Consigli Pratici Redazione Tesi 11 Dicembre 2012

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 Silvia Idrofano, Biblioteca di Farmacia “Icilio Guareschi” [email protected] Corso di laurea in Farmacia Informatica II modulo A.A. 2012-2013 Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione (data ultimo aggiornamento: dicembre 2012)

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consigli redazione tesi

Transcript of Consigli Pratici Redazione Tesi 11 Dicembre 2012

  • Silvia Idrofano,

    Biblioteca di Farmacia

    Icilio [email protected]

    Corso di laurea in Farmacia

    Informatica II modulo

    A.A. 2012-2013

    Tesi di laurea: consigli pratici per la redazione(data ultimo aggiornamento: dicembre 2012)

  • 2Obiettivi dellincontro:

    offrire metodologie e strumenti per affrontare il lavoro di tesi evitando il pi possibile passi falsi e contrattempi

    risolvere problemi pratici e dare indicazioni su come affrontare la stesura del proprio elaborato

    Indice degli argomenti:

    Il pipistrello: linsetto flagello dei cieli, ovvero: come non fare la tua tesi di laurea!

    Prologo. Che cos la scientificit?

    Eco-consigli 1

    Da che parte iniziare? Cominciamo a fare un elenco di quel che sappiamo

    Come formulare la propria ipotesi di ricerca?

    Eco-consigli 2

    Bibliografia orientativa e bibliografia finale

    Dove trovo i riferimenti che mi servono per compilare la bibliografia orientativa?

    La schedatura delle fonti. Esempio di scheda delle fonti

    Scopo della citazione bibliografica

    Gi, ma cosa devo citare? Esempi

    Che cos la bibliografia finale di una tesi di laurea e che cosa deve contenere?

    Come devo citare?

    Come devo citare? Lo stile delle citazioni: Chicago Style e Vancouver Style - Differenze generali - Esempi -Citare libri con un solo autore - Citare libri con pi autori - Citare i capitoli di un libro - Citare i periodici, i periodici elettronici - Citare le tesi di laurea - Citare atti di congresso e papers - Citare da Internet - Citare i brevetti - Citare le farmacopee

    Esempio di bibliografia suddivisa per argomenti

    Scorciatoie: generazione automatica della bibliografia con Word 2007

    Come non scrivere la bibliografia finale

    Oltre la bibliografia: il frontespizio della tesi - gli indici - introduzione e conclusioni - le note al testo - le immagini

    Bibliografia - Webgrafia

  • 3Testi consigliati:

    DellOrso, Francesco. Citazioni bibliografiche secondo il Chicago manual of style (e con appunti da Come si fa unna tesi di laurea di Umberto Eco). [Ultimo aggiornamento: 07/11/2007] -http://www.aib.it/aib/contr/dellorso1.htm [Consultato il 9/01/2012]

    Giovagnoli, Max. Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano, Tecniche Nuove, 2003

    Il Pensiero Scientifico Editore. Editoria medica online - Online MedicalPublishing. Scrivere in medicina. Think2it, 2003-2005. Disponibile allindirizzo:

    http://www.pensiero.it/strumenti/archivio.asp?ID_sezione=6 . [Comprende i capitoli: Linglese medico Come usare Power Point Questioni di editing Come illustrare un articolo scientifico. Consultato il 9/01/2012].

    Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile: guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea. Ed. 2.0. Bologna, Zanichelli, 1994. Capitoli 11-16

    Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli : come documentarsi, preparare e organizzare un testo nell'epoca di internet. Milano, Editrice Bibliografica, c2009. [testo posseduto dalla biblioteca]

    The Chicago Manual Style. 14th ed. Chicago and London, The Universityof Chicago Press, 1993. [testo posseduto dalla biblioteca]

  • 4OK, lo stile importante,

    ma non tutto:

    necessario partire da

    assiomi e definizioni ed i contenuti della tesi dovranno essere originali, verificabili, utili

    La scienza consiste nel

    porsi domande, nella

    maggior parte dei casi

    domande quantitative,

    precise, che permettono

    di ricavare distinzioni tra

    spiegazioni alternative

    degli eventi. Porre la

    domanda giusta nel

    modo giusto una

    capacit fondamentale

    dellanalisi scientifica.

    C. Barnard, F. Gilbert, P. McGregor.

    Osservazioni, analisi, test, verifiche.

    Guida alle tesi sperimentali in scienze

    della vita. Bologna, Zanichelli, 1996.

    Prefazione

    Il pipistrello: linsetto flagello dei cieli, ovvero: come non fare la tua tesi di laurea!

  • 5Bill Watterson. Calvin and Hobbes. Il progresso tecnologico fa boink, [Modena], Comix, 2000, p 25-26

    La tua tesi dovr essere il frutto di

    un lavoro originale (ma non di fantasia come quello di Calvin ;-)protetto dalla legge italiana sul

    diritto dautore (Legge 633/1941 e

    successive modifiche). Proprio in

    quanto autore, devi essere

    consapevole che linserimento allinterno della tua tesi di parti copiate da altre tesi costituisce reato, in base allart. 1 della legge n. 475 del 19 aprile 1925 e che

    quindi in caso di eventuali plagi, lUniversit tenuta a denunciare il fatto alle autorit competenti e ad adottare i relativi provvedimenti disciplinari (perdita del titolo ecc.).

    Insomma: il copia-incolla non conviene a nessuno. La redazione della tua tesi in fondo la prima occasione che ti viene offerta per entrare nel vivo dei meccanismi della ricerca. Gli stessi metodi potranno esserti utili anche nel mondo del lavoro. Quindi: prendila con un po di filosofia e buon lavoro!

  • 6Prologo.Che cos la scientificit?

    Una ricerca scientifica quando risponde ai

    seguenti requisiti:

    1) la ricerca verte su di un argomento

    riconoscibile e definito in modo tale che sia

    riconoscibile anche dagli altri [F].

    2) La ricerca deve dire su questo oggetto cose

    che non sono gi state dette oppure rivedere

    con unottica diversa le cose che sono gi

    state dette. [F] 3) La ricerca deve essere utile

    agli altri. E utile un articolo che presenti una

    nuova scoperta sul comportamento delle

    particelle elementari [F] 4) La ricerca deve

    fornire gli elementi per la verifica e per la

    falsifica delle ipotesi che presenta e pertanto

    deve fornire gli elementi per una sua

    continuazione pubblica.

    (Umberto Eco. Come si fa una tesi di laurea: le materie umanistiche.

    Milano, Bompiani, c1977 (stampa 2006). 18 ed. Tascabili Bompiani, p. 37-

    43). Vedi anche: Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli: come documentarsi, preparare e organizzare un testo nellepoca di Internet.

    Milano, Editrice bibliografica, c2009, p. 16-17

    Non lanciarti in imprese impossibili! Cerca di circoscrivere fin da subito il tema del tuo studio tentando di prevedere tutti i possibili argomenti che esso comprende

    Lo stato dellarte della scienza.

    Anche una tesi compilativa in cui siano riassunte e messe a confronto opinioni precedentemente espresse da altri sullo stesso argomento pu essere scientificamente valida, purch si riesca a dare al lavoro un taglio il pi possibile innovativo adatto a colmare un effettivo bisogno / vuoto informativo che dovr essere riassunto nelle conclusioni.

    Il tuo lavoro si Inserisce in una tradizione di studi, nella catena infinita della produzione intellettuale: tutto ci che affermi deve essere verificato e verificabile

    Ruolo primario della bibliografia!

  • 7I diversi tipi di tesi

    Tesi di tipo compilativo: Lavoro di ricerca che consiste in una verifica, unanalisi o semplicemente una stima della situazione attuale o pregressa della tradizione degli studi condotti in ambito scientifico

    intorno a un determinato argomento. (Giovagnoli 2003, 11). Tra queste, anche le cosiddette tesine o tesi

    di sintesi dal carattere estremamente succinto.

    Tesi di tipo sperimentale: Lavoro di ricerca che, diversamente da quello compilativo, rivoluziona il modo di indagare in via accademica un dato argomento, nel suo metodo e/o nelle fonti utilizzate.

    (Giovagnoli 2003, 12). Il loro contenuto quello vero e proprio della trattazione scientifica. In esse: 1)vengono formulate ipotesi e previsioni partendo da materiale originale preliminare; 2) vengono pianificati esperimenti e osservazioni per verificare le previsioni; 3) vengono analizzati i risultati delle verificheper vedere se essi presentino aspetti interessanti; 4) vengono presentati i risultati e le conclusioni delle verifiche in modo che siano chiari e ricchi di informazione (Barnard et al.1996, 10)

    Tesi di ricerca: [Lavoro di ricerca che] prende in esame programmaticamente un argomento in via individuale e considera la tradizione di studi maturata intorno a esso semplicemente come il punto di

    partenza e lo strumento metodologico di base per la costruzione della propria analisi. (Giovagnoli 2003, 13)

    La distinzione tra i diversi tipi di tesi non deve essere considerata assoluta (es. in una tesi di ricerca potrebbe essere inclusa una sezione sperimentale o una sezione compilativa). Ci che conta che: [F] lautore scelga fin dallinizio gli obiettivi del proprio lavoro e verifichi nel tempo lindirizzo che sta prendendo, facendo attenzione a non tradire le aspettative metodologiche concordate con il

    proprio tutor e non formulare premesse impossibili da mantenere sulla base degli strumenti

    prescelti in fase di impostazione della tesi (Giovagnoli 2003, 15)

  • 8Eco-consigli 1

    Umberto Eco individua cinque tappe nellelaborazione di una tesi le quali

    corrispondono ciascuna ad un capitolo del suo best-seller Come si fa una

    tesi di laurea:

