Convitto Citta€¦ · Inevitabile però documentare la rappresentazione teatrale andata in scena...

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C onvitto C itta Una terrazza su Villa d’Este Connessi e Connes si e Condiv i si C ond iv i si

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Page 1: Convitto Citta€¦ · Inevitabile però documentare la rappresentazione teatrale andata in scena nei giorni precedenti il Santo Natale. Pro-tagonista la Scuola Primaria del Convitto,

Convitto Citta’Una terrazza su Villa d’Este

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direttore editoriale

Prof. Rettore Emilio Fatovic

direttore responsabile

Prof. Francesco Alario

direttore di redazione

Prof. Angelo Moreschini

Comitato di redazione

Aniello Ambrosino

Vincenzo Bucciarelli

Jole Capozzi

Mara Falchi

Anna Fradiacono

Francesco Leonardi

Onorio Picardi

Daniela Ronci

Grafica e impaginazione

Angelo Moreschini

Fotografia

Mario Cambise

Antonio Novelli

Hanno collaborato

Marica Ariano

Bruno Censi

Maria Antonietta Ippolito

Nicolina Pandiscia

Emanuela Pascucci

Cristiana Pisanelli

Marco Ravaioli

Mara Salvati

Miryana Scamolla

Cesaretta Terenzi

Maria Ziantoni

editoriale ……………………………………………………............................................3

Angelo Moreschini: La pagina di storia;

internazionalità e multimedialità.......................………....................................................4

Riccardo Cortellessa, Alessandra Giuli, Benedetta Paglia: A tu per tu con il Ministro;

Angelo Moreschini: Connessi e condivisi;

G. Marcangeli, V. Palazzini, M. Moreschini, D. Frisetti, R. Chicca, A. Zollo: Going Local e Eurodesk;

Angelo Moreschini: Copenaghen chiama, Tivoli risponde;

Marco Ravaioli: C’è del marc(i)o in Danimarca;

storia e memoria...................................................………..................................................8

Angelo Moreschini: In viaggio nel tempo;

le feste in maschera..................................................……….............................................12

Ginevra Tomassini:Tra le feste più attese;

Anna Fradiacono: Occhi di bambini;

Rosa Sofia Proietti: Inno ufficiale del Carnevale tiburtino;

Aniello Ambrosino: Maschere nude;

eventi culturali......................................................……….................................................16

Bruno Censi: Volare, nello spazio e... con la fantasia;

Anna Fradiacono: Una rotta sicura;

Carola Picconi e Ludovica Brocchi: Un pomeriggio a Geo&Geo;

laboratori scientifici e letterari.......……………...........................................................18

Aniello Ambrosino: Osservare per imparare;

Aniello Ambrosino: Giornata della memoria;

Vincenzo Bucciarelli: Era Natale;

Vincenzo Bucciarelli: Intervista a Nicoletta Pandiscia e Daniela Ronci;

Rebecca Ulpiani: Cronaca di uno spettacolo;

Daniela Ronci: Il Natale a cena;

Emanuela Pascucci: Il Natale a Messa.

Sommario

Finito di stampare il 21 marzo 2013 da:

Convitto Cittàn.8 marzo 2013

Tutti i numeri di Convitto Città

si possono sfogliare cliccando sul menù principale alla voce

Giornaledal Sito:

www.convittotivoli.it

La Redazione e il Convitto Nazionale augurano ai lettori una Felice Pasqua.

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Magna e al Convitto Vittorio Emanuele II di Roma. I pic-

coli hanno conosciuto “viaggiatori” dello spazio e del mare.

I più grandi hanno ascoltato, con qualche difficoltà ma con

molto interesse, discorsi complessi riguardanti la conquista

duratura della pace sul continente Europeo, il futuro del-

l’Unione e dell’Euro.

Da quest’anno Convitto Città è anche on line. Si possono

sfogliare tutti i numeri del periodico grazie al nuovo sito

internet www.convittotivoli.it, cliccando dal menù princi-

pale la voce Giornale. Inoltre, una parte della redazione si

occupa del Giornale on line: il Convitto quindi fa anche

G.o.l.... nel senso dell’aggiornamento costante delle notizie

relative al mondo della scuola e delle novità amministra-

tive. G.o.l. è subito visibile nell’Home page del Sito.

Periodico del C.N. di Tivoli 3La pagina di storia

Il numero che state sfogliando narra il vissuto scolastico

degli alunni dell’Amedeo di Savoia lungo il corso dei

primi tre mesi del nuovo anno.

Inevitabile però documentare la rappresentazione teatrale

andata in scena nei giorni precedenti il Santo Natale. Pro-

tagonista la Scuola Primaria del Convitto, lo spettacolo,

molto apprezzato, è stato il frutto della dedizione straor-

dinaria dei nostri bambini oltre che dell’impegno di mae-

stre ed educatori nei mesi precedenti.

All’evento più importante dedichiamo naturalmente la co-

pertina, tuttavia non basta. Per il carattere di eccezionalità,

sia in termini di impegno organizzativo e logistico messo

in campo, sia in termini di contenuti espressi dalla mani-

festazione. Per la ricaduta positiva che l’evento avrà nel

futuro della nostra istituzione scolastica. Per il fatto che

siamo certi di aver scritto una nuova pagina di storia, la

prima di un nuovo capitolo. Per questi motivi la redazione

di Convitto Città sta lavorando alla pubblicazione di un

numero speciale dedicato alla inaugurazione di AdA.

Intanto c’è da apprezzare la gioia e i colori che il Carne-

vale anche quest’anno ha portato nelle classi del Convitto.

Dai più piccoli ai più

grandi, tutti hanno vissuto

con entusiasmo le ore dei

preparativi, dei trucchi e

dei travestimenti prima

della festa in maschera.

Curiosità e arricchimento

personale sono stati il filo

conduttore delle esperienze

vissute dagli alunni della

primaria e della seconda-

ria. Negli studi televisivi

RAI, nella nostra Aula

Il Carnevale al Convitto. Alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria in maschera.

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4 CONVITTO CITTA’ n. 8

ConnessiConnessi ee... ... CondivisiCondivisi

a cura di aniello ambrosino

Apprendimento multimediale vuol dire condivisione dei saperi e delle esperienze,permette nuovi modelli di interazione tra docenti e alunni, in connessione tra loroe con altri, in un ambiente classe che va oltre le solide mura della Scuola.

Internazionalità e Multimedialità

Oggi nella nostra scuolaè venuto il Ministro

della Pubblica Istruzionedott. Francesco Profumo perinaugurare A.D.A., un am-biente di apprendimentomultimediale nel quale èpossibile attivare scambi edinterazioni tra insegnanti ealunni.Il Ministro è venuto alle 8:00e alle 8:30 è cominciatal’inaugurazione “Ambientedi Apprendimento multime-diale”. Noi ragazzi delleelementari e delle medieabbiamo potuto seguiredalla classe la cerimonia, at-traverso la Lim dal canalestreaming del nostro nuovosito quanto ripreso in aulamagna da una telecamerafissa. Il coordinatore del-l’evento è stato il prof. An-gelo Moreschini che haanche presentato un videodove racconta in quattro mi-nuti la storia del Convitto.Ho scoperto che l’edificiooriginario era più grande dicom’è oggi, perché il Con-vitto fu bombardato nel1944 durante la secondaguerra mondiale. Nell’AulaMagna c’erano fotografi, co-mandanti, tanti genitori e al-cuni di noi ragazzi. Poinaturalmente sono interve-nuti il Rettore Emilio Fatovic,il ministro Profumo, laprof.ssa Novelli e il Sindaco.Tutti concordi nell’apprez-zare questo nuovo modellodi scuola , che favorisce l'usodi L.I.M e di strumenti al-l'avanguardia e farà in modo

che la scuola riuscirà ad en-trare nello spazio globale edessere in grado di comuni-care con una rete di scuole econdividere il patrimonio di-dattico realizzato.La maestra Mara Falchi diri-geva la Lim con i vari colle-gamenti. La cerimonia èiniziata con l’Inno d’Italiaeseguito dal coro del Con-vitto insieme alla maestraMonia; subito dopo ha

A tu per tu conFrancesco Profumo Ministro della P. I.

preso la parola il nostro Ret-tore che diceva di esseremolto onorato di ricevere ilministro della PubblicaIstruzione nella nostrascuola. Ancora dopo ab-biamo visto due video: unoche parlava della storia delConvitto e l’altro del web2.0. Il Ministro ha conclusola sua visita parlando delnuovo Progetto e dei tabletcon cui presto studieremo.

Infine, il Ministro e il Rettorehanno scoperto la targacommemorativa dell’incon-tro. Un momento importanteper la mia scuola, meritatoperché siamo l’unica scuolain cui in tutte le classi c’è unaLIM ed un computer. Sperotanto che un giorno il Mini-stro torni a trovarci e a por-tarci i tablet.Riccardo CortellessaAlessandra Giuli

di angelo moreschini

L’evento è di quelli straordi-

nari, di quelli che vengono ri-

cordati con una targa in

memoria e narrati poi in una

nuova pagina di storia. Il

Convitto di Tivoli con l’inau-

gurazione di AdA ha potuto

iscriversi di diritto tra quelle

scuole statali che in Italia

hanno intrapreso il cammino

dell’innovazione tecnologica

e di un nuovo modo di prati-

care l’istruzione pubblica.

Protagonisti principali di

questo successo sono il Mi-

nistro Francesco Profumo ed

il Rettore Emilio Fatovic, ma

ad onorare i presenti con il

loro contributo sono interve-

nuti la Dirigente del MIUR

dott.ssa Giovanna Boda, il

Direttore dell’Ufficio Scola-

stico Regionale Maria Mad-

dalena Novelli, il sindaco di

Tivoli Gallotti e l’Ambascia-

tore del Marocco in Italia,

dott. Hassan Abouyoub, affa-

scinato dall’ipotesi di un

liceo internazionale in lingua

araba al Convitto di Tivoli.

