RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura...

36
SENATO DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 259ft SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO MERCOLEDì 3 MAGGIO 1978 Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente CATELLANI e del vice presidente VALORI INDICE COMMISSIONE SPECIALE PER IL PARE- RE AL GOVERNO SUI DECRETI PREVI- STI DALLA LEGGE 29 NOVEMBRE 1977, RELATIVA AL RIORDINAMENTO DELLE PENSIONI DI GUERRA Nomina dei membri Pago 11199 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione Presentazione ..... . 11199 . 11214 . 11199 Trasmissione dalla Camera dei deputati. Seguito della discussione: «Norme per la tutela sociale della mater~ nità e sull'interruzione volontaria della gra~ vi danza » (1164), d'iniziativa dei deputati Balzamo ed altri (Approvato dalla Camera dei deputati); {{ Accoglienza della vita umana e tutela so- ciale della maternità» (1116), d'iniziativa popolare: ASSffiELLI (DC) .. BUSSETI (DC) ... COLELLA (DC) . . . GOZZINI (Sin. Ind.) NENCIONI (DN~CD) . PECORINO (Misto~MSI~DN) PINTO (P Rl) .. Pago 11200 . 11214 . 11216 . 11202 . 11223 . 11208 .11219 INTERROGAZIONI Annunzio .......... 11228 ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTE DI GIOVEDI' 4 MAGGIO 1978 ..... 11232 TIPOGRAFIA DEL SENAro (1200) ~ 4

Transcript of RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura...

Page 1: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

SENATO DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

259ft SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

MERCOLEDì 3 MAGGIO 1978

Presidenza del presidente FANFANI,indi del vice presidente CATELLANI

e del vice presidente VALORI

INDICE

COMMISSIONE SPECIALE PER IL PARE-RE AL GOVERNO SUI DECRETI PREVI-STI DALLA LEGGE 29 NOVEMBRE 1977,RELATIVA AL RIORDINAMENTO DELLEPENSIONI DI GUERRA

Nomina dei membri Pago 11199

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione

Presentazione ...... 11199

. 11214

. 11199Trasmissione dalla Camera dei deputati.

Seguito della discussione:

«Norme per la tutela sociale della mater~nità e sull'interruzione volontaria della gra~vi danza » (1164), d'iniziativa dei deputati

Balzamo ed altri (Approvato dalla Cameradei deputati);{{ Accoglienza della vita umana e tutela so-ciale della maternità» (1116), d'iniziativapopolare:

ASSffiELLI (DC) . .BUSSETI (DC) . . .COLELLA (DC) . . .GOZZINI (Sin. Ind.)NENCIONI (DN~CD) .PECORINO(Misto~MSI~DN)PINTO (P Rl) . .

Pago 11200

. 11214

. 11216

. 11202

. 11223

. 11208

.11219

INTERROGAZIONI

Annunzio . . . . . . . . . . 11228

ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTEDI GIOVEDI' 4 MAGGIO 1978 . . . . . 11232

TIPOGRAFIA DEL SENAro (1200) ~ 4

Page 2: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente
Page 3: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica ~ 11199 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 3 MAGGIO 1978

Presidenza del presidente F A N F A N I

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

Si dia lettura del processo verbale.

P A C I N I, segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta del giornoprecedente.

P RES I D E N T E. Non essendov~osservazioni, il processo 'Verbale è appro-vato.

Annunzio di nomina dei membri della Com-missione speciale per il parere al Governosui decreti previsti dalla legge 29 novem-bre 1977, relativa al riordinamento dellepensioni di guerra

P RES I D E N T E. I senatori Berto-ne, Bevilacqua, Colella, Luzzato Carpi, Melis,Mitterdorfer, Ricci, Tolomelli, Vignolo e Vi-tale Antonio sono 'stati chiamati a far partedella Commissione speciale per il parere alGoverno sui decreti previsti dalla legge 29novembre 1977, n. 875, ,relativa al riordina-mento delle pensioni di guerra.

Annunzio di disegno di leggetrasmesso dalla Camera dei deputati

P RES I D E N T E. Il Presidente dellaCamera dei deputati ha trasmesso il seguen-te disegno di legge:

C. 2087. ~ « Modifiche alla legge 5 agosto1962, n. 1257, contenente norme per la ele-zione del Consiglio regionale della Valled'Aosta» (1188).

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. È stato presentatoil seguente disegno di legge di iniziativa deisenatori:

ARIOSTO, BUZIO, OCCHIPINTI, RIVA, ROCCA-

MONTE e SCHIETROMA. ~ «Ammissione deipresidi incaricati ai concorsi ordinari e ri-servati a posti di preside nei licei artistici enegli istituti d'arte nonchè ai concorsi a postidi ispettore tecnico centrale» (1187).

Sono stati presentati inoltre i seguenti di-~egni di legge:

dal Ministro della sanità:{{ Proroga di alcuni termini previsti dalla

legge 2 maggio 1977, n. 192, concernente nor-me igienico-sanitarie sulla produzione, com-mercio e vendita dei molluschi eduli lamel-libranchi» (1184);

dal Ministro degli affari esteri:{{ Approvazione ed esecuzione dello Scam-

bio di Note tra l'Italia e San Marino concer-nente l'aumento del contingente annuo ditabacchi, effettuato a San Marino il 21 mar-zo 1977» (1185);

{{Ratifica ed esecuzione della Convenzionetra la Repubblica italiana ed il Principato delLiechtenstein in materia di sicurezza sociale,con Protocollo finale, firmata a Vaduz 1'11novembre 1976» (1186).

Seguito deLla discussione dei disegni dilegge:

({ Norme per la tutela sociale della maternitàe sull'interruzione volontaria della gravi-danza» ( 1164), d'iniziativa dei deputati

Page 4: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblic(). ~ 11200 ~ VII Legislatura

3 MAGGIO 1978259a SEDUTA ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

Balzamo ed altri (Approvato dalla Cameradei deputati), e ({ AccogUenza della vitaumana e tutela sociale della maternità»(1116), d'iniziativapopoIare

P RES I D E N T E. L'ordine del gior~no reca il seguito della discussione dei dise~gni di legge: «Norme per Ila tutela socialedella maternità e 'sull'interruzione volontariadella gravidanza» d'iiniziativa dei deputatiBalzamo ed altri, già approvato dalla Ca~mera dei deputati, e: ({ Accoglienza dellavita umana e tutela sociale della maternità »,d'iniziativa popolare.

È iscritto a parlare il senatore Assirelli.Ne ha facoltà.

ASS I R E L L I. Signor Pres:idente,onorevole rappresentante del Governo, ono~revoli colleghi, tornando in questa Aula aparlare della <legge sulla interruzione dellagravidanza e della legge sul diritto alla vita,si torna a parlare del momento in cui ilconcepito diventa essere umano. Su questascelta di campo ci siamo lin gran parte di~visi. Sul piano scientifico si è potuto dimo~strare che la vita ha inizio con il concepi~mento, mentre su un piano sociologico sicerca di dimostrare che agli inizi di questavita fra la scelta del nasci turo e la sceltadella madre deve prevalere la volontà diquest'ultima.

Non entrerò nel merito di questo argo~mento già ampiamente trattato e che saràulteriormente trattato da persone competen~ti; mi limiterò a dire che vi sono posSiibilitàe iniziative come queLla di natura popolareper ordinare meglio la nostra legislazione eraggiungere scopi che indubbiamente ,il pro~getto oggi in esame non può raggiungere.

Il mio problema è vedere qual è la cul~tura che ci muove e che ci ha mosso inquesti primi trent'anni di democrazia, qualisono le idee ~incenti che escono da questacultura e le idee perdenti di questa culturasul~a via del progresso. Dirò subito che nènoi cristiani nè voi marxisti usciamo vincen~ti da questa attività. Abbiamo la maggio~ranza dei voti nel paese, ma siamo dei per~denti sul piano culturale della concezionedella vita.

Siamo dei perdenti e potrò dimostra~re come siamo dei perdenti, perchè lanostra e la vostra concezione vede l'uo~mo responsabile, vede l'uomo che si as~sume '.la propria responsabilità nei confron~ti degli atti che compie, vede l'uomo tesoad un altruismo, ad un senso della societàche è ben superiore a quello che viceversasta emergendo, laddove ogni atto legislativoche stiamo compiendo, per cedimento o pervolontà espressa, è teso al disimpegno del~l'uomo dalle sue responsabilità, a caricaresulla società i suoi errori, a scaricare leproprie responsabilità sul resto della comu-nità.

La prima cosa che abbiamo permesso èstata la corsa al massacro degli ideali, alladissacrazione. Sul piano culturale non ab-biamo ~ in nome della libertà ~ cercato

di tutelare il reciproco rispetto delle idee.Abbiamo permesso che si ridicolizzasse laidea di Dio, e non tanto si voleva obbligaretutti a credere; Siivoleva soltanto un rispet~to rigoroso delle idee di tutti. Ma noi abbia~mo visto in molte manifestazioni di caratte-re culturale ridicolizzare !'idea di Dio e nontanto dei preti, delle strutture terrene, maproprio !'idea di Dio, !'idea della religione.

Ci siamo vergognati di coltivare l'idea dipatria per paura di essere considerati deina2Jionalisti; abbiamo distrutto !'idea del ri~spetto per l'autorità nella scuola, nella socie-tà, nelle forze dell'ordine, nella famiglia:nella scuola permettendo che avesse ragionechi urlava più forte, permettendo che delleminoranze faziose, violente imponessero atutti, docenti e discenti, la propria vo~lontà; nella società esercitando violenzaper imporre scioperi anche quando non era-no condivisi, arrivando al risultato che mi~noranze vidIente imponevano ed impongonotuttora comportamenti anche antisindacalie che comunque il sindacato è costretto asubir~ mentre maschera questa sua impoten-za non permettendo la libertà di lavoro, maobbligando tutti a scioperare.

AbbiamC' distrutto l'autorità delle forzedell'ordine prima permettendo che fosserobersaglio di derisione, poi volendole disar-mare ed ottenendo in effetti di. disarmarle

Page 5: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 11201 ~

259a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STEi\IOGRAFICO

moralmente, poi mettendole sempre sottoprocesso quallsiasi cosa avessero fatto.

Abbiamo distrutto i servizi di sicurezzapretendendo di svelarne i segreti (ma allorache segreto è?), mettendo sotto inchiesta tut~ti, anzichè mettere alla testa di questi or-ganismi persone che garantissero lo statodella loro democraticità.

Stiamo distruggendo, infine, la famiglia.È vero, abbiamo promulgato la legge suldiritto di famiglia, ma quale significato haquesta legge quando uno dei cond.ugi puòscrollarsi di dosso l'impegno che pure si èpreso liberamente e può abbandonare tuttosulle spalle dell'altro coniuge o, al limite,sulle spalle della società? Che cosa è maiquesta parità di diritti e di doveri quandocon la legge che stiamo affrontando peITnet~tiamo ad uno solo dei coniugi (la donna)il diritto di vita o di morte del principalefrutto del matrimonio, i figli? E qui facciouna distinzione fra il padre ed il marito,perchè il marito nel diritto di famiglia cheabbiamo votato deve essere a parità di con~dizioni con la moglie. Permettetemi di direche siamo su una strada sbagliata e checontinuiamo a sbagliare.

La nostra società va incontro ad altre de~generazioni e ad altre iatture. Le leggi chefacciamo sono in contraddi:zjione con lorostesse. Siamo arrivati al punto in cui chisopprime il proprio figlio, esercitando undiritto di vita o di morte, lo Stato lo acco~glie nelle proprie cliniche proteggendo questiatti disperati; ma poi punisce chi non aven~do esercitato questo atto ha lasciato venirealla luce la propria creatura, ma la cede adaltra famiglia che la desidera e la vuole perfarla vivere come proprio figlio, sia puredietro un compenso che, in questi casi, èsenza dubbio un pietoso aiuto a gente biso~gnosa.

Il caso qui portato su un piano di retoricadal cdllega socialista che ha parlato ieri, misembra che lasci stravedere cose impossi-bili. Oioè, noi dobbiamo concepire la licei~tà, andare incontro alla disperazione delladonna che vuole abortire; poi non possiamo,viceversa, concepire che chi non ha avutoil coraggio di arrivare all' aborto possa cede-re il proprio figlio ad un'altra famiglia che

3 MAGGIO 1978

.Io tiene come proprio. In questo ultimo casosiamo pronti a punire, mentre nel primosiamo pietosi e indulgenti. Noi andiamo apremiare, quindi, chi sopprime il figliolo epuniamo chi non ha avuto il coraggio difarlo.

Dicevo all'inizio che noi cristiani e voimarxisti saremo alla fine dei perdenti, per~chè la cultura individualista, egoista, edoni~sta che stiamo coltivando non farà altro cheindurre i nostri giovani, portati ad evitaresacrifici, a rinunciare a~le responsabilità, ascaricare sulla società i pesi dei loro errorisenza assumere coscienza degli oneri connes~si a queste responsabilità. I loro idoli sa~l'anno il successo ed il benessere ma senzasacrifici. Andranno a scuola non per limpa~rare ma per il diploma o per la laurea; pre~tenderanno un posto per lo stipendio, nonper il lavoro; se perverranno al matrimoniolo faranno con il presupposto che se va benetireranno avanti, ma se non va bene sca.richeranno tutto, famiglia e figli. Soddi~sfacendo solo i loro sensi ed i loro ,istinti,ne saranno sazi ma disperati nello spiritoe si ribelleranno contro la società e chi larappresenta, quindi contro noi, classe diri~gente, che ne saremo i responsabili.

Cominciamo noi a rinsavire. Diciamo concoraggio no all'aborto; cerchiamo di fare unalegislazione che tenga conto dei casi limite,aiuti 'a superare la crisi di coloro che sitrovano in queste tristi condizioni, infonden-do coraggio, prestando aiuto, convincendociascuno che ogni volta che si cerca di scan~sare un onere corriamo il pericolo di pro-vocare danni maggiori nella società. Quandonel periodo clandestino combattevamo peruna società più giusta, più solidale, conideali morali altissimi, non immaginavamocerto la società che ci troviamo cresciu~ta per colpa del nostro permissivismo. Nes-suno vuole una società autoritaria, ma unasocietà che abbia il senso del dovere. Questesono le ulteriori ragioni, oltre a quelle diprincipio, che ci portano a non coprire conil nostro voto un ulteriore cedimento allapermissività. (Applausi dal centro).

P RES I D E N T E. È iscritto a par~lare il senatore Gozzini. Ne ha facoltà.

Page 6: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

SenatO' della Repubblica ~ 11202 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENaGRAFICa 3 MAGGIO 1978

G O Z Z I N I. SignO'r Presidente, signO'rMinistrO', anarevali calleghi, mi pare ci siauna damanda che ci sta di fronte e la da-manda è questa: esistanO' mativi di fatta edi diritta sufficienti affinchè il SenatO' ra-vesci aggi il vata espressa il 7 giugnO' del-l'anno scorso?

Credo che una domanda del genere ~

il nocciolo del nostro dibattito ~ vada pe-raltro posta nel quadro, da un lato, deLlanuova maggioranza che si è formata e, dal-l'altro, del concomitante esplodere di unaviolenza diretta contro la Repubblica e lesue istituzioni ma anche contro quella mag-gioranza. Già da alcuni oratori si è rilevatauna contraddizione tra questa che sarebbeuna legge di violenza ed il dovere, la neces-sità che tutti avvertiamo, mi auguro senzaeccezioni, di combattere la violenza che im-per,versa nel paese. Ed allora ci sono ulte-riori domande da porsi: se il Senato, rove-sciando il voto dell'anno scorso, approvassequesta legge, darebbe un segno al paese, allagente, di una ulteriore violenza, di indul-genza e di tolleranza verso la morte e, intal modo, infliggerebbe una ferita alla nuo-va maggioranza?

Cercherò di rispondere a queste domande.Permettetemi di espdmere, intanto, un'im-pressione ricavata dalle lettere che ricevo,dai dibattiti a cui ho partecipato, dagli in-contri: l'impressione di un imperoett:ib~le,lento emergere di una maggiore chiarezzasui probilemi di fondo attorno a ques1ta .legge;una maggiore chiarezza che si viene ddri-neando oltre quelle che, fatalmente, più cheprincìpi, credo siano posizioni che risentonoun tantino di astrattezza e quindi posi-zioni precostituite, in definitiva non realisti-che. Mi pare si cominci a prendere coscien-za che non è in questione il diritto alla vita;non ci si divide qui tra chi è pro e controla vita. Non è in questione, come i relatoridella maggioranza delle Commissioni hannorilevato, un «diritto all'aborto ». Sono inquestione invece i modi per difendere più ef-ficacemente il diritto alla vita, certamentediritto costituzionale, se cioè siano le previ-sioni penali o se siano procedimenti diversiche megIio, più efficaoemente, piÙ concreta-mente tutelano quel diritto. Si va prenden-

do coscienza che il contrasto non verte sulfine ma sui mezzi.

Il fine è la 10t1.1acontro l'aborto, « malesociale, evento negativo », come lo defini-scono i relatori Giglia Tedesco e PitteIJa. Ilfine è quello di ridurre l'incidenza del feno-meno, il che ovviamente implica, come primoobiettivo intermedio inevitabile, necessarioanche se non sufficiente, la massima fuori-uscita dalla clandestinità. Questo fine è con-diviso da tutte le forze favorevoli aLla legge.Con molto compiacimento l'altro giorno nel-la discussione in Commissione e poi ieri se-ra qui -in Aula ho sentito la collega Talassi,con slancio appassionato, respingere l'etichet-ta di « abortista » che incautamente e ingiu-stamente lo schieramento favorevole allalegge ha tollerato gli si affibbiasse.

Quanto ai mezzi mi pare di poter direche 'si sta cominciando a comprendere chela d~penaIiizzazione è un passaggio obbliga-to. Può esserne una riprova qui, tra noi, ilfatto che nelle Commissioni riunite nessunariserva si è avuta sulla reiezione della secon-da parte del progetto d'iniziativa popolare,appunto re!lativo alle previsioni penali.

Su questo progredire della presa di co-scienza in merito alla necessità della depe-na1lizzazione, vorrei ricordare anche il datoche emerge dall'inchiesta Doxa, relativa al-l'autunno dell'anno scorso, che venne pubbli-cata nel numero del 15 febbraio dalla rivi-sta bolognese « Il Regno»: per il 55 percento degli inchiestati ~ il valore che pos-sono avere queste ricerche lo conosciamo,non sono da sopravvalutare ma neanche dasottovalutare ~ l'aborto non è un reato nel-le prime settimane. Certo so benissimo comeun dabo di queSito genere sia ambtivalente,che può eSSlere, cioè, interpretato nel sensodella nostra legge, ma può essere interpre-t3.to anche nel senso radicale di una atte-nuata, fino a scomparire, senslihilità dspettoaH'aborto.