    1. Scelta dellargomento [formulazione dellipotesi di ricerca]

    2. Ricerca del materiale [individuazione delle fonti e ricerca bibliografica: bibliografia orientativa]

    3. Piano di lavoro e schedatura [indice provvisorio come piano di lavoro; mappatura e schedatura delle fonti]

    4. Stesura

    5. Redazione definitiva [bibliografia finale, impaginazione, revisione generale dellelaborato nei contenuti e nella forma]

  • 9Da che parte iniziare? Cominciamo a fare un elenco di quel che sappiamo

    Lipotesi di ricerca permetter di valutare:

    la vastit del tema e degli argomenti correlati (ricordiamo il primo principio di scientificit secondo Eco: La ricerca verte su di un argomento riconoscibile e definito) e quindi la necessit o meno di concentrare la ricerca solo su alcuni aspetti piuttosto che su altri, selezionando le voci di maggior interesse

    la qualit e la quantit dei metodi e degli strumenti di ricerca da mettere in campo (es. metodi statistici, sperimentali, uso di strumenti informatici come Access, Excel, IsisDrawJ)

    la quantit, la qualit e leffettiva disponibilit delle fonti da utilizzare (es. Oltre ai dati bibliografici, quali altri dati serviranno (dati chimico-fisici, statistici J). Dove trover questi dati? Sar sufficiente la ricerca online o dovr utilizzare anche repertori cartacei? Procurarmi dati / documenti presso aziende, archivi, ospedali? )

    il carattere pi o meno innovativo della trattazione (Quanto e che cosa gi stato scritto prima di me sullargomento? Posso aggiungervi qualche elemento utile?)

    leffettiva opportunit e praticabilit di seguire unipotesi piuttosto di unaltra alla luce delle precedenti considerazioni, tenendo conto anche dei tempi previsti per la consegna del lavoro di tesi(fase di verifica dellipotesi di ricerca)

    Dato un tema (es. I dispositivi medici), il primo passo da compiere quello di delineare unipotesi di ricerca che andr discussa in un secondo tempo con il proprio tutor. Per fare questo, necessario cercare di elencare tutti i possibili argomenti potenzialmente inclusi nel tema (es. legislazione italiana ed europea riguardante i dispositivi medici; tipologia dei DM; i DM utilizzati in farmacia

    ospedaliera; i materiali e le tecniche utilizzati per la fabbricazione ? )

  • 10

    Come formulare la propria ipotesi di ricerca? Un esempio

    1. Mettete ordine nelle vostre idee, chiarendo preliminarmente a voi stessi definizioni e concetti correlati ad un certo argomento attraverso la consultazione di opere generali di riferimento (enciclopedie, dizionari, trattati, repertori...). Questo servir anche in parte a chiarire i presupposti ed il contesto culturale in cui operate;

    2. Individuate e selezionate frasi e parole chiave che serviranno ad interrogare banche dati e motori di ricerca opportunamente scelti (riguardo a questo punto, cfr. le slide dal titolo: La ricerca online:strategie e strumenti utili);

    3. costruite una mappa delle fonti dinformazione utili;

    4. strutturate un indice provvisorio degli argomenti.

    Vi viene proposto il tema: Propriet terapeutiche dell'estratto di Securidaca longipedunculata (Polygalaceae)

    Le prime domande che sar necessario porsi sono le seguenti:

    Di quale pianta si tratta esattamente?, Quale diffusione geografica ha?, Che aspetto ha?Provo a ricercarne il nome scientifico allinterno del thesaurus della banca dati CABDirect(http://www.cabi.org/cabthesaurus/). Utilizzando questo descrittore, recupero una serie di indicazioni bibliografiche (abstract, ma

    anche articoli a testo pieno) che mi offrono una prima traccia: si tratta di una pianta utilizzata nella medicina tradizionale dellAfrica

    occidentale. Le domande successive potrebbero essere:

    Dispongo di fonti adeguate per ottenere ulteriori informazioni a riguardo?, Esistono studi scientifici che ne indichino gli utilizzi anche nella farmacopea internazionale?, Quali parti della pianta vengono utilizzate?, Quali sono i principi attivi della pianta?, Esistono eventualmente sul territorio centri di documentazione a cui potrei rivolgermi per poter cercare materiale aggiuntivo sulle piante del continente africano (es. Centro Piemontese di Studi Africani,Biblioteca dellOrto botanico di Torino, lassociazione Aid Progress Pharmacist Agreement)?

    A questo punto avr abbozzato una mappa delle fonti che arricchir via via con il progredire della ricerca.

    Esempio

  • 11

    Consultando lopac Unito ( http://cavour.cilea.it/SebinaOpac/Opac ), scopro che tra i libri della biblioteca di Farmacia (selezionando: Ricerca avanzata / BF Guareschi) ed inserendo nel campo Ricerca libera il soggetto Botanica farmaceutica presente un libro di Bep Oliver-Bever dal titolo Medicinal plants in tropical West Africa.

    Chiedo di consultare il libro e, a pagina 108, trovo una piccola monografia sulla pianta che ne elenca anche i nomi volgari: Violet tree o Senega-root tree o Wild wisteria, gli usi nella medicina tradizionale africana (antielmintico e purgativo) ed i principi attivi: The roots have been shown to contain saponin (0.4%) and 4% methyl salicylate. A systematic examination of roots gathered in Angola indicated 27% lipids and 0.36% protides, tannins and steroids. Hydrolysis of the saponide produced a

    steroid genin and glucose.

    In CABDirect, in prima battuta, ho gi trovato una buona quantit di letteratura (circa quaranta articoli che hanno per argomento principale la pianta che sto esaminando), ma voglio vedere se potr disporre anche di fonti iconograficheinteressanti. Provo a ricercare immagini attraverso il motore specializzato Picsearch (http://www.picsearch.com) e trovo un

    certo numero di belle fotografie corredate anche da informazioni tassonomiche. Per curiosit d anche unocchiata a

    PreferiTO e, digitando nel campo di ricerca in alto piante africane trovo il riferimento ad un open archive denominato Aluka ( http://www.aluka.org ) contenente la sezione specifica Botany & Plant Science. Interrogando il database scopro addirittura delle tavole di erbario della pianta.

    Ora dispongo di elementi sufficienti per sapere quali banche dati mi serviranno per approfondire la mia ricerca(essenzialmente: SciFinder Scholar e/o ISIWeb of Knowledge, PubMed, PubChem, Toxnet, CABDirect) e quali termini utilizzare nella ricerca online: Securidaca longipedunculata OR Violet tree OR Senega-root tree OR Wild wisteria ed inoltre: root, saponin, methyl salicylate, traditional medicine ecc.

    Sar utile annotare le parole chiave via via raccolte accanto alla fonti online utilizzate, sia per tener traccia del percorso di ricerca sia per valutare il grado di rilevanza/importanza/copertura delle diverse fonti rispetto allargomento. Leggendo i primi gli articoli trovati, scoprir ulteriori chiavi di ricerca e ulteriori riferimenti bibliografici utili a circoscrivere e delimitare i diversi argomenti che compongono il tema: posso cos provare a scrivere il titolo di massima da dare alla tesi e un indice provvisorio, che mi servir da guida e piano di lavoro, proprio come suggerito da Umberto Eco:

    Come formulare la propria ipotesi di ricerca? Un esempio Esempio

  • 12

    Eco-consigli 2

    Una delle prime cose da fare per cominciare a lavorare su una tesi di laurea scrivere il titolo, la introduzione e lindice finale e cio esattamente le cose che

    ogni autore fa alla fine. Il consiglio sembra paradossale: cominciare dalla fine? Ma chi ha detto che lindice vada alla fine? In certi libri allinizio, in modo che possa farsi subito unidea di

    quello che trover leggendo. [F] Cos per la vostra tesi. Proponetevi un piano di lavoro.

    Questo piano assumer la forma di indice provvisorio. Meglio se questo indice

    sar un sommario, dove per ogni capitolo tentate un breve riassunto. Procedendo in tal modo chiarirete anche a voi stessi quel che volete fare. In secondo luogo potrete proporre

    un progetto comprensibile al relatore. In terzo luogo vi accorgerete se avete gi le idee chiare.

    Ci sono dei progetti che sembrano chiarissimi sino a che li si pensa, ma quando si comincia a

    scrivere tutto si spappola tra le mani. Si possono avere idee chiare sul punto di partenza e sul

    punto di arrivo, ma accorgersi che non si sa proprio come si arriver da uno allaltro e cosa ci sar in

    mezzo. Una tesi come una partita a scacchi fatta di tante mosse, salvo che dallinizio dovreste

    essere in grado di predire le mosse che farete per dare scacco allavversario, altrimenti non ci

    arriverete mai. A essere pi precisi, il piano di lavoro comprende il titolo, lindice e

    lintroduzione. Un buon titolo gi un progetto. Non parlo del titolo che consegnerete in segreteria molti mesi prima e che quasi sempre cos generico che consente infinite variazioni; parlo

    del titolo segreto della vostra tesi, quello che di solito poi appare come sottotitolo. (Eco, 1977/2006, 120)

  • 13

    Bibliografia orientativa e bibliografia finaleOgni tesi di laurea un work in progress suscettibile di continue modifiche e variazioni in corso dopera: la ricerca procede dal generale al particolare e dal particolare al generale, in un movimento ricorsivo in cui scopro via via elementi utili a supportare la mia tesi o tali da indurmi a pormi nuove ed ulteriori domande e quindi ad escludere ipotesi precedenti.

