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N. 16 Venerdì 3 Maggio 2013 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 10 6 13 4 l’editoriale Il diritto di avere diritti Il dovere...? di Elio Bromuri e è vero che a ogni diritto corrisponde un dovere, la stagione fervida delle proclamazioni e rivendicazioni (vedi Rodotà a Che tempo che fa di domenica sera con Fabio Fazio, sommersi da applausi a non finire) dovrebbe avere una corrispondente proclamazione e specifica indicazione circa chi e come tradurre in concreto nella pratica quel diritto. Tra i diritti, oggi si includono le richieste più discutibili e strane da quello dell’aborto a quello di farsi tatuaggi, a quello di sporcare i muri delle città e così via. Per paradosso, poi, alcuni difensori di diritti reclamano il dovere del medico di procurare l’aborto S richiesto come dovere di servizio, negandogli il diritto all’obiezione di coscienza. Non è certamente il caso di mettere in discussione il diritto di avere diritti, nel senso che la persona umana è soggetto di diritti nativi in quanto persona e che ciò debba essere reclamato in quelle nazioni e in quei sistemi nei quali non c’è spazio per la libertà personale se non quella di obbedire al regime. Nella nostra società oggi, tuttavia, siamo di fronte alla tirannia del relativismo (Ratzinger), dell’individualismo, dell’arbitrio di compiere ogni scelta che passa per la testa. Ci si dovrebbe soffermare per stabilire a chi spetta di soddisfare certi diritti anche sacrosanti. Faccio l’esempio del lavoro. Chi ha il dovere di dare lavoro a chi non ce l’ha? Come si fa a creare lavoro? Basta un decreto del Governo? Lo Stato può favorire le condizioni, le strutture, gli strumenti. Ma se non c’è il senso del dovere, di chi ha potere e risorse, la voglia di vivere e creare qualcosa di utile per sé e per gli altri, nessuna legge sarà capace di dare risposte effettive. Domande che si pongono oggi in modo ancora più angosciante per la globalizzazione in atto. Oggi alcuni dei tanti Soloni (non saloni) che predicano il diritto di tutti a tutto, ora e sempre, farebbero bene a fare qualcosa di concreto. Queste osservazioni vogliono e intendono richiamare alla complessità e problematicità della questione sociale, che è oggetto di studio e di tentativi da tempo, anche se qualcuno vi si affaccia per la prima volta. Per i cristiani ha un riferimento sicuro in quello che chiamiamo insegnamento sociale della Chiesa, che è stato aggiornato lungo il corso dei decenni a partire dalla Rerum novarum di Leone XIII (1891) fino alla Deus caritas est di Benedetto XVI (2005). A questo insegnamento nelle pagine de La Voce ci siamo ispirati nei sessanta anni dalla fondazione ad oggi. Per tale motivo ci sentiamo nel “diritto” di esprimere le critiche a quanto si grida nella piazza mediatica che sembra spesso stonato, eccessivo, infondato, pericoloso e inutile per il futuro della società. Con grande libertà e senza tema di essere considerati di parte, i cristiani e gli uomini di buona volontà, riprendendo in mano, per esempio, a 50 anni di distanza la Pacem in terris, dovrebbero richiamare all’attenzione quel saggio pensiero radicato sul concetto di persona umana e della sua dignità, di diritti umani fondamentali, di valori, di solidarietà e di sussidiarietà, di limiti del potere finanziario, con indicazioni anche pratiche e immediate che coinvolgono i singoli, le famiglie, i gruppi intermedi, l’intera società nella equilibrata progettazione di esercizio della libertà e di responsabilità, precisando i soggetti, i confini e il potere delle pubbliche autorità. Mentre scrivo, guardando il calendario mi accorgo che oggi è la festa di santa Caterina da Siena, morta a 33 anni nel 1380, una vergine, mistica e operatrice sociale di prim’ordine, tanto che è stata acclamata come patrona d’Italia. Il nostro ragionare ha una radice antica. Auguri all’Italia! Parola a... Mons. Sorrentino invita la Chiesa a raggiungere le peri- ferie, sull’esempio di “san” e di “papa” Francesco Chiesa umbra Una delegazione dei Vescovi della nostra regione torna a fare visita al campo Caritas in Kosovo CEI L’8 per mille alla Chiesa cattolica: una scelta solidale, responsabile, e ben documentabile. Scopri come Società Sui recenti, tragici episodi di omicidi e suicidi in Italia, il parere di una psicoterapeuta perugina Nella scelta dei ministri e nel discorso di programma il Premier Letta ha interpretato il sentimento generale del Paese ed ha posto mano ad una sfida che sarà ardua, ma non priva di speranza e di successo. Glielo auguriamo. 3 14 18 21 23 25 26 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it PERUGIA Si parla di Tonino Bello alla Giornata dei mass media DIOCESI CASTELLO Scuola di teologia, lezione conclusiva sul Concilio DIOCESI ORVIETO Il Giubileo dei ragazzi della prima comunione TERNI Il 12 maggio a S. M. dell’Oro la Festa della maternità GUALDO TADINO Spettacolo solidale pro ospedale di Ancona GUBBIO Sant’Ubaldo va dai suoi fedeli in Pennsylvania CONTIENE I.P.

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N. 16Venerdì

3 Maggio 2013Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

10

613

4l’editoriale

Il diritto di avere dirittiIl dovere...?

di Elio Bromuri

e è vero che a ogni diritto corrispondeun dovere, la stagione fervida delleproclamazioni e rivendicazioni (vedi

Rodotà a Che tempo che fa di domenicasera con Fabio Fazio, sommersi daapplausi a non finire) dovrebbe avere unacorrispondente proclamazione e specificaindicazione circa chi e come tradurre inconcreto nella pratica quel diritto. Tra idiritti, oggi si includono le richieste piùdiscutibili e strane da quello dell’aborto aquello di farsi tatuaggi, a quello di sporcarei muri delle città e così via. Per paradosso,poi, alcuni difensori di diritti reclamano ildovere del medico di procurare l’aborto

S

richiesto come dovere di servizio,negandogli il diritto all’obiezione dicoscienza. Non è certamente il caso dimettere in discussione il diritto di averediritti, nel senso che la persona umana èsoggetto di diritti nativi in quanto personae che ciò debba essere reclamato in quellenazioni e in quei sistemi nei quali non c’èspazio per la libertà personale se nonquella di obbedire al regime. Nella nostrasocietà oggi, tuttavia, siamo di fronte allatirannia del relativismo (Ratzinger),dell’individualismo, dell’arbitrio dicompiere ogni scelta che passa per la testa.Ci si dovrebbe soffermare per stabilire achi spetta di soddisfare certi diritti anchesacrosanti. Faccio l’esempio del lavoro. Chiha il dovere di dare lavoro a chi non cel’ha? Come si fa a creare lavoro? Basta undecreto del Governo? Lo Stato può favorirele condizioni, le strutture, gli strumenti. Mase non c’è il senso del dovere, di chi hapotere e risorse, la voglia di vivere e crearequalcosa di utile per sé e per gli altri,nessuna legge sarà capace di dare risposte

effettive. Domande che si pongono oggi inmodo ancora più angosciante per laglobalizzazione in atto. Oggi alcuni deitanti Soloni (non saloni) che predicano ildiritto di tutti a tutto, ora e sempre,farebbero bene a fare qualcosa di concreto.Queste osservazioni vogliono e intendonorichiamare alla complessità eproblematicità della questione sociale, cheè oggetto di studio e di tentativi da tempo,anche se qualcuno vi si affaccia per laprima volta. Per i cristiani ha unriferimento sicuro in quello chechiamiamo insegnamento sociale dellaChiesa, che è stato aggiornato lungo ilcorso dei decenni a partire dalla Rerumnovarum di Leone XIII (1891) fino alla Deus caritas est di Benedetto XVI (2005). Aquesto insegnamento nelle pagine de LaVoce ci siamo ispirati nei sessanta annidalla fondazione ad oggi. Per tale motivo cisentiamo nel “diritto” di esprimere lecritiche a quanto si grida nella piazzamediatica che sembra spesso stonato,eccessivo, infondato, pericoloso e inutile

per il futuro della società. Con grandelibertà e senza tema di essere consideratidi parte, i cristiani e gli uomini di buonavolontà, riprendendo in mano, peresempio, a 50 anni di distanza la Pacem interris, dovrebbero richiamareall’attenzione quel saggio pensiero radicatosul concetto di persona umana e della suadignità, di diritti umani fondamentali, divalori, di solidarietà e di sussidiarietà, dilimiti del potere finanziario, conindicazioni anche pratiche e immediateche coinvolgono i singoli, le famiglie, igruppi intermedi, l’intera società nellaequilibrata progettazione di esercizio dellalibertà e di responsabilità, precisando isoggetti, i confini e il potere dellepubbliche autorità. Mentre scrivo,guardando il calendario mi accorgo cheoggi è la festa di santa Caterina da Siena,morta a 33 anni nel 1380, una vergine,mistica e operatrice sociale di prim’ordine,tanto che è stata acclamata come patronad’Italia. Il nostro ragionare ha una radiceantica. Auguri all’Italia!

Parola a...Mons. Sorrentinoinvita la Chiesa araggiungere le peri-ferie, sull’esempiodi “san” e di “papa”Francesco

Chiesa umbraUna delegazionedei Vescovi dellanostra regionetorna a fare visitaal campo Caritas in Kosovo

CEIL’8 per mille allaChiesa cattolica: unascelta solidale,responsabile, e bendocumentabile.Scopri come

SocietàSui recenti, tragiciepisodi di omicidi esuicidi in Italia, ilparere di una psicoterapeuta perugina

Nella scelta dei ministri e neldiscorso di programma il PremierLetta ha interpretato il sentimentogenerale del Paese ed ha postomano ad una sfida che sarà ardua,ma non priva di speranza e disuccesso. Glielo auguriamo. 3

14 18 21 23 25 26

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA www.lavoce.it

PERUGIA

Si parla di ToninoBello alla Giornatadei mass media

DIOCESI CASTELLO

Scuola di teologia,lezione conclusivasul Concilio

DIOCESI ORVIETO

Il Giubileo deiragazzi della primacomunione

TERNI

Il 12 maggio a S. M.dell’Oro la Festadella maternità

GUALDO TADINO

Spettacolo solidalepro ospedaledi Ancona

GUBBIO

Sant’Ubaldo va daisuoi fedeli inPennsylvania

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

Il nuovo Governomerita tutto ilsostegno. È necessarioperò che non perda divista le priorità:lavoro, formazione,salute, famiglia. Echieda all’Europa difare la sua parte

n questi giorni ho pensato al personaggiobiblico di Davide. Come lui, con lui, siamonella valle di Elah, in attesa di affrontare

Golia. Nella valle delle nostre paure di fronte a sfideche appaiono gigantesche. Anche la sfida dimetterci insieme per affrontarle. Come Davide inquella valle, dobbiamo spogliarci della spada e

dell’armatura che in questi anniabbiamo indossato e che ora ciappesantirebbero. Davide “presein mano il suo bastone, si scelsecinque ciottoli lisci dal torrente eli pose nella sua sacca da pastore,nella bisaccia; prese in mano lafionda e si avvicinò a Golia”. Noi,dal “torrente” delle idee sullequali ci siamo confrontati

abbiamo scelto i nostri “ciottoli”, le nostre propostedi programma. La “fionda” l’abbiamo in manoinsieme, governo e Parlamento. Ma di Davide ciservono il coraggio e la fiducia. Il coraggio dimettere da parte quella “prudenza politica” chespinge a evitare il confronto con le nostre paure, arimanere nella valle e, se proprio decidiamo dimuoverci, a farlo con indosso l’armatura. Ilcoraggio di affrontare la sfida liberandocidell’armatura, forse lo abbiamo trovato. La fiducia èquella che chiediamo al Parlamento e agli italiani”.(Errico Letta discorso alla Camera per la fiducia -29 aprile 2013)

I“

Italia sul nastro di ri-partenza

Il premier Enrico Letta con Giorgio Napolitano il giorno del giuramento

LA VOCE IN PRIMO PIANO 3

Ho avuto modo di leggere, anchese a volo d’uccello, l’opera dimons. Agostino Marchetto Il Con-cilio ecumenico Vaticano II – Perla sua corretta ermeneutica, ecredo che ormai sia incontesta-bile che la vera ermeneutica del“Magno Sinodo” sia quella del-l’innovazione nella continuità.Marchetto lo ha dimostrato conun impegno da certosino, irto diparentesi, tonde e quadre, di vir-golette, di corsivo, di maiuscolet-to, di rimandi, di richiami a nonfinire. Innovazione nella continuità, be-ne. Ma il problema era un altro,ed è un altro, perché “innovazio-ne” e “continuità” possono risul-

tare parole vuotese non si scendenel concreto. Quando Paolo VI,l’8 dicembre1965, il giorno incui il Concilio siconcludeva, an-nunciò che nel-

la Chiesa stavafiorendo una nuova primavera, aquali speranze alludeva? E quan-do lo scoramento si impossessòdi lui, al punto da ipotizzare lapossibilità che “il fumo di Sata-na” si fosse insinuato nella suaamatissima Chiesa, a quali tradi-menti dello spirito del Concilioaccennava? E della primissimapromessa che formulò Papa Gio-vanni un mese prima che lagrande assemblea prendessecorpo (“Da oggi in avanti la Chie-sa di Cristo sarà la Chiesa di tut-ti e soprattutto la Chiesa dei po-veri”) quanta parte si è avvera-ta? Io, come tanti altri laici e pretiappassionati dell’insostituibileservizio che la Chiesa può ren-dere al mondo, ho pochi stru-menti per rispondere al’insiemedi tutte queste domande. Biso-gnerebbe che ci mettessimo in-sieme a raffrontare brandelli diverità con altri brandelli di ve-rità. Personalmente posso solo bal-bettare qualcosa sul tema dellaChiesa dei poveri. Recentementemons. Bettazzi, l’unico Padreconciliare ancora vivente, ha de-cifrato con la forza dei suoisplendidi 90 anni quella dichia-razione di Papa Giovanni comeun invito e un auspicio a che i po-veri, che nella storia sono sem-pre stati beneficiari esterni del-l’impegno ecclesiale, potesserofinalmente sentirsi non “oggetto”della carità della Chiesa, ma“soggetto” della Chiesa stessa,parte attiva nella costituzionedella sua mentalità e della suaoperatività. E il card. Lercarochiedeva che l’evangelizzazionedei poveri illuminasse la tratta-zione dei vari argomenti che ilConcilio stesso avrebbe trattato;chiedeva che si sottolineasse l’e-minente dignità dei poveri inquanto membri privilegiati dellaChiesa; che si mettesse in luce laconnessione ontologica tra lapresenza del Cristo nei poveri ela presenza del Cristo nell’euca-ristia e nel servizio ministeriale.S’è verificato tutto questo? No. Siverificherà con Papa Francesco?Quel nome, “Francesco”, PapaBergoglio l’ha scelto quando, ab-bracciando un’ultima volta unvecchio cardinale, uno di quelliche lo avevano eletto, questi gliha sussurrato all’orecchio: “Ri-cordati dei poveri”.

ABAT JOUR

Il problema è un altro

A cura di Angelo M. Fanucci

inalmente l’Italia ha un Governo.Un esecutivo dotato, sulla carta, diuna larga maggioranza che

dovrebbe garantirgli l’abbrivionecessario. Al governo di Enrico Lettasi chiede di costruire una base diconsenso popolare tale da rasserenaregli animi, di predisporre allacollaborazione, di aguzzare leintelligenze, di invogliare a costruireponti, di ricercare le difficili ragionidell’unità a scapito delle facili divisioni,di individuare un percorso riformista, diseminare speranza. E per non esagerare,capace almeno di governare senzastrappi per domare la crisi economica.Interpretando i sentimenti positivi degliitaliani che hanno vissuto con sconcerto,e talvolta con disperazione, l’evolversi diuna recessione epocale. Queste sono oredi vigile attesa e di realistica speranza. Enon veniteci a dire che chi vive disperanza muore disperato. I cinici,sempre al lavoro in questo Paese chenon si vuole mai abbastanza bene e chenon ama il lieto fine, ci lascino in paceper un po’. E soprattutto guardino le cosecon un occhio meno furbo edisincantato. Lo sappiamo che nonaspettano altro che poterci dire: “Viavevamo avvertiti, non c’è mai fine alpeggio”. Il peggio l’abbiamo già visto,vogliamo sperare nel meglio, perchéforse dipende anche da noi e dalla nostracapacità di contribuire con le nostreforze, le nostre volontà e intelligenze,alla ricostruzione morale e materiale delPaese. Un Governo c’è. Frutto di unacrisi politica lunghissima e senzaprecedenti. Che ha trovato uno sboccosolo attraverso grandi sacrifici personali.Primo fra tutti, quello di un Presidentedella Repubblica ultra-ottantenne che haaccettato, a malincuore, il secondomandato. Per non parlare di quantihanno visto bruciare il proprio nome e leproprie legittime aspirazioni, prima nella

Fricerca di un Governo e poi nella corsaal Quirinale. La politica chiede e pretende grandisacrifici umani. Ma chi, per ragionidiverse, viene sacrificato, merita rispettoe non la pubblica gogna, come spessoavviene in questo Paese. Così comemerita rispetto chi si è assunto l’onere di

governare un Paese difficilissimo comel’Italia, con il suo spaventoso debitopubblico e la sua disoccupazione darecord che mortifica tutti, giovani eanziani. Un Paese che ha rinviatoriforme ineludibili come quelleistituzionali e non ha saputo dotarsi diuna legge elettorale in grado di garantireuna maggioranza certa.Questo non è neppure il momento deisottili distinguo - e ne avremmo - fraquesto e quel ministro, fra questa equella ricetta riformista, fra questa equella forza politica. Non ce lo possiamopermettere, e dobbiamo far ricorso atutta la nostra sincera generosità e alnostro inguaribile ottimismo dellavolontà, per augurare a questo Governoil successo che noi italiani meritiamo.Noi speriamo e vogliamo credere che il“giovane” Governo guidato dal “giovane”Enrico Letta (in altri tempi, alla sua età

si era più che maturi) sappia sposare leragioni della prudenza con il coraggiodell’azione. Il Paese aspetta un’iniezionedi giustizia sociale, attraverso un’equadistribuzione dei sacrifici, così comeun’attenzione speciale per quanti -davvero troppi - sono scivolati nell’areadella povertà. Saggezza vuole che tutte legiovani energie ministeriali e di unParlamento fortemente rinnovato in ognisettore contribuiscano al processo dimodernizzazione del Paese. Non si trattain questo momento di creare, come inun asettico laboratorio sociale, nuovidiritti. Si tratta, piuttosto, di adoperarsiper garantire effettivamente i diritticostituzionali. Primo fra tutti, e senza unfilo di retorica, quello al lavoro. E poiquelli allo studio, alla formazione, allasalute e alla costruzione di una famiglia.I poveri hanno già pagato un prezzoaltissimo. E i governanti avveduti,italiani o europei non fa differenza,sanno bene che una spirale recessivanecessita di un fermo di sicurezza pernon avvitarsi in una caduta senza fine.L’Europa, poi, faccia la sua parte. Conquesto giovane Governo fortementevoluto da un anziano e saggio Presidentedella Repubblica, l’Italia ha volutodimostrare di voler fare la sua di parte.Incontrarsi per trovare insieme le vie diuscita dalla crisi interminabile nellaquale siamo precipitati è questione cheriguarda tutti. Non c’è solo un benecomune nazionale, c’è anche un benecomune dell’Europa. E passa,necessariamente, dalle parti delBelpaese.

Domenico Delle Foglie

Speriamo e vogliamo credere che ilGoverno guidato da Enrico Letta sappiasposare le ragioni della prudenza con ilcoraggio dell’azione. Il Paese aspettaun’iniezione di giustizia sociale

Letta: siamo “come Davidedi fronte a Golia”

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diocesana perugina Nova Itinera cheha già messo in vendita i pacchetti diviaggio all inclusive. Non soltantopartenze però, ma anche arrivi. Nel2013, a livello europeo, sono aumentatigli operatori specializzatinell’organizzazione di viaggi premioaziendali, che scelgono l’Umbria comedestinazione. Sono previsti nelleprossime settimane 5 voli charter inarrivo dal Belgio, in aggiunta ad altrivoli provenienti da gran parte del NordEuropa.

Andrea Coli

VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

CEU. Mons. Bassetti delegatoin visita al campo Caritas Ancora in Kosovo

distanza di un anno i vesco-vi umbri tornano a visitare ilcampo Caritas in Kosovo e

lo fanno in occasione del battesi-mo dell’ultima nata di Cristina eMassimo Mazzali, la coppia re-sponsabile del campo in cui vivo-no una cinquantina di persone traminori e volontari. Trentina lei, to-scano lui, sono in Kosovo dal 1999,sposati dal 2004 hanno 4 figli.A rappresentare le diocesi umbrea Radulac, al Campo-Missionedella Delegazione regionale Cari-tas Umbria, è andata una piccoladelegazione guidata dall’arcive-scovo di Perugia mons. GualtieroBassetti, accompagnato da Silva-na ed Errico Mori, don AlessandroSegantin e altre due persone. “Va-do a nome dei vescovi umbri” hadetto mons. Bassetti, ricordando ilviaggio fatto nel maggio 2012 in-sieme all’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo,delegato Ceu per la Carità, ac-compagnati da una folta delega-zione. Visitarono la casa che si tro-va a Radulac, un villaggio del co-mune di Klina, in cui sono ospita-ti bambini - maschi e femmine -fino ai dieci anni e l’altra casa che si tro-va ad una trentina di minuti di automobi-le da Radulac, a Glavicizza, ed ospita ra-gazzi (solo maschi) in età di scuola mediae superiore. Nel paese in cui i cristiani sono una mi-noranza (il 3% cattolici eil 7% ortodossi),nelle case la maggior parte dei bambini oragazzi accolti, orfani di guerra o prove-nienti da famiglie disagiate, sono permetà cristiani e metà musulmani e “tuttisono accolti nel rispetto della loro religio-ne” sottolinea mons. Bassetti.Mons. Bassetti, per quanti anni sono ac-colti i ragazzi?“I bambini e ragazzi accolti nei primi an-ni dopo il conflitto in Kossovo oggi sono

A

adolescenti e giovani, ma non vengonoabbandonati al loro destino prima che iresponsabili della casa abbiano assicura-to loro l’istruzione e un lavoro”.A che punto è la costruzione della nuo-va sede del Campo Caritas Umbria?“L’attuale sede è di proprietà di un koso-varo che vive in Svizzera e che l’ha mes-sa gratuitamente a disposizione, per que-sto a Lesckoc, a cinque chilometri da Kli-na, su un terreno di proprietà della Ceu,stiamo costruendo una nuova strutturapiù capiente e più adatta alle necessità deiragazzi e dei giovani. È una struttura ad Ldi cui è stato possibile portare a compi-mento il primo braccio già sufficiente perl’abitazione. Intorno alla casa costruita su

una collina ci sono ventuno ettari di terra(uno di proprietà della Ceu e venti in co-modato d’uso gratuito per 99 anni), colti-vati dalla cooperativa dei dai ragazzimaggiorenni ospiti della Casa”.Il progetto sarà completato?“Con l’aiuto della Provvidenza contiamodi poter completare l’opera affinché i gio-vani e gli adolescenti possano avere spa-zi più adatti alle loro esigenze. Siamo dav-vero grati al Contingente militare italianoper i lavori di infrastrutture (strade e pic-coli ponti) che ha fatto e sta facendo, co-me pure siamo grati a tutti coloro chehanno contribuito a far sì che CaritasUmbria potesse realizzare questo proget-to”.Quindi l’esperienza continua …“L’esperienza continua anche perchè cisono ancora ragazze madri con i loro figlie bambini orfani che hanno bisogno di as-sistenza. Quando l’opera sarà completatai Vescovi umbri saranno ben lieti di po-terla mettere nelle mani del Vescovo,l’Amministratore apostolico di Pristina,come dono delle nostre Chiese umbre”.

Maria Rita Valli

Nuovo record di passeggeri all’aeroporto San Francesco

Il turismo religioso volan tempi di crisi, molte famiglieitaliane hanno imparato a fare iconti per arrivare dignitosamente

alla fine del mese, rinunciando a tantecose, anche all’unica vacanza estiva. Ilturismo in generale registra da anni,non soltanto in Umbria, una forteflessione. Come indicano le statistichefornite dai vari istituti e osservatori(Istat e assessorati regionali alTurismo), il modo di consumare leferie è cambiato. Sono infatti i piccoliviaggi, ovvero le cosiddette vacanze“mordi e fuggi” (dai 3 ai 5 giorni), chestanno andando per la maggiore. Gliitaliani tendono a rimpiazzare laclassica settimana di mare con la visitadi una città d’arte oppure unpellegrinaggio religioso. Quest’ultimoin Umbria è cresciuto fortemente,grazie alla totale ristrutturazionedell’aeroporto di Perugia “San

I Francesco d’Assisi”. La nuova stagionedei collegamenti verso le metereligiose è iniziata con il tutto esaurito:basti pensare che il volo Alitalia divenerdì 26 aprile ha contato 140passeggeri per un viaggio di due giornia Lourdes, e proprio venerdì è statoregistrato il nuovo record di traffico inaeroporto: 1.540 i passeggeri transitatiin un solo giorno. Nel periodo 24 aprile- 1° maggio, la previsione è di superareaddirittura le 6.500 unità. Le altretappe del turismo religioso prevedono,con il volo della Mistral Air, oltre 145passeggeri per un viaggio di 4 giorni aMedjugorje, organizzato dalle‘Olimpiadi del cuore” e con lapartecipazione di Paolo Brosio. Nelcorso dei prossimi mesi, inoltre, sonoprevisti collegamenti con Santiago deCompostela, Terra Santa eGerusalemme, con la nuova agenzia

Bassetti: “Quando l’opera saràcompletata i Vescovi umbrisaranno ben lieti di poterlamettere nelle mani del Vescovodi Pristina come dono dellenostre Chiese umbre”

nche quest’anno ilMovimento dei Focolari haorganizzato la Settimana

Mondo Unito, dal 27 aprile al 3maggio con una serie diappuntamenti. Obiettivoprincipale di tale settimana èeliminare barriere e costruire unmondo unito. Si tratta di unlaboratorio di idee attivo dadiciotto anni in tutto il mondo. Ilprimo appuntamento, quest’anno,che si è tenuto domenica 28 aprilea Perugia, è stata una conferenza

A dal titolo “Giovani e adulti insiemeper uscire dalla crisi”, relatoreGiuseppe Argiolas, docente pressole Università di Cagliari e “Sophia”a Loppiano (Incisa Valdarno). Lasua relazione, molto alta per temie contenuti, è iniziata con una“costruzione di una cassetta degliattrezzi” con alcune parole chiave:economia - mercato - finanza -cultura nei loro rispettivisignificati. Il professore ha poi datola definizione del termine “crisi”come “momento che separa una

maniera di essere”, o “una serie difenomeni da altra differente” oanche “piega decisiva che prendeun affare” e, infine, “subitaneocangiamento”... Ha seguitato conle diverse dimensioni della crisi

parlando di “questione finanziaria,economica e culturale” dandoalcuni segnali incoraggianti quali ilcommercio equo e solidale, laBanca etica, l’Economia dicomunione, tutti aspetti cherichiamano la “centralità dellerelazioni”, il “superamento dellafilantropia” con la comunione e sibasano su tre pilastrifondamentali: il dialogo, la fiduciae la reciprocità. L’intervento si èconcluso con la frase: “Ciò a cuidobbiamo puntare per fareeconomia è il con-senso, orizzontedi senso condiviso”. È seguito unampio dibattito.

Giulia Goddi

Un aereo in partenza per Lourdes

Giuseppe Argiolas

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

CHIUSE 38 STRUTTUREPER ANZIANI

In Umbria nel 2010 e 2011 sono state chiu-se 38 tra strutture ricettive per anziani e re-sidenze sanitarie assistenziali per irregola-rità varie. Per numero di chiusure è un re-cord nazionale, per cui c’è da chiedersi senella nostra regione ci siano controlli e ve-rifiche più severe e scrupolose, o se invece,per fare fronte alle crescenti richieste, ci sia-no tanta improvvisazione e magari anchespeculazioni di gente senza scrupoli. Delproblema si è occupata la terza Commissio-ne consiliare permanente della Provincia diPerugia. “Vista la situazione - ha detto il vi-ce presidente Aviano Rossi - l’Asl fa sapere diaver bloccato le autorizzazione a nuovestrutture cercando di consolidare quelle giàesistenti”.

FALSI RICOVERI PER NON PAGARE IL TICKET

Per non pagare il ticket e scavalcare le lun-ghe liste di attesa... basta farsi ricoverare inospedale. O meglio, con la complicità di pa-renti e amici, fare risultare ricoveri mai av-venuti per casi ‘urgenti’ che non erano tali.I Nas stanno spulciando registri e cartellecliniche in tutti gli ospedali dell’Umbria. I ri-sultati sono preoccupanti: su migliaia di ca-si esaminati, ci sarebbero mediamente un10% di ricoveri falsi. In provincia di Terni cisono già un centinaio di indagati, mentrenegli ospedali della provincia di Perugia icontrolli sono ancora in corso.

STUDENTI DI TERNI FANNO GLI IMBIANCHINI

Gli studenti del liceo scientifico “Galileo Ga-lilei” di Terni per due giorni, insieme a pro-fessori e genitori, sono diventati imbianchi-ni per ritinteggiare le 33 aule della loroscuola. Vernice e pennelli li hanno compe-rati da soli: una spesa di 4.000 euro raccol-ti con offerte di 5 euro a studente. “Trovo lacosa molto positiva - ha detto la dirigentescolastica Matilde Cuccuini - per rendere piùvivibile un bene comune, in mancanza diaiuti da parte delle istituzioni scolasticheper le difficoltà attuali”. Un bell’esempioche viene dai giovani: quando c’è un pro-blema, va bene denunciarlo e protestare,ma è ancora meglio rimboccarsi le mani-che per risolverlo.

TASSA DI SOGGIORNO E BAGNI PUBBLICI

Ci sono tante polemiche anche a Perugiaper l’introduzione della contesta tassa disoggiorno, i cui proventi serviranno al Co-mune per la manutenzione dei beni cultu-rali e per migliorare i servizi per i turisti. LaFederalberghi e le altre associazioni di ca-tegoria ne chiedono la cancellazione. LaGiunta comunale ha risposto introducendomodifiche ed esenzioni, in particolare perstudenti e persone che arrivano a Perugiaper visite mediche e ricoveri in ospedale. In-tanto in fatto di servizi per turisti, e non so-lo, nel capoluogo umbro è arrivata unagrande novità: bagni pubblici veri e ben se-gnalati in via Boncambi, una traversa di cor-so Vannucci. Meglio tardi che mai, anche sei bar, detentori di questo prezioso monopo-lio della toilette, venderanno qualche caffèe qualche bicchiere d’acqua in meno.

STRANE NOTIZIE SUGABBIANI E ASPARAGI

A Terni non c’è il mare ma sono arrivatiugualmente i gabbiani. Attirati dai rifiutidell’inceneritore di Maratta. Questo alme-no è quanto sostengono i frequentatori diFacebook, dove è stata postata la foto di ungabbiano ‘ternano’. Sul Subasio invece sonoentrati in azione i ‘rapinatori di asparagi’.Diverse persone sarebbero state avvicinatein luoghi isolati da sconosciuti che, con mi-nacce, si sono fatti consegnare i prelibati or-taggi appena raccolti con tanta fatica.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

FOCOLARI. Alla Settimana Mondo Unito,proposte su come uscire dalla crisi

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

BREVI

❖ LAVORO / BADANTIIncontro promossodai polacchi di TerniI diritti del lavoro e della previdenza socialesaranno al centro di un incontro promosso aTerni dalla comunità polacca. “Siamo convinti -sottolinea Anna Grabowska, responsabiledell’associazione con sede a Terni - che ènecessario promuovere la cultura del lavororegolare, e questo per garantire sia le tantebadanti che i loro datori di lavoro”. Perdiscutere del delicato tema, l’ufficio consolaredell’Ambasciata della Repubblica di Polonia inRoma invita i cittadini polacchi a un incontroinformativo sulle tematiche del diritto dellavoro e della previdenza sociale. Si potrannoavere consulenze sull’assegno sociale, il sussidiodi disoccupazione e le pensioni. L’incontro avràluogo mercoledì 8 maggio, dalle 14 alle 18, invia Premuda 6 a Terni (sede della excircoscrizione Ferriera). È richiesta laprenotazione al numero 06 36204307 oppureal 340 5491130 o con una e-mail all’indirizzo [email protected].

❖ PERUGIA/ASSISIIl ruolo dei giornalinell’integrazione europeaIl Convegno internazionale di studi“Communicating Europe. Journals andEuropean Integration, 1939-1979” si tiene neigiorni 2-4 maggio a Perugia e Assisi. L’evento,che si inserisce tra le iniziative per lacandidatura di Perugia-Assisi a Capitaleeuropea della cultura 2019, è organizzatodall’Associazione universitaria di studi europei(Ause) in collaborazione con la cattedra diStoria delle relazioni internazionalidell’Università di Perugia e il Centrointeruniversitario di studi sulle organizzazioniinternazionali (Cisoi), diretti dal prof. LucianoTosi. Partecipano alcuni fra i maggiori studiosiitaliani e europei della storia dell’integrazioneeuropea. Il convegno analizza l’atteggiamentoassunto nei confronti del processo diintegrazione europea da numerosi organi distampa a carattere politico, economico, socialee giuridico nel periodo compreso fra gli annidel secondo conflitto mondiale e il 1979, annodella prima elezione diretta del Parlamentoeuropeo.

