVITTO CITTA’ Una terrazza su Villa d’Este e Villa Adriana U.N.E.S.C.O....

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C ONVITTO C ITTA Una terrazza su Villa d’Este e Villa Adriana U.N.E.S.C.O. ASSOCIATED SCHOOLS - AULA CONFUCIO Anno XI - N.30 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli 1889 - 2019 Centotrenta anni al servizio della comunità La bellezza vince la violenza

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CONVITTO CITTA’Una terrazza su

Villa d’Este e Villa Adriana

U.N.E.S.C.O. ASSOCIATED SCHOOLS - AULA CONFUCIO

Anno XI - N.30 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli

1889 - 2019 Centotrenta anni al servizio della comunità

La bellezza vince la violenza

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p. 2 CONVITTO CITTÀSOMMARIO CONVITTO CITTÀ ANNO XI N. 30 - AUTUNNO 2019

3 EDITORIALE

Antonio Manna: Saluto di Natale

4 CULTURA EVENTI E SOCIETA’Sofia Nardoni: La violenza è carenza culturaleBattaglia Ginevra, De Amicis Virginia, Flavio Castegnaro,Lorenzo Franzone e Nico Fiorentini: Stop violenza di genereElisabetta Mannarino: Ricordando Nilde IottiAngelo Moreschini:Centotrenta ...ma ancora al topM. Pecci, A. Carosi, L. Grelli, A. Segatori: Intervista a NonnaArmando Gemmo: Una silenziosa scenografiaAda Martino: Commemorazione del 4 novembre

12 LABORATORI LETTERARI E SCIENTIFICI SCUOLA PRIMARIA

Chiara Belluz: Benvenuti in primaInsegnanti e alunni della 2C e 4C: Uscita ...come il mieleMara Salvati e Ruggero Michela: Dall’acino al vinoMaria A. Carlucci, Vincenzo Bucciarelli: Così tutto ebbe inizioGli Alunni della 4C: ...Duvolte bravi!Franca Sbordoni e Rosaria Battisti: ...per il VillaggioGli alunni delle classi 5e: Gira il mondo ...giraInsegnanti Carlucci e Bernardini e alunni 5D: La storia divinaInsegnanti di 5A e 5B: ...vota AntonioArmando Gemmo: La furia fluviale dell’AnieneDe Propris Clara e alunni 5C: Classe Future LabsInsegnanti delle classi 5e: Il Pelide Achille al Giuseppetti

22 LABORATORI LETTERARI E SCIENTIFICI SCUOLA MEDIA

Lori Luana e studenti 1B: Animali in estinzioneA. Efficace, F. Di Pietri, S. Rainone, S. Margutti: Accoglienza...Gioia Moreschini: Picasso DocGinevra Battaglia: Hallowin in un’ora

26 LABORATORI INTERNAZIONALIZZAZIONE ALBERGHIERO

Marianna Cirillo: Chi ben cominciaMarianna Cirillo: Un’esperienza da vivere ...lontano da casaAngelo Moreschini: Il gioco delle alterne alternanzeDaniele Coccia: Mamma mi manchi ...però va bene cosìAngelo Moreschini: Vieni a studiare con noiA. Moreschini e M. Cirillo: Ganache di cioccolato all’oroAngelo Moreschini: Non stupirti ...se parlo la tua lingua

IN ATTESA DI REGISTRAZIONEChiuso in redazione il

09 dicembre 2019

DIRETTORE EDITORIALERettore Prof. Antonio Manna

DIRETTORE DI REDAZIONEEd. Prof. Angelo Moreschini

COMITATO DI REDAZIONEVincenzo BucciarelliNicoletta PandisciaLuana LoriMarianna Cirillo

GRAFICA E IMPAGINAZIONEAngelo Moreschini

FOTOGRAFIAAngelo Moreschini

HANNO COLLABORATOMarica ArianoRosaria BattistiChiara BelluzMario CambiseM. Antonia CarlucciRossella CerretoClara De ProprisMara FalchiAnna FradiaconoElisabetta GiocondiDaniele LiberatiFiorella MarcotulliAda MartinoStefano MerolaAlessandra PucellaMichela RuggeroDaniela RussanoMara SalvatiFranca SbordoniDaniela TarsiaMaria Ziantoni

SPECIAL GUESTArmando GemmoElisabetta Mannarino

DIRETTORE RESPONSABILEFulvio Ventura

La redazione augura agli studenti, alle famiglie e a tutti i lettori

Felici Festività

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Nel salutare l’avventodel Natale e, comeRettore e Dirigente

scolastico, porgo i più sentitiauguri di buone feste a tutti inostri lettori, alle famiglie eagli studenti delle tre scuoledel Convitto di Tivoli. Au-guri anche al Convitto Na-zionale di Tivoli, del qualenoi tutti siamo umili servi-tori, come macchinisti di untreno: fatto il nostro temposcendiamo. Mentre il Con-vitto resta, a servizio dellefuture generazioni.Un altro anno solare si con-clude, mentre l’anno scola-stico entra nel vivo delleattività, con lo svolgimentodi tutti i progetti messi incampo all’inizio di settem-bre, curricolari ed extracurri-colari, linguistici, logici,musicali e sportivi. Nell’au-gurare quindi a tutti unnuovo anno e un felice pro-seguimento dell’esperienzaformativa, mi soffermerei suuno degli aspetti che a mioavviso è tra i più significativi,in quanto caratterizza nelcomplesso l’agire delle no-stre scuole.Un filo rosso lega gli ultimianni di vita scolastica al Con-vitto, ed è rappresentato dal-l’impegno civile e culturaleche i nostri docenti riversanosui principi fondamentalidella carta costituzionale. Unindirizzo promosso in primisdal Rettore D.S. e che gli stu-denti percorrono sia in classeche nell’ambito degli eventiculturali realizzati in AulaMagna, spesso a contatto di-retto con importanti donnee uomini delle istituzioni.Lo strumento usato per dipa-nare quel filo rosso è statol’apertura del Convitto alterritorio. Attraverso l’incon-tro con la città, con le istitu-zioni, con le realtàlavorative, con i portatori dimessaggi diversi provenientidal sociale, siamo stati ingrado di orientare la nostramission. La propensione aldialogo e allo scambio di va-

lori sono le note musicali chei nostri alunni hanno ascol-tato e suonano, vivono e as-sorbono, come fattopositivo, come elemento di-namico, che aiuta tutti a cre-scere: studenti e adulti.Un do ut des dunque, cheagisce nel senso di costru-zione del complesso mosaicorappresentato dalla nostrasocietà, che noi tutti vor-remmo sia più corretta e ca-pace di renderci migliori. Il tema oggetto della coper-tina e del servizio di aperturamira alla crescita della consa-pevolezza sulla delicatezzadel tema, la violenza di ge-nere, ma esso è un aspettodella crisi della nostra so-cietà, non è l’unico: i rap-porti difficili tra genitori efigli, la differenza di razza, ladiscriminazione e il pregiudi-zio: tutto ciò è la causa di unmale che dilaga.Pertanto, reputo importanteil continuo lavoro laborato-riale, nelle scuole, che havisto il sorgere di una nuovaesperienza multidisciplinarein chiave CLIL nella ScuolaSecondaria di I grado:il temadell’uguaglianza di genere, laformazione artistica e quellain lingua inglese. Un mo-mento didattico molto posi-tivo che mi auspico possa

ampliarsi nel corso dell’annoscolastico. I laboratori dellaScuola Primaria confermanola loro vivacità letteraria escientifica grazie all’impegnocostante e prezioso delle in-segnanti. Crescono le esperienze dellaScuola Alberghiera, con ilcrescere delle classi e deglistudenti, per i quali facciamoogni sforzo possibile al finedi formare validi professioni-sti del settore: l’alternanzascuola lavoro svolta per ilprimo anno, fuori regione daoltre trenta studenti; le atti-vità di orientamento svoltenei plessi scolastici esterni equelle svolte all’interno delConvitto, con ospiti prove-nienti da decine di plessi sco-lastici. In più per gli studentidel Convitto c’è sempre lapeculiare attività legata agli

eventi speciali, sia quelli or-ganizzati dal Convitto stessoinsieme alle istituzioni localie ai maggiori imprenditoridel territorio; sia quelliesterni per i quali la richiestadegli spazi e del servizio ri-storo del Convitto ha per-messo di attivare una sortadi “laboratorio in situa-zione” continuo sostenutodalla professionalità dei no-stri docenti di Sala bar, cu-cina - pasticceria eaccoglienza.Concludo quindi, rivolgendoa tutti gli operatori scolasticidel Convitto: personale Ata,docenti, educatori i miglioriauguri. Li ringrazio, inoltre,per l’attaccamento all’Istitu-zione educativa tiburtina cheha appena compiuto, il 5 no-vembre 2019 i suoi primi 130anni di vita.

Il Convitto ha partecipato il 21 novembre 2019 alla Cerimonia ufficiale dell’Arma dei Carabi-nieri che saluta l’Avvento, nell’approssimarsi del Santo Natale. Nella foto gli alunni della 2A e

1C della Scuola Secondaria di I grado davanti la Chiesa di San Francesco .

Il saluto del Rettore prof. Antonio Manna

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p.4 CONVITTO CITTÀ Laboratorio CLIL linguistico – artistico

Per moltissimi anni, ma an-cora oggi in alcuni paesi,

le donne sono state sottova-lutate e non sono stati rico-nosciuti loro i diritti. NellaCostituzione Italiana all'arti-colo 3 ad esempio si leggeche: “tutti i cittadini hannopari dignità sociale e sonouguali davanti alla legge,senza distinzione di sesso...”,all'articolo 37 che “la donnalavoratrice ha gli stessi dirittie le stesse retribuzioni di unlavoratore”.Purtroppo si rileva inveceche nel mondo del lavoro,anche nei paesi più svilup-pati, le donne vengono sva-lutate, non a tutte è concessopari accesso alle professioni eanche se fanno lo stesso la-voro di un uomo sono sotto-pagate. Per una donna èdifficile avere dei figli se la-vora, perché rischia a voltedi essere licenziata.Nei paesi in via di sviluppocome l’America Latina ol’Estremo Oriente molti diquesti diritti non sono rico-nosciuti, le donne vengonoconsiderate inferiori al-l’uomo, possono solo avereil ruolo di mogli e madri, seinvece decidono di lavoraresono pagate pochissimo, perquesto avere una figlia ècome essere colpiti da unadisgrazia.Bisogna ricordare poi il feno-meno delle spose bambine,ragazzine di 10-11 anni chevengono date in sposa aduomini molto più grandi diloro; sono povere, abbando-nano la scuola e può capitareche possano morire dopo ilparto perché il loro fisiconon è pronto alla gravi-danza.In ultimo non si può non ac-cennare, tra le forme di vio-lenza, a quella domestica; cisono ancora molti paesi nei

quali l’uomo prevarica ladonna con brutalità e aggres-sività, in Italia ad esempiouna delle maggiori cause dimorte delle donne fra i 16 ei 44 anni è proprio la vio-lenza tra le mura della casaperpetrata da parte dei ma-riti o dei familiari.A parer mio sarebbe belloche per un periodo gli uo-mini prendessero il postodelle donne, forse così riusci-rebbero a capire cosa unadonna prova quando vienemaltrattata, perseguitata eumiliata.Nonostante si parli di ugua-glianza tra donne e uomini,bisogna considerare che ledifferenze ci sono, ma ilmodo di pensare degli uo-mini spesso le amplifica, in-fatti quasi sempre si sentonosuperiori, più intelligenti, piùpreparati sul lavoro, più co-raggiosi, più forti, più scaltri,più degni di rispetto, in-somma migliori.Da questo punto di vista ilpensiero degli uomini neiconfronti delle donne è sba-gliato e troppo spesso liporta ad offenderle come sefossero una loro proprietà ea prendersi la libertà di direo fare ad una donna quelloche vogliono.Visto che le parole quasisempre sono la traduzionedei pensieri questo fa capireche gli uomini, non tutti ov-viamente, non ci prendonosul serio e hanno una consi-derazione minima di quelloche pensiamo e diciamo.Io credo che il rispetto dellepersone ed in particolaredelle donne debba essere in-segnato sin da piccoli a casae a scuola e penso che unamateria come l’EducazioneCivica debba essere presamaggiormente in considera-zione.La mentalità degli uomini vacambiata, le donne ormai

Sofia Nardoni 3A

La violenza è carenza culturaleCambiare atteggiamento mentale, riconoscere le dif-ferenze come valore aggiunto, riconoscere pieni edeguali diritti. Il rispetto delle persone ed in particolaredelle donne deve fiorire dall’educazione familiare. Ascuola l’Educazione Civica dovrebbe essere presamaggiormente in considerazione. Serve un radicalecambiamento di mentalità, che le donne sono prontea guidare...