Direi che anche l'altro punto, l'altro ele-mento che noi consideriamo non rinuncia-bile, se la lotta all'aborto va affrontata se-riamente, e cioè la decisione finatle alla don-na, comincia a farsi strada. Devo pur tenerconto che, sia pure in via chiaramente su-bordinata, alcuni emendamenti dei colleghi

Page 7: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica~

~ 11203 ~

3 MAGGIO 1978

VII Legislatura

ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

demacratici cristiani presentati in Cammis-siane accaglievana in fanda questa lagica.

E venga alla damanda iniziale: ci sanaelementi nuavi, sufficienti a mativare il ri-baltamenta del vata dell'annO' scarsa?

Prima elementO': le variaziani appartateda;lla Camera dei deputati. Creda sianO' tut-t'al,tra che trascurabili, came Vli<enedetto, sein prima luaga attenuanO', anzi eliminanO' ta-:lul1!idubbi di legittimità cOSlt'ituzionaLe; insecanda, quelle variaziani hannO' salleva-

tO' vivaci l'iserve ed apposiziani esplicite 311-!'interna dello schieramentO' favorevole aJllallegge.

Permettetemi di trattenermi brevementesui due punti salienti delle carreziani in que-stiane: la respansabilizzaziane del padre el'età dei 18 anni. Per quel che riguarda larespansabilizzaziane del padre, abiettiva cer-tamente giusta, cansiderata che i figli si fan-nO' in due, e cansiderata in particolare l'abu-sa maschilista che di questa legge patrà es-sere fatta (<<... tanta puai abartire »), var-rei si tenesse più canta che llé~lla famiglia,di fatta appure di diritta, a il l'apparta dicappia è sana, e allara la riflessiane e la '

decisiane nan patranna che essere camuni,a il l'apparta è in qualche mO'da guasta, c'èqualche casa che nan va, e allara nessunalegge patrà in nessun casa imparre un cain.valgimenta la cui impassibilità nasce allaradice stessa de'l l'apparta.

Si nati che da un' altra ricerca, quella diKellerhals e Pasini, candatta a Ginevra suun campiane di un migliaia di abarti (pub-blicata in Italia da Mandadari qualche mesefa cal titolO' «Perchè l'abarta? »), si vedecarne la decisiane abartiva in un casa sudue per le danne nubili parti alla rottura diqualsiasi l'apparta: quindi anche fuari dellafamiglia il cainvalgimenta del padre del can-cepita nan è certamente passibile in malticasi. Dunque, la variaziane partata dallaCamera ne fa la regala, e sta bene, ma unaregola subardinata alla passibilità cancreta,ciaè al cansensa della danna. Sa bene chevi è il prablema (se ne sentiva un'ecO' pacafa nell'interventO' del senatare Assirelli) diuna decisiane abartiva presa all'insaputa delpadre, del carrespansabile al 50 per centO'(la legge la cansente). Malte valte mi sana

sentita fa're questa abiezione, nei dibaJttitia cui ha partecipata, anche da camunisti,da uamini di sinistra, che si sentivanO' inqualche mO'da calpiti, affesi, diminuiti daquesta aspetta della legge. Ha rispasta quel-la che paca fa ha avuta l'anare di ripetereanche qui davanti a vai.

Per quel che riguarda la minare, si devetenere sempre ben presente che la clandesti-nità è tanta più pericalasa a quell'età inquanta può essere l'apertura di una partaversa altre e ancara più gravi, a altrettantagravi, cadute (la draga, la prostituziane...).Tuttavia, bisagna ricardare qu~nta è stataappurata can la già ricardata inchiesta gi-nevrina, dave risulta che soltantO' il 2,87 percentO' degli abarti avviene satta i 18 anni,mentre 1'80 per centO' avviene fra i 18 e i36 anni.

Varrei rilevare, sempre a propasita dellaminare, carne l'appasiziane (e passiamO' direla scandala) versa le limitaziani paste dal-l'articala 12 della legge alI diritta dei geni-tari di venire infarmati e di dare a rifiutarel'aSlsensa, debba cansideraJllsli la plloliezione,il frutta di un mO'da fandamentalmente scar-retta di cancepire il l'apparta tra genitari efigli, carne se questi fassera nan persanema case, carne se i figli fassera degli aggettidi proprietà dei genitari.

Creda si debba dire, e can farza, che lastessa legge pasitiva vigente nan pane lapatestà genitariale sui fig/li came un valareassaluta ma la subardina ad un'effettiva,reale capacità educativa, cioè la subardinaall'interesse del minare. Ed iO'creda si deb.ba pensare che se questa capacità esiste, seil rapporta genitari-figli è stata ed è quellache deve essere, quella che davrebbe essere,quella che purtrappa nan è stata in tanticasi (e se ne vedanO' i risultati in quella chelamentava paca fa il senatare Assirelli: que-sta incapacità educativa dei genitari, ne sia-mO' tutti in qualche mO'da carrespansabili),iO' creda che, se le case sana andate nelversa giusta, difficilmente accada che unaragazza rimanga incinta. Infatti malta spessa~ ce la dicanO' gli psicalagi, ce la dice ilsensO'comune fandata sull'esperienza ~ unagravidanza a quell'età è in gran parte unatta di autadistruziane rivalta nell'incansoia,

Page 8: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica VII Legislatura~ 11204 ~

3 MAGGIO 1978~-=-------:""C.~~~~~~.

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

in quell'inconscio che è tanta parte dei no-stri atti, a colpire, a distruggere i genitori.Certo può avvenire che la gravidanza ci sia,pur avendo la ragazza avuto dai genitoriun'educazione sana e senza conflitti; puòdarsi che :la ragazza si trovi egualmente adaver concepito, ma in quel caso io credoche lei stessa affronterà con i genitori la que-stione intuendo, pensando che la rispostasarà di accoglimento generoso senza cercarestrade traverse, senza cercare soluzioni ma-trimoniali o aborti:ve. Tutte le volte in cuisi affronta questo problema della minoredovremmo domandarci, noi padri e madri,se di fronte ad una figlia che ci rivelasseil suo stato saremmo tanto libel1i di spiritoda poterle dire, sfidando non soltanto pre-giudizi antichi ma anche il carico imprevistodi problemi che ce ne verrebbe sultle spal-le: quello che è nato dentro di te è sacro;se tu vorrai, se sarà possibile che abbia unpadre, bene; aIt]1imenti sappi che qui, nellatua famiglia di origine, c'è spazio ~ il chesignifica c'è amore ~ per te e per il bam-bino che nascerà.

Credo che un interrogativo di questo ge-nere ponga ciascuno di noi di fronte o allaimprovvisazione di una risposta di principio(più o meno retorica, cioè ripetitiva), o difronte alla necessità di interrogarci molto afondo sulle nostre effettive capacità di darequeille risposte positive che il senatore As-sirelli poco fa giustamente invocava.

Un altro rapidissimo rilievo sulla questio-ne deUa minore riguarda il fatto che l'in-dubbio fenomeno ~ me lo confermavano'l'altro giorno due parroci ~ eLigenitori chespingono ad abortire può trovare quantomeno un certo freno in questa legge poichèil giudice tutelare avveduto può intervenireanche a tutela della libertà della ragazza dinon abortire e portare avanti la gravidal11za.

Secondo elemento, ai fini di un rovescia-mento della dedsione del Senato presa il7 giugno dell'anno scorso: J'incombere dellascadenza referendaria indetta per 1'11 giu-gno. Già ne hanno parlato gli oratori chemi hanno preceduto ed io, devo dire la ve-rità, sono perfettamente d'accordo col col-lega Ruffino quando ha detto che non vedeperchè si debba considerare il referendum

lacerante, come si usa dire. Tutte le forzepolitiche sono d'accordo per l'abrogazionee lo è anche il Movimento per la vita. Per-ciò andiamo ad un referendum pacifico, incui l'abrogazione del titolo X del libro IIdel codice penale avverebbe con una larghis-sima maggioranza.

Ho ricevuto, come tutti voi del resto, pro-prio stamane il numero 2, il secondo studio,preparato dal Movimento per la vita proprioper noi senatori: vi si parla del problemadel referendum ed al punto 4) si dice chel'eventuale pura e semplice abrogazione del-l'attuale legislazione sull'aborto è nonostan-te tutto preferibile all'approvazione del pro-getto qui definito abortista (personalmente,come ho già detto, ho combattuto SlemlPrecontro questa qualifica che non accettavo enon accetto). Gli argomenti. che qui si por-tano a difesa di questo enunciato « megliol'abrogazione con il referendum che questalegge)} non tengono conto di un fatto chevedo scarsamente posto in l1ilievo nelle di-scussioni, anche di stampa, attorno al pro-blema del referendum che incombe. Infattidiciamo pure sì all'abrogazione, siamo tuttid'accordo o quasi, ma quale è il significatodi questo sì? Evidentemente esso è caricodi una radicale ~ scusate il bisticcio ~ am-

biguità, perchè io, come probabilmente latotalità o quasi di questa Assemblea, diremosì all'abrogazione di quella legge per averneuna diversa, ma i promotori del referendume tutti i cittadini che vi Siiriconoscono attri-buiranno al sì una volontà abrogatrice diqualsiasi Ilegge. A parte magari soltanto laassistenza gratuita negli ospedali pubblici,nessuna legge sull'aborto.

Sulla copertina di questo fasakollo siparla di « irrazionale paura del referendumradicale)}. Credo invece ci sia una paurapienamente razionale del referendum radi-cale ed io questa paura ce l'ho e lo dichiaro,perchè l'abrogazione della legge per via re-ferendaria sarebbe indiscutJibilmente untrionfo del radicalismo e dell'onorevole Pan-nella; sarebbe certamente lo spalancarsi diuna china estremamente pericolosa e che ame, ripeto, fa paura. Tanto più se si tieneconto che, stando all'inchiesta, che ho già ci-tato, della Doxa dell'autunno scorso, gli ita-

Page 9: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 11205 ~

3 MAGGIO 1978259a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

1iani favorevoli alle te'Si radicali sull'abortoerano <il9 per cento nel 1972 (che significagià una 'percentuallre superiore a queLla del~l'elettorato radicale), il21 per cento nel 1975,il 26 per cento nel 1977. Questa è la chinaprogressiva che il referendum accentuereb-be. Lo sforzo che le forze politiche dovreb~bero fare dopo per tornare sulle basi diquesta legge sarebbe, io ritengo, diffiailissi~ma a compiersi.

L'abrogazione delle norme del codice attua-le per via popolare sarebbe davvero un segna-le di morte e di violenza. In questo senso pen-so che sia frutto di una responsabile consa-pevolezza del momento così ambiguo, cosìcritico e drammatico, che viviamo, sentireche è nostro dovere primario evitare il re-ferendum.

Nello stesso fascicolo del Movimento perla vita si prospetta l'ipotesi di un patto con-cordato tra i partiti per una astensione ge-neralizzata che, in base all'articolo 75 deLlaCostituzione, mandi a vuoto il referendum.Ipotesi suggestiva: se ne cominciò a par~lare anche nel 1972 in alcuni gruppi catto-lici, a proposito del divorzio. Ma, a mioavviso, ipotesi niente affatto realistica per-chè i partiti favorevoli alla legge, che hannoportato avanti un dibattito, una riflessione,una discussione spesso non facile al lorostesso interno, una fatica approdata a que-sta legge, dovrebbero improvvisamente, conla loro base, con gli elettori, invertire lamarcia e dire: astenetevi, rendiamo vanoil referendum radicale, poi si vedrà. E per-chè, se quella è una legge fascista, una leggeche nessuno, o quasi, sostiene? Ma anche seper ipotesi, per una ipotesi che considerodel tutto irrealistica, i part'iti arrivassero aquesto accordo, gli elettori li seguirebberonella misura altissima necessaria (il 50 percento, cioè 17~18 milioni)? Penso di no. Equindi si avrebbe l'abrogazione, per via po-polare, con le conseguenze che ho detto eche a me sinceramente, ancora lo ripeto, fan-no paura.

Il fascicolo del Movimento per la vitaparla anche di un ricorso al decreto-leggegovernativo motivato dall'eventuale conflit-to tra le due Camere. Mi pare una ipotesiestremamente rischiosa perchè si aprirebbe-ro ulterioI1i conflitti con una parte del corpo

elettorale, già definita potere dello Stato dal-la Corte costituzionale, e poi perchè se vi èun conflitto tra le due Camene e sulla stessamateria pende un referendum, la soluzionepiù semplice e direi naturale è: si faccia ilreferendum, si facoia deoidere il popOllo.

Terzo elemento nuovo da mettere in con-to, ai fini del voto da rovesciare: il pro-getto del Movimento per la vita. Sonoconvinto, con i relatori, che quel proget-to contiene nella sua prima parte una seriedi suggerimenti, di spunti, di proposte dm-portanti, serie, tutte da prendere IÌn conside-razione per quanto cariche di riserve do-verose anche di carattere costituzionale; manon è questo il momento di entrare nel me-rito. Credo che la presenza di questo proget-to e la proposta delle Commissioni riunitedi strakiarne tutta la prima parte perchè sene discuta separatamente con l'attenzione ela considerazione che merita, possano favo-rire l'approvazione della legge in quanto ilSenato dovrà presto esaminare e deliberarelintegrazioni a questa legge nella parte cheriguarda la tutela della maternità e le mi~sure per prevenire l'aborto. La relazione ac-cenna al fatto che la Commissione giustiziaha già in discussione la riforma generale del-l'adozione, con tutti i problemi connessi, eche quella è la sede opportuna (e più rapida)nella quale gli articoli 15, 16, 17 e 18 delprogetto di iniziativa popolare potrannotrovare una giusta sede di riflessione e dideterminazione.

Avremo dunque l'occasione per integraree anche per rivedere questa legge: alla qualecredo sia molto saggio non aver stabilito untermine nè di due, nè di tre, nè tanto menodi cinque anni. Infatti la relazione rilevacome per la prima volta in Italia, se, come ioauspico, questa legge verrà approvata, si pas-serà a sperimentare una materia di questogenere: e dunque, sulla base dell'espeI1ienza,la legge potrà e dovrà essere rivista, integra-ta, arricchita, in tempi anche brevi.

Non ho bisogno di ripetere un argomentoche è già ben noto e cioè che i tempi perulteriori correzioni e, quindi, per un ritornoall'altro ramo del Parlamento, ci sono solonel desiderio, ma non nella realtà. Infatti,rimandare alla settimana prossima, o quan-

Page 10: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

SenatO' della Repubblica ~ 11206 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSEMBLEA -REsacaNTa STENOGRAFICO' 3 MAGGIO 1978

do sia, in date ancara più ravvicinate rilspettaaLl'l1 giugna, il disegna di legge all'altraramO' del Parlamenta, sarebbe un invita anazze per Pannella e per i suai calleghi alfine di una manavra astruzianistica che al-lara avrebbe un successa casì prababile daapparire già calta, il successa ciaè di arriva-re al referendum.

SiamO' stati accusati ~ il SenatO' e lesue Cammissiani ~ di fretta attarna a que-sta disegna di legge, attarna a questa temacasì delicata e drammatica. Il nastro Presi-dente ha già rispasta. Varrei semplicemen-te aggiungere che, a parte la paura ~ quarta

valta che la sattalinea ~ del referendum per

le ragiani già dette, sana malti anni armaiche su queSito tema si discute, e quattro anniche il Parlamenta se ne accupa. Dunqueil Parlamenta nan ha certamente dimostratafretta su questa tema.

La pratica impassibilità di partare madi-fiche ail testa della legge, se nan vagliamO'il referendum, è cagiane di rammarico peril nan accaglimenta di alcuni emendamentiprapasti dai calleghi demacristiani, alcuniemendamenti che, entrandO' nell' .ottica, nellaratiO'della legge, sana ~ e spero che passa-

nO' essere aggetta di quella prassima revisia-ne della legge cui alludeva ~ sicuramente

buani. Indicherei saprattutta quelli all'artd.-cala 5, sui dacumenti .separati del medicae della danna, e quelli all'articala 9 sullaabieziane di cascienza. IO' dichiarai l'annO'scarsa in quest'Aula che se fassi medicasarei stata abiettare di cascienza: aggiunga,a sastegna della prapasta dei calleghi dema-cristiani, che nan mi varrei in nessun mO'dasattrarre alle pracedure valte ad evitarel'abarta, ma saltanta all'atta chirurgica.

Il rammarica dunque è mitigata dal pen-siera, dalla speranza, dalla praspettiva, raf-farzata, came diceva, dallla presenza deldisegna di legge d'iniziativa papalare, di pa-ter rivedere e integrare la legge a tempi an-che brevi, casì came è mitigata dalla certezzadi pater parre nella rifarma dell'adaziane lenarme per quei pracedimenti che, semprenella piena tutela della libertà della dannae mai nell'ambita di una maternità caatta,patranna indubbiamente .offrire una sbaccaalternativa all'abarta.

Il rammarica però è aggravata, e si fapiù pungente, quandO' pensa che malte casesarebberO' andate di'Versamente se l'inizia-tiva autanama del Mavimenta per la vita, secerti emendamenti dei calileghi demacristianinan fassero stati casì tardivi. Ricarda i nanpO'chi anni di discussiane parlamentare delprablema. La callega Codazzi ieri ammettevai ritardi can cui su questa tema l'apinianepubblica, ed in particalare l'apiniane catta-lica, si è cimentata. Di questi ritardi haampiamente parlata nel mia interventa del-l'annO' scarsa, nella seduta del 24 maggiO',e nan mi ci saffermerò ulteriarmente. Certaè che se le arganizzaziani, cattaliche e nancattaliche, schierate cantra questa legge, sifassera fatte vive malta tempO' prima canprapaste in pasitiva e nan saltanta can unabattaglia negativa, malte case sarebbera an-date diversamente.

Deva affrontare ara la questiane della via-lenza: questa legge ci immette sUlIpiana ,in-clinata del permissivisma, del lassisma? Èuna legge che legalizza la vialenza in untempO' nel quale siamO' chiamati tutti a cam-batterla? È una legge che quindi in qualchemO'da favarisce la violenza, si fa camplicedi un clima di disprezzo della vita, quel di-sprezza che è prapr.ia dei nemici della Re-pubblica, dei nemici di tutti nai, delle Bri-gate rasse?

