CONVITTO CITTA...Daniela Cortis Antonio Dell’Aquila Romeo Fabi Mara Falchi Anna Fradiacono Amelia...

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C ONVITTO C ITTA Anno IX - N.26 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli Una terrazza su Villa d’Este e Villa Adriana U.N.E.S.C.O. ASSOCIATED SCHOOLS - AULA CONFUCIO imparando ...ad imparare

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CONVITTO CITTA’

Anno IX - N.26 - Periodico del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia di Tivoli

Una terrazza su Villa d’Este e Villa Adriana

U.N.E.S.C.O. ASSOCIATED SCHOOLS - AULA CONFUCIO

imparando ...ad imparare

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p. 2 CONVITTO CITTÀSOMMARIO CONVITTO CITTÀ ANNO IX N. 26 PRIMAVERA 2018

3 EDITORIALE

Antonio Manna: Dinamismo salutare4 RENDICONTAZIONE ED EVOLUZIONE DEL C.N.

Angelo Moreschini e Martino Miele: Verso il bilancio...8 CULTURA EVENTI E SOCIETA’

Daniela Tarsia: Il coro in ...concertoAngelo Moreschini: Attiva ...solidarietàBeatrice Valenza: RiciclArt

10 LABORATORI ARTISTICI E LETTERARI

Antonella Pirolo: Carnevale delle tradizioniInsegnanti delle classi 3C e 3D: Un giorno di colori...Carlo Pierangeli: Tu chiamale se vuoi ...emozioni

14 LABORATORI LETTERARI E SCIENTIFICI

Amelia Mantovani M.A.Carlucci: Augh ...siamo noi...Mara Falchi: La festa del papàAlunnii classe 3a A: Tivoli sotto la neveAlunni classe 3aB: Il vulcanoInsegnanti classi 4e: il cammino dello storico - FanniusDaniela Ronci, Daniela Cortis : Il giorno della memoriaPascucci Emanuela: The Easter storyAntonella Pirolo: laboratorio dinamico sulla Pasqua

22 LABORATORI INTERNAZIONALIZZAZIONE E CITTADINANZA

Paolo Savi: learning by doingFulvio Ventura: il distretto turistico del LazioAngelo Moreschini: La RIALFulvio Ventura: Il bilancio sociale della Procura di TivoliFulvio Ventura: la risposta è nel ventoElisabetta Mannarino 2C medie: il futuro è nel passatoBenedetta De Vincenzi 3C e Fiorella Marcotulli: viaggi

28 POTENZIAMENTO ATTIVITÀ SPORTIVE

Antonio Dell’Aquila: Lo sport al Convitto cambia volto...Romeo Fabi: Judo ...e non solo

IN ATTESA DI REGISTRAZIONEChiuso in redazione il

7 aprile 2018

DIRETTORE EDITORIALEProf. Rettore Antonio Manna

DIRETTORE DI REDAZIONEProf. Ed. Angelo Moreschini

COMITATO DI REDAZIONEVincenzo BucciarelliAlessia ContiGiuseppe CassibbaGiovanni Ammirati

GRAFICA E IMPAGINAZIONEAngelo Moreschini

FOTOGRAFIAGiovanni AmmiratiAntonella Pirolo

HANNO COLLABORATORosaria AttorreChiara BelluzM. Antonia CarlucciDaniela CortisAntonio Dell’AquilaRomeo FabiMara FalchiAnna FradiaconoAmelia MantovaniFiorella MarcotulliMartino MieleNicolina PandisciaEmanuela PascucciCarlo PierangeliAntonella PiroloAlessandra PizzarelliDaniela RonciMichela RuggieroMara SalvatiPaolo SaviFranca SbordoniMiryana ScamollaDaniela Tarsia

DIRETTORE RESPONSABILEFulvio Ventura

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Il Rettore D.S. prof. Antonio Manna

Un caro saluto aglialunni, ai genitori, atutto il personale

della scuola e ai nostri let-tori che sono numerosi.Anche questa volta ben nu-trito di articoli il nostrogiornale: molte le manife-stazioni, i concerti, gli in-contri di solidarietá edeventi di particolare impor-tanza programmati nellacarta del Piano dell’offertaformativa. Un impegnocontinuo, facendo squadra,nelle diverse attivitá extra-scolastiche, anche sportive,che contribuiscono in ma-niera proficua alla forma-zione degli alunni e nellostesso tempo costituisconoopportunitá di crescita sanaattraverso le quali gli alunnidialogano, si confrontano esi relazionano praticando leregole di cittadinanaza at-tiva. Molti i laboratori crea-tivi: l’utilizzo dell’iPad qualestrumento per favorire l’ap-prendimento delle variematerie scolastiche e crearemomenti di cooperative le-arning. Molti i lavori a classiaperte che coinvolgono lediverse discipline senza tra-lasciare i valori educativiimportanti come la socializ-zazione, la condivisione e lacollaborazione che stimolail dialogo e la creativitá chesviluppano nelle menti lacapacitá critica, presuppostofondamentale per analiz-zare il contesto in cui si vivequotidianamente.Mi complimento con glialunni del Convitto ma an-cora di più con i docenti egli educatori che, al di ládella trasmissione dei conte-nuti delle discipline, risve-gliano negli alunni stupore,felicitá ed emozioni chespesse volte vengono ester-nati in testi poetici e in ri-flessioni che alimentanosempre di più quella fiam-mella che é accesa in ogniessere umano: l’arrivo dellaneve, per esempio, é stato

salutato con immensa gioiadagli alunni della primariache hanno, con il supportodelle docenti, prodotto dise-gni e poesie mettendo allaprova la loro sensibilitá.I nostri giovani hanno biso-gno di essere baricentrici nel-l’interesse e nelleprogettualità delle attivitàdecisionali di noi adulti.Molte le opportunitá nellequali sono coinvolti i nostrialunni: nei diversi numeri diquesto giornale sono pre-senti attivitá svolte in colla-borazione con i diversirappresentanti delle Istitu-zioni locali rendendo il Con-vitto un’Istituzione che ha datempo aperte le porte e spa-lancate le finestre ad unmondo in continua evolu-zione con il quale occorredialogare e confrontarsi. Questa é la Scuola nellaquale crediamo, che cresce esi impegna ad essere sempremeno autoreferenziale, sog-getto aggregante e nellostesso tempo da stimolo perl’intera comunitá.

Crediamo fortemente nellascuola inclusiva: gli alunni

devono essere coinvoltie non allontanati.Siamo concentrati neldare sempre una mag-giore attenzione – chedi sicuro ancora nonbasta - agli alunni connecessità di supporto,ai bisogni educativi spe-ciali, alle situazioni didifficoltà di socializza-zione e ai casi di bulli-smo.Occorre investire,come stiamo facendo,sui nostri docenti ededucatori che rappre-sentano una leva im-portantissima e vannoincentivati, motivati attra-verso la formazione conti-nua. Grazie a loro i nostri studenti sono a li-vello nazionale tra coloroche si rilevano tra i più bassitassi di dispersione scolasticae tra quelli che conseguono imigliori risultati sia in mate-matica che in italiano nelleprove nazionali INVALSI,motivo per noi di grandesoddisfazione.Un plauso anche ai ragazzidell’alberghiero che, grazieall’impegno di docenti,

stanno conse-guendo ot-timi risultatinelle compe-tenze acqui-site mediantetirocinio for-mativo cheanticipa l’al-t e r n a n z ascuola-lavoroin pro-gramma dalterzo anno inpoi e per laquale ab-biamo otte-nuto duefinanziamentiche consenti-ranno di po-

tenziare le abilitá degli stu-denti. Un ulteriore grazie aglialunni dell’alberghiero chesono impegnati nel pro-getto triennale ‘Orto incondotta “a seguito di unprotocollo di intesa siglatotra Comune, Convitto eSlow Food. Quindi a brevezappe, rastrelli e sementiper realizzare all’interno deigiardini della scuola l’ortocon la supervisione di slowfood che, durante il pros-simo triennio, realizzerácorsi di formazione peralunni e docenti di educa-zione alimentare e ambien-tale. Chiaramente l’ortosará curato dagli studentidell’alberghiero ma saráadottato dall’intera scolare-sca al fine di poter trasmet-tere a tutti gli allievi delConvitto il “senso dell’ap-partenenza” nei confrontidi tutto ció che é educa-zione, cultura e buone pra-tiche per un mondoecosostenibile e sicuramentemigliore.Come vedete non ci faremomai prendere dall’ozio.

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Dinamismo salutare

Sopra, l’invito all’eventodella primavera: l’inaugura-zione dell’Orto in Condotta.Sotto, uno scorcio dell’atrio.

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p.4 CONVITTO CITTÀ Rendicontazione ed evoluzione del Convitto Nazionale

Come noto l’autono-mia scolastica ha in-trodotto nelle scuole

un bilanciamento tra libertàe responsabilità, elevandol’Istituzione scolastica adespressione diretta della co-munità territoriale al serviziodella quale è ordinata. Il Convitto di Tivoli inquanto Istituzione pubblicanon può e non vuole esi-mersi alla rendicontazionedegli impegni istituzionali as-solti nell’ultimo triennio, av-viando con questocontributo il più complessoassolvimento di un dovere, ilcosiddetto “bilancio sociale”.Con esso si dà conto a tutti ipossibili interessati, i cosid-detti stakeholders, dei risul-tati conseguiti.Il Convitto di Tivoli è in lineacon l’evoluzione normativache, seppur improntata alledirettive armonizzanti del-l’Unione Europea, haespresso negli ultimi anni co-piosi e spesso confusi prov-vedimenti legislativi. Nelcaso della rendicontazione obilancio sociale si fa riferi-mento al “Sistema nazionaledi valutazione”, che indaga,con i suoi processi, sul fun-zionamento delle istituzioniscolastiche e sulla perfor-mance dei suoi dirigenti, inrelazione al Piano triennaledell’offerta formativa propo-sto all’utenza, per verificareciò che più conta: il successoscolastico degli studenti.Entrando più nello specifico,i lavoratori del Convitto di-mostrano di credere con fer-mezza che il futuro dellascuola italiana stia nella ca-pacità di sviluppare forma-zione culturale avanzata inun contesto sempre più in-ternazionalizzato. Seppuremuovendosi all’interno diuna delle strutture maggior-mente rappresentative del-l’ambito più classico e

Il Convitto oggi è una scuola trasparente, aperta,pronta a coinvolgere le famiglie e la comunità citta-dina di cui fa parte. I dati qui proposti sono relativiagli ultimi cinque anni ed evidenziano il gradimentoavuto dalle sostanziali innovazioni introdotte nell’ul-timo triennio. A giovarne, veri ed unici destinataridelle azioni messe in campo, sono gli studenti dellenostre scuole: la Primaria, la Secondaria inferiore el’istituto alberghiero, al secondo anno di vita.

