Consumatori, Diritti e Mercato - n° 3 - 2011

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    Focus

    Antonio Mumolo

    AvvocatoPresidente dellAssociazione nazionale Avvocatodi strada OnlusConsigliere comunale a Bologna

    Avvocato di strada:evoluzione di una esperienza

    Antonio Mumolo

    Il progetto Avvocato di strada nasce a Bologna alla fine del 2000, con lobiet-tivo di tutelare i diritti delle persone senza dimora, vale a dire di chi vive instrada, nei dormitori, in stazione, nonch delle vittime della tratta. Allattivitdegli sportelli presenti oggi in venti citt italiane partecipano avvocati e volon-tari che si occupano anche della segreteria e della conduzione dellufficio. Nel2007 nata lAssociazione Avvocato di strada Onlus per favorire una crescitacomune delle esperienze nei vari territori.

    Avvocato di strada

    Nel progetto Avvocato di strada sono evidenti i riferimenti letterari alloperadi John Grisham, Lavvocato di strada, romanzo di spiccata tensione socia-le sugli homeless e le organizzazioni dei legali che li assistono gratuitamente(Grisham, 1998).

    La funzione sociale degli strumenti volti ad avvicinare la giustizia a ognipotenziale utente , del resto, alla base del movimento per laccess to justice, che

    negli Stati Uniti nel corso degli anni sessanta in un clima di welfare state (Cap-pelletti, 1981) e di diffusa consapevolezza dei diritti civili negli ordinamentidi common law, inizi a propugnare riforme a favore dei non abbienti e dellecomunit pi svantaggiate (Cappelletti, Gordley, Johnson, 1975).

    Avvocato di strada ha, quindi, quale obiettivo la tutela giuridica gratuitadelle persone senza fissa dimora e nasce dallAssociazione Amici di PiazzaGrande - Onlus di Bologna.

    Dallinizio delle attivit nel 1994 lAssociazione Amici di Piazza Grande,che si deve alliniziativa della Camera del Lavoro di Bologna, si prefigge lin-

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    tento di dar voce e visibilit a persone che versano in situazioni di forte disagiosociale.1

    Persone ignorate, a volte disprezzate, comunque emarginate dal tessuto dellerelazioni sociali e dal mercato produttivo: corpo e fondamento dellAssociazio-ne sono le persone senza fissa dimora. Cittadini invisibili, ai quali viene spesso

    riconosciuta quale unica fonte di diritto la possibilit di avanzare richieste disostegno economico (i cosiddetti sussidi) che non costituiscono una rispostan una soluzione al disagio, ma improntano di assistenzialismo la relazione trale istituzioni e i cittadini limitando, in questi ultimi, la possibilit di sviluppodi ogni forma di autonomia personale e sociale.

    Piazza Grande il luogo in cui cittadini svantaggiati si organizzano perconfrontarsi su idee e modalit di intervento rispetto ai temi dellemarginazio-ne. Sono loro i protagonisti di azioni volte a promuovere, organizzare e gestireiniziative di rappresentanza, tutela e superamento del disagio dei senza fissadimora e degli emarginati in genere, iniziando dalla rivendicazione del ricono-scimento dei diritti alla residenza, alla salute, alla casa, al lavoro, al reinseri-mento sociale.

    Principio guida che permea di s tutte le iniziative dellAssociazione laconvinzione che solo attraverso lautorganizzazione e la ricerca di nuove stra-tegie di intervento sociale volte a superare la propria condizione di utenti-og-getti, le persone possono diventare soggetti attivi, propositivi e capaci di gestirerisposte innovative di superamento del proprio disagio socio-economico.

    Piazza Grande. I laboratori e le attivit

    LAssociazione nata con lidea di produrre il giornale Piazza Grande, cherimane il primo esempio in Italia di pubblicazione di strada scritta, redatta edistribuita in prima persona dalle persone cosiddette senza fissa dimora.