La cornice dell’evento è stata

l’Aula Magna del Convitto,

dove un leggero remake

nell’arredo ed una serie di in-

stallazioni multimediali

hanno reso possibile quello

che fino al giorno prima sem-

brava fantascuola. Artefici

dell’allestimento un team or-

ganizzativo composto da

educatori, docenti e ammini-

strativi dell’Amedeo di Sa-

voia i quali, coadiuvati da

colleghi del Vittorio Ema-

nuele II di Roma, con slancio

stacanovista hanno reso pos-

sibile l’evento in circa due

settimane.

Il Rettore Emilio Fatovic e il prof. Angelo Moreschini fanno dono alMinistro Profumo del libro “La storia” del Convitto. Sotto, il Rettore

soddisfatto saluta il pubblico; a destra Martina e Dario leggono i saluti.

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Il 21 febbraio 2012 ab-biamo avuto l’onore di

ospitare una persona moltoimportante: il ministro dellapubblica istruzione dott.Francesco Profumo.L’evento è stato trasmessodall’Aula Magna in video-conferenza con altri convittid’Italia, proprio perché lanostra scuola possiede giàdelle basi tecnologiche pro-iettate sul futuro. Sono dav-vero orgogliosa di far partedi questa scuola e non vor-rei mai andar via, soprat-tutto perché è da tantotempo (sei anni) che tra-scorro la maggior parte delmio tempo in un luogo pri-vilegiato come questo! Laconferenza è iniziata con ungrande applauso all’entratadel nostro Rettore Emilio Fa-tovic. È stato trasmesso unvideo della nostra scuolanel pas-sato, un istituto cheaccoglieva ragazzi orfani oprovenienti da altri paesi, edava loro l’occasione di for-marsi secondo le loro qua-lità. Durante la secondaguerra mondiale sono statidistrutti due terzi del Con-vitto dai bombardamenti.Nel 1966 il Convitto è statoin parte ricostruito e restau-rato, e ri-prese a svolgere lesue attività. Ma torniamo alpresente. Noi tutti dob-biamo essere orgogliosidella nostra scuola perché èuna delle poche in Italia apossedere mezzi tecnolo-gici per svolgere al megliole lezioni. Un altro momentointeressante è stato il docu-mentario tecnologico dellamaestra Mara Falchi, che hapresentato la tecnologiadell’istituto insieme ad al-cuni nostri compagni dellaprima, seconda e terzamedia. Poi finisce la confe-renza, nell’organizzazionedella quale tutti noi ragazziimpegnati abbiamo svoltobene le mansioni assegnate!Benedetta Paglia

All’incontro, ripreso e man-

dato in onda da una camera

fissa collegata ad un p.c.,

hanno assistito collegate in

streaming tutte le classi del

Convitto, ma erano virtual-

mente presenti in sala anche

tutti coloro che da fuori

hanno voluto o potuto se-

guire in diretta l’evento dal

canale streaming del sito

convittotivoli.it i quali dal

conteggio automatico delle

connessioni sono poi risul-

tate essere oltre duecento.

Importanti contributi teorici

e tecnici all’inaugurazione di

AdA sono venuti dagli altri

istituti collegati con le rispet-

tive Classi 2.0 in videoconfe-

renza con l’Aula Magna e il

Centro AdA del nostro Con-

vitto: l’Itis Majorana di

Brindisi, Il Convitto Nazio-

nale Foscarini di Venezia, il

C.N. Umberto I di Torino ed

il Vittorio Emanuele II di

Roma. Sono queste del resto

le scuole italiane che con

maggiore solerzia ed intuito

hanno raccolto le direttive

volute dal Ministro Profumo

ed emanate dal MIUR, oltre

a molti altri istituti che hanno

avviato o stanno per inserire

le proprie classi nel percorso

sperimentale della didattica

multimediale.

Dopo il Coro intonato dagli

alunni della scuola primaria,

accompagnato e diretto dai

maestri Alessio e Monia Sal-

vati, gli alunni Martina Co-

lacci e Dario Irilli hanno

rivolto un saluto ed un rin-

graziamento al Ministro.

Saluto ripreso e rivolto dal

Rettore a tutti i graditi ospiti

intervenuti, testimoni di un

evento che assume un signi-

ficato storico per Tivoli e, più

in generale, un passo avanti

nella sperimentazione della

didattica multimediale per la

scuola italiana.

Poi il convitto si è raccon-

tato, proponendo quattro fil-

mati, brevi ma incisivi, che

segnano profondamente

l’evento, connotandolo per

l’utilizzo efficiente degli

strumenti e per l’efficacia del

messaggio ad essi affidato.

Il collegamento con l’ex aula

informatica al terzo piano del

Convitto, da oggi “CAdAM”,

permette con l’intervento di-

mostrativo di Leonardo Lama-

gna, IaB Sec., a tutti i

convenuti presenti in sala fisi-

camente e virtualmente di ca-

pire in pratica cos’è l’ambiente

di apprendimento.

Dopo il saluto del sindaco

Gallotti sono iniziati collega-

menti con le scuole in video-

conferenza, che silenti fino a

quel momento hanno raccon-

tato la loro esperienza di

Classe 2.0.

Il momento conclusivo è

stato l’intervento del Mini-

stro Profumo, il quale ha pre-

cisato quali sono i termini nei

quali andrebbe continuato e

diffuso il processo di innova-

zione della scuola e delle

università italiane e di quanto

questo processo sia inevita-

bilmente legato all’evolu-

zione tecnologica dei mezzi

di trasmissione e condivi-

sione dei saperi.

Ma in questo processo è im-

portante anche la storia di cia-

scuno di noi, di quello che

siamo e rappresentiamo per

l’istituzione scolastica, in tal

senso il Ministro ha voluto rin-

graziare il Rettore e i suoi col-

laboratori per il libro “La

Storia” del C.N. di Tivoli,

edito dal Convitto stesso nel

2009 in occasione del 120° an-

niversario della sua istituzione.

Il Ministro saluta Leonardo, con iprof. Mara Falchi, referente delprogetto AdA, F. Poggi e GiadaVichi . In basso, la foto con un

gruppo di alunni.

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6 CONVITTO CITTA’ n. 8

a cura di angelo moreschini

Internazionalità e Multimedialità

Dal Going Local all’Eurodesk

Il C.E.S.E. - Comitato Economicoe Sociale Europeo - tra i quali fi-gura il nostro Rettore Emilio Fa-tovic, ha ideato e animatoun’esperienza culturale finaliz-zata ad avviare un dialogo congli studenti sulle ragioni storiche,economiche, politiche e socialiche sono alla base della costru-zione dell'Unione Europea esulle prospettive di una più pro-fonda e reale integrazione tra ipopoli che compongonol’Unione.

Il progetto, in particolare rivoltoal Liceo Classico Europeo delC.N. Roma, è stato aperto anchealle classi terze della secondariadi I° grado del C.N. di Roma e diTivoli e vuole incidere sul saperessere degli studenti, sulla consa-pevolezza della propria identitàdi cittadini europei capaci di “va-lorizzare le differenze” e trovareuna modalità di integrazione trale specificità nazionali e i valorifondanti comuni. E’ un’offerta di educazione allacittadinanza in cui la civitas è lacomune casa europea di cui è ne-cessario conoscere genesi, orga-nizzazione, funzionamento perinteragire e contribuire alla suacrescita. La modalità di approccio ideatadal CESE: “Going Local” consistenella promozione a livello localedei valori dell’U.E. favorendo ilraccordo tra il mondo della scuolae la società civile. Nella fase del Going Local le isti-tuzioni si recano nelle scuole, il-lustrando le tematiche europeenel corso di sei incontri tenuti daesperti consiglieri del CESE. Nellasuccessiva fase dell’Eurodesk, glistudenti vengono ospitati neiluoghi sede delle istituzioni euro-pee, dove prendono forma iprocessi economico-sociali in cuigli studenti sono immersi.

Il relatori, da sinistra il prof.Francesco Alario, il consigliere CESEDaniela Rondinelli, il Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero, il

Rettore Emilio Fatovic, il Rettore del Convitto di Cagliari.

In vista del viaggio a Bruxelles presso le sedi istituzionali dell’Unione Europea,il 16 febbraio scorso una rappresentanza delle terze medie del Convitto di Ti-voli ha assistito presso il Convitto di Roma all’incontro di avvio del percorso“Insieme più… Europa”.

L’Amedeo di Savoia all’ingresso dell’auditorium del Convitto Nazio-

nale “Vittorio Emanuele II” di Roma.

“insieme più... europa” mette in comunicazione il mondo della

scuola e quello della società civile, per approfondire argomenti che

riguardano la collaborazione tra gli stati europei.

Nell’auditorium Giovanni Paolo II° consiglieri e funzionari italiani

del C.E.S.E., il Comitato Economico e Sociale Europeo, di cui è

membro il Rettore del nostro Convitto, prof. Emilio Fatovic. Questi

ha evidenziato l’importanza di essere uniti in un’Europa, perché ci

sostiene anche in tempo di crisi. Questo incontro è stato prezioso

per capire che il futuro dell’Europa dipende da noi giovani ed è no-

stro dovere interessarci a questi argomenti, che ci introdurranno nel

mondo degli adulti. In particolare, mi hanno colpito e incuriosito

le domande poste dai ragazzi del liceo classico europeo di Roma

al Ministro Moavero, relative all’uso dell’Euro o al ritorno alla Lira.

Il Ministro ha affermato l'importanza dell'euro in questo periodo,

aggiungendo che il ritorno alla lira non cambierebbe in meglio le

sorti del nostro paese... Dello stesso tenore il video messaggio del

Vice Presidente del C.E.S.E.Anna Maria Darmanin.