Angelo Moreschini e Martino Miele In cammino, verso il bilancio sociale

conformista della PubblicaIstruzione, un Convitto Na-zionale datato 1889.Quandopensiamo al Convitto comestorico punto di riferimentoper la formazione e l’educa-zione dei giovani cittadini,dobbiamo tener conto dellosforzo continuo prodotto datutti gli operatori dellascuola per il superamento dianacronistiche rigidità, legatealla “gloriosa tradizione” ed

alla conformazione dellastruttura, e il raggiungimentodi standard qualitativi delservizio e di livelli di sicu-rezza per studenti e lavora-tori.I numeri e gli obbiettivi rag-giunti dal Convitto nel suoinsieme, come sintetizzati neigrafici qui proposti, espri-mono più delle parole, com-provano innovazione esviluppo. In questi ultimi 5

Alunni frequentanti i tre ordini di scuola interne al convitto,l’introduzione della scuola secondaria di secondo grado è av-venuta nell’anno 2016/2017.

Fonte dati M.I.U.R..

anni scolastici, abbiamo per-seguito con successo obbiet-tivi di qualità, ed esploratocon successo nuovi metodi enuovi campi didattici (comel’ Istituto Alberghiero), met-tendo a confronto, con ladeterminazione di tutto ilpersonale, metodi di inse-gnamento tradizionali e mo-derni, le tecnologie palmarie robotiche con tecnologiearcaiche quali la lavorazionedel papiro ed altre forme diarte antica, culture, espe-rienze e scuole Italiane con ilmondo occidentale ed orien-tale, avendo come orizzonteil mondo così come oggi sipresenta ai nostri alunni,complesso, variegato ed al-cune volte conflittuale. I nostri portatori di interessi,in primo luogo famiglie estudenti, stanno apprez-zando il nostro lavoro comeevidenziato dal significativo-aumento delle iscrizioni. Riteniamo che siano apprez-zate le attività formativemesse in campo in sinergiacon le istituzioni locali: l’am-ministrazione comunale, laprocura della repubblica, ilcomando dell’arma dei Ca-rabinieri, la Guardia di Fi-nanza, sui temi dellacittadinanza attiva e della le-galità, spiegando gli ingannidella malavita, la corruzionee il disagio giovanile chesono piaghe evidenti nel no-stro territorio e contro lequali il Convitto si erge comepresidio educativo. Gli stakeholders del Convittoapprezzano l’ampliamentodell’offerta formativa, conattività curate dai docenti in-terni o affidate a specialistiesterni delle Associazioni lo-cali, come per il potenzia-mento linguistico, musicale esportivo. Essi apprezzano laqualità e l’igiene degli am-bienti scolastici, l’elevata di-sponibilità di tecnologie,

Andamento quinquennale della popolazione studentesca

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ANNO IX N. 25 p.5“Sistema nazionale di valutazione”

Lo score rendiconta dati tracciabili nel bilancio finanziariodel Convitto, opere realizzate ed interventi organizzativi.

Fonte dati M.I.U.R..

Andamento degli interventi di sicurezza alimentare dellamensa. Lo score rendiconta dati tracciabili relativi ai ControlliVolontari di Sicurezza ed Igiene degli alimenti, Conformitàalle normative CEE e Nazionali dei locali mensa e della pre-parazione e somministrazione dei pasti, esiti degli audit per laqualità e delle verifiche degli organi ispettivi e della A.S.L.RM5, interventi organizzativi e formativi per gli Operatori deiServizi Alimentari, interventi di ammodernamento ed amplia-mento delle apparecchiature per la mensa.

Fonte dati A.S.L. RM5 e M.I.U.R.

l’alta qualità della mensascolastica, infine e non perordine di importanza, la pro-fessionalità del personalescolastico.Uno sforzo imponente si stacompiendo, per il secondoanno, a favore della nuovascuola secondaria, l’IstitutoAlberghiero. Le attivitàmesse in campo riguardano:il potenziamento, già dalprimo biennio, dei laboratoridi enogastronomia; la parte-cipazione ad eventi – labora-tori insieme alle istituzionilocali, al presidio locale diSlow Food e tirocini forma-

I numeri comprendono progetti svolti e realizzati al di fuoridell’orario curriculare delle scuole del Convitto. L’introdu-zione della scuola secondaria di secondo grado è avvenutanell’anno 2016/2017.

Fonte dati P.T.O.F..

Andamento degli investimenti per opere strut-turali, tecnologie, confort, sicurezza e tutela

della salute

Sicurezza Alimentare Mensa Efficienza del Servizio Mensa

Ampliamento dell’offerta formativa

Efficienza del servizio di mensa del Convitto. Lo Score ren-diconta, il numero di pasti giornalieri, il numero di pasti perdiete speciali (variante di pasti per intolleranze alimentari econdizioni di salute degli alunni), i turni giornalieri di mensa(inclusi colazioni e cene), il numero di diete (menù) stagio-nali approvate dalla A.S.L. RM5, il numero di cuochi ed ope-ratori dei servizi alimentari ed i giorni di assenza delpersonale ad detto alla mensa.

Fonte dati M.I.U.R.

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tivi in importanti realtà com-merciali della città. Sulla nuova Scuola Alber-ghiera valgono alcune consi-derazioni di fondo: si trattadi un Istituto professionale ecome tale è soggetto al co-siddetto fenomeno “liceizza-zione”: le iscrizioni distudenti a livello nazionaleregistrano il 14% a frontedell’64% dei licei, una ten-denza ancora in espansionespecie nel centro-sud. Il Con-vitto di Tivoli avrebbe po-tuto accogliere un Liceo,classico, musicale o interna-zionale. Ma due anni fa è

stato autorizzato dalle auto-rità un Istituto ProfessionaleAlberghiero: in una città avocazione turistica la scelta èplausibile. Gli operatori delConvitto non pensano diaver ottenuto una scuola de-qualificante per la storica isti-tuzione. Essi consideranol’Alberghiero un’opportunitàattesa vanamente per de-cenni, che in primo luogo hapermesso la riapertura della-residenzialità e scongiuratola chiusura del Convitto; insecondo luogo permette diconiugare ora come all’orala qualità e la “funzione so-

ciale” del Convitto. Nelsenso che fino all’avventodel benessere diffuso i Con-vitti hanno riservato unaquota dei posti ad orfani e aifigli di famiglie indigenti;oggi è in grado di offrire unapreparazione di alta qualitàe ben spendibile nel mondodel lavoro, all’utenza dellascuola alberghiera, menospesso che nei licei di alta fa-scia socio economica.La funzione storica del Con-vitto Nazionale, faro del-l’educazione tiburtina, èancora attiva.

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p.6 CONVITTO CITTÀ Al Convitto il Natale è solidarietà, integrazione, intercultura

Daniela Tarsia

Lunedì 18 dicembre,presso la Chiesa diSanta M. Maggiore,

si è tenuto l’ormai tradi-zionale concerto di Na-tale dei bambini dellaScuola Primaria interna alConvitto, che ho guidatocon gioia e orgoglio. Iltema del concerto è statol’intercultura, un’occa-sione di crescita sia socialeche personale: lo starebene insieme, la fratel-lanza dei popoli, la pace.“L’intercultura è come ungrande prato fiorito checi riempie lo sguardo coni mille colori e forme deisuoi fiorellini. Il prato èbello proprio perché èvariopinto”. La cultura e l’umanitàevolvono e miglioranoquando ci si apre e ci siconfronta, non quando sichiudono le porte aglialtri. Siamo proprio comequei fiorellini nel prato!”

il Coro ...in concerto Lunedì 18 dicembre, presso la Chiesa di Santa M. Maggiore, si è tenutol’ormai tradizionale concerto di Natale dei bambini della Scuola Primariainterna al Convitto, curato dal team di insegnanti e diretto magistralmentedalla maestra Daniela Tarsia

Queste parole dette daCinzia Merletti, musicista,scrittrice e didatta mi ri-tornano sempre in mentee sono state lo stimolo, il“sottofondo” del con-certo di Natale che laScuola Primaria interna alConvitto ha voluto rega-lare per questa SantaFesta. La voglia di esplo-rare altri modi di vivere edi esprimersi ci ha tantoincuriosito e così la nostra

manifestazione canora siè arricchita di canti e ritmiprovenienti da diverseparti del mondo chehanno abbracciato moltidei nostri canti tradizio-nali.Gli alunni della ScuolaPrimaria hanno com-mosso amici e parenti conmomenti di immensagioia. I cori di voci bian-che hanno saputo rega-lare al pubblico

coinvolgenti emozioni apartire dalle classi primecon canti dolcemente rit-mati. A seguire le vocibianche delle classi se-conde e a chiudere laprima parte del concerto,le classi terze entrambecon motivi natalizi tradi-zionali italiani ed interna-zionali.Il pomeriggio si è apertocon brani classici e dellamusica New Age che

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L’intercultura è come un grande prato fiorito ANNO IX N. 25 p.7

hanno impegnato cantoriun po’ più grandi in uncrescendo di virtuosismicanori.L’atmosfera che abbiamorespirato ha mostrato aipresenti non solo la bra-vura dei bambini, ma so-prattutto le buonepratiche dello “star bene”a scuola, facendosi mo-dello d’integrazione edinclusione per tutti, bravie meno bravi, italiani e

stranieri, che hanno can-tato insieme per festeg-giare un simbolo di pacee comunanza tra i popoli.Molto emozionante èstata la proiezione deivideo sul messaggio diPace che il Natale reca insé, video realizzati daogni gruppo classe perognuno dei cinque conti-nenti della Terra, per fargiungere a tutto il mondodegli auguri “un po’ spe-

Nella pagina accanto dal-l’alto verso il basso abbiamo:la maestra Daniela Tarsia, ilgruppo della classi prime, il

gruppo delle seconde. In que-sta pagina: il Rettore Manna

e il Sindaco Proietti; ilgruppo delle classi terze, ilgruppo delle quarte e qui afianco delle classi quinte.