Il quadro sopra riportato riprende l’episodio biblico presentenell’Antico Testamento, dove l’ebrea Giuditta decapita Oloferne,con l’aiuto di una sua fedele ancella, per salvaguardare il propriopopolo dall’invasione dei nemici. Altri artisti presero in considerazione tale soggetto per farne qua-dri (Caravaggio) o sculture, ma quello di Artemisia Gentileschiha una valenza molto particolare, in quanto strettamente collegatoallo stupro che la giovane subì e al successivo processo che lavide coinvolta per incastrare il colpevole. Qui pubblichiamo l’opera in foto sotto ad una riproduzione graficaeseguita dall’alunna Sofia Nardoni nell’ambito del LaboratorioCLIL linguistico – artistico curato dalle docenti Fiorella Marco-tulli e Rossella Cerreto.

Giuditta che decapita Oloferne

A cura di Fiorella Marcotullie Rossella Cerreto

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ANNO IX N. 25 p.5Diritti civili e sociali a contrasto della violenza di genere

non vogliono più essere co-mandate dagli uomini esono stanche di non poteravere i loro stessi diritti.Secondo me questo cambia-mento dovrebbe essere radi-cale e dovrebbe partire dagliuomini stessi, le donne sicu-ramente sono ben disposteal rinnovamento, ma i ma-schi, lo sono?Noi vogliamo sicurezza ecertezza, non vogliamo piùaver paura di andare in giroe avere costantemente il ter-rore che qualcuno possa of-fenderci o aggredirci, magariper via di un vestito troppocorto o di un atteggiamento

considerato frivolo oppureanche nell’ ambiente fami-gliare di non poter dire lanostra opinione e averepaura di contrariare mariti,fidanzati, padri.Noi donne siamo stanche deigiudizi degli uomini.A parer mio dovremmopoter fare tutto quello chevogliamo senza aver pauradi conseguenze o reazionieccessive da parte loro.Credo che le donne rispet-tino gli uomini ma pur-troppo, il più delle volte,non si riscontra il contrario.Per fortuna non tutti si com-portano così!

Il quadro rappresentato nel disegno in copertina è un oliosu tela, s’intitola Susanna e i vecchionied è stato dipinto nel 1610 dalla pittrice italiana ArtemisiaGentileschi.Questo quadro racconta la storia di una donna, Susanna,che mentre stava facendo il bagno viene sorpresa e infa-stidita da due uomini amici di suo marito Daniele.I due iniziano a perseguitare la donna con le loro battute ecominciano a ricattarla obbligandola a sottostare alle lororichieste sessuali altrimenti avrebbero raccontato dellebugie a suo marito.Susanna con coraggio decide di non sottostare ai ricatti deidue uomini, il marito crede alla sincerità di Susanna.Ho scelto questo quadro perché ha un significato moltoforte; questo dimostra tutta la forza delle donne e il corag-gio di andare avanti in ogni circostanza. Già nel 1600 il problema della violenza sulle donne eramolto evidente visto che la pittrice ha deciso di rappresen-tarlo nel quadro.Quello che mi è piaciuto di più di questo dipinto è il voltodisgustato di Susanna, che guarda gli uomini che la infa-stidiscono con disprezzo.Credo che nessuna donna dovrebbe essere trattata in que-sto modo, gli uomini che lo fanno dovrebbero vergognarsi,perché approfittare della propria forza non rende un uomosuperiore ad una donna.

Sofia Nardoni

Susanna e i vecchioni

L’episodio biblico di Giuditta e Oloferne diede ad ArtemisiaGentileschi la possibilità di esprimere la sua riprovazione neiconfronti degli abusi sulle donne. Una della pittrici, donne, ita-liane che ha sempre affascinato sia per la sua forza d’animo eintraprendenza e sia per la tenacia che ha dimostrato nell’af-frontare i pettegolezzi, infondati, sul suo conto è senza ombradi dubbio Artemisia Gentileschi, la figlia di Orazio Gentileschi,anche lui pittore. L'Olio su tela di Giuditta che decapita Oloferne colpisce perl’estrema violenza della scena dipinta, in quanto la Gentileschiraffigura l’esatto istante in cui Giuditta recide la testa del ne-mico. L’effetto tragico è dato anche dall’impostazione del di-pinto nel quale le figure emergono dal fondo scuro e tetro graziealla violenta luce che irrompe nella tela da sinistra. Se si osser-vano i volti in penombra delle due donne, da essi sembra nonemerge nessuna particolare emozione, ma se si scruta il voltodi Giuditta si percepisce una sorta di disgusto e disprezzo Il quadro è stato spesso sottoposto ad analisi psicologica e psi-coanalitica, ed esso è stato visto come un vero e proprio desi-derio di rivalsa di Artemisia Gentileschi per la violenza subita,ma anche un sorta di richiesta di rispetto per il proprio ruolo didonna violata e di pittrice professionista.

Giuditta che decapita Oloferneun quadro come specchio del proprio dolore

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p.6 CONVITTO CITTÀ 25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

domestic violence

Il 21 Novembre noi alunni della 1ªB, insieme alla prof. Mar-cotulli, abbiamo affrontato il tema sulla “Non violenza sulledonne”. Ci ha spiegato, mentre guardavamo un filmato, chele donne non debbono nascondersi e subire violenze ma rea-gire e farsi valere. Il filmato narrava la storia di una coppiache agli occhi delle persone dimostrava una notevole sintonia,ma invece dentro casa l’uomo picchiava la donna per motivibanali, soprattutto per la gelosia. Per Le troppe ferite la donnaè finita in ospedale e quando è arrivata la mamma, le hannocomunicato che la figlia non era sopravvissuta alle percossesubite. Finito il filmato ne abbiamo discusso. A casa la pro-fessoressa ci ha dato il compito di rappresentare la non vio-lenza sulle donne con un disegno. Io ho rappresentato il pugnodi un uomo, che viene bloccato da una mano femminile. Que-sto filmato mi ha fatto riflettere molto su questo argomento,ho capito che le donne hanno bisogno di aiuto, che devonosottrarsi alle violenze, ribellarsi agli uomini che osano pic-chiarle addirittura ferirle gravemente.

Flavio Castegnaro 1B

Il giorno 25 novembre è la giornata mondiale contro la vio-lenza sulle donne. Questa ricorrenza è stata istituita nel 1999,dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo diinformare, sensibilizzare e prevenire un problema molto dif-fuso e delicato. Ogni giorno in televisione e sui giornali ve-niamo avvisati su brutti episodi di violenza e femminicidi. Dasempre le donne hanno dovuto battersi per avere gli stessi di-ritti degli uomini. È importante che si parli di questo tema per imparare ad es-sere tutti sensibili, a riconoscere le varie forme di violenza eaffinché ogni donna abbia il coraggio di denunciare eventualiviolenze subite. Non esistono differenze d genere e tutti ab-biamo gli stessi diritti e la stessa dignità.La professoressa Marcotulli, in classe, ci ha fatto vedere deifilmati che riguardavano la violenza sulle donne, molto signi-ficativi, che mi hanno fatto riflettere davvero tantissimo etrovo che la violenza sulle donne, ma anche in generale, siadavvero ingiusta.

Battaglia Ginevra, De Amicis Virginia 1B

Il giorno 25 Novembre conla nostra insegnante di in-glese, professoressa Marco-tulli abbiamo guardato duevideo che parlavano dellaviolenza contro le donne.Dal 1999 l’Assemblea Na-zionale delle Nazioni Uniteha istituito la giornata inter-nazionale a difesa delledonne vittime di violenza.Questi episodi sono inaccet-tabili, non si possono pic-chiare le donne fino aridurle in fin di vita.I figli delle famiglie chesono coinvolte in questeviolenze soffrono e potreb-bero ripetere le azioni com-piute dai genitori.Le donne che subisconoquesta violenza spesso na-scondono le loro ferite,anche se dovrebbero cercareaiuto dagli altri.Oggi esistono tante associa-zioni che sostengono coloroche vivono col terrore delmarito o di un compagno,che le considera oggetti diloro proprietà , tanto da ini-bire la loro vita.Questi eventi dovrebberoessere combattuti in modoche tutte le donne possanovivere felici e soprattutto li-bere.

Lorenzo Franzone eNico Fiorentini 1B

I disegni sono a cura dellaclasse 1B della Scuola Sec. I gr.

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Diritti civili e sociali a contrasto della violenza di genere ANNO IX N. 25 p.7

L’uguaglianza di genere èstata sancita con la Dichia-

razione Universale dei Dirittiumani, sottoscritta dalle Na-zioni Unite, a Parigi il 10 Di-cembre 1948. A mio parere,è opportuno ricordarne il si-gnificato. Il termine è notoanche come parità tra i sessi,ed è una condizione nellaquale le persone ricevonopari trattamenti, con ugualefacilità di accesso a risorse eopportunità, indipendente-mente dal genere a menoche non ci sia una valida ra-gione biologica per un trat-tamento diverso. Voi midirete: ‘’Ma si parla spesso diquesta materia!’’ Vero, ma ri-tengo sia necessario e dove-roso continuare a parlarneperché ancora viviamo in uncontesto socio-culturale in-triso di stereotipi di genereduri a morire. Bisogna ini-ziare a parlarne sin dai ban-chi di scuola affinché possasvilupparsi una società chedimostri tutto il suo valore ela sua attenzione verso ilmondo femminile. Sin daiprimi anni della nostra vitanotiamo che nel nostrocorpo ci sono delle diffe-renze biologiche che natural-mente si sviluppano con lacrescita e con l’educazioneche riceviamo. Quindi fon-damentale è far capire ai ra-gazzi che non vi debbanoessere dei preconcetti di ge-nere, bisogna cambiare l’at-teggiamento mentale dellepersone. In questo ci ven-gono in aiuto i mezzi di co-municazione con laproiezione di programmi te-levisivi che con semplicità edelicatezza illustrano le pro-prietà del corpo umano.Grazie a ciò abbiamo ormaiimparato che il cervello ma-schile non è superiore aquello femminile ma semmaidiverso, che le donne rie-scono bene e meglio degliuomini negli studi. Bisogna

iniziare a prendere le di-stanze dai comportamentidiscriminatori e capire cheladdove ci sono delle diffe-renze, queste devono essereconsiderate come un valoreaggiunto; bisogna integrarsiperché così facendo si cresce,ci si arricchisce e si otter-ranno idee migliori. Natural-mente anche la famiglia,fulcro della società in ogniepoca, deve fare la suaparte. I genitori hanno l’ob-bligo morale e civile di spie-gare ai figli che maschi efemmine sono diversi fisica-mente, si comportano e si re-lazionano diversamente maciò non vuol dire che uno èsuperiore all’altro. Bisognaaver gli stessi diritti e le stesseopportunità. Va da se che la

comunicazione verbale deveessere affiancata e suppor-tata dal comportamento chei ragazzi osservano in fami-glia. Sono certa e sicura chesoltanto crescendo e inse-gnando la nuova genera-zione a valorizzare ledifferenze di genere, si potràarrivare finalmente ad unasvolta definitiva e soprat-tutto necessaria. Proprio nei giorni in cui stoscrivendo questo articolo, ri-corrono i vent’anni dallamorte di una grande donnaitaliana, l’onorevole NildeIotti. Io sono molto legata aquesta figura, avendone in-terpretata il ruolo in occa-sione dello spettacolo inricordo del 70° anniversariodella Costituzione Italiana.

Oggi voglio far mia una suafrase citata, nel 1946, dinanziall’Assemblea Costituentedella Repubblica Italiana:‘’…Dal momento che alladonna è stata riconosciutanel campo politico la pienaeguaglianza con diritto divoto attivo e passivo, neconsegue che la donna stessadovrà essere emancipatadalle condizioni di arretra-tezza e di inferiorità in tutti icampi della vita sociale, e re-stituita ad una posizione giu-ridica tale da non menomarela sua personalità e la sua di-gnità di donna e di citta-dina”. La Costituzionedifende il valore delledonne, quando all’Art. 3 re-cita ‘’Tutti i cittadini hannopari dignità sociale e sonouguali davanti alla leggesenza distinzione di sesso, dirazza, di lingua, di religione,di opinioni politiche, di con-dizioni personali e sociali’’.Ritengo che i tempi sianomaturi e le donne non de-vono essere destinate adaspettare chiuse entro lemura domestiche senza pos-sibilità di espressione e direalizzazione personale al difuori della famiglia. Concludendo possiamo direche nonostante la condi-zione della donna oggi siamigliorata rispetto al pas-sato, anche se questo solonel mondo occidentale, at-tualmente sono molte ledonne che devono lottarecontro mariti violenti situa-zione sessiste al lavoro e di-scriminazione. Per tutto ciò,sono dispiaciuta a dirlo, mala battaglia per avere pari di-ritti ancora non è finita!

di Elisabetta Mannarino Elisabetta Mannarino, nellevesti di Nilde Iotti durante larappresentazione teatrale de-dicata ai 70 anni della Costi-tuzione italiana, sotto la regia

della prof.ssa Lori Luana.Era il 26 aprile 2018 (su

Convitto Città n.27).