    Proprio per la sua funzione di guida, la prima bibliografia di una tesi ha la forma di un elenco procedente in via alfabetica, oppure ordinato per argomenti (orientativo, appunto), costituito da

    tutti i testi, i materiali e le risorse (anche elettroniche) che lo studente ha utilizzato nel corso del

    proprio percorso di studi (triennale o quinquennale). La bibliografia orientativa deve inoltre

    contenere tutte le risorse riferibili in qualche modo al proprio tema di ricerca e quelle a carattere

    enciclopedico e manualistico di prima consultazione, nonch tutti i titoli eventualmente indicati dal

    tutor per indirizzare da subito la ricerca a un corretto approccio critico allargomento concordato.

    Linsieme di tutti questi materiali, non ancora definibili come fonti costituisce [F] il primo

    strumento a disposizione del tesista per:

    1. conoscere lo stato degli studi accademici e professionali sullargomento prescelto per la propria

    tesi;

    2. avere un primo elenco di pubblicazioni da verificare (comprese le bibliografie di cui esse sono

    corredate, che informeranno a loro volta su altre reti di testi);

    3. individuare la terminologia critica specifica e le regole metodologiche pi ortodosse, o al contrario

    sperimentali, per il tipo di indagine previsto. (Giovagnoli 2003, 26)

    Mentre la bibliografia orientativa ha una di mappa dei saperi che mi serve a non perdere di vista il filo del mio discorso che si dipana via via , la bibliografia finale conterr tutte le coordinate necessarie a dar modo agli studiosi di rintracciare le fonti citate nel lavoro di tesi ed effettivamente consultate.

  • 14

    Riepilogando: dove trovo i riferimenti che mi servono per compilare la bibliografia orientativa?

    negli OPAC e nei METAOPAC

    utilizzando Google Scholar (http://scholar.google.it/)

    nelle banche dati bibliografiche e fattuali a mia disposizione (reviews o revisioni sistematiche F)

    nelle bibliografie e nei repertori specializzati (SciFinder Web, CabdirectF)

    in Internet, utilizzando motori specializzati (Scirus F) o generalisti (con i dovuti accorgimenti richiesto da ogni singolo motore di ricerca)

    nei siti accademici ed istituzionali (es. se il mio tema la lebbra, andr a dare unocchiata prima di tutto al sito dellOrganizzazione Mondiale della Sanit http://www.who.int/topics/en/ in cui sono presenti molte monografie a testo pieno)

    Vivamente consigliata la lettura di:

    Giovagnoli, Max. Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano, Tecniche Nuove, 2003, cap. Fare ricerche con Google, p. 123-136 Riediger, Hellmut. Scrivere tesi, saggi, articoli: come documentarsi, preparare e organizzare un testo nellepoca di Internet. Milano, Editrice bibliografica, c2009, p. 37-138

    (su questi argomenti, cfr. le slide dal titolo: La ricerca online: strategie e strumenti utili )

  • 15

    Fin da subito, cio fin dalla bibliografia orientativa, possibile ottimizzare il proprio tempo risparmiando ansie e timori che caratterizzano la fase finale di revisione prima della consegna della tesi, anche perch una fonte che ho inizialmente sottovalutato per un certo aspetto, potrebbe in seguito rivelarsi utile per un altro e, se non avr inizialmente annotato il riferimento in modo corretto, avr sprecato del tempo prezioso.

    La schedatura delle fonti unoperazione molto efficace, perch permette di conservare un certo ordine nel flusso delle informazioni raccolte facilitando quindi la costruzione del discorso. Permette inoltre di annotare fin da subito gli elementi di maggior interesse per la mia ricerca (argomento, dato numerico, immagine J ) e i tutti i dati bibliografici che serviranno a redigere la bibliografia finale (capitolo, paragrafo, pagina J), risparmiando cos tempo utile nella convulsa fase finale di consegna, prima della quale sar necessario compiere una revisione accurata del testo (errori di battitura, inesattezze, dati mancantiJ)

    Ricorda inoltre che tutto quanto affermi nel corso della redazione della tua tesi deve poter essere verificato e verificabile !

    La mappa delle fonti

  • 16

    Quali dati annotare quando si scheda una fonte?

    Monografie

    Periodici

  • 17

    Per avere sempre a portata di mano la vostra mappa delle fonti

    Per avere sempre a portata di mano la schedatura delle fonti, molto

    utile compiere questa operazione utilizzando Google Documents. E

    semplice: basta creare un account di Google (ma non sar necessario

    se siete gi in possesso di un account gmail). Basta seguire questo

    percorso:

  • 18

    Come vedremo in seguito, esistono numerosi stili di citazione bibliografica, ma lo scopo della citazione bibliografica, anche se declinata secondo stili diversi, :

    a) distinguere i libri dagli articoli o dai capitoli di altri libri;b) individuare senza equivoci sia il nome dellautore che il titolo;

    c) individuare il luogo di pubblicazione, editore, edizione;

    d) individuare eventualmente la consistenza ovvero la mole del libro

    [ossia il numero delle pagine](Eco 1977/2006, 78).

    Tutti questi elementi essenziali citati da Eco potranno essere trascritti su un semplice taccuinoo ancor meglio, soprattutto se sto utilizzando un pc, memorizzati su un file di Microsoft Excel, Access, Word o in Google Documents , oppure ancora memorizzati grazie ad uno dei software detti BMS, Bibliography Management Software (alcuni di questi programmi per la gestione dei dati bibliografici sono scaricabili gratuitamente dalla rete come lottimo ZOTERO). Altri, come EndNote Web, sono fruibili grazie alla stipula di un abbonamento da parte dellUniversit di Torino (EndNote Web incluso nellabbonamento di Ateneo alla banca dati ISI Web of Knowledge: Web of Science. Per maggiori info su EndNote Web, cfr.:http://www.unito.it/unitoWAR/page/biblioteche1/B017/B017_BD_restrizioni_accesso1)

    Scopo della citazione bibliografica

  • 19

    Gi, ma allora cosa devo citare?

    La vostra tesi dovr essere il pi possibile il risultato di unelaborazione personale dei materiali e delle letture che avrete raccolto e analizzato: non dovrete parafrasare il contenuto di un articolo o di un libro come se fosse farina del vostro sacco, senza citare le fonti da cui traete il dato o linformazione!!!

    Esistono fonti dirette e fonti indirette:Lopportunit di una citazione nel testo di unindagine scientifica pu derivare

    dallesigenza di esprimere o testimoniare il pensiero o linformazione di cui si sta

    parlando, oppure dalla necessit di contestualizzare un concetto attraverso

    lintervento di una terza voce pi autorevole o semplicemente antecedente la

    propria. Nel primo caso a essere citati saranno evidentemente le fonti e i materiali

    sui quali si concentrato direttamente lo studio [sono queste le fonti dirette,

    ossia le fonti primarie: brevetti, articoli, rapporti di ricerca, comunicazioni a congressi ...]; nel secondo, invece, tutti i testi e i dati rinvenuti sullargomento

    nel corso della ricerca [cio le fonti indirette, ossia le fonti secondarie: reviews, bibliografie tematiche ...] (Giovagnoli 2003, 78)

    Osserva alcuni esempi

  • 20

    Gi, ma cosa devo citare? Esempi

    Le fonti dirette di una tesi di laurea

    vanno citate nel

    corpo del testo ed

    espresse con

    precisione e

    puntualit ogni volta

    che non possono

    essere riassunte o

    date per scontate(M. Giovagnoli 2003, 78)

    Esempio di citazione diretta breve: se devo citare un brano

    breve e con continuit

    logica, proseguir il

    paragrafo inserendo

    la citazione in corsivo

    (anche senza

    laggiunta delle

    virgolette ) . Notare la citazione della fonte tra parentesi tondePagina tratta da: Minghetti, P.; Marchetti, M. Legislazione farmaceutica: esami di

    farmacia. 4. ed. Milano, Casa Editrice Ambrosiana, 2007, p. 333

  • 21

    Gi, ma cosa devo citare? Esempi

    Esempio di citazione diretta lunga:

    mantenendo limpaginazione originale,

    rientrer la prima riga del paragrafo citato

    (a volte lintero paragrafo, le due opzioni

    sono possibili: dipende dalla quantit

    delle citazioni che necessario fare.

    Usare i tabulatori). In questi casi anche necessario citare con una nota a pi di pagina la pagina esatta della fonte da cui stata tratta la citazione, a meno che non si stia utilizzando uno stile partivcolare di bibliografia (es. Chicago Style), nel qual caso il numero della pagina pu essere posto dopo il cognome dellautore e lanno di pubblicazione, separato da una virgola, es.: (Giovagnoli 2003, 78) (vedi oltre).

    Attenzione per: non infarcire mai il testo di citazioni non essenziali solo per aumentare la quantit di testo scritto. Citare solo i passaggi assolutamente necessari alla coerenza logica del discorso.

    Pagina tratta da: Riva, E. Luniverso delle piante medicinali: trattato

    storico, botanico e farmacologico di 400 piante di tutto il mondo.

    [Bassano], Ghedina & Tassotti, 1995 [ristampa 2001], p. 243

  • 22

    Gi, ma cosa devo citare? EsempiEsempio di citazione indiretta:

    in questo caso, a causa della sua

    brevit, inserita nel corpo del

    paragrafo; se si trattasse di una

    citazione pi lunga, dovrei comportarmi

    come nei casi delle citazioni dirette,

    cio rientrando il paragrafo a sinistra

    utilizzando i tabulatori. Sar necessario citare con una nota a pi di pagina la pagina esatta della fonte da cui stata tratta la citazione, a meno che non si stia usando uno specifico stile bibliografico(cfr. slide precedente).

