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Come promesso, ecco a voi il primo numero del nostro “bibliogiornale”! L'idea di dar vita a questo modesto, ma speriamo gradito, opuscolo è nata al fine di rendere partecipe la collettività, dai bambini agli adulti, alla “vita” della nostra biblioteca, essendo quest'ultima di tutti e per tutti. Lasceremo, infatti, spazio proprio a voi lettori ed utenti di esprimervi pagina dopo pagina, attraverso le rubriche e i consigli, in totale libertà. Un grazie anticipato a quanti vorranno esternare la propria voce, dando un positivo segnale di condivisione e sostegno di un proposito comune. Proprio in questa ottica di “rete”, ci sembra giusto, incominciare con un articolo inviatoci dalla Biblioteca di Crespiatica, con noi nell'Unione.

1: biblioteca di Corte Palasio 2: biblioteca di CrespiaticaLa Biblioteca Comunale di Crespiatica nel 2007 è entrata a far parte del Sistema Bibliotecario Lodigiano per accedere ai servizi di catalogazione, interprestito, gestione prestiti. Tutti i servizi a voi offerti sono gratuiti. Il giovedì dalle 13.45 alle 16.45 è presente in sede la bibliotecaria dr.ssa Francesca Dragoni, operativa in sei sedi comunali, per incarico del servizio provinciale Biblioteche in Rete. Durante le aperture del martedì e del sabato (orario: 15.00-17.00) sono presenti con ruolo di volontariato le Sig. re Maria Devecchi, Elisabetta Devecchi e Felicita Vigentini. La biblioteca si trova in Via Ada Negri 1 (di fronte al Comune) sopra l'ambulatorio medico ed è contattabile all'indirizzo mail: biblio.crespiatica@libero.it o al recapito telefonico 0371-484457. Nel corso di questi anni molteplici sono state le

attività di collaborazione con la scuola dell'infanzia e primaria attraverso letture e laboratori al fine di incentivare la promozione alla lettura. Cogliamo l'occasione per invitarvi nella nostra sede dove potremo offrirvi un patrimonio di quasi 5.000 libri per grandi e per bambini che comprende volumi di recente pubblicazione. Saremo a disposizione per consigliarvi un libro piacevole che vi regali una buona lettura. Potrete consultare il nostro catalogo on-line al sito www.bibliotechelodi.it per verificare la disponibilità di libri e dvd che potreste richiede comodamente da casa per poi ritirarle e restituirle in qualsiasi biblioteca del nostro sistema. Chiedendo gli accessi in biblioteca, tra i servizi on-line accederete anche alla MLOL, una piattaforma ricchissima di contenuti tutti da scoprire, come la possibilità di poter scaricare gratuitamente e-book e di leggere l'edicola mondiale.

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Consigli dei lettori

L’edificio, sito in Via San Giorgio 9, a Corte Palasio è stato costruito per

essere un Teatro, da un progettista di Abbadia Cerreto, dove pare esista

un edificio con un disegno simile. Oggi l’ex teatro è stato trasformato in

locali per l'oratorio con usi ricreativi, culturali, di ristoro di uso pubblico

socio-religioso.

La costruzione è stata realizzata in un ambito culturale identificabile con il neogotico lombardo. Il

teatro presenta un impianto ad aula con pianta rettangolare, ad unico piano, in muratura continua

intonacata. Il portone centrale, rialzato di un paio di gradini dal piano di calpestio della piazza, è

incorniciato da mattoni che terminano in un semicerchio. Al di sopra quattro archetti sorretti da

colonne formano tre nicchie. L'edificio termina con una merlatura. Sui due lati si aprono bifore e

una cornice policroma realizzata con mattoni segna il punto d'imposta del tetto, a due falde

simmetriche con tegole, coppi in cotto. Khaoula Naceur

Un libro lo senti subito a pelle, dalle prime righe, è

un colpo di fulmine.

Fabio

“Uomini e no” di Elio Vittorini, “Il

cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini.