❖ TEMPO LIBERO - CAIA Orvieto l’Associazioneinternazionale alpinismoOrvieto ospita dal 2 al 5 maggio l’Uiaa -Associazione internazionale delle associazionialpinistiche, che riunisce milioni di uomini,donne e giovani uniti dalla passione per lamontagna. “Come Club alpino italiano, diamo ilbenvenuto a questo meeting itinerante, chequesta volta verrà ospitato in Italia - hadichiarato il presidente generale del Cai,Umberto Martini. - Ci auguriamo che il Clubalpino tedesco e quello austriaco decidano dirientrare nell’Uiaa, dopo la loro uscita avvenutadi recente, per perseguire insieme il nostrocomune obiettivo: vogliamo porre al centrodell’attenzione non solo le Alpi, ma tutte lemontagne europee, come possono essere gliAppennini in Italia, i Pirenei e i Balcani”.

❖ RICERCAUniversità umbra e Cina inun nuovo progetto spazialeÈ stato firmato il 30 aprile, a Roma, l’accordoquadro di collaborazione scientifica tra Italia,Svizzera e Cina per l’esperimento Dark MatterParticle Explorer (Dampe), nuovo progetto diricerca nello spazio che sta muovendo i suoiprimi passi grazie al contributo dei ricercatoridell’Istituto nazionale di fisica nucleare edell’Università di Perugia - Polo scientifico diTerni. Il vice presidente dell’Accademia cinesedelle scienze, il direttore del National SpaceScience Center, il segretario generale e ildirettore del dipartimento di Fisicadell’Università di Ginevra e il direttore dell’Ihepdi Pechino sono stati accolti a Terni daldirettore della sezione Infn di Perugia,Pasquale Lubrano, dal pro-rettore PietroBurrascano, dal vice preside della facoltà diIngegneria, Paolo Valigi, e dal prof. FedericoRossi, coordinatore dei corsi di laurea inIngegneria a Terni.

mercato locale, dobbiamo però necessariamente rinnovarci.Abbiamo investito le risorse che avevamo – aggiunge la presidente -per migliorare il sito internet e promuoverci nel mondo del Web. Ora,però, abbiamo bisogno di modernizzare il negozio per incrementareil commercio dei prodotti, altrimenti il nostro progetto di vita e dilavoro rischia seriamente di naufragare. Nonostante negli anniabbiamo lavorato spesso con l’estero, ci sono ancora dei perugini chenon conoscono i nostri prodotti d’artigianato”. Da qui l’idea diaffidarsi alle nuove possibilità di aiuto che offre il Web, ovvero latipologia di raccolta fondi chiamata crowd funding, un finanziamentocollettivo che consente di donare alla cooperativa (fino al 14 giugno)un contributo in denaro per portare avanti il progetto di rinnovo. “Ilvostro aiuto - si legge nella pagina Facebook di Relegart - servirà perdarci slancio, per offrirci una chance di sopravvivenza. Il resto saràfrutto del nostro lavoro, della qualità dei nostri prodotti e del nostroimpegno. Ogni vostro contributo, anche piccolo, sarà per noifondamentale! Grazie!”.

L. L.

Un settore prezioso,ma minacciato datasse, tagli e ritardi nei pagamenti

ttività economiche che offrono, alcontempo, importanti servizi diwelfare: si tratta delle cooperati-

ve sociali, che in Umbria ammontano acirca 250 realtà. La crisi sta però fa-cendo sentire i propri colpi, non tantoper la mancanza di richieste, quantopiuttosto – ed è qui il paradosso – per ilpeso sempre più soffocante dell’appa-rato statale, tra tagli ai fondi, aumentodelle tasse e mancati pagamenti.“La situazione è difficile – spiega An-drea Fora, presidente di Confcoopera-tive Umbria – poiché il Fondo stataleper le politiche sociali è stato pratica-mente azzerato lo scorso anno, e an-che le risorse dei Comuni, che avevanofino ad oggi tamponato la situazione,stanno finendo. Si tratta di tagli strut-turali che minano servizi essenziali co-me l’assistenza agli anziani, ai disabili,ecc., e che porteranno a un aggraviodei costi per le famiglie e, nei casi peg-giori, alla soppressione di servi-zi stessi. La Regione – continuaFora – è riuscita, in questi anni,a mantenere inalterato il Fondoregionale per le politiche socia-li, e questo ha permesso di cal-

mierare la situazione anche sotto ilprofilo occupazionale. Ora, però, ser-vono interventi risolutivi. Per questoconfidiamo nel nuovo Governo”.I nodi più importanti da sciogliereper ridare ossigeno alle cooperative so-ciali sono l’aumento dell’Iva e il man-cato pagamento degli enti pubblici. “Sele cose non cambieranno – sottolinea ilpresidente di Confcooperative – la leg-ge di stabilità prevede l’aumento del-l’Iva dal 4% al 10% per tutti i servizierogati dalle cooperative sociali. Sa-rebbe un colpo durissimo per le nostreattività, che non porterebbe nulla senon ulteriori aggravi per le famiglie e iComuni. Stimiamo infatti che questoaumento potrebbe comportare circa400 posti di lavoro in meno, che an-drebbero a sommarsi ai centinaia dicassa integrati del 2012”.Altro problema, il mancato pagamen-to da parte degli enti pubblici. Nono-

stante, infatti, dal 2013 il tempo massi-mo di pagamento sia stato ridotto a duemesi, molte cooperative stanno ancoraaspettando di riscuotere per servizi re-si a gennaio. Ma i ritardi nei versa-menti arrivano anche a due anni. “Cisono cooperative – racconta Fora – cheattendono il loro compenso da marzo2010 e, in alcuni casi, le somme da ri-scuotere sono pari quasi al loro bilan-cio annuale. Di fronte a certe situazio-ni estreme per le nostre attività, ci stia-mo attivando per comunicazioni uffi-ciali alla prefettura e alla Corte dei con-ti. Anche perché noi abbiamo l’obbligodi pagare i nostri fornitori entro un me-se, ma di media riscuotiamo non primadi 8-10 mesi. Per questo – conclude – ri-tengo che il futuro delle cooperativesociali debba essere sempre meno di-pendente dai servizi pubblici e semprepiù propenso a diventare impresa”.

Laura Lana

A

Da oltre 30 anni lacoop. soc. Relegartfavorisce l’attivitàlavorativa dellepersone disabili

Se a crearelegami è unalegatoria

ono ormai più di 30 anni che la cooperativa sociale Relegart(www.relegart.it) è presente a Perugia come punto d’eccellenzaper l’artigianato e l’integrazione sociale. “Diversi per forza,

diversi per scelta” è lo slogan di questa realtà del territorio, la cuipeculiarità è quella di fare della legatoria di qualità lo strumento perl’inserimento e l’integrazione lavorativa di persone portatrici dihandicap. “Siamo nove soci – racconta Silvia Romaniello, presidentedella cooperativa – di cui alcuni disabili. Inoltre, collaboriamo con lescuole e con il Comune per attivare nel nostro laboratorio progetti di stage con persone diversamente abili. È soprattutto il servizio cheoffriamo a questi ragazzi ad essere la nostra più grandesoddisfazione e a spingerci ogni giorno ad andare avanti, nonostantetutte le difficoltà”. Oggi, infatti, la comunità di Relegart vive unmomento delicato e rischia di dover chiudere. “Il nostro stipendioviene dal nostro lavoro – continua Silvia – e, oggi, tra le spese e lecommesse che sono diminuite, è difficile continuare ad avere unriscontro economico. Ma vogliamo andare avanti e non arrenderci.Per tornare ad essere competitivi e avere una miglior visibilità nel

SBanchetto con manufatti Re.leg.art al mercato umbro-provenzale di Tübingen

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Le cooperative socialiremano controcorrente

La scuola decentrata va ora ri-centrata sui docentii sono conclusi venerdì 19 aprile gliincontri di riflessione e aggiorna-mento per insegnanti promossi dalla

Commissione regionale educazione, scuo-la e università (Cresu) della Ceu. Gli in-contri precedenti erano dedicati alla “Re-sponsabilità della parola” (8 marzo) e al-la “Estrema importanza dell’educazionedella vita dell’uomo” (22 marzo). Ora ilprof. Antonio Nizzi, di Foligno, ha propo-sto una riflessione di taglio “autobiografi-co” su “Vite da insegnanti...”. Infatti Nizziha lasciato lo scorso anno l’insegnamentodella Storia e filosofia, dopo 37 anni di ser-vizio; dunque ha potuto fare una panora-mica sulla scuola, che è stato anche un bi-lancio delle tante cose positive e delle cri-ticità sperimentate sul campo. Anzitutto, ha confessato di aver svolto lasua professione con passione, ricevendoin cambio tante gratificazioni sia da partedegli allievi che dalle famiglie. Tra i pun-ti più significativi toccati nel corso dellariflessione proposta c’è stata la costatazio-ne che senza un coinvolgimento dal bas-

S so, senza un protagonismo dei docenti,nessuna riforma della scuola è possibile. Ipolitici passano, gli insegnanti restano. Dopo aver giustamente perseguito nei de-cenni trascorsi, con successo, il centra-mento della scuola sugli allievi e sul terri-torio, occorre ricentrarla sugli insegnanti.Altrimenti, a fronte delle numerose batta-glie vinte in questi anni, si rischia di per-dere la guerra per sfinimento e demotiva-zione dei docenti. Certamente sono stati fatti tanti passiavanti e ci sono tante cose belle nella no-stra scuola, ma rimangono alcune sfide epriorità da affrontare con determinazio-ne. Tra queste, il prof. Nizzi ha sottolinea-to il tema dello scollamento tra realtà so-ciale e scuola, quello del rapporto tra in-segnanti “vecchio stile” ed alunni “natividigitali”, il problema dell’apprezzamentoda parte delle famiglie e della società delruolo e della professione del docente, ilrecupero delle tematiche educative met-tendo da parte la burocrazia e le troppeformalità, il rifuggire da un minimalismo

o un neutralismo deleterio (la scuola chenon crede in nulla, non può insegnarenulla). La considerazione finale, ripresa poi an-che nell’articolato e animato dibattito, hariguardato la vocazione e la vita quotidia-na dell’insegnante. Nizzi ha ricordato, aquesto proposito, che si insegna dappri-ma quello che si può, poi quello che sivuole, ma soprattutto quello che si è.

Giovanni Carlotticoordinatore Cresu

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raccontate con un linguaggiotutto speciale, a voltesorprendente. Quando tutto èimmagine, tutto ruota attorno ai followers ed ai like (c’èaddirittura chi ne compra percrearsi una reputazionedigitale), la Chiesa vuolericordare che ci sono anche gli“zero like”, i “no followers” cheesistono e vivono nella vitareale. E per fortuna c’è ancoraqualcuno che si occupa di loro.Questo per dimostrare anche comel’8xmille sia vicino a noi, più di quantonon si immagini. Infatti, ormai dal 1990,tutte le diocesi amministrano una partedi queste risorse per realizzare progettidi culto e di carità. E ogni parroco,grazie anche ad una parte dell’8xmille,può contare su una equaremunerazione. Per non parlare dellemigliaia di chiese ed opere d’arteecclesiastica che abbiamo in Italia e chesono diventate un patrimonio di tuttinoi, fedeli e non. Per questo ogni annosi ricorda ai contribuenti, ancheattraverso una giornata nazionale, chefirmare per destinare l’8xmille allaChiesa cattolica è un gesto dipartecipazione concreta, effettiva e nonsolo affettiva, alla vita di tutta la Chiesa.Di solito si celebra la prima domenicadi maggio e, con il supporto di diversi

Scuola popolare a Milano per giovani in difficoltà

VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

Iniziative per ricordarel’opportunità di destinarel’8 per mille alla Chiesacattolica. E contribuire cosìai bisogni di tanti, spessomolto vicini a noi

La vostra fiduciaè ben riposta

n questi giorni sarà capitato diimbattersi nella campagnainformativa della Cei sull’uso dei

fondi 8xmille. È una campagnanecessaria per mantenere quelrapporto di fiducia instauratosi neglianni fra la Chiesa e quanti, fedeli e non,firmano per destinare l’8xmille allaChiesa cattolica italiana. Infatti, nonbasta la fiducia ma questa va“sostenuta” anche con un’operazioneche vuol essere di trasparenza nelmostrare alcune opere e attività chehanno ricevuto l’aiuto dai cittadiniattraverso l’8xmille. Quest’anno si cercaancor più di “validare”, di verificare ildialogo diretto tra “protagonisti” delleopere e gli “spettatori”. Le interviste aiprotagonisti presenti sul sito sono inprimo piano e cercano di risponderealle ipotetiche domande degli spettatorisull’uso dei fondi 8xmille e su comesarebbe la vita senza l’aiuto dellaChiesa. I ritratti stampa sono ideati perdiventare dei ritratti parlanti, andandosul sito (tramite QR code osemplicemente digitando chiediloaloro.it) si finalizza quel claim“chiedilo a loro” che la campagnapropone. Parallelamente, ideata per unpubblico di internet quinditendenzialmente più giovane,l’iniziativa “storie zero like”. Storie divita incontrate durante le riprese

I

materiali promozionali, rappresentaun’occasione per raccontare comevengono utilizzati i fondi dell’8xmille afavore di tutta la comunità, non solocattolica, ma civile; per ricordare cheogni firma racchiude in sé la capacità dipensare agli altri, a tutti, vicini elontani; per sostenere nuovamente laChiesa nelle sue attività pastorali ecaritative e ringraziare i fedeli che giàlo fanno, con l’unico modo davveroutile: la trasparenza. Ma una giornatanazionale, per quanto ben organizzata,non basta. È importante che anche nelmese di giugno, quanti operano inparrocchia per supportare le moltepliciattività pastorali, si adoperino percontinuare a sensibilizzare i fedelisull’importanza di quella semplicefirma, che porta aiuto e speranza in

Italia e nel terzo mondo. Una firma cheva riconfermata ogni anno al momentodella dichiarazione dei redditi sulproprio modello fiscale. Non vadimenticato, inoltre, che destinarel’8xmille alla Chiesa cattolica nonsignifica pagare una tassa in più.Perché è una parte, sia pure piccola,delle imposte già versate da tutti icontribuenti che possono scegliere tra 9diverse confessioni religiose, oltre loStato. Ad oggi, grazie a più dell’80% deicontribuenti che ha scelto di firmareper la Chiesa cattolica, nel 2012 è statopossibile contribuire in modo concretoalla missione della Chiesa: per il culto ela pastorale nelle diocesi e nelleparrocchie, le nuove chieseparrocchiali, le iniziative nazionali e ilrestauro del patrimonio artistico (479milioni), per i progetti di carità in Italiae nei Paesi in via di sviluppo (255milioni), per sostenere circa 37 milasacerdoti diocesani, compresi i circa500 fidei donum in missione all’estero(364 milioni di euro). Il rendiconto èconsultabile tutto l’anno sul sito www.8xmille.it dove si può trovare lamappa delle opere 8xmille realizzatecon questi fondi, da navigare sempreonline.

Matteo Calabresiresponsabile Promozione del sostegno

economico alla Chiesa

Ma gli organizzatori, preoccupatiper la prossima edizione, chiedonoun maggior sostegno economico a enti locali e istituzioni

6 LA VOCE SOCIETÀ

Uno dei tanti workshop del festival

Con il Festival del giornalismoPerugia sempre più internazionale

on la settima edizione del Festivalinternazionale del giornalismo, siè rivista la Perugia che piace. Ai pe-

rugini e ai turisti. Da mercoledì 24 a do-menica scorsa, complici anche le bellegiornate primaverili e il ‘ponte’ per le duefestività del 25 aprile e del 1° maggio, cor-so Vannucci è tornato il “salotto cittadino”dei bei tempi: tanta gente dalla mattinaalla sera, tavoli di bar, caffè e ristorantiaffollati. Poi la folla dei 1.500 giornalisti edei 200 giovani volontari accreditati al fe-stival e delle centinaia di studenti dellescuole di giornalismo arrivati a Perugiada tutto il mondo. Molti con famiglie edamici al seguito, che hanno colto l’occa-sione per una visita alle altre città d’artedell’Umbria. Tra loro direttori, inviati e opinionisti fa-mosi di importanti quotidiani, televisionie dei nuovi media internazionali, in parti-colare inglesi e americani. Hanno vissutoun po’ dell’Umbria fatta di natura, arte,cultura e gastronomia di qualità. Sarannoprobabilmente loro la migliore promozio-ne della nostra regione nel mondo. Insie-me alle firme più prestigiose del giornali-smo italiano e ai volti noti delle Tv. Con

C

collegamenti quotidiani per talk show etrasmissioni varie di televisioni e radioche hanno riempito gli schermi con il belpaesaggio che si ammira dai giardini Car-ducci e dalle sale dell’hotel Brufani. Que-sta volta non per parlare di delitti e droga.Insomma una bella rappresentazione diPerugia, con il centro storico costante-mente presidiato da auto e pattuglie di ca-rabinieri e polizia, una città che vorrem-mo così non solo per il Festival del gior-nalismo ma per tutti i 365 giorni dell’an-no. Una manifestazioni colta ma anche popo-lare (vedi le file chilometriche per parte-cipare agli appuntamenti nel teatro Mor-lacchi e nella sala dei Notari con perso-naggi come Roberto Saviano ma anchecon giornalisti come Ezio Mauro, ConcitaDe Gregorio, Riccardo Jacona e Gian An-tonio Stella) che tuttavia non è stata inva-siva per Perugia e per i suoi abitanti. Edanche un bel sostegno alla candidatura diPerugia-Assisi a Capitale della cultura eu-ropea. “Il festival - aveva dichiarato il sin-daco Wladimiro Boccali nel giorno diapertura - porta il mondo nelle strade, neicaffè, nelle sale del centro storico, e perquesta occasione si riunisce qui una co-munità di altissimo livello professionale. Ilrisultato è che oggi è uno dei punti fortidell’identità culturale di Perugia”.I due cofondatori, Arianna Ciccone e Ch-ris Potter, nella conferenza stampa con-clusiva non hanno nascosto qualchepreoccupazione di tipo economico perl’organizzazione dell’edizione 2014, per laquale non ci sono ancora le date. Già que-st’anno il budget è stato tagliato da 500 a400 mila euro: 300 di sponsor privati e 100di quelli istituzionali. “Aspettiamo set-tembre e vediamo cosa succede. Il Festi-val va sostenuto” hanno detto Ciccone ePotter all’assessore Andrea Cernicchiche rappresentava il Comune all’incontrocon la stampa.Un successo innegabile. Più di 200 ap-puntamenti, dalla mattina alle 9 a nottefonda, in otto diverse sale con più di 500relatori.

Enzo Ferrini

CEI. Il 5 maggio Giornata nazionale dell’8 per mille,

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 30-04-13

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (peso spec. 75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 30.04.13

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 30.04.13

da euro a euro

241,000 243,000

n. q. n. q.

n. q. n. q.

445,000 450,000440,000 445,000440,000 445,000

450,000 455,000

605,000 615,000

432,000 438,000

250,000 251,000223,000 224,000220,000 221,000

233,000 235,000217,000 218,000222,000 223,000

217,000 223,000

218,000 220,000212,000 215,000198,000 203,000

n. q. n. q. 280,000 285,000 290,000 295,000 227,000 230,000 232,000 235,000

---- n. q.

268,000 270,000 492,000 495,000274,000 275,000

6,000 6,500

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda dellavarietà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,250 3,570

2,700 2,750

2,900 2,950

2,800 2,850

1,950 2,000

1,070 1,0751,940 1,950

1,050 1,0551,065 1,070

– –– –– –

470,000 500,000– –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

3,500 4,000

4,000 4,500

2,800 3,200

3,300 3,700

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Genn. 2011-Genn. 2012 + 3,2 + 2,9Febbraio 2011 - Febbraio 2012 + 3,3 + 3,0Marzo 2011 - Marzo 2012 + 3,2 + 3,0Aprile 2011 - Aprile 2012 + 3,2 + 3,0Maggio 2011 - Maggio 2012 + 3,0 + 2,9Giugno 2011 - Giugno 2012 + 3,1 + 3,2

Luglio 2011 - Luglio 2012 + 2,9 + 2,9Agosto 2011 - Agosto 2012 + 3,1 + 3,3Settembre 2011 - Settembre 2012 + 3,1 + 3,4Ottobre 2011 - Ottobre 2012 + 2,7 + 2,7Novembre 2011 - Novembre 2012 + 2,4 + 2,7Dicembre 2011 - Dicembre 2012 + 2,4 + 2,8

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

torneranno tra le sale nel palazzo al ter-mine dell’esposizione in corso). Vi si orga-nizzeranno eventi, incontri d’arte e altroancora. La novità: uno splendido gourmetcafè, “Bioò”, posto all’ingresso delle saleespositive, dove sarà possibile gustare an-che prodotti biologici accuratamente se-lezionati. Il prezzo del biglietto d’ingressoal museo comprenderà anche una audio-guida.In sintesi si tratta di una felice conclusio-ne di un progetto che ha visto il sostanzio-so contributo della Fondazione Cassa dirisparmio di Perugia. Di questi tempi, apri-re un museo e in più di arte contempora-nea, è una sfida non da poco. Perugia cre-de nella cultura come volàno di sviluppoeconomico.

Manuela Acito

BREVI

❖ PELLEGRINAGGIGiornata “francigena”Domenica 5 maggio in tutta Italia si terrà la VGiornata nazionale dei Cammini francigeni,organizzata dalla Rete dei cammini, co-associazione tra diverse associazioni italianeimpegnate nella tutela e valorizzazione diquell’immenso patrimonio ambientale eculturale che sono i Cammini storici e iCammini di pellegrinaggio (per info www.retecamminifrancigeni.eu.). La Giornata èun evento “contenitore” che consistesemplicemente nell’invitare enti privati, entipubblici e gruppi di cittadini a dare vita aiCammini con un evento di loro interesse,purché organizzato ed ispirato a criteri diaccoglienza e solidarietà, tipici dellacondizione di ”pellegrinante”. In Umbria sisvolgerà il Cammino di Chiara, proposto con illibro I passi e il silenzio. A piedi sulle strade diChiara d’Assisi di Monica Cardarelli eFrancesco Gallo (edizioni Porziuncola). IlCammino si snoda per circa 24 km intorno adAssisi sulle strade che la giovane Santaavrebbe percorso prima di giungere a SanDamiano. Il Cammino è stato creato daMonica Cardarelli e Francesco Gallo.L’appuntamento è alle ore 8 nella piazza delDuomo di San Rufino ad Assisi, presso la casapaterna di Chiara, e proseguirà in altrequattro tappe successive. All’arrivo di ognitappa è prevista una breve visita del luogo. Èpossibile partecipare anche solo ad alcunetappe, raggiungendo autonomamente iluoghi indicati. Referenti e organizzatori:Monica Cardarelli e Francesco Gallo, cell. 3394441129, email [email protected]@gmail.com.

❖ CONSORZIO TIBERINATerzo rapporto annualeMercoledì 8 maggio, a partire dalle ore 15,presso l’Università di Perugia, sala delleAdunanze di Lettere e Filosofia, si terrà“Consorzio Tiberina. Presentazione del terzorapporto annuale”. Dopo i saluti di CarloVinti, direttore del Dipartimento di Filosofia,Linguistica e letterature dell’Università diPerugia, interverranno tra gli altri GaetanoMollo, Aurelio Rizzacasa, Silvana Procacci,Università di Perugia, Giuseppe MariaAmendola, presidente del Consorzio Tiberina.

❖ VISITA PER FAMIGLIEAl museo Moretti-CaselliTutte le domeniche di maggio l’associazione IlGrisatoio invita le famiglie a una visitagratuita al museo-laboratorio di vetrateartistiche Moretti-Caselli in viaFatebenefratelli 2 a Perugia. Le famigliesaranno accolte in due turni: alle 10 e alle11.30. All’arrivo si formeranno due gruppiche eseguiranno due percorsi differenti: ilgruppo degli adulti eseguirà una visitaguidata con ampia spiegazione delle variesale; il gruppo dei bambini parteciperà adattività laboratoriali particolari,didatticamente valide e motivanti, studiateappositamente dal nostro personalequalificato. Ciascun gruppo dovrà essereformato da non più di 10 persone circa, cioè5 famiglie che abbiano in media 2 figli. Levarie attività laboratoriali da proporre aigiovani visitatori saranno programmatesecondo le varie fasce d’età. La prenotazionenon è essenziale, ma utile, per meglioprogrammare le attività per i bambini (tel.340.7765594).

❖ CORSO DI ICONOGRAFIADa principianti a avanzatoSi terranno dal 17 al 27 giugno, presso la sededella comunità Adveniat di Santa Mariadell’Arce (nei pressi di Petrignano d’Assisi) iprimi due corsi di iconografia (perprincipianti e intermedio) il primo sull’iconadel Salvatore - (Chilandari), il secondosull’Arcangelo. Maestro Laura Renzi. Il corsoavanzato si terrà in due sessioni: la prima dal17 al 22 giugno, la seconda dal 7 al 12ottobre, soggetto la Trasfigurazione. MaestroGiovanni Raffa. Per informazioni eprenotazioni Comunità Adveniat tel.075.8038042, 075.8038396, e-mail [email protected]. Per parlare coni maestri: e-mail [email protected]

PERUGIA. Arte contemporanea a palazzo della Penna

Un sogno che diventa museoalazzo Penna a Perugia si rinnova, econ una mostra dal taglio particolar-mente “originale” apre le porte al

nuovo Centro di arte contemporanea. “Èun sogno che si realizza” ha detto AndreaCernicchi, assessore alla Cultura del Co-mune di Perugia, ideatore e promotore delprogetto in cui ha creduto tenacementesin dagli inizi nel 2005. E così, la passioneper la letteratura, che Cernicchi coltiva daanni, e l’amore per l’arte di Luca Beatri-ce, curatore della mostra, ha reso possibi-le il raggiungimento di un traguardo chenon si fermerà qui, hanno assicurato en-trambi nel corso della conferenza stampadi presentazione. Mercoledì 24 aprile alla presenza dell’as-sessore regionale alla Cultura FabrizioBracco, del sindaco Wladimiro Boccali e diGiuliano Masciarri, segretario generaledella Fondazione Cassa di risparmio di Pe-rugia, è avvenuta l’inaugurazione dellamostra “L’arte è un romanzo. La straordi-naria storia delle parole che diventanoimmagini”. Fino al 1° settembre l’esposizione rac-conterà gli infiniti legami che intercorro-no tra la letteratura del ’900 e l’arte con-

P temporanea. Quali sensazioni ispiratrici,provenienti dalla letteratura, sottendonoalla realizzazione di un’opera artistica, diun’immagine, sia essa un disegno o unafotografia. Le 105 opere (realizzate da 70artisti), che si snodano tra venti sale di-sposte su due piani (bello il recupero del-le sale affrescate, ci sono anche le luci co-lorate soffuse), documentano infatti l’ete-rogeneità dei linguaggi espressivi: dallapittura alla fotografia, dall’installazione al-la scultura, dall’illustrazione al design. Tra gli artisti, Pilar Albarracin, spagnola,creatrice de L’asino circondato dai libri,divenuto opera simbolo della mostra. È unriferimento all’“asino chi legge?”. No, è so-lo un modo per dire che ci si può riscatta-re grazie ai libri e al sapere. E tra i libri igeneri di riferimento sono vari: c’è quelloimpegnativo e quello evasivo, il fumetto eil giallo Mondadori, fino agli Urania. Palazzo Penna ora assumerà anche, e so-prattutto, il ruolo di uno spazio polifunzio-nale al cui interno, accanto alle attivitàproprie di un museo, ospiterà una serie diiniziative culturali e di studio collegate alpatrimonio ivi conservato (al momento leopere di Dottori sono nei sotterranei, ma

LIBRI. Il lavoro minorile negli Usa e altri piccoli capolavori pubblicati da Aguaplano

era una volta la bellezza èuno dei recenti libripubblicati da Aguaplano

editore di Passignano sulTrasimeno. Tecnicamente è unaraccolta di fotografie (nella foto unbambino minatore tratta dal libro)di Lewis Wickes Hine (1874-1940)sul lavoro minorile negli Stati Uniti,con un saggio di ArnaldoColasanti e la sottolineaturainiziale di Raffaele Marciano,titolare e instancabile editor dellagiovane casa editrice. Inquadrandoil volume, Marciano presenta lacollana e l’intera mission aziendalecon poche pennellate, il cui

’C understatement ha la stessa tonalitàdella dedica del Piccolo Principe “aLeone Werth quando era unbambino”: la bellezza e il dolorecome amalgama spessoindistinguibile. Sarebbe riduttivoparlare di “catalogo” davanti allafila d’occhi di minatori, strilloni,tessitrici, tutti bambini,immortalati tra il 1908 e il 1924per il National Child LaborCommittee (Comitato nazionale peril lavoro minorile), che ci scrutanobalzando fuori dagli archivi dellaNational Library of Congress(Biblioteca del Congresso). Questolibro, scrive Marciano, “per me ha

costituito un eserciziodi pensiero sullapossibilità che labellezza svolga unruolo peculiarissimo dimediante nelconseguimento dellaconsapevolezza,individuale e collettiva,di un problema o di ungrande cambiamento inatto nella società”. Altro volume èla riedizione del capolavoro di RinaGatti Stanze vuote, addio, storiavera balzata all’attenzione dellaletteratura all’inizio degli anniDuemila; è così per Hebel l’amico dicasa, di Martin Heidegger,presentato nella bella traduzionedi Francesco Gagliardi con testotedesco a fronte. Tutti e tre fanno

parte di unaproduzione letterariae documentaria checomincia a comporreun catalogoimportante. Edizionianche esteticamentepiacevoli che tra unpo’ renderannobello e necessario,

ne siamo certi,indugiare di nuovo fra le loropagine.

Isabella Farinelli

Lewis Wickes Hine, C’era una voltala bellezza Aguaplano, 30 euro, Rina Gatti, Stanze vuote, addio, 2012, euro 16Martin Heidegger, Hebel l’amico dicasa, Aguaplano 2012

L’“Asino” opera simbolo della mostra

LA VOCE CULTURA 7

Inaugurata a Novi Sad la mostra“Umanesimo e Rinascimentonell’Appennino centrale:paralleli”. Quali opere giungonodalla nostra regione

a aperto i battenti il 23 aprile aNovi Sad nella Repubblica Ser-ba la mostra “Umanesimo e Ri-

nascimento nell’Appennino centrale:paralleli”. Una rassegna che ha porta-to nella importante città balcanica al-cuni capolavori del Rinascimento ita-liano, solitamente custoditi in Umbria,Marche, Toscana ed Emilia Romagna.In particolare, sono i tesori umbro-marchigiani a testimoniare lo splen-dore dell’arte italica quattro-cinque-centesca, quella delle Corti e delle Si-gnorie. Tesori del Bello che si mettonoin dialogo con le opere custodite nel-la galleria Matica srpska di Novi Sad.L’operazione rientra in un progettoper il periodo 2012-2015.Nella direzione di uno sviluppo con-sapevole e partecipato, e in particola-re nel segno della tutela e del restau-ro dei beni culturali, va anche l’accor-do firmato tra le autorità locali serbe ela Sovrintendenza per i beni storici,artistici ed etnoantropologici dell’Um-bria, rappresentata a Novi Sad dal so-printendente Fabio De Chirico.Tra i protagonisti del Rinascimentoitaliano in mostra a Novi Sad, figuranoin particolare il gonfalone processio-nale eugubino che raffigura Cristo conla croce e i santi Ubaldo e Francesco,una tempera bifacciale attribuita allabottega urbinate di Giovanni Santi. Da Gubbio, accompagnato da mons.

H

Giuliano Salciarini in rappresentan-za della diocesi, è arrivato il leggio del-la chiesa di San Domenico, pregevoleopera lignea del Quattrocento, realiz-zata grazie al mecenatismo di Federi-co da Montefeltro.L’altra testimonianza che racconta deifasti della corte dei Duchi di Urbino èla riproduzione fotografica a grandez-za naturale dello Studiolo feltrescorealizzato per il palazzo ducale diGubbio, il cui originale è ora conser-vato al Metropolitan Museum di NewYork. Lo Studiolo è stato ricreato inmaniera assolutamente fedele e ripo-sizionato nello stesso ambiente cheoccupava nella residenza eugubina diFederico, grazie al lavoro dei maestriebanisti eugubini Minelli. E poi, ancora, in Serbia sono arrivatele maioliche dell’antica Castelduran-

te, oggi Urbania: altro vanto artisticodel Ducato urbinate.Lo scambio artistico e culturale traItalia e Repubblica di Serbia ha ancheuna grande importanza umanitaria,come canale di dialogo e di scambio diesperienze con una Paese che stauscendo a fatica dalla sanguinosaguerra civile che ha infiammato l’areabalcanica negli anni Novanta all’epo-ca del regime di Milosevic. Ora la Serbia è un Paese in crescita,dal livello di sviluppo medio-alto, chepunta a uscire dall’isolamento degliultimi anni e che nel 2012 si è candi-data per l’ingresso nell’Unione euro-pea. Un isolamento politico interna-zionale che potrà essere spezzato an-che grazie a iniziative come la mostrad’arte dedicata al Rinascimento nell’I-talia centrale.