Giulia marcangeli e Valentina palazzini

Dall’incontro abbiamo ricavato

informazioni sicuramente inco-

raggianti in merito a quelle che

dovrebbero essere le future evo-

luzioni della scuola. In partico-

lare, dal prossimo anno

scolastico sarà istituito un liceo

classico europeo, probabilmente

anche qui nel Convitto Nazio-

nale di Tivoli e questo signifi-

cherebbe far entrare la nostra

scuola in un’orbita internazio-

nale. Siamo stati inoltre infor-

mati della decisione del

comitato economico e sociale di

investire 6 miliardi di euro nelle

istituzioni scolastiche.

Durante l’incontro con le istitu-

zioni abbiamo appreso che

anche in questo momento di

profonda crisi economica e so-

ciale, l’Unione Europea è fon-

damentale per la sopravvivenza

degli Stati che la compongono e

se si verificasse un distacco col-

lettivo, esso sarebbe oltremodo

dannoso per gli Stati, ma soprat-

tutto per le popolazioni europee

che ogni giorno di più faticano

a sostenere la concorrenza

estera.

Per il Ministro Moavero la

coesione e la cooperazione tra

le Nazioni è indispensabile

per scongiurare il rischio di

conflitti, non a caso al-

l’Unione Europea è stata pre-

miata con il Nobel per la pace,

perché anche grazie alla sua

istituzione da 60 anni non ci

sono più guerre in Europa.

Ma l’UE è importante e neces-

saria anche per superare la

gravosa crisi economica che

stiamo patendo in questi anni

e per sviluppare in modo ade-

guato le risorse e le potenzia-

lità che i nostri Paesi sono in

grado di offrire.

diego Frisetti, albino zollo,

riccardo Chicca

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Periodico del C.N. di Tivoli 7

Copenaghen chiama, Tivoli risponde

Nella piovosa mattinata di Sabato 26 gennaio 2013 ,una classe del Liceo Aalborghus Gymnasium di Aal-

borg, a Roma nell'ambito dell’attività curricolare di“scambio culturale” con i coetanei del Liceo Europeo delConvitto Vittorio Emanuele II, è stata ospitata e guidatada educatori e docenti del Convitto di Tivoli prima a Pa-lazzo San Bernardino, per il dovuto saluto delle istitu-zioni, poi a Villa d’Este, dove nonostante la pioggia el’attesa è stato possibile visitare le bellezze artistiche al-l’interno del Palazzo d’Este e dare una rapida sbirciata aigiardini ed alle fontane. Fradicia ma soddisfatta la simpaticissima prof.ssa Hoerby,accompagnatrice dei sedici studenti del liceo danese,rientrando all’Amedeo di Savoia per scendere a mensa epranzare insieme a colleghi e studenti di Tivoli e Romaesprimeva in un sorprendente italiano la gioia di esserea Tivoli, una Città d’Arte conosciuta ed apprezzata inDanimarca, grazie alle immagini della natura, del fiumeAniene e delle vestigia classiche immortalate dai pittoridanesi dell’ottocento per i quali, come per gli artisti ditutto il mondo, Tivoli era meta obbligata.Sempre parlando di cultura, a rigor di cronaca va dettoche il personale della mensa scolastica ha ricevuto vivis-simi complimenti dai ragazzi danesi e da quelli dell’Eu-ropeo di Roma, per l’inaspettata qualità delle pietanze,inusuale per una mensa scolastica. A parte il vanto perla cucina della nostra scuola, l’aspetto gastronomico puòessere considerato a pieno titolo materia di scambio ecrescita culturale, attraverso la conoscenza e la condivi-sione delle rispettive tradizioni alimentari e culinarie.In tal senso il Convitto di Tivoli potrebbe avviare unacollaborazione con Istituti statali di tipo alberghiero, i cuiallievi potrebbero svolgere attività di tirocinio all’Ame-deo di Savoia, venendo a contatto anche con studenti edocenti stranieri delle scuole di volta in volta ospiti.È già in queste premesse che possiamo scorgere l’impulsopositivo che il Convitto Nazionale di Tivoli per indu-zione può trasmettere alla sua Città, oggi grazie al le-game con il Vittorio Emanuele di Roma, domani conl’apertura di un liceo internazionale che auto-produca ledinamiche della “mobilità” scolastica per i giovani licealie per gli studenti medi, nell’ambito di un programma diinternazionalizzazione dell’offerta formativa basato sulpotenziamento delle lingue e sulla multimedialità per lacomunicazione a distanza.

...E’ stato chiesto al Ministro Moavero se fosse giusto uscire dal-

l’UE. Egli ci ha spiegato con linguaggio comprensibile l’impor-

tanza di rimanere in Europa e della cooperazione tra gli stati.

Di questo giorno porterò sempre un bel ricordo e spero che l’Eu-

ropa possa crescere con me, avendo sempre presente questa frase:

“prima dì essere cittadini italiani siamo cittadini europei”.

matteo moreschini

Aula Magna, il saluto della Scuola agli studenti. Il Vicerettore prof.Maschietti con le prof.sseE. Sanna del Liceo Europeo del C.N. di

Roma e L. Hoerby del Liceo danese. Sotto, una stampa inerente il pre-mio Nobel per la pace vinto dall’UE.

Mikkel, Magnus, Rasmus, Mathilde, Caroline. Ma che nomi sono,prof? Da dove arrivano?

Lui si chiama Federico, non Orazio (Amleto, atto I, scena IV), fa le medie,ma sta ugualmente scoprendo che esistono più cose in cielo e in terra diquante ne sogni la tua filosofia. Arrivano proprio dalla Danimarca, il Paesepiù meridionale della Scandinavia, dove il 99% della popolazione porta atermine gli studi - e sarà per quello che parlano così bene l’inglese?

Stiamo stabilendo relazioni di buon vicinato con i “gemelli” danesi del Con-vitto, cercando qualche esperienza diretta per i nostri nativi digitali che sco-prono così, tra le altre cose, che questi ragazzi non mangiano soltantokartoffelsalat med asparges, patate e asparagi

Ecco così riemergere i dubbi sull’efficacia della nostra scuola, sullo scolla-mento tra le nostre classi e il “fuori”.

Ma non c’è tempo per queste miserie, comincia a nevicare , siamo intornoallo 0, come lo spread tra i bund tedeschi e i titoli sovrani danesi. Ci raccon-tano che da loro d’inverno fa -20 ma nelle case ci sono 25 gradi, il riscalda-mento è assicurato dalle acque reflue delle fogne , depurate, a 150 eurol’anno in media per famiglia.

Scambio di sguardi con l’altra insegnante di inglese: con buona pace di Am-leto non sembra esserci rimasto granchè di marcio oggi in Danimarca.

Smette di nevicare e aumenta la curiosità, anche per il confronto tra le diverselingue, e un profondo senso di avvilimento ci assale se emergono dubbi dilessico, stile, struttura. “Studiare inglese serve” mi dice complice Federico,che è un po’ pigro e teme però che quando saprà bene l’inglese chissà quantogli toccherà viaggiare.

C’è anche un’altra grammatica nei nostri discorsi, universale, che lasciamoaperta con incontri come questi. Meno evidente, serve a rafforzare il nostrosenso di appartenenza a una comunità che è anche extralinguistica.

C’è del marc(i)o in danimarca...di marco ravaioli

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8 CONVITTO CITTA’ n. 8 Storia e Memoria

Il Convitto Nazionale di Tivoli nacque inca-stonato tra importanti monumenti storici

come il Tempio di Ercole vincitore e Villa d’Este.La posizione salubre e dominante sull’agro ro-mano affascinò il monaco Ignazio di Loyola, chesulle terrazze del Tempio fondò alla metà del 500il “primo Collegio di istruzione retto dai Gesuiti”.Da allora, tranne che in età napoleonica, quasiovunque l’istruzione fu gestita da ordini religiosie destinata a nobili e benestanti. Solo con l’Unitàd’Italia la diffusione dei Convitti Nazionali favorì,oltre alla formazione di una nuova classe diri-gente, la frequenza dei licei da parte di alunniprovenienti dalle province, innescando una certamobilità sociale.A Tivoli in seguito alla legge nazionale sulla con-fisca dei beni religiosi l’Amministrazione decisedi assumere l’onere economico per trasformarel’antica istituzione gesuita in Convitto Comunale.Era il 1881 e a sostenere tale scelta giunse a Tivoliil Ministro della P. I. Paolo Boselli. Fu il punto disvolta per la Città. Egli, come tre secoli primaS.Ignazio di Loyola, rimase incantato dall’amenitàdel luogo ritenendolo ideale per istituirvi un“Convitto laico e nazionale, moderno sia per l’im-postazione culturale che per la struttura architet-tonica che includeva Villa d’Este, qualemeraviglioso parco a servizio del più ampio esontuoso palazzo di studi d’Italia”.L’acquisto di Villa d’Este sfuggì alla comunità ti-burtina, sia per la contesa politica in atto sul con-trollo dell’istruzione, sia per il costo complessivodell’impresa, ma il Convitto Nazionale vi fu co-munque edificato accanto, istituito con Regio De-creto l’8 settembre 1889 ed intitolato all’appenascomparso Amedeo di Savoia Duca d’Aosta.L’edificio era ampio ed elegante e per oltre cin-quant’anni l’istituzione operò bene, acquistò famainternazionale, ospitando giovani di altolocate fa-miglie straniere e svolse un ruolo sociale impor-tante accogliendo bambini orfani e giovani difamiglie disagiate, che poterono così completaregli studi e ambire all’Università.La catastrofe delle Grandi guerre investì ancheTivoli. Durante la I GM persero la vita 10 uomini,tra educatori e convittori, ancora oggi ricordatinel Parco della Rimembranza.