FOTO STUDIO SOFT VISION

ciali”. Auguri che sono poi statiestesi a tutta la comunitàdi Tivoli il giorno 20 di-cembre in Piazza S.Croce. Un momento digioia ed allegria che glialunni della Scuola Prima-ria hanno voluto regalareoffrendo una parte delconcerto a tutti i cittadinipresenti.Larghe parole di elogioagli alunni e ai docenti

tutti sono state pronun-ciate dal Rettore Prof. An-tonio Manna che hasottolineato l’importanzadi questi eventi espri-mendo soddisfazione peril lavoro svolto e per lospirito di collaborazionetra tutti noi colleghi cheabbiamo reso questo mo-mento unico e davverospeciale.

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p.8 CONVITTO CITTÀ Il Natale del Convitto insieme alle Istituzioni della Città

di Angelo Moreschini

In occasione delle festivitànatalizie, lunedì 18 dicem-bre a partire dalle 18,30 il

Convitto ha ospitato pressol'Aula Magna l’evento dedi-cato alla solidarietà e alla di-dattica di indirizzoenogastronomico dellascuola alberghiera.Attiva ...Solidarietà è statopensato come unevento/esercitazione, dedi-cato dalla Comunità scola-stica dell’Amedeo di Savoia,ai più alti rappresentantidelle Istituzioni civili, militarie religiose della Città ed agliesponenti delle imprese piùimportanti e attive sul terri-torio. Un evento vivo e pre-sente nello spirito e nellacarta del Piano dell'OffertaFormativa.Gli studenti dell'Istituto Al-berghiero, infatti, in conti-nuità con il precedente annoscolastico e in coerenza conil futuro prossimo, saranno iveri protagonisti dell’eventoartistico e gastronomico, rea-lizzato però con il preziosocontributo dei giovani colle-ghi alunni della Scuola Pri-maria e Secondaria di Igrado.A dimostrazione di ciò,l’apertura della manifesta-zione è stata affidata allamusica e al Coro della scuolasuperiore del Convitto cu-rato irreprensibilmente dallaprof.ssa Pietrocini. A seguireil pubblico ha potuto ascol-tare, forse capire un po’meno, i progressi deglialunni studenti di lingua ci-nese, grazie alla lettura in lin-gua cinese di AriannaLombardi e Filippo Picconi dialcuni passaggi di un mano-scritto originale in cui unviaggiatore mercante e sto-rico del 1600 descrive la cittàdi Tivoli e la sua Villa d’Este.La lettura è stata accompa-gnata da una coreografia dibambine della scuola prima-

ria, il tutto curato dalla mae-stra Jia Lei, docente dell’AulaConfucio del Convitto. Con il saluto agli ospiti il Ret-tore Antonio Manna haprima ringraziato i suoi col-laboratori, i docenti chehanno dato il loro contri-buito alla serata e gli Educa-tori della Commissioneeventi; ha poi, a sorpresa,pre-sentato e dato la parolaal dott. Ugo Donati, Diret-

tore dell’Unità operativa dimedicina d’urgenza del-l’Ospedale San GiovanniEvangelista di Tivoli, per lapresentazione di un proto-collo d’intesa che riguarda lacooperazione e la solidarietàin favore del reparto pedia-trico, al quale il Convittos’impegna nel tempo a desti-nare fondi raccolti con inizia-tive mirate all’interno dellacomunità del Convitto.A seguire la proiezione di trefilmati sul tema della solida-rietà, realizzati dagli studentidella Scuola media, fortidelle nozioni apprese nel“Corso di didattica iPad” te-nuto nelle classi dal prof. Do-mizio Baldini, guidati eselezionati dalle prof.sseCoccanari, Dante, Iannac-cone, Palombi. A premiare ifilmati selezionati sono in-tervenuti il Procuratore dellaRepubblica del Tribunale diTivoli, dott. Menditto, il Sin-

Attiva ...SolidarietàOgnuno di Voi, nessuno escluso, è fondamentale per labuona riuscita di questo evento. Ciascuno di Voi sente il bi-sogno di "fare squadra", di essere presente sempre in questoluogo che è privilegiato, non per gli addobbi della facciatao per i tappeti rossi che fanno da cornice, privilegiato perchérappresenta la "seconda casa" per i bambini e i ragazzi delConvitto, alunni che saranno, se istruiti, educati e formatinella giusta maniera, certamente cittadini modello di questoterritorio. (D.S. A.Manna)

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ANNO IX N. 25 p.9Laboratorio artistico della Scuola Secondaria di I grado

daco di Tivoli Giusep-pe Pro-ietti, il Colonnello dell’armadei Carabinieri Cotugno.A proposito di Carabinieri èpoi successo quanto nessunodei presenti poteva aspet-tarsi... è stato introdotto dalprof. Moreschini, coordina-tore della manifestazione, il“momento delle barzellette”ovviamente sui Carabinieri:raccontate da tre alunni dellaScuola Primaria, guidati dalledocenti Mara Salvati e LuanaLori, poi premiati dal Colon-nello della Guardia di Fi-nanza Santonastaso, dalDirigente Polizia di Statodott. Parrella e dal Coman-

Le ore di arte sono sempre tra le preferite di noi ra-gazzi: ci si diverte creando piccole “opere” che per noivalgono molto. In più, il professor Cassibba ci permettedi fare molti progetti: ma di certo uno dei più belli èquello riguardante il riciclaggio per Natale! Questo pro-getto ci è stato prima spiegato dal professore, succes-sivamente noi abbiamo portato il materiale (tra cui iltubo di PRINGLES) e poi... a lavoro! Tutti gli alunni ditutte le classi della scuola media hanno scelto un per-sonaggio del presepe e poi lo hanno creato! Il primo pas-saggio è stato unire i tubi delle patatine e poi decorarlicon materiale riciclato, per esempio con il giornale delpapà e la lana della nonna! Dopo questo passaggio, il pre-sepe creato da ogni classe si è stanziato sopra gli ar-madietti, per poi passare nell’atrio della scuola conl’aiuto del professore e di alcuni ragazzi. Di certo que-sto lavoro ci ha aiutato a capire quello che potremmofare col riciclaggio, che può dare molta soddisfazionee un buon risultato!

Beatrice Valenza, 2D

Riciclart

dante della Compagnia deiCarabinieri di Tivoli, il Capi-tano Marco Beraldo.Quest’ultimo ha salutato ipresenti con un interventoconclusivo della manifesta-zione ma preludio all’interes-sante buffet preparato daglistudenti dell’Alberghierocondotti dai proff. DonatoMarino, Chiarolanza Alessiae Giovanni Ammirati, rispet-tivamente di cucina, sala eaccoglienza e dai cuochi delConvitto: Perla Perrone, Ca-terina Minniti, GiannicolaVenuti.

Nella pagina accanto e qui sopra alcuni momenti dellamanifestazione: dall’alto al basso il Sindaco premia i fil-

mati iPad; il Capitano Beraldo saluta i bambini che hannorecitato le barzellette, che verranno poi premiati. Sotto, imanufatti del laboratorio artistico del prof. Cassibba.

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p.10 CONVITTO CITTÀ Laboratori di cittadinanza - Scuola Alberghiera

Antonella Pirolo

Oggi come ieri sifesteggia il Car-nevale per ca-

polgere l’ordine stabilito! Un capovolgimentoautorizzato che esercita un’attrazione moltoforte su grandi e piccini perché, offre la possibi-lità di smettere i nostri panni abituali attraversole maschere.La maschera come una nuova pelle senza per que-sto essere rimproverati di nulla.Baldoria e scorpacciate di dolci. Non a caso a Car-nevale ogni scherzo vale!Coronano e rendono il Carnevale davvero colorato,i carri allegorici di cartapesta che sfilano durante

Carnevale delle tradizioni. Storia e curiosità, dalla cartapesta

ai dolci tipici

il periodo!Eppure il Carnevale che ha origini antiche ricor-dando le feste sacre dedicate a Saturno, padre

degli dei, durante i qualigli schiavi diventavanopadroni e viceversa pro-prio in virtù dei trave-stimenti, come ci hasapientemente raccon-tato il prof. Paolo Savi,oggi sta perdendo il suofascino.Educare i nostri ragazzialle tradizioni significatrasmettere quellaparte del patrimonioculturale della comunitàdi appartenenza checontribuisce alla forma-

zione della propria identità ma che aiuta anche,all’apertura della conoscenza e apprezzamentodella società odierna alla ricerca di valori comuni.Il percorso laboratoriale del “Sapere del Carne-vale” ha coinvolto gli studenti della classe 2Adell’alberghiero del Convitto che hanno parteci-pato e condiviso con grande entusiasmo.Il 31 gennaio presso la Biblioteca Comunale hannoincontrato il professore Onorio Lolly Picardi, giàinsegnante presso il nostro Convitto Nazionale emolto conosciuto come artista della cartapesta.Onorio ha raccontato delle antiche tradizioni ti-

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ANNO IX N. 25 p.11Area dell’inclusione - Scuola Alberghiera

Nella pagina accanto: in alto a sinistra l’illustrazione dellastudentessa Alessandra Berti dedicata alla maschera tibur-tina: Lo Zibaldone. Sopra e sotto gli studenti e i loro proff.con Onorio Picardi, grande esperto del Carnevale tiburtino.

burtine legate al periodo del Carnevale e di comenasce un carro allegorico: dal bozzetto alla carta-pesta fino al momento della sfilata.Durante i 13 giorni di febbraio, si è, poi, lavoratoalla maschere di cartapesta con la prof.ssa Anto-nella Pirolo e, nell’ambito delle attività laborato-

riali di indirizzo, con il prof. Felice Santodonato siè lavorato ai dolci tipici.Un carnevale speciale, all’insegna della cultura edelle tradizioni.

I laboratoricreativi seguitialla lezione delprof. Picardipresso la Bi-

blioteca comu-nale

produconoprima delle

belle maschere...poi si passain cucina ...e latradizione siperpetua, conla creazionedelle gustose

frappe.