Rubrica di Architettura locale

Libri che

parlano di

architettura

nel

lodigiano:

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Lo scrittore “consigliato”

Giovannino Guareschi - Don Camillo e Peppone

Da sempre ammiratrice dello scrittore Giovannino Guareschi, in questi giorni mi sono trovata a rileggere la raccolta dei suoi 346 racconti, riuniti nel magnifico volume della Rizzoli, gentilmente regalatomi da una cara amica. Ho fatto questa rilettura alla luce delle considerazioni che ho trovato nel libro: “Il Don Camillo di Guareschi. Un prete come si deve” scritto da Alessandro Pronzato sacerdote e scrittore.

Se vogliamo veramente conoscere Guareschi dobbiamo leggerlo e non limitarci ad apprezzare film tratti dai suoi scritti, magnificamente interpretati da Fernandel e Gino Cervi. I tre protagonisti principali dei racconti, Don Camillo, il Cristo Peppone, rappresentano lo stesso scrittore. Don Camillo possiede le sue qualità e i suoi difetti, i suoi sentimenti e i suoi eccessi, ma alla conclusione delle varie vicende, prevalgono sempre la tenerezza e il perdono, mai l'odio.

Il prete ha bisogno però di un contendente, Peppone, un altro sé stesso che lo contrasti, con cui confrontarsi e battagliare: ciò lo aiuta a capire le ragioni dell'altro.

Nonostante le discussioni, a volte durissime, quando si tratta del bene comune i due procedono d'accordo. Tutto poi è sottoposto al giudizio severo del crocefisso, che rappresenta la coscienza critica dell'autore e non gli risparmia nessun rimprovero anche se a volte addolcito da un sorriso. Il confronto con il Cristo è sempre molto impegnativo, ma lo stesso Gesù, infine, riconosce che il prete ascolta più il cuore che il cervello e ciò costituisce la sua straordinaria umanità.

Don Camillo è un prete ubbidiente, anche se a volte gli risulta difficile sottostare all'autorità, in contrasto con il suo spirito di iniziativa: comunque non è mai un ribelle. Nell'ultima serie di racconti, l'antagonista di Don Camillo non è più Peppone ma Don Chichi, un giovane prete mandato dal vescovo in suo aiuto.

É senza talare e ha la parola facile, ma è saccente e presuntuoso: vuole attuare la nuova liturgia del vaticano II, mentre Don Camillo si ostina a celebrare ancora la Santa messa in latino, voltando le spalle alla gente. Queste novità però invece di riempire la chiesa tendono a svuotarla.

Il personaggio di Don Camillo nasce nel 1946 in un racconto apparso sul giornale Candido, la vigilia di Natale, e prosegue settimanalmente per venti anni, seguendo gli avvenimenti della storia d'Italia fino al 1968, anno della morte di Guareschi.

Lo sfondo dei racconti è il “mondo piccolo” situato in quella fetta di pianura tra il Po e l'Appennino.

Lo stile letterario scorrevole rende la lettura molto piacevole.

La scelta delle storie e l'abilità dell'autore ci fanno passare dal sorriso alla commozione, senza scadere mai nella volgarità.

Veramente una lettura da raccomandare!

Maria Ester Croce

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Breviario semiserio per manager pensanti di Paolo Iacci

Paolo Iacci è professore presso l’Università LIUC (Castellanza) e vice presidente nazionale di AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale). “Breviario semiserio per manager pensanti” è un libro che descrive con umorismo e ironia l’attuale mondo del lavoro manageriale – e non – attraverso ventun capitoli che vanno dalla A di “Autorità” alla Z di “Zelo”, passando dal digital divide, alle generalità (chi non conosce il racconto “Il biglietto da visita” di Achille Campanile avrà modo di apprezzare l’attualità in questo capitolo), alle teorie manageriali.

È un testo lieve e divertente, di facile lettura, che porta a riflettere sulla nostra società, sui rapporti umani che la animano e sul futuro che stiamo costruendo: per capire che la vita conta anche oltre la professione.