I calleghi della Demacrazia cristiana han-nO' rilevata ambiguità e ambivalenze nelilalegge. HannO' parlata di liberalizzaziane del-l'abarta candita can buane parole. Ci han-nO' detta che siamO' simili al vestibala del-l'infernO' lastricata di buane intenziani. De-va dire che questi rilievi hanna, a mia av-vi1sa, 'almenO' un punta relativamente fanda-tO', quella del medica di fiducia alternativaalle strutture palivalenti e nan sala mediche(l'abarta nan è un prablema riducibile al-l'aspetta sanitaria) che cantrasta in praticacan i campiti dissuasivi di rimaziane dellecause che la legge fissa per i cansultani e lestrutture. Ha detta « relativamente fandata »

perchè purtrappa i cansultari ancara sanatroppa pO'chi e quindi al massima patevamaprevedere il medica di fiducia in via transi-taria. Mi augura che nan sala il decallarema il fiarire dei cansultari, anche per ini-

Page 11: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Rèpubblicù VII Legislatura~ 11207 ~

3 MAGGIO 1978ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

ziativa ed impegno dei cattolici, permetta,nella revisione della legge, di demandareesalusivamente alle strutture polivalenti laprocedura che la legge prevede.

Devo peraltro osservare due cose. La pri-ma è questa: l'intenzione del legislatore èchiara. C'è l'incremento dei consultori a tu~tela, a difesa, a promozione della maternitàe della vita del concepito; è detto chiaramen-te che devono «rimuovere le cause» cheinducono ~a donna all'aborto. C'è uno Statanon neutra'le ma impegnato a non fare del-l'aborto un mezzo di limitazione delle nasci-te, impegnato ad operare contro l'aborto equindi nella dire1Jione di ciò che è condizioneprima della lotta contro l'aborto, cioè l'usci-ta dalla clandestinità.

Si potrà dire: ma la propaganda a favoredell'aborto, !'istigazione all'aborto non è piùproibita? Va detto chiaramente che la pro-paganda per l'aborto, l'istigazione all'abor-to è contro !'intenzione del legislatore. Senon è più reato, allora non è più giuridi-camente rilevante: ma ora che è reato ed ègiuridicamente rilevante, si fanno processiper istigazione all'aborto? Se lo ricorda qual-che volta il mio caro amico dottar Cas,ini,sostituto procuratore a Firenze, uno dei pro-motori del progetto d'iniziativa popolare, chestimo profondamente e con il quale ho avu-to molti dibattiti (altri, di quei promotori,Li stimo meno perchè c'è in 1101"0un certoatteggiamento fanatico che non mi piace).Ma normalmente anche l'istigazione rimanenon perseguita, come l'aborto.

E allora è molto meglio puntare sull'operadi indirizzo, di orientamento dell'opinionepubblica ai £ini di una maturazione dellamentalità, conforme aLlo spirito della legge.C'è una seconda considerazione, colleghi de-mocristiani (mi rivolgo soprattutto a voi).Noi viviamo questo dramma nostro, di doverfare una legge sull'aborto, in un tempo in cuiper l"iconoscimento comune (e ce lo facevaancora 'sentire, in negativo, il collega Assi-relli poco fa) viviamo quello che si chiamaun trapasso di cultura, un cambiamento cioèdei rapporti tra ['uomo e l'ambiente, tral'uomo e gli altri. Pensate semplicemente alconcetto della procreazione cosoiente e re-sponsabile. Noi ora lo ripetiamo automati~

camente come cosa ovvia, ma in realtà sitratta di una rivoluzione culturale perchèfino a qualche decennio fa i figli erano undono del cielo, o un dato di un destinoin~uttabile come il fato delle tragedie gre-che. Si sta creando invece una mentalità bendiversa: i figli diventano un atto libero evoluto. La relazione dice molto bene chebisogna operare per una maternità semprevoluta, mai determinata o coatta.

A questo punto si tratta anche di riflet-tere sulle cause dell'aborto. Secondo l'in-chiesta ginevrina citata, risulta che il14 percento degli aborti è dovuto alla salute fisicae psichica ed il 30 per cento a cause dicarattere socio~economico. Per il resto, perpiù del 50 per cento dei casi, la motivazioneall'aborto diventa indeterminata, va riferitaall'assenza di senso del rapporto di coppiae del rapporto con i figli, di senso della vita.E questo è dovuto, certo, a quella cadutaeLivailori di cui parlava il collega Assirellie alla nostra incapacità di promuovere ecreare nuovi valori. Certamente la famiglia,la patria, l'autorità sono valori permanenti,ma diverso è il modo in cui ,storicamenteli si vive, ed è questo che non abbiamo saputosuf£ioientemente e tempestivamente capireed insegnare, e dunque non abbiamo saputoeducare i nostri figli a sentire quei valoriin mO'do per loro accettabile. Invece abbiamocreato un mondo in cui !'instabilità, !'insi-curezza, :la precaI1ietà dell'esistenza, le nubinerissime addensate sull'orizzonte della sto-ria, sul destino dell'uomo, fanno sì che, inconsciamente o consciamente, si preferiscanon mettere al mondo figli e si accetti iltrauma deJl'aborto.

Soltanto una farte ripresa di senso dellavita, di speranza, di impegno per una societàdiversa, per usare un'espressione estrema-mente generica, potrà sormontare una moti.vazione di questo genere all'aborto o co-munque a non avere figli.

Cantro la violenza non si tratta di com-battere una battaglia semplicemente di ar-resto, di restaurazione, in definitiva una bat-taglia soltanto all'indietro, che, proprio per-chè la storia è storia e l'acqua passa sottotutti i ponti, sarebbe comunque destinata adessere perduta. Si tratta di cambattere una

Page 12: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

.'>:t:;;ato ddl,? !?e;:mhbiic.: VIl Legislatura~ 11208 ~

3 MAGGIO 1978ASSEMBLEA ~ :RESOCONTO STENOGR\FICO259a SEDUTA

IIbattaglia in avanti, per l'affermazione di quel-

Ile energie positive, di quei valori nuovi, ma-gari ancora embrionali che ci sono nella no-stra società, nella nostra gente, potenzialima reali, nascosti e contraddetti, ma in at-tesa di poter emergere e di creare a poco~)e!' volta quella che usiamo chiamare, conuna espressione molto profonda ma che ri-schia spesso di diventare retol1ica sulle no-stre labbra, una nuova qualità della vita.Una battaglia intanto ~ e credo che questalegge ne Ipossa essere lo strumento ~ per lapromozione di una più ampia soLidarietà, diuna più ampia condivisione, per la promo-

!

zione di strutture pubbliche di accoglienzaI

in grado di realizzare ed esercitare, situazio- I

ne per situazione, caso per caso, questa soli-darietà.

Ora, nei trapassi di cultura come quello incui ci troviamo le incertezze, le ambivalenze,le ambiguità sono inevitabili perchè sono ine- 'vitabili gH eccessi neLla negazione e nellacontrapposizione al vecchio, come sono al-trettanto inevitabili gli eccessi nella oppo-sizione e nella resistenza al nuovo. Ecco ap-punto che diffioilmente si potevano evitare,in questa legge ambivalenze e ambiguità.

Credo dipenda da tutti, cattolici e non,far sì che gli eccessi contrapposti siano 'sor-montati poco per volta nella fatica quoti-diana, nella ricerca volenterosa, tenace, pa-ziente di un equilibrio nuovo, in tempi nonpel1icolosamente lunghi, naturalmente. A tut- '

I

ti è richiesto lo sforzo a far sì che nell'ambi-valenza prevalga la valenza positiva, quella

I

che è la prospettiva liberante dall'aborto enon quella negativa dell'indifferenza o del fa-

I

voreggiamento all'aborto. Penso che questaIlegge lo permetta, anzi lo richieda in quan- I

to la sua ratio, come si dice, è l'affermazionedel valore sociale della maternità, la tutela diquesto valore. L'aborto è reato, salvo quan-do si svolga secondo le procedure che lalegge fissa, le quali procedure a loro voltacostituiscono: a) una pena sostitutiva delcarcere, comunque del procedimento penale:illpresentarsi al colloquio, l'accettare un con-fronto, una discussione è di per sè già una I

pena, tanto è vero che c'è chi teme, nel no-stro schieramento, che non sia suffioienteper condurre la donna fuori dalla clandesti-

nità; b) quelle procedure sono un luogo ~

per disposizione della legge ~ di dissuasio-ne, un luogo di presa in carico da parte del-la società dei problemi della donna (o delllafamiglia) che dndurrebbero all'aborto. Inquesto sforzo credo che le masse popolari diqualsiasi colore politico possano rappresen-tare, se adeguatamente orientate, una granderiserva morale che potrà dare i suoi fruttisoprattutto se le masse cattoliche, attraversole loro guide, attraverso Je loro associazioni,compreso il Movimento per la vita (che sidice di ispirazione cattolica e no), attraversoil loro impegno generoso, una volta che lalegge sarà diventata legge di tutto il popoloitaliano, non cederanno allo spirito di ri-valsa e di nivincita ma contribuiranno forte-mente per mettere a frutto gli spazi offertida questa legge, per affermare nella pratica,con serenità e senza polemiche, allora nonpiù necessarie, pur nelle indubbie difficol-tà pratiche che si incontreranno, la linea diattuazione posiTIiva, della valenza, come di-cevo, posWva della legge; la valenza cioè dibattere le tendenze radicali, quel piano in-clinato che mi fa temere grandemente ilreferendum.

Anche sull'aborto io credo e spero che co-r;.mnisti, cattolici e laici ~ non ho mai ca-pito perchè i laici nel nostro paese debbonoessere coloro che non sono nè comunisti nècattolici, ma è così ~ di là dall'attuale divi-sione provvisoria potranno I1itrovarsi unitiin un fine comune perchè la legge sia lettae applicata non tanto nel senso: ({ ora sipuò abortire tranquillamente», quanto nelsenso: ({ora si può avviare una battagliacontro l'aborto, una battaglia pratica e nonsoltanto teorica, una battaglia di fatto e nonsoltanto di prinaipio ». (Applausi dall'estre-"11asinistra; congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Pecorino. Ne ha facoltà.

P E C O R I N O. Signor Presidente, si-gnor Ministro, onorevoli colleghi, a menodi un anno ritorna nelle Aule di questo Par-lamento il tanto vessato problema dell'abor-to e vi ritorna proprio in un momento tantodifficile della nostra esistenza, divenuto an-

Page 13: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 11209 ~

3 MAGGIO 1978259a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

cara più tragico e drammatico per la soprav-vivenza di una società che invece di produr-re ricchezza e valori morali, in un autenticoclima di libertà, si è sforzata e si sforza an-cora di mortificare quella stessa libertà, conla condiscendenza più o meno interessata aitempi che corrono, in una società in evolu-zione che cresce e si trasforma, svilendolanei suoi contenuti e nella sua ragion di es-sere e gabellandola con la licenza prima econ l'anarchia dopo. Ed è proprio questomomento drammatico, ormai divenuto an-naso, che avrebbe dovuto farci riflettere eresponsabiIizzarci a recitare il mea culpa ea farci operare per ricostituire quell'ordinee quell' equilibrio armonico tra le diversecomponenti sociali che noi, con molta su-perficialità, per troppo lassismo, abbiamovoluto distruggere lasciando alle nostre spal-le caos e babelica confusione.

Infatti si è consentito con troppo compia-cimento che Stato diventassero i partiti edi sindacati, che Stato diventasse la magistra-tura, che a livello di Stato legiferasse ognicomune, ogni provincia, ogni regione e cheStato diventasse ogni corteo, anche se pocoingombrante, purchè rappresentato da visto-si cartelloni con strumentalizzazioni oscenee da baraccone; che Stato, potente tra i po-tenti, diventassero la stampa e la televisio-ne che informa e a volte disinforma ma cer-tamente non forma, presa nelle spire dellapseudocultura e del modernismo superficia-le e irresponsabile, superando la sua speci-fica funzione.

Non era difficile che ad uomini responsa-bili accorti e avveduti risaltasse la preoccu-pazione morale che la corruzione dei varisettori della vita pubblica avrebbe poi por-tato allo scippo, al furto, alla rapina e dilà, degradando, all'esecuzione proditoria; chelo svilimento di tutta una società avrebbereclamato il divorzio, la droga, l'aborto; chele facilitazioni alle innumerevoli libertà prov-visorie, le licenze ai detenuti e le punizioninon giuste e non severe, a danno dei citta-dini onesti che nessuno si è preoccupato esi preoccupa di difendere, avrebbero trovatoterreno fertile nelle menti distorte, favoren-do, forse senza volere, a lungo andare ilpullulare di organismi e di organizzazioni

ferocemente eversive che hanno fatto delmondo occidentale e dell'Italia in particola-re la loro terra di lotta e di conquista.

Gli Unni, calando in Italia, furono conqui-stati dalla civiltà romana; ma questi di oggida che cosa devono essere conquistati: dal-l'insipienza, dalla viltà o dallo sfacelo? Cer-to non dall'attuale classe dirigente, frettolo-samente spogliata dal fascismo e ancor piùfrettolosamente nata dalla Resistenza, chemagnifica a parole e dileggia e offende coni fatti, perchè così operando si è pessimiassertori di democrazia e quindi inavverti-tamente si finisce con il diventare i più ac-caniti sostenitori di una nuova dittatura;e non è improbabile che alla fine un briga-tista o un maresciallo qualunque impongal'ordine con lo sferragliare dei carri armatie con il coprifuoco.

Avete avuto sempre paura dell'impopolari-tà; accondiscendendo per motivi elettoraliavete cercato di neutralizzare le pressionidella sinistra, a volte superandole, ed oggiavete paura del processo di dissolvimento.Tutto questo inevitabilmente doveva portarelentamente, giorno per giorno, alla degrada-zione dei poteri fino all'annientamento del-lo Stato. E l'aver voluto ripresentare allaCamera proprio a qualche giorno di distan-za dalla sua ricusazione in Senato lo stessodisegno di legge per la liberalizzazione del-l'aborto sta a dimostrare ancora una voltaquesta volontà sovvertitrice e annientatricedei valori ideali e morali di questo Stato.

Forse nessuno ha notato che questa sfidaoltre tutto suonava offesa a questo Parlamen-to e che il guanto per questa sfida e per que-sta offesa non poteva e non doveva esserelanciato proprio da chi, eletto dal popolo,delle istituzioni doveva essere il custode ga-rante. Che meraviglia poi se altri, disincan-tati e traviati, arrivano a perpetrare ben al-tri delitti ben più gravi e più risonanti?

Ci sono violenze che scuotono profonda-mente l'opinione pubblica; ma non dimen-tichiamo: ci sono violenze ammantate di le-galità, di perbenismo, di comprensione e

I

di compatimento che a lungo andare, tra-I sformando menti, giudizi e costumi, sfocia-i no nelle prime. Chi non sa prevedere e pre-

venire non è in grado di reggere la cosa

Page 14: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

VII LegislaturaSenato' della Repubblica ~ 11210 ~

259a SEDUTA ASSEIHBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 MAGGIO 1978

pubblica. Oggi da piÙ parti si recita l'attodi contrizione e di dolore per gJi errori com-messi, ma si ha nel con tempo l'impressioneche si continui a recitare il « credo)} delpotere: infatti questa legge arriva in Parla-mento ~ dicevo ~ in un momento pocoadatto, svuotata di tensione e di passione,di verità e di menzogne, in un ambiente pi-gro, tra l'indifferenza sorniona di una partee lo sbigottimento dell'altra, tutti pronti pe-rò ancora a patteggiare, a manovrare, a pre-varicare, facendo financo morire all'improv-viso per sincope o per apoplessia le inter-mbabili argomentazioni preannunciate daPannella nell'altro ramo del Parlamento.

È proprio nelle Commissioni riunite cheda parte antiabortista ho sentito aleggiarepreoccupazioni, perplessità e reticenze, fa-cendo incombere sull'uditorio 1'ombra del re-ferendum. Ma perchè tanta paura propriop~r questo referendum? Non tutte le batta-glie sono coronate da vittoria: !'interessan-te è combatterle con intelligenza, con sen-timento e con vera passione; ciò che in ve-rità non fu fatto per il divorzio. Potrebbesignificare un ritorno alle origini il riaffer-mare un costume e un principio morale chepossa allontanare dalle coscienze inconscel'onta della distruzione e dell'annientamento.

La verità invece è che il compromesso sto-rico ha voluto un tributo: la legalizzazionedell'aborto. E tragicamente provvidenzialeè giunto il caso Moro per morfinizzare icristiani, a giustificazione e copertura di undelitto accettato da chi siede in Parlamen-to con i voti dei parroci e dei cattolici. Que-sto è il momento della verità; qui c'è lo spec-chio dell'anima, del sentimento e della logi-ca; qui ci va di mezzo la reputazione e lapersonalità di tutti. Unanime è stata la tre-pidazione per la sorte dell' onorevole Moroe soddisfacenti e sincere sono apparse le di-chiarazioni di Saragat, le impennate di LaMalfa, la disponibilità di Craxi, le argomen-tazioni dialettiche di Zanone e le sottigliezzespeculative dei comunisti, tutti concordi nel-la difesa del diritto alla vita, disponibili afare di più per salvare una vita, se la ragiondi Stato non impedisse loro di scendere apatti.

E allora mi domando se ci può essere unaragion di Stato che possa consentire alla don-

na di farsi martoriare e seviziare l'utero, eancora più al feto di essere ucciso.

Noi chiediamo pene severe per i rapitori;La Malfa domandava la pena di morte eil coprifuoco e io vorrei chiedere a lui ea tutto il fronte laico, con tutto il rispetto,che differenza essi fanno tra l'esecutore diaborti e il brigatista. Sono atti di violenzae di sopraffazione a danno del più deboleche non trovano nè avallo nè giustificazionee che mettono a confronto la nostra logicae le nostre deduzioni, perchè la scienza hadimostrato in modo inconfutabile che la vitanasce dal suo inizio e quindi nessuna diffe-renza biologica, dico biologica, esiste tra chiè incarcerato in un covo e un embrione rin-chiuso nell'utero materno.

Spinte culturali hanno sollecitato un rigo-glioso rifiorire di associazioni femminiJi efemministe proiettate a liberare la donnadal servaggio maschilista, padrona assolutadella sua dignità, del suo piacere, del suogodimento, giudice assoluto del suo utero,con diritto di vita e di morte sulla sua di-scendenza.

Estrazioni politiche diverse, poi, seppurtutte di sinistra, hanno portato queste asso-ciazioni a diversificarsi sostanzialmente epesantemente tra loro anche nella richiestadi una legge sull'aborto: tutte concordi, dapiù parti si dice, nella gestione di ambula-tori abortivi reclamizzando con la gestionedell'utero una gestione dell'aborto con tuttele conseguenze morali, sociali e, si dice, eco-nomiche. Non sono nuove le autoaccuse e ledenunzie per aborti praticati nei luoghi pilldisparati, ma nessun accertamento è statopredisposto e nulla si è fatto per impedirequesta palese e pubblicitaria violazione del-la legge vigente. Anzi, per sottile concupiscen-za politica, si è fatto a gara per assicurarecompiacenze e protezioni dimenticando o fin-gendo di dimenticare che le trasgressionialla legge, alla morale e al costume sono ifondamenti nascosti che portano a tutte ledegradazioni sociali, a tutte le violenze, per-chè negatori di armonia, di libertà e di spi-ritualità.