    Tendere un giornale meglio che tendere una mano.Questo era lo slogan che ripetevano i pionieri del giornale, che da diciotto

    anni esce tutti i mesi e, oltre a diffondere i temi dellesclusione sociale, rappre-senta una fonte di guadagno per i senza fissa dimora che lo distribuiscono in

    strada.Negli anni successivi lAssociazione ha elaborato strategie progettuali legateallautoimprenditoria: ha creato due Cooperative Sociali, La Strada di PiazzaGrande che si occupa di inserimento lavorativo e gestisce dormitori comunalie bagni pubblici, e Fare Mondi una cooperativa che realizza sgomberi e tra-slochi, nonch lAssociazione teatrale di Promozione sociale Fraternal Compa-

    1 Ulteriori riferimenti alla nascita e alla prime attivit diAvvocato di strada in A. Mumolo, Avvocato di strada. Idiritti degli esclusi, in questa Rivista, n. 2/2006, p. 138.

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    gnia, ove recitano insieme coloro i quali sono senza fissa dimora e persone chenon provengono dal disagio.

    Altre attivit laboratoriali di transizione al lavoro sono rappresentato daunofficina di riparazione e custodia di biciclette, una sar toria, a una unit mo-bile di sostegno che reca generi di prima necessit alle persone che vivono in

    strada a Bologna. Tutte le attivit creano e promuovono al contempo opportu-nit di sviluppo del reddito per i propri soci e iniziative di progettazione socialein rete con partner pubblici e privati.

    Nellambito della sua attivit lassociazione ha pi volte denunciato un ir-rigidimento ingiustificato, sia delle istituzioni che dei cittadini, nei confrontidi tutto ci che non rientra nella normalit: questo irrigidimento ha generatoatteggiamenti - dellamministrazione ma anche di cittadini - lontani da ogniprincipio di solidariet.

    Essere poveri oggi considerata una colpa e non pi uno status/condizione.Le stesse persone che vivono in strada - e, pi in generale i soggetti deboli e

    meno tutelati - hanno lamentato di dover subire ogni giorno soprusi e prevari-cazioni di ogni genere, senza potersi difendere. In questo ambito si avvertitala necessit di fornire a queste persone un sostegno, qualificato e organizzato,per la tutela giuridica dei loro diritti.

    Cos nato il progetto Avvocato di strada.

    Il progetto Avvocato di strada

    Il progetto Avvocato di strada nasce a Bologna alla fine del 2000 per la tuteladei diritti delle persone senza dimora.

    Lesperienza nasce dalla necessit, sentita da pi parti, di poter garantire unapporto giuridico qualificato ai cittadini privati dei loro diritti fondamentali.

    Il progetto intendeva colmare una lacuna: in Italia la possibilit di ottenereil gratuito patrocinio, ovvero un avvocato che opera gratuitamente ed pagatodallo Stato, riconosciuto a tutte le persone che hanno un reddito annuo chenon superi i 10.628,16 euro.

    Per poterne fruire occorre recarsi in Tribunale e fare domanda allegando i

    propri documenti didentit e la documentazione relativa ai problemi legali peri quali necessita lassistenza.Chi vive in strada spesso privo di documentazione di qualsiasi tipo, in ge-

    nere ha perso la residenza e molto difficilmente si recherebbe in un Tribunale.Per questo in Italia chi vive in strada di fatto finisce per non fruire del gratuitopatrocinio ed qui che interviene lassociazione Avvocato di strada: grazieallorganizzazione strutturata di gruppi di professionisti, che decidono di de-dicare al volontariato una piccola parte del proprio tempo, si vogliono tutelarepersone che non avrebbero la possibilit di difendere i propri diritti.

