Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro...

8
pone, dunque, il ruolo di RFI dentro (o fuori) il Gruppo FSI, la proprietà pubblica della rete e gli investimenti sulle infrastrutture. Ma che Gruppo avremo alla fine del percorso di quo- tazione in borsa della più importante Azienda di Trasporto italiana? I l via libera alla riforma del sistema ferroviario che liberalizza il mercato a livello nazionale ed intro- duce l'obbligo di gare è una accelerazione che il Parla- mento Europeo ha preso senza attendere, come previsto, il via libera dei 28 Paesi sul pi- lastro politico che deve soste- nere l’apertura del mercato e la concorrenza. L’accordo di Bruxelles, che fonti bene informate dicono implementato, anche, da una indicazione netta sulla necessità della separazione tra Società di Infrastruttura e Trasporto ripro- Dall’errore della Fornero alle dichiarazioni dell’On. Gnecchi Le pensioni dei ferrovieri: il teatrino delle beffe F orse qualcuno (di scarsa me- moria o di voluta smemora- tezza) non ricorda che il primo Sindacato a scioperare contro il Governo Monti, tra l’altro premo- nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni griffataFornero, è stata l’OR.S.A. Trasporti. Già nel dicembre 2011, appena avuti i dati sulla manovra del Go- verno, il Sindacato Autonomo aveva immediatamente attivato le procedure di raffreddamento e pro- clamato il blocco dei trasporti per il successivo 27 gennaio 2012. Un blocco che portò ferrovieri, autofer- rotranvieri e marittimi a fermare i treni, a chiudere le metropolitane, a bloccare i collegamenti da e per le isole maggiori. Nemmeno 2 mesi più tardi l’INPS mise la pietra tombale sulle pen- sioni dei ferrovieri con la Circolare n°35 del 14 marzo 2012 ed anche in quell’occasione fu l’OR.S.A. per prima a chiamare a raduno i ferro- vieri davanti a Montecitorio il suc- cessivo giorno 20, per manifestare lo sdegno e la vergogna per quella porcheria” previdenziale. Il 20 aprile dello stesso anno fu indetta una seconda iniziativa di sciopero dei trasporti che l’OR.S.A. pro- clamò sempre in solitaria, nono- stante una nota unitaria inviata al Governo ed un avviso comune delle parti datoriali e sindacali all’Esecu- tivo ancora guidato dal Prof. Monti. Il leit-motiv sembrava: calmiamo i mercati e la Commissione Europea e poi aggiustiamo le pensioni, ma all’auspicio non fece seguito la de- terminazione e la volontà necessarie ad incalzare il Governo, nel frat- tempo passato allo “stai serenoGianni Letta. A disturbarlo tornò, ancora una volta, l’OR.S.A. con la raccolta di 3.000 firme a sostegno del Disegno di Legge De Poli che testualmente recitava: 1. In ragione della particolare usura, delle specifiche aspettative di vita, dell'obbligo del mantenimento di speciali requisiti psico-fisici, nonché per garantire la sicurezza del trasporto ferroviario, il perso- nale operante nelle imprese ferro- viarie e nelle imprese dei gestori delle infrastrutture ferroviarie con segue a pag. 2 di Alessandro Trevisan Societarizzazione Gruppo FS I pezzi del puzzle NTV: Premialità e Premio di Risultato Doppia beffa per il Personale a pag. 6 D opo l’infausto accordo del 21 gen- naio che ha confermato una “finta” premialità per il Personale di Stazione (il primo trimestre 2016 ha visto ben 4 impianti su 10 non raggiungere gli obiettivi di budget con- cordati tra NTV e Filt - Fit - Uilt - Ugl e Fast) e l’assenza di qualsiasi rico- noscimento agli Operatori d’Impianto ecco l’ennesima beffa del Premio di Risultato 2015. NTV, venendo meno all’obbligo di contrattazione dei criteri previsto per Con- a pag. 5 a pag. 4 U n importante passo avanti per la manovra di Serfer. Il 29 feb- braio 2016 si è, infatti, conclusa positivamente la trattativa riguardante l’inquadramento del personale in ma- niera coerente con quelle che sono le norme previste dal CCNL AF. tratto, ha strutturato il PdR 2015 in modo che “se non sei sano e ruffiano il Premio ti scappa di mano” per dirla in rima. Infatti, se il tuo superiore non ti dà una valutazione al- meno pari a 39 (su 50) e per caso ti sei amma- lato per più di 12 volte (anche solo uno o due giorni alla volta) addio Pre- mio. Come ORSA abbiamo scioperato contro l’accordo di gennaio e ci siamo resi disponibili a sostenere i lavoratori di NTV che intendessero impugnare le modalità di erogazione del PdR 2015. Gli altri Sindacati? La formazione del SAPS: IN PIENO SVOLGIMENTO I CORSI RSU / RLS Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Gli obiettivi del Personale di Stazione Anno 22 – n. 2 / 2016 S.A.P.S - OR.S.A. Ferrovie L’informazione continua sul nostro sito http://www.sapsorsa.it/ scrivete a [email protected] di Alessandro Trevisan a pagg. 3 e 4 Nuova iniziativa dell’O.R.S.A. Sicilia a supporto della vertenza Stretto di Messina L o stretto tra Scilla e Cariddi ha registrato un’altra giornata di mobilitazione e di sensibilizza- zione sul tema della continuità territo- riale con il Continente. I responsabili dell’OR.S.A. Sicilia hanno incontrato il Vice Presidente Serfer: inquadramento e salario firmato l’accordo Dal 1 settembre 2016 sarà attribuito a tutti gli Operatori Specializzati utilizzati in manovra (livello D) il salario profes- sionale corrispondente all'Operatore Specializzato Circolazione. Dal 1 dicembre 2016, sarà riconosciuto agli Operatori di livello E il livello pro- fessionale D - Operatori Specializzati posizione retributiva D3 e i relativi salari professionali. In seguito saranno riviste altre eventuali posizioni da allineare in coerenza con quanto previsto dal CCNL AF e l’im- porto relativo ai buoni pasto. È stato, inoltre, firmato il Protocollo di Relazioni Industriali che finalmente di- sciplina i ruoli e le materie di compe- tenza nazionale e regionale, con la partecipazione ai tavoli di tutte le OO.SS. firmatarie del CCNL AF. a pag. 5 M ilano 5 maggio – Palermo 12 maggio – Napoli 18 maggio e Bologna 26 maggio: sono queste le “tappe” della formazione per i RSU eletti nelle liste dell’ORSA in Tre- nord e nel Gruppo FSI. Ai corsi partecipano anche gli RSA delle altre Imprese Ferroviarie (Serfer – Termi- nali Italia – NTV – Rail Cargo Carrier – ANM), mentre per i Rappresentanti alla Sicurezza la giornata di formazione nazio- nale si terrà a Roma il 19 maggio. Un Sindacato Autonomo e di base come il nostro – dice Alessandro Trevisan Segretario Na- zionale SAPS – ha il do- vere di mettere a disposizione dei propri delegati sul territorio tutti gli strumenti utili a rappresentare al meglio i lavoratori e questa è la ragione per la quale rite- niamo la formazione, il confronto e soprattutto l’incontro con i no- stri RSU/RLS un elemento fondamentale della nostra azione sindacale”. Nel prossimo numero de “La Nostra Sta- zione” dedicheremo ampio spazio ai corsi ed alle opinioni dei nostri rappresentanti. della Camera dei Depu- tati, On. Luigi Di Maio al quale hanno evidenziato il gap infrastrutturale in cui versano gli attuali col- legamenti ferroviari sullo Stretto ed in Sicilia. Un servizio non più al passo con i tempi, ma che per questo non deve e non può essere abbandonato ma ristrutturato e potenziato. L’On. Di Maio ha assicurato l’impegno a sollevare la questione, sia nelle sedi istituzionali che in quella imprendito- riale, dichiarando la volontà di trovare un tavolo di confronto con il Gruppo FSI. 1 I l 13, 14 e 15 aprile si è tenuto a Ri- mini il Consiglio Nazionale S.A.P.S. OR.S.A. Ferrovie: le nuove regole sul la- voro, i rinnovi con- trattuali, il mercato ferroviario, la sfida delle merci, le priva- tizzazioni, e le gare sul trasporto ferro- viario regionale sono stati gli argomenti al centro del dibat- tito. Una full-immersion di 3 giorni sui temi caldi delle ferrovie che ha consentito di costruire – assieme ai rappresen- tanti dei ferrovieri del Gruppo FSI, ai nostri RSU / RSA in Trenord, ANM (ex Metronapoli), Terminali Italia, Serfer e delle Im- prese Merci pri- vate – i mandati necessari alla Se- greteria Nazionale per affrontare le dif- ficili sfide che il Sindacato dovrà affrontare in questo 2016.

Transcript of Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro...

Page 1: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”

pone, dunque, il ruolo di RFI dentro(o fuori) il Gruppo FSI, la proprietàpubblica della rete e gli investimentisulle infrastrutture. Ma che Gruppoavremo alla fine del percorso di quo-tazione in borsa della più importanteAzienda di Trasporto italiana?

Il via libera alla riformadel sistema ferroviarioche liberalizza il mercato

a livello nazionale ed intro-duce l'obbligo di gare è unaaccelerazione che il Parla-mento Europeo ha preso senzaattendere, come previsto, ilvia libera dei 28 Paesi sul pi-lastro politico che deve soste-nere l’apertura del mercato e laconcorrenza. L’accordo di Bruxelles, che fontibene informate dicono implementato,anche, da una indicazione netta sullanecessità della separazione tra Societàdi Infrastruttura e Trasporto ripro-

