gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a...

7
Home Chi siamo Innovazione Meccatronica Molecole Finanza reale Analisi D I R E T T O R E F I L I P P O A S T O N E 6 aprile 2018 STMicroelectronics a caccia di piccole imprese da coinvolgere nel 4.0 1/7 INDUSTRIAITALIANA.IT Data Pagina Foglio 06-04-2018 Codice abbonamento: Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza 043915

Transcript of gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a...

Page 1: gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a â / 11$/ ,,$01$" >ilS\K 01!RFj_J[JFmj_]RFk=F=FFR=HRgRFF_[JR\gjJkJ

Home Chi siamo Innovazione Meccatronica Molecole Finanza reale Analisi

D I R E T T O R E F I L I P P O A S T O N E

6 aprile 2018

STMicroelectronics a caccia di piccole impreseda coinvolgere nel 4.0

1 / 7

    INDUSTRIAITALIANA.ITData

Pagina

Foglio

06-04-2018

Codic

e a

bbonam

ento

:

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

043915

Page 2: gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a â / 11$/ ,,$01$" >ilS\K 01!RFj_J[JFmj_]RFk=F=FFR=HRgRFF_[JR\gjJkJ

di Marco Scotti ♦ L’azienda leader nella produzione di semiconduttori ha inaugurato un nuovomodello di business coinvolgendo le Pmi. La Piccola Impresa di Assolombarda lavora come

“acceleratore” di questa collaborazione. I prodotti innovativi della quotidianità con al centrol’IoT asse di sviluppo delle collaborazioni

«Abbiamo tanta esperienza e stiamo cercando nuove occasioni di partnership e networking per ampliare la nostra baseproduttiva». Carmelo Papa, amministratore delegato e direttore generale STMicroelectronics, spiega così il nuovo modello dibusiness che l’azienda da lui condotta ha deciso di varare in Italia. L’obiettivo è costruire un ecosistema virtuoso che incentivila collaborazione tra imprese piccole e grandi: un target ambizioso che nasce con l’incoraggiamento di Piccola IndustriaAssolombarda. STMicroelectronics, uno dei più importanti player a livello mondiale nel settore dei semiconduttori vuoleincentivare le Pmi a realizzare le proprie idee nel campo delle nuove tecnologie, in particolare per quanto riguarda l’IoT. Isettori in cui il nostro paese eccelle, come agroalimentare, architettura e arredo, sono quelli da cui partire per cercare di “darevita” agli oggetti di uso comune che, grazie anche alla diminuzione dei costi di avviamento, possono essere implementati inparticolar modo in ottica Internet of Things.

Il rapporto tra Pmi e grandi aziende è cambiato radicalmente con l’avvento del digitale: un tempo i “piccoli” non avrebberomai pensato di poter lavorare in sinergia con i “colossi”, che erano visti come distanti e inarrivabili. Ma l’avvento delle nuovetecnologie e dell’industria 4.0 ha scardinato i paradigmi e i rapporti di forza. Le grandi imprese, infatti, guardano a soggettipiù agili e dinamici, più propensi all’innovazione e che costituiscono un ampio mercato potenziale. D’altro canto, le piccoleimprese vedono favorevolmente il trasferimento tecnologico che una partnership con soggetti dimensionalmente piùrilevanti consente loro di ottenere. I costi di una digital transformation per le PMI, che rimangono comunque considerevoli,sono in parte mitigati dalla possibilità di accedere agli sgravi e alla nanza agevolata che il piano Impresa 4.0 ha previsto e checomporta detrazioni anche del 100%.

Assolombarda Piccola Impresa, dunque, vuole porsi come “acceleratore” del rapporto tra piccoli e grandi: questi ultimi,infatti, possono svolgere un ruolo importante trasferendo alle Pmi le competenze e le conoscenze di base. Le piccole imprese,dal canto loro, possono o rire una maggiore tensione verso l’innovazione, facendo proprie parole chiave come Internet ofThings e Industria 4.0. Il rapporto tra grandi e piccoli, dunque, non sarà più di mero scambio commerciale, ma di partnership,in un’ottica che mette a fattor comune le specificità di ogni soggetto e che garantisce una collaborazione fattiva.