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p.12 CONVITTO CITTÀ Il Carnevale del Convitto Nazionale

Le insegnanti dellaterza C e D hannoproposto un piccolo

laboratorio teatrale. Ibambini della terza Channo costruito un ori-ginale teatrino popolatoda divertenti mario-nette, utilizzando ma-teriale da riciclo. Glialunni della terza Dhanno realizzato dellemaschere mitologiche,utilizzando tecnichepittoriche differenti.Queste attività ludico-espressive, hanno solle-citato la loro fantasia,la capacità di problemsolving per realizzaremaschere e piccoli bu-rattini, il cooperativelearning per decidereinsieme i dialoghi dellemarionette per l’allesti-mento di una divertenterappresentazione tea-trale, il tutoring perfar lavorare insiemebambini con competenzediverse e acquisizione dimaggior sicurezza e dicontrollo dell’emotività.L’intento principale èstato raggiunto: per ungiorno sono sfuggiti alleregole della quotidianità.

Insegnanti delle 3e C e D Come da tradizione i numerosissimi alunni dellascuola primaria del Convitto hanno salutato ilCarnevale con una coloratissima festa che ha ral-legrato gli animi di insegnanti e alunni.I bambini hanno deciso di personificare i perso-naggi che popolano la loro fantasia: mostri, orchicattivi e supereroi in modo da sentirsi invincibilialmeno per un giorno.

Un giorno di colori sorrisi emozioni

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ANNO IX N. 25 p.13Laboratori artistico letterari della Scuola Primaria

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p.14 CONVITTO CITTÀ Laboratori artistico letterari della Scuola Primaria

Carlo Pierangeli

Cosa è la magia? Moltedefinizioni sono statedate ...gioco, formad'intrattenimento, artedell'illusione ed altro,nessuno di queste tuttaviariesce a cogliere la suareale essenza.C'è una frase invece cheogni buon prestigiatoreconosce che riesce afarlo: “La vera magia ènegli occhi dello spetta-tore”. Ecco, la magia èquesto, meraviglia, emo-zione, mistero ...la na-tura stessadella vita nell'universo èintrisa di un meravigliosoe inesplicabile incanto; èla scienza stessa a dirciche in una pallina di gran-dezza di un pugno eracontenuto l'infinito e imiliardi di stelle che oggivediamo ...e allora la do-manda è se siamo dispostia credere in questo per-ché poi non lo siamo acredere che in ognuno dinoi possa essere rimastauna traccia di questa an-tica e primordiale magia?Ma torniamo a noi e quellabellissima definizione ...checosa accade allo spetta-tore al culmine dello spet-tacolo! I suoi occhi siilluminano, il sorriso di-stende le sue labbra, ilcuore aumenta il suo ritmo,il suo stato di coscienza sidilata e in quell'attimo unonda emotiva lo rapisce e losottrae al qui e ora tra-sportandolo in una dimen-sione senza spazio e senzatempo in cui anche se soloper un istante percepiscequel senso di infinitezzache ci attraversa e ci legagli uni agli altri come il filodi una collana di perle. Lamagia dunque è quel sacro

fuoco, quella luce che brillanegli occhi dello spetta-tore che esprime quelsenso di mistero ed infinitolegato a tutto ciò che conla sola ragione non riu-sciamo compiutamente adafferrare. Ecco il senso al-lora di un laboratorio ma-gico a scuola e la suavalenza educativa: lo scopoludico e il divertimentosono importanti ma sonosoprattutto strumenti perveicolare un messaggio piùimportante: la ricerca den-tro di noi di quella bellezzache ci innalza al di sopradel nostro senso di fini-tezza e precarietà; unabellezza che può espri-

Tu chiamale se vuoi …emozioni

mersi solo attraverso il su-peramento di una visioneindividualistica in favore diuna in cui il sentimento diconnessione e di unità el'essere in relazione sin-cera con gli altri sono glielementi propulsori.Negli ultimi anni del quin-quennio scolastico elemen-tare tengo per i miei alunnidei piccoli corsi di magiaspiegando loro degli ef-fetti magici.L'effetto magico ha un im-patto come ed immediatoed è questo che mi per-mette di veicolare il mes-saggio, spiego loro chequesta bellezza, questosenso di meraviglia, nasce

da una relazione indissolu-bile tra mago e spettatoree ciò che tanto li divertenasconde in realtà una de-dizione una disciplina checostringe il mago a donarsie a servire lo spettatore ...ma questo sforzo e sacrifi-cio hanno poi un compensoche li supera di gran lunga.In quanto si attiva il feed-back emotivo fra mago espettatore che esalta la fi-gura di entrambi il magoche da principio si adoperacome un umile servitore sa-crificandoli con una ferreadisciplina (gli effetti sonoritagliati e studiati sullecaratteristiche psicologi-che degli spettatori) fini-sce alla fine per diventarel'eroe.Lo spettatore a sua voltache si presta ad esserestrumento dello spettacolobeneficia in fine di questatempesta emotiva, cheespande e dilata la sua per-cezione.E' questo dunque il grandeinsegnamento che la magiaci dà: è nella relazione sin-cera con gli altri e nel su-peramento del nostroegoismo che la nostra di-mensione individuale acqui-sisce maggior slancio epossibilità di crescita per-sonale.C'è qualcosa di grande inognuno di noi; e in fondo èla stessa scienza ad inse-gnarci che in un pugno puòessere racchiuso l'uni-verso.Noi siamo eredi diretti diquesta antica e primordialemagia ...innalziamo i cuori efacciamoci dunque caccia-tori di sogni e di aquiloni,cercatori di stelle, bel-lezza e verità.

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Laboratori artistico letterari della Scuola Primaria ANNO IX N. 25 p.15

Scriviamo a nome degli alunni delle classi primeperché abbiamo pensato di inviare i loro lavori checi sono sembrati allegri e divertenti.Siamo partiti dalla filastrocca di G.Rodari "Latribù degli indiani Cucù" dal momento che dove-vamo presentare le difficoltà ortografiche di al-cuni suoni come ca, co, cu.I bambini delle due classi hanno lavorato con entu-siasmo a classi aperte realizzando dei lavori sulquaderno, poi creando un lapbook un cartelloneriepilogativo con la poesia illustrata e infine deisimpatici costumi usando vari materiali come car-toncini, cannucce, carta velina e tanti colori!In seguito i bambini si sono riuniti di nuovo percantare insieme e danzare al verso degli indiani:ahiaiai yuppy ahiai yeah.Abbiamo realizzato così un lavoro che ha coinvoltovarie discipline: italiano, arte, musica e ed motoriasenza tralasciare valori educativi importanti come

Augh siamo noi...i primi pellerossaMaria Antonia Carlucci e Amelia Mantovani

la socializzazione, la condivisione e la collabora-zione per realizzare un prodotto comune. Unabella esperienza di gruppo fra docenti, colleghieducatori ed alunni, un lavoro concreto di tempounico.Ed ora eccoli tutti insieme su nostro giornalino!

AUGH da tutti i bimbi e dal team delle classi prime!

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p.16 CONVITTO CITTÀ Laboratori artistico letterari della Scuola Primaria

Papà sei l’amico migliore che ho!

Mara Falchi

I bambini delle classi “Seconde”... dedicano al loro adorato Papà per la“sua festa” ...un dolce pensiero: “Caro Papà, sei nel mio cuore, io ti penso a tutte le ore!”

Papà sei il mio Principe AZZURRO!

Una dedica per la festa del papà

UNA LEZIONEUNA LEZIONEESPLOSIVAESPLOSIVA

Come si forma un vul-cano?

Questa è la domanda chenoi bambini della terza B cisiamo fatti.Per questo abbiamo por-tato a scuola un modellinodi vulcano di plastica condell’aceto e del bicarbo-nato. Eravamo tutti elet-trizzati.Abbiamo indossato guantie inserito nel vulcano primadue cucchiaini di bicarbo-nato, poi un po’ di coloranterosso, infine l’aceto.Come per magia dal vulcanoè uscita una schiuma densache scendeva ai suoi lati etante bollicine, noi abbiamogridato di gioia, sembravacoca cola agitata.La maestra ci ha spiegatoche quelle bollicine eranoanidride carbonica, gas chesi forma quando aceto e bi-carbonato vengono a con-tatto.Era avvenuta quella che noichiamiamo reazione chi-mica. Ci siamo divertiti molto ,possiamo proprio dire che èstata una lezione esplo-siva.Speriamo di fare prestoaltri esperimenti.

Gli alunni della 3B

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ANNO IX N. 25 p.17Laboratorio di scrittura creativa

a cura degli alunni dellaclasse 3 A - Scuola Primaria La neve a Tivoli

L’arrivo della neve è sempre salutato con immensa gioia dai bambini. L’in-consueto fenomeno suscita stupore e felicità che a lungo permangono nelricordo dei bambini. E così, una volta tornati alla routine scolastica, glialunni hanno esternato le loro emozioni in testi poetici, sperimentandol’uso di metafore, similitudini, personificazioni...Il prodotto finale è inaspettato, divertente, a volte anche commoventeper la carica suggestiva.

La neve

Tu scendi lentamente scorrendo come il latte.Tu ghiacci l’acqua e i bambini giocano di là e di qua.Gli alberi innevati incantano il paesaggio e io vado alla pista di pattinaggio.Mi alzo la mattina osservando la finestra Cammino sulla neve e sento tra tra...

La sposa bianca

Con il velo scintillantealla luce del sole,portava con sé una dolce canzone.Alcuni gridavano:-Guardate guardate,la neve è ormai scesa,uscite uscite!Lo stupore formò la gioia e la canzone formò la gloria.

Sei insuperabile cara neve

Nella tua forza bianca e lentasei così bella che resto incantata.Tanti stormi di colombe bianche che volano lentamente,in tante case resta la gente.Tu che ghiacci la fantastica cascatae io sto a casa con la mia tata.Vedo stalattiti pendere dal mio balconee dal giardino è saltato un gattone.Il paesaggio innevato mi parla cantandoe io gli dimostro che sto giocando.Esco coperta con sciarpa e maglionee del sole non mi viene neanche la sensazione.

Il mondo bianco

Un bianco velo avvolgentebianco come lo zuccherobianco come una piuma...è bianca: è la neve.Cade e avvolge,cadendo sugli alberifantasmi bianchi compaiono,ecco il velo bianco.La neve è come un diamante.

L'ultimo giorno di neve

La neve è come il ghiacciola neve dice: -Vieni qui che ti raffreddo le guance!Mani freddescarpe bagnatee l'aria fredda come al polo nord.