E per entrare nel vivo dell'argomento, misembra superfluo ritornare su quanto dettoin quest'Aula nel giugno 1977. Recenti sono

, state le argomentazioni giuridiche e scienti-

Page 15: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica VII Legislatura~ 11211 ~

3 MAGGIO 1978ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

fiche sostenute ed evidenziate con troppapassione e puntiglio anche dalla stampa, daambo le parti: le sottigliezze istituzionali ecostituzionali per il diritto alla vita del na-scituro, la valutazione del delitto perpetratoa danno dell'indifeso, le ventilate attese perun mondo avvenire superpopolato, le preoc-cupazioni dei cattolici che temono svuotatadi contenuto la loro fede e la morale, gliirrigidimenti della Chiesa, la decisa posizio-ne dei. circoli culturali femminili nel con si-den~.re nei primi 90 giorni il feto un grumodi sangue e non un essere vivente, l'autode-terminazione della donna con tutte le con-seguenze economiche e patologiche, a volteletali, le insoddisfazioni per i metodi contrac-cettivi in genere e i danni della pinola inparticolare.

Ma ciò non ci può esimere dal fare breviosservazioni sul nuovo disegno di legge. Ionon vedo quali aItre argomentazioni giuri-diche e scientifiche si possano trovare proo contro !'interruzione volontaria della gra-vidanza: stanca e sollecita infatti ci è par-sa in Commissione la discussione generale

e molto più sbrigativo sarebbe stato l'iterdell'articolato senza gli emendamenti presen-tati da parte democristiana. Ma posizioniprecostituite non hanno consentito ritocchiragionevoli per il miglior2.mento della legge,che noi per principio avremmo ricusato co-munque, e nemmeno le responsabili e manie-rose argomentazioni di un illustre clinico escienziato, il senatore professar Bompiani,forse unico e vero competente per cultura edesperienza, sono riuscite a piegare il frontelaico, attestato su posizioni di intransigen-za e di netta chiusura, forse in omaggio al-le aspettative degli abortisti.

Questa legge non accontenta nessuno per-chè si presta a tutte le interpretazioni, a vol-te nebulose, a volte prive di nesso logico.Dice l'articolo 1 che lo Stato tutela la vitaumana dal suo inizio, ma non chiarisce quan-do la vita umana incomincia, perchè se lavita incomincia dal momento della feconda-zione non si deve legalizzare l'aborto; se inve-ce la norma concorda con l'altra tesi nega lascienza ed esprime una affermazione di co-modo, quella delle femministe.

Presidenza del vice presidente C A T E L L A N I

(Segue P E C O R I N O). Si sostiene poi Iche l'interruzione « non è un mezzo di con-trollo delle nascite» e si deve « evitare chel'aborto sia usato ai fini della limitazionedelle nascite ». Non è difficile capire cheforse la volontà del legislatore era quelladi evitare l'aborto di lusso, circoscrivendoloa quei casi previsti dagli articoli seguenti;ma forse non si è accorto che allargando lasfera degli interventi alle presunte malattiedi comodo ed alle condizioni socio-economi-che deIJe donne, automatica ed inevitabile di-venta la limitazione delle nascite.

Contraddittoria poi è la legge sui consul-tori che all'articolo 2 dovrebbero avere fun-zioni di prevenzione e di assistenza alla don-na e forse anche di dissuasione alla decisio-ne abortiva; mentre poi agli articoli 4 e 5fa obbligo o consente ai propri medici di

rilasciare dichiarazioni preparatorie all'inter-vento, quando non finiscono per praticarloambulatoriamente essi stessi. L'aver poi vo-luto inserire nell'ambito di un ente ricono-sciuto le associazioni volontaristiche nonpuò non far nascere il sospetto della pubbli-ca istituzione a favore della fucina del-l'aborto.

Jmpegnative e passionaIi sono state le lan-ce spezzate a favore del padre del concepito,spogliato da qualunque interferenza nelladedsione abortiva della donna, e questo di.segno di legge vi ha provveduto con un in-ciso: {{ ove la donna lo consenta », che ineffetti non riconosce nessuna autorità e nes-sun giudizio consente al maschio, arrivandoperfino a beffarlo.

Dice ancora il disegno di legge che trascor-si sette giorni la donna si presenta all' ente

Page 16: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

VII LegislaturaSenato della Repubbliw ~ 11212 ~

3 MAGGIO 1978259a SEDUTA ASSEl\1ELEA ~ RESOCONTO STENOGR\r;CO

autorizzato (ospedale o clinica) ove il me~dico del servizio ostetrico, cioè un tecnico,è obbligato, non avendo fatto obiezione dicoscienza, a praticare l'aborto a giudizio osu commissione del medico di fiducia o delmedico dell'ambulatorio. È ancora una mor-tificazione che si vuole infliggere al medicoospedaliero a cui non si riconosce neanchel'autorità di vagliare la diagnosi altrui perun atto grave e traumatizzante che potreb~be coinvolgerlo in responsabilità morali elegali, e il diritto di negare eventuali presta~zioni di comodo. Nessun paese del mondoè arrivato a tanto, a coartare il libero epersonale giudizio del medico; ne va di mez~zo la sua dignità, la sua personalità, la sualibertà e la sua coscienza. Voi volete cOllet-tivizzare tutto, ma non potete collettivizzarela diagnosi e !'intelligenza del singolo, che sicompletano con la pratica e la scienza, e mirifiuto di credere che medici specialisti delramo si assoggetteranno alle decisioni di unaltro medico che vorrà imporre tramite loStato la sua decisione inappellabile. Non lofecero i tedeschi, non 10 fanno i russi. Nonc'è bisogno dell'obiezione di coscienza peropporsi a questa distorsione etica. Il medi-co non può essere paragonato ad un robote non mi sorprende la volontà politica, bensìmi meravigliano i medici del fronte laicoche accettano e subiscono questa mortifica-zione. Avete svuotato i medici e gli ospedalidi responsabilità morale e di contenuti: per-chè vanificarli ancora di più? E mi auguroche essi, attraverso i loro ordini professio~nali, si oppongano con dignità e coraggioalle vostre pretese.

Ma il punto più discusso è l'articolo 12ed io non mi nascondo le perplessità cheesso comporta. L'aver voluto riportare a 18anni il limite minimo per l'autodetermina~zione della donna è una decisione saggia edelementare che collima con il principio ge-nerale del diritto, ma non risolve il proble~ma dell'aborto clandestino, anzi lo aggrava,laddove queste ragazze a volte ingannate per~chè presumibilmente inesperte e ancora nonpreparate e smaliziate agli incidenti dellavita vanno meglio salvaguardate, protette edaiutate a mantenere il segreto di un loro

fallo verso la famiglia attuale o verso laeventuale famiglia futura.

Dice l'articolo 13 che la donna interdettaper infermità di mente può presentare leipersonalmente o deve confermare la richie-sta di aborto presentata dal marito o daltutore. Se non vado errato, !'interdizione èun atto squisitamente giuridico che vieta al~l'interdetto qualsiasi partecipazione ai pub-blici uffici e non riconosce all'interessatodecisione alcuna per sè e per gli altri. Que~sta ~ non vi è dubbio ~ è una «perla »,

a meno che non si debba pensare che l'en-tusiasmo aborti sta dell'estensore abbia fat~to perdere di vista a lui il principio del di~ritto e a noi la faccia nei confronti dei let-tori per aver votato una simile contraddi~zione.

Così stando le cose, non sembra che unalegge, anche la più permissiva, che tenda alegalizzare l'aborto, possa accontentare tut-ti, tanto meno gli abortisti, che resterannodelusi, e lo sono già, perchè vedono vanifi-cate le loro aspettative e deluso il loro de~siderio per la totale liberalizzazione del~l'aborto in tutti gli stadi, presupposto fon-damentale per !'indipendenza della donna,come se il creato non avesse dato a ognunodi noi una specifica funzione e come se lasocietà su questa ineluttabilità delle coseumane non si fosse adattata con l' esperien~za in una sua armonia e in una sua logicadi dare e di avere.

E pretestuoso ci pare il supporto del~l'aborto clandestino, ma ancora più prete-stuosa ci sembra la tanto reclamizzata mor~talità per aborti praticati in condizioni igie-niche poco favorevoli. La clandestinità e al-tre battaglie sono servite da falso scopo allesinistre per un disegno lento, da maturarenel tempo, diretto a sovvertire lo Stato; e cer-ti ambienti si sono prestati e si prestano in~consciamente o per comodo alle speculazio~ni altrui, perchè l'incolumità da aborto nonesiste, come non esiste per tutti gli inter~venti chirurgici, rappresentando esso un in~certo, un trauma notevole ed anche impre~visto che può portare a morte, anche se pra~ticato in ambiente perfettamente idoneo, co-sì come testimonia il decesso di una certaValeria per un intervento da lei voluto e

Page 17: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

<\[;;?;alo. ..

é<::1,:1 J.'_,,~;i./~'liC'; ~ 11213 ~

3 MAGGIO 1978

VII Legislatura

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

praticato in una attrezzata clinica romanae denunciato dalla rivista « Effe» del mesedi aprile. E se è vero, come è vero, chela povera Valeria è morta, come tante altre,per aver creduto neU'ideologia abortista, nonè consentito allo Stato rendersi complice diun delitto, ed invece di legalizzare l'aborto,esso deve perseguire cen energia e con im-pegno più che le vittime, soprattutto gJiistigatori e gli esecutori.

Conformista è la lotta per l'aborto, comecorJormista fu quella per la droga; essenascono dalla stessa matrice perpetrata persovvertire i valori umani e morali della so-cietà, per meglio aggredirla. E ricordo lebattaglie sostenute in questo Parlamento con-tro quella legge. E a nulla sono valsi i sug-gerimenti e le illustrazioni scientifiche e cul-turali dei tecnici, per esperienza sofferta neisecoli. Ed oggi la gente muore per droga ela società è privata di belle intelligenze. Dichi è la colpa se non nostra che male e su-perficialmente abbiamo legiferato producen-do tanto danno? L'aborto non si combattecon questa legge e la mortalità non è evita-bile neanche negli ospedali.

Oggi, dopo lo svilimento del costo di unaborto, nessuno più ricorre alla mammanao al tanto reclamizzato prezzemolo. E stru-mentale mi sembra la posizione assunta dacerti deputati di Napoli per 10 scandaloscoppiato in una clinica privata dove, sidice, sono stati praticati 14.000 aborti inun anno; benissimo, ma essi non sono in-sorti quando certa stampa indicava nei varicollettivi femminili le fucine dell'aborto. Eil medico di Napoli in fondo era un assertoree un esecutore di comodo della loro ideolo-gia e del loro credo! Solo che non si erasaputo garantire in precedenza!

L'aborto non si combatte con la liberaJiz~zazione totale o parziale anche perchè le no~stre stnltture sanitarie non sono in gradodi provvedervi, piÙ per capienza che per as-sistenza, certamente a scapito di chi soffreper malattie non desiderate e non volute.

Finita del tutto o quasi la paura del pecca-to e dell'inferno, l'aborto oggi si può combat~tere a monte con l'educazione mentale e mo~rale e con l'ortodossia dei costumi, con il ri-portare le coscienze al vivere civile, alla com~

prensione e alla persuasione per i problemialtrui, facendo superare alle donne eventua~li stati di ambascia e di sbigottimento comei probkmi economici, ove ci fossero. E sag-gia potrebbe essere l'istituzione dei consul~tori ove questi dovessero proliferare nume~rosi e forniti di personc.le idoneo, vigile epronto a dare utili informazioni pedagogi~che e morali; I!la bisogna rendersi conto chegli effetti possono maturare nel tempo. Frat~tanto oggi tutti sono a conoscenza degliespedienti antichi e dell'uso dei contraccet-tÌvi moderni chimici e meccanici; tutti sonoedotti sull'uso della pillola che deve evitareil concepimento; che se poi per avventuraqualche volta dovesse accadere l'irreparabi.le, è sempre meglio s~lbire le gioie della ma.ternità « non voluta e non desiderata », chesubire l'angoscia ed il rimorso della soppres-sione di una vita sul nascere, che farla pas~sare dall'utero al bidone della spazzatura_

Chiara e cristallina fu allora la posizioneassunta dal sottoscritto in nome del miopartito, Movimento sociale~DN, e dissi al-lora che tale posizione di ripulsa all'appro-vazione di questo disegno di legge non ve~niva dettata in me, cattolico, da ispirazio~ne religiosa, ma dalla ferma convinzione chela degradazione morale del costume portaall'annientamento dello spirito e quindi alladegenerazione dei popoli e che il tentare diopporsi alla legge della natura è vano e puòa volte anche essere esiziale.

Oggi ancora più chiara, cristallina e deci~siva diventa la nostra opposizione per avereinterpretato tutti i patteggiamenti, tutti icompromessi che vi portano ad approvareuna legge che non è umana, che non è civi-le, che non è giuridica, che non acconten-ta nessuno, neanche i vostri elettori.

E che di compromesso si tratta, non vi èdubbio: 0l1ar:do si va a licenziare in Com-missione ua disegno di legge esattamentecosì come ci è pervenuto dalla Camera, quan-

do da più parti si è riconosciuto che essosi presta a gravi iIlogicità giuridiche, a molteincongruenze e a molte contraddizioni, noinon possiamo accettare che il ventilato peri~colo del referendum possa far barattare unalegge che senza dubbio può essere migliora-

Page 18: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 11214 ~

259a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 MAGGIO 1978

ta a salvaguardia della dignità di questo Par-lamento. E nonostante la nostra totale ricu-sazione, la mia parte politica presenterà de-gli emendamenti al disegno di legge ancheper scindere le responsabiJità. (Applausi dal-l'estrema destra. Congratulazioni).

Presentazione di disegno di legge

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Ho l'onore di presentare al Senatoil seguente disegno di legge: «Modifiche dialcune disposizi.oni del codice della naviga-zione relative alla navigazione aerea» (1189).

P RES I D E N T E. Do atto all'onore-vole Ministro di grazia e giustizia della pre-sentazione del predetto disegno di legge.

Ripresa della discussione

P RES I D E N T E. È iscritto a parla-re il senatore Busseti. Ne ha facoltà.

BUS S E T I. Signor Presidente, signorMinistro, onorevoli colleghi, questa ulteriorediscussione sulla proposta di legge concer-nente la disciplina della interruzione volon-taria della gravidanza avviene, come è sta-to già riconosciuto, in un difficilissimo mo-mento della vita del nostro paese e subiscenotevolmente la sinistra influenza della ine-vitabile alternativa del referendum popolarea brevissima scadenza.

Sono certamente circostanze obiettive im-pedienti ogni pur doverosa serrata disaminadelle possibili alternative politiche e giuri-diche ragionevolmente ipotizzabili ed util-mente opponibili alla disciplina proposta dalfronte abortista.

Per vero un diverso comportamento delGoverno poteva essere legittimamente atte-so, almeno in senso tecnico e strumentale, ta-le cioè da evitare al Parlamento di occuparsi

di un problema tanto grave e delicato sottol'incombente minaccia del referendum, rag-giungendo precise intese con tutte le forzepolitiche che lo sostengono; così come untentativo di intesa su un corretto espedien-te, pur sempre finalizzato a scongiurare lagrave ed inquinante interferenza della sca-denza referendaria incombente sulla discus-sione del difficile problema dell'aborto, po-teva essere pure effettuato dai protagonistidell'ultima intesa programmatico-parlamen-tare.

Ora diventa quasi una sfida al nostro in-negabile senso dello Stato il quesito che pu-re provocatoriamente ci viene posto da ta-luni e che concerne appunto, da una parte,la dura e da tutti deprecata alternativa re-ferendaria ad una eventuale bocciatura to-tale o parziale della proposta n. 1164, comepervenutaci dalla Camera, e, dall'altra, il gra-ve pericoloso vuoto normativa che si verifi-cherebbe ave, a segllÌto del referendum, fos.sero eventualmente abrogate le vigenti nor-me penali di cui al titolo decimo del librosecondo del codice penale.

E tutto ciò mentre il paese è scosso dauna terribile crisi morale portata alle asprez-ze che tutti conosciamo, dalle non certo tran-quille sue condizioni politiche, economichee sociali che non riescono a stabilizzarsi sul-le pur auspicate posizioni di chiarezza, diripresa produttiva, di autentica solidarietà.Sembra quasi che il Parlamento divaghi nel-l'accademia ideologica e si perda nel gene-rico sforzo di ristrutturare una società ci-vile che non riesce più a seguirlo, presa co-m'è dall'ambascia quotidiana dell'insicurez-za più varia e più vasta, a fronte della qua-le sembra che non si riesca ad opporre ar-gini efficaci e solidi.

Ignorare o nascondersi l'obiezione ricor-rente che ci muove la base più ampia delpaese in queste ore di angoscia per tutti,per cui non si comprende, anzi stupisce checi si occupi di aborto mentre diversa è l'at-tesa ed è incentrata su tutt'altri problemi eper tutt'altre risoluzioni, credo che sarebbeoltretutto irrispettoso nei confronti dellostesso paese.

Allora si deve ammettere con necessariae spregiudicata chiarezza che la condizione

Page 19: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica ~ 11215 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 3 MAGGIO 1978

estremamente disagevole in cui il difficileproblema della nuova legislazione sull'inter~ruzione della gravidanza viene affrontato èuna puntuale verifica della persistenza dialcuni grossi equivoci nel pur avviato tenta~tivo di inventare nuovi equilibri politici ge~nerali; tentativo che purtroppo così vedemaggiormente consolidata la sua caratteriz~zazione di espediente politico contingente afronte del pur conclamato proposito di atti~vario in tempi medio~brevi, quale strumen~to per una definitiva stabilizzazione politicadi una vasta area di consensi.

La rigidità delle posizioni abortiste sullacocente questione dell' autodeterminazione,ad esempio, non può non risultare alla finecbe una inequivoca scelta prevaricante afronte delle non meno certe ed univochestatuizioni costituzionali sul valore del benevita e sulla estensione stessa della tutela as~saluta che è a quel bene assicurata.

Orbene non è possibile, così procedendo si,negare l'evidente spinta che si imprime aldisegno di cambiare qualitativamente i ter~mini di impostazione della nostra civiltà,per portarla verso un positivismo certamen~te non tradizionale o classico, ma altrettan~to certamente antitetico alla visione umani~stica e cristiana della vita e della persona.Nè vale certo a fugare l'amarezza di una sif~fatta constatazione la delicatezza filologicadi quanti, per necessità di distinguersi o pertenere comunque in vita un tentativo appe~na avviato di revisione e mediazione stori~ca, improvvisamente nel loro linguaggio so~stituiscono oggi alla parola « autodetermina~zione », la simillima espressione « volontariarisoluzione finale della donna ».