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    Gli sportelli legali di Avvocato di strada sono legati dallAssociazione Avvo-cato di strada Onlus, nata nel febbraio 2007 per favorire una crescita comunedelle esperienze e condividere, attraverso il confronto di esperienze, unidea co-mune sugli obiettivi e le modalit di intervento del progetto Avvocato di strada,riflettere sulle caratteristiche e sui cambiamenti del contesto sociale, favorire

    lo scambio di informazioni fra gli operatori di territori diversi per migliorare lecompetenze e renderle pi specifiche e adatte alle diverse realt.

    Le sedi e i volontari

    Oggi gli sportelli di Avvocato di strada sono presenti a Ancona, Bari, Bologna,Bolzano, Ferrara, Foggia, Jesi, Lecce, Macerata, Milano, Modena, Napoli, Pado-va, Pescara, Piacenza, Roma, Reggio Emilia, Rovigo, Taranto, Trieste.Tutti gli sportelli sono attivi allinterno di Associazioni di volontariato che sioccupano specificatamente delle persone senza dimora.

    Collaborano con lAssociazione oltre 650 avvocati, tra volontari degli spor-telli gi aperti e professionisti disponibili a lavorare gratuitamente in caso didomiciliazioni nelle citt in cui non ancora aperto uno sportello.

    Presso i nostri sportelli legali viene effettuata una consulenza: poi, se necessario procedere giudizialmente, avviene la presa in carico dellutente chediventa cliente dellavvocato presente allo sportello; lattivit di ricevimento posta in essere solo da avvocati o praticanti con patrocinio.

    Ad altri volontari che si propongono, pensionati, semplici cittadini desidero-si di fare qualcosa per gli altri o studenti di giurisprudenza, richiesto un aiutoper la segreteria, per laccoglienza delle persone, per ricerche e pubblicazioni eper le altre attivit dellassociazione. Questa esperienza di volontariato risultaparticolarmente utile in special modo per gli studenti di Giurisprudenza, chepossono osservare sul campo il lavoro degli avvocati, affrontano per la primavolta, anche se in maniera indiretta, determinate problematiche legali, e si av-vicinano a quella che sar la propria professione, pronti a diventare gli avvo-cati di strada del futuro.

    Evidente, anche in questo caso, la matrice statunitense, ove iniziative volte

    alla formazione degli avvocati e degli studenti sono inoltre promosse dagli ordinidegli avvocati e deiparalegal in relazione allobbligo di prestare servizipro-bonoa favore di chi non in grado di sostenere gli onorari professionali; di regola,inoltre, le law school annoverano fra i corsi impartiti anche quelli relativi alla tu-tela legale degli homeless e degli indigenti e frequentemente istituiscono sportellidi consulenza,2 consentendo cos agli studenti unesperienza diretta recando, alcontempo, un aiuto a quanti versano in difficolt (AA.VV., 2005).

    2 In tutti gli Stati attivato il progetto Volunteer IncomeTax Assistance, VITA, gestito dalle law school e volto a

    offrire assistenza ai non abbienti in sede di dichiarazio-ne dei redditi.

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    I casi seguiti

    Al momento attuale, gli sportelli di Avvocato di strada hanno affrontato pi di4000 casi tra diritto civile, penale e amministrativo.

    Il diritto alla residenza anagrafica

    La prima emergenza affrontata da Avvocato di strada, stata quella legata allaquestione della residenza anagrafica. Chi vive in strada a lungo finisce per per-dere la residenza, perch esce dallo stato di famiglia o perch viene cancellatodalle liste compilate dallanagrafe che vengono aggiornate costantemente.

    Come forse non tutti sanno, perdere la residenza anagrafica in Italia equi-vale a non esistere. Sono moltissimi, infatti, i diritti legati alla residenza che siperdono con essa.

    Chi non ha la residenza infatti non pu votare, non pu aprire una partitaIva, non pu lavorare, non pu avere una casa popolare, non ha dir itto ad avereaccesso al sistema sanitario nazionale, se non per le cure di pronto soccorso.

    Eppure la residenza anagrafica in Italia talmente importante da esseregarantita a chiunque dalla Costituzione. Il problema che chi dovrebbe far ri-spettare questo diritto, e cio il Comune, spesso preferisce non dare la residenzaa un senza tetto.