Dall’errore della Fornero alledichiarazioni dell’On. Gnecchi

Le pensioni dei ferrovieri: il teatrino delle beffe

Forse qualcuno (di scarsa me-moria o di voluta smemora-tezza) non ricorda che il

primo Sindacato a scioperare controil Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato lasuccessiva riforma delle pensioni“griffata” Fornero, è statal’OR.S.A. Trasporti. Già nel dicembre 2011, appenaavuti i dati sulla manovra del Go-verno, il Sindacato Autonomoaveva immediatamente attivato leprocedure di raffreddamento e pro-clamato il blocco dei trasporti per ilsuccessivo 27 gennaio 2012. Unblocco che portò ferrovieri, autofer-rotranvieri e marittimi a fermare itreni, a chiudere le metropolitane, abloccare i collegamenti da e per leisole maggiori.Nemmeno 2 mesi più tardi l’INPSmise la pietra tombale sulle pen-sioni dei ferrovieri con la Circolaren°35 del 14 marzo 2012 ed anche inquell’occasione fu l’OR.S.A. perprima a chiamare a raduno i ferro-vieri davanti a Montecitorio il suc-cessivo giorno 20, per manifestarelo sdegno e la vergogna per quella“porcheria” previdenziale. Il 20aprile dello stesso anno fu indettauna seconda iniziativa di scioperodei trasporti che l’OR.S.A. pro-clamò sempre in solitaria, nono-stante una nota unitaria inviata alGoverno ed un avviso comune delleparti datoriali e sindacali all’Esecu-tivo ancora guidato dal Prof. Monti.Il leit-motiv sembrava: calmiamo imercati e la Commissione Europeae poi aggiustiamo le pensioni, maall’auspicio non fece seguito la de-terminazione e la volontà necessariead incalzare il Governo, nel frat-tempo passato allo “stai sereno”Gianni Letta. A disturbarlo tornò,ancora una volta, l’OR.S.A. con laraccolta di 3.000 firme a sostegnodel Disegno di Legge De Poli chetestualmente recitava: “1. In ragione della particolareusura, delle specifiche aspettative divita, dell'obbligo del mantenimentodi speciali requisiti psico-fisici,nonché per garantire la sicurezzadel trasporto ferroviario, il perso-nale operante nelle imprese ferro-viarie e nelle imprese dei gestoridelle infrastrutture ferroviarie con

segue a pag. 2

di Alessandro Trevisan

Societarizzazione Gruppo FS

I pezzi del puzzleNTV: Premialità e Premio di Risultato

Doppia beffa per il Personale

a pag. 6

Dopo l’infausto accordo del 21 gen-naio che ha confermato una“finta” premialitàper il Personale

di Stazione (ilprimo trimestre2016 ha visto ben4 impianti su 10non raggiungere gliobiettivi di budget con-cordati tra NTV e Filt - Fit - Uilt- Ugl e Fast) e l’assenza di qualsiasi rico-noscimento agli Operatori d’Impianto eccol’ennesima beffa del Premio di Risultato2015. NTV, venendo meno all’obbligo dicontrattazione dei criteri previsto per Con-

a pag. 5

a pag. 4

Un importante passo avanti per lamanovra di Serfer. Il 29 feb-braio 2016 si è, infatti, conclusa

positivamente la trattativa riguardantel’inquadramento del personale in ma-niera coerente con quelle che sono lenorme previste dal CCNL AF.

tratto, ha strutturato il PdR 2015 in modoche “se non sei sano e ruffiano il Premio

ti scappa di mano” per dirla inrima. Infatti, se il tuo superiore

non ti dà una valutazione al-meno pari a 39 (su 50)e per caso ti sei amma-

lato per più di 12 volte(anche solo uno o due

giorni alla volta) addio Pre-mio. Come ORSA abbiamo scioperato

contro l’accordo di gennaio e ci siamo residisponibili a sostenere i lavoratori di NTVche intendessero impugnare le modalità dierogazione del PdR 2015. Gli altri Sindacati?

La formazione del SAPS: IN PIENO SVOLGIMENTO I CORSI RSU / RLS

Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016

Gli obiettivi del Personale di Stazione

Anno 22 – n. 2 / 2016

S.A.P.S - OR.S.A. Ferrovie

L’informazione continua sul nostro sito

http://www.sapsorsa.it/

scrivete a

[email protected]

di Alessandro Trevisan

a pagg. 3 e 4

Nuova iniziativa dell’O.R.S.A. Sicilia

a supporto della vertenza

Stretto di Messina

Lo stretto tra Scilla e Cariddi haregistrato un’altra giornata dimobilitazione e di sensibilizza-

zione sul tema della continuità territo-riale con il Continente.I responsabili dell’OR.S.A. Siciliahanno incontrato il Vice Presidente

Serfer:inquadramento e salario

firmato l’accordo

Dal 1 settembre 2016 sarà attribuito atutti gli Operatori Specializzati utilizzatiin manovra (livello D) il salario profes-sionale corrispondente all'OperatoreSpecializzato Circolazione.Dal 1 dicembre 2016, sarà riconosciutoagli Operatori di livello E il livello pro-fessionale D - Operatori Specializzatiposizione retributiva D3 e i relativi salariprofessionali.In seguito saranno riviste altre eventualiposizioni da allineare in coerenza conquanto previsto dal CCNL AF e l’im-porto relativo ai buoni pasto.È stato, inoltre, firmato il Protocollo diRelazioni Industriali che finalmente di-sciplina i ruoli e le materie di compe-tenza nazionale e regionale, con lapartecipazione ai tavoli di tutte leOO.SS. firmatarie del CCNL AF.

a pag. 5

Milano 5 maggio – Palermo 12maggio – Napoli 18 maggio eBologna 26 maggio: sono

queste le “tappe” della formazione per iRSU eletti nelle liste dell’ORSA in Tre-nord e nel Gruppo FSI. Ai corsi partecipano anche gli RSA dellealtre Imprese Ferroviarie (Serfer – Termi-nali Italia – NTV – Rail Cargo Carrier –ANM), mentre per i Rappresentanti alla

Sicurezza la giornata di formazione nazio-nale si terrà a Roma il 19 maggio.“Un Sindacato Autonomo e di base come il

nostro – dice AlessandroTrevisan Segretario Na-zionale SAPS – ha il do-vere di mettere adisposizione dei propridelegati sul territoriotutti gli strumenti utili arappresentare al meglio ilavoratori e questa è laragione per la quale rite-niamo la formazione, il

confronto e soprattutto l’incontro con i no-stri RSU/RLS un elemento fondamentaledella nostra azione sindacale”.

Nel prossimo numero de “La Nostra Sta-zione” dedicheremo ampio spazio ai corsied alle opinioni dei nostri rappresentanti.

della Camera dei Depu-tati, On. Luigi Di Maio alquale hanno evidenziatoil gap infrastrutturale incui versano gli attuali col-legamenti ferroviari sulloStretto ed in Sicilia.Un servizio non più alpasso con i tempi, ma cheper questo non deve e nonpuò essere abbandonato

ma ristrutturato e potenziato.

L’On. Di Maio ha assicurato l’impegnoa sollevare la questione, sia nelle sediistituzionali che in quella imprendito-riale, dichiarando la volontà di trovareun tavolo di confronto con il GruppoFSI.

1

Il 13, 14 e 15 aprile si è tenuto a Ri-mini il Consiglio NazionaleS.A.P.S. OR.S.A. Ferrovie: le

nuove regole sul la-voro, i rinnovi con-trattuali, il mercatoferroviario, la sfidadelle merci, le priva-tizzazioni, e le garesul trasporto ferro-viario regionale sonostati gli argomenti al centro del dibat-tito.Una full-immersion di 3 giorni sui temi

caldi delle ferrovie che ha consentitodi costruire – assieme ai rappresen-tanti dei ferrovieri del Gruppo FSI, ai

nostri RSU / RSAin Trenord, ANM(ex Metronapoli),Terminali Italia,Serfer e delle Im-prese Merci pri-vate – i mandatinecessari alla Se-

greteria Nazionale per affrontare le dif-ficili sfide che il Sindacato dovràaffrontare in questo 2016.

Page 2: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”

segue da pag. 1

mansioni di: addetto alla condottadei treni, addetto alla scorta deitreni, addetto alla manovra/tra-ghettamento/formazione treni ed ilpersonale imbarcato a bordo dellenavi traghetto, consegue il dirittoalla pensione al raggiungimentodel requisito anagrafico di cin-quantotto anni di età e del requisitocontributivo di trentotto anni, di cuialmeno venti anni effettivamentesvolti nelle mansioni sopra citate”.Anche questo tentativo andò avuoto, stoppato dai “niet!” dellaRagioneria di Stato che ribadì – pe-raltro senza portare dati reali a soste-gno – l’insostenibilità finanziaria delripristino dei precedenti requisiti.Da quella data ad oggi solo etereepromesse, rinvii alla successivaLegge di Stabilità, alle Milleproro-ghe post Legge di Stabilità, ai prov-vedimenti “ad hoc” che nonpassano nemmeno la valutazione inCommissione.Eppure è ormai acclarato che sitrattò di un errore: infatti, la legge22 dicembre 2011 n. 214 ( per i più“Legge Fornero”) all'articolo 24 -comma 18, secondo periodo – hasostituito le parole: “al presentecomma” con “al presente articolo”.Insomma, è bastato un utilizzo im-proprio della lingua italiana perspostare di 9 anni, dai 58 ai 67, l'etàpensionabile dei macchinisti, dei

capi treno, del personale di mano-vra e navigante delle Ferroviedello Stato. Sorgessero dubbi, ha provveduto afugarli la Componente PD nella XICommissione (lavoro pubblico eprivato) della Camera, On. Maria-luisa Gnecchi, la quale non piùtardi di 4 mesi orsono ha dichiaratoche: “Tale situazione è, infatti, de-rivata da un errore materiale, chenon ha permesso di ricompren-dere anche i macchinisti tra le ca-tegorie i cui requisiti pensionisticisarebbero stati oggetto di armoniz-zazione.”... omissis ...“Dal mo-mento che, nel 2015, non vi sonoancora macchinisti sessantaset-tenni alla guida di un treno, c’ètempo per approvare le necessariecorrezioni e procedere all'armo-nizzazione di tale categoria, cosìcome avvenuto, per esempio, per ilavoratori dello spettacolo.....omissis” .Al di là della sconcertante dichia-razione sull’attuale età dei macchi-nisti, ciò che balza subito all’occhioè che i “conti” del duo Monti-For-nero non prevedevano il taglio allepensioni dei ferrovieri e dunque perquale ragione oggi si perseguenell’errore? Forse per far pagare aiFerrovieri qualche concessione adaltri lavoratori, prima ricompresi epoi …… ?Domande che sorgono spontanee,al pari di altre riflessioni sui com-

portamenti tenuti da chi questi fer-rovieri doveva difendere: per esem-pio noi ci chiediamo se non siastata, per caso, la frammentazionedell’azione sindacale uno dei limitiche – unito alla palese indifferenzadell’attuale classe politica più av-vezza ai proclami che ai fatti – nonhanno consentito di concentrare iferrovieri su questa sacrosanta bat-taglia, al di là del profilo rivestito. Proviamo a spiegarci meglio: sindal 2012 l’OR.S.A. Ferrovie hastrenuamente sostenuto la necessitàche la correzione della Legge non

fosse oggetto dimediazioni o“affinamenti”,magari conl’esclusione diqualche profilooppure con ladifferenziazionenei limiti di etàanche tra coloroche già benefi-ciavano del di-ritto. Abbiamo conforza sostenutol’attività faticosaed usurante delManovra to re ,come del Mari-naio, del Mac-chinista e delCapo Treno. De-nunciato le ini-

doneità alle quali sono soggettiquesti profili (senza evidenziare ilpicco del 18% medio di inidoneitàdefinitiva al quale è soggetto il Per-sonale di Manovra) ed il costo perle Imprese portate, quindi, a nongarantire più la continuità lavora-tiva.Ne eravamo e ne siamo tuttora con-vinti, mentre altri hanno invece pri-vilegiato percorsi solitari, stilatograduatorie di maggiore usura, pro-posto armonizzazioni solo per qual-cuno al fine di abbassare il costoper lo Stato e dunque schivare la

domani,mattina e notte

mannaia della Ragioneria di Stato.Questo ha reso difficile l’interlocu-zione con la politica e facilitato ifautori del mantenimento dello sta-tus-quo, cioè di quell’errore cheporta ai ferrovieri dell’esercizio iltriste primato di essere i più anzianid’Europa ancora in servizio “at-tivo”(!?).Ecco perché l’ignaro deputato, odil giornalista in cerca di scoop si li-mita a parlare di Macchinisti o, allebell’è meglio, di Personale Mobileforse perché più facilmente identi-ficabili di altri. Ma che questi distinguo venganoda chi il lavoro in ferrovia lo cono-sce molto bene diviene una diminu-zio per tutto il fronte sindacale,ancor più debole se le petizioni sifanno per categoria, se non si famassa critica e se si guarda solodentro il proprio profilo.Le ultime esternazioni di Pa-doan non aiutano certo alla so-luzione e nemmeno le promesse“a seguire” di Poletti o dellaGnecchi.Serve il coraggio di unirsi sullestesse posizioni, di continuare labattaglia senza pensare che il lavo-ratore “A” abbia più ragioni del “B”per vedersi ripristinato il diritto. Al-trimenti il risultato resterà quello at-tuale e cioè che “A” e “B”continueranno ad iniziare sempreper: “F” come Fornero… ■