Il maestro ebanista eugubino Marcello Minelli

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l comandamento nuovo, cioè il co-mandamento dell’amore, è il tema delVangelo della V domenica di Pasqua.

La scena è quella del banchetto degliapostoli, e Gesù che offre del cibo a Giu-da, il quale, subito dopo, la-scia la sala. Giovanni nel suotesto commenta: “... ed eranotte”.Si può partire da qui per sot-tolineare, da un lato, l’amoredel Signore che non conoscelimiti, e che lo porta a com-piere un gesto di amiciziaverso colui il quale lo tradirà;dall’altro, proprio lo stare ac-canto, insieme a Gesù per-mette ai suoi discepoli di re-stare nell’amore di Dio, per-ché fuori dalla sua mensa c’èil buio della notte: il lamento,il lutto, le tribolazioni. Gio-vanni, nel suo Vangelo, parladi un cielo nuovo, una terranuova, e una città, la città santa di Geru-salemme, che scende da Dio: “Tutto ènuovo, trasformato in bene, in bellezza,in verità”, commenta Papa Francesco.Domenica, in piazza san Pietro ci sono 44uomini e donne, giovani che ricevonodalle mani del Papa la cresima. Cerimo-nia che s’iscrive all’interno dell’Anno del-la fede voluto da Benedetto XVI per ac-compagnare la memoria dell’aperturadel Concilio Vaticano II, 11 ottobre 1962.Proprio questa assise ecumenica, con i

I suoi 2.500 vescovi e Padri conciliari harappresentato, se così possiamo dire,l’immagine di questo tempo nuovo, por-tando nella Chiesa un vento di novità e disperanza. È proprio parlando a coloro ai

quali di lì a poco avrebbedato il sacramento dellaconfermazione, che France-sco ricorda come l’azionedello Spirito santo porti “lanovità di Dio. Viene a noi efa nuove tutte le cose, cicambia”.Commenta il Papa: “Vedete,la novità di Dio non assomi-glia alle novità mondane,che sono tutte provvisorie,passano e se ne ricercasempre di più. La novità cheDio dona alla nostra vita èdefinitiva, e non solo nel fu-turo, quando saremo conLui, ma anche oggi”.Proprio attraverso questo

Spirito che fa nuove tutte le cose anchenoi siamo trasformati e, attraverso di noi,il mondo in cui viviamo. “Che bello seognuno di voi, alla sera, potesse dire: og-gi a scuola, a casa, al lavoro, guidato daDio, ho compiuto un gesto di amore ver-so un mio compagno, i miei genitori, unanziano! Che bello”.La novità di Dio è il primo dei tre pen-sieri che Francesco, nello stile della ri-flessione propria della Compagnia di Ge-sù, propone ai fedeli. Poi è la prima let-

tura a offrire al Papa il secondo tema: perentrare nel regno di Dio si attraversano molte tribolazioni. “Il cammino dellaChiesa, anche il nostro cammino cristia-no personale, non sono sempre facili, in-contrano difficoltà, tribolazione”. Ci so-no “zone d’ombra”, comportamenti, pec-cati, ostacoli “fuori di noi, nel mondo eanche dentro di noi, nel cuore”. Questo èallontanarsi dall’amicizia con Dio; Giudalascia la sala dal banchetto con gli apo-stoli, esce... ed era notte.Le difficoltà, le tribolazioni “fanno partedella strada per giungere alla gloria diDio, come per Gesù, che è stato glorifi-cato sulla croce; le incontreremo semprenella vita! Non scoraggiarsi! Abbiamo laforza dello Spirito santo per vincere que-ste tribolazioni”.Ed ecco la terza riflessione che il Papa la-scia ai fedeli, e in modo particolare a co-loro che hanno ricevuto la cresima: ri-manere saldi nella fede. Il segreto delnostro cammino, afferma, sta proprionella speranza che ci viene dal Signore,è lui che ci da il coraggio di andare con-trocorrente: “Sentite bene, giovani: an-

dare controcorrente, questo fabene al cuore, ma ci vuole il co-raggio per andare controcorren-te, e Lui ci dà questo coraggio!Non ci sono difficoltà, tribolazio-ni, incomprensioni che ci devonofar paura se rimaniamo uniti aDio come i tralci sono uniti allavite, se non perdiamo l’amiciziacon Lui, se gli facciamo semprepiù spazio nella nostra vita”.Per tornare all’immagine delbanchetto, quando Gesù offre delcibo a Giuda, sa già che egli lotradirà, e lo dice chiaramente.Ma non per questo si rifiuta dicontinuare a porgere la sua ma-no; continua a dare la sua amici-zia, pur nella sofferenza e nellatristezza; continua ad amare finoin fondo. Il comandamento è

nuovo perché è nuova la grandezza conla quale ci ama. Il Signore non si stancadi perdonarci, ricordava Papa Francescogià nella sua prima celebrazione nellaparrocchia di Sant’Anna in Vaticano; sia-mo noi che ci stanchiamo di chiedereperdono.Anche se ci sentiamo poveri, deboli, pec-catori, “Dio dona forza alla nostra debo-lezza, ricchezza alla nostra povertà, con-versione e perdono al nostro peccato. Ètanto misericordioso il Signore: sempre,se andiamo da Lui, ci perdona”.Il Papa chiede di avere fiducia nell’azio-ne di Dio, di spalancare le porte alla no-vità del suo amore che ci trasforma e cirende “forti nelle tribolazioni”. La veragioia è rimanere uniti, saldi nell’amoredi Dio: “Con Lui possiamo fare cose gran-di; ci farà sentire la gioia di essere suoi di-scepoli, suoi testimoni. Scommettete suigrandi ideali, sulle cose grandi. Noi cri-stiani non siamo scelti dal Signore per co-sine piccole: andate sempre al di là, ver-so le cose grandi. Giocate la vita pergrandi ideali, giovani!”.

Fabio Zavattaro

tardi sarà chiamata “Concilio diGerusalemme”; in realtà fu ilprimo Concilio ecumenico nellamillenaria storia della Chiesa.Le discussioni furono libere easpre; forse durarono giorni; masi conclusero con una decisioneunanime: scrivere una lettera aicristiani di Antiochia cheprovenivano dal mondo pagano.In buona sostanza, la letteradiceva che, per essere cristiani,non è necessario farsipreventivamente giudei.

Questa vicenda, avvenutadurante la prima generazionecristiana, ha molte cose da direanche a noi del secolo XXI.Anzitutto, insegna che ilconflitto all’interno dellacomunità, anche quandoassume toni molto alti, vaconsiderato fisiologico. Sarebbeirrealistico e anche un po’ingenuo sognare che si possacrescere senza andare incontroa incomprensioni, dissensi,lotte. Se a quei tempi - primosecolo della nostra èra - ci fossestato qualcosa di simile

all’attualesistema dei mass media, sisarebbe sentitoparlare di lottedi potere, diveleni equant’altro. Nonfu così. Queidissensicertamenteprovocaronosofferenze; matutto avvennealla presenzadello Spirito diGesù Cristo

VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

Dibattito sì, ma nello Spirito Vangeloesù disse: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e ilPadre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremopresso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole;

e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi hamandato. Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; ma ilConsolatore, lo Spirito santo, che il Padre manderà nel mionome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che viho detto. Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come ilmondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.Avete udito che vi ho detto: ‘Io me ne vado, e torno da voi’; sevoi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché ilPadre è maggiore di me. Ora ve l’ho detto prima che avvenga,affinché, quando sarà avvenuto, crediate”.

G

Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*

8

Al “Concilio diGerusalemme”, laprima animatadiscussioneinterna allaChiesa. Maguidata dalloSpirito del Risorto

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADagli Atti degli apostoli 15,1-2.22-29

SALMO RESPONSORIALESalmo 66

SECONDA LETTURADal libro dell’Apocalisse 21,10-14.22-23

VANGELODal Vangelo secondo Giovanni 14,23-29

VI DOMENICA DI PASQUA - ANNO C

ome nelle domenicheprecedenti, anche inquesta VI di Pasqua la

liturgia offre al nostro ascoltoun passo dagli Atti degli apostoli,uno dall’Apocalisse e uno dal Vangelo secondo Giovanni. Si ègià visto che la prima parte dellibro degli Atti narra il camminodi espansione della nuovacomunità cristiana, i suoisuccessi, le sofferenze, le faticheinterne, i problemi. Oggiascolteremo una parte delcapitolo 15, che ne narra unmomento cruciale. Per ragionidi tempo e di spazio, la liturgiaha dovuto ometterne la partecentrale, che riferisce l’accesodibattito fra due posizionidottrinali. La lettura inizia così:“Ora alcuni, venuti dallaGiudea, insegnavano ai fratelli:Se non vi fate circoncideresecondo l’usanza di Mosè, nonpotete essere salvati”. Che cosac’era dietro questa ingiunzione?Il luogo del dibattito fuAntiochia, la terza cittàdell’Impero romano dopo Romae Alessandria d’Egitto; vi erauna consistente comunitàgiudaica e vi si radicò, consorprendente rapidità, anche lacomunità cristiana, composta dacredenti in Gesù, provenienti siadal giudaismo che dalpaganesimo. Nonostante lediversità religiose e culturalidelle rispettive provenienze, ifratelli inizialmente vissero inpace. Ben presto però giunseroda Gerusalemme alcuniconvertiti dal giudaismo, i qualiritenevano che per essere buonicristiani anzitutto bisognavadiventare buoni giudei. Perquesto bisognava farsi

C

circoncidere, con tutto quelloche la scelta comportava:osservanze alimentari,sociologiche… in tutto 618precetti. Questo turbò la pacedella comunità. Ne nacque undibattito molto acceso con quelliche giustamente ritenevano chela salvezza integrale viene dallafede in Gesù, senza la necessitàdi passare per le osservanzegiudaiche. Siccome la faccendaappariva insolubile, si decise diportarla a Gerusalemme, dovec’erano Pietro, gli altri apostoli egli anziani della Chiesa. Siorganizzò una riunione, che più

risorto. Ne è rimasta traccia inquel punto della letteraapostolica, che scrive: “…èparso bene, infatti, allo Spiritosanto e a noi…” (At 15,28).Quell’accoppiata, “lo Spiritosanto e noi”, rivela la certezzache la comunità considerava loSpirito santo parte integrante dise stessa: Egli aveva ispirato eaccompagnato la discussione. Anessuna delle nostre comunitàcristiane sono risparmiaticonflitti; da quelle più in vista aquelle più piccole e sconosciute.Quando questo avviene, sigenerano divisioni e sofferenze.“È necessario infatti chesorgano fazioni tra voi, perchéin mezzo a voi si manifestinoquelli che hanno superato laprova” (1Cor 11,19). L’auspicio èdunque che i conflitti sianosempre gestiti alla presenzadello Spirito di Gesù Cristo. Deifatti di Antiochia si ha memoriaanche nella lettera di san Paoloa una comunità cristianaresidente in Galazia, nel norddell’attuale Turchia. Anche lì sierano subdolamente infiltratialcuni convertiti dal giudaismo,che si premurarono di

diffondere le stesse idee di cui siparla nella lettura odierna.Quando Paolo, che avevafondato quella comunità, lovenne a sapere, scrisse loro unalettera di fuoco, appunto la Lettera ai Galati, in cui sostienecon grande energia che ilcredente è salvato non dalleopere della legge mosaica, madall’adesione a Gesù Cristo. Daessa veniamo anche aconoscere alcuni dettagli degliincidenti di Antiochia. Paoloracconta di aver discussoanimatamente con lo stessoPietro, il cui comportamentoegli ritenne incoerente. Paoloera cosciente che, se avesseceduto su quel punto, avrebbecompromesso l’universalità delcristianesimo, riducendolo auna religione locale, legata auna determinata cultura, con lesue usanze, costumi ementalità.* Esegeta, già docenteall’Ita di Assisi

(Il commento al Vangeloè anche sul sito www.lavoce.it. Collegatiutilizzando il QR code)

Gesù è con noi,anche se “è notte”

Il Papa hasottolineato ilrinnovamento ditutte le coseoperato da Dio, letribolazioni cheoccorre affrontareper il Vangelo, e la forza che offrelo Spirito a chi ha fede

Papa Francesco amministra il sacramento

PAPA FRANCESCO. Tre pensieri rivolti a 44 cresimandi

LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

❖ BENEDETTO XVIIl ritornoin VaticanoIl 2 maggio il Papa emeritoBenedetto XVI torna in Vaticano eprende dimora, come giàannunciato, nel convento “MaterEcclesiae”. Il rientro del Papa emeritoavviene in elicottero intorno alle 16.30-17, con partenza dal Palazzo apostolicodi Castel Gandolfo, dove Benedetto XVIha risieduto negli ultimi due mesi. Nelpiccolo edificio, che si sviluppa inverticale su 4 piani ma che ha una

superficiecalpestabile di pocosuperiore ai 200metri quadri,abiteranno anche ilprefetto della CasaPontificia, monsignorGeorg Gänswein,storico segretario di

Joseph Ratzinger, con il diaconofiammingo che lo affianca da qualchesettimana, e le quattro “Memoresdomini” che provvedono alla cucina e alguardaroba. Uno degli appartamentinisarà riservato al fratello di BenedettoXVI, mons. Georg Ratzinger.

❖ MEDIORIENTEIncontro trail Papa e PeresUn’udienza dalla quale emerge la forteintenzione della Santa Sede diadoperarsi per trovare una soluzionedefinitiva alle questioni insolute legateall’Accordo bilaterale con Israele, e perfavorire un accordo negoziale chemetta fine non solo al conflitto tra israeliani e palestinesi,ma anche alle tensioni nella regione, Siria in primis. È laconvinzione espressa da padre Pierbattista Pizzaballa allaluce della nota della Sala stampa vaticana che rende noti icontenuti dell’incontro del 30 aprile tra Papa Francesco e il

presidente di Israele Shimon Peres. “Parlare inmaniera chiara - aggiunge il religioso - sul conflittoisraelo-palestinese, per il quale si chiedonodecisioni coraggiose e disponibilità da ambedue leparti in lotta, rivela intenzioni molto forti da partedella Santa Sede di lavorare per la ripresa deinegoziati. Credo che l’opinione pubblica israelianaaccoglierà positivamente queste dichiarazioni,aiutata anche dalla guida di un Governo meno didestra rispetto al precedente, che mostra di sapereche il Medio Oriente è cambiato e che è tempo di

muoversi”. In merito alla restituzione del Cenacolo sulmonte Sion, padre Pizzaballa conferma quanto espresso daPeres ai giornali italiani, vale a dire che “un compromesso èstato trovato”, tuttavia, aggiunge che “serve ancora deltempo per trattare e arrivare alla firma”.

Ha dato ai malatiun ruolo attivo

i avvicina la data della beatificazionedi mons. Luigi Novarese. Lacelebrazione si terrà l’11 maggio,

alle 10.30, a Roma presso la patriarcalebasilica di San Paolo fuori le Mura. Il ritodella celebrazione sarà presieduto dal card. Tarcisio Bertone, segretario diStato vaticano. Nel pomeriggio, semprenella basilica di San Paolo si svolgerà unagrande festa diringraziamento. Ilprogramma proseguirànei giorni successivi conl’Angelus di domenica 12maggio con il Papa apiazza San Pietro ove cisarà un saluto a ricordodel Beato e per quantisono convenuti in Romaper la beatificazione. Poilunedì 13 maggio, alle ore10.30 si terrà nella basilicadi San Pietro una solenneconcelebrazione direndimento di graziepresieduta dal card.Angelo Comastri,arciprete della basilica evescovo aggregato aiSilenziosi operai dellacroce, la comunitàreligiosa fondata da mons.Novarese.

La causa di beatificazione è iniziata neldicembre del 1989 con l’apertura delprocesso e la chiusura della fasediocesana nel 2004. Nel marzo 2010 sonostate riconosciute le virtù eroiche delvenerabile mons. Novarese e il 19dicembre 2011 Benedetto XVI ha firmatoil decreto che autorizzava labeatificazione di mons. Novarese,riconoscendo il miracolo ottenuto per suaintercessione dalla signora GraziellaPaterno di Palestro, guaritaimprovvisamente e inspiegabilmente da

S una periartrite alla spalla di cui soffrivada tempo. Con la beatificazione, la figuradi mons. Novarese è proposta a tutta laChiesa. La visione carismatica lasciata ineredità dal Beato, infatti, se approfonditae accolta, può rinnovare e dare piùslancio alla pastorale della salute, perl’evangelizzazione del mondo dellamalattia e della sofferenza.

Diverse le opere da luiiniziate. Nel 1943, pervenire in aiuto ai pretiinfermi, feriti o in gravicondizioni economiche acausa della guerra, donNovarese fonda la Legasacerdotale mariana.Quattro anni dopo dàl’avvio al Centro volontaridella sofferenza,l’associazione nella qualeegli insegna agli ammalati apensare in modo nuovo sestessi e la malattia. Nel 1950tiene a battesimo lafondazione più importante,i Silenziosi operai dellacroce, un’associazione dianime consacrate – uominie donne, sacerdoti e laici,sani e ammalati –impegnate a illuminare i

sofferenti sul senso cristiano del dolore ea sostenerli attraverso opere assistenzialie di recupero professionale. Nel 1952, alloscopo di rendere più efficacel’accompagnamento degli infermi, donNovarese crea la quarta associazione, i Fratelli e Sorelle degli ammalati,persone sane che s’inseriscononell’apostolato del malato condividendolo stesso programma spirituale esostenendolo nelle sue necessità. Oggi lagrande famiglia del Cvs è una realtà,presente in molte nazioni e Continenti,che confluisce in un unico soggetto: la

Confederazione internazionale Cvs,approvata nel 2004 dal Pontificioconsiglio dei laici.

La novità più significativa del carisma di

mons. Novarese è questa: gli ammalati e isofferenti non sono semplicementeoggetti della carità, ma sono soggetti diazione (come cittadini e come cristiani).Sosteneva che occorre “impedire che gliammalati diventino dei rimorchiati” e che“l’apostolato è degli ammalati, svolto conla collaborazione dei fratelli e sorelledegli ammalati, ma non è l’apostolato deisani svolto a favore degli ammalati. Lavoce dei sofferenti è basilare, indicativa,insostituibile”. L’apostolato del Cvs è unapostolato di categoria, “l’ammalato permezzo dell’ammalato” per lasantificazione della società”. Tale visioneè riconosciuta esplicitamente nellaesortazione apostolica Christifideles laiciriferita alla vocazione e missione dei laicinella Chiesa e nel mondo, scritta daGiovanni Paolo II dopo il Sinodomondiale dei vescovi del 1987, nellaquale si legge (al n. 53) che “anche imalati sono mandati come operai nellasua vigna”. Ciò richiede di “considerare ilmalato, il portatore di handicap, ilsofferente non semplicemente cometermine dell’amore e del servizio dellaChiesa, bensì come soggetto attivo eresponsabile dell’opera dievangelizzazione e di salvezza”.

Pasquale Caracciolosegretario regionale Cvs

La novità piùsignificativa delcarisma dimons. Novareseè questa: gliammalati e i sofferenti non sonosemplicementeoggetti dellacarità, masoggetti diazione, comecittadini e comecristiani

Iniziative deiCvs in Umbria

Cvs diocesani dell’Umbria, presenti a Città diCastello, Foligno, Orvieto-Todi, Perugia e

Terni (costituiti come associazione ecclesialecon proprio Statuto approvato dal Vescovo), sistanno preparando da tempo all’evento dellabeatificazione. Varie iniziative erano statelanciate in occasione del Convegno regionale diprogrammazione dell’ottobre 2012, e via viarealizzate. L’ultima il 13 aprile scorso a Città diCastello con il vescovo mons. Cancian, che tral’altro parteciperà a Roma al rito dibeatificazione. Altre sono in programma comeil Convegno regionale del Cvs che si terrà a Todiil 23 giugno prossimo tutto incentrato sullafigura del padre fondatore. Anche a Perugianell’ambito del Meeting per gli ammalati chel’ufficio diocesano per la Pastorale della salutesta preparando per domenica 22 settembre,insieme alla parrocchia dei Santi Severo e Agata(Girasole) e alle Unità pastorali della II Zona, èprevista la presentazione della figura del beatoLuigi Novarese. Sarà presente don ArmandoAufiero, presidente della Confederazioneinternazionale Cvs. Intanto fervono ipreparativi per portare gli iscritti esimpatizzanti a Roma. Centinaia le adesioni e vari pullman partirannodalle diocesi ove il Cvs è presente.

I

CVS. L’11 maggio la beatificazione di mons. Novarese

Shimon Peres

Mons.Luigi Novarese

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

iscoprire e valorizzare la“specifica e originaria di-mensione sociale” della

famiglia. Dalla consapevolezzadella famiglia come “prima so-cietà naturale” e “modello dicomunità” alla quale società eStato devono fare riferimentoprende le mosse il Documentopreparatorio per la 47a Setti-mana sociale dei cattolici ita-liani (Torino, 12-15settembre). Il testo, articolatoin tre sezioni, parte dalla “strut-tura profonda della famiglia, alcui centro stanno la dignità del-la persona e la sacralità dellavita umana”, per poi affrontare“il legame tra la famiglia e lasocietà” e infine “l’intreccio

strettissimo tra la famiglia e ledimensioni del lavoro e dell’e-conomia”.Obiettivo del documento, ha ri-marcato il presidente del Co-mitato scientifico e organizza-tore delle Settimane sociali,l’arcivescovo di Cagliari Arri-go Miglio, è suscitare “e ap-profondimento su quel che staavvenendo intorno alla fami-glia, al di là di pregiudizi eideologie, per cogliere le tanteragioni di bene comune, con-divisibili da molti”. Il sociologo Luca Diotallevi (vice presi-dente del Comitato), da partesua, ha proposto tre provoca-zioni “a tutta la comunità civi-le italiana”. La prima: “Siamo

solo uno Stato o anche una Re-pubblica?”, consapevoli che “laRepubblica ha dei pilastri fon-damentali, uno dei quali è la fa-miglia” e al suo interno lo Sta-to è solo “un pezzo”. Tra le sollecitazioni contenutenel Documento, i richiami allalibertà educativa, a una “sussi-diarietà fiscale”, all’unità fami-liare degli immigrati. Ma, pri-ma di tutto, il valore che la Co-stituzione italiana riconosce al-la famiglia - come “luogo di ri-levanza sociale e pubblica” - eal lavoro - poiché “garantirel’esistenza e la qualità del lavo-ro significa assicurare libertà edignità alla famiglia che trami-te esso vive e cresce”.

R a compiuto 98anni il 30aprile il

rabbino emerito diRoma, Elio Toaff.Nato a Livorno il 30aprile 1915, Toaff èconsiderato lamassima autoritàspirituale e moraleebraica in Italia dalsecondo dopoguerrasino ai primi anni Duemila. A lui siè affettusamente stretta l’Unionedelle comunità ebraiche italiane(Ucei) che attraverso il suopresidente, Renzo Gattegna, gli faarrivare “i più caldi e sentiti auguriper i suoi 98 anni di vita”. “Rabbinoemerito di Roma, maestro e punto

di riferimento permolte generazioni, il rav [rabbi, rabbino] -scrive Gattegna - ci hasempre indicato confermezza la stradadella speranza,dell‘impegno e deldialogo. Un simbolonazionale e nonsoltanto romano cheoggi festeggiamo

assieme alla famiglia e a tutti i suoicari”. Negli anni ’80 Toaff pubblicòil famoso libro autobiografico Perfidi giudei, fratelli maggiori. Hainoltre stretto amicizia con mons.Giuseppe Chiaretti all’epoca in cuiera presidente della CommissioneCei per l’ecumenismo e il dialogo.

HI 98 anni di Elio Toaff

Elio Toaff

CHIESA IN ITALIA. Esce il Documento preparatorio dellaprossima Settimana sociale. Quali i temi in agenda

Benedetto XVI

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

SOCIETÀ. Nelle cronache si susseguono storie di omicidi e/o suicidi. Il parere di una psicoterapeuta perugina

Il grido silenzioso chesale dalla cronaca nera

umerosi suicidi e omicidiin questi giorni, più delsolito, hanno

caratterizzato le nostre giornate.Un grido silenzioso che irrompeviolento sulle nostre giornatefrenetiche e ci costringe afermarci a pensare: che cosa stasuccedendo? “Il dolore -commenta la psicologa epsicoterapeutaperugina MariaLuisa Tiberini -,questo illustreconosciutodell’esistenzaumana, checerchiamo dinascondere,evitare, ridurre,minimizzare,mimetizzare… ciaggredisce inmodo violento eimprovviso,attraverso lepersone e i gestipiù inaspettati.Con un attoestremo, lepersone ci dicono:‘Non ce la facciopiù a sopportarequesto dolore’. Ci comunicanoquesto dramma attraverso unatto auto-aggressivo oaggressivo. L’atto in sé è sintomodi un disagio interiore, chel’uomo esprime attraverso lasofferenza, di solito vissuta insolitudine, oppure rendendoimpraticabile ogni possibilesoluzione. È un grido che nasceda dentro, che è espresso dallepersone più fragili, giovani eanziani e in modo particolaredalle donne, o contro le donne!”.

Che cosa c’è all’origine diquesto disagio?“Il disagio si diffonde perché ifattori di rischio, sia interni cheesterni, sono aumentati.

N Anzitutto, l’identità personaleviene minacciata dalla scarsacura dell’interiorità. Ci si dedicamolto alla cura del corpo, comese fosse un manichino, ma nonsiamo più educati all’ascoltointeriore dei nostri bisogni e deidesideri più profondi. Sembrache nessuno ci ascolti più... ma siodono tante voci. Il giudizio e il

pregiudizio fannoda padroni anchenella nostrainteriorità”.Eppure oggisiamo immersi inmille relazioni...“Sì, ma sonorelazioni umanesuperficiali. Siamotutti ‘amici’, ma cisono pocherelazioniautentiche che cisostengono,soprattutto neimomenti difragilità, checomunqueciascunoattraversa. Lacultura el’appartenenza ai

gruppi sociali è fluida e le radiciquasi inesistenti: basta poco perinterrompere le relazionifondanti della nostra vita. Nellerelazioni si favorisconodinamiche basate sul controllo enon sul confronto: stilicomunicativi indiretti(manipolatori), che evitanonell’immediato conflitti edissensi, ma che in realtà nonaiutano uno scambio autenticotra le persone. Si tende acolpevolizzare gli altri: dallasocietà ai vicini, ai familiari che‘non fanno quello chedovrebbero’; però si riflette pocosulla responsabilità delle propriescelte e si sceglie spesso la viadel “vittimismo”, dicendo a se

stessi e agli altri: ‘io starei megliose tu fossi diverso/a’”.E la crisi economica?“La crisi economica, politica emorale certamente acuisce ledifficoltà: la perdita del lavoro,delle sicurezze, dei valori diriferimento, che garantiscono ilmantenimento di una vitadignitosa, aumentano la fragilitàpsichica e relazionale. Maesistono anche dei fattori diprotezione da potenziare...”Ad esempio?“L’ascolto interiore e la curadella interiorità: ascolto di sé ecura della propria autostima edella propria persona. Ognuno dinoi ha delle risorse personali,che è importante riscoprire, nellecapacità, nei desideri, neiprogetti. Molto importante è lastima di sé, che ci fa distinguereinteriormente il valore dellapersona che sono dall’eventualeerrore che posso commettere:riesco a distinguere l’esseresbagliato dall’avere sbagliato. Èimportante che nel dialogointeriore ci si dica: ‘Hocommesso un errore’ e non: ‘Iosono un errore’, altrimenti sientra in confusione. Per nonammettere di essere sbagliato,non ammetto l’errore. Se inveceassumo la responsabilità di aversbagliato, riconoscendo l’errore,libero il mio essere”.E il ruolo della società?“Potenziare la resilienza:riscoperta delle risorse personalie relazionali. Gli aspettieconomici non sono tutto nellavita, o meglio, è importantevalorizzare le poche risorse inmodo più produttivo. Quando si ènelle ristrettezze vitali, èimportante chiedere aiuto.Chiedere aiuto nelle difficoltànon è un ammettere unadebolezza, ma è un atto digrande maturità. È importantesuperare lo stereotipo della

fragilità vista come fallimento: èuna realtà che ci appartiene. Èimportante in questi casichiedere aiuto a chi realmente cipuò dare una risposta. Nonesistono soluzioni magiche cherisolvono tutto, ma il sostegno ela diversa posizione degli altripossono suggerire soluzioni chenon avevamo pensato. E poi, ifattori di protezione sociale:integrazione delle varie forze,politiche sociali e religiose.L’emergenza può essereoccasione di aprire nuove strade,con la consapevolezza che da solisi va più veloci, ma insieme siarriva più lontano”.Quanto incide il fattore-libertà?“Un famoso psichiatra viennese,Viktor Frankl, che era passatoper il Lager nazista, diceva che lalibertà e la responsabilità sonodue concetti fondamentali per lavita dell’uomo. Sosteneva che lalibertà non è da intendersi comelibertà da qualcosa (vincoli,problemi) ma è libertà perqualcosa, per essere liberi di

scegliere cosa ci capita e qualeruolo avere nella vita, se vittimeo attori. L’uomo ha un poteregrande: quello di perdonarsi eperdonare. Il perdono è un gestoche ogni uomo ha il dovere difarsi: la possibilità, anche nellecircostanze dure e disperatedella vita, di fare appello allapropria libertà spirituale. PerFrankl, l’uomo non è il frutto o lavittima dell’ambiente odell’ereditarietà, ma èinteriormente libero diassumersi la responsabilità dellapropria esistenza. La vita è uncompito, e la responsabilità è neiconfronti del compito che ci èstato affidato dalla vita. Ascoltareil grido del dolore che ci viene dadentro e dagli altri non èperdersi nell’angoscia enell’oblio della disperazione, maascoltarsi e riscoprire nuovepossibilità con senso diresponsabilità e nella speranzache nasce dal non sentirsi soli inquesto cammino”.

Red.

LA VOCE ATTUALITÀ10

o vi chiedo che il concepi-to sia considerato uomo atutti gli effetti”: queste po-

che e incisive parole furono pro-nunciate dal beato Giovanni Pao-lo II a Vaduz, capitale del Liech-tenstein, il 28 ottobre 1985 du-rante uno dei suoi tanti viaggiapostolici. Sono passati quasi trent’anni daallora e la campagna europea“Uno di noi” (tutte le info su www.firmaunodinoi.it) per chie-dere alle istituzioni dell’Ue di fer-mare la manipolazione e sop-pressione degli embrioni umania qualsiasi titolo effettuate, è sta-ta attivata per raccogliere almenoun milione di firme nei Paesi co-munitari. L’obiettivo è di mobili-

I“

tare non soltanto il mondo catto-lico, da sempre sensibile ai valo-ri della vita nascente, ma anchequanti non motivati da valori re-ligiosi sono però sensibili al temadella vita riconoscendo al “con-cepito” il valore profondo prima-riamente umano di piccolo uomoda difendere.

Le forze in campoUn centinaio di associazioni emovimenti, i più diversi di areacattolica, si sono impegnati a rac-cogliere firme per la petizione eu-ropea. Tra i principali: Acli, Al-leanza cattolica, Azione cattolica,Cammino neocatecumenale, Col-diretti, Cl, Confcooperative,Sant’Egidio, Focolari, Medici cat-tolici, Mcl, Movimento per la vita,Rinnovamento nello Spirito santo,Giuristi cattolici, Unitalsi... e infi-ne tanti gruppi parrocchiali e per-sone singole.

La raccolta firmeLa raccolta di firme attraverso ilcanale on line è già partita daqualche mese: nel nostro Paese almomento sono state raccolte22.000 firme on line, mentre le fir-me cartacee sottoscritte tramitele varie associazioni sono oltre50.000. Complessivamente in Eu-ropa sono state circa 250.000 ade-sioni, ben lontane dal milione difirme necessarie. Per far crescerele adesioni è stata promossa unaGiornata ufficiale di sensibilizza-zione e raccolta firme in tutta Ita-lia per domenica 12 maggio.

Cosa si fa in UmbriaIn Umbria il Movimento per la vi-ta si è mosso per la raccolta dellefirme. Presso la sede del Mpv diCittà di Castello, infatti, si è inau-gurata la campagna di raccoltafirme lo scorso ottobre con unaconferenza stampa di presenta-zione, ed è sempre possibile ade-

rire presentandosi negli orari diapertura della sede. Si può firma-re anche presso la sede del Mpvdi Perugia (strada S. Lucia 56) e aTerni stanno promuovendo l’ini-ziativa attraverso le parrocchie. IlForum delle associazioni familia-ri, in occasione dell’evento peru-gino per i giovani “Star Cup”, il30 aprile ha organizzato un ban-chetto di raccolta firme durantela testimonianza dell’americanaGianna Jessen, una donna so-pravvissuta all’aborto salino e fie-ra sostenitrice dell’accoglienzadella vita. Chiunque può impegnarsi nellaraccolta delle firme, sia on lineche cartacee. Il sito del Mpv offrecontinui aggiornamenti e il ma-teriale necessario per le firme sucarta. Per firmare occorre averela propria carta d’identità o il pas-saporto. Il termine per la raccol-ta delle firme è il 1° novembre.