Dello stesso autore consiglio: “L’arte di strisciare”. Elena Meneguzzo

Sotto le cuffie di FaviJ

È un libro che fa ridere. Spiega i fenomeni che piacciono ai ragazzi di oggi.

Andrea (anni 10)

La vigna di Angelica di Sveva Casati Modignani

Da un incidente della protagonista (madre, moglie e imprenditrice di successo) sembra dover nascere

qualcosa ma… la vita è fatta di sogni e ci sono passioni che ci portano sulla strada giusta.

Tra belle descrizioni di paesaggi, come i borghi e le vigne ci sono anche argomenti come il vino e il cibo che fanno del libro una tipica lettura “invernale”, da poltrona, copertina di

lana e una tazza di cioccolata calda (anche se, visto il contesto, sarebbe meglio un buon bicchiere di vino!)

Anonima frequentatrice

Per chi suona la campana di Ernest Hemingway

Consiglio questo libro perché è molto realistico. L’autore prese parte alla guerra civile spagnola, con questo libro del 1940 ripercorre la sua esperienza.

Vito Antonio P.

Consigli dei lettori

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Rubrica sportiva

Anche quest’anno sono tante le attività sportive che si svolgono nel nostro comune di Corte Palasio e in palestra sita in via Eugenio Montale. Innanzitutto le squadre locali, della Polisportiva san Giorgio, si allenano e disputano qui le loro partite di pallavolo femminile (campionato CSI open) e di calcetto a 5 (campionato CSI 2° divisione) e una squadra di cicloamatori.

Vi sono inoltre le società di pattinaggio artistico di Lodi e Sinergy di Corte Palasio, i corsi di Kombat e quello di ginnastica dolce serale. Vi sono gli Old Rags che si allenano a baseball i venerdì in cui la palestra è libera (quando le ragazze della pallavolo non giocano in casa). Al primo piano sono ospitate le soc. Sinergy e Karatedo Corte Palasio, che svolgono rispettivamente corsi e allenamenti di judo e karate. Oltre a queste attività, il CSI di Lodi dirotta sulla nostra palestra alcune squadre per lo svolgimento del campionato di calcio a 5 giocatori.

La palestra viene utilizzata inoltre dalle scuole materna ed elementare per le ore di ginnastica e dai bambini della Polisportiva san Giorgio per allenarsi nei mesi invernali.

Giorgio Giavazzi

Libri che parlano di sport nel lodigiano:

Consiglio dei lettori

Marina di Carlos Ruiz Zafón

Questo libro mi è stato consigliato dal mio professore. Dal titolo, non riuscivo a capire il contenuto del libro e non ero molto convinta, leggendolo mi è piaciuto molto, perché ti spinge a scoprire cosa succede alla fine.

Sara K. (anni 14)

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Rubrica culinaria

I cuori soffici sono golosissimi tortini al cioccolato fondente dal sapore molto ricco e caratteristico, che mettono ben in risalto l’aroma e il profumo del cioccolato.

Per preparare i cuori soffici occorrono stampini a forma di cuore, grandi circa 8-10 cm. A seconda della dimensione degli stampini possono venire 4-6 dolcetti che si conservano anche per una settimana, ben coperti in una scatola di latta o sotto una campana di vetro.

Ingredienti

150 g di cioccolato fondente 1 cucchiaino di rum

60 g di burro 1 cucchiaino di cacao amaro

3 uova di gallina 1 cucchiaio di farina di grano tenero tipo 00

60 g di zucchero Zucchero a velo

Preparazione

Spezzettare grossolanamente il cioccolato, tagliare il burro a pezzetti e fondere il tutto a bagnomaria, con la tecnica a secco, a fuoco molto basso.

Rompere le uova in due capaci ciotole, separando i tuorli dagli albumi.

Unire ai tuorli lo zucchero ed il rum e sbatterli con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.

Unire il cacao setacciato e mescolare finché non è perfettamente amalgamato. Allo stesso modo unire la farina.

