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fl.S I) i? 71U / f.I f 1(1 (••1 i; .77(1 7 Prot. n. 4537 Gen. i trrizji)/ SHbf(t1 ;\I Si2nor Presidente del la ( iunta Regionale della Campania Via 5, Lucia. n. 1 N A P () I. I Ai Presidenti delle ( ‘ommissioni Consiliari Permanenti IV e VII Ai Consij ieri Regionali :\ Il Assessore delegato ai rapuorti COn il Consiglio regionale Al Settore Legislativo. Studi e Ricerche 5 E I) E Oggetto: Regolarncnto in attuazione dell’articolo 43 bis della legge regionale 16/2004 e s. in. i. recante norme sul governo del territorio” Reg. Gvn. n. 207 Ad iniziativa della (i. R. Assessori Romano e Taglialatela I )epositata in data I giugno 2011 VISTO l’articolo 56 dello Statuto: VISTI gli articoli 54 e 59 del Regolamento interno il provvedimento in oggetto a: A S S E ( N A ( IV Commissione Consiliare Permanente per l’esame VII Commissione Consiliare Permanente per il parere Fenuto conto di quanto stabilito dall’articolo 56, comma 2. dello Statuto, la IV Commissione (onsi liare Permanente dovranno presentare la relazione al ConsiLdio nel termine breve di trenta giorni dall’assegnazione. Napoli. 1)6 3iU,21 I[ PR1 ‘,IIfl 4 I F IL PRFSII)ENTE

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Prot. n. 4537 Gen.

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trrizji)/ SHbf(t1

;\I Si2nor Presidente del la ( iuntaRegionale della CampaniaVia 5, Lucia. n. 1N A P () I. I

Ai Presidenti delle ( ‘ommissioniConsiliari Permanenti IV e VII

Ai Consij ieri Regionali

:\ Il Assessore delegato ai rapuortiCOn il Consiglio regionale

Al Settore Legislativo. Studi e Ricerche

5 E I) E

Oggetto: Regolarncnto in attuazione dell’articolo 43 bis della legge regionale 16/2004 e s. in.i. recante norme sul governo del territorio” Reg. Gvn. n. 207

Ad iniziativa della (i. R. Assessori Romano e TaglialatelaI )epositata in data I giugno 2011

VISTO l’articolo 56 dello Statuto:VISTI gli articoli 54 e 59 del Regolamento interno

il provvedimento in oggetto a:

A S S E ( N A(

IV Commissione Consiliare Permanente per l’esameVII Commissione Consiliare Permanente per il parere

Fenuto conto di quanto stabilito dall’articolo 56, comma 2. dello Statuto, la IV Commissione(onsi liare Permanente dovranno presentare la relazione al ConsiLdio nel termine breve di trenta giornidall’assegnazione.

Napoli. 1)6 3iU,21 I[ PR1 ‘,IIfl 4 I F

IL PRFSII)ENTE

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Oogetto: Trasnìissiune JItO.

A I Sceretario ( ìenerale delConsigl io Regionale della(.aiìlpama

NAPOLI

Per I sUCCCSSI\O moltro al Presidente del onsigI io Regionale Le trasmetto, su mcarico delPresidente della (ìiunta la delibera di (i unta di seguito elencata:

N 213 del 24/05/2011 Approvaiione Regolamento in attuazione dell’art. 43 bis della I ECì(.i L REG IONALE16/2004 e s.nì.i. recante Norme sul oerno del Ferrilorio’.

Consiglio Regionale della Campania

Prot. Gen, 20110014.0691A(iW/.iQ 102804

Da CR O ORA S

Il Coorde delL AreaDott,ssajzìa Cancell ieri

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Giunta Regionale della Campania

Delibera di Giunta

Area Generale di Coordinamento:AGC. 16 Governo del territorio, Beni Ambientali e Paesistici

Del A.G.C. Settore Servizio214 24/05/2011 16 4 0

Oggetto:

Approvazione Reqolarnento in attuazione delrart. 43 ts della LEGGE REGIONALE 16/2004 e srni, recante”Norme sul joverno del territono”.

Dichiarazione di conformità della copia cartacea:I presente documento, ai sensi del TU. dpr 445/2000 e successive modificazioni è copia

conforme cartacea del provvedimento originale in formato elettronico, firmato elettronicamente,conservato in banca dati della Regione Campania.

Estremi elettronici del documento:Documento Primario 692C33C81 F6D9D567F96C631 94EC2BB83FF6OFE7

Allegato nr. 1: 991FFDCO63973c2A19cc78D6427FBD47A93837E9Frontespizio AHegaro DA!8B675 1 4C64941 6BAFB6O6 141 00C295FE301 87

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Data, 27/05/2011 - 1444

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Deberzone N.214

SC SS ( ) IC

Assessore Romano GiovanniAssessore Taglialatela Marcello\ Area Settore

1:

Regione CampaniaGIUNTA REGIONALE

SEDUTA DEL 24/05/2011

PROCESS(,) VERBALE

Oggetto

.1pproi’aioiw Rcgolaiiiento in a’tiiazwne dell’ar!. 43 bis della LEGGE REGIONI LE 16/2004 es. in. i. recante “ Norme sul governo de! Territorio “