La neve scendente

È scesa la neveè stata un'emozione bellissima,ha riempito di biancomontagne, strade, case,macchine e palazzi.La mattina appena sveglitutti i bambini sono corsi fuori a giocarea palle di nevea costruire pupazzi di neve...

La neve gloriosa

La neve si sveglia la mattina splendente come non mai.Si prepara per scendere giù in città leggera e limpida per poi dar felicità.Ai bambini porta gioia tutti ballando la ringraziano facendo pupazzi di neve angeli di neve e palle di neve.La neve se ne vastanca e felice e promette che presto tornerà.La neve è molto bella e non stanca mai.

La neve celeste

La neve celeste apparefredda come il ghiaccio,ma allegra come un pagliaccio è sempre birichinacome la fata turchina.Danza come una farfalla e assomiglia a una palla.

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p.18 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di Archeologia Libraria

Il 5 marzo gli alunni dellequarte della scuola prima-ria hanno incontrato nel-

l'Aula Magna del Convitto ildott. Alessandro Basile, vice-direttore del Laboratorio diArcheologia Libraria e Biblio-tecaria di Villa Adriana e delMuseo Didattico del LibroAntico di Villa d'Este che curail progetto Fannius per lascuola secondaria di primogrado del nostro istituto. Ibambini hanno potuto ap-profondire le tematiche le-gate all'invenzione dellascrittura e alla sua evolu-zione nel corso della storiadell’uomo, con particolareriferimento alla scrittura nel-l'Antico Egitto, argomentoche ha suscitato moltissimointeresse nel corso dello stu-

Alla scoperta del lavoro dello storico

Il laboratorio di Archeologia Libraria e Bibliotecariadi Villa Adriana insieme al Museo Didattico del LibroAntico di Villa d'Este, curatori del progetto Fanniusdel C.N., all’opera con classi della scuola primaria.

dio di questa Civiltà.Stimolati dalle domande delprofessore e attraverso la vi-sione di immagini gli alunnihanno esplorato i diversi ma-teriali adoperati dall’uomoper la scrittura, dalle tavo-

lette di argilla,alla perga-mena, al pa-p i r oattraverso lefasi di lavora-zione necessa-rie allarealizzazionedel foglio, finalla scopertadelle tecnichecon cui si rica-vava il pig-m e n t oimpastando i

minerali con la colla ani-male, giungendo fin inOriente con l’invenzionedella carta e dei caratterimobili.La conferenza è stata ancheun momento gradevole diconfronto tra gli alunni dellediverse classi che hanno vo-luto dimostrare ed esporrequanto studiato sulle paginedel libro “scoprendo”quanto sia bello e sorpren-dente condividere cono-scenze e ragionamenti.

Insegnanti delle classi 4e

4C

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ANNO IX N. 25 p.19Laboratorio di cittadinanza della Scuola Primaria

Il 27 gennaio è stato ilgiorno della memoria:la nostra memoria,

però, deve mantenersi vigile in ogni istante perché nei momenti di maggiore crisi eco-nomica degli Stati, vengono esasperati i nazionalismi e si arriva a colpire i più deboli. Federico, insieme ai suoi compagni della VA della scuola primaria, ha voluto esprimereil suo dissenso in moto satirico, mettendo in ridicolo la figura del dittatore, come nelfamoso film di C. Chaplin.

Ronci Daniela e Cortis Daniela

Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....

Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lentonel freddo giorno d' inverno e adesso sono nelvento, adesso sono nel vento...

Ad Auschwitz tante persone, ma un sologrande silenzio:è strano non riesco ancora a sorridere qui nelvento, a sorridere qui nel vento...

Io chiedo come può un uomo uccidere un suofratelloeppure siamo a milioni in polvere qui nelvento, in polvere qui nel vento...

Ancora tuona il cannone, ancora non è contentodi sangue la belva umana e ancora ci porta ilvento e ancora ci porta il vento...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà impararea vivere senza ammazzare e il vento si poseràe il vento si poserà...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà impararea vivere senza ammazzare e il vento si poseràe il vento si poserà e il vento si poserà...

AUSHWITZ

NumeriConterò poco, è vero:diceva l'Uno ar Zeroma tu che vali? Gnente: proprio gnente.Sia ne l'azione come ner pensiero rimani uncoso voto e inconcrudente.Io, invece, se me metto a capofila de cinque zeritale e quale a te, lo sai quanto divento? Centomila. É questione de numeri. A un dipresso, è quello che succede ar dittatore,che cresce de potenza e de valore, più so li zeri che je vanno appresso.

Trilussa

IL GIORNO DELLA MEMORIAIL GIORNO DELLA MEMORIA

4A 4B

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p.20 CONVITTO CITTÀ Laboratorio di cittadinanza della Scuola Primaria

Emanuela Pascucci

Come è consuetudine, la nostra scuola hasempre dato il giusto risalto alle feste fon-damentali della tradizione cristiana; così

quest’anno, seguendo la linea d’indirizzo del Con-vitto inserita nel PTOF, che riguarda l’internazio-nalizzazione, le classi quarte della Scuola Primariainterna hanno realizzato, sotto la guida delle loroinsegnanti, un piccolo elaborato in occasione dellafesta di Pasqua. Il lavoro, che rientra nell’ambitodel progetto CLIL, consiste in un librettino cheracconta le vicende dell’ultima settimana di vitaterrena di Gesù, in lingua inglese, con le relativetraduzioni e corredato da immagini, dal titolo“The Easter Story”; il lavoro didattico ha coin-volto le insegnanti d’inglese, di religione, di arte eimmagine ed ha suscitato un profondo interesse ecuriosità da parte degli alunni, che sono statichiamati a conciliare tra loro discipline apparente-mente molto distanti tra di loro.

“The Easter story” …per una pasqua internazionale

Nelle foto i disegni frutto dellavoro interdisciplinare dei

bambini.

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ANNO IX N. 25 p.21Laboratori artistici - Scuola Alberghiera

Il periodo pasquale è ricco di simboli, da quelli più“laici” come il coniglio o il cioccolato, a quelli più re-ligiosi, dalle uova decorate ai dolci tipici delle re-

gioni d’Italia e del mondo.Proprio attraverso i simboli, i professori Paolo Savi e An-tonella Pirolo hanno lavorato con i ragazzi della classe 2A dell’Alberghiero del Convitto, dallo studio del signifi-cato storico religioso al viaggio delle usanze della Pasquanel mondo fino alla conoscenza dei dolci tipici di ogni re-gione italiana.In laboratorio manuale, si è ripercorso il momento emo-zionale dell’antica usanza della decorazione delle uova.

Antonella Pirolo

Gli studenti hanno imparato le decorazioni pasquali e stu-diato i colori al naturale per le uova sode usando fruttae verdura di stagione.La trasmissione delle tradizioni della Pasqua avvicina alsignificato vero della Pasqua, che è per la religione cri-stiana la festa più importante, perché celebra la mortee la Risurrezione di Gesù. Dalle uova che rimandano all'idea di rinascita, all’ulivo, aigermogli di grano, alla colomba, alle campane, ripercor-rendo le usanze nel mondo dalla Francia, all’America, alBrasile, alla Svezia, alla Norvegia e in tutte le Regionid’Italia.Alla ricerca dei sapori e colori dei dolci tipici pasquali, inlaboratorio di cucina con il professore Donato Marino, glistudenti hanno lavorato alla pastiera napoletana, dolcetipico di Napoli e alle Pitte Pie, dolce tipico calabresepassando per la pizza cresciuta di Tivoli.

Spazio dinamico laboratorialededicato alla Pasqua

Le immagini degli stu-denti. In alto la crea-zione artistica con la

prof.ssa Pirolo. Sopra la creazione ga-stronomica con il prof.

Marino Donato. Sotto insieme al Rettore

A. Manna.

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p.22 CONVITTO CITTÀ Tirocinio formativo - Scuola Alberghiera

Paolo Savi

Formazione a 360 gradi per gli alunni dell’Istituto,coinvolti in un tirocinio formativo che anticipa l’alter-nanza scuola lavoro in programma dal terzo anno distudi. I primi studenti della Scuola Alberghiera delConvitto Nazionale hanno iniziato l’esperienzapresso un supermercato di Tivoli, il Carrefour di vialeTomei. Un’occasione importante per conoscere da vi-cino le materie prime e praticare l’accoglienza con iclienti del punto vendita.

L’articolo inerente l’espe-rienza del Tirocinio for-mativo presso ilCarrefour è stato elabo-rato dal prof. Paolo Savi,utilizzando alcuni passidel tema svolto nellaclasse IIA da FrancescoIannilli.Gli alunni della IIAhanno raccontato neiloro temi l’esperienza deltirocinio mettendo in evi-denza diversi aspetti: leattività svolte nelle di-verse mansioni, chehanno contribuito ad ar-ricchire l’esperienza for-mativa maturata nelpercorso scolastico; le re-lazioni instaurate con lepersone del gruppo di la-voro; il senso di inade-guatezza inizialmenteprovato e poi man manosuperato.