Ma. Mu.

Un milione di firme perla dignità di tutti i concepiti

Il milione di firmeserve perpromuovere pressole istituzioni dell’Ue lacampagna a favoredella dignitàumana fin dalconcepimento. Una giornata disensibilizzazione è organizzata per il 12 maggio

“Il disagio sidiffonde perchésono aumentatii fattori dirischio, internied esterni.L’identitàpersonale èminacciatadalla scarsacura dellainteriorità”

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

Non c’è legalitàsenza etica

ualche giorno fa, in undibattito tra studiosicattolici (dibattito

pubblico, ma davanti a unpubblico piuttosto scarso, anchese qualificato) si è discusso delrapporto tra etica e legalità.Questione vecchissima masempre attuale; e che oggi si ponein termini assai diversi dalpassato, perché - fino al secoloscorso - il modello era quellodell’Uomo che, in nome dell’etica,si ribella alla legge oppressiva;mentre oggi si pone semmai ilproblema di rinunciare, in nomedell’etica, a una parte delle libertàche ci concede una legge troppopermissiva. Da parte mia, ho dettoche è un’illusione credere cheuna società possa essere regolatasolo dalla legge e non anchedall’etica. Se non altro, perché lalegge si rivela impotente se nonriceve da parte dei piùun’obbedienza convinta espontanea, basata su una sceltaetica e non sulla previsione di unapunizione che arriva se e quandopuò, cioè quasi mai e comunquetroppo tardi. Ho anche detto chele scelte etiche possono esserediverse, ma si deve pretendere datutti, comunque la pensino, unabase etica comune, il sensomorale, che consiste nel credereche vi è un criterio di giudizio chesepara il bene dal male, dove ilbene è ciò che oggettivamente ègiusto, al di sopra del miointeresse, del mio piacere, dellasoddisfazione del mio ego. Ora, seci guardiamo intorno, vediamo unpo’ di persone che accettano lanostra stessa morale; altre checerti problemi etici li risolvonodiversamente da noi macomunque il senso morale cel’hanno; e poi tantissimi altri cheinvece il senso morale proprionon ce l’hanno, e per i qualil’unica regola di giudizio è lapropria convenienza e il propriopiacere, senza nessun riferimentoa un principio superiore. Certidelitti, certe forme di criminalità,si spiegano solo in questo modo.Come certi delitti successi anchea Perugia, se è vera (ilcondizionale è d’obbligo) laricostruzione che ne fanno gliinquirenti. E se così fosse, non cisarebbe gran differenza fra tutti iprotagonisti, colpevoli e vittime.Che tristezza.

Pier Giorgio Lignani

Q

IL PUNTO L’invito del card. Bergoglio: “Varcare la soglia della fede”

n omaggio ai tre grandi ultimiPontefici: Giovanni Paolo II,

Benedetto XVI e Papa Francesco lo sipuò fare presentando la lettera [veditesto integrale sul sito de La Voce] chel’ancora card. Bergoglio, arcivescovo diBuenos Aires, ha rivolto ai cristiani dellagrande arcidiocesi sudamericana adappena 10 giorni dall’inizio dell’Annodella fede. La lettera, è intitolata Varcare la soglia della fede e porta ladata del 1° ottobre 2012. Il titolorimanda al magnifico libro-intervista Varcare la soglia della speranza, editoda Mondadori nel 1994. Si tratta didomande e risposte tra il notogiornalista cattolico Vittorio Messori eGiovanni Paolo II, che scrisse di propriopugno le risposte alle domande postedal giornalista su temi cruciali delcristianesimo e del mondo. PapaWojtyla insiste sul tema della speranza,e nel libro risuona più volte l’invitolanciato agli uomini del nostro tempoall’inizio del suo pontificato e ribaditocon forza nella sua prima enciclica, la Redemptor hominis del 4.3.1979:“Aprite, anzi spalancate le porte aCristo”. Il card. Bergoglio, in continuitàcon il messaggio di Giovanni Paolo II,pone l’accento sulla fede e invita quindia “varcare la soglia della fede”. Mi siaconsentito completare il quadro delletre virtù cardinali citando la bellissimaenciclica di Benedetto XVI, anch’essa laprima del suo pontificato: la Deuscaritas est del Natale 2005. Così ilquadro è completo, il programmaproposto magnifico: l’invito cioè avarcare la soglia dell’amore (BenedettoXVI), la soglia della speranza (GiovanniPaolo II) e la soglia della fede (card.Bergoglio, ora Papa Francesco).

Valerio Torregianie-mail

Tanti motivi per gridare:W il Primo Maggio!

il Primo Maggio! - anche se inquesto periodo la situazione

economica e sociale segna una crisiveramente preoccupante. Bisognaveramente reagire con tempestività,dobbiamo essere uniti e ognuno di noifare la propria parte con grandevolontà e determinazione, bastadivisioni di ogni tipo, vanno superate sevogliamo salvare il Paese, l’Italia,l’Europa e la pace nel mondo. Agendotutti localmente, ma pensandoglobalmente a grandi ideali, darsi dafare per il diritto al lavoro, il diritto adavere servizi sociali efficienti, ognuno dinoi anche nelle piccole cose che fa,dare il proprio buon esempio, sulrispetto delle regole, di onestà, poipromuovere un sistema politico dicollaborazione, umile, civile,democratico, un sistema che lavoricostantemente per il bene comune.Dobbiamo fare e pretendere quellapolitica dell’ascolto dei bisogni dellagente, al servizio della gente, quellapolitica bella, onesta, pulita,trasparente, accogliente, che offredisponibilità, calore umano, che abbiadentro il cuore il rispetto della dignitàdi tutte le persone, quella politica cheabbia alla base le sue ragioni di fondo, ivalori veri, di solidarietà, diuguaglianza, di giustizia sociale, percostruire con intelligenza ponti diincontro e di dialogo, con l’obiettivo daraggiungere, una società più giusta. Se

W

U

faremo tutti insieme queste cose, lanostra bella Italia, dentro un’Europaunita, riuscirà sicuramente a farriprendere l’economia, creando nuoviposti di lavoro, a tenere in funzione inostri servizi sociali e ha migliorare laloro qualità. Un semplice invito: nonlasciamoci rubare la speranza el’ottimismo. W il Primo Maggio, Wl’unità sindacale, W l’unità d’Italia... Wla vita!

Francesco LenaCenate Sopra (Bg)

Enrico Letta e la nobilearte del compromesso

aro don Elio, è impossibile non avvertire tutta la

drammaticità della sparatoria avvenutanel momento stesso in cui il neonatoGoverno stava giurando al Quirinale. Inuna fase così difficile per il Paese, èfondamentale che le istituzioni riescanosempre di più a farsi carico del disagiosociale per dare risposte concrete. Aglioppositori del governo Letta (nato dalimpido compromesso e non daimmorale “inciucio”) andrebbesuggerito di meditare su un documentomolto importante che difende proprioil compromesso come moralità dellapolitica. Questa difesa porta la firmadell’allora card. Joseph Ratzinger ed èinserita nel libro Chiesa, ecumenismo epolitica (ed. Paoline) col titolo “Aspettibiblici del tema fede e politica”.Ratzinger spiega che in epoca pre-cristiana il potere tendeva adivinizzarsi, identificandosi con il Beneassoluto. “La fede cristiana... ha peròdistrutto il mito dello Stato divino, ilmito dello Stato-paradiso... Al suo postoha invece collocato il realismo dellaragione”. Così la politica è chiamata albuon governo delle cose umane,secondo criteri di realismo erazionalità, nella direzione della libertàe della dignità umana. Di seguito unbrano del testo di Ratzinger a difesa delcompromesso: “Essere sobri ed attuareciò che è possibile, e non reclamare conil cuore in fiamme l’impossibile, èsempre stato difficile; la voce dellaragione non è mai così forte come ilgrido irrazionale. Il grido che reclama le

C

grandi cose ha la vibrazione delmoralismo; limitarsi al possibilesembra invece una rinuncia allapassione morale, sembra ilpragmatismo dei meschini. Ma la veritàè che la morale politica consisteprecisamente nella resistenza allaseduzione delle grandi parole con cui cisi fa gioco dell’umanità dell’uomo edelle sue possibilità. Non è morale ilmoralismo dell’avventura, lo è invece lalealtà che accetta le misure dell’uomo ecompie, entro queste misure, l’operadell’uomo. Non l’assenza di ognicompromesso, ma il compromessostesso è la vera morale dell’attivitàpolitica”. Ebbene, è proprio da questacondivisa consapevolezza che è nato il“governo di servizio”, l’unico Governopossibile e dunque il Governo cheandava fatto. Letta ha varato il suoesecutivo (giovane e in rosa) che conambiziosa umiltà e non “allavergognosa”, sta già provando a“smilitarizzare” la politica, a sminarladai fondamentalismi, a laicizzarla, adimostrazione che il compromesso (senon viene svilito) ha una profondamoralità.

Pier Luigi GalassiPerugia

Purtroppo, nella società confusa efrettolosa, che non consente diriflettere serenamente sulsignificato e il senso delle parole edelle cose, il termine“compromesso” suona male. Idemocristiani avevano messo incircolazione, giustamente, laparola “mediazione”, che ha unun’antesignana parola piena didignità che è la “medietà” (mesòtesin greco) ossia trovare il giustomezzo tra un eccesso e un difetto,un equilibrio tra opposte esigenze,secondo quel detto di Orazio cheabbiamo citato più volte, in baseal quale vi sono dei limiti oltre iquali, da una parte e dall’altra,non si trova ciò che è convenientee retto. Da ciò nasce la definizionedi virtù come ciò che occupa ilcentro (in medio stat virtus).Naturalmente stiamo parlandodell’ambito dei comportamenti

sociali.

Nozze gay: l’Italia è rimasta “indietro”? Meglio così

entile Direttore, nozze gay e relative adozioni in

Francia; ora molti pretendono chel’Italia “non sia da meno” e sivergognano di essere noi rimasti gliultimi a resistere a siffatte “riforme”.Ma personalmente non cedo alconformismo - anche se planetario - emi vanto che l’Italia, almeno in questo,tenga alta la testa della ragione e dellanatura contro le mode del momento. Ilprogresso civile e sociale è una cosa, ladittatura dell’ideologia gay è un’altra.

Luigi FressoiaPerugia

Finalmente un editorialeche dice pane al pane!

traordinario, quanto scrive mons.Elio Bromuri nell’editoriale del

numero scorso; cioè fuoridall’ordinario, dalle faziosità di queglieditorialisti che scrivono sui quotidianiper cercare, ancora, d’ingannare ipropri lettori. Sì, straordinario: unariflessione necessaria, opportuna, chemette a nudo le mistificazioni el’assurdo dei tanti che parlano senzaconoscere. Sì, l’Europa, quella che hadisconosciuto i frati, i monaci, le suore,i contadini, gli artigiani... ma che si èricordata solo dei sovrani. PapaFrancesco ha eletto un Direttorio, haabolito un cospicuo vitalizio ai cardinalie... allora si può intervenire, si puòcambiare, si può rinnovare quanto èstatico da decenni? Sì! Lui lo dimostra, ela politica (lettera minuscola) continuaa parlare di “riforme”. Vergogna! Dietroal qualunquismo e alle forze di potereche esercitano i propri poteri, ci sono ifalliti, e i suicidi di coloro che non sonoriusciti a sopravvivere in queste infamiecostruite e volute dai saccenti.

Aristide Maffeie-mail

Sia l’editoriale in questione sia lasua lettera, caro lettore, sonodatate prima della formazione delgoverno Letta. Apriamoci allasperanza che qualcosa cambi.

Ai confratelli pretiordinati 60 anni fa

arissimi confratelli, anche la venerabile M. Speranza

(entro quest’anno beata) ci esorta a farconoscere agli altri i benefici di Dio fattia noi. Nel giugno 1953 fummoconsacrati sacerdoti. Quest’anno è ilnostro 60°. Lo celebrerete nelle vostrecattedrali. Per domenica 30 giugnosiete invitati a celebrarlo anche nelsantuario dell’Amore Misericordioso aCollevalenza (ore 11.30), stando poiinsieme a pranzo. Di 22 ordinati siamorimasti in otto: 3 perugini, 3 tifernati, ioe don Filippo M. di Amelia. Vi scrivo pertempo, per avere il vostro consenso.Farò stampare 800 ricordini: se volete,mandatemi un’immaginetta preferita.Speriamo nella partecipazione diqualche Vescovo... Nella realtà della“comunione dei santi” vi saluto tantofraternamente.

P. Augusto Dominici, famCollevalenza

Carissimo padre Augusto, per ilmomento ci facciamo gli auguri.

C

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Direttore responsabile: Elio Bromuri

Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugiatel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066

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HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

“San Francesco e il lebbroso” in un mosaicoesposto nella Città del Vaticano

ell’incontro che noiVescovi umbri abbiamoavuto con Papa Francesco,

è tornato un tema che aveva giàfatto clamore in un discorsopontificio di qualche settimanafa. Il Papa invitava la Chiesa auscire dai suoi recinti e aslanciarsi verso le periferie.Restando chiusi - faceva notare -,si ristagna. Si crea aria pesante.Al contrario, riprendere il largodella missione, portandol’annuncio dentro le periferiedell’umanità, lì dove regnano ildegrado, la povertà, l’ingiustizia,l’emarginazione, ma anche nelleperiferie del non-senso, deldubbio, della crisi culturale emorale, fa riprendere alla Chiesail suo tono originario, quellodella missione. Discorso bello,che ci fa risentire la freschezzadel “manifesto” con cui Gesùinaugurò la sua missione nellasinagoga di Nazareth, quando aisuoi concittadini, aprendo ilrotolo del profeta Isaia edichiarandone l’attuazione nellasua persona, presentò il suoannuncio come un“evangelizzare i poveri”, unaprire gli occhi ai ciechi, unospezzare le catene dei prigionieri,insomma, una grandeliberazione (cf Lc 4,14-21). Unaccento come questo bencorrisponde al nome che il Papaha scelto: Francesco. Chi più del

N

Poverello scelse le“periferie”? Perfinonella “topografia” dellasua conversione, i puntidella città chescandirono il suocammino verso Dio nonfurono, perlopiù, dentrole mura della città, mafuori. A San Damiano visse ilmomento del silenziocontemplativo, di fronte a unCrocifisso dagli occhi larghi eprofondi che gli trafisse il cuore.Nella piana di Rivotorto incontrò ilebbrosi: si vede ancora il luogodove si raccoglieva l’umanità piùemarginata del tempo, verso cuiegli fu spinto da un moto dimisericordia che aprì il suo cuoreall’amore e gli procurò, come eglistesso dice nel Testamento,“dolcezza di anima e di corpo”(Fonti francescane,111). E dovepoteva porre il ‘quartier generale’della sua fraternità, se non in unachiesina come la Porziuncola, lecui minuscole dimensioni ancoradanno il senso della “piccolezza”,la misura amata da Francesco,

che nella povertà colsela logica stessa di Dioche si fa piccolo perfarsi dono? PapaFrancesco ci spingedunque, sulle orme delSanto di Assisi, verso leperiferie! Nel dialogoche abbiamo avuto con

lui, ci ha spiegato che, indefinitiva, non si tratta solo diuna attenzione alle povertà chesempre deve caratterizzarel’agire ecclesiale, ma di un mododi essere Chiesa, una maniera disentirsi “pellegrini”, che nonamano stazionare all’interno dibastioni protettivi ma imboccanole vie del rischio e del dono. Puòcapitare, in questo andare senzaprotezioni, l’incidente; ma restaredentro per paura sarebbe unamalattia. E Papa Francesco nonha dubbi: meglio una Chiesa“incidentata” che una Chiesamalata! Parole ripetute. Dovremoriflettere su questo invito.Anch’esso sta dentro questa sortadi soffio primaverile che ilpontificato di Papa Francesco sta

suscitando, e che ci spinge arivedere lo stile ecclesiale,recuperando la primavera delConcilio e facendone unprogramma coraggioso dirinnovamento. Certamente,cinquant’anni da quell’impulsodato alla Chiesa dall’intuizioneprofetica di Papa Giovanni nonsono passati invano. Ci hannolasciato delle lezioni chedovremo tener presenti. Abbiamoimparato, ad esempio, che laChiesa che esce in campo apertoper un nuovo dialogo con ilnostro tempo non può essere laChiesa di un attivismo freneticoche dimentica la contemplazione,né la Chiesa che in nome deldialogo mette tra parentesil’annuncio del Vangelo. Enemmeno la Chiesa checoncepisce i poveri e la povertàin termini sociologici,dimenticando che ci sono povertàprofonde che abitano il cuore piùche le vesti, e che hanno bisogno,non meno delle prime, di unaattenzione premurosa. Insomma,ci rimettiamo in stato dimissione, facendo tesoro dellelezioni di mezzo secolo che èstato di crescita e di provainsieme. Occorre fare sintesiL’impulso è stato dato, e un Papadi nome Francesco, con il suosolo nome, ci incalzerà.* Vescovo di Assisi - NoceraUmbra - Gualdo Tadino

Francesco e la Chiesadelle periferie

† Domenico Sorrentino*

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

A Perugia la Giornatadellecomunica-zioni socialisi espandea una interaSettimanadi eventilegati al tema

20° anniversario di don Tonino Bellol 20 aprile 1993, il“tramonto luminoso”di mons. Tonino

Bello, vescovo diMolfetta. Mi piacericordarlo così: un prete,

un vescovoconl’“odoredellepecore”,profonda-menteimmersoneiproblemidella suagente,

nella tristezza della suagente, nella gioia dellasua gente. La sua piùgrande aspirazione diPastore è stata quella dimettersi alla sequela diCristo insieme con il suopopolo, condividendo finoin fondo il cammino dellanostra diocesi.Nell’omelia pronunciatail 19 marzo 1993 inepiscopio, durante il ritodi ammissione agli Ordinisacri di due giovaniseminaristi, disse: “Viauguro che non stiatemai in testa e neppure incoda, ma possiate staresempre in mezzo alpopolo, come Gesù.

Sedetevi in mezzo allagente, sentite il sapore eil profumo del popolo,inebriatevi di questogrande ideale diannunciare Gesù Cristo”.Sono trascorsi venti annida quel giorno e donTonino, il suo esempio diuomo e di vescovo,continua a essere pertutti quanti noi quelfascio di luce che portaimpressi i tratti del Figliodi Dio. La fede di donTonino ci permetteancora oggi d’incontrareCristo. La suatestimonianza continua aparlarci di pace, disolidarietà, di bellezzadella vita. Lo sentiamovicino perché continua asorridere, a incoraggiarei giovani, ad accarezzare ibambini; anchedall’altare scomodo dellasua malattia ci habenedetto ricordandociche “quandocamminiamo senza lacroce, quandoedifichiamo senza lacroce, non siamodiscepoli del Signore:siamo mondani”. La fededi Tonino Bello, il suoamore per l’unicoMaestro ci ha allenati a

saper riconoscere ilCristo nei percorsiordinari della vita. DonTonino ci aiuti a nonperdere la speranza inquesto tempo, definito dipassioni tristi. Lo stessovescovo, il 27 giugno1992 in una riflessionedettata al Consigliopastorale diocesano, cosìsi esprimeva: “Tra learterie di questa città cherassomiglia sempre più aBabele e sempre meno aGerusalemme, soffia ilvento dell’attesa. Non sisa bene di che. Ma è certoun’attesa di significati.C’è domanda di sale. Disapori perduti. Di gustiprofondi. Nei giovanisoprattutto. I quali, sel’‘insostenibile leggerezzadell’essere’ impedisceloro d’immergersi nelcuore delle cose e li tienelì a galleggiare sullasuperficie dei fenomenicome su una lastra dicristallo, avvertono peròil fascino dei grandivalori e sentono ilprofumo di un pane di cuinon sanno presso qualeforno fare la provvista”.

Nicolò Tempestadirettore di “Luce e Vita”(Molfetta)

I

a Settimana delle comunicazioni sociali, na-ta per iniziativa delle suore Paoline, che vi-vono il carisma della evangelizzazione tra-

mite i moderni mezzi di apostolato, è rivolta a da-re respiro e spazio alla Giornata mondiale dellecomunicazioni sociali. Questa, la “giornata” piùufficiale, è universalmente condivisa di tutte, inquanto è stata indetta dallo stesso Concilio Vati-cano II e stabilita nel decreto sui mezzi della co-municazione sociale, Inter mirifica, il primo ad es-sere stato approvato dal Concilio. È stata celebrata fin da subito, e quest’anno è la47a. Non possiamo dire che abbia trovato un’ade-guata corrispondenza nella grande massa del po-polo di Dio, anche perché in questi anni il pano-rama delle comunicazioni si è profondamentemutato. Si rende pertanto opportuna l’iniziativadi preparare la giornata (domenica 12 maggio,Ascensione del Signore) con una serie di iniziati-ve che trovate qui accanto nel programma. Il te-ma del messaggio pontificio scritto dal vescovoemerito di Roma, Benedetto XVI, prima della ri-nuncia, ha per oggetto, come si esprime lui stes-so, “lo sviluppo delle reti sociali digitali che stan-no contribuendo a far emergere una nuova‘agorà’, una piazza pubblica e aperta in cui le per-sone condividono idee, informazioni, opinioni, edove, inoltre, possono prendere vita nuove rela-zioni e forme di comunità”.Come si può capire, Benedetto XVI riconosce ungrande valore umano e anche cristiano all’essereconnessi in una rete (Web) in cui ci pone in rela-zione, e considera questo fatto come un’opportu-nità anche per l’evangelizzazione. Naturalmentesi richiede che ci si ponga in Rete con serietà, sin-cerità, testimoniando amore, comprensione e an-che la propria identità di credenti. Recentemente,durante il Festival del giornalismo di Perugia, ilpadre gesuita Antonio Spadaro, direttore della Civiltà cattolica, ha ritenuto che la Rete digitalepossa essere illuminata dal concetto di comunio-ne trinitaria, in quanto pone le persone in una re-lazione profonda, continua, per la quale ci si rea-lizza in quanto posti in relazione gli uni con gli al-tri, e cercando ognuno di arricchirsi dei valori edella testimonianza di vita dell’altro. C’è da precisare che non tutti oggi sono in Rete enon tutti hanno ben chiaro che ci stanno a fare neivari social network, per cui si devono tenere in vi-ta e sviluppare anche altre forme di comunica-zione che sono i libri, i giornali, la radio, la tele-visione, che hanno ancora, e avranno sempre, unloro spazio e un loro peso nella formazione dellacultura e della coscienza delle persone. Da qui leiniziative della Settimana in cui si presentano al-tri modi di comunicazione che possono interes-sare e devono esser coltivati e usati per il comu-ne fine della evangelizzazione.

E. B.

L

14 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

Don Tonino

Comunicare nella Rete

La Settimana dellacomunicazione 47a GIORNATA DELLECOMUNICAZIONI SOCIALIDomenica 12 maggio ore 18,cattedrale di San Lorenzo - Perugia,celebrazione eucaristica presiedutada mons.Paolo Giulietti, vicariogenerale e direttore di UmbriaRadio.

Iniziative alla libreria Paoline(piazza IV Novembre, Perugia)

Lunedì 6 maggio ore 18Dalla vita le parole. Tre novità inlibreria di autori perugini: FabrizioCarletti, “SOS Creatività”, Paoline,2013; Roberta Vinerba, “Alla lucedei tuoi occhi”, Cittadella, 2013; Flavia Marcacci, “La Pasqua deglisposi”, Dehoniane, 2013.

Martedì 7 maggio ore 18I consacrati nel social network:presenza e usi. Ne parlano RitaMarchetti, vice presidente WeCa edocente di Teoria e tecniche deinuovi media - Università diPerugia, e don Francesco Verzini,vice direttore ufficio di Pastoralegiovanile.

Mercoledì 8 maggio ore 10“Come nasce un libro? , incontrodei bambini della scuolaelementare “Giovanni Cena” con lascrittrice Silvia Vecchini.

Giovedì 9 maggio ore 20.45 Presso la biblioteca del Centro diaccoglienza, via Bontempi13, “Profezia di Don Tonino Bello a20 anni dalla morte”. Tonio Dell’Olio (ass. Liberainternazionale) presenta il nuovolibro di Sergio Paronetto, vicepresidente di Pax Cristi, “DonTonino Bello, maestro di nonviolenza, pedagogia, politica,cittadinanza attiva e vita cristiana”(ed. Paoline, 2013) con proiezionedi parti del film L’anima attesa.

IL PROGRAMMA

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

Le novità del Conciliofrutto dello Spirito per l’oggi

Per approfondirePUBBLICAZIONI (Ed Ave):F. Miano, Una Chiesa checerca l’uomo, Roma 2013.P. Grassi, G.Canobbio, Concilio Vaticano II, unabussola per il terzomillennio, Roma 2013.G. Borsa, L’eredità viva delconcilio, Roma 2012.P. Bignardi, Esiste ancorail laicato?, Roma 2012.Anna Teresa Borrelli,Claudio di Perna, PaoloReineri, Anche per te! - LaChiesa bella del Concilio,Roma 2012

SUL WEBIl podcast diwww.umbriaradio.itconsente di ascoltare letrasmissioni “Il VentoNuovo del Concilio”curate da mons, PaoloGiulietti.

Il sito dell’agenzia deisettimanali cattolici www.agensir.it offre unasezione dedicata alConcilio con schedestoriche, sui documenti,interviste di agile utilizzo

Concilio Vaticano II. Dagli incontri distudio organizzatidall’ associazionismocattolico e da La Voceidee e materiali perapprofondire i temida soli e nei gruppi

15LA VOCE L’Oggi del Concilio @[email protected]

l fatto nuovo è che ci riguarda”: così titolava Gio-ventù, la rivista della Giac (Gioventù italiana diAzione cattolica) nel 1962, in occasione dell’aper-

tura del Concilio Vaticano II. Nel momento in cui dal melo-dico si passava al rock, in cui la società, la cultura erano infermento dopo gli anni di ricostruzione del secondo dopo-guerra, anche la Chiesa decise di interrogarsi su se stessa, fe-ce delle scelte coraggiose e innovative, e passò... dal melo-dico al rock. Sono passati quarant’anni dalla chiusura del Concilio Vati-cano II. Ascoltare il rock di Joey Ramones che interpreta What a Wonderful World, un classico di Louis Amstrong, è unpo’ quello che come Ac vorrebbero proporre i giovani, per igiovani, come approfondimento sul Concilio Vaticano II. IlVaticano II ha segnato una tappa fondamentale per la Chie-sa, ma non solo, ha segnato la storia della società del mon-do, e ha segnato anche la storia dell’Azione cattolica che, perrendere attuale il Concilio, per lasciarsi plasmare dal sognogrande scaturito da esso, si è ripensata con coraggio e pas-sione. La riflessione potrebbe iniziare con un video che, a suon dirock, racconti attraverso immagini e titoli di quotidiani il cli-ma di quegli anni, per poi giungere, attraverso due testi-monianze (un parroco che abbia vissuto il passaggio delConcilio Vaticano II nell’ordinarietà della vita di una par-rocchia e un laico che sia stato giovane nel periodo del Con-cilio) a capire come la Chiesa abbia vissuto quel periodo.L’obiettivo deve essere quello di tornare ad ascoltare la pro-fezia del Concilio per poterla reinterpretare oggi.

I“ ra le novità più importanti portate dal Concilio c’è lapiena rivalutazione della missione dei laici nella vitadella Chiesa. Radicato sul sacerdozio comune di tutti i

battezzati, il nuovo protagonismo laicale impegna a tuttotondo, dalla collaborazione nel ministerodell’evangelizzazione (pensiamo al ruolo ormaiimprescindibile dei laici nella catechesi di tutte le fasced’età), nella gestione delle Comunità parrocchiali e di base,fino alla testimonianza negli ambienti professionali dove siè primariamente chiamati a rendere ragione della speranzain Cristo Gesù. Testimoni credibili e operatori competenti:questa la sintesi sul ruolo del laicato. L’incontro, alla lucedella Parola (1Cor 12,4-12) e in riferimento alla Lumengentium n. 33, può essere utile per riflettere in che modo illaicato possa operare il Concilio nelle realtà territoriali dellavita quotidiana, partendo da riflessioni comuni quali: essere“laico impegnato” non equivale a fare il “mezzo prete”.Talvolta molti laici vorrebbero sostituirsi ai sacerdoti e aireligiosi in compiti che sono di loro pertinenza. Domanda:realizzi, insieme ai tuoi compagni di comunità, che l’ambitoprioritario della testimonianza laicale è quello del lavoro edella famiglia (testimoni credibili e operatori competenti)?

Tragazzi di oggi fanno parte di quellegenerazioni che sono nate già in unclima post-conciliare, in un’epoca in

cui il popolo partecipa naturalmenteall’operato della Chiesa, in una società incui la laicità è all’ordine del giorno. Èquindi ancora più importante rendereconsapevoli i bambini di come tutto ciòsia proprio un dono del Concilio VaticanoII, e di quanto ancora si possa camminareper costruire insieme quella Chiesa che iPadri conciliari, cinquant’anni fa,avevano profeticamente auspicato.L’attività proposta da Acr ha come scopoquello di introdurre i ragazzi al Conciliopartendo da alcune parole-chiave che necolgono l’essenza. I ragazzi sono divisi asquadre, e ogni squadra sceglie unrappresentate. Entrambi i rappresentantidovranno mimare la parola sceltadall’educatore (dalla lista che vienefornita) e dovranno farla indovinare allapropria squadra. Il gioco può interessareun intero incontro, può essere spezzato inpiù incontri o può essere organizzato unvero e proprio torneo di mimo cuidedicare 10-15 minuti ogni incontro. Inquesto ultimo caso si farà attenzione amantenere sempre le stesse squadre!

I

PROPOSTE E SUGGERIMENTI PER I GRUPPI Giovani: si può cominciareriascoltando musica anni ’60

Ragazzi: la curiosità nascedalle parole-chiave

oggi del Concilio: la novità.Questo il tema al centro delprimo laboratorio dedicato

all’assise del 1962-65, recentementeorganizzato a Perugia da Ac, Meic,Acli, Csi, Fuci e Amci, in collabora-zione con La Voce. Ma come parlaredi una “novità” che affonda le sue ra-dici in quasi mezzo secolo di storia?Le parole di don Elio Bromuri aiu-tano a vedere come quei cambia-menti che il Concilio prospettava perla Chiesa fossero rivoluzionari per iltempo e, allo stesso modo, attuali ainostri giorni. La modernità del Vaticano II trovaforza proprio in quel presupposto cheha guidato la sua apertura: “Quandoverrà lo Spirito di verità, egli vi gui-derà alla verità tutta intera, perchénon parlerà da sé, ma dirà tutto ciòche avrà udito e vi annunzierà le co-se future” (Gv 16,13). In virtù di ciò,i Padri conciliari sono stati chiamatia guidare una Chiesa che dovevatornare nel mondo come segno uni-versale di salvezza. Quella stessaChiesa, quello stesso popolo di Dio,riscopre oggi quella missione che èrimasta sopita per lungo tempo: il cri-stiano è chiamato ad essere profeta disperanza, e la Chiesa deve ricordareall’uomo che non è solo, che esistequesta speranza, che ha un sensoavere fiducia, fede. Ecco come il messaggio lanciato cin-

’L quant’anni fa trova piena aderenzaanche, e soprattutto, ai giorni nostridominati da una perdita di fiducia nelmondo, nelle istituzioni, nelle perso-ne, nella Chiesa stessa. Vivere oggi lanovità del Concilio significa rimette-re al centro il motore che ha dato loslancio ad un nuovo modo di vedereil popolo di Dio all’interno della quo-tidianità, un popolo che non rimanepiù arroccato nelle sue posizioni, mache si sparge in mezzo alla gente per

dare un nuovo sapore alle relazioni,per essere sale e luce del mondo. L’oggi del Concilio diventa così l’og-gi dello Spirito, Spirito che ispira ilpopolo a camminare, passo dopopasso, entro quegli orizzonti che an-cora oggi profumano di saggia e san-ta lungimiranza. Orizzonti di unapreghiera universale, per giusti e in-giusti, per cristiani e per non cristia-ni, orizzonti in cui si riscopre la mi-nisterialità dei battezzati, tutti consa-

pevoli e consacrati a partecipare al-l’opera di salvezza di Dio, orizzontiin cui il messaggio cristiano è chia-mato a rimanere saldo nei contenutima aggiornato nei modi di arrivarealle persone. Si apre la prospettiva diuna evangelizzazione che non sia piùdeduttiva, asetticamente valida perogni uomo, ma che sappia vivere diinduzione: “Se nel nostro tempo ser-ve speranza, allora portiamo speran-za”. Alla domanda delle persone di rien-trare in contatto con il messaggioevangelico ecco che si risponde conuna liturgia che si riavvicina all’as-semblea, con una Chiesa che tornaad essere il popolo di Dio, certo nonin senso populista, ma secondo la de-finizione prima di popolo di Israele,ovvero popolo scelto da Dio per met-tersi in cammino insieme verso laTerra promessa. In questo popolo cisiamo noi, c’è il Papa, c’è Maria ma-dre dei cristiani, e ci sono pure tuttigli attriti e le differenze che questopopolo è chiamato a vivere. La novità del Concilio: il popolo diDio non è più chiamato a essere unacittadella nel mondo, a essere l’ulti-mo baluardo difensivo contro gli at-tacchi della società, ma è chiamato aessere vessillo lungo la strada cheguida il popolo di Dio verso la sal-vezza, nella storia.