Presklenw ,teIano CAI DURo PRESi I)ENTE

g ce i>resideiiw (i useppe 1)1, \i li A

3) Assessore Vito AMENDOLARA ASSENTE

doardo (( )SENt.\

5) ( aetano UI A NCA NE

O) Anna (alerina MIRAUIIA

Severino NAPPI

X; ( OOVaIlIli RUN1AN()

9) 1 rrnanno RL SS()

li)) l’;squalt SOiviESE

) rvlarcello l\(3LlALAFELA

IS) Uuido lR()MBE [Il

13) Sergio VETRELLA

Maria ( \NCELLIERI

Consiglio Regionale della Campania

Prot. Gen. 2O11.OO1469/A

.AEPASS

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Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Settore e delle risultanze e degli atti tuffi richiamati nellepremesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti dl legge, nonché dell’espressadichiarazione dl regolarità della stessa resa dal Dirigente del Settore a mezzo di sottoscrizione dellapresente

PREM ESSoChe con la I .egge Regionale n. 1/201 1. di modifica della Legge Regionale n. 19/2009. è stato introdoito nellaLegge Regionale n.l6.2004. l’an. 43 bis quale nonna di attuazione della 1.11. n.16,2004:

CONSI DERATOa) Che, ai sensi del suddetto articolo 43 bis, accorre approvare, entro il termine perentorio di cui all’ari. 5

della I ..R. n. 1/201 I . il regolamento attuati’ o in materia di Governo del lerritorio contenente le disposiiioniprocedurali di sostituzione degli articoli della L.R. n. 16/2004, abrogati dall ‘art 4 della LR. n. 1/2011.

b) Che gli articoli abrogati della L.l{. n. 16/2004 in materia edilizia, data l’attuale evoluzione della normativanazionale in Lema di SCl (Segnalazione (‘ertilicata di Inizio Attività), saranno ricompresi in un successivoregolamento avente ad oggetto esclusiarnente la disciplina edilizia;

DATO) Afl’OChe sul regolamento l’i J ffleio I .egislativo con nota del 20/051201 1 prot. n.6688/t IDCP/Gab!l Il. e successivanota del 24/05/2011 prot.6751/IJDCP/Gab/UL, ha espresso parere favorevole;

RITENUTOa) Che è necessario, inoltre, revocare le deliberazioni di Giunta nn. 627 e 635 del 21 aprile 2005 e la

deliberazione n.834 dell’ li maggio 2007 in quanto connesse alle disposizioni normative abrogate;b) Che è necessario, quindi, approvare il Regolamento in allegato. da inviare al Consiglio Regionale . ai sensi

dell’ari. 56 del vigente Statuto:

VISTI:- I ‘articolo 1l7. comma 3 della (‘ostituzione:- il vigente Statuto Rcgionale:- la legge n. 16/2004” Norme sul Governo del Territorio”- la legge n. 1/2011 di modifica della l.r. a. 19/2009”;- la nota del 20/05/201 I prnt. n.6688/LJDCP/Gab/L JL:- la nota del 24/05/2011 prot.6751/UDCP/GabIUl.;

PROPONE e la Giunta a voti unanimi

DELIBERA

Per le motivazioni esposte in narratia che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:

I) DI APPROVARE il Regolamento, allegato A della presente deliberazione, in attuazione dell’an. 43bis della LR. n.16/2004:

2) DI REVOCARE, con decorrenza dalla data di entrata in vigore del regolamento, le deliberazioni diGiunta nn. 627, 635 del 21 aprile 2005 e n.834 dell’i I maggio 2007 in quanto connesse alledisposizioni normative abrogate:

3) DI RISERVARE ad un ulteriore regolamento la disciplina sostitutiva degli articoli in materia edilizia,data l’attuale evoluzione della normativa nazionale in tema di SCIA (Segnalazione Certificata di InizioAttività);

4) DI INVIARE il presente atto con il Regolamento allegato al Presidente del Consiglio Regionale aisensi dell’art.56 dello Statuto. all’Assessorato all’Urbanistica, all’A.G.C. 16 ‘Governo del Territorio”.All’Assessorato alla Tutela dell’Ambiente. all’AGC 05. al Settore Assistenza alla Giunta, al Settore

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Stampa. I )ocumenta,ione floIIttino I tÌcaI pr la sua puhhlìcaiione sui i1 dJia Rcgone(ampania. d al uìasicr iwr la pubhl icaiione sul silo rionale,

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GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA

AREA L3ETTA)R[L ERvTzLOUBERAZiONEn JOi2OHTI LIIZiOGGETTO

ipprovazione Regolaineitio in attuazione dell’ar!. 43 bis della LEGGE REG!O’VILE 16/2004 es. lit.1. rL’calltL’ “ ;vornie su! ‘oi’eruo del Territorio “.

lssessorc’ Rn,sano (,iavu,,niA RtISSeNWre l’aglialatela Marcello

Ìdinol,fì unni:‘

- I)r. I’a/,,,ieni llichele

I).ssa ldi,,oifl/Iania i--.--I)r. l’almieni .lIkIu’Ie j

ThDATA ADOZIONE 24/05/2011 vO PER E ESECUZIONE TN DATA 27/05/2011

ALLE SEGUE NEI AREE E AE TORI GENERALI DT COORDINAMENTO

Il pIESCITtE duTiiflefltO. Ai SEIìi del IL. dpr -14E 20(D) SUCCESSIVE IUOdlIiCaLiUI e copia coniorineeartacea dei dati custoditi in AUCLI dati delLi Repione Campania.

