Una terrazza su Villa d’Este - Convitto Nazionale Tivoli

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Convitto Citta MuLtIMEDIALItà E INtErNAzIONALItà Intervista al Vicereore Cerimonia dell’ Alzabandiera Scambio culturale Open day Internazionalità e Multimedialità Laboratori scientifici e leerari Una terrazza su Villa d’Este

Transcript of Una terrazza su Villa d’Este - Convitto Nazionale Tivoli

Convitto Citta’

MuLtIMedIALItà

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Una terrazza su Villa d’Este

Direttore editoriale

prof. Rettore Emilio Fatovic

Direttore responsabile

prof. Francesco Alario

Direttore di redazione

prof. Angelo Moreschini

Comitato di redazione

Aniello AmbrosinoVincenzo Bucciarelli Jole CapozziMara FalchiAnna FradiaconoFrancesco LeonardiOnorio PicardiDaniela Ronci

Grafica e impaginazione

Angelo Moreschini

Fotografia

Aniello AmbrosinoVincenzo BucciarelliMario CambiseVittorio Desideri

Hanno collaborato

Marica ArianoCathy FarfaraMichela MoltoniStefania ProiettiMarco RavaioliEleonora RellaMara SalvatiMiryana ScamollaCesaretta TerenziMaria Ziantoni

Disegno in copertina: Alessandro Carotenuto e Daniel D’Angelo, IIIB sc. sec.Editoriale ……………………………………………………............................3

Angelo Moreschini: Nell’anno di svolta;

Intervista al Vicerettore Maurizio Maschietti....……….................................4

Angelo Moreschini: Un impegno full time;

La Cerimonia dell’Alzabandiera.......……………….......................................6

Aniello Ambrosino: Quest’anno si punta in alto;

Angelo Moreschini: Parola di Rettore;

Scambi culturali...............................................................................................10

Daniela Ronci: Il Convitto dà il benvenuto ai “Piccoli ambasciatori cinesi”;

Open day............................................................................................................12

Aniello Ambrosino: Scuola aperta... all’innovazione;

Jole Capozzi: Professionalità e passione;

Vincenzo Bucciarelli: Sport e cultura nel Semiconvitto;

Internazionalità e Multimedialità....................................................................16

Angelo Moreschini: Convitto, una re@ltà 2.0. Intervista all’Ins.te Mara Falchi;

Eleonora Rella: Vive la Francophonie!;

Proietti Stefania e Moltoni Daniela: Più forza allo studio delle lingue;

Marco Ravaioli: Il segreto è la semplicità;

Anna Fradiacono: Impressioni... di Primaria importanza;

Laboratori scientifici e letterari.........................................................................20

Aniello Ambrosino: Per un giorno a lezione insieme;

Anna Fradiacono e Daniela Ronci: Intervista all’Ins.te Maria Ziantoni;Jole Capozzi: Il Semiconvitto a pranzo. Intervista a Daniela De Minici;Daniela Ronci: Maestri d’alimentazione;

Viaggi Culturali................................................................................................24

Michela Ambrosio e Marianna Parisi: Printemps à Bruxelles;

Emma Garvey e Federica Fulli: Europe’s political bodies in Brussels

Sommario del n.7

Natale 2012

Finito di stampare il 19 dicembre 2012 da:

prezioso tesoro, che va difeso e onorato da tutti co-loro che hanno contribuito alla rinascita del Con-vitto di Tivoli in questi ultimi sei anni, con laprofessionalità e l’impegno che hanno sempre con-traddistinto gli operatori dell’Amedeo di Savoia.E la migliore difesa è l’attacco. Il Rettore Fatovic sipresenta all’ancora smarrito pubblico di docenti in-segnanti educatori, con un programma già ben de-lineato, con obiettivi chiari quanto ambiziosi.

C’è da lavorare come e più di prima ed è ciò cheraccontiamo nel numero sette del periodico chestate legendo. Giunto al quarto anno di attività Con-

vitto Città rientra nel nuovo Piano dell’Offerta for-mativa d’Istituto tra le attività scolastiche portatricidi innovazione e coinvolgimento verticale di tutti igradi della scuola. Quest’anno infatti il giornale siarricchisce della versione on line, all’interno delnuovo sito di cui il Convitto di Tivoli si sta dotando.Si offre così ai giovani redattori e collaboratori lapossibilità di misurarsi con gli strumenti del gior-nalista in un ambiente multimediale e linguistico. Per gli allievi del Convitto elaborare testi descrittivio poesie in una lingua europea fornisce l’occasioneper familiarizzare con questi idiomi e rafforzare lostudio avviato a livello didattico con la presenza del-l’insegnante madrelingua.Convitto Città on line e su carta è uno dei tre aspettidel potenziamento multimediale che l’istituzionepersegue: occupa una sezione del rinnovando sitowww.convittoditivoli.it, interfaccia rapida e traspa-rente per i rapporti nell’ambito della scuola e diquesta con il mondo esterno; si inserisce nel quadrodella cosiddetta Scuol@ 2.0, piattaforma multime-diale per una didattica da svolgere nell’ambiente diapprendimento innovativo per eccellenza, il web.

Internazionalità, apertura al mondo a partire dallostudio delle lingue e multimedialità, tecnologia e in-novazione dei metodi d’insegnamento, sono i con-tenuti con i quali il Convitto di Tivoli lancia la sfidaalla complessità del mondo dell’istruzione, dove lascelta di ridurre le spese per la scuola pubblica nonpuò e non deve fare il paio con la rinuncia ad offrireun’istruzione adeguata alle necessità dei nostri gio-vani.Buona lettura e buon 2013.

A.M.

Periodico del C.N. di Tivoli 3

nell’anno di svolta

La redazione di Convitto Città e l’intero personale

dell’Amedeo di Savoia esprimono il saluto e l’augurio

di un felice Natale agli alunni del Convitto, alle loro

famiglie ed alla cittadinanza di Tivoli.

In piena estate è giunta in Convitto la clamorosanotizia del “dimensionamento” del nostro Istituto.

Improvvisamente l’Amedeo di Savoia dopo oltre120 anni di onorato servizio perde la titolarità delRettore e del dirigente amministrativo, entrambisostituiti con incarico di reggenza da un Dirigentescolastico ed un Dsga condivisi con altri istituti.

Il 3 settembre nel primo “Collegio integrato” ilConvitto di Tivoli incontra e conosce il Rettore delConvitto Vittorio Emanuele II di Roma, il prof. Emi-lio Fatovic, incaricato dal Ministero pochi giorniprima di tenere la Reggenza su Tivoli. In quellastessa occasione c’è il saluto dell’ormai ex Rettoreprof. Carlo Mercuri, seduto al fianco del suo suc-cessore. Tutta una storia sembra incredibilmenteaver termine.Ma non può esserci spazio oltre quella sala, oltrequella mattina, per l’emozione ed il rincresci-mento. Avviene il passaggio delle consegne e unattimo dopo tutto sembra ricominciare. L’Istitu-zione educativa che la Città di Tivoli ha imparato aconoscere in questi ultimi anni non deve deludere;il grande lavoro svolto dal Rettore Mercuri è un

L’editoriale

4 CONVITTO CITTA’ n. 7 Intervista al Vicereore

UN IMpegNO fUll TIMe

A cura di Angelo Moreschini

Negli anni della dire-

zione dell’ex Rettore

Mercuri, lei ha sempre

svolto un lavoro di rac-

cordo tra la presidenza, le

scuole e le famiglie, ge-

stendo le dinamiche quo-

tidiane della vita del

Convitto e lavorando in

modo infaticabile dalla

mattina alla sera.

Oggi si trova a gestire le

stesse dinamiche, ma con

la differenza che ha anche

il peso della decisione,

quindi della responsabi-

lità di un dirigente.

Come vive questa impor-

tante quanto delicata

esperienza?

Quest’anno per volontà delRettore Fatovic, che ringra-zio, ho ricevuto l’incarico diCollaboratore Vicario per ilSemiconvitto. Il ruolo asse-gnatomi comporta l’assun-zione di molteresponsabilità in relazionealle continue e spesso im-portanti decisioni da pren-dere.Ogni giorno si rivolgono ame tutti coloro che operanoall’interno della scuola: ge-nitori, alunni, insegnanti eciascuno di essi mi rappre-senta sempre una difficoltào un problema che deve es-sere prontamente risolto.Certamente, in questo im-pegno quotidiano, mi èmolto utile l’esperienza ma-turata nei sei anni da Vice-rettore al fianco del Rettoreprof. Mercuri, che saluto eringrazio.Spero, infine, di esseresempre sostenuto nel-l’espletamento di questodifficile lavoro dalla fidu-cia delle famiglie.

Quali sono i punti di forza

del Convitto di Tivoli 2012

– 2013 e i punti di debo-

lezza?

Uno dei punti di forza delnostro Convitto, come inpassato, è costituita dallabuona organizzazione in-terna dei vari settori, scola-stico, amministrativo e delpersonale di servizio, edalla certezza delle regoleche governano la vita dellascuola.Ogni alunno sa che il suocomportamento deve es-sere coerente con tali re-gole per ottenere buonirisultati e per conseguireuna preparazione adeguataal grado di difficoltà che in-contrerà nella vita. Certa-

mente anche noi, educatorie docenti, dobbiamo conti-nuare ad essere validi puntidi riferimento per i discentied operare in sinergia, se-condo un livello integrato dicompetenze che sappia of-frire una risposta adeguataalle sempre più complessedinamiche dell’educazionenella società odierna.Un punto di debolezza og-gettivo del nostro Istituto èinvece la limitata disponibi-lità di spazi ricreativi afronte della crescente do-manda d’iscrizione, a mag-gior ragione in prospettivadi un ampliamento dell’of-ferta scolastica al secondogrado della scuola seconda-ria, possibile ed auspicabile

a breve termine. Ma su que-sto il Rettore Fatovic sta giàlavorando ed è a buonpunto la definizione diun’adeguata anzi ottima so-luzione.

Rispetto alle innovazioni

introdotte quest’anno nel-

l’offerta formativa d’Isti-

tuto, che feedback riceve

dai studenti e dal perso-

nale docente ed educa-

tivo?

Sicuramente il Piano dell’of-ferta formativa proposto nelcorrente anno scolastico, in-sieme al Progetto educativod’Istituto, strumento norma-tivo fondamentale dellaprogrammazione delle atti-vità del Semiconvitto, con-tengono progetti ediniziative di grande qualitàe ad alto contenuto innova-tivo, del tutto all’altezza amio avviso di risponderealle aspettative delle fami-glie che scelgono il nostroConvitto, nel quale la per-manenza si protrae fino alleore 17.00 per la Scuola Pri-maria e fino alle 18 per laSecondaria di primo grado.Rispetto alla qualità dell’of-ferta formativa ed educativaè importante sottolineare lapeculiarità dell’istituzionepubblica Convitto proprionell’aspetto che vede inse-gnanti, docenti ed educatoriciascuno nella propria auto-nomia d’insegnamento,operare con modalità inte-grate, per cui il temposcuola curricolare ed iltempo del semiconvittoperdono la loro connota-zione statica e separata perassumere una dimensioneaperta, adeguata alle ne-

Maurizio Maschietti, già studente semiconvittore, poi Istitutore e, a coro-

namento di tanti anni di onorato servizio arriva l’incarico di Vicario del

Rettore. Quando il Convitto entra nel cuore.