    In qualsiasi tipo di citazione, diretta o indiretta, utilizzer le parentesi quadre quando necessario inserire una nota di commento al testo, inserendo alla fine del commento tra parentesi quadre la sigla N.d.r. (nota del redattore) , es.: [il dato statistico relativo allanno in corso , N.d.r.].

    Per quanto riguarda lutilizzo generale delle abbreviazioni, consultate:

    Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile. Ed. 2.0. Cap. 9.3, Abbreviazione di termini redazionali, p. 194.

    Quando invece si omettono alcune parti non essenziali della citazione, si evidenzia lomissione inserendo i punti di sospensione entro parentesi quadre [J]

    Pagina tratta da: Fumero, S. Ricerca e sviluppo nellindustria biotecnologica e farmaceutica: strategie, processi,

    organizzazione, pianificazione e altre considerazioni. Torino, Bollati Boringhieri, 2003, p. 57

  • 23

    Che cos la bibliografia finale di una tesi di laurea e che cosa deve contenere?

    La bibliografia di una tesi di laurea obbligatoria, ha la forma di un indice articolato (in ordine alfabetico, per temi, per capitoli) al cui interno vanno inserite tutte le fonti e le risorse consultate di prima mano dal ricercatore e ritenute di qualche rilievo nella propria indagine [...] Vanno escluse dalla bibliografia, invece, tutte le fonti, anche consultate a prezzo di faticosi inseguimenti e ricerche in biblioteca, giudicate ininfluenti o utilizzati per mezzo di testimoni intermediari

    [in altre parole: non potr riportare nella bibliografia finale il riferimento ad unopera che ho trovato citata da un autore terzo, senza averla effettivamente letta e utilizzata per le mie ricerche.] (Giovagnoli 2003, 72).

    Vero , [F], che pochi dei materiali trovati inizialmente nel lavoro preparatorio di una tesi di laurea finiscono per essere

    citati come fonti nella bibliografia finale. Come qualsiasi indagine, infatti, anche quella relativa alla tesi di laurea

    segue una sorta di selezione naturale nel proprio patrimonio documentariale [F] (Giovagnoli 2003, 27]

  • 24

    Esistono standard internazionali per la citazione dei riferimenti bibliografici che li rendono universalmente decifrabili.

    La norma generale di riferimento in vigore riguardante i vari possibili casi di citazione la ISO 690, Bibliographical references. Content, form and structure. 2. ed. 1987Per quanto riguarda in generale la citazione degli AUTORI (per ulteriori approfondimenti, cfr. Lesina, 274-277), ad esempio, la norma ISO 690 prevede che:

    nomi e cognomi degli autori vanno riportati nella forma e nella lingua in cui compaiono sugli scritti a cui ci si riferisce (eventualmente in forma traslitterata se i nomi sono scritti in alfabeti non latini). Generalmente i nomi degli autori di un libro vengono citati o/e in copertina o/e sul frontespizio o nel verso del frontespizio; i nomi di autori stranieri non vanno comunque tradotti; nelle bibliografie, la regola generale prevede di citare sempre prima il cognome e poi il nome o la sua iniziale, separati da una virgola: es. Lesina, Roberto. Nelle note a pi di pagina invece si usa spesso scrivere prima il nome e poi il cognome; quando siamo di fronte ad opere con due o tre autori nominati sul frontespizio, vengono citati tutti gli autori nellordine in cui compaiono. Se gli autori sono pi di tre, si indica solo il primo, sostituendo quelli che non vengono riportati con la dicitura in latino et al. (e altri); se il contenuto di unopera non concettualmente identificabile con un autore in particolare (es. libri o pubblicazioni in pi volumi come enciclopedie, dizionari, manuali... prodotte su iniziativa diretta di un editore e sviluppate con lintervento di collaboratori di vario genere), si cita per primo il titolo dellopera, seguito eventualmente dallindicazione di collaboratori primari:es. Enciclopedia della chimica Garzanti. 1. ed. Milano, Garzanti, 1998

    Come citare i metadati? Morfologia e sintassi della citazione

  • 25

    pi in particolare: collaboratori intervenuti a vario titolo nella realizzazione di unopera (traduttori, illustratori, commentatori, curatori, compilatori o simili) possono venire indicati dopo il titolo se i loro nomi compaiono sul frontespizio. Es.: Dizionario inglese italiano / italiano inglese. A cura di EDIGEO. Bologna, Zanichelli, 1993.Se invece sul frontespizio non compaiono indicazioni di autore, il nome del curatore o figura analoga pu essere lunico citato, trascrivendolo sempre dopo il titolo; il curatore esclusivo di unopera (es. gli editors nei casi di collane monografiche) pu anche essere considerato come un normale autore anteponendo il nome al titolo e posponendo il ruolo svolto. Es. Hawthorne, John Nigel and Gordon Brian Ansell, editors. 1982. Phospholipids. Amsterdam, New York, Oxford: Elsevier biomedical press. (New comprehensive biochemistry; v. 4). autori collettivi: organizzazioni varie (enti pubblici, aziende, associazioni...) sono considerati autori quando sono i primi responsabili del contenuto di unopera. In questo caso si cita come primo elemento il nome dellorganizzazione, anzich il nome, di un eventuale compilatore materiale. Es.: British Pharmacopoeia Commission. British pharmacopoeia 2005. London, Stationery Office, c2004. I nomi delle organizzazioni sono riportati nella forma in cui compaiono sugli scritti, ma se non sono universalmente note o per distinguere due organizzazioni che portano lo stesso nome, possibile inserire tra parentesi il luogo in cui hanno sede. Es.: Trinity College (Cambridge) Trinity College (Dublin).

    Se un ente si articola in uffici, direzioni ecc. ed ha una struttura gerarchica, si cita prima lorganizzazione di grado superiore, poi la singola articolazione: Es.: Universit di Genova, Dipartimento di Chimica e Tecnologie farmaceutiche ed alimentari. Quando unorganizzazione, oltre che autore, anche editore della pubblicazione, il suo nome viene citato prima come autore, poi come editore. Es.: The University of Chicago Press. The Chicago manual style. 13. ed. riv. ed ampl. Chicago e Londra,The University of Chicago Press, 1982 nel caso di scritti anonimi, nel riferimento si indica per primo il titolo dellopera; per, se il nome dellautore pu venire ricavato con certezza da parti interne (introduzione, prefazione ecc.) o esterne della pubblicazione (bibliografie nazionali), si pu inserire il cognome tra parentesi quadre. Es.: [Hadert, H.] Fachbcher fr den Farbenchemicher. In caso di attribuzione incerta di unopera si pu seguire lo stesso criterio inserendo per un punto interrogativo dopo il nome dellautore. Es.: [Hadert, H. ?]

    Come devo citare?

  • 26

    Come devo citare? Lo stile delle citazioni: Chicago Style e Vancouver Style

    Oltre a standard ISO che prevedono uniformit di contenuto, forma e struttura, esistono anche numerosi stili di citazione e di bibliografia che dipendono dalle scelte redazionali delle diverse case editrici o della comunit scientifica in cui si opera (es. la comunit degli psicologi, la comunit degli economisti, dei fisici, dei medici J). Sar bene concordare fin dallinizio con il proprio relatore lo stile di citazione a cui attenersi. Una volta stabilito lo stile, sar indice di rigore scientifico mantenere lo stesso stile di citazione durante tutta la redazione della tesi.

    Per quanto riguarda il settore delle scienze pure e le discipline biomediche, due sono gli stili pi diffusi a livello mondiale:

    il Chicago Style della University of Chicago Press: questo stile si suddivide in due sottotipi, A e B (A per le scienze umane e sociali; B per le discipline scientifiche). In queste slide ci riferiremo sempre al Chicago Style B. Ha unaltissima diffusione a livello mondiale;

    il Vancouver Style, messo a punto nel 1978 nel corso di un incontro tra gli editori delle pi prestigiose riviste biomediche interazionali. Si tratta di un insieme di norme destinate agli autori di articoli o scritti di carattere scientifico finalizzate alla redazione della bibliografia e dei relativi rimandi allinterno del testo.

    Nelle slide 26- 37 cercheremo di riassumerne le regole previste da entrambi e le differenze tra i due stili. Per maggiori informazioni, tuttavia necessario riferirsi alla bibliografia e webgrafiariportate in fondo a queste slide.

  • 27

    Chicago Style e Vancouver Style: differenze generali

    Chicago B Vancouver

    Sistema di riferimento bibliografico autore-data :

    nel corpo del testo viene citato, tra parentesi tonde, il nome dellautore con accanto la data della pubblicazione a cui si fa riferimento.

    La bibliografia finale avr laspetto di un elenco AUTORE + TITOLO secondo lordine alfabetico di autore (ma anche di titolo, nel caso di opere anonime o opere di riferimento: dizionari, enciclopedie J)

    Vedi esempio alla slide successiva

    Per unefficace sintesi sulluso di questo stile, vedi: http://www.aib.it/aib/contr/dellorso1.htm

    Sistema di riferimento bibliografico anumerazione progressiva:

    il rimando alla bibliografia nel corpo del testoviene affidato alla numerazione posta ad esponente, in questo modo32 oppure racchiusa tra parentesi (tonda o quadra). Es.: (32) [32] 32.

    La bibliografia finale avr laspetto di un elenco che comprende la sequenza delle citazioni nellordine in cui si succedono nel corpo del testo, precedute ovviamente dal numero corrispondente.