    Questo perch dare la residenza significa dover accordare una serie di diritt i:il diritto alla casa, al lavoro, agli assegni familiari, e altri.

    Dunque si registra un impasse complesso, che non si risolve facilmente sen-za lintervento di un avvocato. Il primo utente di Avvocato di strada viveva inun dormitorio comunale di Bologna e si era rivolto agli avvocati proprio per-ch non riusciva a ottenere la residenza anagrafica dal Comune, pur avendolachiesta da oltre un anno. Solamente dopo lintervento degli avvocati, e con unprocedimento durgenza ex art.700 cod. proc. civ. promosso contro il Comunedi Bologna, il Comune stesso ha riconosciuto la residenza allutente, che subitodopo riuscito a trovare un lavoro e avviarsi alla riconquista della sua dignitdi cittadino.

    Le multe e i debiti pregressi

    Quello della residenza un problema molto grande, ma, solo uno dei moltidi natura legale che si cumulano vivendo in strada. Pu sembrare strano, maun altro grave problema quello delle multe. Chi non ha una casa e un postoove dormire, ove mangiare e lavarsi, deve fare queste stesse cose in strada. Main strada non si pu dormire, non ci si pu lavare, e, secondo i regolamenti dipolizia di molte grandi citt, in strada non si pu mangiare.

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    Se un vigile non multer mai il turista ben vestito che mangia in strada unpanino acquistato -generalmente a caro prezzo in qualche bar del centro di unaqualsiasi citt italiana- lo stesso vigile avr molti meno scrupoli nello scacciareo nel multare un senza tetto malvestito che consuma il proprio pasto racimolatoa fatica, che si riposa sotto un portico, o che si lava a una fontana.

    Inoltre, forse non a tutti noto che per sfuggire al freddo dellinverno, spes-so i senza tetto si rifugiano sugli autobus generalmente ben riscaldati delle citte passano l sopra le loro giornate. Naturalmente un senza tetto non pu per-mettersi di acquistare un biglietto, e allora si limita a ricevere dal controllorelennesima multa che non potr mai saldare, e che va ad accumularsi alle altremulte prese per vagabondaggio.

    In breve tempo chi vive in strada pu accumulare molte migliaia di euro didebito solamente per le multe ricevute, che se non vengono pagate si raddop-piano e si moltiplicano progressivamente. Queste multe non rappresentano unproblema per chi vive in strada, ma sono uno scoglio insormontabile per chidalla strada vuole uscire.

    Un utente si rivolto ad Avvocato di strada dopo aver accumulato un debitodi circa diecimila euro. Una cifra simile sarebbe un problema anche per unapersona che ha una famiglia, un lavoro e un reddito normale, figurarsi per chivive in strada e a fatica cerca di riprendersi.

    Unaltra persona seguita dagli avvocati in passato aveva aperto una societcon un suo amico perch voleva aprire un bar nella sua citt. Il bar poi non eramai stato aperto e nel frattempo questa persona si era persa in una lunga sto-ria di tossicodipendenza, e era finita in strada a Bologna, senza premurarsi dichiudere quella societ. Dieci anni dopo aveva contratto un debito verso lInpsdi circa cinquantamila euro di contributi non versati.

    Laffidamento dei figli minori

    Gli avvocati volontari affrontano con frequenza anche i problemi correlati allesituazioni in cui versano i figli minori delle persone che vivono in strada. Diregola questi bambini vengono dati in adozione ad altre persone, su consigliodegli assistenti sociali e con decisione del Tribunale dei minori.