Fabio Ercoli

Vivere oggi la novità delConcilio significa rimettere in moto lo slancio che, mezzosecolo fa, ha creato un modorivoluzionario di vedere il popolo di Dio

Adulti: invito a scoprire il sensoautentico del laicato impegnato

GLI INCONTRI I INCONTRO, IL 3 FEBBRAIO: «La NOVITA’ del

Concilio: un evento guidato dallo Spirito» (mons.Elio Bromuri)

II INCONTRO, 12 MAGGIO «DABAR Chiesa e mondoalla luce della Parola» il primato e la priorità dellaParola di Dio, dai Padri Conciliari riportata alcentro della vita della Chiesa (padre GiulioMichelini, biblista docente all’Ita);

III INCONTRO, 22 SETTEMBRE «La CHIESA Popolo diDio» (Simona Segoloni, docente all’Ita);

IV INCONTRO 20 OTTOBRE «PERSONA – LIBERTÀ –STORIA – Un impegno di dialogo e annuncio per lasalvezza del mondo».

Gli incontri si tengono a Perugia, Casa Sacro Cuore,dalle ore 16.30 alle 19.30

SUL SITO WWW.LAVOCE.IT È POSSIBILE SCARICARE LESCHEDE PER LE ATTIVITÀ PROPOSTE IN QUESTA PAGINA,MATERIALE E LINK PER APPROFONDIRE I TEMI PROPOSTI

IN QUESTAPAGINASUGGERIMENTITRATTI DALPRIMOINCONTRODEDICATOALL’EVENTO, ACOME FUACCOLTO NELLACHIESA E NELLASOCIETÀ DICINQUANTAANNI FA

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

BREVI

❖ OSTELLOAperta la biblioteca

La biblioteca “Castellini” esiste all’Ostello divia Bontempi da quando don Giorgio ci halasciato (1984) e ci ha consegnato i suoimoltissimi pregiati libri che riguardanosoprattutto la Parola di Dio, Bibbia etradizione dei Padri. Da allora, con lapazienza di giovani universitari volenterosi,non abbiamo mai smesso di lavorare perportare a compimento una bibliotecadegna di questo nome. Nell’inaugurazioneavvenuta il 25 aprile, è stato fatto il puntodella situazione da parte della direttrice M.Teresa Di Stefano, di Alessandro Piccottini,di don Elio Bromuri. Hanno portato i salutil’assessore Ilio Liberati per il Comune,l’arcivescovo Bassetti e l’arcivescovoemerito Chiaretti. Con la nuovacatalogazione, hanno trovato spazio i libriche si sono aggiunti al Fondo originario inquesti quasi tre decenni e si è resapossibile l’apertura a chi fosse interessato atrovare anche solo uno spazio tranquillo distudio e di rcerca. I volumi atualmentesono più di 8.200 e sono consultabili nelpomeriggio dalle ore 16 alle ore 19. In altriorari si rende necessaria la richiesa allaDirezione dell’Ostello.

❖ TRANCANELLIEsce la biografiaIn attesa della conclusione ufficiale (23giugno) del processo diocesano super vita et virtutibus ac famasanctitatis del chirurgo VittorioTrancanelli (1944-1998),l’arcidiocesi ha promosso alcunieventi in suo ricordo. Il prossimo incalendario è la presentazione dellabiografia L’amore di Dio in salaoperatoria e nella vita (Velar-Elledici, euro 10) scritta da EnricoSolinas, postulatore della causa dicanonizzazione, insieme allamoglie Rosalia Sabatini. Lapresentazione si tiene a Perugiavenerdì 3 maggio, alle ore 16, nellacappella dell’ospedale. La scelta delluogo non è casuale, come spiegalo stesso autore: “L’ospedale SantaMaria della Misericordia è doveVittorio ha lavorato e vi è statodegente” ed è stato scelto ancheper dare modo agli ammalati dipartecipare.

❖ PILAPer don ChioviniIl 4 gennaio 2011 è venuto amancare improvvisamente donMario Chiovini, che per 35 anni èstato amatissimo parroco a Pila.Per onorare adeguatamente la suamemoria è stato costituito unapposito Comitato che ha portatoavanti varie iniziative tra cui il libroL’amico don Mario. Un prete e unuomo tra noi, che è statodistribuito in circa 1.500 copie. Leofferte raccolte sono servite perazioni umanitarie, per la chiesaparrocchiale e in memoria di donMario. Una di queste è lacostruzione di una piccola edicolacon la effigie di don Mario che saràsistemata nelle vicinanze dellachiesa e viene inaugurata ilpomeriggio del 3 maggio (alle ore16.30) festa della Ss. Croce,ricorrenza particolarmente cara esentita dalla popolazione di Pilaperché nella chiesa parrocchiale èvenerato un bel Crocifisso ligneoche don Mario fece adeguatamenterestaurare in occasione delle festeventicinquennali del Ss. Crocefissosvoltesi nel maggio dell’anno 2000.

MARSCIANO. La celebrazione conclusiva della missione popolare predicata dai Francescani

arsciano, palazzetto dello sport,domenica 21 aprile, ore 10.30. Lagrande sala in cui si svolgono gli

allenamenti di pallacanestro è gremita fi-no alle gradinate più alte, che a stentocontengono i fedeli delle cinque parroc-chie della nostra Unità pastorale: Mar-sciano - Schiavo - Morcella - Poggio Aqui-lone - Migliano e Ammeto. Nessuno è vo-luto mancare alla celebrazione di ringra-ziamento a conclusione delle missionifrancescane. Ha presieduto la celebrazione padre Ste-fano, responsabile dell’équipe missiona-ria, coadiuvato dai parroci don GiuseppeRicci e don Giuseppe Granieri di Ammeto,dai diaconi, dai frati e dai ministranti. Li-turgia solenne, gioiosa, animata da cantiaccompagnati dal battito delle mani, ricca

M

di gesti e segni. All’omelia padre Stefanoha tracciato un primo bilancio dell’opera-to: “La missione è terminata, ma è comel’antipasto del pranzo di nozze, è solo unassaggio. Non abbiamo risposte immedia-te per i vostri problemi, né soluzioni, peròabbiamo smosso, vangato, arato, conci-mato, seminato. Tocca a voi continuare il

lavoro fino al raccolto…”. E ri-ferendosi al Vangelo, alle peco-re che ascoltano la voce del pa-store e lo seguono, ha offertoanche una preziosa indicazio-ne: nei due verbi “ascoltare eseguire” sono le coordinateperché la parrocchia cresca eprogetti un futuro di comunio-ne e di servizio. Dopo l’omelia, l’aspersione conl’acqua lustrale e il rinnovodelle promesse battesimali ematrimoniali. Molto apprezza-ta l’attenzione alle coppie disposi: la fedeltà, l’essere donol’uno per l’altro sono valori for-ti che rendono saldo e fecondoil legame coniugale. E dopo la comunione la conse-gna del Tau: i frati a uno ad unoson saliti all’altare, hanno toltodal collo il cordoncino con ilTau e lo hanno consegnato nel-le mani di don Giuseppe. Il pas-saggio del testimone, pregnan-te nel significato: l’incoraggia-mento a continuare, a valoriz-zare le potenzialità che sonotante, specie tra i giovani. Si èchiuso così un evento straordi-nario tutto fuoco e fiamme e sene apre un altro più ordinario etranquillo, un periodo di rifles-sione per valutare gli stimoli,le idee, le novità che i missio-nari hanno portato, e renderleoperative alla luce dei bisogni edelle attese delle comunità.

Il dopo-missione lascia intravedere unampio campo di lavoro su tutti i fronti del-la pastorale. Il ringraziamento di don Giu-seppe è un grido di riconoscenza: “Aveva-mo pronosticato una cascata di grazie, èstato un diluvio! Grazie, missionari, gra-zie!”.

Angelina Gravina

“Non abbiamo risposteimmediate per i vostri problemi- ha detto padre Stefano -, peròabbiamo smosso, vangato,arato, concimato, seminato.Tocca a voi continuare il lavorofino al raccolto”

PERUGIA. Al liceo Alessi, dialogo ecumenicocon esponenti delle diverse Chiese cristiane

l 16 febbraio presso il liceo G. Alessidi Perugia si è tenuto un incontronell’ambito del progetto promosso

dagli insegnanti di Religione “Dal logosal dialogos”. Hanno partecipato donElio Bromuri per il Centro ecumenico,il pastore della Chiesa valdese diPerugia Ermanno Genre, padre IonutRadu della Chiesa ortodossa romena diPerugia e il dirigente scolastico AlbertoStella. Il progetto voleva stimolare neiragazzi la riflessione sulla scuola comelaboratorio del dialogo. A cosa serve

I affrontare la fatica della conoscenza senon si comprende che lo scopo èl’apertura al dialogo? Quale pericolopuò costituire la conoscenza se non siappoggia ad una ratio che ne cerchi ilcuore, l’essenza evitando i vicoli ciechidella propaganda o dell’erudizione finea se stessa? I tre relatori ci hannoricordato come sia urgente il dialogotra quei cristiani che professano la fedenel “Verbo che si è fatto carne”. C’èbisogno di una nuova Pentecoste chesciolga la Babele delle nostre confuse

ragioni. Dal confronto è emerso che icristiani devono avere il coraggio diaccettare che quella stessa Verità sitraduca in forme e linguaggi differenti,acquisizioni sempre parziali, preludiodi nuove sintesi e più ampiecondivisioni. Don Elio Bromuri haricordato come il Centro ecumenicodella nostra città sia strettamentelegato all’Ostello della gioventù, comea sottolineare che il dialogo trova il suoterreno più fertile proprio nei giovani.

Corrado Bacchi

(Su www.lavoce.it l’articolo completo eun articolo della studentessa Silvia DeSantis del III G)

ubblico entusiasta e grande successo perlo spettacolo Io credo tenutosi domenicapomeriggio 28 aprile presso il teatro della

Casa del giovane di Castiglione del Lago, con lapartecipazione degli oltre 130 bambini e ragaz-zi delle classi di catechismo della parrocchia. Pensato dal parroco don Paolo nell’ambito del-le iniziative per l’Anno della fede, ideato dai ca-techisti e dalle suore, suor Valdette e suor Sa-lette, il progetto ha preso forma poco a pococoinvolgendo anche genitori, famiglie e volon-tari che hanno saputo mettere i loro talenti aservizio di una buona causa: testimoniare Gesù.Grande entusiasmo e forza di volontà hannosupplito a povertà di mezzi e carenza di capa-cità: non è facile improvvisarsi coreografi, sce-neggiatori, musicisti, registi...Non sono mancate le difficoltà – ci ha confida-to una catechista – ma “il giogo è leggero conGesù”, e ci è venuta incontro anche la Provvi-denza, procurandoci perfino locandine e vo-lantini. Così, sotto l’alto patrocinio dello... Spi-rito santo, lo spettacolo ha potuto realizzarsi.Ogni classe di catechismo, attraverso canti eballi, recite ed effetti scenici, ha illustrato unpasso del Credo. Hanno iniziato gli alunni del-le classi I e II elementare con la Creazione; leclassi III hanno approfondito il mistero dell’An-

P

nunciazione e Incarnazione; l’Ultima Cena èstata affidata ai ragazzi delle IV che stanno pre-parandosi a ricevere il sacramento della primacomunione, mentre le classi V hanno animatouna riflessione sullo Spirito santo. L’ultimo “quadro”, Cristo Capo della Chiesa, èstato interpretato dai ragazzi della scuola mediache presto riceveranno il sacramento della cre-sima. Protagonista il Credo, dunque, quella lun-ga professione di fede che interpella i piccoliquanto i grandi. Alla fine grandi applausi e unmomento di festa presso i locali della Casa delgiovane. Tanti ragazzi, belle famiglie e... la pre-senza di Gesù: la Chiesa.

Castiglione del Lago. Spettacolo dei ragazzi del catechismo

Dire “Credo” in modo coreografico

I Neocatecumenalinelle piazze umbre

ono un vostro abbonato dadiversi anni ed apprezzo

molto che una “voce” un po’diversa entri nella mia famiglia eci aiuti a leggere i fatti conl’occhio della fede. Vorrei farvipresente che nelle maggioripiazze umbre (4 piazze di Perugia,tra cui IV Novembre; piazzaGabriotti a Città di Castello, ecc.) sista svolgendo una missionepopolare promossa dal Camminoneocatecumenale ma che è ditutta la Chiesa, tant’è vero che lastessa missione avviene inmigliaia di piazze a Roma e intutto il mondo fino alla Chiesaasiatica. È un evento talmentegrande, anche se avviene inmaniera semplice e silenziosa enascosto ad occhi non attenti, cheperfino Papa Francesconell’Angelus del 7 aprile gli hadato la sua benedizione. È quindiun fatto mondiale, che coinvolgeanche la nostra Chiesa umbra pertutte le domeniche di Pasqua, madi cui non ho letto niente negliultimi numeri de La Voce. Forse èmancato qualcuno che conoscemeglio di me la portatadell’evento e che scrivesse unarticolo da mandarvi… APentecoste manca ancora un po’!

Giorgio A. Soldi

S

Un momento della fase conclusiva della missione svoltasi al palazzetto

La missione in piazza IV Novembre

Piccottini,Liberati,Bromuri,Di Stefano

16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

Foto di gruppo

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❖ PASSIGNANOFesta della Madonnadell’Oliveto

Riprende anche quest’anno, durante il mese dimaggio, il tradizionale omaggio alla BeataVergine presso il santuario della Madonnadell’Oliveto, a Passignano sul Trasimeno.L’edificio, del XVI secolo, racchiude l’immaginedella Madonna col Bambino, opera dellaseconda metà del 1400 del pittore peruginoBartolomeo Caporali. Diffusasi ben presto lanotizia di grazie ottenute per sua intercessione,il popolo di Passignano concorse per onorarlaedificando il santuario, affidando al cortoneseMariotto Radi la costruzione del maestoso altaremaggiore che la racchiude, e al quale fannocorona altri 8 altari votivi. Per tutto il mese dimaggio, domeniche escluse, alle ore 18 si terràla recita del rosario e la solenne benedizione colSantissimo Sacramento. A cura del “Comitato perla cura e custodia del santuario” la chiesarimane inoltre aperta a quanti desiderinovisitarla nei mesi di giugno, luglio, agosto esettembre, il martedì, giovedì sabato edomenica dalle 17 alle 19. (Umberto Benini)

❖ CASTIGLIONERiapre la chiesadi Casamaggiore

Domenica 21 aprile è stata solennementeriaperta al culto la chiesa di Santa Maria delleGrazie a Casamaggiore, frazione di Castiglionedel Lago. L’edificio di culto, carissimo alla pietà ealla devozione del suo popolo, è statointeressato di un lungo intervento diricostruzione del tetto. Una grandesoddisfazione per i componenti del “Comitatopro chiesa” che si è adoperato per ilraggiungimento di questo obiettivo, grazieanche al contributo della proprietà e allagenerosità del popolo. Alle 17 l’Arcivescovo diPerugia-Città della Pieve, assistito dal parrocodon Piero Becherini, ha celebrato la messasolenne di riapertura.

❖ CAVCorso di formazioneper volontariSono aperte le iscrizioni al corso di formazioneper volontari del Centro di aiuto alla vita. L’iterformativo, articolato in due moduli, si terràpresso la sede del Movimento per la vita instrada Santa Lucia n. 56 a Perugia. Il primo ciclodi incontri si svolgerà il 18, 19, 25 e 26 maggio, ilsecondo ciclo è invece in programma a giugno.Info e iscrizioni: 333 5671890; [email protected].

❖ L’OGGI DEL CONCILIOLa Parola rimessa al centrodella vita della ChiesaSi terrà domenica 12 maggio il secondo dei 4incontri “L’oggi del concilio vaticano II” promossida Azione Cattolica, Meic, Csi e Acli (vedi pagina15). Il biblista padre Giulio Michelini introdurràil tema «DABAR Chiesa e mondo alla luce dellaParola» cercando di mostrare come i PadriConciliari riportarono al centro della vita dellaChiesa il primato e la priorità della Parola di Dio.Gli incontri sono aperti a tutti. Si tengono a CasaSacro Cuore dalle ore 16.30 alle 19.30.

Santuario dell’Oliveto

VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

scontata e larga ancorché sofferta vittoriadei Lupi sull’Andria, con il solito episodiodecisivo (rigore ed espulsione) a toglierele castagne dal fuoco. A questo punto i giochi per il primo postosembrano fatti quando mancano solo 180minuti, con 5 punti che dividono Avellinoi Grifoni. Nonostante questo, il Perugianon potrà permettersi passi falsi, soprat-tutto per difendere il secondo posto chedarà un po’ di vantaggio negli scontri playoff. Sarà però necessario far anche rifia-tare alcuni elementi apparsi in debito dienergie per arrivare rinfrancati agli ap-puntamenti decisivi. Mister Camplonedovrà essere bravo a raggiungere il giu-sto compromesso tra queste due esigen-ze contrapposte, in modo da riprendereda subito il cammino interrotto a Viareg-gio.

Andrea Franceschini

BREVI“Beati voi se accogliete lo Spirito!”

stata una bella festa, piena di gri-da, giochi e momenti di preghie-ra. Il 25 aprile, nel piazzale anti-

stante la chiesa di Ponte San Giovanni,si sono dati appuntamento circa 350cresimandi di 22 parrocchie della dio-cesi insieme ai loro animatori. “Andatee fate discepoli tutti i popoli” era il temadella giornata organizzata dall’Ufficiocatechistico diocesano, sulla traccia delmessaggio di Benedetto XVI per la 28aGiornata mondiale della gioventù.Dopo le iscrizioni tutti si sono spostati alpalazzetto dello sport, dove li ha rag-giunti per un breve saluto l’arcivescovo

È Bassetti. “Lei ci ha chiamati e noi sia-mo qui. Siamo qui per rispondere allasua chiamata” ha detto uno dei ragaz-zi accompagnato da una educatrice. Mons. Bassetti ha raccontato loro del-l’incontro a pranzo con Papa France-sco a Roma: “Gli ho detto che sarei ve-nuto da voi, e lui sorridendo ha detto:‘Beato te che puoi incontrare i ragazzi!Va’ nelle parrocchie e porta loro lo Spi-rito santo’. Beati voi - ha ribadito il Ve-scovo rivolgendosi ai ragazzi assiepatisulle gradinate - se accoglierete lo Spi-rito santo”.Poi, dopo il via di don Luca Delunghi,

direttore dell’Ufficio catechistico, la fe-sta si è svolta all’aperto, nei parchi vi-cini. Ai ragazzi era stata consegnatauna bisaccia con dentro 5 simboli: isandali, il pane, la borraccia, il bastonee la croce. Divisi per parrocchie, han-no svolto delle prove-gioco, seguiti da-gli operatori della cooperativa “Pepita”di Milano, capitanata da Andrea Bal-labio, alias Ciccio Pasticcio. Nel pome-riggio, mons. Bassetti è tornato per pas-sare un altro momento con i ragazzi.

M. A.(sul sito www.lavoce.it altre foto dellagiornata)

CALCIO. Si interrompe la lunga striscia positiva dei Grifoni

Ahia, un passo falso per il Perugiael calcio sono gli episodi a contare.Mai come oggi questo luogo co-mune può essere utilizzato per

sintetizzare la sconfitta del Perugia allostadio dei Pini di Viareggio che probabil-mente condanna i Grifoni a giocarsi lapromozione in serie B ai play off. Era inevitabile che dopo una rincorsa in-credibile come quella dei ragazzi di mi-ster Camplone (10 vittorie, un pareggio euna sconfitta nelle precedenti 12 gare) unmomento di calo prima o poi si sarebbeconcretizzato. Fatto sta che il Perugiascende in campo sulla riva del Tirreno unpo’ “imballato” e impreciso. La manovraè impacciata e lenta e alcuni uominisembrano da subito a corto di ossigeno. Nonostante questo, la superiorità sul Via-reggio - regolato all’andata con un pe-rentorio 4 a 0 - è evidente, e il Perugiacrea un paio di nitide occasioni che Cio-fani, imbeccato per due volte al centrodell’area, non riesce a concretizzare. Cisi mette anche il portiere Gazzoli a nega-re il goal allo stesso Ciofani con un mira-colo su un colpo di testa perentorio. Pia-no piano la partita si incanala su uno ste-rile equilibrio, e neanche Nicco sul finire

N del tempo riesce a gonfiare la rete con unradente a pelo d’erba dopo essersi libera-to in area di rigore. Dopo il riposo, la partita riprende con lostesso spartito. Grifoni in avanti senzaparticolare veemenza, e Viareggio maipericoloso. Dopo l’ennesima occasioneper Ciofani, il cui colpo di testa viene sal-vato sulla linea dall’ex Martella a portie-re battuto, arriva l’inaspettato vantaggiobianconero. Succede che Massoni siinfortuna nel tentativo di intervenire suun lancio in profondità e viene medicatoa bordo campo. Sull’azione seguente ladifesa con un uomo in meno è sorpresa esi lascia infilare dal neo-entrato Benedet-ti di testa. Il finale arrembante dei grifoninon produce che un paio di mischie e untiro del subentrato Rantier che purtroppova a sbattere sulla schiena di Ciofani e di-venta innocuo per il portiere del Viareg-gio. È l’ennesimo episodio sfortunato diuna partita stregata. Al fischio finale dell’incerto arbitro Gher-sini i 1.500 splendidi tifosi biancorossi ap-plaudono e incitano lo stesso la squadranonostante l’1 a 0 per il Viareggio, men-tre da Avellino giunge la notizia della

DIOCESI. Il Vescovoincontra a Ponte San Giovanni 350 cresimandi di 22 parrocchie

PERUGIA. Sarà intitolata a don Dario Pasquini la scuola primaria statale di Olmo

enerdì 3 maggio ricorre il24° anniversario dellascomparsa di don Dario

Pasquini, per lunghi anni parrocodi Fontana e Olmo. Egli stesso sidefiniva un sacerdote sui generis,che ebbe il merito di intuire chel’ignoranza era il grande male cheimpediva ai giovani italiani dipartecipare a pieno titolo alla vitasociale e allo sviluppo dellanazione. Don Dario “sognava” direalizzare un percorso peraffiancare e potenziare l’istruzionescolastica, che per i più si fermavaalla terza elementare. Senza

V scoraggiarsi di fronte alledifficoltà, bussando a varie porte,finché non conseguiva il suoobiettivo, don Dario riuscì adedificare il Collegio popolare diOlmo, prima vera sede scolasticadell’allora piccolo paese al centrodi un vasto territorio agricolo. Oggigli edifici dell’ex Collegio ospitanouna scuola materna paritaria, lascuola primaria statale I e II gradoe parte dell’Istituto professionaleper l’industria e l’artigianato. Ilministero della Pubblicaistruzione, nella persona deldirettore generale dell’Ufficio

scolastico regionale per l’Umbria, Maria Letizia Melina, nel febbraioscorso ha decretato l’intitolazionedella scuola primaria statale diOlmo al nome di “Don DarioPasquini”. Il prossimo 12 maggioalle ore 16 la targa appostaall’ingresso dell’edificio scolastico acura dell’Opera pia “S. Martino di

Fontana” sarà benedetta dal card.Ennio Antonelli. Saranno presentiautorità civili ed ecclesiastiche; ilcoro degli alunni delle scuoleprimarie del 6° Circolo si esibiràpoi nella chiesa di S. Maria dellaSperanza in Olmo. Alle ore 17 saràpresentato il volume curato dallaSoprintendenza archivisticadell’Umbria Don Dario: dal sognoalla realtà. L’Opera pia San Martinodi Fontana e il Collegio popolare diOlmo. Vicende storiche e inventaridegli archivi, frutto dell’operasapiente e appassionata di Francesca Ciacci e FabriziaTrevisan, che hanno curato lasistemazione dell’Archivio.

Fiorella Polidoriconsigliere dell’Opera pia S. Martinodi Fontana

Mons.Bassetti al palazzetto dello sport

La “lunetta” della chiesa di Casamaggiore

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Un gruppo di ragazzi affrontano una prova

Un animatore raggruppa i suoi ragazzi Don Luca davanti al manifesto dell’iniziativa

Un gruppo di animatori

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Presentato il libro di mons. Benso Benni

San Giuseppe, uomo del silenzioabato scorso è statopresentato nel Mu-seo diocesano il vo-

lume di mons. BensoBenni San Giuseppe, uo-mo del silenzio (Alfagrafi-ca, Città di Castello 2013).Ha partecipato un pubbli-co numeroso. Sono inter-venuti mons. Cancian,don Nazzareno Marconi ela giornalista CarmelinaRotundo che ha curato lapresentazione del volu-me. A coordinare i lavoriCatia Cecchetti. Presentein sala l’autore ed anchealcuni sacerdoti. Parole digratitudine sono stateproferite da tutti per l’e-sempio umano, sacerdo-tale e professionale diBenni anche come eco-nomo diocesano e gior-nalista del settimanale LaVoce. Il Vescovo ha sottolineatocome nel libro forte è lapassione dell’autore co-

S

me anche la valenza spi-rituale e significativo ilsottotitolo: il silenzio dicolui che è in ascolto diDio, sinonimo di fede edobbedienza. L’interventodi don Marconi ha speci-ficato la positiva anoma-lia del volume, non in-quadrabile in nessun ge-nere letterario: dal testo abandiera tipico della poe-sia, ai richiami esegetici,agli improvvisi passaggiautobiografici, fino all’ap-proccio scenografico. L’intervento finale di

mons. Benni è stato diimmensa riconoscenza asan Giuseppe, al suo so-stegno e aiuto: Giuseppecome capo della famiglia.Proprio su queste paroleha concluso l’incontro ilVescovo ringraziando an-cora l’autore per questoscritto così sentito con ilquale ci educa al rappor-to con i Santi. Con affettolo ha ringraziato per ilsuo sforzo a continuaread essere presente nellacomunità ecclesiale tifer-nate.

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osa cambia e cosa stacambiando, che sensoha la parola cambia-

mento riferita alla Chiesa, equanto è cambiato a partire dalConcilio Vaticano II? La fede ècambiata? Cosa significa crede-re nel post-moderno, in una so-cietà liquida, dove regna la mu-tevolezza?”. Con questi interro-gativi don Romano Piccinelli,preside dell’Istituto teologico diAssisi e direttore della Scuoladiocesana di teologia “CesarePagani”, ha introdotto l’incontroconclusivo del 2013 della stessaScuola di teologia tifernate. L’appuntamento, intitolato “Es-sere Chiesa oggi, che cosa ècambiato?”, si è aperto con l’in-troduzione del vescovo mons.Domenico Cancian. Di seguitoil microfono è passato a France-sco Testaferri, docente di Teo-logia fondamentale nell’Istitutoteologico di Assisi. Testaferri ha esordito proponen-do un’analisi dell’attuale società“liquida”, in contrapposizione aquella solida, omogenea e benstrutturata che l’ha preceduta.“Avere fede in passato significa-va muoversi in un orizzonte dicertezze: la fede era una certez-za e si basava su alcune compe-tenze, anche esteriori, come co-noscere a menadito il catechi-smo o partecipare in modo inec-cepibile al rito, assolvendo apratiche e preconcetti che rien-travano nello standard del cri-stiano”.“Noi oggi - ha proseguito - siamo

C“

invitati a rileggere la fede in pro-spettiva biblica, riconfigurando-la partendo da un diverso mo-dello e considerandola non piùcome certezza ma come av-ventura. Non dobbiamo abban-donare il deposito accumulatoprecedentemente, ma dobbiamotransitare da un paradigma difede basato sulla conoscenza auno basato sul Mistero. Non c’èda inventare una fede nuova,ma una fede differente, in cuinoi cristiani dimostriamo di nonsapere tutto, e che esiste una Realtà più grande di noi, che avolte può anche sfuggirci. Biso-gna superare il vicolo cieco diuna fede nozionistica, con il co-raggio, però, di esporci al Miste-ro”.“La crisi della cristianità – ha poiaffermato, parlando dell’attualesituazione del cristianesimo nel-la società – può significare unarisurrezione per il cristianesimo.Non dobbiamo aver paura di ve-der crollare i modelli precosti-tuiti; che questi modelli battanola fiacca è un fenomeno che vadi pari passo con la crisi dellacristianità. Il fallimento di certitipi di strutture è il segno dei

tempi. Oggi la Chiesa, ri-configurando la propriaidentità, è chiamata a unaconversione: riconfigurareil suo ruolo sociale e la suaincidenza politica, ed è in-vitata a cogliere la provo-cazione del Vangelo di ria-prire le porte al mondo eagli altri”.

“La Chiesa – ha poi proseguito Si-mona Segoloni, docente di teologiadogmatica all’Istituto teologico diAssisi – deve guardare al contestocontemporaneo come ad un’oppor-tunità, e questo è un atteggiamentosquisitamente post-Concilio Vatica-no II. I Padri conciliari hanno inte-so aprire la Chiesa dal suo secolareisolamento e permetterle di esserese stessa nel mondo contempora-neo, per svolgere il compito dellaevangelizzazione. Prima del Conci-lio, la Chiesa era al centro anchedella fede. Per raggiungere la fede,infatti, era necessario passare perla Chiesa, che aveva una funzionedi centralità. Dopo il Concilio, inve-ce, come si legge anche nel primoparagrafo della Lumen gentium, èstato rimesso Cristo al centro dellafede, mentre la Chiesa si è sbilan-ciata verso l’esterno: verso il dialo-go e l’incontro”. “La Chiesa - ha aggiunto - con ilConcilio si è resa conto che ciò chele appartiene è custodire l’evento diGesù, affinché tutti gli uomini pos-sano riscoprirlo. Al cuore della que-stione c’è il vivere il Vangelo, il qua-le va messo al centro, per testimo-niarlo”.

Francesco Orlandini

Come cambia la fedenel mondo post-moderno?

Incontro conclusivo della Scuola di teologia. Gli interventi di Francesco Testaferri e di Simona Segoloni

Il tavolodeirelatori:PiccinelliSegatori,mons.Cancian,Testaferri

BREVI

❖ BELVEDEREFesta della MadonnaLa prima domenica di maggio è ormai tradizione che a Belvedere si festeggila Madonna alla quale è dedicato il santuario. La comunità dei fratiCappuccini anche quest’anno ha fatto precedere la festa dal triduo dipreparazione che si sta svolgendo dal 2 maggio. Venerdì 3 maggio, a partiredalle ore 20.30, sarà recitato il rosario, proposta l’adorazione eucaristica ecelebrata la messa del primo venerdì del mese. Sabato 4 maggio alle 21.15si terrà il concerto in onore della Madonna di Belveere eseguito dalla corale“M. Alboni” diretta dal m° Marcello Marini. Domenica 5 maggio, giornodella festa della Madonna di Belvedere, alle ore 17 inizierà il pellegrinaggioverso il santuario partendo dall’ospedale di Città di Castello. Il percorso sisvolgerà lungo il “Sentiero della fede”. Alle 18 la celebrazione eucaristicapresieduta dal vescovo mons. Domenico Cancian. Seguirà la precessione e labenedizione della città.

❖ SAN GIUSTINOAdorazione eucaristica perpetuaDal 18 aprile è iniziata anche nella cripta della chiesa arcipretale di SanGiustino l’adorazione eucaristica perpetua. Preceduta da una settimana dipredicazione di don Alberto Pacini. I fedeli della parrocchia di San Giustinoe quelli delle parrocchie della Zona pastorale si sono impegnati a coprirecon la loro presenza orante tutte le ore della settimana. San Giustino seguela parrocchia di Trestina, dove già da tempo viene proposta questainiziativa.