Periodico del C.N. di Tivoli 5

13 settembre 2012. È un mattino fresco, per la piog-gia della trascorsa notte, che sveglia gli alunni delConvitto Nazionale di Tivoli. La scuola però, allegrae colorata, attende i bambini.Gli alunni più grandi, alle ore 8, entrano timorosi edemozionati. Qualcuno confessa di non aver dormitoo di aver saltato la colazione, ma tutti sono consape-voli e fieri di essere un anno più grandi. Alle 10 peròl'atmosfera diventa elettrizzante, infatti sonopronti a fare il loro ingresso a scuola i più piccoli, glialunni delle classi prime. Bellissimi nelle loro diviseufficiali, con gli occhi splendenti, forse un po' lucidi,entrano in aula magna con i loro genitori. È un mo-mento importante che verrà ricordato forse pertutta la vita. È il primo passo nella crescita e nellaformazione dell'individuo e del cittadino, la scuoladel Convitto istruirà, ma soprattutto educherà unanuova generazione di bambini. Il collaboratore delRettore con funzione vicaria, prof. Maurizio Ma-schietti, li accoglie con sguardo e parole rassicuranti,soffermandosi sui valori su cui il Convitto si fonda.Il Vice Rettore, alla presenza dell' insegnante confunzione vicaria della scuola primaria, Mara Salvati,presenta il team docente composto dalle insegnantiAntonia Carlucci, Rita Procaccianti, Rosaria Battistie dagli educatori Bruno Censi, Vincenzo Bucciarelli eJole Capozzi. Le maestre e gli educatori, sorridenti,si rivolgono alle famiglie e ai bambini augurando loroun felicissimo anno scolastico. I tre gruppi di alunni,chiamati dalle rispettive maestre poi scendono nelleaule. Il percorso verso le classi è accompagnato dalvocio allegro e fiducioso dei piccoli studenti. Un sor-riso, un bel bacio ai genitori e ...via! La scuola comincia.

Primo giorno di scuola

Anna Fradiacono

L’accoglienza dei bambini che iniziano il percorso dellaPrimaria è sempre un evento delicato e dolce. Lo ricor-diamo così, con parole ancora calde dopo tre mesi.

cessità di un’offerta forma-tiva ricca di attività linguisti-che e multimediali. Perquesto mi aspetto una ri-sposta entusiasta da partedegli studenti mentre daparte del personale educa-tivo e docente semplice-mente una continuitàdell’agire cooperativo che,ripeto, al di là delle innova-zioni, in Convitto c’è semprestata.

Sono previsti interventi

strutturali all’interno del-

l’edificio, sia per comple-

tare l’adeguamento agli

standard di sicurezza, sia

per organizzare al meglio

aule e spazi ricreativi in

vista dell’auspicata aper-

tura di un liceo interna-

zionale e della

conseguente ripresa della

residenzialità del Con-

vitto. In cosa consistono?

Sono stati previsti molti im-portanti interventi struttu-rali proprio per miglioraregli aspetti della sicurezza edella funzionalità deglispazi. Ad esempio è già in

corso d’opera la “messa insicurezza” dei cornicionidella facciata principaledell’edificio.Altri importanti lavori sonostati programmati per ilmese di giugno, alla chiu-sura delle scuole, e riguar-deranno gli spazi esterni edinterni, questi ultimi propriodestinati ad accogliere lefuture classi del liceo e laconseguente residenzialitàdegli alunni convittori.

Cosa si augura e cosa au-

gura all’utenza del Con-

vitto Nazionale per il

2013?

Auguro a me stesso di es-sere sempre all’altezzadelle aspettative delle fami-glie degli alunni semicon-vittori e di quanti, ognigiorno, operano con grandeprofessionalità all’internodel nostro istituto.Auguro, infine, al Convitto diTivoli una lunga vita comepolo educativo d’eccel-lenza, sia in ambito provin-ciale che regionale.

Bambini al primo giorno di... Primaria importanza, in Aula magna e poi in

classe.

Issare in alto la bandiera italiana è un gesto simbolico significativo per chi vivedi scuola all’interno di un Convitto. Il concetto, legato ai valori democratici dellaCostituzione italiana vale per i grandi quanto per i più piccoli, per i docentiquanto per le famiglie. Vale per il Rettore, chiamato ad operare al Convitto di Tivoli in un anno scolastico che si preannuncia molto impegantivo, ma che po-trebbe, alla fine, riservare grandi soddisfazioni.A cura di Aniello Ambrosino

La Cerimonia dell’alzabandiera6 CONVITTO CITTA’ n. 7

Quest’anno si punta in alto

Lunedì 24 settembre 2012,nell’affascinante cornice

del giardino del Convitto Nazio-nale Amedeo di Savoia di Ti-voli, scenograficamenteaffacciato su Villa D’Este, tuttii semiconvittori delle scuole pri-maria e secondaria interne al-l’istituto, insieme ai loroinsegnanti hanno partecipato al-l’evocativa cerimonia dell’Al-zabandiera. Ad assistere numerosi genitori ecittadini accorsi per la solennitàper la prima volta del nuovoRettore Emilio Fatovic, accom-pagnato dal Vice prof. MaurizioMaschietti. Presenti, oltre alparroco di Tivoli don Ciro Zenoche ha benedetto come consue-tudine la bandiera, rappresen-tanti del Comune di Tivoli, fracui il sindaco Sandro Gallotti;dell’Arma dei Carabinieri; dellaGuardia di Finanza e delle asso-ciazioni di ex-combattenti.Ma la figura istituzionale dispicco presente alla cerimoniaera la dot.ssa Maria MaddalenaNovelli, Direttore Generale del-l’Ufficio Scolastico Regionaledel Lazio, la quale ha garantitoil rispetto dell’impegno presocon il Rettore al momento dellasua nomina.Gli interventi, del sindaco, delrettore, della Novelli e del par-roco, moderati dalla maestraMara Salvati, oltre a manife-stare l’opportunità di assicurareall’istituto un futuro promet-tente data la sua storica rile-vanza sul territorio cittadino,hanno fatto meditare sul sensodi appartenenza alla comunitàdella società italiana in uno spi-rito di unità e coesione partico-larmente necessario in unmomento storico di difficoltàcosì diffusa. All’issata della ban-

diera e all’esecuzione dell’innonazionale cantato dagli alunnidel coro coordinati e accompa-

gnati alla tastiera dalla prof.ssaEmanuela Pietrocini è seguito losrotolamento della bandiera na-

zionale calata dalle finestre delleaule sovrastanti in un momentodi sentita partecipazione emotiva.

Il Rettore Emilio Fatovic omaggia la Dott.ssa Maria Maddalena Novelli, Direttore Generale U.S.R. Lazio. A fianco il Rettore du-

rante il suo intervento. Sotto la grande bandiera italiana srotolata dalle finestre centrali del lato ovest dell’edificio.

Parola di Rettore

La bandiera che oggi alziamo rappresenta il luogodove si associano tutte le energie individuali, degli

operatori della scuola, degli alunni e delle famiglie, peril valore comune del Convitto Nazionale”.“Tutti insieme rilanciamo la sfida per uscire dal dimen-sionamento e avere una scuola superiore all’interno checi permetta a sua volta di riaprire ai convittori e riportarea sistema questo Convitto.Esso deve essere il punto di riferimento per il territorioe per la città ma avere una dimensione culturale che var-chi i confini regionali e nazionali fino ad assumere unalevatura europea”.“Nel Convitto di Tivoli domanda sociale e percorsi d’ec-cellenza convivono attraverso l’identità comune rappre-sentata oggi dalla bandiera. Il futuro dei convitti in Italia si chiama “Collegio interna-zionale” ed è questo l’obiettivo finale del convitto di Ti-voli ed a questo obiettivo devono collaborare tutte leistituzioni locali, in primis il Comune”.“Fondamento del progetto educativo dei Collegi inter-nazionali ma sin da oggi anche dei convitti nazionali,sono i seguenti ambiti:- la multimedialità diffusa e padroneggiata nel-l’ambito della didattica, della comunicazione conl’esterno della scuola, nell’amministrazione scolastica;- le lingue straniere, per rafforzare l’insegna-mento delle quali il Convitto Amedeo di Savoia si doteràcon adeguati contratti sin da questo anno scolastico diinsegnanti madrelingua Inglese e Francese”.

Queste dunque le parole del Rettore e queste le due di-rettive che faranno compiere all’istituzione educativa unsalto di qualità a livello europeo e già predispongonoalla futura denominazione di Collegio internazionale.Il Rettore ha ricordato che l’attuazione dei progetti rela-tivi alla lingua straniera ed alla multimedialità sono resipossibili anche grazie alla rete tecnologica e multime-diale installata negli ultimi anni all’interno della strutturadell’Amedeo di Savoia.L’obiettivo, in questo anno scolastico appena avviato, cheil Rettore, i suoi collaboratori e l’intero corpo docente sipropongono di raggiungere, è aumentare la qualitàdell’offerta formativa determinando per il prossimo a.s.una crescita delle iscrizioni tale da evitare il “dimensio-namento” amministrativo causato dai nuovi parametri in-trodotti dal governo.In secondo luogo, la presenza di un Piano dell’Offertaformativa già indirizzato verso gli standard qualitativi eu-ropei, permetterebbe l’apertura all’interno del Convittodi una Scuola superiore di secondo grado, da declinarein virtù delle caratteristiche appena descritte, in Liceointernazionale specializzato in una lingua e cultura dascegliersi ad hoc, anche in base alla vocazione turisticadella Città di Tivoli.Nel complesso l’aspirazione dell’Amedeo di Savoia è inprimo luogo quello di riparare il vulnus causato a suotempo dalla chiusura del settore convitto, alla base del

Periodico del C.N. di Tivoli 7

Angelo Moreschini

Parola di AlunnoLe scale erano bellissime così addobbate con fiocchi daicolori della bandiera italiana. In quei momenti mi sonosentito orgoglioso di essere italiano.

Daniele Clemenzi

Ero molto emozionata perché era un evento al quale nonavevo mai partecipato[…] per me è stata una bella espe-rienza che mi ha riempito il cuore di gioia.

giorgia fiori

… del discorso del Rettore ho apprezzato soprattutto l’ideadel Convitto interpretato come una grande famiglia e delladivisa vista come segno distintivo e simbolo di ugua-glianza. Abbiamo cantato l’Inno Nazionale e quello delConvitto ed io mi sono sentito come in una famiglia e fierodi essere lì.

Riccardo Cortellessa

… dai racconti dei miei compagni che mi hanno parlatodell’inno e dei coriandoli mi sono pentito di essere statoassente, ma poco male perché mi rifarò l’anno prossimo.

edoardo Carlucci

… la bandiera, la musica…bellissimi!fatima Mennella

La Cerimonia dell’alzabandiera8 CONVITTO CITTA’ n. 7

Il Coro del Convitto diretto dalla Prof.ssa Emanuela Pietrocini. A sinistra, sottoe nella pagina a fianco, momenti importanti della cerimonia.

dimensionamento subito nell’estate 2012. La residen-zialità infatti permetterebbe la ripresa normale del-l’istituzione convittuale. Anche sotto questo aspettol’apertura di un Liceo internazionale andrebbe a favo-rire la domanda di residenzialità e sarebbe funzionaleal disegno di rinascita del Convitto di Tivoli.Alla base di questo processo, cui si dedica il massimodell’impegno in questo difficile anno scolastico, c’è un mu-tamento di visione: non più lo sguardo arcigno di unascuola maestosa proiettato sulle dinamiche socio econo-miche prettamente locali; ma una prospettiva inversa, chepone in risalto le bellezze artistiche e le ricchezze culturalidel territorio tiburtino, per promuovere una visione euro-pea ed internazionale del Convitto Nazionale di Tivoli.

… il parroco ha benedetto la bandiera per poi vederla al-zata. Abbiamo cantato l’Inno di Mameli, che emozione! Era-vamo tutti con la mano sul cuore a cantare e il tempo ècome volato via. Infine la cosa che mi è piaciuta di più èstato lo spettacolo di coriandoli verdi, bianchi e rossi chescagliati dall’alto cadevano su di noi come in una pioggiadi colori, di colori italiani!

Benedetta paglia

Ormai sono in questa scuola da otto anni e l’Alzabandierarappresenta per me uno dei ricordi da custodire nell’ar-chivio della mia mente. Quest’anno inoltre ho portato la bandiera della mia na-zione, l’Italia, e questo mi ha fatto molto piacere.