    Gli assistenti sociali e il Tribunale dei minori dimenticano per troppo spes-so che chi vive in strada e si trova in situazioni di grave disagio, come alcoo-listi, tossicodipendenti o, semplicemente, poveri), ha, di regola, una famigliaalla quale sarebbe pi giusto affidare i minori temporaneamente, consentendo- fra laltro - ai genitori di intraprendere percorsi di recupero che possano farlitornare a vivere con i loro figli.

    una soluzione che non soltanto consente ai genitori senza fissa dimora dievitare di perdere i figli, ma offre altres lulteriore vantaggio di dare loro unostimolo in pi per uscire dalla situazione in cui si trovano.

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    In due casi, descritti nel libro I diritti dei minori,3 Avvocato di strada hafatto opposizione al decreto di adottabilit di minori, e in entrambi il Tribunaleha deciso che i bimbi venissero affidati ai familiari dei genitori, in un caso ainonni, nellaltro alla sorella della madre.

    Nel frattempo i genitori sono entrati in comunit per affrontare un percorso

    che, auspicabilmente, consentir loro di ritornare a vivere con i propri figli.

    Separazioni e divorzi

    Ulteriore problema sovente vissuto da chi altro non ha se non la strada la se-parazione. Spesso, per una serie di motivi, occorre ottenere la separazione da unconiuge che magari non si vede da anni e che non si sa pi nemmeno dove sia.Una separazione, consensuale o giudiziale, che pu costare lunghe e dispendio-se ricerche e sarebbe impossibile senza laiuto di un avvocato.

    I fogli di via

    Un altro interessante problema che si presenta spesso a Avvocato di strada quello dei fogli di via, che in numero sempre maggiore vengono usati dallequesture per allontanare dalla citt le persone senza fissa dimora.

    Il foglio di via un drastico espediente che dovrebbe essere usato per allon-tanare persone pericolose e ritenute dannose per la citt, e che stato introdotto

    nel nostro ordinamento per allontanare mafiosi e malviventi., dunque, esagerato usarlo contro persone inermi come i senza fissa dimo-ra: nel 2006 una persona senza dimora si vista dare il foglio di via perchaveva in mano una pistola giocattolo, con regolamentare tappo rosso, con cuifaceva finta di sparare ai piccioni.

    Questo ragazzo stava affrontando un percorso di recupero, seguiva un cor-so di informatica e non aveva nessun altro luogo dove andare. Cacciarlo daBologna avrebbe significato condannarlo ad altri vagabondaggi, farlo anda-re da unaltra parte, ove avrebbe dovuto ricominciare da capo, senza amici,e senza una rete pronta a sostenerlo. Non cos che si risolvono i problemi,

    chiudendo gli occhi e spingendo una persona nel cantone del vicino, ma grazieallintervento di Avvocato di strada il Tribunale Amministrativo Regionale haannullato il foglio di via e ha condannato la questura al pagamento delle speselegali. Il ragazzo ha potuto restare a Bologna e completare il proprio progetto direcupero.

    3 Bologna, 2007, a cura di Avvocato di strada.

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    I progetti per gli anziani, le donne e le vittime di tratta

    Con la crescita dellAssociazione si cercato di intervenire sulle nuove formedi marginalit che vanno emergendo, in particolare le figure degli anziani edelle donne sole sono connotate da particolare fragilit: prive di reddito o con

    un reddito minimo e sprovvisto di rete familiare, versano spesso in condizionidi isolamento e di povert.

    Per questo Avvocato di strada ha avviato due progetti specifici: il progettostrada femminile singolare, che ha quale obiettivo la tutela legale delle donnesenza dimora e in condizione di esclusione sociale, la sensibilizzazione sui temidellesclusione e della tutela dei diritti, i l monitoraggio del fenomeno delle don-ne in condizione di indigenza ed emarginazione.

    Il progetto dedicato agli anziani, realizzato ha, invece, lobiettivo di garan-tire tutela legale ad anziani senza dimora e in condizione di grave marginalitsociale, al fine di promuoverne il riconoscimento dei diritti e laccesso a percorsidi reinserimento sociale.