Un filo rosso lega gli ultimi anni di vita scolastica al Con-vitto, ed è rappresentato dall’impegno civile e culturaleche i nostri docenti riversano sui principi fondamentalidella carta costituzionale. Un indirizzo promosso in primisdal Rettore D.S. e che gli studenti percorrono sia in classeche nell’ambito degli eventi culturali realizzati in AulaMagna, spesso a contatto diretto con importanti donne euomini delle istituzioni repubblicane.E’ stato così per Elisabetta, ora al primo anno del LiceoScientifico Spallanzani. La ringraziamo per il desiderio dicontinuare la collaborazione a Convitto Città, cui ha con-tribuito sin dalla Scuola Primaria e che ha contribuito a farcrescere con i suoi acuti interventi, specie nei suoi tre annidi Scuola Secondaria. Il giornale è giunto al dodicesimoanno di età, con alle spalle trenta numeri e sempre piùvuole dare l’opportunità a ragazze e ragazzi di crescere,esprimendosi ed elaborando i principi di una sana e robu-sta convivenza civile, in famiglia, a scuola, tra generi erazze diverse, tra esseri viventi e ambiente naturale.

Ricordando Nilde Iotti

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p.8 CONVITTO CITTÀ Il Secolo lungo del Convitto: 1889 - 2019

L’Amedeo di Savoianacque tra importantimonumenti storici

come il Tempio di Ercolevincitore e Villa d’Este. Conl’Unità d’Italia per voleredei Savoia e dei primi go-verni la diffusione dei Con-vitti Nazionali dovevafavorire sia la formazionelaica di una nuova classedirigente, sia l’importantemissione sociale costituitadalla diffusione dell’istru-zione tra i giovani delleclassi meno abbienti dellacittà e del territorio. Il Convitto di Tivoli, nel neonato Regno d’Italia, avevaanche l’arduo compito diiniziare l’affrancamentodell’insegnamento e del-l’istruzione dal secolarepredominio religioso, inparticolare Gesuita. In talsenso Tivoli e il suo nuovoConvitto costituirono uncaso emblematico per l’in-tera nazione. Fu proprio a Tivoli nel 1540che Ignazio di Loyola avevaottenuto da Papa Paolo III,nella fortezza della RoccaPia, l’approvazione dellaCompagnia di Gesù. I Col-legi Gesuiti avrebberoavuto una grande diffu-sione e influenzato la cul-tura delle classi dirigentinell’intera Europa per i se-coli a venire. Infatti, proprioa Tivoli Ignazio di Loyolaaveva fondato nel 1549 ilprimo Collegio Gesuita,nell’area delle rovine delTempio d’Ercole Vincitore.Nel Collegio, poi trasferitonell’edificio che dà il nomeall’attuale Via del Collegio,i Gesuiti continuarono adoperare quasi ininterrotta-mente, resistendo anche aimoti risorgimentali del1848, fino all’unità d’Italiacon la trasformazione delCollegio in un Convitto Co-munale laico.

Il 5 novembre 2019 il Convitto Nazionale di Tivoli ha compiuto 130 anni. In questoarticolo ripercorriamo i tratti storici principali, che attraversano oltre un secolo divita della comunità tiburtina. Per approfondimenti si rimanda al testo edito dal Con-vitto di Tivoli nel 2009, “La Storia del C.N.”, curato dagli Educatori proff. OnorioPicardi e Angelo Moreschini.Quanto ai giorni nostri si percepisca l’attaccamento dei cittadini utenti all’Amedeodi Savoia si misura conoscendo a scuola nonni più o meno arzilli, i cui padri avevanofrequentato l’Istituzione educativa, così i figli e guai se i nipoti oggi non facesserolo stesso. Si percepisce una fiducia nelle “tradizioni educative” del Convitto che vaoltre le quotidiane alterne vicende e le caduche disfunzioni ...e si erge oggi, like acontender, verso quel tipo di socialità dettata dai digital device, sempre più sbaraz-zina nei rapporti umani e nel rispetto della sensibilità altrui.Il servizio è arricchito da due inserti: una riflessione “architettonica”, preludio adun volume più ampio di prossima pubblicazione; una simpatica intervista, rivoltada nostre studentesse ad una Nonna testimone del più recente passato.

A cura di Angelo Moreschini Centotrenta ...sempre al top

In tal senso, il Convitto Na-zionale a Tivoli nasceva percontrastare l’azione di unodei maggiori Collegi Ge-suiti all’epoca operanti,quello di Mondragone neiCastelli Romani. La partitaera importante dal punto divista politico, era in corsoda parte del neo Stato Ita-liano (da poco a Roma su-bentrato allo StatoPontificio) la lotta per il go-verno della formazione edell’istruzione dei cittadiniitaliani (pensiamo a Cavourquando disse che …fatta

l’Italia bisognava fare gliitaliani…).Fu in tale contesto politicoche l’allora Ministro dellaPubblica Istruzione PaoloBoselli, tra il 1888 e il 1891,durante il secondo governoCrispi, scelse Tivoli. Lo feceper i suoi luoghi ameni eper le sue grandiose vesti-gia storiche, ma anche perla vicinanza a Roma e per laricchezza industriale dete-nuta dall’allora fiorentecittà tiburtina. l’Ammini-strazione comunale guidatadal Sindaco Cav. Tomei, nel

1881 deliberò in ConsiglioComunale di assumerel’onore economico per lacostruzione di quello chesarebbe dovuto diventare ilpiù grande Istituto laico diformazione e istruzione delRegno d’Italia; ovviamentesapendo che in seguito unalegge Nazionale avrebbefinanziato l’opera. E così fu,mancò solo un tassello acompletare la realizzazionedi un disegno veramentegrandioso: l’acquisto diVilla d’Este. All’epoca ungrande giardino in disuso,

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ANNO IX N. 25 p.9Il Secolo lungo del Convitto: 1889 - 2019

amministrato dal-l’austriaco CardinalePrincipe Gustavo d'-Hohenlohe, amicodel Sindaco Cav.Tomei, forse perquesto disposto inprincipio a cedere laproprietà ma poi ri-chiamato all’ordineda un colpo di codaVaticano, che fecesaltare la trattativagiunta ormai sulpunto di chiudersi,negando al ConvittoNazionale una forzapotenziale che loavrebbe reso persempre davverounico al mondo.Ma “per sempre” nulla sipuò davvero dire che possaesistere, in quanto l’uomopiù ancora della natura, ècapace di fare e disfare acapriccio anche le cose piùbelle che crea.Da alcune immagini foto-grafiche si capisce beneche nonostante non avesseannesso Villa d’Este l’Ame-deo di Savoia duca d’Aosta(Amedeo figlio secondoge-nito di Vittorio Emanuele IIprimo Re d’Italia, fratellodel futuro Re Umberto I,sfortunato Re di Spagnaper soli due anni, divenneprimo Duca d’Aosta, morì asoli 42 anni di polmonite

proprio nel 1889, così ilConvitto di Tivoli appenaterminato venne a lui dedi-cato) vantava una indiscuti-bile monumentalità emaestosità.Furono le bombe alleatescaccia nazisti a distrug-gere quel Convitto, di cuirimase in piedi solo un’ala,quella a ridosso di Villad’Este (forse salva proprioperché adiacente alla Villa.Ma se questa fosse stataproprietà del Convitto e inazisti l’avessero occupata,come fecero con il Con-vitto, gli alleati l’avrebberorisparmiata? Suggestioneche lascio a voi lettori!)Quando nella Città, in erapost bellica, si discusse

della ricostruzione, si fron-teggiarono diversi punti divista: quello che vedevabene il ripristino integraledell’Istituzione educativache aveva ben operato nelcorso della sua vita; quelloche preferiva la ricostru-zione minima dell’edificio,permettendone comunquela ripresa ma in forma mi-nore accanto ad una nuovaPiazza Garibaldi che do-veva diventare il fulcrodella Città; quella che conuna visione artistica ne pre-

feriva la completa elimina-zione, per valorizzarePiazza Trento con la Chiesadi San Francesco e Villad’Este.La discussione fu lunga esolo nel 1966 furono com-pletati i lavori di ricostru-zione di un ConvittoNazionale che riprese lesue lezioni con una strut-tura architettonica “mista”così come è oggi. Ma pernarrare questo aspetto ciaffidiamo allo studio degliarchitetti…

La nostra scuola compie 130 anni, pertanto abbiamo pen-sato di ricordare con un’intervista alla signora Sandra

Passariello il Convitto degli anni ‘60 del Secolo scorso.

Mia: in che anno hai frequentato il convitto? Sandra: nel 1960, alle elementari e se non venivano rispettatele regole i bambini dovevano andare dietro la lavagna e in casiestremi i bambini venivano costretti a mettere sulla testa delleorecchie da asino!! Mia: per quanto riguarda le divise invece? Sandra: le divise erano molto particolari, gonnellini a piegheblu e maglioncino a polo grigio con stemma spilla Amaranto eblu per le femmine, mentre i maschietti indossavano bermudablu con maglioncino a Polo Grigio Mia: durante la ricreazione cosa si faceva? Sandra: si stava seduti ognuno al proprio posto mangiando lamerenda! Mia: si facevano delle recite? Sandra: sì! Presso il teatro Italia a Roma, erano manifesta-zioni molto belle, si ballava, cantava e si recitavano delle pic-cole filastrocche. Le recite duravano più o meno due ore e inprossimità del giorno della festa si facevamo tutti i giorni al-meno un’ora di prove.

Mia Pecci, Alessia Carosi, Ludovica Grelli, Alessia Segatori - 3C Secondaria I gr.

Intervista alla nonna!

Nella pagina accanto, una foto aerea d’epoca, con il Convittonelle sue dimensioni originarie, prima del bombardamento del

26 maggio 1944. Sopra, una foto di oggi, di Stefano Proli.Sotto, la cartolina commemorativa del 120°. In basso una foto

d’epoca.

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p.10 CONVITTO CITTÀ Il Secolo lungo del Convitto: 1889 - 2019

In occasione del 130° Anniversario della nascita dell’Istituto riportiamoun brano tratto dal prossimo libro sulla ricostruzione del nuovo Istituto,dopo gli eventi bellici, a cura degli architetti Gemmo e Schiavo, con lacollaborazione del Vice Rettore Angelo Moreschini.

All'indomani dei tra-gici eventi della se-conda guerra

mondiale il prestigioso isti-tuto scolastico tiburtino, giàpesantemente colpito daibombardamenti angloame-ricani nel 1944, rischiò diessere definitivamente di-strutto, cancellando ineso-rabilmente latestimonianza materica dioltre 50 anni di celebre sto-ria riconosciuta a livello na-zionale.Nella prima versione delpiano di ricostruzione del-l'architetto tiburtino Al-fredo Scalpelli - fratello delnoto artista Adolfo - fu pre-vista la "demolizione deidue tronconi di fabbricatodel Convitto Nazionale". Lecause erano legate, oltreche alla valorizzazione pa-noramica, alla maggioremessa in evidenza del cam-panile della chiesa di SanFrancesco e a un miglioreaccesso a Villa d'Este, insintonia con una praticaprogettuale urbanisticanon solo volta al migliora-mento della viabilità e al ri-sanamento delle abitazioni,ma anche all'isolamentodei monumenti più antichia scapito dell'edilizia piùrecente e di minor pregio.Nella seconda versione(08-04-1946) approvata conDecreto Ministeriale, alcontrario è presente unaforte linea rossa, tracciata amatita, che delinea il nuovofronte del Convitto facenteparte della nuova e mag-giormente regolare piazzaGaribaldi. Fu così che sidecise di non distruggerecompletamente le volume-trie originarie ma di proce-dere ad un processo diricostruzione, seppur par-ziale, del fabbricato in sin-tonia appunto con ildisegno della nuova piazza.Dopo una lunga serie di

Una silenziosa scenografia:la ricostruzione del Convitto

trattative tra Comune, So-vrintendenza e Ministerodei lavori pubblici si arrivòalla soluzione definitivadella sopraelevazione delConvitto sul lato verso lapanoramica e della volu-metria del nuovo fronte, ri-spettoso della presenza delcampanile che dovrà risul-tare parzialmente visibiledalla piazza.Autore del pro-getto esecutivodel Convitto ful'architetto AlbertoCarlo Carpiceci.Figura eclettica-mente complessa,legata al pano-rama romano e apersonaggi comeVincenzo Fasolo,Antonio Valente,Marcello Piacen-tini e Ciro Ciccon-celli. Studioso siadi architetturaclassica che rina-

scimentale, autore di operedi risanamento e restaurodei monumenti a cavallodella guerra, collaboratoredei ministeri dei LL.PP. eP.I., membro del CentroStudi per l'edilizia scola-stica nonché progettista: insintesi un architetto inte-grale, figlio della tipica for-

mazione della Scuola Ro-mana degli anni Trenta.La sua opera diverrà puntonodale della nuova realtàurbana di piazza Garibaldi,perfettamente integratacon il linguaggio architetto-nico dell'era della ricostru-zione e del boomeconomico, rifiutando coe-rentemente falsi storici e ri-costruzioni "in stile",sintetizzando i materiali re-gionali con ispirazioni ad-dirittura mitteleuropee escandinave; elevandosi al-tresì a manifesto di una cul-tura architettonica localelegata a filo doppio al mo-dernismo italiano postbel-lico.