    Vedi esempio alla slide n. 29

  • 28

    Il C.S.b ha come esito una bibliografia finale in ordine alfabetico per autore (si parla infatti del cosiddetto sistema autore-data)

    Citazioni nel corpo del testo

    Esempio di Chicago Style b tratto da: Acupuncture in Manual Therapy . Elsevier, 2010. E-book acquisito dall'Universit di Torino disponibile all'indirizzo:

    http://www.sciencedirect.com/science/book/9780443067822

  • 29

    Esempio di Vancouver StyleQuan Dong Nguyen et al. 2010. Retinal pharmacotherapy.

    Elsevier. E-book acquisito dall'Universit di Torino

    disponibile all'indirizzo:

    http://www.sciencedirect.com/science/book/97814377060

    31#ancs2

    Il V.S. ha come esito una

    bibliografia finale in ordine

    numerico di citazione

  • 30

    Nella redazione della bibliografia dovr sempre precisare se sto citando

    il TUTTO o la PARTE:sto citando una pubblicazione nel suo complesso (TUTTO il volume, perchlho letto interamente e faccio riferimento alle tesi generali espostedallautore) o faccio riferimento ad una PARTE specifica della pubblicazione(singolo capitolo di un libro, articolo scritto da uno o pi autori, singolavoce allinterno di unenciclopedia, singola comunicazione contenuta negliatti di un congresso J)???

    Ricorda (slide 16): esistono numerosi stili di citazione bibliografica, ma lobiettivo comune a tutti:a) distinguere i libri dagli articoli o dai capitoli di altri libri;b) individuare senza equivoci sia il nome dellautore che il titolo; c) individuare il luogo di pubblicazione, editore, edizione; d) individuare eventualmente la consistenza ovvero la mole del libro. (Eco 1977/2006 ,78).

    Cerchiamo di capire come utilizzare il Chicago Style o il Vancouver Style

    ?? ??

  • 31

    Chicago B Vancouver

    NEL CORPO DEL TESTO

    (Cognome data, pagina/e)

    Es. (Giovagnoli 2003)

    Il riferimento al numero di/delle pagina/e, quando necessario, viene indicato senza che sia preceduto da abbreviazioni come p. , pp.; il numero semplicemente preceduto da una virgola. Appendici, sezioni e simili vanno indicate:Es.(Giovagnoli 2003, 78)(Foley 1955, app. A)

    Pi riferimenti dello/degli stesso/i autore/i pubblicati nello stesso anno richiedono unulteriore distinzione alfabetica, es.:(Knight e Belinsky 1987a, 1987b)

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Cognome, Nome. Anno di

    pubblicazione.

    Titolo in corsivo. Edizione.

    Luogo di pubblicazione:

    Nome delleditore

    Es.:Giovagnoli, Max. 2003. Come si fa una tesi di

    laurea con il computer e

    internet. Milano: Tecniche NuoveNella maggior parte dei casi, nella

    bibliografia finale, viene citato:

    cognome, prima lettera puntata del

    nome (e non il nome per esteso),

    in questo modo: Giovagnoli, M.Esistono per in ambito scientifico

    molti casi di omonimie; per questo,

    per capire a quale autore ci si

    riferisce davvero, preferibile

    scrivere il nome per esteso; quindi,

    es.: Giovagnoli, Max. e nonGiovagnoli, M.I nomi abbreviati degli autori ente

    collettivo andrebbero di preferenza

    citati per esteso nella bibliografia

    finale anzich solo con lacronimo:

    es. American Chemical Society, anzich ACS.Il titolo del libro viene scritto riportando in maiuscolo solo la

    prima lettera della prima parola:

    es. Statistical methods in biology e non Statistical Methods in Biology

    NEL CORPO DEL TESTO

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o quadre:

    (1) [1] o 1.

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Cognome - spazio - Iniziale

    del nome (senza virgola tra

    cognome e nome). Titolo non in corsivo. Edizione. Luogo di pubblicazione:

    Nome delleditore; anno di pubblicazione

    Es.Carlson BM. Human embryology and developmental biology. 3rd ed. St. Louis: Mosby; 2004Il titolo del libro viene scritto riportando in maiuscolo solo la

    prima lettera della prima parola e

    non con le iniziali maiuscole per

    ogni singola parola significativa,

    come nelluso anglosassone:

    es. Statistical methods in biology e non StatisticalMethods in Biology.

    Il/i numero di/delle pagina/e non preceduto da abbreviazioni

    come p. o pp., ma da due punti;

    non vengono ripetute le centinaia o

    le decine se queste non variano.

    Es.:Eisen HN. Immunology: an introduction to molecular and cellular principles of the immune response. 5th ed. New York: Harper and Row; 1974: 406-16

    COME CITARE UN LIBRO CON UN SOLO AUTORE

    NELLA SUA INTEREZZA

  • 32

    Chicago B Vancouver

    NEL CORPO DEL TESTO

    Libri con pi autori:

    (Cognome et al. data, pagina/e)Se vi sono fino a tre autori, si citano tutti e tre. Es.:(Smith, Wessen e Gunless1988)Se gli autori sono pi di tre, mi limiter a citare:

    (Laumann et al. 1994, 262),dove et al. sta per et aliicio e altri.In base a questo criterio per, se si

    presentasse il caso di due opere con lo stesso anno di pubblicazione, con pi di tre autori diversi di cui il primo comune, si rischierebbe una confusione di questo tipo:

    (Zipursky et al. 1959)

    Infatti, a quale opera mi riferisco di

    preciso se i possibili riferimenti sono:

    Zipursky, Hull, White e Israel 1959

    e

    Zipursky, Smith, Jones e Brown 1959

    ???

    In questi casi: o si citano tutti i nomi

    anche se sono pi di tre o si fa seguire

    al cognome accompagnato da et al.

    un breve titolo: es.

    (Zipursky et al., Brief notes, 1959).

    N.B. Quando lopera non riporta il nome dellautore si usa il titolo o parte di esso, non si usano espressioni come: Anon., Anonimo, Autori vari, AA.VV.

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Libri con pi autori:

    Cognome del 1 autore, Nome del 1 autore, Nome e cognome del 2 autore, Nome e cognome del 3 ,

    Nome e cognome del 4

    autore. Anno di

    pubblicazione.

    Titolo in corsivo. Edizione. Luogo di pubblicazione:

    Nome delleditore

    Es.:Laumann, Edward O., John H. Gagnon, Robert T. Michael, and Stuart Michaels. 1994. The social organization of sexuality:

    Sexual practices in the

    United States. Chicago: University of Chicago Press

    Riferimento al numero di/delle pagina/e (come sopra)

    Pi riferimenti dello/degli stesso/i autore/i pubblicati nello stesso anno (come sopra)

    ALLINTERNO DEL TESTO

    Libri con pi autori:

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o

    quadre: (1) [1] o 1.

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Libri con pi autori:

    Cognome - spazio - Iniziale

    del nome(senza virgola tra

    cognome e nome),

    Cognome - spazio -Iniziale

    del nome, Cognome - spazio

    -Iniziale del nome, Cognome

    - spazio -Iniziale del nome.

    Titolo non in corsivo. Edizione. Luogo di

    pubblicazione: Nome

    delleditore; anno di pubblicazione

    Es.:Laumann E, Gagnon JH, Michael RT, Michaels S. The social organization of sexuality: Sexual practices in the United States. Chicago: University ofChicago Press; 1994

    Il titolo del libro (come sopra)Il/i numero di/delle pagina/e (come sopra)COME CITARE

    LIBRI INTERI CON PI AUTORI

  • 33

    Sia nel Chicago Style sia nel Vancouver Style, quando non compare il nome dellautore, ma solo quello di curatori, compilatori o traduttori si pu scrivere come segue (dove eds sta per editors, ma potrebbe trattarsi di trad. ecc.):

    CS: Dausset, Jean and Julie Colombani, eds. 1973.

    Histocompatibility testing. Copenaghen: Munskgaard

    VS: Dausset J, Colombani J, eds. Histocompatibility testing.

    Copenaghen: Munskgaard; 1973

  • 34

    Chicago B Vancouver

    NEL CORPO DEL TESTO

    Es.(Schleimer 1998, 638-60)

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Schleimer, Roland. 1998. Glucocorticosteroids: their mechanism of action and use in allergic diseases. In: Allergy: principles and practice. 5th ed. edited by E. Middleton, E.F. Ellis and J.W.Yunginge, 638-60. St. Louis: Mosby

    Cito prima gli autori del capitolo, il capitolo e poi il titolo dellopera che lo contiene preceduto da In:

    Il titolo del capitolo posto tra virgolette alte; il titolo del libro scritto in corsivo

    NEL CORPO DEL TESTO

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o quadre:

    (1) [1] o 1.

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Schleimer R. Glucocorticosteroids: their mechanism of action and use in allergic diseases. In:Middleton E, Ellis EF, Yunginger, JW, editors. Allergy: principles and practice. 5th ed. St. Louis: Mosby; 1998. p. 638-60

    Cito prima gli autori del capitolo, il capitolo e poi il titolo dellopera che lo contiene preceduto da In:

    Niente uso di virgolette per il titolo del capitolo o del corsivo per il titolo del libro: tutto in tondo

    COME CITARE SINGOLI

    CAPITOLI DI UN LIBRO

  • 35

    Con il termine periodico [...] si indica una pubblicazione che ha una periodicit regolare

    (settimanale, quindicinale, mensile, ecc.) e contiene di norma articoli che sono resoconti

    di ricerche originali. In genere, un periodico viene pubblicato sotto forma di fascicoli che

    vengono riuniti, nel corso dellanno solare, in uno o pi volumi. (Bellini e Roletto 2001, 9).

    Dei periodici, dovr citare le singole parti, cio i singoli articoli, anzich soltanto il/ivolume/i che li comprende. Per i periodici elettronici , cfr. slide successiva.