    Un capitolo a parte riguarda le donne vittime di tratta che dal sud del mon-do o dai Paesi dellEst Europa vengono condotte in Italia con la promessa di unlavoro e sono poi costrette a prostituirsi.

    Lassociazione, in collaborazione con altre realt presenti sul territorio ita-liano che si occupano di questi temi, aiuta le donne vittime di tratta nellotte-nimento del permesso di soggiorno di protezione.

    Per loro Avvocato di strada ha creato unequipe interamente femminile,composta da avvocati e studentesse di Giurisprudenza.

    Convegni e incontri alluniversit

    LAssociazione Avvocato di strada partecipa ogni anno a numerosi convegni de-dicati ai temi dei diritti e del volontariato. La presenza dellassociazione in talieventi fondamentale per sviluppare nuovi rapporti, far conoscere la propriaesperienza, e per una crescita futura.

    Spesso gli avvocati partecipano a iniziative pubbliche organizzate allin-

    terno delle Universit: il modo pi diretto per far conoscere lassociazione aglistudenti e per avvicinarli al volontariato.Negli anni sono tantissimi gli studenti che hanno conosciuto Avvocato di

    strada ai tempi dei propri studi universitari e che, poi, divenuti praticanti oavvocati, si sono dedicati al volontariato nellAssociazione.

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    Le pubblicazioni

    Avvocato di strada ha pubblicato nel 2001 lopuscolo Lascia che la giustiziascorra come lacqua, che presenta il progetto e illustra le finalit e gli obiettividel servizio offerto.

    Nel marzo 2004, Avvocato di Strada ha pubblicato il libro I diritti e la po-vert, che racconta i primi anni e le pi importanti conquiste dello sportello.

    Nel settembre 2007 ha pubblicato I diritti dei minori, sullesperienza di Av-vocato di strada e i problemi legali legati al mondo dellinfanzia e ove sonoriportare testimonianze che raccontano vicende risolte o da risolvere, relative aminori che vivono in situazioni di forte disagio sociale.

    Dal 2003 lAssociazione realizza a Bologna e in altre citt la guida per lepersone senza dimora Dove andare per..., che contiene le informazioni su doverecarsi per vestirsi, lavarsi, mangiare, trovare lavoro, ricevere consulenza eassistenza legale.

    La mappa dorientamento pensata non solo per le persone senza fissa di-mora, ma anche per tutti coloro i quali sono impegnati nel campo dellemargi-nazione sociale.

    La guida, disponibile gratuitamente in stazioni, centri diurni, dormitori,mense per i poveri, nonch presso le sedi dei servizi sociali e in tutti i luoghifrequentati dalle persone senza dimora, parte del percorso promosso dallas-sociazione e mira, attraverso il coinvolgimento dei servizi pubblici e privati, delComune e di altre associazioni, alla creazione di una rete dal basso che producaforme di mutamento e di riscatto sociale per le persone che restano bloccate ai

    margini, per dare una possibilit in pi a chi quotidianamente si trova ad af-frontare situazioni di difficolt e i disagi della vita di strada.

    Il sito web

    Dal novembre 2004 attivo il website di Avvocato di strada: http://www.avvo-catodistrada.it: si tratta di una finestra informativa raggiungibile da chiunque,in particolare da chi ha bisogno di un aiuto, da chi vuole aiutare lAssociazione,

    od anche solo da chi intende approfondire la conoscenza di questa esperienza.Il sito, organizzato in varie sezioni, raccoglie tutto il materiale relativo allespe-rienza di Avvocato di strada: video, rassegna stampa, informazioni su comecollaborare, notizie di aggiornamento, report annuali.

    Ogni sportello ha a disposizione una pagina web ove pubblicare i proprimateriali: contatti, dati statistici, pubblicazioni, immagini, iniziative.