2

Treni fermi e autobus a singhiozzonella giornata di sciopero gene-

rale proclamato dall’OR.S.A. contro lapolitica economica del Governo Montie contro il recente Decreto sulle libe-ralizzazioni che sarà in discussione inParlamento nei prossimi giorni.“E’ inaccettabile che si voglia aprirealla concorrenza il settore dei tra-sporti pubblici negando ai ferrovieri ildiritto ad avere un Contratto Collet-tivo Nazionale di Lavoro – afferma ilSegretario Generale dell’OR.S.A. Tra-sporti Alessandro Trevisan –. Ungrande favore fatto alle Imprese ed unattacco al lavoro ed ai diritti. Si di-struggono così 4 anni di lotte per ladefinizione di un Contratto di riferi-mento per il settore della Mobilità (au-toferrotranvieri e ferrovieri) sostenutoda tutte le sigle sindacali. Con uncomma di Decreto Legge si cancellanogli impegni in tal senso assunti da ben5 Governi ”. La circolazione dei treni è sostanzial-mente bloccata con una adesione che, dastime sindacali, supera il 70% con punteanche superiori nel settore della Com-merciale (biglietterie chiuse a Roma Ter-mini, Bologna ed in altre importantistazioni della rete) e nel personale mo-bile con la soppressione di quasi tutti iconvogli regionali e di molti treni ad altavelocità nelle relazioni nord – centro ecentro – sud.Nel trasporto pubblico locale autobus e

tram viaggiano a scartamento ridotto conuna significativa partecipazione dei la-voratori in quasi tutte le grandi città.“Ci scusiamo per i disagi dei viaggia-tori, ma chiediamo il massimo soste-gno e la comprensione dell’opinionepubblica per una battaglia che èprima civile e poi sindacale – sottoli-nea la nota dell’OR.S.A. Noi respin-giamo con forza l’ipotesi di un ritornoai contratti di lavoro “pirata” deglianni ’60, chiediamo regole per unmercato dei trasporti che non può es-sere unicamente basato su una con-correnza dettata dal minor costo dellavoro, da una esasperata produttività,da un abbassamento dei livelli di sicu-rezza del servizio” L’OR.S.A. ha partecipato a tutte leforze politiche presenti in Parlamentoun documento che racchiude le richie-ste dei lavoratori ed analizza l’aperturadel mercato dei trasporti in Italia, evi-denziando come il nostro Paese abbiagià superato ampiamente le disposi-zioni previste dalle direttive europeein materia di liberalizzazione, mentresul fronte delle risorse per il settorel’Italia risulta essere agli ultimi postinel panorama europeo ed è tra i pochiPaesi ancora privi di un serio PianoNazionale dei Trasporti.Lo sciopero terminerà alle ore 21. ■

La Segreteria Generale OR.S.A. - Trasport i

PER RICORDARE

2012 - COMUNICATO STAMPA IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO DEL 27 GENNAIO

Grande risposta dei Ferrovieri alle liberalizzazioni senza regole di Monti

ALTA ADESIONE DEL SETTORE TRASPORTI ALLO SCIOPERO GENERALE

L’ULTIMA BEFFA

Pensioni, il Governo chiude al ripristino dell'uscita

anticipata dei ferrovieriVenerdì, 19 Febbraio 2016

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiude all'ipotesi di una revisione dell'età pensionabile degli

addetti alla condotta dei treni.

Ripristinare la disciplina antecedente l'intervento riformatore operato tramite l'ar-ticolo 24 del decreto legge n. 201 del 2011, altererebbe in modo sostanziale lo

spirito e i contenuti della riforma pensionistica determinando un'asistematicità con-sistente, appunto, nell'esclusione dell'innalzamento dell'età pensionabile per una spe-cifica categoria di lavoratori, senza, peraltro, considerare l'insorgere di maggiori onerifinanziari. Lo ha precisato ieri il sottosegretario al Ministero del Lavoro Massimo Cas-sano in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati in risposta ad una interroga-zione sollevata dal Movimento 5 Stelle (Tripiedi, Cominardi) che chiedeva ilripristino delle specificità pensionistiche dei macchinisti e del personale di bordoperse nel 2012 con l'entrata in vigore della legge Fornero. L'articolo 24 del decreto«Salva Italia» ha modificato i requisiti minimi di accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia, estendendo, al comma 18del suddetto articolo 24, le nuove disposizioni ai lavoratori iscritti al Fondo Speciale F.S. Pertanto, a decorrere dal 1° gennaio2012, i predetti limiti di età sono stati sostituiti dal requisito anagrafico unico di 66 anni per gli uomini e 62 anni per le donne(che diventeranno 66 dal 1° gennaio 2018). Tali requisiti sono ulteriormente adeguati in relazione agli incrementi dellasperanza di vita previsti dal 2013 per la generalità dei lavoratori.Il Sottosegretario ha ricordato che il personale di «macchina» e «viaggiante» che svolge attività lavorativa in orario notturno

può usufruire dei benefìci di cui al decreto legislativo 21 aprile2011, n. 67, che disciplina l'accesso anticipato al pensionamentoper gli addetti le lavorazioni particolarmente faticose e pesanti. Taleprovvedimento, trova applicazione nei confronti dei seguenti lavo-ratori: 1) lavoratori a turni, che prestano la loro attività nel periodonotturno per almeno sei ore, comprendenti l'intervallo tra la mez-zanotte e le cinque del mattino per un numero minimo di giorni la-vorativi all'anno non inferiore a 64 giorni per coloro che maturanoi requisiti per l'accesso anticipato dal 1° luglio 2009; 2) al di fuoridei casi indicati, i lavoratori che prestano la loro attività per almenotre ore nell'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino perperiodi di lavoro di durata pari all'intero anno lavorativo.

La concessione del suddetto beneficio è, comunque, subordinata alla dimostrazione di un periodo minimo di permanenza la-vorativa all'interno dell'attività usurante, pari a: 1) almeno sette anni negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, per le pensioniaventi decorrenza entro il 31 dicembre 2017; 2) almeno la metà della vita lavorativa complessiva, per le pensioni aventi de-correnza dal 1° gennaio 2018. Deludente la risposta secondo gli onorevoli interroganti che sottolineano come la normativa inmateria di lavori usuranti sia assolutamente incoerente in quanto consente ad un autista che trasporta anche solo sei passeggeridi accedere al pensionamento sei anni prima rispetto a quanto è concesso ad un macchinista, che conduce centinaia di personesui treni ad alta velocità. ■

fonte: pensionioggi.it

Page 3: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”

tamento della produttività pro-capiteche il S.A.P.S. non può, in alcun modo,condividere. Sempre parlando dellaDivisione Cargo e degli attuali profiliprofessionali, il Consiglio ha volutoconfermare l’impegno del Sindacatoper il riconoscimento del ruolo delTecnico Polifunzionale Treno, po-nendo le condizioni per superare i li-miti e le carenze di un accordo“vecchio” ormai di 6 anni e cheOR.S.A. a suo tempo non firmò, pro-prio per l’indeterminatezza dei compitie delle regole sul lavoro. Ancor oggitutte le criticità sono sul tappeto ed ègiunta l’ora che il Contratto faccia giu-stizia di questa importante figura pro-fessionale.

I Contratti - Entrando nel merito deicontenuti contrattuali per il rinnovo delCCNL Area Attività Ferroviarie e delContratto Aziendale di Gruppo FSI,dal dibattito, introdotto dalla Segrete-ria Nazionale che ha aggiornato ilConsiglio sullo stato delle trattative,sono emerse con chia-rezza le problematicheancora irrisolte o nonaffrontate, quali:

• la Logistica: un pro-cesso di riorganizza-zione di un settore,come quello della Cir-colazione, non puònon essere accompa-gnato da iniziative disostegno al pendolari-smo e non deve pro-durre spostamentiforzati di personale pe-raltro già causati dallatecnologia e dall’im-presenziamento degliImpianti. Per questoil S.A.P.S. confermal’impegno a ricercarenel negoziato le neces-sarie convergenze per addivenire a soluzioni percorribili e ri-spettose della dignità del lavoratore.Gli aspetti della sicurezza nella Ven-dita/Assistenza, l’ergonometria dellepostazioni, le carenze di PICO sonostati altri argomenti approfonditi e suiquali si chiedono i necessari interventiche consentano di superare le criticitàdenunciate;

• le questioni economiche: a parità dilavoro vi deve essere parità di salario,ivi compreso quello accessorio. Sonomolte le strutture dove oggi i colleghilavorano fianco a fianco, ma in condi-zioni economiche disomogenee ed inalcuni casi penalizzanti;

• le pendenze 2012: i Premi di Risul-tato 2013 - 2014, i percorsi formatividei TPT (modulo D - patente A4), letutele economiche dell’inidoneità sonoparti ancora non risolte rispetto agliimpegni assunti con il Contratto 2012

ed è ora che vi si dia corso, anche perdare credibilità agli accordi che si sot-toscrivono.

La struttura OR.S.A.: Il mondo deiTrasporti cambia e per il S.A.P.S.anche OR.S.A. Ferrovie deve metterein cantiere la stagione del rinnova-mento, senza venir meno al suo DNAautonomo, indipendente, professio-nale. Un passaggio obbligato per i mu-tamenti datoriali e per gli indirizzi delGoverno che punta ad una mobilità ga-rantita da Aziende “multi-vettoriali”,capaci cioè di offrire un sistema di tra-sporto più che un mezzo di trasporto.In questo scenario l’OR.S.A. non puònon traguardare l’obiettivo di rappre-sentare a tutto tondo questo mondo,certificando quello che già oggi è: ilpiù importante Sindacato Autonomodei Trasporti in Italia. Lavorare,quindi, per il rafforzamento diOR.S.A. Trasporti attraverso i percorsi congressuali già tracciati rivisitando,nel contempo, i Sindacati del Com-

parto in una logica di efficienza, di ca-pacità di penetrazione nei territori enelle aziende.

L’obiettivo dovrà essere quello di rap-presentare, nel Paese, un polo sinda-cale veramente alternativo per iferrovieri, gli autoferrotranvieri, i ma-rittimi e per tutti i lavoratori del mondodei trasporti in Italia.