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RIX()!\.iLi”l() 1)1 A il JA/K)’ l PIR IL ct)Kkr() l)IL [[kkiiORI().t’tiCOI() i — A nhl)ìtO (li applicazione.ititoI() 2 S4JSIt’JIil)ilitt lI1il}ie(1tIle dei pianiArticolo 3 - Procedimento (li lormatione e pul)biicÌtioIÌe (lei piani erritoriaIi, urbanistici e disettoreArticolo 4 — Procedimento di variante dei piani territoriali, urbanistici e di settore• rticolo ccordi tu progra iii maArticolo 6 --A(leuaI11ent() dei pianiArticolo 7 Partecipazione al procedimento di formazione dei piani e delle loro variantiArticolo Accordi e intese tra pubbliche amministrazioni nel procedimento (li piano ovarianteArticolo 9 — Attuazione dell’articolo 3 (Iella legge regionale ti. 16/2004 (Piano strutturale epiano prograinniatico)Articolo IO — Procedimento di tormatione (lei piani urbanistici attuati iArticolo li — Procedimento di l’orniazione (lei regolanienio urbanistico edilizio comunaleArtic ol erequone urbanistka ed amhi di trasformazione urbana

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reeolamenlo disciplina i procecimienti unniinistmti i di toriiiauione dei piatti.erri loriali. iirhan istici e di settore, previsti dalla legge regionale 22 dicembre 2004. n. 6

(Norme sul coverno del territorio), ai sensi dell’articolo 43 bis della stessa legge. Con ulterioreregolamento di attuazione ìn materia edilizia si provvede a disciplinare gli articoli 31< sportellounico dell ‘cdi lizia commi 2 e 3, e 43 (accertamenti di contormita del le opere abusive) del lalegge regionale iì. I 6/21)03. Per quanto non espressamente previsto dal presente reolamento siapplicano ai su menzionati pìani le disposizioni della legge statale e regionale in materia diambiente, urbanistica, edilizia, la legge 7 agosto I 990, tì. 241 (Nuove imornie sul procedimentoaiuinuimstrativo) e il decreto legislativo I agosto 2000, n. 267 (Testo unico del le leggisull ‘ordinamento degli enti locali), e del Regolamento emanato con I)PGR n. I 7/2009.

2. Ai sensi del presente regolamento per amministrazione procedente si intende quella che avvia,adotta ed approva il piano.

3. (di strumenti urbanistici sono solo quelli individuati al comma 2 dell’articolo 22 della leggeregionale n. 16/2004. Ferma restando la previsione dell’articolo 39 della legge regionalen. I 6/2004, i piani regolatori generali e i programmi di fibbricazione vigenti perdono ef’fìcaciadopo diciotto mesi dall ‘entrata in vigore del presente regolamento e si applica la disciplinadell articolo O del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 n .380 (Testo unicodelle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) per i Comuni sprovvisti distrumenti urhanìstici. Sono fatti salvi gli effetti dei piani urbanistici attuativi (PUA) vigenti.

4 I procedimenti di lormazione dei piani territoriali ed urbanistici, la cui proposta è stata adottataalla data di entrata in ‘ igore del pi-esente regolamento, si concludono secondo le disposizionidcanormaventedmomentodel 1 ‘avvodejcedimento stesso.oslenibilità ambientale (lei piani

- La Valutazione ambientale strategica (VAS), è disciplinata dal decreto legislativo 3 aprile 2006.n. 152 (Norme in materia ambientale) e dalle seguenti disposizioni.

2. L’amministrazione procedente avvia contestualmente al procedimento di pianificazione lavalutazione ambientale strategica o la verifica di assoggettabilità secondo le disposizionidell’articolo 6 del decreto legislativo n. 152/2006 e nel rispetto dei casi (li esclusione previsti dalmedesimo decreto legislativo.

3. La Regione, le province ed i comuni 50fl0 autorità competenti per la VAS dei rispettivi piani evarianti nonché per i piani di settore dei relativi tei’ritori ai sensi del decreto legìslativo n.152/2006.

4. L’amministrazione procedente predispone il rapporto preliminare (RP) contestualmente alpreliminare (li piano composto da indicazioni strutturali del piano e da un documento strategico

ktrismLttc ai soggetti comp ntmmrnattm ia ‘mrnhient mie (S( A) (la essa mdi\idu itt I soggLtti

Versione-6 201 1-05

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iIl(%tO ‘ lF( )II%IO 1>1 rr(tur%I: 11k il %a)\ d)i)lI, r[kkilk

Oiiil)eieiiii in iiiiicria aiiilueiit,ile si espriiiioiio duro elorni. decuisi inuiulnicuitc I iiiliparen si ntendono acquisiti

s StiIlt i;i’e lel ripLrt prel uuuuinarc e legIi ‘siti lclIc Insiilia/iuii ii e I ‘( r\.i:iiìiiniiìisiraiionc procedente redige I rP1)orto ambientale che cL)SiitUiscc parte untecrante dclpiano da adotiare in ( iunta.

o. Il rapporto iiìuhicncilc, itcuraio nel piano idoiiaio dalla ( linnia ai .ensi dcl oiiuiuuadcli’ articolo ., pubblicato secondo le modalita indicate nel medesnno articolo.