Tanto da parafrasare l’inse-gnamento di Piacentini:“Ogni città ha il suo colore,giocheranno dunque nellanuova piazza le più vasteoscillazioni di intensità cro-

Arch. Armando Gemmo

L'architetto Alberto Carlo Carpiceci. Sotto, un esempio dellostudio sulle simmetrie e i rapporti aurei che ha ispirato la fac-

ciata del Convitto.

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ANNO IX N. 25 p.11Il Secolo lungo del Convitto: 1889 - 2019

matica: dal biondo pallidodei travertini., appenausciti dalla cava, al fulvodell’intonaco, scelte consevera ricerca, e un ulte-riore apporto sarà dato daltempo, che, con la sua pa-tina delicata, ha sempre sa-puto completare in modoimpensabile l'opera dell'ar-chitetto."

L'apparentemente anonimafacciata non grida e nonesige di essere guardata atutti i costi attraverso solu-zioni avveniristiche, na-sconde invece rapportisegreti legati al quadrato eal rettangolo aureo.

Simmetria, (l'accordo delle

misure) mediante il ripe-tersi di certi rapporti pro-porzionali privilegiati,Eurytmia (armonia) tra lelunghezze, le superfici e ivolumi dell'edificio, sianella sua interezza chenelle sue parti singole.Si inizia con una formasemplice, il quadrato, perindividuare, con sempliciproiezioni e ribaltamenti,tutte le altre linee princi-pali della nuova facciata,composta dal sottile tattodelle pietre locali, realiz-zata a regola d'arte, fattaper durare nel tempo, dive-nendo così una silenziosascenografia della vita deifruitori della città.

Commemorazione Defunti della Grande Guerra

di Ada Martino

In alto, insieme alle au-torità civili e militari, ibambini delle classi se-conde della scuola pri-

maria del ConvittoNazionale accompa-gnati dalle insegnanti,dalle educatrici e dal

vicerettore.A fianco, il Ceppo inau-

gurato il 6 novembre2010

dedicato alla memoriadegli Educatori e Con-vittori periti nel corsodella Grande Guerra. E’ situato ai piedi dellacollina nel giardino del

Convitto, al quale conferisce ilnome di “Parco della

Rimembranza” (Convitto Città n.3).

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p.12 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di accoglienza: inizia la Scuola

di Chiara Belluz

Benvenuti bambini! Un augurio specialissimo ai nuoviarrivati nella grande famiglia del Convitto.Anche quest’anno, com’è tradizione, il primo giorno discuola, il Rettore, le insegnanti e gli educatori hannoaccolto i piccoli alunni nell’Aula Magna per ringraziaredella fiducia riposta nel nostro Istituto e per illu-strare la ricca offerta formativa di cui potranno go-dere.Che la vostra avventura nel sapere sia ricca di sco-perte e di meraviglia.Buon viaggio, piccoli!

Benvenuti in prima

Dall’acino al vino

Gli alunni della classe IIB della scuola primaria, all’iniziodell’autunno, hanno svolto un lavoro interdisciplinare sullavite e sull’uva.Partendo dalla storia e dalle tradizioni popolari di Tivoli,hanno trovato informazioni sulla sagra dell’uva “Pizzu-tello” che si svolge nella nostra cittadina ogni anno nelmese di Settembre dal 1845.E’ stato poi studiato questo frutto dal punto di vistascientifico, letterario, artistico e musicale.Hanno approfondito le parti dell’uva e le caratteristichedella pianta della vite, hanno visto come l’uva è stata rap-presentata nell’arte e nella letteratura sin dall’antichità,hanno memorizzato filastrocche, canzoni e detti popo-lari.Grazie alla L.I.M. presente in classe, hanno visionato im-magini di quadri famosi riproducenti l’uva, di momentidella vendemmia, di cantine con botti per la fermenta-zione del vino, di colline con vigneti e grappoli d’uva di di-verse qualità.Hanno osservato e toccato con mano (grazie alla mammadi Diego T. che ha portato in classe una cassetta di uvada tavola di diverse qualità), il Pizzutello, l’uva Regina,l’uva Italia, l’uva Leopoldo, le dimensioni diverse degliacini, le varie sfumature di colore e i differenti sapori.I bambini sono rimasti meravigliati e stupiti perché pen-savano che esistesse solo una qualità di uva, tutti, quindi,con entusiasmo si sono sbizzarriti a riprodurre dal vivo

le varie qualità di uva e i dipinti celebri che la rappre-sentano come “novelli Caravaggio”.Nei giorni seguenti, il loro interesse è aumentato perchéinsieme alle loro insegnanti Mara Salvati, Michela Rug-giero e Sara Di Micco, con quell’uva hanno fatto il vino. Per le maestre vedere quei visi felici che schiacciavanogli acini è stato uno spettacolo impagabile. Il composto è stato lasciato a fermentare in classe, con-trollando di tanto in tanto la trasformazione del mosto.Il vino è stato poi travasato in piccole bottiglie perso-nalizzate dagli alunni e portato a casa.I genitori hanno così potuto sorseggiare un VINO RI-SERVA “DOLCETTO DEL CONVITTO” D.O.C. della Ven-demmia 2019.

A cura delle insegnanti M. Salvati e M. Ruggiero

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ANNO IX N. 25 p.13Laboratorio scientifico della Scuola Primaria

Quante emozioni: -nell'osservare, con l’apicoltore ivari passaggi tecnici della smielatura; nel conoscere

l'importanza delle api per l'ecosistema della natura; nel-l'analizzare la struttura della loro società...! Noi bambinidovremmo prendere esempio da loro..."condividere, aiu-tarsi e volersi bene!" E così tra spiegazione, assaggi didolci e di miele, momenti di allegria e di ...ammirazioneper i colori autunnali ...si concludeva la nostra "lezione".Si dice che il miele fosse …il nettare degli Dei. Bravi!Siamo d'accordo con voi. I piccoli apicoltori e il corpo do-cente ringraziano tutto la staff di Rocca Bruna per lagentile ospitalità e il signor Valerio, il nostro amico api-coltore, per le “conoscenze” che ci ha ...donato ...insiemealle gocce di miele! Arrivederci amiche api ...a primaveravi verranno a trovare i nostri amici delle 4e e delle2e.

A cura degli alunni delle classi 2C e 4C

Un'uscita didatticadolce ...come il miele

Gli alunni delle classi 2C e 4C si sono recati allatenuta Rocca Bruna per incontrare l'apicoltoreed osservare la tecnica della smielatura …una vera poesia !

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p.14 CONVITTO CITTÀ Laboratorio letterario della Scuola Primaria

Il lavoro che abbiamo realizzato in 3A è un percorso inter-disciplinare che coinvolge storia, italiano e arte e riguarda

l'origine della Terra.Il percorso è iniziato soffermandoci su alcuni miti, in parti-colare che spiegano l'origine del mondo secondo alcune ci-viltà antiche, rifleendo sulla struura e sulle caraeristiche. Gli alunnisi sono poi cimentati sulla produzione scria e hanno inven-tato un mito rielaborando individualmente una tracciaguida.Il lavoro è proseguito sul testo di storia, abbiamo così sco-perto l'origine del mondo da un punto di vista storico-scien-tifico e rappresentato in un cartellone.Infine in collegamento con arte i bambini hanno rappresen-tato il Big Bang su un foglio nero usando la loro creatività.

A cura di Carlucci Maria Antonia,Vincenzo Bucciarelli e gli alunni della 3A

Cosi tuo ebbe inizio...

In questa pagina, gli elaborati gra-fici dei bambini di 3A.

Nella pagina accanto, l’esperienzadella 4C nel Caffè letterario.

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ANNO IX N. 25 p.15

Venerdì 15 Novembre,nel Laboratorio sala

bar del Convitto, spazioadibito anche a “caffè let-terario”, noi bambini della4C abbiamo incontrato loscrittore Emiliano DiMarco, autore del libro:Duvolte e i pirati dei Ca-raibi, nell'incontrarlo, dopoattimi di emozioni e dismarrimento ...poiché do-vevamo essere sicuri chepreferisse, essendo to-scano, mangiare le bistec-che alla Fiorentina ...e noni bambini ...in quanto la suafama di mangiatore, eraarrivata fino a noi! Ma, congarbo siamo stati rassicu-rati ...Wow...salvi! Dopo ilsollievo la Magia: il nostroamico scrittore prenden-doci per mano ci ha accom-pagnato dentro l'intrecciodella narrazione. Facendocivolare come Peter Pan ci hafatto, poi, approdare inun'isola dei Caraibi e alloratutti all'arrembaggio con ilprofessor DUVOLTE!Così siamo stati "rapiti"dagli eventi e tra AVVEN-TURE con pirati, corsari epersonaggi dal nome etratto storico che ci hannoilluminato sulla grande Sto-ria, NOI ci siamo tanto di-vertiti! ORA...UDITE...UDITE !

Gli alunni della Classe 4C ...Duvolte bravi!!

Laboratorio letterario della Scuola Primaria

Il nostro amico autore, ciha svelato un segreto: dovee quando gli vengono inmente le idee per scrivereun libro! Mitico il nostroamico! Naturalmente carilettori, non ve lo svele-remo, rimarrà un segreto

del mestiere tra NOI,scrittori in erba e l'autore...UN SEGRETO TRA COL-LEGHI!La ciurma della classe 4Cringrazia l'autore nell'at-tesa del prossimo incontro,con gli alunni delle classi

quarte per fare "QUAT-TRO PASSI NELLA FILO-SOFIA"; ringrazia ilDottor Marco Campeti perl'organizzazione dell'in-contro culturale"; ringraziail Signor Rettore Profes-sor Antonio Manna e il Si-gnor Vice-RettoreProfessor Angelo More-schini per averci offerto lapossibilità di vivere l’espe-rienza nel bellissimoCAFFÈ LETTERARIO eanche il Professor Nico DiMarino per la collabora-zione nell’allestimentodello spazio.

Un assaggio di piccoli libri storici con l'autoreEmiliano Di Marco e gli alunni della 4C del Con-vitto, avvienuto in un "...vero caffè letterario".

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p.16 CONVITTO CITTÀ Laboratorio letterario della Scuola Primaria

Corriamo insieme per ilVillaggio! Domenica

20 ottobre si è svolta laquarta edizione della“Run for VDB 2019”, ma-nifestazione sportiva il cuiricavato è interamente de-voluto al Villaggio DonBosco. Con grande soddisfazionedegli organizzatori si è co-statata l’ampia partecipa-zione di bambini, famigliee insegnanti che hannocolorato di entusiasmo, al-legria e vivacità le stradedel centro storico di Ti-voli. La generosa adesioneall’evento è lo specchiodella sensibilità dei citta-dini che rispondono inmaniera a�ettuosa e sin-cera all’iniziativa degli “exragazzi” del Villaggio, im-pegnati a distanza di annia sostenere, promuoveree far conoscere l’istituto.Grandi e piccoli si sonoquindi stretti in un calo-roso abbraccio intorno alVillaggio e hanno tra-smesso il loro a�etto aDon Benedetto, da anniimpegnato nel servizio dieducazione ai giovaniospiti. La passeggiata non com-petitiva è stata il mo-mento conclusivo di unprogetto che ha vistocoinvolte numerosescuole del territorio, daquelle dell’infanzia aquelle superiori. Il con-corso “Disegna un logoper la Run for VDB 2019”invitava bambini e ragazzia cimentarsi nella realizza-zione di un logo cheavesse un e�cace impatto

visivo e simboleggiasse ilvalore della diversitàcome ricchezza. A �nemanifestazione è statodunque premiato il logovincitore, realizzato da Se-lene La Greca, studentessadella scuola media diCampo Limpido. Compli-menti anche ad Aurora

Semprini, ex alunna delConvitto, che si è posizio-nata tra i dieci �nalistidella gara. Durante lagiornata tutti i bozzetti,ideati dagli alunni dellescuole tiburtine, sono statiesposti in Piazza Plebiscitoe disposti in appositi standcosicché tutti i parteci-

Franca Sbordoni e Rosaria Battisti Corriamo insieme

per il Villaggio!

panti potessero essere or-gogliosi del proprio la-voro.Un grazie a tutti coloroche hanno contribuito allariuscita dell’evento. Cometutti gli anni è stato ungran successo e speriamoper il prossimo anno di es-sere ancora più numerosi!