in viaggio nel tempodi angelo moreschini

Il testo è una estrema

sintesi del libro “La Storia”

del C.N. Amedeo di Savoia,

dello stesso autore, ed è tratto

dal video “La Storia”, dispo-

nibile sul canale streaming del

nuovo sito:

www.convittotivoli.it

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Dopo l’8 settembre del ‘43 il Convitto fu occu-pato dai nazifascisti, divenendo così un bersagliodei bombardieri alleati che, infatti, il 26 maggio1944 ne distrussero i due terzi.Solo nel 1966 furono completati i lavori di ricostru-zione e il Convitto, in spazi assai minori, riprese lasua missione, anche se con alterne fortune inun’epoca di profondi cambiamenti della società edegli stili di vita.Negli ultimi anni il Convitto di Tivoli è tornato adessere un punto di riferimento per la vasta comu-nità tiburtina, indirizzando la vita scolastica versol’attenzione ai valori educativi, proponendo unavalida offerta formativa e investendo sulle risorsetecnologiche.Oggi continua la ricerca e l’attuazione delle mi-gliori soluzioni nell’innovazione, nell’istruzione enella formazione del cittadino: la realizzazionequindi di quanto il Ministro Boselli immaginava. Come 124 anni fa l’Istruzione nazionale punta sulpatrimonio culturale e solo Tivoli, insieme a Pe-chino, può vantare due siti Unesco. Così il Convittooggi ha avuto la sua Villa: un click per interagirecon la “digital generation” e il mondo dell’istru-

zione, dell’arte e della cultura internazionale.

in viaggio nel tempo

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10 CONVITTO CITTA’ n. 8

i nastri... con la storiaLe pastoie burocratiche ritardarono per anni

l’avvio della ricostruzione del Convitto. Da unlato le difficoltà del Ministero a destinare fondi;dall’altro la difficile scelta urbanistica tra rico-struire in modo lineare in base alla struttura ori-ginaria o più semplicemente e con meno spesasalvare l’esistente e sopraelevarlo di un piano.Influivano sulla decisione la sistemazione urba-nistica della piazza d’accesso alla città e le esi-genze della Soprintendenza ai beni culturali,attenta all’impatto visivo su Villa d’Este e sulcampanile della chiesa di S. M. Maggiore.Intanto il Commissario straordinario del C.N. diTivoli, il Col. Arturo Astuto, riusciva, coinvol-gendo l’allora Ministro della Pubblica Istru-zione Maria Iervolino - in visita al Convittocon i Direttori Generali Piazza e Prisinzano il 18febbraio 1955 - a riaprire nell’autunno del 1955la scuola elementare nei locali esistenti. A diecianni dalle bombe il C.N. aveva compiuto ilprimo passo verso un ancora incerto futuro.

La decisione sul tipo d’intervento edilizio ar-rivò solo nell’inverno del 1956. La soluzionescelta era la meno costosa per il Governo, matrascurava la coerenza architettonica con Villad’Este e riduceva in sontuosità e in ampiezzal’Amedeo di Savoia. Al Convitto fu concesso solodi edificare nuovi locali sotto il livello strada:quella che oggi è la palestra. Su tali basi il pro-getto definitivo fu approvato il 23 aprile del1958 e solo da allora i lavori poterono iniziare. Asvolgerli fu, curiosamente, l’impresa edile dellafamiglia Conti, la stessa alla quale era stata affi-data la costruzione del Convitto 70 anni prima.Il 1 gennaio 1960 il Ministero decretò la finedella Amministrazione straordinaria e pro-mosse la ricostituzione del Consiglio d’Ammi-nistrazione, presieduto dal Rettore dott.Michele Palma.I nuovi locali così come li conosciamo oggi ven-nero inaugurati il 6 gennaio 1966 alla presenzadel Sottosegretario alla Pubblica IstruzioneMaria Badaloni, nella foto accanto al RettorePalma e a Don Nello del Raso.

18 febbraio 1955

6 gennaio 1966

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i nastri... con la storia

A parziale restauro del Parco della Rimem-branza realizzato nel 1923 e distrutto nel 1944,in occasione dei festeggiamenti del 120°, il Ret-tore prof. Carlo Mercuri ha inaugurato il 6 no-vembre 2010 il Monumento ai caduti della I a

Guerra mondiale, alla presenza del Ministrodella Giustizia Nitto Palma, figlio del Rettoredella ricostruzione Michele Palma ed ex convit-tore dell’Amedeo di Savoia.

Storia e Memoria

Al termine di un lavoro di progettazione, ri-chiesta contributi e realizzazione degli im-pianti multimediali, alla presenzadell’Assessore regionale Gabriella Senti-nelli, il Rettore prof. Carlo Mercuri inaugura il17 aprile 2012 l’installazione delle L.I.M. intutte le classi dell’Istituto.E’ il passo che permetterà all’Amedeo di Savoia,dopo 124 anni di esistenza, di compiere unasvolta innovativa e proporre alla città di Tivoli enon solo un’offerta formativa di prima qualità.

Il nastro per questo momento di svolta lo in-cide il Rettore Reggente prof. Emilio Fatovic. Il 21 febbraio 2013, alla presenza del Ministrodella P.I. Francesco Profumo, delle dirigenti delMIUR Giovanna Boda e dell’USR Maria MaddalenaNovelli, viene inaugurato A.d.A., “ambiente di ap-prendimento”, luogo virtuale e prototipo della“classe del futuro”, base dell’innovativo rapporto

interattivo tra docente e discente.

6 novembre 2010

17 aprile 2012

21 febbraio 2013

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Come tutti gli anni la mia scuola organizza la festa di Carne-vale. Ognuno di noi bambini si è mascherato come più gli pia-ceva. C'erano maschere come Dracula, Minnie, le damine, ungrappolo d'uva, gli Indiani, Pinocchio, una confezione di caffè,Trilly...Io quest'anno mi sono vestita da clown e, mentre ero nel sa-lone, mi sono accorta che l'animatore era vestito proprio comeme. Alla festa c'erano due simpatici animatori che con le lorosimpatiche battute ci hanno fatto divertire. All'interno del sa-lone hanno preparato un ricco buffet con pizze varie, patatine,frappe, panini e bevande. Io ho assaggiato un po' di tutto edera tutto molto buono. Alla fine della festa c'è stata la pre-miazione della maschera più bella e simpatica. Il premio per lapiù bella lo ha vinto una bambina vestita da torta, mentre lamaschera più simpatica è risultata il vestito da spaventapasseridi un bambino. Grazie al Convitto abbiamo passato un bellissimopomeriggio.

a cura di anna Fradiacono

Il Carnevale12 CONVITTO CITTA’ n. 8

Tra le feste più attese

È tornato carnevale a rallegrare i cuorCarnevale ogni scherzo valeTivoli è tutta in festa trabocca il buon umorCanti suoni tripudio di color!Carnevale tu sei la gioventùChe ti sfugge e non ritorna più.

Re tu sei dell’allegriaRe tu sei d’ogni folliaCarnevale Tivoli vuol gioirCarnevale è lecito impazzirDegli amanti intrecci i cuorTu sei la festa dell’amor.

Da Santacroce al Colle risuona la canzonCarnevale ogni scherzo vale.Perfino le cascate han più armonioso il suonCarnevale re dei buontempon!Via sorridi pupetta del mio cuortogli oggi la maschera del dolorfai brillar quegli occhi neriper un anno più severi!

Belli, brutti, vecchi e gioventùesser lieti vogliamo e nulla più.Sí, capir ora dobbiamche il domani non conosciam!

Le immagini di queste pagine sono relative alla festa in ma-

schera della Scuola Primaria del Convitto, organizzata da

insegnanti ed educatori nella sala mensa della scuola. I

bambini sono stati truccati e mascherati nelle classi con

l’intervento degli stessi genitori: il divertimento è stato col-

lettivo, una festa nella festa.

Ginevra Tomassini IIIaA

Inno ufficiale del Carnevale tiburtino

Ricerca di Rosa Sofia Proietti IIIa B

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Occhi di bambini

Quella di Carnevale è, per noi bambini, una delle feste piùattese. Anche quest’anno abbiamo aspettato con ansia ilgiorno che avremmo festeggiato a scuola, infatti festeg-giare insieme a tutti i compagni ha un sapore speciale.Ognuno di noi ha potuto immaginare, per un giorno, diessere un supereroe o una principessa, tutti i bambinihanno indossato maschere bellissime, nella sala dellafesta giravano Batman, Spiderman, Zorro, la principessaMulan o Aurora, che emozione!Quel giorno l’atmosfera era festosa già dal mattino equando siamo andati a prendere lo zucchero filato la no-stra gioia è esplosa.Quando siamo scesi nella mensa dove abbiamo festeg-giato, ci siamo accorti che la sala dove avevamo man-giato poco prima era stata trasformata in una vera saladelle feste.C’erano tantissimi bambini, nell’aria allegria e felicità,stelle filanti e suoni di ogni genere.Gli animatori sono stati bravissimi, tutti i bambini sonostati a guardare con entusiasmo le magie che hanno pre-sentato coinvolgendo anche alcuni di noi.Infine non dimenticheremo certo la ricca merenda cheabbiamo trovato, con dolcetti e pizza farcita a volontà.Insomma, anche quest’anno la festa di Carnevale è statabellissima e tutti, proprio tutti, non vediamo l’ora chearrivi l’anno prossimo per festeggiare ancora.

Periodico del C.N. di Tivoli 13

il raCConto della iiab

Ho vissuto tante emozioni alla festa di Carnevale qui alConvitto! Io ero vestita da Giapponese. Abbiamo ballato eci siamo divertiti ma soprattutto abbiamo riso e scher-zato. Camilla Carbone

Io alla festa di Carnevale mi sono divertita un mondo! C’eraun signore che ha fatto il mago:ha chiamato tre bambini eha messo a ognuno un bicchiere sulla testa, poi ha versatodell’acqua: improvvisamente MAGIA! L’acqua era diventatacolorata! Crielesi Alicei

Il giorno della festa di Carnevale ci siamo mascherati: era-vamo tutti ansiosi di scendere! Io ero vestita da dama.Che giornata speciale! Tutto era colorato e gioioso. Ma…la sorpresa più grande... indovinate! il nostro compagno diclasse Rosario ha vinto il premio per la maschera più ori-ginale: era vestito da spaventapasseri. Vettori Carolina

L’8 febbraio al Convitto si è festeggiato il Carnevale. Lafesta era nel salone della mensa: c’erano trucchi di magiae noi ballavamo, giocavamo e se volevamo prendevamo qual-cosa da mangiare o da bere. Alla fine hanno dato anchedue premi:uno alla maschera più originale ad un maschio euno a una femmina. Ha vinto il nostro compagno di classeRosario e Beatrice della IVA. Amicizia Lucrezia

A Carnevale abbiamo festeggiato nel salone della mensa.C’erano tante maschere: chi era vestito da Spider-man,che da Capitan Uncino, chi da Super Mario… C’erano anchedue clown e una marionetta che ci hanno fatto dei giochidivertenti. Io non ero mascherato ma mi sono divertito lostesso. Lucci Riccardo

il raCConto della iiaa

Qui a fianco, perfettamente mimetizzate tra i bambini, le maestre Anto-

nia Carlucci, Rita Procaccianti e Rosaria Battisti.