❖ IN LIBRERIA Reportage sulla storia della Chiesa

Dopo Cristo: venti secoli di storia della Chiesa (SanPaolo, pag. 256, euro 19) è un volume scritto a quattromani da Domenico Agasso e dal suo nipote omonimo,entrambi giornalisti. Il volume - presente da pochigiorni anche sugli scaffali della libreria “Sacro Cuore”di Città di Castello - con la competenza dello storico econ il linguaggio del giornalista passa in rassegnaduemila e più anni di storia della Chiesa, dallaPentecoste a Gerusalemme al pontificato diGiovanni Paolo II, fino a raggiungere l’attualità, al Family Day del 2012. Parlano i testimoni. Sfilano i

personaggi che Cristo ha interpellato con il suo messaggio e con la suapresenza. Il volume segue un ordine rigorosamente cronologico, sforzandosiperò di non trascurare ogni utile riferimento all’attualità. Il saggio èaccessibile a tutti; si ha un reportage giornalistico. Del resto, tutto èattualità, anche il fatto più lontano nelle date: tutto accadecontemporaneamente a noi e ci riguarda. Il liturgista Silvano Sirbonipropone poi Celebrare per comunicare la fede. La forza educativa dellinguaggio simbolico (San Paolo, pag. 250, euro 15). La liturgia - ricordal’autore - è il luogo in cui la Chiesa genera i suoi figli, fa loro conoscerel’amore di Dio e li educa alla vita secondo lo Spirito. Lo sappiamo bene, e loricorda anche il Vaticano II. La liturgia costituisce la prima e per di piùnecessaria sorgente dalla quale i fedeli possono attingere uno spiritoveramente cristiano. Il libro, che esce in nuova edizione, costituisce unottimo strumento per tutti coloro che animano o prendono parte al cultodella Chiesa; la c’è la prima azione evangelizzatrice della Chiesa. Chiudiamoquesta finestra ricordando che è uscito il Nuovo Testamento Via, Verità, Vitaedito dalla San Paolo; si presenta in tre edizioni (il prezzo varia da euro 9,90a 14; un’edizione speciale è pensata per la cresima). Il progetto è coordinatoda Bruno Maggioni. Oltre alla nuova traduzione della Cei, vi si trovanocommenti di qualificati biblisti italiani e sono proposti tre libelli di lettura:esegetico, teologico, liturgico. (Francesco Mariucci)

18 LA VOCE Città di Castello

Ricordo di un’ ex allievadella prof.ssa Livia Godioli Curina

La presentazione del volume

i è spenta nei giorni scorsi la prof. LiviaGodioli Curina. Mentre esprimiamo aifamiliari le condoglianze, la vogliamo

ricordare con questo contributo. Il ricordodelle persone che hanno lasciato un segnonella nostra vita rimane brillante nel tempo,fa compagnia, ritesse pezzi della nostrastoria. Ricordo la prof. Godioli negli anni acavallo della guerra tra il 1943 e il ’47,quando fu mia insegnante di Latinoall’istituto magistrale delle Salesiane; l’ho inmente nel vigore delle sue forze fisiche eprofessionali. Credo che la sua attivitàdidattica sia incominciata lì, in quel periododi guerra, di spavento per i bombardamenti,di limitatezze di ogni genere. Eppure la suapresenza era incisiva, sia come timbro diinsegnamento senza sconti alla paura delpericolo, sia come determinatezza a passarciun capitale di ricchezza culturale di cui, perprima, sentiva il fascino. Ho imparato adamare il linguaggio, il parlare compiuto, loscrivere di forma e contenuto attraverso ilrigore del suo latino tracciatometicolosamente sui binari dellagrammatica e della sintassi. Avevamo libriche erano carta straccia, poverissimi,stampati dalla editrice D’Anna, senza un

S fronzolo o un ritocco estetico, solo fattidell’essenzialità di esercitazionisistematiche, puntuali, argomento perargomento. La prof.ssa Godioli ce li facevausare fino all’ultimo consumo, come cibo dautilizzare per la sopravvivenza. Ricordo lechiare mattine di primavera che entravanonelle aule ancora gelate dell’inverno: noiallieve, con tutta la nostra adolescenza chescalpitava, stavamo lì, tra le quattro e le seiore settimanali, ad ascoltare le lezioni dellaprof.ssa Godioli che aveva una voce ritmata,calda, persuasiva e scandiva regole e classicilatini con la stessa, incisiva sistematicità. Perme, il suo metodo e la sua ricchezzaculturale furono ineludibili; credo di doverlela responsabilità di come, in seguito, hovissuto la scrittura. L’ho incontrata, poi, neltempo per amicizia e le ho detto quanto ledovevo. Sorrideva con la mitezza della gentegrande, non convalidava, diceva che dagiovani si possono accendere le passioniculturali. Io ho fatto la maestra elementarequarant’anni: mi sembrava importante farsentire ai miei ragazzi il sapore forte, nontraducibile, del Pater noster in latino. Tantagratitudine le devo, prof.ssa Livia Godioli.

Francesca Topi

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Firmato il protocollo diintesa “Tutti per uno, unoper tutti. Disabili nel volontariato”

BREVI

❖ MOSTRA50 opere di Baldino,fino al 5 maggioAl palazzo del Podestà una personale dicirca 50 opere di Baldino. Entrando, si hasubito l’impressione calda dei suoi coloriche invitano ad accostarsi al mondo e aisoggetti che raffigurano. Immaginiispirate perlopiù a un mondo popolare,passato nel tempo, ma vivo nellaraffigurazione del pittore, che lo ha coltonella sua molteplicità e, qualche volta,vedi tra gli altri i seminaristi, con unatraccia di ironia. Mondo popolare: faeccezione l’immagine di elegantifrequentatori di un night club e apparequalche volta anche il mondo attuale,come i due passanti che si incrociano coltelefonino all’orecchio mentre un bimbodà un’offerta al questuante. In un soloquadro vi è il mare, che per la luminositàe la tonalità dei suoi colori induce apensare: peccato che non ve ne sianoaltri. Non mancano nell’esposizionecinque splendide illustrazioni originali aseppia di china. La mostra sarà apertafino al 5 maggio. Tutti i pomeriggi dalle17 alle 20; giovedì sabato e domenicadalle 11 alle 19. (F. R.)

❖ CENTRO BUFALINISituazione rosea: oratocca al nuovo CdaIl Consiglio di amministrazione del Centrodi formazione “G. O. Bufalini” di Città diCastello è giunto alla scadenza del suomandato. “Ho voluto questo momento diconsuntivo perché negli ultimi anni chiha diretto la scuola lo ha fatto concompetenza e dedizione, affrontandoemergenze che potevano mettere arepentaglio il futuro di questa struttura, eanzi trovando ragioni di futuro propriodalle difficoltà” ha detto il sindacotifernate Luciano Bacchetta durante laconferenza stampa a cui hannopartecipato il presidente Marco Mazzoni,Flavia Buzzini, Claudio Ceci, RobertoGiaccioli e il direttore Marco Menichetti.“Lascio per motivi professionali. Avreicontinuato volentieri questa esperienza,per quanto impegnativa e svolta a titolodi volontariato” ha dichiarato ilpresidente Marco Mazzoni, parlando dellaristrutturazione dell’offerta didattica cheè andata di pari passo con una piùefficiente e funzionale organizzazionedegli spazi, come nel caso degliacconciatori e dei corsi di ristorazione.“Oggi la Bufalini è stabile sia dal punto divista finanziario che degli iscritti, con 534alunni, e con queste certezze potràriprendere il suo cammino con unanuova guida a cui auguriamo, tutto il Cdauscente, buon lavoro. Ci congediamo conun bilancio di 155 progetti, di cui 105finanziati, per circa 7 milioni di euro”.

❖ TEVEREOperazione dipulitura delle spondeÈ scattata l’operazione “Biondo Tevere”.Obiettivo: ripulire le sponde del fiumenel tratto che l’ambisce l’Alto Tevereumbro. Al progetto partecipano leassociazioni che ruotano intornoall’alveo, i Comuni di Città di Castello eSan Giustino, l’associazione Fipsas diPerugia. “Vorremmo che il fiume tornassea essere un punto di riferimento per lefamiglie” ha detto l’assessoreall’Ambiente del Comune di Città diCastello, Luca Secondi. “Liberare lesponde deturpate dall’incuria è ilpresupposto perché il fiume torni alla suabellezza originale. Abbiamo trovato in Game at Time un interlocutore sensibileche con il suo contributo ha permesso diorganizzare l’iniziativa” ha dichiaratoLuca Zangarelli, presidente club pescaAquafan. Infatti, specialmente ora che siavvicina l’estate e le possibilità di stareall’aria aperta sono maggiori, ripulire gliargini e il percorso verde che costeggia ilTevere permetterà ai tifernati, e non solo,di godersi belle passeggiate in mezzo allanatura. (Eleonora Corgiolu)

Vita pienamente attiva per i Down

Droga: progetto che coinvolge le famiglie

La canoa piace sempre di piùl 25 aprile, ancora un volta, le spon-de del Tevere, in prossimità del Ca-noa club cittadino, erano colorate

festosamente da canoe e kayak di ognitipo. Circa cento i canoisti pronti aprendere il via per giungere, in settetappe, a Roma. Una discesa giunta alla sua 34a edizio-ne e che ha visto come sempre la par-tecipazione di molti stranieri, soprat-tutto tedeschi. La prima tappa Umber-tide, e poi, via via, soste in altre città dicui i turisti possono aver modo di ap-prezzare le bellezze artistiche e i pro-dotti caratteristici. Senza dire della stu-penda natura che apparirà ai loro oc-chi a ogni pagaiata nel fiume. Come si sa, è una manifestazione spor-tiva, ma con vari risvolti tra cui quelloturistico ed ecologico, dato che per-mette, nel lungo percorso, di constata-

re le condizioni del fiume. Sono previ-ste, in qualche tappa, conferenze di va-rio genere: sulle tradizioni umbre o al-tri argomenti. Quest’anno, come altrevolte, mentre i canoisti percorrerannoil fiume, vi saranno cicloamatori chepercorreranno le vie che lo affiancanoe pedoni che seguiranno quattro tappedel percorso. Una manifestazione che attrae sempredi più e in vari modi. Vi sono veteranidel fiume e molti giovani e giovanissi-mi che lo percorrono per la prima vol-ta. Il canoista più anziano? 83 anni, eben deciso a fare tutto il percorso del-la discesa. E i più giovani? Una canoi-sta e un canoista di 9 anni che divide-ranno l’imbarcazione con il loro babbo.Peccato non poter brindare con tutti lo-ro all’arrivo a Ponte Milvio.

E. F.

I❖ CULTURAProgetto multimedialesulla ResistenzaRispondendo ad un bando regionale, alcuneassociazioni di Città di Castello hanno presentato,aggiudicandosi il primo posto, un progetto ambiziosoche intreccia cultura e Resistenza. L’idea di “Testimonidi memoria” nasce da ArciOut e coinvolge i Tifernauti, ilTeatro dei 90, Politheater, che si propongono di metterein piedi uno spettacolo teatrale e multimedialeitinerante attraverso cui giovani appassionatitrasmettano i valori della Resistenza antifascista. Nelprogetto sono state coinvolte anche Anpi e l’Istituto distoria politico-sociale Venanzio Gabriotti, che diventanoprotagonisti attivi del dibattito culturale innescato eoffrono solidità storica alle idee, agli strumenti e allavoglia dei giovani di conoscere e veicolare la memoria.Quanti tra i 14 e i 30 anni vogliano mettere il propriotalento teatrale, musicale, comunicativo al servizio diquesta causa possono contattare: 331 7077538 (dallunedì al venerdì).

S. R.

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

ei giorni scorsi è stato presentato al-la stampa il protocollo di intesa “Tut-ti per uno, uno per tutti. Disabili nel

volontariato” firmato dal Comune di Città diCastello, dall’Usl Umbria 1, dall’Associa-zione nazionale persone Down, da scuole edalla cooperativa “Il Poliedro”. Un proget-to che ha per fine di impegnare disabiliquali volontari nelle scuole affinché nonperdano l’autonomia raggiunta, tornandodopo la scuola a una vita senza contatti conaltri e senza attività. Ha portato il suo saluto il Sindaco. L’asses-sore alle Politiche sociali Andreina Ciubi-ni, prendendo la parola, ha sottolineato co-me la sinergia fra tanti enti è determinan-te per poter dare risposte adeguate ad esi-genze diverse in quanto sviluppate in pe-riodi di crescita diversi. Tiziana Pescari,referente dell’Associazione italiana personeDown, sezione di Perugia (gruppo di attività“Stefano Bianconi”), ha fatto presente co-me sia importante considerare le esigenzedi ogni singolo assistito; e necessario quin-di diversificare l’offerta e creare percorsiidonei per ciascuno di loro. Chiara Grassi, dirigente dell’istituto com-prensivo “Alberto Burri” di Trestina, ha os-servato che i tempi di questo progetto sonostati lunghi, ma sono serviti a individuaredentro la scuola un percorso utile per i ra-gazzi, aiutandoli ad accrescere la loro au-

N

tonomia. È previsto che i giovani disabilicoinvolti potranno essere affiancati alle at-tività di segreteria e svolgere anche compi-ti di supporto per i collaboratori scolastici.Inoltre, durante le fasi preliminari, sarannoimpiegati nel lavoro di ristorazione con glioperatori della cooperativa “Il Poliedro”. Alessandra Garavani, presidente dellacooperativa, ha dichiarato che l’inserimen-to lavorativo “è la nostra missione”, facen-do con questo in modo che il disabile riescaad esprimere meglio le proprie possibilità.“Vi sono molti contesti nell’Alta Valle delTevere - ha detto -, ma per i contorni che haassunto questo progetto coinvolgeremo i

ragazzi nella gestione della fase di prepa-razione e servizio”. Presenti anche il dirigente scolastico Mas-simo Belardinelli, del primo Circolo didat-tico, e la dirigente scolastica Paola Avorio,del secondo Circolo. Il prof Belardinelli èintervenuto sottolineando, anche a nomedella collega, quali siano i punti qualifican-ti del progetto che entrerà in vigore: essereproduttivi come agenzie educative ma an-che come aziende. Fare inoltre avere unacontinuità al progetto di vita coltivato ascuola e promuovere i valori del volonta-riato.

Eleonora Rose

eglio vedercichiaro subito” èlo slogan della

campagna di informazioneche testimonia l’adesionedell’Asl 1 Umbria al progetto“diagnosi precoce dell’uso didroghe e intervento precocesui minori”. (In foto ilmanifesto della campagna)Città di Castello è uno deicentri collaborativi aderenti alprogramma del dipartimentoPolitiche antidroga dellaPresidenza del Consiglio deiministri che si pone comeobiettivo l’individuazionetempestiva di problematicheconnesse all’uso di droghe daparte di giovani offrendo ilsupporto di personalequalificato e competente inmateria. È noto come i

M“ genitori si accorgano che ilproprio figlio assume droghesolo dopo alcuni annidall’inizio dell’uso, periodoquesto che contribuisceall’aggravarsi della situazione,sviluppando dipendenze conelevato rischio di invalidità edi morte. Il progetto consentedi individuare precocementeil comportamento assuntivoda parte di giovani,agevolando lo sviluppo dipercorsi di intervento chepossano essere risolutivi. Ilprogramma è rivolto proprio aquei genitori che nutrano undubbio del genere: su lororichiesta, con l’adesionevolontaria e informata delminore, si procede con ilcoinvolgimento di tutto ilnucleo familiare, elevando

così le possibilità di successoin termini di allontanamentodel soggetto dal consumo didroghe. L’azione improvvisatadei genitori e l’utilizzo distrumenti non accompagnatida una adeguatoaffiancamento professionale èsconsigliato e dannoso. Afronte di ciò, il dipartimentoDipendenze della Asl 1 haaderito al progetto nazionalecon strumenti di counselingmotivazionale, drug test esupporto educativo allefamiglie. Il Centro di salute diCittà di Castello (via Vasari 5)fornisce un sostegnopsicologico e offre lapossibilità di eseguire il drugtest rapido che, se dovesserisultare positivo, sarebbeseguito da indagini di secondo

livello per una valutazionediagnostica più approfonditae, se necessario, da unappropriata terapia. Gliaccertamenti vengonoeseguiti su appuntamento,gratuitamente, in manieraanonima e riservata. Perinformazioni tel. 348 4813158dal lunedì al venerdì dalle ore9 alle 13.

Sabina Ronconi

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VENERDÌ 3 MAGGIO 201320 LA VOCE Orvieto.Todi

opo l’ordinazionesacerdotale di padre Milos,la comunità cristiana di

Bolsena, il 20 aprile scorso, ha dinuovo vissuto un’altra festa inoccasione della professioneperpetua di suor Stella FelixKimaro, originaria della Tanzania esuora della congregazione del SS.Sacramento. Da molti anni suorStella vive nella comunità dellesuore a Bolsena, con le quali sidedica all’apostolato dellaparrocchia e del santuario. Lacelebrazione eucaristica è statapresieduta dal vescovo mons.Benedetto Tuzia. Erano presenti lamadre generale dellacongregazione, suor Jailde Soares, ei familiari di suor Stella, i genitori

D Felice e Cecilia, la sorella suor Mariae il fratello sacerdote padre Piero.Nell’omelia mons. Tuzia, inriferimento alla Parola proclamata,ha sottolineato lo stretto legame traGesù, il Buon Pastore, e i suoifedeli, le sue pecorelle, che loascoltano e lo seguono e che Egliconosce, dà loro la vita eterna e lidifende dal timore di perderloperché nessuno potrà strapparlidalla sua mano. Nel rito dellaprofessione religiosa, suor Stella,rispondendo alla domanda postaledalla madre generale, ha chiesto diseguire Cristo come suo Sposo nellafamiglia religiosa del Ss.Sacramento e di perseverare inquesto proposito fino alla morte.Poi vi è stata l’interrogazione con la

quale il Vescovo ha chiesto ancora asuor Stella l’impegno alla suaprofessione perpetua, mettendo alcentro della vita l’eucaristia pergiungere con la grazia dello Spiritosanto e l’aiuto della Vergine Mariaalla carità perfetta nel servizio diDio e della Chiesa. Quindi lasolenne benedizione e la consegnadell’anello, simbolo del legamenuziale come sposa dell’eterno Re,con l’impegno di custodire integrala fedeltà al suo Sposo perché laaccolga nella gioia delle nozzeeterne. Al termine dellacelebrazione, suor Stella haringraziato la comunità di Bolsenaper l’affetto che ogni giorno ledimostra e, in particolare, il sindacoPaolo Dottarelli per essere presente

BREVI

❖ AZIONE CATTOLICALe date dei campi estiviL’Azione cattolica diocesana ha pubblicato ledate dei campi estivi: campo Acr per i bambinidella prima comunione dal 27 al 30 agosto aColpetrazzo; campo Acr per ragazzi di Velementare, I e II media dal 7 al 14 luglio a SanLeo (Rm); campo giovanissimi, 14-18 anni, il 27-28 luglio a Bolsena per vivere la Gmg di Rio e dal29 luglio al 4 agosto a Sauze d’Oulx (To); campoformativo per giovani di 18-30 anni dal 4 al 10agosto a Bocca di Magra (Sp); per gli adulti dal10 al 17 agosto a Folgarida. Info: www.acorvietotodi.it.

❖ ACLIMessa del 1° maggioIl 1° maggio, festa di san Giuseppe lavoratore, leAcli di Orvieto hanno partecipato alla messa alleore 11 in duomo, vivendo così una giornatagiubilare. L’eucaristia era celebrata dal vescovomons. Tuzia alla presenza dei soci Acli e deilavoratori. Ha partecipato anche unadelegazione delle Acli di Terni.

❖ CENTRO SPERANZALa 24a CamminataDomenica 5 maggio si svolge la 24a Camminatadella speranza da Collepepe a Collazzone.L’evento è organizzato dal Centro Speranza delleAncelle dell’Amore Misericordioso di FrattaTodina. La partenza è alle ore 8.30 con labenedizione del Vescovo, l’arrivo a Collazzone èprevisto per le ore 12. Dopo il saluto delleautorità, alle ore 12.30 nella parrocchia di SanLorenzo sarà celebrata la messa, presieduta dalsuperiore generale dei Figli dell’AmoreMisericordioso, padre Aurelio Perez.

❖ TODIPremiato l’AgrarioIstituto agrario di Todi sugli scudi a livelloitaliano ed anche internazionale. Alla scuolatuderte è stato infatti assegnato, nell’ambitodella 14a conferenza Esri, il premio “Storymap2013” per l’esperienza di didattica e tecnicaagraria applicata all’azienda-fattoria annessa al“Ciuffelli”. Il premio è stato consegnato a Romanel corso di un evento che ha visto lapartecipazione di 1.500 persone, con oltre 100lavori presentati, 20 workshop tecnologici, 12sessioni utenti e 6 sessioni tematiche, iniziativevolte alla diffusione della conoscenza delterritorio attraverso le geotecnologie. L’Istitutoagrario è stato selezionato per la realizzazionedella Gis App Geocare, una innovativa mappaweb della “Cittadella agraria”. Un altro “Award” èarrivato dagli Usa, dove il portale della Esri hainserito nella homepage l’immagine di Geocare edella “Citadel Agricolture” di Todi segnalandolaquale eccellenza nella redazione di mappe web.Il premio, consegnato dal presidente di Esri ItaliaBruno Ratti, è stato ritirato dal preside MarcelloRinaldi e dal responsabile dell’azienda GilbertoSantucci. (An. Co.)

La professione perpetua di suor Stella a Bolsena

ommozione e tanta gente alfunerale di don Mario Rellini,parroco in solidum delle parrocchie

dell’unità pastorale San Venanzio, che ètornato alla casa del Padre il 23 aprile. Lacelebrazione eucaristica è stata presiedutadal vescovo Benedetto Tuzia e animatadalla schola cantorum “Santa Rita”. Eranopresenti padre Giovanni Scanavino, isacerdoti dell’Up, don Giuseppe Petrangelie don Ruggero Iorio, dai quali don Marioha sempre ricevuto insegnamenti solidi esinceri, don Jerry Kelly e don Garcia, etanti sacerdoti della Vicaria. Davanti a tuttila cognata che lo ha assistito fino allamorte e i nipoti, circondati dall’affetto deipaesani. Sulla bara, il Vangelo aperto, unmazzo di fiori e il segno sacerdotale: lastola. La messa è iniziata con il canto Eccomi le cui parole ricordano tutta la vitadi don Mario, sempre pronto e disponibileanche nella sofferenza a fare la volontà diDio. Nell’omelia il Vescovo ha ricordato imomenti toccanti della sua vita e partendodal Vangelo delle beatitudini ha detto: “Ibambini sono miti. Si deve tornarebambini per vivere la mitezza dello

C

spirito, proprio come il caro don Mario hafatto nel corso del suo serviziosacerdotale”. Al termine della messa mons. Giovanni Scanavino, che nel 10°anniversario di ordinazione sacerdotalegli aveva conferito la nomina dimonsignore, ha colloquiato con luiricordandogli i loro incontri echiedendogli di pregare “per i suoifratelli” e per tutti, poiché essendo ora tra

le braccia di Gesù sicuramentesarà ascoltato. È seguitol’intervento del sindaco Francesca Valentini, che harievocato il lavoro svolto per 38anni come impiegato nelComune di San Venanzo,mettendo in risalto il suo sensodel dovere e la dedizione al lavoro comeservizio al prossimo. All’uscita, sulpiazzale della chiesa la banda ha suonatol’inno di san Venanzio che don Mariocantava con entusiasmo e gioia perchétanto devoto al santo protettore. DonMario, nato a San Venanzo il 19 dicembre1932 da una famiglia molto cristiana, hasempre vissuto e lavorato nel suo paese eall’età di 64 anni ha realizzato il suo sognopiù bello: il sacerdozio. Ha vissutoun’intensa vita ricca di avvenimenti e dicontatti con le persone del suo paese, che

lo hanno sempre amato erispettato per la sua cordialitàe semplicità. È statopresidente dell’Azionecattolica, della Pro loco e dellabanda musicale. Ordinatopresbitero il 28 aprile 1996 damons. Grandoni nel giorno incui la Chiesa celebra lagiornata del Buon Pastore,proprio nella settimana delBuon Pastore il Signore lo hachiamato a sé. Durante la suabreve malattia, assistito

amorevolmente dai nipoti, ha dato provadi cristiana rassegnazione unendo le suesofferenze a quelle del Signore, e si èspento serenamente invocando Mariasantissima della quale era tanto devoto. Loricordiamo come sacerdote paziente,rispettoso, semplice, riservato, attento,accogliente e umile da riconoscere i suoilimiti, senza provare vergogna di chiedereaiuto o di confrontarsi con i suoiconfratelli. Grazie, don Mario, per esserestato con noi.

Gina Ubaldini

Don Mario

DIOCESI. Il “pellegrinaggio” della reliquia con frammenti dell’ostia del miracolo di Bolsena

a reliquia con i frammenti dell’o-stia consacrata del miracolo diBolsena, dal 21 al 27 aprile, ha

fatto visita alla Vicaria di San Callisto,richiamando tanti fedeli che hanno po-tuto sperimentare la grazia di questotempo giubilare. Accolta dalla comu-nità di Sismano la sera del 21, nei gior-ni successivi è stata accompagnata,nell’ordine, nella chiesa di Dunarobba,di Avigliano, di Castel dell’Aquila, diFarnetta, di Montecastrilli, di Castelto-dino, di Quadrelli e di Acquasparta. AMontecastrilli poi la visita anche al mo-nastero delle Clarisse.Tra i tanti frutti visibili dell’opera delloSpirito santo, c’è sicuramente l’avervissuto queste giornate come un’unicafamiglia, con la presenza dei fedeli nonsolo nella propria parrocchia ma an-che nelle altre; e la vita fraterna dei sa-cerdoti, don Antonio, don Piero, donAlessandro, don Lekë, don Desiré che

L

hanno condiviso i vari momenti di ognigiornata, dalla mattina alla sera (pastiinclusi). Le lodi, l’ora media, i vespri, la messa,l’adorazione eucaristica, le confessioni,la venerazione della reliquia, le solen-ni processioni con cui veniva accom-pagnata nella tappa successiva e i varialtri incontri, tutto è stato vissuto conprofondo raccoglimento e gioia. Le no-te e le parole dell’inno del Giubileo ACristo pane di vita hanno fortementerisuonato nei cuori e ci hanno aiutato

a fissare lo sguardo su Gesù eu-carestia. Quell’eucarestia che èstata anche al centro di sei in-contri proposti, di evangelizza-zione e preghiera, sui seguentitemi: “L’eucaristia, volto dellapassione e della resurrezione diCristo” (recital sulla passione diGesù, rivolto in particolare airagazzi della cresima e del do-po-cresima); “Eucaristia, an-nuncio di speranza” (liturgiadella Parola e adorazione euca-ristica con la partecipazione deicatechisti e delle aggregazionilaicali); “L’eucaristia, pietra an-golare per la famiglia” (edifi-cante testimonianza di LiaTrancanelli, moglie del servo diDio Vittorio Trancanelli, a cuierano invitate in special modole famiglie); “Eucaristia è lievi-to di carità” (liturgia della Paro-la e adorazione con la presenzadi tutti gli operatori della ca-rità); “L’eucaristia è un inno al-la bellezza” (concerto offertodalla banda musicale “E. Stella”e dal coro polifonico “Ascam” diAcquasparta diretti dal m° Mar-co Onofri); “Un’altra storia d’a-more” (spettacolo per i ragazzidel catechismo). A conclusione - non potendosi

svolgere la solenne processione euca-ristica in programma -, un’incontro dipreghiera, nella chiesa parrocchiale diAcquasparta, presieduto dal vescovoBenedetto, alla presenza di tanti fede-li, delle confraternite delle nostre par-rocchie e di quelle del Ss. Sacramentodi Sambucetole e di S. Antonio di Ame-lia. Un ringraziamento particolare ainostri sacerdoti e agli organizzatori delGiubileo che hanno pensato questa pe-regrinatio.

Michela Massaro

Tra i frutti visibili dello Spirito santo, il fatto che queste giornate siano statevissute come un’unica famiglia, con ifedeli che hanno partecipato agliincontri non solo nella propriaparrocchia ma anche nelle altre

La visita nella chiesa di Dunarobba

San Venanzo dà l’estremosaluto al caro don Mario RelliniEra sempre vissuto al paese,dove aveva lavorato comeimpiegato comunale. All’etàdi 64 anni aveva realizzato il suo sogno più bello: ilsacerdozio, in cui si è fattoamare da tutti

in questa giornata speciale, cosìcome la madre generale semprebenevola e piena di amorecristiano. La festa si è conclusa sulsagrato antistante la basilica con undolce rinfresco offerto dalle suore.

Luigi Burla

La professione di suor Stella

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prodigio. In basilica haavuto quindi inizio lacelebrazione eucaristicapresieduta dal vescovodella nostra diocesi, mons. Benedetto Tuzia.Mons. Tuzia ha brevementeripercorso la storia del luogo edella Santa cui quest’ultimo èintitolato. Si è concentrato poi inparticolare sul valore da dare aquesta giornata, che deve farriflettere i fedeli sul fatto che,pur provenendo da parrocchiedistinte, tutti apparteniamo aun’unica “grande parrocchia”,la diocesi. In questo senso, sideve riscoprire l’importanzadell’unità e della

omenica 28 aprile, aBolsena, città delmiracolo eucaristico, si è

celebrato il Giubileo dei ragazzidella prima comunione: unagiornata di riflessione e di festadedicata ai ragazzi della diocesiche quest’anno riceveranno perla prima volta l’eucarestia.“Date loro voi stessi damangiare” era il titolo di questosignificativo e partecipatoevento - organizzato dallaPastorale giovanile delladiocesi, dall’Azione cattolicaragazzi (Acr) diocesana e daigruppi scout di Orvieto e Todi -che ha visto impegnati i ragazzie i loro genitori in un vero eproprio percorso di fede. Nellamattinata, infatti, gli animatori ei catechisti hanno aiutato iragazzi, divisi ingruppi, ariflettere sui varisignificatidell’eucaristia:l’eucarestia comedono, come panedi vita eterna,come sacrificio. Sisono susseguitidiversi giochi ed attività in varieparti della città, in una festaitinerante. Al contempo, igenitori sono stati inviati ariflettere sui vari momenti dellamessa e si sono adoperati apreparare la celebrazione dellaliturgia, in programma per leore 16.30. Successivamente,tutti hanno assistito ad unarappresentazione sui vari

D

momenti della vita di Gesù: si ètrattato di un’attività interattiva,perché i bambini sono statichiamati a trovare il senso e leparole chiave delle scenerappresentate. Nel pomeriggio,bambini, genitori ed animatorihanno preso parte allaprocessione con cui la reliquiadel miracolo di Bolsena (che inquesto periodo sta visitando le

collaborazione: ogni evento ericorrenza in ogni parte delladiocesi riguarda tutti da vicino,e ognuno è chiamato aprenderne parte, ad esserepresente quando possibile. Labella ed intensa giornata èterminata con una merenda disaluto offerta dallacalorosissima cittadinanzabolsenese.

Margherita Idolatri

Vicarie e le parrocchie delladiocesi) è stata accompagnatadalla chiesa del Ss. Salvatore aBolsena alla basilica di SantaCristina. Alla Vicaria di SantaCristina vergine e martire,comprendente anche leparrocchie di Bolsena, lareliquia con i frammentidell’ostia consacrata del famosomiracolo è stata consegnata lasera di sabato 27, conclusa la peregrinatio nella Vicaria di SanCallisto. Così la reliquia(ordinariamente conservata nelduomo di Orvieto sotto ilreliquiario dove è esposto ilCorporale) è tornata nella cittàin cui 750 anni fa avvenne il

VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

BOLSENA

I catechisti hanno aiutato i ragazzi a riflettere sui varisignificati dell’eucaristia: comedono, come pane di vita eterna,come sacrificio

GIUBILEO DELLA FAMIGLIA

Storia e spirito dei Giubileida Celestino V fino a oggi

erza tappa di avvicina-mento al Giubileo dellafamiglia organizzata dal-

l’ufficio diocesano per la Pasto-rale familiare. Don AntonioCardarelli ha tenuto domeni-ca 28 a Montesanto, sul tema“Il Giubileo nella storia, la sto-ria del Giubileo eucaristico”,quella che ai presenti è sem-

T brata una vera lectio magistra-lis. Ha parlato del Giubileo co-me di un grande evento reli-gioso, anno di riconciliazione,di perdono, anno di remissionedei peccati e delle pene, di con-versione e di speranza. È l’an-no del Cristo portatore di gra-zia e di vita. È seguito poi unattento excursus storico par-

tendo dalla “perdonanza” diCelestino V, proseguendo conil primo Giubileo del 1300 diBonifacio VIII, fino ai nostrigiorni con particolare attenzio-ne ai Giubilei del secolo scorso,i quali hanno avuto una parti-colare impronta missionariamirata all’evangelizzazione edalla nuova evangelizzazionedel mondo intero, ma special-mente della civiltà europea.L’ultima parte è stata dedicataal Giubileo eucaristico, distraordinaria durata di due an-ni, concesso alla nostra dioce-si.È certamente un “tempo favo-revole”, due anni di grazia, cheil Signore sta concedendo allaChiesa intera, ma specialmen-te alla Chiesa di Orvieto-Todi,perché percorra questa via pri-vilegiata per riscoprire, attra-verso l’evangelizzazione, la fe-de e la riconciliazione, non so-lo con Dio, ma anche con i fra-telli, dopo un doloroso periododi lacerazione e di divisione.L’ufficio della Pastorale fami-liare a settembre proporrà al-tre iniziative per tutte le fami-glie della diocesi.

Maria Teresa e Ivano

l Giubileo eucaristico, concesso alla diocesi per gli anni2013 e 2014, sta richiamando moltissimi visitatori,fedeli, turisti a Bolsena ed Orvieto, città ove sono

accaduti gli eventi storici di cui celebriamo il 750°anniversario: il miracolo eucaristico (Bolsena, 1263) e lapromulgazione della bolla Transiturus (Orvieto, 1264). Perquanto riguarda Orvieto, dalla segreteria del Giubileosappiamo che, anche se i mesi invernali sono statipenalizzati dal freddo, c’è stata comunque una buonaaffluenza: a gennaio sono arrivati circa 10 americani, 40cittadini di Salerno e 30 della Corea del Sud. Nel mese difebbraio, 50 da Napoli, moltissimi polacchi e circa 100dalla Repubblica Ceca. A marzo l’afflusso è aumentato, con200 persone da Roma, 150 da Terni, 200 da Nettuno e 150da Latina. Aprile è stato il mese di maggiori visite, conquasi 400 persone da Roma, 30 da Torino, circa 50 daPerugia, 100 da Anzio. Il giorno che ha registrato piùpartecipazione è stato il 25 aprile, anche con moltissimeprenotazioni.