Storia divina

Le insegnanti Carlucci eBernardini e gli alunnidella 5D

La lapbook ha conta-giato anche la storia…

Lo studio della storia grecae delle divinità antiche èstata una occasione di ap-profondimento e curiositàper gli alunni della 5D.I miti e le divinità hannoofferto spunto per ricer-che personali e discussionifino a realizzare un lavoroindividuale: un lapbook, pic-

colo libro interattivo conimmagini e didascalie nellaquale hanno potuto inserirenotizie e curiosità maanche dare sfogo alla lorocreatività.

Il gruppo dei bambini delConvitto con le maestre

Sbordoni e Battisti.

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ANNO IX N. 25 p.17Laboratorio letterario della Scuola Primaria

Le maestre delle classi quinte hanno organizzato unviaggio nello spazio all’interno del nostro Sistema So-

lare, un percorso affascinante che mira ad avvicinare ibambini all’osservazione e all’approfondimento di alcunicorpi celesti quali i pianeti, le stelle, il sole, la luna… Attraverso un approccio ludico gli alunni si sono avvicinatialla conoscenza scientifica, tutto questo è stato possibilesuscitando curiosità e stimolando loro all’osservazione eall’esplorazione della realtà naturale che li circonda. Èstato un viaggio nella conoscenza dello spazio attraversoil corpo, l’osservazione, la sperimentazione, il disegno. Ibambini hanno rappresentato a modo loro il Sistema So-lare con dei plastici, coinvolgendo nella loro realizzazioneanche i genitori. Hanno osservato le fasi della Luna ap-portando le eventuali modifiche. Hanno ricercato il signi-ficato del nome della Galassia Via Lattea, rimanendo cosìsempre più meravigliati. La missione interplanetaria si èconclusa e l’obiettivo raggiunto: pianeti e stelle attorno anoi non sono più così misteriosi e sconosciuti.

Viaggio alla scoperta de “i nostri vicini di casa”Una missione spaziale tra stelle e pianeti del Si-stema Solare”

Gira il mondo ...gira

Nella pagina accanto, gli elaborati grafici degli alunni di 5Dsul Monte Olimpo. In questa pagina, dall’alto verso il basso,

un disegno della 5D, il planetario, le classi 5A, 5B, 5C.

A cura degli alunni delle classi quinte

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p.18 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di cittadinanza della Scuola Primaria

Elezioni a sindaco nelle classi VA e VB del Convitto di Tivoli.

a cura delle insegnanti diVA e VB Vota ...Antonio

Con lo scopo di far riflettere su tematiche sociali, nonchédi stimolare la coscienza critica verso il bene comune, le

insegnanti delle classi di Scuola Primaria VA e VB del Con-vitto, hanno proposto agli alunni una campagna elettoraleper la nomina a sindaco della classe. Nel mese di ottobre èpartita la corsa elettorale con gli alunni divisi in gruppi, cia-scuno con un capolista, scelto dalla maggioranza. Sono statiindividuati numerosi punti di programma atti a conquistareil favore della classe, come l’ecologia in aula, l’aumento delleore di sport, il miglioramento degli spazi dedicati allo studioe al gioco in cortile, l’incremento di uscite didattiche... il tuttomolto partecipato e condito da slogan e cori delle “tifoserie”. Dopo un’agguerrita campagna elettorale che ha visto affron-tarsi senza riserve alcuni alunni candidati alla carica di sin-daco, risultano vincitrici dueragazze: Lavinia Sciarretta eViola Acinapura, rispettiva-mente delle classi V A e V B. Attualmente la sindaca Lavi-nia insieme alla sindacaViola, con la collaborazionedella giunta dei bambini con-siglieri eletti, stanno affron-tando il difficile lavoro diconcretizzare i loro pro-grammi. Le insegnanti, dopo aver dato le necessarie istruzioni, hannolasciato libera espressione agli alunni, e, come sempre accade,sono state stupite dai risultati raggiunti in chiave pedagogica.

Da sempre il tema legato all’uso dei dispositivi elettronicida parte dei bambini ha diviso l’opinione pubblica.

Secondo alcuni i bambini dovrebbero evitare l’uso del com-puter, seconda altri questi dispositivi aiutano nella forma-zione.Si tratta essenzialmente non di sostituire i libri ma di utilizzarein modo consapevole le varie tecnologie che al giornod’oggi sono di grande aiuto per la collettività e di metterlea disposizione di alunni e insegnanti, unendo di fatto l’utilitàdel device a quella del libro tradizionale che resta comunqueun supporto irrinunciabile.La scuola del futuro prende quindi in grande considerazionequeste nuove tecnologie e le fa proprie, soprattutto nel casoin cui si renda necessario approfondire o consolidare inmodo accattivante e nel contempo proficuo.

De Propris Clara e gli alunni della 5C

Classe Future Labs

Sopra, Lavinia e Viola sinda-che, sole e con le rispettive

Giunte di classe.Sotto, la 5C con l’innovativoarredo e i Tablet in dotazioneper ciascun alunno e per l’in-

segnante.Nella pagina accanto, locan-dina e foto dell’evento, con

due stampe d’epoca.

Page 19: CONVITTO CITTA...CONVITTO CITTA’ Una terrazza su Villa d’Este e Villa Adriana U.N.E.S.C.O. ASSOCIATED SCHOOLS - AULA CONFUCIO Anno XI - N.30 - Periodico del Convitto Nazionale

ANNO IX N. 25 p.19Laboratorio scientifico della Scuola Primaria

Venerdì 29 novembre alle ore 9.00 al Convitto Nazionale“Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta”, nell’ambito del con-corso Premio Bulgarini, il professor Armando Gemmo hatenuto un incontro formativo rivolto agli alunni di classequinta della Scuola Primaria in merito all’importanza del-l’acqua nella storia della Città di Tivoli.

La furia fluviale dell’Aniene

In vista del concorso Bulgarini, inteso da quest’anno a ripri-stinare lo storico progetto educativo e formativo a beneficiodelle ragazze e ragazzi delle classi quinte delle scuole elemen-tari del territorio comunale di Tivoli, si è tenuta, il 29 no-vembre a cura del prof. arch. Luigi Armando Gemmo, pressol’aula Magna del Convitto di Tivoli, una lezione dal titolo“Il fragore delle acque tiburtine”, coinvolgendo gli allievidelle classi quinte sulla specifica identità della città di Tivolied il suo fiume Aniene che in questo sito compie un saltospettacolare.

La storia delle vicende spesso distruttive dell’Aniene, con lesue continue esondazioni sino a quella più spaventosa del 16novembre 1826 e il racconto dei Papi, ingegneri e architetti,intenti a trovare e suggerire progetti di contenimento dellafuria fluviale, sino alla geniale idea del giovane Ing. MicheleFolchi, che inserì le acque dell’Aniene nelle viscere del monteCatillo, hanno appassionato gli attenti giovani allievi.

L’incontro-lezione è stato organizzato dalla docente della se-zione VA Anna Fradiacono con la disponibilità del Direttoreprof. Manna.

Si reputa fondamentale il coinvolgimento delle nuove gene-razioni tiburtine e delle loro famiglie alla conoscenza del pro-prio territorio affinché si alimenti l’orgoglio e la passione perun nuovo e sano patriottismo urbano.

Arch. Armando Gemmo

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p.20 CONVITTO CITTÀ Laboratorio artistico letterario della Scuola Primaria

Proprio con i versi originalisi apre l’Iliade di Omero

al teatro Giuseppetti il 14novembre 2019. Spettatorid’eccezione sono stati glialunni delle classi quinte iquali, già dall’invocazione delproemio, sono subito entratiin un’atmosfera mitica, in cuicori greci e rumori di guerrasi alternavano sullo sfondosemibuio.Gli eventi dell’Iliade si sonosusseguiti mettendo in luce ivalori e le debolezze umanee catturando l’attenzionedegli alunni. L’amore e laguerra riempiono, comesempre, la vita degli uominiche però, nel mondo greco,sono alla mercé di divinitàvolubili e capricciose. Lospettacolo trova il suo cul-mine nel combattimento trai due eroi Ettore e Achille;ogni bambino parteggia perl’uno o per l’altro, esatta-mente come accade sul-l’Olimpo. Il tempo, quella mattina, èvolato, gli alunni chiedono:- È già finito?

Il Pelide Achille ...al Giuseppetti

a cura delle insegnantidelle classi quinte

«Cantami, o Diva, del pelide Achillel'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orcogenerose travolse alme d'eroi,e di cani e d'augelli orrido pastolor salme abbandonò (così di Giovel'alto consiglio s'adempìa), da quandoprimamente disgiunse aspra contesail re de' prodi Atride e il divo Achille.»

Siamo usciti e tutti in fila cisiamo diretti al Teatro

Giuseppetti. Ci siamo sedutiin platea nelle prime file da-vanti al palco. C’è stata unpo’ di attesa, forse troppama dovuta al nostro arrivoin anticipo. D’improvviso siudirono delle voci, un attorespuntò dalle quinte mo-strando solo il volto, borbot-tando qualcosa e poi sparì ?Finché i tendoni si aprirono,la scena raffigurava la ca-mera di una nave dovec’erano Elena, rapita da Pa-ride, lì presente insieme alfratello Ettore, figli di PriamoRe di Troia. I due principi di-scutevano, Ettore era arrab-biato con Paride perchéElena era spartana e quellaera una città nemica, il rapi-mento avrebbe portato allaguerra. Come previsto da Et-tore, presto andò in scena labattaglia tra gli eserciti delledue città e tra gli Dei, che se-guivano dall’alto l’evento,chi era con Sparta e chi conTroia. Dopo diversi accadi-menti , il pelide Achille ab-

bandonò il campo dibattaglia lasciando lì ilsuo amico Patroclo;questi indossò l’arma-tura spartana lasciatadall’amico per spaven-tare gli avversari.Venne ucciso però daEttore, che lo avevascambiato per Achille.Giunta la notizia dellamorte di Patroclo,Achille fa ritorno aTroia per affrontare Et-tore, che infatti af-frontò e sconfisse.Achille trascinò ilcorpo di Ettore finsotto gli occhi dei ge-nitori, ai quali comun-que permise di darglidegna sepoltura. Econ questa scena èterminata la rappre-sentazione.Lucia Moreschini 5A

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ANNO IX N. 25 p.21Laboratorio artistico letterario della Scuola Primaria

In queste pagine sono stati inseriti gli elaborati grafici selezio-nati dalle insegnanti tra tutti quelli prodotti nelle tre classi

quinte. La redazione ha preso la decisione di pubblicarli tutti,due per ciascuna classe, avendo lo spazio necessario ed es-

sendo gli elaborati meritevoli.

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p.22 CONVITTO CITTÀ Laboratorio scientifico della Scuola Secondaria di I grado

Animali in estinzioneA cura della prof. LuanaLori e degli studenti della

classe IB Medie

Gli animali in via di estinzione sono quelli che a causadella diminuzione della loro popolazione e in virtù dimutamenti avvenuti nel loro habitat rischiano di scom-parire per sempre dal nostro pianeta.Si tratta di un allarmante fenomeno biologico: la situa-zione ambientale sulla terra dalla Rivoluzione indu-striali ha portato molte specie animali vicinoall’estinzione non per cause naturali, ma per effetto

dell'intervento dell'uomo sull’ecosistema

Nico Fiorentini

La tigre Siberiana sta scom-parendo dal suo habitatnaturale per colpa dell’uomo,perché l’uomo sta disboscando,quindi togliendo cibo e riparoper questa specie, ne sono ri-masti solo 450 esemplari.La tigre Siberiana ha un man-tello chiaro e soffice, è un ani-male solitario infatti siaccoppia diverse volte cam-biando sempre partner.Il suo periodo di maternitàdura 103 giorni, marcando ilterritorio con urina e partori-sce in una caverna.La sua alimentazione si basasu quello che trova in giro, es-sendo carnivora, di solito man-gia cervi, cinghiali …La tigre Siberiana è un ani-male protetto, ma la sua cac-cia di frodo è alimentata dalsuo fiorente e redditizio nelleossa usate nella medicina ci-nese. Tocca all’uomo aiutarequeste specie:- inquinamento nelle acque - disboscamento nelle foreste- caccia- pesca frequentenon si devono più svolgere cosìsi potrà aiutare l’ambiente egli animali che ci vivono.