Dario Irilli

Abbiamo ascoltato un inno,un inno speciale che ci uni-sce, quello del Convitto Na-zionale, la scuola dove tantoabbiamo imparato e dove cisoprattutto ci è stata inse-gnata l’educazione, il ri-spetto verso gli altri e l’ideadi far parte di una grandefamiglia. Per me ed i mieicompagni di classe è l’ul-timo anno qui, ne siamo di-spiaciuti, ma tra noipotremo sentirci ed esseresempre uniti nel ricordo diquella scuola speciale.

patryk e. Kopczak

Periodico del C.N. di Tivoli 9

….E’ un’occasione molto solenne che avvicina ed uniscetutti, soprattutto nel momento in cui la bandiera del nostropaese viene issata sull’asta accompagnata dalle note del-l’inno di Mameli. Gli interventi che lo accompagnano cifanno ricordare l’attaccamento che dobbiamo avere neiconfronti della nostra patria. Sono valori importanti a mioparere, che ci ricordano che i nostri antenati hanno com-battuto per noi per la conquista di quella libertà da traman-dare a figli e nipoti.

Angelica Di priamo

La Dott.ssa Maria Maddalena Novelli, Direttore Generale U.S.R. Lazio, durante il

suo saluto ad alunni, operatori e famiglie del Convitto di Tivoli.

di Daniela Ronci

10 CONVITTO CITTA’ n. 7

Programma della giornata:

ore 10:00 - Accoglienza degli ospiti in Aula Magna

ore 10:10 - Saluto del Rettore del C.N. Emilio Fatovic

ore 10:20 - Gli alunni delle classi 5e della scuola primaria

e delle classi 1e della scuola secondaria di I°grado

presentano:

Tivoli Città d’Arte, patrimonio dell’UNESCO

ore 11:30 - Palazzo San Bernardino: Il Sindaco Sandro

Gallotti riceve gli ospiti

ore 13:00 - Pranzo in Convitto

ore 14,00 - Visita guidata a Villa d’Este per ammirare lo

spettacolo unico al mondo: “fontane che cantano”.

Scambi culturali

Sabato 29 settembre2012 una piacevole

esperienza ha coinvolto ilConvitto Nazionale Ame-

deo di Savoia di Tivoli e ilConvitto Nazionale Vitto-

rio Emanuele II di Roma. Una delegazione di giovanistudenti provenienti dalla Cina (tutti tra i dieci e gli un-dici anni) accompagnati dai loro insegnanti e da ungruppo di alunni e insegnanti del Convitto di Roma, èstata ospite del Convitto tiburtino, nell'ambito del pro-getto "Piccoli Ambasciatori Cinesi", promosso dall'as-sociazione cinese per l'istruzione. Tale progetto, d'interesse globale, mira a promuoverela conoscenza della cultura cinese tra i giovani studenti,premiando i più meritevoli, che hanno modo così dipartecipare a vari eventi culturali in tutto il mondo. Iragazzi sono stati accolti nell'aula magna del Convittodal Rettore Emilio Fatovic che ha presentato loro i te-sori artistici racchiusi nella nostra città. La professoressa Palombi ha poi illustrato ai piccoli studentila storia del nostro Convitto che, come una terrazza si pro-tende su una delle ville più belle del mondo, Villa d'Este. L'insegnante Salvati ha fatto eseguire alle alunne dellequinte due balletti che appartengono alla nostra tradi-zione popolare.Da parte loro i piccoli ospiti si sono esibiti in alcunecanzoni nella loro lingua. Alla fine c'è stato con gli altribambini uno scambio di piccoli doni. Subito dopo la de-legazione si è recata in visita dal Sindaco per un salutoe dopo il pranzo, consumato nella mensa del Convitto,c'è stata la visita guidata a Villa d'Este che ha suggellatomirabilmente una giornata indimenticabile.

Il Convitto Nazionale di Tivoli

罗马国立住读学校孔子课堂dà il benvenuto ai

欢迎Piccoli Ambasciatori Cinesi

中华文化小大使

Foto di Vittorio Desideri

Se al Convitto di Tivoli era ormai ben noto il tipo di legame stretto con il “Vittorio Emanuele” diRoma, non tutti sapevamo cosa ci potesse accomunare ai “giovani ambasciatori” pechinesi, accolticon il consueto calore tiburtino ma anche con un implicito punto interrogativo. Ci ha pensato il Rettore Fatovic a spiegare che Tivoli e Pechino sono le uniche città al mondo ad averedue siti riconosciuti dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”. Se Pechino vanta il prestigio della GrandeMuraglia e dei Palazzi imperiali delle dinastie Ming e Ch'ing, Tivoli può vantare la Villa dell’Impe-ratore Adriano e Villa d’Este.Una coincidenza, si dirà, maspiega più di tante parole il re-spiro internazionale che il Ret-tore Fatovic vuole imprimerenell’Offerta Formativa del-l’Amedeo di Savoia, “terrazza”che affaccia sul gioiello dellanostra cara Città d’Arte.

Periodico del C.N. di Tivoli 11

Il progetto "Piccoli Ambascia-tori Cinesi" è un’attività extra-scolastica che incoraggia loscambio culturale fra i popoli emira a promuovere la cono-scenza della cultura cinese fra igiovani studenti.E' un progetto di interesse glo-bale promosso dall'Associa-zione Cinese per l'Istruzione checonferisce ai partecipanti piùmeritevoli premi e riconosci-menti.Negli ultimi due anni i PiccoliAmbasciatori Cinesi prove-nienti da ogni parte della Cinahanno avuto modo di visitareambasciate e associazioni cultu-rali di stanza in Cina di ogniparte del mondo e di prendereparte a più di mille eventi discambio culturale con giovanidi tutto il mondo.Scambi di regali e rappresenta-zioni di specialità artistiche ditutto il mondo hanno caratteriz-zato questi eventi. I giovanihanno potuto anche collaborarenello studio e scambiarsi reci-procamente conoscenze in unacollaborazione sfociata in beirapporti d’amicizia.I partecipanti al progetto PiccoliAmbasciatori Cinesi iniziato nel2011 hanno inoltre ricevuto l’in-vito del parco tematico ameri-cano Disney a recarsi inAmerica per esibirsi in tre rap-presentazioni artistiche che met-tono in scena la cultura cinese.Gli spettacoli portano il titolo di“Ricerca d’amore del Re Scim-miotto”, “Favola di Liang eZhu” e “Meravigliosa Cina –feste tradizionali”.

Prove tecniche d’internazionalitàNella pagina a fianco momenti di ac-

coglienza in Convitto e nella Sala del

Consiglio Comunale. In questa pa-

gina gli ospiti in visita a Villa d’Este,

accompagnati dal Rettore e dalle In-

seganti vicarie Palombi e Salvati.

Le foto di queste pagine sonodi Vittorio Desideri, Ed. del

Convitto di Roma.

12 CONVITTO CITTA’ n. 7 Open day 2012

A cura di Aniello Ambrosoli

Sabato 17 novembre e sabato 1 dicembre l’Amedeo di Savoia ha aperto le sue porte

allo sguardo curioso di molte decine di famiglie provenienti da Tivoli, guidonia e

dintorni. gli ospiti hanno potuto vedere attraverso un documentario la storia e gli

avvenimenti più recenti che hanno riguardato il Convitto. Accompagnati dagli edu-

catori hanno toccato con mano la straordinaria dotazione tecnologica e multime-

diale delle aule e dei laboratori. Ascoltando il Rettore emilio fatovic hanno potuto

sognare ad occhi aperti il percorso di una scuola pubblica proiettata all’eccellenza.

Scuola aperta... all’innovazione

Gli open days del Con-vitto di Tivoli sono gior-

nate di apertura straordinariaalle famiglie, durante le qualii genitori, i nonni e tutti co-loro pensano di iscrivere iprorpi figli al Convitto, ven-gono accolti nella scuola inorario didattico.Il 17 novembre scorso tantis-sime persone sono stati ac-colte dal Rettore EmilioFatovic ed hanno avuto lapossibilità di visitare le eccel-lenti strutture e gli elegantiambienti interni dello storicoistituto, che da più di un se-colo riveste per la città di Ti-voli un ruolo di primo pianonell’istruzione, nella forma-zione e nella crescita dei suoigiovanissimi studenti. In seguito al discorso del ret-tore alle famiglie il pro-gramma dell’evento haprevisto una serie di visiteguidate a gruppi, durante lequali gli educatori hannocondotto i genitori all’internodell’istituto mostrando loro leaule, il refettorio, la palestra,il giardino e gli spazi esterniche grazie alle note qualità didecoro e signorilità hannosuscitato reazioni assoluta-mente positive nei visitatori.I commenti di un pubblicoperlopiù soddisfatto e com-piaciuto hanno spaziato dalfascino esercitato dalla di-gnità degli ambienti “dall’an-tico sapore ottocentesco”(cit.) al gradimento verso l’ec-cellente attrezzatura tecnolo-gica in dotazione alla scuolacapace di adeguare il convittoai migliori parametri qualita-tivi dell’istruzione europea. Oltre alla professionalitàdei docenti e del personaleeducativo riscontrata nella

maggioranza dei pareri deigenitori in visita, è stato es-senzialmente il notevoleequipaggiamento tecnolo-gico di cui dispone ogniaula dell’istituto ad impres-sionare maggiormente lefamiglie che hanno potutoconstatare come ognuna diesse sia fornita di computernuovi con connessioneADSL direttamente collegati

a schermo televisivo di qua-ranta pollici, proiettore e la-vagna interattivemultimediale a riconosci-mento tattile. Docenti ededucatori hanno mostratosoddisfazione nell’illustrarele potenzialità di una didat-tica attuale, impostata sumetodologie innovative ingrado di coniugare la forzadella visualizzazione e della

presentazione tipiche dellalavagna tradizionale con leopportunità del digitale edella multimedialità esal-tando il potere comunica-tivo delle immagini.Ampia approvazione è statainoltre manifestata verso lagrande sala informatica delconvitto, attrezzata con venticomputer di recente installa-zione in rete tra loro ed alserver centrale, dal quale idocenti hanno modo di con-trollare ed indirizzare tutte leattività svolte dagli allievi.

Durante le visite guidate gliinsegnanti erano giustap-punto impegnati ad impo-stare lezioni di laboratorioche non hanno mancato diattrarre positivamente i ge-nitori. La IA è stata impe-gnata ad esempio con laprof.ssa Marica Ariano in at-tività didattiche incentratesu operazioni aritmetiche

Periodico del C.N. di Tivoli 13

simulate in una situazione digioco multimediale a rispo-sta multipla. Ogni alunno haavuto la possibilità di usu-fruire di una postazione sin-gola con accesso diretto apc personale. Le attività sisono svolte in tutta natura-lezza sotto lo sguardo ralle-grato dei genitori e lasupervisione dell’inse-gnante che in alcuni mo-menti ha lasciato misurare iragazzi in attività di coppiacon i quesiti posti dallemacchine.

I ragazzi dal canto loro nonsono apparsi intimiditi dallosguardo degli adulti ehanno manifestato il lorogradimento così:Fare lezione nel laboratorio

informatico è sempre

un’esperienza bellissima.

Per come è ben attrezzata e

comoda io ed i miei compa-

gni di classe non vorremmo

mai andar via. E’ composta

da tantissime postazioni, una

per ogni alunno ed è attrez-

zata di: porta matite per ogni

genere di penna o eviden-

ziatore, porta CD, lo scheda-

rio per i fogli; è anche dotata

di comode cuffie per gli

alunni, computer di ultima

generazione e mouse. La

cosa migliore è quella di fare

lezione con il computer inse-

rendo semplicemente il CD,

e di non usare i quaderni.

Un’ora è volata via come in

meno di 5 minuti, che bello!

Benedetta paglia

O anche:“...siamo andati con tutta la

classe nella sala di informa-

tica, ognuno di noi doveva

portare un cd di aritmetica

per fare lezione, quando

siamo entrati ci siamo subito

posizionati nei banchi dove

ci sono i computer e ab-

biamo cominciato a fare gli

esercizi insieme alla profes-

soressa, la sala è bellissima!