M. I.

I

❖ CANALICCHIOLa super-fiaccolata

Canalicchio, centro pastorale dellaparrocchia di Casalalta, il 1° maggio vive unatradizione antichissima: in onore dei santipatroni Filippo e Giacomo e sant’Atanasio sisvolge una fiaccolata con grossi tronchi dipino che sono accesi e portati a spalla finoalla chiesa di San Fortunato, distante 700metri dall’abitato. Il castello di Canalicchio èsorto tra il X-XI secolo intorno al monasterodi San Fortunato. La tradizione del 1°maggio è sicuramente una cerimoniapropiziatrice per la fecondità dei campi.

❖ MASSA MARTANAMaratona della fede

Il 5 maggio la parrocchia di Massa Martana sireca in pellegrinaggio al santuario della Madonnadel Fosco. Una tradizione istituita verso la finedel 1700 dal beato Leopoldo da Gaiche,francescano e instancabile evangelizzatoreattraverso le missioni popolari. I fedeli siradunano alle ore 6.30 e percorrono a piedi 14km fino al santuario, portando 7 statue grandi e3 piccole. All’arrivo si celebra la messa, poi segueil pranzo, alle ore 15 la preghiera del rosario e ilritorno sempre a piedi, per un totale di 28 km,una vera e propria maratona della fede.

❖ CASTEL VISCARDODoppia solennità

La parrocchia di Castel Viscardo celebrala festa del ritrovamento della Croce il 3maggio. Il 1° maggio riceve la visita dellareliquia del miracolo di Bolsena, venerdì3 alle ore 11 il Vescovo celebra la messae presiede la successiva processione. Laparrocchia di Viceno, invece, il 2 maggioha la visita della reliquia del miracolo diBolsena; sabato 4 il Vescovo è presenteper il triduo in onore del patrono alleore 18, mentre domenica 5 la comunitàfesteggia il patrono san Nicola.

❖ BOLSENAIncontri su storia e cultura

Quattro incontri per il ciclo di conferenze (finanziato dallaProvincia di Viterbo e organizzato dal Museo del lago di Bolsena)che si tiene a Bolsena, presso l’auditorium comunale in piazzaMatteotti. Relatrice del primo incontro, svoltosi il 20 aprile su“Simposio e banchetto tra gli aristocratici etruschi”, era la dott.ssaFrancesca Ceci. Sabato 27 invece Pietro Tamburini ha tenutol’incontro su “La ceramica degli Etruschi”. Prossimi appuntamenti,sempre alle ore 16.30: sabato 4 maggio lo storico Luca Pesanteillustrerà il tema “Amorosi colpevoli. Sesso, scandali e violenze inuna comunità rurale del Settecento”; sabato 11 maggio la storicadell’arte Valentina Berneschi parlerà di “Stregoneria, alchimia,farmacia tra Medioevo ed età moderna”.

Il tema del Grestestate è alle porte e in molteparrocchie, appena si chiudono

le scuole, inizia il Grest. La Pastoralegiovanile della diocesi ha organizzatoper domenica 5 maggio, nella casadiocesana di Spagliagrano, un incontroper nuovi e vecchi animatori dei Grest.In collaborazione con l’Anspi, è statoadottato il sussidio preparato daquest’associazione che si occupa dioratori; tema dell’anno è FantaSì.L’attività sarà presentata in trescansioni: Fantabans, Fantagames,Fantasia a fantàsia. L’incontro si svolgedalle ore 16.30 alle ore 21.30; alle ore20 si cena al sacco ma il primo piatto èofferto a tutti. Possono partecipareragazzi dai 14 anni in poi. È l’occasioneper formare nuovi animatori, cosìnecessari per l’apostolato tra i ragazzi ei bambini, ma anche far sperimentareai ragazzi più grandi l’impegno nelservizio ai più piccoli. La “vigna delSignore” ha sempre bisogno di operaiche la coltivino con generosità ealtruismo come Gesù ci ha insegnato.

’L

Da tuttoil mondoin visitaa Orvieto

DIOCESI. Giubileo eucaristico

Un momento del Giubileo deiragazzi della prima comunione

Il Giubileo dei ragazzi della primacomunione

Il duomo di Orvieto

A sin.don Antonio Cardarelli insieme a don Sargeni

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

BREVI

❖ TERNILavori al parco di CardetoHa preso il via la riqualificazione del parco diCardeto, area che è interessata da un profondoprogetto di valorizzazione e rilancio. Unintervento di un milione e 800 mila euro che ilComune di Terni è riuscito ad assicurare tramiteuna convenzione venticinquennale con unprivato. L’intervento richiede lavori per quasi unanno, per l’esattezza 270 giorni, che vedranno, ingran parte, la chiusura del parco per consentire ilavori nella massima sicurezza. Sarà realizzataun’area “giardino fiorito” a ridosso del campo dicalcetto; poi irrigazione in zone a verde pregiatoper oltre il 20% della superficie, riqualificazionedel laghetto con l’eliminazione dell’isolacentrale e della recinzione, riqualificazione dellesponde ed inserimento di nuova vegetazione erealizzazione di un ponticello in legno e acciaio.Si prevede l’adeguamento e ripristino del campodi calcetto esistente con la possibilità disistemare gradinate mobili temporanee per ilpubblico, la manutenzione dei campi da tennisin terra rossa e la realizzazione di una coperturacon struttura fissa in acciaio.

❖ IMPRESEI dati di MovimpreseTiene il numero delle imprese registrate allaCamera di commercio di Terni. Al primotrimestre 2013 risultano iscritte 21.861 unità;rispetto allo stesso periodo di un anno fa, sonosostanzialmente in linea (21.852). Il 2013,secondo la rilevazione, si apre tuttavia con unbilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni (-179). Il settore più colpito è quello delcommercio all’ingrosso e al dettaglio. Il primotrimestre dell’anno ha segnato la fine per 168attività a fronte di 68 “nuove nate”. La quasitotalità sono ditte individuali, scarsamentestrutturate, sia tra le cessate che le iscritte.L’industria “in senso stretto” registra 17 iscrizionia fronte di 74 cessazioni, segue l’edilizia con 55iscrizioni e 112 cessazioni. Saldo con il segnomeno anche per il comparto agricolo (-50) che afronte di 25 nuove aziende iscritte tra gennaio emarzo, ne registra la chiusura di 75. Dal 2008 al31 dicembre 2012 risultano in aumento costanteil numero della cambiali e degli assegniprotestati.

❖ AMELIAPer le imprese giovaniliIl Comune di Amelia ha indetto un avvisopubblico per supportare nuove iniziativeimprenditoriali giovanili; questi progetti di co-working intendono coinvolgere i/le giovani delterritorio comunale interessati/e alla creazionedi nuove attività imprenditoriali, sostenendol’opportunità di collaborazione e partecipazionereciproca. Il Comune offre la possibilità diusufruire gratuitamente di uffici e di una salariunione per giovani professionisti/e che lavorinoallo start up di una piccola impresa e/o dirispondere attraverso il lavoro collettivo dellediverse professionalità ai vari bandi regionali,europei, provinciali. Possono presentaredomanda a questo tutti i giovani residenti nelComune di Amelia che siano maggiorenni e nonabbiano compiuto i 35 anni di età.

❖ MOSTRALe foto di Enrico Valentini“Presenze. Gli scatti di Enrico Valentini (1959-2012)” è la mostra fotografica ospitata di palazzoMontani Leoni, in corso Tacito. Un omaggio dellafondazione Carit e del centro di cultura ‘Il Punto’al fotografo e reporter Enrico Valentini, cheraccoglie alcune fra le testimonianze più belle esignificative, scelte in oltre 50 anni di carriera.L’esposizione resterà aperta fino al 2 giugno,ogni sabato e domenica, dalle 11 alle 13 e dalle17 alle 19. I contenuti sono stati curati dallostesso Valentini, da Domenico Cialfi e GiuseppePennacchia che hanno compiuto un’accuratascelta all’interno di un vastissimo archiviofotografico di oltre 210 mila scatti, riconosciuto‘di interesse storico’ dalla Soprintendenzaarchivistica dell’Umbria. La bellezza delleimmagini e i soggetti rappresentatidocumentano oltre cinquant’anni di vita sociale,politica e culturale dell’Umbria. Dal ‘jet-set’internazionale negli anni d’oro del Festival deiDue mondi, alle visite in Umbria dei personaggipiù illustri della politica, del mondo religioso edella cultura.

Beaulieu assorbe il settore “fiocco”.Ancora in attesa di acquirenti il settore “filo”.Mentre restanoaperti i frontiBasell e Ast

La Meraklon diventa belga

ualcosa si muove per ilpolo chimico ternano.La vendita della Me-

raklon ha trovato una positivaconclusione per il settore del “fiocco”, acquistato dai belgidel gruppo internazionaleBeaulieu, che, nella selezioneper bando, hanno presentatoun business plan in cui s’impe-gnano alla prosecuzione delleattività sottoscritte dall’offerente, conte-nente le finalità imprenditoriali dell’ac-quisizione, i programmi operativi, le pre-visioni di sviluppo dell’occupazione, conl’indicazione dell’ammontare e della tem-pistica degli investimenti previsti. Nei giorni scorsi la prima visita dei belginell’azienda per acquisire la documenta-zione necessaria per arrivare alla firmadefinitiva del contratto nelle prossime set-timane. I belgi si sono impegnati in un pia-no di investimenti mirati per circa 15 mi-lioni di euro sugli impianti esistenti e sul-l’installazione di una nuova linea di pro-duzione, con l’impiego degli attuali di-pendenti e probabilmente l’incremento diuna decina di nuovi assunti. Resta invece al palo il settore del “filo”,per il quale la Beaulieu non ha interesse.

Q

Dunque uno spezzettamento anche inquesto caso. Per il filo si parla di un inte-ressamento da parte della cordata terna-na capitanata da Polpetta insieme a An-suinie Contessa, International FibresGroup. In questo caso si è ancora a delletrattative iniziali. Per la Basell, invece gli ultimi incontri alministero dello Sviluppo economico nonhanno prodotto risultati. Si rimane fermisulle questioni della vendita dell’area diproprietà della multinazionale americanaBasell che, come in passato, non si è mo-strata troppo collaborativa, sia per quan-to riguarda le reali intenzioni di vendita,sia sulla cifra che sulla valutazione dellabonifica dell’area. È stato per questo ri-chiesta la sottoscrizione di protocollo chedefinisca volontà di vendita e di acquisto

tra le parti, rinviando la parte economicae relativa contabilità nel momento in cuisi avranno gli importi esatti della bonifica.Dalla chimica all’acciaio. Per l’Acciaispeciali Terni si profila uno slittamentorispetto alla data del 7 maggio, fissata co-me termine per determinare la definizio-ne ultima della vendita. Due sono le of-ferte vincolanti presentate: quella di Ape-ram-Arvedi-Marcegaglia e il fondo UsaApollo, e quella non vincolante, della ci-nese Tsingshan, per la quale è da capire lareale ammissibilità alla fase finale delletrattative. Tutto è rinviato a Bruxelles, do-ve la settimana prossima si terrà un in-contro tra la Commissione antitrust, Ou-tokumpu ed altri operatori europei del set-tore.

E. L.

ISTITUTO LEONINO. Intesa con la Coldiretti per diffondere l’educazione alimentareducazione alimentare dellegiovani generazioni,valorizzazione del consumo di cibi

locali, della loro qualità, e del legamecon il territorio sono gli obiettivi delprogetto “Dalla terra, il benessere delfuturo”, grazie al quale si è giunti ad unprotocollo d’intesa, da sviluppare in treanni, sottoscritto dalla Coldiretti Terni edall’istituto Leonino di Terni. Unprogetto per avvicinare sempre di più ilmondo agricolo e la scuola per farcomprendere l’importanza e la

E strategicità che assume una buonaalimentazione basata su sicurezza equalità del cibo. “Come Coldiretti -spiega il presidente Massimo Manni - cibattiamo da anni per la tracciabilità,qualità e territorialità delle produzioniagricole, importanti, oltre che per lanostra salute, anche per l’economia deinostri territori. Sensibilizzare i giovani aivalori della sana alimentazione, dellatutela ambientale e dello svilupposostenibile del territorio”. Tenuto contodel nuovo appeal che il settore primario

è tornato ad esercitare negli ultimi anni,“è importante consumare cibi sicuri e diqualità - ricorda don Gianni Colasanti,dirigente scolastico dell’istituto Leonino- e mostrare direttamente ai ragazzi, conapposite visite guidate presso le aziendee le fattorie didattiche Coldiretti, cosìcome nei Mercati di Campagna amica,quanto quotidianamente gliimprenditori agricoli stanno facendo”. Ibambini delle scuole contribuiranno inprima persona alla manutenzione di unvero e proprio orto realizzato presso lascuola, dove poter scoprire, oltre al“saper fare” necessario a un bravoagricoltore, anche la stagionalità e laqualità dei prodotti agricoli.Istituto Leonino

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

Confindustria. Workshop sui servizi energetici

L’elettricità di domaniNarni Sotterranea

Stanze segrete...ma ora agibili

arni Sotterranea si appresta afesteggiare il patrono sanGiovenale con una serie di

appuntamenti durante le iniziative dellacorsa all’Anello. Il Gal ternano ha co-finanziato i lavori di pavimentazione dellesegrete stanze del convento di SantaMaria Maggiore. La nuovapavimentazione faciliterà l’accesso agliambienti ipogei soprattutto ai portatori dihandicap, che si vedono sempre piùspesso vietare l’ingresso a complessiculturali per barriere architettonichetarde ad essere abbattute. “Il primopensiero è andato alle persone menofortunate - dice Roberto Nini - affinchépossano anche loro poter godere dellabellezza dei beni culturali italiani”.L’inaugurazione dei lavori avrà luogo il 4maggio, alle 10.30, presso i locali diNarni Sotterranea, alla presenza delleautorità della città di Narni, della RegioneUmbria, della Soprintendenza e del Galternano. Nella rosa di appuntamentianche incontri dedicati alla speleologia:la Subterranea, una costola del gruppospeleologico Utec di Narni.

Nl settore elettrico e i servizienergetici a rete nell’areaternana”: di questo si è di-

scusso, su iniziativa della sezioneEnergia di Confindustria, nel work-shop organizzato presso il circolo “IlDrago” di Terni. Il presidente Stefa-no Neri ha indicato come tale setto-re rappresenti ormai il secondo ba-cino per numero di imprese e per ad-detti “ed è probabilmente tra i pochicomparti produttivi che, nonostantele grandissime difficoltà di contestoche affliggono le aziende, presentapotenzialità di crescita anche nelbreve periodo, a condizione che ven-gano rimossi i vincoli più penaliz-zanti quali l’assenza di un quadroregolatore certo e la ormai cronicacarenza di mezzi finanziari. Altret-tanto necessario appare l’evoluzionedei modelli di governance societariadi molte piccole e medie imprese,ancora incentrate sul paradigma del-l’azienda familiare”. Francesco Fattibene dell’Enel haspiegato i vantaggi dell’adozione diun sistema evoluto per la pianifica-

I“ zione dell’architettura della rete edell’innovazione dei centri di condu-zione attraverso sistemi di telecon-trollo, automazione e telegestione. Paolo Ricci di TerniEnergia ha in-vece approfondito l’argomento dellereti riguardo alle linee di trasmissio-ne, distinguendo tra reti ad alta emedio-bassa tensione. Da questa di-samina è emerso come ci sarebbespazio per importanti interventi dirazionalizzazione, potenzialmenteestendibili fino all’abbattimento dioltre 10 km di linee ad alta tensione,non più utilizzate, con evidenti effet-ti benefici anche dal punto vista am-bientale. Piero Sechi di Umbria Energy ha ri-percorso la situazione determinatasiin Europa, laddove sul lato dell’of-ferta si è verificata una maggiore di-sponibilità di gas mentre sul lato del-la domanda si è verificata una con-trazione dovuta ai minori consumi,alla maggiore disponibilità di carbo-ne a basso prezzo e all’incrementodi energia da fonti rinnovabili.

Claudia Sensi

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Amelia a Civitavecchia per festeggiare santa Fermina

VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

BREVI

❖ PAPA FRANCESCOIncontro con il vaticanista“Francesco... è tornato Papa Giovanni? Lo shockdi un Pontefice che arriva dalla fine del mondo”è il tema dell’incontro-dibattito organizzatodalla parrocchia di San Cristoforo per martedì 7maggio alle ore 18 con la partecipazione delvaticanista Andrea Tornielli, autore del libro Jorge Mario Bergoglio / Francesco. La vita, le idee,le parole del Papa che cambierà la Chiesa (ed.Piemme). Papa Bergoglio ha scelto un nome chemai nella storia un Papa aveva osato imporsi e siè imposto all’attenzione del mondo scardinandoi protocolli e infondendo al proprio stileumanità, semplicità e speciale attenzione neiconfronti dei non credenti. Un uomo di Dio,figlio di immigrati, mite e cordiale, che ha fattodella radicalità evangelica e del messaggio dellamisericordia i pilastri della sua azione pastorale.C’è simpatia nella gente verso il nuovo Papa. Aimeno giovani ricorda Giovanni XXIII, diventatopontefice a quasi 77 anni, la stessa età che avevaAngelo Roncalli quando venne eletto. Inun’intervista rilasciata proprio a Tornielli, ilcard. Bergoglio aveva indicatonell’autoreferenzialità, nella vanità e nelcarrierismo i mali più gravi della Chiesa. L’iniziodel suo pontificato fa presagire un nuovocammino, quello di una Chiesa missionaria evicina alla gente.

❖ PORCHIANOGiubileo eucaristicoVenerdì 10 maggio a Porchiano del Monte saràsolennemente celebrata la ricorrenza delGubileo eucaristico con l’indulgenza plenaria.Nel paese dell’Amerino, nella chiesaparrocchiale di San Simeone, è infatti conservatauna delle cinque pietre bagnate dal sangue delmiracolo eucaristico di Bolsena. Le celebrazioniavranno inizio alle ore 17 nella chiesa di SantaCristina con la messa e a seguire la processionecon la statua della Santa dalla chiesa al centrodel paese. Giovedì 9 maggio nella chiesaparrocchiale si terrà il convegno “I miracolieucaristici” con l’intervento di mons. SandroBigi, vicario della zona pastorale di Amelia.

❖ RIFUGIATIIl progetto Nansen“Nansen: percorsi di integrazione socio-economica’ è l’iniziativa (che può contare sullapartnership dei Comuni di Perugia, Terni, Todi,Marsciano, Amelia, Foligno, Narni e Spoleto,associazione San Martino di Terni, Arcisolidarietà “Ora d’aria” di Perugia) che ha comeobiettivo generale quello di promuovere unpiano regionale di interventi per favorirel’integrazione socio-economica dei rifugiati.Nello specifico, vuole qualificare il sistemarelazionale di rete a livello territoriale e deiservizi per dare effettività ai diritti sociali,migliorare i percorsi di autonomia delle personeaccolte, valorizzarne le competenze, accrescerela consapevolezza delle proprie capacità,favorire un positivo inserimento sociale.

melia e Civitavecchia unite anco-ra una volta sotto il nome di santaFermina. In occasione della gior-

nata della santa patrona di entrambe lecittà, il 28 aprile il corteo storico di Ame-lia si è recato nella città portuale del La-zio. Il culmine della celebrazione è stata latradizionale e solenne processione incittà e in porto. La statua e le reliquiedella Santa vengono imbarcate su un ri-morchiatore che, tra il festoso suono del-le sirene di tutti i natanti alla fonda, per-corre l’intero porto per la benedizionedel mare, e il lancio di una corona d’al-loro in onore e ricordo di tutti i naviganticaduti. Santa Fermina è patrona di Civi-tavecchia in quanto in questa città compìun miracolo: una violenta tempesta in-furiò in mare su alcune imbarcazioni; latempesta venne placata dall’intervento

A miracoloso della vergine Fermina, chesalvò la vita ai naviganti. La Santa, a seguito di questo miracolo,sostò per un periodo in una grotta delporto, sulla quale è stato successiva-mente costruito il Forte Michelangelo.A guidare la delegazione amerina, cheha partecipato alla celebrazione, è statoil presidente dell’ente Palio dei Colombi,Carlo Paolocci, che per l’occasione haconferito il titolo di socio ad honorem a Carlo De Paolis, presidente del comita-to festeggiamenti Santa Fermina di Ci-vitavecchia. La delegazione che ha partecipato allarievocazione per la Santa era compostada una rappresentanza del Palio dei Co-lombi (con 150 figuranti), dagli sbandie-ratori, gruppi musici e dai balestrieri.“Unire religione e storia - afferma Pao-locci -, dando il giusto ruolo ad entram-

be, è stata una formula vincente, che og-gi si è ramificata in tante attività asso-ciative rievocative, culturali e folclori-stiche”.

Benedetta Rinaldi

ell’ambito del cammino di iniziazionecristiana, la comunità diocesana è statachiamata a riflettere sulla cresima (o

confermazione), indicata usualmente comesacramento della maturità cristiana, legata all’etàanagrafica di inizio dell’adolescenza. La riflessione ciha condotto a definire la cresima piuttosto comesacramento strettamente connesso al battesimo,perfezionando il pieno inserimento nel Corpo diCristo che è la Chiesa, tanto che alcuni sostengonoche alla prima comunione si dovrebbe accedere dopoaver ricevuto tutte e due i sacramenti, diversamenteda come si è fatto finora, cioè battesimo alla nascita,prima comunione tra gli 8-10 anni, la cresima a 12-13anni. Per quel che mi riguarda, ho ricevuto cresima ecomunione a 7 anni nello stesso giorno nella miaCalabria, “... anta” anni fa. Nel Consiglio pastoralediocesano questa problematica non è stataapprofondita né tanto meno conclusa. Con mons.

N

Paglia si è introdotta una novità: le cresime sisarebbero celebrate tutte nelle tre cattedrali delladiocesi a Terni, Narni ed Amelia, e non più nellesingole parrocchie, per dare un segno visibiledell’appartenenza alla Chiesa diocesana radunataintorno al Vescovo. Un segno forte pedagogico persuperare la mentalità campanilistica dellaparrocchia. “Chiesa locale” è la diocesi, le parrocchiesono porzioni della diocesi; i vescovi, posti dalloSpirito santo, succedono agli apostoli e hanno lamissione di perpetuare l’opera di Cristo; i parrocisono collaboratori del vescovo, dal quale è loroaffidata una porzione territoriale della diocesi.Ministro ordinario della cresima è il vescovo: riceverlanella cattedrale rafforza la consapevolezza dell’essere“Chiesa” nella diocesi. L’unità vera delle parrocchiecon il loro vescovo non è teoria ma deve essere realtàvissuta. E di ciò ha oggi fortemente bisogno la nuovaevangelizzazione nella quale siamo fortementeimpegnati. Occorre perciò fare in modo che questaesigenza reale sia vissuta concretamente e non soloaffermata in teoria, anche se si è tornato a celebraresingolarmente la cresima in ogni singola parrocchia.

Nicola Molè

Tempo di cresime... ma tanto lavororesta da fare nella nostra diocesi

Santa Fermina

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 23

SANTA MARIADELL’ORO. L’edizione2013 della Festa dellamaternità, ed eventicollegati

L’amore che dà vita

a maternità come dono erispetto della vita, comecompletamento della per-

sonalità femminile ma soprat-tutto come responsabilità geni-toriale. Valori universali che so-no i cardini della Festa dellamaternità, promossa dall’asso-ciazione morale e culturale “Fe-sta della maternità” e dalla par-rocchia di Santa Maria dell’Oro. La festa, che sarà celebrata do-menica 12 maggio alle ore10.30 al santuario di Santa Ma-ria dell’Oro, è dedicata in parti-colare alle mamme e alle ge-stanti, ma vuol far rivivere a tut-ti una esperienza di fede e dicristianesimo attivo nel soste-gno del perpetrarsi della vita inun atmosfera coinvolgente diamore, tenerezza, felicità e soli-darietà. “Festeggiare la maternità - spie-ga Francesca Gardenghi, unadelle promotrici dell’evento - si-gnifica soprattutto meditare suun atto di amore, quello di darevita all’essere umano. La ma-ternità viene esaltata soprattut-to nella sua spiritualità, affinchécontribuisca a modificare l’e-goismo e l’aridità con cui si èabituati a vivere, dando testi-monianza, non solo del credoreligioso, ma anche di maturitàcivile. La maternità, la vita, l’a-more, la famiglia sono doni ce-lesti e pilastri di valori dei qua-li l’umanità non può fare a me-no. Meritano onore, rispetto edifesa perché regni sovrana edovunque amicizia e fratellan-

L

za”. La Festa della maternità, istitui-ta dal dott. Remo Valigi nel 1993,è un inno di devozione e di ri-spetto alla vita nascente e all’a-more, dei quali la gestante è ar-monia e tempio. A distanza ditempo, la Festa della maternitàvede crescere i consensi, allar-ga i suoi orizzonti aiutando con-cretamente mamme in diffi-coltà e sostenendo con la vici-nanza solidale dei membri del-l’associazione tante gestanti incrisi, famiglie e mamme sole. La festa sarà preceduta giovedì 9 maggio alle ore 16.30 a palaz-zo Gazzoli dal concerto anima-to dagli studenti dell’istituto

musicale Angeloni, dello scien-tifico Donatelli, del classico Ta-cito e dell’istituto Leonino. Sabato 11 maggio alle ore 9.30a palazzo Gazzoli si terrà la ta-vola rotonda “Il coraggio di farefamiglia”, testimonianza di ge-nitori ed esperti, coordinata daFausto Dominici e FrancescaGardenghi. Saranno premiati ivincitori del concorso per lescuole medie e superiori di Ter-ni, Narni, Amelia, Spoleto. La celebrazione religiosa siterrà presso il santuario di Col-le dell’Oro con una benedizio-ne particolare a gestanti emamme.

E. L.

La festa vera e propriasarà preceduta il 9maggio dal concertoanimato daglistudenti degli istitutiAngeloni, Donatelli,Tacito e Leonino. L’11 maggio la tavolarotonda “Il coraggiodi fare famiglia”, contestimonianze digenitori ed esperti

INCONTRI IN DIOCESIVENERDÌ 3 MAGGIO, ore 10.30, Narni,

cattedrale, celebrazione del solennepontificale per la festa di san Giovanale,patrono di Narni, presieduta dal vescovoErnesto Vecchi. Seguirà processione per lacittà.

SABATO 4, ore 18.45, Narni, cattedrale, concerto“Una piccola musica notturna... dal Baroccoall’Opera, passando per Mozart”dell’orchestra “L’Armonica Temperanza”diretta dal maestro Lorenzo Porzio.

GIOVEDÌ 9, ore 17.30 librerie Paoline, incontroper i bambini “Ti racconto una favola”.

GIOVEDÌ 9, ore 11.30, Narni, riunione dellaVicaria con la presenza del vescovo ErnestoVecchi. Ore 17.30, Terni, cenacolo San Marco,“Symbolum Riscoprire il Credo” incontrodedicato a “La remissione dei peccati”, a curadi don Piergiorgio Brodoloni.

VENERDÌ 10, ore 21, Terni palazzo Gazzoli, ilgruppo Kralica Mira di Vittorio Gabassipresenta il nuovo cd “Sorriso”; sarà presenteClaudia Koll.

DOMENICA 12, ore 16, Terni, parrocchiaSant’Antonio, incontro per divorziati eseparati.

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

BREVI

❖ BASILICA INFERIORELo stemma del PapaLo stemma del nuovo Papa, opera del piùanziano frate del Sacro Convento (il bulgaropadre Vladimiro Penev), è stato collocato nelprotiro della basilica inferiore di Assisi asottolineare lo stretto rapporto del PapaFrancesco con la terra francescana. Il religioso,nella sua feconda longevità, era stato autoredegli stemmi di quattro predecessori del SantoPadre: Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni PaoloII e Benedetto XVI. (P. D. G.)

❖ ARMENZANOIl 25° di Renzo RosatiLa comunità di Armenzano nella giornata didomenica 21 aprile si è raccolta dinnanzi allastele che ricorda il concittadino Renzo Rosati,vice brigadiere dell’Arma dei carabinieribarbaramente ucciso nel 1988 durante unturno di servizio in pattugliamento aCastelmadama. Presenti alla cerimonia lamadre Ada e il fratello Omero che, a distanzadi 25 anni dal luttuoso evento, custodiscono lamedaglia d’oro attribuita al loro valorosocongiunto e hanno ricevuto il fraternoabbraccio del generale Franco Caldari, delcapitano Marco Sivori, comandante laCompagnia di Assisi, e del presidente dellalocale Pro loco Guerrino Bertoldi. (P. D. G.)

❖ CITTADINANZAOnoraria a Simon PerezNella giornata del 1° maggio era presente inAssisi il presidente dello Stato di Israele SimonPerez per ricevere il titolo di “Cittadinoonorario per la pace” istituito dalla SeraphicaCivitas per riconoscere annualmente i meriti dicoloro che nel mondo si prodigano perassicurare all’umanità il bene prezioso dellapace. Lo statista israeliano aveva ricevuto nel1994 il Nobel per la pace per suo ruolo diprotagonista, insieme a Yasser Arafat, degliaccordi di Oslo (13 settembre 1993) chetentarono di porre fine al conflitto con ilpopolo palestinese creando le basi di unapacifica convivenza che ancora oggi rimanepiù una legittima aspirazione che non unarealtà vissuta. (P. D. G.)

❖ ARCHEOLOGIARiecco gli antichi UmbriRisalgono al VI secolo a.C. le tombe di formacircolare (circa una quarantina) rilevatemediante aerofotografia nella Valle umbranord, tra Ponte San Giovanni e Foligno,inequivocabili vestigia dell’antico popoloumbro, ancora avvolto dai misteri di una storiaremota ed in larga parte ancora inesplorata. Aconferma di precedenti segnalazioni, rimasteinascoltate dalle autorità competenti, ètornato sull’argomento l’avvocato MarioTedesco, past president del Lion’s club di Assisied attuale presidente dell’associazioneculturale “Arnaldo Fortini” fortementedeterminata a valorizzare le cospicueemergenze storiche ed artistiche del territorio.Alcune tombe individuate nella pianuraantistante la città serafica non sembranosaccheggiate e, quindi, potrebbero svelarealcuni segreti dei remoti progenitori. (Pio deGiuli)

❖ CALENDIMAGGIOIniziative rotarianeNella serata di sabato 27 aprile i soci delRotary club hanno potuto usufruire di unviaggio letterario-musicale guidato da PinoMenzolini, affermata risorsa autoctona delTeatro di Assisi (voce recitante) e dal maestroliutaio folignate Luca Piccioni (canto estrumenti antichi). Il duo ha spaziato dallalirica petrarchesca “Zefiro torna”, evocatrice diantiche storie d’amore quali il mito classico diProgne e Filomena, per giungere a più recenticomposizioni - “Declamando m’en vo e d’amorcantando” - che hanno fatto del Calendimaggiodi Assisi un evento di alto valore artisticoispirato dal fascino della primavera cheirrompe nella vita degli esseri umani portandogioia e letizia. Ricordiamo che quest’anno latradizionale sfida tra la Magnifica Parte deSotto e la Nobilissima Parte de Sopra è inprogramma dal 2 al 4 maggio. (P. D. G.)

Assisi. Intervistaall’assessore di settore, Francesco Mignani

Progetti per il mondo dello sport

a pratica dell’attività sportivarappresenta, secondo l’età, unelemento di crescita, di educa-

zione, igiene, salute, prevenzione e cura.Non si può prescindere poi dal contribu-to che tale attività può dare allerelazioni sociali e alla sua valen-za nel campo occupazionale” di-chiara l’assessore allo sport edistruzione del Comune di Assisi Francesco Mignani, dando inizioal colloquio.

È possibile una più incisiva inte-grazione tra scuola e sport?“Esige una riflessione complessa. Mi li-mito soltanto a precisare che circa 1.000dei nostri studenti hanno partecipato alprogetto educativo sul corretto uso delcorpo”. Gli istituti scolastici dispongono di spa-zi e attrezzature adeguate?“Ogni istituto comprensivo dispone di al-meno una palestra, mentre siamo un po’in sofferenza con alcuni plessi delle pri-marie. L’Amministrazione comunale staprovvedendo al Piano regolatore scolasti-co, utile per pianificare anche interventidi edilizia con attenzione allo sport e alladisponibilità di maggiori aree verdi”. Quali sport risultano più praticati nelnostro Comune?“Naturalmente il calcio, ma il basket e lapallavolo seguono di misura. Molteplici

L“

società sportive operano inambito territoriale, dal pattinaggio al-

la danza, dal tiro con l’arco alla pesca, pernon parlare degli sport classici”. Che dire del Centro federale di pugila-to?“Fiore all’occhiello dello sport italiano evanto della città che lo ospita. Grazie almaestro Franco Falcinelli e ai suoi colla-boratori, è un centro di enormi potenzia-lità che si svilupperanno sempre presso S.Maria degli Angeli con la nascita del Mu-seo del pugilato e dell’Accademia inter-nazionale di boxe”. Podisti e ciclisti sembrano penalizzatidalla scarsità di piste...“È una questione culturale e di disponi-bilità finanziaria. Siamo in ritardo, ma cistiamo attrezzando. Potrei comunque ci-tare vari e significativi eventi ciclistici edaltre manifestazioni sportive, con la pro-

spettiva della realizzazione definitiva del-la pedo-ciclabile Assisi-Spoleto e di un ci-clovelodromo in quel di S. Maria degli An-geli. Si consideri inoltre che l’integrità na-turalistica del nostro territorio consentela pratica del podismo”. Quali provvedimenti si rendono indi-spensabili per il centro sportivo Stadiodegli Olivi, che vanta una piscina olim-pica?“Sono pronte due ipotesi progettuali chepartono dalla riqualificazione dell’im-pianto natatorio. Occorre reperire fondi,ma occorre anche pensare l’intero com-plesso come una struttura capace di con-sentire attività anche in periodi destagio-nalizzati. Penso a un mini-villaggio olim-pico a servizio della comunità, ma anchea manifestazioni nazionali e internazio-nali ad alto connotato tecnico”.