Altrettanto non coerente con il vagheggia-to proposito di ampliare l'area dei contributipartecipativi popolari attraverso una pru-dente politica di confronto costruttivo e dicomprensione reciproca appare la rigida di~fesa che viene costruita dal fronte aborti-sta tutto intorno alla pratica realizzazionedella predetta auto determinazione, con il piùcompleto e assoluto rigetto di ogni formadi pur misurata e ponderata delimitazionegarantista elaborata e suggerita da noi, noncerto per svuotare maliziosamente la peti~zione concettuale dell' autodeterminazione,

ma per controllarne gli sviluppi ed impe-dirle di diventare strumento legale di offe~sa per la donna stessa, per la sua famigliae per l'intera società. Il rifiuto di un seriocontrollo sanitario esteso a sondare e cer~tificare l'esistenza delle prescrizioni legitti~matrici dell'aborto, la pratica ed immodifi-cata esclusione dei genitori nel momentoterribile della determinazione abortista del~la minorenne, che certamente resta confer-mata nonostante la modificazione introdot~ta dalla Camera, per il suo valore puramen~te apparente; la stessa ampiezza statisticariconosciuta alle cliniche private nell'inter~vento abortista, altro non sono che verifi-che altamente probanti della tenacia con cuisi vuole realizzare non già solo una miglio~re condizione particolare di vita della don-na, nell'ampio spazio di una concezione or-ganica della vita, ma con cui più propriamen~te si vuole realizzare una svolta « radicale»di civiltà.

Persino la lucida sentenza della Corte co~stituzionale n. 27 del 1975 è stata stravoltanel suo apprezzabile riconoscimento verso ladonna dell'esimente dello stato di necessitànel caso di aborto sollecitato da preoccupan~ti situazioni di salute, con l'erronea valuta-zione che gli abortisti le hanno dato colle-gandone la portata non più al pur espres~samente sancito, necessario, unico ed inde~fettibile rapporto «stato di necessità~salutedella donna », ma dirottandola verso un si-billino riconoscimento del diritto di aborto.La stessa dignità della donna inoltre non puòcertamente ritenersi esaltata dalla propostaattuale che, deresponsabilizzando l'uomo efacilitando il ricorso all'aborto, non sottraela donna agli intuibili sorditi ricatti dell'uo-mo egoista ed irresponsabile, che vede inve-ce rafforzati dal semplicismo normativa del-le proposte in discussione i suoi tradizionalistrumenti per l'esercizio più arrogante dellapropria condizione maschile.

Insomma, lungi dal concorrere a convali-dare l'esistenza di un serio disegno politicogenerale mirante a connettere i contributipartecipativi popolari più vari attraversol'esercizio oculato dello strumento democra-tico del confronto e della reciproca compren-sione, il disegno di legge al nostro esame

Page 20: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Sellato della Repubblica ~ 11216 ~ 'VII Legislatura

3 MAGGIO1978259a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

divarica notevolmente le tradizionali anno-se distanze, ingenerando il forte sospetto cheil nuovo disegno politico, di cui si è orora detto, sia appena limitato al ristretto am-bito della strategia, finalizzato comunque afavorire !'indolore imposizione di princìpie discipline assolutamente e totalmente esor-bitanti le garanzie costituzionali sancite a di-fesa dei più sacri ed inviolabili diritti del-l'uomo, come ripetuti direttamente dal di-ritto naturale. Tutto ciò non può risultare,alla fine, come un isolato episodio di incom-prensione, peraltro quasi giustificato dallaconsiderazione della inevitabile persistenzadi situazioni di frizione dopo tre decennidi contrapposizione frontale, nè può esserevalutato come soltanto il risultato di unainevitabile coazione esercitata dall'incomben-te referendum, perchè le condizioni attualidel paese esigono proprio su questo tematerribile e delicato del diritto alla vita unarisposta chiara ed univoca dal Parlamento.Una risposta che certamente, se espressa at-traverso l'approvazione della presente pro-posta di legge abortista, non potrebbe sod-disfare l'attesa umanitaria che sale vieppiùprepotente e impetuosa dalla base ed a so-stegno della quale sarebbero certamente stra-volte, occorrendo, discipline di partito e so-lidarietà antiche, con tutte le intuibili e gra-vi conseguenze che un travaglio così scon-volgente comporta.

Perciò, facendo leva sulle stesse contrad.dizioni che, copiose e vistose, la nroposta dilegge contiene e che sono state riconosciuteper reali e gravi da non pochi qualificatiesponenti dello stesso fronte abortista e nondistogliendo lo sguardo dalla grave situazio-ne generale in cui versa, in quest'ora di estre-mo tormento, !'intero paese, formulo l'auspi-cio che ancora una volta questa nobile As-semblea dia al paese, che la esige, sul pro-blema in discussione la risposta umanitariache è certamente la più viva e vitale nellacoscienza di ciascuno di noi. (Applausi dalcentro. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È isoOl1ittoa par-lare il senatore COIleHa.Ne ha' facoltà.

C O L E L L A. Signor Presidente, signorMini1stro, onorevoli relatori ed onorevoli col-leghi, si è più volte fatto rife:r.imenta inqUe'st'AuJa all'a cost:iJtuziol1f'Jlità del disegnodi legge n. 1164 ed in questa seduta H sena-tore GozzjJni ha espresso riserve dica'rat-tere costituzionale sul ,disegno di legge diiniziativa ipoipo~are ,promosso dal Mav,imen-to per la vita. Non è questo il momentoin cui si Ipo1Jrà fare 'lJJIl approfondito esameal riguardo. Pertanto, rimandando di qual-che giorno questo disoorso, mi lim:iJt:oque-sta sera ,soltanto ad affermare che ,la no-stra Costituzione pone al centro deill'ordi-namento l'uomo ed ia 'rispetto del bene piùprezioso dell'uomo che è la vita.

Ogni legge che in qualche modo ,riduce lospazio di tutela e di garanzia di tale benesi 'Pone contro la Costituzione ed i suoi prin-cìpi. Noi siamo per il diritto alla vita, cheè ir.rinunoiabile non s'OILo:per la nostra -co-scienza di cattolici, ma anche per le nostreprofonde convÌJlzioni di dttadini. Interve-nendo sullo stesso argomento, ,in questa Au-la, già ebbi modo di far Ipresente e sottoli-neare .che una legge, in questo delicato ,set-tore, necessariamente fini s,ce con .l'incideresul modeJ1lo di società che tra mille difficol-tà, specialmente in questo periodo ,in cui lestesse istituzioni repubblicane ,sono sottOlpO-ste a tanto gravi e :pericolosi aJttaochi, stia-mo cercando non dico di def:iJl1ire,ma per10 meno di deLineare.

Ora io mi domando: quale contributo mo-rale e .ideale può .offrire \la legge che .stiamod:iJscutendo in direzione della cost'ruzionede11a nuova società, del nuovo ordinamentogiuridico che vogliamo edificare? Ma so-prattutto quali indicazioni noi veniamo adoffrire alle giovani generazioni alle qualiogni giorno e .su tutte le piazze dkhiadalillovoler rivolgere la nostra Ipart.icolare atten-zione, per .sottrarJe ai miti deJ1la vioìlenza,deil terrorismo, della criminalità comune epoHtica?

Ho timore -che con questa legge che haper titolo la tU!tella'sociale dell'a maternità,ma che ,potrebbe avere anche l'altro di ({ leg-ge contro la vha », noi non facciamo alt:roche aumentare le contraddizioni già esisten-ti in questa no'S'tra 'società, i cui mali deri-

Page 21: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato d.dla RepubblÙ-:- ~ 11217 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

vano sovente !anchedalla ostinata tendenzaa lasciare ilstit'llti, norme giuridiche, dis,p'O~siz,Ìoni, in un limbo .di incertezza e di inde~terminazione, alla <ricerca costante di solu~zioni di compromesso ~ e ne sappiamo mol~to in questi tempi ~ D'altra parte la ragionedi Stato e le motivazioni politiche impedisco~no di agire iCon chiarezza dovendosi mirarepiù al quadro generale dei mppor.ti t'ra leforze 'politiche che ai contenuti deiDl'ordina~mento che Isi intende ,disciplinare. Ma inquesta 'specificamat,eria occorre fare unascelta precisa; pe<rchè in fondo di questo sitratta: è necessario scegJìere tra il dirittoalla vita o il dir~tto ad ucoidere. Questaipocrisia è nelle parole dell'articolo 1 deldisegno di legge, laddove si afferma il do~vere dello Stato di « tutelare la vita umanadal suo inizio», una dichiarazione ,di lpirin~dpio che non trova IUn reale .svolgimentO'

nei suocessivi articoli nei quali sul p'rO'ble~ma del didtto alla vita tutto è pos:tO' ,in ne~gativo e dai quali Isi evince lo ,sforzo di 'ffiO~tivare, giustificare, con proposizioni, in al-cuni cas.i ar,tificiose e inconcludenti, ,la con~danna a mOl1te di chi è già titO'lare del benedellla vita.

l'O non mi 'soHermerò sugli aspetti tecni-ci e Isui profili scientifici del problema .del-l'aborto, la,sdando alla competenza di altridi ,segnalare le contraddizioni più evidentiche il disegno di legge mette in luce. Mi sof~fermerò soltanto su alcuni problemi che loesame ,di qruesto di'segno normativa eviden~zia. Mi fa paura la v,isione ~ di questo ve~

ramente ho paura, senatore Gozzini, non cer~to del referendum ~ che ,si ricava dall'arti~colo 4, deLla donna, della £utura madre chesi rivolge alla struttura politica per !'inter-ruzione della gravEdan2Ja entro i primi no~vanta giorni. Cerchiamo di immaginare que-sto impat,to 'tra la persona, eon i suoi dmm-mi interiori, morali, spidtuali e le !St'rut,1!uredel consultorio pubblico o socio-sanitarioche è !'ipotesi Iprevalente e più auspicata .daiproponenti. Di che cosa ,discuterà ,la don-na? DeJla vita, della morte. La scena, sena-tore Gazz,ini, è davvero impressioil1ante, dainoubO'. Si Iprevede ,e si disciplina con lafredrdezza di un procediment'O ammini'st'ra~

3 MAGGIO 1978

tivo uno dei più grandi ,drammi che possaco,}pÌ're una persona o una famiglLia.

P.raviama ancora ad immaginare il ,trau-ma deIJa madre che dovrà ,decidere la con-danna a mO,l'te del conceJpito, semmai ,inconsiderazione deJle condizioni economicheo social.ì o famiLiari. Ma è poS'sibLle ~ mivado domandando in questi giorni ~ con~

dizionare in tal mO'do il diritto al1a vita? Èmoralmente giusto considerare ,motivi ade-guavi delll'aborto le cO'ndizioni segnalate?

A me 'sen1bra che in qrues'ta fase Ila tuteladello Stato è solo ,in Ulna unica ,dkezione:punta soltanto aLl'esO'nero dalla resp()lnsa~bilità di chi vuole nnterruzione della gra~vidanza senza a1cun .rigual1do, 'senza IUn mi~nimo di considerazione del nasoituro, b cuitutela pure lo Stato ha ]l,dovere di assumere.

E lo stesso :regime di C31utele e di pruden~ze previsto nel primo 'Camma dell'articolo 5del disegno di legge (ossia l'esame collegialetra ,struvtura pubblica, la dOllil1a e il padredel ,concepito quamdo la ,riohiesta ,di inter~ruzione della gravidanza sia motivata dal~!'incidenza delle condizioni economiche, 'So~ciali, o fami.liari ,sulla salute della gestante)non appare per nulla sufficiente a offrire unsistema d[ garanzie Iper la vita, ma semmaiè un ulteriore tentativo di risolvere >so1tan~to in via ammini,stmtiva il problema dellainadeguatezza delle motivazioni di una scel~ta così grave c011l1:rola vita.

La realtà è che nei primi tre mesi di gra~vidanza il disegno di legge si limita a tute~lare penalmente la ,donna che decide di uc-cidere il mIJsCÌtUl10 e non scatta qruel mec-canismo di tutela della vita umana fin del suoiniz;io, pure <s'Olennemente sancito nel primocomma dell'articolo 1.

Le diSiposizioni di questa parte del disegnodi legge appaiono moralmente inaccettabilie giuridicamente illegittime perchè COiIlt'ra~stano con ill principio di uguaglianza, inquanto si limitano a esanerare dal reato chiun reato commette, perchè escludono ogn,iconsiderazione per il na:sciturro, il cui desti~no ]n questa .fase è complletamente insigni~ficante e privo di qualunque, sia pur limi~tata, forma di garanzia.

Non mena carente dallPunto di vista del~la vita del nascitJuro è l'iinsieme delle nmme

Page 22: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica VII Legislatura~ 11218 ~

3 MAGGIO 1978ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

progettate per !'interruzione volontaria deLlagravidanza dopo i primi tre mesi, soprat-tutto So.tto il profilo dell'oocefltamento delJlagravità delle situazioni cui è condizionatala possibilità deU'abollto. Anche in questocaso si innestano motivazioni burocratichee condizioni amministrative (accertamentodei processi Ipatologici, che configurino icasi gravi Iprevis,ti da parte di .un medicodell' ente os,pedaliero in 'oui deve ipraticaI1si!'intervento e comunicazione della relativacertificazione alIdirettore sanÌ1tario dell'ospe-dale) Iche \I1on risolvono certamente il pro-blema -di fondo della valutazione reale, con-creta, corretta della Ipresenza dei motivi ,gra-vi che (possono consentire !'interruzione del-la ,gravidanza.

Pos_iamo ritenere Isoddisfatta, ad esempio,l'esigenza di tale aocertamento dai meoca-nismi e procedimenti previsti dagli articoli6 e 7 del disegno di legge? È stato giusta-mente rilevato che in questa materia l'uni-ca garanzia può essere da.'ta da un consultocollegi aIe di ,specialisti, che ,il ,dise~o dilegge non prevede. Nè è ,suffidente, a :taleriguaIido, la £aco'ltà pure adombrata nel tpri-ma comma dell' articolo 7 per il medicocertificante di avvalersi ,della collaborazionedi specialisti.

Chi deve Istabilire rpoi .la :possibilità di esi-stenza di vita autonoma del feto, di oui al-l'ultimo comma dell'articolo 7, per cui Vlie-ne limitata la Ipossibihtà dell'interruzionedella gravidenza ,allla sola ipotesi che Ilastessa o il 'parto comportino un grave pe-rÌ'colo per la vita della donna? Evidentemen-te 'l'ulteriore a:ocertamento ancora una vol-ta è dmes.so al medico ostpedaliero, e tuttala maggiore ,tutela prevista dal disegno dilegge si limi,ta aLla pleonastica prescrizioneche il medico esegua l'.intervento con l'3Ido-zione di ogni mi:sura idonea a sallvaguafldarela vita del nascituro.

C'è anche in questa parte ,della legge pro-gettata una difformHà di trattamento che siconcretizza in uma riduzione di tutela delnasdtuTo, 'come se il diritto alla v,ita di que-

sto venisse interpretato 'Come diritto piÙdebole, meno esteso, meno consistente. Viè una vallutazione offensiva che non rendeoocetta:bile l':ispkazione del di'segno norma-tivo che non ;propone .procedure serie, ac-cettabili, dei motivi di particolare gravità,la aui elsilstenza risulterà Ìin moltissimi casi,se non addirittura nella :generalità dei casi,assegnata al giudizio individuale, soventeh ettoloso ,di un medico, oui si >rioonosce uncompito così grave senza nemmeno un mec-canismo d'appello, e senza il conforto di uncontributo dia1ettico di altri medid che col-legialmente operanti potrebbero pedomenoofErire una dooumentazone più approfondi-ta, piÙ articolata e ,direi più 'sofferta e me--ditata, trattandosi, in fondo, di decideredella vita di un essere già concepito.

Non mi sofifeflillo poi 'sugli altri aspetti

de'l disegno di legge, sulle complicate 'pre-scrizioni, per esempio, in materia di obie-zione di coscienza del .personale sanitario,che avrebbero ,potuto ,trovare fOI1secolloca-zione in ~ltra legge, nèsulla norma dell' ar-ticolo 12 drca i rapporti tra la ,richiestadi interruzione della gravidanza, il oui dirit-to 'Slpetta alla ,donna, ed lil richiesto assensodi chi esercita 'su quest'uiJtima la potestà ola tutela. Trattasi di una normativa che,mentre vuoI es'Sere garantista, ,poi dà Iluo,goa deroghe le aui motivazioni, a mio po!rere,non '501110sufficientemente ipredsate.

In conclusione, !'impostazione generaledell disegno di legge appare disariticolata e,in eerte .parti, addirittura ingenua o comun-que non corrispondente alle esigenze chepure ,si Ipropone di soddisfare. Ma non sonosolltamto queste considerazioni tecnieo-giu-rildiche che mi inducono ad as'sumere U!l1

giudizio :negativo isul progetto di legge inesame che, a mio .giudizio, dovrebbe esseredel tutto rivisto eid emendato. Del restoanche da paIlte de'l senatore GOZ2'Ji:nici èvenuta un'indicazione del genere, amche .sepoi ha par:lato di rita:rdi non ,certo imputa-bilIi al mondooottolico. Ci sono oggi acqui-sizioni medico,pSlicologi'Co~sociali che non 'Si

Page 23: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica ~ 11219 ~ VII Legislatura

3 MAGGIO1978

t::.,~~~~~,

ASSEMBLEA. RESOCONTO S'fENOGRAHC0259a SEDUTA

possono trasourare ,nell'a£~rollitare il dellica~to problema dell'aborto. Ci sono indicazioniche fa'l1Jlo ;superare le originarie premesseda .aui si è partiti 'Per disciplinare con leggedeHo Stato 'si1Juazioni complesse e delicate,pur presenti nella nostra società e nel n0-stro ordinamento. Di tali indicazioni ed ac~quisizioni il di'segno di legge su cui ,stiamodiscutendo non tiene alcun 'Conto, così co~me ignora le pres,santi richieste pO'Polariche vengono da ceti, ambienti, categorie didifesa del diritto alla vita. La tutela sooia:ledella l11.ruternità e l'aacoglienza del1la vitaumana devono essere considerate, come mol~ti altri hanno detto e sostenuto, anche coniniziative ipopolaJri, quadi .servi:.3iresi dal po~polo e per il popolo. n .condiziona:mentoche la disciplina di questo -delicato settoreddla vita sociale sta subendo DiSlpetto aidahri più gravi problemi che assillano in que~sto momento il nostro paese non può es~sere sopportato 01tre il limite che ,la co- i

scienza ,ci Ipone e .ci impone. Senatore Goz~

zi'J'Ì, non 'sono queste questioni o [posizioniprecosifituite! Il diritto alla vita è un prin~dpio irrinunciabile in ogni tempo ed in ognimomento storico, anche il più difficile, il piùdelicato, il più grave. Rinunciare a tutelaretale diritto non credo sia nessuno a con~sentito, 'senza commetter'e violenza al no-stro ordinamento costivuzionaile, ,senza com~mettere violenza soprattutto .aJ.[a nast,racasdenza. Questo disegno di legge tende aforzare i tempi, a 'impoI1re soluzioni che lacoscienza pOlpolare respinge (1.000.000 e piùfiI1me racco:lte Ìin;pochi giorni in difes.a dellaVliltadal Movimento per la vita). Soddisfaprobabilmente ~ e questo lo vorrei sotto~

lineare ~ un limitato settore piccolo~bor~ghese del paese. Ma il Parlamento, se vuole

essere in sintonia con il paese reale, devesaJper offrilre strumenti, Ìis.tituti, procedure,

ordinamenti, che dal paese reale siano ac~cettru1Ì e votati e voLuti. Altrimenti ~ e .con~

eludo ~ si corre il pericolo di accentuare I

il distacco tra istÌituti e .cittadini e di aggra-vare i mali che così vidlel1itemente colpi>sco~

no la nostra società ed il nostro paese. (Ap~plausi dal cento. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a parlareil senatore Pinto. Ne ha facoltà.