7. I e coiusuuiazioni di cui all’articolo 4 del decreto legislativo n. I 52 200o a vengono necli stessitenui ii previsti allarticolo 7.

S. Il parere di cui all’articolo I 5 del decreto legislativo n. I 52/2006, sulla base dell ‘istruttorias olta dall ‘anuninistrazione procedente e del la documentazione di cui al domina I dell’articolo

del lo stesso decreto legislati\ o. / espresso. come au1oriti competente:a) dall ‘amministrazione comunale per i comuni con popolazione superiore ai quindìcimila

i h i ta ii tu:b ) dall ‘amministrazione provinciale ier i comuni cori popolazione in lèrmorc ai quindici in ila

abitanti per i piani urbanistici coniunali e loro varianti e per i piani di settore a scalacommniale e loro vai’ianii:

ci d dIa Rcgionc (. imp mii pci lv \ n’i inti il i mo tua itoi iali.. r.gion pcr i piani tuTitot i mlidi coordinamento provmciale e loro imrianti e per i piani di settore a scala regionale eprovinciale e loro arìmti.

9. L’u[Yicio preposto alla valutazione ambientale strategica è individuato all’interno dell’enteterritoriale. [ale ul’flcio è obblieaioi-iamncnte diverso da quello ;i\ cute iuniioni in niatcriaurbanistica cd edilizia. Per i comuni al di sotto dei ci nquem i la abitanti la l’unzione iii materia diVAS viene svolta in ibrina associata anche con i Comuni aventì popolazione superiore, secondogli amnbit i di ciii all ‘articolo 7 coinina 2 della legge regionale I (i’ 2004.

I O. Acquisito il iiarere indicato al comma X il procedimento prosegue e si conclude, per quantoriguarda la VAS, secondo le disposizioni degli arti. 16, 17 e I X del decreto legislativo mi.

1 52/2006, il processo di VAS viene svolto nei termini massimi previsti nel titolo I I del Decretolegislativo n. 152/2006 riguardo la VAS.

Articolo 3 Procedimento ii formazione e pubblicazione dei piani territoriali, urbanistici e disettore.

Il piatto, redatto sul la base del preliminare di cui al comma 4 dell ‘articolo 2, è adottato dal la( iiunta dell ‘amministrazione procedente, alvo diversa previsione dello statuto.L’amministratione procedente accerta, prima dell ‘adozione del piano, la conlòrinità alle leggi eregolameuiti e agli eventuali strumenti urbanistici e territoriali sovra ordinati e di settore.Dall ‘adozione scattano le norme di salvaguardia previste all ‘articolo I () del la leuge regionale mi.16/2004.

2. Il piano è pubblicato contestualmnente sul bollettino ul’Ociale (Iella regione Campania i I1[/R( ) esui sito web dell ‘amministrazione procedente ed è (lepositato presso l’ufficio competente e lasegreteria dell’amministrazione procedente ed è pubblicato all’albo dell’ente.

3. La Giunta dell ‘ainmmnmsti’azione procetlente entro novanta giorni dalla pubblicazione del piano,per i comuni al di sotto dei qumndiciniila abitanti, entro centoventi giorni per quelli al di sopra didetta soglia, a pena di decadenza, valuta e recepisce le osservazioni al piano di cui all’articolo 7del presente regolamento.

4. Il piano integrato con le osservazioni recepite è trasmesso alle amministrazioni competenti perl’acquisizione dei pareri. nulla osta, autorizzazioni ed ogni altro atto endoproceclimentaleobbligatorio. Per il piano urbanistico comunale ( PUC ) e le i’elative varianti e per i piani disettore a livello comunale e relative varianti, l’amministrazione provinciale, al One di coordinarel’attività piani ttcatona nel proprio territorio di competenza, dichiara, entro sessanta giorni dallatrasmissione del piano completo di tutti gli elaborati, la coerenza alle strategie a scala sovracomunale individuate dall’amministrazione provinciale anche in ri f’erimnento al proprio pianoterritoriale di coordinamento provinciale ( PTCP) vigente. Per il PTCP e relative varianti e per i

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piani li lore a livello pi inciale e i itivc anaiili, la Remune. entro ai,t;i giorni dallati inissioite del piano completo di tutti gli elaborati. IIIC limara la coerenza alle rtegie a scala

ra pm mnciale m iivilmiate l Il miimimmnisiri,momie megionale e alla propua oeriiiìma/tonesocio economica, anche in ridriiiiento al iiaiio territoriale regionale (P FR).

pmo adottato, acquisiti i parco obbligatori ed il parere di cui al comma X dell ‘articolo 2,trasmesso al competente organo consiliare che o lo approva o lo restituisce alla ( òtinta per larielabora/mI ne. mieI tcniiiiìe pereiitorto di sessanta eiorni dal iceiinciito degli alti al ( onsialiooniuiiaIe a petui di decademiza del piano adottato.