Poi la lezione è finita e quindi

siamo tornati in classe, dove

durante la ricreazione tutti i

genitori sono venuti a salu-

tarci compreso mio padre

che è venuto con mia sorella

e mi ha salutato continuando

poi il giro del convitto. Mi ha

aspettato all’uscita e mi ha

detto di aver passato una

bellissima giornata all’in-

terno del convitto! Non di-

menticherò mai questa

giornata!”.

Denise pirazzoli

All’esterno del laboratorio igenitori hanno potuto poidegustare dolci e bevandeofferte dall’istituto.Le attività in sala informa-tica sono poi proseguite conla II B della scuola seconda-ria, che guidata dellaProf.ssa Erminia Palombi, siè esercitata in uno studio digeografia incentrato sul-l’analisi dei paesi dell’Eu-ropa meridionale e dellemacroregioni attraverso larealizzazione di slide in

Power Point create diretta-mente dai ragazzi.L’interazione con i genitoriha suscitato reazioni posi-tive, come ci dicono le im-pressioni di Valeria:“Abbiamo realizzato una lezione

multimediale creando delle

slide di geografia sul pro-

gramma che stiamo trattando.

Alcuni di noi le hanno pre-

sentate ai visitatori speciali, i

nostri genitori, mentre altri

lavoravano al computer con

le slide.

Alcuni genitori chiedevano

informazioni direttamente

sulla scuola e sulle attività

che facciamo nell’ Istituto.

Per noi è stata un esperienza

entusiasmante avere le classi

aperte con spettatori spe-

ciali quali sono i nostri geni-

tori e per loro è un’

occasione particolare vivere

dei momenti di vita scola-

stica con i propri figli. Pec-

cato si possa fare solo una

volta all' anno !”.

Valeria Stocchi 2B

I ragazzi si sono impegnaticon serietà e alcuni nonhanno potuto fare a meno dinascondere le emozioni pro-vate commentando nelmodo più sincero lo stato diagitazione:“All’arrivo dei genitori era-

vamo tutti eccitati e allo

stesso tempo ansiosi perché

non volevamo far brutta fi-

gura, loro giravano dietro di

noi per osservare i nostri la-

vori, allora per presentare il

lavoro la professoressa ha

chiamato me, ero molto

emozionato, ma alla fine ce

Nella pagina a fianco l’aula multimediale della scuola secondaria. Sopra i dueambienti dell’Aula Magna. Sotto un corridoio del Convitto e la sala biblioteca

in due diversi momenti della mattina.

14 CONVITTO CITTA’ n. 7 Open day 2012

l’ho fatta. Dopo qualche mi-

nuto è arrivato un secondo

gruppo di genitori, anche

loro hanno esaminato i la-

vori. Eravamo sotto pressione

perché avevamo paura di

sbagliare davanti ai genitori

che ci guardavano. Ma alla

fine tornati in classe ab-

biamo avuto la conferma di

esser stati bravi perché la

professoressa Palombi ci ha

fatto i complimenti per i no-

stri lavori e per il nostro

comportamento”.

Maturi Manuel 2B

La classe II A ha invece ge-stito, guidata dalla prof.ssaLuana Lori, le attività in bi-blioteca illustrando ai pre-senti la suddivisione deisettori, per i bambini dellaScuola Primaria e per i ra-gazzi della Scuola Seconda-ria di 1° grado:“La mattinata in biblioteca è

stata movimentata dal co-

stante flusso dei genitori che

veniva ad interessarsi alle

nostre attività. Ci riteniamo

molto fortunate e contente

perché siamo una di quelle

poche scuole ad avere una

biblioteca con una vasta

scelta di libri, videocassette

e dvd che in parte derivano

da acquisti dell’istituto ed in

parte da donazioni. Abbiamo

anche dei computer con-

nessi ad internet dove si pos-

sono svolgere delle ricerche

e carte geografiche necessa-

rie per lo studio della geo-

grafia; c’è anche un

fantastico mappamondo che

abbiamo utilizzato per osser-

vare e toccare con le nostre

mani il viaggio di Colombo

alla scoperta dell’America.

Cristina Valenti

Carola picconi

eleonora gattulli

giovanna Sperandeo

L’esperienza è piaciutaanche a Rebecca e ad Elisa:“Tutte insieme abbiamo scelto

dei libri da proporre ai nostri

compagni, leggendone la

trama. Tra i libri selezionati ab-

biamo scelto L’isola del tesoro,

Un racconto tra le nuvole, Il

mio amico Jan.

Questa esperienza ci è pia-

ciuta molto anche perché la

presenza dei genitori ci ha

stimolato ad esporre meglio

oralmente. E’ stato bello

anche vedere le reazioni

delle nostre compagne, al-

cune esprimevano timidezza

quando parlavano ed erano

molto divertenti anche le

loro espressioni buffe”.

Rebecca De Vincenzi e

elisa Spaventa

Sabato 1 dicembre 2012 il Convitto di Tivoli ha aperto le portea genitori, ragazzi e curiosi in occasione dell’Open day della

scuola primaria. Anche quest’anno abbiamo goduto di una in-tensa e vivace partecipazione. L’Amedeo di Savoia si dimostra,ancora una volta, un elemento di grande interesse per la città.Gli ospiti hanno avuto l’occasione di visitare l’istituto accompagnatidal personale educativo che li ha guidati attraverso i luoghi più ca-ratteristici ma sono entrati anche e soprattutto nel cuore delle giornatedei ragazzi. Abbiamo sorpreso i bambini intenti a confrontarsi conle lavagne interattive, presenti in ogni classe. Ci hanno mostrato conorgoglio i lavori e gli addobbi natalizi esposti nelle loro classi. Gli ospiti hanno potuto constatare con quanta serenità i bambini delconvitto riescano a spostarsi dallo studio in biblioteca alla lezione nellaboratorio di informatica, dal gioco in cortile alla lezione di scacchi. Abbiamo aperto le porte di refettorio e palestra, aule informatica

e biblioteca, per mostrare come, anche in questi aspetti, l’istitutogode di spazi e potenzialità davvero unici. L’entusiasmo dei nostri studenti nell’accogliere le famiglie in vi-sita ha testimoniato quanto sia forte il loro legame con la scuolache frequentano, quanto la voglia di trasmettere e condividere leloro esperienze sia sana e intensa. Anche quest’anno si offre un servizio di eccellenza, orientato alla cre-scita personale attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia, atti-vità extracurriculari svolte da professionisti, con l’ausilio di personaledocente ed educativo aggiornato e fortemente motivato, perfettamenteorganizzate e compatibili con le attività didattiche e di studio.L’obiettivo dell’Istituto è quello di una formazione completadove la didattica e la formazione educativa si incontrino a for-mare un intreccio sinergico e complementare. Noi operatori delConvitto lavoriamo con passione e tenacia al raggiungimento diquesto obiettivo, senza tralasciare nessun particolare. Gli ospitidell’Open day lo hanno notato. Per questo otteniamo risposte en-tusiastiche da parte dell’utenza. Questa è la nostra forza.

Jole Capozzi

professionalità e passione

Periodico del C.N. di Tivoli 15

Anovembre sono iniziati i tradizionali corsi pomeridiani del Se-miconvitto. Si svolgeranno corsi di volley, tenuti dall’ins.te

Maria Giovanna Martini; di ginnastica coreografica, con l’ins.teAlice Ballini, di chitarra a cura del Maestro Yari Biferale, di scacchicon l’ins.te Daniela Fronzi.Il Semiconvitto ospiterà, sia per gli alunni della Primaria (classi terze,quarte e quinte), sia per tutte le classi della Secondaria, anche i presti-giosi corsi tenuti da insegnanti madrelingua francese e inglese, rispet-tivamente tenuti dalla prof.ssa Cathy Farfara e dal prof. Marco Ravaioli.Lo svolgimento dei citati corsi pomeridiani si articola su cinquegiorni la settimana, dal lunedì al venerdì, senza incidere sulle atti-vità di studio, ciò anche grazie alla proficua collaborazione tra edu-catori, insegnanti e docenti.Ad arricchire ulteriormente l’offerta formativa del Semiconvitto c’è laconferma dei tornei sportivi interni, già regolarmente avviati e curatiquotidianamente da educatori ed educatrici di squadra. Le competizionisono sempre molto “sentite” dagli alunni e riguardano discipline quali:scacchi, volley, calcetto, tennis tavolo e biliardino.Con i corsi sportivi pomeridiani essi socializzano e imparano diverten-dosi, svolgendo attività fisica e culturale, e, non ultimo, trovandovi unavalvola di sfogo che alleggerisce la routine quotidiana dello studio.

Sport e cultura nel Semiconvitto

Vincenzo Bucciarelli

Nella pagina a fianco, dall’alto la palestra, il locale Guardaroba con Tiziana eGiustina al lavoro e l’aula multimediale della Scuola Primaria, dotata di 24 po-

stazioni pc in rete. In questa pagina una classe della Primaria e due meravi-gliosi disegni di alunni delle classi IVe .

...L'attesa era interminabile, il cuore mi batteva fortee sentivo il tic- tac dei minuti rimbombarmi nelleorecchie. “Se i miei genitori fossero sbucati dalnulla...” -pensai- “ Cosa avrei fatto?”Dopo un po' sentii la voce della maestra Santina cheapriva la porta e diceva:- Ecco la classe IVB!” Erosuperemozionata: gli occhi mi brillavano e mi sen-tivo svenire, ma, quando vidi i volti dei miei geni-tori, sorrisi felicemente. Da quell'istante miimpegnai a scrivere meglio e ad intervenire sem-pre. Finita la giornata, tornammo a casa ed i miei fa-miliari si congratularono con me e dissero che ailoro tempi non c'era così tanta tecnologia.

gaia Maria Colella IVB

Io aspettavo pazientemente, ad un certo punto siaprì la porta e scattammo tutti in piedi perchè pen-savamo fossero i genitori e tutti hanno mormorato:-Ecco le mamme, ecco le mamme!Io avevo paura e mi sentivo emozionato. Quandosono arrivati mamma e papà, io ero al computer afare un gioco su Babyflash, Marco mi ha fatto voltareed ho visto che erano arrivati i miei genitori.Quando sono tornato a casa, mamma mi ha dettoche ero stato bravo alla LIM.

lorenzo Carosi IVA

I bambini raccontano che...

16 CONVITTO CITTA’ n. 7

Convitto, una re@ltá 2.0

A cura di Angelo Moreschini

la sinergia stabilita in virtù della Reggenza del Rettore fatovic tra il nostro Convitto

e il “Vittorio emanuele II” di Roma consente di avviare un’offerta formativa di

grande qualità, in linea con i più avanzati programmi di formazione dell’U.e.

In quale contesto locale e in-

ternazionale s’inquadra la

ratio di questo progetto, sul

quale la nostra scuola punta

moltissimo?

Partirei dalla dimensione euro-pea, che è il nostro punto di ri-ferimento.Il miglioramento della qualitàdel capitale umano, grazie all’in-nalzamento del livello medio diistruzione è presupposto essen-ziale per consentire all’Europa diaffrontare le sfide del nuovo mil-lennio e di costruire una societàdella conoscenza. Sulla base ditale consapevolezza, la Commis-sione europea, a partire dallastrategia di Lisbona del 2000 perarrivare alla Digital Agenda2020, ha posto al centro dellapropria azione il tema della mo-dernizzazione dei metodi di inse-gnamento, di apprendimento edell’alfabetizzazione digitale. In effetti queste azioni di ammo-dernamento sono state condiviseed avviate in molti stati europei,tra cui ovviamente l’Italia, che inparticolare con il progetto “Patto

scuol@ 2.0” ha cercato di valo-rizzare “…più modelli di innova-

zione che possano generare un

contagio nel territorio anche tra

quelle scuole che non parteci-

pano all’iniziativa”.