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La festa in maschera14 CONVITTO CITTA’ n. 8

I bambini premiati dal Vicerettore con tar-ghe ricordo come migliori maschere del Car-nevale 2013: sopra Rosario Costanzo IIaA, a

fianco Beatrice Alloisi IVaA.

LE mASChERINE

Carnevale, CarnevaleTutti a scuolaAl ConvittoA festeggiare!Quante belle mascherineTutte insiemeFan le birichine!I bambiniTutti eroiLe fatineSon le bambine!Che allegria!Che confusione!Quanti sorrisiSui nostri visi,Eh...Siam sicuriChe da grandiIl cuore ricorderàQuesta rumorosa felicità!

Alunni della IIa C

Disegni di Brocchi Lavinia eCamilla Torrenti. Nella pa-gina a fianco un’immagine

della festa in maschera dellaScuola Secondaria.

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Il 1 febbraio le classi IIIaA e IIIaB e l’intera sezione C della scuola mediadel convitto accompagnate dalle prof.sse Luana Lori, Giada Vichi, Marghe-rita Dante e Marica Ariano si sono recate al Teatro Giuseppetti per assi-stere alla rappresentazione teatrale Maschere Nude di Pier FrancescoSenarica. Lo spettacolo è composto da due atti unici, rispettivamente ilBellavita di Pirandello e l'Orso di Cèchov. Il titolo dell’opera è ripreso di-rettamente dalla raccolta degli scritti teatrali di Pirandello.

Periodico del C.N. di Tivoli 15

Maschere

nudeIl primo atto è incentratosulla figura del pasticcereBellavita, un deboleometto che ha sopportatoper lunghi anni l'aperta, esenza ritegno, relazioneadulterina della bella espregiudicata moglie con ilnotaio Denora. Morta lamoglie traditrice è giuntal'ora della vendetta perBellavita: egli però, sem-plice e umile pasticcere,non può scontrarsi aper-tamente con il ricco e po-tente notaio e alloraescogita un meccanismoper coprirlo di ridicolo agliocchi della gente. Parato alutto coglierà ogni occa-sione per mostrare il suoaffetto per il notaio concui vorrà condividere ildolore per la perdita delladonna amata da entrambi.Il notaio non può respin-gerlo apertamente per-ché sa di essere in tortocon Bellavita, né può ne-gare ciò che tutti sanno.Inutilmente tenterà di li-berarsi dalla soffocantee grottesca presenza diBellavita che singhioz-zando lo implora di nonabbandonarlo nel mo-mento del comune dolore.Il secondo atto intitolatoL'Orso, scritto da Cèchovnel 1888, narra della ve-dova Elena Ivanova Po-povna, una donna che sirinchiude nella villa dicampagna per mantenereil lutto a vita per il maritoe a suo modo rimanerglifedele. Ad un certo puntodella commedia entra inscena l'ex ufficiale di ar-tiglieria Smirnov chechiede a Elena la restitu-zione di una somma che ilmarito gli doveva. Ladonna prende tempo fino acedere alle lusinghe diSmirnov, innamorando-sene.

Questo spettacolo in due atti mi è piaciuto molto per la scelta delle due operescritte da due degli esponenti più importanti del teatro del 1900. Entrambi hannolo scopo di mettere in risalto come a volte i sentimenti possano essere manipolatidalla mente umana. Nel caso di Bellavita il rispetto è stato usato come arma discherno, mentre ne l’Orso di Cechov i due rivali sul punto di uccidersi si sono ri-trovati l’uno nelle braccia dell’altro. Alessandro V. Veroli

Il primo atto ( Bellavita ) non mi ha particolarmente colpito perchè non sono riu-scito a percepire il significato del dramma che stavano rappresentando anche segli attori erano molto bravi nella recitazione. Il secondo atto (L’Orso) invece era più adatto ai ragazzi della nostra età, per-tanto è stato più coinvolgente e appassionante, abbiamo riso immedesimandocinelle parti degli attori.Comunque ho notato che, anche se la scenografia era semplice, rendeva benel’atmosfera del tempo in cui si narrano le novelle con un ottima regia seppur senzaun vero sottofondo musicale.L’intera rappresentazione teatrale mi è piaciuta per la bravura degli attori. Lorenzo Rosati

I due atti unici mi hanno abbastanza appassionato perché è bello vedere dellepersone che hanno la capacità di recitare bene anche delle parti difficili. Gli au-tori, in questo caso, hanno scelto di narrare i fatti in prima persona e senzanarratore. Questa scelta, secondo me, è giusta perché così il pubblico non siconfonde per ascoltare due voci. Usano un linguaggio comprensibile, con periodibrevi e molti dialoghi recitati abbastanza lentamente. Questo spettacolo mi èpiaciuto, come anche lo stile con cui è stato recitato, ma non ha suscitato in medelle emozioni particolari. Mi ha fatto riflettere sul fatto che, in questi anni,molte persone soprattutto sposate si tradiscono per altre, ma non mi ha insegnatoniente di nuovo visto che, come ho detto prima, questo tema è molto sentito econosciuto da tutti. Francesca Vincenzi

Anche se ho trovato il finale del secondo atto (L’Orso) un po’ scontato, entrambiquesti atti unici mi sono piaciuti molto poiché sono riusciti a coniugare la serietàdel tema con buon umore e divertimento, grazie anche alle capacità della compa-gnia teatrale. Inoltre il linguaggio utilizzato dagli attori, benché non molto comuneoggi, era semplice e non ho avuto difficoltà a capirlo! Sara Chicarella

Secondo me questo spettacolo nei due atti è stato bellissimo, soprattutto perchéla musica era giusta per le scene che facevano, poi per i costumi perché eranoappropriati alla rappresentazione dell’ epoca, ma soprattutto perché gli attorierano molto preparati e pure molto simpatici nelle scene in cui facevano ridere.Meucci Simone

La trama

a cura di aniello ambrosino

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di bruno Censi

16 CONVITTO CITTA’ n. 8 Eventi culturali

Convitto di Roma, per scat-tare una foto con l’astronautaLuca Parmitano, col Rettoredel Convitto di Roma ed at-tuale Reggente del Convittodi Tivoli prof. Emilio Fatovice con altre illustri autorità.L’entusiasmo dei nostri bam-bini è stato massimo quandosi sono trovati a tu per tu conun personaggio che nel loroinconscio rappresenta uneroe che vola tra le stelle.La foto così scattata verràportata in orbita dall’astro-nauta, il quale durante la suamissione nello spazio si faràscattare una foto accanto allafoto che vi mostriamo in que-sta pagina, la quale volerà li-bera dalla gravità all’internodell’abitacolo della navicella.Dopo questa emozionanteesperienza i bambini sonostati ospitati a pranzo pressoil Convitto di Roma e succes-sivamente sono tornati a Ti-voli. Giunti in classe i bambinihanno voluto riprodurre condei disegni ciò che nel loroimmaginario questa espe-rienza ha lasciato. Sicura-mente sarà un bel ricordo chetra qualche anno li farà sen-tire testimoni di un avveni-mento forse oggi nonconsapevolmente valutato.

Volare, nello spazio e... con la fantasia

Mercoledì 20 febbraio 2013 la IaB della Scuola primaria del Convitto Nazionale diTivoli, accompagnata dai loro insegnanti Rita Procaccianti e Bruno Censi e dalla co-ordinatrice delle insegnanti della scuola primaria, Mara Salvati, si è recata presso ilConvitto Nazionale diRoma per prendere partealla manifestazione inonore dell’astronauta ita-liano Luca Parmitano checon la missione “VOLARE”si recherà nello spazio abordo di una Soyuz da finemaggio e per sei mesi sog-giornerà nella Stazione Or-bitale dove effettuerànumerose sperimentazioni.

disegno di Alessia Carosi

disegno di Roberta Rasteanu

disegno di Poggi Ginevra

Nell'Aula Magna del Convitto, il 5 Marzo 2013, si è te-nuta una conferenza sulla sicurezza in strada e inmare. Il capitano di vascello comandante Nicola Guzzi,accolto dalla collaboratrice del Rettore, insegnanteMara Salvati, ha incontrato gli alunni delle classi diScuola Primaria.La Marina Militare e l' Anmi (Associazione NazionaleMarinai d'Italia), rappresentata dal capitano Guzzi,da anni curano la campagna di sensibilizzazione nellescuole "Segui una rotta sicura". Alla conferenza hannodapprima partecipato gli alunni delle classi prime e se-conde, a seguire quelli delle classi terze, quarte equinte. Il capitano Guzzi ha sottolineato l'importanzadi rivolgersi agli studenti delle scuole, il futuro dellanostra società. La sicurezza deve essere un costantetema di discussione, deve inoltre coinvolgere soprat-tutto i giovani, solo così si può ridurre quel numeroterribile di morti e feriti sulle strade. L'attenzionedegli alunni è stata subito catturata da un video suglieffetti dell'alcol nei giovani automobilisti. Il capitanoha poi affrontato i pericoli che devono evitare gli au-tomobilisti, i motociclisti, i ciclisti ed i pedoni. Per cia-scuna delle categorie si sono ricordate le semplici mavitali regole di sicurezza come l'uso della cintura, delcasco, il gesto, a volte necessario, di un pedone chealza la mano per attraversare sulle strisce, verso unautomobilista distratto...Per finire, il capitano ha parlato della sicurezza inmare, anche in questo caso le regole sono semplici, ma

Ibambini sono stati ospiti,presso l’auditorium del

C.N. di Roma, della cerimo-nia per la presentazione allastampa ed alle T.V., nazionalie locali, dell’astronauta LucaParmitano che ha rilasciatonumerose interviste circa lamissione nello spazio chedovrà affrontare. La nostra classe, poi, è statainvitata sul palco, assieme adun’altra prima elementare del

Una rotta sicuradi anna Fradiacono

Foto di gruppo dell’astronauta con il Rettore e gli alunni dei due convitti.