(i. I piano appro\ ato pubblicato contestualmente sul BL RC e sul silo web dell ‘ainnm nistrationeprocedente.

. ii piano e ellicace dal giorno successivo alla sua pubblicazione sul BL RC.rtuoIo 4 - IrotuIimuitodi ì, i uift ki I 1111 ftii itoriali taihinIstI4.I distttort.

Prima dell adotione del piano di cui al contmna i dell’articolo 3 l’aininiiiistrazione procedeittesulla base di esigenze strategiche e in \ ma del lutto eccezionale e con speci tiche mouv azioni, 1mòproporre la modifica dello strumento sov raordinato e richiedere l’a\ vio del relativoprocedimento nel rispetto del le disposizioni di cui all ‘ari colo I I del la legge regionalen. I 6/2004.

2 NeI caso in cui l’,\niministniìione aluii di inodilmcare il proprio strumento ni-banislico,territlriale ì setioriale, la procedura di ‘ :irianie 1 la stessa prevista all articolo 3 con i terminiridotti della mdii.

Articolo5— Accordi di programma( li accordi (li programma di cui al comma I dell ‘ari colo I 2 della legge regionale n. I 62004sono promossi nel caso che comìlportino \ ariante agI i strumenti urbanistici anche di portata sovracomunale, e partecipano tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati all ‘attuazione degliinterventi oggetto dell ‘accordo. in applicazione dell’articolo 34 deI T( [I n. 267/2000.

2. Il responsabile del procedimento, nominato dall’amministrazione che propone l’accordo diprorarnmna, può udire la con ft’renza dei servizi linalitzata alla stipula dell ‘accordo, ai sensidella legge n. 241

3. Il responsabile del procedi nento veri lica la hittihi I iti aminin istrativ a. urbanistica ed ambientaledello studio preliminare di accordo di programma.

4, In fhse di avvio del procedimento, I ‘amirnnistrazione procedente, con proprio atto, individua inattuazione dell’articolo 34 deI TUfI mi. 2672000 le modalità, tempi, contenuti, lòrme (lipubblicità, partecipazione pubblica e documentazione necessaria per la stipula dell accordo nelrispetto dei principi generali della legislazione vigente in materia ambientale, urbanistica,edilizia e (li procedimento amministrativo.

5. l.’aeeordo si conclude con il consenso unanime dei rappresentanti, o dei loro delegati edapprovato dall ‘amministrazione cui compete l’approvazione della relativa variante, l’atta salva laprevisione del comma 5 dell’articolo 34 del TUEL n. 267:2000.

6. 1. aecordoepuhhhcato sul bollett i no uflietale della regione Cainparda.

_____

Articolo 6—Adegiamcnto dpianiI - L’amrnintstrazione proeedente adegua, modi Imeandolo o integrandolo, il piano di sua

competenza, nei seguenti casi:

a) sopraggiunti interventi legislativi statali e regionali;b) approvazione di nuovi piani di livello superiore, generali o di settore;e) necessiti tecniche individuate dall’amministrazione procedente:d rinnovo dei vincoli espropriattvi scaduti secondo le disposizioni del decreto del Presidente

della Repubblica 8 giugno 2001, n.327 (Testo unico delle disposizioni legislative eregolamentari in materia di espropriazione per pubblica riti I ità).

2. (di adeguainentm di cui alle lettere a), b. e e) obbligatori per legge, sono approvati dall’ ulticiocompetente dell ‘amministrazione procedente.

3. Ladeguamento di cui alla lettere d) m appro ato con deliberazione della Giuntadell_‘amministrazione_proeedente.

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O i%i() \ - II() 1)1 \I 11 \/u)’\I ii-I IiO\iWsii)[ I, 1llIURii)

4. \l pr edniieiito di idi tianienio di cui al cniiiìa 3 si applicano le disposiiioni dellirticolo O.iinininisiratioiie conuitiale puo adeguare il pmpno striunento urbanistico soltanto se dotaia di

PIJC gente.Articolo 7 Partecipazoncal procedinwnto di torrnaiiofle dei INafli e (lelle loro varianti

I .anuninisiiarione coiniiiialc iiaiitisee la pariecipa/iOiie e la piibhliciii nei processi dipiani licaìiune ittra\ erso coinvolginiento di tutti i soggetti pubblici e privati nel procedimentodei piani o di loro varianti, in attuazione delle disposi ioni della lezge n. 241/01) e dell’articolo 5del la lecce re2ionale I 6; 2004.

2. Pii ma dell ‘adotione del piano sono pr isle eonsuliazion i, al One della condivisione delpreliminare di pitmo.

3 l.ntro c’o ionu dalla pubblicazione del piano o della var ante e consentito a socrtetti pubblici eprivati, anche costi mii in associazioni e comitati, proporre osserva/ioni contenenti modi fleheed integra/ioni alla proposta di piano o variante.