Alla Segreteria Nazionale, pur nelledifficoltà del contesto negoziale già ri-cordate, il compito di portare a sintesile richieste – ben riassunte dalla Mo-zione Finale (a pag. 4) - valorizzandoil lavoro delle Stazioni, la molteplicitàdelle professionalità e l’importanza dellavoro di questo settore nella produ-zione del treno, sotto l’aspetto della re-golazione della circolazione, dellapreparazione del treno e del supportoalla clientela. ■

La Segreteria Nazionale

La relazione del Segretario Nazionale

3

Per una volta tanto abbiamo pro-vato a superare la “liturgia”della relazione di Segreteria

Nazionale e degli interventi incentratisu di essa, cercando di porre al centrodel Consiglio il dibattito interno e perquesto sollecitando (ed ottenendo) ilcontributo di tutte le Regioni.Una full-immersion di 3 giorni suitemi caldi delle ferrovie che ha con-sentito di costruire – assieme ai rap-presentanti dei ferrovieri del GruppoFSI, ai nostri RSU / RSA in Trenord,ANM (ex Metronapoli), Terminali Ita-lia, Serfer e nelle Imprese Merci pri-vate – i mandati necessari allaSegreteria Nazionale per affrontare ledifficili sfide che il Sindacato dovrà af-frontare in questo 2016. Questi gli obiettivi che si è datoil Consiglio e per raggiun-gerli ha provato a met-tere in fila lequestioni che in-teressano la Ca-tegoria, senzasteccati azien-dali (vedi arti-colo a paginasuccessiva sullealtre Imprese Ferro-viarie) cercando, in-vece, di valorizzare temiche coinvolgono tutti i ferrovieridelle stazioni: le nuove regole sul la-voro, i rinnovi contrattuali, il mercatoferroviario e le privatizzazioni , lasfida delle merci e le gare sul trasportoferroviario regionale.

Il Jobs Act - Dal demansionamento alcontrollo a distanza; dalle funzioni su-periori ai licenziamenti “facili” sinoalla nuova Cassa Integrazione(NASpI). Dal Consiglio Nazionalesono emerse tutte le critiche per l’ar-

retramento dei diritti e delle conquistedei lavoratori perpetrate da un Go-verno che si dice “progressista”, mache ha fatto della precarietà l’aspettocentrale dei nuovi rapporti di lavoro.Ciò rende più difficile l’approccio alrinnovo dei Contratti, più complessogarantire tutele nelle riorganizzazioniaziendali, più incerto il percorso lavo-rativo e le garanzie occupazionali e sa-lariali. Su questi aspetti una mobilitàgeografica e professionale caratteriz-zata dalla volontarietà, il riconosci-mento del livello retributivo legato allaprofessionalità, il rifiuto al generaledemansionamento di ruoli e profili(senza regole negoziali chiare ed esi-gibili) sono state le richieste più pres-

santi arrivate dal Consiglio che suquesti aspetti ha chiesto un particolareimpegno alla Segreteria Nazionale.

Gli ammortizzatori - Anche il temadella Naspi nei progetti di fondo per ilsostegno al reddito (oltre alle ipotiz-zate procedure di inserimento obbliga-torio) è stato oggetto di unapprofondito confronto che ha ribaditocome sia necessario privilegiare l’ac-

cesso volontario, impedire che sicreino le condizioni per l’utilizzo indi-scriminato degli ammortizzatori so-ciali e si eviti qualsiasi ipotesi dipenalizzazione pensionistica.

Gare TPL - Sulle scelte delle Regionidi mettere a gara i servizi di trasportopubblico, il Consiglio ha con fermezzaribadito, nei casi di cambio appalto, ildiritto dei lavoratori al trasferimentod’Azienda con i livelli salariali e le tu-tele occupazionali vigenti al momentodel passaggio di Società. Ha espresso – in tal senso – insoddi-sfazione per le scarse garanzie previstedall’art. 17 del D.L. “Madia” , che silimita a prevedere la sola applicazionedel Contratto Nazionale di Settoresenza citare il rispetto anche del Con-tratto Aziendale. Un passo indietro ri-spetto allo stesso Codice Civile ed allaprecedente Legge 422 del 1997. Per ilS.A.P.S. resta, comunque, centrale ladefinitiva affermazione del Contrattodella Mobilità e la definizione con leRegioni delle Clausole di Salvaguardiadel reddito e dell’occupazione, se-guendo il solco tracciato dall’accordoin Emilia Romagna del gennaio 2014.

MercItalia - Sul progetto NewCoMerci il Consiglio ha ribadito la ne-cessità che il servizio Cargo resti unacomponente importante della filieraindustriale del Gruppo FSI e per que-sto ha valutato come “irricevibili” leproposte aziendali sin qui presentate,tutte incentrate sul risanamento pagatodai lavoratori a suon di esuberi e diulteriori sacrifici in tema di orario eutilizzazione. Il tutto dilazionando leprospettive di sviluppo e gli impegnisugli investimenti a fine progetto. C’è,invece, bisogno di impegni esigibiliche accompagnino il risanamento e diun piano industriale caratterizzato

dallo sviluppo e dalla presenza sulmercato.

Questo senza scordareche ad oggi non è

stata fatta ancoraluce sul futurodel settore ma-novra dell’in-tero GruppoFSI, con voci

che si ricorrono esi smentiscono sul

possibile passaggio intoto del servizio a Serfer.

È chiaro che, in assenza di unserio confronto di merito e di metodo,il Sindacato è indisponibile a qualsiasiipotesi di accordo che preveda l’“esodo” delle risorse da una Societàall’altra.

Sull’utilizzazione del personale e sulcosto del lavoro, poi, rincorrere le re-gole altrui (come traspare dalle slideaziendali) non fa altro che ridurre unambizioso progetto industriale ad unamera competizione basata sullo sfrut-

13 - 14 e 15 aprile 2016

CONSIGLIO NAZIONALE S.A.P.S - OR.S.A. Ferrovie

U N S E R R A T O D I B A T T I T O S U P R I V A T I Z Z A Z I O N E , C O N T R A T T O , N E W C O M E R C I , G A R E S U L F E R R O

SPECIALE

Il tavolo della Presidenzada destra: G.Maltese (Presidente), G. Zelli (Vice Presidente) e M. Coccia (Segretario)

Page 4: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”

Anche quest’anno, la scelta diavere in Consiglio Nazionalela presenza dei lavoratori delle

altre Aziende del mondo ferroviario èstata una scelta azzeccata. Il confrontosui tanti temi che coinvolgono coloroche, a vario titolo, operano sui “binari”ha giovato alla dialettica interna e gli in-terventi dal palco dei colleghi di Tre-nord, di ANM, di Serfer hanno acceso iriflettori sui problemi dei lavoratori diquelle Imprese, in qualche caso moltovicini a quelli del Gruppo FSI ed in altriquasi precursori di ciò che oggi “balla”sul tavolo del rinnovo contrattuale.Un peccato che altre possibili presenzesiano venute meno, vuoi per l’indispo-nibilità di permessi sindacali o per il ri-fiuto di qualche Azienda a concederepersino le ferie, rifiuto motivato dalle“solite” esigenze di servizio.Questo ci ha impedito, per esempio, disentire la voce degli Operatori d’Im-pianto di NTV – la cui vertenza nazio-nale ha portato allo sciopero del 21aprile – o quella dei colleghi delle Im-prese Merci Private che, con sempremaggiore convinzione, si rivolgonoall’OR.S.A. per ottenere quei diritti equelle tutele che Sindacati troppo “con-certativi” non sono più in grado di ri-vendicare.

Che i lavoratori “oltre FS” guardino consempre più convinzione all’OR.S.A.Ferrovie lo confermano i successi otte-nuti nelle elezioni RSU/RLS di Trenord,oppure le iniziative sulla sicurezza, sulletutele del front-line e sugli adeguamentieconomici che solo il SAPS OR.S.A.Ferrovie ha portato avanti nell’Aziendalombarda di trasporto ferroviario.Anche per i colleghi della Società Cam-pana di trasporto su ferro (ANM – exMetronapoli), l’OR.S.A. rappresentaun’alternativa al Sindacato concertativoe generalista e per questo rivendicanocon forza la necessità di costruire unavera struttura di ORSA Trasporti cheunisca le forze di ferrovieri ed autofer-

4

Il Consiglio Nazionale S.A.P.S. –

OR.S.A., sentita la relazione intro-

duttiva del Segretario, ne condivide

i contenuti ed avvia un ampio dibattito

finalizzato a tracciare le linee politiche

del Sindacato utili ad affrontare gli sce-

nari e le problematiche pregresse ed in

divenire.

In relazione alla recente presentazione

delle bozze del CCNL, il Consiglio Na-

zionale esprime forte preoccupazione

per le proposte datoriali riguardanti i

procedimenti disciplinari, le declarato-

rie professionali ed i conflitti privacy-tra-

sparenza.

Le ipotesi di modifica degli aspetti di-

sciplinari risultano essere particolar-

mente punitive, mentre per ciò che

attiene alle declaratorie professionali vi

è l’obbligo di inquadrare con certezza

le mansioni delle singole figure profes-

sionali, impedendo distorte utilizzazioni

dei lavoratori. In ogni caso, il Consiglio

considera inaccettabile qualsiasi dina-

mica negoziale tesa a barattare diritti

con riconoscimenti economici.

In tema di riforma del mercato del la-

voro, gli effetti del Jobs Act continuano

ad essere sbilanciati a favore dell’im-

prenditoria che usufruisce di rilevanti

sgravi fiscali a danno dei lavoratori che,

invece, vedono crescere la precarizza-

zione dei loro contratti. La diminuzione

delle tutele consentono alle Imprese i

licenziamenti “facili”, il demansiona-

mento, il controllo a distanza dei lavo-

ratori. Inoltre, si evidenzia come

l’utilizzo improprio della Naspi abbia ri-

cadute negative sull’attivazione del

Fondo di sostegno al reddito dei ferro-

vieri.

Il processo di privatizzazione del

Gruppo FSI ed i progetti di un nuovo

assetto societario nel trasporto merci,

impongono al Sindacato di difendere,

con fermezza, l’importanza strategica

dell’attività svolta dalla Divisione

Cargo.

Sulla riorganizzazione del settore Cir-

colazione della Società RFI, il Consiglio

dà mandato alla Segreteria Nazionale

di valutare, nel confronto con l’Azienda,

ogni iniziativa sindacale che consenta

di risolvere tutte le annose questioni ri-

maste inevase (sale di riposo, pause

per videoterminali e per recupero psi-

cofisico, accesso alle Frecce su linee

dedicate per gli spostamenti casa - la-

voro, omogeneità economica di tutte le

Sale CCC). Sull’ipotesi del declassa-

mento degli Impianti – ferma restando

la netta contrarietà al demansiona-

mento – l’eventuale mobilità geografica

che potrebbe scaturire da questo pro-

cesso dovrà necessariamente dipen-

dere dall’espressa volontà del

lavoratore. Inoltre, il Consiglio Nazio-

nale considera imprescindibile un at-

teggiamento chiaro e più ambizioso

teso a preparare i lavoratori ad una

eventuale e decisa azione di lotta per il

raggiungimento degli obiettivi sopra ci-

tati.