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Periodico del C.N. di Tivoli 17Un pomeriggio a geo&geo

Alcuni momenti della perma-

nenza degli studenti nella sala di

registrazione.

Vorremmo raccontarvidella nostra visita alla

RAI di via Teulada(RM) il 26febbraio scorso per parteci-pare alla diretta di GEO & GEO.Il viaggio è stato un po’lungo, ma le nostre prof.hanno contribuito a renderlosuper divertente. Appena ar-rivati abbiamo aspettatoqualche minuto, ma presto cihanno accolto all’interno conun delizioso spuntino!Purtroppo a causa delle ele-zioni non siamo potuti an-dare in diretta, ma abbiamoregistrato tre puntate di GEOScienza ed abbiamo visitatogli studi televisivi dovec’erano gli strumenti percreare gli effetti speciali.Dopo aver atteso qualche mi-nuto, ci hanno invitato a se-guirli verso gli studi diregistrazione. L’attesa primache si accendessero le teleca-mere era davvero eccitantee... quando ci hanno dettoche stavano per registrare...nessuno di noi credeva fossevero; mai avremmo pensatodi stare davanti a delle teleca-mere della RAI: a GEO & GEO.La prima puntata che ab-biamo registrato è stata unpo’ noiosa perché parlava deipoli magnetici, che non ab-biamo ancora studiato.Invece la seconda ha colpitotutti quanti, perché parlava diconcetti quali la fosforescenzae la fluorescenza che ci hannoaffascinato. Siamo riuscite adavere un’intervista esclusivada un’ospite della puntata.L’esperta ci ha spiegato molte

cose e la sua intervista iniziacosì:

L’intervista all’esperta“...Le sostanze che cono-sciamo assorbono la luce, al-cune di queste sono in gradodi riemettere la luce chehanno assorbito, cioè riemet-tere l’energia in più chehanno, attraverso una nuovaemissione di luce che sichiama fluorescenza. Moltospesso per vederla si deve uti-lizzare una lampada a raggiultravioletti, cioè dobbiamoeccitare le molecole con que-sta luce. Quando le molecoleriemettono la luce abbiamola fluorescenza...Una di que-ste sostanze si trova nell’ac-qua tonica, il CHININO, chela rende fluorescente. Anchegli evidenziatori hanno que-sta proprietà...”

La terza puntata è stata inte-ressante perché parlava deidiversi tipi di terreno e dicome mantenere il propriobalcone o il proprio giardinosempre fiorito.Siamo anche riuscite ad averel’intervista di un operatoredel comparto audio, eccola:

L’intervista al tecnico audio“... Questo studio si chiamaregia televisiva ed è compo-sta dalla regia video e audio,esse sono quasi sempre adia-centi. Su un macchinario,chiamato banco audio, cisono alcuni bottoncini, chia-mati dosatori. Ad inizio annosi inseriscono i sottofondinello “strano macchinario”,attraverso il “jack panel”. Se-guendo la trasmissione e uti-lizzando questi sofisticatistrumenti si è in grado di ge-stire completamente l’audio

di Carola picconi e ludovica brocchi

della trasmissione.”Rapite dall’idea che eravamo inRAI, ci siamo sentite parte delsistema e ci siamo improvvisategiornaliste per un pomeriggio,abbiamo così intervistato tuttiquelli che si rendevano dispo-nibili per riportare a tutti la no-stra esperienza in modoentusiasmante. Questa è stata la nostra gior-nata in studio e siamo certeche nessuno dei nostri com-pagni di classe la dimenti-cherà mai, esattamente comenoi!

Due inviate speciali della IIaA raccontano con allegria e acutezzal’esperienza negli studi della celebre trasmissione televisiva di Rai 3.

vanno diffuse e affrontate continuamente per essereassorbite dalle nuove generazioni: il bagno lontano daipasti è un suggerimento noto a tutti i bambini, pochiperò sanno dei pericoli delle bevande ghiacciate equasi nessuno sa che nelle immersioni si dovrebbe es-sere sempre in due...Alcuni alunni delle varie classi sono intervenuti dandoil loro contributo, ma tutti vanno elogiati per l'atten-zione ed il coinvolgimento mostrati. Al capitano NicolaGuzzi rivolgiamo un ringraziamento sincero con l'im-pegno di seguire la rotta sicura che ci ha indicato.

L’Ammiraglio attorniato dai bambini e dalla maestra Mara Salvati

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18 CONVITTO CITTA’ n. 8 Laboratori scientifici e leerari

La prof.ssa Miryana Scamolla con la classe 1aC e la prof.ssa Marica Ariano con laIaA, nel corso dell’anno scolastico hanno svolto una serie di esperimenti in laborato-rio con i quali ogni alunno ha potuto riscontrare “dal vivo” quanto appreso dal libroe sviluppare un minimo di pratica nell’uso degli strumenti di ricerca a disposizione.

osservare per imparare

Allestimento vetrini e os-servazione al microsco-pio, ingrandita 400 volte

di:• lieviti ( il lievito di birra èstato spalmato sul vetrinoportaoggetti e, dopo averaggiunto una goccia d’ac-qua, è stato posizionato ilvetrini coprioggetti)• protozoi (sono stato “alle-vati” mettendo in un barat-tolo di vetro un po’ di erba eacqua in un luogo poco as-solato)• muffe (prelevate da unostrato formatosi alla superfi-cie di un barattolo di mar-mellata)

La professoressa presauna bottiglia vi ha messo

due cucchiai di zucchero, uncucchiaio di lievito di birrae versato mezzo litro d’ac-qua, poi ha infilato un pal-loncino sull’imboccaturadella bottiglia fissandolocon un elastico. Infine laprofessoressa ha agitato labottiglia per poi riportarlain classe assicurandoci cheentro breve tempo la rea-zione chimica in corsoavrebbe prodotto effettisorprendenti. In effetti giàqualche ora più tardi ab-biamo osservato che il pal-loncino si era gonfiato...illievito aveva trasformato lozucchero in alcol e anidridecarbonica che, essendo ungas ha fatto gonfiare il pal-loncino! L’attività in laboratorio èproseguita con lo studiodelle parti costitutive delmicroscopio ottico e con l’il-lustrazione del contributoche la sua invenzione haportato alla scienza e so-prattutto alla conoscenzadei viventi.Si è passati successiva-mente all’osservazione dialcuni vetrini di cui due inparticolare hanno suscitatocuriosità. Un alunno allavolta si è posizionato al mi-croscopio ha effettuato lasua osservazione e avendola possibilità di cambiarel’ingrandimento per notarela differenza di risoluzione.Siamo stati molto colpiti dal-l’osservazione dell’idra, unpiccolo organismo di acquadolce appartenente al phy-lum Cnidari della classe

Hydrozoa, di cui abbiamovisto la gemma prodotta dalsuo che staccandosi ne per-mette la riproduzione ases-suata.Anche l’osservazione delParamecium, microrgani-smo appartenente al regnodei protisti e alla classe deiciliati, è stata sorprendente,potendo constatare i varicomponenti all’internodella cellula e le ciglia at-torno al microrganismo cheavevano precedentementevisto nelle immagini dellibro di scienze.Benedetta Paglia

La professoressa ha pre-parato il microscopio

per farci vedere alcuneforme di vita…quando ètoccato a me ero moltoemozionata perché nonavevo mai visto dentro unmicroscopio vero tutti queiminuscoli organismi. Inoltreabbiamo avuto modo di os-servare e descrivere ancheun’idra. Considero questaesperienza in laboratoriomolto importante e non ladimenticherò facilmente”.Denise Pirazzoli

• cellule vegetali di una fo-glia (con le pinzette è statasollevata la pellicola più su-perficiale che è stata postasul vetrino)• cellule vegetali della pel-licola di cipolla (stesso pro-cedimento) • cellula animale della mu-cosa boccale (con uno stuz-zicadenti è stato “grattato”l’interno della cavità oraledi un alunno ed è statoposto il tutto sul vetrino).

In laboratorio abbiamo lapossibilità di approfon-

dire gli argomenti trattati inclasse con più strumenti. Ilmicroscopio per osservarepiccole cellule animali e ve-getali, organismi primitivi emicrorganismi. Le reazionichimiche, ad esempio tra ilbicarbonato di sodio el'aceto. Sono rimasto moltoentusiasta di questo labora-torio e spero di utilizzarlospesso, in modo utile ed ef-ficace per comprendere ifenomeni fisici e chimicipresenti in natura.Paolo Marchetti

Con queste esperienzeho imparato che uno

scienziato per scoprirequalcosa può servirsi anche

a cura di aniello ambrosino

Alcune fasi degli esperimenti. Sotto,

la prof.ssa Ariano. Sopra la prof.ssa

Scamolla.

IL RACCoNTo

ESPERIMENTI

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Periodico del C.N. di Tivoli 19

Il 27 gennaio 2013 anche il Convitto insieme atante altre scuole sul territorio nazionale ha com-memorato la Shoah nell’intento di ricordare unodei momenti più oscuri della storia d’Europa pernon permettere che la tragedia dell’olocaustopossa venir dimenticata.