Il tema di Francesco Ian-nilli della classe IIA sindalle prime righe contiene

quella freschezza giovanileanimata dalla speranza edalle aspettative future, in-sieme ad una sconfinata fidu-cia nelle proprie capacità,che ne rende piacevole la let-tura. Così scrive: “Una partedella mia classe, apparte-nente alla Scuola Alberghieraha collaborato al ProgettoCarrefour, che consisteva nelfar partecipare all’attività ditirocinio cinque studenti, chevenivano affiancati dai di-pendenti del supermercato”.Così scrive Francesco Iannilli:“Quel giorno, il 23 febbraioalle ore 9:00, accompagnatidall’insegnante di sostegnoCosmo Vallone, abbiamoraggiunto il supermercatoche si trova in Viale Tomei aTivoli. Mi sentivo particolar-mente felice, perché stavo

iniziando per la prima voltaun percorso concreto cherendeva i miei sacrifici e imiei sforzi scolastici final-mente sensati. La direttricedel supermercato ci ha fattovedere e spiegato il funzio-namento dei vari reparti: lagastronomia, la frutteria, lapanetteria e la macelleria;

abbiamo poi conosciuto ilpersonale in servizio in quelmomento che ci ha illustratole mansioni che avremmodovuto espletare in queigiorni. Dopo qualche minutoabbiamo consumato unabuona colazione fatta dibrioches, fette di torta, succhiall’arancia e cappuccino. Ci

siamo cambiati in un piccolospogliatoio per indossare lenostre divise. Ci siamo messiall’opera e da subito gliodori, i colori delle merci suibanconi, le persone che tran-sitavano con i carrelli pieninelle corsie del supermercatomi hanno stordito e allostesso tempo affascinato.Noi studenti in pochi minutici siamo trasformati in lavo-ratori con mansioni specifi-che. Io sono stato affidato alreparto della macelleria. Quiho conosciuto il commessoaddetto alla vendita. Lui conmolta pazienza e passionemi ha spiegato quali erano lebasi del mestiere del macel-laio: conoscere i protocolliper la pulizia, per esempiopulire attentamente i macchi-nari e i coltelli e i vari attrezzie conoscere i vari tipi dicarne, la provenienza e l’etàdell’animale. Dopo aver co-nosciuto le norme principaliho iniziato a lavorare, ovvia-mene affiancato dal com-messo. Il primo compitoassegnato è stato quello difare il macinato. Mentre ta-gliavo le carni e le inserivonel tritacarne, guardavo imiei amici nei vari reparti af-faccendati nei vari compiti:Antonio e Riccardo nel re-parto di gastronomia prepa-ravano la verdura allagriglia, Alessandra serviva ilpane ai clienti sfoggiando unbel sorriso e Martina control-

Learning by doing

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ANNO IX N. 25 p.23Laboratori di enogastronomia e accoglienza di sala

lava le etichette dei vari pro-dotti con uno scanner a luceottica. Martina parlava contutti e con gentilezza spie-gava ai vari clienti dove sitrovavano le offerte, anchese credo qualcuno è ancoralì a cercare l’offerta del for-maggio della settimana. Tuttinoi nelle prime ore e nonsolo, ci sentivamo un po’ im-branati, ma i complimenti

dei dipendenti e le colazioniabbondanti ci hanno fattocapire che tutti erano con-tenti di noi e del nostro ope-rato. Certo il lavoro non èmai mancato e alle 12:00quando arrivava il momentodi dover indossare la divisadel convitto, ci sentivamostanchi ma allo stesso tempofelici”.

Alcuni momenti dell’esperienza formativa degli studenti dellaclasse 2A dell’alberghiero. Foto di Antonella Pirolo e

Giovanni Ammirati.

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p.24 CONVITTO CITTÀ Laboratori di Cittadinanza - Educazione alla Legalità

di Fulvio Ventura

Isindaci di Tivoli, Palestrina eSubiaco, presso la Sala delTrono di Villa d’Este hanno

siglato, lunedì 11 dicembre 2017,il protocollo d’intesa per il na-scente distretto turistico. Il di-stretto è uno dei primi del Lazioed il primo che nasce per vo-lontà dei territori e non per vo-lontà delle istituzioni sovracomunali.L’unione dei comuni dell’hinter-land tiburtino, insieme all’Isti-tuto Autonomo Villa Adriana eVilla d’Este, oltre alla Nona eDecima Comunità Montana,nelle intenzioni dei promotorirappresenterà uno strumento es-senziale per andare ad intercet-tare turisti e visitatori tanto inItalia quanto all’estero. Una rivoluzione che vede ilConvitto Nazionale Amedeo diSavoia in prima linea con il suoAlberghiero. Un incremento del-l’attività turistica necessaria-mente creerà nuovi posti dilavoro per il personale specializ-zato come cuochi, barman, per-

sonale di sala e dell’accoglienza.L’istituto guarda con attenzionea questa importante novità chepotrebbe assicurare importantisbocchi lavorativi agli allievi chesi diplomeranno, specializzan-

dosi nei servizi per l’enogastro-nomia e l’ospitalità. Cos’è il Distretto TuristicoLa base del Distretto è una retedi amministrazioni pubbliche edimprese che hanno come obiet-tivo la promozione, l’organizza-zione e la messa a sistema delterritorio. Il Distretto Turistico mira a qua-lificare e rilanciare l’offerta turi-stica, e favorendo, anche conagevolazioni amministrative, fi-scali e finanziare, uno svilupposostenibile. Gli obiettivi che il distretto sipone nelle sue azioni sono: in-crementare il numero di turisti,destagionalizzare le presenze,aumentare la produttività delle

Il primo distretto turistico nel Lazio

Una grande opportunità per il territorio, unagrande opportunità per gli studenti dell’istituto al-berghiero del Convitto Nazionale di Tivoli.

imprese di settore e migliorarele competenze del capitaleumano che vi lavora, innalzarela qualità dei servizi e integrarlitra loro.Il progetto del Distretto TuristicoL’idea è nata dal solco tracciatoper l’Expo del 2015. In occa-sione della manifestazione mila-nese il Comune di Tivoli fuinvitato dalla Regione a parteci-pare all’Esposizione Mondiale.Da Palazzo San Bernardino pen-sarono di aderire estendendol’invito ai comuni della Valledell’Aniene. Poi, in vista dellepartecipazioni ai più importantisaloni internazionali, il progettoè stato ulteriormente esteso al-l’agro romano antico, coinvol-gendo anche le aree versoPalestrina, evolvendosi così inTivoli e le Vie dell'Acqua grazieall’adesione dei Comuni della IXe X comunità montana. Ora, daquest’anno, ha deciso di parte-cipare anche l'Istituto Auto-nomo Villa Adriana Villa d'Estee su una base così solida si staper costruire il nuovo step.

<---

Angelo Moreschini

Il 16 giugno a Villa d’Esteera stato sottoscritto il pro-

tocollo di intesa, alla pre-senza di Gildo De Angelis,Direttore dell’U.S.R. (UfficioScolastico Regionale) delLazio. Il 18 luglio a PalazzoFarnese di Caprarola, è arri-vata la firma per la costitu-zione ufficiale. Martedì 7novembre, si è svolto il terzoincontro con un “accordo discopo” tra Istituzioni scolasti-che. Un Protocollo d’intesatra USR Lazio e Museo delleCiviltà, è stato firmato il 22dicembre. La R.I.A.L. è unostrumento straordinario nonsolo per affrontare le criticitàdella gestione quotidianadelle Istituzioni scolastiche,ma anche e soprattutto perpromuovere scambi e siner-gie su temi di ampio respiro.Le attività in cantiere sonomolte. Fra le più importantic’è un’iniziativa di straordi-nario interesse orientata a

promuovere fra gli studenti ivalori della legalità e dellacittadinanza attiva. Anche ri-levando dal Ministero diGrazia e Giustizia alcuni lo-cali e strutture ristorative sot-

Un nuovo partner si ag-giunge alla Rete: il 22 di-

cembre presso la sede del Museo Nazionale delle Artie Tradizioni Popolari di Roma, è stato sottoscritto ilProtocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico RegionaleLazio ed il Museo delle Civiltà.

tratte alle attività mafiose edi affidarle in gestione aglistudenti dell’indirizzo diEnogastronomia, nell’ambitodei Progetti di AlternanzaScuola – Lavoro”. Diversi icasi precedenti di ‘riadatta-mento virtuoso’ di immobiliconfiscati alla criminalità or-ganizzata. Il più vicino, neltempo e nello spazio, è sicu-ramente quello attuato dal-l’Istituto Alberghiero di TorCarbone: appena il 15 giu-gno è stata in infatti inaugu-rata, in via San Cosimato, nelcuore di Trastevere, nel pa-lazzo che ha visto la nascitadi Alberto Sordi, la rosticce-ria “I Carbonari”: Alpha 53 èla neonata cooperativa didocenti, studenti e genitori

dell’Istituto Alberghiero diTor Carbone che ha preso ingestione la struttura dal Mi-nistero della Giustizia.

Il momento della firma nelSalone d’onore del Museo

della Civiltà

R.I.A.L.

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ANNO IX N. 25 p.25Laboratori di Cittadinanza - Educazione alla Legalità

Il primo febbraio 2018 il procuratore di Tivoli,Francesco Menditto, ha scelto l’aula magna dell’isti-tuto di piazza Garibaldi per aprire il nuovo annogiudiziario e per presentare i dati dell’attività svoltadagli uffici di via Antonio del Re.Un importante appuntamento che ha rinnovato ilsolido legame tra il Convitto e le massime istitu-zioni tiburtine. Un appuntamento che ha testimo-niato ancora una volta l’attenzione dell’Amedeo diSavoia ai temi della legalità e dell’educazione ci-vica.

La Procura di Tivoli ècompetente su un terri-torio molto vasto ed

eterogeneo che va daigrandi centri come GuidoniaMontecelio e Tivoli ai piccolicomuni della Valle del-l’Aniene. La competenza siestende dai confini con laprovincia di Rieti a quellicon Frosinone, e poi daRoma all’Abruzzo.

“Stiamo lavorato molto sullaspecializzazione dei magi-strati – ha spiegato FrancescoMenditto, Procuratore di Ti-voli, in un passaggio del suointervento –. Da novembreabbiamo tre magistrati atempo piano sulla violenzadi genere, due sui reati eco-nomici e due reati ambien-tali. Tutti insieme, essendouna piccola procura, si occu-pano poi dei restanti reati”.

“I procedimenti per maltrat-tamenti in famiglia o controle donne sono raddoppiati –ha aggiunto Menditto par-lando del femminicidio edella violenza di venere –.Ma non tanto per un au-mento del fenomenoquanto per una crescita delledenunce da parte delle vit-time. Lo sportello aperto inprocura con l’Asl Roma 5, leforze dell’ordine, gli avvo-cati, l’ordine degli psicologi,sta funzionando. Speriamoche a breve possano apriredei centri antiviolenza sulterritorio”.

Qualche numero sull’attivitàdella procuraLe statistiche fanno riferi-mento allo scorso anno giu-diziario, quindi dal primoluglio 2016 al 30 giugno2017.Nei 74 comuni che

LA PROCURASI RACCONTA

di Fulvio Ventura

fanno riferimento alla strut-tura tiburtina sono staticommessi 21 omicidi e 38tentati omicidi, l’anno prece-dente furono rispettiva-mente 16 e 24. I procedimenti per reati con-tro il patrimonio, quindiusura, rapina, estorsione,furto, furto in abitazione escippo, riciclaggio, sono stati1.386. In netto aumento i fascicoliper i reati legati ai maltratta-menti in famiglia, salite da247 a 354. Una crescita nontanto dei casi quanto delledenunce da parte delle vit-time che si spiega con lamaggiore attenzione che leistituzioni, Procura, Forzedell’Ordine, Comuni ed Asl,hanno messo nel contrastarela violenza di genere atti-vando servizi di ascolto e diaccoglienza. Restano pressoché stabili, in-vece, i casi di violenza ses-suale e stalking, con 300fascicoli aperti.Aumentati, di circa il 20%, ireati in materia di inquina-mento, saliti da 126 a 163casi. Una crescita dovuta,però, a maggiori attività diindagini e maggiori de-nunce.