Si chiede inoltre di vigilare sul processo

di riorganizzazione del settore manovra

che l’Azienda intenderebbe scorporare

dalle attuali Società del Gruppo per

passarlo, poi, alla controllata SERFER.

Per ciò che attiene i processi di Vendita

e Assistenza, in tutte le Imprese ferro-

viarie permangono forti criticità sulla

nuova piattaforma di Vendita denomi-

nata PI.CO., sull’ergonomia delle po-

stazioni (Desk), sui tempi di

esposizione a condizioni climatiche /

ambientali che possono influenzare ne-

gativamente la salute dei lavoratori e

sui rischi legati alle sempre più fre-

quenti aggressioni. Altrettante criticità

vengono dalle nuove attività richieste al

personale (podio, controllo self-service,

attività di vendita itinerante, monitorag-

gio flussi altri vettori) e dal mancato

equilibrio tra attività di vendita pura e

secondi contatti.

Il Consiglio Nazionale, in piena sintonia

con quanto emerso dal Convegno di

Bologna, sostiene la richiesta del giu-

sto riconoscimento della professionalità

del Tecnico Polifunzionale Treno attra-

verso un diverso inquadramento (liv.B)

o un adeguato riconoscimento econo-

mico (indennità), nonché la definizione

di specifici e distinti turni di lavoro

(bordo e terra) e la soluzione delle cri-

ticità legate alla logistica, che in alcuni

casi arrivano a ledere la dignità del la-

voratore.

Per le riorganizzazioni aziendali, si ri-

badisce la necessità di garantire anche

Al Consiglio Nazionale S.A.P.S. – OR.S.A. Ferrovie discusse ed affrontate le tante problematiche del Personale di Stazione di tutte le Imprese ferroviarie

LA MOZIONE FINALE DEL CONSIGLIO

CONSIGLIO NAZIONALE S.A.P.S.

a tutti i profili professionali ricadenti nel

settore SAPS l’opportunità di una rial-

locazione all’interno delle varie società

del Gruppo FSI.

A seguito del crescente livello di infor-

matizzazione delle attività dei Nuclei

Prescrizioni, UMRP, UMRR, SOR/SOP

e back office Cargo si rivendica un ade-

guato ed omogeneo inquadramento

professionale degli Operatori vista la

specificità delle attività svolte, nonché

una idonea formazione didattica.

Il Testo Unico sulla Rappresentanza e

la fisiologica diminuzione dei ferrovieri

causata dalle tecnologie ci impongono,

come organismo di rappresentanza,

una decisa accelerata verso la struttu-

razione del Comparto Trasporti di

OR.S.A. con l’avvio delle fasi congres-

suali dei vari livelli. L’aumento quantita-

tivo delle Imprese di trasporto apre

ampi scenari associativi nei quali

l’OR.S.A. dovrà impegnarsi, favorendo

un’armonizzazione dei Contratti di La-

voro e delle tutele dei lavoratori, anche

attraverso decise azioni di lotta, evi-

tando quel dumping salariale che la

parte datoriale ha creato con la fram-

mentazione dei vari Contratti esistenti

nell’ambito del Comparto.

A proposito di iniziative sindacali, è di

questi giorni la proclamazione di

un’azione di sciopero che riguarda gli

Operatori d’Impianto della società NTV:

il Consiglio esprime il proprio sostegno

e la propria solidarietà ai lavoratori in

lotta.

Nell’ottica della futura integrazione con

altre realtà del Comparto, il Consiglio

Nazionale propone l’avvio di un pro-

cesso di riorganizzazione interna (con

accorpamento di settori appartenenti

alla medesima macroarea di attività)

che preveda un reale snellimento della

struttura.

Letta ed approvata

Rimini, 15 aprile 2016

La Commissione Mozione Finale

Morchio Sara - Evangelisti FabrizioAncora Fortunato - Occhiuto Paolo

Battaglia Ferdinando - RuscilloAntonio - Cavallo Giuseppe

rotranvieri. In Campania il lavoro deitanti attivisti di base ha consentito di ot-tenere, come OR.S.A. Ferrovie e comeOR.S.A. Autoferro, consensi molto si-gnificativi in termini di iscritti e di ade-sione alle iniziative del SindacatoAutonomo.Su Serfer, dopo il primo accordo nazio-nale finalmente improntato a ricono-scere la validità del Contratto diriferimento (adeguando profili e salarioal CCNL AF), il percorso di rinnovo diun Contratto Aziendale fermo (udite!udite!) al 2003 è ancora lungo e tor-tuoso. A questo si aggiungono le vocisempre più insistenti di una diversa“mission” per la Società che sembraproiettata alla gestione complessiva ditutto il servizio di manovra del GruppoFSI. Le preoccupazioni e le perplessitàsi sono sprecate in Consiglio NazionaleSAPS, al pari delle richieste di chiarezzache la holding di Gruppo e Trenitalia(di cui Serfer è controllata ) devono ailavoratori di ambedue le Imprese.L’assenza dei colleghi di RTC o RailCargo non ha, comunque, fatto venirmeno l’impegno - confermato - ad in-tensificare i rapporti con questi lavo-ratori, a continuare nel confronto conle Imprese (è in pieno svolgimento lavertenza su orari e servizi in RailCargo Carrier) ed a caratterizzare sem-pre più la presenza del SAPS e diOR.S.A. Ferrovie nel mondo del cargoferroviario. È impegno del Sindacato proseguire iconfronti con i lavoratori e le Impresetutte della “galassia ferro”, confer-mando la volontà di perseguire unContratto di Sistema che rafforzi i la-voratori ed il lavoro, ancor oggi alleprese con la giungla delle retribuzioni,delle regole su orario e mansioni edella concorrenza basata quasi unica-mente sullo sfruttamento della produt-tività. ■

La Redazione

Regioni

Lo stretto tra Scilla e Cariddiha registrato un’altra gior-nata di mobilitazione e di

sensibilizzazione sui temi dellacontinuità territoriale con il Conti-nente, dei servizi pubblici nel sudItalia e della continua emorragiadei collegamenti ferroviari che au-mentano la sensazione di isola-mento della Sicilia dal resto delPaese.

Anzi, qualcosa di più di una sensa-zione come ha potuto verificarel’Onorevole Di Maio nella sua vi-sita a Messina, dove - sulla navetraghetto Villa – è stato dettaglia-tamente relazionato dai SegretariRegionali del Sindacato OR.S.A.Mariano Massaro e Michele Bar-resi, i fautori di tutte le ultime ini-ziative sindacali e dicoinvolgimento dei cittadini delle

due sponde.L’Onorevole ha assistito, da

bordo della nave traghettoScilla, a tutte le operazioni diimbarco del treno Palermo -Milano condividendo le de-nunce dell’OR.S.A. sul gapinfra- strutturale in cui ver-sano gli attuali collegamentiferroviari sullo Stretto ed in

Continua la battagliasullo Stretto

Sicilia.Un servizio non più al passo con itempi, ma che per questo non devee non può essere abbandonato, maristrutturato e potenziato. Portare leFrecce nell’Isola – come hanno di-mostrato con dati alla mano Mas-

saro e Barresi al Vice-Presidentedella Camera – non è utopia e nem-meno fantascienza. Ci vuole la vo-lontà politica e la capacitàimprenditoriale di investire sui ser-vizi nello stretto.Per la parte politica l’On. Di Maio,

accompagnato da deputati del M5SFrancesco D’Uva e Valentina Za-farana, ha confermato l’impegno asollevare la questioni in tutte lesedi istituzionali del Paese, mentreper la parte imprenditoriale DiMaio ha ribadito la volontà di tro-

vare al più presto un tavolo di con-fronto con il Gruppo FSI.La visita del Vice-Presidente dellaCamera è stato un momento di pro-ficuo confronto sulle problemati-che della navigazione e dellamobilità sullo Stretto di Messina,valorizzato dalla disponibilità dellapolitica ad interloquire diretta-mente con il Sindacato e con i la-voratori, intervenuti numerosi. “Abbiamo apprezzato la presenzadi una delle massime cariche delloStato e la sua disponibilità a cono-scere direttamente le problemati-che del comparto ferroviario dellostretto – dichiarano Mariano Mas-saro e Michele Barresi di OR.S.A.Sicilia –. A lui abbiamo conse-gnato proposte concrete per il ri-lancio del trasporto ferroviario ela navigazione sullo Stretto conl’auspicio che sappia condivideree supportare nelle sedi istituzionaliquella che per il popolo calabresee siciliano rappresenta, innanzi-tutto, una battaglia di civiltà”. ■

Giuseppe De Filippi

LA CRESCITA DEL SINDACATO

NELLE ALTRE IMPRESE

Page 5: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”

Spett/le OR.S.A. FerrovieAlla cortese attenzione del

Sig. ANDREA PELLEOggetto: Criteri di erogazione del Premio di Risultato per l'anno 2015

Con la presente si comunicano i criteri in base ai quali l 'Azienda procederà al riconoscimento del Premiodi Risultato per l'anno 2015.

A. Valutazione individuale

Il diretto responsabile di ogni lavoratore compila una scheda di valutazione di n. 5 competenze specifichee distinta per Impiegati, Quadri e Personale Operativo. Tali competenze sono valutate secondo la seguentescala:

da 1 a 5 Insufficiente - da 6 a 7 Sufficiente - da 8 a 9 Buono - 10 Ottimo

Il lavoratore accede al PdR nel caso in cui la valutazione individuale abbia un punteggio pari o maggioredi 39 (Punteggio positivo). In caso di Punteggio positivo, al Premio di Risultato, nell'importo definito nel-l'art. 2 dell'allegato 3A del CCL NTV, si applicano i criteri di cui ai successivi punti B e C.

B. Tasso di presenza

Dato il numero di giornate lavorabili in un anno pari a 254, il Premio di Risultato viene riproporzionatoin base al numero di giornate di assenza dal servizio a qualsiasi titolo effettuate (ivi comprese quelle permalattia, aspettativa non retribuita, sciopero e sospensioni disciplinari) applicando la seguente formula:Premio di Risultato (P6) = PdR * (254 - giornate di assenza) / 254Non sono conteggiate nelle giornate di assenza quelle derivanti da:astensione obbligatoria per maternità, incluso allattamento, congedi parentali e visite specialistiche; in-fortuni sul lavoro; permessi per lutto; legge 104 e congedi straordinari; donazione sangue; permessi studio;congedi matrimoniali; permessi sindacali.

C. Eventi di malattia

Atteso che ciascun periodo continuativo di malattia costituisce un evento, il P8 - di cui al precedente puntoB - viene decurtato di una percentuale stabilita in funzione del numero dieventi come di seguito specificato:

4 eventi -10% / Da 5 a 6 eventi -20% / Da 7 a 8 eventi -30% / Da 9 a 10 eventi -50% / 11 eventi -80% /Da 12 eventi -100%•••••L'erogazione del Premio di Risultato, nell'importo risultante dall'applicazione dei criteri di cui ai precedentipunti B. e C., avverrà con le modalità già rese note con la lettera del 26 novembre 2015 ed ossia:• 50% in busta paga con le competenze del mese di Aprile 2016;• 50% destinato al piano welfare aziendale nel mese di Aprile 2016.Distinti saluti.