2 / 7

    INDUSTRIAITALIANA.ITData

Pagina

Foglio

06-04-2018

Codic

e a

bbonam

ento

:

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

043915

Page 3: gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a â / 11$/ ,,$01$" >ilS\K 01!RFj_J[JFmj_]RFk=F=FFR=HRgRFF_[JR\gjJkJ

CARMELO PAPA, AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE STMICROELECTRONICS

STMicroelectronics

STMicroelectronics ha quindi proposto la realizzazione di un ecosistema di competenze che si spinge no alle aziende chehanno introdotto da poco l’elettronica nei loro prodotti, o rendo in maniera di usa e allargata la possibilità di accedere amodelli di business non convenzionali. Il colosso franco-italiano (presidente e CEO Jean Marc Chery) ha deciso di incentrarela propria strategia per i prossimi anni proprio su IoT e Smart Driving. «In Italia – ci spiega Carmelo Papa – realizziamo circal’1% del fatturato complessivo mondiale, che è di 8,35 miliardi, in crescita del 19,7% rispetto al 2016. Soltanto nel nostropaese abbiamo circa 10mila dipendenti. Questo è possibile perché facciamo tanta innovazione, soprattutto in ambito IoT eIndustria 4.0. Noi facciamo componenti, non sistemi, ma abbiamo tanta esperienza e stiamo cercando nuove occasioni dipartnership e networking per ampliare la nostra base produttiva». ST ha un ottante del 74%, mentre il 26% è diviso in partiuguali tra stato italiano e stato francese. Questa divisione dell’azionariato consente di mantenere il controllo senza avere lamaggioranza assoluta del capitale.

JEAN MARC CHERY PRESIDENTE E CEO STMICROELECTRONICS

3 / 7

    INDUSTRIAITALIANA.ITData

Pagina

Foglio

06-04-2018

Codic

e a

bbonam

ento

:

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

043915

Page 4: gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a â / 11$/ ,,$01$" >ilS\K 01!RFj_J[JFmj_]RFk=F=FFR=HRgRFF_[JR\gjJkJ

Dalla sua creazione, l’azienda ha depositato oltre 17.000 brevetti, e mediamente ogni anno ne produce un centinaio nellasede di Catania e oltre 150 ad Agrate Brianza. A livello mondiale ST ha oltre 45mila dipendenti, con una forte presenza in Asiacon gli stabilimenti a Shenzhen, nelle Filippine, in Malesia, a Malta e a Casablanca. Il 16% dei lavoratori è impiegatonell’ambito della ricerca e sviluppo. La società, tra i maggiori produttori al mondo di semiconduttori, ha da tempo avviato unadiversi cazione del proprio business che è equamente diviso tra i primi dieci clienti (che da soli valgono il 36% del fatturatocomplessivo), la distribuzione (34% del totale) e altri clienti di dimensioni più contenute (30%). Attualmente il settore piùredditizio è l’automotive, che vale da solo il 37% del fatturato complessivo, seguito da microcontrollori (32%).

LAVORAZIONE ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO STMICROELECTRONICS

Le nuove partnership di ST

«Le tecnologie sviluppate per smartphone – conferma Luciano Pini, South, East Nord Europe & Israel Sales Director diSTMicroelectronics – ci hanno permesso di a rontare altre aree con maggiore e cacia, come nel caso dell’IoT. L’internetdelle cose deve essere un’opportunità per creare valore, questo perché le tecnologie che già oggi abbiamo a disposizioneconsentono di popolare oggetti eterogenei, riducendo oltretutto le barriere d’ingresso e i costi di avviamento. Il mondodigitale entra nel mondo sico e crea nuove opportunità. La cosa importante è la generazione del valore che l’IoT può o rire.Noi abbiamo deciso di puntare su alcuni pilastri fondamentali: smart things, smart home&cities e smart industry. Questicapisaldi si declinano nelle aree di eccellenza italiana, ovvero arredo, abbigliamento, architettura, agroalimentare eautomazione.»

«Con l’avvento dell’IoT iniziamo a esplorare ambiti in modi diversi: non offriamo più soluzioni a richieste specifiche dei nostriOEM tradizionali, ma proponiamo nuovi modi di intendere oggetti di uso quotidiano. Una bella s da. Un altro settore su cuistiamo scoprendo cose incredibili è lo smart agriculture. Una spinta importante è arrivata da Expo, ma è stata un’opportunitàfantastica anche per noi: no a qualche tempo fa eravamo ancorati ai nostri 150 clienti tradizionali, oggi appena giriamol’angolo troviamo aziende che hanno idee straordinarie. In particolare, stiamo puntando forte sui cosiddetti “productaccelerator”, ovvero componenti che permettono a oggetti nali già certi cati nella loro parte radio creati da grandi systemintegrator (Microsoft, Amazon con Alexa, IBM e via dicendo) di entrare immediatamente nel sistema. Questo signi ca ridurre