Sophie Sbraga 1B

La tigre siberiana

L’elefante è a rischio di estin-zione la loro sopravvivenzacompromette per la trasfor-mazione delle foreste, il lorohabitat naturale- L’elefante africano, rappre-senta il più grosso mammiferoal mondo- L’elefante asiatico, è il suocugino più piccoloI primi sono più grandi e si ca-ratterizzano per le zanned’avorio che possono arrivarefino a 2-3 metri di lunghezza;i secondi sono i più piccoli esolo gli esemplari maschihanno le zanne; gli elefantiafricani vivono nelle foreste esavane sub-sahariane mentrequelli asiatici popolano tuttal’Asia meridionale, dall’Iran,alla Cina, fino all’Indonesia.Le minacce Il commercio dell’avorio e la de-forestazione. Si calcola che circa20.000 elefanti africani sianouccisi dai bracconieri ogni anno.Quando nel 1989 venne chiusoil mercato Internazionale del-l’avorio si sperò che finalmentequesta tratta incivile potesseessere fermata; purtroppo sìtrattò solo di una pausa. In-fatti, nel 2007, 4 paesi africaniottennero dall’organizzazioneche regola il mercato mondialedei prodotti di specie a rischio,la possibilità di vendere allaCina l’avorio cosiddetto “le-gale”, ovvero di stock accumu-lati durante i vent’anni dellamoratoria. Questo permessodiede il via libero ai bracconierie allo sviluppo di un mercatonero dell’avorio, oggi tra lecause principali della scomparsadi questo antico animale...Negli ultimi anni si è aggiuntiun’ulteriore forma di bracco-naggio, molto più devastanteè organizzata, legata alleguerriglie e bande armate cheutilizzano strumenti tecnolo-gici e armi micidiali per stermi-nare gli elefanti e finanziarecon la vendita dell’avorio leguerre locali.La seconda minaccia è la de-forestazione. Gran parte degli

L’elefante

habitat degli elefanti siestende ancora al di fuori dellearee protette, me il rapido au-mento della popolazioneumana e l’estinzione dell’agri-coltura rendono ogni anno piùinagibili zone appartenute dasempre a questi splenditimammiferi, che ora sono a ri-schio di estinzione.L’impegno del WWFIl WWF si batte da anni per laconservazione degli habitatdegli elefanti attraverso. L’istitu-zione di nuove riserve, la severa

applicazione delle leggi nazio-nali di protezione e il manteni-mento di “corridoi” fra le foresteper facilitare la migrazioni.Occorrere anche minimizzare iconflitti fra uomini ed elefanti.L’obbiettivo è raccogliere datisulla mortalità degli elefanti ediminuire le uccisioni illegali, perpoi aiutare i governi locali a ri-solvere i conflitti fra attività eco-nomiche e presenza di elefanti.

Francesca Sebastiani eGinevra Battaglia 1B

Sophie Sbraga

Il Koala

Ikoala rischiano di estinguersientro il duemila cinquantanello stato australiano a causadell‘incremento del disbosca-mento per le attività agricole.Sono gli ambientalisti a darel’allarme dell‘estinzione delkoala dopo la pubblicazionedel rapporto del WWF nelquale alcuni scienziati hannomonitorato (con i satelliti) iltasso di disboscamento per va-lutare le ripercussioni sulle spe-cie più vulnerabili ed in via diestinzione come il koala.I ricercatori dicono che si devebloccare questo eccessivo ta-glio di alberi se si vuole man-tenere i koala vivi allo statobrado per le generazioni fu-ture.

Flamini Leonardo

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ANNO IX N. 25 p.23Laboratorio scientifico della Scuola Secondaria di I grado

L’orso polare è il mammifero più grande del mondo. Quando esso corre èin grado di raggiungere una velocità di 50 km/h. Il suo manto è sempre

bianco, perché è privo di pigmenti. Gli orsi polari trascorrono la maggior partedel loro tempo sulla banchisa alla ricerca di cibo: si nutrono principalmente difoche e per catturarle usano una strategia particolare. Non appena sentonoil rumore della foca sotto il ghiaccio la seguono silenziosamente dall’alto.L’orso polare vive nelle regioni del polo nord: Canada, Alaska Russia, isole nor-vegesi e in Groenlandia.Oggi però la vita di questo animale è a rischio a causa dello scioglimento deighiacci, che sta mettendo a dura prova questo mammifero negli ecosistemipiù dedicati come quello artico.

L’orso polare Anastasia Di Carlo e Laura De Paula 1B

Ogni anno perdiamo circa 100 esemplari di lupi in Italia, i quali diventanocosì fortemente a rischio di estinzione.

Nel 1972 il WWF ha lanciato l’operazione San Francesco per cercare di favorirela coesistenza tra lupo e uomo.Nonostante questa operazione abbia avuto molto successo il lupo non si può an-cora considerare salvato. Sono moltissimi i lupi che restano feriti o uccisi per manodell’uomo perché lo considera aggressivo e cattivo nei confronti degli altri animali.Il lupo non è l’animale feroce della tradizione popolare, ma piuttosto un preda-tore che attacca (animali ma mai l’uomo) per soddisfare i bisogni di nutrirsi. Po-trebbe essere un animale qualunque se sfamato e tenuto lontano dalla preda.

Il lupo bianco Claudia Li

Il panda rosso, anche detto panda minore, è ormai l’unico rappresentantevivente degli Ailuridae e purtroppo rischia di esserlo ancora per poco perchéanche questo animale è in serio pericolo di estinzione. Sono rimasti 2500 esem-plari di panda rosso. È il disboscamento una delle principali minacce per ilpanda minore.Il fatto che molti alberi vengano rasi al suolo per liberare spazio alle coltiva-zioni non fa altro che ridurre sempre di più gli habitat naturali del pandarosso, che presto rischia di trovarsi senza una dimora. È un mammifero carni-voro, anche se la sua dieta è a base di bambù. Vive nelle foreste temperatedell’Himalaya e nella regione compresa tra la catena montuosa di Qinling inCina e le colline del Nepal occidentale. Il panda rosso è piuttosto piccolo, lalunghezza del suo corpo non supera i 64cm. Ha una mascherina bianca sulmuso, che circonda la bocca e gli occhi.

Il panda rosso Ludovica De Blasio, Francesca R. Russo

Il panda gigante è noto dalle tradizioni cinesi già in epoche più remote e gra-zie al suo innato carisma è sempre stato al centro di particolari attenzionida parte del popolo cinese. La scoperta di questo animale da parte del mondooccidentale risale al 1869 quando il gesuita naturalista francese padre ar-mando David, lo descrisse per la prima volta. Un tempo il panda viveva intutto il sud est della Cina oltre che nei vicini Myanmar e Vietnam settentrionalema l’espansione dell’uomo lo hanno confinato nelle foreste di bambù. Pur-troppo le foreste sono state distrutte dall’uomo e quindi il panda è ora a rischiodi estinzione. In Cina le foreste di bambù stanno diminuendo di anno in anno,a causa del disboscamento, quindi i panda sono spinti a muoversi continua-mente alla ricerca di cibo. Questi continui spostamenti non permettono di ca-pire dove i panda stanziano. Si crede che siano circa mille seicento i pandagiganti che sopravvivono attualmente allo stato naturale.Per favore diamo una mano a salvare questa specie bellissima di orsi!

Il Panda Gigante Flamini Leonardo

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p.24 CONVITTO CITTÀ Attività di orientamento interno della Scuola Secondaria di I grado

Gabriele De Santis

Questa maina noi ragazzi della scuola se-condaria di I grado abbiamo accolto gli alunnidella scuola primaria del Convio NazionaleAmedeo Di Savoia Duca d’Aosta per l’orienta-mento delle classi in questione. Le seguentirime sono il fruo del lavoro che abbiamosvolto insieme ai nostri giovani colleghi.

Accoglienza in rima

Buongiorno professoressa,questa maina sembra una vera principessaconsegno il mio libreoe meo il telefono nel casseoprendo i libri all’armadieoe lo chiudo col luccheoalla prima ora abbiamo francesee all’ora successiva subito inglesefinita l’ora la bidellaè pronta per suonare la campanellaadesso siamo pronti per la ricreazionevisto che non abbiamo fao colazionetui direi alla macchineaper prendere un panino con speck e soilea.

Le insegnanti ci hanno proposto di interagire con gli alunnidella 5 elementare lavorando all’ideazione di frasi in rima te-nendo in considerazione il tema della scuola. Siamo stati di-visi in 4 gruppi, ciascuno poteva scegliere tra due temi, unoriguardava la scuola ed uno halloween. Il nostro gruppo hascelto la scuola, quindi ci siamo dati da fare e abbiamo svilup-pato una poesia in rima. Gli alunni della scuola primaria ci aiu-tavano a trovare le combinazioni giuste per le parole in rima,si sono divertiti molto e anche per noi è stato bello coinvol-gerli e lavorare tui insieme. Le professoresse hanno faoleggere ad ogni gruppo la propria poesia ed è stato fantasticoconquistare il primo posto. Le nostre giovani colleghe, LuciaMoreschini e Lavinia Salinei, sono state molto collaborativeed entusiaste. Ci siamo salutati contenti e abbiamo ricevutocome premio delle gommine a forma di animale.

Arianna Efficace, Flavio Di Pietri, Silvia Rainone, Sofia Margutti

Il 31 Ottobre, nella nostraclasse, sono venuti i ragazzi

della quinta elementare perfare un progetto di orienta-mento per la scuola seconda-ria e per festeggiareHalloween. Li abbiamo ac-colti facendo loro ascoltareuna poesia recitata da noi(ragazzi della 1B) intitolata"The googies are coming”,poi li abbiamo fatti sedere vi-cino a noi per fare un cruci-verba con le parole diHalloween e in un tempostabilito dalla professoressaMarcotulli. Il trio che trovavapiù parole vinceva il numerodi caramelle in base a quanteparole aveva trovato. La nostra classe era addob-bata con un filo che attraver-sava perpendicolarmentel'aula su cui erano appesestampelle decorate a temaHalloween ed ai ragazzi dellaquinta è piaciuto molto. Tutto ciò, non è servito soloper festeggiare Halloween,ma anche per far conoscereai ragazzi della quinta i pro-fessori che avranno il pros-simo anno, se noncambieranno scuola. Noi cisiamo divertiti tantissimo espero tanto anche loro!

Il 31 ottobre i bambini diquinta elementare del no-

stro istituto sono venuti nellascuola secondaria di primogrado per conoscere inse-gnanti ed alunni del ciclo distudi che dovranno affron-tare il prossimo anno.Primache arrivassero i bambini diquinta, abbiamo addobbato,insieme ai ragazzi di primamedia e la nostra insegnantedi inglese, professoressaMarcotulli l’aula con un filocon appese delle grucce coni simboli di Halloween:ragni, zucche e fantasmi fatticon la carta. Abbiamo portato delle cara-melle contenute in una me-ravigliosa zucca e laprofessoressa ha portatodelle schede con i cruciverbain inglese.Poi i bambini sono arrivati eappena sono entrati ab-biamo indossato una ma-schera a forma di zucca eabbiamo recitato loro unafilastrocca in inglese riguar-dante Halloween, ancheloro avevano preparato unapoesia da raccontarci che ri-guardava lo stesso tema, poili abbiamo fatto sedere vi-cino a noi, perché ci sem-brava scortese lasciarli inpiedi, e abbiamo lavoratosul cruciverba, chi trovavapiù parole vinceva le cara-melle e, infine, abbiamo rac-contato loro come funzionala scuola secondaria.Dopo che i bambini se nesono andati è venuta L’inse-gnante di matematica, laprofessoressa Paglioni, e ab-biamo accolto un altrogruppo di bambini e lei haspiegato loro quale argo-mento stavamo facendo, ledivisioni.I bambini sono rimasti col-piti e contenti di quello cheavevamo organizzato.Ed allora vi aspettiamo ilprossimo anno.

A cura della prof. LuanaLori e degli studenti dellaclasse IB e IIIC Medie

Ludovica De Blasio

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Laboratorio CLIL artistico linguistico - Scuola Secondaria di I grado

Halloween in un'ora!