Qual è dunque la nostra mis-

sion quest’anno?

Il Convitto di Tivoli non vuolerinunciare a questa sfida, in-tende, anzi, accettarla nella du-plice veste di istituto giàcontagiato, poiché ha una dota-zione hardware di grande li-vello, e contagiante attraverso lavalorizzazione delle sue risorseumane e tecnologiche, dei mo-delli innovativi nei processi diapprendimento che, partendodall’analisi della realtà opera-tiva, pianifica strategie connesse

ai bisogni dell’utenza, compostaesclusivamente da digital nati-

ves, cioè dalla generazione natanell’era digitale, e mira al sod-disfacimento della stessa inun’ottica marketing oriented.In sostanza la mission è soddi-sfare efficacemente ed efficien-temente il bisogno diapprendimento deinostri utenti nellacl@sse virtuale enel tempo reale cre-ando opportuni am-bienti dia p p r e n d i m e n t o .Considerata la rela-zione tra cambia-menti della società estili di apprendi-mento e la prassiormai diffusa tra inostri alunni, proprio perché di-

gital natives, dell’uso delle ICT,si realizzerà un progetto conobiettivi ben precisi.

Quali sono questi obiettivi?

Ad esempio continuare ad atti-vare esperienze educative e for-mative nei vari ambiti disciplinaricon l’uso delle tecnologie a di-sposizione oppure sviluppare at-tività che facciano riferimento astili educativi associati con mentidigitali e tanti altri ancora. La sfida più interessante però è

secondo me l’abbandono del con-cetto spaziale di aula scolasticapoiché lo spazio diventa virtualee dinamico come nel web 2.0.

Quali saranno le azioni con-

crete che giorno dopo giorno

porteranno un cambiamento

nella didattica e nel tradizio-

nale modo di fare scuola?

Si procederà ovviamente perfasi. Nella prima si getteranno lebasi per la realizzazione dellaseconda, attraverso la definitivaaffermazione della didatticamultimediale nella nostra realtà. Diversi saranno i modi proposti:il passaggio graduale all’uso dellibro di testo nella sua versione

interattiva, poiché come specifi-catamente sostenuto dal M.I.U.R.“…il passaggio al testo digitale

consente di accrescere la funzio-

nalità dei libri”.In tale contesto l’uso delle Lava-gna Interattiva Multimediale, pe-raltro già avviata dal precedentea.s., aprirà definitivamente laclasse al mondo digitale. Poi c’è l’uso dei laboratori esi-stenti, al fine di sviluppare le-zioni interattive che prevedanol’utilizzo delle open sources

presenti in rete. Esiste una bi-bliografia infinita asostegno della tesiche l’uso delle ICTnella didattica haun impatto dirom-pente in termini diinnalzamento deilivelli di attenzione

e partecipazione alle attività edè proprio in questa direzioneche il Convitto Nazionale di Ti-voli vuole orientarsi.Verranno poi creati sempliciprodotti multimediali e, datoche la produzione è il momentopiù coinvolgente del progettoiniziale, verrà richiesto ai nostriragazzi di ideare e progettare unsemplice prodotto multime-diale, nella forma che preferi-scono (ipertesti, flipper book,..),all’interno del quale dovrannoconfluire le loro conoscenze di-sciplinari ed evidenziate così lecompetenze digitali acquisite. Iprodotti potranno costituire un ar-chivio a disposizione per tutti gliutenti, nel tempo potrebbe diven-tare una biblioteca virtuale.Infine l’acquisto di software spe-cifici con il duplice scopo di age-volare gli alunni a decodificare leinformazioni delle varie disci-pline e di poter essere un validostrumento pomeridiano per il sup-porto, il consolidamento e l’ap-profondimento delle stesse.

La seconda fase rappresenta ilcuore del progetto, poiché i vin-coli strutturali segnati dai muridell’aula e dai confini dellascuola vengono abbattuti conl’estensione verso un ambientedi apprendimento virtuale in cuisono presenti sistemi di gestionedei contenuti.È la vera cl@sse 2.0, la realiz-zazione della nostra mission,dove lo spazio è virtuale e iltempo è esteso favorendo sem-pre più lo sviluppo di un ap-prendimento cooperativo econsentendo ad ognuno di ge-stire il proprio tempo in manieraflessibile ed economica.È l’ipotesi del mobile learning

in cui i nostri alunni partecipanoal loro percorso formativo con imezzi che gli sono più propriquali smartphone, ebook, note-book, tablet entrando in un am-

Intervista a Mara falchi, insegnante referente del progetto multimediale

Internazionalità e Multimedialità

Periodico del C.N. di Tivoli 17biente di apprendimento soste-nuto, potenziato, attrezzato, in-tegrato dalla tecnologia.

Quali sono i tempi per la rea-

lizzazione di tutto questo?

Siamo già a buon punto e preve-diamo per la seconda parte del-l’anno scolastico un ambiente diapprendimento virtuale già fun-zionante per due classi pilota,una per ogni ordine di scuola.

Sembra tutto così semplice?

Niente è semplice quando è im-portante. Lo stimolo maggioreper un docente viene sempredagli alunni, se solo penso ameno di un anno fa quando leLIM entravano in tutte le nostreaule… è stato molto più sem-plice catturare l’attenzione deinostri ragazzi. Nessuno ha do-vuto insegnargli ad usare la la-vagna digitale, loro nasconocosì,… sono digital natives. Sepoi aggiungiamo a questo unadirigenza forte, determinata edeterminante allora lo sforzo si-nergico di un corpo docente mo-tivato riesce a trasformare lacomplessità in semplicità.

Come s’intreccia il rapporto

con il Convitto di Roma?

Grazie alla comune dirigenza delRettore-Dirigente ScolasticoDott. Emilio Fatovic, il Convittodi Tivoli ed il Convitto di Romahanno stabilito un accordo direte. In questo modo il Convittodi Tivoli, realizzato il suo am-biente di apprendimento, si potràinserire sulla piattaforma del“Vittorio Emanuele”ed interagirecon la stessa. Peraltro il Rettoreha agevolato l’inizio del nostrorapporto di collaborazione sindal suo insediamento e nel mesedi novembre ha voluto che par-tecipassi, come rappresentantedel nostro istituto, insieme ai col-leghi responsabili del medesimoprogetto per il Convitto di Romaed al nostro comune D.S.G.A. laDott.ssa Latini, all’ABCD+

Orientamenti 2012 tenutosipresso la Fiera di Genova.

Quale sarà infine lo sviluppo

successivo del progetto?

Lo sviluppo successivo del pro-getto consisterà nel dotare ognistudente di un tablet per un ef-fettivo utilizzo dell’ambiente diapprendimento in una prospet-tiva di mobile learning e di con-divisione delle esperienze.

Il DELF (Diploma di Studi in Lingua Francese) è la certificazione ufficiale del Ministerodella Pubblica Istruzione francese, relativa alle conoscenze in lingua francese.

Privo di scadenza, è adeguato ai livelli di competenza linguistica definiti nel QuadroComune Europeo di Riferimento per le lingue ed è riconosciuto a livello internazionale.La certificazione delle proprie conoscenze in lingua straniera concede crediti formativisia nelle scuole medie superiori che nelle università italiane. Con l’ottenimento del DELF studiare in Francia e nei paesi di lingua francofona diventapiù facile, è possibile beneficiare dei programmi di scambio (Socrates/ Erasmus) e,ottenendo il DELF B2 ci si può iscrivere direttamente alle Università Francesi, senzasuperare un test d’accesso.Il corso è rivolto agli alunni delle classi II e III medie ed a loro compete l’onere delpagamento dell’esame finale e di una quota per la frequenza del corso.Le lezioni hanno inizio dal mese di dicembre 2012 e sono svolte nel corso dell’anno sco-lastico dalla docente di ruolo con l’ausilio di un esperto esterno. Per potenziare l’effi-cacia delle lezioni del Delf ma in generale per potenziare lo studio della lingua francese,il Convitto quest’anno si è dotato di insegnante madrelingua francese.La novità maggiore in tal senso è rappresentata dalle attività quotidiane di “alfabetiz-zazione della lingua francese” nelle classi della scuola Primaria. Le classi 3e, 4e e 5esvolgeranno un’ora settimanale di “iniziazione” alla lingua francese, tenuta dall’ inse-gnante madrelingua Farfara Cathy. Le lezioni avranno contenuti ludici e musicali, conl’obiettivo principale di sensibilizzare i piccoli alunni all’idioma francese.Per le classi della scuola media invece, che svolgono lezioni di francese curricolari, leattività consistono nel potenziamento del vocabolario ai fini di una progressiva acqui-sizione della capacità di esprimersi correttamente in una conversazione.In questo modo si è certi di rafforzare e consolidare negli studenti del Convitto gliobiettivi didattici raggiungibili, quali: migliorare le proprie conoscenze in lingua stra-niera francese sia dal punto di vista grammaticale, che fonetico; approfondire le com-petenze linguistiche per poter capire ed utilizzare espressioni di uso quotidiano al finedi soddisfare i bisogni concreti.Tornando al Delf, alla fine del corso gli alunni avranno un esame scritto e orale da svol-gere sotto il controllo di personale accreditato presso lo Institut Français di Roma.Dal momento che la frequenza del corso DELF ha come obiettivo di migliorare la qualitàdell’apprendimento della Lingua francese attraverso lo stimolo ad interagire con coe-tanei francofoni, e che nel corso dei precedenti anni è stata evidenziata la necessitàdi ampliare le competenze linguistiche degli studenti, due ulteriori strumenti sono statiindividuati, ovvero il Viaggio di studio in Francia, e lo scambio culturale. Infatti, con l’anno scolastico 2012/2013 si prevede l’organizzazione di scambi di reci-proca ospitalità di una settimana tra gli alunni delle classi II e III della Scuola Se-condaria di Primo Grado ed una Scuola francofona europea, periodo in cui gli studentisaranno ospitati dalle famiglie della scuola partner e viceversa in una seconda fase. È ormai tradizione del Convitto di Tivoli proporre agli studenti uno stage di studiopresso un accreditato Centro Culturale di Formazione e Studio per approfondire e mi-gliorare le proprie competenze linguistiche, in un ambiente stimolante, con insegnantimadrelingua.La validità didattica di questi strumenti sta nel contatto diretto con coetanei che vi-vono realtà simili e diverse al contempo, nella pratica linguistica, nel confronto con re-altà diverse dalla propria.Vi sono però dei requisiti che i ragazzi devono avere per poter aderire al Viaggio distudio, in particolare devono aver frequentato il Corso DELF A1/A2 organizzato an-nualmente dalla scuola; avere un buon andamento scolastico; aver mantenuto sempreun comportamento rispettoso del personale e dell’arredo scolastico del Convitto; nonaver preso note di demerito o disciplinari; garantire l’iscrizione al Liceo Linguistico oIstituto Alberghiero, ma questo solo per le classi III e infine la disponibilità a recarsipresso la famiglia del proprio corrispondente francese.

Vive la francophonie!

Eleonora Rella (docente lingua francese)

Il processo di internazionalizzazione ci è richiesto fortemente dall’Europa. L’insegnamento - apprendimento delle lingue assume sempre maggiore rilevanza. Per la Commissione Europea, le sorti delle singole persone e delle loro comunitàsaranno fortemente condizionate dalla capacità di stabilire relazioni in più lingueeuropee.

