Il mondo e l’Europa tra Ottocento e Novecento. · seconda metà dell’Ottocento ... Questa epoca...
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Il mondo e l’Europa
tra Ottocento e Novecento.
La seconda rivoluzione industriale.
Docente: Annamaria Raiti
Concorrenza di prodotti extraeuropei
(soprattutto USA)
Crisi della produzione
industriale europea “ G r a n d e d e p r e s s i o n e ”
Chiusura di molte fabbriche
Aumento della
disoccupazione
ricerca di SOLUZIONI
Sistema che favorisce i
prodotti nazionali
attraverso l’imposizione di
barriere doganali su quelle
provenienti dall’estero
(tasse di importazione).
Positivismo Corrente di pensiero della
seconda metà dell’Ottocento
che ripone molta fiducia nella scienza mettendola
a fondamento della conoscenza
ed estende il metodo scientifico a tutti i campi del sapere.
SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
RAFFORZAMENTO DELLE INDUSTRIE INTERNE
Innovazioni tecnologiche
e scoperte scientifiche
Sovrapproduzione (prodotti industriali invenduti)
SVILUPPO DEI TRASPORTI
E DELLE TELECOMUNICAZIONI
l'Europa nell’ultimo
scorcio dell’800 (1883-1896)
+ Nuove fonti energetiche:
petrolio elettricità
Miglioramento
della qualità
della vita
Protezionismo Taylorismo
Organizzazione del
lavoro in azioni
minime e ripetitive.
Fordismo Sistema di
organizzazione del
lavoro basato sulla
catena di montaggio,
un rullo trasportatore
che evitava gli
spostamenti degli
operai.
Nascita del capitalismo
monopolistico: controllo
del mercato (società per
azioni, trust, monopoli).
Nel periodo che precede la Prima Guerra Mondiale l’Europa gode di un
generale ottimismo verso il futuro giustificato dal rinnovato slancio
dell’economia e da un progresso materiale ampiamente diffuso specie nella parte centro-occidentale del continente.
I destinatari di tale benessere sono soprattutto le classi borghesi, ma
anche i ceti popolari cominciano a godere, anche se in minima parte, dei benefici dello sviluppo economico e tecnologico.
Questa epoca della storia europea venne definita
Belle Époque. Tale espressione venne coniata in Francia dove Parigi fu il centro
propulsore della vita intellettuale e delle principali avanguardie letterarie e artistiche.
La Tour Eiffel, costruita in occasione della Esposizione Universale del 1889, è il simbolo dell’entusiasmo che accompagnava il progresso
industriale negli ultimi decenni dell’Ottocento.
«Nel 1889 mostreremo ai nostri figli quello che i loro padri hanno fatto in un secolo attraverso il progresso della cultura, l’amore del lavoro e il rispetto della libertà; faremo vedere loro il ripido pendio che è stato scalato dopo le tenebre del passato e, se un giorno dovessero ricadere nell’errore e nella miseria, se ne ricorderanno e lo ricorderanno ai loro figli, e le generazioni future si accaniranno nell’inerpicarsi ancora più in alto di quanto abbiamo fatto noi poiché la legge del progresso è immortale come il progresso stesso è infinito».
Gustave Eiffel
Lo sviluppo della scienza e della tecnica garantì importanti progressi in campo civile: • si affermano nuove fonti e forme energetiche (petrolio ed
elettricità); • migliorano i trasporti (treni, navi, automobili, aeroplani); • si affermano nuovi sistemi di comunicazione (telegrafo, telefono
e radio); • crescono e nascono nuove forme artistiche (fotografia e cinema); • migliorano le condizioni igienico-sanitarie; • si compiono progressi nella chimica e nella medicina.
Aumento della produzione
industriale
Sfruttamento dei lavoratori
(catena di montaggio, orari massacranti, ecc.)
Nascita di movimenti
operai
I partiti socialisti nazionali
entrano nei Parlamenti
Allargamento del suffragio
elettorale
Riforme sociali
Papa Leone XIII
La questione sociale
enciclica Rerum Novarum
ribadiva contro ogni
idea socialista il diritto alla proprietà privata
raccomandava
solidarietà delle classi più abbienti
nei confronti dei gruppi più deboli
rifiuto della violenza e del sovvertimento della
società
evitare la lotta di classe a vantaggio di soluzioni pacifiche
ai conflitti sociali
Movimenti femministi (suffragette): chiedono che il voto
sia concesso anche alle donne.
Vantaggio per i
proprietari
(capitalisti).
RIFORMISTI – SOCIALISMO
Vogliono migliorare le
condizioni del proletariato
(meno ore di lavoro, stipendi
più alti, ecc.) senza stravolgere
la società e con riforme
parlamentari.
MASSIMALISTI – COMUNISMO
Puntano sulla rivoluzione
violenta per creare una società
dove non esistano i capitalisti
e i mezzi di produzione siano
in mano al proletariato.
Si ribellavano
attraverso lo
SCIOPERO
Il Taylorismo e il Fordismo:
R A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E D E L L AV O R O : P R O D U Z I O N E S E R I A L E E S TA N DA R D I Z Z A TA .
Vantaggi.
Con la suddivisione del lavoro per la realizzazione di un prodotto industriale in tante microazioni ripetute, gli operai : -lavoravano più velocemente; -non dovevano essere specializzati e, quindi, erano pagati poco (potevano essere impiegati anche i fanciulli). Di conseguenza si producevano molte più merci ad un prezzo più basso. I proprietari delle industrie ricavavano enormi guadagni da questo sistema.
Svantaggi.
-Alienazione degli operai. -Produzione di merce a basso costo ma di scarsa qualità.