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1 Comunicato stampa Milano, 12 aprile 2018 Continua lo straordinario successo di pubblico del film LA TERRA BUONA di Emanuele Caruso: dal 19 aprile arriverà a Milano all’Anteo Palazzo del Cinema “LA TERRA BUONA” (Italia, 110’, 2018) il nuovo film di Emanuele Caruso Il film, opera seconda del giovane regista e produttore Emanuele Caruso, è nei cinema dal 1° marzo e da allora ha toccato numerose città, soprattutto piemontesi: a Torino, dopo due settimane di tutto esaurito, la programmazione è stata prolungata a cinque settimane. Un risultato sorprendente per questo film indipendente, che ha superato i 40mila biglietti venduti, tenendo testa così alle grandi produzioni del momento. Un risultato raggiunto anche grazie alla distribuzione “teatrale” messa in atto dal regista, che accompagna il film all’uscita in ogni nuova città. Dopo Milano (19 – 24 aprile Anteo Palazzo del Cinema -http://www.spaziocinema.info) LA TERRA BUONA è attesa a Roma e a Genova. Sui social network LA TERRA BUONA continua a fare notizia grazie a un vivace passaparola. Del tutto peculiari le modalità produttive del film girato - con un budget che non raggiunge i 200mila euro - all’interno del Parco Nazionale della Val Grande, nel cuore del Verbano Cusio Ossola, il gioiello della Wilderness italiana. LA TERRA BUONA è stata realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e la consulenza di FIP Film Investimenti Piemonte sul tax credit esterno - attraverso il finanziamento di EGEA, società multiservizi di Alba (Cn) – e grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale della Val Grande. Fondamentale per la produzione del film l’apporto di altri sponsor, che hanno fornito beni materiali e supporti logistici durante le sei settimane di riprese, realizzate nella frazione di Alpe Capraga, sopra i 1.000 metri, in Val Grande. In collaborazione con Eataly, venerdì 20 e sabato 21 aprile alle ore 20,30 cibo e cinema si incontreranno nella Sala Nobel. Quelle due sere, durante la proiezione de LA TERRA BUONA, si potrà consumare un pasto, a base di piatti tipici della tradizione piemontese, firmato Eataly (http://www.spaziocinema.info/news/sala-eataly). Per Eataly è stato un onore sostenere questa produzione cinematografica tutta piemontese – afferma Francesco Farinetti, Amministratore Delegato di Eataly - i temi trattati, in modo

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Comunicato stampa Milano, 12 aprile 2018

Continua lo straordinario successo di pubblico del film LA TERRA BUONA di Emanuele Caruso:

dal 19 aprile arriverà a Milano all’Anteo Palazzo del Cinema

“LA TERRA BUONA” (Italia, 110’, 2018)

il nuovo film di Emanuele Caruso Il film, opera seconda del giovane regista e produttore Emanuele Caruso, è nei cinema dal 1° marzo e da allora ha toccato numerose città, soprattutto piemontesi: a Torino, dopo due settimane di tutto esaurito, la programmazione è stata prolungata a cinque settimane. Un risultato sorprendente per questo film indipendente, che ha superato i 40mila biglietti venduti, tenendo testa così alle grandi produzioni del momento. Un risultato raggiunto anche grazie alla distribuzione “teatrale” messa in atto dal regista, che accompagna il film all’uscita in ogni nuova città. Dopo Milano (19 – 24 aprile Anteo Palazzo del Cinema -http://www.spaziocinema.info) LA TERRA BUONA è attesa a Roma e a Genova. Sui social network LA TERRA BUONA continua a fare notizia grazie a un vivace passaparola. Del tutto peculiari le modalità produttive del film girato - con un budget che non raggiunge i 200mila euro - all’interno del Parco Nazionale della Val Grande, nel cuore del Verbano Cusio Ossola, il gioiello della Wilderness italiana. LA TERRA BUONA è stata realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e la consulenza di FIP Film Investimenti Piemonte sul tax credit esterno - attraverso il finanziamento di EGEA, società multiservizi di Alba (Cn) – e grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale della Val Grande. Fondamentale per la produzione del film l’apporto di altri sponsor, che hanno fornito beni materiali e supporti logistici durante le sei settimane di riprese, realizzate nella frazione di Alpe Capraga, sopra i 1.000 metri, in Val Grande. In collaborazione con Eataly, venerdì 20 e sabato 21 aprile alle ore 20,30 cibo e cinema si incontreranno nella Sala Nobel. Quelle due sere, durante la proiezione de LA TERRA BUONA, si potrà consumare un pasto, a base di piatti tipici della tradizione piemontese, firmato Eataly (http://www.spaziocinema.info/news/sala-eataly). “Per Eataly è stato un onore sostenere questa produzione cinematografica tutta piemontese – afferma Francesco Farinetti, Amministratore Delegato di Eataly - i temi trattati, in modo