18 CONVITTO CITTA’ n. 718 CONVITTO CITTA’ n. 4 Internazionalità e Multimedialità

Più forza allo studio delle lingue

Il processo di potenzia-mento avviato mira allo

sviluppo della comprensionee della produzione orale edin modo particolare si pro-pone di creare un ambientereale di comunicazione tra-mite la presenza dell’inse-gnante madrelingua,esperienza che va oltre lesimulazioni generalmenteproposte in classe. Si tratta di un modo effi-cace per motivare e stimo-lare i ragazzi allo studiodelle lingue straniere. Sidevono poi sviluppare le abi-lità di comprensione e diproduzione della linguaorale avviando gli allievi al-l’acquisizione di una migliorefluency espositiva. Inoltre,acquisire elementi di fono-logia, ritmo, accento e into-nazione.L’obiettivo è preparare i no-stri allievi a vivere “in situa-zione”, ossia essere ingrado di comprendere per-sone che conversano in con-testi quotidiani o familiaried essere in grado di com-prendere le informazioniesplicite fornite da un in-terlocutore.Nella scuola Secondaria diPrimo grado, l'insegna-mento della Lingua Inglesemira a promuovere ed inco-raggiare lo sviluppo delleabilità espressive e comuni-cative degli allievi e l'acqui-sizione di una competenzacomunicativa che permettaloro di usare la lingua comeefficace mezzo di comuni-cazione in contesti diversi-ficati e soprattutto incontatti occasionali conparlanti madrelingua in si-tuazioni quotidiane.

Stefania Proietti e Michela

Moltoni (docenti lingua Inglese)

La certificazione Trinity èmolto importante per mol-teplici ragioni e tocca dif-ferenti valutazioni: gliesami Trinity rilascianocertificazioni riconosciutein tutti i Paesi d'Europa e inmolti Paesi del mondo; Sonospendibili come crediti nel-l'esame di maturità; Fun-gono da esonero per esamid'inglese in molte Facoltà;Sono titoli preferenziali nelmondo del lavoro.Sono altamente motivanti

per i ragazzi che si con-frontano per la prima voltacon un uso "reale" e "comu-nicativo" della lingua, met-tendo alla prova la lorocompetenza linguistica. Lacertificazione costituisceun momento ufficiale diconfronto con un docenteestero madrelingua.Gli studenti Trinity costi-tuiscono un valore aggiuntoper l'intera comunità scola-stica, la loro competenza hauna ricaduta positiva sul-

l'intera classe e contribui-sce a creare un ambientefavorevole all'apprendi-mento della lingua stra-niera. La scelta delprogetto nasce con lo scopodi potenziare negli alunni lacompetenza comunicativa inmodo che essi riescano adaffrontare uno scambiodialogico con un madrelin-gua in modo del tutto natu-rale.

L’esame Trinity di ingleseorale fornisce un valido edaffidabile sistema di valu-tazione attraverso il qualel’insegnante, il candidato edi genitori possono misurarelo sviluppo dell’acquisizionedella competenza nella pro-duzione e comprensionedella lingua orale. Infattiesso misura tale compe-tenza dal livello di princi-piante fino a quello dellapadronanza completa dellalingua.Il corso di preparazione siprefigge di rafforzare: leabilità audio-orali; il livellodi indipendenza nell’uso co-municativo della lingua; leconoscenze grammaticaliattraverso l’uso pratico; lamotivazione. L’idea di essere esaminatida uno insegnante esternodi madrelingua è infatti uncompito difficile. Gli alunniaccettano la “sfida” con unconseguente aumento dellaloro motivazione allo studio.L’esame Trinity è inoltremotivante perché costruitoattorno al candidato chepartecipa attivamente alcolloquio orale, propriocome accade in una conver-sazione reale “one to one”.

Il Convitto di Tivoli ha organizzato e pianificato con determinazione gli atti necessari apotenziare gli strumenti per lo studio delle lingue, come le certificazioni Delf e Trinitye gl’insegnanti madrelingua, così da poter offrire concretamente ai ragazzi ed alle fa-miglie l’opportunità di entrare in una dimensione dei rapporti umani e culturali che vaoltre l’orizzonte stantio, spesso fine a se stesso, dello studio di una lingua europea.

Il prof. Ravaioli in una classe della Primaria

L’ente certificatore del Trinity College London è un Examina-tion Board (Ente Certificatore) britannico fondato nel 1870, pa-trocinato da Sua Altezza Reale il Duca di Kent, che opera inoltre 60 paesi al mondo e, oltre a certificazioni di lingua ingleseper studenti, rilascia qualifiche iniziali e avanzate per docenti. Inoltre, Trinity College London è un soggetto accreditato dalMinistero dell'Istruzione italiano per la formazione del perso-nale docente dal 2001 e svolge attività di formazione ricono-sciuta dal 1997 ed è stato firmatario di specifici Protocolli edAccordi con il Ministero dell'Istruzione e la Conferenza dei Ret-tori delle Università Italiane.

Examination Board (Ente Certificatore)

Periodico del C.N. di Tivoli 19

ESAMI TRINITy E CEF (COMMON EuROPEAN FRAMEwORk)

Livelli Trinity Common European Framework - Quadro di riferimento Europeo

Grade 1 - 2 A1 - Breaktrough Livello base introduttivo

Grade 3 - 4 A2 - Waystage Livello base intermedio

Grade 5 - 6 B1 - Treshold Livello autonomo soglia

Grade 7 - 8 B2 - Vantage Livello autonomo avanzato

Grade 9 - 10 C1 - Independent user Livello padronanza autonomo

Grade 11 - 12 C2 - Mastery Livello padronanza

Ènoto che in Italia l'area dellostudio e del “possesso” delle

lingue straniere lascia a deside-rare, nonostante gli sforzi com-piuti nel campo della formazionedegli insegnanti di lingua - la ca-pacità di interazione tra parlantidelle molte diverse lingue euro-pee è del resto da sempre all'at-tenzione delle politichelinguistiche previste e appoggiatedall'Unione Europea fin dalle sueorigini, con una costante sottoli-neatura del rapporto stretto tramulticulturalismo e apprendi-mento delle lingue.Il corso attivato all’interno dellanostra istituzione educativa ha tro-vato i suoi presupposti nella fintroppo evidente considerazioneche “sapere l’inglese non è la

Marco Ravaioli (docente madrelingua inglese)

Il segreto è la semplicità

stessa cosa che studiarlo e di solitochi lo sa lo ha studiato poco e chilo ha studiato lo sa poco”. E sap-piamo tutti per esperienza che lalingua inglese serve. Serve soprat-tutto una sua conoscenza attiva.Conoscere una parola in modoattivo significa saperla utilizzare- conoscerla in modo passivo si-gnifica semplicemente ricono-scere la parola - ricordarlaquando serve, utilizzarla con ilgiusto significato e in modo cor-retto dal punto di vista gramma-

ticale, pronunciarla e scriverlacorrettamente, ricorrervi nella si-tuazione giusta.La prontezza cui si è abituatinella propria lingua si appanna:quali suoni produrre in qualipunti strategici della frase?Si tratta dunque di mettere glistudenti in condizione di com-prendere ed esprimere messaggichiari in lingua standard su argo-menti perlopiù familiari, di pro-durre e riformulare in un codicediverso frasi semplici e coerenti.

Il riferimento a situazioni dellarealtà quotidiana, l’esercizio dellatraduzione di frasi semplici ebrevi adatte al grado di cono-scenza e all’età degli studenti,sorprende sempre positivamenteper la grande immediatezza delrisultato prodotto.Infine, attraverso la pratica del-l’inglese si può imparare che loscopo della comunicazione non èl’ornamento, ma di far passaredei significati. La complessitànon necessaria in Inglese è so-spetta, indizio di un modo di pen-sare inefficace e confuso. Chissà che attraverso l’inglesenon si migliori anche l’italiano.

La complessità non necessaria in inglese è sospetta, è indizio diun modo di pensare inefficace e confuso.

A PRoPoSITo DEL MAESTRo MARCo...

I due docenti, scelti da apposita commissione, porteranno nelle classi un po' di Francia e d'Inghilterra con leloro lezioni basate sulla conversazione, su temi pratici e sul vissuto tipico di bambini di Scuola Primaria.Sin dai primi giorni dei corsi, gli alunni della scuola Primaria hanno manifestato un particolare entusiasmo neiconfronti delle lezioni. E lo hanno espresso così...

...il maestro Marco ha un bel maglione rosso, i pantaloni color albero e delle scarpe nere. Flavio

...è un professore buono ed è stata bellissima la sua lezione. Emanuele

...l'inglese è molto importante nel mondo ed impararlo ci dà la pos-sibilità di conoscere nuove persone e le loro abitudini. Pierluigi

...il maestro Marco è molto bravo, ci insegna nuove parole. Ha gliocchi castani, molto belli, ha un carattere buono e gentile. Alessia

…quando ha fatto l'appello, faceva lo spelling dei cognomi, ognunodoveva riconoscere il proprio cognome. Filippo

...il maestro d'inglese mi piace molto, quando è venuto ci ha chiestoin quale mese siamo nati e lui doveva indovinare i nostri segni zo-diacali. Benedetta

...quando è entrato, noi non capivamo quello che diceva, però poice lo ha tradotto. E' stato bellissimo. Francesco

...abbiamo imparato molte parole dello sport come corner, touchdown, abbiamo scoperto che è del Bologna. Francesco

...con il maestro ci siamo comportati bene, ma un po' abbiamo gri-dato. Alessandro

Impressioni di... Primaria importanza

A PRoPoSITo DELLA MAESTRA CAThy......la maestra Cathy insegna francese. Ha gli occhi limpidi e brillanti,i capelli biondi ed ha un carattere amichevole e gentile. Indossa lescarpe con il tacco. Lavinia

...quando la maestra è entrata, ha parlato in francese e noi ci siamomessi a ridere. Francesco

...la maestra è stata dolce e gentile anche se noi qualche volta par-lavamo ed eravamo un po' cattivelli. Giada

...ci ha insegnato tante cose e ci ha detto che i numeri sono moltodifficili da scrivere. Francesca Romana

...la lezione della maestra Cathy mi è piaciuta davvero tanto e scri-vere la carta d'identità è stato divertente, abbiamo inserito il nome,il cognome, il colore preferito e lo sport che pratichiamo. Alessio

...la maestra ci ha insegnato a scrivere la data, poi il nome in francese,che sarebbe il cognome, e il cognome, che sarebbe il nome. Ludovica

...noi abbiamo fatto tante domande alla nuova maestra e lei ha sem-pre risposto. Noemi

...la maestra Cathy è madrelingua francese, ma sa anche l'italiano,poco, ma lo sa. Valentina

Il Ttrinity college di Londra

A cura di Anna Fradiacono

20 CONVITTO CITTA’ n. 7 Laboratori leerari e scientifici

per un giorno a lezione insieme In occasione delle giornate della continuità fra scuola primaria e secondaria gli alunni delle

elementari hanno avuto modo di conoscere i docenti ed i ragazzi delle medie insieme ai

quali hanno realizzato diverse attività formative, apprezzate da tutti gli allievi. eccone un

resoconto, dal punto di vista degli alunni...

A cura di Anna Fradiacono e Daniela Ronci

All'inizio di questo anno scolastico 2012-2013 le insegnanti diScuola Primaria si sono riunite con i colleghi della Scuola Secon-daria di primo grado per mettere a punto un progetto “conti-nuità” tra le classi quinte e le prime medie del nostro istituto. Ibambini delle classi quinte, nel corso di due giorni, sono stati di-visi in gruppi. Ogni gruppo ha preso parte ad un' attività diversanelle tre sezioni prime della Scuola Secondaria. Gli alunni hannoaderito con molto entusiasmo a questa iniziativa e hanno comin-ciato ad avere un primo approccio con una realtà, che a qualcunodi loro può apparire molto diversa da quella più rassicurantedella Scuola Primaria.