    Una sezione particolarmente ricca del sito raccoglie sentenze e leggi, divi-se per argomenti, tutti inerenti lattivit di Avvocato di strada: cittadinanza,immigrazione, minori, diritto di famiglia. Questa sezione rappresenta altresuna guida rapida destinata ai volontari di Avvocato di strada, utile a districarsi

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    allinterno delle leggi che dovrebbero garantire la protezione dei diritti dei pideboli.

    Il sito tradotto in varie lingue: oltre che in italiano, sono disponibili ver-sioni in francese, spagnolo e tedesco. La traduzione delle pagine stata parti-colarmente pensata per avvicinare ad Avvocato di strada cittadini, avvocati,

    operatori sociali, di altri Paesi.

    Il premio Fivol e le collaborazioni

    Avvocato di strada stato premiato dalla Fondazione Italiana per il Volonta-riato per il miglior progetto in Italia per lanno 2001 rivolto alle persone senzadimora.

    Nel febbraio 2008 Avvocato di strada ha siglato un protocollo dintesa conlUnar, Ufficio per la promozione della parit di trattamento e la rimozione dellediscriminazioni fondate sulla razza o sullorigine etnica istituito presso la Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri.

    Dallaprile 2008 Avvocato di strada Onlus membro della fio.PSD, Federa-zione Italiana Organismi per per Persone Senza Dimora, che persegue finalit disolidariet sociale nellambito della grave emarginazione adulta e delle personesenza dimora.

    Sempre dal 2008 Avvocato di strada stata invitata dalla Feantsa (EuropeanFederation of National Organisations Working with the Homeles) a rappresen-tare lItalia nello Housing Rights Watch, una rete europea costituita da ungruppo interdisciplinare di associazioni, avvocati e accademici provenienti dadiverse nazioni, che ha come obiettivo la promozione del diritto alla casa pertutti.

    Lo sviluppo dellAssociazione

    LAssociazione si prefigge di aprire uno sportello in ogni citt ove esista il pro-

    blema delle persone senza dimora.Per questo si auspica la collaborazione delle Associazioni di volontariatopresenti sul territorio e degli avvocati di tutta Italia interessati al progetto.

    Le sedi di Avvocato di strada possono essere attivate solo allinterno di as-sociazioni del terr itorio che si occupano di persone senza dimora e che abbianoun servizio attivo di distribuzione di pasti, coperte, abbigliamento e simili.

    Lapporto di queste associazioni utile per var i motivi: pu offrire quel mi-nimo di infrastrutture (una stanza per il ricevimento, un telefono, un computer)necessarie allo sportello, gi conosciuta dalle persone che vivono in strada chenormalmente vi si recano, generalmente ha volontari che conoscono i problemi

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    di chi vive in strada e che possono coadiuvare gli avvocati nel fondamentalelavoro di segreteria.

    Individuata lassociazione, necessario inviare una comunicazione al Con-siglio dellordine di pertinenza degli avvocati della nuova citt, meglio se afirma del presidente della stessa associazione ospitante, il quale informa altres

    lOrdine della volont di replicare lesperienza di Avvocato di strada.Dopo ogni apertura di nuovi sportelli, lAssociazione nazionale Avvocato

    di strada sostiene in ogni modo lo sviluppo della nuova sede, specie nel repe-rimento di volontari, di fondi per il progetto, e anche curando i rapporti conlOrdine degli avvocati. A disposizione dei soci e dei volontari c uno staffsempre disponibile con cui organizzare incontri ad hoc ponendo a disposizionelesperienza maturata per la soluzione di problemi organizzativi e di ogni altrogenere.

    Attualmente in fase avanzata lapertura di sportelli ad Arezzo, Viterbo,Livorno, Firenze, Marsala, Palermo, Siracusa, Parma, Catania, Caserta.Pi avanti, ci auguriamo, sar la volta di nuove citt.

    Riferimenti bibliografici

    Grishman, J., The street lawyer, Milano, 1999Cappelletti, M.,Access to justice and the welfare state, Firenze, 1981.Cappelletti, M., Gordley, E., Johnson, J., Toward equal justice, Milano, 1975.