Il Giorno della Memoria,non è stato vissuto al Con-vitto come sempliceevento commemorativo,bensì come momento di-dattico di riflessione. Tra-mite la visione del notofilm “Il bambino con il pi-giama a righe” la profes-soressa Erminia Palombiha inteso sensibilizzaregli allievi sulle dimen-sioni della tragedia attra-verso la toccante storiadei due bambini protago-nisti: Bruno, il figlio deldirettore di un campo diconcentramento nazista eShmuel, uno dei suoi piùgiovani internati. Nono-stante la distanza fisica eantropologica apparente-mente incolmabile, fra idue nasce una singolareamicizia, capace di durarefino alla fine, quando Brunoper aiutare il suo amicoebreo a ritrovare i genitoriindossa la divisa da dete-nuto e, introdottosi nelcampo, viene scambiatoper un prigioniero e assas-sinato insieme a Shmuel inuna camera a gas. I ragazzi hanno seguitocon attenzione le vicendedel film ed invitati a com-mentarlo hanno dimo-strato di aver intuito ladimensione dell’immanetragedia che abbattutasi suun popolo lo ha quasi can-cellato, ricavandoneun’immagine degli aspettipiù brutali della naturaumana, ma anche quellipiù nobili come quello diun’amicizia che persiste aprezzo della vita.I commenti al film.

a cura di aniello ambrosino

Il bambino col pigiama a righe credo sia uno di quei filmdi cui anche se conosci la trama, speri sempre che abbiaun finale diverso dalla scena orribile in cui i due bimbimuoiono in quel modo così atroce.Quando lo abbiamo guardato in classe per me era la se-conda volta e non avrei voluto rivederne la fine che, inmodo particolare, mi è rimasta impressa nella mente.Questo film mette in scena una nemesi, ovvero una ven-detta in cui l’autore vuole far provare al nazista le emo-zioni causate da un dolore simile alla perdita di un figlioo di un qualsiasi parente. Un aiuto a non dimenticare esoprattutto a far sì che l’uomo non ripeta tali errori im-perdonabili.Daria Vescovi

Vedendo il film ho provatotristezza e tenerezza. Tri-stezza per le atrocità com-messe ai danni degli ebreie per la fine di Bruno eShmuel. Tenerezza e com-mozione perché ho vistonascere un’amicizia fradue bambini molto di-versi.Russo Maria Francesca

Il film ha provocato in me commozione, tristezza e parte-cipazione al dolore di tante persone che hanno soffertosenza avere alcuna colpa se non quella di essere ebrei.Non è facile immaginare una vita dietro le sbarre per mo-tivi religiosi oppure essere uccisi per essi. Il padre diBruno dopo tanto dolore inferto agli altri riceve lo stessotrattamento perdendo il suo amato figlio. Egli perde lasua guerra proprio con le stesse armi che ha sempreusato e finalmente, secondo me, ha realizzato la crudeltàdei suoi gesti. Marta Simon

In me questo film ha suscitato una tristezza pazzesca, mami ha fatto capire che era tutto vero, gli Ebrei sono mortisenza avere delle spiegazioni, tutte quelle famiglie di-strutte in un campo di sterminio.Il film mi ha fatto capire ancora di più la necessità di ri-spettare le culture più diverse e di mantenere la pace frai popoli. Inoltre nel commentare la scena finale credo cheil bambino abbia fatto un gesto meraviglioso, perché puressendo per lui vietato decide di entrare nel campo diconcentramento e di aiutare il suo nuovo amico a ritro-vare suo padre… è stata una grande impresa, non era fa-cile! Giusy Leggeri

Giornata della Memoria

Una scena del film

di semplicissimi materiali oalimenti come una cipolla.Io credo che ogni personapotrebbe scoprire qualcosadi molto importante, perchédurante la giornata ci suc-cedono molte cose, quindise in un posticino tranquilloti metti a pensare potrestiscoprire qualcosa.Per questo motivo non vor-rei studiare solo con il libro,ma anche sperimentando.Maria Celeste Tomei

Ame piace tanto andarein laboratorio scienti-

fico.Mi piace vedere gli or-ganismi al microscopio osemplicemente vederli dalvivo.Ho fatto tanti esperimenticon la mia classe, ma quelloche mi è piaciuto di più èstato quando abbiamo vistola cellula vegetale della fo-glia di Aloe, estratta da unapianta grassa. Mi è piaciutoanche perché, quell'esperi-mento l'abbiamo fatto io e lamia amica Alice.Ogni volta che andiamo in la-boratorio, dobbiamo fare unarelazione per la professo-ressa, che riassume il nostrolavoro. La relazione fa capirealla professoressa se noistessi abbiamo capito cosaabbiamo fatto in laboratorioscientifico, ed è meglio cosìperché se la professoressa sirende conto che non ab-biamo capito quello che ab-biamo fatto in laboratorio celo rispiega così abbiamo tuttele cose in chiaro.Gaia Naplone

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Il Natale è bello a casa, malo è pure a scuola. Ogni

anno infatti noi bambini pre-pariamo uno spettacolo per inostri cari per donare il no-stro messaggio d'amore.Quanto lavoro... Memoriz-zare le parti, imparare le can-zoni e i balli, continuare astudiare...Però si fa tutto con felicità.Nello spettacolo "C'era unavolta, a Natale..." i bambinidelle terze interpretavano Pi-nocchio. C'erano tanti Pinoc-chio, i grilli, i gatti, le volpi, lemarionette, Mangiafuoco,Geppetto e naturalmente lefate. Il nostro copione raccontavache i personaggi delle fiabeerano stati licenziati e comeal solito il gatto e la volpe vo-levano sfruttare a loro van-taggio la situazione.Pinocchio però, aiutato daigrilli e dalle fate, ha risolto ilproblema. I nostri balletti e lenostre canzoni erano moltobelli e coinvolgenti e ci siamodivertiti tanto ad interpre-tarli. Quest'anno siamo cresciuti,non ci siamo vergognati astare sul palco e abbiamofatto del nostro meglio. Era-vamo tutti emozionati e cibatteva forte il cuore quandosiamo entrati in scena. Lemaestre Nicoletta, Anna, Eli-sabetta ed Emanuela hannodetto che ogni anno siamosempre più bravi. Alunni delle classi IIIaA-IIIaB

Pinocchio a Natale

20 CONVITTO CITTA’ n. 8 Laboratori scientifici e leerari

...ERA NATALECirca trecento bambini della scuola primaria sono stati protagonistidel tradizionale spettacolo di fine anno al teatro Giuseppetti di tivoli.Un modo per volare nel mondo incantato delle favole con il gioco delteatro. la favola più bella resta sempre il messaggio d’amore, di soli-darietà e di amicizia che si può ritrovare nel sorriso dei bambini.di Vincenzo bucciarelli

Giovedì 20 dicembre 2012

tutti gli alunni delle

classi della scuola primaria, in

totale 287 bambine e bambini,

hanno dato vita al tradizionale

spettacolo di Natale che anche

quest’anno si è svolto al Ci-

nema Teatro Giuseppetti di Ti-

voli alla presenza del Vice

Rettore prof. Maurizio Ma-

schietti e dei genitori degli

alunni protagonisti. Lo spetta-

colo è strutturato in cinque

momenti che si associano a

cinque favole diverse, sulle

quali ogni modulo della

scuola primaria recita e canta

una determinata favola, sof-

fermandosi sulla morale.

I bambini delle classi quinte

sono stati i principali protago-

nisti avendo svolto anche il

ruolo di presentatori delle fa-

vole andate in scena. Nell’or-

dine, si sono esibite le classi

quarte con la favola del “Gatto

con gli stivali”, le classi terze

con “Pinocchio”, le classi se-

conde con “Cenerentola”, le

classi prime con “la piccola

fiammiferaia” e per ultime le

classi quinte con la favola

“Peter Pan”.

Tutti gli alunni delle varie

classi si sono alternati sul

palco per interpretare canzoni

natalizie, coinvolti in molte co-

reografie che illustravano le

caratteristiche delle favole alle

quali facevano riferimento.

Le insegnanti Pandiscia e

Ronci sono state coadiuvate

nella realizzazione dello spet-

tacolo natalizio da tutte le

altre insegnanti della scuola

primaria, dalla coreografa dei

balletti Alice Ballini, dagli

educatori che hanno realizzato

la scenografia: Picardi, Poggi,

Alfani, Bernardini, Medaglia,

Censi e Russo; dall’educatore

Leonardi in qualità di tecnico

del suono e delle musiche,

dalla signora Cesaretta Te-

renzi del personale A.T.A. e

dallo scrivente per gli aspetti

organizzativi.

Bravissimi già nelle prove

prima dello spettacolo, i pic-

coli attori visibilmente soddi-

sfatti hanno salutato il

numeroso pubblico presente

con un arrivederci al prossimo

Natale.

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Pinocchio a Natale

Sin da ottobre le insegnantiavevano deciso il tema della

recita di Natale. La maestra Pandiscia ha propo-sto il tema delle fiabe, dal titolo" C' era una volta, a Natale..."Parlava degli editori che non vo-levano piú produrre libri di fiabeperché i bambini non li legge-vano in quanto preferivano i vi-deogiochi. Le fiabe secondo mesono speciali perché ci fanno so-gnare e ci insegnano la vita.Quale modo migliore c'é per vi-vere la vita reale se non so-gnando in quella fantastica?Le nostre insegnanti ci hanno co-municato che noi avremmo in-terpretato la favola di Peter Pan.Ero molto felice perché la favoladi Peter Pan mi piace moltissimo!Poi le maestre hanno riunito VAe VB per assegnare le parti a cia-scuno di noi: c' erano i pirati, ibimbi sperduti, due Wendy, duePeter Pan, Trilly, Capitan Uncinoe il coccodrillo. Io ho interpre-tato una bimba sperduta e di-cevo anche questa battuta:- Mase siamo venuti su quest' isola, èperché qui non ci sono i pro-blemi della vita reale!Il maestro Francesco si occupavadelle musiche, con la coreografaAlice abbiamo provato i balletti

Lo spettacolo di Nataleè stato bellissimo!