Giovedì scorso sono andata in una classe di Scuola Media, preci-samente in IA. Io frequento la VB e forse il prossimo anno saròpromossa in prima media. Con gli alunni della IA e con alcunimiei compagni sono andata nel laboratorio di scienze per faredegli esperimenti e poi insieme abbiamo fatto un gioco sull'An-tica Roma.Certo, c'erano cose che non sapevamo, ma ci siamo divertiti lostesso. I ragazzi delle medie sono molto simpatici e educati, gliinsegnanti preparati e pazienti. Mi sono proprio divertita e ho im-parato molte cose! Silvia De Marco VB

Giovedì 25 ottobre noi delle quinte ci siamo recati, per la primavolta nella Scuola Media del nostro Istituto. Siamo andati nel La-boratorio Scientifico e alcuni alunni hanno fatto degli esperi-menti. All'inizio una bambina ha parlato dello stato della materia:solido, liquido e gassoso.Quello che mi è piaciuto di più è stato l'ultimo esperimento di chi-mica: si metteva in una bottiglia un cucchiaino di bicarbonato disodio, si aggiungeva dell'aceto e, attaccando un palloncino sul collodella bottiglia, il palloncino si gonfiava. Quando siamo tornati in classe eravamo tutti contenti di essereandati nella Scuola Media e di avere imparato cose nuove.

ludovica fubelli VB

Il giorno giovedì 25 ottobre scorso la classe IA della Scuola Se-condaria ed un gruppo di alunni della classe VA della Scuola Pri-maria accompagnati dalla prof. Marica Ariano si sono recati allaboratorio di scienze. La trepidazione dei ragazzi era palpabilecome traspare dalle loro parole:

“… Mentre io e i miei compagni ci stavamo preparando ad an-dare per la prima volta in laboratorio abbiamo ricevuto la visitadi una decina di alunni della classe 5A della Primaria.In fila ci siamo diretti al piano superiore per poi proseguire versoun lungo corridoio con tantissime porte, in una di queste c’era illaboratorio scientifico con provette di tutte le forme e molte pic-cole bottiglie contenenti dei reagenti chimici… finalmente pote-vamo vedere quello che la nostra prof. ci aveva raccontato sin daiprimi giorni di scuola!Una volta entrati nel laboratorio ci siamo seduti, io e altri duecompagni abbiamo fatto un esperimento ciascuno, mentre la pro-fessoressa dettava agli alunni di 5A i procedimenti degli esperi-menti. edoardo Carlucci IA

La prof.ssa Ariano mostra ai ragazzi i materiali necessari all’esperimento

L’alunna Irilli l. ha spiegato ai compagni della Primaria gli statid’aggregazione della materia, mostrando anche i disegni dellostato solido liquido e aeriforme da lei realizzati sul quaderno. Dopo tale esposizione, a turno tre alunni hanno mostrato e spie-gato tre esperimenti:

1) L’alunno Carlucci segnando con un pennarello il livello del-l’acqua in un recipiente, poi immergendo una palla di plastilinaha mostrato come il livello dell’acqua aumenti; successivamentedividendo la palla in più parti o semplicemente cambiando laforma il livello rimane costante poiché il volume non cambia.

2) L’alunno pitzalis ha mostrato l’esistenza dell’aria pur non ve-dendola. Ha posto in un bicchiere vuoto un pezzo di carta di gior-nale, ha poi immerso in una ciotola di acqua il bicchiere a testain giù senza inclinarlo e tenendolo per un po’ di tempo. Tiratofuori dall’acqua il bicchiere presenta il pezzo di carta completa-mente asciutto; infatti l’aria non ha permesso l’entrata dell’acqua.

3) L’alunno Cle-

menzi ha provo-cato una reazionechimica; ponendoin una bottiglia delbicarbonato e ver-sando in un pallon-cino dell’aceto(solido + liquido =gas) e attaccandoquest’ultimo alcollo della bottigliasi è verificata lareazione attraversola quale si è pro-dotta l’anidridecarbonica che rac-cogliendosi nelpalloncino lo hagonfiato. Sopra, il palloncino gonfiato in laboratorio .

A fianco un momento della lezione.

A cura di Aniello Ambrosino

Lo scopo di una biblioteca scolastica è quello di dare un significatoalle svariate esperienze culturali di crescita dell'allievo. In questosenso la biblioteca è un vero laboratorio di educazione alla letturache incrementa la creatività dei piccoli e grandi lettori, i quali po-tranno esprimere il proprio vissuto e le loro emozioni attraverso lalettura di un libro.

A cura di Anna Fradiacono e Daniela Ronci

INTeRVISTA All'INSegNANTe MARIA ZIANTONI

Come è organizzata la biblioteca del Convitto?

All'interno del Convitto la biblioteca è considerata un' istituzione unica incui agiscono in sinergia le varie componenti: docenti, educatori e genitori.Come si possono avvicinare i bambini e i ragazzi alla lettura?

Il piacere della lettura si scopre poco alla volta. Si comincia con la letturaespressiva, poi con la drammatizzazione, l'alunno si riconosce nelle emo-zioni drammatizzate, entra in un percorso di crescita collettiva, nell'agoràdella biblioteca (come per esempio è avvenuto nel giorno dell'Open Daycon i bambini di classe II Pimaria e la preziosa collaborazione dell'edu-catore Gerardo Russo).Quali iniziative promuoverà la biblioteca nel corso dell'anno scolastico?

L'anima della biblioteca non può prescindere dalle altre attività culturalicon linguaggi estetici diversi e che comunque interagiscono nel territo-rio. Ad esempio, con la collega Antonia Carlucci, si è attivato il progettoCinema con la scelta di film di vario genere, ma con una connotazioneludico/ricreativa per i topolini di biblioteca e letterario/artistica per igrandi lettori. Un'altra componente del Progetto Biblioteca è la valoriz-zazione del teatro come particolare forma espressiva. Ultimo aspetto, ma non meno importante: la biblioteca ha come obiettivola conoscenza della letteratura moderna e la riflessione sui temi attuali,grazie “all'incontro con gli autori”. Gli alunni entrano in empatia con ilpensiero di un mondo adulto traendo insegnamento ed esperienza, masoprattutto tracciano un percorso di vita che solo lo studio può illumi-nare... grazie ai libri.Per l'anno scolastico in corso mi sento di ringraziare diversi collabora-tori: il prof. Cambise, attuale referente della biblioteca, il quale cural'aspetto tecnico/informatico e la catalogazione dei libri e del materialeaudiovisivo, le insegnanti Carlucci e Ronci, gli educatori Russo e Ca-pozzi; per la Scuola Secondaria gli insegnanti Tosi e Dante.In ultimo, un grazie di cuore ai piccoli Lorenzo e Daniele Saccucci, Tra-vaglione Edoardo e al prof. Elverio Veroli per i libri donati alla biblioteca.

Il giorno giovedì 25 ottobre 2012 è stato il turno della classe 1C

che ha accolto alcuni alunni della 5B della primaria per far cono-scere loro l’ambiente della scuola secondaria di I grado e i do-centi che vi insegnano:

Il giorno prima insieme alla prof.ssa Myriana Scamolla di mate-matica e scienze ci siamo organizzati in laboratorio di scienze pereffettuare dei semplici esperimenti da svolgere insieme ai bam-bini delle elementari: ci siamo divisi in tre gruppi per presentaretre esperimenti ed ognuno di noi ne doveva illustrare unaparte.L’esperienza è stata molto interessante anche perché cisiamo sentiti un po’ maestri effettuando le seguenti attività:

1) l’osservazione della pellicola di cipolla al microscopio otticodopo aver preparato il vetrino ed averlo colorato con il blu di me-tilene;

2) l’osservazione dello sviluppo di anidride carbonica (CO) (rac-colta in un palloncino) mettendo a reagire l’aceto che contieneacido acetico (CHCOOH) con il bicarbonato di sodio (NaHCO);

3) l’effetto dei tensioattivi che distruggono la pellicola che siforma a pelo d’acqua grazie ai ponti idrogeno.

Sono stati esperimenti molto semplici ma interessanti e i bambinidella scuola primaria sembravano contenti di assistere ad essiperché vedere “dal vivo” dei fenomeni che si studiano solo suilibri fa capire meglio ed è appassionante. gli alunni della 1C

la classe IB ha invece accolto i bambini della Primaria condivi-dendo con essi la visione di un film tratto dal romanzo dello scrit-tore cileno Luis Sepulveda: Storia di una gabbianella e del gattoche le insegnò a volare. I commenti al film e le emozioni da esso suscitate nella narrazionedei ragazzi lascia trasparire in molti di essi una positiva coscienzaecologista e una critica alla moderna concezione industrialedella produzione:La storia raccontata in questo film mi ha fatto capire che non è im-portante la diversità fisica ma si può essere amici e ci si può volerbene proprio perché si è diversi: è quello che dice Zorba allagabbianella quando le dice che nonostante sia un uccello nonl’avrebbero mai mangiata perché le volevano bene. Inoltre, mi ha fatto capire che non bisogna aver paura della pro-pria natura: appena nata, Fifì credeva che Zorba fosse la madre eche lei stessa fosse un gatto, per questo aveva paura di volare, maZorba le dà coraggio e quando deve imparare a volare le dice:“Sii tu il primo gatto volante!”. Per questo film non avrei immaginato un finale diverso perché ègià perfetto così in quanto la gabbianella deve comunque impa-rare a volare, assecondando la sua natura e riunirsi al suo stormosul mare. leonardo lamagna

Secondo me “La gabbianella eil gatto”, non è un film solo perbambini ma anche per adultiperché ci insegna che anche seuno è diverso da te, lo devi aiu-tare. Ho imparato che noi uo-mini, inquiniamo troppo,dobbiamo imparare a esserepiù ecologici. È stato impor-tante vedere il film con i ragazzi

di 5 perché anche loro, come noi, devono contribuire a cambiareil mondo, anche se sono piccoli. Secondo me, il film, poteva anchenon far morire la madre della gabbianella per evitare che siatroppo triste. Mi ha fatto emozionare soprattutto il pezzo in cui igatti del porto cercano di insegnare alla gabbianella a volare.Questo film ci fa capire che dobbiamo unirci, anche se di razze diverse,per poter salvare il mondo che proprio noi stiamo distruggendo.Spero che molti bambini e adulti vedano il film per imparare que-sti messaggi molto utili per migliorare il mondo. Marta Simon

C’era una volta... in biblioteca

In primo piano l’Ed. Russo, in biblioteca durante una fase dell’Open day

Gli alunni della I A hanno inoltre condiviso con i piccoli eventualisuccessori vibranti momenti di musica e di attività canore quandoin Aula Magna, ac-compagnati alpianoforte dallaprof.ssa EmanuelaPietrocini tutti in-sieme hanno into-nato Les Oiseaux

que chantent sta-bilendo un con-tatto significativooltre che con lamusica anche conla lingua francese. In Aula Magna con la prof. Pietrocini

22 CONVITTO CITTA’ n. 7

Intervista a Daniela De Minicis, responsabile della dispensa e dei rapporti con i fornitori

Laboratori leerari e scientifici

Il Semiconvitto a pranzo Nel 2010 la Conferenza Stato - regioni ha stilato un importante documento: “linee di indirizzo

nazionale per la ristorazione scolastica”, che si propone di contribuire al miglioramento

della qualità dell’alimentazione scolastica.

proprio a scuola, infatti, i bambini hanno l’opportunità d’imparare a gestire il loro rapporto

col cibo in maniera stimolante e corretta, sperimentare ed apprezzare sapori nuovi, magari

legati alle tradizioni ed alle produzioni territoriali.A cura di Jole Capozzi

Tra le finalità del giornaled’Istituto c’è quella di stimo-lare il confronto e la discus-sione sui temi che attengonola vita quotidiana del Con-vitto, in coerenza con l’obiet-tivo di migliorare la qualitàdei servizi offerti all’utenza econ la volontà di raggiungererisultati eccellenti sotto ogniprofilo.Pertanto, dedichiamo atten-zione e lavoro agli aspetti sa-lienti della giornata scolasticadei nostri studenti, e il mo-mento del pranzo è uno diquesti. La mensa dell’Amedeo di Sa-voia è senz’altro di buonaqualità e ce lo dimostrano lepuntuali gratificazioni che ri-ceviamo ogni qualvolta ab-biamo ospiti alla nostratavola, è già successo que-st’anno con i “piccoli amba-sciatori cinesi”.Lo staff della cucina è compo-sto da professionisti qualifi-cati, reperiti attraverso lagraduatoria pubblica del per-sonale Ata; le pietanze ven-gono cucinate al momento esenza fritture ed il personaledel magazzino gestisce l’ap-provvigionamento con la curae l’attenzione che riserve-rebbe alla propria famiglia.