Tuo questo in un'ora quando giovedì 31 oobre i ragazzi dellascuola primaria hanno visitato la secondaria per l'orientamento del

prossimo anno. La nostra classe era addobbata con un filo messo alcentro, dividendola. La professoressa Marcotulli, la nostra coordina-trice, ci aveva fao portare delle stampelle dove appendere le zucche,i pipistrelli e ragnatele finte, mentre il professor Ginesti ci stava pre-parando a cantare una canzoncina per accogliere i gruppi...I ragazzihanno partecipato alle aività svolte in classe tra cui dei giochi in cuic'era competizione, dove si sono divertiti, complimentati con noi, mahanno partecipato anche a una lezione di matematica svolta dalla pro-fessoressa Paglioni dove mostrava loro le espressioni e le divisioni uti-lizzando il metodo della scuola secondaria.Ad Halloween i ragazzi della scuola primaria sono venuti in classe e liabbiamo accolti con una poesia, the goggies are coming e subito dopocon delle schede per divertirli! La classe era addobbata con un filo chesi trovava al centro, dove erano appese delle stampelle spaventose,erano decorate con delle zucche, ragnatele finte e pipistrelli...I ragazzierano rimasti a bocca aperta perché la classe era addobbata moltobene, tuo merito della nostra coordinatrice, la professoressa Mar-cotulli che inoltre aveva messo le caramelle in una zucca dandole aigruppi. Il 5 novembre abbiamo ripresentato ai ragazzi una poesia peròdedicata a Guy Fawkes e abbiamo cantato una canzoncina che avevapreparato il professor Ginesti. I ragazzi si erano posizionati davanti anoi disponendosi in fila. Dopo l'ora dedicata ai giochi c'è stata anchel'ora dedicata a una lezione di matematica svolta dalla professoressaPaglioni, che spiegava le espressioni e le divisioni con il metodo dellascuola secondaria. Gli studenti hanno visitato la scuola media ancheper l'orientamento per l'anno successivo. Con la visita i ragazzi hannoconosciuto gli argomenti che si traeranno alle medie e quindi ancheper vedere se il programma piaceva loro! Quando abbiamo giocato li ab-biamo fai accomodare accanto a noi per non farli rimanere in piedi, cisiamo divertiti e inoltre quando un ragazzo indovinava molte parolesulla scheda riceveva le caramelle del punteggio oenuto!Gli studenti della primaria si sono complimentati con noi perché laclasse era curiosa e spaventosa! Ma dopo di loro abbiamo accolto unaltro gruppo e abbiamo svolto con loro quasi le stesse aività. Noi cisiamo divertiti, sperando che anche i nostri compagni più piccoli sisiano divertiti!

Il 31 ottobre i bambini di quinta della Scuola Primariadel nostro istituto sono venuti nella Scuola Secondariadi primo grado per conoscere insegnanti ed alunni delciclo di studi che dovranno affrontare il prossimo anno.Bigliettini d'invito spaventosi, zucche, ragnetti e ragna-tele finte.

Ginevra Battaglia

p.25 CONVITTO CITTÀ

I ragazzi della classe 3A si sono cimentati nei panni dipiccoli artisti e hanno realizzato delle vere e proprieopere d’arte grazie all’aiuto della professoressa Marco-tulli che ne è stata promotrice. Il progetto in questione èil CLIL ovvero il Contest Language Integred Learning,cioè l’apprendimento integrato in contenuti disciplinariin lingua straniera veicolare. La realizzazione del labo-ratorio artistico è stato diviso in due fasi: nella prima, lavisione di un tutorial, riguardante la rappresentazionedi cani Cubisti, tutto rigorosamente in lingua inglese, enella seconda, la realizzazione dei cani Cubisti. Ne è sca-turita una piacevole e inaspettata esperienza, attra-verso l’arte, la rappresentazione grafica, la creativitàprende forma, rafforzando al contempo l’imprinting divocaboli inglesi.

Picasso DogPicasso DogA cura di Fiorella Marcotulli e Rossella Cerreto

Gioia Moreschini 3A

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p.26 CONVITTO CITTÀ Attività di orientamento della Scuola Secondaria di II grado

Sono trascorsi ap-pena pochi mesidall’inizio del-

l’anno scolastico 2019-2020 e già i nostriragazzi dell'Istituto Al-berghiero hanno iniziatoalla grande con una fre-netica attività che li havisti svolgere servizio diaccoglienza e buffet inoccasione di numerosieventi organizzati dallaScuola e in collabora-zione con importanti Isti-tuzioni nei locali delConvitto.Tra gli eventi più impor-tanti ricordiamo: il Semi-nario Effettivo e Nuovegenerazioni del RotaryClub di Tivoli; i diversiseminari e corsi di ag-giornamento dell'Ordinedegli Avvocati di Tivoli;l'evento regionale dellagiornata Nazionale deltumore al seno metasta-tico organizzato dall'As-s o c i a z i o n e“Abracadabra”; l'incon-tro del Procuratore Na-zionale Antimafia con leForze dell'Ordine delterritorio tiburtino; l'in-contro con la Proloco diMontelibretti per la pre-sentazione dell'olio DOPdella Sabina; la celebra-zione della Festa delleForze Armate: in tutte legiornate suindicate i no-stri giovani studentihanno allestito e offertocolazioni di lavoro, ape-ritivi e ricchi buffet allapresenza di numeroseautorità civili e militariall'interno dei presti-giosi locali del Convitto.Da non dimenticare, in-fine, la straordinaria par-tecipazione, in qualità diospiti, di alcuni studentidel Convitto di Tivoli –indirizzo Alberghiero –

di Marianna Cirillo

CHI BEN COMINCIA...

alla trasmissione televi-siva “L’aria che tira” del4 ottobre u.s., condottada Myrta Merlino, neglistudi di LA7, dove, gui-dati dal prof. More-schini, hanno espresso leproprie opinioni sull’ar-gomento del voto ai se-dicenni, intervenendonella discussione conl’ex Presidente del Con-siglio dei Ministri Enrico

Nelle due foto gli studenti dell’Alberghiero del Convitto di Tivoli che hanno preso parte allatrasmissione televisiva “L’aria che tira” il 4 ottobre 2019 a Roma negli Studi televisivi de La7.Sopra durante un momento di pausa della trasmissione; sotto nella foto di gruppo insieme a

Myrta Merlino.

Letta.Esordio faticoso, quindi,ma entusiasmante e digrande affermazione peril nostro ancora giovaneIstituto Alberghiero, gra-zie anche ai docenti chehanno brillantementepreparato gli allievi, iquali si sono sempre residisponibili con grandespirito di sacrificio.

La notizia dell’invito arrivaall’improvviso e inaspettata,poco più di una dozzina conun prof accompagnatore. Laselezione è complicata equindi si va per conoscenzae merito: chi è al correntedella situazione politica ita-liana? Chi è il Presidente delConsiglio dei ministri? A cheetà si vota? Se ti chiamasseroa votare domani, saprestiorientare la tua scelta? Sele-zionata la ciurma andava or-ganizzata ladocumentazione: docu-menti, nulla osta, entro 24ore. Ma dai non c’è pro-blema, andare in tv da unmomento all’altro che vuoiche sia, speriamo solo chenon dovremo parlare …. Mihanno assicurato di no, altri-menti non vi avrei portato…Comunque a scanso di equi-voci, abbiamo un po’ di oreper prepararci sull’argo-mento. E per fortuna era-vamo pronti!

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ANNO IX N. 25 p.27Attività di orientamento della Scuola Secondaria di II grado

di Marianna Cirillo Un'esperienza da vivere...lontano da casa

Gli alunni delleclassi 3^ Sala, 3^Pasticceria e 4^

Cucina dell’Istituto Alber-ghiero del Convitto Nazio-nale “A. di Savoia” di Tivoli,a partire dal 30 otto-bre2019, hanno partecipatoal progetto con un periododi stage secondo la formuladell’alternanza scuola la-voro per un totale di 160ore per un massimo di 40ore settimanali (di cui mas-simo 8 ore giornaliere)presso strutture ricettive dicomprovata professionalitàcome alberghi e ristorantidi medie e grandi dimen-sioni a tre, quattro o cinquestelle.I referenti dell’Istituto, pre-via riunione con i genitoridegli alunni nella quale èstata espressa la disponibi-lità allo svolgimento del-l’attività anche fuori dallaRegione Lazio, hanno cu-rato e predisposto l’abbi-namento azienda-allievo econcordato il “Progetto for-mativo” per l’inserimentodegli allievi nelle aziendeal fine di organizzare le re-lazioni tra aziende, tiroci-nanti ed Istituzionescolastica per lo sviluppodegli obiettivi didattici, for-mativi e sociali delle atti-vità di stage.Prima di iniziare il progettoogni ragazzo/a ha firmato ilPatto formativo, un docu-mento con cui si è impe-gnato a rispettare le normeantinfortunistiche, di com-portamento e le norme inmateria di privacy e di si-curezza sul lavoro. Corso diformazione di 4 ore sulla si-curezza nei luoghi di lavorocome previsto dalla norma-tiva.L’Istituto Alberghiero di Ti-voli ha collocato i suoi stu-denti presso le migliori

strutture aziendali, alber-ghiere e ristorative se-guendoli con attentotutorato. Nella tabella afianco le strutture a cuisono stati affidati i nostri al-lievi.In questa impegnativa efondamentale fase del loropercorso scolastico gli stu-denti sono entrati in con-tatto diretto con la strutturaospitante conoscendo iltutor esterno (la personache lavora nell’azienda eche si occupa di assisterelo studente durante il pe-riodo di alternanza) e visi-tando l’azienda scelta.L’intero periodo ha rappre-sentato per gli studentiun’opportunità di crescita edi inserimento futuro nelmercato del lavoro per ga-rantire loro un’esperienza“sul campo” e superare ilgap “formativo” tra mondodel lavoro e mondo acca-demico in termini di com-petenze e preparazione:uno scollamento che fino aqualche anno fa caratteriz-zava il sistema italiano erendeva difficile l’inseri-mento lavorativo una voltaterminato il ciclo di studi.I ragazzi dell’Alberghierodel Convitto di Tivoli ave-vano già vissuto negli anniprecedenti esperienze distage presso strutture accu-ratamente selezionate sulterritorio, che hanno contri-buito a far crescere gli al-lievi dal punto di vistaprofessionale e relazionale,ma questo periodo di quat-tro settimane consecutivedi alternanza scuola lavoro,per molti fuori dalla re-gione Lazio, ha offerto lapossibilità a tutti di impa-rare concretamente glistrumenti del “mestiere” inmodo responsabile ed au-tonomo, per la prima volta“lontani da casa”.

LOMBARDIA:Ristorante Al Porto, Ristorante La Barca, Hotel Iseo Lago(Lago d’Iseo)Ristorante LA Pernice (Sulzano)Hotel Exelsior Britannia (Lago di Como)Albergo Le 2 Corti (Como)Hotel Al Veliero (Ponte Vico)Ripamonti (Pieve Emanuele Milano)Langosteria, Langosteria Caffè, Bulgari, The Stage (Milano)

EMILIA ROMAGNA:Living Place Hotel Bologna (Bologna)Hotel Ambasciatori (Castrocaro)

LAZIO:Mc Donald (Capena)Carrefour, Ristorante L'Angolino di Mirko, Agriturismo LaCerra, Pasticceria Roma di Segreti Orlandino (Tivoli)Bisteccheria Da Seghetto e la Sora Ausilia (Vicovaro)

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p.28 CONVITTO CITTÀ Attività di orientamento della Scuola Secondaria di II grado

di Angelo MoreschiniIl gioco delle alterne alternanze

L’alternanza scuola la-voro, denominata oggi

“Percorsi per le compe-tenze trasversali e perl’orientamento” (PCTO), èoggetto di continue discus-sioni politiche, tra quantivorrebbero ridimensionarela misura, quanti vorreb-bero ampliarla e quantivorrebbero eliminarla deltutto. Al di là di chi abbia ra-gione, una cosa è certa, apagare per questa incer-tezza sono gli studenti, chein pochi anni hanno subito,senza poter capire fino infondo, la mutevole rile-vanza di questo progettocurricolare all’interno delloro percorso di studi dellaScuola Secondaria di IIgrado e per di più nell’am-bito dell’esame di stato.La tabella affianco riportauna sintesi dell’evoluzionenormativa.

Mamma mi manchi ...però va bene così!

Daniele Coccia 3A

Ed eccomi qui a scriverenero su bianco la mia

esperienza milanese…Non vorrei parlare del miovissuto lavorativo, bensì diquali sono state le sensazioniprovate a livello sensoriale epsicologico.Noi ragazzi adolescenti, sca-pestrati e anche un po’ irre-sponsabili, ci siamo dovutisubito adattare a ciò che si-gnifica vivere da soli affron-tando la realtà di un adultocon le responsabilità e la co-scienza che nessuno prima diallora aveva avuto.Per quanto riguarda la miapersonale esperienza misono trovato bene, anche se,

stranamente perché nonsono un tipo malinconico,ho avvertito molto l’assenzadella mia famiglia; secondome è una percezione dellamente umana: la nostalgia, ilperdere o modificare le pro-prie abitudini mutandole inaltre che comportano più ri-schi e prese di coscienza.Ebbene sì, anche se può sem-brare strano, eravamo adultia tutti gli effetti.Un altro aspetto toccante èstato quello della condivi-sione: condividere, in quelcontesto, non è una sceltama una strategia ed è statoproprio così! Stando a con-tatto con tante persone,notte e giorno, anche se nonavessi voluto condividere

nulla con nessuno sarebbestato impossibile.Io sono sempre stato del-l’idea che solo chi rischia diallontanarsi avrà la possibi-lità di scoprire quanto lon-tano si può andare. È statoquesto concetto a darmiforza, a farmi pensare cheanche se fisicamente nonavevo accanto nessuno, mo-ralmente e ideologicamenteero carico di energia positivaperché sapevo che tutti i mieicari volevano che io dessi ilmeglio di me.Ma parliamo un po’ di Mi-lano… “Milano, zone belle,bella con la nebbia è un po’come una donna con la ve-letta!” la grande Ornella Va-noni espresse questopensiero che, a parer mio, di-segna come fosse un pittoreun quadro perfetto dellacittà.