4. 1. amuii msi ratione procedenie, per approlòndire la vaI iitazione del le osservazioni Idrinulate edelaborare le relative inodiliehe ed integra/ioni al pmiìo o \ ariaiìte di cui il conìma Idell ‘articolo 3, entro e non oltre il termine di cui all ‘articolo 7, cornrna 3, può invitare apeeipare tutti i soucett i pubblici e pri ati interessati ad una con ferenza di piani licatnne. peruna ulieriore Lise di eontronto. I .‘ainininislratione procedette può ui’ mime a partecipare a unaconferenza di pianilicazione, sottolorma di conferenza di servizi, tutti gli enti che esprimono ipareri. i nnl la osta, e le autori/la/ioni di cui al ennima 4 dell ‘articolo 3

5 [a Lise di confronto si conclude entro il termine perentorio di 30) giorni dal la prima riunione. Il-

Articolo S — Accordi e intese tra pubbliche amministrazioni nel proce(IiIUdfltO di piano ovari a mite

1, amministrazione procedenie, quando ne ravvisi la opportunitì o il piano sovraordinato lopreveda, delinisee accordi o intese con altre pubbliche amministrazioni competenti, secondo ledisposiiion i dell’articolo I 5 del la legge n. 241 OO.

2. L’intesa promossa prima del Ladozione del piano di cui al comma I del l’articolo 3 del presenteregolamento.

3. Se non si addiviene al le intese di un all’articolo 7 eomma I entro sessanta giorni dal lalì Ldiiìl id iN ci dci li\clli tu ntiutlc i/ionti

Articolo 9 -— Attuazione dell’articolo 3 della legge regionale n.l6/2004 (Piano strutturale epiano programnl atico)

--I Lutti i pi uìi disciplmnati dall i lcgac rcgion ilc mì 16 2004 si compongono dcl piano struttur ilc a

tempo indeterminato, e del piano programmatico, a termine, come previsto all’articolo 3 dellalegge regionale n. 162004.

2. Il Piano strutturale del PTCP ha valenza di piano di valorizzazione paesaggistiea, di pianostralcio dell’Autoriti di Bacino con le intese di cui all’articolo 8.

3. Il PT( P delinisce, oltre acli elementi strutturali a scala provinciale anche le secuenticomponenti strutturali a scala comunale:

a) L’assetto idrogeologico e della difesa del suolo;h) La peri metrazione dei centri storici:e) indicativa delle aree di trasformahilità urbana;d) La perinetrazione delle aree produttive (aree e nuclei ASI e aree destinate ad

insediamenti produttivi) e destinate al terziario e quelle relative alla inedia e grandedistribuzione commerciale;

e) Individuazione aree a vocazione agricola e gli ambiti agricoli e forestali di interessestrategico;

f) Ricognizione ed individuazione aree vincolate;g) lnlrastrutture e attrezzature puntuali e a rete esistenti.

4. Il piano programmatico del PTCP contiene i limiti massimi e minimi dei carichi mnsediativi perle singole aree di cnn al comina 3, e le azioni rivolte a perseguire gli obiettivi di valorizzazione

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esaristica. munizione dei vischi (li cm al primo qmilro terri ‘rm;ile di nt nini mito del P Fl,specilicando le osorse e li strumenti hnaiìtmani di supporto alle atiomii.

5 Il piano strutturale del PLC per i comuni al di sotto dei cinquemì la abitanti, qualora lecomponenti sono condivise in sede di copiam fleazione. in attuazione dell ‘articolo 4 della teageregionale n. I (m 1004. coincide con il piano strutturale del PI ( i. Il piano siruumirale dcl PtC per

comuni il di sotto dei qiundicimila abitanti t’a o terimento, in sintesi, agli clementi di cui alcomma , precisandoli ove imecessarmo (on del ibera di giunta regionale sono stabi iii i criteri discelta ed limiti di individuationc dei comuni clic utilizzeranno la parte strutturale dei P I CPcome piano strutturale del rispettivo territorio comtuiale.

6. La componente programmatica del Pt C si traduce in piano operativo. Il piano programnmaticodel PL( . per la sua natura operaii\ a. contiene, oltre agli elementi di cui all ‘articolo3 della leoceregionale mi. I (i 2004, la ulteriore speci licazione delle aree indicate al comina 3. nel rispettodelle disposizioni di ctn al comma 4, indicando:

i) l)cst i nazione d’uso;b) Indici tdndiani e territoriali:e) Parametrì edilizi e urbanistici;l) Standard urbanistici;e) Attreztature e servizi.

7. Il piano programmatico/operativo del PUC, elaborato anche per porzioni di territorio comunale,ontmcnL iltresi Lii itti di pi mo unm izioni.. dLal i intLr’ Lflti d in il I ii tn.olo 2 dL Il i IL agi..

regionale ti. I (i/2()04.

L’amnunistrazione comunale verii’ica. prima (lell’adozione. che il PUA è compatibile con ilt>L IC e con i piani di settore coinunal i.

2. Il Comune, dopo la adozione del PU1\ da parte della Giunta, garantisce il rispetto deglistrumenti di partecipazione procedimentale stabiliti dalla normativa vigente.

3. lI P1.JA è pubblicato sul l3U RC e sul sito web del Comune nonché all ‘albo pretorio. la I5mse dipubblicazione è stabilità in trenta giorni.