Nelle immagini alcuni moment della presentazione dell’ Annogiudiziario e del Bilancio di Responsabilità Sociale della Pro-

cura. Qui sopra il Procuratore Capo Francesco Mendittonell’ufficio del Rettore.

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p.26 CONVITTO CITTÀ Laboratorio artistico letterario della Scuola Secondaria di I grado

Storia, architettura e messaggi di pace, tre eventi in uno con La risposta è nelvento. Lo scorso 14 marzo 2018, grazie agli architetti Luigi Armando Gemmo edAntonio Schiavo, nell’aula magna del Convitto Nazionale si parlato di passato,presente e futuro. Partendo dalla costruzione dell’Amedeo di Savoia, e della rico-struzione dopo i bombardamenti del ’44, i due architetti hanno guidato ungruppo di studenti alla scoperta della storia della loro scuola seminando impor-tanti semi di pace sulle note di Blowin in the wind, uno dei capolavori di BobDylan.

“L’incontro nasce dall’esi-genza di motivare i ra-gazzi alla scoperta

dell’identità di questo isti-tuto – ha spiegato Luigi Ar-mando Gemmo, ideatoredell’evento –. Con AntonioSchiavo abbiamo voluto farsi che i ragazzi, insegnanti egenitori, abbiano potutoscoprire, con una visionecompleta, quello che è stato,e quello con in mezzo ilgrave bombardamento del‘44 che lo ha distrutto, laloro scuola”.“Per far questo – ha aggiuntol’architetto Gemmo – ab-biamo scelto una metafora,mutuata da canzone della bitgeneration degli anni ’60 cheha segnato un’epoca. Le pa-role le porta via il vento el’uomo, distratto, non le rac-coglie. Il messaggio che ab-biamo voluto lanciare è distare più attenti ai messaggibuoni, ed anche a quelli cat-tivi. Abbiamo parlato di ele-menti di civiltà, irrinunciabili,e dell’attenta ricerca sulla ri-costruzione dell’istituto daparte dell’architetto AlbertoCarpiceci”.

“Grazie anche all’entusiasmodel rettore Antonio Manna –ha aggiunto Antonio Schiavo– siamo riusciti ad organiz-zare questo evento. Parlandonon solo della ricostruzionedella scuola ma anche dellafacciata che domina piazzaGaribaldi e dell’urbanistica diTivoli a partire dal ‘900”.

“È importante che i ragazziche vivono in questa strut-tura – ha concluso il rettoredel Convitto Nazionale An-tonio Manna – la conoscanoappieno. Questa scuola hadelle origini ed una storiaimportantissima. Proprio perquesto ho appoggiato il pro-getto di Gemmo e Schiavo

che hanno proposto questabella iniziativa a cui hannopartecipato diversi ragazzi,tra le eccellenze della scuola.Ci sono dedicati tantissimo,

mettendosi in gioco in ma-niera costruttiva e proficua.Hanno fatto un lavoro disquadra molto bello. Nonsolo, hanno dimostrato di af-

frontare alcune tematiche edi studiarle con metodoscientifico, per me è statauna grande soddisfazione”.

La risposta è nel ventoFulvio Ventura

Nelle immagini momentidella rappresentazione: unpo’ racconto, un po’ musica,un po’ storia. La prof.ssaPietrocini accompagna al

piano il canto del gruppo distudenti impegnati nel pro-

getto.

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ANNO IX N. 25 p.27Conoscenza dei beni culturali, del territorio e peer education

Carissimi lettori, comeben sapete la nostracittà vanta due siti

UNESCO: Villa d’Este e VillaAdriana, ed è proprio dellaprima che oggi voglio rac-contarvi rendendovi parte-cipi dell’esperienza vissutanon solo da noi, alunni delConvitto, ma anche dallestudentesse del liceo “Isa-bella d’Este”. Se per noi eraun’uscita didattica, per le ra-gazze dell’Isabella d’Este èstato un assaggio del mondodel lavoro. Infatti, esse ave-vano il compito d’illustrarcile bellezze del sito. La visitaha avuto inizio spiegandociche la villa è nata per voleredel cardinale Ippolito d’Esteche l’avrebbe utilizzata comeluogo di svago. Lo stemma di famiglia sovra-sta il portone d’ingresso. Ilsimbolo è rappresentato daaquile, pomi d’oro e gigli susfondo celeste, racchiusi inuno scudo. Dopo aver visi-tato l’appartamento infe-riore, il tour è continuatoavvicinandoci alle attrazioniche hanno reso famoso que-sto monumento ovvero èfontane. Appena fuori dallestanze dell’appartamento in-feriore la nostra vista è stataallietata da uno scenario cosìincantevole che non si vedeneanche nei film vincitori dipremi Oscar. Desidero peròche il racconto venga conti-nuato dal padrone di casa,ovvero il cardinale Ippolitod’Este. “Eccomi a raccontarvicome ho immaginato lavilla. Confrontandomi conl’architetto che avevo scelto,Pirro Ligorio, decisi che la-sciandomi il palazzo allespalle, sulla destra trovavagiusta collocazione una fon-tana di forma ovale: la fon-tana dell’Ovato. Grazie a deimassi ornamentali è statacreata una scenografia rap-presentati i monti tiburtini,

Elisabetta Mannarino 2C Le guide turistiche: il futuro nel passato

dai quali discendono trefiumi Aniene, Erculaneo e Al-buneo. Avendo nostalgia diRoma feci realizzare un vialeche terminava con affacciosulla pianura romana. Per ab-bellirlo ho fatto metterecento fontane. Questo per imiei ospiti era solo l’iniziopoiché proseguendo trovavaposto la fontana della ci-vetta. È detta della “civetta”per il complicato meccani-smo che, sfruttando la forzadell’acqua, faceva sì chedegli uccelli metallici, com-

parissero sue dei rami dibronzo emettendo dei suonisimili ad un cinguettio. Unaltro meccanismo faceva ap-parire una civetta che con ilsuo canto impauriva gli uc-celli. Non volevo mai delu-dere i miei ospiti quindi fecicostruire un’altra fontana in-cantevole: la fontana del-l’Organo che deve il suonome al prodigioso meccani-smo ad acqua presente al suointerno che permetteva di ri-produrre il suono dello stru-mento. Per i mei invitati

avevo sempre una sorpresain serbo: improvvisamentefacevo azionare il sistemad’irrigazione bagnandolitutti! Spero di aver lasciato aiposteri un ricordo di mecome cultore delle arti edelle bellezze”. E si eminenza eccellentissimanumerosi personaggi illustrihanno passeggiato lungo iviali della sua villa ammi-rando le sue opere. E a noi,alunni della 2 C del Con-vitto, i viali ombreggiati ed ilgorgogliare delle acque, cihanno regalato per qualcheora una pace interiore. Desi-dero concludere questo arti-colo dandovi una chicca: losapevate che il grande com-positore e pianista Franz Lisztha soggiornato nell’apparta-mento nobile componendoqui alcune delle sue operepiù importanti?

Progetto inserito nel Piano dell’offerta formativa del Convitto e per il secondo anno svoltodalla prof.ssa Marcotulli Fiorella quello che ha visto gli studenti della 4C del Liceo linguisticoIsabella d’Este di Tivoli, sezione Scienze Umane, in esercizio dell’alternanza scuola lavorosvolgere l’attività di guida turistica in lingua inglese all’interno di Villa d’Este. Interlocutoriprivilegiati, interessati dalla multidisciplinarità dell’esperienza, per quanto autoctoni, gli stu-denti medi della 2C del Convitto.

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p.28 CONVITTO CITTÀ

Di solito si è particolar-mente eccitati interza media non solo

per gli esami, ma anche perla gita di fine anno. Noialunni delle classi terze aspet-tavamo questo momento datanto e finalmente il 20Marzo 2018 siamo partitiper la Toscana. Dopo le lun-ghe ore di pullman passatecantando, chiacchierando eridendo siamo arrivati a Pisa.Ad aspettarci c’era la guida,la quale ci ha accompagnatoverso i monumenti più carat-teristici della città, primo tratutti la Torre di Pisa. No-tando la sua notevole pen-denza abbiamo discusso sullasua origine e la sua costru-zione ed abbiamo capito ilvero motivo per il qualetutt’oggi la ritroviamo inpiedi: l’asse che passa per ilsuo baricentro, perpendico-lare alla terra, ricade dentrol’area di base della torre evi-tandone così la sua completainclinazione. Dopo aver pas-seggiato per le vie della cittàsiamo giunti a Barga, uno deiborghi più belli d’Italia. In-sieme ad alcuni alunni dellascuola superiore abbiamo vi-sitato un po’ soffermandocisu un particolare teatro sim-bolo di Barga e su molteplicichiese. Giunta la sera ab-biamo svolto delle attivitàassieme ai ragazzi liceali per

Benedetta De Vincenzi 3C

a ...PISA

Viaggi d’istruzione della scuola secondaria di I grado

poi ritornare in albergo estare insieme ancora un po’.Il giorno dopo ad aspettarcic’era Lucca, che abbiamo po-tuto ammirare dall’alto es-sendo saliti su una torre al

centro della città. Lo shop-ping non poteva di certomancare ed è così cheprima di tornare a casa ab-biamo fatto spese facendofermare i professori ognivolta che vedevamo qual-

cosa di bello e forse è stataproprio questa la parte piùdivertente della gita perchéalla fine nella nostra menterimarranno impressi i luo-ghi visitati, ma nel nostrocuore la gioia di aver con-diviso insieme questa espe-rienza.