    Chicago B Vancouver

    NEL CORPO DEL TESTO

    Articolo pubblicato su un

    periodico in carta con un solo

    autore:

    Es.(Seeber 2007, 2418)

    Per quanto riguarda:la forma dei nomi degli autori, la forma dei numeri delle pagine, e di pi riferimenti dello/degli stesso/i autore/i pubblicati nello stesso anno, vale quanto detto per la citazione dei libri

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Articolo pubblicato su un

    periodico in carta con un solo

    autore:

    Il titolo dellarticolo va citato in tondo, il nome del periodico che lo contiene in corsivo

    Es.Seeber, Franck. 2007. Patent searches as a complement to literature searches in the life sciences: a how-to tutorial. Nature protocols2(10): 2418-28

    NEL CORPO DEL TESTO

    Articolo pubblicato su un

    periodico in carta con un solo

    autore:

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o quadre:

    (1) [1] o 1.

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Articolo pubblicato su un

    periodico in carta con un solo

    autore:

    Il titolo dei periodici nel VSva scritto in tondo (non in corsivo) e va abbreviato secondo le regole della National Library of

    Medicine americana. Le abbreviazioni sono presenti in questo database:

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/projects/linkout/journals/jourlists.fcgi?typeid=1&type=journals&operation=Show

    Es.:Seeber F. Patent searches as a complement to literature searches in the life sciences: a how-to tutorial. Nat Protoc 2007; 2(10): 2418-28

    COME CITARE I PERIODICI

  • 36

    Vedi anche la slide Citare internet

    Chicago B Vancouver

    NEL CORPO DEL TESTO

    Articolo con pi autori

    pubblicato su un periodico

    online:

    Es.:(Hlatky et al. 2002)

    I nomi dei diversi autori si

    citano nellordine descritto

    per i libri con pi autori e

    cio:

    Cognome del 1 autore,

    Nome del 1 autore, Nome e

    cognome del 2 autore,

    Nome e cognome del 3

    autore, Nome e cognome

    del 4 autore. Anno di

    pubblicazione. Titolo in

    corsivo. Edizione. Luogo di pubblicazione: Nome

    delleditore

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Articolo con pi autori

    pubblicato su un periodico

    online:

    Es.:

    Hlatky, Mark A., Derek Boothroyd, Eric Vittinghoff, Penny Sharp, and Mary A. Whooley. 2002. Quality-of-life and depressive symptoms in postmenopausal women after receiving hormone therapy: Results from the Heart and Estrogen/Progestin Replacement Study (HERS) trial. Journal of the American Medical

    Association 287, no. 5 (February 6), http://jama.ama-assn.org/issues/v287n5/rfull/joc10108.html#aainfo (consultato il 7 gennaio2004). Lo stile il medesimo che per gli articoli in carta, ma viene aggiunta la URL e la data di

    consultazione

    NEL CORPO DEL TESTO

    Articolo con pi autori

    pubblicato su un periodico

    online:

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o

    quadre: (1) [1] o 1.

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Articolo con pi autori pubblicato

    su un periodico online :

    Es.:Hlatky MA., Boothroyd D, Vittinghoff E, Sharp P, Whooley MA. Quality-of-life and depressive symptoms in postmenopausal women after receiving hormone therapy: Results from the Heart and Estrogen/Progestin Replacement Study (HERS) trial. JAMA [Internet]. 2002 [pubblicato il 6 febbraio 2002; consultato: gennaio 2003]; 287(5): [circa otto schermate]. Disponibile allindirizzo: http://jama.ama-assn.org/issues/v287n5/rfull/joc10108.html#aainfo

    Lo stile il medesimo che per gli articoli in carta, ma viene aggiunta la dicitura [periodico pubblicato in Internet], il numero di pagine a video, la data di pubblicazione online, lultima data di consultazione e la URL

    COME CITARE I PERIODICI ELETTRONICI (e-journals)

  • 37

    Chicago B Vancouver

    NEL CORPO DEL TESTO

    Es.:(Amundin 1991, 2229, 35)

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Es.:Amundin, M. 1991. Click repetition rate patterns in

    communicative sounds

    from the harbour porpoise,

    Phocoena phocoena. PhD diss., Stockholm University

    NEL CORPO DEL TESTO

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o quadre:

    (1) [1] o 1.

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Es.:Cairns RB. Infrared spectroscopic studies of solid oxygen[dissertation]. Berkeley(CA): University ofCalifornia, 1965

    COME CITARE LE TESI DI LAUREA

  • 38

    Chicago B Vancouver

    NEL CORPO DEL TESTO

    Contributi in atti di congressi:

    Es.:(Dupont 1974, 44)

    Paper presentato ad un

    convegno:

    Es.:(Anderson 1986)

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Contributi in atti di congressi

    Es.:Dupont, Brian. 1974.Bone marrow transplantation in severe combined immunodeficiency with an unrelated MLC compatible donor. In: White H.J., Smith R., eds. Proceedings of the third annual meeting

    of the International Society

    for Experimental

    Hematology: 44-6

    Paper presentato ad un

    convegno:

    Es.:Anderson, James C. 1986. Current status of chorion villus biopsy. Paper presented at the 4th Congress of the Australian Perinatal Society, Brisbane, Queensland

    NEL CORPO DEL TESTO

    Contributi in atti di congressi

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o quadre:

    (1) [1]

    Paper presentato ad un

    convegno:

    Sistema a numerazione

    progressiva dei riferimenti

    con numero ad esponente o

    tra parentesi tonde o quadre:

    (1) [1]

    NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

    Contributi in atti di congressi

    Es.:Dupont B. Bone marrow transplantation in severe combined immunodeficiency with an unrelated MLC compatible donor. In: White HJ, Smith R, eds. Proceedings of the third annual meeting of the International Society for Experimental Hematology, 1974: 44-6

    Paper presentato ad un

    convegno:

    Es.:Anderson JC. Current status of chorion villusbiopsy. Paper presented at the 4th Congress of the Australian PerinatalSociety, Brisbane, Queensland, 1986.

    COME CITARE RIFERIMENTI TRATTI DAGLI ATTI DI CONGRESSI E PAPERS PRESENTATI IN OCCASIONE DI CONFERENZE , CONVEGNI (CONFERENCE PROCEEDINGS, CONFERENCE PAPER)

  • 39

    Citare da InternetOltre che gli articoli pubblicati su periodici disponibili in Internet, potrebbe essere necessario citare un capitolo di un libro o una homepage. I riferimenti relativi al tipo di documento elettronico (libro, articolo ecc.) seguono le regole previste per i documenti in carta. Tuttavia, qualunque sia lo stile prescelto, per le risorse online bisogna tener conto di tre diverse date:

    1. la data in cui un documento stato prodotto e pubblicato in linea;2. la data in cui un documento stato riveduto e aggiornato, visto che le risorse internet non sono permanenti e sono passibili di continui aggiornamenti;3. la data in cui un documento stato da noi consultato per lultima volta.

    La data del copyright deve essere citata solo se diversa dalla data di ultima revisione o di prima pubblicazione. Dal momento che spesso non viene riportata n la prima n la seconda data, di fondamentale importanza citare la data di nostra ultima consultazione.Questo lo schema generale per la citazione di risorse elattroniche proposto da Walker e Taylor in: The Columbia Guide to Online Style , p. 1 (cfr. webgrafia finale):

    Schema generale esemplificativo: Cognome, Nome (o iniziali del). (Data del documento, se disponibile). Titolo del

    documento. Titolo dell'opera complessiva, dove questo sia possibile, p. es. se sto

    citando un capitolo specifico all'interno di un portale. (Data di edizione o revisione

    [se presenti e chiaramente identificabili]). Protocollo e indirizzo, es. http://...

    oppure nome del database e dell'editore del database, oppure percorso

    d'accesso o directory o numero del file. (Data ultimo accesso)

  • 40

    Citare da Internet

    Esempio di citazione di un capitolo di un libro disponibile in Internet secondo il Vancouver Style:Cartabellotta A. La formazione residenziale degli operatori sanitari (Internet). In: Pressato L, Cartabellotta A, Bernini G et al. Leducazione continua in medicina. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore; 2003. (pubblicato marzo 2003; consultato: marzo 2003). Disponibile allindirizzo: http://www.pensiero.it/ecm

    Esempio di citazione di una homepage secondo il Vancouver Style: Pensiero.it [Internet]. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore; 1995-2003 (consultato il 20 marzo 2003). Disponibile allindirizzo: http://www.pensiero.it

    Esempio di citazione di un rapporto tecnico tratto dal sito dellEMEA:EMEA. European Public Assessment Report on Replagal.http://www.emea.eu.int/humandocs/Humans/EPAR/replagal/replagal.htm2004 (last accessed: 24 February 2006).

  • 41

    Citare i brevetti

    La struttura del brevetto complessa e di non facile approccio, anche perch questo tipo di documenti utilizza una specifica terminologia giuridica. Come se non bastasse, un singolo brevetto pu avere pi applicazioni industriali o pi numeri di registrazione a causa del complesso meccanismo delle cosiddette invenzioni di nuovo uso. Questo pu causare uninutile ridondanza del contenuto delle citazioni.