4. La Giunta comunale approva il PUA entro quarantacinque giorni dalla scadenza del termine diciii al comina 5. valutando le eventuali osservazioni presentate in tise di partecipazione.

5. A I t’inc di garantire la liinzione di coordinamento dell’attività pianilicatoria, l’amministrazionecomunale prima dell’approvazione trasmette il PU/\ all’amministrazione provinciale iwreventuali osservazioni da rendere entro trenta giorni dalla trasmissione del piano completo ditutti gli elaborati. Decorso tale termine la (1 iunta comunale procede all ‘appro\ azione del PU A.

6. Il piano approvato è pubblicato immediatamente sul F3IJRC e sul sito web del comune ed entrain vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.

7. Per i PLL’\ di iniziativa pri\ ata. il (‘omune si esprime nei termini previsti dalla legge n. 241:01).8. L’approvazione del PU A, provvisto di elaborati progettuali, di pareri e di autorizzazioni

obbligatori sui singoli progetti Licenti parte del PUA. richiesti prima dell’approvazione, pudprodtirre gli el’[itti previsti all’articolo 2 della legge regionale n. 19/2001.

9. Nel rispetto dei principi degli articoli I e 8 della legge regionale n. 16/2004, le disposizionidell’articolo 39 deI DPR. n .380/2001 si applicano soltanto ad interventi da realizzare in aiubitiinterprovinciali quando si accerta il contrasto con le disposizioni vincolanti del Piano

leReile,Articolo H-Procedimento di formazion lei re’olaniento urbanistico edilizio comunale —

I . Il regolamento urbanistico edilizio comunale ( RUEC) approvato dal consiglio comunale, salvodiversa previsione dello statuto comunale vigente ed entra in vigore dopo la stia pubblicazione.E’ depositato per quindici giorni presso la sede del comune e ne è data notizia sul sito web delcomune. Ulteriori lòrme (li pubblicità possono essere determinate dagli statuti comunali.

2. Le varianti e gli aggiornamenti al RUEC sono sottoposti al procedimento di lòrrnazione (li cui alPresente articolo.

3. lI RUEC deve essere periodicamente aggiornato alle mionnative euianate dopo la sua

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:ippro\ zione, con particolare riguardo alla st tenibilità ambientale ncll’cdilivi:i leli Irierventi.\rticolo 12- ere(1uI/Ione IIrI)nnis(ica c(I aiiihili di tristormaiioiieiirhaiia

Il piano urbanistico, nel I ambito delle sue potenzialità cdi hcatoric, piro essere attuato anche consistemi perequanvi, compensatr i e incent vanti, secondo criteri e modahtà defluiti dal presentearticolo e detia2liati da prov edimenti regionali.Li pcretiazione e ml! izzata al superamento della diversi fa di condizione giuridico economicaclic si determina ira le proprietà uninobi bari per ett’etto della pianificazione urbanistica.promuovendo lorme (li equa distribuzione dei benefici e degli oneri derivanti dagli interventi ditrastorinatrone degli asseni uisediati ì, iulìasirutturali ed edilizi del territorio comunale.La compensazione si realizza con ‘attribuzione, nel rispetto del le previsioni del lo si rumentourbanistico generale. di diritti edifleatori alle proprieta iminobiliari sulle quali, a seLuiio diaccordo tra il coni mine e l’avente diritto, sono realiztati interventi pubblici o comunque adinizi at i va del comune.

4. incentiatione urbanistica ha come obiettivo il niigliouunento della qualita urbana.architettonica ed cdi li,’ia attraverso iiìterv enti che presentano ele\ ate prestazioni in campoenergetico ambientale paesaggistico. proinuovendo nel contempo la bioedil izia e I ‘uso dimiateriali ecososteuibili. L’ lucentivazione si reali/ta re edendo s peuifielie inodal iià e azioni

iste nel piano prograrnmaticu—operativo.5. lI piano programmauco del Puc può delimitare gli ambiti di trastòrmazione urbana da attuare

con procedure perequati \ e mediante comparti cdi lìcatori ( (‘ L ). seguendo gli indirizzi del laperequazione territoriale previsti dal Piano territoriale regionale approvato con legge regionalen. I 3/2OO, ed attra\ erso convenzione.

6. I ,a quantità di aree e le quantità edilìiie insediabi li negli ambiti (li traslòrmazione, in con form faalle previsioni del piano pmgraminatico di natura operativa, clic non sono riservate agli usipubblici o di interesse pubblico, necessarie anche a soddisfare i lhhhisognm pregressi, sonoattribuite ai proprietari di tutti gli immobili compresi negli stessi ainhiti. [‘ale capacitàcdi licatoria é la somma dei diritti cdi ficalori destinati al lo speci lico ambito assegnabi le aiproprietari relle trasformazioni fisiche previste dal piano strutturale e da quelle funzionalipreviste dal piano programmatico . Il Piano prograinmatico può comprendere uno studio difatti bi I ità tecu reo—economica riguardante le tras formazioni urbanistiche da attuare con pi’ocedureperequative.

