Consumo di suolo, assemblea pubblica a Vimodrone

Si è tenuta a Vimodrone il 23 marzo 2012 un’assemblea pubblica sul tema del consumo di suolo.In realtà, più che di assemblea si è trattato di un convegno di elevato spessore culturale, grazie alla partecipazione di Christian Novak, docente del Politecnico di Milano, e di Damiano di Simine di Legambiente.

Vimosuolo ha presentato le sue proposte, (7 proposte per un futuro migliore a Vimodrone). Si tratta di proposte soprattutto metodologiche, che non intendono proporre un nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT), o condizionare le scelte dei partiti, ma definire delle “regole di buon senso” a cui gli amministratori si dovrebbero attenere. Eccole:

Le proposte Vimosuolo per il prossimo PGT

1. Una visione di lungo termineChiediamo una visione di lungo termine (20 anni), che definisca il percorso all’interno della quale si articolano i PGT come tappe intermedie.Il PGT ha effetti che durano nel tempo, vanno valutate le conseguenze di lungo periodo.

2. Censimento Effettuare un censimento degli edifici vuoti, sfitti, non utilizzati, in costruzione, autorizzati ma non ancora costruiti. Questa informazione è fondamentale per progettare la futura evoluzione,

3. Indicatori Definire una serie di indicatori che rappresentano i parametri fondamentali, la qualità ambientale e dei servizi, e l’evoluzione programmata per i prossimi 20 anni.

Si propongono almeno i seguenti indicatori:

Indicatore Unità di misura Valore proposto

Popolazione abitanti Aumento non superiore alla crescita demografica Italiana (Istat)

Superficie urbanizzata % Nessun aumento per i prossimi 5 anni(prendiamoci una pausa di riflessione)

Verde pubblico m2/abitante Miglioramento rispetto ai valori attuali (nessun parametro deve essere peggiorativo)

Piste ciclabili m/1000 abitanti Miglioramento rispetto ai valori attuali (nessun parametro deve essere peggiorativo)

Altri servizi, come definiti nel PGT

Miglioramento rispetto ai valori attuali (nessun parametro deve essere peggiorativo)

4. Strumenti di monitoraggio e controlloInserire nel PGT strumenti di monitoraggio e controllo, per assicurare il rispetto nel tempo dei parametri di progetto. Deve essere prevista la trasparenza e la partecipazione dei cittadini, in linea con la tradizione di partecipazione del nostro comune.

5. Non finanziare i nuovi servizi con la vendita di territorio

Il territorio è una risorsa preziosa e non rinnovabile; abbiamo il dovere di preservarlo per le generazioni future.

6. Identificare una serie di aree verdi In particolare in prossimità del centro urbano, da destinare a verde pubblico, ed una rete di piste ciclabili a servizio del traffico locale. Promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto interno a Vimodrone.

7. Approvare il PGT con largo consensoIl PGT influenza la qualità della vita dell’intera popolazione, e i suoi effetti si propagano (nel bene e nel male) alle future generazioni. Chiediamo che su un tema così importante sia ricercato un largo consenso tra le forze politiche e, in mancanza di questo, venga tenuto un referendum.

I candidati alle prossime elezioni sono stati invitati ad esprimere la loro posizione sui punti indicati e, eventualmente, a suggerire diverse strategie.Una volta pubblicati i programmi, Vimosuolo li analizzerà per verificare la posizione dei singoli partiti rispetto ai punti proposti.

Ha proseguito il Prof. Christian Novak, docente di Analisi della Città e del territorio presso il Politecnico di Milano, che ha tenuto una vera e propria lezione sulla pianificazione territoriale, analizzando in modo critico alcuni aspetti del PGT proposto a Vimodrone. Un intervento molto interessante e seguito, con suggerimenti e spunti di riflessione. Apprezzato tra l’altro Il cenno su progettazioni e realizzazioni low cost (a basso costo).

Successivamente ha preso la parola Damiano di Simine, Presidente di Legambiente, che ha parlato delle dinamiche città-campagna, ed ha illustrato altri esempi di pianificazione del territorio nei comuni circostanti. Interessante (ed inquietante) l’analisi sui chilometri percorsi dal cibo che consumiamo, e la conseguente fragilità della nostra società. Di qui la necessità di fermare l’urbanizzazione e di mantenere un corretto rapporto città-campagna.

Alla fine hanno preso la parola i candidati sindaci, per esprimere le loro posizioni.