Il Direttore per il Personale - G. La Rocca

S E R F E R : U N A C C O R D O D I S V O L T A

Qualcuno lo chiamerebbepiù opportunamente un ac-cordo di “avvicinamento”

al Contratto di Gruppo e ragioni neavrebbe più d’una: dal prospettatoruolo di Serfer quale Società di ma-novra dell’intera Trenitalia, sino allaormai non più rinviabile risposta ailavoratori sui temi del profilo pro-fessionale e del salario.Comunque, da qualsiasi parte lo siveda, l’accordo sottoscritto il 29 feb-braio tra Serfer e le OO.SS. segna unmomento di svolta nelle relazionisindacali con questa parte delGruppo FSI. Il Protocollo di Relazioni Industrialifinalmente disciplina i ruoli e le ma-terie di competenza nazionale e re-gionale, con la partecipazione aitavoli di tutte le OO.SS. firmatariedel CCNL AF. Sembra si parli di unpassaggio ovvio, ma così non è: pertroppo tempo abbiamo assistito inSerfer a rapporti relazionali e nego-ziali gestiti in maniera localistica,cantiere per cantiere, che hanno pro-dotto difformità nell’utilizzazionedel personale e nei riconoscimentieconomici. Porre un freno a questaerrata modalità di relazionarsi con leproblematiche del lavoro certamenteci consentirà di rendere omogeneitrattamenti e norme, di metteremano all’Organizzazione del Lavorodefinendo micro-strutture omogeneerispetto ai volumi di produzione, difare chiarezza su fabbisogni e pro-fili. Soprattutto, di porre le basi perun rinnovo contrattuale che i lavora-tori di Serfer attendono da oltre undecennio.Sul tema “inquadramenti” abbiamofinalmente sanato l’anomala utiliz-zazione dei manovratori di livello“D” e “E”. Ai primi l’adeguamento

del salario di produttività era un attodovuto, mentre per i livelli “E” erachiaro che il lavoro e la professiona-lità acquisite imponevano il ricono-scimento del livello stipendialesuperiore. Per il pregresso, l’Azienda si è im-pegnata a riconoscerlo con una pro-posta di transazione che l’OR.S.A.

ha chiesto venga condivisa da ognisingolo lavoratore attraverso la for-malizzazione di verbali individuali. Sull’adeguamento del ticket, chepure ha formato oggetto di appro-fondimento negli incontri di finegennaio – inizi febbraio, Serfer hachiesto una pausa di riflessioneanche in funzione dello sviluppodella trattativa sul Polo Logistico diGruppo. Come OR.S.A. abbiamo ri-badito la necessità che si arrivi abreve ad omogeneizzare il valore delticket a quello applicato agli altriferrovieri del Gruppo FSI ritenendo,per altro, che la questione sia deltutto avulsa dall’esito del negoziatosulla NewCo di Cargo.In tal senso Serfer, ribadendo che laquestione non è stata accantonatama solo posticipata, ha espresso di-sponibilità ad addivenire ad un ac-cordo in tempi ragionevoli assiemeagli altri temi che come OR.S.A. ab-biamo sollevato e cioè l’organizza-zione del lavoro, gli inquadramenti

professionali (dal Capo Cantiere alCapo Turno) ed il lavaggio dei DPI.Questo senza dimenticare, anche, iltema trasferimenti e le regole di tra-sparenza che devono sottintenderealla formulazione delle graduatorie:tutti argomenti da attenzionare e ri-solvere (vedi articolo de “L’Indi-screto” sul numero 01/2016).

Il percorso è iniziato e non si con-clude certo con questo accordo chepone fine ad un lungo periodo disostanziale immobilismo nego-ziale. Ora attendiamo lo sviluppodel difficilissimo confronto conCargo per comprendere sino infondo lo sviluppo industriale diquesta Impresa. La scelta (se maiverrà) di riorganizzare la strutturasocietaria di Trenitalia e la nascitadel Polo Logistico FSI segnerannoanche il futuro di Serfer e la suacollocazione nel Gruppo. Mentreandiamo in stampa resta la sensa-zione che i giochi non siano an-cora fatti e per questo, al di là dellaconclusione positiva di questo ac-cordo (che riportiamo integral-mente al lato), la Società cheambisce ad essere la depositariadelle manovre ferroviarie delGruppo Ferrovie dello Stato na-viga ancora a vista….. ■

La Redazione

I l t e s t o d e l l ’ a c c o r d o

Il giorno 29 febbraio 2016 la Società Serfer e le Segreterie Nazionali FILT CGIL,FIT CISL, UILTrasporti, FAST Ferrovie, UGL TAF e ORSA Ferrovie - nell'ambitodel processo di consolidamento e sviluppo della Società Serfer ed in coerenzacon gli indirizzi di Trenitalia e del Gruppo FSI - si sono incontrate per condividereun protocollo di relazioni industriali che viene sottoscritto dalle parti ed allegato alpresente verbale di accordo (All. 1)

Inoltre, a conclusione delle verifiche effettuate sulla adeguatezza dei livelli inqua-dramentali ad oggi in essere, le Parti concordano di finalizzare nel corso del 2016alcuni interventi nel rispetto delle previsioni dell'art. 72 del CCNL della Mobilitàarea contrattuale "Attività Ferroviarie" del 20 luglio 2012 e dell"'Accordo di Con-fluenza CCNL Attività Ferroviarie - contratto aziendale Serfer Servizi FerroviariS.r.l.", secondo specifiche priorità organizzative e produttive.

In tal senso, in questa fase le previsioni di intervento inquadramentale riguarde-ranno il personale di manovra ed il relativo salario professionale secondo le tem-pistiche di seguito indicate.

Con decorrenza 1 settembre 2016 sarà attribuito a tutti i livelli professionali di li-vello D - Operatori Specializzati, in sostituzione di quello fino ad allora riconosciuto,il salario professionale corrispondente all'Operatore Specializzato Circolazionenella misura prevista dall'art.72 del CCNL della Mobilità area contrattuale "AttivitàFerroviarie" del 20 luglio 2012.

Con decorrenza 1 dicembre 2016, in coerenza con la mansione svolta all'in-terno delle unità organizzative di appartenenza e in possesso delle abilitazionipreviste dalla mansione stessa, sarà riconosciuto ai soli livelli professionali E- Operatori, laddove siano confermate le condizioni sopra richiamate, il livelloprofessionale D - Operatori Specializzati posizione retributiva D3 e i relativisalari professionali.

Il trattamento di cui sopra sarà corrisposto condizionatamente alla sottoscri-zione in sede sindacale di un accordo individuale sottoscritto congiuntamentedall'azienda, dal lavoratore interessato e dall'organizzazione sindacale even-tualmente indicata dal lavoratore stesso, con il quale, peraltro, sarà ricono-sciuto altresì un importo una tantum erogato a titolo di transazione generalenovativa di ogni questione connessa al rapporto di lavoro alla data di sotto-scrizione stessa.

Al fine di assicurare un omogeneo trattamento sui lavoratori interessati dagliinterventi di cui ai paragrafi precedenti, si riportano in allegato (All.2) l'importodell'una tantum di cui sopra in considerazione dell'anzianità nella figura pro-fessionale di provenienza.

Nell'ambito degli obiettivi richiamati nel primo paragrafo del presente accordo,le Parti si impegnano a proseguire il confronto per la verifica di eventuali ulte-riori interventi di natura inquadramentale sempre in coerenza con le previsioniorganizzative e contrattuali. Le parti si impegnano altresì a proseguire l'analisidi fattibilità organizzativa volta a rivisitare il valore nominale dei buoni pasto.

Roma, 29 febbraio 2016

Mentre andiamo in stampa lavicenda non si è ancoraconclusa e l’OR.S.A. – con-

testandone completamente i contenuti– ha già chiesto ad NTV un urgente in-contro sui criteri di attribuzione delPremio di Risultato 2015, così comesono stati proposti dalla Società (vedinota NTV del 1 aprile 2016 che pub-blichiamo a lato). Intanto qualcuno,che di primo acchito l’aveva de-finito un “pesce (appunto)d’aprile”, una volta scoperto chepesce non era lo ha ribattezzatocome “il Premio dei sani e deiruffiani” ed è francamente diffi-cile dargli torto.Innanzitutto l’iniziativa di NuovoTrasporto Viaggiatori, di per setempestiva ed in linea con il det-tato contrattuale (per il primoanno la Società privata di trasporto fer-roviario ha chiuso il bilancio in attivo),è caratterizzata dalla totale assenza diconfronto con il Sindacato. Eppurel’allegato 3A al vigente ContrattoAziendale prevede di definire preven-tivamente e con specifico accordo “….gli obiettivi individuali e di gruppoprofessionale di qualità dei servizi e di

Non si ferma la vertenza degli Operatori d’Impianto su formazione e premialità

NTV: IL PREMIO DI RISULTATO 2015? SOLO SE PRENDI BEI VOTI E NON TI AMMALIproduttività, nonché i parametri e imeccanismi utili e funzionali alla suaerogazione.….”. Non solo, ma a frontedel risultato positivo 2015 ci sono gliestremi perché venga erogato anche ilSuper Premio di cui al punto 3 del ri-cordato allegato contrattuale.Invece, NTV ha unilateralmente decisoche per percepire il Premio un lavora-tore deve prima superare le colonne

d’Ercole del giudizio di un diretto su-periore (magari a quello a cui hai ne-gato una giornata di straordinarioperché eri di riposo ed avevi l’ invitoad un battesimo….) e poi non essersiammalato per più di 12 volte nel 2015(anche per eventi di uno o 2 giorni cia-scuno, così che alla fine hai lavoratopraticamente un mese in meno nel-

l’anno, ma per gli “scienziati del PdRdi NTV” è come se avessi contribuitoZERO al raggiungimento dell’obiet-tivo…).Un Premio di Risultato così come chia-marlo se non nel modo colorito di cuisopra? Di colorita, oggi, c’è la facciairata di non pochi dipendenti NTV chead aprile hanno scoperto di essere statibocciati all’esame PdR e che, giusta-mente, temono di veder replicata lastroncatura anche nel 2016, per altrosenza conoscere nulla sulla “…. schedadi valutazione di n. 5 competenze spe-cifiche e distinta per Impiegati, Quadrie Personale Operativo”. Che ci sia anche l’empatia capo - sot-toposto tra le specifiche competenze?Mah….Intanto, lo sciopero del 21 aprile è die-tro le spalle e nei prossimi giornil’OR.S.A. calendarizzerà nuovi incon-tri con gli Operatori d’Impianto per de-cidere come proseguire la vertenza cheli vede impegnati a rivendicare il ri-spetto degli accordi sulla formazioneprofessionale ed il riconoscimentodella premialità anche per il loro pro-filo. ■

A.T.