4 / 7

    INDUSTRIAITALIANA.ITData

Pagina

Foglio

06-04-2018

Codic

e a

bbonam

ento

:

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

043915

Page 5: gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a â / 11$/ ,,$01$" >ilS\K 01!RFj_J[JFmj_]RFk=F=FFR=HRgRFF_[JR\gjJkJ

il time to market e abbatterne i costi, visto che un product accelerator costa tra i 100 e 150 dollari. Inoltre, abbiamo in mentedi sviluppare nuove partnership in modo che abbiano una ricaduta anche nel territorio in cui vengono sviluppati. In ne, intandem con Deloitte, abbiamo aperto uno sportello con l’obiettivo di validare le idee, vedere se sono realizzabili o meno,capire se ha delle possibilità di sviluppo. Con il sistema di prototipazione rapida STM32 abbiamo o erto uno strumento checonsente alle aziende di veri care in prima persona se un’idea è fattibile o meno. L’unico problema che non riusciamo aeliminare è la propensione al cambiamento: ancora oggi l’innovatore viene visto come qualcuno che turba lo status quo».

Oltre che per le aziende l’IoT è dedicato anche a funzioni di importanza critica in città e abitazioni: chip combinati percontatori intelligenti che aiutano utenti e gestori a registrare e bilanciare il consumo e la fatturazione di elettricità, acqua ogas, oppure sistemi intelligenti per l’illuminazione stradale in grado di rilevare le condizioni dell’ambiente e di ridurre oazzerare l’intensità luminosa in risposta alle condizioni di luce esterne e alle esigenze delle municipalità, o ancora sensori ingrado di misurare il usso del tra co e di deviarlo in presenza di blocchi stradali. Le fabbriche possono diventare smart anchegrazie ai nostri microcontrollori, sensori e attuatori, controlli motore, condizionamento del segnale, soluzioni dicomunicazione industriali, soluzioni per la sicurezza, alimentatori, dispositivi di protezione, moduli wireless e controllori perdisplay e LED.

LO STABILIMENTO STMICROELECTRONICS AD AGRATE BRIANZA

Qualche esempio

ST ha già iniziato la realizzazione di alcuni progetti che sfruttano l’IoT. Il primo esempio presentato è quello in collaborazionecon Tecno, un’azienda che da sempre si occupa di realizzare ambienti di lavoro. Il progetto coniuga il mondo analogico edigitale e o re arredi intelligenti che consentono di connettere le persone tramite accessi digitali, piani di lavoro e divisoriintelligenti, gestione delle variabili che determinano la qualità degli ambienti, come temperatura o illuminazione. Inoltre,sono stati sviluppati sistemi integrati di riconoscimento degli utenti, per una gestione ottimale degli edi ci. Un sistema che èadatto anche a chi si occupa di property, che può così ottenere informazioni e migliorare la gestione dell’area e delle risorse.L’IoT è il tassello mancante che trasforma l’utente in una persona riconosciuta e riconoscibile.

Un altro esempio della sperimentazione di ST in ambito IoT è rappresentato dalla realizzazione, in partnership con Piquadro,di uno zaino con una battery pack all’interno. Questa consente di caricare lo smartphone sia in modalità contactless, sia

5 / 7

    INDUSTRIAITALIANA.ITData

Pagina

Foglio

06-04-2018

Codic

e a

bbonam

ento

:

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

043915

Page 6: gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a â / 11$/ ,,$01$" >ilS\K 01!RFj_J[JFmj_]RFk=F=FFR=HRgRFF_[JR\gjJkJ

attraverso una presa usb. Inoltre può essere tracciato e localizzato con l’app (per Android e IOS), utilizzando i sensori fornitida ST.

In ne la partnership con Notanota, un’azienda di essenze e profumi, che consente di creare il proprio profumo partendo daun database di fragranze e di condividerlo sui social network tramite smartphone. L’azienda è ovviamente interessata avendere i propri ssanti ed essenze, ma soprattutto, grazie all’aspetto sociale, può creare nuovi business model in cui non cisono più nasi di professione, ma sono i clienti stessi a prestarsi, scegliendo di volta in volta le profumazioni e stilando unasorta di “indagine di mercato” che permette all’azienda di sapere quali sono le fragranze preferite dalla clientela.