    Che fare? Consigli utili:

    1. verificare sempre i dati relativi al brevetto di interesse allinterno della banca dati SciFinderScholar: una delle chiavi di ricerca possibili proprio quella per numero di brevetto. Potrete cos verificare quale sia il modo utilizzato dai documentalisti scientifici del Chemical Abstract Serviceper citarlo;

    2. utilizzare lo stile generico previsto dal Council of Biology Editors, inserite cio i seguenti dati:

    Cognome, iniziale del nome dellinventore (seguito dai cognomi e dalle iniziali di altri inventori, se ne esistono). Nome di enti, societ legali, organizzazioni o persone registrate come titolari dellinvenzione o dellapplicazione. Titolo del dispositivo o processo brevettato. Codice del brevetto (numero assegnato alle applicazioni pubblicate). Anno/mese/giorno di rilascio del brevetto (o data in cui lapplicazione stata pubblicata). Es.:

    Berry, C. and Harwood, J. Univ. Cardiff (UK). Compounds and compositions for use ininhibiting endoparasitic fatty acid biosynthesis. WO0149278. 2001 July 12.

    Sar comunque utile consultare questa pagina dedicata ai brevetti del manuale online: PATRIAS, K. Citing medicine: the NLM style guide for authors, editors, and publishers [Internet]. 2nd ed. Wendling DL, technical editor. Bethesda (MD): National Library of Medicine (US); 2007 (data ultima consultazione: 10/12//2012).

  • 42

    Citare le farmacopee

    Le farmacopee sono elaborate da staff di esperti riuniti in commissioni nazionali e sovranazionali le quali operano secondo obiettivi e metodi condivisi. Queste commissioni sono quindi uno di quegli autori collettivi menzionati nella slide n. 24. Andranno quindi citate come segue:

    Nome dellente autore. Titolo. Edizione. Volume (se si sta consultando un volume in pi tomi o eventuali volumi di supplemento). Luogo di edizione: Ente editore, anno d pubblicazione. Citare anche eventuali termini di validit legale (es. Legally valid from 1.4.2008 until 30.6.2008 )

    Esempi:

    British Pharmacopoeia Commission. 2005. British pharmacopoeia. Vol. 2. London: Stationery Office (esempio di citazione secondo il Chicago Style)

    Martindale: The complete drug reference. 32. ed. London: Pharmaceutical Press; 1999 (esempio di citazione secondo il Vancouver Style)

  • 43

    Esempio di bibliografia suddivisa per argomenti

    Qualunque sia lo stile di citazione prescelto, in alcuni casi pu risultare opportuno applicare, come ulteriore criterio di ordinamento delle notizie bibliografiche, la suddivisione per argomenti. Dipende dal tipo di tesi che si sta affrontando.

    Ci si dovrebbe comunque sempre chiedere, prima di impostare la bibliografia finale, quale sia la struttura che ne rende la consultazione pi efficace

    (Esempio tratto da: Stites

    DP, Terr AI, Parslow TG.

    Immunologia medica. Ed. it.

    a cura di Giovanni Danieli.

    Milano: Masson; 1999)

  • 44

    La struttura complessiva della bibliografia non segue alcun criterio logico (n numerico, n alfabetico, n cronologico, n tematico!)

    I titoli dei libri sono scritti in stampatello maiuscolo mentre, pur tenendo conto dei vari stili di citazione, dovrebbero essere scritti in caratteri minuscoli, salvo la prima lettera del titolo (maiuscola); addirittura risultano fusi in una stessa citazione due titoli diversi!

    Come non scrivere la bibliografia finale!!

    Il nome della casa editrice precede il luogo di edizione, mentre la sequenza corretta dovrebbe essere: luogo di edizione, casa editrice, anno

    Il nome degli autori dovrebbe precedere i titoli dei libri e degli articoli tratti da periodici; inoltre il cognome dellautore deve precedere liniziale del nome o il nome per esteso

    Il numero delledizione viene riportato in fondo alla citazione (mentre dovrebbe essere posta subito dopo il titolo); viene omessa la data di edizione!

  • COME organizzare i dati bibliografici e i documenti raccolti durante la ricerca

    in Internet? J Grazie a Zotero!

    Che cos? E un software sviluppato dal Center for History and New Media della statunitense George Mason University. E un componente aggiuntivo del browser Firefox . Puoi scaricarlo gratuitamente dal sito www.zotero.org e, una volta scaricato e lanciato, lestensione va ad integrarsi automaticamente in pochi secondi al browser (funziona quindi solo con Firefox). Ti serve per gestire i dati bibliografici e i documenti full-text che trovi durante la tua ricerca in Internet, metadati che poi il software

    trasforma automaticamente in una bibliografia compilata secondo i vari stili e formati internazionalmente

    riconosciuti nel mondo accademico e della ricerca. Potrai anche aggiungere e salvare note di commento al riferimento bibliografico

    Come funziona?Per farti unidea, guarda il piccolo video dimostrativo:

    http://www.youtube.com/watch?v=pq94aBrc0pY&feature=related

    Potete trovare una spiegazione concisa, ma esauriente del programma a questa pagina del sito della Biblioteca Rosmini di Scienze infermieristiche: http://www.lsmolinette.unito.it/biblioteca/biblioteca.htm

    Scorciatoie: generazione automatica della bibliografia

    Leggi la guida, a cura dei bibliotecari delleMIT Libraries: http://libguides.mit.edu/zotero

  • 46

    Scorciatoie: generazione automatica della bibliografia

    In Microsoft Office Word 2007

    Scorciatoie: generazione automatica della bibliografia

    Questo strumento presente a partire dalla

    versione Word 2007 permette di inserire

    via via citazioni allinterno del testo nello

    stile prescelto (Chicago, APA ecc.) e di

    generare automaticamente la bibliografia

    finale.

    Al termine del lavoro redazionale, sar

    sufficiente cliccare nel punto in cui si

    desidera inserire lelenco delle fonti e

    selezionare Inserisci bibliografia

    1

    2

  • 47

    Oltre la bibliografia: il frontespizio della tesi

    Universit degli Sudi di Torino

    Facolt di Farmacia

    Corso di Laurea in ______

    TESI DI LAUREA

    Titolo della tesi

    Relatore:

    Prof. __________

    Correlatore:

    Prof. / Dott. __________

    Candidato/a:

    _______________

    Anno Accademico 2007/2008

    Sessione (invernale, estiva F)

    Inserite di preferenza

    il logo della Facolt

    di Farmacia

  • 48

    Oltre la bibliografia: gli indici

    Dove collocare lindice principale?Di preferenza allinizio, subito dopo il frontespizio: insieme allintroduzione, una delle principali chiavi daccesso al vostro elaborato e serve a farsi unidea sul lavoro svolto.

    Cosa deve contenere lindice principale? Lindice deve registrare tutti i capitoli, sottocapitoli, paragrafi del testo, con la stessa numerazione, con le stesse pagine e con le stesse parole. Sembra un consiglio ovvio, ma prima di consegnare la tesi controllate attentamente che questi requisiti siano soddisfatti. (Eco 1977/2006, 240) Utilizzate la funzione di Word Inserisci / Sommario

    Lindice generale dovrebbe essere il pi possibile analitico ed articolato secondo una struttura gerarchica ad alberoSe sono state utilizzate numerose immagini e vi motivo di consultarle separatamente rispetto al testo, sar opportuno inserire un elenco delle illustrazioni che riporter i titoli e i numeri di pagina delle illustrazioni contenute del testo. Questo elenco andr a sua volta citato nellindice principale.

    Ottimi consigli per la redazione della tesi nel suo complesso e degli indici in particolare vengono forniti da M. Aleotti in: Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano, Tecniche Nuove, 2003, p. 103-121, Comporre la tesi con Word

  • 49

    Oltre la bibliografia: introduzione e conclusioni

    Secondo gli Eco-consigli (cfr. slide 10) introduzione, indice, conclusioni vanno redatte gi nella fase di scelta dellargomento del proprio lavoro di tesi. Ovviamente, in seguito, si rende necessario riscrivere pi volte queste parti della tesi che mutano col maturare del progetto di ricerca e con lavanzare del lavoro di scrittura.

    Cosa deve contenere lintroduzione? Tutti gli elementi essenziali a descrivere e a far comprendere il proprio percorso di ricerca anche a chi non avr il tempo di leggere la tesi in tutte le sue parti. Dovr perci illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni che hanno guidato la ricerca, presentare gli strumenti e le metodologie utilizzate ed illustrare la struttura conferita alla tesi (capitoli, allegati, sistema di indici ecc.)

    Cosa devo scrivere nelle conclusioni? Insieme allintroduzione, costituiscono la parte della tesi che sicuramente viene letta da coloro che sono chiamati ad esprimere un parere sullelaborato senza avere il tempo di leggerlo interamente. Anche le conclusioni vanno quindi scritte con la massima cura e devono comprendere i seguenti punti: - sintesi di ci che si esposto e del suo significato - analisi comparativa e commento critico dei risultati presentati - spiegazione motivata delle parti omesse o non approfondite - indicazione dei possibili ulteriori sviluppi

  • 50

    Oltre la bibliografia: le note al testo

    ... hanno lo scopo di riportare informazioni marginali che, se inserite direttamente

    nel testo, appesantirebbero inutilmente lo sviluppo della trattazione. Le note

    possono essere usate per riportare due tipi fondamentali di informazioni:

    chiarimenti o commenti (note di contenuto), e riferimenti bibliografici (note di

    riferimento). Per quanto riguarda la loro collocazione, le note possono essere

    espresse a pi di pagina oppure raccolte in un elenco finale. In ogni caso le

    note sono numerate in successione e vengono richiamate dai corrispondenti

    numeri di nota inseriti allinterno del testo. (Lesina 1994, 257)