In che modo il convitto inter-viene in questo processo dicrescita? È evidente che il momento deipasti, in un’ istituzione comequella del Convitto di Tivoli, ri-sulta un momento fondamen-tale nella giornata dei ragazzi.Inostri sforzi sono tutti volti adassicurare un’alimentazionesana e varia pur dovendo, inmolti casi, scontrarci con le li-mitazioni economiche a cui ilmomento storico ci costringe.Nonostante la retta del convittosia rimasta invariata ormai dacirca quindici anni, riusciamoad assicurarci l’acquisto e l’usodi prodotti di buona qualità incoerenza con le linee guida deldocumento di cui sopra.Usiamo, per esempio, solo olioextra-vergine di oliva e pro-dotti caseari di ottima reputa-zione.

Nel documento citato si con-siglia un menù molto vario,impostato su almeno quattroo cinque settimane. In chemodo il nostro convitto hapredisposto i menù settima-nali e secondo quali priorità?Il nostro menù è impostato suquattro settimane e, salvo rariimprevisti di tipo logistico, nonripetiamo mai la stessa pie-tanza nella stessa settimana. Ilmenù è stato visionato e appro-vato dal consulente ASL e natu-ralmente risulta essere

perfettamente in linea con ilgiusto apporto di calorie, pro-teine e zuccheri di cui i ragazzidevono fruire. È opportuno sot-tolineare che eventuali diffi-coltà si manifestano inrapporto ai tagli del personalea cui siamo andati incontro no-stro malgrado e contro la no-stra volontà. Diventa moltodifficile, in taluni casi, assicu-rare tre turni di pranzo con pie-tanze completamentepreparate in loco e al mo-mento; ci riusciamo ognigiorno grazie all’impegno delpersonale che è spesso co-stretto a coprire posizioni di-verse e di varia naturanell’arco di poche ore.

I bambini dovrebbero ap-prendere, attraverso l’ali-mentazione scolastica, ilsusseguirsi delle produzionistagionali e dovrebberofruire, dunque, di ciò che laterra offre nelle specifichestagioni. Da preferire, al-tresì, i prodotti a filieracorta. Tutto ciò avrebbechiari vantaggi economicima anche risvolti altamenteeducativi. Secondo quali cri-teri avviene oggi l’approvvi-gionamento del nostroconvitto?La scelta dei prodotti di cui for-

nirci avviene sempre ispiran-doci fortemente al rapportoequo tra qualità e prezzo, pro-prio come avviene, oggi piùche mai, nelle nostre famiglie.Cerchiamo in vari momentidell’anno di introdurre alimentidiversi, proprio per educare inostri ragazzi ai sapori nuovi emeno artificiali. Bisogna, però,fare attenzione ad introdurresenza forzature e gradual-mente certi prodotti onde evi-tare che si arrivi ad unainsostenibile e inutile mole diavanzi. Abbiamo, ad esempio,gradualmente e a vari tentativiintrodotto la frutta a merenda,purtroppo non ha riscossomolto successo tra i ragazzi maritenteremo.

ll Convitto può vantare tra inumerosi servizi offertianche la distribuzione dellamerenda pomeridiana, ser-vizio raro nell’ambito dellaristorazione scolastica.e’ un’ulteriore occasione per con-tribuire alla formazione di unrapporto equilibrato tra la vitaquotidiana dei ragazzi e ilcibo di cui si nutrono. Qualetipologia di merenda offriamooggi ai ragazzi durante la ri-creazione pomeridiana?La merenda del pomeriggio èestremamente varia. Offriamo

Uno scorcio della cucina del Convitto.

Sotto, la sala durante un turno del pranzo.

Periodico del C.N. di Tivoli 23

yogurt, panini con salumi ocioccolato, succhi di frutta, me-rendine ai cereali o al latte. Tragli obiettivi da considerarenella prospettiva del migliora-mento, anche da questo puntodi vista, c’è la partecipazione alprogetto Frutta nelle scuole, fi-nanziato dalla CE e da pro-grammi nazionali. Il

programma ci permetterebbedi disporre di quantità impor-tanti di frutta e verdura prontiall’uso e trasportati in loco acosto zero. Si tratta di prodottibiologici o a marchio D.O.P.che ci aiuterebbero ad incre-mentare la presenza di alimentisani e nutrienti nell’alimenta-zione scolastica e non ultimo di

partecipare a programmi disensibilizzazione volti alla co-noscenza dei modi di produ-zione, distribuzione e consumosostenibile.

Quali sono le aspirazioni e iprogetti per il miglioramentoe la valorizzazione dell’ali-mentazione nel Convitto?

Quest'anno studieremo scienze in modo molto attivo per com-prendere meglio le lezioni.Due settimane fa abbiamo sezionato un pollo ruspante comperatodalla nostra adorata maestra di scienze Mara Salvati. Per sezio-narlo siamo andati nel laboratorio scientifico della nostra at-trezzatissima e bellissima scuola: il Convitto Nazionale Amedeodi Savoia di Tivoli. La nostra Mara è andata in cucina per farsidare gli attrezzi necessari per sezionarlo. Una volta entrati nellaboratorio ed esserci seduti attorno al tavolo, ci siamo messi iguanti e abbiamo cominciato a sezionare il pollo. Man mano ci pas-savamo i vari organi per osservare meglio la loro funzione. Perprimo abbiamo osservato la pelle e il primo strato di grasso. Inol-tre abbiamo osservato il cuore, l'esofago, i reni, il pancreas dacui è fuoriuscita la bile, il cervello, lo stomaco, il fegato e la tra-chea. Il giorno dopo, la maestra ha cucinato il pollo al forno!

Osservazione Scientifica

Ilaria Cristofari e Federica Napoleoni

La visita dell’OdontoiatraLa scorsa settimana è venuto a scuola lo specialista dei denti,l'odontoiatra. Ci ha spiegato come vanno curati i denti. ha por-tato delle immagini per farci comprendere meglio l'argomento eha insegnato ad usare il filo interdentale e il collutorio, oltre allospazzolino e al dentifricio. Lo spazzolino per esempio va cambiato ogni tre mesi. Ci ha dettoche i denti sono molto importanti, soprattutto nei bambini, perchèsono in crescita. Ci ha spiegato che la parte superiore dei dentiva spazzolata dall'alto verso il basso, invece la parte inferiore vaspazzolata dal basso verso l'alto. Alla fine ci ha fatto vedere dellefoto di alcuni ragazzi che non hanno avuto cura dei loro denti.

Carolina Maiorani e Lucrezia Colacresi VB

Il nostro augurio è che, già dasettembre 2013, il Convittopossa godere di un numeromaggiore di collaboratori sco-lastici in modo da poter gestiree sfruttare a pieno tutte le no-stre potenzialità, sia in cucinasia in generale nei vari repartidi cui si compone il nostro Isti-tuto.

Quest'anno, nella programmazione delle classi quinte della Scuola primaria, per approfondire e ren-

dere più interessanti gli argomenti presentati, le insegnanti Salvati, Ronci, giocondi e fabretti si sono

avvalse della collaborazione gratuita di esperti che hanno svolto alcune lezioni.

Nell'Aula Magna del nostro Istituto il dott. De Marco ha illustrato lo scheletro e i muscoli.

l'alimentarista Chiara Di Rocco ha spiegato quali sono le regole da seguire per mantenere

un regime alimentare sano. I bambini hanno manifestato grande interesse per questi inter-

venti, rivolgendo ai relatori domande pertinenti.

Maestri... d’alimentazione

A cura di Daniela Ronci

Sopra, ungruppo di

V classe.

A fianco, le attività

nel laboratorio di

scienze, con l’Ins.

Salvati mentre se-

ziona un pollo.

Per una giusta alimentazione biso-gna seguire alcune regole: al mat-tino si deve fare un'abbondantecolazione, dove si mangia un po' ditutto ma cercando di variare glialimenti. Consumare una correttacolazione, cercando di evitare lemerendine industriali confezio-nate, aiuta a lavorare meglio e conpiù energia. Al contrario di quanto

spesso affermano le pubblicità.A metà mattina bisogna fare unospuntino: un frutto, un vasetto diyogurt...A pranzo è opportuno mangiarecarboidrati, come pasta, pane e pa-tate... accompagnati da un frutto.La merenda del pomeriggio nondovrebbe essere molto pe-sante, al contrario dev’esserepovera di grassi.

La cena dovrebbe essere leggera,possibilmente senza l'assunzione dicarboidrati; le proteine, che pos-siamo trovare per esempio nella

carne, nei legumi e nella verdura,costituiscono un pasto ottimale.Tutti i pasti della giornata dovreb-bero essere accompagnati da unfrutto, che è ricco di vitamine (siconsiglia la consumazione di al-meno cinque frutti al giorno).Per finire... il nostro corpo, percrescere sano, ha bisogno di più didue litri di acqua al giorno e dimolte vitamine... ma non troppe!

Maria Vittoria Cocchi VA

Printemps à Bruxelles

Cette année le nouveau recteur a proposé aux élèvesde troisième année du collège du Convitto nazionale

Amédé de Savoie duc d’Aoste de Tivoli d’aller à Bruxelles.Pendant cette semaine nous visiterons le Parlement euro-

péen dont notre recteur estle Secrétaire général. En outre nous visiterons lecentre historique et culturelde Bruxelles. Nous visite-rons aussi la fontaine baro-que “Manneken pis”, lacathédrale St. Michel, struc-ture gothique, et la “Maisondu roi”en style Renaissance.L’Atomium de Bruxelles estun des monuments distintifs

de la ville: une grande con-struction en acier édifiépour l’Exposition univer-selle de 1958 et qui repro-duit un atome de fer,composé de neuf sphères.Le monument a une hauteurdu 102 métres. Les sphère

sont reliées entr’elles parescalier roulant. Par les fe-nêtre de la sphère supe-rieure on peut jouir d’unevue panoramique de Bruxel-les, alors que les autressphères accueillent diffé-rentes expositions.

di Michela Ambrosio e Marianna Parisi 3B

Premier pas vers l’internationalité du Convio Amédé de Savoie

Les ètudiants des classes de troisième visiteront leslieux des institutions européennes.

Brussels is not only the capital of Belgium, the Brus-sels-Capital Region and both the Flemish and FrenchCommunities, it is also the de facto capital of Europe.

europe’s political bodies in Brussels

The European Parliamentis the community institu-

tion representing the combi-ned 470 million inhabitantsof the member states of theEU. As the only EU institutionelected directly by universalsuffrage, the European Par-liament has three fundamen-tal powers: legislativepower, budget power andpolitical control of the Euro-pean institutions.

Strasbourg is the official seat of the Parliament, while Brus-sels hosts MEPs three weeks out of every four as well asadditional plenary sessions and the meetings of parlia-mentary committees and political groupings.

The Council of the European Union is made up of repre-sentatives of the governments of the EU member states.The Council is the most important legislative body and thedecision-making centre of the European Union

The European Commission, which drives the integrationprocess given it is the only body permitted to propose EUlegislation as well as being the guardian of the Treaties, islocated at Berlaymont.

The European Economic and Social Committee, an advi-sory body, is the assembly of European economic and so-cial partners and the voice of organised civil societyorganisations (consumers and other interest groups). It is-sues the recommendations of its members and defendstheir interests in the political discussions with the Commis-sion, the Council and the European Parliament.

di Emma Garvey e Federica Fulli 3B

Convitto Città

In alto a destra l’Atomium de Bruxelles, in alto a sinistra un suo particolare interno. A scendere la cathédrale St. Micheled un particolare della fontana barocca Manneken pis. In basso a sinistra la Maison du roi; a destra la Grotemarkt.