ANDREA DELL’ORTO, PRESIDENTE DEL PRESIDIO DI MONZA DI ASSOLOMBARDA

L’investimento in nuove tecnologie

«Il nostro territorio – ha spiegato in un convegno organizzato presso la sede di ST ad Agrate Brianza il presidente delPresidio di Monza e Brianza di Assolombarda Andrea Dell’Orto – è un sistema industriale integrato, sinergico e robusto chesi compone di numerosissime piccole e medie imprese: nell’area di Milano, Lodi, Monza e Brianza hanno sede 415mila Pmiche rappresentano il 99,9% delle unità locali del territorio e occupano 1,4 milioni di addetti, pari all’83% del totale addetti delterritorio. La loro forza è quella di far parte di un ecosistema dinamico e integrato. Le 415mila Pmi, infatti, sono sinergiche econnesse con un tessuto di grandi imprese (solo a Milano ne contiamo 90 con un fatturato superiore al miliardo di euro,contro le 15 di Torino e le 50 di Monaco) e con le multinazionali estere (3.600 a Milano, il 33% di quelle attive)».

Nel nostro paese si nota una dinamica positiva per cui le Pmi stanno facendo proprie le istanze della digitalizzazione,soprattutto per quanto riguarda la robotica e l’additive manufacturing. Nel periodo compreso tra il 1997 e il 2016, infatti,l’Italia ha visto una forte prevalenza dei brevetti 4.0 (cioè quelli ad alto tasso innovativo) in ambito robotico (74% del totale),additive manufacturing (13%) e realtà aumentata (10%). Per quanto riguarda la robotica, in particolare, l’Italia è il paese tra icosiddetti “grandi” che ha puntato di più su questo comparto, sopravanzando di oltre venti punti percentuali gli Stati Uniti, di27 la Francia e di oltre 30 punti il Giappone. Le specializzazioni produttive tipiche del nostro Paese ci portano a essere in

6 / 7

    INDUSTRIAITALIANA.ITData

Pagina

Foglio

06-04-2018

Codic

e a

bbonam

ento

:

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

043915

Page 7: gjJkJ H=F R]s [PJjJ]J[ · _\J QRkR=\_ ]]_s=yR_]J !JFF=mj_]RF= !_[JF_[J R]=]y=jJ=[J ]=[RkR ¬ ã a â / 11$/ ,,$01$" >ilS\K 01!RFj_J[JFmj_]RFk=F=FFR=HRgRFF_[JR\gjJkJ

controtendenza rispetto ai dati mondiali dei brevetti in tecnologie 4.0: dal 2012 al 2016, infatti, la maggiore crescita èattribuita ai brevetti relativi ai Big Data Analytics (tasso di crescita annuale composto del 195%) e IoT (131%), mentre larobotica è la specializzazione con la crescita più bassa (16%).

IoT

Secondo i dati di usi qualche mese fa dal MISE, anche l’IoT sta diventando un comparto in cui gli investimenti stannoiniziando a crescere in misura considerevole. Nel 2017, infatti, il 28% delle imprese manifatturiere investitrici in 4.0 avrebbedeciso di puntare proprio sull’IoT, una quota destinata a crescere ancora di qualche punto percentuale nel 2018 arrivando al32% circa. «Se l’IoT – continua Dell’Orto – è di uso e previsto essere in crescita nei prossimi anni sul nostro territorio,potrebbe essere utile per le nostre imprese sviluppare e stimolare la ricerca su questa specializzazione. Si tratta di un percorsoche avrebbe ricadute positive nell’ambito dell’ecosistema di competenze tra grandi e piccole imprese, aumentandone il raggiodi azione e le potenzialità».

ALESSANDRO ENGINOLI, PRESIDENTE PICCOLA INDUSTRIA ASSOLOMBARDA

L’IoT, dunque, come leva fondamentale per la competitività del sistema paese e, a cascata, di ogni impresa, è rappresentatadall’innovazione connessa al concetto stesso di internet delle cose. «Le potenzialità che l’Internet of Things dischiude – ciracconta Alessandro Enginoli, presidente Piccola Industria Assolombarda – interessano il core business delle imprese,richiedono il ripensamento del rapporto azienda-mercato, inducono il passaggio verso un’economia basata su logiche diservizio e non più di o erta di prodotto tout-court. L’IoT, se applicato alle imprese manifatturiere può essere paradigmaabilitante per coniugare e cienza produttiva e customizzazione del prodotto, mettendo in luce quanto sia importante ilmutuo contributo di piccola e grande impresa per la creazione di un ecosistema di competenze».

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO SUI SOCIAL NETWORK

7 / 7

    INDUSTRIAITALIANA.ITData

Pagina

Foglio

06-04-2018

Codic

e a

bbonam

ento

:

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza

043915