Incorporare poco alla volta il cioccolato fuso, mescolando con un cucchiaio di legno, fino ad amalgamarlo completamente. Alla fine il composto risulterà particolarmente duro: è normale.

Sciacquare accuratamente la frusta elettrica e montare gli albumi a neve.

Unire gli albumi montati a neve all’impasto a cucchiaiate, amalgamando molto delicatamente con il cucchiaio di legno, facendo molta attenzione ad utilizzare l’utensile sempre nello stesso senso, per non compromettere la buona riuscita dell’impasto.

Imburrare gli stampini a forma di cuore, infarinarli, soffiare via le eccedenze e distribuirvi dentro l’impasto. Con le dosi indicate di genere si riempiono 4-6 stampini.

Cuocere in forno preriscaldato a 170° per 25 minuti circa. Le tortine sono ben cotte quando la superficie risulta lucida e cosparsa di crepe. Appena ritirate dal forno tenderanno a sgonfiarsi: è normale. La bontà di queste tortine è proprio la croccantezza esterna in contrasto con la morbidezza dell’interno.

Sfornare quando le tortine sono tiepide e cospargere con zucchero a velo.

Graziella Giavazzi

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Libri che parlano di cucina lodigiana:

Rubrica Junior

IL MONDO “DISNEY” L’argomento di cui ho pensato di parlarVi, in questo numero, è la concezione di famiglia nel mondo dei nostri bambini: la Disney.

Il primo classico che mi viene in mente come concezione di famiglia è “Il Re Leone”, penso che grandi e piccini conosceranno bene questa storia che parla dell’amore di un padre e una madre verso il loro primogenito Simba. Purtroppo come in ogni famiglia e in ogni classico Disney abbiamo anche un antagonista: in questo caso lo zio Scar che, mosso da invidia e odio, lascia Simba senza un padre e lo costringe a fuggire da casa. Fortunatamente Simba trova due amici che diventeranno la sua famiglia e lo aiuteranno a crescere con tanto amore come se fosse loro figlio.

Un altro classico in cui si affronta l’amore di un padre verso suo figlio è Pinocchio: il nostro burattino di legno che attraverso tante disavventure e grazie all’amore per il padre riesce a diventare un bimbo vero. Ancora una volta l’amore riesce a salvare una vita.

Percorrendo e sfogliando altri classici Disney possiamo trovare famiglie diverse: ad esempio in “Ribelle” la protagonista, Merida, ha una famiglia unita composta da padre, madre e tre fratelli; in “Dumbo” per esempio, abbiamo solo una madre che ama profondamente suo figlio; né “La Sirenetta” troviamo Ariel circondata da un padre e sei sorelle. Ma quello che lega tutte queste famiglie “diverse” tra loro è l’amore che alla fine di ogni storia salva tutta la famiglia… di conseguenza mi sentirei di dire che la Disney vuole trasmetterci che la cosa importante non è chi ti cresce ma che ti cresca con AMORE, che è la base di ogni famiglia!

Daniela Danelli

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Consigli dei lettori

Wonder di R.J. Palacio

Skellig di David Almond

Marjorie Molina

Ciao ragazzi,

sono una ragazzina 14enne. Come tutti sanno, noi adolescenti non amiamo tanto leggere, però mi sento di consigliarvi un libro intitolato “NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI” di Fabio Geda. Questo libro mi è piaciuto molto perchè racconta l’avventura di Enaiatollah Akbari ,un ragazzino afgano che per motivi economici e di guerra ha dovuto abbandonare la sua famiglia per condurre un viaggio lungo e faticoso per raggiungere l’Italia. Enaiatollah ha dovuto intraprendere questo tragitto in compagnia di altri ragazzini attraversando mari e diversi paesi con grande coraggio e pazienza senza l’appoggio di un adulto. La cosa brutta di questo libro è che racconta una storia vera che non riguarda solo il nostro protagonista ma molti bambini come lui, che vivono delle storie tristi.

Souha Naceur

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NUMERO IN ESTATE 2016) Il cortiletto letterario

La corte letteraria

Biblio News

A cura di: Anna Anacleti