I milanesi!? Sono lavoratori,per loro il tempo è denaro,amano l’ufficio e sono unpo’ freddi. Sarà forse perquesto che ho fatto fatica adambientarmi!? Chissà! Peròdevo dire che non sono tutticosì. È bene non generaliz-zare.Per il resto mi ha fatto moltopiacere affinare il rapportocon alcuni ragazzi di scuolacon cui non c’era molta con-fidenza ma che si è creatapoi in quel contesto.Questa esperienza, che miporterò nel cuore insieme atante persone conosciute, miha fatto crescere e capirecom’è realmente il mondofuori.E quindi grazie! Grazie a chimi ha permesso di viverequesta esperienza e a tuttiquelli che hanno contribuitoa renderla indimenticabile!

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ANNO IX N. 25 p.29Attività di orientamento della Scuola Secondaria di II grado

L’Amedeo di Savoia è si-tuato a ridosso delle

mura e dei giardini di Villad’Este, al centro della Cittàsulla piazza principale rag-giunta dai mezzi pubblicidel trasporto su gomma efacilmente raggiungibiledalla stazione ferroviaria diTivoli.Il Convitto ha una strutturaelegante e servizi di qua-lità: mensa ampia e funzio-nale; camere per iconvittori singole e doppie;infrastrutture di rete e am-bienti multimediali con LIMin ogni aula.La storica vocazione turi-stica della Città d’Arte e ilprestigio dell’istituzioneeducativa, vanto della cittàdal 1889, hanno trovato unasintesi perfetta nell’aper-tura dell’Istituto Alber-ghiero del ConvittoNazionale, avvenuta nell’ a.s. 2016/2017.L’Istituto Alberghiero delConvitto ha un carattere in-clusivo, è una istituzionescolastica ideale per ra-gazze e ragazzi, sia per glistudenti che risiedono nelterritorio, che per gli stu-denti di altre aree, anchefuori Regione, che possonofruire ad un prezzo davverocalmierato del servizio diresidenzialità dal Lunedì alVenerdì.La sua offerta formativa,fondata sui principi dell’ac-coglienza turistica e dellepotenzialità agroalimentaridel territorio, si caratterizzaper le molteplici attività dilaboratorio extracurricolariproposte agli studenti, sindalle prime classi, svolte incontesti professionalizzantidi qualità e pregio: sia inConvitto nell’ambito dieventi culturali, sia pressole realtà locali del settoreristorativo. Nell’ambito del progetto diInternazionalizzazione, uno

Vieni a studiare con noi

degli Assi portanti dell’Of-ferta formativa nato dall’in-tesa con l’Istituto Confuciodella Sapienza di Roma, glistudenti frequentano Corsidi Lingua Cinese gratuiticon la prospettiva a breverealizzabile di Scambi cul-turali con pari Istituzioniscolastiche cinesi e Stagedi lavoro estivi in realtà ri-storative e alberghiere, conresidenza nelle Università

di Pechino e Shangay.Inoltre, con l’adesione allaRete Progetto Made in Italyinsieme ad altri Istituti al-berghieri d’Italia già attivinel settore, si aprono nuoveprospettive per la parteci-pazione dei nostri studentialle Settimane Internazio-nali del gusto, alle Fiere In-ternazionali dei vini, agliscambi culturali con istitu-zioni alberghiere di paesi

europei ed extraeuropei. Ilmotore di questa offertaformativa altamente pro-fessionalizzante per i nostristudenti è la collaborazionecon le aziende locali e re-gionali produttrici dei beniche rendono unica l’Italianel mondo: olio d’oliva,vini, olive da tavola, for-maggi, dolci e piatti tipicidella tradizione.

di Angelo Moreschini

Come ogni anno ogni Istituto ha il dovere di pro-grammare le attività di Orientamento a favore deglistudenti a fine corso, che devono passare ad unascuola di grado superiore. Genitori e figli hanno ildiritto sancito dalla Costituzione e dalla legge ordi-naria di poter continuare il percorso di studi se-condo le proprie necessità e virtù. L’ordinamentoscolastico ha il dovere di offrire percorsi scolasticifino all’età dell’obbligo e garantire il diritto allo stu-dio a tutti, senza distinzione alcuna di religione,sesso o razza. Il Convitto di Tivoli per implementare le iscrizionial suo Istituto Alberghiero e permettere a quante piùpersone di conoscerne l’esistenza, il funzionamentoe l’offerta formativa, quest’anno ha messo in attouna triplice strategia. La prima è quella classicadegli Open Day; la seconda è quella di raccoglierel’invito o chiedere di essere invitati presso i plessiscolastici con classi del terzo anno della Secondariadi I grado; la terza è quella di invitare in blocco sco-laresche da scuole secondarie anche piuttosto di-stanti, formando uno o due autobus. In questepagine vedremo cosa succede in ciascuno dei trecasi.

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p.30 CONVITTO CITTÀ OPEN DAY speciale per l’Istituto Alberghiero

Il filo rosso dell’eventoconsisteva nell’aver

messo insieme, in modo di-mostrativo, la vision che ilConvitto persegue, ossiaoperare l’internazionalizza-zione dell’offerta formativaper valorizzare il sistemaItalia, forte di due aspettiprincipali: i beni culturali eartistici testimoniati daidue beni UNESCO e la po-tenza dell’enogastronomianella tradizionale dieta me-diterranea. Da qui la proposta cultu-rale, educativa e formativarivolta agli studenti di unterritorio vasto, che siestende oltre l’area tibur-tina, possibile grazie allapresenza del servizio di re-sidenzialità.L’Open day ha previsto laconsueta visita allo storicoedificio del Convitto Nazio-nale, ai suoi locali e ai suoilaboratori; l’informazionesull’offerta didattica e sulleattività di potenziamentosportivo, logico matema-tico, musicale e linguistico(Aula Confucio per lo stu-dio della lingua cinese). Ma la novità che ha resospeciale l’Open Day del 6novembre, è stata la com-presenza di elementi in-terni ed esterni:l’esibizione del kung fu edella pittura a cura degli al-lievi della prof.ssa Xi Wangdell’Aula Confucio delConvitto, con la preziosapresenza della Direttricedell’Istituto Confucio diRoma, prof.ssa Zang Hong;la dimostrazione di didat-tica laboratoriale preparatadai docenti di Sala-Bar,prof. Nico Maria Di Marino,e di Enogastronomia e pa-sticceria, chef prof. StefanoMerola, nella quale gli stu-denti della classe 2A del-l’alberghiero sono statiimpegnati pienamente; lapartecipazione di impor-

tanti realtà produttive delsettore: le Aziende olearieDOP Sabina del Comune diMontelibretti, con degusta-zione di olio d’oliva e pro-dotti tipici e l’Aziendaelaiotecnica Ficacci Olivedi Castel Madama con de-gustazione di olive da ta-vola.Nell’anti Aula Magna delConvitto il Presidentedell’Associazione Pro Locodi Montelibretti AlbertoBaio ha presentato la XVedizione della manifesta-zione “Pane, olio e…” cheprevedeva altre due gior-nate a Montelibretti, il 17 e24 novembre. Il 24 gli al-lievi dell’Alberghiero, co-

ordinati dal loro professoredi Cucina, lo Chef StefanoMerola, hanno realizzato inloco e presentato la “Ga-nache al cioccolato fon-dente e olio extravergineDOP con cristalli di sale”offerto ai turisti convenuti,nonostante le condizioniclimatiche avverse e a per-sonalità politiche pressol’aula consiliare del Co-mune, presenti per i salutifinali. L’evento è stato ri-preso dalla RAI.La stagione dell’olio è statadunque celebrata anche aTivoli e gli studenti delConvitto e gli ospiti hannoimparato a conoscerne lagrande qualità.

Al pubblico esterno si sonoaggiunte le classi terzedella Scuola Secondariadel Convitto, creando unagiornata di orientamentooltremodo sui generis.L’impegno dei docentidell’Alberghiero e la siner-gia dei partner presenti, haconsentito da un lato l’ap-profondimento e la cono-scenza del prodotto madein Italy, dell’olio di oliva edelle olive da tavola, dal-l’altro mostrato l’orizzontevasto della loro diffusionecommerciale, grazie allostudio della lingua cineseproposta ai nostri studenti.

di Angelo Moreschini eMarianna Cirillo Ganache di cioccolato

...all’oro verdeUna formula che ha suscitato interesse e sorpresoil pubblico intervenuto e che sicuramente sarà ri-petuta anche con partner diversi nei successivi ap-puntamenti di gennaio 2020: Sabato 18 e 25,Domenica 26.Il Convitto scuola pubblica, non migliore dellealtre, ma sicuramente diversa.

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ANNO IX N. 25 p.31Area Internazionalizzazione - Potenziamento lingue straniere

Tra le molteplici espe-rienze che gli studenti

dell’Alberghiero del Con-vitto svolgono, non potevamancare quella realizzata incollaborazione con il Poloculturale Villa d’Este e VillaAdriana. In questo caso adessere sollecitate non sono lecompetenze di sala bar o dienogastronomia bensì quelledi “accoglienza turistica”.Il progetto pone particolarerilevanza all’accoglienza turi-stica in Lingua cinese. In talsenso l’Aula Confucio delC.N. di Tivoli, in virtù dellaConvenzione stipulata il 13novembre 2015 con L’IstitutoConfucio dell’Università laSapienza di Roma, Diparti-mento di studi orientali, hamesso a disposizione un do-cente madrelingua con ilcompito specifico di prepa-rare gli studenti tirocinanti,con un’adeguata program-mazione delle attività d’inse-gnamento, all’esercizio delleattività da svolgere presso ilFront Office/biglietteria epresso il Guardaroba di Villad’Este. Gli studenti potrannoessere impegnati anche nel-l’attività di somministrazionedi questionari al pubblico.Per dare una maggiore com-pletezza al progetto sonostati coinvolti, oltre al do-cente di Accoglienza, i do-centi di lingua inglese efrancese, la cui programma-zione curricolare, parimentialla docente cinese, sarà indi-rizzata prioritariamente asoddisfare gli studenti nel-l’acquisizione delle nozionipiù utili all’approccio con ituristi.Le attività del Tirocinio Cur-ricolare prevedono la turna-zione settimanale di ungruppo di studenti compostodi quattro persone, alternati-vamente impegnati nel FrontOffice e nel Guardaroba.L’orario di servizio previsto ècoerente con le maggiori op-

Non stupirti …se parlo la tua lingua

La crescita considerevole del numero di turistiorientali che visitano la Villa ha generato nella di-rigenza la necessità di una maggiore attenzionealle modalità dell’accoglienza loro riservata. Oc-corre iniziare a conoscere di più, quindi saper te-nere conto della loro cultura e della loro lingua, permeglio mettere a proprio agio i visitatori nella frui-zione del patrimonio artistico e culturale delle VilleUnesco della nostra Città. Da qui l’idea di una col-laborazione con l’Alberghiero del Convitto, i cuistudenti hanno nell’accoglienza turistica una dellemission del percorso di studi, e nella pratica dellalingua cinese una chiave in più da girare per aprirela porta del futuro.

di Angelo Moreschini

portunità di contatto con ilpubblico della Villa, pertantodalle ore 10,00 alle ore13,00 oppure dalle ore 14,30

alle ore 17,30 in base ai flussistagionali legati ai periodidell’anno e alle esigenzedell’organizzazione currico-

lare della Scuola. Sono coin-volti gli studenti che frequen-tano le classi IA, 2A, 3A e 3B.Si prevede inoltre l’impegnodegli studenti tirocinantipresso la Villa anche in ora-rio diverso, in relazione adeventi culturali organizzatidalla Villa, nonché ad eventiculturali organizzati dallaVilla insieme all’Istituto Con-fucio di Roma – Sapienza.L’idea iniziale, così sviluppatae formalizzata poi in unaConvenzione, è stata messaa punto nell’incontro uffi-ciale tra il Direttore del PoloVilla d’Este – Villa Adriana,dott. Andrea Bruciati; il Di-rettore esecutivo dell’IstitutoConfucio, prof. Paolo DeTroia; il Vicerettore del Con-vitto, prof Angelo More-schini.

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