P I N T O. Signor Presidente, onorevoleMinistro, onorevoli colleghi, nella lunga di~scussione che oggi si ripete in Senato per laseconda volta su una legge che vuole istitui~re norme per la tutela sociale della maternitàe per l'interruzione della gravidanza, le po~sizioni delle varie parti politiche sono stateillustrate con tanti interventi e con tante ar~gomentazioni, con un rituale in quest' Aulanon nuovo e ripetendo nella discussione ge~nerale sempre le stesse cose, ognuno compia~ciuto per il proprio intervento, anche se, co~me in questo momento, i senatori che ci ascol-tano sono ben pochi.

Le posizioni delle due parti, di chi è favo~revole e di chi è contrario, sono ormai da ri-tenersi attestate chiaramente, date le ampieillustrazioni che sono state fatte. Dalla di-scussione sono emersi però alcuni dati certie tra l'altro mi risulta, perchè non è mai statonegato da alcuno, che nel nostro paese vi so~no, oltre agli aborti legati a cause patologi~che, anche gli aborti volontari. Oggi che que-sta legge non è ancora in vigore, vi sonoquei famosi omicidi cui faceva cenno il se~natore Colella: è una realtà che esiste e chevi è sempre stata. L'aborto è una realtà checammina con la vita; l'aborto volontario nonè una invenzione nè tanto meno una colpa diquelle parti politiche che si dichiarano fa~vorevoli all'approvazione di questo provvedi~mento. L'aborto volontario purtroppo è laconclusione di una decisione tormentata del-la donna, che molto spesso lascia nella stessatracce che durano per tutta la vita; e questolo sappiamo benissimo.

Le condizioni che possono portare alla de~cisione dell'aborto volontario sono molteplicie possono essere di origine psico-fisica, eco-nomica, sociale, di insofferenza. Esse posso-no far sentire il loro peso su tutte le donne,di qualsiasi religione esse siano, di qualsiasiceto sociale.

Page 24: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

SenatO' della Repubblica ~ 11220 ~ VIl Legislatura

3 MAGGIO 1978259a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente V A L O R I

(Segue P I N T O) . Spesso purtroppo suc~ Icede che la donna che abbia disponibilità eco~ i

nomiche superi le difficoltà che insorgono inI

seguito alla sua decisione di aborto volonta- Iria con un ricovero presso luoghi di cura

Iappositamente attrezzati e gestiti, mentre la Idonna che ha deciso come la donna ricca, ma Iche non ha possibilità sufficienti, deve ricor~rere a persone meno qualificate affrontandonotevolissimi rischi. È sempre stato così at~traverso i tempi, ma oggi questa differenzasi è accentuata. Questa situazione di fatto èstata messa in rilievo da molti di coloro chesono intervenuti nel dibattito; comunque vo-glio ancora rilevarla perchè è l' elemento es~senziale che sostanzia il disegno di legge alnostro esame.

Poichè questa realtà esiste ed è accettatada tutti, perchè nessuno ha mai smentito chein Italia vi siano aborti, non può essereritenuto giusto il principio semplicistico diproporre sanzioni penali contro la donna chericorre all'aborto volontario, ritenendo cosìdi poter mettere a posto la propria coscien-za, perchè così si è protetta la vita. Questainfatti non viene protetta, perchè gli aborticontinuano.

n richiamo al principio etico~morale nonha senso perchè non è sufficiente avere scon-tato una pena per poter riacquistare serenitàdi coscienza. Nè d'altra parte si può dire cheuna donna che ha deciso di fare l' aborto ~

questo è molto importante ~ e che pertanto

si è posta contro certi principi etici, religiosie morali, possa avere tranquillità di coscien~za solo perchè non ha abortito per pauradella pena. Non si può fare la coscienzadel cittadino con la legge. Chi ha una pro-pria credenza deve rispettare al di là dellacoercizione della legge. Chi decide per l'abor-to volontario e non lo fa solo perchè ha pau-ra della legge non è meno trasgressore deiprincìpi nei quali crede rispetto a chi lo de-cide e lo fa. È la stessa cosa.

Si è dettO che la società non deve proteg-gere la donna che decide di fare l' aborto vo~lontario perchè con una legge permissiva au-mentano i casi di aborto volontario e perchèsi commette omicidio, come diceva il senato-re Colella. Una tale affermazione però non èvera perchè l'aborto volontario è una realtàdi tutte le società. E nei paesi nei quali l'a~borto è assistito ~ e sono tanti, onorevolicolleghi; noi arriviamo in ritardo ~ non èvero che gli aborti siano aumentati, anzi so-no diminuiti quando l'assistenza all'abortoè stata accompagnata da una qualificata in-formazione. Basta vedere quello che è suc~cesso in Francia: nei primi sei mesi successi~vi alla legge sull'aborto assistito gli abortidenunziati erano solo 87. Essendo però l'a-borto una realtà, come dicevo prima, ancheper le esperienze fatte in altri paesi, non pos~siamo abbandonare la donna che fa l'abortovolontario anche perchè, se l'abbandoniamoe la esponiamo ai rischi di una assistenza nonqualificata, non creiamo di certo una figuradi donna con una coscienza diversa da quellache ha, la coscienza cioè che ha acquisito nelmomento in cui ha deciso di fare l'aborto vo-lontario.

Le parti politiche che votano contro questalegge e che alla legge si oppongono sul pia~no sostanziale, le parti politiche che ci han~no fatto giungere tante sollecitazioni per laprotezione della vita, non ci hanno detto cosabisogna fare per evitare che la donna decidaper l'aborto volontario. Questo vogliamo sa-pere: come dobbiamo fare per evitare che ladonna decida per l'aborto volontario. Non ècerto con la preadozione, con tutto il rispet-to per i due milioni di firme, che si risolvequesto problema tanto angoscioso, che tra~vaglia non solo l'Italia ma tutto il mondo ci-vile. Meglio sarebbe, anzichè parlare di pre~adozione, dire che è obbligatorio per la don~na in stato di gravidanza far crescere per for-za il proprio figlio. Credo infatti che sia im~

Page 25: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

V 11 Legislatura

3 MAGGIO 1978

;;enato della Repubblica ~ 11221 ~

259a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

possibile che una donna ceda il proprio figliodopo averlo messo al mondo. Non si puòpretendere che una donna sia portatrice di unfiglio per un'altra.

Come sostenitori di questa legge, come an-tiabortisti, perchè gli antiabortisti siamo noipoichè vogliamo che diminuiscano gli aborti,nell' auspicio che non ci siano più aborti vo~lontari, abbiamo proposto la via dei consul~tori con la funzione di responsabilizzare ladonna di fronte alla programmazione dellamaternità. Nei consultori si deve dire alladonna da parte di persone qualificate come sifa per avere un figlio e come si fa per nonavere un figlio. Questa è la funzione dei con-sultori!

L'esigenza di una funzione qualificata deiconsultori è stata ampiamente recepita inquesto progetto di legge che ci ritorna dallaCamera dopo la tormentata elaborazione chequesti princìpi hanno avuto in Senato in oc-casione della presente discussione e viene intal modo accettato il principio della preven-zione dell'aborto con i consultori.

A me fa piacere ~ lo dico con estrema sod-

disfazione ~ che questa esigenza sia oggiaccettata da tutti; ma non posso non ricorda~re le difficoltà che abbiamo incontrato in Se~nato per la discussione del mio disegno dilegge e del disegno di legge di parte comuni-sta per l'istituzione dei consultori familiari.Per oltre due anni non fu possibile neppu~re mettere all'ordine del giorno in Commis~sione i due progetti di legge per la tenace op~posizione all'istituzione dei consultori fami-liari da parte di quello stesso mondo cultu~rale che oggi ci sollecita perchè noi ci oppo~niamo all'approvazione di questa legge. Lestesse organizzazioni che oggi si oppongonoall'aborto si opponevano all'istituzione deiconsultori familiari. Erano le stesse organiz-zazioni che oggi sono contro l'aborto ad esse-re allora contro i consultori perchè si volevaevitare che attraverso i consultori si distri-buisse la pillola. (Interruzione dal centro).E noi vogliamo dare la pillola per evitare gliomicidi ai quali faceva cenno il senatore Co-lella. Ebbene, non volevano che si distribuissela pillola perchè si faceva peccato e perchè sifaceva in tal modo prevenzione contro gliaborti volontari!

Solo dopo i fatti di Firenze ~ questa èstoria e coloro che hanno fatto parte deJlapassata legislatura se lo ricordano ~ che

portarono brutalmente alla ribalta il dram-ma dell'aborto clandestino, i disegni di leggefurono discussi e fu approvata la legge delluglio 1975 e mentre i due disegni di leggeerano in discussione in Commissione addi~rittura venne presentato un disegno di leggedi parte democristiana che prevedeva !'isti-tuzione dei consultori.

Le norme e lo spirito dell'articolo 2 del di~segno di legge che abbiamo in discussionecostituiscono il punto qualificante di tuttala legge, a nostro giudizio, perchè rappresen~tana un fatto di prevenzione che per la pri~ma volta viene portato in una norma legi~slativa.

Con la consulenza dei consultori la donnapotrà avere la possibilità di evitare la gravi~danza che non desidera e potrà in tal modoevitare l'aborto volontario e quindi l'omi~cidio.

In Inghilterra ~ siamo abituati a guarda-re soltanto in casa nostra: guardiamo un po-co all'estero! ~ dopo !'istituzione e la diffu~sione dei consultori il numero degli abortivolontari è diminuito dell'80 per cento: lìnon si commettono più gli omicidi; lì si ri~spetta la vita perchè le gravidanze non ci so~no ed oggi in lnghilterra gli aborti sono pochianche se nelle cliniche inglesi ancora si fannotanti aborti per donne che vengono dall' este-ro, da quei paesi nei quali ancora non si rie-sce ad affrontare il problema sul piano dellarealtà.

Con le norme contenute in questa leggepossiamo sperare, anzi dobbiamo ritenerecerto che quando la rete dei con sul tori saràestesa a tutto il paese avremo una diminu~zione degli aborti ed avremo in tal modo as~salto un grosso impegno sociale; veramen~te noi avremo assolto un grosso impegnosociale perchè se oggi votassimo controquesta legge e tutto rimanesse come è oggi,non controlleremmo gli aborti volontari. Noioggi facciamo una legge che consenta alladonna di essere informata ed essendo infor-mata avrà meno gravidanze e quindi menoaborti.

Page 26: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica ~ 11222 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSE'vIBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 3 MAGGIO 1978

Questo è l'obiettivo che vogliamo raggiun-gere con l'approvazione di questa legge e checertamente non raggiungeremmo se questalegge non fosse approvata. È un obiettivoche certamente non raggiungeremmo se an~dassimo ad approvare una legge punitivacontro chi abortisce.

Purtroppo anche la questione dei consul-tori familiari esige una posizione di presa dicoscienza da parte dell'opinione pubblica,una presa di coscienza che allo stato non esi~ste ~ bisogna riconoscerlo ~ tanto è veroche, a distanza di circa tre anni dall'approva~zione della legge, di consultori ne sono statiistituiti solamente pochi e solamente nellegrandi città. I consultori nei piccoli paesi edin modo particolare nel Mezzogiorno non cisono e non esistono neppure nei piccoli cen~tri del Nord.

Eppure nel Mezzogiorno in modo partico-lare (vengo dal Mezzogiorno e conosco quel~la realtà), nei piccoli centri che alimentanotanto generosamente l'emigrazione, i consul~tori sarebbero tanto necessari. Non bisognapunire quelle donne perchè hanno la gravi-danza, ma bisogna operare perchè quelledonne non abbiano la gravidanza quando ilmarito viene per sette giorni a passare le va.canze di Natale. Voglio auspicare che tutti imovimenti, le associazioni e le persone chetanto hanno spinto ed operato per evitarel'approvazione di questa legge vogliano ope~rare con lo stesso impegno e con lo stesso en-tusiasmo per sensibilizzare la classe politica,specialmente a livello regionale, l'opinionepubbJica tutta perchè i consultori siano isti~tuiti al più presto. In tal modo sarà possibilefornire alle donne tutte le informazioni ne~cessarie e sarà conseguito lo scopo che si pre~figgono tutte le organizzazioni per la difesadella vita: quello di evitare l'aborto volonta~rio. E questo è lo scopo che si deve persegui~re in una società civile; evitare che la donnaabbia la gravidanza e non punirla per l'abor-to volontario.

La lotta all'aborto non si fa con le leggi: sifa a livello di base; e bisogna operare perchèla donna sia messa in condizioni di non averegravidanze indesiderate e di non fare quin~di l'aborto volontario. Tutte le associazioni,le persone che ci hanno incontrato o che ci

hanno scritto vadano a liyello di base e dica-no a queste povere donne nei piccoli paesidella Calabria, del Cilento, del nostro poveroMezzogiorno, che aspettano una volta all'an~no il marito emigrato, come si fa per non2.vere una gravidanza non desiderata. È que-sta una grande opera sociale che debbonocompiere. Non dobbiamo dire: se hai lagravidanza e fai l'aborto volontario ti dia-mo un anno di carcere.

Con questa legge noi approntiamo gli stru~mentI legislativi per combattere una tale bat~taglia; per raggiungere Io scopo è però ne~cessaria la volontà di tutti.

Pertanto, nella prospettiva che con questalegge si possa avere una diminuzione degliaborti e quindi un avanzamento della nostrasocietà sul piano civile, noi esprimiamo lanost.ra approvazione.

Certo, la legge che noi discutiamo e chesperiamo venga approvata non è perfetta equaJche norma potrebbe essere corretta e mi~gIiorata. Ma se questa legge non fosse appro-vata in tempo utile dovremmo andare al re~ferendum.

Poche parole sul referendum: in questoparticolare momento che attraversa il paese.il referendum costituirebbe un fatto trauma~tico che una classe dirigente che vuole opera-re per restituire serenità al paese deve cer-care di evitare. Se il referendum fosse vintoda quelli che l'hanno proposto, si avrebbeuna indiscriminata Iiberalizzazione dell'abor-to e qualunque donna sarebbe libera di farel'aborto volontario senza alcuna remora maanche senza alcun controllo. E sarebbe inu~tile richiamarsi all'articolo 2 della Costitu~zione che garantisce il diritto alla vita; servi-rebbe solo per dare inizio a lunghe e indeter~minate disquisizioni di carattere giuridico-co~stituzionale: niente di più. Se poi dovesserisultare vincente la posizione cosiddetta an.tiabortista, amici antiabortisti (è così anti~patica questa distinzione), vi prego di pen~sarei: noi avremmo nel nostro paese una si~tuazione sostanzialmente immutata nei con~fronti di quanto avviene oggi; continuerem~mo ad avere la realtà di ieri e di oggi, conti~nueremmo ad avere aborti volontari e natu~ralmente aborti clandestini. La donna inbuone condizioni economiche continuerebbe

Page 27: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica VII Legislatura~ 11223 ~

3 MAGGIO 1978

~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

ad abortire nelle cliniche private all'esteroo anche in Italia, in condizioni di buona assi~stenza e con ampi margini di garanzia, men-tre la donna che non dispone di tale possibi-lità dovrebbe continuare a ricorrere alle pra-tiche di persone non qualificate con i rischidi sempre. Questo è l'esito del referendum.Possiamo dire tante belle parole nelle piaz~ze, ma sta di fatto che, se vincono i cosiddettiantiabortisti, la donna deve continuare adabortire in clandestinità. Gli aborti ci saran-no sempre, non saranno eliminati.

Ma perchè questa legge possa operare peril fine che riteniamo più importante e piùqualificante, quello della prevenzione, è ne~cessaria la collaborazione dei medici. Ho ri-volto questo appello ai medici nell'altra di~scussione; lo voglio ripetere oggi perchè ènecessario. La collaborazione dei medici è ne~cessaria sia a livello delle attività consulto~riali sia a livello professionale. I medici sonoanch'essi condizionati da tante remore. An-che i medici hanno problemi di coscienza,ma essi devono sentire il dovere che hannoverso una società che per i medici ha unastima particolare di non venire meno alla fi-ducia che in essi ripongono i cittadini. I me~dici devono essere coscienti di questa grandefunzione sociale e di prevenzione dell' abortovolontario. Più che aggrapparsi a questionidi obiezione di coscienza essi debbono prov-vedere ad una qualificata informazione delladonna in modo che essa possa evitare la gra-vidanza che non vuole e quindi l'aborto vo-lontario e quindi l'omicidio. I medici si in~contrano con le famiglie, conoscono le diffi~coltà dei nuclei familiari ed hanno la possi~bilità di dare consigli motivati nel clima di fi-ducia che li unisce alle famiglie dei propri as~sistiti e possono quindi indirizzare la donnaad evitare la gravidanza che non gradisce.(Applausi dal centro~sinistra, dalla sinistrae dall' estrema sinistra).

P RES I D E N T E. È iscritto a par~lare il senatore Nencioni. Ne ha facoltà.

N E N C ION I. Illustre Presidente, si~gnor Ministro, onorevoli colleghi, dopo qual~che mese è tornato in quest' Aula il disegnodi legge che venne respinto dal Senato, senza

alcuna modificazione, con lo stesso conte~nuto normativa e ~ lasciatemelo dire ~

con gli stessi errori di grammatica giuridioa.Io ebbi l'onore di presentare una relazionedi minoranza nella quale cercai di porre lebasi per un ragionamento non filosofico mastrettamente tecnico, scientifico e giuridico.Ritengo sia inutile ripetere i motivi che ispi-rarono quella relazione, come credo sia inu~tile ripetere il ragionamento. Essi sono tut~tom validi e questo rinvio renderà il miointervento molto più breve di quanto avreb~be dovuto essere perchè tralascerò i motividi carattere scientifico e le premesse di ca-l'attere stoDico per arrivare ad un'analisiforse più puntuale della portata giuridicadel disegno di legge in esame.