5

Page 6: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”

nale). Una ipotesi ardita quella della “terzagamba” del Gruppo FSI che cozze-rebbe con i vincoli di indipendenzae terzietà del gestore dell’infrastrut-tura. Dunque, per avere semaforoverde in Europa serve altro, magariquello scorporo di RFI dal Gruppo ela creazione di una Società a totalecontrollo pubblico che possa,quindi, gestire la proprietà dei binariche – come dice il Senato – deve ri-manere allo Stato. Come si fa? Ecco pronto il modello:in Svezia con la riforma dei trasportiè stata creata una società che ha in-corporato il gestore della rete ferro-viaria (Banverket) e quello delleautostrade (Vogverket), acquisendola gestione di entrambe le reti, laloro manutenzione e la pianifica-zione degli investimenti.Non ci trovate, per puro caso, asso-nanze con i desiderata del Governo? Noi si e siamo seriamente preoccu-pati, come crediamo dovrebbero es-serlo tutti i Sindacati dei Trasporti.Allora, se l’unicità del Gruppo FSIe l’opposizione alle ipotesi di spez-zatino ferroviario sono posizioni co-muni e condivise dal frontesindacale, l’unità d’azione va tro-vata su temi di così alto valore, senecessario anche riprendendo la mo-bilitazione in Categoria. Prima che al puzzle si attacchi l’ul-timo pezzo….. ■

A questo proviamo ad incastrare iltam tam mediatico sulla possibilitàdi coinvolgere nel progetto Anas,cioè l’Azienda con unico socio ilMinistero dell'Economia e delle Fi-nanze, che gestisce la rete stradaleed autostradale italiana, sotto la vi-gilanza tecnica e operativa del Mi-

nistero delleInfrastrutture e deiTrasporti. Alleprime reazioni,molto caute e indi-rizzate ad una ipo-tesi di incorpo-razione (peraltropoco comprensi-bile) di Anas nelGruppo FSI, sonoseguite dichiara-zioni sempre piùinteressate per unagrande aziendapubblica che sia ilpolo delle infra-strutture in Italia.Questo consenti-rebbe, come peresempio affermaCorrierEconomia,

al trio RFI-Anas-Italferr di porsicome big player nelle gare interna-zionali e di auto-finanziarsi con con-tratti di servizio a corrispettivo daStato o con accise (per altro quelleprelevate direttamente dai consumidi carburante già finanziano unaparte del servizio ferroviario regio-

I pezzi del puzzle….. sulla libera-lizzazione ferroviaria in Europa, ladecisione presa il 27 aprile dagliambasciatori dei 28 Paesi Europeipeserà non poco. Il via libera alla ri-forma del sistema ferroviario che li-beralizza il mercato dell'alta velocitàanche a livello nazionale ed intro-duce l'obbligo di gare, ad eccezionedi quelle considerate non remunera-tive, è una accelerazione che il Par-lamento Europeo ha preso senzaattendere, come preannunciato, ilvia libera dei 28 Paesi sul pilastropolitico: Una accelerazione chepone le basi per un mercato aperto econcorrenziale, nonostante le “note-voli pressioni”, come le ha definiteil Vice Presidente del ParlamentoEuropeo e relatore del quarto pac-chetto ferroviario – l’italiano DavidSassoli (PD). Un pilastro tecnicoche fonti bene informate a Bruxellesdicono implementato, anche, da unaindicazione netta sulla necessitàdella separazione tra Società di In-frastrutture e Trasporto. Più di un Parlamentare ha affermato,con soddisfazione, che anche l’Eu-ropa si è finalmente adeguata ad unmodello di mercato ferroviarioaperto e concorrenziale che in Italiavige ormai da anni, dunque sembre-rebbe che nulla cambi per il BelPaese. Eppure quelle due paroline“netta separazione” non promettononiente di buono.A chi legge le (quasi quotidiane)

Scegli tra Tutela Globale Uno, Tutela Globale Extra e Salute Più Extra: ti bastano pochi euro al mese per incrementare notevolmente le prestazioni del piano sanitario per i ferrovieri ed estenderle anche ai tuoi familiari. Informati su www.mutuacesarepozzo.org o scrivi a [email protected]

L’elenco completo di tutte le prestazioni e le indicazioni operative sono a disposizione presso le sedi regionali ed anche su www.mutuacesarepozzo.org. Messaggio con finalità divulgative. Prima della sottoscrizione leggere attentamente i Regolamenti delle forme di assistenza ed i relativi allegati.

CesarePozzoDOVE GLI ALTRI NON ARRIVANO

CesarePozzo ti propone Tutela Globale Uno, Tutela Globale Extra e Salute Più Extra, tre opzioni che moltiplicano le tutele previste dal Piano Sanitario per i ferrovieri.

“ ”MAX PISU

CesarePozzo, la mutua sanitaria per i ferrovieriLa Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, con i suoi 167.976 soci e con l’esperienza accumulata in oltre 137 anni di storia, è la più grande tra le realtà italiane che operano nel campo della mutualità integrativasanitaria. Da sempre CesarePozzo è accanto ai lavoratori del settore delle ferrovie, con 18 mila lavoratori Soci.Dal 01 Gennaio 2013 CesarePozzo è anche il gestore del Piano sanitario per i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane. Questo positivo evento ha portato CesarePozzo a presentare nuove forme di assistenza pensateproprio per implementare la copertura del piano sanitario aziendale.Tutela Globale Extra e Salute Più Extra sono le forme di assistenza che insieme permettono al ferroviere già titolare del piano sanitario aziendale di garantire una tutela completa ai propri familiari e aumentare le copertureper sé stesso.Ma quali sono i sussidi che il ferroviere può chiedere in più per sé stesso sottoscrivendo queste forme di assistenza?Rimborsi per visite specialistiche effettuate privatamente, esami diagnostici e di laboratorio svolti in libera professione, diaria di ricovero anche se non si è stati sottoposti a intervento chirurgico, cicli di terapie, rimborso perlenti per occhiali e molto altro.Oltre ai rimborsi sanitari, sono previste anche una serie di coperture legate allo svolgimento della propria attività lavorativa come sussidi per malattia o infortunio sul lavoro ed extra lavoro, o un aiuto in caso di riduzionestipendio o inabilità totale alla mansione.Da ricordare inoltre il sussidio erogato in caso di nascita di un figlio: è l’occasione per congratularci con voi del lieto evento e aiutarvi ad affrontare le spese sanitarie della prima infanzia.E per i familiari?Il coniuge o convivente e i figli fino ai 25 anni sono già inclusi in copertura senza alcuna quota aggiuntiva. Beninteso, tutti i figli non importa quanto la famiglia sia numerosa.Analisi di prevenzione, visite specialistiche, esami di alta diagnostica e alta specializzazione eseguiti privatamente o tramite Servizio Sanitario Nazionale sono i principali rimborsi che vengono richiesti dai familiari dei sociiscritti a Tutela Globale Extra e Salute Più Extra.Ma non dimentichiamo che per i familiari vengono erogati anche sussidi in caso di grande intervento chirurgico, ricovero o day surgery, lenti per occhiali e molto altro.L’iscrizione a queste forme di assistenza inoltre permette al socio e ai suoi familiari di partecipare al bando annuale istituito da CesarePozzo per l’assegnazione del sussidio allo studio: uno speciale sussidio erogato in occasionedella conclusione di un ciclo di studi.Quali altri vantaggi?Innanzitutto il vantaggio fiscale: le quote di adesione sono infatti detraibili fiscalmente, ma anche la comodità di poter pagare il contributo associativo mensilmente tramite trattenuta in busta paga.Inoltre il socio iscritto in Tutela Globale Extra riceve gratuitamente la Tutela Professionale, una speciale assistenza per tutelare i lavoratori in caso di fatti accidentali conseguenti allo svolgimento della propria attività pro-

fessionale e indipendenti dalla propria volontà.Infine, ma non meno importante, la vicinanza ai soci: 16 sedi regionali in tutta Italia nelle quali è possibile entrare in contatto con gli oltre 70 operatori, un numero di telefono e un indirizzo email a disposizione per qualsiasiinformazione, un sito internet sempre aggiornato con le ultime novità per i soci e un’area web dedicata dalla quale inoltrare le richieste di rimborso comodamente dal pc di casa.Cosa aspetti? Informati su www.mutuacesarepozzo.org, presso una delle nostri sedi regionali o contattando il nostro servizio Infocenter al numero 02667261 o all’email [email protected]. Metti la tua salute nelle mani di chi si prende cura di te!

3V

esternazioni dell’AmministratoreDelegato di FSI o le settimanali di-chiarazioni del Ministro dei Tra-sporti, la sensazione è che lagranitica intenzione di quotare il40% di tutto il Gruppo possa na-scondere, invece, un crescente lavo-rio che va nella direzione opposta.

Come un puzzle del quale credi diconoscere il soggetto, ma mentre ipezzi iniziano ad incastrarsi gli uniagli altri ciò che lentamente si svelaappare del tutto diverso da ciò checredevi. E questo puzzle, per come se ne stacomponendo la forma, a noi piace

sempre meno.Il primo pezzo sul nostro tavolo è laMozione approvata in Senato loscorso 13 aprile (On.li Sonego – Fi-lippi ed altri) con la quale si impe-gna il Governo – rispettoall’obiettivo di privatizzare sino al40% del Gruppo – “... a mantenere

in ogni caso in capo allo Stato laproprietà della rete dell'infrastrut-tura ferroviaria, assicurando lapubblicità della stessa con l'obiet-tivo dell'indipendenza del suo ge-store, nonché l'auspicabileseparazione societaria (di RFI daTrenitalia ndr)”.

6

Indiscreto

Page 7: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”

Ci sono materie di valenzacostituzionale, di su-premo interesse collet-

tivo che non possono essereoggetto di accordi pattizi. Ciòvale, quali esempi, per la libertàd’Impresa o di associazione (sin-dacale), come per il diritto disciopero.Su quest’ultimo si sono succe-duti, negli anni e con i più diversiGoverni, interventi “limitativi”(alle volte visti quasi come “co-ercitivi”) sull’onda del premi-nente diritto del cittadino a potergodere, comunque, dei servizi es-senziali. Cioè la Legge ha impo-sto le cosiddette “regole diingaggio” a tutela degli interessi

collettivi.Sulla vicenda del Testo Unico,per esempio, noi come OR.S.A.abbiamo sostenuto (e conti-nuiamo a sostenere) che le regoledi rappresentanza sindacale nelnostro Paese devono essere disci-plinate da una Legge che – par-tendo dall’articolo 39 dellaCostituzione – affermi il dirittosindacale a rappresentare. Pernoi, Sindacato Autonomo e dibase, la rappresentanza non puòvenire dalla firma dei contratti,ma dal consenso e dalla forza as-sociativa. Dunque l’accordo del10 gennaio 2014 tra Confindu-stria e Cgil-Cisl-Uil, se non cispaventa lo sbarramento al 5%per il riconoscimento di Sinda-cato titolato alla contrattazione,deve a nostro parere essere presto(e bene) superato da una regola-mentazione erga-omnes che solola Legge può dare.Diversa è la questione contrat-tuale: le modalità della contratta-zione nel rapporto privato sono,da sempre, frutto di accordi tra leparti sociali sulla base dei rap-porti di forza, delle reciprocheconvenienze, ma in qualche casoanche da obiettivi condivisi. Queste modalità, soprattutto seguardiamo agli aspetti econo-mici, sono andate in crisi con lafase recessiva degli ultimi annied oggi è molto difficile ragio-nare di rinnovi contrattuali cheportano denaro fresco nelle ta-sche dei dipendenti (eclatante èstata la provocatoria richiestadelle industrie chimiche ad avereindietro la parte eccedente del-l’inflazione programmata 2013 -2014 risultata più alta della reale.