    Giovagnoli (2003, 83-5) suggerisce che le note di contenuto (ulteriormente distinte in note di commento e in note di approfondimento) siano la cornice migliore tra tutte quelle disponibili per dare conto al lettore della verifica

    compiuta per tempo sulle proprie intuizioni, e del consenso degli studiosi

    chiamati in via preventiva ad avvalorarne i risultati. (ibid., p. 83) Questa da me utilizzata invece un esempio di nota di riferimento in forma di rimandoche potrei tipicamente inserire a pi di pagina in un documento di Word; essa

    richiama uno scritto precedentemente citato in nota nello stesso capitolo

    (ibid.=ibidem=nello stesso punto).Per approfondimenti e soluzioni a singole problematiche, cfr. Lesina, 2003, 195, 257-68

  • 51

    Oltre la bibliografia: le immagini

    Quando inserire unimmagine? Limmagine ununit informativa indipendente dal testo, ma complementare ad esso: deve essere collegata al filo logico del discorso e sopperire ai limiti della descrizione testuale aggiungendo un di pi, senza per risultare superflua o ridondante

    Dove inserire unimmagine? Si distinguono in figure e tavole. Le figure sono inserite allinterno del testo: occupano parte della pagina o anche lintera pagina. Normalmente vengono inserite alla fine di un paragrafo e disposte in posizione centrale rispetto alla larghezza della pagina rispettando i margini di impaginazione previsti per il testo (a proposito: ricordate di lasciare un margine sinistro sufficientemente ampio per la rilegatura, in modo che questa non interferisca con lo specchio della pagina). A volte possono anche interrompere una frase, per problemi di impaginazione, come in questo esempio:

    Le tavole sono invece inserite, per motivi di dimensione o tipologia dellimmagine, in una serie di pagine a parte:normalmente i fogli che le contengono non sono numerati n conteggiati tra le pagine che costituiscono la pubblicazione.

  • 52

    Oltre la bibliografia: le immagini

    Come identificare unimmagine? Le immagini vanno accompagnate da titolo e didascalia, generalmente poste sotto limmagine (ma anche a lato, per problemi di impaginazione) e contraddistinte da un numero (es. Figura 1, Figura 2 J). In un testo lungo e ricco di immagini consigliabile adottare una numerazione doppia in cui il primo numero corrisponde a quello del capitolo (es. Fig. 2.1, Fig. 2.2, Fig. 2.3 J) per non rischiare di dover rinumerare tutte le immagini in caso di modifica/eliminazione di una di esse, cosa che avverrebbe in caso di attribuzione di una serie numerica unica. Il titolo illustra il soggetto dellimmagine (es. Figure 1 - Algorithm used to assign the overall score for innovation) e la didascalia pu assumere la forma di un semplice sottotitolo o essere un vero e proprio testo esplicativo, comprensivo anche di simboli e avvertenze utili a decifrare limmagine. Es.:

  • 53

    Oltre la bibliografia: le immagini

    Tabelle e grafici. Le tabelle sono prospetti contenenti insiemi di dati strutturati. Anche se a volte non sono perfettamente distinguibili dalle immagini vere e proprie, devono riportare una numerazione diversa rispetto a quella delle immagini (es. Tabella 1, Tabella 2 J). Per i diagrammi e gli istogrammi importante ricordarsi di indicare i nomi o i simboli delle grandezze riportate, le scale e le unit di misura.

    Come citare le fonti delle immagini? Le fonti delle immagini andrebbero sempre o, comunque, il pi possibile citate per etica professionale, ma anche a scopo cautelativo. Unimmagine presuppone infatti un autore (colui che lha materialmente prodotta e a cui viene riconosciuto il diritto morale di autore) e un detentore dei diritti di riproduzione dellimmagine , cio del copyright (non sempre le due figure coincidono: il detentore pu essere un erede dellautore, una casa editrice ecc.). Limmagine non sempre coperta da copyright, ma quando lo , necessario richiedere autorizzazione esplicita e formale al detentore del diritto, anche quando essa sia stata rielaborata per mezzo di qualche software.

    Quindi: utilizzate immagini coperte da copyright solo se indispensabile; in caso affermativo, contattate direttamente il detentore dei diritti di riproduzione. Citate sempre e comunque la fonte!Riferimenti utili:

    Barnard, Chris; Gilbert, Francis; McGregor, Peter. Osservazioni, analisi, test, verifiche. Guida alle tesi sperimentali in scienze della vita. Bologna, Zanichelli, 1996, cap. 4, Presentazione delle informazioni

    Giovagnoli, Max, Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano, Tecniche Nuove, 2003, p. 74-77,

    Associazione di dati e immagini al testo di una ricerca

    Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile: guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea.

    Ed. 2.0. Bologna, Zanichelli, 1994, cap. 11 Illustrazioni e cap. 12 Tabelle, p. 230-48

  • 54

    Bibliografia Barnard, Chris, Francis Gilbert, Peter McGregor. 1996. Osservazioni, analisi, test,

    verifiche. Guida alle tesi sperimentali in scienze della vita. Bologna: Zanichelli [testo posseduto dalla biblioteca]

    Bellini, Chiaretta, Ezio Roletto. 2001. Infochimica: dalla carta al web. Una guida alla letteratura chimica. Torino: Levrotto & Bella [testo posseduto dalla biblioteca]

    Eco, Umberto. c1977 (stampa 2006). Come si fa una tesi di laurea: le materie umanistiche. 18 ed. Milano: Bompiani

    Giovagnoli, Max. 2003. Come si fa una tesi di laurea con il computer e internet. Milano: Tecniche Nuove [testo posseduto dalla biblioteca]

    Lesina, Roberto. 1994. Il nuovo manuale di stile: guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea. Ed. 2.0. Bologna: Zanichelli. Cfr. in particolare: 11-16 [posseduto dalla biblioteca]

    Riediger, Hellmut. 2009. Scrivere tesi, saggi, articoli : come documentarsi, preparare e organizzare un testo nell'epoca di internet. Milano: Editrice Bibliografica [testo posseduto dalla biblioteca]

    Santoro, Marco, Antonella Orlandi. 2006. Avviamento alla bibliografia: materiali di studio e lavoro. Milano: Editrice Bibliografica [testo posseduto dalla biblioteca]

    The Chicago Manual Style. 14th ed. Chicago and London, The University of Chicago Press, 1993. [testo posseduto dalla biblioteca]

  • 55

    Webgrafia BARAZIA, Caterina. La ricerca nelle banche dati bibliografiche: lesempio di PubMed. Una piccola introduzione per i non addetti ai lavori. Versione 2 (data ultimo aggiornamento: 15/01/2007 ; data ultima consultazione: 9/01/2012) . Disponibile allindirizzo: http://www.aib.it/aib/contr/barazia1.htm

    Chicago-Style Citation Quick Guide. 16. ed. c2006-2007. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo: http://www.chicagomanualofstyle.org/tools_citationguide.html

    DELLORSO, Francesco. Citazioni bibliografiche secondo il Chicago manual of style (e con appunti da Come si fa unna tesi di laurea di Umberto Eco). Copyright AIB, 09/02/2000 (data ultimo aggiornamento: 07/11/2007 ; data ultima consultazione: 9/01/2012 ). Disponibile allindirizzo:http://www.aib.it/aib/contr/dellorso1.htm

    GNOLI, Claudio. Le citazioni bibliografiche: una guida introduttiva per interpretare e redigere correttamente le citazioni delle fonti bibliografiche (data ultimo aggiornamento: 9/02/2000; data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo: http://www.aib.it/aib/contr/gnoli2.htm

    Il Pensiero Scientifico Editore - Editoria medica online - Online Medical Publishing. Scrivere in medicina. Think2it, 2003-2005. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo: http://www.pensiero.it/strumenti/archivio.asp?ID_sezione=6 . [Comprende i capitoli: Linglese medico Come usare Power Point Questioni di editing Come illustrare un articolo scientifico]

    MONASH UNIVERSITY LIBRARY. Vancouver style (uniform requirements for manuscripts submitted to biomedical journals). c2011. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo: http://www.lib.monash.edu.au/tutorials/citing/vancouver.html

    PATRIAS, K. Citing medicine: the NLM style guide for authors, editors, and publishers [Internet]. 2nd ed. Wendling DL, technical editor. Bethesda (MD): National Library of Medicine (US); 2007 (data ultima consultazione: 10/12//2012). Disponibile allindirizzo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK7256/

    VANCOUVER COMMUNITY COLLEGE LIBRARY. Vancouver Citation Style [Internet] (data ultima consultazione: 10/12/2012). Disponibile allindirizzo: http://library.vcc.ca/downloads/VCC_VancouverStyleGuide.pdf

    WALKER, Janice R.; TAYLOR, Todd. The Columbia Guide to Online Style (CGOS). Columbia UP, 2006 . 2. ed. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Anteprima limitata in Google Books allindirizzo:

    http://books.google.it/books?id=dv0jOeQm9VUC&printsec=frontcover#v=onepage&q=&f=false

    ZITO, Giuseppe. Come si scrive una tesi di laurea su Internet : una breve FAQ. Bari: INFN. (ultimo aggiornamento: 06/09/2009; data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo: http://zitogiuseppe.com/corso/tesi.html

  • 56

    SITI DI UNIVERSIT ITALIANE CONTENENTI CONSIGLI UTILI PER LA REDAZIONE DELLE TESI DI LAUREA

    Universit di Venezia Ca Foscari. Biblioteca di Area scientifica [BAS]. Come redigere una bibliografia in ambito scientifico. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo:

    http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=39026

    Universit di Venezia Ca Foscari. Biblioteca di Area scientifica [BAS]. Consigli per preparare la tesi di laurea a Scienze. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo:

    http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=39028

    Universit di Venezia Ca Foscari. Biblioteca di Area scientifica [BAS]. La citazione bibliografica delle risorse elettroniche. (Data ultima consultazione: 9/01/2012). Disponibile allindirizzo:

    http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=39029

    Webgrafia