Francesco Frascarelli

GUALDO TADINO. Per il compleanno della città,prima edizione del premio “Matteo da Gualdo”

i celebra in questi giorni aRivotorto di Assisi la 68afesta della Regola di san

Francesco (30 aprile e 2-5maggio). Il programma reli-gioso si è aperto il 2 maggiocon il tradizionale triduo. Ri-cordiamo, in particolare, che venerdì 3 alle ore 20.45 verràaccolta la Regola di san Fran-cesco presso il piazzale Caval-lucci e subito dopo si svolgeràla processione presieduta da p.Mauro Gambetti, ofm conv, cu-stode del Sacro Convento diAssisi; lo stesso p. Gambettipresiederà, nel santuario, lacelebrazione della Parola. Sabato 4, preghiera del “rosa-rio biblico” (ore 18) e messacon omelia (ore 18.30) presie-duta da p. Eugenio Landrini,guardiano del convento di SanDamiano. Domenica 5 maggio sarà ilgiorno della festa: alle ore 8messa nel santuario; alle 10messa alla chiesa della Ss. Tri-

S nità; alle 11 solenne concele-brazione presieduta da p.Gianmarco Arrigoni, parrocodi Rivotorto; alle 17 solenneconcelebrazione presiedutadal custode del Sacro Conven-to con i parroci del vicariato diS. Maria degli Angeli; alle 18 laprocessione con scene france-scane animate dai ragazzi delcatechismo, con la partecipa-zione delle autorità comunali,della banda di Rivotorto e del-le confraternite di Capodac-qua, Viole e Rivotorto. Alle ore20, la consueta cena presso lasede della Pro loco. Come sempre, è stato appron-tato anche un programma ri-creativo che ha avuto iniziomartedì 30 aprile e proseguirànei giorni di venerdì 3, sabato4 e domenica 5 maggio. In oc-casione della festa, la Caritasparrocchiale ha organizzato lamostra di lavori artigianali, of-ferti dalle famiglie per benefi-cenza.

RIVOTORTO. Il programma delle celebrazioni

Festa della Regola❖ GUALDO TADINO“Un passo avanti” degliAmici del Germoglio

n passo avanti” è il nome del progetto promossodall’associazione “Amici del Germoglio” onlus di

Gualdo Tadino e realizzato grazieal sostegno economico dellaFondazione Cassa di risparmio diPerugia. L’associazione Amici delGermoglio opera nel territoriogualdese a favore delle attivitàdel centro socio-riabilitativo “IlGermoglio” e del laboratorio

occupazionale “Il Narciso”; nasce dalla volontà deigenitori degli ospiti del centro a supporto delle attività. Ilprogetto “Un passo avanti” prevede il potenziamento dialcune attività dei due Centri, quali l’acquisto di sistemiinformatici che hanno permesso di facilitare alcuneattività e permettere il mantenimento e la stimolazionedelle capacità cognitive in soggetti con difficoltà motoriee cognitive, oltre a migliorare la fruibilità del servizio delLaboratorio occupazionale con l’acquisto di un mobilioadeguato. L’ultima parte del progetto ha permessol’acquisto di materiali utilizzati dal “Narciso” e dal Centrosocio-riabilitativo per la creazione dei piccoli oggettiartigianali realizzati dai ragazzi ospiti. Il miglioramentodegli ambienti e l’acquisto dei materiali ha provveduto,così, a un incremento della visibilità e della rilevanza sulterritorio cittadino per quanto riguarda il Laboratorioartistico artigianale “Il Narciso”, che ha inaugurato lanuova sede lo scorso 7 marzo.

Marta Ginettelli

U“

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

eniva fondato 776 anni fa,dopo ben quattro cambi disito in due millenni e mezzo

di storia, l’ultimo centro abitatotadinate, sul colle di San MicheleArcangelo. Per festeggiare laricorrenza, ogni anno il 30 aprileGualdo Tadino celebra il suocompleanno. E così è stato anchequest’anno. Dapprima, alle ore 9,la seduta straordinaria delConsiglio comunale dei ragazzi (di

V tutte le scuole, statali e paritarie,del territorio); di seguito, lacelebrazione della figura dell’eroedella Resistenza DomenicoTittarelli, cui è intitolato il circolodidattico; quindi, alle 11, lacerimonia di consegna deltradizionale cero da partedell’Amministrazione, a ricordo delcanone annuo di “dieci libbre dibuona cera” che il Comune dovevaversare all’abbazia proprietaria del

terreno su cui sorse la città. Alle 12,infine, la novità di quest’anno: ilpremio “Matteo da Gualdo”dedicato a chi abbia contribuito

alla cultura e all’economia delterritorio gualdese. Premiati, perciò che riguarda la cultura, iragazzi della Filodrammaticagiovanile gualdese, diretti da CarloBiscontini, recentemente vincitoripresso la rassegna di teatrodialettale di Foligno. Per ciò cheriguarda il mondo produttivo, ilpremio è andato alla FalegnameriaFranceschini, da oltre quarant’anniin piena attività e recentementepassata di padre in figlio; con unamenzione per la pizzeria “Pachini”,una delle istituzioni intramontabilidella città.

Pierluigi Gioia

Gualdo Tadino

F.Mignani

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Festa di san Marco a Bastia Umbra

VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

BREVI

❖ GUALDO TADINO/1Sport? Sì... e per tuttiL’Asd Atletica tarsina e il Csr Il Germoglio hannoorganizzato, lo scorso 29 aprile, presso lo stadiocomunale e il palazzetto dello sport “CarloAngelo Luzi” a Gualdo Tadino, la 14a edizionedel meeting “Sport? Sì, grazie!”. Il meeting havisto la partecipazione di atleti, atleti disabili edegli studenti della scuola primaria esecondaria. Più di 300 partecipanti cha hannodisputato gare di basket, calcetto ed atletica.Sono intervenuti atleti disabili provenienti datutta l’Umbria insieme agli studenti dellascuola primaria di Capoluogo, Cerqueto, S.Rocco, S. Pellegrino, istituto Bambin Gesù ealunni della scuola media Storelli e degli istitutisuperiori Casimiri. Nel pomeriggio si sonodisputati i campionati regionali Soi di atleticaleggera e gare riservate agli atleti tesseratiFidal. Si è trattato di una bella manifestazioneall’insegna della sana competizione, dello starbene insieme e dell’integrazione sociale. Ilringraziamento va a tutti coloro che, a variotitolo hanno reso possibile l’evento. (M. G.)

❖ GUALDO TADINO/2Parlateci di don Borgogna!Domani pomeriggio, 4 maggio, alle ore 15.30presso la sala multimediale dell’oratoriosalesiano di Gualdo Tadino, su iniziativadell’Opera salesiana di Macerata è indetta unariunione cui sono invitati tutti coloro chehanno conosciuto ed apprezzato don EnnioBorgogna, recentemente scomparso. Obiettivodella riunione è raccogliere testimonianze sulperiodo in cui egli fu direttore dell’oratorio diGualdo Tadino, fra il 1970 e il 1975. Gli autoridella futura pubblicazione fanno appello a tuttii gualdesi perché collaborino a ricostruire ilprofilo di un religioso tanto amato e tantostimato. (Pie. Gio.)

❖ MOSTRANorberto ProiettiSi tratta della più grande ed importante mostramonografica sino ad oggi dedicata al maestroNorberto Proietti: le oltre 500 opere – di cui uncentinaio inedite, perché rinvenute dopo lamorte dell’artista umbro, sopraggiunta nel2009 all’età di 82 anni – sono ospitate, fino al30 giugno, presso i suggestivi spazi del Montefrumentario, in via San Francesco, ad Assisi.All’inaugurazione della mostra del pittore naif,universalmente conosciuto per i suoi paesaggimedievali animati da fraticelli, è intervenutoanche il critico d’arte Philippe Daverio,curatore del secondo pregevole volume delcatalogo generale dedicato a Norberto, che fuanche sculture. Note le opere da lui realizzatemodellando legno di ulivo e chiodi neri,nonché il Pellegrino di pace, bronzo dallegrandi dimensioni dedicato a san Francesco.L’accesso all’esposizione – possibile tutti igiorni dalle ore 11 alle 19 – è gratuito epermette di ammirare olii su tavola, tele esculture. La proiezione di alcuni video direpertorio aiuta a ripercorrere il percorsoartistico e personale di Norberto attraversointerviste televisive e reportage dedicati alleesposizioni della sua lunga carriera. (ElenaLovascio)

❖ BASTIA UMBRARaccolta porta a portaSono stati distribuiti ai circa 3.500 utenti delcentro urbano di Bastia i mastelli per laraccolta domiciliare. A partire da lunedì 6maggio, data di avvio del servizio di raccoltadifferenziata, verranno rimossi tutti icontenitori stradali ad eccezione dellecampane per il vetro. Nel centro urbano diBastia verrà dunque attivato il “porta a porta”con il conferimento dei rifiuti differenziati neimastelli che saranno ritirati davanti alleabitazioni secondo un calendario pubblico.Ogni utente ha ricevuto in dotazione unmastello blu per la raccolta della carta, un kitdi sacchi grigi per la raccolta di plastica emetalli, un mastello marrone per la raccoltadella frazione organica umida, unito ad unabiopattumiera areata, e un mastello grigio perla raccolta del materiale non recuperabile(secco residuo). Tutti i mastelli sono dotati didispositivi di identificazione (trasponder), cosìche ogni contenitore è riconducibileunivocamente al suo proprietario.

BASTIA. Nuovo Consiglio direttivo della Pro loco

GUALDO TADINO. Spettacolo di beneficenza “Cimitero... andata e ritorno”

i preannuncia il tutto esaurito perlo spettacolo di beneficenza cheandrà in scena questa sera,

venerdì 3 maggio, alle ore 21 sul palcodel teatro “Don Bosco”. In scena Cimitero... andata e ritorno, in versionegualdese, con i giovani attori dellaFilodrammatica giovanile gualdese,diretta da Carlo Biscontini, autoreanche del riadattamento dell’opera nellocale dialetto. “La prevendita deibiglietti è andata benissimo” haannunciato soddisfatto FabrizioBaglioni, organizzatore dell’evento,durante la conferenza stampa delloscorso 22 aprile, con la quale haspiegato le motivazioni diquest’iniziativa benefica a favore dellaFondazione ospedale Salesi di Ancona.“Per una volta, vorrei parlare di buonasanità e di medici che hanno fattoanche molto più del loro dovere” haesordito papà Fabrizio, che haringraziato ancora il personale delnosocomio anconetano, nel quale èstata operata sua figlia Asia, portatricedi una rara (ma letale) malformazionecardiaca; oggi una bimba non solo

S perfettamente e definitivamenteguarita, ma anche estremamentevivace, come hanno potuto constatarecon piacere i presenti alla conferenzastampa, alla quale era anche presente ildott. Marinelli, il medico dell’ospedaledi Branca che constatò per primol’aritmia cardiaca parossisticadell’allora neonata e l’accompagnòpersonalmente al Salesi. Anche luiringraziato calorosamente da Baglionicome, del resto, anche tutta lacompagnia teatrale. Una storia finitabene, insomma, che ha finito per creareun legame fra le sponde dell’Adriatico eil crinale appenninico, tanto che papàFederico non ha avuto pace finché nonè riuscito ad organizzare questospettacolo, il cui ricavato andràinteramente alla Fondazione del Salesiche, oggi, si occupa di numerosiprogetti per alleviare il peso delladegenza sia per i giovani ricoverati siaper le loro famiglie: sostegnopsicologico, una ludoteca creativa, pettherapy, spettacoli con dottori-clown,favole della buonanotte, musicoterapia,interventi per i disturbi alimentari e,

soprattutto, accoglienza per le famigliedei bambini ricoverati. In progetto,quest’anno, anche l’acquisto diattrezzature sanitarie fra cui un videogastroscopio ed apparecchiature dicitogenetica. Se si riusciranno ariempire i 290 posti del teatro “DonBosco”, Gualdo Tadino metterà davveroun meraviglioso suggello a questa“felice storia di buona sanità”.

Pierluigi Gioia

Una delle scene dell’ultima replica dello spettacolo

Perché Ancona?on è certo usuale che a Gualdosi organizzi uno spettacolo di

beneficenza per raccogliere fondi perun ospedale lontano almeno un cen-tinaio di km. Eppure è così: si trattadel “Salesi”, più noto come “ospeda-letto” o “ospedale dei bambini”, chesorge proprio a picco sul mare, sulPassetto, nel pieno centro di Ancona.Come sia nato questo legame fra unafamiglia gualdese e il personale del-l’ospedale anconetano, lo ha spiega-to Fabrizio Baglioni in una inusualeed emozionante conferenza stampa.Un legame sottolineato dalla grandeed affettuosa risposta dei gualdesi.

N

25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

a parrocchiabastiola diSan Marco

evangelista hacelebrato il propriosanto patrono conuna grande esentitapartecipazione deifedeli, che ha resopienamente soddisfatti isacerdoti: il parroco, donFrancesco Santini, e il suocollaboratore, don RomanoBucaj. L’occasione è stataun’esperienza spirituale eumana che ha riunito lacomunità, sotto il segno delSanto sia come modello divita, sia come intercessorenella crescita di ciascuno

L nella fede. La festapatronale è statascandita da unnutritoprogramma. Si èiniziato con iltriduo diriflessione e dipreghiera (22-24aprile) guidato,

nella prima serata, da padreVittorio Viola che hapresentato la figura di GesùCristo nel Vangelo di Marco; ilgiorno successivo la comunitàha vissuto l’adorazioneeucaristica con la presenzadelle confraternite e i ragazzidella cresima con i lorocatechisti. Nella serata del 24si è tenuta la processione

solenne con il dipintoraffigurante san Marcoevangelista, accompagnatodalle confraternite per le vie ele piazze di Villaggio XXVAprile, che ha visto numerosaed orante partecipazione difedeli, supportati anche dalclima primaverile. La giornatadel 25 aprile è iniziata con lamessa solenne nella piazzettadel quartiere, presieduta dalnostro arcivescovo, mons.Domenico Sorrentino, contutti i sacerdoti operanti nelleparrocchie di Bastia Umbra difronte ad una numerosissimafolla di persone: infatti nonsono bastate le 200 seggiolepreparate. Al termine dellacelebrazione liturgica, il

Consiglio pastoraleparrocchiale ha offerto unsegno: le “Rose della vita”,così chiamate poiché la rosa èil simbolo dell’amore, donatoda Gesù Cristo offrendo la suastessa vita per gli uomini. Lerose offerte sono statebenedette e sono particolari,perché hanno subito unprocesso di liofilizzazione chefa in modo che essemantengano sia la loro formasia il profumo. È stato unitoalle rose un biglietto cheriportava una frase delVangelo per ricordare questomomento di festa e dicondivisione. È seguito unmomento conviviale con lapresenza di mons. Sorrentino,con i sacerdoti e irappresentanti laici dellacomunità.

Ombretta Sonno

Don Francesco

ltre 80 persone hanno parte-cipato all’assemblea ordina-ria dell’associazione Pro loco

di Bastia, svoltasi il 21 aprile pressoil casale “La Favorita”. I soci, oltreche ad approvare il bilancio e le li-nee guida, erano chiamati a sceglie-re anche il nuovo Consiglio direttivo.La presidente Daniela Brunelli - cheha ricevuto ampi attestati di stimaper il lavoro da lei svolto con passio-ne e competenza - ha illustrato unaparticolareggiata relazione sulle at-

O tività effettuate nel 2012 e quellepreviste nel 2013. Ha sottolineato al-tresì la sua volontà di coinvolgerenella Pro loco un maggior numerodi persone, soprattutto giovani, chesi impegnino attivamente nelle nu-merose attività promosse dalla stes-sa associazione. All’assemblea eranopresenti, tra gli altri, il sindaco Ste-fano Ansideri, l’assessore alla Cultu-ra Fabrizia Renzini, l’assessore al Bi-lancio Roberto Roscini, l’assessore aiLavori pubblici Marcello Mantovani,

il consigliere regionale del Pdl Mas-simo Mantovani, l’ex sindaco Fran-cesco Lombardi. Il nuovo Consiglio direttivo della Proloco, che resterà in carica per il pros-simo triennio, risulta così composto:Daniela Brunelli, Raniero Stangoni,Monica Falcinelli, Laura Chiti, IvanCeccarelli, Emanuele Mocci, Odoar-do Stangoni, Marina Coletti, AlunniBernardini Michael, Angelica Grieco,Claudio Giorgetti; probiviri: SergioPanzolini, Mario Bastianini, Marco

Giacchetti; revisori dei conti: MariaGiulia Falcinelli, Vincenzo Leila e Ma-ria Grazia Battaglini.

R. B.

Daniela Brunelli

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

rchiviata la II edizione del “torneo dell’amicizia”, organizzatodall’oratorio S. Giovanni Bosco di Cantiano con la partecipazionedella Polisportiva cantianese e dell’Unione sportiva oratorio di

Ghedi (Bs). Un piccolo gemellaggio calcistico ma anche culturale, cheunisce le due squadre dallo scorso anno, quando cioè l’iniziativa hapreso il via. I riscontri positivi da parte di tutte le componenti hannofatto sì che tutto ciò si ripetesse anche quest’anno. Giovedì 25 aprile iragazzi (in termine tecnico, “esordienti”) di Ghedi, accompagnati da

A

BREVI

❖ SENTIERO FRANCESCANODonata al Papa la primacartolina celebrativa

In occasione dellarecente “visita adlimina” il vescovomons. MarioCeccobelli ha fattodono a PapaFrancesco, inanteprima, dellacartolina che verràconsegnata aipellegrini chepercorreranno il“Sentiero

francescano” Assisi-Gubbio. Nata da un’idea diSimone Minelli, da poche settimane neo-direttore dell’ufficio diocesano per la Pastoraledel tempo libero, sport, turismo e pellegrinaggi,ritrae insieme san Francesco e sant’Ubaldo. È unpregevole acquerello di Luigi Stefano Cannelli edè abbinato a una preghiera scritta dal diaconoRuggero Radaelli. Il progetto grafico è diLapislunae.

❖ UMBERTIDE/1Anche gli stranieri hannoil problema sicurezzaLa sicurezza contro i furti nelle case riguardaanche gli stranieri. Nel corso dell’incontro tracomitato Fonte Santa e Amministrazionecomunale si è parlato anche dell’integrazione trale varie comunità presenti ad Umbertide, con ilmediatore culturale che ha sottolineato come glistranieri abbiano le stesse paure degli italiani eche, oltre a subire i furti come tutti, devono purefare i conti con i pregiudizi. Il presidente delCentro culturale islamico ha garantito una pienacollaborazione e ha dichiarato che all’internodella comunità stanno già operando permonitorare ed intervenire in aiuto di personeche possano trovarsi in situazioni di particolarecriticità. È stata quindi chiaramente ribadital’importanza dell’integrazione e dellacollaborazione, presupposti fondamentali pergarantire la sicurezza.

❖ GUBBIODove trovare i nuoviporta-bicicletteSono stati inaugurati il 27 aprile a Gubbio treporta-biciclette a rastrelliera posizionati inpiazza Quaranta Martiri, piazza Bosone e piazzaSan Pietro. Le strutture sono state donate alComune dagli organizzatori del MemorialMatteo Radicchi, gara ciclistica notturna chequest’anno vedrà la sua quarta edizione il 12agosto prossimo, quale omaggio per l’ospitalitàconcessa alla manifestazione. I portabiciclette,realizzati dall’azienda Medio Evo, saranno dibuon auspicio ad un utilizzo di un mezzo ditrasporto salutare ed a impatto ambientale zeroquale è la bicicletta. A rendere omaggioall’iniziativa, tra l’altro svoltasi in “gemellaggio”con Bimbimbici, l’assessore Marco Bellucci,Virna Venerucci, i presidenti delle societàciclistiche Amici del pedale di Gubbio e Gubbiociclismo Mocaiana, nonché l’associazione Elba.

❖ UMBERTIDE/2Incontri per tuttiallo Spazio DonnaFino al 29 maggio ad Umbertide, nella sededello Spazio Donna, centro sociale “Le Fonti”, siterranno una serie di interessanti incontri rivoltial pubblico femminile, e non solo. Si cominceràcon “I bisogni espressivi nella globalità deilinguaggi. L’arte di vivere non si impara, ma sisa” (8 maggio) che vedrà come relatore ladott.ssa C. Ciarapica, assistente sociale all’Asl 1, econ alle spalle un master in Globalità deilinguaggio. Poi si proseguirà il 16 maggio(giovedì) con “A scuola di riciclo”, relatore V.Cucchiarini, dipendente Gsa; per finire con “Ascuola di cucina” con gli operatori della Caritaszonale di Umbertide (di mercoledì, il 22 e 29maggio) nei locali della Caritas a Cristo Risorto.Per saperne di più e per le iscrizioni ci si puòrivolgere alla Caritas stessa, presso la parrocchiadi Cristo Risorto, in via della Repubblica 1/AUmbertide, tel. 075 9417007 o 335 1375466. Gliincontri sono stati organizzati da Caritas ecooperativa Il Sicomoro di Gubbio. (F. C.)

Gemellaggio oratorianodi Cantiano con Ghedi (Bs)

allenatori, dirigenti e alcuni genitori, si sono recati in visita ad Assisi;quindi in serata, giunti a Cantiano, hanno ricevuto l’amichevoleaccoglienza da parte della autorità civiche nella sala consiliare dellaresidenza municipale. La mattina del giorno dopo è stata la volta dellavisita a Gubbio e, quindi, nel pomeriggio il tanto atteso match calcisticonello stadio comunale e il ritorno nel Bresciano, dopo l’immancabilemomento conviviale organizzato dai genitori della polisportiva. Unevento semplice ma che ha riscontrato ancora una volta moltoapprezzamento da parte dei cantianesi perché occasione di incontrocon una realtà differente, cui mostrare amorevole accoglienza. Da partedei ghedesi, perché motivo di visitare e vedere posti che colpisconoimmediatamente per la loro bellezza. Da parte dei ragazzi di entrambi ipaesi, perché è stata data loro l’occasione di incontrarsi sul campo, cosache per gli amanti del calcio è sicuramente la più importante! L’oratoriosi conferma ancora una volta luogo di crescita integrale, questa volta,appunto, dal punto di vista sportivo, ambito che propriamente non gliappartiene. Il parroco don Claudio Crescimanno ha detto a talproposito: “L’oratorio si interessa anche di calcio, perché si deveinteressare di tutto ciò che interessa ai suoi ragazzi”. Questa è lafilosofia educativa che viene declinata in tanti ambiti diversi. Aggiungeinoltre Andrea Maccabiani, direttore dell’oratorio e cittadino ghedese:“Un’occasione apparentemente semplice come questa ha creatocomunicazione tra la realtà solida dell’oratorio bresciano e quella piùgiovane del nostro, creando un flusso positivo in direzione dientrambi”. Una collaborazione che ha gli orizzonti più ampi di quellidel Torneo dell’amicizia: già l’estate scorsa tre giovani ghedesi hannoprestato servizio come animatori del camposcuola delle medie diCantiano.

Edoardo Mariotti

❖ FESTA DEI CERIIl 5 maggio tornanoi Ceri in piazzaCon il mese di maggio, Gubbio entra inpieno nel clima della festa dei Ceri. Siincomincia il 5 maggio, primadomenica del mese, con i Ceri chelasciano temporaneamente la basilicadi S. Ubaldo per far ritorno in città e,nell’Arengo del palazzo dei Consoli,prendere confidenza con il ruolo diprotagonisti assoluti nella giornata del15. Il programma di domenica è ilseguente: ore 8 messa concelebrata dalneo cappellano don Mirko Orsini e dalneo-rettore e vice rettore della basilica,mons. Fausto Panfili e don StefanoBocciolesi. Al termine, “partenza” deiCeri con arrivo in Piazza grande. Saràl’occasione per il primo bagno di folladel primo e secondo capitano, GabrieleCapannelli e Vitaliano Barbetti, e deicapodieci Tiziano Palicca, AndreaMartiri, Ubaldo Gini.

Concorso “Umbertide 25 Aprile”ella sala d’onore delCentro socio-culturaleSan Francesco, presenti

il sindaco Marco Locchi, SergioBargelli, Umberto Zoppo, Ste-fano Ragni e Mario Tosti, si èsvolta la preamiazione del 31°concorso letterario nazionale“Umbertide 25 aprile”. Premia-ti: sezione Poesia, primo pre-mio a Carla Baroni (Ferrara)per La terra trema. SeguonoAngela Catolfi (Treia - Mc) con Frantumidi ricordi, Franco Fiorini (Veroli - Fr), con Il consueto ritardo. Premio speciale a Bru-no Fiorentini (Bracciano - Rm) con Palu-de e a Umberto Vicaretti (Roma) con Con-servo ancora tutti i tuoi rosari. Segnalazioni di merito a: Mina Antonelli(Gravina - Fg), Linda Barbagallo (Forlì),Salvatore Cangiani (Sorrento), LorianaCapecchi (Quarrata - Pt), Anna MariaCardillo (Roma), Antonio Damiano (Lati-

N

Una statua conforme a quella della corsadei Ceri è destinata agli emigranti di Jessup

na), Armando Giorgi (Genova), Emanue-le Insinna (Palermo), Giancarlo Interlan-di (Acitrezza - Ct), Antonella Montanucci(Umbertide), Rita Muscardin (Savona),Giuseppina Palombi (Umbertide), MaraPenso (Mestre), Rodolfo Vettorello (Mila-no). Nella sezione riservata ai giovani fi-no a 13 anni hanno trionfato Elisa Pucci diUmbertide, Camilla Pugno (Bastia Um-bra) e Alessandra Ruggeri (Pietralunga).

Fabrizio Ciocchetti

La premiazione

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

Foto di gruppo delle due squadre

Sant’Ubaldo va dai ‘suoi’ in America

La statua di Sant’Ubaldo che verrà portata a Jessup

opo una settimana diesposizione nella catte-drale, la statua di

sant’Ubaldo, simile a quellache il 15 maggio viene portatain processione prima dellacorsa finale che conclude la fe-sta dei Ceri, è pronta per rag-giungere la cittadina statuni-tense di Jessup (Pennsylva-nia). È un omaggio che intende ri-conoscere la sincera devozio-ne dei “cugini americani” ver-so il santo patrono ed il loro at-taccamento alla grande mani-festazione folkloristico-tradi-zionale che dal 1909 si svolgel’ultimo sabato di maggio diogni anno per iniziativa deimolti eugubini emigrati e lorodiscendenti: è il St Ubaldo Day,nel nome del quale Jessup eGubbio hanno sviluppato fortilegami di amicizia e simpatia,

D ufficializzandosi nel 2004 conun gemellaggio. È stato Demetrio Bellucci adoccupasi della statua, dellastessa grandezza di quella del15 maggio, con il contributoartistico di altri artigiani: i fa-legnami Giovanni e RobertoBettelli, i falegnami Marcello eGiuseppe Minelli, Franco Ghi-relli, Claudio Biccari, MicheleCerbella, Paolo Mariucci, l’in-tagliatore Luciano Orlandi; lestanghe sono opera di Pompeoe Piero Poggi, della falegna-meria Corrado e Giovanni Cic-ci; il pastorale, di LorenzoRampini; il piviale di ManuelaMarchi; la doratura di SusannaCeccarini, Francesca Pierini eMarzia Fumanti. Il tutto docu-mentato da fotografie di LucioGrassini. Un’opera d’arte vera e propria:“la concretizzazione e la sinte-

si del genio artistico eugubino”ha affermato il vescovo mons.Mario Ceccobelli durante lamessa officiata nel duomo in-sieme al cappellano dei Ceri,don Mirko Orsini, prima di be-nedire la statua. “Segno tangi-bile dell’amore dei fedeli traloro e verso il Patrono. Invo-chiamo sant’Ubaldo perché ciillumini e liberi dai mali pre-senti e ci aiuti a vivere secon-do il Vangelo e in pace con ifratelli” ha concluso il presule. Al termine i Cantores beatiUbaldi hanno eseguito l’inno

al Patrono, O lume della fede.Alla cerimonia hanno parteci-pato anche don Fausto Panfilie don Stefano Bocciolesi, cu-stodi della basilica di Sant’U-baldo. Per realizzare l’impresa è sta-to costituito un Comitato sta-tua Jessup, che comprendel’associazione Eugubini nelmondo, Maggio eugubino,Università dei muratori, Uni-versità di falegnami, calzolari,fabbri, sarti, le famiglie dei Ce-raioli, Comune e diocesi.

Benedetta Pierotti

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VENERDÌ 3 MAGGIO 2013

Ha riscosso un successo oltre ogni più roseaaspettativa la Festa dellafamiglia organizzata dalladiocesi di Spoleto-Norcia

Eccoci, 500 famiglie

eramente una grandesorpresa vedere tantagente alla Festa della

famiglia; speravamo che tuttoandasse bene, ma il Signore ci haveramente stupito. I segni diapprezzamento e ringraziamento simoltiplicano. Vuol dire che conquesta iniziativa abbiamo colto nelsegno e, probabilmente, risposto aun’attesa di molte famiglie,desiderose di parole di speranza”.È il commento dell’arcivescovo Renato Boccardo dopo la giornatadi domenica 28 aprile che la Chiesadi Spoleto-Norcia ha dedicato alla

V“

famiglia. Oltre 1.300 persone, piùdi 500 nuclei familiari iscritti,hanno partecipato ai vari momentiprevisti a Spoleto in piazzaGaribaldi. Oltre 100 i volontari tragiovani, operatori Caritas,personale della Curia. Per ibambini c’è stata l’animazione conla cooperativa “Pepita”. Gli adulti,invece, hanno visitato i tre standinformativi in piazza su “Famigliaed educazione”, “Famiglia eaccoglienza” “Famiglia edifficoltà”. Dopo aver condiviso ilpranzo, seguito da momenti difesta con canti, balli, riflessioni,alle 16 si è avviata la grande“marcia” verso la cattedrale. Alle17.30 è iniziata la celebrazioneeucaristica in duomo presiedutadall’Arcivescovo e concelebrata damons. Giuseppe Anfossi, vescovoemerito di Aosta. Al termine dellamessa c’è stato l’affidamento dellefamiglie alla Madonna.

Festa a Foligno per il 50°anniversario di sacerdozio dipadre Domenico Alfonsi. La sua intensa attività ha prodottoun grande risveglio di interesse attorno alla figura della Beata

Grande promotoredella beata Angela

omenica 28 aprile, nella chiesa diSan Francesco di Foligno, si è te-nuta la celebrazione del 50° an-

niversario di sacerdozio di padre Do-menico Alfonsi. Alla cerimonia, cui han-no partecipato numerosi fedeli, rappre-sentanti degli oltre 300 appartenenti alCenacolo della beata Angela, amici edestimatori, era presente anche il sindacodella città Nando Mismetti che, al ter-mine della cerimonia, ha voluto ricorda-re la sua attività per fare conoscere almondo la grande figura di Angela, tantoda meritare la cittadinanza onoraria diFoligno, che proporrà al Consiglio co-munale. Padre Domenico Alfonsi, francescanoconventuale, è nato nel 1936 a Fiami-gnano, in provincia di Rieti. Nel 1949 en-trò nel Sacro Convento di Assisi. Compiegli studi teologici alla Gregoriana e allafacoltà teologica S. Bonaventura di Ro-ma. Ordinato sacerdote nel 1963, nel1969 consegue la laurea in Lettere e fi-losofia all’Università di Perugia e co-mincia a insegnare.Due grandi eventi segnano la sua vita:una grave malattia che lo porterà alladialisi e al trapianto di rene nel 1984, el’incontro con la figura della beata An-gela. Ristabilitosi, dal 1985 inizia a lavo-

Drare nel convento francescano di Foli-gno, dove era stato mandato nel 1982,occupandosi prevalentemente della spi-ritualità della beata Angela, su cui hascritto varie opere, divenendo delegatoprovinciale dell’Opera ‘Beata Angela’ edirettore del ricostituito Cenacolo (1989). Componente dal 1995 del Comitato dicoordinamento per il progetto culturale“La città di Foligno e la beata Angela daFoligno” è stato membro del Comitatonazionale per le celebrazioni del VII cen-tenario della Beata. La sua attività haprodotto un grande risveglio attorno aquesta figura sia a livello spirituale chesociale e turistico.Di padre Domenico va messa in risalto lagrande umanità, il suo atteggiamentosempre disponibile all’ascolto degli altri,e il suo grande carisma non soltanto difrancescano, ma di uomo di profondacultura che per un’innata modestia nonostenta mai.

L. S.

Padre Domenico Alfonsi

27LA VOCE Spoleto/ Foligno @[email protected]

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