7. 1 diritti cdi licatori sono ripartiti, indipendentemente dalla destinazione specifica delle areeinteressate, tra tutti i proprietari degli unmobili compresi negli ambiti, in relazione al valore deirispelti\ i immobili. Tale valore è determinato tenendo conto della qualificazione e valutazionedello stato di fatto e (li diritto in cui si trovano gli stessi immobili all’atto della formazione delPmic. Ulteriori diritti cdi Ircatori correlati a specifiche esigenze (ambientali, energetmehe o altro)possono essere previsti in sede di piano programmatico ma non concorrono alla determinazionedi cui al comma 12. 1 diritti edificatori sono espressi in indici di diritto editicatorio (Ide) chefissano il rapporto tra la superficie fandiaria relativa al singolo immobile e le quantità edilizieclic sono mealizzabili con la traslòrinaziune urbanistica nell’ambito del processo diperequazione. L’ambito comprende aree edificate e non edificate, anche non contigue.

X. Gli amnhiti sono individuati sulla base degli elementi omogenei che si rilevano dal pianostrutturale del PUC, tenendo conto dell’esistenza di eventuali vincoli, Il piano programmaticoindividua per ogni comparto la quantità della volumetria complessiva realizzabile e la quota ditale volurnetria attribuita ai proprietari degli itnmohili inclusi nel comnparto, nonché la quantità ela localizzazione degli immobili da cedere gratuitamente al comune o ad altri soggetti pubbliciper la realizzazione di infrastrutiure, attrezzature, aree verdi, edilizia residenziale pubblica ecomunque di aree destinate agli usi pubblici e di interesse pubblico che formano le componentidel dimensionamento complessivo del piano.

9. I Pua detiniscono i tipi di intervento, l’organizzazione fisica, le funzioni urbane ammissibili e laconformazione urbanistica del comnparto, provvedendo in tal modo a localizzare sia le quantitàedilizie destinate agli tisi pubblici e di interesse pubblico, sia quelle attribuite ai proprietari degli

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%, lF(.iU \ IV(,flI \II”VOH F1I [H\I ‘iii Il ‘,‘)\[ii”OiiII i iiRhI{)?I()

uninobi conipresi nel compattoI U. :\ iasciiii propriet;nio dceli iiiiiiiobili coilipiesi iil oiiipirto C attribuita una quota delle

cu)iflpssive qum1u Lb cdi itic realuzzabu i, detenninala nuoltiplicauudo la superficie fondiaria deglistessi immobili per i rispettivi indici di diritto edilicatorio (ide) di cui il coiuuna . I e quotecdi Iicatone, espresse n metri quadrati o in metri cubi, sono liberamente coni incrc iahi , ma nonpossono essere trasftrite in altri conipartu edilicatori.

I Il counparto eduticatorio puo essere ;ittuiato dai proprietari, anche riuniti, deIi immobili inclusinel comparto stesso, dal comune o da socieeì miste, anche di trasformazione urbana.

12. Nel caso di attuatioTie di un counparto da parte di soggetti privati, devono essere, in viapriori [aria, stabiliti tempi e modal ta di cessione a titolo gratuito al comune, o ad altri soggettipubblici, degli imnmobu li necessari per la realizzazione nel comparto di uiifrastrutllmre.attrezzature, aree ‘ erdi, edilizia residenziale pubblica e altre opere pubbliche o di interessepubblico così come localizzate dal comune attraverso i Pua. Ai proprietari clic cedonogratuitamente cli immobili riconosciuto il diritto di editucazione pari al valore delle proprietàcedute.

1 3 1 detentori del la maggioranza assoluta delle quote ed i licatorie complessi ve attribuite ad uncoinparto edilicatorio possono procedere all ‘atttiatione dell ‘ambito nel caso di ri liuto deirimanenti propri eta rì.

14. Accertato ml rifiuto, prev ma noti lica di atto di costituzione in inora, con assegnazione di untermine non superiore a trenta giorni, i proprietari detentori della maggioranza assolutaformulano la proposta di trasiònnazione prevista dal Puc. Decorso in modo in lìuttuoso anchetale termine, i proprietari associati procedono all ‘attuazione del comparto, acquisite le quotecdi ficat rie attribuite ai proprietari che hanno dcci so di non partecipare all’ iniziativa con irelativi i mmobml i, mediante cOrresponsione del controvalore determinato dall ‘uflicio tecnicocomunale o nel caso (li rifiuto di tale somma, mediante deposito della stessa presso la tesoreriacomunale secondo le disposizioni del Codice Civile.

1 5. Nel caso di inerzia o di ri liuto all ‘attuazione di un comparto edificatorio da parte di proprietaridi immobili detentori nel loro insieme di una quota superiore alla maggioranza assoluta dellequote edilicatorie complessi e, il comune tissa un termine per l’attuazione dell’ambito stesso,trascorso il quale il Comune può attuano direttamente, o a mezzo di una societi mista ormassegnarlo mediante procedimento ad evidenza pubblica, acquisendone le quote edilicatorie e irelativi immobili con le modalifo di cui al comma 13.

1 (i. Le acquisizioni delle quote edilmcatone e dei i-elativi immobmli, previste dai precedenti commni 12e I 3, avvengono mediante procedure di esproprio. L’approvazione degli interventi discipl inatidil prcscntu.. irtiu..oloLqui\ ik. idichi urmiondpubbhcìutihtimdutLnbuhti umgcn/m

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