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ANNO IX N. 25 p.29Viaggi d’istruzione della scuola secondaria di I grado

a ...LUCCA

Durante la settimana dal 20 al 23 marzo gli studentidelle classi terze della scuola secondaria di primogrado del convitto di TIVOLI, hanno partecipato al

viaggio di istruzione della durata di due giorni in visita aPisa, Barga (Garfagnana) e Lucca. Gli alunni hanno ammirato piazza dei Miracoli guidati dauna esperta, hanno visitato l’interno della cattedrale e delbattistero. Le classi hanno soggiornato nel piccolo e sugge-stivo borgo medievale di Barga definita la Scozia Italianaper il suo particolare paesaggio montano. Ad accoglierli inquesto luogo erano gli alunni e i docenti dell’istituto alber-ghiero di Barga impegnati con il Convitto nel progetto Al-ternanza scuola lavoro.Non distante dell’albergo, le classi terze, hanno potuto ve-dere l’esterno e l’interno della casa di Giovanni Pascolidove tutto è rimasto come allora. Per ultimo la città diLucca con la sua splendida torre di Guinigi.

a Castelvecchio nella casa di Giovanni Pascoli

Fiorella Marcotulli

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p.30 CONVITTO CITTÀ Ampliamento dell’offerta formativa

Il passaggio conceuale da ma-teria di educazione fisica allapiù completa e vasta disciplina

delle scienze motorie nella scuolasecondaria di primo grado, rap-presenta una vera e propriasvolta epocale che ha investito ilmondo della scuola negli ultimianni. L’aività motoria svolta dainostri ragazzi in ambito scola-stico oggi si intende un’aivitàsia pratica che teorica che superadi gran lunga lo stereotipo di “orad’aria, ora del gioco e basta” perdiventare un’aività completa a360 gradi. La disciplina delle scienze motoriea scuola non solo contribuisce amigliorare la forma fisica e la sa-lute degli alunni, ma li aiuta anchea svolgere aività fisica com-prendendone al tempo stessol’importanza e le ripercussioni po-sitive per tua la vita. Inoltre, leore di scienze motorie a scuolaforniscono conoscenze e compe-tenze trasferibili, come il lavoro inteam, il comportamento leale, ilrispeo, la consapevolezza delcorpo e a livello sociale oltre adfavorire la comprensione generaledelle “regole del gioco”, che glistudenti possono immediata-mente sfruare anche per lealtre materie scolastiche e nellavita. Tuo ciò si oerrà grazie alla pra-tica dei mie alunni di un’ampiagamma di aività motorie e spor-tive. La stimolazione delle capa-cità motorie, sia coordinative chedi forza, resistenza, velocità eflessibilità, è sia obieivo speci-fico che presupposto per il rag-giungimento di più elevati livelli di

Antonio Dell’Aquila

abilità e di pre-stazioni moto-rie. I miei alunniacquisirannoun adeguataterminologiamotoria e con-s a p e vo l e z z ache il lorostesso corpocomunica at-traverso un lin-g u a g g i ospecifico at-traverso il lin-guaggio nonverbale.La conoscenzae la pratica di varie aività spor-tive sia individuali che di squadra,permeeranno ai miei alunni discoprire e valorizzare aitudini,capacità e preferenze personaliacquisendo e padroneggiandodapprima le abilità motorie e suc-cessivamente le tecniche spor-tive specifiche, da utilizzare informa appropriata e controllata.L’alunno, lavorando sia in gruppoche individualmente, impara aconfrontarsi e a collaborare con icompagni seguendo regole condi-

Il gruppo di volley nella palestra del Convitto con il responsa-bile del progetto, il prof. Antonio Dell’Aquila.

Volete coltivare l’intelligenza del vostro scolaro? Coltivate la forza che essa deve governare.

Esercitate continuamente il suo corpo, rendetelo ro-busto e sano per renderlo saggio e ragionevole...

che lavori, che agisca, che corra, che gridi, che sia unuomo per il vigore e presto lo sarà per la ragione.

(J.J. Rousseau)

vise per il raggiungimento di unobieivo comune.Per raggiungere tali obieivi dal-l’inizio di quest’anno scolasticocon grande voglia, professionalitàe determinazione, mi sono cimen-tato nel portare piccoli ma impor-tanti aggiustamenti per daremaggiori opportunità sportive emotorie ai ragazzi e le ragazzedella mia scuola. Grazie alla colla-borazione del viceReore More-schini e al Reore Manna, siamo

riusciti ad aumentare ed arric-chire gli arezzi della palestra ea stipulare convenzioni con strut-ture esterne per implementare glispazi fruibili per far svolgere lorodiverse aività ed esperienzemotorie, fondamentali per il loroprocesso di crescita.Il primo passo è stato fao, oraci auspichiamo di continuare suquesta strada per regalare ad inostri alunni aività, struure espazi che siano sempre più stimo-lanti per loro.

Lo sport al Convio cambia volto…

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ANNO IX N. 25 p.31Potenziamento delle attività sportive

JUDOLa massima applicazionedi mente e corpo.Il vero valore judo sirealizza soltanto nel-l’animo che intende svi-luppare le doti interiorie conquistare un puntodi vista più elevato dellarealtà, al fine di auto-realizzarsi per essereutile.

Romeo Fabi

Non si può parlare di Judosenza prima conoscere il suoideatore, il Prof. Jigoro Kano(28/10/1860 - 4/5/1938).Il Prof. Kano Jigoro era unuomo che viveva in pienoil suo tempo (a 360 gradi),capace di fare restandonell’ombra e comunquesempre protagonista dellasua vita; capace di conta-minare, con il suo esem-pio, le generazioni future.Un occhio attento e rispet-toso al passato (dal qualeha cercato e preso solo ilmeglio) sul quale proget-tare qualcosa di nuovo, inlinea con le veloci ten-denze di trasformazionedel suo tempo e comun-que durevole; capace diresistere invariato (neiprincipi) nel tempo.

La base di partenza:- La nostra origine (culturae valori)- L'uomo che è al culmine delsuo successo e l'uomo che haappena fallito si trovano esat-tamente nella stessa posi-zione. Ognuno devedecidere cosa farà dopo.- Non è importante esseremigliore di qualcun altro,ma essere meglio di ieri.

I principi da applicare: - Ji-ta-kyo-e Amicizia e mutuaprosperità (Equality)- Seiryoku-zen’yo Miglior im-pegno dell’energia (Equity).

Il corso di Judo che avetescelto di far frequentare aiVostri figli oltre alla valo-

rizzazione degli aspettisportivi ed il benessere psi-cofisico mira a favorireanche le loro capacità diautostima, di aggregazionee socializzazione, pun-tando sull’interazione col-laborativa e sul confrontocon i compagni ponendosiun obbiettivo comune econdivisibile: “Tutti in-sieme per progredire attra-verso la ricerca del miglioruso dell’energia, semprenel ruolo, con rispetto epassione. Questo ci permetterà, se-condo la situazione, dioperare la migliore sceltatra “uguaglianza” e“equità”, unica e solascelta possibile per accre-scere il bagaglio esperien-ziale e culturale proprio esociale.“Tutto questo risulta difficil-mente comprensibile e at-tuabile, specialmente serivolto a ragazzi dell’etàdei Vostri figli. La scommessa e l’impegnoche ci siamo presi nel pre-sentare il “Progetto Sport aScuola FIJLKAM Educareattraverso lo sport” è eresta quello di attuare iprincipi e le finalità delJudo partendo dal gioco edal divertimento, for-nendo, attraverso questi,gli strumenti per aumentarela fiducia in se stessi ed ilsenso di collaborazione in-dispensabile per la propriacrescita personale e sociale.

Venerdì 2 febbraio 2017 presso la palestra dell’Isti-tuto, nell’ambito della manifestazione “Non soloJudo”, primo appuntamento con il Judo dell’annoscolastico 2017/18, si sono esibiti i ragazzi del corsoalla presenza dei loro genitori; alla manifestazione èintervenuto il Rettore Prof. Antonio Manna.

e Non solo Judo

Nell’ambito della manifestazione sono state consegnate lecinture di grado Kyu superiore ai ragazzi del corso delloscorso anno che hanno superato l’esame a cui sono stati sot-toposti durante le ore canoniche del corso.Da cintura Bianca/Gialla a cintura Gialla: Classe 2B Mattiocco Andrea; Classe 4B Fiorentini Nico. Da cintura Bianca a cintura Bianca/Gialla:Classe 2B D’alessandro Issey, Ingrassia Riccardo, Paradisi Pa-trizio, Vincenzi Claudia, Zaccaria Ludovica; Classe 3D Piergiovanni Sara, Vacca Maria Vittoria; Classse 4C Battaglia Ginevra.

Tutti i ragazzi hanno dato prova di grande impegno dimo-strando interesse e soddisfazione per l’evento. Il prof. Aurelio Aureli, la dott.ssa Eleonora Aureli, MassimoMalagesi ed io ringraziamo quanti hanno reso possibile losvolgimento ed il successo dell’evento; i ragazzi che al di ladella prestazione tecnica hanno mantenuto calma ed atten-zione oltre ogni aspettativa (sono scesi alle 16,00 e l’eventoè terninato alle 18,30); i genitori che con la loro presenzahanno mostrato interesse e ci hanno dato o rinnovato fidu-cia. Un fuori programma l’esame a cintura Arancione dellapreziosa assistente Dott.ssa Eleonora Aureli che si è esibitacon il padre Prof. Aurelio Aureli (Insegnante tecnico di Judocoreferente del corso di Judo nell’istituto) che nell’occasionefesteggiava 50 anni nella pratica del Judo a Tivoli.Mi è gradito infine ringraziare l’amico judoka Massimo Ma-lagesi per la sua collaborazione e presenza al corso e alla ma-nifestazione.Un ringraziamento particolare al Maestro Benemerito diJudo Cintura Nera VII° Dan Gennaro Maccaro (Presidentedel Comitato regionale Lazio F.I.J.L.K.A.M. settore Judo, Ca-valiere della Repubblica Italiana, Stella d’Argento al ValoreSportivo CONI, co-autore del libro “Didattica contro il bul-lismo” comportamenti e tecniche per studenti delle scuoledi 1° e 2° grado… e tanto altro) per il supporto morale, ma-teriale e la rinnovata fiducia dimostrata nei miei confronti.

Romeo Fabi C.N. IV° Dan, alle-natore di Judo, referente respon-sabile del corso di judo inIstituto, il prof. Aurelio AureliC.N. III° Dan tecnico di Judo,Massimo Malagesi collaboratorejudoka e la dott.ssa Eleonora Au-reli assistente vi danno appunta-mento al prossimo evento.

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N. 26 CONVITTO CITTÀ