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sottile dal film, come il rispetto del territorio, dell’ambiente e più in generale della biodiversità di una delle zone più incontaminate del Piemonte, ci hanno fatto innamorare del progetto. Così come Eataly abbiamo deciso di metterci a disposizione con quello che meglio sappiamo fare: prenderci cura dell’aspetto enogastronomico delle riprese, provvedendo a tutti i pasti della troupe, cibo buono per “La terra buona”! Ci auguriamo che il film, in tournée a Milano, continui a ricevere apprezzamento da pubblico e critica, raccontando in tutto il paese la bellezza e unicità dei piccoli territori. Decisiva anche l’azione di crowdfunding messa in atto da Caruso tramite una raccolta Royalty Based sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”. Operazione che ha ottenuto il record italiano assoluto di raccolta in azionariato popolare per un film. Dichiara il regista: la Val Grande è logisticamente un posto difficile. È stata un’impresa spostare per due mesi trenta persone in un territorio senza strade, alberghi e strutture, con un budget limitato e blindato. Nell’estate del 2016, quando il film è stato girato, gli abitanti della borgata hanno offerto alla produzione le loro case, mentre l’Associazione Alpe Capraga ha provveduto a costruire docce, impianti elettrici, cucine da campo, tendoni per mangiare, bagni e altri servizi. Un generatore a benzina alimentava il piccolo paesino. I volontari dell’Associazione Alpe Capraga hanno lavorato tutti i giorni per ospitare al meglio la troupe: gli attori si sono adattati a vivere in un posto sperduto, lontano dal mondo e immersi nella natura, e questa è stata proprio la chiave ideale per farli entrare nei loro personaggi, con un grande giovamento per il film. IL CONTESTO DEL FILM LA TERRA BUONA racconta tre vicende che si snodano intorno alla figura del monaco benedettino padre Sergio De Piccoli (nel film interpretato da Giulio Brogi), che viveva isolato con l’aiuto di Gian Maria (Orfeo Orlando). Il religioso, scomparso nel 2014 all’età di 83 anni, in 40 anni aveva raccolto oltre 70.000 volumi, rari e pregiati nell’antica Canonica di Marmora, a 1.580 metri in Val Maira (CN). Luogo che, nella finzione cinematografica, è trasposto in Val Grande. Oggi la biblioteca di padre Sergio, valutata circa 2 milioni di euro, è un patrimonio che rischia di andare perduto, a causa di un contenzioso in atto tra la Curia e il Comune di Marmora. Una storia che si intreccia con altre due storie vere: quella di Mastro (interpretato da Fabrizio Ferracane), oncologo in fuga dall’Italia per le sue idee poco convenzionali, assistito da Rubio (Cristian Di Sante), e quella di Gea (Viola Sartoretto) ragazza malata che si aggrappa a un’ultima speranza di guarigione, accompagnata dal suo amico di sempre Martino (Lorenzo Pedrotti). Tra i principali temi del film, il profondo rispetto e la cura verso il territorio, la natura e l’ambiente. Al confine con la Svizzera, la Val Grande è la zona wilderness più grande d’Europa: uno scrigno di biodiversità e di luoghi incontaminati, un cuore verde che va riscoperto e preservato. Nel corso del film, il rispetto per l’ambiente si riversa nella cura e nell’attenzione che i protagonisti nutrono per se stessi, per gli altri e per la dimensione spirituale della vita. Come già nella prima opera del regista, ritornano temi forti, quali lo stretto rapporto tra le illusioni e le speranze, il sottile confine tra la vita e la morte, la tensione verso la spiritualità e la religione. Nel corso della storia si evidenziano le difficoltà in cui si muovono i due giovani protagonisti: Martino non riesce a concedersi emozioni, aprendosi a un possibile e nuovo stile di vita; Gea non ha risolto l’improvviso e grave lutto che l’ha colpita e fatica a crescere, ha ancora bisogno di protezione e contemporaneamente, di esprimere la sua creatività, per troppo tempo repressa. I sei personaggi principali - Martino e Gea, padre Sergio e Gian Maria, Mastro e Rubio si muovono sempre in coppia, tanto che l’uno sembra non poter agire senza l’altro. I caratteri sono fortemente connotati e sfaccettati, pervasi da una grande forza d'animo e da un profondo senso etico: una tensione che consente allo spettatore di stabilire, con ognuno di loro, un immediato legame empatico. Durante la narrazione si respirano costantemente cultura e arte: in quel piccolo mondo aleggia una grande sete di conoscenza che ha bisogno di essere appagata. Padre Sergio è convinto che il mondo si stia autodistruggendo, a causa delle scelte efferate dell’uomo, e il suo intento, attraverso la realizzazione della biblioteca, è quello di “salvare” ciò che di buono l’uomo ha costruito, custodendo così il sapere, le scoperte e le innovazioni tecnologiche che segnano la storia dell’umanità. LA SINOSSI In un idilliaco luogo di montagna vive padre Sergio, monaco benedettino, che da 40 anni abita in una vecchia baita che lui stesso ha ricostruito. Con lui vive Gianmaria, un piccolo uomo gentile e ingenuo, che assiste il padre nella vita quotidiana. Un giorno, dopo aver fatto provviste in paese, a 4 ore di cammino fra i boschi, Gianmaria torna con due sconosciuti: un ragazzo e una ragazza preoccupati e stremati dalla fatica. Si scopre ben presto che non sono lì per incontrare il vecchio monaco, ma stanno cercando un uomo che, in gran segreto,