Sono dolente che il Senato debba esami~nare questo disegno di legge sotto la spintadella volontà diretta ad evitare un referen-dum abrogativo. Anzi ringrazio la Presidenzaper averci dato la possibilità di approfon-dire questo provvedimento. Pertanto respin~giamo le osservazioni di coloro che hannovoluto criticare questa sollecitazione, que~sto passo di corsa che il Senato avrebbeimpresso ai suoi lavori. Abbiamo fatto unesame tranquillo; ma quel che debbo respin-gere è un clima psicologicamente incalzanteche ha avuto riflessi in tanti interventi per-chè il referendum imporrebbe una soluzione.

Onorevoli colleghi, dobbiamo dimenticareil referendum perchè noi legislatori dob~biamo ispirarci a dei motivi determinantila nost.ra volontà al di fuori di forze eso-gene che ci costringano a prendere una deci-sione piuttosto che un'altra. Altrimenti ver-remmo meno alla nostra funmone, ne sca~drebbe la nostra dignità. Possiamo conside~rare che il referendum se avesse esito posi-tivo creerebbe un vuoto legislativo perchècadrebbe una parte del codice penale Roccoe rimarrebbe non certo l'aborto libero, ri-marrebbe un punto interrogaHvo, un vuotolegislativo che avrebbe necessità di esserecoperto con un intervento ancora più an-sioso del Parlamento. Pertanto lasciamo daparte il referendum abrogativo ed esaminia-mo spassionatamente questo disegno dilegge.

Page 28: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica ~ 11224 ~ VII Legislatura

3 MAGGIO1978259a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Onorevoli colleghi, vorrei prima di tuttosgombrare il campo da una pregiudiziale dicarattere pseudo~politico. Ho sentito, in al~cuni interventi, una critica approfondita,ancora una volta, a distanza di mesi dallaprecedente discussione, in merito al titolodeoimo del codice penale, comprendente gliarticoli 545 e 555; e nella dottrina e nellafilosofia anche abortista ritorna il fantasmapolitico del codice Rocca. È bene che cisoffermiamo un momento perchè è faticavana combattere dei fantasmi. È opportunoche noi aderiamo ad una realtà legislativae coloro che vogliono appoggtare questa cri~tica, per motivi politici di bassa lega, dimo~strano di non conoscere la storia degli isti~tuti di punizione dell'aborto, della legittimitàdell'aborto eugenetico o eugenico, come vo~lete, e della legislazione vigente preceden-temente al codice Rocca. Vi parlo del codicesardo, del codice toscano ed infine, per ve-nire al punto di riferimento, del codice Za-nardelli.

Onorevoli colleghi, il codice Zanardelli hauna relazione che è del 1887, pertanto è lon~tana dalla concezione del codice Rocca. Per-chè dico questo? Per una notazione che nes-suno ha fatto nè alla Camera nè al Senato,nè in questa vicenda parlamentare, nè nellaprecedente, malgrado che si sia dato fondoa tutto lo scibile pro e contro la concezionedel crimine aborto o l'esaltazione della li-ceità ~ non voglio adoperare il terminel~bertà di aborto ~ della interruzione anti~cipata della gravidanza. Ebbene, onorevolicolleghi, a differenza del codice ~ sono car-te ingiallite ~ sardo in cui questa ipotesi cri-minoso. veniva collocata tra i reati control'ordine delle famiglie e a somiglianza delcodice toscano, il codice Zanardelli la volleannoverare tra i delitti contro la persona.Questo rilievo potrebbe portare, se io volessiseguire il filone filosofico del senatore Goz-zini, che ha parlato addirittura del cambiodi cultura per questo scempio di normattiva,a conclusioni sorprendenti. Senatore Gozzi-ni, se dovessimo scomodare la cultura conla « c » maiuscola» per disegni di legge comequesto (non parlo soltanto del contenutoma anche della forma), dovremmo dire checerti elementi passati all'estrema sinistra

dal settore cattolico hanno la filosofia fa-cile, come una maschera che copre unarealtà. Il dilemma è bicornuto: o non hannocompreso (e può darsi benissimo: per ca~rità, lo dico con tutto rispetto e con tuttariverenza esteriore e interiore) o, avendocompreso troppo, cercano attraverso le neb-bie del ragionamento di pronunciare paroledel tipo di quelle del manzoniano don Fer~rante che combatteva una battaglia soste-nendo non che la peste non esistesse (l'erroredelle letterature di seconda mano), ma cheil contagio non esisteva. E lo sosteneva conragionamenti che formalmente incantavano;però finì, come voi sapete, imprecando comeun eroe greco contro le stelle, distrutto dal-la peste.

Ebbene, onorevoli colleghi, questa collo-cazione operata dal codice Zanardelli tra ireati contro la persona è stata ispirata daun motivo preciso, che risulta dalla relazio-ne ministeriale sul progetto del 1887 e chevale la pena di ricordare brevemente nellasua parte essenziale: «La legge deve spie-gare la sua protezione anche per il feto tut-tora racchiuso nell'alveo materno, difenden-do la v:ita dell'uomo fin dal momento dellafecondazione e rigettando come iÌnumanal'antica dottrina secondo la quale la donna,procurando si l'aborto, non fa che un attodi libera disposizione del proprio corpo el'estraneo, facendola abortire senza o controil consenso di lei, di altro non deve rispon-dere che di un'offesa verso di essa ».

Lo ripeto: su tutti i volumi che ci hannoraggiunto in queste ultime settimane avreb-be dovuto in copertina essere impresso que-sto pensiero, che spiega il senso della sto~ria, della civiltà del codice Zanardelli e poneun punto fermo: «difendendo la vita del~l'uomo fin dal momento della fecondazio-ne ». Ripeto, la vita dell'uomo. Lasciamo daparte le teorie scientifiche (l'ho detto prece-dentemente) circa il momento magico in cuil'affIato vitale anima la carne; lasciamo daparte la realtà convenzionale attraverso cuicerti Stati hanno ammesso la liceità del-l'aborto, con diversità enormi da una valu-tazione ad un'altra. Ma dal punto di vistagiuridico ~ e la norma giuridica presup-pone, per il suo carattere di generalità, ar-

Page 29: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

VII LegislaturaSenato' della Repubblica ~ 11225 ~

259a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 3 MAGGIO 1978

rivo a dire una finzione giuridica, per porreun punto fermo che non sia oggetto didiscussione ~ il codice Zanardelli avevaposto questo dogma difendendo la vita del-l'uomo fin dal momento della fecondazione.E ancora respinge, dichiarandola inumanaed incivile, la teoria che oggi si vuole riesu-mare dalle nebbie del tempo. Si parla disalto di civiltà o di cambiamento di cultura.Senatore Gozzini, questo mi sembra un po'azzardato; se vi è un salto è un salto nelletenebre dal punto di vista culturale del se-condo '800 in cui sono sorti in Italia e inFrancia valori testimoniati dalla letteratura,dalla filosofia, da tutte le scienze. Ma eranovoei clamanti in un deserto non voglio diredi barbarie, ma certo, se consideriamo lanostra civiltà, di degradazione dal livello incui oggi ci è dato vivere malgrado l'attualeclima drammatico.

Quindi con la filosofia della storia e dellasocietà andiamoci piano e rimaniamo nelcampo del diritto: specialmente quando dob-biamo esaminare delle norme di caratteregiuridico stiamo nel campo normativa, coni riflessi naturali nella società, nel livellodella cultura e della civiltà, ma partendonon da affermazioni apodittiche bensì cer-cando di camminare, speditamente o no, nel-l'alveo inarrestabile, qualunque siano glieventi che si presentano a noi, del nostrodiveni,re sociale.

OnorevoLi colleghi, era fatale che l'abortofosse considerato un delitto, era fatale chesi ritenesse spezzata la vita umana ~ ve-

dremo le eccezioni ~ per chi volontaria-mente interrompe, antieipatamente nel suocorso, la gravidanza. Nè sono da conside-rarsi quelle teorie che cercano nella scienzaalcuni elementi per poter dtenere una portiomulieris priva di qualsiasi caratteristicaumana l'embrione o allontanare il momentomagico dell'affiato vitale nel divenire dellagesta~ione, per farue scaturire teorie me-ramente temporali e per arrivare a tesi aber-ranti di carattere logico, di carattere giuri-dico. Dobbiamo constatare che se dimenti-chiamo il ricorso al concetto di causa dellecause, possiamo anche ad divenire a dei li-miti temporali per stabilire il momento ma-gico dell'am.imazdone della carne, ma nessuno

mai potrà sostenere che dalla fecondazionenon nasca una nuova vita, una nuoV'a vita indivenire. Ecco quindi la relazione Zanar-delli, che ritorna in tutta la sua precisionetecnica che vorremmo vedere anche nellenostre relazioni ~ parlo sempre di relazioniministeriali, onorevoli senatori ed onorevolirelatori ~ e che difende la vita dell'uomofin dal momento della fecondazione, riget-tando come inumana la teoria della liberadisponibiHtà del carpo da parte della donna.

Ma s'è detto da parte democristiana del-l'incostituzionalità di questo disegno di leggeper quanto riguarda l'articolo 2 della Costi-tuzione. Onorevoli colleghi democristiani,credo che abbiate commesso un errore so-stenendo questa tesi, che è facile combattere,in quanto non possiamo dare al:le paJrOlleunsignificato diverso da quello che hanno inuna attività di interpretazione della legge,tanto più poi della Costituzione.

Quando nella Commissione interni, nellasua briLlante relazione, :illsenatore Martlinaz-zoli ha oostruito La sua tesi su questo matto-ne, è stato facile al senatore Branca, relatoredi altra parte politica, tirar fuori sveltosvelto il codice civile leggendone l'articolo 1per affermare che la capacità giuridica siacquista dal momento della nascita. (Inter-ruzione del senatore Valiante). Ora iCIÌalIlri-veremo perchè almeno i codici li conoscia-mo, ma penso che il senatore Branca, melo auguro, conosca almeno il codice civile.

Comunque la capacità giuridica si acqui-sta dal momento della nascita e se noi esa-miniamo la legge sui diritti dell'uomo ve-diamo che questa tesi salta fuori. Sonod'accordo con voi finalisticamente, ma è ilragianamento che pooca, ed infatti l'altrogiorno sostenendo io, nella discussione sullalegge dell'ordine pubblico, la tesi della« guerra », il Ministro mi rispose, ed ebbecompito facile a rispondermi perchè si trat-tava di una realtà giuridica e di un con-cetto con un significato preciso. E, sebbenenon sia d'accordo, capisco che la mia tesinon aveva un sostegno granitico, ma fosseun argomento di carattere polemico, aventepur esso una sua validità, anche se necessi-tava di un allargamento della discussione edella polemica per arrivare ad una soluzione.

Page 30: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

SenatO' della Repubblica VII Legislatura~ 11226 ~

3 MAGGIO 1978

~ ~ ~~~

ASSEMBLEA ~ RESO'CO'NTO' STENO'GRAFICO'259a SEDUTA

Ma, anarevali calleghi, l'articala 31 dellaCastituziane che parla di tutela della mater-nità è stata farse da vai abbandanata amessa in pasiziane arretrata, perchè ricardache nell'ultima discussiane malti furana del-l'apiniane che maternità aveva un preCtisasignificata. Ricarda che un senatare discaladel mia GruppO', il senatare Plebe, sastennenella sua relaziane di minaranza che la ma-ternità implicava un l'apparta di filiazianee che, pertantO', nan aveva nulla a che ve-dere can l' avula, can la zigate, can la ma-rula, nan aveva ciaè nulla a che vedere canil pracessa di farmaziane. Invece, anarevalicalleghi, sana dell' apiniane che questa dise-gna di legge, a parte gli errori e le divaga-ZJ1aniche cantiene, sia illliCostituziGnaiLe!pro-pria perchè viola l'articollo 31 della OastHu-ziane, prapria perchè il termine maternità~ e ve ne darò una dimastrazione fila-Ilagica ~ ha un pI1ecisa s:ignifiicata nella na-stra lingua. Certa nan siamO' nel periodO'napaleanica, quandO' il francese si patevaimpalrare sui codici. Nan ha la pretesa diimparare la lingua italiana sulle nastre leggi,tanta mena su questi testi di legge, ma perquanta riguarda la Castituziane, anche secontiene narme che nan candividiama ~

sebbene siamo stati sempre tutari e difensaridella Castituziane della Repubblica ~ dab-

biama ricanascere che le sue narme hannO'se nan altro il pregia di una chiarezza cri-stallina. E all'articala 31 che significataavrebbe la tutela della maternità se nan laripartassima, nan al rapparta di filiaziane,ma al periada dalla fecandaziane fina allanasci ta?

Onarevali calleghi, nan vaglia fare affer-maziani prive di una ricerca; cita, per par-tire da lantana, un testa di GazZJana: «Canun sarrisa che ricarda ancara, un sorrisadave piangeva tutta la nastalgia del~la suamaternità insoddisfatta »; e: SIipadava nffildel l'apparta di filiaziane, ma della mater-nità, ciaè della gestaziane, dalla fecandazia-ne alla nascita. E il Carducci: «Sana da-lente di questa sesta maternità che ti fasaffrire e per intantO' ti altera sebben dipassaggiO' le farme ». Nan c'è dubbia suquella di cui si tratta, ed era il Carducci.Il Panzini, cui passiamO' ricanoscere una

apprafandita canascenza della lingua ita-liana: «Nel sannO' la danna perdette un pO"della sua campastezza e più la guardava eplÌ.ùmi slÌ.veniva trasfigurando: Eva (la gene-ratrice, la creatura fabbricata per la gene-raziane, il chiastra della maternità ». E Pra-talini, che nGn è certa di pa't1te nastra: «Ma-ria aveva il ventre ganfia ed il volta sma-grita, tutta la sua figura era adagiata nellamaternità can un sensO' di pena goduta ».Ed anca l'a, D'Annunzia: «E subitamente uninvincibile fiatta di nausea dal fanda dellamaternità le salì alla gala e le fece tarcerela bacca». Senza ricardarvi le espressiani« essere in malternità », « Icangedo per mater-nità »; senza ricordarvi il Tamm3!sea (ed an-date a vedere sul dizianaria famasa): «lCasedi maternità ». Benedetta Crace istituì lacassa di maternità per sussidi alle aperaie.

Ecco, anarevali calleghi, il significata diquesta parala e nell'interpretaZiiane dellenarme, particalarmente di quelle castituzia-nali, nan si può prescindere dall'esame fila-lagica del termine, dalla proprietà del lin-guaggiO', dalla carrettezza dell'interpretazia-ne. PertantO', quandO' l'articala 31 parla ditutela deUa maternità, nan c'è dubbia chepone una narma oostitu:zJialllale; e non dicache esprima l'esigenza di una palitica cri-minale accentuata per l'abarta, nO',ma espri-me l'esigenza che nan si arrivi camunquea rendere legittima, al di fuari dei casi dinecessità eugenetiche a di necessità tera-peutiche, l'interruzliane camunque, can qual-siasi mezzo della gravidanza.

Onarevali calleghi, anche se nai avessimO'superata questa pasiziane ed avessimO' valu-ta scendere ad una disciplina dell'abarta

~ anarevale MinistrO', il Gaverna si è man-tenuta estranea e pertantO' nan sana iO' alanciare questa valta accuse di malfarma-ziane di leggi ~ patevama camunque certaevitare nella praduziane legislativa alcunedissananze che veramente nan sana degnedi questa Assemblea.

L'articala 1 ~ e nan vaglia ripetere quan-ta dissi nell'ultima mia interventO' su que-sta materia e nella relaziane ~ che recita:« La Stata garantisce il diritta alla pracrea-zione cosciente e ,respansabi1le... », che hafatta cammuavere il senatare Gazzini, can-

Page 31: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica VII Legislatura~ 11227 ~

3 MAGGIO 1978

.~~~~~-===

ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

tiene un' espressione che avremmo potutoanche concepire nella Carta costituzionale,ma che non possiamo concepire in una nor-ma la quale esprime un comando. E poi~ brutta espressione ~ « tutela la vita uma-

na dal suo ini:òio». Che cosa vuoI dire? Misono domandato che cosa vuoI dire «dalsuo inizio ». VuoI di're dalla fecondazione?No, certo. VuoI dire dalla nascita? Non sisa. È la traduzione dell' espressione ab initio.Ma a che cosa si riferisce? Nessuno l'hasaputo spiegare; ai posteri l'ardua sentenza.

Ma non ha nessun significato; è una di-chiarazione di principio e come tale privadi contenuto. Poi dire che !'interruzione vo-lontaria della gravidanza, di cui alla presentelegge, non è mezzo per il controllo dellenascite, significa mettere un'ipoteca alle in-tenzioni di coloro che successivamente, nelcorso degli anni, si presenteranno per iPre-starsi a questa operazione di interruzionedella gravidanza. Qualunque sia la ragione,siccome la fiilosofia di questa legge è di la-sciare la donna libera nelle sue determina-zioni, che significato ha dire: guardate, qua-lunque sia la determinazione di coloro chesaranno le protagoniste di questo rapporto,non sarà per il controllo delle nascite? Comenorma è senza senso. Ha un senso inveceche lo Stato, le regioni e gli enti locali,nell'ambito delle proprie funzioni, promuo-vano e sviluppino servizi socio-sanitari non-chè altl1e iniziative necessarie, ~etera.

Onorevoli colleghi, per brevità (so che ilMinistro ha degli impegni e cLeve ILasciarequest'Aula; non voglio assolutamente appro-fittare del diritto di parola che ho per inter-ferire nei suoi impegni in un momento cosìgrave )...

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. InfaMi ho impegni ne]l'altlf'O ramodel Parlamento.

N E N C ION I. Certo, i suoi impegnidi Ministro; ai suoi impegni privati, onore-vole Ministro, non ci pensavo nemmeno lon-tanamente.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Quelli non esistono più.