Anche se… devo dire laverità, io avrei voluto es-sere Cenerentola! Perònon m’importa perché Ce-nerentola era la mia amicadel cuore! E poi io ero lasua sorellina che non eranemmeno gelosa e malva-gia come nel film, vero? Lucrezia Amicizia IIaA

ANatale abbiamo recitato alTeatro Giuseppetti uno

spettacolo sulle fiabe. La nostraclasse ha rappresentato la fiabadi Cenerentola. Io ho fatto laparte del cavaliere e mi è pia-ciuto molto interpretare que-sto personaggio. C’era tantissima gente ad as-sistere, anche i miei genitori!È stato emozionante e cihanno applaudito tantissimo. Cappuccini Mattia IIaA

Periodico del C.N. di Tivoli 21

e con le maestre Mara, Daniela,Elisabetta e Emanuela prova-vamo i dialoghi.Finalmente il giorno della recitaè arrivato: ero molto emozio-nata. Il mattino del 20 dicembreabbiamo cominciato con leprove generali. Dopo il pranzo,aiutati dalle mamme, ci siamovestiti e truccati. Quando è arri-vato il nostro turno ci siamo in-camminati verso il teatro;Martina e Federica hanno pre-sentato e poi siamo entrati inscena. Mi sono divertita moltoed è stato uno dei giorni più belli

della mia vita.Ci hanno applaudito moltissimoe certe persone si sono purecommosse. Alla fine hanno fattosalire sul palco anche la maestraMargherita che lo scorso anno èandata in pensione, tutti noi l'ab-biamo abbracciata e ci siamocommossi. Tutti i nostri familiarici hanno fatto i complimenti.Questa recita è la più bella cheio abbia fatto in cinque anni! Rebecca Ulpiani VaA.

Cronaca di uno spettacolo

In queste pagine, alcune scene dello spettacolo. Sopra, i prof. Onorio

Picardi e Fabrizio Poggi, che hanno ideato e realizzato la scenografia.

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22 CONVITTO CITTA’ n. 8

Intervista a Nicolina Pandiscia e Daniela Ronci

Laboratori scientifici e leerari

Il Natale acena

Il 19 dicembre 2012 nella no-stra scuola, come ogni anno,si è svolta la cena di Natale.È consuetudine, in questa oc-casione, salutare gli alunnidelle classi V che stanno perconcludere la loro avventuranella Scuola Primaria, periniziarla nella Secondaria.Alla presenza del nuovo Ret-tore, prof. Emilio Fatovic, delVice Rettore, prof. MaurizioMaschietti, degli insegnanti,degli educatori, del SignorSindaco Sandro Gallotti e dimolti altri ospiti, con un po'di malinconia, per l'assenzadel Rettore precedente, prof.Carlo Mercuri, i bambinihanno voluto ringraziare lagrande famiglia del Con-vitto, riunita ancora unavolta ripercorrendo insiemei Natali passati. Si sono perciò esibiti in unmedley di canzoni delle re-cite precedenti che tocca-vano vari temi: la pace, ilNatale nel mondo, i festeg-giamenti avvenuti in occa-sione dei 150 anni dell' Unitàd'Italia (con la marcia deiBersaglieri attraverso labreccia di Porta Pia), il Na-tale in veste rock and roll.Alla fine, per salutare tutti ipresenti, ricordando il verospirito del Natale, un'alunnaha concluso con queste pa-role di Madre Teresa: Conti-nuate a riempire il lumed'amore e vedrete quanto èdolce il Dio che amate.

La sala durante la cena. Il tavolo centrale ospita i bambini delle Ve. Do-centi e genitori sono disposti nei tavoli intorno. Sotto, il personale di sala

con i cuochi del Convitto: Rossano Tambone, Giuseppe Tomeo e dietroLeonardo Olivieri. Per il loro lavoro l’alunna mostra alto gradimento.

Il tema scelto per lo spet-tacolo è stato quello dellefavole. Il perché lo hannospiegato le insegnanti re-ferenti del “Progetto Na-tale 2012”. Nel contesto del progettoeducativo la favola è consi-derata ed utilizzata comemomento pedagogico fon-damentale perché educa aivalori e aiuta i bambini adaffrontare le difficoltà dellavita offrendo loro una moda-lità di controllo sulle pro-prie pulsioni ed eventiesterni.

La favola può essere con-siderata un mezzo validoper indirizzare i bambinisulle giuste scelte dafare?Certamente, la favola è unostrumento molto utile per-ché i personaggi aiutano ibambini a distinguere ilgiusto dallo sbagliato. La va-lenza formativa ed educa-tiva della favola è quella difavorire il superamentodelle paure e dei conflitti in-teriori dei bambini. La rap-presentazione teatrale aiutail bambino a mettere inscena paure e timori chenon riuscirebbe ad espri-mere in altro modo. Delresto è Rodari ad affermareche “la fantasia non è sem-plice evasione, ma uno stru-mento della mente, capacedi esprimere e formare unapersonalità più ricca”.

Visti l’impegno e l’entu-siasmo espresso, anche ibambini concordano conRodari.Recitare ha permesso aibambini di vivere il mondo

incantato delle favole; hapermesso loro di giocarecon la fantasia; ha sicura-mente contribuito ad affinarela conoscenza della musica.Ma soprattutto, lavoraresulla rappresentazionedelle fiabe classiche ha

portato alla conferma che lafavola più bella resta sem-pre il messaggio d’amore,di solidarietà e di amicizia,che il Natale ci rinnova dasempre e che si può ritro-vare nel sorriso dei bam-bini.

di Vincenzo bucciarelli

di daniela ronci

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Il Natale amessa

Lunedì 17 Dicembre 2012 tuttii semiconvittori delle scuole

primaria e secondaria di primogrado interne al Convitto, unita-mente a tutti i loro insegnantihanno partecipato alla celebra-zione eucaristica in occasionedelle festività natalizie presso laChiesa di San Biagio. Molti i ge-nitori intervenuti nonostantefosse giorno lavorativo, i qualinon hanno voluto mancare que-sto appuntamento che si va con-solidando anno dopo annocome uno degli eventi tradizio-nali della famiglia del ConvittoNazionale “Amedeo di Savoia”di Tivoli. In effetti si tratta di unadelle giornate speciali che lascuola dedica alla celebrazionedel Natale, un momento di ri-flessione sul significato più pro-fondo della festa cristiana.

di emanuela pascucci

Mancavano pochi giorni aNatale e uno dei momenti

più belli stava per arrivare: tuttinoi bambini del Convitto era-vamo pronti e pieni di entusia-smo perché dovevamopartecipare alla Messa di Natalein una delle Chiese più belle di Ti-voli. Tutta la scuola si era prepa-rata con molta cura; la maestra ciaveva parlato del re Erode, inuna delle sue lezioni: credo cheoggi, come al tempo di Gesù, esi-stano degli “Erode di turno” chevogliono stravolgere il senso delNatale. Ma è proprio grazie aibambini che la poesia del Natalenon finirà mai! Durante la Messaabbiamo intonato “Tu scendidalle stelle”: anche se era unpoco stonato, è sempre un dolcecanto. Penso che, come ognianno, è stata una ricca esperienzaper noi bambini e per le maestre. Ludovica Missori 4aB

E’ un appuntamento impor-tante perché è emozionante

andare a Messa con tutti i mieicompagni di scuola. E poi è cosìbello sfilare per le strade dellacittà tutti insieme! Sentire le vocidei compagni che si alternano almicrofono della Chiesa per leg-gere preghiere e letture… vederlisfilare con i doni sotto gli occhi diuna folla di grandi e piccini ciemoziona, ci fa sentire per unmomento più vicini a Gesù. Lorenzo Panattoni Riccardo Piccone 4aB

Il Rettore Fatovic ha raccon-tato di quando era bam-

bino, si è emozionato nelricordare quando frequentavail Convitto della sua città edella famiglia che lo accolseamorevolmente per le feste diNatale. Ci ha commossomolto e ci ha fatto capire cheil Natale non è solo ricevere,soprattutto è donare. Sara NapoleoniLeonardo Iovenitti 4aA

LE RIFLESSIONI DEI BAMBINI

Il parroco della Chiesa di SanBiagio, Don Ciro Zeno, che hacelebrato la S. Messa, ha volutorinnovare anche quest’anno lasua ospitalità e ha lasciato cheogni spazio disponibile dellaChiesa fosse invaso da numero-sissimi bambini e ragazzi, i qualihanno collaborato attivamentealla preparazione e all’anima-zione della liturgia; anche i mae-stri Monia ed Alessio Salvatierano, come tradizione, alla

guida del Coro del Convitto. Tra gli ospiti intervenuti il Co-mandante della Compagnia deiCarabinieri di Tivoli, Cap. Ma-nuela Rocca, accompagnata dalLuogotenente Torti, oltre natu-ralmente al Rettore, Prof. EmilioFatovic e al Vice Rettore, Prof.Maurizio Maschietti. E’ stata cer-tamente un’ottima occasione dicrescita e di consolidamento dialcuni dei principi fondamentalidella nostra tradizione cristiana.

Il Rettore al tavolo con i membri del C.d.A del Convitto; sotto, saggi ar-tistici degli alunni. Sopra, il Coro durante la cerimonia; in copertina, il

Rettore con il Capitano dei Carabinieri E. Rocca ed il Vicerettore.

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Stelle...di NataleNatale è...Regalare un sorriso,Aprire il cuore, Tendere gentilmente lamano...Emozionarsi... recitandoUna dolce poesiaA mamma e papà,meravigliarsi davantiAlle Stelle lucentiPer poi...

Convitto Città

...Per poiPrenderle e donarleAl mondoE renderlo più bello E più giusto.Alunni della IIaC