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è ospite di padre Sergio. A questo misterioso personaggio i due nuovi arrivati chiedono aiuto: è una questione di vita o di morte. Il loro arrivo stravolgerà e metterà a rischio per sempre la pace e la serenità di questo angolo di Paradiso. NOTE di REGIA Per il mio secondo film ho scelto una storia vera che fermentava dentro di me da alcuni anni: quella di padre Sergio De Piccoli, eremita a Marmora a 1500 metri d’altezza in Val Maira, un monaco che ho conosciuto nel 2014. Il lavoro di sceneggiatura è durato quasi due anni e, nonostante padre Sergio fosse residente in Val Maira (CN), ho deciso di girare in Val Grande, al confine con la Svizzera, in provincia di Verbania. Ho quindi spostato la storia in questa valle meravigliosa, che meglio si addiceva al mio modo di vedere la storia che volevo raccontare e il messaggio che volevo trasmettere. LA TERRA BUONA non avrebbe mai visto la luce senza lo spirito di adattamento di attori e troupe e la forte volontà di raggiungere l’obiettivo, sostenuta dalle sinergie sul territorio, in particolare quelle di FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE e FIP. A testimonianza di ciò nei titoli di coda del film sono citati quasi 2.000 nomi, tutte le persone che hanno dato un contributo alla realizzazione del mio secondo lungometraggio per il cinema. BIO - FILMOGRAFIA del REGISTA e PRODUTTORE Emanuele Caruso nasce ad Alba (CN) il 15 agosto 1985. Studia regia e produzione video all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, dove consegue il diploma nel 2005. Lavora per 4 anni nell’Alba International Film Festival e nel 2012 fonda OBIETTIVO CINEMA, società di produzione e distribuzione cinematografica. Nel 2014 esce E FU SERA E FU MATTINA, primo film prodotto e diretto da lui. Girato in 9 settimane fra Langhe e Roero in Piemonte con una troupe di 30 elementi e un budget di soli 70.000 Euro, il film diventa un piccolo caso nazionale staccando al botteghino, in completa auto-distribuzione 43.000 biglietti per quasi 300.000 Euro di incasso. Vince il PREMIO F.I.C.E. (Federazione Italiana Cinema D’Essai) come FILM INDIPENDENTE DELL’ANNO e viene venduto in 4 stati esteri. LA TERRA BUONA, opera seconda prodotta e diretta da Emanuele Caruso, ha avuto un budget di 195.000 Euro di cui 80.000 raccolti in crowd-funding in AZIONARIATO POPOLARE sulla piattaforma “Produzioni Dal Basso” che fanno di questo secondo film, il record italiano di raccolta fondi per un film per il cinema.

• Una scelta di Vita (cortometraggio), 23 minuti, colore, MiniDv, Italia 2007 • Elogio alla solitudine (cortometraggio), 28 minuti, colore, MiniDv, Italia 2010 • Meno 100 KG (documentario), 85 minuti, colore, HD, Italia 2012 • E fu sera e fu mattina (lungometraggio), 109 minuti, colore, HD, Italia 20144 • La Terra buona (lungometraggio), 110 minuti, colore, 4K, Italia 2018

OBIETTIVO CINEMA Casa di Produzione e Distribuzione di film indipendenti, nata ad Alba (CN) nel 2012 e fondata dal regista e produttore Emanuele Caruso. Obiettivo Cinema ha distribuito il film opera prima E FU SERA E FU MATTINA, girato con soli 70.000Euro di budget, diventato un caso nazionale nel 2014 al botteghino, dove ha staccato 43.000 biglietti per quasi 300.000 Euro di incasso. Il film nel 2014 è stato selezionato in Concorso al CAIRO FILM FESTIVAL (Egitto), al MONTREAL WORLD FILM FESTIVAL (Canada) e al PETALUMA FILM FESTIVAL (USA). Ha inoltre vinto il Premio F.I.C.E. (Federazione Italiana Cinema D’Essai) nel 2014 come “Film Indipendente dell’Anno”. Infine è stato venduto in 4 stati esteri: Polonia, America del Nord, Repubblica Ceca e Slovenia. LA TERRA BUONA è il secondo film prodotto e distribuito da Obiettivo Cinema.

Sul sito del film - https://laterrabuona.com - si possono trovare tutte le informazioni

riguardo la programmazione del film nelle sale cinematografiche e i materiali stampa di riferimento (comunicati stampa, foto, trailer, press kit completo)

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Ufficio Stampa del Film https://laterrabuona.com/area-press/

Marta Franceschetti con la collaborazione di Claudia Apostolo

[email protected] mobile: +39 339 4776466