.N E N C IO N I. Onorevoli coffJeghi, l'ar-ticollo 5 (e volgo verso lla concLusione)è un monumento, non voglio dire di in-sipienza perchè sarebbe grave, ma è unmonumento alla contnuddizione norma-t,iva, perchè a parte la struttura del consul-torio e le strutture socio-sanitarie che deb-bono garantire necessari accertamenti me-dici, si scende al medico di fiducia che, pra-ticamente, sostituisce tutte le sovrastrutture;il medico di fiducia può essere anche undentista della signorina o della signora. Poiquesta trovata del padre del concepito, ovela donna lo consenta, mette in una situa-zione poco dignitosa il padre del concepitoche si trasforma poi nella persona indicatacome padre del concepito. Non ho capitoperchè prima si usa per due volte, al primoe al secondo comma, la stessa espressio-ne, del padre del concepito (ed è un'espres-sione che ha un significato), mentre succes-sivamente si arretra su colui che è indicatocome padre del concepito. Questa normapoteva anche tener conto del pater semperincertus, e non spingersi in questa direzione;specialmente prima della nascita, perchèdopo la nascita è anche possibile una ricerca

~ dico possibile ~ della paternità; ma cer-to non è possibile nel momento della gra-vidanza, nei pnimi tre mesi. Veramente attra-verso questa norma contraddittoria si vor-rebbe dare una disciplina che disciplina nonè, si vorrebbe aprire la porta alla liceitàdell'aborto comunque, perchè tutto si rife-risce non a dei dati. Avr:ei capito una nego-lamentazione dell'aborto che prendesse delledistanze dalla liceità dell'aborto attraversodei dati obiettivi che potessero risultare ine-quivocabilmente, come l'aborto terapeutico,da una constatazione rigorosa di caratterescientifico. Ma quando si parla di incidenzadelle condizioni economiche e sociali o dellecondizioni familiari sulla salute della ge-stante, si parla di condizioni assolutamentenon collocabili in una graduatoria e che nonpossono risultare da dati obiettivi ma soloda valutazioni potestative di chi ha il poteree cioè praticamente il medico di fiducia.

Onorevoli colleghi, mi sembra veramentepoco dignitoso per l'Assemblea continuarea criticare questa norma che si mette vera-

Page 32: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica ~ 11228 ~ VII Legislatura

3 MAGGIO1978~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

mente al di fuori e al di sopra del limitedi quello che una volta si chiamava lo stu-pidario parlamentare.

L'articolo 6 ha un senso: aborto terapeu-tico ed aborto eugenetico. E su questo credoche, sia pure facendo forza sui nostri sen-timenti, saremmo stati tutti d'accordo. Pro-babilmente saremmo andati anche oltre.

Quando invece si arriva all'obiezione dicoscienza, veramente traspare la cattiva co-scienza del legislatore proponente. Parlandodi obiezione di coscienza ci si mette proprionell' ottica di coloro che hanno proposto diuccidere. L'obiezione di coscienza, se ha unfondamento, lo ha, così come nei paesi an-glosassoni ci è stata offerta, per coloro chedi fronte alla possibilità di uccidere il pro-prio simile rifiutano di impugnare l'arma.La loro coscienza non permette di impu-gnare l'arma perchè l'arma è un presup-posto di morte. Allora i legislatori hannoconfessato, con l'obiezione di coscienza, diaver consegnato un'arma carica, altrimentinon ci sarebbe stata la possibilità di conce-pire questa previsione.

Si arriva poi al giudice tutelare, che ha deicompiti che sarebbero del tvibunale dei mi-norenni perchè il giudice tutelare è statoconcepito per altre funzioni. Infine si arrivaalla perla, già ricordata dal senatore Peco-rino, dell'interdetta che è libera di disporredella vita di suo figlio al di fuori ed al disopTa dell'integrazioDJe da parte del tUUOl'edella sua volontà. Onorevoli colleghi, l'arti-colo 414 del codice civile afferma che il mag-giore di età o il minore emancipato i qualisi trovano in abituale infermità di menteche li rende incapaci di provvedere, devonoessere interdetti. Come si vede, l'interdizio-ne è un istituto che deve intervenire perchèmanca la volontà, perchè riguarda coloroche si trovano in abituale infermità di mente.Vedete, il codice civile non si è fermato alpresupposto, cioè quelli che si trovano inabituale infermità di mente, ha aggiuntoanche che li rende incapaci di provvedere.E questa interdetta incapace di provvederein quel momento viene folgorata e apre gliocchi e la mente per poter disporre dellavita di suo figlrio.

Onorevoli colleghi, io non so che fine faràquesta norma se passerà questa proposta di

legge, ma è cer,to !Cheè una norma che inter-ferisce negativamente nel nostro ordinamen-to, che lede i princìpi generali del nostro co-dice civile.

Onorevoli colleghi, vi chiedo scusa e viringrazio del cortese ascolto; ho cercatopanoramicamente di porre le premesse delnostro atteggiamento; noi siamo dei laici,non è una posizione fideistica, è una posi-zione logica, realistica e di corretta inter-pretazione delle esigenze del nostro diveniresooDale. (Applausi dalla destra. Congratula-zioni) .

P RES I D E N T E. Rinvio il seguitodella discussione alla prossima seduta.

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio delle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

B A L B O, segretario:

NENCIONI, BONINO, TEDESCHI, AR-TIERI, BASADONNA, GATTI, MANNO, PA-ZIENZA, PLEBE. ~ Al Presidente del Con-siglio dei ministri ed ai Ministri dell'indu-stria, del commercio e dell' artigianato e dellepartecipazioni statali. ~ Con riferimento:

alla notizia di un piano di emergenza ener-getico in alternativa alle centrali elettronu-cleari;

alla realizzazione di un carbonodotto dal-la Polonia a Trieste, all'installazione di im-pianti termoelettrici ed alla conversione diimpianti esistenti;

dato che l'interesse dell'impiego delcarbone non si giustifica nei termini di com-petitività economica, ma per i ritardi dellosviluppo nucleare,

gli interroganti chiedono di conoscere,dati i tempi di realizzazione, se il Governonon ritenga di superare il problema della lo-calizzazione delle centrali nucleari, comepremessa per il rapido sviluppo della pro-duttività industriale e per la soluzione, inprospettiva, del bilancio energetico.

(3 - 00960)

Page 33: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

~enato della Repubblica ~ 11229 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3 MAGGIO 1978

NENCIONI, BONINO, TEDESCHI, AR-TIERI, BASADONNA, GATTI, MANNO, PA-ZIENZA, PLEBE. ~ Al Presidente de-I Con-

siglio dei ministri ed al Ministro del tesoro.~ Con riferimento:

alla classica lottizzazione dei posti di co-mando degli enti pubblici e de1Je banche chetranquillamente continua, malgrado sia ri-tenuto un malvezzo che occorre sradicare;

al criterio della professionalità, elemen-to determinante ritenuto come impegno diGoverno,

si chiede di conoscere se e quali prov-vedimenti si intendano prendere per tute-lare gli enti pubblici e le banche nel quadrodella loro istituzionale funzione ed i citta-dini nella loro aspirazione di veder cancel-lata la cosiddetta « spartizione concertata »,fonte di corruzione.

(3 -00961)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

PINNA. ~ Al Ministro per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno ed al Ministrodei lavori pubblici. ~ Premesso che le Ca-

mere hanno ripetutamente esaminato i pro-blemi connessi con l'equo canone e con leesigenze dello sviluppo abitativo, con parti-colare riguardo per l'edilizia popolare;

rilevato che il rilancio dello sviluppoedilizio appare una delle condizioni essen-ziali per la ripresa economica e produttiva eper l'occupazione;

accertato che la stessa ripresa dello svi-luppo è notevolmente frenata dalla proget-tazione esecutiva,

si chiede di conoscere se i Ministri interro-gati abbiano in animo di predisporre un cen-simento dei progetti esecutivi di opere pub-bliche ordinarie e straordinarie, di definirequelli che possono essere immediatamenteavviati in correlazione con i fondi disponi-bili, e le regioni nelle quali andranno rea-lizzate le cennate opere pubbliche.

Si chiede, altresì, di conoscere l'utilizza-zione degli stanziamenti ordinari, atteso chele previsioni fanno ascendere ad oltre 500

miliardi l'ulteriore aumento delle disponi-bilità di spesa.

(4 - 01849)

PINNA. ~ Al Ministro per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno. ~ Per saperequale azione abbia intenzione di promuovereil suo Ministero per il coordinamento, trale Regioni e la Cassa per il Mezzogiorno, deiprogrammi di investimento per il settoreturistico da parte di operatori italiani edesteri.

(4 -01850)

PINNA. ~ Al Presidente del Consiglio deiministri. ~ Considerato che l'azione di Go-verno mira, sia pure gradualmente, ad af-fermare la programmazione come strumen-to per lo sviluppo armonico ed equilibratodella nostra economia;

rilevato che, tra gli obiettivi principali,il Governo intende promuovere l'allarga-mento della base produttiva come condizio-ne indispensabile per lo sviluppo del Mez-zogiorno e per l'occupazione,

l'interrogante chiede di conoscere qualiiniziative si intendano assumere per adegua-re il ruolo e la funzione del Consiglio nazio-nale dell' economia e del lavoro, atteso chetale o!'ganismo, per la diretta partecipazio-ne dei massimi rappresentanti delle catego-rie sociali, potrebbe, opportunamente ri-strutturato e riformato, contribuire in modoragguardevole ad affermare, sia pure indi-rettamente, le scelte e gli indirizzi voluti dal-la programmazione.

(4 - 01851)

VIGNOLA. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~ Premesso:

che, in concomitanza con la scelta dellaValle dell'Irno per l'insediamento della futu-ra Università di Salerno, fu avviato, nel 1972,l'iter per ila costruzione di un complesso pre-fabbricato destinato a sede della facoltà discienze matematiche, fisiche e naturali suun appezzamento di terreno del comune diBaronissi compreso nell'area prescelta perla localizzazione dell'Università;

che tale struttura edilizia, dal previstocosto inizia1le di circa un miliardo, è stata

Page 34: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubbliw VII Legislatura-=

~ 11230 ~

3 MAGGIO 1978ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

realizzata alla fine del 1977 campleta di at~trezzature e di arredi can una spesa cam-plessiva di circa sette miliardi, dapa aversaddisfatta le richieste avanzate prima dalCamitata tecnica e pO'i dal Cansiglia di fa-caltà;

che, a tutt'aggi, detta struttura ediliziarisulta inutilizzata per il rifiuta, a quanta sidice, de] Cansiglia di facaltà a trasferirsinella nuava sede;

cansiderata che l' apiniane pubblica sa-lernitana, le varie campanenti universitarie,le farze palitiche e sindacali sana giusta~mente preaccupate per la mancata utilizza~ziane di una struttura appasitamente castrui-ta, funzianale e arredata, mentre tutta l'Uni-versità di SalernO' (can le sue cinque facal-tà, tredici carsi di laurea, una scuala di per-fezianamenta, cinque centri callaterali di ri~cerca e can una papalaziane studentesca dicirca 23.000 iscritti) è sistemata ~ came ènata ~ in cinque plessi ubicati in varie za-ne della città can gravi carenze di struttureper la svalgimenta delle attività didattichee scientifiche;

tenuta conta, inaltre, che la mancatautilizzaziane di tale nuava struttura ha su-soitata nell'apiniane pubblica gravi appren~siani ciroa una eventua'le inversiane di ten~denza per quanta cancerne la lacalizzazianee la realizzaziane della futura Università; ap-prensiani avvalarate, altresì, dalla natiziadell'imminente trasferimentO' del rettare adaltra cattedra nell'Università di Napoli, in unmO'menta decisiva per il futuro dell'Universi-tà di SalernO' a causa di imminenti adempi-menti relativi all'insediamentO' nella Valledell'Irna,

si chiede se nan si ritenga irresponsabi-le l'atteggiamentO' del rettare, il quale, inquesta particalare mO'menta di gravi tensia-ni nel Paese, nan si rende canta che calpe-vali ritardi cantribuiscana ad esasperare ilclima di insafferenza diffusa nel monda gia-vanile universitaria, impassibilitata ad uti-lizzare strutture adeguate appasitamente ca-struite e castretta ad usufruire di lacali difartuna, in malteplici plessi, nei quali daanni vive in maniera preoaria ed insasteni-bile l'Università di SalernO', e se nan si ri-

tenga appartuna un sua urgente sallecitainterventO' intesa a far luce sulla vicendadel mancata trasfeJ1imenta della facaltà discienze nella nuava sede ed a diradare dubbie perplessità 1argamente diffusi nell'apinio-ne pubblica, nell'ambiente universitaria, nel~le farze palitiche e sindacali le quali ultime,data la gravissima cI'Ìsi ecanamica gravan-te sulle papalaziani salernitane, vedanO' nelpragramma edilizia dell'insediamentO' nellaValle dell'Irna una fante di lavara e di ac~cupaziane nan rinunciabile senza gravi can-seguenze.

(4 - 01852)

PINNA. ~ Al MinistrO' del bilancio e del-la prO'grammaziO'ne ecO'nO'mioa. ~ Per sa-pere quali cancrete iniziative il sua Mini-sterO' abbia intenziane di -assumere per sal-lecitare .la definiziane del pragetta della ca-sa, da Hnanziare can ricorsa al mercatO'iDiternazianale, avuta riguarda -alla neces-sità, uti.Iità, canvenienza della sviluppa del-l'edilizia canvenzianata ed agevalata, an-che in carrelaziane agli impegni pragram-matki assunti dal GaveI'110 vel'sa H Mez-zagiarna, con Iparticolare riferimentO' aH'ac-cupazione giavanile.

(4 - 01853)

PINNA. ~ Al MinistrO' del tesO'rO'. ~ Per

canosoere quali cancrete iniziative il suaMinisterO' abbia ,intenziane di assumere :re-lativamente alla necessità, da più parti af-fermalta, di blaccare ogni nuova spesa chenon formi oggetto dell'accarda di Gaverno,fina all'appravaziane del bilancia dello Sta-to per i,l 1979.

(4 - 01854)

PINNA. ~ Al MinistrO' del tesorO'. ~ Per

sapeI'e quaLi di~pasiziani sano state impar-tite dal MinisterO', nel quadro del risana-mento della finanza pubblica, per eliminarequei meccanismi della spesa pubblica deicasiddetti rimbarsi a «pie' di lis,ta ».

L'eSiistenza dell'autamaticità dei cennatimeccanismi, infatti, cO'stringe il TesorO' inuna condi:zJione di ingO'vernabilità della Ispe-sa ed a fare ricoJ1so al mercato finanziaria

Page 35: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica ~ 11231 ~ VII Legislatura

259a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

internaZJionale per poter adempiere alla co-pertura della spesa.

(4 - 01855)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~ Persapere quali iniziative abbia intenzione diassumere il Ministero, nel quadro del con-t'l'allo della Sipesa pubblica, per la introdu-~one del ticket sui farmaci, la riduzionedel prontuario farmaceutico e la regolamen-tazio'lle della pubblicità farmaceutica an-che in correlazione con ,le direttive dellaComunità economica europea.

(4 - 01856)

PINNA. ~ Al Ministro delle finanze. ~

Per -sapere quali iniziative il suo Ministeroabbia intenzione di assumere, nel quadrodella lotta all'evasione fiscale, per la :rea-Jizzazione di un controllo incrooiaJto, e qua-li iniziative e disposizioni siano state im-partite alla Guardia di £inanza per incre-mentare la .lotta aLl'evasione tributaria.

(4 -01857)

PINNA. ~ Al Ministro delle finanze. ~

Per sCllPere:quali nuove forme di controLlo il suo

Min:ist,ero ha intenzione di addttare, nelquadro della lotta contro l'evasione fiscale,per quanto :uiguarda nv A;

se, 'come da altra parte segnalato, siprevedono l'obbligo di un dooumento diaocompagnamento !per le merci viaggi,anti,!'introduzione di una ricevuta fiscale ed icontrolH dei -registratori di mssa.

(4 -01858)

PINNA. ~ Al Ministro de,lle finanze. ~

Per Isapere quali iniziative abbia intenzionedi assumere od intenda assumere il suoMinistero, nel quadro deLla lotta all'evasio-ne f,iscale, per andare ad una Iregolamenta-ziOtlle delle forme di coHaborazione dei co-muni all'accertamento tributario, atteso ehe,come è ,stato autorevolmente riferito, nes-sun dttadino debba sottrarsi ai doveri ver-so ,la collettività nazionale.

(4 -01859)

PINNA. ~ Al Ministro delle finanze. ~Considerato che gli accertamenti a campio-

3 MAGGIO 1978

ne nel quadro della lotta all' evasione fisca-le non hanno sortito, specie nei confrontidelle persone fisiohe, tangibili risultati;

rilevato che l'anagrafe tribultaria puòfornire utili indizi, specie attraverso le in-formazioni incrociate,

!'interrogante cJhiede di conoscere qualiiniziative si abbia intenzione di assumereper Irealizzare la volontà politioa espressadal Parlamento.

(4 - 01860)

GIUDICE, ROMANO, ANDERLINI, VERO-NESI, CIACCI, SPARANO, GADALETA, MA-SULLO, MINGOZZI. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri ed ai Ministri dell'in-dustria, del commercio e dell'artigianato, del-la sanità e dell' agricoltura e delle foreste. ~Per conoscere se rispondano a verità le affer-mazioni riportate sulla stampa internaziona-le secondo le quali le autorità italiane hannoincoraggiato l'ANIC e la BP ad investire de-cine di miliardi per la realizzazione di im-pianti per la produzione di proteine da lie-viti (le cosiddette bioproteine Toprina) sullabase di un decreto dei Ministri della sanità,dell'agricoltura e dell'industria.

Risulta da dette informazioni che dopoquesto primo incoraggiamento, ad impiantiultimati e dopo tanta spesa, si impedisce diiniziare la produzione per un ripensamentodi ordine sanitario non precisato e si la-sciano deperire i costosi impianti, tardan-do, con incredibile lentezza, che rischia diapparire grave incuria all'attenzione inter-nazionale, a dare una definitiva, anche setardiva, dichiarazione ufficiale di ammissibi-lità o non ammissibilità della produzione edella commercializzazione delle bioproteine.

Per quanto sopra gli interroganti deside-rano conoscere se i competenti Ministeri nonritengano più che urgente fornire una rispo-sta esauriente alla ammissibilità o meno del-la produzione e commercializzazione dellebioproteine, che possono, sempre secondole affermazioni della stampa, rappresentareun'importantissima fonte di integrazione deimangimi per l'allevamento del bestiame allaquale guarderebbero con grande interessemolti Paesi della GEE ed extraeuropei.

(4 -01861)

Page 36: RESOCONTO STENOGRAFICO - Senato · 2011. 3. 15. · Senato dellaRepubblica ~11199 VII Legislatura 259a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 3MAGGIO1978 Presidenza del presidente

Senato della Repubblica VIl Legislatura~ 11232 ~

3 MAGGIO 1978

~

ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO259a SEDUTA

Ordine del giornoper le sedute di giovedì 4 maggio 1978

P RES I D E N T E. Il Senato torne-rà a riunirsi domani, giovedì 4 maggio, indue sedute pubbliche, la prima alle ore 10e la seconda alle ore 17, con il seguente or-dine del giorno:

Seguito della discussione dei disegni dilegge:

Deputati BALZAMOed altri. ~ Normeper la tutela sociale della maternità e sul-

l'interru:z;ione volontaria della gravidanza(1164) (Approvato dalla Camera dei de-putati).

INIZIATIVA POPOLARE. ~ Accoglien-

za della virta umana e tutela sociale deI.lamaternità (1116).

La seduta è tolta (ore 20,05).

Dott. PAOLO NALDINI

ConsIgliere vicarIo del ServIzio dei resoconti parlamentarI