Linea Diretta ... e inDiretta (a cura di Roberto Spadino)

Regolamentazione per legge dei contratti di lavoroCioè , prima di parlare di nuovoContratto, i chimici avrebberodovuto dare indietro alle Imprese79 € pro capite).Siamo, dunque, in presenza diuna fase negoziale segnata dallastagnazione e dall’incertezza el’attuale Governo sembra stia de-cidendo di intervenire per Legge,definendo salari e tutele minimi.Insomma, una sorta di gran me-diatore tra le parti che però,quando si parla di Pubblico Im-piego, non si dimostra tale e so-prattutto poco attento alle normeed alle regole che il Parlamentogli ha dato in materia di contrattidi lavoro nella pubblica ammini-strazione (leggasi D. Lgs.

165/2001, come modificato dalD. Lgs. 150/2009).È di pubblico dominio, infatti, ladecisione dell’allora GovernoMonti (anno 2010) di sospendereunilateralmente gli aumenti con-trattuali dei suoi dipendenti. Giàallora si dubitò che ne avessemotivo e ragione, ma il timbro diillegittimità al blocco lo ha datola Sentenza della Corte Costitu-zionale n. 178 del 24 giugno2015, anche se riferita al periodosuccessivo alla pubblicazionedella sentenza stessa.Pur non comprendendo perchél’illegittimità sia tale da “do-mani” e non da “ieri” diciamoche, almeno, l’intervento dellamassima istituzione giuridica delPaese ha consentito alle parti diaprire il confronto per il rinnovodel Contratto scaduto 7 anni or-sono. Un grande risultato, che siè ben presto trasformato in unavittoria di Pirro. Infatti, come anti-cipato in premessa, lo Stato si è resodisponibile al negoziato, Aran hapresentato le sue proposte e la liqui-dità disponibile: 300 milioni per glioltre tre milioni di dipendenti pub-blici (2.953.000 + 270.000 a tempodeterminato), cioè una miseria diaumento dopo, appunto, sette anni dimancati aumenti !Non bastasse, l’ipotesi di accordoraggiunto il 5 aprile scorso traAran e Sindacati, potrà divenirerealtà solo dopo diversi passaggiprocedurali, che porteranno viatempi certamente non brevi:

una verifica da parte del go-verno sul rispetto del mandato,

un successivo controllo con-tabile da parte della Corte deiConti e, se tutto dovesse andar

bene, la formalizzazione da partedei “Comitati di settore” dell’attodi indirizzo all’Aran.A questo punto le domande sor-gono spontanee:- può, l’Esecutivo di uno Statoche non è nemmeno in grado dirispondere alle giuste rivendica-zioni dei suoi dipendenti, ergersia dispensatore di “buoni consi-gli” sulle modalità di rinnovare iContratti degli altri Comparti?- siamo certi che sul tema del la-voro e dei Contratti il Governo(questo Governo….) sarà d’aiutoalla negoziazione?Vista da questa parte (quella deilavoratori) non è che la strada sialastricata di fiducia ed i fatti sin

qui accaduti nonfanno propendereall’ottimismo. Mai prima d’ora unGoverno si è spintocosì in là nella “bea-tificazione” della li-beralizzazione delmercato, nella siste-matica rivisitazione(in pejus) delle re-gole sul lavoro esulla contrattazione,nella palese conside-razione del Sindacato

quale ostacolo alla modernità edallo sviluppo del Paese. Ed ilJobs Act è figlio di questa impo-stazione, come lo sono i suoi de-creti attuativi tutti improntati amarginalizzare l’autonomia col-lettiva ed a ridimensionare moltenorme previste dai Contratti Col-lettivi Nazionali di lavoro. Sonostate così superate le perplessitàe le resistenze (in molti casi noncorporative, ma di merito) che ilSindacato ha sollevato sull’im-pianto complessivo della ri-forma, liquidando il dissenso inpochi – formali – incontri con leparti sociali, per altro incentratisull’informativa rispetto a deci-sioni già assunte.È a questo punto ovvio che i la-voratori diffidino della regola-mentazione per Legge di ambitinegoziali e contrattuali che, perloro natura, non sono immuni dalconflitto ma garantiscono di con-temperare, alfine, interessi con-trapposti. Provare a mitigare“d’imperio” il conflitto, steriliz-zando il negoziato, significhe-rebbe far prevalere il soggettopiù forte cioè il datore di lavoro.Ancor più in Comparti comequello dei Trasporti, dove il dirittodi sciopero è già gravemente leso.Insomma se la Legge è il corpodel diritto di uno Stato ed è stru-mento di convivenza sociale,tocca al legislatore equilibrare irapporti tra i soggetti garantendopari dignità.Oggi, quando si parla di lavoro,il connubio “Legge – equilibrio”stenta ad affermarsi, anzi il pa-ventato rimedio rischia di appa-rire, infine, come peggiore delmale. ■

Chi lo dice che i politici non pensano a noi?

Jobs Act=

Piano per il Lavoro

Disposizioni urgentiper favorire il rilanciodell’occupazione e per

la semplificazionedegli adempimenti acarico delle imprese

Nello scorsonumero via b b i a m o

dato notizia riguardoal licenziamento di un lavoratore che hautilizzato la mail aziendale per motivi dicarattere personale.Questa volta vogliamo segnalarvi unaspetto diverso riguardante l’utilizzodella mail aziendale e l’accesso abusivoda parte di un superiore (o del datore dilavoro).Non a caso abbiamo utilizzato il termine“abusivo” in quanto un capo ufficio hapreso dalla mail di un suo dipendente(pubblico) due file legati all’attività lavo-rativa.I giudici hanno applicato l’Art. 615-terdel Codice Penale che punisce “chiunque,abusivamente, si introduce in un sistemainformatico o telematico protetto da mi-sure di sicurezza o vi si mantiene controla volontà espressa o tacita di chi ha il di-ritto di escluderlo”Il reato sussiste anche in caso di accessonon autorizzato in una casella di postaelettronica altrui, per controllare mail,scaricare file ecc... in quanto la stessa èda considerarsi “uno spazio di memoria,protetto da una password personalizzata,di un sistema informatico destinato allamemorizzazione di messaggi, o di infor-mazioni di altra natura, nell’esclusiva di-sponibilità del suo titolare, identificato daun account registrato presso il providerdel servizio”. Nel caso in oggetto, si trattava di una ca-sella di posta elettronica, protetta da pas-sword, attivata in un sistema informaticoutilizzato nella Pubblica Amministra-zione. Questa, secondo il Giudice, “rap-presenta il domicilio informatico deidipendenti” al quale non è possibile ac-cedere, pena la lesione della privacy deldipendente e ciò anche se i file da prele-vare contenevano informazioni legate ad

una pratica che interessava i due soggetti.Tale sentenza sancisce che il datore di la-voro o un superiore che entra abusiva-mente nella posta elettronica deldipendente, “commette il reato anche esoprattutto grazie alla propria posizionedi supremazia che gli consente di cono-scere i momenti di assenza del lavoratoree i compiti assegnati”.Questo dimostra che violando una caselladi posta elettronica altrui si compie unreato. A questo punto ci chiediamo: comemai nel caso segnalato nello scorso nu-mero del giornale il datore di lavoro nonè stato sanzionato? È venuto “involonta-riamente” a conoscenza che un suo di-pendente ha utilizzato ad uso personalel’account aziendale ma ciò non toglie chelo abbia fatto violando quello spazio cheè “nell’esclusiva disponibilità del suo ti-tolare”?Ci sono giustizie diverse? ■

APE (Assegno Pensionistico)

La domanda che molti colleghi cistanno ponendo in questi ultimigiorni riguarda il funzionamento

della APE.Cominciamo con il dire che non è stataancora approvata la disposizione legisla-tiva che darà attuazione a questo nuovoistituto, ma per quelle che sono le infor-mazioni ad oggi possiamo affermareche si tratta della possibilità di ricono-scere, ai lavoratori che abbiano superato63 anni di età (nati dal 1951 al 1953), diandare in pensione anticipatamente ri-spetto alla scadenza ad oggi prevista. Inseguito tale prerogativa potrà interessare

i nati nel triennio successivo.Per usufruire di tale “vantaggio” sonoperò previste delle penalizzazioni sul-l’importo dell’assegno pensionistico paria una percentuale tra l’1 e il 4% per ognianno di anticipo richiesto. Tale forbice sembra sia legata all’im-

porto che verrebbe percepito partendodagli importi più bassi e a salire. È impossibile fornire dettagli precisi (adesempio, era apparsa la notizia che la pe-nalizzazione avrebbe interessato la solaquota parte calcolata con il sistema retri-butivo e a distanza di tre giorni è venutofuori che sarà interessata anche la partecalcolata con il sistema contributivo) e,fino al momento dell’approvazione deltesto che dovrebbe avvenire dopo unconfronto con le parti sociali - non sap-piamo quanto determinante (vedi arti-colo a fianco) potrebbero ulteriormentevariare.Il finanziamento dell’operazione saràgarantito in gran parte da banche e assi-curazioni, che erogheranno tramitel’Inps le quote di pensioni anticipatesotto forma di “prestito”. I pensionati interessati, al momento incui raggiungeranno il requisito di vec-chiaia, restituiranno ratealmente tali im-porti, mentre gli interessi saranno acarico dello Stato.Dopo le decisioni che saranno prese oc-correrà, come sempre, attendere che laUE dia il benestare all’operazione.Sarà nostra cura mantenervi informatiquando il provvedimento diventerà pie-namente operativo. ■

7

Leggi e

divulga

la Nostra Stazione

Direzione Redazione Amministrazione

Via Magenta, 13 – 00185 Roma

Tel. 064456789 – fax FS 970 24333

Autorizzazione:

Trib. Civile di Roma N. 534/2002 del 18/9/2002

E-mail: [email protected]

Sito Internet: http://www.sapsorsa.it/

Chiuso il 6 maggio 2016

Direttore: Alessandro Trevisan

hanno collaborato: Roberto Spadino, Giuseppe

De Filippi, Ferdinando Battaglia, La Commssione

Mozione Finale del C.N. SAPS.

?

Page 8: Consiglio Nazionale S.A.P.S. 2016 Serfer · 2016. 5. 20. · il Governo Monti, tra l’altro premo-nendo i guasti che ha poi causato la successiva riforma delle pensioni “griffata”